AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIAT I O.S.A.P.P NUMERO 1598 DI MARTEDI 8 MARZO 2016 Polizia penitenziaria, parte la guerra degli straordinari , iniziata la battaglia legale per il pagamento degli straordinari a Perugia Contestata l'indennità giornaliera di 5 euro per le ore in più prestate nel giorno del riposto Polizia penitenziaria, la guerra degli straordinari parte da Perugia. La battaglia legale per il pagamento degli straordinari degli agenti di polizia penitenziaria, nei giorni destinati al riposo, parte da Perugia. Diciassette agenti, assistiti dall'avvocato Lorenzo Di Gaetano, hanno portato il ministero della Giustizia, Dipartimento amministrazione penitenziaria, davanti al Tribunale amministrativo regionale per il riconoscimento «del diritto alla corresponsione del compenso spettante a ciascuno dei ricorrenti per ogni periodo di servizio svolto durante il quinquennio 2007/2012 (considerando atto interruttivo della prescrizione la data di notifica del presente ricorso) ovvero nel maggior periodo ritenuto di giustizia, per ore di straordinario effettuate e non pagate, svolte in giornate destinate e/o da destinare al riposo settimanale, oltre le 36 ore settimanali, secondo gli importi maturati in base alla legge ed ai C.C.N.L. intervenuti negli anni di riferimento oltre a rivalutazione monetaria ed interessi legali dalla data di maturazione del diritto fino al soddisfo».I ricorrenti contestano al ministero «articolati motivi di violazione della normativa di riferimento» e sostengono che «la spettanza della retribuzione per lavoro straordinario in ipotesi di prestazione lavorativa in giornata destinata al riposo settimanale e in eccedenza all’orario settimanale di 36 ore stabilito dal C.C.N.L., non essendo all’uopo assorbente la corresponsione della speciale indennità giornaliera di 5 euro». Il ministero non contesta la A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO ricostruzione, ma sostiene solo l'intervenuta prescrizione. Secondo i giudici amministrativi nella legge di stabilità del 2014 si legge chiaramente che «la prestazione lavorativa resa nel giorno destinato al riposo settimanale o nel festivo infrasettimanale non dà diritto a retribuzione a titolo di lavoro straordinario se non per le ore eccedenti l'ordinario turno di servizio giornaliero». Una norma di «interpretazione autentica ed inequivocabilmente retroattiva», ma sulla quale pesano sospetti «di incostituzionalità» rilevandosi «oltre la irragionevolezza, la violazione dei principi della Convenzione E.D.U. (quale normativa interposta) come elaborati dalla Corte di Strasburgo in punto di efficacia retroattiva della legge non penale, essendo carente la sussistenza dei necessari “motivi imperativi di interesse generale” a tutela del legittimo affidamento». E per queste ragioni «di pregiudizialità» che il Tar ha disposto «la sospensione del presente giudizio sino alla decisione da parte della Consulta della prospettata questione di legittimità costituzionale» della legge di stabilità del 2014 per quanto riguarda il motivo del contenzioso.(Perugia Today) I dettagli dell ‘operazione del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria che ha portato all’arresto di 14 persone INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI_ infermiere. Droga e cellulari nel carcere di Velletri: 14 arresti. Usufruivano di sostanze stupefacenti e telefoni cellulari per parlare con gli affiliati della Camorra ed i familiari dall'interno del carcere di Velletri. A smascherare ed interrompere il "preoccupante fenomeno" i carabinieri al termine di una lunga indagine che ha portato a scoprire come nella casa circondariale del Comune dei Castelli Romani fosse semplice introdurre apparecchi telefonici, schede Sim intestate a teste di legno e sostanza stupefacente. Ad usufruirne anche criminali di caratura, come ad esempio due camorristi di peso ed un uomo finito nell'istituto penitenziario con l'accusa di omicidio. A favorire l'ingresso un agente della polizia penitenziaria ed un infermiere, arrestati assieme ad altre 12 persone (per un totale di 14) al termine della 'Operazione Input'.I REATI - Gli arrestati, cinque detenuti, un agente della penitenziaria, un infermiere del carcere e parenti e amici che favorivano l'arrivo di cellulari e droga nella casa circondariale, sono stati smascherati dopo una lunga attività di indagine iniziata con intercettazioni telefoniche ed ambientali nel gennaio del 2015. I quattordici dovranno rispondere a vario titolo dei reati di corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione di telefoni cellulari e schede telefoniche utilizzate dai detenuti nel carcere di Velletri e riciclaggio di autovetture. OPERAZIONE INPUT L’attività investigativa, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Velletri e coordinata dal Sostituto Procuratore Dottor Giovanni Taglialatela, ha fatto venire alla luce condotte corruttive che permettevano l’introduzione all’interno del carcere di Velletri di sostanze stupefacenti, telefoni cellulari e schede telefoniche in uso ai detenuti eludendo i controlli. In particolare, nel corso delle indagini, è emersa la responsabilità di un agente di polizia penitenziaria, già agli arresti domiciliari perché tratto in arresto in flagranza di reato nel mese di febbraio 2015 e di un infermiere in servizio nella struttura penitenziaria, colpito dall’odierna misura. ORDINAZIONI DAL CARCERE - Le richieste pervenivano ai due pubblici ufficiali direttamente dai detenuti; questi ultimi tramite gli apparati cellulari illecitamente in uso nella cella si mettevano in contatto con i familiari per ordinare la droga e schede telefoniche che venivano smerciate nel carcere, pagando in anticipo (nel caso Droga e telefoni nel carcere di Velletri, icosì i camorristi parlavano con l'esterno Droga e cellulari nel carcere di Velltri: 14 arresti Quattordici le persone arrestate nel corso della Operazione Input. Cellulari e sostanza stupefacente introdotti mediante la complicità di un agente della penitenziaria e di un ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it--------------------------------------------------------------------------------------------- --- -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- della sostanza stupefacente) attraverso dei vaglia postali fatti da familari ed amici. LE INTERCETTAZIONI - Per mesi i carabinieri hanno intercettato decine di detenuti che parlavano assiduamente con l’esterno della struttura con parenti, amici anche per proseguire nei loro traffici illeciti. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati nelle celle dell’istituto di pena di Velletri, anche in collaborazione con il personale della Polizia Penitenziaria, 6 apparati cellulari, 3 schede telefoniche e sostanza stupefacente tipo hashish, eroina e cocaina; in un’occasione nel corso di un’attività di perquisizione all’interno di una cella del carcere un detenuto ha ingerito due schede telefoniche, rinvenute e sequestrate a seguito di esame radiologico e successiva espulsione; nella circostanza è stato anche recuperato un apparato cellulare opportunamente occultato nel WC della cella, già intercettato dagli investigatori. COMUNICAZIONE CON L'ESTERNO Dalle attività si è evidenziato un sistematico utilizzo da parte dei detenuti di telefoni cellulari all’interno delle celle mantenendosi in costante comunicazione con l’esterno (ben 15 schede telefoniche intercettate e intestate a soggetti ignari, spesso stranieri). Per questi il Giudice, condividendo l’impostazione della Procura, ha ascritto il reato di “Ricettazione”, considerando le SIM derivanti dall’attività illecita collegata al reato di “Sostituzione di persona”. SIM E TELEFONI CELLULARI - Come citato dal Giudice nel provvedimento cautelare, in alcune conversazioni si percepisce in maniera emblematica la dimensione del fenomeno; in una telefonata intercettata si percepisce che in una cella si utilizzano contemporaneamente 3 cellulari mentre in un’altra chiamata una voce femminile, come se stesse contattando un centralino, dice: "Pronto…carcere di Velletri?", chiedendo informazioni su un parente detenuto che non sente da un pò di giorni; naturalmente dall’altra parte c’era uno dei tanti detenuti utilizzatori clandestini dell’apparato che si è messo a disposizione della donna. In un’altra chiamata un detenuto parlando ad un parente riferisce che in serata chiamerà con una nuova scheda e poi aggiunge “adesso in cella siamo in tre tutti e tre a parlare al telefono”. CELLULARE NELLE PARTI INTIME - In un'altra circostanza un detenuto di sesso maschile trasferito presso l’istituto di pena di Viterbo ha portato con sé l’apparato telefonico intercettato dagli investigatori, introducendolo nelle parti intime. Cellulare che è stato successivamente recuperato e sequestrato grazie all’intervento del personale della Polizia penitenziaria di quell’Istituito. I PIZZINI Durante l’attività investigativa sono state rinvenuti e sequestrati a casa di un indagato alcuni “pizzini” eloquenti con i quali un detenuto comunica allo zio fuori dal carcere di fare riferimento ad un infermiere per introdurre in carcere materiale illecito: “Caro zio……qui c’è un infermiere che mi viaggia già, gli do il tuo numero …… devi farmi entrare un telefono piccolissimo con due schede e un po’ di pasticche….”; “Caro zio mi raccomando all’infermiere….ti chiamerà lui allora pasticche più che puoi telefoni e schede….”.REATO DI RICETTAZIONE L’indagine, già in sé complessa per l’ampiezza delle prassi criminose sopra descritte, è stata resa più difficile dalla carenza di specifici strumenti normativi di repressione del fenomeno. In assenza di una specifica previsione normativa che vieta l’uso degli apparati cellulari da parte dei detenuti (condotta che comporta esclusivamente una violazione disciplinare interna per uso di “oggetto non consentito”) si è contestato il reato di ricettazione che ha imposto accertamenti più lunghi e laboriosi. AUTO RUBATE Al di là di questo aspetto preoccupa la verosimile diffusione del fenomeno che rende necessari maggiori e più serrati controlli tesi ad evitare che i detenuti possano continuare a gestire traffici illeciti servendosi di soggetti collegati dall’esterno. A carico di un indagato di Aprilia (in provincia di Latina) colpito da misura in carcere è stato rubricato altresì il reato di riciclaggio di automezzi rubati. Nel corso delle indagini, in collaborazione con i carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia e grazie all’attività tecnica di intercettazione, sono state rinvenuti nella sua disponibilità e sequestrati 4 mezzi con telaio “ribattuto” e documenti contraffatti tra cui: 1 Smart, 1 mini Cooper, 1 carro attrezzi e 1 Lancia Y, risultati rubati rispettivamente in Roma, Albano Laziale e Latina. PERQUISIZIONI - Alla base delle risultanze investigative questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno dato esecuzione, nella provincia di Roma e Latina, a un provvedimento cautelare - emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri dottoressa Zsuzsa Mendola su richiesta della locale Procura diretta dal dottor Francesco Prete - nei confronti dei 14 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di corruzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione di telefoni cellulari e schede telefoniche utilizzate dai detenuti nel carcere di Velletri e riciclaggio di autovetture. Contestualmente, in collaborazione con il personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, sono state eseguite perquisizioni in alcune celle degli Istituti di Pena di Civitavecchia, Frosinone, Roma Rebibbia, Roma Regina Coeli, Campobasso, Viterbo e Spoleto. IL PROCURATORE DI VELLETRI - A spiegare l'importanza della Operazione Input il procurato capo di Velletri Francesco Prete, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Comando provinciale dei carabinieri di Roma. "Un fenomeno preoccupante che ha messo in luce un sistema pericoloso che faceva venire meno il concetto di detenzione in carcere. Tramite le intercettazioni abbiamo potuto appurare come fosse facile introdurre droga e telefoni non solamente nel carcere di Velletri, ma anche in altre case circondariali come Rebibbia o il carcere di Velletri. Nel primo caso un detenuto è riuscito a portarsi il telefono da Velletri a Rebibbia. Per quanto concerne Viterbo abbiamo poi trovato un altro detenuto in possesso di notevoli quantità di sostanze stupefacenti". "Non escludiamo - ha concluso il dottor Prete - che le indagini possano portare a scoprire la diffusione di tale pratica anche in altre carceri non solo regionali ma anche nazionali". (Roma Today) Catanzaro: nessuna epidemia, la morte del detenuto è stato un caso isolato In riferimento alle notizie apparse su alcuni mezzi di informazione, riferite a una presunta epidemia nella Casa Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro, interviene il Direttore generale dell'ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, che precisa quanto segue:"L'allarme lanciato dall'associazione Yairaiha Onlus è certamente eccessivo. Nella Casa Circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro non è, infatti, in atto alcuna epidemia. La morte del paziente, per "arresto cardiocircolatorio e shock settico da Clostridium difficile", avvenuta dopo il ricovero nell'ospedale "Pugliese", non ha provocato nessuna preoccupazione all'interno della Casa Circondariale, non essendosi verificata tra gli attuali ospiti alcuna condizione clinica che faccia pensare ad una diffusione dell'infezione. Il caso rimane pertanto isolato. Pur tuttavia l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro nel momento in cui è venuta a conoscenza del decesso, ha subito attivato tutte le misure preventive che i casi del genere richiedono, attraverso il nostro Dipartimento di Prevenzione. L'area sanitaria della Casa Circondariale, comunque, continuerà a vigilare con particolare attenzione, così come ha sempre fatto, per garantire la tutela della salute dei detenuti". (Zmedia.it) Camera dei Deputati , interpellanza su attuazione del disegno sul Corpo di Giustizia ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Scuola di Polizia Penitenziaria situata proprio all’interno del Comune cairese. Nuovo passo avanti per la realizzazione della nuova casa circondariale a Cairo Montenotte. Oggi la Giunta Comunale ha deliberato parere positivo per l'individuazione di un sito idoneo alla realizzazione della struttura sul proprio terreno comunale. Come noto, la chiusura del carcere Sant’Agostino di Savona da parte del Ministero della Giustizia per gravissimi deficit strutturali e logistici, ha reso urgente e necessario l’individuazione di location adeguata per ospitare la nuova struttura carceraria nella Provincia di Savona. Il progetto se realizzato, avrebbe lo scopo di valorizzare la presenza della storica Scuola di Polizia Penitenziaria situata proprio all’interno del Comune cairese.(Savona News) Carcere di Macomer non accolte le varie proposte di riutilizzo Segreteria Generale Nuovo carcere a Cairo Montenotte , ok dalla Giunta per l'individuazione di una location idonea Il progetto se realizzato, avrebbe lo scopo di valorizzare la presenza della storica Il ministero non ha accolto le varie proposte di riutilizzo. I sindacati continuano a chiederne la riapertura. Dalla chiusura è già passato un anno e nel carcere vuoto da mesi sono visibili i segni del degrado. Che la struttura è in abbandono lo si capisce già dall'esterno. Le erbacce sono cresciute un po dovunque, attorno si notano dei rifiuti e la catena con lucchetto che chiude il cancello presenta segni di ruggine, segno che non viene tolta da mesi e che da tempo nell'ex carcere non entra nessuno. La scorsa primavera era stata segnalata un'infestazione da insetti richiamati da avanzi di cibo abbandonati dai detenuti e mai ripuliti. Ora ci sono i topi, che hanno trovato un ambiente tranquillo per prolificare. Delle proposte avanzate dall'amministrazione comunale di Macomer per un riuso dei locali, che non possono avere altra destinazione se non quella carceraria, il ministero della Giustizia non ne ha accolto neppure una, o quanto meno non sono mai arrivate risposte. Trascorso un anno è difficile che ne arrivino. L'ultima proposta era quella di creare a Macomer una struttura per detenuti tossicodipendenti. Al degrado ancora recuperabile, intanto, subentrerà presto quello irreversibile creato dall'abbandono e dal vandalismo. Una struttura abbandonata, infatti, non può che finire in preda ai vandali. In pratica sta accadendo ciò che si temeva. Il carcere non è un edificio riciclabile se non demolendo tutto per costruire qualcosa di diverso, per cui non è ipotizzabile un impiego con destinazione molto diversa da quella per il quale era è costruito. Impensabile trasformarlo in un asilo, una scuola o altro. Ancora non si segnalano atti di vandalismo, ma con la partenza dei detenuti e del personale di custodia è rimasto il degrado." Abbiamo avanzato proposte di riutilizzo fattibili e utili - dice il sindaco, Antonio Succu, - ma evidentemente non interessano. Dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria non è arrivato un solo cenno di risposta. I sindacati hanno auspicato in più occasioni la riapertura del carcere di Macomer per far fronte alle situazioni ingestibili presenti e segnalate in altre parti d'Italia che derivano dalla detenzione di persone legate al terrorismo islamico, ma anche questa ipotesi è rimasta sulla carta".Per ristrutturare il carcere di Macomer negli anni scorsi è stato fatto un investimento di oltre un milione di euro. "Soldi buttati alle ortiche, un vero spreco - dice il sindaco Succu -, ma non sono solo questi. Per realizzare la struttura destinata al nucleo cinofili, trasferito altrove, sono stati spesi negli anni scorsi 200 mila euro. Soldi bruciati. Si è chiuso il carcere di Macomer con l'obiettivo di ridurre la spesa, mi chiedo dove è stato il risparmio. Io non l'ho ancora capito".Intanto il degrado avanza. La possibilità di riutilizzare il carcere è legata a una delle proposte avanzate dal comune di Macomer. "L'idea sarebbe quella di utilizzarlo per detenuti tossicodipendenti - conclude il sindaco di Macomer. Presso il Distretto sanitario di Macomer opera un servizio per il trattamento delle dipendenze che potrebbe fornire un supporto sanitario importante. Anche su questo non è mai arrivata risposta". Ulteriore rinvio della pubblicazione dei calendari per le prove preselettive del Concorso allievi agenti di Polizia penitenziaria Dopo vari rinvii della pubblicazione della sulla Gazzetta Ufficiale della data dei calendari della prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento, di 100 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo femminile, e 300 allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria del ruolo maschile concorso bandito e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015 - IV serie speciale .Ricordiamo che la pubblicazione dei calendari delle prove erano previsti sulla Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale “Concorsi ed Esami” del 27 novembre 2015 , poi rinviata al 22 gennaio 2016 ,adesso i diari delle prove d'esame saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale - ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Concorsi ed esami del 15 marzo 2016, e con ogni probabilita’ le prove d’esame saranno espletate dopo la meta’ di aprile con sede ancora da definire . Per ulteriori informazioni in merito scrivete a:[email protected] oppure seguiteci sul nostro sito: www.alsippe.it dove troverete il recapito telefonico della Segreteria oppure sui profili di Facebook e Twitter di Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria (Alsippe) Segreteria Generale Concorso interno a complessivi 643 posti da Vice Ispettore le date della prova scritta Ministeriale n.0074979 del 2.3.2016 Interpello straordinario ruoli direttivi Corpo Pol.Pen. - IPM Torino Leggi circolari ministeriali e note sul sito www.alsippe.it Segreteria Generale Convenzioni nazionali e regionali per gli iscritti Alsippe La Segreteria Generale Alsippe ha definito con la Allianz una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 081 0139841 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo mail [email protected] oppure al fax 081 0139841 documentazione richiesta sotto. la Documenti richiesti per il preventivo 1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro 2)Fotocopia dell’attestato di rischio 3)Certificato di proprieta’ dell’auto da assicurare 4)Attestato di Servizio e fotocopia del tesserino di riconoscimento del Corpo di Polizia penitenziaria 5) Codice fiscale 6) Documento di riconoscimento Il Concorso interno a complessivi 643 posti di cui 608 uomini e 35 donne per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo maschile e femminile degli Ispettori del Corpo di Polizia penitenziaria pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia del 15 giugno 2008 di cui le prove preliminari furono svolte nel mese di marzo 2010 , dove risultarono circa 2.500 idonei , continuera’ il suo iter concorsuale che verte sulla espletamento prova scritta a partire dal prossimo 23 marzo 2016.La sede dello svolgimento delle prove sara’ presso la Nuova Fiera di Roma . Segreteria Generale Circolari ministeriali note D.A.P. marzo 2016 e La Segreteria Generale in collaborazione con i rappresentanti regionali provinciali e locali presenti sul territorio ha stipulato una serie di convenzioni per gli iscritti Alsippe e i propri familiari , per usufruire di servizi con sconti particolari. Per usufruire dei predetti sconti bastera’ esibire la Tessera Servizi Alsippe che potra’ essere richiesta ai responsabili delle Segreterie Sindacali . Cliccando il link sotto potrete visionare i servizi offerti http://www.alsippe.it/it/category/conven zioni/ oppure CONVENZIONI del sito www.alsippe.it Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra Segreteria Generale Convenzione tra Universita’ telematica Unitelma Sapienza e Alsippe Per ulteriori richieste ed informazioni contattate l’indirizzo email: [email protected] Segreteria Generale Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari Convenzione tra Universita’ telematica Unitelma Sapienza e Alsippe , per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Universita’ http://www.unitelmasapienza.it/ Clicca il link per leggere la convenzione stipulata Convenzione Universita’ Unitelma Sapienza e Alsippe telematica Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------