Dove? Zone colpite Cosa successe? Conseguenze Foto In una centrale nucleare in Ucraina Nubi radioattive anche l’Europa orientale, la Scandinavia e in parte anche l’Italia. L’esplosione avvenne il giorno 26 aprile 1986 Nel corso di un azzardato test di sicurezza, un brusco e incontrollato aumento della potenza (e quindi della temperatura) del nocciolo del reattore numero 4 della centrale causò la scissione dell'acqua di refrigerazione e l'accumulo di idrogeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle strutture di contenimento, il contatto dell'idrogeno e della grafite incandescente con l'aria che a sua volta innescò l'esplosione e lo scoperchiamento del reattore. Le esplosioni non furono di tipo nucleare – ovvero non si trattò di una catena incontrollata come avviene nelle armi atomiche – bensì chimica, cioè furono la conseguenza del surriscaldamento del nocciolo: le elevatissime temperature spinsero la pressione di vapore dell'impianto di raffreddamento a livello esplosivo, e contribuirono all'esplosione le reazioni fra sostanze chimiche contenute (acqua e metalli) innescate dalle temperature raggiunte. -Molti tumori alla tiroide in età infantile-adolescenziale -Malformazioni congenite -Molte morti per leucemie, tumori o altre patologie