MAGLIE, 13 novembre 2009
IL RUOLO DEL FORMATORE
Angela Perucca
Università del Salento - Lecce
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Il ruolo
Il formatore è chiamato
a considerare il gruppo
ad un tempo:

come un sistema
di relazioni interpersonali

come una organizzazione
orientata a determinati obiettivi
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Il compito
Al formatore compete di:

ottenere
la motivazione dei partecipanti alle iniziative;

mediare
tra istanze che esprimono problemi vissuti
e finalità dell’istituzione che promuove l’ iniziativa;

ricondurre
i momenti di decisione e di programmazione
alle finalità dell’intervento

negoziare
il rapporto che si stabilisce fra le attese dell’istituzione
e i bisogni esplicitati nel gruppo.
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Le competenze
Il formatore necessita
di alti livelli di motivazione e di:

capacità di gestire
le dinamiche relazionali nel gruppo,

padronanza delle tecniche
di gestione della comunicazione.

conoscenza dei processi comunicativi e metacomunicativi
che si verificano nella dinamica di gruppo

capacità di agevolare la comunicazione
non soltanto all’interno del gruppo
anche nei rapporti con le strutture burocratiche istituzionali.
4
L’attività di formazione
Nell’attività di formazione è necessario:

gestire le relazioni interpersonali
in un clima di accettazione delle differenze
che consenta di superare le posizioni conflittuali,

gestire la comunicazione
per determinare spazi e possibilità
di partecipazione alla elaborazione condivisa delle
decisioni,

entrare nel campo di decisione del gruppo
non per imporre il proprio orientamento, ma per
animarlo e potenziarlo.
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La gestione del gruppo
La gestione del gruppo dovrebbe sempre
comportare la consapevolezza:

dei processi simbolici che concorrono
a definire le situazioni e dei loro significati,

delle strutture trasversali di autorità,
reali o immaginarie,

del gioco di conferma o di sconferma
che può bloccare l’espressione autentica
dell’identità
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Attitudini e valori
La professionalità del formatore implica
come grammatica mentale
quei valori e quelle attitudini
che ogni collaborazione esige:

tolleranza, rispetto, solidarietà,

reciprocità, empatia, condivisione,

responsabilità, progettualità e creatività
7
La comunicazione
L’intesa fra formatori e utenti

consente la cooperazione di tutti
nella elaborazione di programmi di attività
e il loro impegno a partecipare
ai vari livelli del potere di decisione

crea un’area di comunicazione
capace di far emergere obiettivi condivisi
coordinati alle finalità globali dell’iniziativa.
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Il contesto
Il contesto istituzionale è un sistema
di scambi informativi e formativi reciproci
nel quale diventa possibile :
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trasmettere modelli di abilità,
scambiare strumenti concettuali
moltiplicare la domanda e l’offerta di
formazione
coniugare produttivamente
le molteplici sensibilità culturali
e i diversi codici comunicativi.
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Difficoltà
Non bisogna dimenticare che
dinanzi alle difficoltà in cui si viene trovare
chi opera interventi formativi nelle istituzioni
può tornare facile trincerarsi:
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nella ricerca di puntuali specificazioni
riduttive del suo ruolo,
nella richiesta di condizioni ottimali di
intervento,
nella ricerca di alibi connessi alle carenze di
mezzi di strutture
nella demotivazione per l’accelerato ritmo
delle trasformazioni richieste
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Rischi
Se l’alta qualificazione professionale e culturale
viene correlata esclusivamente:
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alla burocratizzazione di ruolo,
alla volontà di stabilire rapporti fiduciari con
l’amministrazione
all’ interesse per la progressione di carriera,
il formatore rischia di perdere la sua funzione
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di facilitazione della comunicazione,
di depolarizzazione del conflitto
di animazione innovativa.
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Possibilità
Nei contesti di formazione occorre ricordare che:
l’apprendimento condiviso e reciproco
è essenziale alla crescita formativa
ed alla soluzione dei problemi
il dialogo collaborativo e la condivisone progettuale
sono la condizione necessaria
per realizzare interventi
culturalmente e tecnicamente qualificati,
differenziati in rapporto alla situazione operativa,
ai ruoli, alle competenze, alle responsabilità.
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Per il successo
delle attività di formazione
è essenziale inserirsi
nel vasto ambito delle relazioni
istituzionali ed interpersonali,
con il compito di vivificare il contesto
e di renderlo più produttivo e creativo.
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