CENTRO SALESIANO «DON BOSCO» SCUOLA PARITARIA (Decreto 17/01/2002) Via Zanovello 1 – Treviglio (BG) Tel. (0363) 31.39.11 – Fax (0363) 31.39.08 DELLA CLASSE QUINTA LETTERARIO-CLASSICO (art. 5, DPR 323/98) Treviglio, 12 Maggio 2009 sc uo la s eco nda ria di s e co n do g ra do via G. Zanovello, 1 - 24047 TREVIGLIO – Bergamo tel 0363.31.39.11 – fax 0363.31.39.08 posta elettronica [email protected] DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5a LETTERARIO - CLASSICO (art. 5, DPR 323/98) Treviglio, 12 Maggio 2009 INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Presentazione della classe ................................................................................................... Itinerario scolastico nel quinquennio ........................................................................... Elenco degli allievi ......................................................................................................... Organigramma dei docenti del triennio ...................................................................... Il Consiglio di Classe ..................................................................................................... p. p. p. p. p. 3 3 4 5 6 Attività complementari ed integrative svolte nell’anno scolastico in corso .......... p. 7 PIATTAFORMA DEI CONTENUTI E PROFILI DISCIPLINARI Piattaforma dei contenuti .................................................................................................... Premessa ........................................................................................................................... Modulo 1 – Area comune: La ricerca del senso .............................................................. Modulo 2 – Area comune: La cultura della crisi ........................................................... Modulo 3 – Area scientifica........................................................................................... p. 9 p. 9 p. 11 p. 17 p. 22 Lavori di ricerca predisposti dai candidati .................................................................... p. 29 Profilo delle singole discipline ........................................................................................... Italiano .............................................................................................................................. Storia ................................................................................................................................. Filosofia ............................................................................................................................ Latino e Greco................................................................................................................. Inglese ............................................................................................................................... Matematica e Fisica ......................................................................................................... Scienze .............................................................................................................................. Storia dell’arte .................................................................................................................. Educazione fisica............................................................................................................. p. 30 p. 30 p. 32 p. 34 p. 36 p. 38 p. 40 p. 42 p. 44 p. 46 CRITERI DI VALUTAZIONE E FIRME DEL CONSIGLIO Valutazione .............................................................................................................................. Criteri di valutazione adottati nel corso dell’anno scolastico ................................... Tavola docimologica ...................................................................................................... Griglie per la valutazione della prima prova ............................................................... Griglia per la valutazione della seconda prova ........................................................... Griglia per la valutazione della terza prova ................................................................ Criteri per la conduzione e la valutazione del colloquio............................................ Griglia per la valutazione del colloquio orale ............................................................. p. 48 p. 48 p. 50 p. 51 p. 55 p. 56 p. 57 p. 58 Attività di sostegno e recupero............................................................................................ p. 59 Il credito scolastico e formativo ......................................................................................... p. 61 Criteri per l’attribuzione ................................................................................................ p. 61 Tabella “A” per l’attribuzione del credito scolastico ................................................ p. 62 Firme del Coordinatore delle attività didattiche, dei Docenti e dei Rappresentanti di classe ............................................................................................ p. 63 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ANNO SCOLASTICO 2008/2009 ITINERARIO SCOLASTICO NEL QUINQUENNIO La classe QUINTA LICEO LETTERARIO-CLASSICO del Centro salesiano “Don Bosco” di Treviglio si presenta all’Esame di Stato composta da 19 alunni: 9 studenti e 10 studentesse; 17 hanno frequentato il triennio finale del liceo classico nel Centro “Don Bosco” mentre due allievi sono stati inseriti a partire dal quarto anno. In questa presentazione “globale” non è ovviamente compresa l’indicazione del profitto nelle singole discipline: lo si rimanda alla pagella scolastica di ciascuno studente. Al gruppo va riconosciuto un buon livello di autodisciplina, progressivamente cresciuto nell’ultimo triennio: ne è potuto derivare, per le relazioni interpersonali, un clima cordiale e “simpatico” degli studenti tra loro e di collaborazione attiva, responsabile e proficua con il corpo docente. Il dialogo didattico-educativo è stato assicurato da una costruttiva e vivace partecipazione alle lezioni, nonché alle numerose iniziative extra-curricolari, spesso frutto dell’iniziativa degli stessi studenti. L’impegno di preparazione e rielaborazione personale si è rivelato globalmente buono, in certi casi addirittura eccellente. Il rapporto educativo studenti/docenti si è ispirato con progressiva apertura alla proposta formativa dell’Istituto Salesiano. La storia della classe si offre in sintesi sinottica nella seguente tabella: Anno Scolastico Classe N° alunni Ripetenti Non promossi Trasferiti a fine anno Trasferiti in corso d’anno Nuovi iscritti Tabella riassuntiva nel corso del quinquennio 2004 / 2005 PRIMA 24 1 1 2 - - 2005 / 2006 SECONDA 22 1 - 1 1 - 2006 / 2007 TERZA 20 - 3 - - - 2007 / 2008 QUARTA 19 - - - - 2 2008 / 2009 QUINTA 19 - - - - - ELENCO DEGLI ALLIEVI DELLA QUINTA LETTERARIO-CLASSICO 1. BOSCO MATTIA 2. CALABRIA STEFANO 3. CORTESI NICOLA 4. DUZIONI ELSA 5. FANELLI MARTA 6. FINARDI ANNALISA 7. KHOURI CHALOUHI CARLA 8. LONGARETTI SARA 9. MAGGIONI RICCARDO 10. MASCHERPA EMANUELE 11. MAURI MADDALENA 12. MAZZA ELISA 13. MORIGGI LEONARDO 14. PIOVANI GIANLUCA VALERIO 15. POLINELLI ANDREA 16. RESMINI DAVIDE 17. ROMEO ELEONORA 18. ROMEO ROSSELLA 19. VENTURELLI ALESSANDRA ORGANIGRAMMA DEI DOCENTI DEL TRIENNIO Materia Anno N° ore/sett. Religione III IV 2 2 V 2 SALA Giovanni SALA Giovanni SALA Giovanni Italiano III IV V 4 4 5 PICHIERRI Giuseppe PICHIERRI Giuseppe DELLEGRAZIE Lucia Latino III IV V 4 3 4 LAMA Mariachiara LAMA Mariachiara LAMA Mariachiara III 3 LAMA Mariachiara IV 3 LAMA Mariachiara V 3 LAMA Mariachiara III IV 3 3 V 3 DONEDA Marina Angela DONEDA Marina Angela DONEDA Marina Angela III IV 3 3 FELTRIN Giacomo FELTRIN Giacomo V 3 FELTRIN Giacomo III IV V 3 3 3 FELTRIN Giacomo FELTRIN Giacomo FELTRIN Giacomo III IV 2 3 V 2 BIANCHI Giselle BIANCHI Giselle BIANCHI Giselle Fisica III IV V 2 2 2 BIANCHI Giselle BIANCHI Giselle BIANCHI Giselle Scienze-Chimica III IV V 2 2 2 PIZZETTI Maria Gabriella PIZZETTI Maria Gabriella PIZZETTI Maria Gabriella Storia dell’Arte III IV V 2 2 2 ZANA Lodovico ZANA Lodovico ZANA Lodovico Ed. Fisica III IV V 2 2 2 PILERI Luciano PILERI Luciano PILERI Luciano Greco Inglese Storia Filosofia Matematica Docente IL CONSIGLIO DI CLASSE Docenti del Consiglio di Classe Disciplina d’insegnamento Ore lezioni/sett. BIANCHI Giselle MATEMATICA - FISICA DELLEGRAZIE Lucia ITALIANO 5 DONEDA Marina Angela INGLESE 3 FELTRIN Giacomo STORIA - FILOSOFIA 3+3 LAMA Mariachiara LATINO - GRECO 4+3 PILERI Luciano EDUCAZIONE FISICA 2 PIZZETTI Maria Gabriella SCIENZE 2 SALA Giovanni RELIGIONE 2 ZANA Lodovico STORIA DELL’ARTE 2 E CHIMICA 2+2 ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO Nel corso dell’anno scolastico 2008-2009 la classe quinta letterario-classico ha partecipato con interesse alle attività complementari ed integrative qui di seguito elencate: Viaggio d’istruzione All’inizio dell’anno scolastico (7-11 ottobre) la classe ha partecipato con vivo interesse e coinvolgimento ad una visita culturale nelle città di Barcellona e Tarragona, con visita al Monastero cistercense di Poblet. Altre uscite culturali 19-22 dicembre: Londra, con insegnante madre-lingua. 14 gennaio: Parma, mostra del Correggio, camera di San Paolo, cupole del Duomo e di S. Giovanni. 1-3 maggio: Roma rinascimentale e barocca. Film V. De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini. L. Hallstrom, Le regole della casa del sidro. L. Visconti, Il Gattopardo. Teatri Numerosi alunni della classe hanno assistito alla rappresentazione di: Sei personaggi in cerca d’autore, di L. PIRANDELLO, regia di G. Bosetti (2 novembre 2008, al teatro Carcano di Milano). Pensaci Giacomino!, di L. PIRANDELLO, regia di E. Vetrano e S. Randisi (22 marzo 2009, al teatro Carcano di Milano). Ippolito di EURIPIDE, regia di C. Marconi (in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano) (13 febbraio 2009, al teatro Verga di Milano). Incontri e Dibattiti Incontro tenuto dal prof. Michael Flynn per presentare il nuovo dizionario della Oxford University Press e per insegnare ad ottimizzarne la consultazione (4 novembre). Questioni di bioetica: incontri sul tema della vita, incontro tenuto dal dott. Mauro Mascherpa, primario di Medicina generale all’Azienda ospedaliera di Melzo e collaboratore presso il Centro di aiuto alla vita di Melzo (15 gennaio). Prevenzione delle patologie cardiovascolari, intervento tenuto dal dott. Giuseppe Pizzetti, cardiologo all’ospedale San Raffaele di Milano (17 gennaio). Incontri di orientamento universitario, colloqui con docenti universitari o con ex-allievi frequentanti diversi corsi di laurea (7 febbraio). Questioni di bioetica: incontri sul tema della malattia terminale, incontro tenuto dal dott. Giustino Luce, medico della terapia del dolore presso l’ospedale San Gerardo di Monza (12 marzo). Fisica sognante, lezione-spettacolo di Federico Benuzzi: un’alternanza di esercizi di giocoleria e di riflessioni sulle leggi della Fisica che li governano e sulle leggi della Matematica che li descrivono (14 marzo). La Phèdre di Racine, intervento-lezione a cura della prof.ssa Kathia Guerra sul teatro classico francese e il confronto con il modello greco e latino (2 aprile). Resistenza al freddo: l’affascinante mondo della superconduttività. Esperienza di laboratorio di fisica moderna presso l’Università degli Studi di Milano, dipartimento di Fisica (4 maggio). Progetto orientamento universitario La giornata di colloqui organizzata nel presente anno scolastico rientra in un progetto di orientamento universitario di durata biennale, che ha previsto anche la possibilità di uno sportello psico-attitudinale, una simulazione dei test di ingresso e diversi programmi di informazione sulle singole facoltà e corsi di laurea. La scelta delle attività complementari ed integrative è avvenuta su proposta dei singoli docenti o degli studenti stessi, in collaborazione con l’intero Consiglio di Classe, in modo che ogni singola iniziativa risultasse ben inserita nel lavoro complessivo dell’anno. Due sono le principali ragioni che hanno spinto il Consiglio di Classe ad integrare la consueta attività didattica con iniziative che esulassero dal ritmo scolastico: approfondire ed indagare da punti di vista inusuali tematiche affrontate nei programmi scolastici; ampliare l’orizzonte degli interessi degli allievi, sollecitando l’impegno personale. PIATTAFORMA DEI CONTENUTI PREMESSA La piattaforma dei contenuti che di seguito riproduciamo è il risultato del lavoro di programmazione del Consiglio di Classe della Quinta Letterario Classico di questo Centro Salesiano. Alla sua costruzione hanno contribuito almeno due ordini di riflessioni: 1) l’esperienza maturata in nove anni di sperimentazione, anzitutto, aveva già incoraggiato gli insegnanti del Consiglio di Classe a ripensare i propri programmi secondo una strutturazione che favorisse l’approccio per concetti alla materia (orientamento poi confortato dal lavoro della Commissione Brocca) e una marcata apertura degli stessi in senso pluri- e inter- disciplinare. L’esperienza maturata negli scorsi anni costituisce minuziosa documentazione di questo cammino, rendendo meno “traumatica” l’assunzione della “filosofia” sottesa al Nuovo Esame di Stato; 2) proprio il Nuovo Esame di Stato è la seconda motivazione che ci ha spinto a ripensare i contenuti disciplinari in senso “integrato”. Esso, infatti, opportunamente, si fa interprete delle nuove esigenze che il mutato contesto socio-culturale presenta alla scuola traducendo in saggezza pedagogica tale capacità di lettura. Il risultato è un esame “pluridisciplinare” che “intende accertare la capacità del candidato di stabilire collegamenti tra competenze e conoscenze diverse” oltre che “naturalmente la sua preparazione nelle singole discipline”. Esso chiede che i contenuti disciplinari e interdisciplinari vengano distribuiti in “moduli” e “percorsi formativi”, oltre che integrati da tutte le attività curricolari ed extra-curricolari che la scuola riterrà opportuno attivare. Una lettura attenta delle indicazioni ministeriali sottolinea con chiarezza due elementi: a) la necessità di andare oltre la vecchia logica di programmazione “per discipline”, in cui la creatività e il carattere attivo della didattica venivano sacrificati alla dittatura del programma da svolgere, dando luogo a un insegnamento “monadologico”, concepito come la risultante dei mondi autonomi e autoreferenziali dei singoli insegnanti e delle singole discipline. Una esigenza che dovrebbe trovare conforto (almeno si auspica che sia così) nelle future indicazioni ministeriali relative ai contenuti dei cicli già riordinati; b) peraltro, l’importanza di non sacrificare sull’altare dell’innovazione didattica una solida preparazione dello studente (nella duplice forma delle competenze e delle abilità). Proprio quest’ultima duplice necessità – di fare cioè una didattica seria e insieme aggiornata – ha portato il Consiglio di Classe ad adottare il seguente criterio di strutturazione dei contenuti disciplinari e interdisciplinari. Si è deciso di organizzare il programma (piattaforma dei contenuti) in tre moduli, così articolati: 1) due moduli interdisciplinari, nei quali sono stati distribuiti pressoché gli interi programmi delle materie di area comune (linguistico-storico-filosofico-artistico-letteraria) e dove trovano spazio anche ampie sezioni delle materie di area scientifica; 2) un modulo pluridisciplinare di area scientifica, per completare la trattazione di quegli argomenti che restavano inevitabilmente esclusi dalla strutturazione interdisciplinare. La distribuzione della materia al loro interno, organizzata per zone di conoscenza, è stata valutata collegialmente dal Consiglio di Classe in una lunga serie di sessioni di lavoro, in seduta plenaria e per sottocommissioni di area disciplinare. Il risultato è allegato di seguito e costituisce il nucleo qualificante il cammino culturale di questo anno scolastico. Alcune precisazioni si impongono in conclusione: 1) per quanto riguarda le discipline oggetto dei primi due scritti (Lingua e lettere italiane e Lingua e lettere latine e greche), esse cureranno la preparazione degli studenti sia sul versante morfologico-sintattico-espressivo che nell’ambito di quei contenuti che pure rimarranno fuori dalla piattaforma e che sono previsti dai programmi ministeriali. Risulta chiaro, infatti, come il carattere interdisciplinare della terza prova e del colloquio orale richieda una razionalizzazione dei contenuti delle singole discipline, che tuttavia non può andare a discapito della capacità del candidato di affrontare una prima prova su tutto l’arco della letteratura italiana dell’Otto-Novecento e una seconda prova che preveda difficoltà proporzionali all’indirizzo di studio in questione; 2) ai contenuti specificati in piattaforma si potrà aggiungere, su libera scelta di ogni candidato, la preparazione, lungo il corso dell’anno, di un approfondimento personale, disciplinare o interdisciplinare. 3) a tutto queste potranno essere aggiunte le attività integrative, anche extra-scolastiche, organizzate all’interno dei tre grandi percorsi formativi previsti dal POF: comportamentale, della comunicazione, didattico. Il Consiglio di Classe della Quinta Letterario Classico MODULO 1 – AREA COMUNE La ricerca del senso Il problema del noumeno, lasciato aperto dalla riflessione kantiana, si può estendere, oltre i confini della riflessione filosofica, a comprendere l’intera parabola della cultura ottocentesca, nell’arte come nella letteratura, e trova riscontri – sotto forma di domanda di significato – in alcune esperienze emblematiche del mondo classico. Zona di conoscenza 1 – La tensione all’infinito e le sue ragioni Finalità di questa zona è di fornire agli allievi una chiave di lettura della cultura romanticoidealistica e, più in generale, di tutta la cultura ottocentesca. Essa viene trovata nella dialettica tra la nostalgia del senso e lo slancio titanico al superamento, di cui vengono poi esibite le ragioni filosofiche e letterarie. La natura dell’anelito all’Assoluto: Streben e Seensucht. Le ragioni filosofiche: i problemi irrisolti del kantismo. Le ragioni letterarie: il superamento della cultura illuminista e la polemica anticlassicista. Letture1: G. Berchet, Lettera semiseria di Grisostomo al figlio; A. Manzoni, Lettera sul Romanticismo al Marchese D’Azeglio; W. Wordsworth, Preface to the Lyrical Ballads; S. T. Coleridge, Biographia Literaria; W. Blake, The lamb, The tyger; T. Gray, Elegy Written in a Country Churchyard. Zona di conoscenza 2 – La storia come spazio di risoluzione dei valori Una prima “via” lungo la quale viene cercato il recupero del senso è la storia, che la crisi degli ideali che avevano ispirato la Rivoluzione Francese aveva dimostrato non essere sotto il controllo dell’uomo ma piuttosto spazio in cui si agitano forze potenti che paiono indirizzarla verso fini diversi. Ma la storia, soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento, viene anche sperimentata come il terreno in cui trovare lo spazio dell’utopia, la possibilità di un riscatto da un presente percepito come limitato: quindi di nuovo l’iniziativa e il protagonismo dell’uomo che progetta. Proprio questa oscillazione tra sguardo sulla totalità e coscienza utopica si cerca di restituire con questa zona di conoscenza, tenendo sullo sfondo gli aspetti economici, sociali e politici della crisi (che, alla fine dell’Ottocento, decretano la fine dell’ordine europeo e preparano la Prima Guerra Mondiale) e alcune significative anticipazioni nel mondo greco-latino. 1. La storiografia universale nel mondo greco. La ricerca di un significato nella nuova situazione di predominio universale di Roma: Polibio e Plutarco. Letture: Polibio, Storie, I, 1, 4-6; VI, 11,11-14,12. 1 I testi citati qui e nelle altre letture di questo modulo e di quello dedicato alla cultura della crisi possono evidentemente supportare altri punti del programma oltre quelli sotto i quali sono elencati. 2. L’infinito “immanente” nella storia. La storia come campo di scontro tra “virtù” e “fortuna”: Tacito (Agricola), Polibio e Plutarco. La ribellione titanica alla malvagità del fato: la figura di Catone in Lucano. La storia come spazio di risoluzione dei valori: Hegel. La fondazione “volontaristico/estetica” dei valori. Le illusioni: Foscolo. La problematicità della storia e il recupero del “senso” attraverso la fede cristiana: Manzoni. La storia come “luogo” naturale del “vero poetico”: Manzoni. Lo storicismo nell’arte dell’Ottocento: il quadro “storico” e il Gothic Revival. Letture: Polibio, Storie, I, 35, 1-10; U. Foscolo, I Sepolcri, All’amica risanata, Le Grazie (passim); A. Manzoni, La Pentecoste, Adelchi, I Promessi sposi; M. Shelley, Frankenstein. 3. 4. Il capitalismo: nuove forme e caratteri tra ‘800 e ‘900. Le crisi cicliche di sovrapproduzione, processi di concentrazione industriale e capitalismo finanziario. La questione sociale e il movimento operaio. Taylor-fordismo. La seconda colonizzazione e la svolta imperialistica della politica europea. La rilettura critica delle svolte imperialistiche ateniesi: Isocrate, Sulla pace La riflessione critica sull’imperialismo romano: Tacito. L’espansione coloniale europea: rivalità tra le potenze. La conferenza di Berlino (18841885); Fascioda (1898); la guerra anglo-boera (1899-1902); la rivolta dei “boxers” (1901). L’Italia della Sinistra Storica e giolittiana: l’impresa coloniale fino alla pace di Losanna (1912). L’imperialismo: caratteri e cenni al dibattito storiografico. Letture: Isocrate, Sulla pace, 64-70, 74-79, 82-85, 89-92, 94 (in lingua); Tacito, Agricola, 3031 (in lingua), Historiae, IV, 73-74 (in lingua); B. Croce, Il coronamento dell’età liberale; G. Salvemini, Giolitti “ministro della malavita”?; E. Gentile, Un’interpretazione recente. 5. L’utopia storica: tra rassegnazione tragica, proposta di impegno e rischio di fuga. Il pensiero utopico: la progettazione dell’impossibile e lo sguardo sulla totalità a partire dalla parzialità del presente. L’utopia di una monarchia illuminata: Seneca e il potere. I problemi dell’industrializzazione e la storia come “luogo” dell’utopia: Marx, Hardy e Dickens. La “roba”, surrogato di immortalità; la crisi del mito del progresso: Verga e il Verismo italiano. Arte e tematica sociale: il Realismo (Courbet, Millet). Letture: Seneca, Epistulae, I, 8 (in lingua); G. Carducci, Il comune rustico; C. Dickens, Hard Times; T. Hardy, Tess of the d’Urbervilles; G. Verga, Libertà, La roba, Mastro Don Gesualdo e/o I Malavoglia; E. Bronte, Wuthering Heights. 6. Dall’idea di nazione al nazionalismo. Stato nazionale: progetto politico di fusione di Stato e nazione. L’idea di nazione nella cultura romantica… e nel “classicismo” (!) italiano. La degenerazione nazionalistica dell’idea di nazione. Patriottismo e nazionalismo nell’arte dell’Ottocento. L’arte di regime. Il recupero del classico e di Palladio da Napoleone all’arte di regime tra le due guerre: l’architettura fascista. Letture: U. Foscolo, cfr. sopra; A. Manzoni, Coro da Il conte di Carmagnola, Coro I da Adelchi. Zona di conoscenza 3 – La natura, tra finitezza e immedesimazione panica con l’infinito La “romanticizzazione del finito” è tema unificante tanto della cultura primo-ottocentesca, che cerca il “tutto nel frammento” e definisce la natura “viva veste di Dio” (Goethe), come nell’età del positivismo in cui l’assolutizzazione del finito diviene culto del fatto positivo prima di cedere il posto, dopo il fallimento della seconda industrializzazione, al ripiegamento decadente della cultura fin du siecle. In questo ripiegamento è facile cogliere una profonda analogia con la parabola della poesia in età ellenistica. La natura come mondo “altro” e idillico rifugio: Teocrito. La concezione panteistica della natura: Schelling. Il dolore della finitezza e la natura come specchio dei sentimenti del poeta: G. G. Byron. La natura come via alla conoscenza: Wordsworth e Coleridge. Il fatto positivo: l’ispirazione fondamentale del positivismo. L’approccio “dualistico” della natura: Foscolo/Leopardi. Il sentimento panico sensuale della natura: D’Annunzio. La pittura naturalistica come via alla conoscenza: Caravaggio. La rappresentazione del paesaggio come “finestra” sull’infinito: Giorgione e il paesaggio nella pittura veneta. Letture: Teocrito, Idillio 7 (Le Talisie), vv. 1-51; G.G. Byron, On the Day of …; W. Wordsworth, Daffodils; S. T. Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner (part 1); U. Foscolo, Alla sera, A Zacinto, I Sepolcri (proemio); G. Leopardi, Operette morali (passim), Ultimo canto di Saffo e, in generale, i Canti (cfr. sotto); G. D’Annunzio, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto (e in generale Alcyone); P.B. Shelley, Ode to the West Wind. Zona di conoscenza 4 – La poesia: spazio consolatorio e “organo” dell’Assoluto Il valore della poesia è sicuramente uno degli “snodi” della riflessione filosofica e letteraria dell’Ottocento. In questa zona di conoscenza si cerca di indagarne le diverse dimensioni: dall’essere spazio di conoscenza dell’“oltre-razionale” mistico-simbolico, all’offrire una opportunità di evasione alla insostenibilità del finito, nonché a costituire l’occasione di un ripiegamento estetizzante dell’uomo su se stesso. 1. Il nostos impossibile del ricordo. Il tema leopardiano delle “ricordanze”. La memoria poetica, luogo della chiarezza conoscitiva: Wordsworth. La scultura funeraria tra nostalgia, “mestizia” e ricordo per i posteri: • Michelangelo (La “Tragedia per la sepoltura” di Giulio II, le “paradigmatiche” tombe medicee, le pietà) e la sua continuazione nel Barocco (Bernini); • Canova, modello della scultura funeraria ottocentesca. Letture: U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, A Zacinto; W. Wordsworth, Daffodils. 2. La poesia tra riflessione autoreferenziale e suprema illusione. L’autoesilio nella Biblioteca e la nascita della filologia. Erudizione e sperimentalismo unici “campi d’azione” del poeta: Eronda, Callimaco, Teocrito. L’epigramma greco e le antologie. Una poesia “artificiale” per una società “artificiale”: Stazio, Silvae. Il valore eternante della poesia: Foscolo e Keats. L’illusione/ricerca dell’infinito: Leopardi e Keats. Dal Parnassianesimo al Decadentismo/Simbolismo: l’arte per l’arte. Letture: Callimaco, Aitia fr. 1 Pfeiffer, vv. 1-38, Epigramma 28 (A.P. XIII, 43); Leonida, A.P. VII 455; U. Foscolo, Odi, I Sepolcri, Le Grazie (passim); G. Leopardi, L’infinito; G. Carducci, Congedo; J. Keats, Ode on a Grecian Urn. 3. • • • Il valore della bellezza. La prima ricerca consapevole della ‘bellezza sublime’: l’Anonimo. Bellezza confortatrice/educatrice: Foscolo, Keats. Esperienza sensuale/estetica: Wilde, D’Annunzio. La ricerca della bellezza assoluta tramite l’interpretazione dell’antico (cfr. Winckelmann): nel Rinascimento (Raffaello, Andrea del Sarto, il classico in Michelangelo); nel Barocco (Bernini “estetizzante”); nel Neoclassico (Canova). Letture: U. Foscolo, All’amica risanata, I Sepolcri, Le Grazie (passim); J. Keats, Ode on a Grecian Urn; G. Carducci, Congedo; G. D’Annunzio, da Maia: Laus vitae; da Alcyone: La pioggia del pineto, La sera fiesolana, I pastori; O. Wilde, Preface e The Picture of Dorian Gray. 4. La mistica dell’Assoluto. L’idealismo “estetico” di Schelling: l’arte organo della filosofia. Zona di conoscenza 5 - L’uomo di fronte all’Assoluto: ragione e mistero Percorsi gli spazi “altri” della storia, della natura e della poesia, in questa zona l’attenzione si concentra direttamente sul problema di come la ragione umana si atteggi nei confronti dell’Assoluto registrandone le possibili variazioni, dal progetto totalizzante dell’Idealismo al riscontro dello scacco, vuoi nel senso della chiusura nel finito, vuoi in quello del “salto” nella fede. Un analogo percorso dovette compiere la ratio classica di fronte all’irrompere dei culti misterici ed esoterici, oppure della religione monoteista ebraica. 1. Gli antichi e l’irrazionale: dai culti olimpici ad altre forme di religiosità. La critica razionalistica alla religiosità tradizionale: l’Ippolito di Euripide. L’incontro delle forme letterarie greche con la comunità e la cultura ebraica. Riflessi sulla società romana nell’incontro con la nuova religione cristiana: Plinio il Giovane. La crisi della religione olimpica di fronte ai riti misterici: Plutarco, Luciano e Apuleio. Una prima reazione all’annuncio evangelico? Una lettura particolare di Petronio, Satyricon. Letture: Euripide, Ippolito: Didascalia, Hypothesis e vv. 1-57, 88-120, 267-361, 616-668, 12831341, 1389-1461 (in lingua); Ovidio, Heroides, IV, vv. 7-20, 53-66, 109-136, 150-162, 175176 (in lingua); Seneca, Fedra, passim; Plinio il Giovane, Epistulae, X, 96 e 97; Petronio, Satyricon, 74, 78, 141 (cfr. con Mc, 14, 3-31). 2. 3. Le vie della ragione idealistica. La risoluzione del tutto nello spazio della soggettività: Fichte. La ragione come identità assoluta: Schelling. La ragione come spirito assoluto: Hegel. Lo scacco della ragione e il problema dell’“oltre”. Dall’attesa di trascendenza all’accettazione del “solido nulla”: Leopardi. L’impotenza della ragione dimostrativa in Kierkegaard: il salto nella fede e la dialettica qualitativa dell’esistenza. L’arte di fronte all’“oltre”: il sacro come “al di là” della rappresentazione naturalistica: il Giudizio michelangiolesco, Pontormo. Letture: U. Foscolo, All’amica risanata, I sepolcri; G. Leopardi, L’infinito, Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta, A Silvia, Canto notturno, A se stesso, La Ginestra. 4. Dal ribellismo allo scacco esistenziale. La Scapigliatura. La ribellione al limite: M. Shelley e G.G. Byron. La coscienza “dolorosa” del limite: Foscolo, Leopardi, Carducci, Schopenhauer. Letture: M. Shelley, Frankenstein; U. Foscolo, cfr. sopra; G. Leopardi, cfr. sopra; G. Carducci, Pianto antico, Alla stazione in una mattina d’autunno, San Martino, Nevicata. Zona di conoscenza 6 - L’uomo di fronte all’Assoluto: la visione di fede Il compimento/completamento dell’itinerario di conoscenza dell’uomo nella fede che non supera, ma integra perfezionandolo il compito della ragione, può fungere da “cornice” teologica per i diversi percorsi articolati all’interno del modulo. Se ne cercano le premesse nella formazione del canone dei testi sacri, nella riflessione di Agostino, nella sintesi poetica della Terza Cantica dantesca, nella ricapitolazione estetica della pittura del Rinascimento. 1. Il Nuovo Testamento: l’Assoluto si rivela. La genesi dei libri sacri: libri canonici e apocrifi. L’affermazione di sé di fronte ad ebrei e pagani: l’apologetica. La rilettura cristiana del patrimonio pagano: Basilio di Cesarea (Discorso ai giovani). Letture: Lettera a Diogneto, 5-6. 2. Il Paradiso, approdo dell’itinerario dantesco. Il preludio cosmico: E’n la sua volontade è nostra pace L’utopia politica dantesca I due campioni della fede: il dittico di san Francesco e san Domenico La missione di Dante L’infinita trascendenza con volto umano: canto I canto III canto VI canti XI e XII canti XV e XVII canto XXXIII 3. 4. Manzoni, e il riscatto della Storia e del “destino individuale”. Storia “profana” … e Storia “sacra” (La Pentecoste). “Fuor della vita è il termine” … (Adelchi). La “sintesi” (Promessi Sposi). Il Trascendente nell’arte. La perfezione dell’humanitas (e della storia) realizzata nel Verbo fatto uomo: la Stanza della Segnatura di Raffaello. Il punto Ω della Realtà umana nell’Eschaton: la Cappella Sistina di Michelangelo. MODULO 2 – AREA COMUNE La cultura della crisi Il tema della crisi funziona da vera e propria cifra ermeneutica dell’età contemporanea e consente, di conseguenza, di elaborare in maniera omogenea i programmi di filosofia, storia, arte e letteratura, relativamente alla parte che si interessa al Novecento. Peraltro, lo stesso tema, più volte nella storia della cultura occidentale, si è prestato ad interpretare i momenti di passaggio epocale, come in Grecia nel caso dell’assorbimento della polis nel mondo ellenistico e a Roma nel caso della transizione all’Impero. Zona di conoscenza 1 – La coscienza e la denuncia della crisi nel mondo romano La nuova situazione politica instaurata a Roma non riuscì mai a spegnere completamente la voce dell’opposizione che, pur a diversi livelli, continuò ad esprimere il proprio dissenso e il proprio malcontento. La testimonianza della storiografia senatoria: Tacito. La voce “popolare”: Fedro e Marziale. La satira, espressione della crisi sociale: Persio e Giovenale. La parodia: Petronio e Seneca (Apokolokyntosis). Letture: Fedro, Favole, I, Prologo, I, 2, I, 6, I, 8, III, Prologo, III, 7, AP 15; Seneca, Apokolokyntosis, 1, 1-3, 5, 1-4 (in lingua); Marziale, I, 102, III, 8, IV, 41, VII, 3, VIII, 79. Zona di conoscenza 2 – Il secolo breve Il XX secolo è “breve”, perché la sua data di inizio è scavata nelle trincee della prima guerra mondiale; la guerra mondiale è stata una guerra di stati e di nazioni capace di mobilitare milioni di uomini in un conflitto che assume fin dalle sue prime battute una fisionomia altamente ideologica: democrazia contro assolutismo, guerra come rivoluzione contro il vecchio assetto liberale della società europea. Nella guerra si ritrovano uniti insieme tutti i caratteri del nuovo secolo. Il Novecento è stato infatti il secolo delle masse e della loro politicizzazione, è stato il secolo delle nazioni, è stato infine il secolo dei grandi scontri tra ideologie contrapposte. Da quella data la storia del mondo risulta dominata dal conflitto tra modelli di società contrapposti che si misurano in uno scontro irriducibile che non può concludersi senza la scomparsa del vinto. Tra le due guerre lo scontro principale appare essere quello tra fascismo e comunismo, che si svolge sulle macerie – ovviamente presunte – della democrazia liberale, incapace di reggere la sfida dei due totalitarismi. La seconda guerra mondiale, condotta sulla base della contrapposizione democrazia contro autoritarismo, rappresenta l’acme di questo duello a tre e si conclude con la sconfitta del nazifascismo. Il grande duello tra modelli alternativi non cessa nel 1945; esplode lo scontro irriducibile tra comunismo e capitalismo, tra democrazia popolare e liberal-democrazia occidentale. Questo scontro ha preso il nome di “guerra fredda”, ed è stato un ordine mondiale nel senso che ha orientato e condizionato tutti i grandi processi politici che si sono svolti nei quattro angoli del mondo: la decolonizzazione, la ricostruzione d’Europa… 1. 2. 3. 4. Le cause della Prima Guerra Mondiale. Cause culturali: la crisi delle forme e del linguaggio e l’irrazionalismo che si traduce in retorica militarista. Cause politiche: il ritorno dei nazionalismi (i Balcani dal Congresso di Berlino alle due guerre balcaniche) e l’imperialismo tedesco (1° e 2° crisi marocchina). Cause economiche: la nuova fase del capitalismo (interpretazione marxista), le trasformazioni nell’economia mondiale. Cause sociali: la guerra «valvola di sfogo» per i disordini sociali. L’evoluzione degli eventi: una guerra «periodizzante». Lo scoppio della guerra e il mito della guerra lampo. Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea. Il 1917, anno della svolta: l’ingresso in guerra degli USA e il ritiro russo. Il primo dopoguerra: la nuova mappa geo-politica mondiale. I trattati di Versailles: gli assetti diplomatici. I 14 punti di Wilson e il fallimento della Società delle Nazioni. La pace punitiva nei confronti della Germania. Il risentimento italiano. Il significato dell’esperienza bellica: Ungaretti, Allegria di naufragi. I «tre fascismi» e la crisi dei sistemi liberali. Dalla Rivoluzione d’Ottobre alla nascita dell’Unione sovietica. La crisi del ‘29 e la risposta delle democrazie occidentali: il New Deal roosveltiano. Il fascismo in Italia: cause, quadro di insieme. Il nazismo in Germania: da Weimar al Terzo Reich. La categoria del totalitarismo. Letture: G. Ungaretti, Veglia, I fiumi, Soldati; B. Mussolini, Il discorso del 3 gennaio 1925; H. Arendt, Terrore e violenza nei regimi totalitari; C.J. Friedrich, Z.K. Brzezinski, Un altro contributo alla definizione del totalitarismo. 5. La Seconda Guerra Mondiale come conflitto totale. Gli assetti europei tra gli anni ’20 e l’invasione della Polonia. I «momenti» del conflitto: il 1942 come anno di svolta del secolo. Yalta e il nuovo ordine mondiale. Conseguenze politiche ed economiche: i blocchi contrapposti e la «Guerra fredda». Letture: G. Ungaretti, Mio fiume anche tu; E. Montale, Piccolo testamento; S. Quasimodo, Alle fronde dei salici 6. Dall’età della guerra fredda alla distensione. Il mondo diviso: le due Germanie, Patto Atlantico e Patto di Varsavia. I momenti di tensione: 1° crisi di Berlino e Corea. Kruscev e la coesistenza pacifica. Le sue crisi: Ungheria e Suez. Elementi di instabilità: 2° crisi di Berlino, crisi di Cuba e guerra del Vietnam. La restaurazione brezneviana e la primavera di Praga. Prove di distensione: SALT e Helsinki. Il crollo del blocco socialista e i nuovi conflitti: la Yugoslavia. 7. 8. Terzo mondo e decolonizzazione. Origine e caratteri della decolonizzazione. L’indipendenza dell’Asia: due casi esemplari (India e Indocina francese). La liberazione dell’Africa: la vicenda algerina. La nascita di Israele e la questione palestinese: dalle quattro guerre arabo-israeliane agli accordi di Washington (1993). La questione istituzionale in Italia. Il dibattito sulla Resistenza La nascita della costituzione italiana, fra garantismo e antifascismo. Gli anni del centrismo. Dal centro-sinistra programmatico a quello organico. Gli anni di piombo e i governi di solidarietà nazionale. Dal penta-partito alla necessità di rinnovamento istituzionale. Letture: R. De Felice, Una lunga zona grigia; C. Pavone, La Resistenza fu anche guerra civile?; E.G. Rusconi, Non cancellare la resistenza dalla nostra democrazia; G. De Rosa, Non una, ma più resistenze. Zona di conoscenza 3 – Il problema del senso: tra “tentazione” di un ritorno alla ragione forte e ontologia del declino Finalità di questa zona è di mettere a fuoco l’itinerario che la cultura occidentale descrive tra Otto e Novecento, un itinerario che sembra oscillare tra l’indicazione di un progressivo “indebolimento” e il recupero di un orizzonte “forte” di senso. Tale orizzonte, nel caso della filosofia, costituisce l’esordio di tutte e due le sue linee portanti novecentesche l’ontologia e l’epistemologia – che, a partire da esso, descriveranno un percorso di transizione verso un modello “debole” di sapere, già peraltro anticipato in alcune significative esperienze ottocentesche (Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche). 1. 2. 3. La filosofia come scienza rigorosa: la fenomenologia di E. Husserl. Il superamento dello psicologismo, la funzione della logica e il metodo fenomenologico. Noesi e noema. Correlazione intenzionale. La riduzione eidetica. La fenomenologia idealistico-trascendentale. La fenomenologia genetica. Inter-soggettività. Il superamento della ragione sistematica: A. Schopenhauer, S. Kierkegaard, F. Nietzsche. La concezione tragica della storia e il superamento dell’autointerpretazione ottimistica dell’hegelismo. Oltre l’apparenza razionale del fenomeno: il mondo come volontà in Schopenhauer. La dialettica qualitativa dell’esistenza in Kierkegaard. La genesi del nichilismo in F. Nietzsche. M. Heidegger: la fine della metafisica e i compiti del pensiero. Il problema dell’essere e la sua riscoperta. Ermeneutica della fatticità e analitica dell’esistenza in Essere e tempo. 4. La svolta e la verità come alétheia. La storia della metafisica come storia dell’oblio del senso dell’essere: metafisica, tecnica e nichilismo. Il linguaggio come disvelamento dell’essere e l’esercizio ermeneutico. La crisi delle certezze nella coscienza e nel linguaggio poetico. Il ripiegamento sulla morale individuale: Seneca, Persio, Menandro. “Horror” e ricerca del vero: Pascoli. Il registro ironico: il Crepuscolarismo. Quotidianità e accettazione del limite: Svevo. Dal “male di vivere” alla ricerca di una fede: Ungaretti, Montale, Eliot, Beckett. Letture: Seneca, Epistulae, I, 8 (in lingua); G. Pascoli, da Myricae: L’assiuolo, Arano, Novembre, Lavandare, X agosto; da Poemetti: Nella nebbia, Digitale purpurea; da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, Nebbia, La mia sera; G. Gozzano, L’amica di nonna Speranza, La signorina Felicita; S. Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale; E. Montale, I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare, Forse un mattino, La casa dei doganieri; T. S. Eliot, da The Waste Land; W. Owen, Dulce et Decorum Est. Zona di conoscenza 4 – La “paralisi” dell’uomo e la crisi della soggettività L’eclissarsi del senso produce effetti, naturalmente, sulla antropologia del ‘900, costretta a ripensare la categoria della soggettività, su cui si era retta per secoli nella modernità, e alle presa con i temi della perdita dell’identità e della frantumazione dell’io. 1. Le ragioni filosofiche e letterarie della crisi. La genesi della categoria di soggetto nella filosofia aristotelica e nella scolastica. Il soggetto nella filosofia moderna: l’errore di Cartesio e il dualismo gnoseologico. Dal soggettivismo all’idealismo: la dialettica fenomeno-noumeno in I. Kant e l’IdeaAssoluto di G. W. F. Hegel. Le premesse della crisi della soggettività: la critica “biologica” di F. Nietzsche e quella “psicanalitica” di S. Freud. L’inetto come metafora dello scacco esistenziale: Svevo. La crisi di identità del soggetto e la fine del personaggio: (Svevo), Pirandello, Joyce e Virginia Woolf. La fine della soggettività e la sua riduzione alla situazione storica: l’analitica dell’Esser-ci del primo Heidegger e l’anti-umanesimo del secondo. Il teatro dell’assurdo. Letture: L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Enrico IV, Così è … (se vi pare), Pensaci Giacomino!, Novelle per un anno (passim); I. Svevo, La coscienza di Zeno; V. Woolf, To the Lighthouse; J. Joyce, Ulysses. Zona di conoscenza 5 – La crisi della comunicazione e il contraccolpo nelle strutture letterario - artistiche Lo smarrimento da parte dell’uomo della propria identità trova il proprio riflesso nella incapacità a dire della parola, nel cortocircuito della comunicazione che sfiora il dramma della pagina bianca, nella dissoluzione delle forme, ben visibile soprattutto nello sviluppo delle arti figurative, ma anche nella lirica, nella “prosa d’arte” e nella tecnica narrativa. Un percorso analogo (motivato dal mutamento dello scenario socio-politico e dal nuovo orizzonte antropologico) descrivono i generi letterari tradizionali del mondo classico. 1. La dissoluzione dei grandi generi letterari della tradizione e la ricerca di nuovi percorsi formali nel mondo classico. La decadenza della retorica e la ricerca delle motivazioni: Seneca il Vecchio, Seneca, Quintiliano, Tacito, Petronio, Anonimo del Sublime. Lo svilimento della storiografia come semplice narrazione: Svetonio, Plutarco. La storiografia ‘romanzesca’ alessandrina. La storiografia pseudostorica a Roma: Velleio Patercolo, Valerio Massimo, Curzio Rufo. I diversi percorsi dell’epica, tra innovazione e tradizione: Lucano, Stazio, Valerio Flacco, Silio Italico, Apollonio Rodio, Callimaco (Ecale), Teocrito (Ila), Nonno di Panopoli e Museo. La “trasformazione” del teatro: Seneca e Menandro. La nascita di un nuovo “genere” letterario: il romanzo: Petronio, Apuleio, ‘Romanzo’ greco, Luciano (Storia vera). Letture: Seneca, Epistulae, 114, 1-3, 9-12; Petronio, Satyricon, 1-4; Tacito, Dialogus de oratoribus, 36; Anonimo, Sul Sublime, 44; Plutarco, Vite di Alessandro e Cesare, 1; Seneca, Fedra, passim; Luciano, Storia vera, I, 1-4. 2. Il linguaggio nella cultura del ‘900 tra esigenza di fondazione e ricerca espressiva. La svolta linguistica della filosofia: l’ontologia linguistico-ermeneutica di Heidegger e il linguaggio tra raffigurazione logica del mondo e giochi linguistici in Wittgenstein. Tentativo - e scacco - di una nuova fondazione del linguaggio letterario: il Futurismo. L’incomunicabilità e l’esito dell’afasia: Joyce e Beckett. La crisi dei moduli narrativi tradizionali: Svevo. La crisi della rappresentazione scenica e della struttura del teatro: Pirandello. Il neorealismo in Italia come riscoperta dell’impegno nella storia… e nella “celebrazione” (antiretorica!) narrativa (cenni…). La dissoluzione delle forme nell’arte, dall’Impressionismo alle Avanguardie: Letture: I “Manifesti” del Futurismo; A. Palazzeschi, Lasciatemi divertire; I. Svevo, La coscienza di Zeno; L. Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore. MODULO 3 – AREA SCIENTIFICA Questo modulo raccoglie insieme, più sulla base di affinità disciplinari che di reali convergenze di contenuto, alcuni temi su cui si è focalizzata lungo l’anno la didattica delle discipline di area scientifica: Matematica, Fisica, Scienze naturali. Il risultato, pertanto, è più di tipo “aggregativo” che non integrato (come invece è avvenuto per i primi due moduli). Zona di conoscenza 1 – Studio di funzione Visto l’esiguo numero di ore a disposizione, gli esercizi affrontati riguardano gli aspetti principali dello studio grafico di funzione, di cui sono stati svolti in forma completa solo alcuni esempi (soprattutto funzioni algebriche e razionali con aspetti di calcolo relativamente semplici). Per problemi di gestione temporale non si sono trattati esercizi specifici sul calcolo di integrali indefiniti e definiti, e non sono state svolte tutte le dimostrazioni riportate dal libro di testo. 1. 2. Richiami al programma di analisi svolto in 4a. Funzioni reali di variabile reale: • definizione • proprietà - parità, disparità - con esercizi • proprietà - monotonia, periodicità - solo definizione • insieme di esistenza: esercizi. Limite delle funzioni reali di variabile reale: • enunciati dei teoremi fondamentali (unicità del limite, permanenza del segno, confronto). Funzioni continue. Il concetto di continuità: definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; continuità delle funzioni elementari e delle funzioni composte. Funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato: enunciato dei teoremi di Weierstrass, dei valori intermedi, dell’esistenza degli zeri. Forme di indecisione. Esercizi sui limiti nelle forme di indecisione con l’ausilio del limite notevole lim x →0 3. sen x =1 x 0 ∞ , ,+∞−∞ , 0 ∞ anche (senza dimostrazione) e dei limiti conseguenti. Punti di discontinuità: classificazione - esercizi. Derivate. Il problema della tangente. Definizione di derivata in un punto e significato geometrico della derivata in un punto. Continuità e derivabilità: teorema e dimostrazione. Funzione derivata: derivate delle più comuni funzioni elementari. Tecniche di derivazione: • derivata di somma, prodotto, quoziente • derivata di una funzione composta • esercizi. Punti di non derivabilità: cenni sulla loro classificazione. 4. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Teorema di Rolle (enunciato). Teorema di Lagrange, teorema di Cavalieri (enunciati). Corollari del teorema di Lagrange sulle funzioni a derivata nulla in un intervallo (con dimostrazione) e sulle funzioni con la stessa derivata in un intervallo (con dimostrazione). Criterio di monotonia (con dimostrazione). 0 ∞ e 0 ∞ Teorema di De l’Hospital (enunciato). Applicazione alle forme indeterminate 5. Studio del grafico di una funzione. Massimi e minimi relativi: definizioni. Criteri per l’esistenza di estremi relativi mediante l’uso della derivata prima (enunciato) - esercizi. Criteri per l’esistenza di estremi relativi mediante l’uso delle derivate successive (enunciato). Concavità e convessità, punti di flesso: alcuni esercizi. Asintoti: definizione. Determinazione degli asintoti orizzontali o verticali; cenni sulla determinazione degli asintoti obliqui. Studio di funzione (funzioni algebriche e razionali: alcuni esempi). 6. . Integrali - Cenni. Il problema delle aree: area del trapezoide. Definizione di integrale definito. Proprietà dell’integrale definito. Teorema della media (enunciato ed interpretazione). Primitive e funzioni integrali: definizioni. Teorema fondamentale del calcolo integrale o di Torricelli-Barrow (enunciato). Formula di Newton-Leibniz . Definizione di integrale indefinito. Alcuni esempi di calcolo. Zona di conoscenza 2 – Elettrostatica e corrente elettrica continua – Elettromagnetismo Per l’indirizzo specifico del corso e visto l’esiguo numero di ore a disposizione, la trattazione è puramente teorico-descrittiva. Agli alunni non è stata proposta la risoluzione dei problemi. 1. Elettrostatica. Fenomeni elettrostatici, modalità di elettrizzazione, induzione, polarizzazione. Carica elettrica, legge di Coulomb, costante dielettrica. Confronto tra le forze gravitazionali ed elettriche. Il vettore campo elettrico e la sua rappresentazione; campo radiale e campo uniforme. Conservatività del campo elettrostatico: energia potenziale, potenziale elettrico e differenza di potenziale. Superfici equipotenziali. Capacità elettrica di un conduttore isolato. I condensatori: capacità di un condensatore piano. Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss. Conseguenze del teorema di Gauss: distribuzione delle cariche sui conduttori carichi e densità elettrica. 2. 3. 4. Corrente elettrica continua e conduzione nei solidi. Corrente elettrica in un circuito: intensità di corrente. Corrente elettrica continua nei conduttori solidi: gli elettroni di conduzione. Il circuito elettrico: • la prima legge di Ohm: resistenza elettrica • la seconda legge di Ohm: resistività di un conduttore • variazione della resistenza ohmica con la temperatura • superconduttori (alcuni cenni) e semiconduttori • forza elettromotrice. Conduttori in serie e in parallelo. Principi di Kirchhoff. Corrente continua nei liquidi, nei gas, nel vuoto. Leggi di Volta. Dissociazione elettrolitica e passaggio di corrente nelle soluzioni elettrolitiche. Scariche elettriche nei gas a pressione normale. Scariche elettriche nei gas a bassa pressione, raggi catodici. Elettromagnetismo. I magneti ed il campo magnetico. I campi magnetici dovuti a correnti. Il vettore induzione magnetica B. La forza di Lorentz e l’equazione di Lorentz. Zona di conoscenza 3 – Anatomia e fisiologia del corpo umano Le sottounità che costituiscono questa zona di conoscenza consentono allo studente di prendere contatto con i principali fenomeni fisiologici e patologici relativi al corpo umano. 1. 2. Gli animali: tessuti, apparati e omeostasi. Tessuti • epiteliale: monostratificato, pluristratificato, ghiandolare (esocrino, endocrino) • connettivo propriamente detto: lasso, fibroso • connettivo modificato: cartilagineo, osseo, adiposo, il sangue. • muscolare: striato, liscio, miocardico. • nervoso Principali apparati e sistemi. I meccanismi omeostatici di regolazione Protezione, sostegno e movimento. L’apparato tegumentario: epidermide e derma, funzioni della pelle Sistema scheletrico • scheletro cartilagineo • scheletro osseo • le articolazioni Sistema muscolare • i tessuti muscolari • la contrazione del muscolo scheletrico • la regolazione della contrazione muscolare. Interazioni tra scheletro e muscoli. Patologie • osteoporosi • artrosi • artrite • distrofia muscolare di Duchenne. 3. Digestione e nutrizione. Anatomia dell’apparato digerente • cavità orale: denti e ghiandole salivari • faringe • esofago • stomaco • intestino tenue e crasso • fegato e pancreas. I fabbisogni nutritivi dell’uomo • carboidrati • grassi • proteine • vitamine idrosolubili e liposolubili • acqua e sali minerali. La digestione: gli enzimi digestivi ed il loro meccanismo di azione Patologie • DCA: anoressia e bulimia. • diabete • ipercolesterolemia • gastrite • ulcera • carcinoma gastrico • epatiti A, B e C, da abuso di farmaci e da abuso di alcool • cirrosi epatica • pancreatite • carcinoma epatico • celiachia • morbo di Crohn 4. La circolazione. L’apparato circolatorio • arterie • vene • capillari Anatomia e fisiologia del cuore Grande e piccola circolazione Caratteristiche e funzioni del sangue. La coagulazione I gruppi sanguigni. Patologie • aterosclerosi • arteriosclerosi • ictus • ipertensione • infarto miocardico 5. 6. 7. La respirazione. L’apparato respiratorio umano. Gli scambi gassosi a livello alveolare e periferico, il trasporto dei gas, i parametri respiratori I meccanismi che regolano la respirazione. Patologie • danni causati dal fumo delle sigarette • il carcinoma polmonare • la tubercolosi: patogenesi, immunogenesi della TBC primaria, lesioni tipiche delle forme tubercolari, stadi della malattia, la reazione di Mantoux, eventuale terapia, la vaccinazione Sistema urinario. Il rene • capsula • corticale • midollare • papilla • ilo Morfologia • corpuscoli renali • raggi midollari • pelvi • calice • uretere • vescica • uretra Il nefrone • il corpuscolo renale • il tubulo renale: tubulo contorto prossimale, ansa di Henle, tubulo contorto distale, tubulo collettore • meccanismi di ultrafiltrazione • riassorbimento • secrezione del nefrone. La composizione chimica dell’urina Controllo osmotico e del pH sanguigno Apparato juxta-glomerulare • macula densa • cellule juxta-glomerulari • cellule del mesangio extra-glomerulari. • Regolazione della pressione arteriosa attraverso il sistema: renina, angiotensinogeno, angiotensina I, angiotensina II, aldosterone. La regolazione endocrina. Il sistema endocrino • ghiandole endocrine primarie: ipotalamo, ipofisi, tiroide, paratiroidi, pancreas endocrino, ghiandole surrenali, ovaie, testicoli. • ghiandole endocrine secondarie: cuore, reni, tratto gastrointestinale, fegato, cute. Gli ormoni: proteici, steroidei, amminoacidici Meccanismi di interazione ormonale a feedback negativo e a feedback positivo 8. 9. Il meccanismo di azione degli ormoni: • proteici: ruolo dell’cAMP • steroidei: ruolo del recettore intracellulare Sistema ipotalamo, ipofisi posteriore Il controllo endocrino della crescita Il controllo endocrino della glicemia Il controllo endocrino del calcio Patologie: ipertiroidismo, ipotiroidismo Riproduzione e sviluppo. Apparato riproduttivo femminile: anatomia: genitali interni ed esterni Controllo ormonale del ciclo ovario ed uterino: gli ormoni ipofisari ed ovarici La gravidanza: adattamenti dell’organismo materno in gravidanza, la placenta, gli ormoni placentari Cenni dell’embriogenesi Anticoncezionali ed abortivi Malattie a trasmissione sessuale • sifilide • gonorrea • candida albicans • Aids Apparato riproduttore maschile: anatomia: testicoli, vie spermatiche, la prostata, il pene La regolazione ormonale Il punto di vista della neurofisiologia: il sistema nervoso. Il tessuto nervoso • i neuroni sensoriali, motori e interneuroni • le cellule della glia: astrociti, oligodendrociti, microglia, cellule ependimali Sinapsi chimiche ed elettriche I neurotrasmettitori • eccitatori: acetilcolina, aspartato, dopamina, istamina, adrenalina, noradrenalina, glutammato, serotonina • inibitori: glicina e acido gamma ammino buitirrico Il sistema nervoso della vita di relazione e vegetativo Anatomia del sistema nervoso • SNC • SNP • sistema autonomo viscerale: simpatico e parasimpatico • sostanza grigia • sostanza bianca • le meningi: dura madre, aracnoide, pia madre • la barriera ematoencefalica • il liquido cerebrospinale Il sistema nervoso centrale • encefalo: tronco cerebrale diviso in mesencefalo, ponte e bulbo • il cervelletto • il cervello: telencefalo (corteccia cerebrale e relative funzioni sensitive e motorie), diencefalo (talamo ed ipotalamo), il sistema limbico • il midollo spinale Il sistema nervoso periferico • dodici paia di nervi cranici • trentuno paia di nervi spinali • i recettori sensoriali e dolorifici Patologie del sistema nervoso • infettive: ascessi, meningiti, encefaliti • tossiche: alcool, stupefacenti, metalli pesanti • neoplasie: benigne e maligne • traumi • vasculopatie • malattie degenerative: sclerosi multipla, morbo di Alzheimer e di Parkinson • epilessia Zona di conoscenza 4 – Educazione alla salute 1. 2. L’alimentazione. Principi nutritivi : zuccheri, grassi, proteine, acqua, vitamine, sali minerali. L’equilibrio alimentare : una sana gola, il peso forma. Il bilancio calorico : come raggiungere e mantenere il peso forma. Il fenomeno sportivo. Il dilettantismo. L’agonismo. Il tifo. L’illusione sportiva. Lo sport a scuola. Il professionismo. Quale sport? 3. Il doping come fenomeno scientifico, etico e divulgativo. 4. Percorsi orientativi. Le posture. L’abitudine al movimento. Il disagio e la relazione. La disabilità e le potenzialità. 5. Lavori personali di approfondimento. LAVORI DI RICERCA PREDISPOSTI DAI CANDIDATI Il Consiglio di Classe ha deliberato tempistica e modalità per la predisposizione di lavori da utilizzare in apertura del colloquio, così come previsto dalla vigente normativa. Hanno elaborato un progetto di ricerca personale, articolato nella forma indicata, i seguenti candidati: Tipologia Bosco 2. CALABRIA Titolo o argomento 1. 3. CORTESI SR 4. DUZIONI 5. FANELLI FINARDI SR SR SR Polibio e l’analisi sulle forme di governo Iudaea capta. Giuseppe Flavio e la rivolta giudaica contro i Romani La bellezza nel mondo classico Van Gogh: l’arte tra inferno e paradiso L’eroe tragico e il suo insanabile conflitto SR 150 anni dall’evoluzionismo di Darwin SR Il mistero della maternità SR 6. SR 9. KHOURI CHALOUHI LONGARETTI MAGGIONI 10. MASCHERPA SR 11. MAURI 12. SR Il cinema neorealista italiano del dopoguerra 15. MAZZA MORIGGI PIOVANI POLINELLI SR SR Andrea del Sarto: “il pittore senza errori” Fede e ragione: le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità Il sublime La storia americana segnata da un colore 16. RESMINI SR Friedrich Nietzsche e Bart Simpson: i due “ragazzacci” 17. 18. ROMEO E. ROMEO R. 19. VENTURELLI SR Sulle onde del Mare Nostrum tra presente e passato 7. 8. 13. 14. AS: Approfondimento strutturato: nel caso in cui il candidato intenda svolgere un’esperienza di ricerca personale, che preveda la predisposizione di un elaborato (cosiddetta “tesina”), è necessario concordare l’argomento con il docente o i docenti degli ambiti disciplinari coinvolti. L’argomento è da scegliere di norma entro Natale, l’elaborato – una stesura completa degli esiti dell’approfondimento – da consegnare entro fine maggio. SR: Schema ragionato: è possibile, in alternativa, predisporre uno schema ragionato, analogo all’“argomento strutturato”, ma più snello nella presentazione dell’elaborato, che si limiterà sostanzialmente ad un indice analitico, con una succinta esposizione dei punti affrontati. PROFILO DELLE SINGOLE DISCIPLINE ITALIANO 1. PROF.SSA LUCIA DELLEGRAZIE MATERIALE DIDATTICO - G. ARMELLINI, A. COLOMBO , Letteratura letterature, voll. E, F, G, H, Zanichelli. - D. ALIGHIERI, La divina commedia: Paradiso, (a. c. di Jacomuzzi - Dughera), SEI. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Abilità Capacità di orientarsi all'interno dei testi esaminati per l'individuazione del particolare “codice compositivo” o genere letterario, con l'ovvia e presupposta capacità di lettura dei significati; Capacità di riconoscere, con la guida dell'insegnante, le peculiarità stilistiche degli autori tradotti e presi in esame e di saper condurre una appropriata esegesi dei testi; Capacità di rielaborare personalmente in modo compiuto, organico ed appropriato i contenuti; Capacità di collocare il testo letterario nel suo contesto storico; Graduale acquisizione di un criterio di giudizio rispetto al valore letterario di un testo; Atteggiamenti 4. Attenzione al codice letterario degli autori; Attenzione all'evoluzione delle forme letterarie come espressione e testimonianza di un momento storico, sociale, politico, culturale; Espressione di un interesse personale e gradualmente autonomo, in modo da pervenire, da un'analisi esegetica, ad una “personale e attuale ermeneutica”. METODOLOGIA E DIDATTICA Storia della letteratura: lezione frontale, con esposizione dell'argomento da parte dell'insegnante, seguita dagli eventuali interventi degli alunni. Prelettura di brani (o di capitoli di storia letteraria) per verificare la capacità degli allievi di orientarsi autonomamente rispetto al libro di testo e il loro grado di acquisizione di un metodo di studio. 5. Autori: Lettura e commento dei testi fondamentali dei testi degli autori selezionati, inseriti nel loro contesto storico, da parte del docente.. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Per la verifica sia dei contenuti, sia delle abilità, sono state proposte prove scritte (il tema in classe), verifiche scritte o questionari e interrogazioni orali basate sui seguenti criteri: Capacità di orientarsi correttamente rispetto al testo da leggere e commentare; Acquisizione ordinata e costante dei contenuti; Capacità critiche di analisi nell'esegesi e di sintesi valutativa; Progressi o regressi rispetto alla situazione precedente; Continuità di impegno e partecipazione al dialogo culturale. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). STORIA 1. PROF. GIACOMO FELTRIN MATERIALE DIDATTICO - A. BRANCATI, T. PAGLIARANI, Il nuovo dialogo con la storia, vol. 3, La Nuova Italia. - Appunti delle lezioni e fotocopie distribuite dal docente. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DEL CORSO Obiettivi di apprendimento Il corso, nel suo sviluppo triennale in senso lato, relativamente al quinto anno in particolare, intende far maturare negli allievi le seguenti abilità (“saper fare”): ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti; ripercorrere, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le interazioni tra i soggetti singoli e collettivi e riconoscere gli interessi in campo, le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi e ambientali; padroneggiare gli strumenti concettuali, approntati dalla storiografia per individuare e descrivere persistenze e mutamenti, ad esempio: continuità, cesure, rivoluzione, restaurazione, decadenza, progresso, struttura, congiuntura, ciclo, tendenza, evento, conflitto, trasformazioni, transizione, crisi; usare in modo corretto e appropriato la terminologia specifica della disciplina e, con autonomia, la strumentazione essenziale del lavoro storico (tavole cronologiche, sinossi, atlanti storici e geografici, manuali, documenti, bibliografie, monografie storiografiche); problematizzare criticamente il passato utilizzando modelli storiografici portatori di visioni del mondo e di riferimenti ideologico-culturali diversi. Finalità Le finalità che l’intero corso nella sua durata triennale si propone sono: acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici; consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari; riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva; scoprire la dimensione storica del presente; affinare la “sensibilità” alle differenze; acquisire consapevolezze che la fiducia di intervento nel presente è connessa alla capacità di problematizzare il passato. 4. METODOLOGIA E DIDATTICA Scelte di metodo Sinteticamente ci sembra di poter indicare nelle seguenti le linee metodologiche su cui si farà particolarmente leva nell'attività didattica. Senza sbilanciarsi su un versante o sull'altro, il corso intende organizzare i contenuti in modo da coniugare la prescrittività di una informazione generale sullo sviluppo storico con la necessità di operare delle scelte all'interno del vastissimo materiale che ci si trova a dover gestire. In secondo luogo, alla luce dell'importanza sempre maggiore che la didattica della storia riserva all'incontro dello studente con le voci della storiografia, sottolineando la dimensione interpretativo-prospettica dell'insegnamento della storia, si cercherà – dove possibile – di supportare adeguatamente lo studio delle diverse epoche e dei diversi fenomeni, con la lettura antologica dei principali contributi della storiografia in ordine ad essi. Alla luce di questi criteri il lavoro didattico prevederà la sinergia di due momenti: l'impostazione di quadri di riferimento che forniscano i caratteri generali delle epoche volta a volta studiate; l'analisi dei principali nodi e problemi dello sviluppo storico. Scelte didattiche Saranno il più possibile diversificate in modo da prevedere l'alternanza dei seguenti momenti: lezione frontale (per esigenze di velocità e precisione); attivazione in alcuni momenti dell'anno ed in relazione a determinate parti del programma di momenti di approfondimento su particolari temi. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte: per la verifica dei contenuti si pensa ai seguenti tipi di verifica: questionari a risposta multipla o a riempimento, per effettuare uno screening preliminare dell'acquisizione dei contenuti; simulazione di Terza prova; interrogazioni orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). FILOSOFIA 1. PROF. GIACOMO FELTRIN MATERIALE DIDATTICO - F. CIOFFI, F. GALLO, G. LUPPI, S. O’ BRIEN, A. VIGORELLI, E. ZANETTE, Diálogos, vol. 3°, Bruno Mondadori. - Appunti delle lezioni. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DEL CORSO Obiettivi di apprendimento Il corso, nel suo sviluppo triennale in senso lato, relativamente al quinto anno in particolare, intende far maturare negli allievi le seguenti abilità (“saper fare”): utilizzare termini e categorie del linguaggio filosofico in una discussione di argomento filosofico e definire i mutamenti di significato dei termini filosofici nelle diverse opere di un autore o nelle opere di diversi autori; analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti compiendo nella lettura del testo le seguenti operazioni: 1. definire e comprendere termini e concetti; 2. enucleare le idee centrali; 3. ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi; 4. saper valutare la qualità di un’argomentazione sulla base della sua coerenza interna; 5. saper distinguere le tesi argomentate da quelle solo enunciate; 6. riassumere, sia in forma orale che scritta, le tesi fondamentali; 7. ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell’autore; 8. individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è documento, sia alla tradizione storica nel suo complesso; 9. dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze; individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio; problematizzare le risposte date dai filosofi attraverso un ampliamento delle informazioni sul tema di indagine e valutare la capacità del pensiero di una autore di rispondere ai problemi legati all’esperienza personale e collettiva. individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea considerati nella loro complessità. Finalità Le finalità che l’intero corso nella sua durata triennale si propone sono: la formazione culturale completa di tutti gli studenti attraverso la presa di coscienza dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio ad essi di tipo storico-critico-problematico; 4. la maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso se stessi, la natura e la società, un’apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante conversazione umana; la capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro senso, cioè sul loro rapporto con la totalità dell’esperienza umana; l’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità; l’esercizio del controllo del discorso attraverso l’uso di strategie argomentative e di procedure logiche; la capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche. METODOLOGIA E DIDATTICA Scelte di metodo Sinteticamente ci sembra di poter indicare nelle seguenti le linee metodologiche su cui si farà particolarmente leva nell'attività didattica. Senza sbilanciarsi su un versante o sull'altro, il corso intende costruirsi sia sulla sottolineatura della dimensione disiplinare della filosofia, favorendo un approccio dello studente alla materia, sia sulla adeguata valorizzazione del momento, non trascurando, così, l'imprescindibile approccio storico agli autori e ai movimenti. Inoltre, come emerge dai recenti orientamenti della didattica e della ricerca epistemologica, esso intende sottolineare il carattere unitario della filosofia come disciplina, solo a partire dal quale è possibile pensare e parlare di filosofie. Ancora, alla luce dell'importanza sempre maggiore che la didattica della filosofia riserva all'incontro dello studente con i testi dei filosofi, si cercherà – dove possibile – di supportare adeguatamente lo studio degli autori e dei movimenti con la lettura antologica o integrale delle loro opere. Scelte didattiche Saranno il più possibile diversificate in modo da prevedere l'alternanza dei seguenti momenti: lezione frontale (per esigenze di velocità e precisione); analisi testuale. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte: questionari a risposta multipla o a riempimento, per effettuare uno screening preliminare dell'acquisizione dei contenuti; simulazione di Terza prova; interrogazioni orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). LATINO E GRECO 1. PROF.SSA MARIACHIARA LAMA MATERIALE DIDATTICO - F.SIGNORACCI, S. DOSSI, Forum, S.E.I. - G.B.CONTE, E. PIANEZZOLA, Corso integrato di letteratura latina, voll. 4 e 5, Le Monnier. - C. PISTOLESI, Prosa greca, Marietti Scuola - L.E. ROSSI, R. NICOLAI, Corso integrato di letteratura greca, vol. 3, Einaudi. - EURIPIDE, Ippolito, edizione a piacere (testo greco fornito in fotocopia dall’insegnante). - Appunti e fotocopie fornite dall’insegnante. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Conoscenze Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche delle lingue latina e greca. Conoscenza dei contenuti relativi agli autori, alla produzione letteraria e alle problematiche più importanti delle civiltà latina e greca. Conoscenza del contesto storico-culturale entro cui collocare la produzione dei brani analizzati. Competenze Competenza nel tradurre, orientandosi all’interno delle due diverse strutture linguistiche, attraverso il riconoscimento sicuro degli elementi morfologici e sintattici. Competenza nel riconoscere, con la guida dell’insegnante, le peculiarità stilistiche degli autori tradotti e presi in esame, e nel saper condurre un’analisi linguistica dei brani proposti. Competenza nell’esporre in modo appropriato i contenuti linguistici e letterari. Capacità Capacità di contestualizzare il prodotto letterario all’interno del quadro storico-culturale che gli è proprio. Capacità di analizzare un brano letterario, dal punto di vista linguistico, stilistico e contenutistico. Capacità di istituire collegamenti tematici, autonomamente o con la guida dell’insegnante, tra i diversi autori della letteratura latina e greca. Capacità di proporre spunti di ricerca, a partire dagli argomenti proposti ed approfonditi nel corso dell’anno scolastico. Capacità di formulare un giudizio autonomo ma motivato rispetto agli argomenti e ai passi fatti oggetto di studio. 4. 5. METODOLOGIA E DIDATTICA Storia della letteratura: lezione frontale, con sintetica esposizione generale dell’argomento da parte dell’insegnante, che sottolinea in particolare gli aspetti dei diversi autori presi in considerazione nella piattaforma interdisciplinare; seguono poi gli eventuali interventi degli alunni, quindi il loro personale studio domestico. Autori: presentazione da parte dell’insegnante del contesto storico, con conseguente commento al brano d’autore proposto; la traduzione viene a volte affidata al lavoro personale degli alunni e ripresa poi in classe, sottolineando le principali peculiarità stilistiche e linguistiche. Grammatica: esercizi di traduzione, in classe e personali, con puntuale verifica e discussione sulle strutture sintattiche di più difficile interpretazione. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Per la verifica delle conoscenze, relativamente alle strutture linguistiche sono stati proposti test scritti; relativamente ai contenuti di storia della letteratura sono stati svolti test scritti e colloqui orali. Per la verifica delle competenze, sono state effettuate verifiche scritte e orali, volte ad accertare le competenze operative ed espositive. Per la verifica delle capacità, sono stati svolti colloqui orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). INGLESE 1. PROF.SSA MARINA ANGELA DONEDA MATERIALE DIDATTICO - D. HEANEY, D. MONTANARI, R. A:. RIZZO, Face to Face, vol. unico, Lang Edizioni. - Fotocopie fornite dal docente. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Per quanto riguarda le finalità dell’insegnamento della disciplina nel corso dell’intero triennio ed in particolare nel corso del quinto anno, distinguiamo fra conoscenze ed abilità. Conoscenze Acquisizione di un lessico fondamentale riguardante la letteratura. Perfezionamento della competenza linguistica. Acquisizione delle informazioni fondamentali sul contesto culturale, storico, sociale dei periodi affrontati. Conoscenza precisa e critica dei temi e concetti previsti. Abilità 4. Capacità di affrontare linguisticamente e criticamente i testi proposti. Maturare negli allievi l’abilità di collegare temi e concetti affrontati in questa disciplina al contesto storico-sociale in cui sono nati e alle materie di area comune. Abilità di utilizzare con adeguata competenza il lessico proprio di questa disciplina METODOLOGIA E DIDATTICA Elenchiamo qui sinteticamente le linee guida a cui ci si è attenuti per l’impostazione della disciplina. Il percorso didattico, come dimostra anche la “Piattaforma programmatica”, è stato strutturato su una serie di “zone di conoscenza” fondamentali al fine di favorire un approccio per temi e concetti e di facilitare i possibili collegamenti interdisciplinari fra materie di area comune. Non si è tuttavia rinunciato a fornire una precisa ossatura cronologica e le notizie fondamentali sul background storico-sociale delle età studiate per aiutare gli allievi alla sintesi e alla sistemazione degli argomenti e degli autori affrontati. Il testo letterario, affrontato attraverso l’analisi, la traduzione ed il commento, è stato il centro delle lezioni di letteratura. Ogni singolo testo è stato collegato al suo contesto di provenienza e, dove possibile, a temi e problemi affrontati dalle materie di area 5. comune. Questo ha favorito sia il perfezionamento della competenza linguistica e letteraria che la maturazione delle capacità critiche degli allievi. E’ stata particolare cura del docente favorire nelle spiegazioni, discussioni e verifiche, l’utilizzo della L2 . Gli allievi sono sempre stati invitati alla lettura e all’approfondimento personale per aiutarli a muoversi autonomamente fuori dai confini del programma scolastico. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Interrogazioni orali ogni trimestre per verificare la conoscenza dei contenuti, le capacità critiche e di collegamento e l’espressione in L2. Questionari a risposta multipla o a domande aperte per verificare l’acquisizione dei contenuti, la capacità di sintesi e di critica degli allievi, nonché l’abilità nello scritto. Prove interdisciplinari di simulazione della “Terza Prova” dell’esame finale. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). MATEMATICA E FISICA PROF.SSA GISELLE BIANCHI 1. MATERIALE DIDATTICO - M. SCOVENNA, Aspetti di analisi infinitesimale, CEDAM. - A. CAFORIO, A. FERILLI, Dalla meccanica alla costituzione della materia, 2A, Le Monnier. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO L'insegnamento della matematica e della fisica nel triennio di una scuola secondaria superiore amplia e prosegue quel processo di preparazione culturale e di promozione umana dei giovani che è iniziato nel biennio; in armonia con gli insegnamenti delle altre discipline, esso contribuisce alla loro crescita intellettuale e alla loro formazione critica. Lo studio della matematica e della fisica infatti, in questa fase della vita scolastica dei giovani, promuove in essi: il consolidamento dei processi di costruzione concettuale; l'esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato; l'abitudine a studiare ogni questione attraverso l'esame analitico dei suoi fattori; l'attitudine a riesaminare e a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed appreso. Questi obiettivi di carattere generale, che sono culturali ed educativi, e pertanto comuni a tutti gli indirizzi di studio, s'integrano nei singoli istituti sulla base delle loro finalità specifiche, adattandosi alle esigenze particolari. In ciascun istituto, la contiguità con le materie d'indirizzo e la necessità della interdisciplinarietà non consentono infatti che l'insegnamento sia condotto in modo autonomo e distaccato; al contrario richiedono che esso acquisti prospettive ed aspetti particolari, in relazione alle caratteristiche dell'indirizzo. In particolare nel triennio del liceo classico sperimentale l'insegnamento della matematica e della fisica potenzia e consolida le attitudini dei giovani verso gli studi scientifici e fa acquisire quella mentalità che permetterà loro di seguire eventualmente studi scientifici a livello universitario con profitto e senza traumi. Obiettivi dell'apprendimento Il programma mira ad inserire le competenze raggiunte dagli studenti alla fine del biennio in un processo di maggiore astrazione e formalizzazione. Alla fine del triennio lo studente deve dimostrare di: possedere le nozioni e i procedimenti indicati e padroneggiare l'organizzazione complessiva, soprattutto dal punto di vista concettuale; saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie branche della matematica e della fisica; aver assimilato il metodo deduttivo; 4. avere rilevato il valore dei procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione dei problemi reali; avere compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre scienze; saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in modo flessibile e personalizzando le strategie di approccio; sapere elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo; comprendere il rapporto tra pensiero scientifico e pensiero matematico; sapere riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali. METODOLOGIA E DIDATTICA Si è cercato di predisporre l'itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a blocchi tematici diversi, allo scopo di facilitarne la comprensione globale da parte degli allievi. Si è cercato di limitare le lezioni di tipo frontale alla parte del programma riguardante teoremi e formule, stimolando gli studenti a cercare autonomamente la soluzione delle problematiche proposte di volta in volta, sotto forma di esempi, esercizi, domande. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte Prove scritte centrate sui contenuti, sulle abilità e le conoscenze acquisite; Interrogazioni scritte, test a risposta multipla, a domande aperte, a completamento, alcune interrogazioni orali. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). SCIENZE 1. PROF.SSA MARIA GABRIELLA PIZZETTI MATERIALE DIDATTICO A. ZULLINI, F. SPARVOLI, Evoluzione, anatomia e fisiologia umana, vol. B, Atlas. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Conoscenze,capacità e competenze L'apprendimento del metodo scientifico si è realizzato attraverso l'acquisizione di alcune abilità fondamentali quali: 4. esprimersi usando una terminologia specifica e procedere nell'analisi dei dati in modo controllato, rigoroso, logico; considerare criticamente le affermazioni e le informazioni, verificando la rispondenza tra ipotesi e risultati; dedurre e prevedere fenomeni sulla base dei modelli appresi e progettare autonomamente in accordo con le teorie acquisite; conoscere la struttura logica della disciplina,coglierne la specificità e le competenze e individuare i collegamenti con le altre aree disciplinari; comprendere potenzialità e limiti delle scienze e la provvisorietà dei modelli e delle teorie scientifiche considerando la possibilità di discuterne la validità in relazione a nuove conoscenze acquisite o ad approcci sistemici diversi. METODOLOGIA E DIDATTICA E’ stato costantemente evidenziato il procedimento caratteristico delle scienze sperimentali di continua interazione tra formulazione mentale del modello (ipotesi) e verifica empirica. L'intervento didattico ha individuato attività che hanno coinvolto personalmente gli studenti. Non sempre è stato possibile sviluppare un argomento facendo riferimento ad attività specifiche ma è risultato sempre produttivo collegare i temi trattati a scuola ad esperienze e conoscenze pregresse. Si è reso necessario ridurre man mano lo scarto esistente tra le concezioni personali e quelle scientifiche fino a farle coincidere. L’approccio più opportuno è stato quello di favorire la progressiva risistemazione delle idee legate al senso comune, secondo i criteri di scientificità della disciplina. La realizzazione pratica dell’intervento è stata effettuata secondo le seguenti indicazioni: proposta degli argomenti mediante lezione frontale, aperta agli interventi ed alla discussione spontanea o provocata; esercizi e prove di riscontro immediato del livello di acquisizione dei contenuti affrontati sono stati proposti frequentemente anche durante il momento dedicato alla didattica ed alla discussione. Ogni occasione di incontro è stata finalizzata alla verifica ed alla spiegazione: le interrogazioni e le richieste di chiarimenti sono stati considerati momenti di rielaborazione e/o puntualizzazione validi per tutti, anche perché spesso hanno comportato l’apporto di nuovi elementi di conoscenza. 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte La valutazione individuale dell'allievo ha tenuto conto sia dell'atteggiamento con cui si è posto di fronte alla materia e ai vari stimoli offerti, sia dei risultati delle prove eseguite durante i vari trimestri. Per quanto riguarda verifica e valutazione, si sono utilizzati i seguenti strumenti: interrogazione come discussione aperta anche all'intera classe; test di verifica costruiti di volta in volta in rapporto agli argomenti appena svolti per saggiare in tempi brevi i livelli di acquisizione di certi contenuti o abilità semplici ed avere indicazione sul modo di procedere nel lavoro scolastico e per individuare le capacità non acquisite, così da poter intervenire con adeguati mezzi di recupero; Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). . STORIA DELL’ARTE 1. PROF. LODOVICO ZANA MATERIALE DIDATTICO - G. BORA, G. FIACCADORI, A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell’arte (voll. 3-4-5-6), Electa - B. Mondadori. - Diapositive, filmati, lezioni multimediali al computer. - Fotocopie fornite dall'insegnante. - Appunti. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Il corso prevede, attraverso lo studio diacronico dell’arte occidentale, una graduale acquisizione, da parte degli alunni, di un atteggiamento critico nel valutare un’opera d’arte, sia da un punto di vista meramente stilistico, sia da un punto di vista estetico. Abilità Comprensione del valore estetico di un'opera d'arte. Graduale acquisizione di una conoscenza critica dei modelli di sviluppo della civiltà artistico-figurativa occidentale. Capacità di lettura e analisi di un manufatto artistico per una sua esatta contestualizzazione, in ordine sia alla regione e al periodo di produzione, sia all'aspetto iconografico. Graduale acquisizione di una capacità espositiva appropriata, con uso del linguaggio tecnico appropriato. Atteggiamenti 4. Attitudine critico-riflessiva nell'acquisizione dei contenuti. Interesse per ogni manifestazione artistica come momento creativo fondamentale di una civiltà. METODOLOGIA E DIDATTICA Presentazione dell'argomento da parte dell'insegnante, che ne sottolinea gli elementi fondamentali e approfondisce eventualmente il testo, suggerendo, ove necessario, una valutazione estetica del periodo o delle opere presentate. Lettura personale e critica del manuale da parte dell'allievo, che deve integrare quanto trova sul manuale con ciò che stato proposto dall'insegnante, nonché, ove consigliato, ricercando personalmente ulteriore materiale iconografico. 5. Ulteriore illustrazione degli argomenti principali con la proiezione di diapositive e/o filmati, ed eventuali chiarimenti in relazione a domande formulate dagli alunni. Studio personale da parte dell'allievo, con particolare riferimento alla lettura degli elementi formali e compositivi del manufatto artistico. VERIFICHE E VALUTAZIONE Tipi di verifiche proposte 1. 2. Per la verifica dei contenuti: Verifiche orali e scritte con domande relative alle caratteristiche dei vari fenomeni artistici e al loro succedersi. Per la verifica delle abilità: Verifiche orali e scritte con domande volte ad ottenere un maggiore intervento critico-riflessivo da parte dell'alunno sul valore formale ed estetico di un’opera d’arte. Criteri di valutazione Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio Docenti (cfr. la Tavola docimologica). EDUCAZIONE FISICA 1. PROF. LUCIANO PILERI MATERIALE DIDATTICO - F. FERRARI, N. AGOSTINELLI, Jumping, SEI. - Fotocopie, schede e materiale integrativo distribuiti dall’insegnante. - Attrezzi vari. 2. CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe. 3. FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO Area teorica Le tecniche di allenamento: - l’organizzazione dell’allenamento - gli esercizi come progressione - il recupero - la forma sportiva - l’allenamento non solo per lo sport - i benefici dell’attività motoria. Le capacità motorie: - la forza (assoluta, massimale, veloce, resistente) - i carichi naturali - i sovraccarichi le tappe del potenziamento - l’allenamento della forza; - la velocità (rapidità dei singoli movimenti, frequenza del singolo movimento) - i fattori da cui dipende la velocità – come allenare la velocità – verifica e misura della velocità - l’allenamento della velocità; - la resistenza (generale, specifica) - vari modi di resistere - i fattori da cui dipende la resistenza - metodiche di allenamento della resistenza - il metodo continuo - il fartlek - corsa a intervalli - le progressioni - verifica e misura della resistenza - come si allena la resistenza. Area tecnico - pratica Lavoro pratico sulle capacità condizionali: - esercitazioni pratiche su prove di velocità e rapidità di spostamento su brevi distanze; - esercitazioni e verifiche sulla forza degli arti inferiori e superiori attraverso giochi di forza; - esercitazioni e verifiche sulla forza del tronco e del busto (addominali e dorsali) con lavori individuali e a coppie. Lavoro di preatletismo con lavori generali e specifici: - le andature atletiche; - tecniche pratiche di allenamento sui diversi sistemi energetici con tabelle di riferimento per il consumo e le capacità energetiche; - tecniche pratiche di miglioramento delle capacità condizionali, quali la forza, la velocità, la resistenza attraverso lavori in circuito e progressioni tipo di allenamento. Lavoro sulla relazione di gruppo: - sport di squadra: la pallavolo; - attività ludica con giochi proposti dai ragazzi; - attività con argomenti vari proposti dai ragazzi alla classe; - collaborazione nell’organizzazione di un torneo di classe e distribuzione e assunzione di ruoli e responsabilità. Prove di verifica per la preparazione sul lavoro teorico: - semplici quiz conoscitivi con possibilità di scelta per di risposta per ogni domanda; - test a domanda aperta con relativa spiegazione dell’argomento; - verifiche orali sugli argomenti in questione. Prove tecnico - pratiche : - prove in circuito con valutazione relativa alla classe e non su tabelle precostituite; - lavori in circuito sulla forza in genere; - sulla velocità; - sulla resistenza sulla coordinazione generale e specifica; - sull’equilibrio; - competizioni di classe a squadre. 4. 5. METODOLOGIA E DIDATTICA Si è utilizzata una metodologia globale passata successivamente all’analitico, con progressioni didattiche dal semplice al complesso. Il lavoro è stato effettuato in unità didattiche all’interno delle quali si è fatto ricorso a spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche. Ampio spazio è stato lasciato alla trattazione dello sport affrontato, alla fase di applicazione dei principi tecnico - tattici e metodologici. Particolare attenzione è stata data alla fase di ideazione e progettazione, che prevede la sintesi delle conoscenze acquisite e una valutazione appropriata. VERIFICHE E VALUTAZIONE Strumenti di valutazione Osservazioni sistematiche. Misurazioni e test oggettivi, anche relativi alle conoscenze. prove semistrutturate (per es.: griglie di osservazione del comportamento tattico di gioco). Criteri di valutazione Miglioramento delle conoscenze e competenze rispetto alla situazione iniziale. Impegno e motivazione alla materia. Rendimento in termini di conoscenze, abilità accertate e autocontrollo. VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO I criteri di valutazione e la tavola docimologica riportati di seguito derivano dalla discussione avviata nei singoli Consigli di Classe della Scuola Secondaria di Secondo grado, con riflessioni di merito e con la riformulazione della proposta precedentemente adottata dal Collegio dei Docenti in data 6 novembre 2007; l’ulteriore approfondimento ha portato all’approvazione di un organico documento sulla valutazione, adottato all’unanimità nella seduta del Collegio dei Docenti del 18 novembre 2008, con le successive modifiche ed integrazioni adottate dal Collegio dei Docenti in data 12 maggio 2009. Ad essi ci si è attenuti, nel corso dell’anno scolastico, per l’assegnazione delle valutazioni intermedie e di fine trimestre. Alle verifiche scritte e ai colloqui orali è stato assegnato un punteggio che può variare da 2/10 a 10/10, in conformità alla scala docimologica fissata dal Collegio dei Docenti, cercando di evitare la compressione della gamma delle possibilità. Tuttavia l’utilizzo dei punteggi inferiori ai 4/10 è stato ben meditato, per evitare conseguenze psicologiche negative sugli allievi e sulle famiglie. Gli esiti scaturiti dalla misurazione oggettiva delle prove sono stati integrati, in sede di valutazione trimestrale e di scrutinio finale, tenendo conto di: situazione di partenza e livello d’arrivo dell’allievo; grado di partecipazione al dialogo didattico – educativo; continuità e motivazione nello studio; altre variabili psico-pedagogiche, da valutarsi in sede di Consiglio di Classe. Ai termini conoscenza, competenza, capacità, si è attribuito il seguente significato: Conoscenza: L’insieme delle acquisizioni teoriche conseguite da un alunno in un corso di studi, in relazione agli obiettivi che gli sono stati proposti. Competenza: L’idoneità ad una corretta utilizzazione delle conoscenze di cui un alunno dispone, ai fini dell’esecuzione di un compito, personalmente o in interazione con altri. Capacità: Qualità positiva di un individuo, che si evidenzia nell’essere in grado di: esprimere giudizi personali fondati su determinati contenuti; condurre una discussione con argomentazioni chiare e circostanziate; elaborare criticamente, anche in direzione interdisciplinare, le conoscenze e le competenze acquisite. Le griglie di seguito riportate per le correzioni delle prove scritte e per la valutazione del colloquio derivano dalla trasposizione, in via analogica, dei contenuti della tavola docimologica e sono stati adottati dal Consiglio di Classe per la correzione delle simulazioni delle prove scritte e del colloquio effettuate durante il corso dell’anno. A seguito della promulgazione dell’OM 40/2009 che ha fissato a 20/30 la soglia della sufficienza per il colloquio, il Consiglio di Classe ha provveduto di conseguenza a riformulare la relativa griglia per la valutazione. TAVOLA DOCIMOLOGICA (adottata con delibera del Collegio Docenti del 18 novembre 2009) ELEMENTI DI VALUTAZIONE 50 VOTO RENDIMENTO CONOSCENZE 2 NULLO 3 4 QUASI NULLO GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO Complete ed approfondite. Sicurezza ed autonomia nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio ed articolato. 9 OTTIMO Complete, approfondite ed articolate. Prontezza intuitiva nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente. 10 ECCELLENTE Complete ed argomentate, anche con approfondimenti personali. Prontezza intuitiva, brillante ed originale inventiva nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente. Nulle. Mancate risposte. Quasi nulle. Gravemente lacunose anche a livello elementare. Lacunose e frammentarie. Non adeguate agli obiettivi e superficiali. Minime essenziali, ma schematiche. Complete ma non approfondite. Le singole prove potranno essere valutate dall’insegnante con valutazioni intermedie. COMPETENZE CAPACITÀ Non evidenziate, lavoro non svolto. Non evidenziate. Grave difficoltà nel procedere nelle applicazioni. Lessico di base non acquisito. Difficoltà nel procedere nelle applicazioni. Lessico di base improprio e disarticolato. Generale incertezza nel procedere nelle applicazioni. Lessico impreciso. Nessuna difficoltà di rilievo nel procedere nelle applicazioni. Lessico adeguato ma con incertezze. Nessuna difficoltà, ma limitata autonomia nel procedere nelle applicazioni. Lessico proprio. Capacità di comprensione del tutto inadeguata. Capacità di comprensione elementare e superficiale. Capacità di comprensione elementare. Capacità di analisi parziali e disarticolate. Capacità di comprensione essenziale. Capacità di analisi elementari. Capacità di comprensione e analisi sicure, con difficoltà di sintesi rielaborativa. Capacità di comprensione e analisi sicure ed autonome, senza incertezze di sintesi rielaborativa. Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi autonoma. Capacità di comprensione ed analisi sicure ed approfondite. Capacità di sintesi originalmente rielaborate. Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano) ANALISI DEL TESTO (tipologia A) Nome e Cognome ________________________________________________________________ CRITERI: L’alunno COMPRENSIONE Comprende i contenuti del testo ANALISI Lo analizza secondo i parametri richiesti 51 COMMENTO Rispetto alle richieste interpretative presenti nella domanda di commento, o anche in altre eventuali domande di comprensione e analisi che richiedono movimenti interpretativi, evidenzia una propria interpretazione Ottimo2 14/15 Buono 13 Discreto 12 Sufficiente 10 - 11 Insufficiente (gravemente) 6 – 9 ( 0 - 5) in modo esauriente e profondo in modo corretto e con apprezzabile profondità in modo corretto con sicurezza concettuale in modo globalmente accettabile in modo spesso (molto) superficiale (con fraintendimenti) in modo esauriente con rigore tecnico in modo esauriente con sicurezza di metodo in modo pressocché esauriente, con qualche insicurezza di metodo con alcune lacune, ma con accettabile approccio metodologico in modo (gravemente) incompleto, con superficialità di metodo (senza approccio metodologico) caratterizzata da criticità emergente e profondità rielaborativa anche personale caratterizzata da apprezzabile criticità e pertinenza rielaborativa corretta e motivata con sicurezza concettuale accettabile poco riconoscibile (non esprime una interpretazione) in modo organico in modo abbastanza organico in modo pertinente in modo corretto, ma sommario in modo (molto) superficiale in modo sempre corretto, efficace, stilisticamente brillante in modo sempre corretto, perspicuo ed efficace in modo sempre corretto, con sicurezza terminologica e sintattica in modo corretto, anche senza apprezzabili risorse, oppure con alcuni errori che non compromettono l'accettabilità globale con frequenti errori (molto scorrettamente) INQUADRAMENTO Collega il brano, se richiesto, all'autore, o all'opera, o alla corrente etc.. CORRETTEZZA FORMALE Si esprime Punteggio per singolo indicatore PUNTEGGIO FINALE 2 E' previsto anche il livello di Eccellente, corrispondente nella sua descrizione a quello dell'Ottimo, qualora si riscontrino ulteriori, sensibili e rilevabili incrementi qualitativi-quantitativi dei livelli descritti per quest'ultimo Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano) SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE (tipologia B) Nome e Cognome ________________________________________________________________ INDICATORI CORRETTEZZA ESPOSITIVA Intesa come proprietà grammaticale, lessicale, sintattica ORGANIZZAZIONE DEL TESTO Intesa come capacità di intervenire elaborativamente e progettualmente sulle informazioni del dossier, ricavandone un testo autonomo, coerente, coeso 52 CONOSCENZE/CONTENUTI Intese come grado di elaborazione critica sui dati del dossier ed eventuale apporto di conoscenze proprie CONSEQUENZIALITÀ LOGICA O ARGOMENTATIVA ADEGUAMENTO DELLE SCELTE FORMALI alle caratteristiche del genere testuale Descrizione molto approssimativa approssimativa accettabile sempre corretta-sicura efficace-formalizzata molto debole debole accettabile ordinata e coerente strutturata - molto strutturata non utilizza i dati del dossier rende superficiali i dati del dossier si limita ai dati del dossier rielabora i dati del dossier li integra con apporti di conoscenze personali li amplia e li arricchisce (molto) molto debole debole riconoscibile sicura strutturata rigorosa (molto) molto approssimativo approssimativo riconoscibile fedele efficace rigoroso (molto) Livelli gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreta – buona ottima eccellente gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreta - buona ottima - eccellente gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreta buona ottima - eccellente gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreta buona ottima - eccellente gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreta buona ottima - eccellente Punti 0-5 6-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 0-5 6-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 0-5 6-9 10 - 11 12 13 14 - 15 0-5 6-9 10 - 11 12 13 14 - 15 0-5 6-9 10 - 11 12 13 14 - 15 PUNTEGGIO FINALE Punteggio per singolo indicatore Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano) TEMA DI ARGOMENTO STORICO (tipologia C) Nome e Cognome ________________________________________________________________ Ottimo3 14/15 Buono 12/13 Discreto 11 Sufficiente 10 Insufficiente 6–9 Gravemente insufficiente 0-5 ampia ed approfondita esauriente e corretta quasi esauriente e corretta accettabile pur con qualche lacuna incompleta e spesso scorretta gravemente incompleta e scorretta Denota competenze spiccate applicate con autonomia e caratterizzate da criticità applicate con sicurezza applicate in modo accettabile pur con qualche incertezza applicate in modo incompleto applicate con difficoltà notevoli e ricorrenti STRUTTURA DEL DISCORSO rigoroso coerente e coeso ordinato talvolta poco ordinato ma coerente spesso disordinato ed incoerente molto disordinato e incoerente in modo formalizzato e rigoroso in modo sempre corretto con qualche lieve scorrettezza accettabilmente pur con alcuni errori con frequenti errori in modo scorretto CRITERI L’alunno INFORMAZIONE Dimostra sul tema proposto una informazione COMPETENZE DISCIPLINARI4 53 Organizza il discorso in modo CORRETTEZZA FORMALE E UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO Si esprime Punteggio per singolo indicatore PUNTEGGIO FINALE 3 E’ previsto anche il livello ECCELLENTE qualora si riscontrino sensibili incrementi dei livelli descritti per la fascia dell’OTTIMO. Sono tali, come da programmazione del Dipartimento storico – filosofico di Istituto a. Ricostruzione di connessioni sincroniche e diacroniche. b. Distinzione tra i molteplici aspetti di un evento. c. Interpretazione dei fatti. d. Realizzazione di sintesi. 4 Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano) TEMA DI ORDINE GENERALE (tipologia D) Nome e Cognome ________________________________________________________________ INDICATORI CORRETTEZZA ESPOSITIVA Intesa come proprietà grammaticale, lessicale, sintattica ORGANIZZAZIONE DEL TESTO 54 Piano espositivo e coerenza delle parti CONTENUTI Qualità (profondità concettuale) ampiezza e selezione delle informazioni CONSEQUENZIALITÀ LOGICA E ARGOMENTATIVA Descrizione Livelli PUNTI molto approssimativa approssimativa accettabile sempre corretta-sicura efficace-formalizzata gravemente insuff. insufficiente sufficiente discreta - buona ottima - eccellente 0-5 6-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 molto debole debole accettabile stutturata strutturata con rigore gravemente insuff. insufficiente sufficiente discreta - buona ottima –eccellente 0-5 6-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 molto poveri poveri accettabili pertinenti documentati documentati e culturalmente sostenuti (molto) gravemente insuff. insufficiente sufficiente discreto buono ottimo - eccellente 0-5 6-9 10 - 11 12 13 14 - 15 molto debole debole riconoscibile sicura strutturata rigorosa (molto) gravemente insuff. insufficiente sufficiente discreto buono ottimo - eccellente 0-5 6-9 10 - 11 12 13 14 - 15 PUNTEGGIO FINALE Punteggio per singolo indicatore Griglia per la valutazione della seconda prova (Latino) Nome e Cognome ______________________________________________________ TRADUZIONE Riconoscimento delle strutture morfo-sintattiche Punteggio inadeguato (numerosi errori gravi) Comprensione Punteggio del testo accettabile (rari errori gravi o alcuni errori trascurabili) corretto (rari errori trascurabili o nessun errore) Punteggio “scolastica” 0 - 10 0-7 equivocata 0-6 8-9 sommaria 7-9 10 - 13 essenzialeaccettabile 10 - 13 corretta ed adeguata 11 - 13 14 - 15 articolatacompleta 14 - 15 efficace e brillante 14 - 15 impreciso (alcuni errori gravi o numerosi errori trascurabili) Resa stilistica italiana Risultato per singola voce Media COMMENTO pertinente 1 completo 2 elaborato 3 Risultato finale N.B. La commissione ritiene il commento integrativo del voto dello scritto quando il giudizio sul commento stesso sia positivo. Criteri e griglia per la valutazione della terza prova Nome e Cognome ________________________________________________________________ CONOSCENZE CAPACITA’ 56 di rielaborazione critica, di collegamento e di sintesi Gravemente Insufficiente 0-5 Insufficiente 6-9 Sufficiente 10-11 Discreto 12 Buono 13-14 Ottimo 15 Gravemente lacunose Lacunose Essenziali e schematiche Sommarie, ma soddisfacenti Soddisfacenti e articolate Complete con eventuali approfondimenti personali Del tutto inadeguate Inadeguate Accettabili Apprezzabili Sicure e puntuali Spiccate – eccellenti Grave difficoltà Difficoltà Nessuna difficoltà di rilievo Sicurezza Sicurezza e chiarezza Brillantezza e originalità COMPETENZE nell’organizzazione dell’elaborato e nell’efficacia espositiva PUNTEGGIO COMPLESSIVO RISULTATO FINALE (media) Punteggio del singolo indicatore CRITERI PER LA CONDUZIONE E LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO FASI DEL COLLOQUIO a) Argomento scelto dal candidato b) Argomenti a carattere interdisciplinare e disciplinare proposti dalla Commissione. c) Discussione delle prove scritte. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione che ci si propone di considerare sono: a) Proprietà sintattica e lessicale nell’esposizione orale. b) Capacità di elaborazione personale. c) Capacità di soluzione dei problemi proposti. d) Livello delle conoscenze e delle informazioni. e) Capacità di operare collegamenti. Griglia per la valutazione del colloquio orale Nome e Cognome ________________________________________________________________ Nullo 1-5 58 Proprietà sintattica e lessicale della esposizione orale - Capacità di elaborazione personale - Assolutamente insufficiente 6 - 10 Incapacità espositiva, carenza di lessico anche elementare Molto debole e ripetitiva Scarso 11 - 16 Sufficiente 20-22 Discreto 23-25 Buono 26-28 Esposizione confusa, lessico generico Esposizione impacciata e imprecisa Esposizione nel complesso corretta Esposizione generalmente scorrevole Esposizione pertinente e globalmente sicura Pertinente e sicura Incerta, confusa Imprecisa e superficiale Schematica Essenziale ma adeguata Precisa e con apporti individuali Ampia ed approfondita Intuitiva e soddisfacente Per lo più sicura Pronta e sicura Più che soddisfacente Completo, approfondito, articolato Capacità di soluzione dei problemi proposti - Molto scarsa Assai stentata Piuttosto confusa Anche lenta a tratti, ma globalmente soddisfacente Livello delle conoscenze e delle informazioni - Povero, ripetitivo Frammentario Schematico e riduttivo Essenziale Soddisfacente - Non evidenziata e confusa Evasiva ed insicura Piuttosto stentata Imprecisa ma "orientata" Abbastanza pronta, con qualche incertezza Capacità di operare collegamenti Ottimo/ Eccellente 29-30 Incerto 17-19 Pronta e adeguata Punteggio per singola voce Pronta e volta alla sintesi personale PUNTEGGIO COMPLESSIVO 5 RISULTATO FINALE (media) ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO Le direttive del Ministro emanate attraverso il Decreto Ministeriale 80/2007 del 3 ottobre 2007 e l’O.M. 92/2007, hanno reso sistemiche alcune modifiche realtive alle modalità ed ai percorsi degli interventi didattico-educativi finalizzati al recupero sia in corso d’anno che al termine dello stesso anno scolastico, già avviate lo scorso anno scolastico. Il Collegio dei Docenti con delibera del 18 novembre 2008 ha provveduto ad adottare uno specifico documento dedicato agli “Interventi didattico - educativi finalizzati al recupero scolastico”, di cui si dà di seguito una rapida sintesi, limitatamente agli aspetti che interessano la classe quinta. 1. Attività d’inizio anno Sono attivate secondo le linee-guida previste dal POF e prevedono l’eventuale recupero dei prerequisiti minimi in caso di test d’ingresso con esiti insufficienti. La pianificazione degli interventi è demandata al Consiglio di classe e “ottimizzata” per evitare sovraccarichi di lavoro; il periodo per lo svolgimento è, di norma, fissato nei mesi di settembre ed ottobre. Gli interventi sono, in genere, offerti agli alunni indifferenziatamente, inquadrandosi all’interno dell’articolazione dell’attività didattica. 2. Recuperi curricolari (in itinere) Nella prima parte dell’anno e durante lo svolgimento delle Unità di Apprendimento per rispondere all’esigenza di superare lacune o difficoltà diffuse ogni docente attiva interventi volti al recupero delle stesse. L’efficacia dell’intervento è valutata attraverso il superamento delle prove somministrate al termine del periodo di recupero/consolidamento concordato tra Docente ed alunno. Tali interventi, quando vengono attivati e formalizzati al termine degli scrutini del primo trimestre, sono comunicati direttamente dal Coordinatore delle attività didattiche tramite apposito modulo agli alunni e alle famiglie. La valutazione dell’efficacia dell’intervento didattico-educativo viene attuata attraverso le verifiche intermedie della disciplina nel corso del trimestre successivo e monitorata in sede di Consiglio di Classe con le stesse modalità previste al successivo punto 3. 3. Interventi didattici pomeridiani Si tratta d’interventi programmati nella durata, nelle tematiche e nelle modalità di sviluppo dal singolo docente, in coordinamento con il Consiglio di Classe, secondo le indicazioni di pianificazione del POF e dei singoli Consigli di Classe. Vengono attivati a partire dagli scrutini del primo trimestre ed hanno termine, di norma, entro la metà del mese di maggio. Gli interventi possono essere svolti anche da altri docenti della Scuola o da personale qualificato ai sensi del DM 80/2007 art. 3, ferma restando la responsabilità del docente titolare della disciplina per le modalità di verifica intermedia del recupero delle carenze riscontrate in sede di scrutinio. Questi interventi vengono monitorati attraverso verifiche intermedie al fine di valutare l’avvenuto recupero delle lacune. Dopo i Consigli di Classe di metà trimestre e gli scrutini del secondo trimestre verranno informate le famiglie e gli studenti, tramite comunicazione scritta del Coordinatore delle attività didattiche, sugli esiti delle verifiche, sull’eventuale sospensione dell’intervento didattico-educativo o sulla sua sostituzione con un intervento inerente un’altra disciplina. 4. Interventi didattico-educativi di recupero richiesti dal docente Prevedono attività d’insegnamento individualizzato o in piccolo gruppo e vengono attivati su iniziativa degli insegnanti, alla luce dei risultati conseguiti dagli alunni nel corso del trimestre. Possono essere attivati anche su domanda degli studenti. Ciascun insegnante riferisce in sede di Consiglio di Classe in merito alle richieste, svolgimento ed esiti di tali attività d’intervento didattico-educativo di recupero. Il docente annota sul proprio registro, nella sezione degli interventi didattico-educativi di recupero, le osservazioni inerenti gli argomenti, le attività svolte e alle verifiche intermedie effettuate. • Se l’intervento è richiesto da un alunno o un gruppo di alunni è sufficiente la comunicazione al Docente incaricato, che concorda, all’interno del quadro delle proprie disponibilità, luoghi e tempi di svolgimento. • Se l’intervento è richiesto da un insegnante la famiglia viene avvisata tramite apposita comunicazione sul libretto personale, da rendere controfirmata per accettazione o rifiuto. 5. Partecipazione agli interventi didattico-educativi L’adesione degli alunni agli interventi didattico-educativi di recupero è sottoscritta dai genitori; la frequenza è soggetta al regolamento d’istituto (puntualità, attenzione, profitto, ecc.): in caso di disinteresse, trascuratezza o altri motivi di non collaborazione alle attività didattico-educative, previa comunicazione alle famiglie, può essere disposta la sospensione dalla frequenza dell’intervento, da annotare nei verbali della prima riunione utile del Consiglio di Classe. L’assenza dagli interventi richiede la giustificazione scritta dei genitori sul libretto personale dell’allievo. Ciascun insegnante titolare dell’intervento è tenuto a verificare, di volta in volta, la presenza degli alunni iscritti e comunicare al referente di classe ed alla famiglia eventuali assenze ingiustificate. 6. Modalità di recupero dei Debiti Formativi pregressi In riferimento ai contenuti di cui al DM n° 42 del 22.05.2007, la Scuola ha provveduto nello scorso anno ad attivare percorsi volti al recupero degli eventuali Debiti Formativi pregressi. FIRME DEL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE, DEI DOCENTI E DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe. Docenti del Consiglio di Classe Disciplina d’insegnamento 1. BIANCHI Giselle MATEMATICA -FISICA 2. DELLEGRAZIE Lucia ITALIANO 3. DONEDA Marina Angela INGLESE 4. FELTRIN Giacomo STORIA – FILOSOFIA 5. LAMA Mariachiara Coordinatore di classe Firma LATINO – GRECO 6. PILERI Luciano EDUCAZIONE FISICA 7. PIZZETTI Maria Gabriella SCIENZE 8. SALA Giovanni RELIGIONE 9. ZANA Lodovico STORIA DELL’ARTE CHIMICA E IL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Don Claudio Silvano Cacioli …………………………………………… I RAPPRESENTANTI DI CLASSE ………………………………………… ……………………………………………