Studio Pedagogico Radici Via Placida n.85, 98121 Messina [email protected] 380.6377401 / 349.3224158 Patto Territoriale Proposta di Progetto per le scuole a.s. 2013/2014 Ambiti di intervento: “Prevenzione e disagio sociale e intercultura” – “Identità e tradizioni locali e territoriali” “LE GRANDI DOMANDE – PHILOSOPHY FOR CHILDREN” “Negli ultimi anni c’è stato un improvviso rigurgito di interesse per le funzioni della democrazia. Si è incominciato a parlare di“democrazia forte”, di “democrazia partecipativa”, di “democrazia deliberativa” e non accade solo in alcuni paesi, ma in tutto il mondo. E’ come se, una volta raggiunta la prima tappa del nostro viaggio con l’istituzione della democrazia, dovessimo impegnarci per scoprire come la democrazia possa funzionare al meglio. Molto dipende dagli stessi cittadini. I cittadini di una democrazia dovrebbero impegnarsi nel pensiero. Dovrebbero essere riflessivi, introspettivi, responsabili, ragionevoli, collaborativi, cooperativi. Alcune – o molte – di queste qualità potrebbero essere rinforzate mentre i futuri cittadini sono ancora a scuola. Se solo conoscessimo che dobbiamo rinforzare le capacità riflessive di questi studenti, invece di aumentare a dismisura i contenuti di conoscenza da trasmettere loro o invece di credere di aver risolto ogni problema attraverso l’alfabetizzazione informatica… Ecco, l’”educazione al pensare”, la promozione di un “pensiero di alto livello” dovrebbero essere un obiettivo primario per l’educazione nel ventunesimo secolo.” Matthew Lipman Fondatore del movimento educativo Philosophy for Children Premessa: Diversi studi affermano che già intorno ai quattro anni, età che gli psicologi definiscono dei “perché”, i bambini cominciano a porsi domande filosofiche, aprendosi con la meraviglia e la curiosità che li contraddistingue alla scoperta del mondo. “Che cos’è l’amore? Chi è Dio? Perché si muore? Da dove vengono i bambini?”, sono solo alcune delle domande spontanee scaturite nel bambino dall’osservazione del mondo che lo circonda. Non sempre però queste domande trovano adeguata accoglienza ed attenzione da parte dell’adulto, di cui è nota la difficoltà a confrontarsi serenamente ed efficacemente con gli interrogativi dei più piccoli. Anche nella fase della scolarizzazione il bambino entra a far parte di un “sistema” dove spesso purtroppo si trasmette un sapere strutturato che non sempre corrisponde alla curiosità del bambino, per cui tra il sapere impartito e la domanda iniziale non soddisfatta si produce quella distanza che porta al disinteresse. La scuola insegna risposte, spesso a domande che i bambini non si sono mai posti, ma è la domanda e non la risposta il vero motore della ricerca e della costruzione del sapere. Infine possiamo affermare che anche la nostra società, tesa all’omologazione, mette in crisi, nei bambini, la formazione della propria identità, il proprio essere individuo ”unico e irripetibile”. Di qui la necessità di una scuola che abbia come esigenza primaria quella di approntare un percorso formativo capace di far emergere e sviluppare in modo esplicito la capacità di riflessione e di valutazione dei bambini. Finalità: Il Progetto “Le Grandi Domande” si propone di costruire esperienze per pensare insieme fin dall'infanzia e per tutto il corso della vita. La comunità di classe, attraverso il dialogo e il confronto, si trasforma in comunità di ricerca, dove si attiva una riflessione sempre più consapevole, dove si alimenta la curiosità e si co-costruisce conoscenza in un contesto dove lo stare insieme diviene incontro, relazione positiva con gli altri, valorizzazione delle diversità individuali e culturali, solidarietà. Destinatari: bambini delle classi del primo ciclo (1° e 2° classe) della scuola primaria. Altri beneficiari: insegnanti, genitori. Riferimenti teorici: La Philosophy for Children è una proposta metodologica nata in America negli ani '70 ad opera del prof. Matthew Lipman, allora docente di filosofia e logica presso la Columbia University di New York. Questo "curricolo" è diventato un vero e proprio "movimento educativo" di dimensioni mondiali. Attualmente la Philosophy for Children (P4C) è praticata in moltissimi paesi del mondo e i materiali sono largamente utilizzati nella lingua originale americana e tradotti in diverse lingue. Obiettivi generali: Stimolare nei bambini le abilità specifiche della comprensione, analisi, soluzione dei problemi, valutazione critica delle situazioni; favorire la formazione del pensiero “complesso”, critico e valoriale promuovendo la disposizione del bambino alla problematizzazione del mondo ed alla ricerca; fare esperienza di pratica filosofica; favorire lo sviluppo della dinamica di gruppo attraverso il dialogo. Obiettivi specifici: Favorire la creazione di un’armonia nel gruppo classe che permetta a tutti di esprimersi liberamente, senza il timore di giudizi. Un luogo dove vi è ascolto autentico e reciproco, dove ognuno può accedere ad un livello superiore di riflessione, di comprensione e conoscenza; dove si permette ai bambini di: - Confrontare le loro opinioni e le loro esperienze; - Riconoscere dei punti di vista differenti; - Motivare i propri enunciati; - Prendere coscienza delle conseguenze di una idea ; - Accettare le obiezioni dei propri pari; - Concepire ed esternare delle idee personali senza paura e senza vergogna. Altri obiettivi: - Sensibilizzare i genitori sul tema; - offrire agli insegnanti input e strumenti per valorizzare il pensare ed il pensiero dei bambini durante le attività curriculari; - consolidare un rapporto di empatia tra insegnanti ed alunni; potenziare l’alleanza scuola-famiglia. Metodologia: Prendendo spunto dalla lettura condivisa di favole a tema, i bambini vengono guidati dal pedagogista-facilitatore nella scoperta ed approfondimento delle grandi domande che contraddistinguono ogni esperienza umana (a titolo di esempio: “Che cos’è l’amore?Da dove vengono i bambini?Che cos’è la morte?Che cos’è l’amicizia?Chi è Dio? Cos’è la verità?”). La chiave di ogni racconto sta nel non narrare vicende concluse e dotate di una “morale”, ma storie semplici che inducono a dubitare, momenti della vita lasciati aperti, senza conclusione, fonti di successive speculazioni da parte dei bambini e di pensieri ipotetico - deduttivi. Una volta individuati uno o più temi di indagine si passa alla discussione, cioè al vero e proprio scambio di idee sul tema individuato, utilizzando una molteplicità di strumenti che stimolano la curiosità e la creatività dei bambini (giochi di associazione, stimolazione percettiva e mnemonica, disegni, giochi motori) con l’intento di creare l’ambiente adeguato alla riflessione e allo scambio relazionale – emotivo. I bambini sono chiamati ad argomentare, discutere, confrontarsi con gli altri punti di vista, consentendo ad ognuno di esprimere il proprio vissuto e di confrontare la propria opinione con gli altri compagni. All’espressione orale si accompagnano lavori di rappresentazione grafica dei temi di discussione in una elaborazione originale dei bambini stessi. I temi dell’amicizia, la realtà delle cose, le relazioni, la verità, la bellezza, il tempo, la crescita, la diversità, il sentire personale sono trattati con molta cura e delicatezza, in un ambiente familiare al bambino. Tutto il percorso ricco di suggestioni e stimoli permette ai bambini di confrontarsi con la riflessione, l'argomentazione e la giustificazione delle proprie credenze e delle proprie idee, approfondendo questioni e concetti che affiorano quotidianamente dalla loro esperienza. Fondamentale risulta essere il compito del pedagogista/facilitatore che, in affiancato dall’insegnante curriculare solleciterà l’emersione dei pensieri favorendo una comunicazione circolare; aiutando i bambini ad esprimersi e rinforzando così l’autostima del singolo e della comunità; valorizzando tutti gli interventi; sollecitando quindi l’emersione autonoma del pensiero e l’empowerment del gruppo. Tempi: Il progetto si articola per ogni classe in 15 incontri da due ore ciascuno, una volta alla settimana (il calendario preciso verrà concordato con l’istituzione scolastica). Mezzi e strumenti: Il progetto si svolgerà all’interno dei locali scolastici. Verrà utilizzato materiale librario e materiale di cancelleria. Monitoraggio e Valutazione: Valutazione in itinere: - Verbale delle riunioni di condivisione (una volta al mese saranno organizzate delle Riunioni di Condivisione di tutta l’equipe educativa, nelle quali verrà steso un verbale); - Verifica mediante Indicatori (es.: grado di interesse dimostrato dai bambini nelle attività del progetto; grado di partecipazione; coinvolgimento degli insegnanti). Durante lo svolgimento del progetto, dopo la valutazione in itinere è prevista la possibilità di modifica/adeguamento del progetto alle necessità emerse. Valutazione ex post: Dopo la conclusione della fase valutativa è prevista la restituzione dei risultati e delle ricadute del progetto all'Istituto Scolastico e alle famiglie. A conclusione del progetto è prevista la valutazione delle ricadute (attese e inattese) e la riprogettazione. Risorse Umane: 2 pedagogisti – 1 insegnante curriculare. Budget: Compenso pedagogista: € 20,00 l’ora (per 30 ore). Materiale librario: € 130,00. Materiale di cancelleria: € 70,00. Costo complessivo del progetto: € 1.400,00.