SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI Roma 28 OTTOBRE 2015 E-mail: [email protected] Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento giovedì 11.30-13 1 Dialogo fra Sassen e Giovannini vi ha interessato? Avete trovato legami con quanto dice Gallino? 2 Sassen e Gallino Analoga attenzione alla finanza per Sassen come strumento che può cartolarizzare enormi quantità e accentrare la ricchezza Analoga attenzione agli aspetti predatori dell’ecosistema → L’accaparramento di terre si avvicina all’assalto al sistema agroalimentare del finanzcapitalismo 3 Obiettivi Sassen Partire dai nuovi fenomeni (dagli anni’80 in poi) per capire tendenze sotterranee globali che possano farci capire la grande trasformazione in corso, analoga al passaggio dalla società pre-capitalistica a quella capitalistica tradizionale Accostare fenomeni lontani come l’impoverimento ceti medi egiziani e greci, lo sfruttamento di territori per estrarre minerali in maniera distruttiva in Russia e negli Usa Difficoltà degli oppressi di ribellarsi quando sono espulsi e vivono lontano dai loro oppressori 4 La seconda parte del corso B. analisi della progettazione aziendale: seguendo Mintzberg, ormai un classico della letteratura organizzativa, guarderemo alle configurazioni organizzative in relazione al contesto di riferimento alle finalità perseguite e alle prospettive di sviluppo delle organizzazioni conoscenze utili alla progettazione e all’analisi di sistemi organizzativi più o meno complessi 5 II parte del corso Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale Il Mulino 1996 (ed. or. 1983 ”Structures in five. Designing Effective Organizations” 6 Henry Mintzberg, professore canadese nato nel 1939 7 ORGANIZZAZIONE attività sistema struttura Attività per stabilire relazioni tra persone e cose per raggiungere uno scopo Sistema sociale risultante dall’attività organizzativa struttura delle relazioni formali e codificate 8 Le 3 questioni su cui si dibatte in tutto il XX secolo (Bonazzi, Storia del pensiero organizzativo,2002): Industrialetecnologia / consenso (1903 Taylor - 1990 produz. snella) Burocraticafunzione delle norme / strategie dei soggetti (1904 Weber- Mintzberg 1983) organizzativadecisioni / risorse (1937 Parsons ….) Segue prospetto: Mintzberg chiude burocratica 9 Prospetto Bonazzi Mintzberg nella quest. Burocratica, ma con legami con quella organizzativa 10 MINTZBERG secondo Bonazzi presenta uno schema pluralistico ≈ una summa critica delle acquisizioni emerse negli ultimi trent’anni di dibattito. Bonazzi, lo mette a conclusione della Questione burocratica (funzione delle norme-strategie dei soggetti), perché Mintzberg individua 3 punti fermi nel lungo dibattito sulla burocrazia 1. La pluralità delle forme organizzative 2. Impossibilità di eliminare la burocrazia tradizionale 3. Si può trovare un ordine nei progetti organizzativi Punti che aprono alla questione organizzativa (decisioni/risorse) L'organizzazione è condizionata dalle dimensioni Dalla complessità della tecnologia Dal grado di prevedibilità dell'ambiente 11 Mintzberg: approccio contingente Non quale teoria è più corretta ma In quali condizioni le diverse teorie sono più efficaci libro come un pranzo Aperitivo Cap1 parte da 2 concetti base (divisione del lavoro e coordinamento) Antipasti Cap.2-5 analisi variabili organizzative Cap.6 analisi nel contesto dei fattori situazionali Piatti forti Cap.7-12 le 5 configurazioni 12 Henry Mintzberg, La progettazione aziendale,Il Mulino,1996 Può essere considerato ormai un classico della sociologia dell’organizzazione Libro rivolto a manager, consulenti Riscrittura di “The Structuring of Organizations” sintesi di molte ricerche sul campo spesso anche contraddittorie per capire: Che cosa sappiamo sulla progettazione organizzativa? Che cos’è più importante per un’efficace progettazione dell’azienda 13 Gli elementi di base della progettazione organizzativa Un laboratorio di ceramica che si allarga fa nascere 2 esigenze fondamentali ed opposte ↓ ↓ Divisione del lavoro coordinamento Da Taylor fino anni ’50 si è pensato che esiste un solo modo per progettare un’organizzazione Poi si è rovesciato il discorso. l’azienda è fatta di elementi indipendenti:pianificazione e arricchimento compiti 3° possibilità: armonia e coerenza interna dell’org devono tener conto della situazione: ↓ ↓ ↓ ↓ Dimensione, età, tipo di ambiente sistema tecnico NB anche questi ultimi possono in parte essere scelti 14 Meccanismi di coordinamento la colla che tiene insieme l’azienda a) Adattamento reciproco b) Supervisione diretta c) Standardizzazione = coordinamento, prima di iniziare l’attività, di: 1. contenuti/ processi di lavoro (es. pasticcere con disco rotante /catena di montaggio) 2. Capacità/ input (es. medico la cui formazione standardizza i processi e i risultati e il coordinamento con un altro specialista 1. Risultati/output( tassista) 15 16 Manager analisti, operatori e tipo di coordinamento Operatori (o nucleo operativo)= chi produce beni o servizi→se pochi adattamento reciproco, se molti serve Vertice strategico = 1 manager →supervisione diretta → + managers se l’azienda cresce: Linea intermedia Analisti che progettano la standardizzazione (tecnostruttura) o Staff di supporto (es: ufficio legale o mensa) 17 18 Un passo indietro Coordinamento e standardizzazione prima di Mintzberg L’importanza degli aspetti informali La classificazione delle organizzazioni in base alla tecnologia La scuola contingentista 19 Fino agli anni ’50 2 scuole attente: 1 a problemi di Coordinamento 2 standardizzazione 1. Scuola dei principi di direzione(Fayol 1916 e Gulick e Urwick) guarda a Unità di comando Linea gerarchica Ampiezza del controllo 2. Taylor↓ standardizzazione Weber↓ Scientific Management An. Burocrazia Programmaz. contenuto Regole, descrizioni operativo del lavoro mansioni e formazione 20 LE RICERCHE DELLA SCUOLA DELLE RELAZIONI UMANE guardano al di là degli aspetti formali dell’organizzazione Studi di psicologia industriale condotti c/o Western Electric tra il 1927 e il 1932 Prima ricerca: fattori formali e impliciti del rendimento operaio Seconda ricerca Interviste sui motivi di lamentela e di soddisfazione 21 I°Esperimento:E’ la luce a far aumentare la produttività? I ricerca- fattori formali e impliciti del rendimento operaio: 5 operaie e 1 rappresentante della direzione che favorisce rapporti cordiali, lavorano per 3 anni insieme: la produttività aumenta del 30% Nel frattempo sono state sostituite 2 operaie chiacchierone La crisi del 1929 ha creato timore di essere licenziate E’ il clima cordiale, i provvedimenti disciplinari, a far aumentare il rendimento o la crisi →per il timore di licenziamenti? 22 II ricerca Interviste sui motivi di lamentela e di soddisfazione motivi di insoddisfazione(per ordine di importanza)→ spiegazioni di tipo psicologico 1. Paghe basseE'l'intervistato che ha bisogno di soldi 2. Sorveglianza troppo strettaidentificazione tra capo reparto e padre dispotico 3. Orari troppo lunghi 4. Armadietti personali logorinelle conclusioni evidenziata perché suscettibile di correzione 23 Anni ‘50 e ’60: III° ricerca relazioni umane (Low e Warner alla Western Electrics) Fattori di solidarietà ed antagonismo informale: i soggetti di un gruppo sono un sistema sociale vanno distinti aspetti formali e informali. Il gruppo attiva autodifesa verso pressioni esterne è la più seria: con la solidarietà informale del piccolo gruppo si abbandona l'ipotesi aristocratica di Taylor degli operai come plebaglia. Per Mintzberg questo studio è importante perché dimostra che organizzazione formale ed informale sono inscindibili 24 La classificazione delle organizzazioni di Joan Woodward nel 1965 analizza 100 imprese per individuare connessioni tra struttura organizzativa e variabili interne distingue piccola serie, grande serie e processo continuo tecnologia come criterio tipologico Appartiene alla scuola contingentista come Mintzberg 25 Sistema socio tecnico della scuola contingentista a) si cerca un’ottimizzazione delle variabili tecniche e sociali b) l’azienda è aperta all’ambiente esterno c) non c’è una sola one best way ma più modelli organizzativi Questa scuola è stata applicata anche a realtà non operaie: se l’ambiente esterno è turbolento, è necessaria un’organizzazione complessa con attività autoregolate e flessibili 26 27 Le 5 parti dell’organizzazione: 1) il nucleo operativo ≈ gruppo di operatori che fanno l’attività di base di produzione o servizi Svolge 4 funzioni a) Procurano input→ es. approvvigionamento b) Trasformano input in output →materie prime in prodotti/ o informazioni in rapporti di consulenza c) Distribuiscono output →vendita, lauree, anche trasformando persone d) Supporto diretto →manutenzione, segreteria 28 2)Il vertice strategico Singolo imprenditore o Direttore generale + alti dirigenti + segretari assistenti etc Media tra le richieste dei proprietari e l’attenzione all’efficacia del raggiungimento missione: Supervisione diretta Definizione strategie Relazioni coll’ambiente esterno 29 3) la linea intermedia E’ necessaria se l’azienda è grande: Sta nella linea di confine tra il top management e chi ha autorità diretta sugli operatori (capireparto) compiti a) Supervisione indiretta b) Relazioni coll’ambiente interno (analisti e Staff) ed esterno (clienti,fornitori etc) 30 4) La tecnostruttura Analisti che organizzano il lavoro degli altri + personale amministrativo di supporto→ standardizzano il lavoro al di là di quello che fanno autonomamente gli operatori, diminuendo la supervisione diretta 3 tipi di analisti: a) Del processo di lavoro b) Controllo qualità e pianificaz. a lungo termine c) Problemi del personale: formazione e reclutamento 31 Segue 4)analisti tecnostruttura Possono operare a tutti i livelli di gerarchia, compreso il vertice, ad es. elaborando sistemi economico finanziari per controllare il raggiungimento degli obiettivi Paradosso: standardizzano il lavoro altrui, ma ricorrono all’adattamento reciproco, alla comunicazione informale 32 5. Lo staff di supporto Fornisce servizi esterni al flusso operativo, di supporto indiretto alle attività fondamentali ( a differenza della tecno struttura che da supporto diretto) La Woodward (1975) ha verificato un rapporto di 1/3 tra staff e operatori, ma gli studi organizzativi in genere lo ignorano Perché l’azienda non si rivolge al mercato? Per risparmiare (la mensa risparmia i tempi di pausa) Per controllare (ad es legali e comunicatori, sotto il diretto controllo del vertice) Al contrario della linea intermedia, che è a forma di piramide→ lo staff è molto irregolare↓ 33