CENTRO SALESIANO «DON BOSCO»
SCUOLA PARITARIA (Decreto 17/01/2002)
Via Zanovello 1 – Treviglio (BG)
Tel. (0363) 31.39.11 – Fax (0363) 31.39.08
DELLA CLASSE QUINTA
LETTERARIO-CLASSICO
(art. 5, DPR 323/98)
Treviglio, 12 Maggio 2009
sc uo la s eco nda ria di s e co n do g ra do
via G. Zanovello, 1 - 24047 TREVIGLIO – Bergamo
tel 0363.31.39.11 – fax 0363.31.39.08
posta elettronica [email protected]
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO
DELLA CLASSE
5a LETTERARIO - CLASSICO
(art. 5, DPR 323/98)
Treviglio, 12 Maggio 2009
INDICE DEL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Presentazione della classe ...................................................................................................
Itinerario scolastico nel quinquennio ...........................................................................
Elenco degli allievi .........................................................................................................
Organigramma dei docenti del triennio ......................................................................
Il Consiglio di Classe .....................................................................................................
p.
p.
p.
p.
p.
3
3
4
5
6
Attività complementari ed integrative svolte nell’anno scolastico in corso .......... p. 7
PIATTAFORMA DEI CONTENUTI E PROFILI DISCIPLINARI
Piattaforma dei contenuti ....................................................................................................
Premessa ...........................................................................................................................
Modulo 1 – Area comune: La ricerca del senso ..............................................................
Modulo 2 – Area comune: La cultura della crisi ...........................................................
Modulo 3 – Area scientifica...........................................................................................
p. 9
p. 9
p. 11
p. 17
p. 22
Lavori di ricerca predisposti dai candidati .................................................................... p. 29
Profilo delle singole discipline ...........................................................................................
Italiano ..............................................................................................................................
Storia .................................................................................................................................
Filosofia ............................................................................................................................
Latino e Greco.................................................................................................................
Inglese ...............................................................................................................................
Matematica e Fisica .........................................................................................................
Scienze ..............................................................................................................................
Storia dell’arte ..................................................................................................................
Educazione fisica.............................................................................................................
p. 30
p. 30
p. 32
p. 34
p. 36
p. 38
p. 40
p. 42
p. 44
p. 46
CRITERI DI VALUTAZIONE E FIRME DEL CONSIGLIO
Valutazione ..............................................................................................................................
Criteri di valutazione adottati nel corso dell’anno scolastico ...................................
Tavola docimologica ......................................................................................................
Griglie per la valutazione della prima prova ...............................................................
Griglia per la valutazione della seconda prova ...........................................................
Griglia per la valutazione della terza prova ................................................................
Criteri per la conduzione e la valutazione del colloquio............................................
Griglia per la valutazione del colloquio orale .............................................................
p. 48
p. 48
p. 50
p. 51
p. 55
p. 56
p. 57
p. 58
Attività di sostegno e recupero............................................................................................ p. 59
Il credito scolastico e formativo ......................................................................................... p. 61
Criteri per l’attribuzione ................................................................................................ p. 61
Tabella “A” per l’attribuzione del credito scolastico ................................................ p. 62
Firme del Coordinatore delle attività didattiche, dei Docenti
e dei Rappresentanti di classe ............................................................................................ p. 63
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ANNO SCOLASTICO 2008/2009
ITINERARIO SCOLASTICO NEL QUINQUENNIO
La classe QUINTA LICEO LETTERARIO-CLASSICO del Centro salesiano “Don
Bosco” di Treviglio si presenta all’Esame di Stato composta da 19 alunni: 9 studenti e 10
studentesse; 17 hanno frequentato il triennio finale del liceo classico nel Centro “Don
Bosco” mentre due allievi sono stati inseriti a partire dal quarto anno.
In questa presentazione “globale” non è ovviamente compresa l’indicazione del profitto
nelle singole discipline: lo si rimanda alla pagella scolastica di ciascuno studente.
Al gruppo va riconosciuto un buon livello di autodisciplina, progressivamente cresciuto
nell’ultimo triennio: ne è potuto derivare, per le relazioni interpersonali, un clima cordiale e
“simpatico” degli studenti tra loro e di collaborazione attiva, responsabile e proficua con il
corpo docente. Il dialogo didattico-educativo è stato assicurato da una costruttiva e vivace
partecipazione alle lezioni, nonché alle numerose iniziative extra-curricolari, spesso frutto
dell’iniziativa degli stessi studenti. L’impegno di preparazione e rielaborazione personale si
è rivelato globalmente buono, in certi casi addirittura eccellente.
Il rapporto educativo studenti/docenti si è ispirato con progressiva apertura alla proposta
formativa dell’Istituto Salesiano.
La storia della classe si offre in sintesi sinottica nella seguente tabella:
Anno
Scolastico
Classe
N° alunni
Ripetenti
Non
promossi
Trasferiti a
fine anno
Trasferiti in
corso d’anno
Nuovi iscritti
Tabella riassuntiva nel corso del quinquennio
2004 / 2005
PRIMA
24
1
1
2
-
-
2005 / 2006
SECONDA
22
1
-
1
1
-
2006 / 2007
TERZA
20
-
3
-
-
-
2007 / 2008
QUARTA
19
-
-
-
-
2
2008 / 2009
QUINTA
19
-
-
-
-
-
ELENCO DEGLI ALLIEVI
DELLA QUINTA LETTERARIO-CLASSICO
1.
BOSCO
MATTIA
2.
CALABRIA
STEFANO
3.
CORTESI
NICOLA
4.
DUZIONI
ELSA
5.
FANELLI
MARTA
6.
FINARDI
ANNALISA
7.
KHOURI CHALOUHI CARLA
8.
LONGARETTI
SARA
9.
MAGGIONI
RICCARDO
10.
MASCHERPA
EMANUELE
11.
MAURI
MADDALENA
12.
MAZZA
ELISA
13.
MORIGGI
LEONARDO
14.
PIOVANI
GIANLUCA VALERIO
15.
POLINELLI
ANDREA
16.
RESMINI
DAVIDE
17.
ROMEO
ELEONORA
18.
ROMEO
ROSSELLA
19.
VENTURELLI
ALESSANDRA
ORGANIGRAMMA DEI DOCENTI DEL TRIENNIO
Materia
Anno
N° ore/sett.
Religione
III
IV
2
2
V
2
SALA Giovanni
SALA Giovanni
SALA Giovanni
Italiano
III
IV
V
4
4
5
PICHIERRI Giuseppe
PICHIERRI Giuseppe
DELLEGRAZIE Lucia
Latino
III
IV
V
4
3
4
LAMA Mariachiara
LAMA Mariachiara
LAMA Mariachiara
III
3
LAMA Mariachiara
IV
3
LAMA Mariachiara
V
3
LAMA Mariachiara
III
IV
3
3
V
3
DONEDA Marina Angela
DONEDA Marina Angela
DONEDA Marina Angela
III
IV
3
3
FELTRIN Giacomo
FELTRIN Giacomo
V
3
FELTRIN Giacomo
III
IV
V
3
3
3
FELTRIN Giacomo
FELTRIN Giacomo
FELTRIN Giacomo
III
IV
2
3
V
2
BIANCHI Giselle
BIANCHI Giselle
BIANCHI Giselle
Fisica
III
IV
V
2
2
2
BIANCHI Giselle
BIANCHI Giselle
BIANCHI Giselle
Scienze-Chimica
III
IV
V
2
2
2
PIZZETTI Maria Gabriella
PIZZETTI Maria Gabriella
PIZZETTI Maria Gabriella
Storia dell’Arte
III
IV
V
2
2
2
ZANA Lodovico
ZANA Lodovico
ZANA Lodovico
Ed. Fisica
III
IV
V
2
2
2
PILERI Luciano
PILERI Luciano
PILERI Luciano
Greco
Inglese
Storia
Filosofia
Matematica
Docente
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Docenti del Consiglio di Classe Disciplina d’insegnamento Ore lezioni/sett.
BIANCHI Giselle
MATEMATICA - FISICA
DELLEGRAZIE Lucia
ITALIANO
5
DONEDA Marina Angela
INGLESE
3
FELTRIN Giacomo
STORIA - FILOSOFIA
3+3
LAMA Mariachiara
LATINO - GRECO
4+3
PILERI Luciano
EDUCAZIONE FISICA
2
PIZZETTI Maria Gabriella
SCIENZE
2
SALA Giovanni
RELIGIONE
2
ZANA Lodovico
STORIA DELL’ARTE
2
E
CHIMICA
2+2
ATTIVITÀ COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE
SVOLTE NELL’ANNO SCOLASTICO IN CORSO
Nel corso dell’anno scolastico 2008-2009 la classe quinta letterario-classico ha partecipato
con interesse alle attività complementari ed integrative qui di seguito elencate:
Viaggio d’istruzione
All’inizio dell’anno scolastico (7-11 ottobre) la classe ha partecipato con vivo interesse e
coinvolgimento ad una visita culturale nelle città di Barcellona e Tarragona, con visita al
Monastero cistercense di Poblet.
Altre uscite culturali
19-22 dicembre: Londra, con insegnante madre-lingua.
14 gennaio: Parma, mostra del Correggio, camera di San Paolo, cupole del Duomo e di S.
Giovanni.
1-3 maggio: Roma rinascimentale e barocca.
Film
V. De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini.
L. Hallstrom, Le regole della casa del sidro.
L. Visconti, Il Gattopardo.
Teatri
Numerosi alunni della classe hanno assistito alla rappresentazione di:
Sei personaggi in cerca d’autore, di L. PIRANDELLO, regia di G. Bosetti (2 novembre 2008, al
teatro Carcano di Milano).
Pensaci Giacomino!, di L. PIRANDELLO, regia di E. Vetrano e S. Randisi (22 marzo 2009, al
teatro Carcano di Milano).
Ippolito di EURIPIDE, regia di C. Marconi (in collaborazione con l’Università degli Studi
di Milano) (13 febbraio 2009, al teatro Verga di Milano).
Incontri e Dibattiti
Incontro tenuto dal prof. Michael Flynn per presentare il nuovo dizionario della Oxford
University Press e per insegnare ad ottimizzarne la consultazione (4 novembre).
Questioni di bioetica: incontri sul tema della vita, incontro tenuto dal dott. Mauro Mascherpa,
primario di Medicina generale all’Azienda ospedaliera di Melzo e collaboratore presso il
Centro di aiuto alla vita di Melzo (15 gennaio).
Prevenzione delle patologie cardiovascolari, intervento tenuto dal dott. Giuseppe Pizzetti,
cardiologo all’ospedale San Raffaele di Milano (17 gennaio).
Incontri di orientamento universitario, colloqui con docenti universitari o con ex-allievi
frequentanti diversi corsi di laurea (7 febbraio).
Questioni di bioetica: incontri sul tema della malattia terminale, incontro tenuto dal dott.
Giustino Luce, medico della terapia del dolore presso l’ospedale San Gerardo di Monza
(12 marzo).
Fisica sognante, lezione-spettacolo di Federico Benuzzi: un’alternanza di esercizi di
giocoleria e di riflessioni sulle leggi della Fisica che li governano e sulle leggi della
Matematica che li descrivono (14 marzo).
La Phèdre di Racine, intervento-lezione a cura della prof.ssa Kathia Guerra sul teatro
classico francese e il confronto con il modello greco e latino (2 aprile).
Resistenza al freddo: l’affascinante mondo della superconduttività. Esperienza di laboratorio di
fisica moderna presso l’Università degli Studi di Milano, dipartimento di Fisica (4
maggio).
Progetto orientamento universitario
La giornata di colloqui organizzata nel presente anno scolastico rientra in un progetto di
orientamento universitario di durata biennale, che ha previsto anche la possibilità di uno
sportello psico-attitudinale, una simulazione dei test di ingresso e diversi programmi di
informazione sulle singole facoltà e corsi di laurea.
La scelta delle attività complementari ed integrative è avvenuta su proposta dei singoli
docenti o degli studenti stessi, in collaborazione con l’intero Consiglio di Classe, in modo
che ogni singola iniziativa risultasse ben inserita nel lavoro complessivo dell’anno.
Due sono le principali ragioni che hanno spinto il Consiglio di Classe ad integrare la
consueta attività didattica con iniziative che esulassero dal ritmo scolastico:
approfondire ed indagare da punti di vista inusuali tematiche affrontate nei programmi
scolastici;
ampliare l’orizzonte degli interessi degli allievi, sollecitando l’impegno personale.
PIATTAFORMA DEI CONTENUTI
PREMESSA
La piattaforma dei contenuti che di seguito riproduciamo è il risultato del lavoro di
programmazione del Consiglio di Classe della Quinta Letterario Classico di questo Centro
Salesiano.
Alla sua costruzione hanno contribuito almeno due ordini di riflessioni:
1) l’esperienza maturata in nove anni di sperimentazione, anzitutto, aveva già incoraggiato
gli insegnanti del Consiglio di Classe a ripensare i propri programmi secondo una
strutturazione che favorisse l’approccio per concetti alla materia (orientamento poi
confortato dal lavoro della Commissione Brocca) e una marcata apertura degli stessi in
senso pluri- e inter- disciplinare. L’esperienza maturata negli scorsi anni costituisce
minuziosa documentazione di questo cammino, rendendo meno “traumatica”
l’assunzione della “filosofia” sottesa al Nuovo Esame di Stato;
2) proprio il Nuovo Esame di Stato è la seconda motivazione che ci ha spinto a ripensare
i contenuti disciplinari in senso “integrato”. Esso, infatti, opportunamente, si fa
interprete delle nuove esigenze che il mutato contesto socio-culturale presenta alla
scuola traducendo in saggezza pedagogica tale capacità di lettura. Il risultato è un esame
“pluridisciplinare” che “intende accertare la capacità del candidato di stabilire
collegamenti tra competenze e conoscenze diverse” oltre che “naturalmente la sua
preparazione nelle singole discipline”. Esso chiede che i contenuti disciplinari e
interdisciplinari vengano distribuiti in “moduli” e “percorsi formativi”, oltre che
integrati da tutte le attività curricolari ed extra-curricolari che la scuola riterrà
opportuno attivare.
Una lettura attenta delle indicazioni ministeriali sottolinea con chiarezza due elementi:
a) la necessità di andare oltre la vecchia logica di programmazione “per discipline”, in
cui la creatività e il carattere attivo della didattica venivano sacrificati alla dittatura
del programma da svolgere, dando luogo a un insegnamento “monadologico”,
concepito come la risultante dei mondi autonomi e autoreferenziali dei singoli
insegnanti e delle singole discipline. Una esigenza che dovrebbe trovare conforto
(almeno si auspica che sia così) nelle future indicazioni ministeriali relative ai
contenuti dei cicli già riordinati;
b) peraltro, l’importanza di non sacrificare sull’altare dell’innovazione didattica una
solida preparazione dello studente (nella duplice forma delle competenze e delle
abilità).
Proprio quest’ultima duplice necessità – di fare cioè una didattica seria e insieme aggiornata
– ha portato il Consiglio di Classe ad adottare il seguente criterio di strutturazione dei
contenuti disciplinari e interdisciplinari.
Si è deciso di organizzare il programma (piattaforma dei contenuti) in tre moduli, così
articolati:
1) due moduli interdisciplinari, nei quali sono stati distribuiti pressoché gli interi programmi
delle materie di area comune (linguistico-storico-filosofico-artistico-letteraria) e dove
trovano spazio anche ampie sezioni delle materie di area scientifica;
2) un modulo pluridisciplinare di area scientifica, per completare la trattazione di quegli
argomenti che restavano inevitabilmente esclusi dalla strutturazione interdisciplinare.
La distribuzione della materia al loro interno, organizzata per zone di conoscenza, è stata
valutata collegialmente dal Consiglio di Classe in una lunga serie di sessioni di lavoro, in
seduta plenaria e per sottocommissioni di area disciplinare. Il risultato è allegato di seguito e
costituisce il nucleo qualificante il cammino culturale di questo anno scolastico.
Alcune precisazioni si impongono in conclusione:
1) per quanto riguarda le discipline oggetto dei primi due scritti (Lingua e lettere italiane e
Lingua e lettere latine e greche), esse cureranno la preparazione degli studenti sia sul
versante morfologico-sintattico-espressivo che nell’ambito di quei contenuti che pure
rimarranno fuori dalla piattaforma e che sono previsti dai programmi ministeriali.
Risulta chiaro, infatti, come il carattere interdisciplinare della terza prova e del colloquio
orale richieda una razionalizzazione dei contenuti delle singole discipline, che
tuttavia non può andare a discapito della capacità del candidato di affrontare una prima
prova su tutto l’arco della letteratura italiana dell’Otto-Novecento e una seconda prova
che preveda difficoltà proporzionali all’indirizzo di studio in questione;
2) ai contenuti specificati in piattaforma si potrà aggiungere, su libera scelta di ogni
candidato, la preparazione, lungo il corso dell’anno, di un approfondimento
personale, disciplinare o interdisciplinare.
3) a tutto queste potranno essere aggiunte le attività integrative, anche extra-scolastiche,
organizzate all’interno dei tre grandi percorsi formativi previsti dal POF:
comportamentale, della comunicazione, didattico.
Il Consiglio di Classe della Quinta Letterario Classico
MODULO 1 – AREA COMUNE
La ricerca del senso
Il problema del noumeno, lasciato aperto dalla riflessione kantiana, si può estendere, oltre i
confini della riflessione filosofica, a comprendere l’intera parabola della cultura
ottocentesca, nell’arte come nella letteratura, e trova riscontri – sotto forma di domanda di
significato – in alcune esperienze emblematiche del mondo classico.
Zona di conoscenza 1 – La tensione all’infinito e le sue ragioni
Finalità di questa zona è di fornire agli allievi una chiave di lettura della cultura romanticoidealistica e, più in generale, di tutta la cultura ottocentesca. Essa viene trovata nella
dialettica tra la nostalgia del senso e lo slancio titanico al superamento, di cui vengono poi
esibite le ragioni filosofiche e letterarie.
La natura dell’anelito all’Assoluto: Streben e Seensucht.
Le ragioni filosofiche: i problemi irrisolti del kantismo.
Le ragioni letterarie: il superamento della cultura illuminista e la polemica anticlassicista.
Letture1: G. Berchet, Lettera semiseria di Grisostomo al figlio; A. Manzoni, Lettera sul
Romanticismo al Marchese D’Azeglio; W. Wordsworth, Preface to the Lyrical Ballads; S. T.
Coleridge, Biographia Literaria; W. Blake, The lamb, The tyger; T. Gray, Elegy Written in a
Country Churchyard.
Zona di conoscenza 2 – La storia come spazio di risoluzione dei valori
Una prima “via” lungo la quale viene cercato il recupero del senso è la storia, che la crisi
degli ideali che avevano ispirato la Rivoluzione Francese aveva dimostrato non essere sotto
il controllo dell’uomo ma piuttosto spazio in cui si agitano forze potenti che paiono
indirizzarla verso fini diversi. Ma la storia, soprattutto nella seconda metà dell’Ottocento,
viene anche sperimentata come il terreno in cui trovare lo spazio dell’utopia, la possibilità
di un riscatto da un presente percepito come limitato: quindi di nuovo l’iniziativa e il
protagonismo dell’uomo che progetta. Proprio questa oscillazione tra sguardo sulla totalità
e coscienza utopica si cerca di restituire con questa zona di conoscenza, tenendo sullo
sfondo gli aspetti economici, sociali e politici della crisi (che, alla fine dell’Ottocento,
decretano la fine dell’ordine europeo e preparano la Prima Guerra Mondiale) e alcune
significative anticipazioni nel mondo greco-latino.
1.
La storiografia universale nel mondo greco.
La ricerca di un significato nella nuova situazione di predominio universale di Roma:
Polibio e Plutarco.
Letture: Polibio, Storie, I, 1, 4-6; VI, 11,11-14,12.
1 I testi citati qui e nelle altre letture di questo modulo e di quello dedicato alla cultura della crisi possono
evidentemente supportare altri punti del programma oltre quelli sotto i quali sono elencati.
2.
L’infinito “immanente” nella storia.
La storia come campo di scontro tra “virtù” e “fortuna”: Tacito (Agricola), Polibio e
Plutarco.
La ribellione titanica alla malvagità del fato: la figura di Catone in Lucano.
La storia come spazio di risoluzione dei valori: Hegel.
La fondazione “volontaristico/estetica” dei valori. Le illusioni: Foscolo.
La problematicità della storia e il recupero del “senso” attraverso la fede cristiana:
Manzoni.
La storia come “luogo” naturale del “vero poetico”: Manzoni.
Lo storicismo nell’arte dell’Ottocento: il quadro “storico” e il Gothic Revival.
Letture: Polibio, Storie, I, 35, 1-10; U. Foscolo, I Sepolcri, All’amica risanata, Le Grazie
(passim); A. Manzoni, La Pentecoste, Adelchi, I Promessi sposi; M. Shelley, Frankenstein.
3.
4.
Il capitalismo: nuove forme e caratteri tra ‘800 e ‘900.
Le crisi cicliche di sovrapproduzione, processi di concentrazione industriale e
capitalismo finanziario.
La questione sociale e il movimento operaio.
Taylor-fordismo.
La seconda colonizzazione e la svolta imperialistica della politica europea.
La rilettura critica delle svolte imperialistiche ateniesi: Isocrate, Sulla pace
La riflessione critica sull’imperialismo romano: Tacito.
L’espansione coloniale europea: rivalità tra le potenze. La conferenza di Berlino (18841885); Fascioda (1898); la guerra anglo-boera (1899-1902); la rivolta dei “boxers”
(1901).
L’Italia della Sinistra Storica e giolittiana: l’impresa coloniale fino alla pace di Losanna
(1912).
L’imperialismo: caratteri e cenni al dibattito storiografico.
Letture: Isocrate, Sulla pace, 64-70, 74-79, 82-85, 89-92, 94 (in lingua); Tacito, Agricola, 3031 (in lingua), Historiae, IV, 73-74 (in lingua); B. Croce, Il coronamento dell’età liberale; G.
Salvemini, Giolitti “ministro della malavita”?; E. Gentile, Un’interpretazione recente.
5.
L’utopia storica: tra rassegnazione tragica, proposta di impegno e rischio di
fuga.
Il pensiero utopico: la progettazione dell’impossibile e lo sguardo sulla totalità a partire
dalla parzialità del presente.
L’utopia di una monarchia illuminata: Seneca e il potere.
I problemi dell’industrializzazione e la storia come “luogo” dell’utopia: Marx, Hardy e
Dickens.
La “roba”, surrogato di immortalità; la crisi del mito del progresso: Verga e il Verismo
italiano.
Arte e tematica sociale: il Realismo (Courbet, Millet).
Letture: Seneca, Epistulae, I, 8 (in lingua); G. Carducci, Il comune rustico; C. Dickens, Hard
Times; T. Hardy, Tess of the d’Urbervilles; G. Verga, Libertà, La roba, Mastro Don Gesualdo e/o I
Malavoglia; E. Bronte, Wuthering Heights.
6.
Dall’idea di nazione al nazionalismo.
Stato nazionale: progetto politico di fusione di Stato e nazione.
L’idea di nazione nella cultura romantica… e nel “classicismo” (!) italiano.
La degenerazione nazionalistica dell’idea di nazione.
Patriottismo e nazionalismo nell’arte dell’Ottocento.
L’arte di regime. Il recupero del classico e di Palladio da Napoleone all’arte di regime
tra le due guerre: l’architettura fascista.
Letture: U. Foscolo, cfr. sopra; A. Manzoni, Coro da Il conte di Carmagnola, Coro I da Adelchi.
Zona di conoscenza 3 – La natura, tra finitezza e immedesimazione panica con l’infinito
La “romanticizzazione del finito” è tema unificante tanto della cultura primo-ottocentesca,
che cerca il “tutto nel frammento” e definisce la natura “viva veste di Dio” (Goethe), come
nell’età del positivismo in cui l’assolutizzazione del finito diviene culto del fatto positivo
prima di cedere il posto, dopo il fallimento della seconda industrializzazione, al
ripiegamento decadente della cultura fin du siecle. In questo ripiegamento è facile cogliere
una profonda analogia con la parabola della poesia in età ellenistica.
La natura come mondo “altro” e idillico rifugio: Teocrito.
La concezione panteistica della natura: Schelling.
Il dolore della finitezza e la natura come specchio dei sentimenti del poeta: G. G.
Byron.
La natura come via alla conoscenza: Wordsworth e Coleridge.
Il fatto positivo: l’ispirazione fondamentale del positivismo.
L’approccio “dualistico” della natura: Foscolo/Leopardi.
Il sentimento panico sensuale della natura: D’Annunzio.
La pittura naturalistica come via alla conoscenza: Caravaggio.
La rappresentazione del paesaggio come “finestra” sull’infinito: Giorgione e il
paesaggio nella pittura veneta.
Letture: Teocrito, Idillio 7 (Le Talisie), vv. 1-51; G.G. Byron, On the Day of …; W.
Wordsworth, Daffodils; S. T. Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner (part 1); U. Foscolo,
Alla sera, A Zacinto, I Sepolcri (proemio); G. Leopardi, Operette morali (passim), Ultimo canto di
Saffo e, in generale, i Canti (cfr. sotto); G. D’Annunzio, La sera fiesolana, La pioggia nel pineto (e
in generale Alcyone); P.B. Shelley, Ode to the West Wind.
Zona di conoscenza 4 – La poesia: spazio consolatorio e “organo” dell’Assoluto
Il valore della poesia è sicuramente uno degli “snodi” della riflessione filosofica e letteraria
dell’Ottocento. In questa zona di conoscenza si cerca di indagarne le diverse dimensioni:
dall’essere spazio di conoscenza dell’“oltre-razionale” mistico-simbolico, all’offrire una
opportunità di evasione alla insostenibilità del finito, nonché a costituire l’occasione di un
ripiegamento estetizzante dell’uomo su se stesso.
1.
Il nostos impossibile del ricordo.
Il tema leopardiano delle “ricordanze”.
La memoria poetica, luogo della chiarezza conoscitiva: Wordsworth.
La scultura funeraria tra nostalgia, “mestizia” e ricordo per i posteri:
• Michelangelo (La “Tragedia per la sepoltura” di Giulio II, le “paradigmatiche”
tombe medicee, le pietà) e la sua continuazione nel Barocco (Bernini);
• Canova, modello della scultura funeraria ottocentesca.
Letture: U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, A Zacinto; W. Wordsworth, Daffodils.
2.
La poesia tra riflessione autoreferenziale e suprema illusione.
L’autoesilio nella Biblioteca e la nascita della filologia.
Erudizione e sperimentalismo unici “campi d’azione” del poeta: Eronda, Callimaco,
Teocrito.
L’epigramma greco e le antologie.
Una poesia “artificiale” per una società “artificiale”: Stazio, Silvae.
Il valore eternante della poesia: Foscolo e Keats.
L’illusione/ricerca dell’infinito: Leopardi e Keats.
Dal Parnassianesimo al Decadentismo/Simbolismo: l’arte per l’arte.
Letture: Callimaco, Aitia fr. 1 Pfeiffer, vv. 1-38, Epigramma 28 (A.P. XIII, 43); Leonida,
A.P. VII 455; U. Foscolo, Odi, I Sepolcri, Le Grazie (passim); G. Leopardi, L’infinito; G.
Carducci, Congedo; J. Keats, Ode on a Grecian Urn.
3.
•
•
•
Il valore della bellezza.
La prima ricerca consapevole della ‘bellezza sublime’: l’Anonimo.
Bellezza confortatrice/educatrice: Foscolo, Keats.
Esperienza sensuale/estetica: Wilde, D’Annunzio.
La ricerca della bellezza assoluta tramite l’interpretazione dell’antico (cfr.
Winckelmann):
nel Rinascimento (Raffaello, Andrea del Sarto, il classico in Michelangelo);
nel Barocco (Bernini “estetizzante”);
nel Neoclassico (Canova).
Letture: U. Foscolo, All’amica risanata, I Sepolcri, Le Grazie (passim); J. Keats, Ode on a Grecian
Urn; G. Carducci, Congedo; G. D’Annunzio, da Maia: Laus vitae; da Alcyone: La pioggia del
pineto, La sera fiesolana, I pastori; O. Wilde, Preface e The Picture of Dorian Gray.
4.
La mistica dell’Assoluto.
L’idealismo “estetico” di Schelling: l’arte organo della filosofia.
Zona di conoscenza 5 - L’uomo di fronte all’Assoluto: ragione e mistero
Percorsi gli spazi “altri” della storia, della natura e della poesia, in questa zona l’attenzione
si concentra direttamente sul problema di come la ragione umana si atteggi nei confronti
dell’Assoluto registrandone le possibili variazioni, dal progetto totalizzante dell’Idealismo al
riscontro dello scacco, vuoi nel senso della chiusura nel finito, vuoi in quello del “salto”
nella fede. Un analogo percorso dovette compiere la ratio classica di fronte all’irrompere dei
culti misterici ed esoterici, oppure della religione monoteista ebraica.
1.
Gli antichi e l’irrazionale: dai culti olimpici ad altre forme di religiosità.
La critica razionalistica alla religiosità tradizionale: l’Ippolito di Euripide.
L’incontro delle forme letterarie greche con la comunità e la cultura ebraica.
Riflessi sulla società romana nell’incontro con la nuova religione cristiana: Plinio il
Giovane.
La crisi della religione olimpica di fronte ai riti misterici: Plutarco, Luciano e Apuleio.
Una prima reazione all’annuncio evangelico? Una lettura particolare di Petronio,
Satyricon.
Letture: Euripide, Ippolito: Didascalia, Hypothesis e vv. 1-57, 88-120, 267-361, 616-668, 12831341, 1389-1461 (in lingua); Ovidio, Heroides, IV, vv. 7-20, 53-66, 109-136, 150-162, 175176 (in lingua); Seneca, Fedra, passim; Plinio il Giovane, Epistulae, X, 96 e 97; Petronio,
Satyricon, 74, 78, 141 (cfr. con Mc, 14, 3-31).
2.
3.
Le vie della ragione idealistica.
La risoluzione del tutto nello spazio della soggettività: Fichte.
La ragione come identità assoluta: Schelling.
La ragione come spirito assoluto: Hegel.
Lo scacco della ragione e il problema dell’“oltre”.
Dall’attesa di trascendenza all’accettazione del “solido nulla”: Leopardi.
L’impotenza della ragione dimostrativa in Kierkegaard: il salto nella fede e la dialettica
qualitativa dell’esistenza.
L’arte di fronte all’“oltre”:
il sacro come “al di là” della rappresentazione naturalistica: il Giudizio
michelangiolesco, Pontormo.
Letture: U. Foscolo, All’amica risanata, I sepolcri; G. Leopardi, L’infinito, Il sabato del villaggio,
La quiete dopo la tempesta, A Silvia, Canto notturno, A se stesso, La Ginestra.
4.
Dal ribellismo allo scacco esistenziale.
La Scapigliatura.
La ribellione al limite: M. Shelley e G.G. Byron.
La coscienza “dolorosa” del limite: Foscolo, Leopardi, Carducci, Schopenhauer.
Letture: M. Shelley, Frankenstein; U. Foscolo, cfr. sopra; G. Leopardi, cfr. sopra; G.
Carducci, Pianto antico, Alla stazione in una mattina d’autunno, San Martino, Nevicata.
Zona di conoscenza 6 - L’uomo di fronte all’Assoluto: la visione di fede
Il compimento/completamento dell’itinerario di conoscenza dell’uomo nella fede che non
supera, ma integra perfezionandolo il compito della ragione, può fungere da “cornice”
teologica per i diversi percorsi articolati all’interno del modulo. Se ne cercano le premesse
nella formazione del canone dei testi sacri, nella riflessione di Agostino, nella sintesi poetica
della Terza Cantica dantesca, nella ricapitolazione estetica della pittura del Rinascimento.
1.
Il Nuovo Testamento: l’Assoluto si rivela.
La genesi dei libri sacri: libri canonici e apocrifi.
L’affermazione di sé di fronte ad ebrei e pagani: l’apologetica.
La rilettura cristiana del patrimonio pagano: Basilio di Cesarea (Discorso ai giovani).
Letture: Lettera a Diogneto, 5-6.
2.
Il Paradiso, approdo dell’itinerario dantesco.
Il preludio cosmico:
E’n la sua volontade è nostra pace
L’utopia politica dantesca
I due campioni della fede: il dittico di san Francesco e san Domenico
La missione di Dante
L’infinita trascendenza con volto umano:
canto I
canto III
canto VI
canti XI e XII
canti XV e XVII
canto XXXIII
3.
4.
Manzoni, e il riscatto della Storia e del “destino individuale”.
Storia “profana” … e Storia “sacra” (La Pentecoste).
“Fuor della vita è il termine” … (Adelchi).
La “sintesi” (Promessi Sposi).
Il Trascendente nell’arte.
La perfezione dell’humanitas (e della storia) realizzata nel Verbo fatto uomo: la Stanza
della Segnatura di Raffaello.
Il punto Ω della Realtà umana nell’Eschaton: la Cappella Sistina di Michelangelo.
MODULO 2 – AREA COMUNE
La cultura della crisi
Il tema della crisi funziona da vera e propria cifra ermeneutica dell’età contemporanea e
consente, di conseguenza, di elaborare in maniera omogenea i programmi di filosofia,
storia, arte e letteratura, relativamente alla parte che si interessa al Novecento. Peraltro, lo
stesso tema, più volte nella storia della cultura occidentale, si è prestato ad interpretare i
momenti di passaggio epocale, come in Grecia nel caso dell’assorbimento della polis nel
mondo ellenistico e a Roma nel caso della transizione all’Impero.
Zona di conoscenza 1 – La coscienza e la denuncia della crisi nel mondo romano
La nuova situazione politica instaurata a Roma non riuscì mai a spegnere completamente la
voce dell’opposizione che, pur a diversi livelli, continuò ad esprimere il proprio dissenso e il
proprio malcontento.
La testimonianza della storiografia senatoria: Tacito.
La voce “popolare”: Fedro e Marziale.
La satira, espressione della crisi sociale: Persio e Giovenale.
La parodia: Petronio e Seneca (Apokolokyntosis).
Letture: Fedro, Favole, I, Prologo, I, 2, I, 6, I, 8, III, Prologo, III, 7, AP 15; Seneca,
Apokolokyntosis, 1, 1-3, 5, 1-4 (in lingua); Marziale, I, 102, III, 8, IV, 41, VII, 3, VIII, 79.
Zona di conoscenza 2 – Il secolo breve
Il XX secolo è “breve”, perché la sua data di inizio è scavata nelle trincee della prima guerra
mondiale; la guerra mondiale è stata una guerra di stati e di nazioni capace di mobilitare
milioni di uomini in un conflitto che assume fin dalle sue prime battute una fisionomia
altamente ideologica: democrazia contro assolutismo, guerra come rivoluzione contro il
vecchio assetto liberale della società europea. Nella guerra si ritrovano uniti insieme tutti i
caratteri del nuovo secolo. Il Novecento è stato infatti il secolo delle masse e della loro
politicizzazione, è stato il secolo delle nazioni, è stato infine il secolo dei grandi scontri tra
ideologie contrapposte. Da quella data la storia del mondo risulta dominata dal conflitto tra
modelli di società contrapposti che si misurano in uno scontro irriducibile che non può
concludersi senza la scomparsa del vinto. Tra le due guerre lo scontro principale appare
essere quello tra fascismo e comunismo, che si svolge sulle macerie – ovviamente presunte
– della democrazia liberale, incapace di reggere la sfida dei due totalitarismi. La seconda
guerra mondiale, condotta sulla base della contrapposizione democrazia contro
autoritarismo, rappresenta l’acme di questo duello a tre e si conclude con la sconfitta del
nazifascismo. Il grande duello tra modelli alternativi non cessa nel 1945; esplode lo scontro
irriducibile tra comunismo e capitalismo, tra democrazia popolare e liberal-democrazia
occidentale. Questo scontro ha preso il nome di “guerra fredda”, ed è stato un ordine
mondiale nel senso che ha orientato e condizionato tutti i grandi processi politici che si
sono svolti nei quattro angoli del mondo: la decolonizzazione, la ricostruzione d’Europa…
1.
2.
3.
4.
Le cause della Prima Guerra Mondiale.
Cause culturali: la crisi delle forme e del linguaggio e l’irrazionalismo che si traduce in
retorica militarista.
Cause politiche: il ritorno dei nazionalismi (i Balcani dal Congresso di Berlino alle due
guerre balcaniche) e l’imperialismo tedesco (1° e 2° crisi marocchina).
Cause economiche: la nuova fase del capitalismo (interpretazione marxista), le
trasformazioni nell’economia mondiale.
Cause sociali: la guerra «valvola di sfogo» per i disordini sociali.
L’evoluzione degli eventi: una guerra «periodizzante».
Lo scoppio della guerra e il mito della guerra lampo.
Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea.
Il 1917, anno della svolta: l’ingresso in guerra degli USA e il ritiro russo.
Il primo dopoguerra: la nuova mappa geo-politica mondiale.
I trattati di Versailles: gli assetti diplomatici.
I 14 punti di Wilson e il fallimento della Società delle Nazioni.
La pace punitiva nei confronti della Germania.
Il risentimento italiano.
Il significato dell’esperienza bellica: Ungaretti, Allegria di naufragi.
I «tre fascismi» e la crisi dei sistemi liberali.
Dalla Rivoluzione d’Ottobre alla nascita dell’Unione sovietica.
La crisi del ‘29 e la risposta delle democrazie occidentali: il New Deal roosveltiano.
Il fascismo in Italia: cause, quadro di insieme.
Il nazismo in Germania: da Weimar al Terzo Reich.
La categoria del totalitarismo.
Letture: G. Ungaretti, Veglia, I fiumi, Soldati; B. Mussolini, Il discorso del 3 gennaio 1925; H.
Arendt, Terrore e violenza nei regimi totalitari; C.J. Friedrich, Z.K. Brzezinski, Un altro contributo
alla definizione del totalitarismo.
5.
La Seconda Guerra Mondiale come conflitto totale.
Gli assetti europei tra gli anni ’20 e l’invasione della Polonia.
I «momenti» del conflitto: il 1942 come anno di svolta del secolo.
Yalta e il nuovo ordine mondiale. Conseguenze politiche ed economiche: i blocchi
contrapposti e la «Guerra fredda».
Letture: G. Ungaretti, Mio fiume anche tu; E. Montale, Piccolo testamento; S. Quasimodo, Alle
fronde dei salici
6.
Dall’età della guerra fredda alla distensione.
Il mondo diviso: le due Germanie, Patto Atlantico e Patto di Varsavia.
I momenti di tensione: 1° crisi di Berlino e Corea.
Kruscev e la coesistenza pacifica. Le sue crisi: Ungheria e Suez.
Elementi di instabilità: 2° crisi di Berlino, crisi di Cuba e guerra del Vietnam.
La restaurazione brezneviana e la primavera di Praga.
Prove di distensione: SALT e Helsinki.
Il crollo del blocco socialista e i nuovi conflitti: la Yugoslavia.
7.
8.
Terzo mondo e decolonizzazione.
Origine e caratteri della decolonizzazione.
L’indipendenza dell’Asia: due casi esemplari (India e Indocina francese).
La liberazione dell’Africa: la vicenda algerina.
La nascita di Israele e la questione palestinese: dalle quattro guerre arabo-israeliane agli
accordi di Washington (1993).
La questione istituzionale in Italia.
Il dibattito sulla Resistenza
La nascita della costituzione italiana, fra garantismo e antifascismo.
Gli anni del centrismo.
Dal centro-sinistra programmatico a quello organico.
Gli anni di piombo e i governi di solidarietà nazionale.
Dal penta-partito alla necessità di rinnovamento istituzionale.
Letture: R. De Felice, Una lunga zona grigia; C. Pavone, La Resistenza fu anche guerra civile?;
E.G. Rusconi, Non cancellare la resistenza dalla nostra democrazia; G. De Rosa, Non una, ma più
resistenze.
Zona di conoscenza 3 – Il problema del senso: tra “tentazione” di un ritorno alla ragione forte e
ontologia del declino
Finalità di questa zona è di mettere a fuoco l’itinerario che la cultura occidentale descrive tra
Otto e Novecento, un itinerario che sembra oscillare tra l’indicazione di un progressivo
“indebolimento” e il recupero di un orizzonte “forte” di senso. Tale orizzonte, nel caso
della filosofia, costituisce l’esordio di tutte e due le sue linee portanti novecentesche l’ontologia e l’epistemologia – che, a partire da esso, descriveranno un percorso di
transizione verso un modello “debole” di sapere, già peraltro anticipato in alcune
significative esperienze ottocentesche (Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche).
1.
2.
3.
La filosofia come scienza rigorosa: la fenomenologia di E. Husserl.
Il superamento dello psicologismo, la funzione della logica e il metodo
fenomenologico.
Noesi e noema.
Correlazione intenzionale.
La riduzione eidetica.
La fenomenologia idealistico-trascendentale.
La fenomenologia genetica.
Inter-soggettività.
Il superamento della ragione sistematica: A. Schopenhauer, S. Kierkegaard, F.
Nietzsche.
La concezione tragica della storia e il superamento dell’autointerpretazione ottimistica
dell’hegelismo.
Oltre l’apparenza razionale del fenomeno: il mondo come volontà in Schopenhauer.
La dialettica qualitativa dell’esistenza in Kierkegaard.
La genesi del nichilismo in F. Nietzsche.
M. Heidegger: la fine della metafisica e i compiti del pensiero.
Il problema dell’essere e la sua riscoperta.
Ermeneutica della fatticità e analitica dell’esistenza in Essere e tempo.
4.
La svolta e la verità come alétheia.
La storia della metafisica come storia dell’oblio del senso dell’essere: metafisica, tecnica
e nichilismo.
Il linguaggio come disvelamento dell’essere e l’esercizio ermeneutico.
La crisi delle certezze nella coscienza e nel linguaggio poetico.
Il ripiegamento sulla morale individuale: Seneca, Persio, Menandro.
“Horror” e ricerca del vero: Pascoli.
Il registro ironico: il Crepuscolarismo.
Quotidianità e accettazione del limite: Svevo.
Dal “male di vivere” alla ricerca di una fede: Ungaretti, Montale, Eliot, Beckett.
Letture: Seneca, Epistulae, I, 8 (in lingua); G. Pascoli, da Myricae: L’assiuolo, Arano, Novembre,
Lavandare, X agosto; da Poemetti: Nella nebbia, Digitale purpurea; da Canti di Castelvecchio: Il
gelsomino notturno, Nebbia, La mia sera; G. Gozzano, L’amica di nonna Speranza, La signorina
Felicita; S. Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale; E. Montale, I limoni, Non chiederci
la parola, Meriggiare, Forse un mattino, La casa dei doganieri; T. S. Eliot, da The Waste Land; W.
Owen, Dulce et Decorum Est.
Zona di conoscenza 4 – La “paralisi” dell’uomo e la crisi della soggettività
L’eclissarsi del senso produce effetti, naturalmente, sulla antropologia del ‘900, costretta a
ripensare la categoria della soggettività, su cui si era retta per secoli nella modernità, e alle
presa con i temi della perdita dell’identità e della frantumazione dell’io.
1.
Le ragioni filosofiche e letterarie della crisi.
La genesi della categoria di soggetto nella filosofia aristotelica e nella scolastica.
Il soggetto nella filosofia moderna: l’errore di Cartesio e il dualismo gnoseologico.
Dal soggettivismo all’idealismo: la dialettica fenomeno-noumeno in I. Kant e l’IdeaAssoluto di G. W. F. Hegel.
Le premesse della crisi della soggettività: la critica “biologica” di F. Nietzsche e quella
“psicanalitica” di S. Freud.
L’inetto come metafora dello scacco esistenziale: Svevo.
La crisi di identità del soggetto e la fine del personaggio: (Svevo), Pirandello, Joyce e
Virginia Woolf.
La fine della soggettività e la sua riduzione alla situazione storica: l’analitica dell’Esser-ci
del primo Heidegger e l’anti-umanesimo del secondo.
Il teatro dell’assurdo.
Letture: L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal, Enrico IV, Così è … (se vi pare), Pensaci Giacomino!,
Novelle per un anno (passim); I. Svevo, La coscienza di Zeno; V. Woolf, To the Lighthouse; J. Joyce,
Ulysses.
Zona di conoscenza 5 – La crisi della comunicazione e il contraccolpo nelle strutture letterario - artistiche
Lo smarrimento da parte dell’uomo della propria identità trova il proprio riflesso nella
incapacità a dire della parola, nel cortocircuito della comunicazione che sfiora il dramma
della pagina bianca, nella dissoluzione delle forme, ben visibile soprattutto nello sviluppo
delle arti figurative, ma anche nella lirica, nella “prosa d’arte” e nella tecnica narrativa. Un
percorso analogo (motivato dal mutamento dello scenario socio-politico e dal nuovo
orizzonte antropologico) descrivono i generi letterari tradizionali del mondo classico.
1.
La dissoluzione dei grandi generi letterari della tradizione e la ricerca di nuovi
percorsi formali nel mondo classico.
La decadenza della retorica e la ricerca delle motivazioni: Seneca il Vecchio, Seneca,
Quintiliano, Tacito, Petronio, Anonimo del Sublime.
Lo svilimento della storiografia come semplice narrazione: Svetonio, Plutarco.
La storiografia ‘romanzesca’ alessandrina.
La storiografia pseudostorica a Roma: Velleio Patercolo, Valerio Massimo, Curzio
Rufo.
I diversi percorsi dell’epica, tra innovazione e tradizione: Lucano, Stazio, Valerio
Flacco, Silio Italico, Apollonio Rodio, Callimaco (Ecale), Teocrito (Ila), Nonno di
Panopoli e Museo.
La “trasformazione” del teatro: Seneca e Menandro.
La nascita di un nuovo “genere” letterario: il romanzo: Petronio, Apuleio, ‘Romanzo’
greco, Luciano (Storia vera).
Letture: Seneca, Epistulae, 114, 1-3, 9-12; Petronio, Satyricon, 1-4; Tacito, Dialogus de
oratoribus, 36; Anonimo, Sul Sublime, 44; Plutarco, Vite di Alessandro e Cesare, 1; Seneca, Fedra,
passim; Luciano, Storia vera, I, 1-4.
2.
Il linguaggio nella cultura del ‘900 tra esigenza di fondazione e ricerca
espressiva.
La svolta linguistica della filosofia: l’ontologia linguistico-ermeneutica di Heidegger e il
linguaggio tra raffigurazione logica del mondo e giochi linguistici in Wittgenstein.
Tentativo - e scacco - di una nuova fondazione del linguaggio letterario: il Futurismo.
L’incomunicabilità e l’esito dell’afasia: Joyce e Beckett.
La crisi dei moduli narrativi tradizionali: Svevo.
La crisi della rappresentazione scenica e della struttura del teatro: Pirandello.
Il neorealismo in Italia come riscoperta dell’impegno nella storia… e nella
“celebrazione” (antiretorica!) narrativa (cenni…).
La dissoluzione delle forme nell’arte, dall’Impressionismo alle Avanguardie:
Letture: I “Manifesti” del Futurismo; A. Palazzeschi, Lasciatemi divertire; I. Svevo, La coscienza
di Zeno; L. Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore.
MODULO 3 – AREA SCIENTIFICA
Questo modulo raccoglie insieme, più sulla base di affinità disciplinari che di reali
convergenze di contenuto, alcuni temi su cui si è focalizzata lungo l’anno la didattica delle
discipline di area scientifica: Matematica, Fisica, Scienze naturali. Il risultato, pertanto, è più
di tipo “aggregativo” che non integrato (come invece è avvenuto per i primi due moduli).
Zona di conoscenza 1 – Studio di funzione
Visto l’esiguo numero di ore a disposizione, gli esercizi affrontati riguardano gli aspetti
principali dello studio grafico di funzione, di cui sono stati svolti in forma completa solo
alcuni esempi (soprattutto funzioni algebriche e razionali con aspetti di calcolo
relativamente semplici).
Per problemi di gestione temporale non si sono trattati esercizi specifici sul calcolo di
integrali indefiniti e definiti, e non sono state svolte tutte le dimostrazioni riportate dal libro
di testo.
1.
2.
Richiami al programma di analisi svolto in 4a.
Funzioni reali di variabile reale:
• definizione
• proprietà - parità, disparità - con esercizi
• proprietà - monotonia, periodicità - solo definizione
• insieme di esistenza: esercizi.
Limite delle funzioni reali di variabile reale:
• enunciati dei teoremi fondamentali (unicità del limite, permanenza del segno,
confronto).
Funzioni continue.
Il concetto di continuità: definizione di funzione continua in un punto e in un
intervallo; continuità delle funzioni elementari e delle funzioni composte.
Funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato: enunciato dei teoremi di
Weierstrass, dei valori intermedi, dell’esistenza degli zeri.
Forme di indecisione. Esercizi sui limiti nelle forme di indecisione
con l’ausilio del limite notevole lim
x →0
3.
sen x
=1
x
0 ∞
, ,+∞−∞ ,
0 ∞
anche
(senza dimostrazione) e dei limiti
conseguenti.
Punti di discontinuità: classificazione - esercizi.
Derivate.
Il problema della tangente.
Definizione di derivata in un punto e significato geometrico della derivata in un punto.
Continuità e derivabilità: teorema e dimostrazione.
Funzione derivata: derivate delle più comuni funzioni elementari.
Tecniche di derivazione:
• derivata di somma, prodotto, quoziente
• derivata di una funzione composta
• esercizi.
Punti di non derivabilità: cenni sulla loro classificazione.
4.
Teoremi fondamentali del calcolo differenziale.
Teorema di Rolle (enunciato).
Teorema di Lagrange, teorema di Cavalieri (enunciati).
Corollari del teorema di Lagrange sulle funzioni a derivata nulla in un intervallo (con
dimostrazione) e sulle funzioni con la stessa derivata in un intervallo (con
dimostrazione). Criterio di monotonia (con dimostrazione).
0 ∞
e
0 ∞
Teorema di De l’Hospital (enunciato). Applicazione alle forme indeterminate
5.
Studio del grafico di una funzione.
Massimi e minimi relativi: definizioni.
Criteri per l’esistenza di estremi relativi mediante l’uso della derivata prima (enunciato)
- esercizi.
Criteri per l’esistenza di estremi relativi mediante l’uso delle derivate successive
(enunciato).
Concavità e convessità, punti di flesso: alcuni esercizi.
Asintoti: definizione. Determinazione degli asintoti orizzontali o verticali; cenni sulla
determinazione degli asintoti obliqui.
Studio di funzione (funzioni algebriche e razionali: alcuni esempi).
6.
.
Integrali - Cenni.
Il problema delle aree: area del trapezoide.
Definizione di integrale definito.
Proprietà dell’integrale definito.
Teorema della media (enunciato ed interpretazione).
Primitive e funzioni integrali: definizioni.
Teorema fondamentale del calcolo integrale o di Torricelli-Barrow (enunciato).
Formula di Newton-Leibniz .
Definizione di integrale indefinito.
Alcuni esempi di calcolo.
Zona di conoscenza 2 – Elettrostatica e corrente elettrica continua – Elettromagnetismo
Per l’indirizzo specifico del corso e visto l’esiguo numero di ore a disposizione, la
trattazione è puramente teorico-descrittiva. Agli alunni non è stata proposta la risoluzione
dei problemi.
1.
Elettrostatica.
Fenomeni elettrostatici, modalità di elettrizzazione, induzione, polarizzazione.
Carica elettrica, legge di Coulomb, costante dielettrica.
Confronto tra le forze gravitazionali ed elettriche.
Il vettore campo elettrico e la sua rappresentazione; campo radiale e campo uniforme.
Conservatività del campo elettrostatico: energia potenziale, potenziale elettrico e
differenza di potenziale. Superfici equipotenziali.
Capacità elettrica di un conduttore isolato.
I condensatori: capacità di un condensatore piano.
Flusso del campo elettrico e teorema di Gauss.
Conseguenze del teorema di Gauss: distribuzione delle cariche sui conduttori carichi e
densità elettrica.
2.
3.
4.
Corrente elettrica continua e conduzione nei solidi.
Corrente elettrica in un circuito: intensità di corrente.
Corrente elettrica continua nei conduttori solidi: gli elettroni di conduzione.
Il circuito elettrico:
• la prima legge di Ohm: resistenza elettrica
• la seconda legge di Ohm: resistività di un conduttore
• variazione della resistenza ohmica con la temperatura
• superconduttori (alcuni cenni) e semiconduttori
• forza elettromotrice.
Conduttori in serie e in parallelo.
Principi di Kirchhoff.
Corrente continua nei liquidi, nei gas, nel vuoto.
Leggi di Volta.
Dissociazione elettrolitica e passaggio di corrente nelle soluzioni elettrolitiche.
Scariche elettriche nei gas a pressione normale.
Scariche elettriche nei gas a bassa pressione, raggi catodici.
Elettromagnetismo.
I magneti ed il campo magnetico.
I campi magnetici dovuti a correnti.
Il vettore induzione magnetica B.
La forza di Lorentz e l’equazione di Lorentz.
Zona di conoscenza 3 – Anatomia e fisiologia del corpo umano
Le sottounità che costituiscono questa zona di conoscenza consentono allo studente di
prendere contatto con i principali fenomeni fisiologici e patologici relativi al corpo umano.
1.
2.
Gli animali: tessuti, apparati e omeostasi.
Tessuti
• epiteliale: monostratificato, pluristratificato, ghiandolare (esocrino, endocrino)
• connettivo propriamente detto: lasso, fibroso
• connettivo modificato: cartilagineo, osseo, adiposo, il sangue.
• muscolare: striato, liscio, miocardico.
• nervoso
Principali apparati e sistemi.
I meccanismi omeostatici di regolazione
Protezione, sostegno e movimento.
L’apparato tegumentario: epidermide e derma, funzioni della pelle
Sistema scheletrico
• scheletro cartilagineo
• scheletro osseo
• le articolazioni
Sistema muscolare
• i tessuti muscolari
• la contrazione del muscolo scheletrico
• la regolazione della contrazione muscolare.
Interazioni tra scheletro e muscoli.
Patologie
• osteoporosi
• artrosi
• artrite
• distrofia muscolare di Duchenne.
3.
Digestione e nutrizione.
Anatomia dell’apparato digerente
• cavità orale: denti e ghiandole salivari
• faringe
• esofago
• stomaco
• intestino tenue e crasso
• fegato e pancreas.
I fabbisogni nutritivi dell’uomo
• carboidrati
• grassi
• proteine
• vitamine idrosolubili e liposolubili
• acqua e sali minerali.
La digestione: gli enzimi digestivi ed il loro meccanismo di azione
Patologie
• DCA: anoressia e bulimia.
• diabete
• ipercolesterolemia
• gastrite
• ulcera
• carcinoma gastrico
• epatiti A, B e C, da abuso di farmaci e da abuso di alcool
• cirrosi epatica
• pancreatite
• carcinoma epatico
• celiachia
• morbo di Crohn
4.
La circolazione.
L’apparato circolatorio
• arterie
• vene
• capillari
Anatomia e fisiologia del cuore
Grande e piccola circolazione
Caratteristiche e funzioni del sangue.
La coagulazione
I gruppi sanguigni.
Patologie
• aterosclerosi
• arteriosclerosi
• ictus
• ipertensione
• infarto miocardico
5.
6.
7.
La respirazione.
L’apparato respiratorio umano.
Gli scambi gassosi a livello alveolare e periferico, il trasporto dei gas, i parametri
respiratori
I meccanismi che regolano la respirazione.
Patologie
• danni causati dal fumo delle sigarette
• il carcinoma polmonare
• la tubercolosi: patogenesi, immunogenesi della TBC primaria, lesioni tipiche delle
forme tubercolari, stadi della malattia, la reazione di Mantoux, eventuale terapia, la
vaccinazione
Sistema urinario.
Il rene
• capsula
• corticale
• midollare
• papilla
• ilo
Morfologia
• corpuscoli renali
• raggi midollari
• pelvi
• calice
• uretere
• vescica
• uretra
Il nefrone
• il corpuscolo renale
• il tubulo renale: tubulo contorto prossimale, ansa di Henle, tubulo contorto distale,
tubulo collettore
• meccanismi di ultrafiltrazione
• riassorbimento
• secrezione del nefrone.
La composizione chimica dell’urina
Controllo osmotico e del pH sanguigno
Apparato juxta-glomerulare
• macula densa
• cellule juxta-glomerulari
• cellule del mesangio extra-glomerulari.
• Regolazione
della pressione arteriosa attraverso il sistema: renina,
angiotensinogeno, angiotensina I, angiotensina II, aldosterone.
La regolazione endocrina.
Il sistema endocrino
• ghiandole endocrine primarie: ipotalamo, ipofisi, tiroide, paratiroidi, pancreas
endocrino, ghiandole surrenali, ovaie, testicoli.
• ghiandole endocrine secondarie: cuore, reni, tratto gastrointestinale, fegato, cute.
Gli ormoni: proteici, steroidei, amminoacidici
Meccanismi di interazione ormonale a feedback negativo e a feedback positivo
8.
9.
Il meccanismo di azione degli ormoni:
• proteici: ruolo dell’cAMP
• steroidei: ruolo del recettore intracellulare
Sistema ipotalamo, ipofisi posteriore
Il controllo endocrino della crescita
Il controllo endocrino della glicemia
Il controllo endocrino del calcio
Patologie: ipertiroidismo, ipotiroidismo
Riproduzione e sviluppo.
Apparato riproduttivo femminile: anatomia: genitali interni ed esterni
Controllo ormonale del ciclo ovario ed uterino: gli ormoni ipofisari ed ovarici
La gravidanza: adattamenti dell’organismo materno in gravidanza, la placenta, gli
ormoni placentari
Cenni dell’embriogenesi
Anticoncezionali ed abortivi
Malattie a trasmissione sessuale
• sifilide
• gonorrea
• candida albicans
• Aids
Apparato riproduttore maschile: anatomia: testicoli, vie spermatiche, la prostata, il pene
La regolazione ormonale
Il punto di vista della neurofisiologia: il sistema nervoso.
Il tessuto nervoso
• i neuroni sensoriali, motori e interneuroni
• le cellule della glia: astrociti, oligodendrociti, microglia, cellule ependimali
Sinapsi chimiche ed elettriche
I neurotrasmettitori
• eccitatori: acetilcolina, aspartato, dopamina, istamina, adrenalina, noradrenalina,
glutammato, serotonina
• inibitori: glicina e acido gamma ammino buitirrico
Il sistema nervoso della vita di relazione e vegetativo
Anatomia del sistema nervoso
• SNC
• SNP
• sistema autonomo viscerale: simpatico e parasimpatico
• sostanza grigia
• sostanza bianca
• le meningi: dura madre, aracnoide, pia madre
• la barriera ematoencefalica
• il liquido cerebrospinale
Il sistema nervoso centrale
• encefalo: tronco cerebrale diviso in mesencefalo, ponte e bulbo
• il cervelletto
• il cervello: telencefalo (corteccia cerebrale e relative funzioni sensitive e motorie),
diencefalo (talamo ed ipotalamo), il sistema limbico
• il midollo spinale
Il sistema nervoso periferico
• dodici paia di nervi cranici
• trentuno paia di nervi spinali
• i recettori sensoriali e dolorifici
Patologie del sistema nervoso
• infettive: ascessi, meningiti, encefaliti
• tossiche: alcool, stupefacenti, metalli pesanti
• neoplasie: benigne e maligne
• traumi
• vasculopatie
• malattie degenerative: sclerosi multipla, morbo di Alzheimer e di Parkinson
• epilessia
Zona di conoscenza 4 – Educazione alla salute
1.
2.
L’alimentazione.
Principi nutritivi : zuccheri, grassi, proteine, acqua, vitamine, sali minerali.
L’equilibrio alimentare : una sana gola, il peso forma.
Il bilancio calorico : come raggiungere e mantenere il peso forma.
Il fenomeno sportivo.
Il dilettantismo.
L’agonismo.
Il tifo.
L’illusione sportiva.
Lo sport a scuola.
Il professionismo.
Quale sport?
3.
Il doping come fenomeno scientifico, etico e divulgativo.
4.
Percorsi orientativi.
Le posture.
L’abitudine al movimento.
Il disagio e la relazione.
La disabilità e le potenzialità.
5.
Lavori personali di approfondimento.
LAVORI DI RICERCA
PREDISPOSTI DAI CANDIDATI
Il Consiglio di Classe ha deliberato tempistica e modalità per la predisposizione di lavori da
utilizzare in apertura del colloquio, così come previsto dalla vigente normativa. Hanno
elaborato un progetto di ricerca personale, articolato nella forma indicata, i seguenti
candidati:
Tipologia
Bosco
2. CALABRIA
Titolo o argomento
1.
3.
CORTESI
SR
4.
DUZIONI
5.
FANELLI
FINARDI
SR
SR
SR
Polibio e l’analisi sulle forme di governo
Iudaea capta. Giuseppe Flavio e la rivolta giudaica
contro i Romani
La bellezza nel mondo classico
Van Gogh: l’arte tra inferno e paradiso
L’eroe tragico e il suo insanabile conflitto
SR
150 anni dall’evoluzionismo di Darwin
SR
Il mistero della maternità
SR
6.
SR
9.
KHOURI
CHALOUHI
LONGARETTI
MAGGIONI
10.
MASCHERPA
SR
11.
MAURI
12.
SR
Il cinema neorealista italiano del dopoguerra
15.
MAZZA
MORIGGI
PIOVANI
POLINELLI
SR
SR
Andrea del Sarto: “il pittore senza errori”
Fede e ragione: le due ali con le quali lo spirito
umano si innalza verso la contemplazione della verità
Il sublime
La storia americana segnata da un colore
16.
RESMINI
SR
Friedrich Nietzsche e Bart Simpson: i due
“ragazzacci”
17.
18.
ROMEO E.
ROMEO R.
19.
VENTURELLI
SR
Sulle onde del Mare Nostrum tra presente e passato
7.
8.
13.
14.
AS: Approfondimento strutturato: nel caso in cui il candidato intenda svolgere
un’esperienza di ricerca personale, che preveda la predisposizione di un elaborato
(cosiddetta “tesina”), è necessario concordare l’argomento con il docente o i docenti
degli ambiti disciplinari coinvolti. L’argomento è da scegliere di norma entro Natale,
l’elaborato – una stesura completa degli esiti dell’approfondimento – da consegnare
entro fine maggio.
SR: Schema ragionato: è possibile, in alternativa, predisporre uno schema ragionato,
analogo all’“argomento strutturato”, ma più snello nella presentazione dell’elaborato,
che si limiterà sostanzialmente ad un indice analitico, con una succinta esposizione
dei punti affrontati.
PROFILO DELLE SINGOLE DISCIPLINE
ITALIANO
1.
PROF.SSA LUCIA DELLEGRAZIE
MATERIALE DIDATTICO
- G. ARMELLINI, A. COLOMBO , Letteratura letterature, voll. E, F, G, H, Zanichelli.
- D. ALIGHIERI, La divina commedia: Paradiso, (a. c. di Jacomuzzi - Dughera), SEI.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Abilità
Capacità di orientarsi all'interno dei testi esaminati per l'individuazione del particolare
“codice compositivo” o genere letterario, con l'ovvia e presupposta capacità di lettura
dei significati;
Capacità di riconoscere, con la guida dell'insegnante, le peculiarità stilistiche degli autori
tradotti e presi in esame e di saper condurre una appropriata esegesi dei testi;
Capacità di rielaborare personalmente in modo compiuto, organico ed appropriato i
contenuti;
Capacità di collocare il testo letterario nel suo contesto storico;
Graduale acquisizione di un criterio di giudizio rispetto al valore letterario di un testo;
Atteggiamenti
4.
Attenzione al codice letterario degli autori;
Attenzione all'evoluzione delle forme letterarie come espressione e testimonianza di un
momento storico, sociale, politico, culturale;
Espressione di un interesse personale e gradualmente autonomo, in modo da pervenire,
da un'analisi esegetica, ad una “personale e attuale ermeneutica”.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Storia della letteratura: lezione frontale, con esposizione dell'argomento da parte
dell'insegnante, seguita dagli eventuali interventi degli alunni. Prelettura di brani (o di
capitoli di storia letteraria) per verificare la capacità degli allievi di orientarsi
autonomamente rispetto al libro di testo e il loro grado di acquisizione di un metodo di
studio.
5.
Autori: Lettura e commento dei testi fondamentali dei testi degli autori selezionati,
inseriti nel loro contesto storico, da parte del docente..
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
Per la verifica sia dei contenuti, sia delle abilità, sono state proposte prove scritte (il tema in
classe), verifiche scritte o questionari e interrogazioni orali basate sui seguenti criteri:
Capacità di orientarsi correttamente rispetto al testo da leggere e commentare;
Acquisizione ordinata e costante dei contenuti;
Capacità critiche di analisi nell'esegesi e di sintesi valutativa;
Progressi o regressi rispetto alla situazione precedente;
Continuità di impegno e partecipazione al dialogo culturale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
STORIA
1.
PROF. GIACOMO FELTRIN
MATERIALE DIDATTICO
- A. BRANCATI, T. PAGLIARANI, Il nuovo dialogo con la storia, vol. 3, La Nuova Italia.
- Appunti delle lezioni e fotocopie distribuite dal docente.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DEL CORSO
Obiettivi di apprendimento
Il corso, nel suo sviluppo triennale in senso lato, relativamente al quinto anno in
particolare, intende far maturare negli allievi le seguenti abilità (“saper fare”):
ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di
interconnessioni di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti;
ripercorrere, nello svolgersi di processi e fatti esemplari, le interazioni tra i soggetti
singoli e collettivi e riconoscere gli interessi in campo, le determinazioni
istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali, religiosi e ambientali;
padroneggiare gli strumenti concettuali, approntati dalla storiografia per individuare
e descrivere persistenze e mutamenti, ad esempio: continuità, cesure, rivoluzione,
restaurazione, decadenza, progresso, struttura, congiuntura, ciclo, tendenza, evento,
conflitto, trasformazioni, transizione, crisi;
usare in modo corretto e appropriato la terminologia specifica della disciplina e, con
autonomia, la strumentazione essenziale del lavoro storico (tavole cronologiche,
sinossi, atlanti storici e geografici, manuali, documenti, bibliografie, monografie
storiografiche);
problematizzare criticamente il passato utilizzando modelli storiografici portatori di
visioni del mondo e di riferimenti ideologico-culturali diversi.
Finalità
Le finalità che l’intero corso nella sua durata triennale si propone sono:
acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di
fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo
modelli e riferimenti ideologici;
consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e
spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le
conoscenze acquisite in altre aree disciplinari;
riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva;
scoprire la dimensione storica del presente;
affinare la “sensibilità” alle differenze;
acquisire consapevolezze che la fiducia di intervento nel presente è connessa alla
capacità di problematizzare il passato.
4.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Scelte di metodo
Sinteticamente ci sembra di poter indicare nelle seguenti le linee metodologiche su cui si
farà particolarmente leva nell'attività didattica.
Senza sbilanciarsi su un versante o sull'altro, il corso intende organizzare i contenuti in
modo da coniugare la prescrittività di una informazione generale sullo sviluppo storico
con la necessità di operare delle scelte all'interno del vastissimo materiale che ci si trova
a dover gestire.
In secondo luogo, alla luce dell'importanza sempre maggiore che la didattica della storia
riserva all'incontro dello studente con le voci della storiografia, sottolineando la
dimensione interpretativo-prospettica dell'insegnamento della storia, si cercherà – dove
possibile – di supportare adeguatamente lo studio delle diverse epoche e dei diversi
fenomeni, con la lettura antologica dei principali contributi della storiografia in ordine
ad essi.
Alla luce di questi criteri il lavoro didattico prevederà la sinergia di due momenti:
l'impostazione di quadri di riferimento che forniscano i caratteri generali delle epoche
volta a volta studiate;
l'analisi dei principali nodi e problemi dello sviluppo storico.
Scelte didattiche
Saranno il più possibile diversificate in modo da prevedere l'alternanza dei seguenti
momenti:
lezione frontale (per esigenze di velocità e precisione);
attivazione in alcuni momenti dell'anno ed in relazione a determinate parti del
programma di momenti di approfondimento su particolari temi.
5.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte: per la verifica dei contenuti si pensa ai seguenti tipi di
verifica:
questionari a risposta multipla o a riempimento, per effettuare uno screening
preliminare dell'acquisizione dei contenuti;
simulazione di Terza prova;
interrogazioni orali.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
FILOSOFIA
1.
PROF. GIACOMO FELTRIN
MATERIALE DIDATTICO
- F. CIOFFI, F. GALLO, G. LUPPI, S. O’ BRIEN, A. VIGORELLI, E. ZANETTE, Diálogos, vol. 3°,
Bruno Mondadori.
- Appunti delle lezioni.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DIDATTICO-EDUCATIVE DEL CORSO
Obiettivi di apprendimento
Il corso, nel suo sviluppo triennale in senso lato, relativamente al quinto anno in
particolare, intende far maturare negli allievi le seguenti abilità (“saper fare”):
utilizzare termini e categorie del linguaggio filosofico in una discussione di
argomento filosofico e definire i mutamenti di significato dei termini filosofici nelle
diverse opere di un autore o nelle opere di diversi autori;
analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti compiendo nella lettura del testo
le seguenti operazioni:
1. definire e comprendere termini e concetti;
2. enucleare le idee centrali;
3. ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi;
4. saper valutare la qualità di un’argomentazione sulla base della sua coerenza
interna;
5. saper distinguere le tesi argomentate da quelle solo enunciate;
6. riassumere, sia in forma orale che scritta, le tesi fondamentali;
7. ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell’autore;
8. individuare i rapporti che collegano il testo sia al contesto storico di cui è
documento, sia alla tradizione storica nel suo complesso;
9. dati due testi di argomento affine, individuarne analogie e differenze;
individuare analogie e differenze tra concetti, modelli e metodi dei diversi campi
conoscitivi, a partire dalle discipline che caratterizzano i diversi indirizzi di studio;
problematizzare le risposte date dai filosofi attraverso un ampliamento delle
informazioni sul tema di indagine e valutare la capacità del pensiero di una autore di
rispondere ai problemi legati all’esperienza personale e collettiva.
individuare e analizzare problemi significativi della realtà contemporanea
considerati nella loro complessità.
Finalità
Le finalità che l’intero corso nella sua durata triennale si propone sono:
la formazione culturale completa di tutti gli studenti attraverso la presa di coscienza
dei problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita, ed un approccio ad essi
di tipo storico-critico-problematico;
4.
la maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in
una pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante una nuova responsabilità verso
se stessi, la natura e la società, un’apertura interpersonale ed una disponibilità alla
feconda e tollerante conversazione umana;
la capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro
condizioni di possibilità e sul loro senso, cioè sul loro rapporto con la totalità
dell’esperienza umana;
l’attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il
riconoscimento della loro storicità;
l’esercizio del controllo del discorso attraverso l’uso di strategie argomentative e di
procedure logiche;
la capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche
in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Scelte di metodo
Sinteticamente ci sembra di poter indicare nelle seguenti le linee metodologiche su cui si
farà particolarmente leva nell'attività didattica.
Senza sbilanciarsi su un versante o sull'altro, il corso intende costruirsi sia sulla
sottolineatura della dimensione disiplinare della filosofia, favorendo un approccio dello
studente alla materia, sia sulla adeguata valorizzazione del momento, non trascurando,
così, l'imprescindibile approccio storico agli autori e ai movimenti.
Inoltre, come emerge dai recenti orientamenti della didattica e della ricerca
epistemologica, esso intende sottolineare il carattere unitario della filosofia come
disciplina, solo a partire dal quale è possibile pensare e parlare di filosofie.
Ancora, alla luce dell'importanza sempre maggiore che la didattica della filosofia riserva
all'incontro dello studente con i testi dei filosofi, si cercherà – dove possibile – di
supportare adeguatamente lo studio degli autori e dei movimenti con la lettura
antologica o integrale delle loro opere.
Scelte didattiche
Saranno il più possibile diversificate in modo da prevedere l'alternanza dei seguenti
momenti:
lezione frontale (per esigenze di velocità e precisione);
analisi testuale.
5.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte:
questionari a risposta multipla o a riempimento, per effettuare uno screening
preliminare dell'acquisizione dei contenuti;
simulazione di Terza prova;
interrogazioni orali.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
LATINO E GRECO
1.
PROF.SSA MARIACHIARA LAMA
MATERIALE DIDATTICO
- F.SIGNORACCI, S. DOSSI, Forum, S.E.I.
- G.B.CONTE, E. PIANEZZOLA, Corso integrato di letteratura latina, voll. 4 e 5, Le Monnier.
- C. PISTOLESI, Prosa greca, Marietti Scuola
- L.E. ROSSI, R. NICOLAI, Corso integrato di letteratura greca, vol. 3, Einaudi.
- EURIPIDE, Ippolito, edizione a piacere (testo greco fornito in fotocopia dall’insegnante).
- Appunti e fotocopie fornite dall’insegnante.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Conoscenze
Conoscenza delle strutture morfo-sintattiche delle lingue latina e greca.
Conoscenza dei contenuti relativi agli autori, alla produzione letteraria e alle
problematiche più importanti delle civiltà latina e greca.
Conoscenza del contesto storico-culturale entro cui collocare la produzione dei brani
analizzati.
Competenze
Competenza nel tradurre, orientandosi all’interno delle due diverse strutture
linguistiche, attraverso il riconoscimento sicuro degli elementi morfologici e sintattici.
Competenza nel riconoscere, con la guida dell’insegnante, le peculiarità stilistiche degli
autori tradotti e presi in esame, e nel saper condurre un’analisi linguistica dei brani
proposti.
Competenza nell’esporre in modo appropriato i contenuti linguistici e letterari.
Capacità
Capacità di contestualizzare il prodotto letterario all’interno del quadro storico-culturale
che gli è proprio.
Capacità di analizzare un brano letterario, dal punto di vista linguistico, stilistico e
contenutistico.
Capacità di istituire collegamenti tematici, autonomamente o con la guida
dell’insegnante, tra i diversi autori della letteratura latina e greca.
Capacità di proporre spunti di ricerca, a partire dagli argomenti proposti ed
approfonditi nel corso dell’anno scolastico.
Capacità di formulare un giudizio autonomo ma motivato rispetto agli argomenti e ai
passi fatti oggetto di studio.
4.
5.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Storia della letteratura: lezione frontale, con sintetica esposizione generale dell’argomento
da parte dell’insegnante, che sottolinea in particolare gli aspetti dei diversi autori presi in
considerazione nella piattaforma interdisciplinare; seguono poi gli eventuali interventi
degli alunni, quindi il loro personale studio domestico.
Autori: presentazione da parte dell’insegnante del contesto storico, con conseguente
commento al brano d’autore proposto; la traduzione viene a volte affidata al lavoro
personale degli alunni e ripresa poi in classe, sottolineando le principali peculiarità
stilistiche e linguistiche.
Grammatica: esercizi di traduzione, in classe e personali, con puntuale verifica e
discussione sulle strutture sintattiche di più difficile interpretazione.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
Per la verifica delle conoscenze, relativamente alle strutture linguistiche sono stati proposti
test scritti; relativamente ai contenuti di storia della letteratura sono stati svolti test
scritti e colloqui orali.
Per la verifica delle competenze, sono state effettuate verifiche scritte e orali, volte ad
accertare le competenze operative ed espositive.
Per la verifica delle capacità, sono stati svolti colloqui orali.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
INGLESE
1.
PROF.SSA MARINA ANGELA DONEDA
MATERIALE DIDATTICO
- D. HEANEY, D. MONTANARI, R. A:. RIZZO, Face to Face, vol. unico, Lang Edizioni.
- Fotocopie fornite dal docente.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Per quanto riguarda le finalità dell’insegnamento della disciplina nel corso dell’intero
triennio ed in particolare nel corso del quinto anno, distinguiamo fra conoscenze ed abilità.
Conoscenze
Acquisizione di un lessico fondamentale riguardante la letteratura.
Perfezionamento della competenza linguistica.
Acquisizione delle informazioni fondamentali sul contesto culturale, storico, sociale dei
periodi affrontati.
Conoscenza precisa e critica dei temi e concetti previsti.
Abilità
4.
Capacità di affrontare linguisticamente e criticamente i testi proposti.
Maturare negli allievi l’abilità di collegare temi e concetti affrontati in questa disciplina
al contesto storico-sociale in cui sono nati e alle materie di area comune.
Abilità di utilizzare con adeguata competenza il lessico proprio di questa disciplina
METODOLOGIA E DIDATTICA
Elenchiamo qui sinteticamente le linee guida a cui ci si è attenuti per l’impostazione della
disciplina.
Il percorso didattico, come dimostra anche la “Piattaforma programmatica”, è stato
strutturato su una serie di “zone di conoscenza” fondamentali al fine di favorire un
approccio per temi e concetti e di facilitare i possibili collegamenti interdisciplinari fra
materie di area comune. Non si è tuttavia rinunciato a fornire una precisa ossatura
cronologica e le notizie fondamentali sul background storico-sociale delle età studiate
per aiutare gli allievi alla sintesi e alla sistemazione degli argomenti e degli autori
affrontati.
Il testo letterario, affrontato attraverso l’analisi, la traduzione ed il commento, è stato il
centro delle lezioni di letteratura. Ogni singolo testo è stato collegato al suo contesto di
provenienza e, dove possibile, a temi e problemi affrontati dalle materie di area
5.
comune. Questo ha favorito sia il perfezionamento della competenza linguistica e
letteraria che la maturazione delle capacità critiche degli allievi.
E’ stata particolare cura del docente favorire nelle spiegazioni, discussioni e verifiche,
l’utilizzo della L2 .
Gli allievi sono sempre stati invitati alla lettura e all’approfondimento personale per
aiutarli a muoversi autonomamente fuori dai confini del programma scolastico.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
Interrogazioni orali ogni trimestre per verificare la conoscenza dei contenuti, le capacità
critiche e di collegamento e l’espressione in L2.
Questionari a risposta multipla o a domande aperte per verificare l’acquisizione dei
contenuti, la capacità di sintesi e di critica degli allievi, nonché l’abilità nello scritto.
Prove interdisciplinari di simulazione della “Terza Prova” dell’esame finale.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
MATEMATICA E FISICA
PROF.SSA GISELLE BIANCHI
1. MATERIALE DIDATTICO
- M. SCOVENNA, Aspetti di analisi infinitesimale, CEDAM.
- A. CAFORIO, A. FERILLI, Dalla meccanica alla costituzione della materia, 2A, Le Monnier.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
L'insegnamento della matematica e della fisica nel triennio di una scuola secondaria
superiore amplia e prosegue quel processo di preparazione culturale e di promozione
umana dei giovani che è iniziato nel biennio; in armonia con gli insegnamenti delle altre
discipline, esso contribuisce alla loro crescita intellettuale e alla loro formazione critica.
Lo studio della matematica e della fisica infatti, in questa fase della vita scolastica dei
giovani, promuove in essi:
il consolidamento dei processi di costruzione concettuale;
l'esercizio ad interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato;
l'abitudine a studiare ogni questione attraverso l'esame analitico dei suoi fattori;
l'attitudine a riesaminare e a sistemare logicamente quanto viene via via conosciuto ed
appreso.
Questi obiettivi di carattere generale, che sono culturali ed educativi, e pertanto comuni a
tutti gli indirizzi di studio, s'integrano nei singoli istituti sulla base delle loro finalità
specifiche, adattandosi alle esigenze particolari. In ciascun istituto, la contiguità con le
materie d'indirizzo e la necessità della interdisciplinarietà non consentono infatti che
l'insegnamento sia condotto in modo autonomo e distaccato; al contrario richiedono che
esso acquisti prospettive ed aspetti particolari, in relazione alle caratteristiche dell'indirizzo.
In particolare nel triennio del liceo classico sperimentale l'insegnamento della matematica e
della fisica potenzia e consolida le attitudini dei giovani verso gli studi scientifici e fa
acquisire quella mentalità che permetterà loro di seguire eventualmente studi scientifici a
livello universitario con profitto e senza traumi.
Obiettivi dell'apprendimento
Il programma mira ad inserire le competenze raggiunte dagli studenti alla fine del biennio in
un processo di maggiore astrazione e formalizzazione. Alla fine del triennio lo studente
deve dimostrare di:
possedere le nozioni e i procedimenti indicati e padroneggiare l'organizzazione
complessiva, soprattutto dal punto di vista concettuale;
saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base che unificano le varie
branche della matematica e della fisica;
aver assimilato il metodo deduttivo;
4.
avere rilevato il valore dei procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione dei
problemi reali;
avere compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre scienze;
saper affrontare a livello critico situazioni problematiche di varia natura, scegliendo in
modo flessibile e personalizzando le strategie di approccio;
sapere elaborare informazioni e utilizzare consapevolmente metodi di calcolo;
comprendere il rapporto tra pensiero scientifico e pensiero matematico;
sapere riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze
sperimentali.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Si è cercato di predisporre l'itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti a blocchi tematici diversi, allo scopo di facilitarne la
comprensione globale da parte degli allievi.
Si è cercato di limitare le lezioni di tipo frontale alla parte del programma riguardante
teoremi e formule, stimolando gli studenti a cercare autonomamente la soluzione delle
problematiche proposte di volta in volta, sotto forma di esempi, esercizi, domande.
5.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
Prove scritte centrate sui contenuti, sulle abilità e le conoscenze acquisite;
Interrogazioni scritte, test a risposta multipla, a domande aperte, a completamento,
alcune interrogazioni orali.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
SCIENZE
1.
PROF.SSA MARIA GABRIELLA PIZZETTI
MATERIALE DIDATTICO
A. ZULLINI, F. SPARVOLI, Evoluzione, anatomia e fisiologia umana, vol. B, Atlas.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Conoscenze,capacità e competenze
L'apprendimento del metodo scientifico si è realizzato attraverso l'acquisizione di alcune
abilità fondamentali quali:
4.
esprimersi usando una terminologia specifica e procedere nell'analisi dei dati in modo
controllato, rigoroso, logico;
considerare criticamente le affermazioni e le informazioni, verificando la rispondenza
tra ipotesi e risultati;
dedurre e prevedere fenomeni sulla base dei modelli appresi e progettare
autonomamente in accordo con le teorie acquisite;
conoscere la struttura logica della disciplina,coglierne la specificità e le competenze e
individuare i collegamenti con le altre aree disciplinari;
comprendere potenzialità e limiti delle scienze e la provvisorietà dei modelli e delle
teorie scientifiche considerando la possibilità di discuterne la validità in relazione a
nuove conoscenze acquisite o ad approcci sistemici diversi.
METODOLOGIA E DIDATTICA
E’ stato costantemente evidenziato il procedimento caratteristico delle scienze sperimentali
di continua interazione tra formulazione mentale del modello (ipotesi) e verifica empirica.
L'intervento didattico ha individuato attività che hanno coinvolto personalmente gli
studenti. Non sempre è stato possibile sviluppare un argomento facendo riferimento ad
attività specifiche ma è risultato sempre produttivo collegare i temi trattati a scuola ad
esperienze e conoscenze pregresse. Si è reso necessario ridurre man mano lo scarto
esistente tra le concezioni personali e quelle scientifiche fino a farle coincidere. L’approccio
più opportuno è stato quello di favorire la progressiva risistemazione delle idee legate al
senso comune, secondo i criteri di scientificità della disciplina.
La realizzazione pratica dell’intervento è stata effettuata secondo le seguenti indicazioni:
proposta degli argomenti mediante lezione frontale, aperta agli interventi ed alla
discussione spontanea o provocata;
esercizi e prove di riscontro immediato del livello di acquisizione dei contenuti
affrontati sono stati proposti frequentemente anche durante il momento dedicato alla
didattica ed alla discussione.
Ogni occasione di incontro è stata finalizzata alla verifica ed alla spiegazione: le
interrogazioni e le richieste di chiarimenti sono stati considerati momenti di rielaborazione
e/o puntualizzazione validi per tutti, anche perché spesso hanno comportato l’apporto di
nuovi elementi di conoscenza.
5.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
La valutazione individuale dell'allievo ha tenuto conto sia dell'atteggiamento con cui si è
posto di fronte alla materia e ai vari stimoli offerti, sia dei risultati delle prove eseguite
durante i vari trimestri.
Per quanto riguarda verifica e valutazione, si sono utilizzati i seguenti strumenti:
interrogazione come discussione aperta anche all'intera classe;
test di verifica costruiti di volta in volta in rapporto agli argomenti appena svolti per
saggiare in tempi brevi i livelli di acquisizione di certi contenuti o abilità semplici ed
avere indicazione sul modo di procedere nel lavoro scolastico e per individuare le
capacità non acquisite, così da poter intervenire con adeguati mezzi di recupero;
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
.
STORIA DELL’ARTE
1.
PROF. LODOVICO ZANA
MATERIALE DIDATTICO
- G. BORA, G. FIACCADORI, A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell’arte (voll. 3-4-5-6), Electa - B.
Mondadori.
- Diapositive, filmati, lezioni multimediali al computer.
- Fotocopie fornite dall'insegnante.
- Appunti.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Il corso prevede, attraverso lo studio diacronico dell’arte occidentale, una graduale
acquisizione, da parte degli alunni, di un atteggiamento critico nel valutare un’opera d’arte,
sia da un punto di vista meramente stilistico, sia da un punto di vista estetico.
Abilità
Comprensione del valore estetico di un'opera d'arte.
Graduale acquisizione di una conoscenza critica dei modelli di sviluppo della civiltà
artistico-figurativa occidentale.
Capacità di lettura e analisi di un manufatto artistico per una sua esatta
contestualizzazione, in ordine sia alla regione e al periodo di produzione, sia all'aspetto
iconografico.
Graduale acquisizione di una capacità espositiva appropriata, con uso del linguaggio
tecnico appropriato.
Atteggiamenti
4.
Attitudine critico-riflessiva nell'acquisizione dei contenuti.
Interesse per ogni manifestazione artistica come momento creativo fondamentale di
una civiltà.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Presentazione dell'argomento da parte dell'insegnante, che ne sottolinea gli elementi
fondamentali e approfondisce eventualmente il testo, suggerendo, ove necessario, una
valutazione estetica del periodo o delle opere presentate.
Lettura personale e critica del manuale da parte dell'allievo, che deve integrare quanto
trova sul manuale con ciò che stato proposto dall'insegnante, nonché, ove consigliato,
ricercando personalmente ulteriore materiale iconografico.
5.
Ulteriore illustrazione degli argomenti principali con la proiezione di diapositive e/o
filmati, ed eventuali chiarimenti in relazione a domande formulate dagli alunni.
Studio personale da parte dell'allievo, con particolare riferimento alla lettura degli
elementi formali e compositivi del manufatto artistico.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Tipi di verifiche proposte
1.
2.
Per la verifica dei contenuti: Verifiche orali e scritte con domande relative alle caratteristiche
dei vari fenomeni artistici e al loro succedersi.
Per la verifica delle abilità: Verifiche orali e scritte con domande volte ad ottenere un
maggiore intervento critico-riflessivo da parte dell'alunno sul valore formale ed estetico
di un’opera d’arte.
Criteri di valutazione
Per la valutazione degli allievi è stata adottata la scala docimologica, fissata dal Collegio
Docenti (cfr. la Tavola docimologica).
EDUCAZIONE FISICA
1.
PROF. LUCIANO PILERI
MATERIALE DIDATTICO
- F. FERRARI, N. AGOSTINELLI, Jumping, SEI.
- Fotocopie, schede e materiale integrativo distribuiti dall’insegnante.
- Attrezzi vari.
2.
CONTENUTI DELLE UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Cfr. la “Piattaforma dei contenuti” del Documento del Consiglio di Classe.
3.
FINALITÀ DEL PERCORSO DIDATTICO
Area teorica
Le tecniche di allenamento: - l’organizzazione dell’allenamento - gli esercizi come
progressione - il recupero - la forma sportiva - l’allenamento non solo per lo sport - i
benefici dell’attività motoria.
Le capacità motorie:
- la forza (assoluta, massimale, veloce, resistente) - i carichi naturali - i sovraccarichi le tappe del potenziamento - l’allenamento della forza;
- la velocità (rapidità dei singoli movimenti, frequenza del singolo movimento) - i
fattori da cui dipende la velocità – come allenare la velocità – verifica e misura della
velocità - l’allenamento della velocità;
- la resistenza (generale, specifica) - vari modi di resistere - i fattori da cui dipende la
resistenza - metodiche di allenamento della resistenza - il metodo continuo - il
fartlek - corsa a intervalli - le progressioni - verifica e misura della resistenza - come
si allena la resistenza.
Area tecnico - pratica
Lavoro pratico sulle capacità condizionali:
- esercitazioni pratiche su prove di velocità e rapidità di spostamento su brevi
distanze;
- esercitazioni e verifiche sulla forza degli arti inferiori e superiori attraverso giochi di
forza;
- esercitazioni e verifiche sulla forza del tronco e del busto (addominali e dorsali) con
lavori individuali e a coppie.
Lavoro di preatletismo con lavori generali e specifici:
- le andature atletiche;
- tecniche pratiche di allenamento sui diversi sistemi energetici con tabelle di
riferimento per il consumo e le capacità energetiche;
- tecniche pratiche di miglioramento delle capacità condizionali, quali la forza, la
velocità, la resistenza attraverso lavori in circuito e progressioni tipo di allenamento.
Lavoro sulla relazione di gruppo:
- sport di squadra: la pallavolo;
- attività ludica con giochi proposti dai ragazzi;
- attività con argomenti vari proposti dai ragazzi alla classe;
- collaborazione nell’organizzazione di un torneo di classe e distribuzione e
assunzione di ruoli e responsabilità.
Prove di verifica per la preparazione sul lavoro teorico:
- semplici quiz conoscitivi con possibilità di scelta per di risposta per ogni domanda;
- test a domanda aperta con relativa spiegazione dell’argomento;
- verifiche orali sugli argomenti in questione.
Prove tecnico - pratiche :
- prove in circuito con valutazione relativa alla classe e non su tabelle precostituite;
- lavori in circuito sulla forza in genere;
- sulla velocità;
- sulla resistenza sulla coordinazione generale e specifica;
- sull’equilibrio;
- competizioni di classe a squadre.
4.
5.
METODOLOGIA E DIDATTICA
Si è utilizzata una metodologia globale passata successivamente all’analitico, con
progressioni didattiche dal semplice al complesso.
Il lavoro è stato effettuato in unità didattiche all’interno delle quali si è fatto ricorso a
spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche.
Ampio spazio è stato lasciato alla trattazione dello sport affrontato, alla fase di
applicazione dei principi tecnico - tattici e metodologici.
Particolare attenzione è stata data alla fase di ideazione e progettazione, che prevede la
sintesi delle conoscenze acquisite e una valutazione appropriata.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Strumenti di valutazione
Osservazioni sistematiche.
Misurazioni e test oggettivi, anche relativi alle conoscenze.
prove semistrutturate (per es.: griglie di osservazione del comportamento tattico di
gioco).
Criteri di valutazione
Miglioramento delle conoscenze e competenze rispetto alla situazione iniziale.
Impegno e motivazione alla materia.
Rendimento in termini di conoscenze, abilità accertate e autocontrollo.
VALUTAZIONE
CRITERI DI VALUTAZIONE
ADOTTATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO
I criteri di valutazione e la tavola docimologica riportati di seguito derivano dalla
discussione avviata nei singoli Consigli di Classe della Scuola Secondaria di Secondo grado,
con riflessioni di merito e con la riformulazione della proposta precedentemente adottata
dal Collegio dei Docenti in data 6 novembre 2007; l’ulteriore approfondimento ha portato
all’approvazione di un organico documento sulla valutazione, adottato all’unanimità nella
seduta del Collegio dei Docenti del 18 novembre 2008, con le successive modifiche ed
integrazioni adottate dal Collegio dei Docenti in data 12 maggio 2009.
Ad essi ci si è attenuti, nel corso dell’anno scolastico, per l’assegnazione delle valutazioni
intermedie e di fine trimestre.
Alle verifiche scritte e ai colloqui orali è stato assegnato un punteggio che può variare da
2/10 a 10/10, in conformità alla scala docimologica fissata dal Collegio dei Docenti,
cercando di evitare la compressione della gamma delle possibilità. Tuttavia l’utilizzo dei
punteggi inferiori ai 4/10 è stato ben meditato, per evitare conseguenze psicologiche
negative sugli allievi e sulle famiglie.
Gli esiti scaturiti dalla misurazione oggettiva delle prove sono stati integrati, in sede di
valutazione trimestrale e di scrutinio finale, tenendo conto di:
situazione di partenza e livello d’arrivo dell’allievo;
grado di partecipazione al dialogo didattico – educativo;
continuità e motivazione nello studio;
altre variabili psico-pedagogiche, da valutarsi in sede di Consiglio di Classe.
Ai termini conoscenza, competenza, capacità, si è attribuito il seguente significato:
Conoscenza: L’insieme delle acquisizioni teoriche conseguite da un alunno in un corso di
studi, in relazione agli obiettivi che gli sono stati proposti.
Competenza: L’idoneità ad una corretta utilizzazione delle conoscenze di cui un alunno
dispone, ai fini dell’esecuzione di un compito, personalmente o in
interazione con altri.
Capacità:
Qualità positiva di un individuo, che si evidenzia nell’essere in grado di:
esprimere giudizi personali fondati su determinati contenuti;
condurre una discussione con argomentazioni chiare e circostanziate;
elaborare criticamente, anche in direzione interdisciplinare, le
conoscenze e le competenze acquisite.
Le griglie di seguito riportate per le correzioni delle prove scritte e per la valutazione del
colloquio derivano dalla trasposizione, in via analogica, dei contenuti della tavola
docimologica e sono stati adottati dal Consiglio di Classe per la correzione delle simulazioni
delle prove scritte e del colloquio effettuate durante il corso dell’anno. A seguito della
promulgazione dell’OM 40/2009 che ha fissato a 20/30 la soglia della sufficienza per il
colloquio, il Consiglio di Classe ha provveduto di conseguenza a riformulare la relativa
griglia per la valutazione.
TAVOLA DOCIMOLOGICA
(adottata con delibera del Collegio Docenti del 18 novembre 2009)
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
50
VOTO
RENDIMENTO
CONOSCENZE
2
NULLO
3
4
QUASI
NULLO
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
5
INSUFFICIENTE
6
SUFFICIENTE
7
DISCRETO
8
BUONO
Complete ed approfondite.
Sicurezza ed autonomia nel procedere nelle applicazioni.
Lessico proprio ed articolato.
9
OTTIMO
Complete, approfondite ed articolate.
Prontezza intuitiva nel procedere nelle applicazioni.
Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.
10
ECCELLENTE
Complete ed argomentate, anche con
approfondimenti personali.
Prontezza intuitiva, brillante ed originale inventiva nel
procedere nelle applicazioni.
Lessico proprio, ricco e specificamente pertinente.
Nulle.
Mancate risposte.
Quasi nulle.
Gravemente lacunose anche a livello elementare.
Lacunose e frammentarie.
Non adeguate agli obiettivi e superficiali.
Minime essenziali, ma schematiche.
Complete ma non approfondite.
Le singole prove potranno essere valutate dall’insegnante con valutazioni intermedie.
COMPETENZE
CAPACITÀ
Non evidenziate, lavoro non svolto.
Non evidenziate.
Grave difficoltà nel procedere nelle applicazioni.
Lessico di base non acquisito.
Difficoltà nel procedere nelle applicazioni.
Lessico di base improprio e disarticolato.
Generale incertezza nel procedere nelle applicazioni.
Lessico impreciso.
Nessuna difficoltà di rilievo nel procedere nelle
applicazioni.
Lessico adeguato ma con incertezze.
Nessuna difficoltà, ma limitata autonomia nel procedere
nelle applicazioni.
Lessico proprio.
Capacità di comprensione del tutto
inadeguata.
Capacità di comprensione
elementare e superficiale.
Capacità di comprensione elementare.
Capacità di analisi parziali e disarticolate.
Capacità di comprensione essenziale.
Capacità di analisi elementari.
Capacità di comprensione e analisi sicure,
con difficoltà di sintesi rielaborativa.
Capacità di comprensione e analisi sicure ed
autonome, senza incertezze di sintesi
rielaborativa.
Capacità di comprensione ed analisi sicure
ed approfondite. Capacità di sintesi
autonoma.
Capacità di comprensione ed analisi sicure
ed approfondite. Capacità di sintesi
originalmente rielaborate.
Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano)
ANALISI DEL TESTO
(tipologia A)
Nome e Cognome ________________________________________________________________
CRITERI:
L’alunno
COMPRENSIONE
Comprende i contenuti del testo
ANALISI
Lo analizza secondo i parametri richiesti
51
COMMENTO
Rispetto alle richieste interpretative presenti
nella domanda di commento, o anche in altre
eventuali domande di comprensione e analisi
che richiedono movimenti interpretativi,
evidenzia una propria interpretazione
Ottimo2
14/15
Buono
13
Discreto
12
Sufficiente
10 - 11
Insufficiente
(gravemente)
6 – 9 ( 0 - 5)
in modo esauriente e
profondo
in modo corretto
e con apprezzabile
profondità
in modo corretto
con sicurezza
concettuale
in modo globalmente
accettabile
in modo spesso (molto)
superficiale (con
fraintendimenti)
in modo esauriente
con rigore tecnico
in modo esauriente
con sicurezza di
metodo
in modo pressocché
esauriente, con
qualche insicurezza
di metodo
con alcune lacune, ma con
accettabile approccio
metodologico
in modo (gravemente)
incompleto, con superficialità di
metodo
(senza approccio metodologico)
caratterizzata da
criticità emergente e
profondità
rielaborativa anche
personale
caratterizzata da
apprezzabile criticità
e pertinenza
rielaborativa
corretta e motivata
con sicurezza
concettuale
accettabile
poco riconoscibile
(non esprime una
interpretazione)
in modo organico
in modo abbastanza
organico
in modo pertinente
in modo corretto,
ma sommario
in modo (molto) superficiale
in modo sempre
corretto, efficace,
stilisticamente
brillante
in modo sempre
corretto, perspicuo ed
efficace
in modo sempre
corretto,
con sicurezza
terminologica e
sintattica
in modo corretto,
anche senza apprezzabili
risorse, oppure con alcuni
errori che non compromettono
l'accettabilità globale
con frequenti errori
(molto scorrettamente)
INQUADRAMENTO
Collega il brano, se richiesto, all'autore, o
all'opera, o alla corrente etc..
CORRETTEZZA FORMALE
Si esprime
Punteggio
per singolo
indicatore
PUNTEGGIO FINALE
2 E' previsto anche il livello di Eccellente, corrispondente nella sua descrizione a quello dell'Ottimo, qualora si riscontrino ulteriori, sensibili e rilevabili incrementi qualitativi-quantitativi
dei livelli descritti per quest'ultimo
Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano)
SAGGIO BREVE - ARTICOLO DI GIORNALE
(tipologia B)
Nome e Cognome ________________________________________________________________
INDICATORI
CORRETTEZZA ESPOSITIVA
Intesa come proprietà grammaticale, lessicale, sintattica
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Intesa come capacità di intervenire elaborativamente e
progettualmente sulle informazioni del dossier,
ricavandone un testo autonomo, coerente, coeso
52
CONOSCENZE/CONTENUTI
Intese come grado di elaborazione critica sui dati del
dossier ed eventuale apporto di conoscenze proprie
CONSEQUENZIALITÀ LOGICA O
ARGOMENTATIVA
ADEGUAMENTO DELLE SCELTE FORMALI
alle caratteristiche del genere testuale
Descrizione
molto approssimativa
approssimativa
accettabile
sempre corretta-sicura
efficace-formalizzata
molto debole
debole
accettabile
ordinata e coerente
strutturata - molto strutturata
non utilizza i dati del dossier
rende superficiali i dati del dossier
si limita ai dati del dossier
rielabora i dati del dossier
li integra con apporti di conoscenze personali
li amplia e li arricchisce (molto)
molto debole
debole
riconoscibile
sicura
strutturata
rigorosa (molto)
molto approssimativo
approssimativo
riconoscibile
fedele
efficace
rigoroso (molto)
Livelli
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreta – buona
ottima eccellente
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreta - buona
ottima - eccellente
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreta
buona
ottima - eccellente
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreta
buona
ottima - eccellente
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreta
buona
ottima - eccellente
Punti
0-5
6-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
0-5
6-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
0-5
6-9
10 - 11
12
13
14 - 15
0-5
6-9
10 - 11
12
13
14 - 15
0-5
6-9
10 - 11
12
13
14 - 15
PUNTEGGIO FINALE
Punteggio per
singolo indicatore
Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano)
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
(tipologia C)
Nome e Cognome ________________________________________________________________
Ottimo3
14/15
Buono
12/13
Discreto
11
Sufficiente
10
Insufficiente
6–9
Gravemente
insufficiente
0-5
ampia ed
approfondita
esauriente e corretta
quasi esauriente e
corretta
accettabile pur con
qualche lacuna
incompleta e spesso
scorretta
gravemente incompleta e
scorretta
Denota competenze
spiccate
applicate con
autonomia e
caratterizzate da
criticità
applicate con
sicurezza
applicate in modo
accettabile pur con
qualche incertezza
applicate in modo
incompleto
applicate con difficoltà
notevoli e ricorrenti
STRUTTURA DEL DISCORSO
rigoroso
coerente e coeso
ordinato
talvolta poco ordinato
ma coerente
spesso disordinato ed
incoerente
molto disordinato e
incoerente
in modo
formalizzato e
rigoroso
in modo sempre
corretto
con qualche lieve
scorrettezza
accettabilmente pur con
alcuni errori
con frequenti errori
in modo scorretto
CRITERI
L’alunno
INFORMAZIONE
Dimostra sul tema proposto una
informazione
COMPETENZE DISCIPLINARI4
53
Organizza il discorso in modo
CORRETTEZZA FORMALE E
UTILIZZO DEL LINGUAGGIO
SPECIFICO
Si esprime
Punteggio
per singolo
indicatore
PUNTEGGIO FINALE
3
E’ previsto anche il livello ECCELLENTE qualora si riscontrino sensibili incrementi dei livelli descritti per la fascia dell’OTTIMO.
Sono tali, come da programmazione del Dipartimento storico – filosofico di Istituto a. Ricostruzione di connessioni sincroniche e diacroniche. b. Distinzione tra i molteplici aspetti di un evento. c.
Interpretazione dei fatti. d. Realizzazione di sintesi.
4
Criteri e griglia per la valutazione della prima prova (italiano)
TEMA DI ORDINE GENERALE
(tipologia D)
Nome e Cognome ________________________________________________________________
INDICATORI
CORRETTEZZA ESPOSITIVA
Intesa come proprietà grammaticale, lessicale,
sintattica
ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
54
Piano espositivo e coerenza delle parti
CONTENUTI
Qualità (profondità concettuale) ampiezza e
selezione delle informazioni
CONSEQUENZIALITÀ LOGICA E
ARGOMENTATIVA
Descrizione
Livelli
PUNTI
molto approssimativa
approssimativa
accettabile
sempre corretta-sicura
efficace-formalizzata
gravemente insuff.
insufficiente
sufficiente
discreta - buona
ottima - eccellente
0-5
6-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
molto debole
debole
accettabile
stutturata
strutturata con rigore
gravemente insuff.
insufficiente
sufficiente
discreta - buona
ottima –eccellente
0-5
6-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
molto poveri
poveri
accettabili
pertinenti
documentati
documentati e culturalmente sostenuti (molto)
gravemente insuff.
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo - eccellente
0-5
6-9
10 - 11
12
13
14 - 15
molto debole
debole
riconoscibile
sicura
strutturata
rigorosa (molto)
gravemente insuff.
insufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo - eccellente
0-5
6-9
10 - 11
12
13
14 - 15
PUNTEGGIO FINALE
Punteggio per
singolo indicatore
Griglia per la valutazione della seconda prova
(Latino)
Nome e Cognome ______________________________________________________
TRADUZIONE
Riconoscimento delle
strutture morfo-sintattiche
Punteggio
inadeguato (numerosi errori gravi)
Comprensione Punteggio
del testo
accettabile (rari errori gravi o alcuni
errori trascurabili)
corretto
(rari errori trascurabili o
nessun errore)
Punteggio
“scolastica”
0 - 10
0-7
equivocata
0-6
8-9
sommaria
7-9
10 - 13
essenzialeaccettabile
10 - 13
corretta ed
adeguata
11 - 13
14 - 15
articolatacompleta
14 - 15
efficace e
brillante
14 - 15
impreciso (alcuni errori gravi o
numerosi errori
trascurabili)
Resa
stilistica
italiana
Risultato per singola voce
Media
COMMENTO
pertinente
1
completo
2
elaborato
3
Risultato finale
N.B.
La commissione ritiene il commento integrativo del voto dello scritto quando il giudizio sul
commento stesso sia positivo.
Criteri e griglia per la valutazione della terza prova
Nome e Cognome ________________________________________________________________
CONOSCENZE
CAPACITA’
56
di rielaborazione critica, di
collegamento e di sintesi
Gravemente
Insufficiente
0-5
Insufficiente
6-9
Sufficiente
10-11
Discreto
12
Buono
13-14
Ottimo
15
Gravemente lacunose
Lacunose
Essenziali e
schematiche
Sommarie, ma
soddisfacenti
Soddisfacenti e articolate
Complete con eventuali
approfondimenti
personali
Del tutto
inadeguate
Inadeguate
Accettabili
Apprezzabili
Sicure e puntuali
Spiccate – eccellenti
Grave difficoltà
Difficoltà
Nessuna difficoltà
di rilievo
Sicurezza
Sicurezza e chiarezza
Brillantezza e
originalità
COMPETENZE
nell’organizzazione
dell’elaborato e
nell’efficacia espositiva
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
RISULTATO FINALE
(media)
Punteggio
del singolo
indicatore
CRITERI PER LA CONDUZIONE E LA
VALUTAZIONE
DEL COLLOQUIO
FASI DEL COLLOQUIO
a) Argomento scelto dal candidato
b) Argomenti a carattere interdisciplinare e disciplinare proposti dalla Commissione.
c) Discussione delle prove scritte.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione che ci si propone di considerare sono:
a) Proprietà sintattica e lessicale nell’esposizione orale.
b) Capacità di elaborazione personale.
c) Capacità di soluzione dei problemi proposti.
d) Livello delle conoscenze e delle informazioni.
e) Capacità di operare collegamenti.
Griglia per la valutazione del colloquio orale
Nome e Cognome ________________________________________________________________
Nullo
1-5
58
Proprietà
sintattica e
lessicale della
esposizione
orale
-
Capacità di
elaborazione
personale
-
Assolutamente
insufficiente
6 - 10
Incapacità
espositiva,
carenza di
lessico anche
elementare
Molto debole e
ripetitiva
Scarso
11 - 16
Sufficiente
20-22
Discreto
23-25
Buono
26-28
Esposizione
confusa, lessico
generico
Esposizione
impacciata e
imprecisa
Esposizione nel
complesso
corretta
Esposizione
generalmente
scorrevole
Esposizione
pertinente e
globalmente
sicura
Pertinente e
sicura
Incerta, confusa
Imprecisa e
superficiale
Schematica
Essenziale ma
adeguata
Precisa e con
apporti
individuali
Ampia ed
approfondita
Intuitiva e
soddisfacente
Per lo più sicura
Pronta e sicura
Più che
soddisfacente
Completo,
approfondito,
articolato
Capacità di
soluzione dei
problemi
proposti
-
Molto scarsa
Assai stentata
Piuttosto confusa
Anche lenta a
tratti, ma
globalmente
soddisfacente
Livello delle
conoscenze e
delle
informazioni
-
Povero, ripetitivo
Frammentario
Schematico e
riduttivo
Essenziale
Soddisfacente
-
Non evidenziata e
confusa
Evasiva ed
insicura
Piuttosto
stentata
Imprecisa ma
"orientata"
Abbastanza
pronta, con
qualche
incertezza
Capacità di
operare
collegamenti
Ottimo/
Eccellente
29-30
Incerto
17-19
Pronta e
adeguata
Punteggio
per singola
voce
Pronta e volta
alla sintesi
personale
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
5
RISULTATO FINALE
(media)
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO
Le direttive del Ministro emanate attraverso il Decreto Ministeriale 80/2007 del 3 ottobre
2007 e l’O.M. 92/2007, hanno reso sistemiche alcune modifiche realtive alle modalità ed ai
percorsi degli interventi didattico-educativi finalizzati al recupero sia in corso d’anno che al
termine dello stesso anno scolastico, già avviate lo scorso anno scolastico. Il Collegio dei
Docenti con delibera del 18 novembre 2008 ha provveduto ad adottare uno specifico
documento dedicato agli “Interventi didattico - educativi finalizzati al recupero scolastico”, di cui si
dà di seguito una rapida sintesi, limitatamente agli aspetti che interessano la classe quinta.
1. Attività d’inizio anno
Sono attivate secondo le linee-guida previste dal POF e prevedono l’eventuale recupero dei
prerequisiti minimi in caso di test d’ingresso con esiti insufficienti.
La pianificazione degli interventi è demandata al Consiglio di classe e “ottimizzata” per
evitare sovraccarichi di lavoro; il periodo per lo svolgimento è, di norma, fissato nei mesi di
settembre ed ottobre. Gli interventi sono, in genere, offerti agli alunni
indifferenziatamente, inquadrandosi all’interno dell’articolazione dell’attività didattica.
2. Recuperi curricolari (in itinere)
Nella prima parte dell’anno e durante lo svolgimento delle Unità di Apprendimento per
rispondere all’esigenza di superare lacune o difficoltà diffuse ogni docente attiva interventi
volti al recupero delle stesse. L’efficacia dell’intervento è valutata attraverso il superamento
delle prove somministrate al termine del periodo di recupero/consolidamento concordato
tra Docente ed alunno. Tali interventi, quando vengono attivati e formalizzati al termine
degli scrutini del primo trimestre, sono comunicati direttamente dal Coordinatore delle
attività didattiche tramite apposito modulo agli alunni e alle famiglie. La valutazione
dell’efficacia dell’intervento didattico-educativo viene attuata attraverso le verifiche
intermedie della disciplina nel corso del trimestre successivo e monitorata in sede di
Consiglio di Classe con le stesse modalità previste al successivo punto 3.
3. Interventi didattici pomeridiani
Si tratta d’interventi programmati nella durata, nelle tematiche e nelle modalità di sviluppo
dal singolo docente, in coordinamento con il Consiglio di Classe, secondo le indicazioni di
pianificazione del POF e dei singoli Consigli di Classe. Vengono attivati a partire dagli
scrutini del primo trimestre ed hanno termine, di norma, entro la metà del mese di maggio.
Gli interventi possono essere svolti anche da altri docenti della Scuola o da personale
qualificato ai sensi del DM 80/2007 art. 3, ferma restando la responsabilità del docente
titolare della disciplina per le modalità di verifica intermedia del recupero delle carenze
riscontrate in sede di scrutinio.
Questi interventi vengono monitorati attraverso verifiche intermedie al fine di valutare
l’avvenuto recupero delle lacune. Dopo i Consigli di Classe di metà trimestre e gli scrutini
del secondo trimestre verranno informate le famiglie e gli studenti, tramite comunicazione
scritta del Coordinatore delle attività didattiche, sugli esiti delle verifiche, sull’eventuale
sospensione dell’intervento didattico-educativo o sulla sua sostituzione con un intervento
inerente un’altra disciplina.
4. Interventi didattico-educativi di recupero richiesti dal docente
Prevedono attività d’insegnamento individualizzato o in piccolo gruppo e vengono attivati
su iniziativa degli insegnanti, alla luce dei risultati conseguiti dagli alunni nel corso del
trimestre. Possono essere attivati anche su domanda degli studenti. Ciascun insegnante
riferisce in sede di Consiglio di Classe in merito alle richieste, svolgimento ed esiti di tali
attività d’intervento didattico-educativo di recupero. Il docente annota sul proprio registro,
nella sezione degli interventi didattico-educativi di recupero, le osservazioni inerenti gli
argomenti, le attività svolte e alle verifiche intermedie effettuate.
• Se l’intervento è richiesto da un alunno o un gruppo di alunni è sufficiente la
comunicazione al Docente incaricato, che concorda, all’interno del quadro delle
proprie disponibilità, luoghi e tempi di svolgimento.
• Se l’intervento è richiesto da un insegnante la famiglia viene avvisata tramite
apposita comunicazione sul libretto personale, da rendere controfirmata per
accettazione o rifiuto.
5. Partecipazione agli interventi didattico-educativi
L’adesione degli alunni agli interventi didattico-educativi di recupero è sottoscritta dai
genitori; la frequenza è soggetta al regolamento d’istituto (puntualità, attenzione, profitto,
ecc.): in caso di disinteresse, trascuratezza o altri motivi di non collaborazione alle attività
didattico-educative, previa comunicazione alle famiglie, può essere disposta la sospensione
dalla frequenza dell’intervento, da annotare nei verbali della prima riunione utile del
Consiglio di Classe. L’assenza dagli interventi richiede la giustificazione scritta dei genitori
sul libretto personale dell’allievo. Ciascun insegnante titolare dell’intervento è tenuto a
verificare, di volta in volta, la presenza degli alunni iscritti e comunicare al referente di
classe ed alla famiglia eventuali assenze ingiustificate.
6. Modalità di recupero dei Debiti Formativi pregressi
In riferimento ai contenuti di cui al DM n° 42 del 22.05.2007, la Scuola ha provveduto
nello scorso anno ad attivare percorsi volti al recupero degli eventuali Debiti Formativi
pregressi.
FIRME DEL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE, DEI DOCENTI
E DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE
Il presente documento è condiviso in tutte le sue parti dal Consiglio di Classe.
Docenti
del Consiglio di Classe
Disciplina
d’insegnamento
1. BIANCHI Giselle
MATEMATICA -FISICA
2. DELLEGRAZIE Lucia
ITALIANO
3. DONEDA Marina Angela
INGLESE
4. FELTRIN Giacomo
STORIA – FILOSOFIA
5.
LAMA Mariachiara
Coordinatore di classe
Firma
LATINO – GRECO
6. PILERI Luciano
EDUCAZIONE FISICA
7. PIZZETTI Maria Gabriella
SCIENZE
8. SALA Giovanni
RELIGIONE
9. ZANA Lodovico
STORIA DELL’ARTE
CHIMICA
E
IL COORDINATORE DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Don Claudio Silvano Cacioli
……………………………………………
I RAPPRESENTANTI DI CLASSE
…………………………………………
……………………………………………
Scarica

18 doc-maggio 5cl