Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo “E. Mattei” – Meolo Criteri di valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni Con questo documento il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo “E. Mattei” definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza nella valutazione del comportamento e degli apprendimenti degli alunni, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento e ad integrazione del piano dell’offerta formativa. Tali criteri si fondano sul rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto. PREMESSA La valutazione è un momento e uno strumento formativo: è sostegno per l’apprendimento e non solo verifica del risultato; costituisce uno stimolo al miglioramento continuo degli allievi ed è anche azione finalizzata all’orientamento. Il docente avrà cura di predisporre le prove di verifica per le proprie discipline nel corso di ogni quadrimestre. Tali prove saranno coerenti con gli obiettivi di apprendimento affrontati; avranno modalità esecutive conosciute e, se necessario, saranno differenziate per permettere ad ogni alunno di poterle eseguire al meglio delle proprie possibilità. Gli insegnanti informano gli alunni dei risultati delle verifiche e illustrano gli errori, favorendone la comprensione e la correzione a livello individuale o di classe. I docenti comunicano i risultati dell’attività di verifica-valutazione alle famiglie, al fine di un pieno coinvolgimento dei genitori nel processo di insegnamento – apprendimento - valutazione. La valutazione rappresenta un momento importante di confronto e dialogo tra docente e alunno e concorre a stimolare il processo di autostima, pertanto non può essere espressa unicamente considerando la media matematica dei risultati delle verifiche, ma vanno tenute in considerazione le variabili del contesto nel quale l’alunno vive, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali. Nel momento della valutazione l’insegnante integra i risultati delle verifiche con i progressi compiuti dall’alunno nell’apprendimento e la maturazione dimostrata rispetto a partecipazione, responsabilità e impegno. SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia rappresenta uno dei primi contatti del bambino con il mondo della scuola. In questa prima fase diventa, quindi, ambito di particolare attenzione, la costruzione della relazione educativa tra i docenti, i bambini e i genitori, destinata a protrarsi nei successivi ordini di scuola. È fondamentale costruire, nell’ambito del sistema insegnamento – apprendimento - valutazione, un positivo clima di collaborazione tra docenti e genitori per operare scelte orientate a favorire il benessere del bambino a scuola e l’attenzione alle sue esigenze educative. Va sottolineata, a questo proposito, l’importante funzione preventiva svolta dalla scuola dell’infanzia nell’osservazione precoce di eventuali difficoltà di apprendimento e/o bisogni educativi speciali. Nella Scuola dell’Infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli di competenza raggiunti da ciascun bambino con riferimento alle finalità dell’ordine di scuola. La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica, tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. La verifica dei comportamenti, delle conoscenze e delle abilità avverrà tramite l’osservazione sistematica dei bambini in situazione di gioco libero e guidato; nelle attività programmate all’interno dei vari campi di esperienza; nelle conversazioni individuali e di gruppo; attraverso l’uso di schede strutturate e non, con particolare riferimento alla rappresentazione grafica. La sintesi delle osservazioni permetterà poi di passare all’operazione della valutazione. La valutazione sarà effettuata al termine delle attività proposte, secondo griglie appositamente predisposte dai docenti che, insieme agli elaborati prodotti dai bambini, costituiranno la documentazione del percorso effettuato. Sarà sempre e comunque una valutazione intesa come interpretazione di quanto osservato, per dare un senso a quello che il bambino ha imparato e individuare traguardi da potenziare e sostenere. Al termine del triennio, per ogni alunno, verrà compilata una scheda di passaggio di informazioni all’ordine scolastico successivo. Nel momento in cui i docenti, in base alle osservazioni e alle prove effettuate, riscontrassero delle inadeguatezze rispetto alle tappe evolutive dell’età di riferimento, provvederanno a inviare al Dirigente Scolastico una relazione scritta sui comportamenti e sugli apprendimenti osservati, al fine di attivare l’eventuale richiesta di consulenza al CNPI. Il Dirigente Scolastico, in base alla relazione e al colloquio con i docenti, convoca genitori per acquisire il necessario consenso a procedere. Sarà poi il CNPI, in accordo con la famiglia, a valutare l’eventuale non ammissione del bambino al successivo ordine di scuola. VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO L’attribuzione del voto, concordato dai docenti del team pedagogico in sede di scrutinio, emergerà dall’attenta valutazione della situazione di ogni singolo alunno. In considerazione del significato formativo di tale valutazione, si terrà conto di eventuali disagi transitori dell’alunno. SCUOLA PRIMARIA In base alla normativa nazionale e al regolamento alunni, nella scuola primaria la valutazione del comportamento, espressa con un giudizio, è riferita soprattutto alla qualità della relazione dell’alunno con i compagni, gli insegnanti e il personale scolastico; all’osservanza delle regole e al rispetto dell’ambiente scolastico. Il giudizio è attribuito dai docenti, in sede collegiale, secondo la seguente tabella. GIUDIZIO SENSO DI RESPONSABILITÀ SOCIALIZZAZIONE RISPETTO DEI LOCALI E DEL MATERIALE Insufficiente Tiene un comportamento abitualmente Stabilisce rapporti conflittuali con gli adulti e i Adotta una comportamento che può essere causa di danni non responsabile, durante le attività scolastiche. coetanei. Durante le lezioni crea motivi di disagio nella ai locali, alle attrezzature e al materiale didattico. classe. Sufficiente Tiene un comportamento non pienamente responsabile, durante le attività scolastiche. Non sempre stabilisce rapporti sufficientemente corretti e rispettosi con gli adulti e i coetanei. Collabora solo a volte con i compagni. Buono Tiene un comportamento generalmente responsabile ,durante le attività scolastiche Stabilisce rapporti discretamente corretti e rispettosi con gli adulti e i coetanei. E' integrato nel gruppo classe e collabora con i compagni Distinto Tiene un comportamento responsabile durante le attività scolastiche. Stabilisce rapporti corretti e rispettosi con gli adulti e i Mostra di saper fare uso corretto dei locali, delle attrezzature e coetanei. E' positivamente integrato nel gruppo classe del materiale didattico. e collabora con i compagni Ottimo Tiene un comportamento consapevole e responsabile, durante le attività scolastiche. Stabilisce rapporti corretti e rispettosi con gli adulti e i coetanei. Interagisce in modo propositivo con i compagni durante l'attività didattica. Non sempre usa correttamente i locali, le attrezzature e il materiale didattico. Mostra di saper fare uso corretto dei locali, delle attrezzature e del materiale didattico. Mostra di saper fare uso corretto dei locali, delle attrezzature e del materiale didattico Un voto potrà essere assegnato anche nel caso in cui non si verifichino tutte le voci degli indicatori. I giudizi inferiori alla sufficienza sono documentati attraverso relazioni scritte al Dirigente scolastico o annotati nel registro di classe nella sezione"note disciplinari" dal docente che li ha rilevati. Qualora i docenti individuassero comportamenti che rientrino in quanto previsto dalla griglia per i giudizi inferiori alla sufficienza, sarà loro cura informare il Dirigente Scolastico e provvedere a portare a conoscenza delle famiglie degli alunni quanto è stato verbalizzato. La valutazione “insufficiente” non comporta automaticamente la non ammissione alla classe successiva. SCUOLA SECONDARIA La valutazione del comportamento viene espressa tenendo in considerazione tre aspetti: il rispetto delle regole, delle persone e delle cose; la capacità di relazionarsi con gli altri; la partecipazione all’attività didattica. Segue tabella di sintesi dei parametri. 10 RISPETTO DELLE REGOLE, DELLE PERSONE E DELLE COSE E’ pienamente rispettoso delle regole riguardo a persone, materiale e strutture della scuola 9 E’ rispettoso delle regole riguardo a persone, materiale e strutture della scuola 8 Conosce le regole e generalmente le accetta, ma non sempre rispetta persone, materiali e strutture della scuola Conosce le regole, ma non sempre le rispetta; presenza di note sul libretto personale e sul registro di classe Dimostra scarso rispetto delle regole; presenza di numerose note sul libretto personale e sul registro di classe e/o sanzioni disciplinari Spesso non rispetta le regole e talvolta le viola in modo grave; presenza di numerose note sul libretto personale e sul registro di classe e di gravi sanzioni disciplinari 7 6 5 CAPACITA’ DI RELAZIONARSI CON GLI ALTRI E’ capace di lavorare con gli altri rispettando le differenze e assumendo ruoli di guida, se necessario. Ha un ruolo positivo e di collaborazione con gli altri PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA Partecipa all’attività didattica in modo costante e propositivo E’ generalmente disponibile alla collaborazione con gli altri Partecipa all’attività didattica in modo costante e talvolta propositivo Partecipa all’attività didattica in modo abbastanza costante Dimostra una limitata collaborazione verso gli altri Partecipa all’attività didattica in modo discontinuo e/o settoriale Generalmente non collabora con gli altri Partecipa all’attività didattica in modo superficiale e limitato Generalmente non collabora con gli altri e tende a creare azioni di disturbo Partecipa all’attività didattica in modo molto limitato e/o inadeguato; spesso crea disturbo e ostacola le lezioni Un voto potrà essere assegnato anche nel caso in cui non si verifichino tutte le voci degli indicatori. L’attribuzione del 5 è decisa dal Consiglio di Classe, in sede di scrutinio intermedio e finale, e scaturisce da attenta e meditata discussione sul comportamento dell’alunno/a per il/la quale siano state individuate condotte caratterizzate da un’oggettiva gravità. La valutazione negativa nel secondo quadrimestre comporta la non ammissione alla classe successiva. VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA Nell’arco di ogni quadrimestre i docenti predispongono almeno tre prove di verifica per ogni disciplina (due per le educazioni e l’insegnamento di religione cattolica e attività alternative); la tipologia delle prove (orale, scritta, grafica, pratica) sarà scelta dagli insegnanti tenendo in considerazione le caratteristiche della disciplina e la necessità di fornire prove calibrate che possano mettere gli alunni nella condizione di dimostrare le proprie competenze. Per la determinazione del voto sintetico, al termine del quadrimestre, il singolo docente e il team di classe, interpretano gli elementi forniti dalle verifiche tenendo conto dei seguenti criteri: esiti di apprendimento raggiunti rispetto agli obiettivi programmati; progresso conseguito rispetto alla situazione di partenza. L’impegno manifestato in termini di personale partecipazione verrà indicato nel giudizio sintetico. Risposta agli obiettivi delle discipline Progressi rispetto ai livelli di partenza Ritmi di apprendimento VOTO 5 Ha raggiunto solo in parte gli obiettivi minimi proposti. Non mostra progressi o mostra progressi limitati. Evidenzia ritmi di apprendimento incerti VOTO 6 Ha raggiunto alcuni obiettivi minimi. Mostra progressi limitati. Evidenzia ritmi di apprendimento lenti. VOTO 7 Ha raggiunto gli obiettivi con discreta padronanza. Mostra lievi progressi. Evidenzia ritmi di apprendimento adeguati. VOTO 8 Ha raggiunto tutti gli obiettivi con buona padronanza. Mostra progressi. Evidenzia ritmi di apprendimento adeguati e costanti. VOTO 9 Ha raggiunto tutti gli obiettivi con ottima padronanza. Mostra progressi significativi. Evidenzia ritmi di apprendimento rapidi. VOTO 10 Ha raggiunto tutti gli obiettivi con ottima padronanza e capacità di trasferimento e di elaborazione di ciò che ha appreso. Mostra progressi rilevanti, Evidenzia ritmi di apprendimento rapidi, costanti e significativi. La non ammissione alla classe successiva è da considerarsi evento eccezionale. Nel caso in cui i docenti del team, all’unanimità, ne ravvisino comunque la necessità, è utile valutare l’impatto nella classe di inserimento, l’età anagrafica dell’alunno non ammesso e le criticità presenti nel gruppo di inserimento (alunni stranieri, situazioni di disagio socio-ambientale, numero di bes rilevati). SCUOLA SECONDARIA VOTO Conoscenza dei contenuti specifici Applicazione concetti, regole, procedimenti operativi Comprensione delle relazioni tra fatti e fenomeni Conoscenza, comprensione, uso dei linguaggi specifici Uso e produzione delle tecniche non verbali 3 L’alunno dimostra di non saper utilizzare gli strumenti propri e le tipologie di linguaggio delle diverse discipline nonostante l’attivazione di tutte le strategie didattiche a disposizione dei docenti e in assenza di motivazioni specifiche legate all’individuazione di BES. 4 l’alunno ha conoscenze frammentarie ed approssimative l’alunno ha conoscenze frammentarie ed approssimative dei procedimenti operativi l’alunno riesce raramente a stabilire relazioni tra fatti e fenomeni. l’alunno conosce e comprende pochi termini specifici che non sa utilizzare adeguatamente. L’alunno riesce talvolta ad utilizzare strumenti e tecniche specifiche 5 l’alunno denota conoscenze generali superficiali e/o parziali e non riesce ad organizzarle in modo ordinato. l’alunno applica meccanicamente e in modo non sempre corretto concetti e regole senza consapevolezza dei procedimenti da seguire l’alunno riesce ad individuare semplici relazioni, ma trova difficoltà ad operare in maniera autonoma. l’alunno conosce poco e utilizza in modo poco appropriato il linguaggio specifico. L’alunno incontra qualche difficoltà nell’uso degli strumenti e delle tecniche specifiche l’alunno applica in modo abbastanza preciso informazioni, regole e procedimenti. l’alunno stabilisce relazioni tra fatti e fenomeni semplici in maniera corretta, ma va ancora guidato nell’individuazione di rapporti più complessi. l’alunno conosce ed usa il linguaggio specifico in modo semplice, ma approssimativo. L’alunno riesce ad utilizzare strumenti e tecniche anche se in maniera incerta 6 l’alunno conosce i contenuti in modo superficiale e trova qualche difficoltà ad organizzarli. l’alunno conosce i contenuti in modo abbastanza articolato e li organizza secondo uno schema logico. l’alunno applica in modo corretto informazioni, regole e procedimenti, lavorando con discreta autonomia. l’alunno coglie relazioni fra fatti e fenomeni e procede in modo abbastanza autonomo. l’alunno conosce, comprende ed utilizza in modo abbastanza adeguato il linguaggio specifico. L’alunno utilizza adeguatamente gli strumenti e le tecniche specifiche, ma con produzioni semplici l’alunno conosce i contenuti in modo generalmente approfondito; sa organizzarli e operare confronti l’alunno è generalmente sicuro nell’applicazione di regole e concetti, lavora con consapevolezza dei procedimenti operativi l’alunno sa stabilire ed individuare gli elementi di un fenomeno e stabilire anche relazioni complesse l’alunno conosce, comprende ed utilizza in modo corretto ed efficace il linguaggio specifico. L’alunno utilizza ed applica in modo sicuro e talvolta personale gli strumenti e le tecniche apprese l’alunno conosce i contenuti in modo approfondito, organico e personale; individua relazioni e opera confronti; sa rielaborare le conoscenze. – l’alunno è sicuro nell’applicazione di regole e concetti; procede in modo autonomo cercando, talvolta, soluzioni alternative. l’alunno sa cogliere autonomamente fatti e fenomeni e stabilire anche relazioni complesse, che analizza e sintetizza in modo critico e personale. – l’alunno utilizza con sicurezza il linguaggio specifico. L’alunno utilizza ed applica in modo sicuro e personale gli strumenti e le tecniche apprese 7 8 9/10 Criteri di ammissione alla classe successiva e all’Esame di Stato. Nel pieno rispetto delle norme in vigore, consapevoli che la valutazione deve essere sempre formativa e orientata alla crescita didattica e personale dell’alunno, in considerazione sia delle condizioni di partenza, sia dei traguardi attesi, rispetto a tutte le componenti della personalità dell’alunno, si stabiliscono i seguenti criteri di ammissione alla classe successiva di scuola secondaria di I Grado o all’esame conclusivo del I ciclo: 1. Saranno ammessi alla classe successiva o all’Esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli standard fissati nella programmazione collegiale o curricolare o che, in relazione ai percorsi personalizzati, hanno evidenziato dei progressi rispetto alla situazione di partenza ottenendo una valutazione non inferiore ai sei decimi in tutte le discipline e in condotta. Tutto ciò in coerenza con la funzione formativa assegnata alla scuola. 2. In sede di scrutinio il Consiglio di classe ai fini dell’ammissione valuterà: a. i progressi avvenuti o meno; b. il raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi; c. il processo di maturazione della personalità e la presenza di eventuali fattori socio – economico – culturali – ambientali, per quanto noto, che abbiano costituito ostacolo al pieno raggiungimento dei traguardi scolastici. 3. I Consigli di classe dovranno porre particolare attenzione nel valutare l’eventuale, effettiva efficacia formativa di una non ammissione in presenza di un profitto fortemente carente, considerando l’età degli alunni, in cui il processo di maturazione è in rapida evoluzione, e valutare se sia o meno favorevole per gli stessi l’inserimento in un nuovo ambiente scolastico, in grado di offrire approcci formativi più rispondenti ai processi di sviluppo in atto o il mantenimento del contesto relazionale tra coetanei. 4. In caso di ammissione alla classe successiva in presenza di carenze, il Consiglio di Classe assegna la valutazione di sei decimi prevedendo di allegare al documento di valutazione una segnalazione delle carenze e suggerendo un possibile percorso di recupero. Criteri di assegnazione del voto di idoneità all’Esame conclusivo dell’anno scolastico Il voto di idoneità è calcolato in base alle medie in uscita da ciascuno dei tre anni di scuola secondaria dando libertà ai C.d.C. di alzare le valutazioni per consentire adeguati arrotondamenti in caso di particolare merito, nel rispetto della normativa che stabilisce che “il voto di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico dell’allievo nella scuola secondaria di I grado” (art. 3 comma 2 DL 122/2009). Nei casi in cui si siano portate alla sufficienza, nel corso dello scrutinio finale, i voti di almeno tre discipline, il CdC può decidere che il voto di idoneità sia comunque 6 , a prescindere dalla media matematica. Criteri di non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del I ciclo di istruzione Il Consiglio di classe, preso atto delle valutazioni espresse da ciascun docente e delle informazioni relative alla situazione socio – affettivo – culturale a conoscenza della scuola, esprimerà un voto di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato per ogni allievo. La non ammissione deve essere considerata come un’ulteriore possibilità data all’alunno di recuperare conoscenze e competenze nelle aree di sviluppo della personalità (area cognitiva e di apprendimento, affettivo – relazionale, autonomia) e di acquisire una maggiore consapevolezza di sé, in merito alle potenzialità da valorizzare. Fermo restando che l’insufficienza del voto in condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato, se l’anno scolastico è ritenuto valido rispetto alla frequenza, il Consiglio di classe valuterà l’opportunità di non ammettere un alunno alla classe successiva in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati in base alle peculiarità individuali (obiettivi didattici stabiliti dai docenti delle singole discipline o dal Consiglio di classe O pdp) oppure in presenza di gravi lacune nella preparazione di base nei diversi ambiti disciplinari tali da pregiudicare la frequenza della classe successiva oppure gli esiti dell’ Esame di Stato. Nel caso di alunni che presentino un rendimento insufficiente e si prospetti la possibilità di una eventuale non ammissione, il consiglio di classe procederà nel seguente modo: a. comunicare per tempo alla famiglia le difficoltà del ragazzo/a precisando le discipline in cui è insufficiente e le carenze specifiche; b. informare il Dirigente scolastico delle situazioni a rischio; c. attivare in orario curricolare percorsi individualizzati per recuperare le carenze rilevate; d. offrire all’alunno la possibilità di frequentare corsi di recupero, in orario extrascolastico, se attuati dalla scuola; e. monitorare nei consigli di classe la situazione verbalizzando i progressi o le difficoltà; f. comunicare alle famiglie l’evolversi della situazione didattica, attraverso un colloquio, di cui deve restare memoria; g. riportare, durante lo scrutinio, in modo dettagliato, le motivazioni che hanno portato il consiglio a non ammettere il ragazzo/a alla classe successiva. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 1) ALUNNI CON DISABILITA’ La valutazione fa riferimento al Piano Educativo Individualizzato. 2) ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO (DSA) La valutazione fa riferimento al Piano Didattico Personalizzato predisposto dai docenti per gli alunni con una diagnosi di DSA emessa da ente preposto. 3) ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI rilevati dai docenti (BES) Secondo l’attuale normativa, i docenti del team pedagogico hanno la facoltà di individuare nelle proprie classi gli alunni che presentano almeno una delle seguenti problematiche: svantaggio socio-economico- culturale; svantaggio linguistico - culturale; disagio comportamentale/relazionale; difficoltà di apprendimento. Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) i docenti della classe compilano collegialmente la scheda di rilevazione predisposta e il relativo verbale, provvedendo poi ad informare la famiglia ed, eventualmente, a predisporre un Piano Didattico Personalizzato (PDP). Per l’anno scolastico 2013/2014, definito sperimentale dalla normativa, i team docenti possono procedere o meno alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con BES, avendo comunque cura di mettere in atto, nelle proprie classi, scelte didattiche finalizzate all’inclusione di tutti gli alunni e alla realizzazione di un percorso formativo che possa garantire ad ognuno la migliore espressione delle proprie potenzialità. VALUTAZIONE INTERNA E VALUTAZIONE ESTERNA Le prove predisposte a livello nazionale dall’INVALSI non prevedono una condivisione degli obiettivi formativi con i docenti; vengono stilate all’esterno dell’ambiente educativo di apprendimento ed utilizzano i docenti per le fasi di somministrazione e correzione proponendo una modalità di valutazione non formativa e quindi avulsa dai criteri illustrati in questo documento. Tale rilevazione è tesa a valutare conoscenze/competenze e capacità di applicazione delle stesse, a livello di Sistema Scolastico Nazionale. I singoli risultati sono poi riconsegnati alla scuola per una lettura e confronto con i livelli che l’INVALSI, su indicazione del MIUR, ritiene debbano essere raggiunti (o parzialmente raggiunti) dai ragazzi di quell’età (2^/5^ primaria – 3^ secondaria). RIFERIMENTI NORMATIVI Valutazione: Orientamenti 91 DL 59 del 2004 Legge 169/2008 DL 122/2009 Indicazioni Nazionali 2012 Disabilità L. 104/922 Disturbi specifici dell’apprendimento L.170/10 DM luglio 2011 Bisogni educativi speciali Direttiva del 27/12/12 CM n.8 del 6/3/13 Chiarimenti del 22/11/13