Visita guidata a Bisignano
Progetto Area a rischio
“Insieme per creare e
progettare"
A. S. 2005/2006
Istituto Comprensivo Statale
“P. Leonetti Senior”
Schiavonea
Bisignano
BISIGNANO
• Bisignano è l’antica
Besidiae,ricordata da
Livio. Di essa si
hanno notizie certe fin
dal III secolo a C. Il
Curia sostiene che in
base ai ritrovamenti
storici la nascita di
Besidia può collocarsi
tra il XV e XIV sec. a.
C.
BISIGNANO
• Alleata deiCartaginesi
nelle guerre puniche
contro Roma, si arrese al
Console romano Gneo
Servilio nel 203 e ridotta
<< in stato Schiavile>>.
Nel 1054 Bisignano si
governava da Comune e
per un certo periodo
mantenne la piena libertà
civile. Nel 1641 fu feudo
dei principi Sanseverino
fino al 1806.
BISIGNANO
• Fu sede di Diocesi fino al 1818 . Delle sue antiche origini storiche ne
è rimasta testimonianza il suo centro storico, che pur subendo delle
modifiche, ha mantenuto intatto il suo aspetto più suggestivo.
• L’attività economica prevalente è l’agricoltura: notevole la
produzione ortofrutticola. Oltre che nell’agricoltura, la popolazione
trova occupazione nei servizi e nell’artigianato. Da sottolineare lo
sviluppo dell’arte dei vasai, l’arte dei maestri liutai,la cui tradizione
prosegue oggi con il maestro Vincenzo De Bonis.
BENI ARTISTICI
• Convento della
Riforma: fondato nel
1222 dal B. Pietro Cantin.
Nella chiesa di questo
convento si può
ammirare: il Crocifisso
ligneo scolpito da Frate
Umile da Petralia nel
1637; una statua della
Madonna delle Grazie in
marmo; un quadro
rappresentante San
Daniele.
Preparazione e lavorazione
dell’argilla
• L’argilla, presa nelle cave,
viene amalgamata bene
nell’impastatrice. Viene poi
messa sul tornio da vasaio,
che è costituito da un piatto
orizzontale che gira attorno a
un asse verticale. Il ceramista
modella il vaso o l'anfora con
le mani bagnate e la
spatola,partendo dal blocco di
argilla collocato al centro del
disco e azionato con i piedi,
mediante una ruota fissata
all'estremità inferiore dell'asse.
Essiccazione e cottura
• Affinché cuocia senza
rompersi, l'argilla deve
essere essiccata, cioè
lasciata riposare fino a
perdere la maggior parte
dell'umidità per due
giorni. Quando l'impasto
argilloso è quasi
completamente asciutto,
risulta morbido e poroso
e può essere cotto sul
fuoco a temperature di
980 gradi.
Smalti e vetrine
• Gli oggetti vengono,poi,
immersi in una crema
smaltante apiombica
“vetrina”, che è una copertura
trasparente che si applica
all'argilla ed simile al vetro.
• Sottoposta a fusione, tale
miscela si trasforma in una
sostanza vetrosa . Dopo
l'applicazione, il pezzo deve
essere nuovamente posto in
forno a una temperatura
compatibile con quella
necessaria per la cottura
dell'argilla.
Decorazione
• Le ceramiche vengono dipinte prima della cottura. Gli ossidi
metallici impiegati insieme alle vetrine richiedono temperature
elevate per far sì che il colore si fissi. Le decalcomanie (disegni
stampati su carta sottile che si trasferiscono sull'oggetto ceramico
lasciando un decoro) sono il metodo ornamentale più diffuso per la
fabbricazione..
Decorazione
• Mentre nel Settecento le lastre stampate
venivano incise a mano, oggi ci si avvale della
litografia e della fotografia.
Asciugatura finale
Torniamo a casa…
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L`arte della ceramica a Bisignano