SCUOLA PARITARIA San Giovanni Battista DE LA SALLE PRIMARIA e SECONDARIA di 1° GRADO Progetto educativo 2014/2015 Progetto educativo PARTE PRIMA PREMESSA Che cosa è il P.O.F. Il P.O.F., Piano dell’Offerta Formativa, è il documento che ogni Istituto redige, in seguito alla Legge sull’autonomia scolastica (L. 53 del 1997; D.P.R. n. 275 del 1999) e riguarda tutti i percorsi formativi, le attività, le iniziative didattiche ed educative, l’organizzazione e la gestione di strutture, persone e risorse della scuola. Esso rielabora e amplia il progetto educativo della Scuola, accogliendo le nuove istanze della formazione e rispondendo alle esigenze del territorio e alle sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell’istruzione e dalle normative, in particolare, dalla Legge delega del 28/03/2003 n° 53 e dal D.L.vo 19/02/2004 n° 59. Il Piano dell’Offerta Formativa presenta la Scuola nella sua organizzazione didattico-educativa, con le sue finalità e interventi progettuali, con le sue forme e modalità di funzionamento e gestione. Il POF viene esaminato e approvato dal Consiglio d’Istituto nel mese di Ottobre, così come è stato elaborato dal Collegio dei Docenti. FINALITÀ del P.O.F. Le finalità del P.O.F. interessano quattro aspetti: • sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità; • innalzamento del successo formativo; • controllo dell’efficacia dei processi messi in atto; • proposizione e promozione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell’individuo. 2 La Scuola LA SALLE STORIA Il 16 ottobre 1937 i Fratelli delle Scuole Cristiane, richiamandosi alla pedagogia e alla spiritualità del loro fondatore San Giovanni Battista de La Salle e aderendo al desiderio del Papa Pio XI, aprono una scuola elementare maschile gratuita per i ragazzi del quartiere periferico di Boccea. Nel 1957, il tracciato della Circonvallazione Cornelia, che avrebbe attraversato il cortile della scuola, costringe i Fratelli a doverla provvisoriamente trasferire nei locali della Curia Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane in via Aurelia. La costruzione dell’attuale scuola inizia nel 1963. Con l’istituzione della scuola dell’obbligo anche la scuola La Salle si adegua istituendo il corso di scuola media. Nel 1965-1966, si trasferisce nei nuovi locali e nel 1979-1980 apre anche alle ragazze. La scuola San Giovanni Battista de La Salle si trova in via Giambattista Pagano 71, ed è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico. Brevi notizie sul Fondatore S. Giovanni Battista de La Salle All’epoca in cui visse il De La Salle, cioè nel 1600, solo pochi vivevano nel lusso, mentre la maggioranza era nell’indigenza; il popolo viveva miseramente nelle campagne o in squallidi tuguri nei centri urbani. Pochi privilegiati potevano mandare i loro figli a scuola e i giovani avevano, in genere, poche speranze per il futuro. Spinto dalla constatazione della triste condizione dei poveri che sembravano così “lontani dalla salvezza” in questo mondo come nell’altro, Giovanni Battista De La Salle decise di mettere le sue qualità e la sua cultura superiore al servizio dei giovani “così spesso abbandonati a se stessi e lasciati crescere privi di cure”. Per 3 meglio realizzare il suo intendimento, abbandonò la casa paterna, si unì ai maestri, rinunciò al rango di Canonico e al suo patrimonio e formò una comunità che divenne nota col nome di Fratelli delle Scuole Cristiane. L’opera di De La Salle fu contrastata dalle autorità ecclesiastiche che si opponevano alla creazione di una nuova forma di vita religiosa, una comunità di laici consacrati che gestivano scuole gratuite “insieme e in associazione”. I metodi innovativi e l’insistenza sulla gratuità dell’insegnamento per tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche degli studenti, suscitarono l’ostilità degli ambienti didattici del tempo. Ciò nonostante, De La Salle e i suoi Fratelli riuscirono a creare una rete di scuole di qualità diffuse in tutta la Francia. In queste scuole, l’istruzione veniva impartita in Francese, gli studenti erano raggruppati per capacità e profitto, c’era integrazione tra istruzione religiosa e discipline di studio, gli insegnanti erano ben preparati e consapevoli della loro vocazione e missione educativa, alla quale anche i genitori degli alunni erano chiamati a partecipare. Consumato dagli stenti e dalle fatiche, morì a Saint Yon, vicino Rouen, il Venerdì Santo del 1719. Giovanni Battista De La Salle fu pioniere nella fondazione di scuole di formazione per insegnanti, scuole di recupero per carcerati, scuole professionali, scuole superiori di Lingue Moderne, Arti e Scienze. La sua opera si diffuse rapidamente in Francia e, dopo la sua morte, continuò a diffondersi nel mondo. Nel 1900, Giovanni Battista De La Salle fu proclamato Santo. Nel 1950, per la santità della sua vita e la forza dei suoi scritti, fu dichiarato Santo Patrono di tutti coloro che operano nel campo dell’educazione. Attualmente, nel mondo, le scuole lasalliane sono presenti in più di 80 Paesi. 4 PROGETTO EDUCATIVO DELL’ISTITUTO IDENTITÀ LASALLIANA 1. Scuola della Chiesa Nella società attuale, caratterizzata dal pluralismo culturale e delle istituzioni, la Chiesa, libera comunità di credenti, professa e propone il messaggio cristiano anche in istituzioni educative proprie. La scuola cattolica, in quanto “scuola”, promuove l’assimilazione sistematica della cultura e il dominio critico del sapere, in quanto “cattolica”, fa riferimento esplicito alla concezione cristiana della realtà e dell’uomo, di cui Gesù Cristo è il centro, e propone una sintesi di fede, cultura e vita. Tale concezione si attua secondo uno specifico modello o progetto educativo. 2. Scuola Lasalliana La scuola La Salle è un’istituzione educativo scolastica cattolica, diretta dai Fratelli delle Scuole Cristiane, Congregazione di religiosi insegnanti fondata da S. Giovanni Battista de La Salle nel 1682 e presente oggi nella maggior parte dei paesi del mondo. La tradizione educativa lasalliana, oltre che nel comune patrimonio educativo cattolico, si riconosce in un sapere e in una pratica pedagogica basata su: a) la centralità dell’alunno, vero protagonista del processo educativo; b) il costituirsi e l’operare in una comunità educativa; c) il clima di fraternità; d) il buon funzionamento della scuola. 5 3. Servizio d’interesse pubblico La scuola La Salle dà risposta al desiderio di educazione cristiana che manifestano molte famiglie, ma è aperta a tutti. Come servizio d’interesse pubblico, essa si propone alla società come una comunità nella quale tutti sono accettati, possono dialogare, ascoltare ed essere ascoltati, in spirito di collaborazione e corresponsabilità. Al pari delle altre scuole non statali, essa richiede con fermezza il riconoscimento pieno dei propri diritti, su un piano di uguaglianza con tutte le altre scuole italiane. 4. Realtà viva inserita nel tessuto sociale L’obiettivo finale che l’azione educativa persegue è la promozione di personalità forti e responsabili, capaci di scelte libere e giuste. Per il raggiungimento di tale meta, la Scuola coltiva con pari cura l’educazione in tutte le sue dimensioni – fisica, culturale, morale e religiosa – consapevole che l’armonia della persona nasce da un equilibrato sviluppo di tutte le sue potenzialità. È aperta al dialogo, al confronto, alla collaborazione non solo con la Chiesa locale, ma con tutte le strutture sociali e culturali dell’ambiente in cui opera. PROPOSTA DI EDUCAZIONE INTEGRALE 1. A servizio della persona La proposta educativa lasalliana impegna l’alunno a essere degno di se stesso, libero e responsabile. Il progetto educativo che si intende realizzare contribuisce all’acquisizione delle conoscenze, competenze, abitudini e attitudini necessarie allo sviluppo armonico della personalità. 2. A servizio della società Il progetto educativo assume come dinamica interna la solidarietà, intesa come determinazione ferma e perseverante d’impegnarsi per il bene comune, la condivisione e la corre6 sponsabilità del compito educativo, la partecipazione e il coinvolgimento nelle varie iniziative, la comunicazione autentica, come risultato dell’incontro delle persone. 3. Inserita nella cultura del nostro tempo Senza rinunciare al patrimonio culturale del passato, la scuola lasalliana educa attraverso l’assimilazione sistematica e critica delle diverse manifestazioni culturali del nostro tempo e le media in una visione della realtà fondata sui valori cristiani. 4. Aperta alla trascendenza La nostra scuola propone un modello educativo aperto alla trascendenza; crede nel valore trasformante della fede e fonda la sua azione educativa sul Vangelo di Gesù Cristo annunciato dalla Chiesa. Per questo suo configurarsi, la scuola La Salle è una scuola libera: la libertà infatti è, insieme alla carità, la caratteristica del suo ambiente comunitario scolastico e, al tempo stesso, il cuore della sua originalità culturale ed educativa. 5. Annuncia esplicitamente il messaggio di Gesù Cristo La nostra scuola annuncia esplicitamente il messaggio salvifico di Gesù Cristo e fa in modo che il Regno di Dio si renda presente nella comunità educativa, dando vita a relazioni interpersonali positive e configurando le proprie strutture ad un senso inequivocabilmente cristiano. 6. L’insegnamento della religione cristiana, momento privilegiato del cammino di formazione culturale L’insegnamento della religione cristiana (I.R.C.) ha come obiettivo la crescita della persona e del cittadino nell’ambito della cultura religiosa e, in particolare, di quella cattolica, patrimonio storico della nostra civiltà italiana ed europea. La catechesi, in organica complementarità con l’l.R.C., e sempre nel rispetto della libertà e della gradualità del cammino di ciascuno, prevede occasioni permanenti di esperienza religiosa. 7 7. Le altre tappe del cammino formativo e culturale • L’impegno per la formazione di una retta coscienza morale; • l’educazione sociale, civile e politica dei giovani; • la cultura del dialogo, della pace, del pluralismo; • la formazione del nuovo cittadino europeo. Questi temi sono trasversali a tutto l’insegnamento disciplinare, mediante l’assunzione di prospettive didattiche corrispondenti. 8. Educa in sintonia con la comunità cristiana La scuola lasalliana coltiva l’educazione morale dei suoi alunni nella triplice dimensione: personale, comunitaria e sociale. Questa educazione morale, radicata nel Vangelo, promuove l’onestà, il senso di responsabilità, la fraternità, la solidarietà e la giustizia. 9. Educa alla libertà La nostra scuola educa alla libertà e si propone come luogo dove essa viene valorizzata ed esercitata. Promuove il rispetto della libertà, che si manifesta nell’accettazione del pluralismo e nell’esercizio ordinato delle libertà democratiche, e favorisce il processo di liberazione interiore degli alunni contro ogni forma di oppressione, d’indottrinamento ideologico e di manipolazione culturale. 8 IL NOSTRO STILE EDUCATIVO 1. L’educando, protagonista attivo della propria educazione L’alunno è il protagonista principale della propria formazione. Come membro della comunità educativa, egli partecipa attivamente al funzionamento delle strutture scolastiche e s’impegna in prima persona per il bene comune, nell’esercizio dei propri diritti e doveri democratici. 2. Gli insegnanti, animatori dell’azione educativa Gli insegnanti aiutano l’alunno a formare la propria personalità ed integrano, con la loro opera, l’azione educativa dei genitori. Essi collaborano attivamente alla formulazione, realizzazione e valorizzazione del Progetto Educativo d’istituto. 3. I genitori, primi educatori e corresponsabili con la scuola I genitori, primi educatori dei propri figli, sono corresponsabili della realizzazione del P.E.I., alla luce del quale chiedono che i loro figli vengano educati. È indispensabile perciò una stretta collaborazione tra scuola famiglia. 4. Gli ex alunni, collaboratori del progetto educativo La collaborazione degli ex alunni è un modo per mettere la competenza da essi acquisita in vari campi a servizio della scuola ed è utile per l’organizzazione di varie attività, specialmente in ambito parascolastico ed extrascolastico. 5. Lo stile di vita lasalliano, modello per l’educando La comunità educativa, oltre a rappresentare la 9 forma d’istituzionalizzazione più adeguata all’idea di scuola lasalliana, e quindi uno stile di vita, è anche un eccellente ed insostituibile strumento educativo, in quanto in essa l’alunno, ancor prima di averne una chiara nozione, può fare esperienza della propria dignità e vivere a contatto con presenze educative di adulti. 10 6. Valorizzazione delle diversità e dell’integrazione Il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) prevede una metodologia didattica aperta e flessibile, che garantisca sia la fedeltà ai principi pedagogici fondamentali, sia il loro costante aggiornamento, in un clima di serietà e d’impegno. In esso vengono descritti gli interventi finalizzati all’integrazione degli alunni disabili. 7. Un’educazione personalizzata L’educazione personalizzata implica il rispetto della personalità di ogni educando e delle sue caratteristiche, progettualità e maturazioni. Caratteristica dello stile educativo lasalliano è di far convergere l’attenzione dell’educatore su ogni alunno, utilizzando gli apporti della psicologia e della pedagogia, affinché sia conosciuto e valutato secondo la propria individualità. Tale attenzione abbraccia la persona nella sua globalità, individuandone e promovendone le capacità. 8. Viene stimolato lo sviluppo intellettuale Diamo particolare importanza al lavoro intellettuale serio e rigoroso e ci adoperiamo affinché ogni alunno possa esprimere, in quest’ambito, tutte le sue potenzialità. 9. Si educa l’alunno a una metodologia attiva di studio Nell’azione didattica e formativa suscitiamo e stimoliamo interessi e motivazioni costanti nell’alunno per favorire: • la maturazione delle facoltà intellettuali; • lo sviluppo delle capacità critiche e di giudizio; • il contatto con il patrimonio culturale acquisito dalle generazioni passate; • la promozione del senso dei valori; • la preparazione alla vita professionale; • l’educazione alla comprensione reciproca. 10. La tecnologia al servizio dell’educazione Educhiamo gli alunni all’uso della multi-medialità, che è alla base dei nuovi mezzi di comunicazione sociale e introduce alle nuove dimensioni della scienza e della cultura. 11. La creatività e la capacità d’espressione Educhiamo i giovani alla comprensione e all’espressione creativa delle diverse forme di linguaggio: scritto, orale, audiovisivo, iconico. 12. Corretto uso del tempo libero Sviluppiamo nell’alunno l’abitudine a un uso formativo del tempo libero e alla pratica sportiva; organizziamo gruppi e associazioni, diamo impulso alle istanze religiose e sociali. 13. Proposta di attività integrative e complementari Attività atte ad accompagnare il curricolo scolastico: • la coltivazione delle peculiari doti e abilità personali; • esperienze più immediate di auto-realizzazione; • l’educazione all’attenzione, allo stupore, all’entusiasmo, all’apprendimento; • la disponibilità al lavoro comune. 11 Attività previste in quest’ambito sono: • studio assistito; • uso della biblioteca; • attività di musica; • attività creative; • attività sportive, • attività culturali, • attività teatrali, • uso della L.I.M. 14. 12 Orientamento degli alunni per le scelte future L’orientamento scolastico e professionale ha un’importanza di rilievo nell’azione educativa della scuola, per preparare gli alunni al proseguimento degli studi e alla futura professione, aprendo i loro animi a consapevoli scelte di vita. UN MODELLO DI PARTECIPAZIONE 1. Il progetto educativo, forza propulsiva della nostra comunità educante La nostra comunità educante è unita e corresponsabile nella missione condivisa per la realizzazione di un P.E.I. coerente, mediante il quale gli obiettivi e i metodi della nostra azione formativa vengono costantemente concordati e aggiornati. 2. Formazione della comunità educante La partecipazione attiva, coordinata e corresponsabile e l’integrazione armonica di tutti coloro che collaborano con la scuola (docenti, alunni, genitori, personale ausiliario, personale non docente) definisce la comunità educativa. Il contributo di tutti i membri della comunità educativa, garanzia di unità e coerenza Promuoviamo l’apporto di tutti, secondo le capacità e le competenze di ciascuno, in vista del progresso comune, dando vita a un ambiente educativo idoneo e funzionale. 3. Criteri e livelli di partecipazione I criteri che determinano gli ambiti e i livelli di partecipazione sono: - la coerenza con il progetto educativo e pastorale; - la corresponsabilità e l’integrazione; - la rappresentatività. 4. Organi di partecipazione scolastica e di collaborazione • Consiglio di direzione • Consiglio d’istituto • Collegio dei docenti; • Consiglio di classe; • Assemblee di classe. *AMICI DELLA SCUOLA LA SALLE è il nome dell’Associazione di Volontariato del nostro Istituto che ha già funzionato proficuamente nei precedenti anni scolastici. È aper- 13 ta a tutti coloro che vogliano impegnarsi a collaborare strettamente con la scuola e a prendere concrete iniziative a vantaggio di chi ne ha più bisogno. COMUNITÀ EDUCATIVA La Comunità Educativa è composta dai: • Fratelli delle Scuole Cristiane • Docenti • Alunni • Genitori • Equipe psico-pedagogica • Padri spirituali • Personale ATA La Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado si colloca all’interno del percorso educativo come momento essenziale nel processo di crescita di ogni discente. Docenti, Genitori e Fratelli interagiscono e collaborano tra di loro per pervenire alla realizzazione di idonei obiettivi formativi nel pieno rispetto dello sviluppo e dei ritmi personali di maturazione di ciascun educando. L’Istituto raccoglie un’utenza eterogenea e vasta e, per questo motivo, assai differenziate risultano le aspettative delle famiglie nei confronti della scuola stessa. STRUTTURA DELL’ISTITUTO E RELATIVI SERVIZI L’Istituto comprende la scuola Primaria e Secondaria di 1° grado con la qualifica di scuole paritarie. L’Istituto, immerso nel verde, dispone di: • un ampio cortile dove gli alunni sono soliti effettuare la ricreazione e svolgere le varie manifestazioni sportive e ludiche; 14 • diversi campi (un campo di calcio a otto, due campi di calcio a cinque in erba sintetica. . .); • una grande e attrezzata palestra; • una sala audiovisivi da 60 posti. La scuola è dotata di: • aule spaziose, luminose e accoglienti, con tutte le attrezzature necessarie: LIM, televisore, video registratore, cartine geografiche. La pulizia delle aule viene effettuata quotidianamente da una ditta specializzata alle ore 6.30 della mattina; • una biblioteca a disposizione degli alunni e dei docenti con annessa videoteca; • un laboratorio di informatica dotato di 16 personal computers; • un laboratorio di educazione artistica dotato di 30 tavoli da disegno, tavole luminose; • un’ampia sala mensa; • un teatro. 15 Organizzazione scolastica PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 1. Organico della scuola e orario scolastico La nostra scuola, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa prevista dal D.P.R. n. 275/99; vista la legge costituzionale n. 3; preso atto della sentenza della Corte costituzionale n. 13 del 2004 nella quale si afferma che il principio autonomistico va inteso nel senso che alle istituzioni scolastiche devono essere rilasciati “adeguati spazi di autonomia non pregiudicabili a opera di leggi statali, né di leggi regionali”, delibera, per il tramite dell’organo collegiale del Collegio dei Docenti, nell’intento di dar vita a una scuola autonoma e di qualità, che l’orario annuale delle lezioni nel 1° ciclo d’istruzione, sia costituito da un monte ore comprensivo della quota obbligatoria e della quota facoltativa opzionale. Le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado effettueranno un monte ore obbligatorio di 30 ore settimanali. Durante gli incontri d’inizio anno scolastico, verranno fatte conoscere alle famiglie le motivazioni che hanno supportato il Collegio dei Docenti a scegliere un modello organizzativo e didattico unitario, in grado di recepire le attese degli alunni, di rendere significativa la presenza delle famiglie e di valorizzare la professionalità dei docenti. 18 2. Orario settimanale Scuola Primaria 1^ ora 8.00 - 8.50 2^ ora 8.50 - 9.40 3^ ora 9.40 - 10.30 Ricreazione 4^ ora 10.55 - 11.45 5^ ora 11.45 - 12.35 6^ ora 12.35 - 13.30 Scuola Secondaria di 1° grado 1^ ora 8.00 - 9.00 2^ ora 9.00 - 10.00 3^ ora 10.00 - 11.00 Ricreazione 4^ ora 11.20 - 12.15 5^ ora 12.15 - 13.10 6^ ora 13.10 - 14.00 3. Orario pomeridiano Dietro richiesta delle famiglie, la scuola organizza, un servizio mensa e lo studio assistito. Scuola Primaria (13.15) 13.30 14. 00 14.20 - 15.55 15.55 - 16.20 16.20 - 17.30 Pranzo Ricreazione Studio Ricreazione Studio Scuola Secondaria 14.00 14.30 14.50 - 16.15 16.15 - 16.30 16.30 - 17.30 Pranzo Ricreazione Studio Ricreazione Studio 19 ORGANIGRAMMA Direttore dell’Istituzione: MARIO CHIARAPINI Scuola Primaria Coordinatore scolastico: Massa Raffaele Bartolini Giulia Benedetti Marina Cianca Elisa Fioriti Maria Letizia Fera Simona Ferrito Silvia De Figlio Rossella Lai Chiara Lanzillotta Catia Orlandi Viviana Mac Laren Sarah Cretella Luana Massa Raffaele Mastropasqua Stefano Poggi Beatrice Pollastri Carla Ruggeri Monia Valente Rosanna (Doc. 2^ el. B) (Inglese 4^-5^ A-B) (Inglese 3^ A-B) (Doc. 1^ el. B) (Doc. 1^ el. A) (Inglese 1^-2^ A-B) (Doc. 2^ el. A) (Ed. Fisica) (Doc. 5^ el. B) (Doc. 4^ el. B) (Inglese-Madrelingua) (Doc. 3^ el. B) (Doc. 3^ el. A) (Tecnologia-Informatica) (Doc. 5^ el. A) (Arte e Immagine) (Musica) (Doc. 4^ el. A) Scuola Secondaria Coordinatrice scolastica: Ercolano Anna Maria Abagnale Lucialfina Benedetti Marina Brandi Laura Chiarapini Mario Comparato Alessandra Ercolano Anna Maria Faloci Michela Iacobelli Carla 20 (Spagnolo) (Inglese) (Matematica-Scienze-B) (Religione) (Lettere 2^ - 3^ B) (Inglese) (Tecnologia-Informatica) (Lettere 2^ - 3^ A) Mac Laren Sarah Mirabelli Antonella Patrizi Simone Pollastri Carla Ruggeri Monia Valente Federica (Inglese-Madrelingua)) (Matematica-Scienze-A) (Ed. Fisica) (Arte e Immagine) (Musica) (Lettere 1^ A - B) STUDIO ASSISTITO Responsabile: Mario Chiarapini Machado Suhey Barberini Claudia Faccani Elisa Cianca Elisa De Figlio Daniela Rubei Sara (1^ elem.) (2^ elem.) (3^ elem.) (4^ elem.) (5^ elem. sez. A) (5^ elem. sez. B) Carnevale Myriam Corsini Isotta Lavalle Sara Lai Chiara (1^ Second. sez. A) (1^ Second. sez. B) (2^ Second.) (3^ Second.) AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI L’insegnamento è una professione dinamica, non statica, per la quale sono necessari costanti approfondimenti metodologici e culturali. L’aggiornamento è, quindi, un diritto e una necessità soprattutto in un momento innovativo della scuola come quello attuale. I docenti del nostro Istituto frequentano corsi di aggiornamento in itinere rispondenti alle loro necessità formative e culturali. 21 PARTE TERZA ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE PREMESSA La programmazione delle attività educative e didattiche della nostra scuola, in conformità a quanto stabilito dall’art. 3 della Costituzione, dall’art. 1 del Regolamento dell’autonomia n. 275 dell’08/03/99 e dalle Indicazioni Nazionale del D.M. 254/16-11-2012, riconoscendo la specificità dei due segmenti relativi alla scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, si basa su di un’azione pedagogica che risponde ai bisogni, alle capacità, al grado di autonomia e di apprendimento di ciascun discente, in coerenza con il suo processo formativo. CULTURA, SCUOLA, PERSONA La Scuola La Salle, attenta ai cambiamenti di una società in continua evoluzione, è consapevole che la scuola è immersa in ambienti più ricchi di stimoli culturali ma nello stesso tempo anche più contraddittori che talvolta sminuiscono il forte valore formativo della scuola relegandola a un ruolo secondario. La Scuola La Salle ribadisce, al contrario, le specifiche finalità che spettano a qualsiasi istituzione scolastica: • Offrire agli studenti occasioni di approfondimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. • Favorire l’acquisizione degli strumenti di pensiero necessari per apprendere e selezionare le informazioni. • Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie, riferimenti cardini nei loro itinerari personali. • Favorire l’autonomia di pensiero. In questo contesto lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti (cognitivi, affettivi, relazionali, 22 corporei, estetici, etici e spirituali). Di conseguenza, la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche terranno conto della singolarità di ogni persona. La Scuola La Salle nel suo iter formativo persegue una doppia linea: verticale e orizzontale. La prima si propone di impostare una formazione che possa continuare lungo l’intero arco della vita. Quella orizzontale è dettata dalla necessità di un’attenta collaborazione fra scuola e attori extrascolastici, la famiglia in primo luogo. Infatti, insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito ancora più ineludibile oggi rispetto al passato, in quanto sono frequenti i casi in cui le famiglie trovano varie difficoltà a svolgere il loro ruolo educativo. La scuola inoltre si prende cura di educare i bambini e gli adolescenti alla consapevolezza e alla responsabilità delle relazioni che intercorrono tra microcosmo personale e macrocosmo dell’umanità: ciò che accade influenza ogni persona; ogni persona ha nelle sue mani responsabilità uniche e singolari nei confronti del futuro dell’umanità. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola Primaria e la scuola Secondaria di 1° grado, già Elementare e Media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad apprendere, non solo a scuola, ma anche nell’intero arco della vita. In questo periodo così importante per la formazione personale dell’individuo, la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. In conformità a quanto stabilito dall’art. 3 della Costituzione, dall’art. 1 del Regolamento dell’Autonomia n° 275 dell’08/03/1999 e dalle Indicazioni Nazionali del D.M. n. 23 254/16-11-2012, la programmazione delle attività educative e didattiche della nostra scuola si basa su un’azione pedagogica che risponde ai bisogni, capacità, grado di autonomia e di apprendimento di ciascun discente, in accordo col personale processo formativo di ogni alunno. Elaborare il senso dell’esperienza Fin dai primi anni del percorso scolastico, l’educazione svolge un fondamentale ruolo di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. Diritti di cittadinanza È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando ed ampliando gli apprendimenti iniziati nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentono di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e favoriscono forme di cooperazione e solidarietà. Promuovere l’alfabetizzazione culturale di base Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si tratta di un’alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento ed approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline. L’ambiente di apprendimento Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola primaria e secondaria di primo grado, persegue efficacemente le 24 finalità che gli sono assegnate, nella misura in cui si costituisce come contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcuni criteri metodologici di fondo: • Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni. • Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che le diversità non diventino disuguaglianze. • Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. • Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. • Promuovere la consapevolezza sul proprio modo di apprendere, al fine di “ imparare ad apprendere”. • Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività ed allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Durante i cinque anni, viene offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, corporee, e di acquisire i saperi irrinunciabili. La scuola secondaria di primo grado rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. In questi otto anni, gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari, raggruppati in tre aree, comuni sia alla scuola Primaria che alla Secondaria di 1° grado: 1. area linguistico-artistico-espressiva; 2. area storico-geografico-sociale; 3. area matematico-scientifico-tecnologica. 25 La prima area comprende le seguenti discipline: • Italiano, lingue comunitarie (Inglese), Musica, Arte e Immagine, Educazione Motoria, Cittadinanza e Costituzione per la scuola primaria; • Italiano, lingue comunitarie (Inglese e Spagnolo), Educazione Musicale, Educazione artistica e Scienze Motorie per la scuola secondaria di primo grado. La seconda area comprende le seguenti discipline: • Storia e Geografia, sia per la scuola Primaria che per la Secondaria. La terza area comprende: • Matematica, Scienze, Tecnologia e Informatica per la scuola Primaria e Secondaria di primo grado. Traguardi di sviluppo della competenza Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria di 1° grado, vengono individuati traguardi di sviluppo delle competenze per ciascun campo di esperienza, area e discipline. Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare. Obiettivi di apprendimento Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria ed al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali. Valutazione La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, spettano agli insegnanti, come anche è di loro competenza la scelta, in accordo con gli organi collegiali, dei relativi strumenti. 26 La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, fornisce elementi di giudizio a quelle condotte a termine. Assume un’importante azione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Per quanto concerne la scuola del 1° ciclo, a decorrere dall’A.S. 20082009, i giudizi analitici sono sostituiti dai voti espressi in decimi (D.L.1/09/2008 n.137, art. 3) tranne che per la religione e la condotta. Per quanto concerne la scuola secondaria di primo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato (D.Lgs. 19/02/2004). La diversificazione dei curricoli, che l’autonomia inevitabilmente produce, richiede una maggiore attenzione nei confronti dei risultati conseguiti. È per questo che è stata istituita l’agenzia I.N.V.A.L.S.I. (Istituto Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione) L.53/2003. 27 PARTE QUARTA PROGETTO EDUCATIVO LASALLIANO La proposta educativa esprime l’identità della scuola La Salle come scuola cattolica secondo la tipicità dello stile lasalliano: una scuola la cui missione educativa è realizzata “ensemble et par association” (insieme e in associazione) dalla comunità degli insegnanti (religiosi e laici) degli operatori della scuola, dei ragazzi e delle famiglie. Suo fulcro è il giovane nella sua peculiarità ed integralità, con le sue ricchezze e fragilità affettive, culturali, morali, sociali. I due ordini di scuola hanno come finalità prioritaria la formazione dell’uomo e del cittadino; essenziale è a tal fine la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita quotidiana della scuola e l’organizzazione di forme di lavoro di gruppo che favoriscano l’aiuto reciproco, l’iniziativa, l’autodecisione e la responsabilità personale degli alunni. I valori tipici che la scuola lasalliana vive e propone a tutti coloro che la frequentano sono individuati nel pieno rispetto dei diritti riconosciuti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e sono: il senso della dignità umana, l’uguaglianza, l’educazione alla libertà, alla responsabilità, al rispetto, alla giustizia, alla pace, alla fraternità, lo sviluppo del senso critico e dell’equilibrio personale. La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di 1° grado con il progetto educativo lasalliano individuano nella scuola un luogo privilegiato per la preparazione del giovane al suo ingresso nella comunità civile ed ecclesiale, prefiggendosi l’obiettivo di formare persone: • capaci di pensare, perciò informati, critici e creativi; • libere, cioè capaci di scegliere responsabilmente; 28 • rispettose delle convinzioni degli altri e, pertanto, sinceramente aperte al dialogo e al confronto; • attente alle esigenze e ai bisogni della società, con particolare attenzione a chi vive situazioni di svantaggio, disagio o sofferenza; • capaci di apprendere e perciò di organizzare e sviluppare in modo dinamico e coerente le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite. Il Progetto Educativo della scuola La Salle concreta le linee della sua azione educativa su tre livelli: • Formazione umana La scuola La Salle, fedele all’intuizione del suo fondatore, e, come realtà cattolica, ha come obiettivo quello di essere una scuola per la persona. In una società caratterizzata da un accentuato pluralismo sociale e dalla convivenza talvolta passiva delle proposte formative, vuole impegnarsi per i valori umani indispensabili per lo sviluppo e l’inserimento della persona nella complessità del mondo contemporaneo: la comprensione della propria identità, la ricerca della verità, l’educazione alla responsabilità personale, la formazione alla cittadinanza, il rispetto dei diritti e dei doveri, l’apertura alla collaborazione, la condivisione e la solidarietà con i meno abbienti. • Formazione culturale La scuola La Salle intende offrire al bambino e al ragazzo strumenti culturali per una valida comprensione dell’esperienza umana. La formazione del pensiero, il possesso di informazioni corrette e il riferimento a ideali solidi sono obiettivi perseguiti attraverso l’insegnamento delle discipline scolastiche secondo il curricolo previsto. La paziente e continuativa presenza di insegnanti e di educatori che guidano alla ricerca del senso e non solo delle nozioni è un elemento qualificante della nostra scuola che si impegna per un sapere per la vita attraver29 so l’impegno quotidiano dello studio, dell’esercitazione e della comprensione dei significati umani dell’arte, della scienza, della tecnica, del gioco, della convivenza quotidiana. • Ambiente di fede La scuola La Salle è una scuola di forte formazione cristiana. Pur rivolgendosi anche ai ragazzi provenienti da altre culture e religioni, si propone di portare Cristo ai ragazzi e i ragazzi a Cristo, con la convinzione che i valori cristiani proposti dal Vangelo sono di grande utilità per la persona e per la società. Per fare questo, si impegna a far conoscere i contenuti della religione cattolica e propone l’esperienza di vita cristiana attraverso momenti specifici e privilegiati di formazione cristiana. L’adesione alla fede è comunque libera e non rappresenta un obbligo vincolante. In entrambe i corsi l’insegnamento della religione cattolica è impartito per un’ora settimanale. Ogni mattina una riflessione orienta gli alunni verso i valori umani e cristiani. Si cura la sensibilizzazione missionaria attraverso adozioni a distanza, raccolta di fondi per progetti missionari…). Con la giornata del La Salle day si rievocano la figura e i meriti del Fondatore dei Fratelli. LA COMUNITÀ EDUCANTE, SOGGETTO DEL PROGETTO EDUCATIVO LASALLIANO. La Comunità Educante della scuola La Salle è l’unione di persone che lavorano in comunità per favorire la crescita personale e culturale di ogni alunno che si iscrive alla nostra scuola. I soggetti protagonisti della nostra comunità educante sono: • gli Alunni, destinatari della formazione morale, intellettuale e sociale, centro delle attenzioni della comunità educante; • i Fratelli, “cuore e memoria” dell’Istituto, testimoni e depositari del carisma di S. G. B. de La Salle; 30 • i Docenti, attenti non solo a sviluppare la dimensione culturale, ma anche quella affettiva, etica e spirituale degli alunni; • i Genitori, primi e principali educatori dei propri figli. Essi non delegano alla scuola la loro insostituibile missione, ma la rafforzano collaborando con essa sulla base di una completa fiducia reciproca e sulla coerenza tra scelte e comportamenti. ANALISI DEI BISOGNI RILEVATI In base all’esperienza degli insegnanti e all’indagine effettuata per conoscere i bisogni degli alunni, l’Istituto La Salle ha rilevato in particolare le seguenti esigenze: Dalle famiglie La richiesta di un ambiente scolastico nel quale lo studente: • sia accolto, guidato e sostenuto nella sua crescita personale integrale; • trovi una proposta formativa che si sviluppi in continuità lungo tutto l’iter scolastico (dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado); • possa trattenersi anche oltre l’orario strettamente curricolare per attività formative liberamente scelte ad integrazione del percorso scolastico; • riceva una formazione di elevata qualità culturale; • sia seguito e sostenuto anche individualmente nelle eventuali difficoltà di apprendimento che dovessero emergere, come pure nell’eventuale esigenza di approfondimento e ampliamento della propria preparazione; • possa trovare nel docente un educatore accogliente e disponibile, ma sicuro e fermo nella sua responsabilità educativa; • riesca ad avere una continua, chiara ed efficace comunicazione con la scuola; • trovi la proposta di un cammino di maturazione spirituale ed ecclesiale. 31 Dagli studenti • incontrare docenti disponibili al rapporto personale; • riconoscere nella persona del Docente modelli di vita cristianamente vissuta; • vivere in un ambiente che li accolga anche nei momenti di ricreazione con spazi adeguati; • poter usufruire di proposte diversificate per il proprio tempo libero (sport, musica, arte, ecc..). SCELTE METODOLOGICHE La nostra scelta metodologica vuole attuare una scuola su misura che tenga conto dei bisogni del singolo nel contesto formativo della classe in cui è inserito, di una proporzionalità mirata tra attività individualizzate e attività comuni, della continuità didattica, delle caratteristiche e delle esigenze di ogni singolo alunno, mettendolo in grado di manifestare se stesso, alimentando in lui l’interesse per lo studio e per il lavoro, mantenendolo sempre in rapporto con l’ambiente fisico, sociale e spirituale in cui è inserito. Criteri generali: • cura dell’ambiente che deve essere luminoso, adatto, confortevole e sano; • uso dei sussidi e dei materiali, strutturati e non, finalizzati all’acquisizione di competenze sempre più complesse; • interventi mirati di tipo educativo in accordo con la famiglia; • percorsi individualizzati per alunni che evidenziano disagi particolari; • percorsi specifici finalizzati a rendere gli alunni consapevoli del perché, del come e del cosa studiare; • percorsi flessibili e aperti a piccoli gruppi garantiti dalla possibilità di operare in compresenza, per ottimizzare l’interazione in area linguistica, logico-matematica e tecnologicoinformatica; 32 • didattica finalizzata all’acquisizione di un metodo di studio e a sostegno della motivazione. ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ EDUCATIVA Nella Scuola Primaria, è fondamentale accogliere tutti i contenuti di esperienze di cui ogni alunno è portatore per contribuire alla formazione di un costume di reciproca comprensione e rispetto. A tale scopo, soprattutto nei primi giorni di scuola, gli insegnanti riserveranno momenti particolari alla conoscenza reciproca e allo scambio di esperienze personali differenti. Nella Scuola Secondaria di 1° grado, il primo periodo è dedicato ad attività che favoriscano la conoscenza reciproca e la costituzione dell’identità di gruppo. All’inizio dell’anno, i genitori sono invitati a partecipare a un incontro con gli insegnanti di classe che illustrano l’organizzazione del lavoro e le finalità educative, e sono disponibili a chiarire eventuali dubbi e perplessità, favorendo un clima di collaborazione, rispetto e fiducia reciproca. Si cercano di favorire e di sviluppare attività in continuità appositamente strutturate ed elaborate dagli insegnanti dei due ordini scolastici, che possono prevedere attività comuni fra gli alunni, visite didattiche guidate e Collegi docenti unificati. La continuità vede nell’applicazione del Progetto Educativo Lasalliano, che pone al centro la persona dell’alunno e la sua esigenza di crescita e formazione, il punto di riferimento e di convergenza per tutti gli educatori. In tal senso, i docenti s’impegnano a operare attuando forme di raccordo formativo, metodologico e valutativo, allo scopo di: • garantire all’alunno un organico processo formativo; • migliorare la reciproca conoscenza dei programmi di ogni corso scolastico; • agevolare progetti integrati. 33 VALUTAZIONE La valutazione è un momento importante del processo formativo volto alla valorizzazione del positivo che ogni alunno fa emergere. • Una valutazione iniziale delle competenze, delle conoscenze e delle abilità in funzione dell’azione didattica, al fine di progettare un adeguato percorso formativo (Piano di Studi Personalizzato) soprattutto per gli studenti con DSA. • Valutazioni in itinere vengono attuate per monitorare ed eventualmente riadattare e migliorare le scelte metodologiche e didattiche effettuate. • La valutazione finale documenta il cammino percorso e le competenze acquisite previste dalla progettazione annuale. Ogni corso, secondo la propria specificità, mette in atto i sistemi di valutazione più adeguati (osservazioni sistematiche, prove strutturate, semi strutturate e non strutturate, prove oggettive, etc.). Definisce inoltre i tempi, gli strumenti e le modalità di comunicazione con le famiglie. L’autovalutazione diventa parte integrante del processo di valutazione e di formazione dell’alunno che impara a riconoscere le proprie capacità, le eventuali carenze e il progressivo sviluppo della sua personalità. ORGANISMI di DIREZIONE, di COORDINAMENTO e di PARTECIPAZIONE La scuola La Salle si caratterizza, come si evince anche dalle strutture organizzative che mette in atto per perseguire le proprie finalità educative, nella prospettiva di una “scuola di base organizzata con un unico progetto educativo e didattico fra i corsi che ne fanno parte”. All’interno dell’Istituto sono presenti i seguenti organismi di direzione e coordinamento: 34 Consiglio di Direzione Costituito dal dirigente dell’Istituto, dai responsabili dei due corsi e dal Responsabile della Segreteria e dell’Ufficio Amministrativo, ha lo scopo di: • ratificare l’impostazione educativa e didattica dell’Istituto precedentemente verificata dal Collegio dei docenti; • indicare le linee-guida della politica gestionale dell’istituto. Collegio unificato dei docenti Riunisce tutti i docenti dei due corsi, verifica e corregge l’impostazione educativa e didattica dell’Istituto e delibera le attività comuni da realizzare durante l’anno scolastico. Consiglio d’Istituto È l’organo che presiede alla gestione e all’animazione dell’intera istituzione: • è presieduto e convocato dal Direttore dell’Istituto; • è costituito dai Coordinatori scolastici dei due Corsi (Primaria e Secondaria) e dai rappresentanti dei docenti e dei genitori; • programma le attività che coinvolgono la vita dell’intera istituzione, verifica l’attuazione di quanto progettato, adatta la programmazione alle necessità; • si riunisce, di norma, due volte all’anno; • si attiene al regolamento dell’Istituto. Commissioni miste Formate da membri dei due corsi, studiano, propongono e verificano l’attuazione di progetti e di iniziative comuni. Sono operative le Commissioni per: 1. il riesame e la riformulazione del POF; 2. il coordinamento educativo-didattico; 3. la preparazione di progetti e l’organizzazione di manifestazioni. È inoltre prevista la formazione di Commissioni miste forma35 te da docenti e genitori per l’attuazione di iniziative volte al sostegno del Progetto Educativo Lasalliano. Collegio dei docenti di un singolo corso È l’organo deliberante delle attività educative e didattiche. Consigli di Classe I docenti di ogni singola classe si riuniscono per la progettazione, il monitoraggio e la valutazione dell’attività educativa e didattica. 36 PARTE QUINTA RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA La famiglia, soggetto attivo della crescita dei propri figli, è chiamata a collaborare con l’Istituzione Scolastica nei seguenti modi: • porta a conoscenza dei docenti indicazioni riguardanti i propri ragazzi, utili a meglio delinearne la personalità ed eventuali aspetti e/o problematiche; • concorre nel processo di integrazione degli alunni nel l’ambiente scolastico; • si interessa attivamente alla formazione dei propri figli; • è consapevole della situazione di partenza dei propri figli e condivide il percorso che viene effettuato per giungere alle competenze finali; • ha un riferimento nel docente-coordinatore, e collabora con esso nell’interesse della crescita umana e didattica del/la proprio/a figlio/a; • può prendere visione dei piani personalizzati di studio al fine di offrire ai ragazzi il proprio contributo nel pro cesso di apprendimento. Le concrete modalità attuative dei rapporti scuola-famiglia, sono rese note dalla programmazione didattico - educativa annuale. Le comunicazioni con le famiglie avvengono tramite: • le schede informative infra-quadrimestrali; • i documenti di valutazione ufficiali (quadrimestrali); • le circolari informative relative alle attività curricolari ed extra-curricolari. I docenti ricevono i genitori degli alunni durante i colloqui previsti dal calendario scolastico interno. Strumento quotidiano di comunicazione con le famiglie è il libretto scolastico distribuito a tutti gli allievi. Esso è diviso in varie parti: • giustificazione delle assenze • richieste di ingresso e ritardo • richieste di uscite in anticipo 37 Il libretto deve essere firmato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Il discente, nei giorni di scuola, è impegnato a portarlo con sé e conservarlo in ottimo stato. Nell’ambito dei rapporti scuola-famiglia, troviamo il “Progetto di orientamento psico-pedagogico”, finalizzato alla formazione dei docenti, degli alunni e delle famiglie. 38 PARTE SESTA ATTIVITÀ FORMATIVE La scuola, sia nell’orario scolastico che in quello parascolastico, promuove attività ed iniziative per incentivare la creatività e la fantasia, l’amore e l’interesse per l’arte, il gusto estetico e la conoscenza di tecniche operative. A tal proposito si propongono: • momenti associativi e di aggregazione: il Concerto di Natale; il Natale dei docenti e degli alunni; il carnevale delle classi; la settimana bianca con interruzione dell’attività didattica; la Festa della Famiglia; la Festa della Scuola al termine del l’anno scolastico; campi scuola estivi; • attività fisico-sportive: trofeo d’autunno, giochi d’Istituto, giochi lasalliani; • attività teatrale; • attività extra-scolastiche: corso di latino, corsi di inglese, corso di pianoforte, coro degli alunni, corsi di strumenti musicali. VISITE CULTURALI A ottobre il Consiglio di Classe programma il piano di visite didattiche- culturali che ogni singola classe effettuerà durante l’anno scolastico. Le visite non hanno soltanto finalità ricreative e di evasione dagli impegni scolastici, ma costituiscono iniziative complementari alle attività della scuola; sono perciò effettuate tenendo presenti i fini di formazione generale e culturale. MOMENTI DI FORMAZIONE CRISTIANA In linea con l’identità che la scuola professa e propone, si attua l’insegnamento della religione (1 ora settimanale) nel rispetto delle diverse confessioni religiose. Quest’insegnamento è integrato da momenti di esperienza e formazione cristiana. 39 EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA In ottemperanza al D.LGS. n. 81/9/04/2008 Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, gli alunni delle singole classi vengono preparati sui principali comportamenti da osservare in materia di sicurezza fisica ed ambientale, effettuando due prove annuali di evacuazione. Tale preparazione viene inserita all’interno dell’educazione alla salute, con l’intervento dei singoli docenti, sia della scuola primaria che secondaria. OFFERTA DI UN SERVIZIO DI STUDIO ASSISTITO La scuola, su esplicita richiesta delle Famiglie, offre a tutti gli alunni, della scuola primaria e della scuola secondaria, l’opportunità di una frequenza pomeridiana denominata studio assistito. Gli alunni che lo desiderano possono avvalersi della mensa della scuola. Qualificati docenti, non impegnati nelle ore del mattino, curano la gestione della presenza pomeridiana degli alunni, al fine di consentire lo studio e lo svolgimento dei compiti, dando la possibilità di acquisire un metodo di studio. VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA Ai sensi dell’art. 3 del D.L. 137/08, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli allievi è affidata ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche. Essa è uno strumento che permette di adeguare le attività programmate ai bisogni e alle potenzialità della classe; inoltre è rivolta al controllo delle competenze acquisite in relazione alla programmazione svolta. I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, all’interno del periodo didattico, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Alla luce del D.L.vo del 19 febbraio n. 59 art. 11, la valutazione degli alunni della scuola secondaria di primo grado 40 viene effettuata dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività scolastiche e in ottemperanza anche del D.L. n.169 del 30/10/2008. Periodicamente ed annualmente vengono valutati gli apprendimenti ed il comportamento degli allievi. In base agli esiti delle verifiche saranno predisposti degli interventi per il recupero, lo sviluppo ed il potenziamento degli apprendimenti. In casi motivati, i docenti potranno non ammettere l’alunno alla classe successiva anche all’interno del periodo biennale. Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con un esame di Stato. Ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato (D.L.vo 19/2/2004). 41 SCUOLA PRIMARIA PIANO DELL’OFFERTA CURRICOLARE Un progetto per e con il bambino La proposta formativa della scuola Primaria ha radici nella tradizione lasalliana. Gli elementi centrali sono: fedeltà ai valori fondanti realismo pedagogico dinamismo innovativo centralità dell’alunno. Criteri delle scelte Nell’impostazione del curricolo, la scuola si impegna a: adottare modelli organizzativi che tengano conto delle esigenze di apprendimento del bambino; • avere sempre, come punto di riferimento, il Progetto educativo Lasalliano; • garantire un percorso educativo dinamico e aperto, progettato con rigore di anno in anno e adattato agli specifici bisogni dell’alunno; • assicurare una solida preparazione di base; • privilegiare, nel piano di studi, i criteri di essenzialità, unitarietà, significatività dei contenuti; • porre in stretta correlazione una progettazione didattica e organizzativa per trovare soluzioni ottimali che assicurino a ciascun alunno dei traguardi di base; • consentire unitamente al conseguimento di mete cognitive e relazionali, una esperienza di sincera valenza umana e cristiana; • orientare, come meta irrinunciabile, tutta la propria attività educativa, verso un’educazione integrale. 42 Finalità formative “Lo scopo principale della vostra missione educativa, consiste nell’educare al bene coloro che si trovano nel vostro campo di azione”. Jean Baptiste de La Salle I quattro pilastri lasalliani della conoscenza sono: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare a essere. Il percorso formativo offerto dalla scuola Primaria ha lo scopo di: • mettere il fanciullo nelle condizioni di comprendere il reale con chiarezza; • fornirgli adeguati strumenti cognitivo-culturali; • abituarlo a utilizzare consapevolmente i dati della conoscenza per risolvere problemi e affrontare situazioni nuove; • insegnargli a selezionare le informazioni; • guidarlo alla diversità come a un valore e a sperimentare forme di apprendimento cooperativo; • fargli acquisire autonomia e spirito critico per renderlo capace di orientarsi e di scegliere con crescente consapevolezza. Mete educative Il contenuto di esperienza proposto al bambino non riguarda solo il versante cognitivo, ma anche quello affettivo, relazionale ed etico. Gli obiettivi educativi che mirano alla formazione integrale della persona, sono proposti con metodo ciclico, 43 mediante un procedimento a spirale che coincide con le diverse fasi della crescita. Essi sono: • scoprire la propria identità e imparare a conoscersi; • acquisire fiducia nei propri mezzi; • rispettare l’ambiente in cui si vive e si opera; • saper comunicare agli altri la propria affettività e la creatività; • controllare l’efficacia delle proprie iniziative; • imparare a sostenere le proprie idee e ascoltare con disponibilità mentale le idee altrui; • rispettare la dignità di ogni persona; • collaborare con i compagni per costruire una unità di gruppo; • vivere esperienze significative nel quotidiano; • aprirsi progressivamente alla proposta cristiana. PROGETTAZIONE METODOLOGICO-DIDATTICA Strutturazione dei percorsi e indicazione di metodo La scuola primaria intende offrire al bambino un sapere che risponda alla sua naturale esigenza di imparare facendo e, verificando, fare con consapevolezza. La strategia della lezione frontale si attua in una interattività tra insegnante e bambino, che esclude la rigida divisione dei ruoli. L’alunno è sollecitato a prendere l’iniziativa, esplorare strade diverse, così da sviluppare gradualmente un pensiero rigoroso attraverso l’esperienza. Il modello insegnamento/apprendimento si avvale pure della cooperazione tra alunni, quale elemento facilitante l’apprendimento e dei piccoli gruppi come strumento di ricerca e verifica. 44 All’interno di una costante ricerca di interdisciplinarietà tesa a far percepire all’alunno l’unità del sapere, si inserisce il Piano di studi personalizzato che contiene le unità di apprendimento progettate dall’équipe pedagogica, sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento individuati dalle indicazioni nazionali. Programmazione didattica e metodologica La programmazione è verificata mensilmente dall’équipe pedagogica, con riferimento alle seguenti aree: • obiettivi educativi; • abilità da conseguire e contenuti da proporre; • metodologia e materiali; • scelta concordata delle verifiche nel corso dell’anno; • progetti specifici e di aggiornamento. 45 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO PREMESSA Nel nostro Istituto questo ciclo di studi mantiene le caratteristiche e le peculiarità descritte nel Piano della Offerta Formativa redatto negli anni passati, rivisto integralmente e annualmente, e rafforza la sua identità come ambito finalizzato alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale (v. art. 9 D. L. 19 febbraio 2004 n. 59). L’Istituto La Salle si prefigge, dunque, di essere una: a. scuola della educazione integrale della persona; b. scuola orientativa; c. scuola della identità personale; d. scuola della motivazione e del significato; e. scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi; f. scuola della relazione educativa. FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI Il triennio della scuola secondaria di primo grado prepara gli alunni a continuare i loro studi nei corsi superiori avendo come riferimento il Progetto educativo della scuola lasalliana. Obiettivi educativi comuni, oltre all’attuazione del Progetto Educativo di Istituto, che è il primo riferimento per l’educatore lasalliano, sono: 1. saper vivere in dati gruppi sociali (famiglia, amici, scuola ...); 2. sapere riconoscere i propri limiti e le proprie capacità, accettando il giudizio degli altri e interagendo positivamente con loro; 46 3. essere sensibili ai problemi del mondo contemporaneo; 4. essere in grado di sviluppare un’autonomia responsabile nel pensare e nell’agire; 5. saper conoscere le proprie capacità, i propri interessi e le proprie attitudini per un inserimento consapevole nel mondo scolastico. Tali obiettivi si prefiggono di aiutare l’alunno, nel rispetto delle attitudini e dei ritmi personali: • a trasformare le conoscenze e abilità perseguite in competenze; • Ad acquisire un metodo di studio progressivamente personale e autonomo. OBIETTIVI COMUNI (TRASVERSALI) Sono perseguiti concordemente dai docenti con la collaborazione dei genitori. Vengono definiti per anno, tenendo conto dell’ età evolutiva dei ragazzi. Obiettivi educativi Primo biennio: 1. educare all’ascolto, all’accettazione dell’altro e al rispetto delle regole della convivenza; 2. sviluppare la capacità di autocontrollo; 3. far comprendere gli effetti del proprio comportamento; 4. educare alla programmazione ed esecuzione puntuale dei propri impegni scolastici; 6. educare all’interazione attiva nel gruppo, nel rispetto del ruolo e delle diverse competenze; 7. potenziare le capacità di autocontrollo; 8. educare alla collaborazione con compagni e docenti; 9. saper riconoscere le conseguenze delle scelte operate; 10. sviluppare un buon grado di organizzazione personale 47 Terzo anno: 1. educare allo spirito di solidarietà; 2. educare al riconoscimento delle proprie inclinazioni e dei propri limiti; 3. educare ad operare scelte consapevoli ed autonome; 4. consolidare l’autonomia e le capacità organizzative Obiettivi didattici in conformità con le indicazioni delle progettazioni ministeriali Il collegio docenti rimanda all’osservazione dei programmi ministeriali per quanto riguarda l’individuazione degli obiettivi didattici che emergono da ogni disciplina, secondo una progressione di sviluppo che segua la crescita del ragazzo/a. Primo biennio: 1. potenziare le abilità relative a lettura, scrittura, operatività, comunicazione, coordinazione motoria, manualità; 2. avviare alla comprensione e all’uso dei linguaggi verbali e non verbali; 3. avviare all’acquisizione di un metodo di studio; 4. potenziare le capacità di osservazione, descrizione, memorizzazione, orientamento spazio-temporale; 5. potenziare le capacità di produrre testi scritti; 6. potenziare l’esercizio delle capacità logiche; 7. far acquisire la terminologia specifica delle varie discipline; 8. potenziare l’acquisizione di un metodo di studio; 9. abituare alla ricerca e alla comprensione dell’errore; 10. avviare alla trattazione interdisciplinare degli argomenti. Terzo anno: 11. rafforzare la capacità di produrre testi scritti adatti alle diverse situazioni; 12. potenziare l’uso della terminologia specifica; 48 13. far consolidare un metodo di studio personale ed autonomo; 14. sviluppare le capacità di autovalutazione; 15. sviluppare le capacità di collegamento, di confronto, di critica. DEFINIZIONE, VERIFICA DEGLI OBIETTIVI, STRUMENTI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE Il Collegio dei Docenti verifica ed aggiorna annualmente Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF). La programmazione annuale e triennale viene elaborata dai singoli docenti. Ogni Consiglio di Classe: 1. adegua il progetto educativo del corso alle caratteristiche del gruppo- classe; 2. illustra alle famiglie la programmazione didattica nelle sue linee essenziali durante le assemblee di classe convocate a questo scopo all’inizio dell’anno e dopo il primo quadrimestre 3. verifica mensilmente il lavoro svolto e il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. La valutazione non si limita a verifiche del profitto, ma comprende anche annotazioni sistematiche sulle condizioni, sulle modalità di apprendimento e sul comportamento degli alunni. I criteri fondamentali che devono essere tenuti presenti sono: 1. il livello di preparazione di partenza; 2. le attitudini e le capacità dimostrate; 3. l’acquisizione delle ‘abilità’ richieste delle singole discipline; 4. l’impegno e la volontà emersi; 5. il carattere in via di formazione; 6. l’adesione ai valori della proposta educativa della scuola; 7. il livello di partecipazione alla vita di classe; 49 8. il risultato finale concepito in modo “aperto”; 9. il valore formativo di verifiche e interrogazioni. Ciascun docente determina preventivamente i livelli di prestazione richiesti in modo da rendere più certificabili i risultati. Le verifiche, orali e non, saranno svolte in modo tale da identificare le abilità specifiche differenziate secondo le capacità. Gli strumenti di verifica si diversificano a seconda delle discipline e degli obiettivi: colloqui, interrogazioni, prove grafico-operative, prove strutturate o semistrutturate, composizioni, relazioni, ricerche esercizi. L’acquisizione dei contenuti viene verificata al termine di ogni unità di apprendimento e mensilmente attraverso prove più articolate. Gli elementi che emergono dalle verifiche degli alunni rappresentano un momento di autovalutazione per il docente e di eventuali modifiche della progettazione. METODOLOGIE I criteri metodologici fondamentali sono quindi: 1. processualità e gradualità; 2. selezione e organizzazione dei contenuti al fine di ottenere una programmazione omogenea, volta a obiettivi praticabili e realistici; 3. coerenza e coesione (i docenti praticano per primi le regole della scuola e organizzano un raccordo/confronto fra di loro per evitare qualsiasi forma di disorientamento); 4. operatività, che si fonda sul principio di coinvolgimento attivo di tutte le facoltà dell’alunno nel processo di apprendimento; 5. continuità e puntualità nel monitoraggio delle attività didattiche svolte e delle finalità raggiunte dagli alunni nel breve e nel lungo periodo. 50 PARTE SETTIMA Regolamento per il Docente 1. Il Docente che chiede e/o accetta di far parte dell’Istituto La Salle intende collaborare alla specifica missione educativa. L’assunzione presuppone l’adesione al Progetto Educativo dell’Istituto che il Docente è tenuto a conoscere e ad attuare. 2. Ogni Insegnante è tenuto a trovarsi nell’Istituto almeno dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni, per l’accoglienza degli alunni. 3. Cura l’ordine della classe, il silenzio e l’attenzione durante le lezioni, il contegno corretto degli alunni. Educa gli alunni al rispetto per l’arredo scolastico e all’ordine dell’aula. A ogni alunno assicura attenzione e disponibilità di ascolto. 4. Vigila sugli alunni e sulle attività di cui è responsabile. Evita di allontanare gli alunni dalla classe come provvedimento disciplinare. Non consente loro di recarsi ai servizi senza reale necessità. 5. AI termine di ogni lezione si assicura che gli alunni annotino con esattezza sul proprio diario compiti e studio assegnati. 6. Accompagna gli alunni per l’intervallo e per l’uscita, senza anticipare né ritardare l’orario indicato, curando il silenzio e il movimento della fila. 7. Durante l’intervallo delle lezioni i docenti sono tenuti, secondo il calendario concordato, all’assistenza degli alunni onde prevenire il verificarsi di eventi dannosi. I turni di assistenza e di vigilanza sono concordati annualmente dal Collegio Docenti. 51 8. Nel registro di classe pone la firma dopo ogni lezione, annota l’argomento delle lezioni ed eventuali provvedimenti per gli alunni. Segnala subito alla Famiglia e al Coordinatore eventuali mancanze di rilievo. Nel registro personale riporta le assenze degli alunni e le valutazioni delle prove scritte o grafiche e delle interrogazioni orali, in modo che risulti chiaramente il giorno in cui l’alunno è stato assente dalla lezione o è stato interrogato. Il registro personale deve essere lasciato a scuola. 9. All’inizio dell’anno scolastico il docente prepara e consegna alla Direzione il piano di lavoro (programma didattico) preventivo, nel quale è contenuta l’ipotesi didattica che egli intende attuare. 10. Al termine dell’anno scolastico presenta alla Direzione una relazione finale nella quale in consuntivo viene illustrata la situazione della classe circa il comportamento scolastico, il modo in cui è stata attuata l’ipotesi didattica iniziale, il programma svolto, i risultati ottenuti e le proposte per eventuali miglioramenti. 11. Le esercitazioni scritte, coerenti con lo svolgimento del programma, devono essere diligentemente corrette e riconsegnate all’alunno con sollecitudine, perché possa rendersi conto degli errori. 12. Il docente esige la puntuale consegna dei compiti di casa e verifica la preparazione delle lezioni assegnate. Assicura a ogni alunno un congruo numero di valutazioni che comunica alla Famiglia tramite il libretto. 13. L‘insegnante non ritiene in genere esaurito il suo compito educativo con il lavoro svolto durante le lezioni, ma è disponibile anche al di fuori dell’orario di classe ad accogliere e stimolare le richieste degli alunni per incontri personali o di gruppo e per lezioni integrative. 52 14. Data la particolare importanza che l’Istituto annette alla collaborazione scuola/famiglia, il docente procura di favorire in ogni modo il dialogo, sia individuale che collegiale, con i genitori degli alunni. Nei giorni e nelle ore stabilite si tiene a disposizione per i colloqui previsti dal calendario scolastico. 15. Assicura la partecipazione ai Collegi dei Docenti, ai Consigli di Classe, alle assemblee con i genitori, organizzate nell’Istituto secondo il calendario programmato. 16. Poiché l’opera educativa non si completa con le sole attività strettamente didattiche, tutti gli insegnanti faranno il possibile per partecipare alle manifestazioni organizzate dalla scuola. 17. Tutti gli insegnanti sono tenuti al segreto professionale nei riguardi delle persone estranee al Consiglio di classe e non dissociano la loro persona dalle decisioni collegiali. 18. Il docente Tutor (coordinatore di classe), nominato annualmente dal Coordinatore segue con particolare attenzione il processo educativo e culturale degli alunni di una classe, divenendo punto di riferimento per Colleghi, Alunni e Genitori. 19. In ottemperanza alla normativa scolastica è fatto esplicito divieto d’impartire lezioni private ai propri alunni e a quelli del proprio Corso. 20. Per il ruolo che riveste e per gli ideali educativi della scuola, il Docente si premurerà di avere sempre un abbigliamento ordinato e decoroso e lo pretenderà dagli alunni. Analogamente alle norme riguardanti gli alunni, anche ai docenti è vietato l’uso del telefono cellulare durante le ore di scuola. A questa norma si dovrà attenere anche tutto il personale non docente. 53 Regolamento per gli Alunni Il presente regolamento è redatto nel rispetto delle disposizioni operanti nella scuola. Esso ha lo scopo di integrare e regolare le varie attività. 1. L’iscrizione costituisce piena accettazione dell’impostazione educativa dell’Istituto e delle norme che regolano la vita scolastica. 2. Il rispetto verso tutti coloro che lavorano nell’Istituto, personale docente e non docente, ma anche verso i compagni, è posto a fondamento della vita scolastica. Non sarà tollerato alcun comportamento irrispettoso nei confronti degli insegnanti. Per gravi casi si può arrivare anche all’espulsione dell’alunno manchevole. Il Direttore, il Coordinatore e gli Insegnanti, a scuola, sono il punto di riferimento per risolvere eventuali problemi. 3. L’alunno deve essere sempre munito del diario personale e lo aggiorna diligentemente scrivendo compiti e impegni di studio. 4. Il libretto delle assenze e dei permessi è documento scolastico di primaria importanza per registrare le giustificazioni e l’esito delle verifiche e le comunicazioni tra scuola e famiglia. 5. L’alunno deve essere puntuale all’inizio delle lezioni: il ritardo è giustificato per iscritto dai Genitori. La distinzione nel comportamento e nel linguaggio devono essere oggetto di viva attenzione e di cura da parte dell’alunno. 6. La frequenza continuativa alle lezioni è condizione indispensabile per il successo scolastico. Si devono limitare le assenze solo a casi di vera necessità. Le assenze continuative superiori a cinque giorni saranno corredate anche da certificato medico. 54 7. Gli alunni della scuola elementare devono essere puntualmente ritirati da un famigliare al termine delle lezioni; qualora venissero ritirati da altre persone i genitori devono darne comunicazione scritta all’insegnante. 8. Le attività pomeridiane sono considerate attività scolastiche a tutti gli effetti e come tali richiedono la giustificazione scritta dei genitori nel caso di assenze e ritardi. Cambiamenti rispetto alle scelte iniziali devono essere comunicati per iscritto. Non è consentito uscire dalle aule durante le lezioni, nei cambi delle ore e per le ricreazioni senza l’autorizzazione dell’insegnante. 9. Gli alunni hanno cura del materiale scolastico e degli ambienti della scuola. Sono inoltre tenuti a risarcire eventuali danni e guasti arrecati. La scuola assicura attenta vigilanza, ma non risponde di eventuali ammanchi o smarrimenti. 10. Gli alunni che per motivi di salute non possono accedere al cortile durante le ricreazioni devono presentare all’Insegnante opportuna comunicazione scritta dei genitori. 11. Per le ore di educazione fisica occorre avere scarpe da ginnastica, non utilizzate in altre situazioni, ed è obbligatoria la tuta sportiva. Gli esoneri dalle lezioni, temporanei o annuali, devono essere documentati con certificazione medica. 12. Negli ambienti scolastici, l’abbigliamento deve essere ordinato e decoroso. Gli alunni del corso elementare indossano il grembiule. Gli alunni indosseranno la divisa della scuola. 13. È severamente vietato agli alunni di portare a scuola consistenti somme di denaro e oggetti di valore, nonché giornali, libri o altro materiale non scolastico. Allo stesso modo, è vietato tenere in funzione nell’area scolastica qualsiasi strumento elettronico: telefonini, walkman, registratori, lettori Cd, Ipod, gameboy, etc., pena il sequestro dell’apparecchio. 55 14. La scheda scolastica informa periodicamente la famiglia sul profitto e il comportamento Deve essere riconsegnata nel tempo stabilito, firmata da uno dei genitori. 15. Gli Alunni devono rivolgersi al personale della scuola per le fotocopie di uso personale, che sono però a carico di chi le richiede. 16. Nella mensa scolastica gli alunni conversano educatamente e lasciano ordinato il proprio posto al termine. D’abitudine consumano tutto il cibo che richiedono. 17. Durante le ricreazioni l’alunno gioca con tutti rispettando i compagni e le regole del gioco. Al termine ciascuno si dispone in fila per fare rientro in aula. Non è consentito, in cortile, usare palloni di cuoio. 18. Gli alunni sono tenuti all’osservanza del presente regolamento; gli insegnanti hanno il dovere di farlo conoscere e rispettare; i Genitori aiutano i figli nel rispetto delle regole scolastiche. 19. Non è consentito ai genitori accompagnare nelle aule gli alunni. Il personale della scuola è a disposizione per eventuali necessità. 20. L’assistenza e la responsabilità nei riguardi degli alunni termina con la fine dell’orario scolastico. I genitori sono pregati di prelevare i propri figlioli con puntualità. 21. Al mattino, il cortile deve essere lasciato libero dalle automobili entro le ore 8.30. 56 Griglia di valutazione del comportamento Voto 10 • Pieno e consapevole rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche. • Scrupoloso rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di sicurezza. • Regolare e approfondito svolgimento delle consegne scolastiche. • Interesse e partecipazione costanti alle attività scolastiche. • Ruolo propositivo all’interno della classe. • Buona capacità di socializzare e di lavorare in gruppo. • Frequenza puntuale e assidua. Voto 9 • Pieno rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche. • Rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di sicurezza. • Regolare svolgimento delle consegne. • Interesse e partecipazione alle attività scolastiche. • Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe. • Equilibrio nei rapporti interpersonali. • Frequenza regolare. Voto 8 • Frequenza discontinua e/o ritardi frequenti senza validi motivi documentati. • Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche. • Rispetto non sempre regolare delle norme del Regolamento d’Istituto (ritardo nella consegna delle giustificazioni, negligenza nella consegna di materiali scuola- famiglia e nell’utilizzo del libretto). • Svolgimento non sempre puntuale delle consegne. • Partecipazione discontinua alle attività scolastiche. • Ammonizioni verbali da parte del Consiglio di Classe o di un insegnante per invitare a un comportamento più corretto. • Presenza sul registro di classe di una o qualche nota disciplinare. • Atteggiamento non sempre collaborativo verso i compagni e/o gli insegnanti. 57 Voto 7 • Rispetto non costante degli altri e delle istituzioni scolastiche. • Saltuario svolgimento delle consegne. • Disinteresse per alcune discipline; partecipazione selettiva alle attività scolastiche. • Note disciplinari relative a comportamenti scorretti. • Disturbo delle lezioni. • Rapporti problematici con compagni, insegnanti, personale della scuola. • Numerose assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati. Voto 8 • Scarso rispetto per gli altri e le istituzioni scolastiche. • Inadeguato svolgimento delle consegne. • Disinteresse per le attività scolastiche. • Più note disciplinari relative a comportamenti scorretti o danneggiamenti di strutture o arredi scolastici. • Rilevanti episodi di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di compagni, insegnanti, personale della scuola. • Continuo disturbo delle lezioni. • Funzione negativa all’interno della classe. • Superamento del numero consentito di assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati. • Numerosi ritardi e assenze non giustificati. 58 INDICE Progetto educativo pag. 1 ✓ PARTE PRIMA: - Premessa - La Scuola La Salle - Progetto educativo dell’Istituto 1. Identità lasalliana 2. Il nostro stile educativo 4. Un modello di partecipazione 2 3 5 5 9 l3 Regolamento degli alunni 17 ✓ PARTE SECONDA: Organizzazione della scuola Organigramma 18 20 ✓ PARTE TERZA: Attività educative e didattiche 22 ✓ PARTE QUARTA: Progetto Educativo Lasalliano 28 ✓ PARTE QUINTA: Rapporti scuola - famiglia 37 ✓ PARTE SESTA: Attività formative Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1° grado 39 42 46 ✓ PARTE SETTIMA: Regolamento per il Docente Regolamento per gli Alunni 51 54 59 SCUOLA PARITARIA San Giovanni Battista DE LA SALLE PRIMARIA e SECONDARIA di 1° GRADO Genit.1 elem AB Anno Scolastico 2014/2015 Genitori Elem. A Genitori Elem. B m AB Finito di stampare nel ottobre 2014 presso Printamente s.n.c. Via Aurelia, 668 H - 00165 Roma - tel. 06 6631075 www.printamente.it 00167 Roma Via Giambattista Pagano, 71 E-mail: [email protected] Web-site: www.scuolalasalle.it Tel. 06.66.22.186 Fax 06.66.37.004