TRIBUNALE DI PESCARA Il sottoscritto Avv. Antonio Colameco, nella qualità di professionista delegato dal G.E. dott. Angelo Zaccagnini, in sostituzione della dott.ssa Anna Fortieri, nella esecuzione immobiliare n. 266/2007, AVVISA che, con ordinanza in data 11 ottobre 2011, è stata disposta la vendita senza incanto, al prezzo base di cui alla stima dell’ach. Vincenzo Pace, ribassato per la seconda volta di un quarto, dei seguenti beni immobili: PRIMO LOTTO: Piena proprietà di appezzamenti di terreni agricoli siti nel Comune di Abbateggio (PE) di superficie complessiva are 19 c.a. 05. In Catasto Terreni, Comune di Abbateggio (PE), Foglio 10, Particelle 200, 295, 264. Destinazione Urbanistica: “Zona agricola E” PREZZO BASE D’ASTA: € 804,00 (euroottocentoquattro/00) SECONDO LOTTO: appezzamenti di terreni agricoli, in Comune di Caramanico Terme (PE) di superficie complessiva ha 2 are 40 c.a. 55. piena proprietà , superficie complessiva ha 1 are 52 c.a. 15 - Foglio 6, particella 298, - Foglio 12, particella 63, - Foglio 11, particelle 166, 167, 168 e 235; enfiteusi 1/1 , superficie complessiva are 19 c.a. 80 - Foglio 2, particella 478, - Foglio 6, particella 309, diritto di livello, superficie complessiva are 68 c.a. 60 - Foglio 2, particelle 59, 120, 124 e 766. Destinazione Urbanistica: “Zona agricola” PREZZO BASE D’ASTA: € 9.408,00 (euronovecentoquattromilaotto/00) TERZO LOTTO: Piena proprietà: azienda agricola costituita da una struttura principale di mq. lordi 786 circa caratterizzata da due corpi a pianta rettangolare collegati tra loro da una tettoia costituita ad un unica falda; composti di sala mungitura, sala parto, sala latte, zona riposo, box per vitellini, wc, spogliatoio, deposito, archivio, disimpegno, ufficio; rimessa attrezzi agricoli, corsia di alimentazione, deposito mangimi; concimaia; e da una stalla di circa mq. 224,00 lordi complessivi, e di superficie utile complessiva di circa 207,66 mq. costituita da una zona destinata ad alimentazione e riposo, mangiatoia di circa mq. 183,00; vano destinato a servizi di circa mq. 6,76, sala mungitura di mq. 10,90 e sala latte di circa mq. 7,00; platea in c.a. destinata a zona di esercizio e concimaia. In Catasto Fabbricati, Comune di S. Valentino in A.C. (PE) Foglio 31, particella 1303, categoria D/1, Superficie lorda mq 786,00. Rendita € 3.654,00 Foglio 31, particella 1293, categoria C/2, classe5, consistenza 206 mq, superficie catastale mq .288, Rendita € 276,61. Risultano di pertinenza dei manufatti le superfici scoperte dei lotti su cui sono stati realizzati. Gli immobili oggetto di pignoramento sono siti in zona agricola del Comune di S. Valentino in A.C., alla C.da S. Giovanni. PREZZO BASE D’ASTA: € 255.657,00 (euroduecentocinquantacinquemilaseicentocinquantasette/00) CONDIZIONI DI VENDITA a) Gli immobili sopra descritti sono posti in vendita con gli accessori, dipendenze e pertinenze ad esse relative, servitù attive e passive, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, senza alcuna garanzia per evizione e molestie e pretese di eventuali conduttori. b) Si precisa che relativamente agli immobili di cui al lotto n.3 il CTU ha rilevato degli abusi non sanabili. Si riporta stralcio della CTU relativo a tali abusi: “In sede di sopralluogo si sono riscontrate modifiche per il fabbricato attualmente ad uso stalla consistenti in: cambio di destinazione d’uso da fienile all’attuale stalla (va precisato che il fabbricato in questione secondo quanto assentito con Concessione Edilizia n°53 del dicembre 1999 risulta destinato a fienile); modifiche interne dei singoli ambienti; realizzazione di concimaia; realizzazione di porzione di fabbricato lato ovest destinato a sala latte e sala mungitura; platea in c.a. destinata a zona di esercizio, realizzazione di cabina elettrica; e che per tali modifiche è stata presentata una pratica di condono edilizio che ad oggi non è stata ancora definita (Comune di San Valentino 30.01.2002 prot. n°493), considerato che l’Ente Parco (Nazionale della Majella) con provvedimento al n°di prot. 7982 del 03/09/2004 comunica che le opere concernenti la richiesta di sanatoria della concimaia, del fabbricato destinato a sala mungitura, e il cambio di destinazione d’uso del fienile in stalla, ad eccezione della platea in c.a., e cabina elettrica, (quest’ultima collocata all’esterno della recinzione dell’azienda agricola) non possono essere sanate. E’ stata rilasciata l’agibilità relativa al fienile realizzato con Concessione Edilizia n. 2 del 18 febbraio 2002. Per gi altri manufatti non è stata reperita altra documentazione. b) le offerte di acquisto, ai sensi dell’art. 571 c.p.c., dovranno essere depositate entro e non oltre il 29 febbraio 2012, ore 12:00 presso il proprio studio, in Pescara, alla via Lucania n.52. c) L’offerente deve presentare al professionista delegato per la vendita dichiarazione contenente l’indicazione del prezzo, del tempo e del modo del pagamento, del lotto per il quale si partecipa e ogni altro elemento utile alla valutazione dell’offerta. Nel caso in cui il professionista debba valutare l’offerta in base a parametri diversi dal prezzo offerto, si rivolgerà al G.E. secondo le previsioni dell’art. 591 ter c.p.c. Se un termine più lungo non è fissato dall’offerente, l’offerta non può essere revocata prima di 120 giorni. L’offerta non è efficace se perviene oltre il termine stabilito nell’avviso, se è inferiore al prezzo base come sopra determinato o se l’offerente non presta cauzione, con le modalità che seguono, in misura non inferiore al decimo del prezzo da lui proposto. L’offerta deve essere sottoscritta da tutti i soggetti a favore dei quali dovrà essere intestato il bene con la precisazione delle quote domenicali e dei diritti che ciascuno intende acquistare. L’offerta dovrà contenere: - il cognome, nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, domicilio e residenza dell’offerente, recapito telefonico e, in caso di persona fisica coniugata, il regime patrimoniale prescelto, con indicazione delle generalità del coniuge, con accluse copie fotostatiche del documento di identificazione e del tesserino del codice fiscale; - nell’ipotesi in cui l’offerente sia una società occorre indicare i dati identificativi, inclusa la partita IVA o il Codice fiscale, accludendone fotocopia, nonché allegare il certificato della Camera di Commercio dal quale risulti la costituzione della società o ente ed i poteri conferiti all’offerente in udienza; - gli offerenti dovranno altresì dichiarare la propria residenza nel circondario del Tribunale di Pescara o eleggere domicilio in Pescara; - il numero del lotto per il quale ripresenta la domanda; - l’indicazione del prezzo offerto, che non potrà essere inferiore al prezzo base sotto indicato, a pena di esclusione. L’offerta deve essere depositata, in regola con il bollo, in busta chiusa all’esterno della quale sono annotati, a cura del professionista, il nome, previa identificazione, di chi materialmente provvede al deposito, il nome del giudice dell’esecuzione, del professionista delegato ai sensi dell’art. 591-bis c.p.c. e la data dell’udienza fissata per l’esame delle offerte. Se è stabilito che la cauzione è da versare mediante assegno circolare, lo stesso deve essere inserito nella busta. Le buste sono aperte all’udienza fissata per l’esame delle offerte alla presenza degli offerenti. La busta dovrà contenere, a pena di esclusione dalla vendita, assegno circolare trasferibile pari al 10% del prezzo offerto, a titolo di cauzione, intestato al professionista delegato, nonché fotocopia dell’assegno e del retro su unica facciata. In caso di mancata aggiudicazione, l’assegno sarà restituito immediatamente. L’aggiudicazione in sede di gara sarà di regola definitiva non essendo ammesso l’aumento di quinto nelle vendite senza incanto. d) il giorno 01 marzo 2012 alle ore 15:30, gli offerenti dovranno comparire avanti al sottoscritto professionista, nelle aule del Tribunale di Pescara, per la deliberazione sull’offerta e per la gara tra gli offerenti di cui all’art. 573 c.p.c.; e) in caso di offerta unica pari o superiore per non più di 1/5 al prezzo base il sottoscritto è autorizzato dal giudice, salvo dissenso del creditore procedente, ad aggiudicare il bene all’offerente; f) in caso di pluralità di offerte, sarà indetta una gara sull’offerta più alta e, se la gara non avrà luogo per mancanza di adesione degli offerenti, il sottoscritto è autorizzato dal giudice ad aggiudicare il bene a favore del maggiore offerente. In caso di offerte di pari importo si procederà ad incanto. g) Nel caso in cui non siano proposte offerte di acquisto entro il termini stabilito; le offerte non siano efficaci ai sensi dell’art. 571 c.p.c.; si verifichi una delle circostanze previste dall’art. 572 terzo comma c.p.c.; la vendita senza incanto non abbia luogo per qualsiasi altra ragione, il giorno 8 marzo 2012, alle ore 15,30 si svolgerà la vendita con incanto dell’immobile sopradescritto in lotto unico allo stesso prezzo base. Gli offerenti dovranno versare, presso lo studio del professionista delegato entro le ore 12:00 del giorno precedente a quello fissato per la vendita, domanda di partecipazione in carta legale, in regola con il bollo, con l’indicazione del regime patrimoniale di cui alla L. n. 151 del 19/05/1975 e il proprio codice fiscale, unitamente ad assegno circolare trasferibile emesso da istituti di credito- filiali di Pescara, intestati al professionista delegato, pari al 10% del prezzo base a titolo di cauzione. h) L’aumento minimo da apportarsi alle offerte (in caso di gara a seguito di più offerte ex art. 571 c.p.c. o in sede di incanto) è di € 30,00 per il primo lotto; di € 400,00 per il secondo lotto e di € 10.500,00 per il terzo lotto. i) L'aggiudicazione in seguito ad incanto è soggetta all'aumento del quinto di cui all'art. 584 c.p.c. entro il termine perentorio di 10 giorni, ma tali offerte in aumento sono inefficaci se il prezzo offerto non supera di un quinto quello raggiunto nell’incanto e, pertanto, l’aggiudicazione diventerà definitiva decorsi 10 giorni senza offerta in aumento. Le offerte in aumento potranno essere depositate presso lo studio del sottoscritto professionista nelle forme di cui all’art. 571 c.p.c., prestando cauzione per una somma pari al doppio della cauzione versata per la partecipazione all’incanto e che, in caso di offerte, il professionista è delegato ad indire una gara secondo le previsioni di cui all’art. 584 c.p.c. l) nel caso in cui l’offerente non diviene aggiudicatario, la cauzione sarà immediatamente restituita dopo la chiusura dell’incanto, salvo che lo stesso non abbia omesso di partecipare al medesimo, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, senza documentato e giustificato motivo. In tale caso la cauzione è restituita solo nella misura di nove decimi dell’intero e la restante parte è trattenuta come somma rinveniente a tutti gli effetti dall’esecuzione. In caso di dubbi sulla sussistenza di motivi giustificati per la mancata partecipazione alla gara, l’offerente si rivolgerà al giudice che disporrà in merito alla restituzione dell’intera cauzione o respingerà la relativa domanda. m) L’aggiudicatario dei lotti n. 1 e n. 2 nel termine di gg. 60 dalla vendita, se questa sarà divenuta definitiva, dovrà depositare il prezzo di aggiudicazione presso la Banca BLS su libretto intestato al nome del debitore esecutato e vincolato all’ordine del Giudice dell’Esecuzione. n) Ai sensi del 4° comma dell’art. 41 D. lgs. 385/93, l’aggiudicatario del lotto n.3 che non intenda avvalersi della facoltà di subentrare al contratto di finanziamento prevista dal comma 5° dello stesso articolo, dovrà versare direttamente alla Banca Caripe spa, nei sessanta giorni dall’aggiudicazione senza attendere la graduazione, quella parte di prezzo corrispondente al complessivo credito dell’Istituto per capitale, interessi, accessori e spese, in difetto di che saranno considerati inadempienti ai sensi dell’art. 587 c.p.c. con conseguente rivendita dell’unità immobiliare aggiudicatagli a suo rischio e spese. L’eventuale differenza, soddisfatto l’Istituto, sarà versata entro sessanta giorni dalla vendita, dedotta la cauzione versata, in libretto bancario, intestato al debitore esecutato e vincolato all’ordine del Giudice dell’Esecuzione. Ai sensi del comma 5 dell’art. 41 D. lgs. 385/93 ogni aggiudicatario potrà subentrare nel contratto di finanziamento stipulato dal debitore espropriato, assumendosi gli obblighi relativi, purchè entro 15 giorni dal decreto previsto dall’art. 574 c.p.c. ovvero dalla data di aggiudicazione o dall’assegnazione paghino alla banca le rate scadute, gli accessori, gli interessi e le spese. Nel caso di vendita in più lotti, ciascun aggiudicatario o assegnatario è tenuto a versare proporzionalmente alla banca le rate scadute, gli accessori, gli interessi e le spese. Sono a carico dell’aggiudicatario altresì tutte le spese per il trasferimento degli immobili ed accessori ivi compresa la parte del compenso spettante al professionista per le operazioni successive alla vendita, come liquidato dal giudice dell’esecuzione. Il prezzo di aggiudicazione dovrà essere aumentato del 20%, salvo conguaglio finale, per far fronte alle spese ed all’assolvimento delle imposte. Le dette somme andranno imputate anzitutto a titolo di spese ex art. 1194 c.c. Sono a carico dell’aggiudicatario altresì tutte le spese per il trasferimento degli immobili ed accessori, ivi compresa la parte del compenso spettante al professionista per le operazioni successive alla vendita, come liquidato dal Giudice dell’esecuzione. Le spese relative alla cancellazione della trascrizione del pignoramento e delle ipoteche, precedenti e successive il pignoramento, saranno anticipate dall’interessato, su richiesta del professionista e recuperate direttamente in sede di distribuzione del ricavato in rango privilegiato, ex art. 2770 c.c. con precedenza ex art. 2777 c.c., anche sui crediti ipotecari. A norma dell’art. 46 d.p.r. 06/06/2001 n. 380, l’aggiudicatario, qualora l’immobile si trovi nelle condizioni previste per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria, dovrà presentare a proprie esclusive spese domanda di permesso di sanatoria entro 120 gg. dalla notifica del decreto emesso dalla autorità giudiziaria. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al professionista delegato Avv. Antonio Colameco, con studio in Pescara, alla via Lucania n. 52 tel/fax. 085/4214944. Pescara, lì 21 marzo 2011 Avv. Antonio Colameco