QQ storia “Neve” Corso di Matematiche Elementari da Un Punto di Vista Superiore 1 Secondo anno – Scienze della Formazione Primaria 2009-2010 Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano Lavoro realizzato da Cianca Giovanna, Maddalena Pietra, Livia Zanelli, Nora Zorzelli Il progetto Descrizione Il nostro gruppo di lavoro ho composto un breve racconto che viene supportato dal softwar QQ storie, per insegnare a calcolare a mente e senza cifre, sviluppando le competenze legate al calcolo delle quantità. Obiettivo Questa unità di apprendimento si prefigge l’obiettivo di far raggiungere ai bambini la capacità di riconoscere le numerosità e di distinguere i cambiamenti che si generano dall’aggiunta o dalla sottrazione di elementi. Destinatari, tempi e luoghi Presenteremmo questo lavoro ad una classe terza della scuola primaria, divisa in due gruppi, durante l’orario di compresenza delle insegnanti, presso l’aula di informatica della scuola. Contenuti dell’attività: Le operazioni che i bambini potranno svolgere, sono presentate secondo l’approccio analogico intuitivo di Camillo Bortolato, rivolgendo l’attenzione alle “immagini interne della mente”. Il bambino concentra la sua attenzione sui quadretti colorati, rappresentanti le quantità. Le somme o le differenze compiute osservando le immagini, prescindono in questo modo dalla necessità di frazionare il numero come accadrebbe con il calcolo in colonna. I disegni creati mettono in evidenza come possa essere complicato un calcolo mentale dei quadretti distribuiti senza un preciso ordine e quanto diversamente lo stesso calcolo sia semplice e veloce disponendo gli stessi elementi in raggruppamenti divisi da interspazi regolari. Evidenziando delle unità all’interno dei blocchi, viene richiesto al bambini lo sforzo di individuarne la posizione, sommando o sottraendo i quadratini. Conclusioni e valutazioni La storia finisce con un proposito giocoso e libero. Le insegnanti però possono chiedere ai bambini di trarre spunto dalle sequenze lette e viste, per proporre una nuova storia o per modificare quella precedente, nei contenuti e nei disegni. Il bambino sarà in grado di costruire una nuova unità didattica divertendosi e disegnando attraverso l’uso del linguaggio iperlogo, inventando, correggendo, contando!