di Giovanni Debertolis, Gianluca Pradel e Rolando Simon. Chernobyl Chernobyl è diventata tristemente nota dopo l’incidente avvenuto il 26 aprile del 1986 al reattore numero 4 di questa centrale nucleare. L’Ucraina Chernobyl si trova nell’attuale Ucraina vicino al confine con la Bielorussia. Il villaggio più vicino alla centrale era quello di Pripjat. Le centrali nucleari Chernobyl era una centrale nucleare. In essa si produceva energia elettrica attraverso la fissione o scissione nucleare. La fissione nucleare Nella fissione nucleare un neutrone viene scagliato contro un atomo di Uranio235, il quale si scinde in due nuclei più leggeri, liberando 3 neutroni e una grande quantità di energia. La cronologia • • • • • L’incidente del 26 aprile 1986 fu uno dei più gravi, se non il più grave incidente nucleare della storia. Ecco la cronologia degli avvenimenti che portarono all’esplosione: h. 00.28: un errore dell’operatore fa scendere troppo la potenza del reattore, fino a 30 mw; il reattore diventa instabile; h. 01.23.04: l’operatore chiude la valvola di emergenza verso la turbina, l’ultimo sistema d’emergenza che, altrimenti, avrebbe salvato il reattore; h. 01.23.31: la reattività del nocciolo comincia a crescere; le barre di controllo non riescono più a bilanciarne l’aumento; h. 01.23.43: la temperatura del nocciolo aumenta in maniera irreversibile; h. 01.23.45:l’esplosione distrugge la parte alta delle pareti e il tetto dello edificio Le cause Sono state pubblicate due tesi riguardo alle cause che produssero l’incidente. La prima, pubblicata nell’agosto del 1986, attribuisce tutta la colpa agli operai, mentre la seconda, più realistica, formulata nel 1991, afferma che l’incidente è dovuto ai difetti di costruzione del reattore e alle ripetute violazione delle norme di sicurezza da parte degli operai. Dopo l'incidente Nell’immediatezza dell’incidente si pensò immediatamente di spegnere l’incendio, generato dall’esplosione. Le procedure per limitare i danni legati alla radioattività iniziarono solo il giorno dopo. L’unione sovietica, inizialmente cercò di tenere nascosto l’incidente. Se ne venne a conoscenza grazie agli svedesi che, notando alti tassi di radioattività, cercarono la fonte di tale anomalia. L’evacuazione Durante la notte del 27 aprile fu evacuato il primo villaggio, quello di Pripjat, il più vicino alla centrale; fu il primo di una lunga serie. Durante le evacuazioni non fu presa alcuna misura di sicurezza, trasportando, così, la radioattività in luoghi non ancora contaminati. Alle persone evacuate veniva detto che sarebbero rimaste lontane da casa al massimo per quattro giorni. I liquidatori Nelle ore, nei giorni e nei mesi successivi all’incidente moltissime persone si impegnarono in varie operazioni al fine di limitare i danni provocati dall’incidente: erano soprattutto militari. La maggior parte di loro morì nei primi mesi dopo l’esplosione. A tutte queste persone fu dato il nome di liquidatori. La loro vita ha permesso a questo disastro di non assumere proporzioni ancora più grandi. La radioattività La radioattività è costituita da tre tipi di particelle: alfa, beta, gamma. I raggi alfa sono costituiti da nuclei di elio, caratterizzati da una scarsa capacità di penetrazione e da un forte potere ionizzante I raggi beta sono formati da elettroni e si differenziano dagli alfa per la maggiore capacità di penetrazione. I raggi gamma sono fotoni, viaggiano alla velocità della luce e riescono a penetrare in profondità; hanno però un potere ionizzante più basso rispetto agli alfa e ai beta. La radioattività e l’uomo Le radiazioni, quando colpiscono l’uomo, possono o distruggere completamente le cellule, oppure alterarne il DNA. In quest’ultimo caso originano cancri e leucemie. Gli effetti della radioattività sull’organismo umano possono essere divisi in effetti immediati ed effetti a lungo termine. Nel caso di Chernobyl le patologie più riscontrate, dovute alla radioattività, sono: leucemia, cancro, in particolare alla tiroide, e mutazioni genetiche. La radioattività e gli animali La zona di Chernobyl è nota come zona ricca di animali. Dopo l’incidente, infatti, le attività umane furono sospese e quindi gli animali hanno trovato in quest’area un luogo dove vivere, allo stato brado, senza essere disturbati dagli uomini. Non si sa ancora quali effetti potrà avere la radioattività su questi animali. La zona non è ancora stata ripopolata dagli uccelli, dato che è silenziosa.