Lavorazione della terracotta L’argilla Giacimenti di argilla: sono di qualità diversa in base alle rocce di provenienza: le argille ordinarie si trovano lungo i fiumi o in giacimenti di pianura; le argille pregiate si trovano in pochi giacimenti. Coltivazione della cava: lo strato argilloso viene scavato con il sistema dei gradoni. Ripristino ambientale: avviene colmando lo scavo e ripristinando lo strato erboso di superficie. Impianto di triturazione Materiale grezzo: viene scaricato nel cumulo che alimenta l’impianto. Mulino: frantuma il materiale grezzo in piccole pezzature. Vibrovaglio: setaccio vibrante su cui cade il materiale frantumato; esso divide le frazioni piccole da quelle più grandi. Colatura Stampo di gesso componibile: è diviso in due semi-stampi più la base. Chiusura dello stampo: i semi-stampi vengono uniti con una cinghia. Colatura dell’argilla fluida: avviene dal foro in alto dello stampo. Appena l’argilla presso le pareti si solidifica, si rovescia lo stampo per colare fuori il resto dell’argilla. Apertura dello stampo: per estrarre fuori il pezzo. Rifiniture: le sbavature sono rifilate con un taglierino e la superficie viene lisciata con una spugna umida. Trafilatura e tornio Con la trafilatura si fanno i laterizi. L’impasto di argilla viene pressato contro una “matrice” forata. La striscia che ne esce viene poi tagliata con un filo d’acciaio nella misura dei laterizi. Il tornio si usa per oggetti tondi a sezione costante. E’ una semplice macchina, con un disco rotante mosso a pedale o da un motore elettrico. Osserviamo quattro tipi di ceramica La tazza è: - robusta; - omogenea e brillante; - dura in superficie. Il lavandino è: - in porcellana; - invetriato. La piastrella ha: - una faccia liscia; - e una faccia porosa. Il mattone è: - fatto con argilla comune; - poroso in tutte le facce. Cottura ceramica Porcellana Ciclo produttivo della ceramica Formatura: serve per dare all’impasto la forma voluta. Cottura: il pezzo essiccato viene disposto in un forno che raggiunge i 950º circa; una volta raffreddato si ottiene il “biscotto”. Invetriatura: il biscotto viene rivestito in superficie di vetrina. Per avere la superficie colorata si stende prima il colore e poi la vetrina. Seconda cottura: il pezzo viene messo di nuovo nel forno per far vetrificare la vetrina.