Teoria dello Stato e del Controllo Sociale Lezione 03 Corso di Formazione in Sicurezza e Mitigazione del Rischio Milano, 19 febbraio 2009 La nascita delle teorie sulla “devianza” C.Beccaria (Dei delitti e delle pene, 1764) Illuminismo razionalista (utilitarista): il deviante è un essere razionale che delinque compiendo un calcolo fra rischio e benefici Nascita della teoria classica del diritto penale e sviluppo dei suoi fondamentali principii: legalità, materialità, commisurazione delle pene La pena come deterrente dell’azione criminale e rilegittimazione della ragionevolezza del contratto sociale, attraverso lo strumento del carcere La nascita delle teorie sulla “devianza” C.Lombroso (L’uomo delinquente, 1876) Avvento del Positivismo: la realtà si studia con il metodo delle scienze naturali. Critica all’astrattismo dei teorici illuministi Da Darwin alla “fossetta occipitale”: la devianza causata dall’atavismo, mancato sviluppo biologico di un delinquente nato Irriducibilità dei delinquenti lombrosiani al contratto sociale: internamento in apposite strutture manicomiali ed allontanamento dal resto della società Critiche interne ed esterne alle teorie lombrosiane: dalla “fallacia causale” alla “questione meridionale” Le teorie sulla “devianza” mature E.Durkheim (La divisione del lavoro sociale, 1893) Esistenza di una dimensione intermedia fra individui e Stato: la società Crescente complessità e differenziazione nella divisione del lavoro: dalla solidarietà meccanica alla solidarietà organica Alla ricerca di un ordine morale: rapidità delle trasformazioni sociali ed anomia degli individui Le teorie sulla “devianza” mature E.Durkheim (Le regole del metodo sociologico, 1895) La devianza come fatto sociale normale: non elemento patologico, ma “parte integrante di ogni società sana” La funzione della devianza: definizione dei confini morali di una formazione sociale e riaffermazione della coesione di gruppo attraverso la reazione sociale alla devianza e la conformità alla norma La funzione della pena: esemplarità per la riaffermazione dei confini morali della società e della solidarietà organica Lo Stato democratico come grande “razionalizzatore”: attraverso la comunicazione fra Stato e cittadini, si alimenta la diffusione della solidarietà sociale e della coesione Per ogni ulteriore domanda o suggerimento relativamente alla lezione: [email protected]