ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI PREVALLE Viale Rimembranze,3 -25080 Prevalle (BS) tel. 030/603315 [email protected]@pec.istruzione.it www.icprevalle.gov.it Sede Prevalle-Sede Villanuova sul ClisI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/16: ALL INCLUSIVE Lavori in corso……. attenti ai bambini 1 WORK IN PROGRESS Dal 1 settembre 2015 l’IC di Prevalle e l’IC di Villanuova sul Clisi si sono uniti in un unico Istituto Comprensivo. Il presente piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/16 nasce con una sorta di combinato disposto tra il POF dell’IC di Prevalle e quello dell’IC di Villanuova sul Clisi. Fa pertanto riferimento alle rispettive delibere di Collegio docenti per l’approvazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/16 ( come da verbale Collegio docenti 10 giugno 2015 IC Villanuova sul Clisi e verbale Collegio docenti 25 giugno 2015 IC Prevalle). Per alcuni aspetti qualitativi e quantitativi si rimanda alla Carta dei servizi, annualmente aggiornata ed al Rapporto di autovalutazione pubblicati sul sito della scuola www.icprevalle.gov. LA NOSTRA SCUOLA: UN VILLAGGIO DATI DI CONTESTO Per quanto riguarda il territorio e il capitale sociale,le risorse economiche,materiali e professionali si rimanda al Rapporto di autovalutazione. La nostra comunità scolastica è formata da bambine,bambini, ragazze e ragazzi e adulti , insegnanti, personale ATA, famiglie,enti ed associazioni locali, coinvolti nel percorso educativo finalizzato al perseguimento del mandato costituzionale come da artt.3,33 e 34 della nostra Costituzione Repubblicana. Nell’anno scolastico 2015/16 il nostro villaggio è composto da 1317 persone 1253 sono gli alunni così suddivisi: Scuola dell’infanzia : 205 ( 116 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 36; 89 a Prevalle di cui con cittadinanza non italiana33.) Scuola Primaria: 632 ( 269 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 21; 363 a Prevalle di cui con cittadinanza non italiana128.) Scuola Secondaria: 416 ( 206 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 22; 210 a Prevalle di cui con cittadinanza non italiana 83.) Gli alunni di cittadinanza non italiana provengono da quattro i continenti: Europa: Romania, Albania, Olanda, Bulgaria,Serbia,Bosnia,Kossovo,Ucraina,Moldavia,Polonia. Africa: Marocco, Tunisia, Egitto,Senegal, Nigeria,Costa d’Avorio, Ghana, Burkina Faso, Gambia. Asia: Pakistan,India, Cina,Uzbekistan. America: Cile, Brasile , Colombia 2 Accanto a loro ci sono 135 docenti ,20 collaboratori scolastici, 7addetti alla segreteria , la DSGA e la Dirigente DAI VALORI DI RIFERIMENTO ALLE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE : PER EDUCARE UN BAMBINO OCCORRE UN INTERO VILLAGGIO La nostra scuola è inserita nelle dinamiche evolutive della società odierna, che richiede la formazione di persone in grado di “imparare ad imparare”,pertanto sa di dover aiutare gli allievi a fare sintesi delle loro esperienze formative, che avvengono anche al di fuori del contesto scolastico, e a riflettervi in chiave critica. Compito della scuola, infatti, è facilitare i bambini e i ragazzi nella loro formazione, rendendoli rispettosi delle regole della società in cui sono inseriti già oggi come soggetti attivi e in cui agiscono nella ricerca di un ruolo personale, familiare e civile. La scuola deve fornire ai bambini e ragazzi le chiavi di lettura ed interpretazione della conoscenza per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali ed antropologici nei quali gli studenti si trovano a vivere e ad operare. Il nostro Istituto, attraverso l’offerta formativa, alla luce delle INDICAZIONI NAZIONALI per il curricolo del 2012 è impegnato a: - insegnare a ricomporre i grandi temi della conoscenza superando la frammentazione delle discipline; - promuovere i saperi che caratterizzano un nuovo umanesimo espresso in capacità di vivere ed agire in un mondo in continuo cambiamento; - diffondere la consapevolezza che molte difficoltà dell’attuale condizione umana (degrado ambientale, crisi energetiche, caos climatico, dialogo interculturale) possono essere affrontati attraverso una collaborazione significativa tra le discipline e le culture; - sottolineare la centralità della persona che apprende attraverso la valorizzazione del suo percorso individuale e le possibilità offerte dalla rete di relazioni che legano i contesti famigliari e gli ambienti sociali. Il nostro Istituto Comprensivo vuole pertanto dare attuazione ai principi di equità e inclusione attraverso la formazione umana degli allievi garantendo loro una valida preparazione culturale facendo riferimento al valore della crescita di cittadinanza attiva al servizio della comunità civile. Per il conseguimento di tali finalità la nostra scuola vuole privilegiare: • una didattica laboratoriale tramite la quale possano essere vissute significative esperienze di studio e relazionali; 3 • una cultura della valutazione intesa come opportunità per indurre gli studenti a monitorare la propria crescita, orientare le proprie scelte, consolidare l’idea di sé e come modus operandi dei docenti per riflettere sull’efficacia del lavoro svolto; • il costante dialogo con il territorio per definire l’identità culturale e progettuale della scuola ; • il consolidamento del patto di corresponsabilità come strumento regolativo e operativo della comunità adulta educante. Per attuare gli intenti educativi indicati, la nostra scuola pone attenzione alla costruzione di un ambiente educativo di apprendimento, indispensabile a favorire un clima motivante e rassicurante che promuova atteggiamenti e comportamenti consapevoli verso se stesso, il proprio processo di apprendimento, gli altri, l’ambiente e si propone di realizzare una didattica inclusiva che si prefigge di garantire a tutti gli alunni il maggiore apprendimento possibile e il massimo della partecipazione al di là delle condizioni personali e sociali. CURRICOLO e PROGRAMMAZIONE L’Istituto dal 2014/15 è impegnato nella revisione del curricolo con i seguenti obiettivi: 2014/15 analisi delle INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012: individuazione degli obiettivi di apprendimento “irrinunciabili” in vista dei traguardi per lo sviluppo delle competenze. Elaborazione di programmazioni condivise. 2015/16 Confronto sul lavoro svolto e riconduzione ad un unico curricolo tra i due istituti Comprensivi oggetto di dimensionamento 2016/17 Validazione del curricolo verticale per competenze 4 CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA DI VILLANUOVA SUL CLISI Cl. 1a Cl. 2a Cl. 3a Cl. 4a Cl. 5a Italiano 7 7 6 6 6 Inglese 1 2 3 3 3 Matematica 6 6 6 6 6 Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Scienze 2 2 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 Musica 1 1 1 1 1 Tecnologia 1 1 1 1 1 Arte e Immagine 1 1 1 1 1 Religione cattolica 2 2 2 2 2 Totale 28 28 30 30 30 DISCIPLINA 5 CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA DI PREVALLE Cl. 1a Cl.1aTP Italiano 7 7 6 7 6 6 7 Inglese 1 1 2 2 3 3 3 Matematica 6 6 6 6 5 5 6 Storia 2 2 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 2 2 Scienze 2 2 2 2 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 2 2 2 2 Musica 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 1 2 2 2 2 28 30+ 10 mensa 28 30+10 mensa 28 2 2 28 28 DISCIPLINA Tecnologia Cl. 2a TP Cl. 3a Cl. 4a Cl. 5a * Arte e Immagine 2 Laboratorio Religione cattolica Totale Cl. 2a 1 2 *L’insegnamento di tecnologia è traversale alle discipline 6 CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA 30 ORE Italiano ore 5 Storia ore 2 Geografia ore 2 Matematica ore 4 Scienze ore 2 Tecnologia ore 2 Inglese ore 3 Tedesco ore 2 Arte e immagine ore 2 Musica ore 2 Educazione fisica ore 2 Religione ore 1 Cittadinanza e costituzione* ore 1 CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA 36 ORE (solo a Prevalle) Italiano ore 9 Storia ore 2 Geografia ore 2 Matematica ore 5 Scienze ore 2 Tecnologia ore 2 Inglese ore 3 Tedesco ore 2 Arte e immagine ore 2 Musica ore 2 Educazione fisica ore 2 Religione ore 1 Mensa ore 2 7 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA SCUOLA DELL’INFANZIA La programmazione fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Nella scuola per l’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte promuovere la competenza,che in questa età va intesa in modo globale ed unitario in riferimento ai diversi campi di esperienza. Per il Progetto educativo delle due scuole dell’infanzia vedi allegati al POF. SCUOLA PRIMARIA La programmazione fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. L’orario di lavoro del docente prevede due ore di programmazione settimanale che nel nostro Istituto si svolgono il mercoledì. Al fine di confrontare le scelte curricolari e di ricondurle ad un unico curricolo di Istituto, il secondo mercoledì dei mesi di novembre, gennaio, marzo e maggio è utilizzato per uno scambio sulla programmazione ( a livello di classi parallele o di discipline ) da parte dei docenti dei due plessi di scuola primaria. La programmazione del singolo docente costituisce il piano di lavoro annuale che viene consegnato entro il 31 ottobre a cui segue la relazione di verifica finale. SCUOLA SECONDARIA I principali documenti della programmazione educativa e didattica sono: A - programmazione educativa e didattica della classe; B – programmazione dei gruppi disciplinari; C – programmazione del singolo docente A) La PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DELLA CLASSE viene effettuata dai consigli di classe di ottobre . Nell’elaborazione della Programmazione Educativa e Didattica della Classe, ogni Consiglio di Classe partendo dall’analisi della situazione della classe e della presenza di alunni portatori di bisogni educativi speciali , dichiara gli obiettivi formativi, i metodi e gli strumenti adottati, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. Vengono inoltre inseriti la proposta annuale delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, la programmazione delle attività curricolari ed extracurricolari (previste dai progetti deliberati per l’ampliamento dell’offerta formativa ad es. attività di orientamento, di educazione alla salute.) Nel corso dell’anno il Consiglio di Classe verifica l’attuazione della programmazione ed al termine dell’anno scolastico ha luogo la valutazione complessiva, tramite una relazione finale della classe. 8 OBIETTIVI FORMATIVI PER LA SCUOLA SECONDARIA Finalità educative Capacità A. B. Avere consapevolezza della propria identità (IDENTITA’) C. D. E. F. G. H. A. B. C. Saper relazionare con gli altri, con l’ambiente, con il mondo (CONVIVENZA CIVILE) D. E. F. G. A. Progettare consapevolmente il proprio progetto di vita (ORIENTAMENTO) B. C. D. E. A. B. C. D. E. F. G. Saper comprendere ,saper esprimersi e comunicare con l’uso dei linguaggi specifici (STRUMENTI CULTURALI) H. I. J. Conoscere ed esprimere i propri bisogni,sentimenti, emozioni Prendere consapevolezza della propria identità sessuale e della propria personalità Essere sensibili a diversità e differenze Conquistare una progressiva autonomia personale: sicurezza di sé, fiducia,gioia di vivere,intraprendenza Accrescere le capacità di autocontrollo per gestire le proprie emozioni Esprimere il proprio pensiero e le proprie opinioni Acquisire le capacità di analizzare gli stimoli esterni per decifrarli,riconoscerli e giudicarli Porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne Comprendere la necessità del rispetto, della tolleranza, della solidarietà nei rapporti con i coetanei e con gli adulti Accettare i punti di vista degli altri e mettere in discussione i propri Affrontare con responsabilità i problemi quotidiani riguardanti la cura della propria persona in casa, nella suola e nella più ampia comunità sociale e civile Acquisire comportamenti rispettosi a scuola-viaggi di istruzione compresi-, per strada,negli spazi pubblici,sui mezzi di trasporto Conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese e gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali Assumere impegni utili per la collettività diretti a persone, ambienti e istituzioni Acquisire comportamenti che promuovano per sé e per gli altri un benessere psicofisico,morale e sociale Scoprire l’importanza di conferire un senso all’insieme delle proprie esperienze e dei propri vissuti Sviluppare la capacità di riflettere sul proprio percorso di vita Fare ipotesi sul proprio futuro assumendosi impegno e responsabilità Comprendere, valorizzare e coltivare i propri talenti interessi, inclinazioni e attitudini Assumere impegni in base alle proprie risorse Esprimersi in modo chiaro ed efficace Comunicare le proprie esperienze e le proprie idee Possedere un vocabolario attivo e adeguato agli scambi sociali e culturali Cogliere il senso e i significati di un messaggio ricevuto Ricavare informazioni da una pluralità di fonti Produrre vari tipi di testi usando tecniche espressive diverse Confrontare testi e messaggi e riconoscerne le principali caratteristiche linguistiche e comunicative Leggere quotidiani o ascoltare telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono Riconoscere ed individuare forme e strumenti di espressione orale e scritta, grafico – pittorica e gestuale per trasmettere messaggi Sviluppare la propria creatività attraverso linguaggi e tecniche diverse 9 A. B. Saper osservare la realtà, individuare e descrivere fatti e fenomeni (STRUMENTI CULTURALI) Saper risolvere problemi, da contesti diversi e con varie tecniche (STRUMENTI CULTURALI) Porsi domande e porre interrogativi Osservare, percepire , riconoscere e confrontare situazioni,oggetti, fenomeni ed eventi C. Delimitare il campo di indagine e scegliere dati pertinenti D. Scoprire somiglianze e differenze E. Stabilire relazioni F. Organizzare i dati secondo criteri e procedure G. Generalizzare ed individuare proprietà comuni in contesti diversi H. Astrarre caratteristiche generali e trasferirle in contesti dati I. Riconoscere situazioni problematiche J. Ricercare, acquisire ed interpretare dati e fenomeni K. Collocare i fatti e gli eventi nel tempo e nello spazio L. Saper scegliere forme di rappresentazione simbolica per scoprire nessi e relazioni M. Utilizzare forme diverse di rappresentazione N. Accrescere motivazione e disponibilità ad apprendere A. B. C. D. E. F. G. H. I. J. K. L. Eseguire correttamente un compito Darsi degli obiettivi precisi e gestire i tempi Saper organizzare materiali Impiegare in modo adeguato gli strumenti in base agli obiettivi Fare scelte coerenti e logiche in base allo scopo Pianificare l’esecuzione di una prestazione Applicare semplici strategie per ottenere risultati Riflettere su esiti ed errori Saper costruire ragionamenti ed organizzare il proprio pensiero in modo logico e consequenziale Esplicitare il proprio pensiero attraverso semplificazioni ed argomentazioni Impostare problemi e ipotizzare le possibili soluzioni Immaginare ed ipotizzare situazioni nuove B ) La programmazione dei gruppi disciplinari condivisa e verificata nelle riunioni per discipline così come previste nel Piano annuale delle attività C) La programmazione del singolo docente costituisce il piano di lavoro annuale che viene consegnato entro il 31 ottobre a cui segue la relazione di verifica finale.. 10 ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA : I CARE “una cornice unificante” Anche su una parete della nostra scuola c'è scritto grande "I CARE". Il motto intraducibile dei giovani americani migliori: me ne importa, mi sta a cuore che è il contrario del “me ne frego” adottato da don Milani ,sacerdote educatore cui sono intitolati i due plessi della nostra scuola primaria. Ma che cosa può “stare a cuore” ad una scuola ed alla nostra in particolare? Il Collegio Docenti nel tentativo di ricondurre ad unità le proposte di ampliamento dell’offerta formativa ha individuato 5 aree: - BENESSERE : L’influenza dei nostri pensieri sul nostro modo di essere ed operare è indiscutibile. Se sto bene in un contesto, se mi sento apprezzato, se mi sento rispettato e capito, sia io dirigente, insegnante, alunno o personale ATA, darò il massimo che posso dare e forse anche qualcosa di più. Tutti i progetti che confluiscono in questa voce sono quelli che, in un certo qual modo, ci permettono di poter realizzare tutti gli altri nel migliore dei modi .Sono in buona sostanza la conditio sine qua non del nostro progetto educativo e di vita. - ORIENTAMENTO: orientamento come il contrario del disorientamento. Considerato in questa accezione l’orientamento assume una valenza fondamentale nell’ambito del comportamento umano. Tutti gli esseri umani siano essi bambini, giovani, adulti o anziani si “orientano” ogni giorno della loro vita nel compiere le più disparate attività. La scuola deve concorrere nel dare ai bambini e ai ragazzi gli strumenti adeguati per saper e poter scegliere consapevolmente nella propria vita. Noi facciamo orientamento quando facciamo prevenzione alle dipendenze, quando facciamo incontrare i ragazzi delle classi terze col ginecologo e lo psicologo o più semplicemente quando rendiamo loro partecipi delle finalità, degli obiettivi del nostro lavoro e dei criteri con cui verranno valutati. L’orientamento così inteso diventa dunque un’abilità trasversale che va costruita e consolidata fin da piccoli, nell’ambito delle proprie possibilità. - INTEGRAZIONE:Tutti diversi, ma tutti uguali. È questo il concetto sotteso all’integrazione, che non è e non può essere omologazione, ma inclusione nel pieno rispetto delle diversità di qualunque natura esse siano: antropologiche, culturali,biologiche, fisiche … - VALORIZZAZIONE In questo caso è inteso proprio letteralmente e cioè far emergere ed esaltare le potenzialità di tutti e di ciascuno. Potenziare le eccellenze affinché non si sentano mortificate ….…E far scoprire ai ragazzi che ciascuno di noi ha dei punti di forza su cui contare; e ciò per limitare il fenomeno della dispersione scolastica - PARTECIPAZIONE Intesa come contrario del “me ne frego”. È una sorta di restituzione alla società di tutto ciò che di positivo abbiamo appreso o ci hanno insegnato. La scuola deve dunque sostenere progetti che concretamente aiutino i ragazzi ad assumere la propria responsabilità di cittadini e a fare la loro parte nella società. Impegnarsi sempre ed in prima persona diventa così un habitus indispensabile per contrastare il menefreghismo, l’individualismo e l’egoismo che sempre più avanzano. La partecipazione chiude il circolo dell’ I CARE facendolo diventare virtuoso. 11 A livello di Istituto Area Benessere Progetto Accoglienza Referenti: singoli docenti , commissioni Star bene con se stessi e con gli altri: Sportello d’ascolto Take care yourself Tutti per uno,uno per tutti Per il progetto Generazioni connesse il riferimento è la FS per l’Informatizzazione prof. Ferrari e la commissione Solo a PREVALLE Generazioni connesse: navigare sicuri in rete (azione di prevenzione e contrasto al fenomeno del cyberbullismo promossa dal Miur) “Millepiedi” marcia non competitiva a coppie ( secondaria) In collaborazione con la coop.Area Prevenzione disagio e dipendenze ( scuola secondaria) Solo a VILLANUOVA Scuola Secondaria: educazione sanitaria ( controllo posturale, igiene orale…) Gruppo sportivo Scuola dell’infanzia: prevenzione ed educazione alla salute e psicomotricità Educazione all’affettività e alla relazionalità ( scuola secondaria) Educazione alimentare:Frutta e verdura nelle scuole ( scuola primaria) Area Orientamento CoordinatoreF.S. Prof.Puppo Commissioni di lavoro Area Integrazione Coordinatore Referenti: FS maestra Lombardi e FS maestra Moscariello Educazione fisica: collaborazione con associazioni sportive a livello locale ( minibasket,minivolley, karate) Adesione al progetto regionale: A scuola di sport: Lombardia in gioco 2016 Progetto continuità Progetto orientamento in collaborazione con AIB, Maestri del Lavoro e rete Garda Vallesabbia Progetto contro la dispersione e per il supporto al successo formativo ( attività di alfabetizzazione, di recupero e di potenziamento; percorsi di motivazione e di rafforzamento del metodo di studio) Continuità tra primaria e secondaria: Giochi matematici e Coro Progetto “Percorsi di Incontro” finanziato dal bando della Fondazione Comunità Bresciana ( vedi allegato) Commissioni e 12 Scuola secondaria:Intercultura filmica Scuola dell’Infanzia: intersezione per l’inclusione singoli docenti Area Valorizzazione Coordinatore Referenti:Singoli docenti Laboratorio teatrale ( scuola primaria) Progetto lettura ( collaborazione con la biblioteca cittadina, progetti attivati in tutte le classi ) Potenziamento lingua tedesca: laboratorio con Uwe Kind Area Partecipazione coordinatore Progetto memoria storica ed impegno civile: progetto sulla grande guerra ( in collaborazione con cultori di storia locale e gruppo alpini) Giochi matematici ( primaria e secondaria) Progetto musica: Opera Domani; Banda( scuola primaria) Coro ( scuola primaria e secondaria) Nati per scrivere(scuola primaria) Potenziamento lingua inglese :progetto Story Telling Corso di latino ( scuola secondaria) Laboratorio linguistico, matematico, scientifico ,pittorico ( scuola dell’infanzia) Educazione ambientale : Progetto CAUTO Progetto SCUOLA IN MOSTRA Scuola secondaria:Arte tra i banchi; School in progress (laboratorio musicale ) Progetto Banda ( scuola primaria) Progetto Danza primitiva e Musica tribale; Progetto Alice sul Cavallo delle meraviglie; grandoni in festa (scuola dell’infanzia) Scuola secondaria:consiglio comunale ragazzi; educazione Ambientale Scuola primaria:educazione ambientale (esploro il territorio giocando, eco..esplorando) Progetto di sensibilizzazione al volontariato ( Avis, AIDO) (Scuola secondaria) Progetto” la mia scuola per Telethon “( scuola primaria) Le schede dei singoli Progetti per la scuola dell’infanzia sono nei Progetti educativi allegati al POF,le altre schede per quest’anno,data la diversa modalità di compilazione sono disponibili in Segreteria didattica PROGETTO: “Una nuova rete comprensiva” Il nostro Istituto ha aderito all’ avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave(Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio ) Il progetto “Una nuova rete comprensiva” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E13 Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia; inoltre si otterrà un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti. 14 INCLUSIONE – MODALITÀ DI INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ, CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E DEGLI STUDENTI STRANIERI DA POCO IN ITALIA. All’interno dell’Istituto due sono le figure strumentali assegnate una all’area Inclusione e l’altra all’Intercultura. Questi due assi portanti risultano trasversali a tutta la progettualità dell’Istituto. La scuola si è dotata di un Protocollo per l’accoglienza e di un Vademecum per l’Integrazione che sono parti integranti del presente POF ( vedi allegati) Il PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA costituisce uno strumento di lavoro che: - contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri - definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici - traccia le fasi dell’accoglienza - propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana - individua le risorse necessarie per tali interventi. Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, l’Istituto comprensivo si propone di: facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri; sostenerli nella fase d’adattamento; entrare in relazione con la famiglia immigrata; favorire un clima d’accoglienza nella scuola; promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. 15 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI Focus per qualità integrazione 1. Passaggio da un ordine all'altro di scuola da un anno all'altro Indicatori Stabilire almeno un incontro a fine anno scolastico tra l'insegnante di sostegno e alcuni insegnanti del nuovo ordine di scuola per il passaggio della documentazione e delle informazioni. Attuazione di progetti ponte tra scuola dell'infanzia/primaria; scuola primaria/scuola media. 2. Raccordo con altri soggetti (famiglia, A.S.L., territorio...) 3. Individuazione Funzione strumentale e Commissione per l’Inclusione 4. Attivazione Gruppo di Lavoro sull’Handicap interno alla scuola 5.Attivazione del Gruppo di lavoro per l’inclusione Stabilire almeno 2 incontri con i servizi, uno all'inizio e uno alla fine dell'anno scolastico; almeno 2 con la famiglia. La commissione di lavoro pertinente all’area della Funzione strumentale per l’inclusione è finalizzata alla promozione di una didattica inclusiva e alla predisposizione di azioni di miglioramento e di monitoraggio delle stesse. Individua e attiva le procedure di stesura della documentazione inerente il disabile o l’alunno con bisogni educativi speciali. La commissione è composta dall’insegnante funzione strumentale, da docenti di classe e di sostegno di ogni ordine scolastico L’insegnante funzione strumentale partecipa alle riunioni e mantiene i contatti con il C.T.I.(Centro Territoriale per l’inclusione con sede a Salò). Il GLH è composto dai docenti di sostegno ed è coordinato dal dirigente scolastico . Propone annualmente l’assegnazione dei docenti alle classi. Si incontra tre volte l’anno con il DS per incontri di programmazione e di verifica. Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre e della Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 viene costituito il G.L.I., un gruppo di lavoro i cui componenti rilevano, monitorano e valutano il livello di inclusività della scuola; entro il mese di giugno, elaborano la proposta di Piano Annuale per l’Inclusione riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, da redigere al termine di ogni anno scolastico. A tale scopo, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il G.L.I. è composto da: 16 il Dirigente Scolastico o un suo delegato ( presiede alle riunioni) la funzione strumentale per l’integrazione scolastica alunni con disabilità docenti rappresentanti di plesso o di ordine di scuola genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto rappresentanti delle cooperative sociali che collaborano con l’Istituto assistenti sociali dei Comuni coinvolti in progetti per l’inclusione scolastica rappresentanti dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile territoriale rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni. 6. Ruoli Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico ha la responsabilità di tutte le fasi dell'integrazione. Verifica che siano messe a disposizione tutte le strumentazioni idonee ad assicurare il miglior trattamento possibile del soggetto. E' sua responsabilità controllare che l'iter scolastico offra all'alunno il meglio delle possibilità per recuperare i propri svantaggi. Calendarizza, all'inizio dell'anno scolastico, gli incontri con l'Azienda Sanitaria Locale. Insegnante di sostegno L'insegnante di sostegno è parte integrante dell'intersezione del team e del team di classe. E' da considerarsi come risorsa aggiuntiva assegnata alla classe per migliorare il tessuto relazionale E' auspicabile assegnargli una o più discipline. E' tenuto a compilare il registro personale dell'alunno portatore di handicap in collaborazione con i docenti della classe e gli operatori sanitari. Deve guardare al soggetto nella sua globalità, divenendo mediatore tra le esigenze/possibilità del diversamente abile e le risorse presenti sul territorio di appartenenza. Insegnanti di classe E' auspicabile che il ruolo del''insegnante di classe e dell'insegnante di sostegno sia interscambiabile. Entrambi devono prevedere attività in piccolo gruppo, in rapporto uno ad uno, a classi aperte. Assistente ad personam Opera per la promozione e la realizzazione dei progetti di vita, soprattutto nell'area dell'autonomia personale, dell'autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano educativo individualizzato (P.E.I.). La responsabilità sulla classe rimane dell'insegnante di sostegno. 17 LA DIDATTICA AL CENTRO I criteri metodologico-didattici a cui ci si ispira nascono fondamentalmente da due convinzioni di base: 1. la complessità e il veloce cambiamento dei sistemi organizzativi, economici e sociali della realtà in cui viviamo uniti all’incalzare delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione portano ad una continua ristrutturazione del sapere e quindi all’esigenza di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita (longlife learning), per cui, oltre alle conoscenze dichiarative (sapere), alle conoscenze procedurali (saper fare), agli atteggiamenti, convinzioni, motivazioni e valori propri di un individuo (saper essere), diventa fondamentale saper apprendere e quindi di conseguenza insegnare ad imparare. 2. il processo di apprendimento scaturisce da “una collaborazione negoziata” tra insegnante e studente e tra studente e studente, in cui, mediante l’utilizzo di opportune strategie di apprendimento e di insegnamento, si costruiscono significati, conoscenze e competenze sulla base di esperienze vissute o “riflesse”. Promuovere il successo formativo e la crescita personale degli alunni in quest’ottica comporta dunque l’utilizzo di una didattica varia ed integrata, le cui linee identificative sono: • la centralità dell’allievo • l’esplicitazione degli obiettivi e la condivisione degli scopi per orientare l’alunno in ogni momento del suo processo formativo • l’esplicitazione e la condivisione dei criteri e degli strumenti in base ai quali si valuta la prestazione• il coinvolgimento dell’allievo in scelte e decisioni per sviluppare senso di responsabilità ed autonomia• l’impiego di particolari modalità di lavoro, per fare emergere bisogni, motivazioni, atteggiamenti, convinzioni, a volte ostacolanti, farli evolvere, orientandoli e monitorandoli • l’uso di diversi canali di comunicazione che prevedano l’utilizzo di molteplici linguaggi tra cui oltre all’italiano, la lingua straniera, il linguaggio tecnico-scientifico, informatico, iconico, musicale e corporeo per fare emergere le diverse intelligenze • lo sviluppo di strategie di apprendimento quali memorizzare, osservare e dedurre, confrontare e comparare, analizzare e sintetizzare, sistematizzare e categorizzare • l’utilizzo del problem-solving per stimolare a mettere in atto microstrategie, finalizzate alla soluzione di problemi all’interno di compiti specifici e macrostrategie finalizzate alla sfera delle decisioni e alla gestione dei processi cognitivi di pianificazione, esecuzione e controllo • l’impiego di attività che facilitino la traduzione di conoscenze in abilità procedurali e il loro trasferimento in altri ambiti • modalità di lavoro a coppie o in gruppi per imparare a cooperare, ad argomentare il proprio punto di vista, ad ascoltare e rispettare il punto di vista di altri • l’utilizzo di momenti di discussione e riflessione individuale e/o condivisa con i compagni sui processi attivati, per sviluppare consapevolezza sul proprio modo di 18 apprendere e di lavorare • l’impiego di una didattica laboratoriale basata su progetti o percorsi modulari e di flessibilità oraria per interventi mirati e differenziati sia per recuperare e consolidare abilità sia per promuovere l’eccellenza • la progettazione di Unità di Apprendimento finalizzate a concretizzare gli obiettivi formativi e gli obiettivi specifici di ogni disciplina in percorsi di lavoro per lo sviluppo di competenze. 19 VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA Le disposizioni normative di riferimento sono state unificate nel Decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122. Per la scuola primaria i punti salienti del decreto possono essere così riassunti: La valutazione, espressione dell'autonomia professionale docente, deve essere tempestiva e trasparente e "ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni". Essa assume un carattere prettamente formativo e concorre al successo scolastico di ciascun alunno. La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe (tutti i docenti, compresi eventualmente quelli di sostegno e religione). La non ammissione alla classe successiva è possibile solo in casi eccezionale e comprovati da specifica motivazione. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno). La valutazione del comportamento è espressione collegiale del team docenti e viene formulata tramite un giudizio sintetico. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti è effettuata mediante l'attribuzione di voti espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello di maturazione globale raggiunto dall'alunno . CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Le valutazioni intermedie e finali, espresse in decimi sul Documento di valutazione, sono attribuite sulla base dei seguenti criteri VOTO 10 9 Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale. Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti tra saperi diversi . 8 Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità espositiva 7 Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi 6 5 Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi semplici 20 Per la valutazione del “comportamento” gli indicatori stabiliti sono i seguenti: - Interesse, motivazione e partecipazione al dialogo educativo - Collaborazione con compagni e adulti (docenti e altre figure presenti) - Rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e delle regole GIUDIZIO OTTIMO CRITERI DI VALUTAZIONE r L’alunna/o dimostra: rispett rispetto delle regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e consapevolezza; DISTINTO BUONO SUFFICIENTE puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della scuola ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione L’alunna/o rispetta generalmente le regole e è sempre disponibile a modificare i suoi comportamenti in positivo dimostra costante adempimento dei doveri scolastici dimostra interesse e partecipazione costruttiva alle attività della scuola; assume un ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe L’alunna/o dimostra: rispetto delle regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di ririchiami interesse adeguato svolgimento regolare dei compiti assegnati correttezza nei rapporti interpersonali L’alunna/o dimostra: di aver bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle varie situazioni; sufficiente consapevolezza del proprio dovere interesse selettivo saltuario svolgimento dei compiti assegnati partecipazione discontinua all’attività didattica rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri. SCUOLA SECONDARIA: CRITERI E STRUMENTI DELL’ACCERTAMENTO E DELLA VALUTAZIONE La valutazione rappresenta un capitolo molto importante e complesso all’interno del sistema scolastico, in quanto rappresenta uno strumento indispensabile per raccogliere dati ed informazioni utili per riflettere sulla programmazione delle attività e per costruire pratiche di miglioramento. Si articola a diversi livelli: 21 1) Valutazione degli apprendimenti e del comportamento 2) Consiglio orientativo 3) Certificazione delle competenze 1) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO Prevede quattro fasi: A) valutazione iniziale Si colloca nella prima fase dell’anno scolastico, ha una funzione diagnostica circa i livelli cognitivi di partenza (in termini di conoscenze ed abilità) e le caratteristiche affettive d’ingresso (gli atteggiamenti verso la scuola e le singole materie) degli alunni. E’ il punto di partenza per definire il percorso didattico. B) valutazione formativa intermedia in itinere Accompagna in itinere il processo didattico per accertare e monitorare, attraverso un’ampia tipologia di prove sia orali che scritte,pratiche, i livelli di apprendimento e le competenze raggiunte e per attivare tempestivamente le opportune azioni correttive o compensative. Oltre agli aspetti misurabili dell’apprendimento, si raccolgono informazioni sistematiche e continuative in merito a ciò che può condizionare l’apprendimento e il rendimento degli allievi come la partecipazione, l’attenzione, la collaborazione, l’interesse, l’autonomia, il metodo di lavoro e il comportamento. voto giudizio 10 ottimo 9 distinto 8 buono 7 discreto 6 sufficiente 5 non sufficiente 4 gravemente Esito Obiettivo raggiunto pienamente in modo sicuro e personale Obiettivo raggiunto in modo completo e sicuro Obiettivo raggiunto in modo completo Obiettivo raggiunto in modo abbastanza completo Obiettivo raggiunto in modo essenziale Obiettivo non sufficientemente raggiunto Obiettivo non raggiunto insufficiente 22 C) valutazione sommativa finale Si colloca alla fine di un quadrimestre e alla fine dell’anno e ha lo scopo di redigere un bilancio complessivo dell’apprendimento in relazione al livello di partenza. E’ il risultato dei dati misurati nelle prime due fasi (diagnostica e formativa) e delle osservazioni sistematiche circa il metodo di studio, i ritmi di apprendimento, gli stili cognitivi ed il comportamento.E’ una valutazione di tipo certificativo. Ne viene data comunicazione alla famiglia al termine del 1° e del 2° quadrimestre tramite la scheda di valutazione. Griglia di rilevazione degli obiettivi cognitivi Descrittori della valutazione voto Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste e totale autonomia anche in contesti non noti. Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare valutazioni critiche ed attivare un processo di autovalutazione. 10 Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e non noti. Possiede ricchezza e proprietà di linguaggio. È in grado di attuare un processo di autovalutazione. 9 Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste, dimostra autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e, anche parzialmente, in contesti non noti. Il linguaggio è corretto ed appropriato. 8 Lo studente dimostra di possedere le competenze su contenuti fondamentali, autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti al di fuori dei quali evidenzia difficoltà. Si esprime in modo sostanzialmente corretto. 7 Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti e di saper svolgere i compiti assegnati solo nei loro aspetti fondamentali. Le competenze raggiunte gli consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti. L’espressione risulta incerta e non sempre appropriata. 6 Lo studente evidenzia delle lacune nella conoscenza degli argomenti proposti e svolge solo in modo parziale i compiti assegnati; si orienta con difficoltà e 5 possiede un linguaggio non sempre corretto ed appropriato. Lo studente evidenzia gravi e diffuse lacune nella conoscenza degli argomenti proposti e svolge i compiti assegnati solo in parte minima e non significativa. Si esprime con grande difficoltà, commettendo errori gravi e sostanziali. 23 4 Nella nostra scuola, per le ovvie implicazioni pedagogiche e didattiche, il corpo docenti non ritiene debbano essere utilizzati i voti dall’ 1 al 3. Si ricorre all’utilizzo del 3 solo per la consegna della prova scritta in bianco e ciò sia al fine di stigmatizzare la mancanza di impegno e collaborazione di chi, pur non avendo gap linguistici o cognitivi, non tenta neppure di svolgere la prova, sia per differenziare la stessa da una svolta, seppure in maniera sommaria e gravemente insufficiente. 24 D) valutazione del comportamento Griglia di rilevazione degli aspetti comportamentali PARTECIPA ZIONE Costruttiva COMPORTAMENTO SINTESI RISPETTO REGOLE CONDOTTA Sempre corretto, responsabile e rispettoso delle regole Comportamento partecipe e costruttivo non limitato ad una sola correttezza formale. Corretto e responsabile Corretto e rispettoso delle regole. Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme. Generalm ente costante Sostanzialment e corretto con tutti. Generalmente corretto e sostanzialmente rispettoso delle regole. Comportamento generalmente corretto e adeguato senso di responsabilità. Parziale/ selettivo Generalmente corretto con gli insegnanti ma non con i compagni. Non sempre rispettoso delle regole. Comportamento non sempre rispettoso delle regole. 7 Discontin uo Poco corretto e poco rispettoso delle regole Poco rispettoso delle regole. Comportamento poco rispettoso delle regole, limitato senso di responsabilità. 6 Scarso/nu llo Scorretto verso tutti, irrispettoso delle regole e responsabile di atti gravi Comportamento che manifesta un rifiuto sistematico delle regole. Atteggiamenti e azioni di particolare gravità. 5 IMPEGNO Costante e adeguato Attiva Costante Accettabile Discontinua Rifiuto ad ogni tipo di proposta Costante CAPACITA’ RELAZIONALI Disponibile e collaborativo con tutti Rifiuto sistematico delle regole. 25 VOTO 10 9 8 Nel primo quadrimestre è possibile assegnare il voto 5 in condotta con valore deterrente. Poiché la scuola ha una finalità educativa, è necessario mettere in atto quelle strategie che consentano di stabilire un’efficace alleanza educativa tra le componenti: inoltre risulta fondamentale promuovere percorsi di presa di coscienza e di ravvedimento, che devono sempre essere sostenuti e riconosciuti,pertanto nessuna valutazione può avere un valore predittivo.Saranno ammessi alla classe successiva gli alunni che otterranno un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina e nel comportamento. 2 Consiglio orientativo E’ un documento rivolto alle classi terze stilato dal Consiglio di Classe sulla base dei vari elementi di valutazione a disposizione, della motivazione allo studio, degli interessi e delle attitudini manifestate in cui si propone l’indirizzo di studi successivo. Viene redatto al termine di un percorso svolto nell’ambito del Progetto Orientamento e viene consegnato alle famiglie nel mese di dicembre. 3 Certificazione competenze Il documento di certificazione, che la scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola primaria e alla fine della classe terza di scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.La certificazione delle competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo. Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. La certificazione è strumento utile per sostenere e orientare gli alunni nel loro percorso di apprendimento dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e, successivamente, sino al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale. Nell’a.s. 2014/15 l’Istituto comprensivo di Prevalle ha sperimentato il nuovo modello di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione . VALUTAZIONE IRC/ MATERIA ALTERNATIVA L’insegnamento della religione cattolica viene valutato con un giudizio (O-D- B-S-NS), sulla base dei seguenti criteri: 26 OTTIMO - - L’alunno conosce in maniera organica fenomeni, eventi,principi legati all’accadimento religioso, sa ragionare sugli elementi fondamentali dei temi trattati, esponendo con chiarezza le motivazioni. L’alunno coglie, seleziona ed espone criticamente i valori umani e religiosi desunti dalla realtà e dai documenti. L’alunno risale con faciltà e sicurezza alla fonte biblica o al documento, ne discrimina gli elementi costitutivi, rileva relazioni, analogie, differenze. Utilizza le categorie apprese per esaminare fatti concreti. L’alunno riconosce e comprende le modalità espressive del linguaggio religioso e usa correttamente la terminologia specifica. DISTINTO L’alunno conosce con sicurezza il fatto religioso e ne presenta le caratteristiche con correttezza. - - L’alunno coglie con precisione i valori umani e religiosi insiti nella realtà. L’alunno si orienta con sicurezza nella ricerca, discrimina ed espone correttamente gli elementi costitutivi dei documenti in esame. L’alunno riconosce segni e comprende le modalità espressive del linguaggio religioso BUONO L’alunno conosce con discreta sicurezza le caratteristiche dell’evento religioso L’alunno coglie i valori che derivano dal messaggio religioso L’alunno sa ricercare fonti e documenti, discriminando gli elementi di un testo. L’alunno riconosce segni e simboli religiosi e li sa spiegare con parole appropriate. SUFFICIENTE - L’alunno conosce gli aspetti principali dei contenuti proposti L’alunno riconosce i più immediati valori derivanti dal messaggio religioso. - L’alunno sa ricercare fonti e documenti, discriminando gli elementi costitutivi di un semplice documento. L’alunno riconosce parzialmente segni, simboli religiosi e la relativa terminologia. NON SUFFICIENTE - - L’alunno conosce i contenuti in modo frammentario. L’alunno riconosce parzialmente i principi del messaggio religioso. L’alunno manifesta incertezze a orientarsi nella ricerca e a discriminare gli elementi di un testo. L’alunno riconosce parzialmente segni,simboli religiosi ed è insicuro nell’uso della relativa terminologia. GRAVEMENTE INSUFFICIENTE L’alunno conosce i contenuti in modo lacunoso - L’alunno fatica a riconoscere i principi del messaggio religioso - L’alunno ha difficoltà a orientarsi nella ricerca e a discriminare gli elementi essenziali di un semplice testo. 27 - L’alunno non riconosce parzialmente segni, simboli religiosi e non sa utilizzare la terminologia specifica. 2.Il Giudizio di IRC può essere accompagnato da una delle seguenti note esplicative a Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti b Gli obiettivi sono stati parzialmente raggiunti c La conoscenza, la comprensione e l’uso dello specifico linguaggio disciplinare sono lacunose. d La conoscenza si è fatta più sicura, incerti rimangono la comprensione e l’uso del linguaggio. e Si rilevano lacune nella conoscenza e difficoltà nel riferirsi correttamente a documenti. f Incertezze nella conoscenza e nell’analisi dei documenti g L’interesse è buono, ma incerto è l’esito dell’apprendimento h L’interesse è sufficiente, ma incerto è l’esito dell’apprendimento i Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti l L’interesse è buono, discreto è il risultato dell’apprendimento m L’interesse è buono, sufficiente il livello dell’apprendimento n Incerti sono la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico o Qualche incertezza nell’uso del linguaggio disciplinare L’attività alternativa all’Insegnamento della Religione cattolica denominata “Studio con docente” viene valutata con un giudizio sull’impegno utilizzando i seguenti giudizi: O L’alunno si è impegnato con costanza e concentrazione nelle attività proposte portando sempre a termine i lavori assegnati D L’alunno si è impegnato con costanza e concentrazione nelle attività proposte portando quasi sempre a termine i lavori assegnati. B L’alunno si è applicato in modo soddisfacente nelle attività proposte portando sempre a 28 termine i lavori assegnati S L’alunno si è applicato in modo soddisfacente nelle attività proposte portando quasi sempre a termine i lavori assegnati NS L’alunno si è applicato con poca costanza e concentrazione nelle attività proposte e spesso non ha terminato i lavori assegnati. L’attività alternativa viene valutata con gli stessi giudizi e fa riferimento alla programmazione deliberata in Collegio Docenti COMPUTO ASSENZE Il DPR 122/09 all’art. 2 comma 10 dispone che nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ( frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato) ai fini della validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. Il coordinatore di classe è tenuto a comunicare all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e alla sua famiglia mediante avviso sul libretto delle comunicazioni il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno. Alunni che si avvalgono di IRC (o dell’attività alternativa) Monte ore settimanale Monte ore annuale Numero ore minimo di Numero ore massimo presenze di assenze 30 ore 990 743 247 36 ore 1188 891 297 Per gli alunni che non avvalendosi di IRC hanno richiesto l’uscita anticipata o l’ entrata posticipata bisogna ricalcolare la proporzione togliendo 33 ore dal monte ore annuale al fine della personalizzazione dell’orario. Le istituzioni scolastiche possono stabilire motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (dei tre quarti di presenza del monte ore annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e 29 continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di precedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Collegio dei Docenti ha deliberato che possono essere ammesse deroghe al limite delle presenze ai fini della validità dell’anno scolastico per i seguenti motivi: - presenza di patologie gravi e ricorrenti accertate (gravi motivi di salute adeguatamente documentati); - terapie e/o cure programmate; - partecipazioni ad attività sportive organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. -motivi di carattere familiare certificati e verificati. Tutte le assenze continuative, riferite alle motivazioni indicate, dovranno essere documentate .Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi assenza ( sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno scolastico verrà normalmente conteggiata ai fini dell’esclusione o inclusione nello scrutinio finale. Nel calcolo delle assenze debbono essere computati sia gli ingressi posticipati sia le uscite anticipate effettuate su richiesta delle famiglie. I coordinatori di classe cureranno durante l’anno l’accertamento delle ore di assenza effettuate dagli studenti e la relativa comunicazione alle famiglie nei casi potenzialmente più critici. PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE Il nostro Istituto imposta la propria organizzazione ispirandosi ai seguenti valori: Centralità dello studente Collaborazione tra tutte le componenti scolastiche Trasparenza nelle decisioni Efficienza nelle operazioni Collaborazione con gli Enti locali Responsabilità individuale di tutti gli operatori rispetto ad attività e risultati Per questo motivo ci impegniamo ad offrire un’offerta di servizi in continuo miglioramento soprattutto ampliando al gamma di servizi on line per facilitare le relazioni tra famiglia e scuola (modulistica sul sito della scuola, registro elettronico, possibilità di pagamenti tramite servizi home banking) Per gli aspetti organizzativi e gestionali si rimanda alla Carta dei servizi 30