ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI PREVALLE
Viale Rimembranze,3 -25080 Prevalle (BS) tel. 030/603315
[email protected]@pec.istruzione.it
www.icprevalle.gov.it
Sede Prevalle-Sede Villanuova sul ClisI
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/16:
ALL INCLUSIVE
Lavori in corso…….
attenti ai bambini
1
WORK IN PROGRESS
Dal 1 settembre 2015 l’IC di Prevalle e l’IC di Villanuova sul Clisi si sono uniti in un unico Istituto
Comprensivo.
Il presente piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/16 nasce con una sorta di
combinato disposto tra il POF dell’IC di Prevalle e quello dell’IC di Villanuova sul Clisi.
Fa pertanto riferimento alle rispettive delibere di Collegio docenti per l’approvazione dell’offerta
formativa per l’anno scolastico 2015/16 ( come da verbale Collegio docenti 10 giugno 2015 IC
Villanuova sul Clisi e verbale Collegio docenti 25 giugno 2015 IC Prevalle).
Per alcuni aspetti qualitativi e quantitativi si rimanda alla Carta dei servizi, annualmente aggiornata
ed al Rapporto di autovalutazione pubblicati sul sito della scuola www.icprevalle.gov.
LA NOSTRA SCUOLA: UN VILLAGGIO
DATI DI CONTESTO
Per quanto riguarda il territorio e il capitale sociale,le risorse economiche,materiali e professionali
si rimanda al Rapporto di autovalutazione.
La nostra comunità scolastica è formata da bambine,bambini, ragazze e ragazzi e adulti ,
insegnanti, personale ATA, famiglie,enti ed associazioni locali, coinvolti nel percorso educativo
finalizzato al perseguimento del mandato costituzionale come da artt.3,33 e 34 della nostra
Costituzione Repubblicana.
Nell’anno scolastico 2015/16 il nostro villaggio è composto da 1317 persone
1253 sono gli alunni così suddivisi:
Scuola dell’infanzia : 205 ( 116 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 36; 89 a
Prevalle di cui con cittadinanza non italiana33.)
Scuola Primaria: 632 ( 269 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 21; 363 a
Prevalle di cui con cittadinanza non italiana128.)
Scuola Secondaria: 416 ( 206 a Villanuova sul Clisi ,di cui con cittadinanza non italiana 22; 210 a
Prevalle di cui con cittadinanza non italiana 83.)
Gli alunni di cittadinanza non italiana provengono da quattro i continenti:
Europa: Romania, Albania, Olanda, Bulgaria,Serbia,Bosnia,Kossovo,Ucraina,Moldavia,Polonia.
Africa: Marocco, Tunisia, Egitto,Senegal, Nigeria,Costa d’Avorio, Ghana, Burkina Faso, Gambia.
Asia: Pakistan,India, Cina,Uzbekistan.
America: Cile, Brasile , Colombia
2
Accanto a loro ci sono 135 docenti ,20 collaboratori scolastici, 7addetti alla segreteria , la DSGA e
la Dirigente
DAI VALORI DI RIFERIMENTO ALLE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE : PER
EDUCARE UN BAMBINO OCCORRE UN INTERO VILLAGGIO
La nostra scuola è inserita nelle dinamiche evolutive della società odierna, che richiede la
formazione di persone in grado di “imparare ad imparare”,pertanto sa di dover aiutare gli allievi a
fare sintesi delle loro esperienze formative, che avvengono anche al di fuori del contesto
scolastico, e a riflettervi in chiave critica. Compito della scuola, infatti, è facilitare i bambini e i
ragazzi nella loro formazione, rendendoli rispettosi delle regole della società in cui sono inseriti già
oggi come soggetti attivi e in cui agiscono nella ricerca di un ruolo personale, familiare e civile.
La scuola deve fornire ai bambini e ragazzi le chiavi di lettura ed interpretazione della
conoscenza per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali ed antropologici nei quali gli
studenti si trovano a vivere e ad operare.
Il nostro Istituto, attraverso l’offerta formativa, alla luce delle INDICAZIONI NAZIONALI per il
curricolo del 2012 è impegnato a:
- insegnare a ricomporre i grandi temi della conoscenza superando la frammentazione delle
discipline;
- promuovere i saperi che caratterizzano un nuovo umanesimo espresso in capacità di vivere ed
agire in un mondo in continuo cambiamento;
- diffondere la consapevolezza che molte difficoltà dell’attuale condizione umana (degrado
ambientale, crisi energetiche, caos climatico, dialogo interculturale) possono essere affrontati
attraverso una collaborazione significativa tra le discipline e le culture;
- sottolineare la centralità della persona che apprende attraverso la valorizzazione del suo
percorso individuale e le possibilità offerte dalla rete di relazioni che legano i contesti famigliari e
gli ambienti sociali.
Il nostro Istituto Comprensivo vuole pertanto dare attuazione ai principi di equità e
inclusione attraverso la formazione umana degli allievi garantendo loro una valida
preparazione culturale facendo riferimento al valore della crescita di cittadinanza attiva al
servizio della comunità civile.
Per il conseguimento di tali finalità la nostra scuola vuole privilegiare:
•
una didattica laboratoriale tramite la quale possano essere vissute significative
esperienze di studio e relazionali;
3
•
una cultura della valutazione intesa come opportunità per indurre gli studenti a
monitorare la propria crescita, orientare le proprie scelte, consolidare l’idea di sé e
come modus operandi dei docenti per riflettere sull’efficacia del lavoro svolto;
•
il costante dialogo con il territorio per definire l’identità culturale e progettuale della
scuola ;
•
il consolidamento del patto di corresponsabilità come strumento regolativo e
operativo della comunità adulta educante.
Per attuare gli intenti educativi indicati, la nostra scuola pone attenzione alla costruzione di un
ambiente educativo di apprendimento, indispensabile a favorire un clima motivante e rassicurante
che promuova atteggiamenti e comportamenti consapevoli verso se stesso, il proprio processo di
apprendimento, gli altri, l’ambiente e si propone di realizzare una didattica inclusiva che si
prefigge di garantire a tutti gli alunni il maggiore apprendimento possibile e il massimo della
partecipazione al di là delle condizioni personali e sociali.
CURRICOLO e PROGRAMMAZIONE
L’Istituto dal 2014/15 è impegnato nella revisione del curricolo con i seguenti obiettivi:
2014/15 analisi delle INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO 2012: individuazione degli
obiettivi di apprendimento “irrinunciabili” in vista dei traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Elaborazione di programmazioni condivise.
2015/16 Confronto sul lavoro svolto e riconduzione ad un unico curricolo tra i due istituti
Comprensivi oggetto di dimensionamento
2016/17 Validazione del curricolo verticale per competenze
4
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA DI VILLANUOVA SUL CLISI
Cl. 1a
Cl. 2a
Cl. 3a
Cl. 4a
Cl. 5a
Italiano
7
7
6
6
6
Inglese
1
2
3
3
3
Matematica
6
6
6
6
6
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Scienze
2
2
2
2
2
Educazione fisica
2
2
2
2
2
Musica
1
1
1
1
1
Tecnologia
1
1
1
1
1
Arte e Immagine
1
1
1
1
1
Religione cattolica
2
2
2
2
2
Totale
28
28
30
30
30
DISCIPLINA
5
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA DI PREVALLE
Cl. 1a
Cl.1aTP
Italiano
7
7
6
7
6
6
7
Inglese
1
1
2
2
3
3
3
Matematica
6
6
6
6
5
5
6
Storia
2
2
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
2
2
Scienze
2
2
2
2
2
2
2
Educazione fisica
2
2
2
2
2
2
2
Musica
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
2
28 30+ 10 mensa 28 30+10 mensa 28
2
2
28
28
DISCIPLINA
Tecnologia
Cl. 2a TP
Cl. 3a Cl. 4a Cl. 5a
*
Arte e Immagine
2
Laboratorio
Religione cattolica
Totale
Cl. 2a
1
2
*L’insegnamento di tecnologia è traversale alle discipline
6
CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA 30 ORE
Italiano
ore
5
Storia
ore
2
Geografia
ore
2
Matematica
ore
4
Scienze
ore
2
Tecnologia
ore
2
Inglese
ore
3
Tedesco
ore
2
Arte e immagine
ore
2
Musica
ore
2
Educazione fisica
ore
2
Religione
ore
1
Cittadinanza e costituzione*
ore
1
CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA 36 ORE
(solo a Prevalle)
Italiano
ore
9
Storia
ore
2
Geografia
ore
2
Matematica
ore
5
Scienze
ore
2
Tecnologia
ore
2
Inglese
ore
3
Tedesco
ore
2
Arte e immagine
ore
2
Musica
ore
2
Educazione fisica
ore
2
Religione
ore
1
Mensa
ore
2
7
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
La programmazione fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. Nella scuola
per l’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte promuovere la competenza,che in questa età va intesa in modo globale ed
unitario in riferimento ai diversi campi di esperienza.
Per il Progetto educativo delle due scuole dell’infanzia vedi allegati al POF.
SCUOLA PRIMARIA
La programmazione fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012. L’orario di
lavoro del docente prevede due ore di programmazione settimanale che nel nostro Istituto si
svolgono il mercoledì. Al fine di confrontare le scelte curricolari e di ricondurle ad un unico
curricolo di Istituto, il secondo mercoledì dei mesi di novembre, gennaio, marzo e maggio è
utilizzato per uno scambio sulla programmazione ( a livello di classi parallele o di discipline ) da
parte dei docenti dei due plessi di scuola primaria. La programmazione del singolo docente
costituisce il piano di lavoro annuale che viene consegnato entro il 31 ottobre a cui segue la relazione di
verifica finale.
SCUOLA SECONDARIA
I principali documenti della programmazione educativa e didattica sono:
A - programmazione educativa e didattica della classe;
B – programmazione dei gruppi disciplinari;
C – programmazione del singolo docente
A) La PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DIDATTICA DELLA CLASSE viene effettuata dai consigli di
classe di ottobre . Nell’elaborazione della Programmazione Educativa e Didattica della Classe, ogni
Consiglio di Classe partendo dall’analisi della situazione della classe e della presenza di alunni portatori di
bisogni educativi speciali , dichiara gli obiettivi formativi, i metodi e gli strumenti adottati, le modalità di
verifica e i criteri di valutazione. Vengono inoltre inseriti la proposta annuale delle visite guidate e dei
viaggi di istruzione, la programmazione delle attività curricolari ed extracurricolari (previste dai progetti
deliberati per l’ampliamento dell’offerta formativa ad es. attività di orientamento, di educazione alla
salute.)
Nel corso dell’anno il Consiglio di Classe verifica l’attuazione della programmazione ed al termine
dell’anno scolastico ha luogo la valutazione complessiva, tramite una relazione finale della classe.
8
OBIETTIVI FORMATIVI PER LA SCUOLA SECONDARIA
Finalità educative
Capacità
A.
B.
Avere consapevolezza della
propria identità
(IDENTITA’)
C.
D.
E.
F.
G.
H.
A.
B.
C.
Saper relazionare con gli altri,
con l’ambiente, con il mondo
(CONVIVENZA CIVILE)
D.
E.
F.
G.
A.
Progettare consapevolmente
il proprio progetto di vita
(ORIENTAMENTO)
B.
C.
D.
E.
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
Saper comprendere ,saper
esprimersi e comunicare con
l’uso dei linguaggi specifici
(STRUMENTI CULTURALI)
H.
I.
J.
Conoscere ed esprimere i propri bisogni,sentimenti, emozioni
Prendere consapevolezza della propria identità sessuale e della propria
personalità
Essere sensibili a diversità e differenze
Conquistare una progressiva autonomia personale: sicurezza di sé, fiducia,gioia
di vivere,intraprendenza
Accrescere le capacità di autocontrollo per gestire le proprie emozioni
Esprimere il proprio pensiero e le proprie opinioni
Acquisire le capacità di analizzare gli stimoli esterni per decifrarli,riconoscerli e
giudicarli
Porsi in modo attivo e critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e
di sollecitazioni esterne
Comprendere la necessità del rispetto, della tolleranza, della solidarietà nei
rapporti con i coetanei e con gli adulti
Accettare i punti di vista degli altri e mettere in discussione i propri
Affrontare con responsabilità i problemi quotidiani riguardanti la cura della
propria persona in casa, nella suola e nella più ampia comunità sociale e civile
Acquisire comportamenti rispettosi a scuola-viaggi di istruzione compresi-, per
strada,negli spazi pubblici,sui mezzi di trasporto
Conoscere l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese e
gli elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali
Assumere impegni utili per la collettività diretti a persone, ambienti e
istituzioni
Acquisire comportamenti che promuovano per sé e per gli altri un benessere
psicofisico,morale e sociale
Scoprire l’importanza di conferire un senso all’insieme delle proprie esperienze
e dei propri vissuti
Sviluppare la capacità di riflettere sul proprio percorso di vita
Fare ipotesi sul proprio futuro assumendosi impegno e responsabilità
Comprendere, valorizzare e coltivare i propri talenti interessi, inclinazioni e
attitudini
Assumere impegni in base alle proprie risorse
Esprimersi in modo chiaro ed efficace
Comunicare le proprie esperienze e le proprie idee
Possedere un vocabolario attivo e adeguato agli scambi sociali e culturali
Cogliere il senso e i significati di un messaggio ricevuto
Ricavare informazioni da una pluralità di fonti
Produrre vari tipi di testi usando tecniche espressive diverse
Confrontare testi e messaggi e riconoscerne le principali caratteristiche
linguistiche e comunicative
Leggere quotidiani o ascoltare telegiornali, confrontandosi con le opinioni che
esprimono
Riconoscere ed individuare forme e strumenti di espressione orale e scritta,
grafico – pittorica e gestuale per trasmettere messaggi
Sviluppare la propria creatività attraverso linguaggi e tecniche diverse
9
A.
B.
Saper osservare la realtà,
individuare e descrivere fatti
e fenomeni
(STRUMENTI CULTURALI)
Saper risolvere problemi, da
contesti diversi e con varie
tecniche
(STRUMENTI CULTURALI)
Porsi domande e porre interrogativi
Osservare, percepire , riconoscere e confrontare situazioni,oggetti, fenomeni ed
eventi
C. Delimitare il campo di indagine e scegliere dati pertinenti
D. Scoprire somiglianze e differenze
E. Stabilire relazioni
F. Organizzare i dati secondo criteri e procedure
G. Generalizzare ed individuare proprietà comuni in contesti diversi
H. Astrarre caratteristiche generali e trasferirle in contesti dati
I. Riconoscere situazioni problematiche
J. Ricercare, acquisire ed interpretare dati e fenomeni
K. Collocare i fatti e gli eventi nel tempo e nello spazio
L. Saper scegliere forme di rappresentazione simbolica per scoprire nessi e
relazioni
M. Utilizzare forme diverse di rappresentazione
N. Accrescere motivazione e disponibilità ad apprendere
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
I.
J.
K.
L.
Eseguire correttamente un compito
Darsi degli obiettivi precisi e gestire i tempi
Saper organizzare materiali
Impiegare in modo adeguato gli strumenti in base agli obiettivi
Fare scelte coerenti e logiche in base allo scopo
Pianificare l’esecuzione di una prestazione
Applicare semplici strategie per ottenere risultati
Riflettere su esiti ed errori
Saper costruire ragionamenti ed organizzare il proprio pensiero in modo logico
e consequenziale
Esplicitare il proprio pensiero attraverso semplificazioni ed argomentazioni
Impostare problemi e ipotizzare le possibili soluzioni
Immaginare ed ipotizzare situazioni nuove
B ) La programmazione dei gruppi disciplinari condivisa e verificata nelle riunioni per discipline così
come previste nel Piano annuale delle attività
C) La programmazione del singolo docente costituisce il piano di lavoro annuale che viene consegnato
entro il 31 ottobre a cui segue la relazione di verifica finale..
10
ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA : I CARE “una cornice
unificante”
Anche su una parete della nostra scuola c'è scritto grande "I CARE". Il motto intraducibile dei giovani
americani migliori: me ne importa, mi sta a cuore che è il contrario del “me ne frego” adottato da don
Milani ,sacerdote educatore cui sono intitolati i due plessi della nostra scuola primaria.
Ma che cosa può “stare a cuore” ad una scuola ed alla nostra in particolare? Il Collegio Docenti nel
tentativo di ricondurre ad unità le proposte di ampliamento dell’offerta formativa ha individuato 5 aree:
- BENESSERE : L’influenza dei nostri pensieri sul nostro modo di essere ed operare è indiscutibile. Se
sto bene in un contesto, se mi sento apprezzato, se mi sento rispettato e capito, sia io dirigente,
insegnante, alunno o personale ATA, darò il massimo che posso dare e forse anche qualcosa di più.
Tutti i progetti che confluiscono in questa voce sono quelli che, in un certo qual modo, ci permettono di
poter realizzare tutti gli altri nel migliore dei modi .Sono in buona sostanza la conditio sine qua non del
nostro progetto educativo e di vita.
- ORIENTAMENTO: orientamento come il contrario del disorientamento. Considerato in questa
accezione l’orientamento assume una valenza fondamentale nell’ambito del comportamento umano.
Tutti gli esseri umani siano essi bambini, giovani, adulti o anziani si “orientano” ogni giorno della loro
vita nel compiere le più disparate attività. La scuola deve concorrere nel dare ai bambini e ai ragazzi gli
strumenti adeguati per saper e poter scegliere consapevolmente nella propria vita. Noi facciamo
orientamento quando facciamo prevenzione alle dipendenze, quando facciamo incontrare i ragazzi delle
classi terze col ginecologo e lo psicologo o più semplicemente quando rendiamo loro partecipi delle
finalità, degli obiettivi del nostro lavoro e dei criteri con cui verranno valutati. L’orientamento così
inteso diventa dunque un’abilità trasversale che va costruita e consolidata fin da piccoli, nell’ambito delle
proprie possibilità.
- INTEGRAZIONE:Tutti diversi, ma tutti uguali. È questo il concetto sotteso all’integrazione, che non è e
non può essere omologazione, ma inclusione nel pieno rispetto delle diversità di qualunque natura esse
siano: antropologiche, culturali,biologiche, fisiche …
- VALORIZZAZIONE In questo caso è inteso proprio letteralmente e cioè far emergere ed esaltare le
potenzialità di tutti e di ciascuno. Potenziare le eccellenze affinché non si sentano mortificate ….…E far
scoprire ai ragazzi che ciascuno di noi ha dei punti di forza su cui contare; e ciò per limitare il fenomeno
della dispersione scolastica
- PARTECIPAZIONE Intesa come contrario del “me ne frego”. È una sorta di restituzione alla società di
tutto ciò che di positivo abbiamo appreso o ci hanno insegnato. La scuola deve dunque sostenere
progetti che concretamente aiutino i ragazzi ad assumere la propria responsabilità di cittadini e a fare la
loro parte nella società. Impegnarsi sempre ed in prima persona diventa così un habitus indispensabile
per contrastare il menefreghismo, l’individualismo e l’egoismo che sempre più avanzano. La
partecipazione chiude il circolo dell’ I CARE facendolo diventare virtuoso.
11
A livello di Istituto
Area Benessere
Progetto Accoglienza
Referenti: singoli
docenti ,
commissioni
Star bene con se stessi e con
gli altri:
Sportello d’ascolto
Take care yourself
Tutti per uno,uno per tutti
Per il progetto
Generazioni
connesse il
riferimento è la FS
per
l’Informatizzazione
prof. Ferrari e la
commissione
Solo a PREVALLE
Generazioni
connesse: navigare
sicuri in rete
(azione di
prevenzione e
contrasto al
fenomeno del
cyberbullismo
promossa dal
Miur)
“Millepiedi” marcia
non competitiva a
coppie (
secondaria)
In collaborazione con la
coop.Area
Prevenzione disagio e
dipendenze ( scuola
secondaria)
Solo a VILLANUOVA
Scuola Secondaria:
educazione sanitaria (
controllo posturale, igiene
orale…)
Gruppo sportivo
Scuola dell’infanzia:
prevenzione ed educazione
alla salute e psicomotricità
Educazione all’affettività e
alla relazionalità ( scuola
secondaria)
Educazione
alimentare:Frutta e verdura
nelle scuole ( scuola
primaria)
Area
Orientamento
CoordinatoreF.S.
Prof.Puppo
Commissioni di
lavoro
Area Integrazione
Coordinatore
Referenti:
FS maestra
Lombardi e FS
maestra
Moscariello
Educazione fisica:
collaborazione con
associazioni sportive a
livello locale (
minibasket,minivolley,
karate) Adesione al progetto
regionale: A scuola di sport:
Lombardia in gioco 2016
Progetto continuità
Progetto orientamento in
collaborazione con AIB,
Maestri del Lavoro e rete
Garda Vallesabbia
Progetto contro la
dispersione e per il supporto
al successo formativo (
attività di alfabetizzazione,
di recupero e di
potenziamento; percorsi di
motivazione e di
rafforzamento del metodo
di studio)
Continuità tra primaria e
secondaria: Giochi matematici
e Coro
Progetto “Percorsi di
Incontro” finanziato dal bando
della Fondazione Comunità
Bresciana
( vedi allegato)
Commissioni e
12
Scuola secondaria:Intercultura
filmica
Scuola dell’Infanzia:
intersezione per l’inclusione
singoli docenti
Area
Valorizzazione
Coordinatore
Referenti:Singoli
docenti
Laboratorio teatrale ( scuola
primaria)
Progetto lettura (
collaborazione con la
biblioteca cittadina, progetti
attivati in tutte le classi )
Potenziamento lingua
tedesca: laboratorio con
Uwe Kind
Area
Partecipazione
coordinatore
Progetto memoria storica
ed impegno civile:
progetto sulla grande guerra
( in collaborazione con
cultori di storia locale e
gruppo alpini)
Giochi matematici (
primaria e secondaria)
Progetto musica: Opera
Domani; Banda( scuola
primaria) Coro ( scuola
primaria e secondaria)
Nati per
scrivere(scuola
primaria)
Potenziamento lingua
inglese :progetto
Story Telling
Corso di latino (
scuola secondaria)
Laboratorio
linguistico,
matematico,
scientifico
,pittorico ( scuola
dell’infanzia)
Educazione ambientale :
Progetto CAUTO
Progetto SCUOLA IN MOSTRA
Scuola secondaria:Arte tra i
banchi; School in progress
(laboratorio musicale )
Progetto Banda ( scuola
primaria)
Progetto Danza primitiva e
Musica tribale; Progetto Alice
sul Cavallo delle meraviglie;
grandoni in festa (scuola
dell’infanzia)
Scuola secondaria:consiglio
comunale ragazzi; educazione
Ambientale
Scuola primaria:educazione
ambientale (esploro il
territorio giocando,
eco..esplorando)
Progetto di sensibilizzazione
al volontariato ( Avis, AIDO)
(Scuola secondaria)
Progetto” la mia scuola per
Telethon “( scuola primaria)
Le schede dei singoli Progetti per la scuola dell’infanzia sono nei Progetti educativi allegati al POF,le altre schede per
quest’anno,data la diversa modalità di compilazione sono disponibili in Segreteria didattica
PROGETTO: “Una nuova rete comprensiva”
Il nostro Istituto ha aderito all’ avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la
realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN. Asse II
Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico –
10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione
di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione
tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave(Progetto PON/FESR
Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio )
Il progetto “Una nuova rete comprensiva” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico
per migliorare dal punto di vista dell’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo
permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento e
sull’organizzazione scolastica. Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E13
Learning, la gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM e la comunicazione scuola-famiglia;
inoltre si otterrà un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.
14
INCLUSIONE – MODALITÀ DI INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ, CON BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI E DEGLI STUDENTI STRANIERI DA POCO IN ITALIA.
All’interno dell’Istituto due sono le figure strumentali assegnate una all’area Inclusione e l’altra
all’Intercultura. Questi due assi portanti risultano trasversali a tutta la progettualità dell’Istituto.
La scuola si è dotata di un Protocollo per l’accoglienza e di un Vademecum per l’Integrazione che
sono parti integranti del presente POF ( vedi allegati)
Il PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA costituisce uno strumento di lavoro che:
- contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri
- definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici
- traccia le fasi dell’accoglienza
- propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana
- individua le risorse necessarie per tali interventi.
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, l’Istituto comprensivo si propone di:
facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri;
sostenerli nella fase d’adattamento;
entrare in relazione con la famiglia immigrata;
favorire un clima d’accoglienza nella scuola;
promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale.
15
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
Focus per qualità
integrazione
1. Passaggio da un ordine
all'altro di scuola da un anno
all'altro
Indicatori
Stabilire almeno un incontro a fine anno scolastico tra l'insegnante di sostegno
e alcuni insegnanti del nuovo ordine di scuola per il passaggio della
documentazione e delle informazioni.
Attuazione di progetti ponte tra scuola dell'infanzia/primaria; scuola
primaria/scuola media.
2. Raccordo con altri soggetti
(famiglia, A.S.L., territorio...)
3. Individuazione Funzione
strumentale e Commissione
per l’Inclusione
4. Attivazione Gruppo di
Lavoro sull’Handicap interno
alla scuola
5.Attivazione del Gruppo di
lavoro per l’inclusione
Stabilire almeno 2 incontri con i servizi, uno all'inizio e uno alla fine dell'anno
scolastico; almeno 2 con la famiglia.
La commissione di lavoro pertinente all’area della Funzione strumentale per
l’inclusione è finalizzata alla promozione di una didattica inclusiva e alla
predisposizione di azioni di miglioramento e di monitoraggio delle stesse.
Individua e attiva le procedure di stesura della documentazione inerente il
disabile o l’alunno con bisogni educativi speciali. La commissione è composta
dall’insegnante funzione strumentale, da docenti di classe e di sostegno di
ogni ordine scolastico L’insegnante funzione strumentale partecipa alle riunioni
e mantiene i contatti con il C.T.I.(Centro Territoriale per l’inclusione con sede a
Salò).
Il GLH è composto dai docenti di sostegno ed è coordinato dal dirigente
scolastico . Propone annualmente l’assegnazione dei docenti alle classi. Si
incontra tre volte l’anno con il DS per incontri di programmazione e di verifica.
Ai sensi della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre e della Circolare
Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 viene costituito il G.L.I., un gruppo di lavoro i
cui componenti rilevano, monitorano e valutano il livello di inclusività della
scuola; entro il mese di giugno, elaborano la proposta di Piano Annuale per
l’Inclusione riferito a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, da redigere
al termine di ogni anno scolastico. A tale scopo, il Gruppo di Lavoro per
l’Inclusione procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli
interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e
formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche per
incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo.
Il G.L.I. è composto da:
16
il Dirigente Scolastico o un suo delegato ( presiede alle riunioni)
la funzione strumentale per l’integrazione scolastica alunni con disabilità
docenti rappresentanti di plesso o di ordine di scuola
genitori rappresentanti del Consiglio d’Istituto
rappresentanti delle cooperative sociali che collaborano con l’Istituto
assistenti sociali dei Comuni coinvolti in progetti per l’inclusione scolastica
rappresentanti dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile territoriale
rappresentanti di Enti Territoriali e/o Associazioni.
6. Ruoli
Dirigente scolastico
Il Dirigente scolastico ha la responsabilità di tutte le fasi dell'integrazione.
Verifica che siano messe a disposizione tutte le strumentazioni idonee ad
assicurare il miglior trattamento possibile del soggetto. E' sua responsabilità
controllare che l'iter scolastico offra all'alunno il meglio delle possibilità per
recuperare i propri svantaggi. Calendarizza, all'inizio dell'anno scolastico, gli
incontri con l'Azienda Sanitaria Locale.
Insegnante di sostegno
L'insegnante di sostegno è parte integrante dell'intersezione del team e del
team di classe. E' da considerarsi come risorsa aggiuntiva assegnata alla classe
per migliorare il tessuto relazionale E' auspicabile assegnargli una o più
discipline. E' tenuto a compilare il registro personale dell'alunno portatore di
handicap in collaborazione con i docenti della classe e gli operatori sanitari.
Deve guardare al soggetto nella sua globalità, divenendo mediatore tra le
esigenze/possibilità del diversamente abile e le risorse presenti sul territorio di
appartenenza.
Insegnanti di classe
E' auspicabile che il ruolo del''insegnante di classe e dell'insegnante di sostegno
sia interscambiabile. Entrambi devono prevedere attività in piccolo gruppo, in
rapporto uno ad uno, a classi aperte.
Assistente ad personam
Opera per la promozione e la realizzazione dei progetti di vita, soprattutto
nell'area dell'autonomia personale, dell'autosufficienza di base, della
generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni
sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti nel Piano
educativo individualizzato (P.E.I.). La responsabilità sulla classe rimane
dell'insegnante di sostegno.
17
LA DIDATTICA AL CENTRO
I criteri metodologico-didattici a cui ci si ispira nascono fondamentalmente da due
convinzioni di base:
1. la complessità e il veloce cambiamento dei sistemi organizzativi, economici e sociali
della realtà in cui viviamo uniti all’incalzare delle nuove tecnologie dell’informazione e
della comunicazione portano ad una continua ristrutturazione del sapere e quindi
all’esigenza di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita (longlife learning), per cui,
oltre alle conoscenze dichiarative (sapere), alle conoscenze procedurali (saper fare), agli
atteggiamenti, convinzioni, motivazioni e valori propri di un individuo (saper essere),
diventa fondamentale saper apprendere e quindi di conseguenza insegnare ad imparare.
2. il processo di apprendimento scaturisce da “una collaborazione negoziata” tra
insegnante e studente e tra studente e studente, in cui, mediante l’utilizzo di opportune
strategie di apprendimento e di insegnamento, si costruiscono significati, conoscenze e
competenze sulla base di esperienze vissute o “riflesse”.
Promuovere il successo formativo e la crescita personale degli alunni in quest’ottica comporta
dunque l’utilizzo di una didattica varia ed integrata, le cui linee identificative sono:
• la centralità dell’allievo
• l’esplicitazione degli obiettivi e la condivisione degli scopi per orientare l’alunno in ogni
momento del suo processo formativo
• l’esplicitazione e la condivisione dei criteri e degli strumenti in base ai quali si valuta la
prestazione• il coinvolgimento dell’allievo in scelte e decisioni per sviluppare senso di
responsabilità ed autonomia• l’impiego di particolari modalità di lavoro, per fare emergere
bisogni, motivazioni, atteggiamenti, convinzioni, a volte ostacolanti, farli evolvere,
orientandoli e monitorandoli
• l’uso di diversi canali di comunicazione che prevedano l’utilizzo di molteplici linguaggi
tra cui oltre all’italiano, la lingua straniera, il linguaggio tecnico-scientifico, informatico,
iconico, musicale e corporeo per fare emergere le diverse intelligenze
• lo sviluppo di strategie di apprendimento quali memorizzare, osservare e dedurre,
confrontare e comparare, analizzare e sintetizzare, sistematizzare e categorizzare
• l’utilizzo del problem-solving per stimolare a mettere in atto microstrategie, finalizzate
alla soluzione di problemi all’interno di compiti specifici e macrostrategie finalizzate alla
sfera delle decisioni e alla gestione dei processi cognitivi di pianificazione, esecuzione e
controllo
• l’impiego di attività che facilitino la traduzione di conoscenze in abilità procedurali e il
loro trasferimento in altri ambiti
• modalità di lavoro a coppie o in gruppi per imparare a cooperare, ad argomentare il
proprio punto di vista, ad ascoltare e rispettare il punto di vista di altri
• l’utilizzo di momenti di discussione e riflessione individuale e/o condivisa con i
compagni sui processi attivati, per sviluppare consapevolezza sul proprio modo di
18
apprendere e di lavorare
• l’impiego di una didattica laboratoriale basata su progetti o percorsi modulari e di
flessibilità oraria per interventi mirati e differenziati sia per recuperare e consolidare
abilità sia per promuovere l’eccellenza
• la progettazione di Unità di Apprendimento finalizzate a concretizzare gli obiettivi
formativi e gli obiettivi specifici di ogni disciplina in percorsi di lavoro per lo sviluppo di
competenze.
19
VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le disposizioni normative di riferimento sono state unificate nel Decreto del Presidente della
Repubblica del 22 giugno 2009, n. 122. Per la scuola primaria i punti salienti del decreto possono
essere così riassunti:
La valutazione, espressione dell'autonomia professionale docente, deve essere tempestiva e
trasparente e "ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni". Essa assume un carattere prettamente formativo e concorre al
successo scolastico di ciascun alunno.
La valutazione è effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe (tutti i docenti,
compresi eventualmente quelli di sostegno e religione). La non ammissione alla classe successiva è
possibile solo in casi eccezionale e comprovati da specifica motivazione.
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento viene registrata su un apposito
documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno). La valutazione del comportamento è
espressione collegiale del team docenti e viene formulata tramite un giudizio sintetico. La
valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti è effettuata mediante l'attribuzione di voti
espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello di maturazione globale raggiunto
dall'alunno .
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Le valutazioni intermedie e finali, espresse in decimi sul Documento di valutazione, sono
attribuite sulla base dei seguenti criteri
VOTO
10
9
Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza
delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline.
Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale.
Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena
capacità di rielaborare e organizzare collegamenti tra saperi
diversi
.
8
Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi,
sicura capacità espositiva
7
Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e
delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di
organizzare i contenuti appresi
6
5
Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole
discipline, parziale padronanza delle abilità e delle
strumentalità di base, semplice capacità espositiva
Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa
capacità di riconoscere e risolvere problemi semplici
20
Per la valutazione del “comportamento” gli indicatori stabiliti sono i seguenti:
- Interesse, motivazione e partecipazione al dialogo educativo
- Collaborazione con compagni e adulti (docenti e altre figure presenti)
- Rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e delle regole
GIUDIZIO
OTTIMO
CRITERI DI VALUTAZIONE
r
L’alunna/o dimostra:
rispett
rispetto delle regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e
consapevolezza;
DISTINTO
BUONO
SUFFICIENTE
puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche
interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della
scuola
ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione
L’alunna/o
rispetta generalmente le regole e è sempre disponibile a modificare i
suoi comportamenti in positivo
dimostra costante adempimento dei doveri scolastici
dimostra interesse e partecipazione costruttiva alle attività della
scuola;
assume un ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe
L’alunna/o dimostra:
rispetto delle regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di
ririchiami
interesse adeguato
svolgimento regolare dei compiti assegnati
correttezza nei rapporti interpersonali
L’alunna/o dimostra:
di aver bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle
varie
situazioni;
sufficiente consapevolezza del proprio dovere
interesse selettivo
saltuario svolgimento dei compiti assegnati
partecipazione discontinua all’attività didattica
rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri.
SCUOLA SECONDARIA: CRITERI E STRUMENTI DELL’ACCERTAMENTO E DELLA VALUTAZIONE
La valutazione rappresenta un capitolo molto importante e complesso all’interno del sistema
scolastico, in quanto rappresenta uno strumento indispensabile per raccogliere dati ed informazioni
utili per riflettere sulla programmazione delle attività e per costruire pratiche di miglioramento.
Si articola a diversi livelli:
21
1) Valutazione degli apprendimenti e del comportamento
2) Consiglio orientativo
3) Certificazione delle competenze
1) VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO
Prevede quattro fasi:
A) valutazione iniziale
Si colloca nella prima fase dell’anno scolastico, ha una funzione diagnostica circa i livelli cognitivi
di partenza (in termini di conoscenze ed abilità) e le caratteristiche affettive d’ingresso (gli
atteggiamenti verso la scuola e le singole materie) degli alunni. E’ il punto di partenza per definire
il percorso didattico.
B) valutazione formativa intermedia in itinere
Accompagna in itinere il processo didattico per accertare e monitorare, attraverso un’ampia
tipologia di prove sia orali che scritte,pratiche, i livelli di apprendimento e le competenze
raggiunte e per attivare tempestivamente le opportune azioni correttive o compensative. Oltre agli
aspetti misurabili dell’apprendimento, si raccolgono informazioni sistematiche e continuative in
merito a ciò che può condizionare l’apprendimento e il rendimento degli allievi come la
partecipazione, l’attenzione, la collaborazione, l’interesse, l’autonomia, il metodo di lavoro e il
comportamento.
voto
giudizio
10
ottimo
9
distinto
8
buono
7
discreto
6
sufficiente
5
non sufficiente
4
gravemente
Esito
Obiettivo raggiunto pienamente in modo
sicuro e personale
Obiettivo raggiunto in modo completo e
sicuro
Obiettivo raggiunto in modo completo
Obiettivo raggiunto in modo abbastanza
completo
Obiettivo raggiunto in modo essenziale
Obiettivo non sufficientemente raggiunto
Obiettivo non raggiunto
insufficiente
22
C) valutazione sommativa finale
Si colloca alla fine di un quadrimestre e alla fine dell’anno e ha lo scopo di redigere un bilancio
complessivo dell’apprendimento in relazione al livello di partenza. E’ il risultato dei dati misurati
nelle prime due fasi (diagnostica e formativa) e delle osservazioni sistematiche circa il metodo di
studio, i ritmi di apprendimento, gli stili cognitivi ed il comportamento.E’ una valutazione di tipo
certificativo.
Ne viene data comunicazione alla famiglia al termine del 1° e del 2° quadrimestre tramite la scheda
di valutazione.
Griglia di rilevazione degli obiettivi cognitivi
Descrittori della valutazione
voto
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste e totale autonomia
anche in contesti non noti. Si esprime in modo sicuro ed appropriato, sa formulare
valutazioni critiche ed attivare un processo di autovalutazione.
10
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste, dimostra
autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e non noti. Possiede
ricchezza e proprietà di linguaggio. È in grado di attuare un processo di
autovalutazione.
9
Lo studente dimostra di possedere tutte le competenze richieste, dimostra
autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti e, anche
parzialmente, in contesti non noti. Il linguaggio è corretto ed appropriato.
8
Lo studente dimostra di possedere le competenze su contenuti fondamentali,
autonomia e capacità di trasferire le competenze in contesti noti al di fuori dei quali
evidenzia difficoltà. Si esprime in modo sostanzialmente corretto.
7
Lo studente dimostra di conoscere gli argomenti proposti e di saper svolgere i
compiti assegnati solo nei loro aspetti fondamentali. Le competenze raggiunte gli
consentono una parziale autonomia solo nei contesti noti. L’espressione risulta
incerta e non sempre appropriata.
6
Lo studente evidenzia delle lacune nella conoscenza degli argomenti proposti
e svolge solo in modo parziale i compiti assegnati; si orienta con difficoltà e
5
possiede un linguaggio non sempre corretto ed appropriato.
Lo studente evidenzia gravi e diffuse lacune nella conoscenza degli argomenti
proposti e svolge i compiti assegnati solo in parte minima e non significativa. Si
esprime con grande difficoltà, commettendo errori gravi e sostanziali.
23
4
Nella nostra scuola, per le ovvie implicazioni pedagogiche e didattiche, il corpo docenti non ritiene
debbano essere utilizzati i voti dall’ 1 al 3.
Si ricorre all’utilizzo del 3 solo per la consegna della prova scritta in bianco e ciò sia al fine di
stigmatizzare la mancanza di impegno e collaborazione di chi, pur non avendo gap linguistici o
cognitivi, non tenta neppure di svolgere la prova, sia per differenziare la stessa da una svolta, seppure
in maniera sommaria e gravemente insufficiente.
24
D) valutazione del comportamento
Griglia di rilevazione degli aspetti comportamentali
PARTECIPA
ZIONE
Costruttiva
COMPORTAMENTO
SINTESI
RISPETTO REGOLE
CONDOTTA
Sempre corretto,
responsabile e
rispettoso delle
regole
Comportamento
partecipe e
costruttivo non
limitato ad una sola
correttezza formale.
Corretto e
responsabile
Corretto e rispettoso
delle regole.
Comportamento
corretto,
responsabile e
rispettoso delle
norme.
Generalm
ente
costante
Sostanzialment
e corretto con
tutti.
Generalmente
corretto e
sostanzialmente
rispettoso delle
regole.
Comportamento
generalmente
corretto e adeguato
senso di
responsabilità.
Parziale/
selettivo
Generalmente
corretto con gli
insegnanti ma
non con i
compagni.
Non sempre
rispettoso delle
regole.
Comportamento
non sempre
rispettoso delle
regole.
7
Discontin
uo
Poco corretto e
poco rispettoso
delle regole
Poco rispettoso delle
regole.
Comportamento
poco rispettoso
delle regole,
limitato senso di
responsabilità.
6
Scarso/nu
llo
Scorretto verso
tutti,
irrispettoso
delle regole e
responsabile di
atti gravi
Comportamento che
manifesta un rifiuto
sistematico delle
regole.
Atteggiamenti e
azioni di particolare
gravità.
5
IMPEGNO
Costante
e
adeguato
Attiva
Costante
Accettabile
Discontinua
Rifiuto ad
ogni tipo di
proposta
Costante
CAPACITA’
RELAZIONALI
Disponibile e
collaborativo
con tutti
Rifiuto sistematico
delle regole.
25
VOTO
10
9
8
Nel primo quadrimestre è possibile assegnare il voto 5 in condotta con valore deterrente. Poiché la
scuola ha una finalità educativa, è necessario mettere in atto quelle strategie che consentano di
stabilire un’efficace alleanza educativa tra le componenti: inoltre risulta fondamentale promuovere
percorsi di presa di coscienza e di ravvedimento, che devono sempre essere sostenuti e
riconosciuti,pertanto nessuna valutazione può avere un valore predittivo.Saranno ammessi alla classe
successiva gli alunni che otterranno un voto non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina e nel
comportamento.
2 Consiglio orientativo
E’ un documento rivolto alle classi terze stilato dal Consiglio di Classe sulla base dei vari elementi di
valutazione a disposizione, della motivazione allo studio, degli interessi e delle attitudini manifestate
in cui si propone l’indirizzo di studi successivo. Viene redatto al termine di un percorso svolto
nell’ambito del Progetto Orientamento e viene consegnato alle famiglie nel mese di dicembre.
3 Certificazione competenze
Il documento di certificazione, che la scuola è tenuta a rilasciare alla fine della classe quinta di scuola
primaria e alla fine della classe terza di scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia
dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.La certificazione delle
competenze, che accompagna il documento di valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni, rappresenta un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni utili in
senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo, quinquennale e triennale, anche in
vista della ulteriore certificazione delle competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo.
Tale operazione, pertanto, piuttosto che come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti
disciplinari, va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi
acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati. La certificazione è strumento
utile per sostenere e orientare gli alunni nel loro percorso di apprendimento dalla scuola primaria alla
scuola secondaria di primo grado e, successivamente, sino al conseguimento di un titolo di studio o di una
qualifica professionale. Nell’a.s. 2014/15 l’Istituto comprensivo di Prevalle ha sperimentato il nuovo
modello di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione .
VALUTAZIONE IRC/ MATERIA ALTERNATIVA
L’insegnamento della religione cattolica viene valutato con un giudizio (O-D- B-S-NS), sulla base dei
seguenti criteri:
26
OTTIMO
-
-
L’alunno conosce in maniera organica fenomeni, eventi,principi legati all’accadimento religioso, sa
ragionare sugli elementi fondamentali dei temi trattati, esponendo con chiarezza le motivazioni.
L’alunno coglie, seleziona ed espone criticamente i valori umani e religiosi desunti dalla realtà e dai
documenti.
L’alunno risale con faciltà e sicurezza alla fonte biblica o al documento, ne discrimina gli elementi
costitutivi, rileva relazioni, analogie, differenze. Utilizza le categorie apprese per esaminare fatti
concreti.
L’alunno riconosce e comprende le modalità espressive del linguaggio religioso e usa correttamente
la terminologia specifica.
DISTINTO
L’alunno conosce con sicurezza il fatto religioso e ne presenta le caratteristiche con correttezza.
-
-
L’alunno coglie con precisione i valori umani e religiosi insiti nella realtà.
L’alunno si orienta con sicurezza nella ricerca, discrimina ed espone correttamente gli elementi
costitutivi dei documenti in esame.
L’alunno riconosce segni e comprende le modalità espressive del linguaggio religioso
BUONO
L’alunno conosce con discreta sicurezza le caratteristiche dell’evento religioso
L’alunno coglie i valori che derivano dal messaggio religioso
L’alunno sa ricercare fonti e documenti, discriminando gli elementi di un testo.
L’alunno riconosce segni e simboli religiosi e li sa spiegare con parole appropriate.
SUFFICIENTE
-
L’alunno conosce gli aspetti principali dei contenuti proposti
L’alunno riconosce i più immediati valori derivanti dal messaggio religioso.
-
L’alunno sa ricercare fonti e documenti, discriminando gli elementi costitutivi di un semplice
documento.
L’alunno riconosce parzialmente segni, simboli religiosi e la relativa terminologia.
NON SUFFICIENTE
-
-
L’alunno conosce i contenuti in modo frammentario.
L’alunno riconosce parzialmente i principi del messaggio religioso.
L’alunno manifesta incertezze a orientarsi nella ricerca e a discriminare gli elementi di un testo.
L’alunno riconosce parzialmente segni,simboli religiosi ed è insicuro nell’uso della relativa
terminologia.
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
L’alunno conosce i contenuti in modo lacunoso
- L’alunno fatica a riconoscere i principi del messaggio religioso
- L’alunno ha difficoltà a orientarsi nella ricerca e a discriminare gli elementi essenziali di un semplice
testo.
27
- L’alunno non riconosce parzialmente segni, simboli religiosi e non sa utilizzare la terminologia specifica.
2.Il Giudizio di IRC può essere accompagnato da una delle seguenti note esplicative
a
Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti
b
Gli obiettivi sono stati parzialmente raggiunti
c
La conoscenza, la comprensione e l’uso dello specifico linguaggio disciplinare sono lacunose.
d
La conoscenza si è fatta più sicura, incerti rimangono la comprensione e l’uso del linguaggio.
e
Si rilevano lacune nella conoscenza e difficoltà nel riferirsi correttamente a documenti.
f
Incertezze nella conoscenza e nell’analisi dei documenti
g
L’interesse è buono, ma incerto è l’esito dell’apprendimento
h
L’interesse è sufficiente, ma incerto è l’esito dell’apprendimento
i
Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti
l
L’interesse è buono, discreto è il risultato dell’apprendimento
m
L’interesse è buono, sufficiente il livello dell’apprendimento
n
Incerti sono la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico
o
Qualche incertezza nell’uso del linguaggio disciplinare
L’attività alternativa all’Insegnamento della Religione cattolica denominata “Studio con docente” viene
valutata con un giudizio sull’impegno utilizzando i seguenti giudizi:
O
L’alunno si è impegnato con costanza e concentrazione nelle attività proposte portando sempre
a termine i lavori assegnati
D
L’alunno si è impegnato con costanza e concentrazione nelle attività proposte portando quasi
sempre a termine i lavori assegnati.
B
L’alunno si è applicato in modo soddisfacente nelle attività proposte portando sempre a
28
termine i lavori assegnati
S
L’alunno si è applicato in modo soddisfacente nelle attività proposte portando quasi sempre a
termine i lavori assegnati
NS
L’alunno si è applicato con poca costanza e concentrazione nelle attività proposte e spesso non
ha terminato i lavori assegnati.
L’attività alternativa viene valutata con gli stessi giudizi e fa riferimento alla programmazione deliberata in
Collegio Docenti
COMPUTO ASSENZE
Il DPR 122/09 all’art. 2 comma 10 dispone che nella scuola secondaria di primo grado, ferma
restando la frequenza richiesta dall’articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e
successive modificazioni, ( frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale personalizzato) ai fini della
validità dell’anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi
eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione
che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o
all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del
consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
Il coordinatore di classe è tenuto a comunicare all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e
alla sua famiglia mediante avviso sul libretto delle comunicazioni il limite minimo delle ore di
presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno.
Alunni che si avvalgono di IRC (o dell’attività alternativa)
Monte ore
settimanale
Monte ore annuale
Numero ore minimo di Numero ore massimo
presenze
di assenze
30 ore
990
743
247
36 ore
1188
891
297
Per gli alunni che non avvalendosi di IRC hanno richiesto l’uscita anticipata o l’ entrata posticipata
bisogna ricalcolare la proporzione togliendo 33 ore dal monte ore annuale al fine della
personalizzazione dell’orario.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite (dei tre
quarti di presenza del monte ore annuale). Tale deroga è prevista per assenze documentate e
29
continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di precedere alla valutazione degli alunni interessati.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato che possono essere ammesse deroghe al limite delle presenze ai
fini della validità dell’anno scolastico per i seguenti motivi:
- presenza di patologie gravi e ricorrenti accertate (gravi motivi di salute adeguatamente
documentati);
- terapie e/o cure programmate;
- partecipazioni ad attività sportive organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.
-motivi di carattere familiare certificati e verificati.
Tutte le assenze continuative, riferite alle motivazioni indicate, dovranno essere documentate .Al di
fuori delle suddette deroghe qualsiasi assenza ( sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante
l’anno scolastico verrà normalmente conteggiata ai fini dell’esclusione o inclusione nello scrutinio
finale. Nel calcolo delle assenze debbono essere computati sia gli ingressi posticipati sia le uscite
anticipate effettuate su richiesta delle famiglie. I coordinatori di classe cureranno durante l’anno
l’accertamento delle ore di assenza effettuate dagli studenti e la relativa comunicazione alle famiglie
nei casi potenzialmente più critici.
PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE
Il nostro Istituto imposta la propria organizzazione ispirandosi ai seguenti valori:
Centralità dello studente
Collaborazione tra tutte le componenti scolastiche
Trasparenza nelle decisioni
Efficienza nelle operazioni
Collaborazione con gli Enti locali
Responsabilità individuale di tutti gli operatori rispetto ad attività e risultati
Per questo motivo ci impegniamo ad offrire un’offerta di servizi in continuo miglioramento
soprattutto ampliando al gamma di servizi on line per facilitare le relazioni tra famiglia e scuola
(modulistica sul sito della scuola, registro elettronico, possibilità di pagamenti tramite servizi home
banking)
Per gli aspetti organizzativi e gestionali si rimanda alla Carta dei servizi
30
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POF A.S.2015 - Istituto Comprensivo di Prevalle