Presentazione dell’attività della difesa civica nel 2011 Daniele Lugli Difensore civico, Regione Emilia-Romagna Numero procedimenti 800 720 2010 4 2011 5 590 600 400 713 371 394 2007 1 2008 2 200 0 2009 3 Si accede con: mail, telefonata, lettera, fax, incontro diretto Provenienza delle istanze 19 25 126 34 241 152 29 19 46 Fuori regione: 29 pratiche. Materie trattate - Anno 2011 Attività produttive e turismo 7 Proc.to amm.vo e diritto di accesso 59 Responsabilità della p.a. 17 Servizi pubblici 127 Edilizia res. privata e pubblica 46 Governo del territorio 40 Ambiente 59 Agricoltura 5 Previdenza e pensioni 37 Politiche sociali 70 Ausl ed Az. ospedaliere 58 Cultura, istruzione, sport 49 Servizi demografici ed elettorali 9 Tributi e sanzioni amm.ve 82 Altro 58 0 20 40 60 80 100 120 140 Attività di difesa civica 400 365 316 368 333 307 300 232 200 100 0 Attività di tutela del cittadino 2009 Attività di indirizzo del cittadino 2010 2011 Esiti dell'attività di difesa civica Tesi del DC non accolta dalla Pa; 5; 2% Mancata collaborazione PA; 3; 1% Tesi del DC accolta dalla Pa; 290; 97% Qualche iniziativa • • • • • • V Meeting dell’Associazione Ombudsman del Mediterraneo La cella è in piazza… a Ferrara La Rete siamo noi Diritti e cittadinanza. L’azione della difesa civica Minori stranieri non accompagnati Collaborazione con i Centri Servizi per il Volontariato Art. 70 dello Statuto regionale 1. 2. 3. 4. Il Difensore civico è organo autonomo e indipendente della Regione, a cui viene riconosciuta una propria autonomia finanziaria ed organizzativa. Esso (il Difensore civico) è posto a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nonché delle formazioni sociali che esprimono interessi collettivi e diffusi. Svolge funzioni di promozione e stimolo della pubblica amministrazione. Il Difensore civico è nominato dall'Assemblea legislativa. La legge regionale determina modalità di nomina che garantiscano l'autonomia e l'indipendenza dell'organo. Il Difensore civico può segnalare alle Commissioni assembleari competenti situazioni di difficoltà e disagio dei cittadini, nell'applicazione di norme regionali, avanzando proposte per rimuoverne le cause. Le Commissioni competenti devono pronunciarsi sulle proposte avanzate entro trenta giorni.