Bisignano, risuona la storia di un borgo che vive Piccole realtà con grandi idee di successo Si ringraziano per la collaborazione: Maestro Vincenzo De Bonis, Rosalba De Bonis, Mario Guido, Francesco Pignataro, Giampiero Sprovieri, Rosario e Giuseppe Turco, Maestro Silvio Vigliaturo. Copyright © 2013 - Comune di Bisignano Bisignano, risuona la storia di un borgo che vive Piccole realtà con grandi idee di successo 2 Cari cittadini, turisti e amici di Bisignano... Il Comune di Bisignano con questa prima pubblicazione vuole portare all’attenzione del pubblico locale e nazionale quanto ha intenzione di realizzare per la valorizzazione e promozione del suo patrimonio storico, artistico e artigianale. Il progetto “Bisignano, risuona la storia di un borgo che vive” ha come obiettivo organico e pianificato quello di creare, in un tempo relativamente breve, un sistema di sviluppo socioeconomico che crei lavoro in termini di turismo e nascita di attività produttive. L’idea progettuale di “Bisignano, un borgo che vive” scaturisce, dalla consapevolezza che esiste un ricco patrimonio storico-culturale che il comune di Bisignano detiene da tempi memorabili. Riteniamo, infatti, che tali ricchezze debbano servire per la progettazione e realizzazione di un’offerta culturale che valga come idoneo posizionamento sia nel settore del turismo regionale che in quello più ampio del panorama nazionale. 3 Dopo una prima fase di stesura e organizzazione del progetto e sue approvazioni, è iniziata la fase di fundraising, che non si è limitata soltanto a una raccolta fondi o contributi, quanto piuttosto in un’azione condivisa e partecipata con le istituzioni del territorio, in modo che queste potessero a loro volta dare valore aggiunto al progetto. L’adesione, pertanto, di partner come Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Camera di Comercio di Cosenza, Fondazione CARICAL e BCC Mediocrati fa sì che “Bisignano risuona…” trovi fin dal suo nascere la forza politica e istituzionale per andare avanti e trasformarsi in un modello che crediamo fermamente di successo. Consapevoli che il perdurare della crisi sta togliendo oltre alle risorse economiche, a molti anche la speranza nel futuro, tuttavia, sappiamo che proprio in questi momenti si deve trovare il coraggio di portare avanti progetti che esprimono nuovi modelli di sviluppo insieme ad un cambio di mentalità. Uscire dunque dalla dittatura del presente e iniziare a spendersi per le future generazioni. Provare a dare fiducia a tutti quei giovani che la storia sembra condannarli a un precariato senza dignità e prospettive. Infine, va detto che un progetto di marketing territoriale, nello specifico di marketing culturale, per avere successo, oltre a essere in linea con la vocazione dei luoghi che propone, deve soprattutto trovare il sostegno e la condivisione di tutti gli attori presenti, che offrono il proprio territorio come esperienza “indimenticabile” ai visitatori. 4 Crediamo, pertanto, che tutti i protagonisti del nostro territorio dovranno impegnarsi per offrire un’esperienza di turismo culturale che sia degna della nostra storia e alla pari con le altre regioni italiane. Viviamo del resto, anche a causa di pregiudizi, situazioni sociali e culturali che ci costringono a stare ai margini della cultura italiana. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno sostenuto fino a questo momento ma ancor più saremo sensibili verso quei cittadini e quelle istituzioni che vorranno condividere in tutte le forme possibili questo ambizioso progetto. Il Sindaco Umile Bisignano L’Assessore alla Cultura Damiano Grispo Piccole realtà con grandi idee di successo “Bisignano, un borgo che vive” è un progetto turistico culturale dalle prospettive nazionali e internazionali che si basano su principi ormai condivisi e da cui non si può più prescindere: la presenza di un’offerta culturale capillare e articolata di una città rappresenta un fattore in grado di favorire il pluralismo, la crescita culturale e la coesione sociale. Il patrimonio culturale ha un’elevata attrattività dal punto di vista turistico e una grossa capacità di concorrere al rafforzamento dei fattori identitari della comunità. L’obiettivo del progetto è dimostrare come i beni culturali e le tradizioni del territorio possano costituire una vera e propria risorsa che, attraverso un adeguato piano di marketing territoriale, può garantire un significativo contributo allo sviluppo economico locale. Le quattro “C” del nostro marketing territoriale sono Chiarezza, Collaborazione, Consenso e Continuità. 5 Obiettivi e nuove sfide “Bisignano, un borgo che vive” si propone di realizzare quattro macro obiettivi: l’apertura del Museo della Liuteria e l’acquisizione della sua collezione; la riqualificazione del borgo storico; la realizzazione del Festival della chitarra battente e la riapertura della Scuola di formazione per maestri liutai. Questi obiettivi si basano su alcuni sintetici presupposti: • necessità di valorizzare l’eccellenza artigianale rappresentata dalla tradizione della liuteria; • necessità di riqualificare il centro del borgo storico, contrastandone l’abbandono; • dare seguito ad un progetto in fieri per la realizzazione del Museo della Liuteria; • valorizzare altre realtà artigianali importanti sul territorio: la ceramica e il ferro battuto; • verificare la disponibilità di più enti pubblici e privati a investire in un progetto che lasci il segno; • creare sinergie per valorizzare il turismo religioso grazie alla presenza del Convento della Riforma dedicato a Sant’Umile. 6 7 8 Museo della Liuteria, un’esperienza memorabile “Il Museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro (non profit), al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto”. (definizione dell’ICOM - International Council of Museums) Non è solo la descrizione ufficiale dell’istituzione “museo”, ma è anche l’indicazione precisa del ruolo e della funzione sociale che questa istituzione culturale deve rivestire per il territorio in cui si trova. Un ruolo attivo e un rapporto stretto tra museo e visitatore che si muoverà sempre di più lungo due direttrici principali: da una parte la conoscenza, la promozione e la valorizzazione delle proprie collezioni, dall’altra l’informazione che deve trasformarsi sempre più in didattica. Ma non solo. Il museo deve proporre esperienze “memorabili” e di diversa tipologia: ricreativa, socializzante, educativa, estetica, celebrativa ed emozionante. In questo panorama concettuale il museo dovrà promuoversi e comunicare utilizzando le nuove tecnologie digitali in una modalità sempre più coinvolgente. 9 Il Museo della Liuteria di Bisignano dovrà nascere seguendo queste linee guida e rispondere a queste nuove esigenze. Attualmente l’edificio, costruito sulla Collina Castello, luogo storico della città di Bisignano, è in fase di consolidamento e inserito nei piani di finanziamento regionale (PISL) per il suo completamento. Il museo prevede due percorsi che si intrecciano e una sezione didattica: un percorso reale attraverso le testimonianze della tradizione liutaia di Bisignano con la collezione dei maestri “De Bonis”; un allestimento evocativo e multimediale, realizzato con maxischermi, tablet, ricostruzioni 3D e materiale audiovisivo che racconti la storia della musica e aiuti nella comprensione i visitatori, mettendo in evidenza l’importanza di questa tradizione bisignanese e sottolineando i rapporti con le altre celebri scuole italiane, come quella di Cremona nella realizzazione di queste opere d’arte. Infine sarà realizzato un laboratorio didattico per le scuole anche in versione on line, in modo che sia accessibile dall’estero. In questo modo lo scambio culturale sarà assicurato sia sul territorio sia a livello internazionale. Il Museo restituirà a Bisignano una pagina importante della sua storia sociale, culturale e produttiva il cui prestigio è noto in tutto il mondo. 10 Museo virtuale, un’anteprima per sognare In attesa dell’apertura del Museo il progetto presenterà un allestimento virtuale in grado di far vivere agli utenti (cittadini e turisti) una prima esperienza suggestiva: la possibilità di navigare all’interno di un’immaginaria ricostruzione 3D del Museo tra i principali pezzi in mostra creati ad hoc e resi accessibili attraverso la visualizzazione multimediale e interattiva degli strumenti. In questo modo si mostreranno, per la prima volta, alcuni dei capolavori realizzati dai Maestri De Bonis. La comunicazione digitale, su cui punta il progetto museale, è diventata una leva insostituibile del marketing turistico culturale perché rende possibile a costi limitati un’efficace promozione internazionale, capace di parlare a un vasto pubblico. Festival Internazionale della chitarra battente e degli strumenti a corda, voce all’economia sostenibile La cultura è un’industria che sta assumendo un peso crescente nelle economie contemporanee. Negli ultimi anni, numerosi studiosi hanno messo in evidenza come la cultura sia importante in quanto costituisce un valore di civiltà: una risorsa fondamentale per una crescita economica sostenibile. La domanda di cultura è in continuo aumento anche nel nostro Paese e si esprime con bisogni sempre più ricchi e sofisticati. Per questa ragione il mercato non solo deve ampliare la quantità offerta ma rispondere anche a nuovi modelli di consumo, sviluppando offerte specifiche che valorizzino le risorse dei singoli territori. In questo contesto si inserisce un elemento portante del progetto “Bisignano, un borgo che vive”: il “Festival internazionale della chitarra battente e degli strumenti a corda”. L’evento, a cadenza annuale, sarà inserito in un palinsesto che prevede altre manifestazioni culturali sul territorio, in modo da creare un calendario di appuntamenti e rispondere così al problema della stagionalità come limite da superare per il turismo del Sud del nostro Paese. Il Festival avrà una forte componente artigianale mettendo in evidenza la tradizione dei maestri liutai di Bisignano a confronto con i maestri italiani e stranieri. Sotto questo aspetto un ottimo esempio è la manifestazione del folk e dell’artigianato inglese (www.bromyard-folk-festival.org.uk). Dal punto di vista musicale, il festival si svilupperà in tre giorni di concerti di musica impiegando strumenti a corda e dando voce alla musica classica e ai più diversi generi moderni. Infine, un concorso tra gli studenti liutai delle scuole di tutta Italia permetterà la partecipazione dei giovani e una rinnovata attenzione all’artigianato di qualità come possibilità di occupazione giovanile. 11 Il Borgo storico, un recupero possibile Il turismo rappresenta quasi il 10% dell’economia nazionale (PIL). Ma il settore è caratterizzato da una costante perdita di quote di mercato dovute ad alcuni fattori prevalenti: la crescita della competizione a livello mondiale; carenze interne in termini di qualità dell’offerta; disorganici interventi di riorganizzazione industriale e regolamentazione del settore; limitati o inefficienti investimenti infrastrutturali e divergenze territoriali. Il settore del turismo registra nuove esigenze a cui devono rispondere le città, le imprese e le destinazioni turistiche: capacità di valorizzare l’identità, una forte propensione all’innovazione, nuove capacità creative per aumentare il livello di coinvolgimento per il turista che chiede una sempre maggiore personalizzazione delle offerte. Solo così le destinazioni possono 12 ottenere un posizionamento che sia veramente distintivo rispetto ai concorrenti, e ne permetta il riconoscimento da parte del mercato come offerte di valore. Ormai il turista cerca un’esperienza che sia unica, originale e sceglie una destinazione con forti motivazioni esperienziali. L’Amministrazione comunale di Bisignano, grazie anche alle risorse regionali assegnate con i PISL (Progetti Integrati di Sviluppo Locale), prevede di selezionare un’ampia porzione del suo centro storico da riqualificare come quartiere artigianale e turistico, sul modello della Plaka ad Atene. Bisignano sul modello greco dovrà pianificare gli interventi di riqualificazione a diversi livelli per raggiungere come primo obiettivo la “Bandiera arancione”, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano, rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Per ottenere il marchio dovrà rispondere a diversi criteri come: la valorizzazione del patrimonio culturale, la cultura dell’ospitalità e la qualità dei prodotti tipici. Il borgo a misura di turista Il primo intervento di promozione turistica a Bisignano sarà informativo con indicazioni su appositi cartelli che raccontano la storia degli edifici e delle numerosissime chiese presenti. Su questi indicatori fisici saranno posti i codici QR Code che, fotografati dall’utente con i moderni device mobili (smartphone e tablet), restituiranno informazioni multimediali (audio e immagini). Il tour, come primo momento informativo e promozionale, sarà pubblicato sul web e rilanciato con i Social media. In un secondo momento il percorso potrà essere georeferenziato utilizzando la piattaforma di Foursquare (Social media). Il percorso rappresenterà anche il filo d’Arianna che unisce il polo artigianale, il museo della liuteria e la Riforma di Sant’Umile. Il progetto di riqualificazione dovrà individuare anche gli edifici che si potranno utilizzare per attività artigianali in loco e piccoli store turistici di qualità. 13 L’arte contemporanea primo passo verso la valorizzazione La scultura monumentale dedicata a Sant’Umile, realizzata dal maestro del vetro Silvio Vigliaturo, è il primo passo verso la valorizzazione della città. La scultura, che alla sommità raggiunge gli oltre cinque metri d’altezza, si presenta come un’armoniosa interazione di due materiali apparentemente opposti l’uno all’altro: l’acciaio, neutro, rigoroso ed essenziale nel disegnare lo scheletro della struttura monumentale, e il vetro, supporto scultoreo prediletto da Vigliaturo, capace di sfruttarne al meglio la trasparenza e la brillantezza in una magistrale collezione di cromatismi affascinanti che traducono la figura di Sant’Umile in immagini dense di simbolismo. Il Santo, proteso verso l’alto e vestito da un manto di cielo stellato, occupa la parte centrale dell’opera, quasi a fare da tramite tra la natura della base dell’opera, la bellezza floreale del mondo terreno e dell’animo umano, e il divino, lo Spirito Santo, che, sotto le sembianze della colomba biblica, si congiunge a Sant’Umile. La figura inginocchiata ai piedi del Santo, infine, rappresenta l’intera città di Bisignano e la sua devozione nei confronti del patrono protettore. 14 Il monumento a Sant’Umile è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Bisignano, che ha seguito con vivo interesse le sue fasi esecutive, a testimonianza dell’importanza che l’opera commissionata a Silvio Vigliaturo riveste per l’intera città e del forte legame tra essa e il suo Santo protettore. “Il nostro Santo protettore merita tutto il nostro impegno e la nostra devozione – ha affermato il sindaco Umile Bisignano spiegando i motivi che hanno spinto l’amministrazione a commissionare questa nuova opera – Bisignano deve diventare città d’arte e di cultura attraverso la valorizzazione dei luoghi della vita di Sant’Umile. È molto importante per il futuro della nostra città darle un ampio respiro culturale – ha aggiunto l’assessore alla cultura Damiano Grispo – nazionale e internazionale e queste iniziative ne sono la testimonianza. L’opera di un artista di chiara fama, come Vigliauro, accenderà i riflettori su Bisignano e, soprattutto, sarà la prima tappa concreta di un lungo percorso di promozione culturale e turistica della città, che le offrirà la possibilità di esprimere finalmente le proprie potenzialità sia nel settore del turismo religioso sia nell’artigianato artistico”. 15 Formazione e artigianato d’eccellenza per l’occupazione giovanile e il disagio minorile Il 41% dei nostri giovani è senza lavoro, il numero più alto dagli anni ‘70. Al Sud la percentuale sfiora il 50%. Il numero complessivo delle persone disoccupate in Italia tocca quasi i tre milioni. Creare nuova occupazione, in particolare giovanile, puntando sulla riscoperta e sulla valorizzazione dei mestieri a vocazione artigianale accompagnato con un mix di politiche di sviluppo per le imprese, politiche per il lavoro e politiche per la formazione, è un obiettivo da perseguire a tutti i livelli istituzionali. Il progetto “Bisignano, un borgo che vive” deve favorire il trasferimento di competenze specialistiche verso le nuove generazioni; rafforzare l’appeal dei mestieri legati alla liuteria; favorire il ricambio generazionale stimolando la nascita di nuova imprenditoria; e infine garantire lo sviluppo di reti su base locale. Cuore del progetto, dunque, è il ripristino della Scuola di formazione dei maestri liutai a Bisignano, gestita in collaborazione con gli enti pubblici del territorio (Regione, Provincia e Comune) e promossa dalle principali istituzioni economiche (Fondazione CARICAL, BCC Mediocrati, Camere di Commercio, Confindustria, etc). La scuola potrebbe diventare il volano per nuova occupazione di qualità e sintesi di tutto il progetto. Questa iniziativa riguarderà anche la formazione nei carceri minorili della Calabria con l’obiettivo di dare un’opportunità lavorativa dopo la detenzione. Per mantenere il taglio nazionale e internazionale della scuola, questa sarà promossa e inserita nel network italiano delle scuole di formazione a partire dalla prestigiosa Scuola di Cremona e quella di Milano. 16 Brand “Città di Bisignano”, sigillo di qualità Il progetto “Bisignano, il borgo che vive” presenta un’attività che potremmo definire di sintesi: la realizzazione del brand “Città di Bisignano”. L’identità di una città e, quindi, di un territorio è un valore che va ben amministrato e diffuso. È sinonimo di chiarezza comunicativa, capacità di organizzazione degli obiettivi e garanzia per il “posizionamento” anche commerciale dei valori locali. Questo brand rappresenterà anche “sigillo di qualità” per i comportamenti degli attori locali, per le molteplici azioni di promozione e per le infinite gamme di articoli che possono essere prodotti. Infine la pianificazione di iniziative che permettano questa valorizzazione del nuovo brand: eventi culturali, progetti multicanale e percorsi turistici. Pubblicazione a cura di Francesca Alonzo per il Comune di Bisignano.