CAPITOLO 10:
LA DEVIANZA
Sociologia Generale 1e McGraw-Hill, 2015
Argomenti trattati
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Definire la devianza.
Il ruolo della devianza nella struttura sociale.
Spiegare la devianza.
Cultura e devianza: i corpi devianti.
Potere e devianza.
Controllo sociale e devianza.
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Controllo sociale e devianza
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Controllo interno: socializzazione
Pressioni esterne: la teoria del controllo.
 Gli agenti di socializzazione sono anche agenzie di
controllo sociale (non vale il viceversa).
Controllo sociale
L’insieme degli incentivi e delle punizioni
che assicurano la conformità alle norme.
Teoria del controllo
Il nostro comportamento è regolato
dalla forza dei nostri legami di
appartenenza alle maggiori istituzioni
sociali, incluse la famiglia, la scuola e
la religione.
Agenzie di controllo sociale
Le istituzioni sociali che rinforzano norme e valori nel tentativo di
prevenire la devianza e di indentificare e punire il deviante.
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Definire la devianza (1)
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Devianza e controllo sociale
 Durkheim:
sottolinea il ruolo della coscienza collettiva.
Devianza
Comportamento non conforme alle norme
culturali e ai valori di base di una data
collettività.
Coscienza collettiva
Le norme, le credenze e i valori condivisi in una data
collettività.
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Il ruolo della devianza nella
struttura sociale
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 Durkheim:
la devianza può essere funzionale e
giocare un ruolo positivo per la società poiché, in
risposta ad essa:
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Il gruppo definisce meglio i suoi confini.
Rinforza la solidarietà sociale.
La devianza può rappresentare, in taluni casi,
una fonte di innovazione sociale.
Cosa diversa è l’anomia
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La teoria di Robert K. Merton
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Devianza, anomia e struttura: la teoria delle tensioni
strutturali di Merton.
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Innovazione: mancata accettazione dei mezzi considerati legittimi per
raggiungere una meta sociale, mentre si continua a credere in essa.
Ritualismo: riproduzione dei comportamenti senza adesione alle mete
sociali.
Ritirata: l’isolamento e il ritiro che derivano dalla mancanza di
accesso ai mezzi e dal rifiuto delle mete sociali.
Ribellione: creazione di nuove mete sociali e di nuovi mezzi per
raggiungerli.
Teoria delle tensioni strutturali
La tensione o la pressione che deriva dalla scarsità dei mezzi disponibili per
raggiungere mete culturalmente definite, conduce a mettere in atto
comportamenti devianti.
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La teoria dell’etichettamento
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Labeling Theory: definire il comportamento
deviante.
 Un
comportamento si definisce deviante quando è
etichettato come tale da coloro i quali hanno
abbastanza potere per sostenere e rinforzare questa
definizione.
Labeling Theory (o teoria dell’etichettamento)
Teoria secondo la quale la devianza è il risultato di come gli altri
interpretano un comportamento, così che gli individui etichettati come
devianti spesso interiorizzano questo giudizio, finendo per farne una
parte della loro identità.
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La teoria dell’etichettamento (2)
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Gli effetti dell’etichettamento:
 Stigma.
 Devianza

secondaria:
L’etichettamento funziona come una profezia che si autoadempie (Teorema di Thomas).
Stigma
Il senso di vergogna che si associa ad un comportamento o
ad uno status sociale considerato socialmente inaccettabile
o riprovevole.
Devianza secondaria
Il comportamento deviante che deriva dal processo
di etichettamento.
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Spiegare la devianza (1)
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La devianza nasce dall’indebolimento della
morale:
 Si
tratta di un argomento troppo semplicistico per
aiutarci ad identificare le condizioni sociali che
producono la devianza o comprendere le modalità
mediante le quali le persone rispondono alla devianza.
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Spiegare la devianza (2)
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La devianza è una malattia: da questo principio ne deriva il
processo di medicalizzazione.
 Trattare un comportamento deviante come una malattia può
diminuire la forza dello stigma ad esso associato.
 Il processo di medicalizzazione si articola in cinque fasi:
1. Un comportamento o un’attività sono definite devianti.
2. Viene “scoperta” una causa medica di queste azioni.
3. Interessi organizzati fanno pressione affinché le autorità quel tipo di
devianza venga riconosciuta come una malattia.
4. Contemporaneamente, vengono fatte pressioni al governo, da parte di
quegli stessi interessi organizzati, affinché la nuova malattia venga
riconosciuta ufficialmente.
5. La definizione medica è accettata e istituzionalizzata, sia nella comunità
scientifica sia legalmente.
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Spiegare la devianza (3)
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La devianza come scelta razionale.
Devianza e socializzazione: la teoria dell’associazione
differenziale.
Teoria dell’associazione
 Subcultura deviante.
differenziale
 La devianza solitaria.
Teoria secondo la quale la devianza è
appresa nel corso dell’interazione con
altre persone devianti.
Subcultura deviante
Un gruppo la cui appartenenza si
basa su un impegno condiviso a
mettere in atto specifici
comportamenti nono conformisti.
Devianza solitaria
Le attività di individui che si impegnano
in comportamenti devianti senza il
supporto sociale di altri.
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Cultura e devianza:
i corpi devianti
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Peso del corpo.
Modellamento dei corpi.
Ripensare il corpo disabile.
Ultraconformismo
Attenersi in modo estremo alle aspettative culturali.
Devianza positiva
Attegiamento
ultraconformista che riceve
una risposta positiva.
Normalizzazione
Un mutamento delle norme sociali
mediante il quale un
comportamento prima definito
come deviante è ora accettato.
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Potere e devianza
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 Il
potere è connesso alla produzione\riproduzione dei
nostri assunti di base relativi a ciò che è normale e ciò
che è deviante.
 Il potere determina se e come le norme sono applicate e
i comportamenti devianti repressi.
 L’accesso al potere consente ad alcuni gruppi privilegiati
di impegnarsi in specifiche forme di devianza.
Crimini dei “colletti bianchi”
Crimini commessi da persone dotate di un
elevato status sociale, nell’esercizio delle
loro professioni.
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la devianza (Capitolo 10)