AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P NUMERO 1559 DI MERCOLEDI 13 GENNAIO 2016 Dopo l'arresto di Perrone, una comunità allo specchio che deve interrogarsi Il boss condannato all'ergastolo per un omicidio nel 2014 e fuggito rocambolescamente dall'Ospedale Vito Fazzi di Lecce, ha goduto di una rete di protezione in città. Tanti gli interrogativi che devono essere posti. Trepuzzi. Con l’arresto di Fabio Perrone, il pericoloso boss condannato all’ergastolo che era evaso dall’Ospedale Vito Fazzi di Lecce dove era stato tradotto dal carcere di Borgo San Nicola per una visita medica, non si chiude una delle più tristi vicende dello scorso 2015. Tutt’altro, si apre invece una pagina di profondi interrogativi, a cui occorre in fretta dare una risposta. Intanto la sicurezza del personale di polizia penitenziaria e dei cittadini tutti negli spostamenti dei pericolosi malavitosi dal carcere in cui sono detenuti ai vari luoghi a cui vengono condotti per un trasferimento qualsiasi: aule di tribunali, ospedali, altri istituti penitenziari, ecc… Dopo l’episodio di Perrone che con una facilità degna delle fiction cinematografiche è stato in grado di liberarsi dal controllo della sua scorta e sparire – smaterializzandosi - da un luogo (il Vito Fazzi) che non è certo una piccola ‘pagliara’ di campagna, il problema della sicurezza è tutt’altro che accantonato. Provate voi a sparire dall’Ospedale leccese che è un ginepraio di sensi unici di marcia! Triglietta è stato nella sua Trepuzzi, non a New York…, per circa settanta giorni e ci è voluta un’autentica operazione interforce per riportarlo alle patrie galere. E’ bene che la comunità salentina si interroghi su quella che ieri abbiamo chiamato la rete di relazioni che ha protetto l’ergastolano nella sua fuga, fatta anche di persone sconosciute agli inquirenti perché incensurate. Fabio Perrone si era nascosto in un’ anonima palazzina in via 2 giugno a Trepuzzi, di proprietà di un uomo che al A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO momento è stato tratto in arresto per aver favorito il suo soggiorno da evaso. Nessuno si era accorto di nulla. Di più: si spostava con una paletta della Polizia di Stato da una via all’altra del paese. E aveva due armi con il colpo in canna: la pistola di ordinanza dell’agente di polizia penitenziaria dal quale si era liberato nella fuga e un kalashnikov. E disponeva di quasi 5mila euro in contanti.(leccenews24) INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_ Sui fatti del carcere di Alba intervengono i 5Stelle: presto un'interrogazione parlamentare Imputato e testimone tradotti con lo stesso mezzo della Polizia penitenziaria, salta udienza del processo MARSALA. Imputato e teste, entrambi detenuti, arrivano con lo stesso cellulare della polizia penitenziaria. Dunque, a stretto contatto di gomito per un bel po' di tempo. Sufficiente, probabilmente, per scambiare qualche parola (o magari qualche eloquente sguardo) sulla testimonianza da rendere in aula. E' risaputo, però, che imputati e testimoni non possono avere contatti prima di una deposizione. Per questo motivo, ieri, davanti il Tribunale di Marsala (presidente Sergio Gulotta, giudici a latere Moricca e Pierini), nel processo a tre dei quattro arrestati nell'operazione antimafia "The Witness" (9 marzo 2015), è "saltata" la prevista testimonianza (ammesso, naturalmente, che volesse parlare) del boss marsalese Francesco De Vita. Quest'ultimo, condannato all'ergastolo per l'omicidio di "Vanni" Zichittella (15 giugno 1992), doveva essere ascoltato come "imputato di reato connesso", ma, non si sa perché, è stato tradotto con lo stesso mezzo con cui è arrivato il 54enne pastore Vincenzo Giappone, uno degli imputati del processo. Riceviamo e pubblichiamo dal Capogruppo Consiliare M5S Alba.I gravi fatti di questi giorni che hanno visto il carcere di Alba protagonista in negativo ci lasciano stupefatti e preoccupati. Prima i casi di legionella, problema preannunciato già nei mesi scorsi visto che aveva interessato un agente addetto ai lavori diventando poi sempre più esteso tanto da indurre ad un probabile sfollamento, passando poi per gli ultimissimi avvenimenti che hanno visto svilupparsi un incendio che ci risulta dovuto ad un guasto all’impianto elettrico all’interno della struttura . Questi avvenimenti all’indomani delle già innumerevoli richieste di adeguamento della struttura che ha subito un cambio di destinazione da Casa Circondariale a Casa di Reclusione mi hanno indotto, a seguito di una riunione con la deputata Fabiana Dadone, a chiedere di agire tramite interrogazione parlamentare quanto prima per chiedere al Ministro competente, preso atto dei gravissimi fatti accaduti, previa verifica approfondita di tutta la situazione in cui versa il carcere Montalto e non solo (fatti analoghi relativi alla legionella erano successi anche a Monza e Sulmona) se abbia intenzione di proporre un piano sanitario nazionale affinché questi episodi non abbiano più a ripetersi in nessuna struttura penitenziaria. Dal canto mio auspico che quanto prima sia ristabilita una situazione di normalità della struttura penitenziaria che però immagino purtroppo non avverrà in ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- --- -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- tempi brevi, sempre sperando che a qualcuno non venga in mente in questi tempi di razionalizzazione delle spese di farne a meno.Ivano Martinetti Portavoce Capogruppo Consiliare M5S Alba(targatocn) In diminuzione la popolazione detenuta nelle carceri italiane Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria Ufficio per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo automatizzato , Sezione Statistica ha emanato la consueta tabella mensile dei detenuti presenti e la relativa capienza regolamentare degli istituti penitenziari per regione di detenzione , nel mese di dicembre 2015 , si evince diminuzione della popolazione detenuta a cospetto del mese precedente cioe’ novembre 2015 con 52.636 presenti ,mentre i, presenti a dicembre sono 52.164 di seguito la tabella per regione Segreteria Generale Firenze: "chiudere il carcere di Sollicciano", la richiesta dei Radicali All'indomani della visita natalizia di Pannella, si chiede "un processo di decarcerizzazione" viste le condizioni dell'istituto penitenziario: "Docce marmate, vitto scadente, riscaldamento assente, infiltrazioni". "Chiudere il carcere di Sollicciano". È la forte richiesta Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, presidente e segretario dell'Associazione radicale di Firenze "Andrea Tamburi", all'indomani della visita natalizia di Marco Pannella e Rita Bernardini nell'istituto penitenziario fiorentino. "È proprio vero - spiegano i due esponenti radicali in una nota - il pianeta carceri è un mondo a parte. Nascosto e impenetrabile. Solo dopo la visita natalizia al carcere fiorentino di Sollicciano della delegazione radicale guidata da Marco Pannella e Rita Bernardini sono venuti a galla tutti i problemi: strutturali e infrastrutturali. Docce marmate, vitto scadente, riscaldamento assente, infiltrazioni: in altre parole problemi inerenti alla dignità di chi vi deve operare e del condannato nello svolgimento dell'esecuzione di pena. Pena, che, ricordiamo, dovrebbe essere finalizzata al reinserimento sociale e non a forme più o meno indirette di vendetta sociale mediante trattamento inumano e degradante". "Noi chiediamo semplicemente che il carcere di Sollicciano venga chiuso e dismesso - prosegue la nota - Questo non vuol dire che i detenuti debbano essere trasferiti in altre strutture penitenziarie aggravando così il problema strutturale del sovraffollamento. Chiediamo piuttosto che si presti attenzione a un veloce processo di decarcerizzazione, coinvolgendo la magistratura di Sorveglianza e rafforzando il Uepe (Ufficio Esecuzione Penale Esterna). Un processo che può essere realizzato dando concreta attuazione al sistema dell'esecuzione penale esterna, previsto nel nostro ordinamento, come misura alternativa alla detenzione. Un sistema di "probation" già presente in numerosi Paesi europei (Regno Unito, penisola Scandinava, Belgio, Francia, Austria, Portogallo, Germania). "Chiediamo inoltre - concludono - che nell'immediato sul carcere di Sollicciano si formi un tavolo di coordinamento straordinario con tutti i soggetti coinvolti: dalla direzione dell'istituto fiorentino agli enti locali, dall'associazionismo carcerario alla regione Toscana". Sondrio: la direttrice "ci spiace per le critiche al carcere, fatti molti passi avanti" La reazione. Mussio interviene sulla visita ispettiva nella struttura effettuata dai Radicali e da due senatori. "Avremmo voluto accoglierli e spiegare i tanti progetti". "Mi è spiaciuto constatare che, nel periodo in cui ero assente per congedo natalizio, alcuni parlamentari accompagnati da loro collaboratori stabili, appartenenti al Partito Radicale, hanno fatto ingresso in istituto. Mi è spiaciuto non poterli accogliere e non poter illustrare tutti i lavori e gli sforzi, soprattutto degli ultimi tempi. Mi è spiaciuto anche perché nessuno era in servizio: né l'educatore, né il comandante, né il contabile e neppure il nostro cappellano perché stava uscendo dall'istituto, tutti loro avrebbero potuto fornire informazioni dettagliate". I rilievi - Così Stefania Mussio, direttore alla casa circondariale, a proposito della visita ispettiva compiuta da una delegazione di Radicali Sondrio (composta da Claudia Osmetti e Giovanni Sansi) insieme al senatore Pd, Mauro Del Barba, e al sottosegretario agli Affari esteri, Benedetto Della Vedova. Osmetti pur parlando di "condizione migliorata" ha messo in luce il problema del sovraffollamento e della situazione, definita antiquata, in cui versa la struttura. Anche il cappellano don Citterio ha espresso "rammarico" per i giudizi espressi dopo la visita. "La situazione descritta e rilevata non corrisponde alla realtà, che è lì da vedere - afferma. Infatti, in questi ultimi mesi sono state apportate numerose migliorie che permettono una vita dignitosa alla popolazione carceraria". "Il penitenziario sondriese - aggiunge la direttrice presenta caratteristiche strutturali meno adeguate di altri contesti: tuttavia la possibilità di trascorrere la maggior parte del tempo fuori dalla cella in spazi ordinati e funzionali alle attività, rende la quotidianità sostenibile". Gli interventi - "Nell'ultimo anno la struttura ha visto realizzato, attraverso un protocollo d'intesa con la Provincia di Sondrio, la copertura perimetrale del passeggio dei detenuti, e anche un'aula scolastica così come la creazione di un'aula polivalente - afferma il contabile De Felice -, E stato approvato e finanziato dalla Cassa Ammende un progetto precisa - per il rifacimento dei bagni oltre a un altro vano all'interno della sezione detentiva. E in fase di valutazione, sempre alla Cassa, un progetto per l'ampliamento del locale adibito alle cure mediche". Non è in agenda, invece, l'intenzione di attrezzare l'aula computer, "perché è parso invece più funzionale avviare i lavori per un laboratorio artigianale, con ciò promuovendo attività legate al territorio valtellinese, che ha molto da essere valorizzato - continua Mussio. Alla palestra, poi, vi è stato un lavoro attento e sinergico che ha visto coinvolgere il volontariato, le persone detenute, la città di Sondrio e le istituzioni". Le attrezzature - Le attrezzature sono state ridipinte, sistemate e sono stati acquistati altri piccoli attrezzi, con le risorse a disposizione. Ancora, la biblioteca è in pieno rifacimento. "Credito Valtellinese, gli studenti sondriesi, il volontariato e le persone detenute si stanno spendendo per poter restituire alla struttura un luogo dove leggere e imparare - prosegue la direttrice -. ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Questo avrei voluto illustrare ai parlamentari: mi sarebbe piaciuto raccontar loro come ogni progetto è frutto di collaborazione e ingegno di tutti gli operatori del carcere, che creano una squadra molto attiva e tenace. Avrei anche voluto raccontare che il lavoro di oggi è frutto del lavoro di chi ci ha preceduto e di chi ha mantenuto sempre alta l'attenzione verso le persone detenute, non ultimo dei quali il Garante dei detenuti di Sondrio. Non è stato però possibile, non sapendo della visita e soprattutto non potendoci essere". La sua conclusione è all'insegna della volontà di dialogo e di apertura alla città, un segno distintivo che caratterizza la gestione della casa circondariale: "Spero ci possa essere altra occasione e spero che possano tornare quando realizzeremo un altro evento, magari non troppo lontano quando inaugureremo la nuova e colorata biblioteca. Intanto sei detenuti sono nelle condizioni di poter lavorare all'esterno e speriamo di poter presto realizzare con la città e magari con il Comune una interessante iniziativa di giustizia riparativa" Marche: non più affollate ma sempre molto precarie le carceri marchigiane Sette istituti carcerari con una capienza regolamentare di 853 posti, 869 detenuti effettivi di cui 20 donne, 330 stranieri, 126 in attesa di primo giudizio e 105 condannati sì ma non in via definitiva. Sono i numeri della situazione marchigiana emersi nel corso del convegno organizzato da Antigone e Aiga che si è svolto ieri mattina a Fermo, nella splendida cornice offerta dalla Sala degli Artisti.Tra i relatori il presidente degli Ordine degli avvocati di Fermo Francesca Palma, Lina Caraceni, professore aggregato di diritto penitenziario nell'Università di Macerata e l'avvocato Samuele Animali, presidente di Antigone Marche. Tra il pubblico anche il sindaco Paolo Calcinaro e l'assessore allo sport Alberto Scarfini, entrambi anche avvocati. "La situazione carceraria delle Marche - ha spiegato Animali - rispecchia quella nazionale. La fase in cui il problema acuto era il sovraffollamento è stata superata perché il numero di persone ristrette all'interno degli istituti è diminuito fino quasi, e sottolineo quasi, alla capienza regolamentare. Questo non significa tuttavia che i motivi per cui l'Italia era stata condannata per detenzione disumana siano stati superati perché le condizioni delle carceri rimangono comunque precarie sia per l'inadeguatezza delle strutture sia per il fatto che non sempre è possibile attivare tutte quelle risorse necessarie al trattamento dei detenuti". Le Marche hanno un circuito tendenzialmente completo per le specifiche modalità di detenzione: ci sono posti per i 41 bis, per i sex offender, il femminile. Tuttavia, come ha segnalato Animali, permangono diversi problemi strutturali. Ad esempio il carcere di Camerino si trova nel centro cittadino con una serie di problematiche di tipo logistico. Come pure Fermo, dove il carcere non ha spazi che possono consentire di fare delle attività lavorative. Animali, nel corso della sua relazione, ha evidenziato tre aspetti prioritari su cui ragionare. Primo, il carcere deve essere luogo di responsabilizzazione intesa in due modi: da una parte la presa d'atto del motivo per cui si è finiti dentro e quindi delle proprie responsabilità e dall'altra la necessità di diventare, per il futuro, una persona responsabile. "Troppe spesso ora il carcere - ha detto il presidente di Antigone - è una struttura deresponsabilizzante, si registra la infantilizzazione dell'adulto, quasi una regressione che serve sì come forma di controllo e contenimento ma che certamente non aiuta a cogliere le finalità rieducative". Il secondo aspetto è quello relativo agli spazi. "Gli edifici - ha affermato Animali, sono sì da rinnovare ma le carceri non vanno costruite fuori dalle comunità". È venuto facile, facile fare l'esempio del Barcaglione, ad Ancona, che si trova fuori dal centro ma non ci sono collegamenti. Per i familiari e gli avvocati tocca sempre organizzarsi in auto ma anche per gli stessi detenuti, che qui sono a fine pena o con pene molto brevi, diventa impossibile allontanarsi magari utilizzando i permessi, visto che non ci sono gli autobus. "Fuori città - ha sintetizzato il presidente di Antigone - ci si mettono due cose: le discariche e i cimiteri. Non le carceri".Il terzo e ultimo aspetto è quello della salute. Anche per i detenuti, infatti è previsto il rispetto dei Lea "ma in carcere c'è un enorme, ma non sappiamo bene i numeri che non ci sono mai stati forniti, abuso di psicofarmaci e antinfiammatori". Secondo Antigone, comunque, l'unica prospettiva che c'è per evitare la recidiva è quella di favorire le misure penali alternative al carcere. "In questo momento c'è una grossa pressione sulle misure alternative per quanto riguarda un reato in particolare: la guida in stato di ebbrezza. Lì i lavori di pubblica utilità sono molto sviluppati e molti enti, nelle Marche, sono convenzionati. Per gli altri reati servono delle riforme a livello legislativo".Riflettori accesi anche sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, voluta per legge senza tuttavia costruire una alternativa pronta. Nelle Marche l'unica Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) prevista a Fossombrone è ancora in via di completamento mentre sempre nel Nord delle Marche è nata una Rems gestita però dal privato creando una condizione su cui la professoressa Caraceni ha posto dubbi di costituzionalità. Infine un passaggio polemico sulla legge regionale 28/2008 che prevede il sistema regionale integrato degli interventi a favore dei soggetti adulti e minorenni sottoposti a provvedimenti dell'Autorità giudiziaria ed a favore degli ex detenuti. "Quest'anno la legge è stata finanziata con 0 euro. Il problema è capire che quello che non spendo qui lo spendo poi, purtroppo, per la recidiva". Concorso allievi agenti di Polizia penitenziaria ,ultime novita’ su rinvio pubblicazione calendari prove preselettive Molto probabile un ulteriore rinvio della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della data dei calendari della prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento, di 100 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo femminile, e 300 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo maschile concorso bandito e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015 - IV serie speciale .Ricordiamo che inizialmente la pubblicazione dei calendari delle prove erano previsti sulla Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale “Concorsi ed Esami” del 27 novembre 2015 , poi rinviata al 22 gennaio 2016 ,adesso ecco il probabile l’ulteriore rinvio . La pubblicazione dei calendari avverra’ con ogni probabilita’ intorno alla meta’ del mese di marzo 2016. Nei prossimi giorni saremo piu’ precisi in merito alle date di pubblicazione , per ulteriori informazioni scrivete a [email protected] , oppure seguiteci sul nostro sito www.alsippe.it, e i profili di Facebook e Twitter di Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria (Alsippe) Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Circolari ministeriali e note D.A.P. gennaio 2016 Segreteria Generale Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari Alitalia ,nuove tariffe agevolate per la Polizia Penitenziaria La Segreteria Generale Alsippe ha definito con la Allianz una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 081 0139841 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo mail [email protected] oppure al fax 081 0139841 la documentazione richiesta sotto. Documenti preventivo richiesti per il 1)Fotocopia del libretto circolazione fronte e retro di 2)Fotocopia dell’attestato di rischio 3)Certificato di proprieta’ dell’auto da assicurare 4)Attestato di Servizio e fotocopia del tesserino di riconoscimento del Corpo di Polizia penitenziaria La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ e essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti 5) Codice fiscale 6) Documento di riconoscimento Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra http://www.alsippe.it/it/category/co nvenzioni/ Per richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email: [email protected] Segreteria Generale Alitalia propone le proprie nuove tariffe agevolate per Militari e Polizia, dedicata a tutti i militari e agli appartenenti alle forze di polizia, in servizio (Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco), che viaggiano per motivi personali e per vacanza. La tariffa, informa Alitalia, e' valida su tutti i voli diretti nazionali (esclusi quelli in continuità territoriale da/per la Sardegna perche' soggetti alle norme dettate dal bando della Regione con tariffe gia' dedicate) e tutti i voli diretti internazionali (Europa e Nord Africa, esclusi i voli da/per Francia e Olanda) operati da Alitalia (sono pertanto esclusi i voli operati da Air One Smart Carrier e dalle compagnie partner). Qui di seguito il link per ulteriori informazioni: www.alitalia.com/it_it/destinazion i/offertemilitari/index.htm Segreteria Generale Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------