ANNO SCOLASTICO 2010-2011
I.I.S.S. “ Caramia Gigante” Locorotondo
PER UNA PIU’ CONSAPEVOLE CITTADINANZA EUROPEA
DALL’UNITA’ D’ITALIA ALL’UNITA’ D’EUROPA
....e la storia continua
Concorso proposto da AICCRE Puglia
A.Cardone - J.Laghezza – G. Palmisano
Il Risorgimento fu il primo tentativo in Italia di
modernizzazione politica e conquista civile.
La guida per l’unificazione della Nazione è
determinata dai fondamenti politici del
Risorgimento :
- LIBERALISMO,
- DEMOCRAZIA,
- NEOGUELFISMO
“Il sacrificio della patria nostra è consumato : tutto
è perduto ; e la vita, se pur ne verrà
concessa, non ci resterà che per piangere le
nostre sciagure e la nostra infamia .” Si può
partire dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis
Poi dal Congresso di Vienna…..
1820 – 1848 : valori di libertà, nazionalità e
identità politica dei pensatori politici .
L’Italia e l’Europa della Restaurazione
rilanciano gli ideali democratici.
18 – 22 marzo 1848 : le “ Cinque giornate ”: Milano libera
Luglio 1849 : caduta della Repubblica romana.
Seconda metà dell’800 : rilancio politico della libertà italiana.
Aprile 1860 : in Sicilia si riprende l’iniziativa di una possibile
insurrezione ad opera di due esuli democratici ( Francesco
Crispi e Rosolino Pilo ).
…scoppio dell’insurrezione a Palermo….I Mille di Garibaldi in
Sicilia.
Nel 1861 si cerca di completare l’unificazione italiana ma si
arresta a Teano
20 settembre 1870 : Porta Pia nel contesto europeo
diventato favorevole .
Italia : patria libera e “laica” (la democrazia è laica) di tutti i
cittadini.
La Costituzione repubblicana rappresenta il frutto del lavoro dell'Assemblea costituente,
composta di 556 membri eletti il 2 giugno 1946 (lo stesso giorno in cui il popolo italiano si
pronunciò per la repubblica al referendum istituzionale) e presieduta da Umberto Terracini. Il
progetto, redatto da una commissione di 75 membri, fu sottoposto il 31 gennaio 1947
all'Assemblea, che nel corso di 170 sedute esaminò 1663 emendamenti; la votazione per
l'approvazione del testo definitivo ebbe luogo il 22 dicembre 1947. La Costituzione fu firmata
dal presidente della Repubblica Enrico De Nicola e controfirmata dal presidente del
Consiglio Alcide De Gasperi e dal presidente dell'Assemblea costituente, Terracini.
La Costituzione è composta di 139 articoli, divisi in quattro sezioni: principi fondamentali (art. 112); parte prima, dedicata ai diritti e ai doveri dei cittadini (13-54); parte seconda,
concernente l'ordinamento della Repubblica (55-139); 18 disposizioni transitorie e finali,
riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non
ripresentarsi.
Ecco alcuni dei valori ispiratori della costituzione italiana:
•
Libertà
•
Dignità
•
Solidarietà
•
Democrazia ( Diretta e Indiretta)
Com’è nata l’Europa?
L’Europa è stata prima di tutto un mito:
la figlia di Agenone, re di Fenicia; fu
rapita da Zeus, padre degli dei, il quale,
trasformato in toro, la portò a Creta e
dalla loro unione nacque Minosse, re e
legislatore, il quale, dopo la morte,
diventerà uno dei giudici dell’oltretomba.
La parola è di origine semitica: per i
marinai fenici indicava il “ponente”.
L’idea dell’Unione Europea nasce alla fine della Seconda Guerra Mondiale, per
porre fine alle tensioni politiche vissute nel corso degli ultimi secoli in Europa,
favorire lo sviluppo economico del continente e portarlo allo stesso livello di
altre potenze, come gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Nella
primavera del 1950 l’Europa è sull’orlo del baratro. La guerra fredda fa
gravare la minaccia di un conflitto fra paesi occidentali e paesi dell’est. Come
evitare di rivivere gli errori del passato e come creare le condizioni per una
pace duratura fra nemici storici? Il nocciolo della questione erano le relazioni
tra Francia e Germania: bisognava stabilire un legame fra i due paesi. Jean
Monnet, forte della sua eccezionale esperienza di negoziatore e uomo di pace,
propose al ministro degli Affari esteri Robert Schuman e al cancelliere
tedesco Konrad Adenauer di creare un interesse comune ai due paesi. Tale
proposta venne solennemente formulata dalla Francia il 9 maggio 1950 e
accolta con fervore dalla Germania, dall’Italia, dai Paesi Bassi, dal Belgio e
dal Lussemburgo. L’integrazione economica e politica tra gli Stati membri
dell’Unione europea comporta l’obbligo per questi paesi di prendere decisioni
congiunte su molte questioni. Essi hanno pertanto elaborato politiche comuni in
molteplici settori: dall’agricoltura alla cultura, dalla tutela dei consumatori
alla concorrenza, dall’ambiente ed energia ai trasporti e agli scambi. I
trattati più importanti negli anni futuri sono stati:
Roma – Maastricht - Amsterdam – Nizza.……e la storia continua….
I popoli d'Europa, nel creare tra loro un'unione sempre più stretta, hanno deciso di condividere un
futuro di pace fondato su valori comuni.
Consapevole del suo patrimonio spirituale e morale, l'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali
della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà; essa si basa sul principio della
democrazia e sul principio dello Stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione istituendo la
cittadinanza dell'Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
L'Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni nel rispetto della
diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli d'Europa, nonché dell'identità nazionale degli Stati
membri e dell'ordinamento dei loro pubblici poteri a livello nazionale, regionale e locale; essa si sforza
di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile e assicura la libera circolazione delle persone, dei
servizi, delle merci e dei capitali, nonché la libertà di stabilimento.
A tal fine è necessario rafforzare la tutela dei diritti fondamentali, alla luce dell'evoluzione della società,
del progresso sociale e degli sviluppi scientifici e tecnologici, rendendo tali diritti più visibili in una
Carta.
La presente Carta riafferma, nel rispetto delle competenze e dei compiti dell'Unione e del principio di
sussidiarietà, i diritti derivanti in particolare dalle tradizioni costituzionali e dagli obblighi
internazionali comuni agli Stati membri, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti
dell'Uomo e delle Libertà fondamentali, dalle carte sociali adottate dall'Unione e dal Consiglio d'Europa,
nonché dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea e da quella della Corte europea
dei diritti dell'uomo. In tale contesto, la Carta sarà interpretata dai giudici dell'Unione e degli Stati
membri tenendo in debito conto le spiegazioni elaborate sotto l'autorità del praesidium della
Convenzione che ha redatto la Carta e aggiornate sotto la responsabilità del praesidium della
Convenzione europea.
Il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come
pure della
comunità umana e delle generazioni future.
Pertanto, l'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi enunciati in appresso:
-Dignità;
-Libertà;
-Uguaglianza;
-Solidarietà;
-Cittadinanza;
-Giustizia;
Disposizioni generali che disciplinano l’interpretazione e l’applicazione della carta:
-Ambito di applicazione
1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, organi e organismi
dell'Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà, come pure agli Stati
membri esclusivamente nell'attuazione del diritto dell'Unione. Pertanto, i
suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono
l'applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle
competenze conferite all'Unione nei trattati.
2. La presente Carta non estende l'ambito di applicazione del diritto dell'Unione al
di là delle competenze dell'Unione, né introduce competenze nuove o compiti
nuovi per l'Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nei trattati.
(Simone Weil)
..diritto di rappresentanza…
...diritto di cittadinanza…
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