Un precedente storico:
l’esperienza americana
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L’America delle origini: la discriminazione
verso i cattolici
L’idea che i cattolici non potessero
integrarsi nella civiltà democratica
americana
Gli attacchi contro chiese e conventi negli
anni ’40 e ’50 dell’800
Quando gli Irlandesi divennero bianchi…
Il “problema italiano”
Per saperne di più: M.Ambrosini, Un’altra globalizzazione, ed. Il Mulino, 2008
Integrarsi attraverso la
religione
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“la Chiesa era la prima linea di difesa dietro alla
quale questi immigrati potevano organizzarsi e
con cui potevano preservare la loro identità di
gruppo” (Warner e Srole, 1945)
Le chiese (e le sinagoghe) come luoghi di
sostegno e di socialità
Le scuole parrocchiali come sistema educativo
alternativo
L’appartenenza a una confessione religiosa
come segno di rispettabilità sociale
L’aumento della religiosità nelle seconde
generazioni
Le religioni degli immigrati
nell’America di oggi
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Le religioni non cristiane si organizzano
secondo il modello delle congregazioni
protestanti
Anche per i nuovi arrivati le istituzioni religiose
diventano luoghi di aggregazione e di
preservazione dell’identità culturale
Il ruolo delle donne
Le religioni negli spazi transnazionali
Le conversioni al cristianesimo come strategia
di integrazione
Le tre R e oltre
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Che cosa offrono le religioni agli immigrati?
Rifugio, rispetto, risorse (le tre R)
Oltre le tre R: la migrazione come esperienza
straniante,ma anche “teologizzante” (Herberg).
La religione come via per la ridefinizione
dell’identità personale
La religione come appartenenza e continuità
La religione come costruzione di legami
comunitari
La religione come incentivo all’impegno politico
Perché il modello
americano non funziona in
Europa?
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Le nazioni europee come “nazioni etniche”:
l’eredità della pace di Augusta e del
nazionalismo romantico
La prevalente omogeneità religiosa degli
Stati nazionali europei (Chiese di Stato e
concordati)
Una concezione della laicità come
esclusione del dato religioso dalla sfera
pubblica
La questione islamica
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Una religione meno abituata a confrontarsi
con la separazione dallo Stato e priva di
istituzioni rappresentative
La questione non si pone con i primi
insediamenti (di maschi soli), bensì con
l’arrivo delle famiglie e la formazione delle
seconde generazioni
Un islam che si organizza dal basso, in
mano ai più intraprendenti
L’Islam tra ripiegamento
e integrazione
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La diversa estrazione sociale
dell’immigrazione mussulmana in Europa
Il ripiegamento identitario come reazione
all’esclusione
L’Islam come bandiera, a fronte di una
scarsa pratica religiosa effettiva
Anche in Europa, tuttavia, l’identificazione
religiosa accompagna l’integrazione
sociale e dà vita a iniziative associative
Dall’islam alla questione
delle religioni
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La falsa alternativa tra integrazione e
multiculturalismo
Può una società liberale impedire la
costruzione di luoghi di culto e scuole, o
prescrivere un abbigliamento “accettabile”?
L’islamofobia come benzina per la
radicalizzazione
Le religioni, ancora risorse
Una sfida per il futuro di
tutti
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una sfida: “la riabilitazione della funzione
sociale delle religioni, attraverso la quale la
spiritualità e la sollecitudine verso i valori
sarebbero percepite come i catalizzatori di
un’integrazione positiva e partecipativa, e
potrebbero dunque funzionare realmente
come fattori di dinamismo individuale e
collettivo. A profitto di tutti” (Maréchal)
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slides - Dipartimento di Scienze sociali e politiche