TRAGEDIA DI CHERNOBYL 20 ANNI DOPO L’incubo nucleare mondiale si avverò alle ore 1.23, ora locale, del 26 aprile 1986 quando esplose un reattore nell’impianto di Chernobyl nell’attuale Ucraina del Nord. 31 persone - la maggior parte lavoratori dell’impianto e vigili del fuoco - morirono il giorno dell’incidente. Nessuno sa quante persone persero la vita in conseguenza della tragedia. Venne stabilita una zona riservata nei pressi del reattore da quando una nuvola radioattiva si espanse in conseguenza dell’incidente e si diresse verso gran parte dell’Europa e dell’Unione sovietica. I suoi effetti furono percepiti dalla Scandinavia fino alla Grecia. E’ stato stimato che 5 milioni di persone furono esposte a livelli tossici di radiazioni e il Ministero della Salute dell’Ucraina ha valutato che 3 milioni e mezzo di persone hanno sofferto qualche malattia. L’Istituto radiologico ucraino ha valutato che ci furono 2.500 morti, ma altre associazioni dicono che il numero è di 15.000; Greenpeace sostiene che le perdite umane possono raggiungere le 100.000 unità. Oggi persone di ogni età stanno ancora pagando le conseguenze di Chernobyl. Le grandi quantità di piogge radioattive condussero ad un sostanziale aumento di malattie nella popolazione dovute alle radiazioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che circa 9.300 persone potrebbero morire di cancro, a causa delle radiazioni di Chernobyl. HUMUS PROJECT http://www.progettohumus.it/enindex.php L’incidente di Chernobyl comincia solo ora a mostrare la sua tragedia… …una filosofia di minimizzazione o negazione degli effetti del disastro nucleare… …entro l’inizio del nuovo millennio, sono stati previsti 1.500 casi di cancro dei bambini alla tiroide (i casi che risalgono alla “sindrome da irradiazione elevata”)…invece oggi sono anche più di 11.000. 20 anni dopo Chernobyl, la tragedia continua... Per i «liquidatori» siamo già da 25 000 a 100.000 morti e oltre 200.000 invalidi, per le popolazioni esposte alla contaminazione il bilancio sarà, secondo le stime, da 14.000 a 560.000 morti di cancri, più altrettanti cancri non mortali. Un sarcofago di calcestruzzo venne frettolosamente costruito attorno al quarto reattore subito dopo l’incidente, ma oggi sta mostrando segni di logoramento, e la costruzione della gabbia di acciaio da 20.000 tonnellate che prenderà il suo posto sarà completata intorno al 2010. Pripyat era una cittadina costruita appositamente al centro di Chernobyl e venne evacuata dopo il disastro. Ora è una città fantasma, congelata nel tempo, lasciata esattamente com’era quando i suoi 55.000 abitanti fuggirono. Ma l’area circostante il reattore non è completamente deserta… 337 “abusivi”, di cui il più giovane si pensa sia sulla sessantina, sono tornati furtivamente nelle loro case nei mesi che seguirono il disastro. Vent’anni sono trascorsi, ma il reattore numero 4 non può essere dichiarato sicuro per altri 99.980; ciò significa che Pripyat è destinata a rimanere un inquietante ricordo della tragedia di Chernobyl. L’impianto di Chernobyl fu finalmente chiuso nel dicembre 2000, ma continuerà ad essere una preoccupazione per gli anni a venire e nessuno dimenticherà il terribile costo del peggior disastro nucleare del mondo. Veglie e proteste sono in corso per ricordare il 20° anniversario della tragedia di Chernobyl. Una compagnia teatrale francese diede inizio alle commemorazioni con un impressionante spettacolo rappresentato di fronte all’impianto ormai fuori uso, con quattro persone coinvolte nella catastrofe.