La peste e la trasformazione
dell’Occidente
Robert Hoti
Noemi Giusti
Virginia Scaffidi
Fabio Luongo
La peste
Tra il 1348 e il 1349 in Europa scoppia la peste. Questo
portò molti cambiamenti:
1.
Morte di 30 milioni di persone
2.
Tasso di mortalità più alto
A metà 800 si scoprì che il bacillo della peste era portato
dalle pulci del topo. I sintomi erano: ingrossamento
delle ghiandole linfatiche e inguinali, comparsa di
bubboni (per questo venne chiamata peste bubbonica).
Era una malattia tipica dei mesi caldi.
Un altro tipo di peste fu quella polmonare: tipica dei mesi
freddi, attacca le vie respiratorie, il contagio avviene
per via aerea.
La peste giunse in Italia nel 1347 dalla Caffa.
(Diffusione della peste in Europa)
(Si pensava che la peste fosse una
In questo periodo si diffusero anche: vaiolo, lebbra e colera.
Per placare la malattia si costituirono gruppi di flagellanti; si iniziò una
caccia al responsabile della malattia (demonizzazione).
CRISI= si blocca la crescita nel XIV secolo
1.
Carestie
2.
Guerre
3.
Malattie
INIZIA LA DEPRESSIONE TRECENTESCA.
Economia: Diminuì la produzione agricola e aumentò
quella di colture specializzate e dell’allevamento.
Si diffonde la Mezzadrìa: il proprietario concede al
contadino la terra, ricevendo in cambio metà del
raccolto. Incremento del lavoro servile.
Trasformazioni sociali: ci fu una concentrazione di
patrimonio nelle mani di pochi. Gli operai conquistarono
un maggiore potere contrattuale con salari più alti.
I processi: a causa dell’insolvenza dei sovrani si ebbe una crisi
che coinvolse nel tracollo anche le imprese mercantili di
proprietà dei banchieri. Per evitare un «effetto domino» si
attuò un processo di ristrutturazione del sistema bancario.
La Jacquerie: nel 1358 nelle regioni settentrionali in Francia
scoppiò la rivolta perché i signori esigevano sempre di più dai
contadini per contenere la crisi. Questa rivolta danneggiò
soldati e nobili. La nobiltà francese cercò di fermare la rivolta
causando migliaia di morti.
Rivolta Inglese: nel 1381 i tumulti scoppiarono in Inghilterra; assunse
caratteristiche antinobiliari sviluppando una componente anticlericale. Wycliffe
criticava le tasse negli organi ecclesiastici. Il basso clero sostenne i rivoltosi
che predicavano l’uguaglianza sociale. I ribelli raggiunsero Londra costringendo il
re a trattare senza però un esito importante.
La rivolta dei Ciompi a Firenze
Tra le rivolte cittadine la più significativa fu quella dei lavoratori tessili,
chiamati Ciompi (cioè pezzenti).
Questi rivendicavano una partecipazione al potere politico
dato che nel XIV secolo il potere era nelle mani delle Arti
maggiori. I ciompi venivano sfruttati dai maestri delle
botteghe, venivano pagati pochissimo e lavoravano anche per
18 ore al giorno.
Nel luglio 1378 grazie ad una manifestazione riuscirono a
partecipare per alcune settimane al governo fiorentino.
Successivamente si scatenò una nuova sommossa. I ciompi
furono sconfitti e nel 1382 Firenze tornò in mano ai
banchieri.
FINE
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1) Hoti Robert, Giusti Noemi, Scaffidi Virginia, Luongo Fabio