Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 15 marzo 2007 - Anno LXXIX - N. 4 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Diverse sensibilità sul tema della maternità G. Butti, p. 5 Prossimo numero: 5 aprile 2007 Assicurati morosi, emergenza in Ticino G. Guidicelli, p. 7 Qual è la giusta età per andare in pensione? P. Locatelli, p. 7 Più opportunità d’impiego R. Ricciardi, p. 8 IlIl prossimo prossimo 1. 1. aprile aprile avranno avranno luogo luogo le le eleelezioni zioni cantonali. cantonali. Dobbiamo Dobbiamo esserci esserci per per sostenere sostenere l’impel’impegno gno dell’OCST! dell’OCST! pp. pp. 2-3. 2-3. Difendiamo i salari: nessun aumento al merito! Giornata di protesta dell’edilizia Martedì 20 marzo Bellinzona e Valli: Ristorante Casa del Popolo Locarno: Centro Fevi Lugano: Centro esposizioni Campo Marzio Mendrisio: Mercato coperto Poi tutti a Lugano Centro esposizioni Campo Marzio (Edilespo) Assemblea ore 11.30 Pranzo ore 13.15 Manifestazione ore 14.15 SINDACATO POLITICA 2 15 marzo 2007 Elezioni cantonali Dobbiamo esserci per sostenere l’impegno dell’OCST voce negli organi legislativi. Il sindacato ha evidentemente interesse a tessere contatti ed alleanze esterne alla cerchia dei suoi rappresentanti più diretti. Non può tuttavia rinunciare a puntare sulla presenza in parlamento di suoi deputati, che vivano dall’interno l’impegno e l’esperienza sindacale e che aggancino in modo più stretto l’attività parlamentare agli obiettivi del sindacato. Meinrado Robbiani Un impegno multiforme. La difesa delle lavoratrici e dei lavoratori passa in primo luogo attraverso i canali del negoziato, della pressione e della lotta, sia sul versante economico sia su quello sociale. Sono i terreni privilegiati e congeniti di presenza e di azione del sindacato. A nessuno sfugge che sulla posizione di chi lavora e delle fasce più deboli esercita tuttavia un’incidenza decisiva anche il campo della legislazione. Una tutela del lavoro e della socialità, che non si curi di influire sulle leggi di più diretto impatto sul benessere della popolazione, risulterebbe perciò monca. Basta uno sguardo fuggevole alla legislazione del lavoro, delle assicurazioni sociali, della politica familiare, della promozione economica ed occupazionale, della formazione professionale e della fiscalità per cogliere l’incidenza cruciale della legislazione sulle condizioni di vita dei gruppi più direttamente rappresentati dal sindacato. È perciò comprensibile che il sindacato abbia interesse a varcare la soglia della politica e in particolare dei consessi legislativi. Un impegno di accentuata attualità. L’esigenza di prolungare il suo impegno anche sul terreno della politica è tanto più attuale se si considerano le radicali trasformazioni, che stanno sovvertendo il mondo del lavoro e il tessuto sociale. Gli equilibri faticosamente costruiti e raggiunti nel corso dei decenni sono andati incrinandosi in profondità. Prevale oggi una situazione di instabilità e di insicurezza, che colpisce non solo i singoli ma l’intero corpo sociale. Sono pure andate dilatandosi le disparità e gli squilibri, con un riverbero disgregante sulla coesione e sulla stabilità sociale. Emerge di conseguenza la necessità di dare forma a rinnovate formule di sostegno alle persone, a più incisive norme di protezione e a meccanismi aggiornati di riequilibrio all’interno della collettività. Si tratta cioè di adeguare la legislazione ai bisogni generati dalle odierne trasformazioni economiche e sociali, riaggiustando la rotta in funzione di una più marcata giustizia sociale. Un appoggio convinto e corposo. Per mantenere una sua rappresentanza nel parlamento cantonale, l’OCST propone per le prossime elezioni i suoi deputati uscenti, ai quali affianca un nuovo candidato. L’attività svolta durante la legislatura, che va concludendosi, da Giuliano Butti, Gianni Guidicelli, Renato Ricciardi e Giovanni Jelmini sta a dimostrare in modo tangibile la validità del contributo fornito dai deputati dell’OCST al dibattito e ai lavori parlamentari. Questo stesso giornale ha ripetutamente riportato gli inteventi e i temi da loro sollevati. A loro va ad aggiungersi, quale nuovo candidato, Paolo Locatelli che è Segretario del Bellinzonese e coordinatore dell’ampio settore dell’edilizia. Si tratta di persone di indiscussa capacità e competenza, in grado di mantenere una presenza autorevole dell’OCST in Gran Consiglio. Una presenza indispensabile. È da questo profilo indispensabile che l’esperienza sindacale, alimentata dalla vicinanza e dall’ascolto dei lavoratori e delle categorie presenti nel sindacato, possa esprimersi e possa pesare anche nei luoghi dove vengono varate le leggi. Da qui l’importanza di avere una rappresentanza del sindacato, che faccia udire la sua Ad ogni iscritto e ad ogni associata giunga perciò la sollecitazione a volerli sostenere con convinzione pur nel pieno rispetto delle scelte politiche e di partito di ognuno. Le preferenze, che saranno loro accordate, consentiranno di continuare ad interpretare i principi di solidarietà del sindacato anche sul terreno legislativo cantonale. Mons. Luigi Del-Pietro un protagonista della storia ticinese del Novecento di Alberto Gandolla Desidero ricevere n. ..............copie del libro « Mons. Luigi Del-Pietro un protagonista della storia ticinese del Novecento» al prezzo di fr. 15.- ciascuna. Inviare a: Il Lavoro, redazione, Via Balestra 19, 6901 Lugano Nome ___________________ Cognome ______________________ Via _____________________________________________________ Nap ___________________ Località ________________________ Il libro è in vendita anche nelle librerie ticinesi Custodire una preziosa eredità storica e culturale n occasione del centenario della sua nascita. Per non dimenticare, a distanza di anni, quello che Del-Pietro è stato e ha fatto per il sindacato cristiano-sociale e per il Ticino, Alberto Gandolla, storico dell’OCST, ha steso un volumetto, che ripercorre in modo veloce ma efficace la vita e l’intensa attività svolta dal prete-sindacalista; un uomo che ha saputo vivere e diffondere con chiarezza il suo insegnamento. pagine 95, formato cm 14,5x21 I SINDACATO POLITICA 15 marzo 2007 3 L’Organizzazione Cristiano-sociale Ticinese propone per le prossime elezioni i suoi deputati uscenti, ai quali affianca un nuovo candidato, per continuare a interpretare i principi di solidarietà del sindacato anche in ambito legislativo cantonale «L’azione sociale viene concepita da noi non solo come difesa di interessi, non solo come promozione economica e sociale, ma come dovere di coscienza». Giuliano Butti Lista n. 7, candidato n. 2 o 51 anni, dottore in diritto, vivo a Coldrerio e dal 1986 faccio parte della famiglia OCST. Sono vice segretario regionale a Mendrisio e coordinatore del servizio giuridico e giudiziario OCST a livello cantonale. Collaboro da diversi anni a svariate iniziative nel campo sociale. Deputato uscente, ho partecipato attivamente a tutte le sessioni e credo di aver realizzato il mio ideale di servizio alla persona, grazie al mio bagaglio personale ed umano, impegnandomi in particolare nei temi per me fondamentali, quali la solidarietà, la sussidiarietà, la giustizia, la difesa dei diritti dei più deboli e operando per una più equa ridistribuzione della ricchezza. Sono membro dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio e delle Commissioni sanitaria; petizioni e ricorsi; costituzione e diritti politici. H Monsignor Luigi Del-Pietro Gianni Guidicelli Lista n. 7, candidato n. 85 Giovanni Jelmini Lista n. 7, candidato n. 10 o quasi 45 anni, sono sposato con Cinzia e padre di Martina che è nata nel 2004. Dopo aver conseguito la laurea in diritto all’università di Friborgo, sono diventato avvocato e notaio. Sono attualmente titolare dello Studio Legale Jelmini a Lugano e consulente legale dell’OCST. Dal 1995 membro del Gran Consiglio, sono vice-presidente cantonale del PPD e membro della Commissione Legislazione e della Commissione Costituzione e diritti politici. Sono presidente dei Cantori di Pregassona ed ex Presidente del Velo Club Lugano. H o 49 anni, sono coniugato con Carla e padre di due figli. Abito ad Acquarossa. Sono vicesegretario per la regione Tre Valli dell’Organizzazione cristiano sociale ticinese e mi occupo dell’attività sindacale a diretto contatto con i lavoratori e le aziende e dell’assistenza giuridica agli associati. Sono deputato al Gran Consiglio dal 1999 e membro delle commissioni tributaria, bonifiche e aggregazioni comunali. Faccio parte del gruppo «Vox Blenii» che si impegna per la riscoperta e la valorizzazione del nostro canto popolare. H Paolo Locatelli Lista n. 7, candidato n. 76 Renato Ricciardi Lista n. 7, candidato n. 46 o 47 anni, sono sposato con Tiziana Guerra e padre di cinque figli. Sono domiciliato a Massagno. Ho studiato a Losanna e a Basilea laureandomi in lettere all’Università di Losanna. Sono vicesegretario cantonale dell’Organizzazione cristiano- sociale ticinese e mi occupo del personale dei servizi pubblici. Deputato al Gran Consiglio dal 1999, sono stato membro delle Commissioni scolastica, sanitaria, pianificazione ospedaliera e di sorveglianza delle condizioni di detenzione. Sono membro della Commissione cantonale per la formazione professionale. A Lugano collaboro da diversi anni a iniziative in favore dei giovani. Con altre famiglie partecipo all’attività dell’Associazione «Famiglie per l’Accoglienza», che ha quale scopo di aiutare a vivere l’accoglienza familiare in tutte le sue forme (adozione, affidamento, accoglienze temporanee di giovani e adulti in difficoltà). H o 41 anni, sono sposato con Manuela e padre di Alessio e Nicolas. Sono segretario regionale del bellinzonese dell’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese. Sono il responsabile cantonale OCST nei settori dell’edilizia e dei rami affini, partecipando a livello cantonale e nazionale ad ogni trattativa contrattuale. Nei settori professionali di mia competenza, rappresento l’OCST nelle rispettive Commissioni Paritetiche Cantonali. Mi occupo anche di assistenza giuridica, dal diritto del lavoro alle assicurazioni sociali. Sono candidato al Gran Consiglio per dare un seguito coerente e concreto alla mia attività professionale, molto profilata dal punto di vista sociale. H 4 SINDACATO ATTIVITÀ 15 marzo 2007 ■ COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE D’IMPOSTA 2006 ■ AL VOLO Ecco la documentazione necessaria er velocizzare il lavoro dei Segretariati regionali vi invitiamo a presentare la seguente documentazione per la Dichiarazione d’imposta 2006 per le persone fisiche. È necessario fissare un appuntamento, chiamando i Segretariati ai numeri riportati nel riquadro sotto. Lavoratori salariati. Il certificato di salario (attività accessoria compresa) e quello del coniuge se lavora (uno per ogni datore di lavoro), relativo al 2006. Attestazione riguardante le indennità percepite in caso di: malattie, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile percepite nel 2006. Se non incluse nel certificato di salario. Beneficiari di assegni integrativi o prima infanzia. Attestazione concernente l’importo ricevuto, se non incluse nel certificato di salario. Beneficiari di rendite. AVS-AI-InfortuniLPP (2° pilastro), Cassa pensioni, Pensioni estere, un cedolino o la relativa attestazione della rendita percepita nel 2006. Contribuenti con sostanza immobilia- P Orari Bellinzona. Tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 13.30 alle 17.30. Per appuntamento tel. 091 821 41 51. Chiasso. Tutti i giorni dalle 9 alle 12. Per appuntamento tel. 091 682 55 01. Lamone. Martedì e giovedì dalle 14 alle 17. Per appuntamento tel. 091 966 00 63. Locarno. Tutti i giorni, orari d’ufficio. Cevio: lunedì 26 marzo dalle 14. Vallemaggia:martedì 21 marzo dalle 13.30 re (casa e/o terreni). È necessario conoscere il valore di stima ufficiale: la relativa documentazione può essere richiesta in Municipio. Le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2006, e le attestazioni concernenti versamenti a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro). Le fatture per spese di perfezionamento e riqualifica professionale, le ricevute per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzione nella previdenza professionale (2° pilastro). Dichiarazioni bancarie comprovanti i debiti privati o ipotecari esistenti con l’indicazione degli interessi passivi pagati nel 2006. Eventuali polizze di assicurazione sulla vita. Rimborso dell’imposta preventiva. Presentare i libretti di risparmio aggiornati al 31 dicembre 2006 o dichiarazione della Banca, se del caso, del conto corrente postale. Ricevuta postale o bancaria comprovante l’ammontare del canone di locazione. Presentare la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione 2005. nella sala Multiuso del Centro Polivalente di Cavergno. Per appuntamento tel. 091 751 30 52. Lugano. Tutti i giorni, dalle 8 alle 11 e dalle 13.30 alle 16.30. Per appuntamento tel. 091 921 15 51. Mendrisio. Tutti i lunedì, mercoledì e giovedì, dalle 9 alle 11.30 e dalle 13.45 alle 17.30. Per appuntamento, tel. 091 640 51 11. Tre Valli. Biasca: lunedì 13.30-17.30; martedì 9-12 e 13.30-17.30; mercoledì 8.30-12 e 1520; giovedì 8.30-11 e 13.15-15. Per appuntamento: tel. 091 873 01 20. «Lavori di completamento del tunnel della Valsolda». Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di Roma, su sollecito dell’OCST, nei giorni scorsi ha trasmesso alla nostra sede di Lugano una lettera inerente lo stato dei lavori della galleria di Cressogno Valsolda. Nella stessa si comunica che: «in data 19.4.06 è stata approvata una perizia di variante tecnica che prevede un camino di ventilazione e il relativo dispositivo di finanziamento è in corso di perfezionamento. A tal fine, per completare i lavori sarà necessario accordare una protazione di tempo pari a giorni 240 e, pertanto, la conclusione di questi avverrà nell’anno 2008. Per quanto concerne il lotto da Cressogno a Cima Porlezza, si comunica che è stato redatto il progetto preliminare e che la Comunità Montana si è resa disponibile alla redazione del progetto definitivo; l’opera è comunque inserita nel piano Decennale Anas 2003-2012 e rinnovata nel redigendo piano 2007-2011». Il Sindacato continua a vigilare. Accolte le richieste del Ticino sul concordato HarmoS. Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), ha reso noto in data primo marzo, che all’assemblea della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione, tenutasi a Berna, sono state parzialmente accolte le richieste inoltrate dai rappresentanti del Canton Ticino, riguardo al progetto HarmoS. In particolare, l’attuale sistema che prevede cinque anni di scuole elementari e quattro di medie verrà mantenuto; sarà introdotta l’offerta di insegnamento di una terza lingua nazionale nelle scuole dell’obbligo di tutta la Svizzera; verrà posticipato al 31 luglio il termine entro il quale i bambini devono essere nati per potere accedere alla scuola obbligatoria all’età di quattro anni. I cantoni avranno sei anni di tempo per adattare il proprio sistema educativo alle direttive HarmoS. La prossima seduta dell’Assemblea, in cui si procederà alla seconda lettura del progetto HarmoS, è prevista per il 14 giugno 2007. ■ INIZITIVA PER UNA CASSA MALATI UNICA Più che mai aperto iI cantiere delle proposte e delle riforme Fausto Leidi iniziativa per una cassa malati unica è stata bocciata: tre svizzeri su quattro sono contrari a questa proposta e solo due cantoni hanno detto «sì». Anche il Ticino ha respinto l’iniziativa, se pur con una maggioranza ridotta. Non è passato il messaggio populistico di destra e di sinistra che proponeva una soluzione semplicistica - la cassa unica - per risolvere problemi complessi e sensibili come quello dell’incremento dei costi della salute e del finanziamento del sistema sanitario. I sostenitori dell’iniziativa, oltretutto divisi tra loro nella spiegazione dei vari modelli di applicazione della loro proposta, non hanno convinto. L’ In Svizzera offriamo cure invidiabili a tutta la popolazione residente. Non sono i costi amministrativi delle casse ad incidere sui premi. Hanno fatto breccia gli argomenti di chi temeva un ulteriore incremento dei costi sanitari che la statalizzazione del modello organizzativo in una cassa unica avrebbe favorito. E nessuno vuole arrischiare di dover pagare ancora di più. Tuttavia il risultato elettorale non cancella la preoccupazione della gente. Resta sul tavolo il vero nodo da sciogliere: quello dell’esplosione dei costi della salute che è la causa dell’aumento dei premi. In questo senso il sistema sanitario va ulteriormente riformato per mantenere sotto controllo i costi sanitari. Un certo grado di concorrenza tra i fornitori di prestazioni (ospedali pubblici e privati, medi- ci, operatori sanitari) può avere senz’altro un effetto positivo. Inoltre nell’ambito del funzionamento del sistema attuale le autorità cantonali devono giocare meglio il proprio ruolo di pianificazione dell’offerta sanitaria. Tanto più in Ticino dove i costi cantonali sono tra i più elevati della Svizzera, ma i redditi invece sono ai livelli più bassi. Invece di polemiche gioverebbe una collaborazione del Dipartimento sanità e socialità con Santésuisse, finalizzata al contenimento dei costi. Anche il sistema assicurativo nazionale va modificato per correggere gli effetti distorti della concorrenza (caccia ai «buoni rischi») e permettere a tutte le persone e le famiglie di far fronte ai premi. Insomma il cantiere è più che mai aperto. 15 marzo 2007 SINDACATO IL CASO Diverse sensibilità sul tema della maternità Quali sono i miglioramenti possibili a livello cantonale delle disposizioni federali in materia di diritto al salario in caso di maternità. Situazione Svizzera. Per quel che concerne la Svizzera, nel lontanissimo 1945 venne inserito nella Costituzione federale il principio e il mandato di introdurre un’assicurazione maternità. Finalmente, soltanto il 26 settembre 2004, è stata approvata in votazione popolare la modifica del 3 ottobre 2003 della legge sulle indennità di perdita di guadagno (in caso di servizio militare o di maternità), entrata poi in vigore il 1 luglio 2005, a distanza esattamente di 60 anni dall’introduzione del dettame costituzionale. Sulla base delle sopra esposte comparazioni con le altre realtà che ci circondano e considerato il grande ritardo con cui si è dato seguito al principio costituzionale, ritengo che l’attuale disciplina ancora non abbia colmato il gap che ci separa dagli altri Stati europei e che vada urgentemente integrata e completata, alla luce della base legale federale che prevede la possibilità di estendere il diritto con Ancora molta strada nella protezione delle lavoratrici-madri Giuliano Butti Non è tollerabile che ancora oggi si debba perdere il posto di lavoro in seguito all’avvenuto coronamento della vita di una donna: mettere al mondo un bambino olto spesso la vita frenetica, la necessità di affrontare le spese, la mancanza totale di aiuto da parte delle rispettive famiglie di origine e, a volte, un insufficiente decisivo aiuto da parte del partner, rinvia di anno in anno la scelta, seppure desiderata, di diventare mamma. Nei quotidiani contatti con le donne lavoratrici non si può non percepire la costante ricerca di un punto di incontro tra la volontà o la necessità di lavorare e il desiderio di avere un figlio, come completamento della vita di coppia. L’interazione maternità-lavoro è uno dei nodi critici che le neomadri si troveranno a dover affrontare. Molte donne, purtroppo, ancora oggi sono quindi costrette a scegliere una sola delle due opzioni, orientadonsi troppo spesso in via esclusiva verso il lavoro. Chi invece decide di conciliare lavoro e prole corre il rischio di restare a lungo alla ricerca del difficile equilibrio tra questi due impegni. Emerge quindi forte e chiara la necessità che le coppie e soprattutto le donne siano messe in condizione di non dover più scegliere tra lavoro e famiglia, cosicché da conciliare le proprie aspettative e i propri progetti, sia di vita familiare che professionale. Resta da chiedersi quale sia il punto di incontro potenziale tra lavoro e famiglia, tra il desiderio della coppia che vuole divenire famiglia e la necessità di vivere in modo dignitoso. Non da ultimo non si può non riflettere sullo sviluppo della figura femminile nel mondo del lavoro e sulla emergente centralità del ruolo della donna, quale protagonista del mercato di lavoro che è in continua metamorfosi ed evoluzione. A questo proposito va evidenziato che la legislazione elvetica in materia di protezione contro il licenziamento è purtroppo ancora carente. Una donna non può essere licenziata, se in «dolce attesa», per tutto il periodo della gestazione e per le sedici settimane successive al parto. La disdetta notificata in questo periodo è nulla, a meno che non ci si trovi ancora nel periodo di prova. Dopo soli quattro mesi dal parto, tuttavia, la donna che non fosse nella possibilità di rientrare al lavoro, perché impegnata nelle cure parentali o perché non dispone di un adeguato aiuto per accudire il neonato, potrà purtroppo essere licenziata. Si tratta di un limite nella tutela dei diritti della lavoratrice inaccettabile in uno stato moderno come il nostro. M Giuliano Butti Scenario europeo. In diverse nazioni europee la protezione della maternità è disciplinata in modo più ampio che in Svizzera, in certi casi con una differenza notevole. Oltre al congedo di maternità di 14 settimane o più, gli altri paesi conoscono tutti un congedo parentale, che non è però ovunque remunerato, il cui principio è stato nei giorni scorsi discusso e approvato, seppure con notevoli difficoltà, da parte del Consiglio Nazionale. Procedo ora con una panoramica, relativa all’indennità di maternità in Europa, per lo più pari al 100 per cento dello stipendio, conformemente a regimi legali obbligatori, spesso integrati e incrementati grazie alle Convenzioni collettive di lavoro. Germania. 14 settimane; Belgio e Finlandia.15 settimane; Austria, Spagna, Francia e Lussemburgo. 16 settimane; Grecia e Portogallo. 17 settimane; Irlanda e Danimarca. 18 settimane; Liechtenstein. 20 settimane; Italia. 5 mesi; Regno Unito. 26 settimane; Norvegia. 42 settimane, con un reddito pari al 100 per cento o 52 con un reddito pari all’80 per cento, di cui 4 spettano al padre; Svezia. 50 giorni prima del parto per la madre, 480 giorni dopo il parto per la madre o il padre. L’indennità prenatale corrisponde all’80 per cento del reddito; l’indennità postnatale all’80 per cento del reddito durante 390 giorni e 60 corone svedesi/giorno (10 CHF) per i 90 giorni restanti. 5 una legge cantonale. Infatti, l’art. 16h della LIPG prevede che «i Cantoni possono prevedere un’indennità di maternità più elevata o di durata maggiore, nonché un’indennità di adozione e prelevare contributi specifici per il loro finanziamento». Il primo Cantone è stato Ginevra, dove è in vigore dal 2001 un’assicurazione che contempla prestazioni per la durata di 16 settimane sia per la maternità, che per l’adozione. Di conseguenza, le motivazioni su cui poggia la mozione in esame sono da analizzare e approfondire, non certo da respingere. Occorre anche riflettere sulla necessità di sviluppare ulteriormente una politica familiare che permetta di conciliare famiglia e lavoro. Dal Rapporto federale sulle famiglie del 2004 si rileva che «la possibilità di conciliare famiglia e lavoro è un elemento chiave della pianificazione individuale e della politica familiare» e che «la decisione di avere figli non deve essere condizionata da motivi economici. Questa idea di equità è profondamente sentita in Svizzera e viene esplicitamente menzionata negli obiettivi di politica familiare, per esempio, in Ticino» e, infine, «se la politica familiare rispetta i desiderio delle giovani donne di poter conciliare famiglia e professione , non sono da escludere effetti positivi sul tasso di natalità» nonché effetti su «una politica per il benessere del bambino». Resta da aggiungere che in diversi miei interventi in Gran Consiglio ho più volte ribadito che il Cantone Ticino presenta un tasso di povertà tra i più alti della Svizzera e che le persone che, pur lavorando percepiscono un reddito troppo basso per poter vivere dignitosamente (cd. Working poor), è purtroppo inaccettabilmente elevato in Ticino, laddove raggiunge il 12,6 per cento della popolazione attiva, contro un 8,9 per cento in Romandia e un 6,6 per cento nella Svizzera tedesca, dati preoccupanti, che devono far riflettere. Una corretta e giusta politica di ridistribuzione del reddito passa da tappe intermedie che riguardano temi come quello in esame. 6 SINDACATO ATTUALITÀ 15 marzo 2007 Libera circolazione Reciprocità per le imprese svizzere er le imprese ticinesi che intendono lavorare oltre confine, le condizioni di accesso al mercato italiano sono molto meno agevoli rispetto a quelle accordate dalla Svizzera alle ditte del Paese vicino che vengono a svolgere temporaneamente la loro attività in Ticino. Nell’intento di ottenere una effettiva reciprocità, il Consigliere nazionale Meinrado Robbiani aveva già in passato interpellato il Consiglio federale affinchè ovviasse all’odierna disparità. Si trattava in particolare di chiarire quali sono le autorità di riferimento e di precisare le procedure valide in Italia per il lavoro distaccato. In risposta ad un’ulteriore sollecitazione di P M. Robbiani, la Consigliera federale Doris Leuthard ha il 12 marzo scorso annunciato, in Consiglio nazionale, che il Seco metterà a disposizione delle imprese, entro fine marzo, tutte le informazioni necessarie per potere lavorare oltre confine. Saranno inoltre formati dodici consulenti, incaricati di sostenere le imprese locali intenzionate ad operare al di fuori dei nostri confini nell’ambito dell’accordo sulla libera circolazione. L’OCST saluta con interesse i passi adottati dal competente Dipartimento federale. Auspica che possano contribuire ad ovviare agli ostacoli finora emersi. Chiede però anche che l’intero tema del lavoro distaccato sia ■ ASSEMBLEA DEL CSI Chiariti i dubbi sul ritiro del II pilastro Giancarlo Bosisio Anche dopo il 1. giugno del 2007 sarà possibile ritirare il capitale del II pilastro, ma non bisognerà risultare assicurati. Nessuna restrizione per il ritiro del capitale per la prima casa el 2007 cade il 25.mo anniversario della costituzione del CSI che venne istituito dai sindacati italiani e ticinesi su proposta della Confederazione Europea dei Sindacati. Il nostro CSI fu il primo ad essere costituito in Italia ed il settimo in Europa. Ora si contano ben 42 CSI e la prospettiva è sicuramente che altri ne vengano creati proprio a causa dell’allargamento dell’Ue ai paesi della cosiddetta Europa dell’est. A cosa dovevano servire i CSI nella mente dei responsabili sindacali dei diversi paesi europei che li immaginarono e li proposero? Essi intravidero in questo strumento di lavoro comune la possibilità di affrontare temi, situazioni e problematiche transfrontaliere che emergevano in modo prepotente proprio alle vecchie frontiere degli stati europei. Chi meglio di coloro che avrebbero avuto la quotidiana possibilità di muoversi e lavorare al di là della frontiera del proprio Stato, avrebbe potuto rilevare se le regole stabilite nelle Direttive Ue, erano adatte a risolvere nel concreto i problemi che si ponevano ai cittadini di questa grande entità politica che si andava costruendo? Se ritorno con i ricordi a quei momenti mi sovviene ancora che - paradossalmente - avevo la sensazione che ci fossero meno problemi tra Svizzera ed Italia che non tra Germania, Belgio e Lussemburgo (luoghi dove si tenevano normalmente le riunioni dei CSI ). Tornando all’Assemblea del CSI, dopo la parte istituzionale già ricordata sopra, si è tenuto un incontro di contenuto molto puntuale sulla realtà del frontalierato e su una delle problematiche che più hanno preoccupato i lavoratori frontalieri in quest’ultimo periodo: quella del ritiro del capitale del II pilastro dopo il 1. giugno del 2007. N on l’assemblea tenutasi a Como il 16 febbraio u.s. il Consiglio sindacale interregionale Ticino Lombardia Piemonte ha provveduto agli adempimenti statutari eleggendo la nuova Presidenza: per i prossimi due anni la Presidenza toccherà alla Uil e la Vicepresidenza all’OCST che ha designato tale incarico al collega Giancarlo Bosisio. C La relazione è stata affidata alla dott.ssa Centanni dell’Ambasciata d’Italia a Berna. Essa ci ha riferito - come già indicato nel comunicato stampa emesso dall’Ambasciata stessa - sia sulle regole che verranno applicate a partire da giugno (limitazione relativa solo alla parte obbligatoria del capitale, possibilità di ritirare il capitale o alla cessazione del rapporto di lavoro o anche più tardi di alcuni mesi o di anni, concetto di assicurato, esclusione da queste regole delle persone prossime alla pensione e del capitale usato per la prima casa) sia sulla modalità che dovrà essere attuata per fare la richiesta del capitale. A conclusione del suo intervento si può ben dire che i dubbi residui saranno chiariti solo con l'applicazione effettiva della nuova prassi introdotta dall'Accordo tra Inps e Fondo di garanzia del II Pilastro. Infine non si può non menzionare l’intervento della Presidente del Comitato di Coordinamento dei CSI Europei (i 42 sopra menzionati), la spagnola Joanna Agudo, che ci ha preannunciato i contenuti del documento che i CSI presenteranno al prossimo Congresso della Confederazione Europea dei Sindacati e le opportunità che potrebbero venire dall'attuazione di uno sportello Eures anche nella nostra realtà di frontiera. oggetto di un adeguato approfondimento. È opportuno valutare gli effetti che esercita sull’economia e sull’occupazione locale, con particolare riferimento ai rami che ruotano attorno all’edilizia. Occorre evitare che il lavoro distaccato penalizzi indebitamente l’occupazione e il patrimonio di professionalità -ivi inclusa la formazione di giovani apprendisti- che queste categorie hanno costruito nel tempo. L’OCST continuerà perciò a seguire gli sviluppi che interverranno su questo versante delicato della libera circolazione, promuovendo -se necessario- ulteriori interventi a tutela dell’occupazione e dell’economia locale. M.R. Come ritirare il capitale del II pilastro dopo il 1. giugno 2007 Procedura per richiedere il pagamento in contanti della parte obbligatoria del II pilastro. La richiesta può essere inoltrata allorquando si lascia definitivamente la Svizzera, come pure dopo mesi o uno o più anni. Il lavoratore presenta la domanda ed un apposito formulario, con i documenti richiesti, all’Isitituto di Previdenza dove era assicurato all’ultimo, o se del caso, alla Fondazione Istituto collettore Lpp, Zurigo, ecc. Successivamente l’apposito «Formulario di richiesta per l’accertamento dell’iscrizione al regime di previdenza obbligatoria Ivs dopo il rientro definitivo in Italia» è trasmesso al Fondo di garanzia Lpp, Berna, che provvederà a registrare i dati del richiedente e per via telematica chiederà all’Inps se egli risulta iscritto o non iscritto all’assicurazione obbligatoria contro i rischi di vecchiaia, invalidità e superstiti. L’Inps ha l’obbligo di rispondere non oltre 3 mesi dalla richiesta del Fondo di garanzia Lpp. Condizione necessaria, infatti, per aver diritto al pagamento in contanti del capitale del II Pilastro è di non essere iscritti, in Italia, all’assicurazione obbligatoria vecchiaia invalidità e superstiti. Si avvisa che sono considerati assicurati all’Inps i lavoratori dipendenti, gli autonomi e coloro che ricevono un trattamento di disoccupazione. Il capitale di vecchiaia, per contro, può essere ritirato senza condizioni al raggiungimento dell’età pensionabile o del pensionamento anticipato. A volte è previsto che la richiesta debba essere inoltrata almento 3 anni prima rispetto all’esigibilità delle prestazioni. La parte sovraobbligatoria relativa all’avere di vecchiaia non soggiace alle regole sopra elencate, e di conseguenza può essere ritirata già al momento del rientro definitivo in Italia. 15 marzo 2007 SINDACATO ATTUALITÀ 7 ■ MODIFICA DELL’ARTICOLO 64 DELLA LEGGE SULL’ASSICURAZIONE MALATTIA Assicurati morosi, un’emergenza in Svizzera e Ticino Gianni Guidicelli a modifica dell’art. 64 della LAMal, adottata dal Parlamento federale ed entrata in vigore a inizio 2006, sta manifestando tutti i suoi effetti estremamente preoccupanti. Cedendo alle pressioni della lobby degli assicuratori, il parlamento ha reso più facile alle casse malati sospendere dal diritto alle prestazioni agli assicurati in ritardo nel pagamento dei premi o delle partecipazioni. A fine dicembre 2006 erano 120 mila i cittadini svizzeri rimasti senza copertura delle prestazioni sanitarie. Il canton Ticino è tra i più colpiti e, attualmente, gli assicurati non coperti sono oltre 8’000. Molti cantoni si sono mossi per trovare delle soluzioni a questa grave situazione. Il Consiglio di Stato ticinese aveva proposto di affrontare questo problema garantendo l’assistenza medica agli assicurati sospesi tramite le strutture dell’Ente ospedaliero cantonale o, in caso di malattie croniche e quindi di necessarie cure regolari e costose, di assumersi direttamene l’onere della copertura assicurativa. Il Parlamento, nella sessione del gennaio scorso, ha invece adottato la soluzione propo- L sta dalla commissione della gestione che, con l’obiettivo ideologico di mettere sullo stesso piano le strutture ospedaliere pubbliche a quelle private, prevede che gli assicurati senza copertura possono rivolgersi, in caso di urgenza, anche agli ospedali privati. Il rimborso delle prestazioni è però soggetto ad una franchigia di 1’500 franchi a carico del prestatore del servizio. La possibilità di assunzione del premio per malati cronici è limitata a casi molto gravi. In Gran Consiglio ho contestato vanamente questa soluzione, ritenendola improvvisata. A due mesi di distanza incominciano a manifestarsi i primi e prevedibili problemi. La stampa ha riferito in queste settimane di farmacie che rifiutano di fornire medicinali a cittadini senza la copertura, poiché non intendono prendere a loro carico i primi 1’500 franchi di medi- cinali. La stessa cosa sicuramente potrà succedere per i ricoveri ospedalieri o per le cure mediche ambulatoriali. Sono quindi stato un facile profeta. Cosa fare? Credo che si debba ora agire su tre piani: convincere il Parlamento federale a far marcia indietro sull’articolo 64a LAMal e ritornare alla situazione precedente che autorizzava gli assicuratori a sospendere la copertura solo in presenza di un attestato di carenza beni; a livello ticinese ritornare in Parlamento e, a titolo transitorio, adottare la soluzione proposta dal Consiglio di Stato; analizzare il fenomeno degli assicurati morosi per riuscire a capire come intervenire, ritenuto che abbiamo a disposizione diversi strumenti per aiutare le persone in difficoltà finanziaria, e per riuscire anche a identificare quelli che non pagano i premi, anche se ne avrebbero i mezzi. ■ LA NECESSITÀ DI INTRODURRE IL PREPENSIONAMENTO Qual è la giusta età per andare in pensione? Paolo Locatelli mai possibile che a un dato di fatto estremamente positivo corrisponda un problema assai complesso? Affermativo. Capita, ad esempio, quando si parla di pensionamento. Ma andiamo con ordine. La prospettiva di vita delle persone, dall’introduzione dell’Avs (1948), dall’entrata in vigore della cassa pensione (1985) ad oggi è notevolmente aumentata. Hurrà, le persone scampano sempre di più! Ottima notizia. Da anni, e non poteva essere altrimenti, si parla però anche di crisi del sistema pensionistico: se la prospettiva di vita della singola persona supera di gran lunga la data del pensionamento ordinario Avs a 65 anni, i costi aumentano e le discussioni attorno al tema fioriscono. A chi ama semplicemente la matematica, le ricette si indirizzano verso due canali: aumentare l’età del pensionamento e/o aumentare le risorse economiche destinate all’Avs. Ma le ricette semplici, per logiche che siano, non riescono sempre ad elaborare una soluzione equa, sostenibile e che risponda ai bisogni reali delle persone. In alcuni settori professionali, pensiamo all’edilizia principale, nei settori della gessatura, della posa di pavimenti e delle piastrelle, esiste da alcuni anni la possibilità di accedere ad un pensionamento anticipato a 60 o 62 anni: solu- È zioni settoriali, supportate economicamente dai datori di lavoro e dai lavoratori di queste specifiche professioni, che offrono la possibilità a diverse migliaia di persone di beneficiare di un pensionamento anticipato dopo molti anni di lavoro fisicamente logorante. Come dire, un muratore a 60 anni «è cotto» (senza offendere quei pochi arzilli muratori che lavorano sino a 65 anni) e non solo merita, ma deve andare in pensione in anticipo. Tuttavia la stessa soluzione dovrebbe essere introdotta in altri settori professionali: chi glielo spiega al pittore 64enne, costretto a lavorare sui ponteggi ad un’altezza di oltre quattro metri, pieno di volontà ma con i riflessi allentati, che per lui è giusto andare in pensione a 65 anni? In ogni caso il mercato del lavoro è diventato molto più stressante, dal punto di vista psicofisico, anche in settori professionali sino a pochi anni fa insospettabili: la venditrice, il rappresentante di commercio, il tipografo, l’impiegato d’ufficio, gli elettricisti ... e l’elenco rischia di non terminare. Si tratta di quelle attività apparente- mente non faticose dal punto di vista fisico, alla lunga comunque molto logoranti. Quali sono le persone attive nel mondo del lavoro che faticano a raggiungere l’età del pensionamento ordinario AVS? Chi vive sotto la pressione di perdere il posto di lavoro perché il mercato chiede a tutti di essere sempre più produttivi e reattivi. Nel contempo essi sono penalizzati da premi della cassa pensione pesanti e, contestualmente, «meno concorrenziali» sul mercato del lavoro. A molti potrà anche sembrare un’utopia ma l’equazione giusta, oggi e in prospettiva, sarà quella di permettere a più lavoratrici e a più lavoratori di andare in pensione prima dei 65 anni, anche se - e non è un paradosso - la speranza di vita del singolo è nettamente migliorata. Si tratta di trovare soluzioni efficaci per rispondere a un’esigenza morale e di dignità del singolo: permettere ai lavoratori di godere, nella salute e nella serenità, una buona terza e quarta età. L’OCST, da sempre, lavora in questa direzione. 8 SINDACATO FORMAZIONE 15 marzo 2007 ■ CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA Per avere più opportunità d’impiego Renato Ricciardi offensiva federale per potenziare gli asili-nido e la nuova legge cantonale per le famiglie dimostrano una accresciuta sensibilità per andare incontro alle esigenze delle famiglie e delle madri lavoratrici verso l’obiettivo di conciliare nel migliore dei modi il lavoro e il compito di genitori. Molte le ragioni all’origine della necessità per numerose famiglie di una doppia attività lavorativa. Sicuramente l’esigenza di pari possibilità per le donne, ma in particolare la situazione economica, che si è molto indebolita in questi anni visti i molti oneri che hanno messo in difficoltà le economie domestiche. Non per niente in Ticino registriamo i redditi famigliari più bassi. Il nostro sindacato è da sempre attento alla condizione della famiglia e della donna nel mondo del lavoro. Anche il nostro fondatore mons. Del-Pietro fece di questa una delle lotte politiche più importanti dell’OCST. Nella «Dichiarazione dei diritti della famiglia» difende una concezione della famiglia come nucleo essenziale e primario della società precedente lo Stato. «In essa - scrive lo storico Alberto Gandolla nel suo recente libro sulla vita e le opere dell’artefice del sindacato cristianosociale - sottolinea alcuni importanti punti tra i quali il diritto alla protezione sociale e all’introduzione dell’assicurazione maternità obbligatoria, il diritto all’educazione (e quindi alla libertà di educazione; lo Stato deve aiutare i genitori che inviano i figli alle scuole private), a una favorevole giustizia distributiva con adeguati sgravi famigliari, a un giusto salario che deve bastare per tutta la famiglia, a un aiuto per le famiglie numerose, al diritto di voto familiare (tanti figli …tanti voti)». L’ I CORSI ALL’OCST INFORMATICA Introduzione all’informatica, dal 23 aprile al 4 giugno, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, diurno, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Excel base, dal 30 aprile al 4 giugno, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno o serale, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Word avanzato, dal 24 aprile al 29 maggio, minimo 10 partecipanti, martedì e giovedì, diurno o serale, 30 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. ECDL Modulo 1, da stabilire, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, serale, 18 ore. Costo: fr. 200 soci, fr. 350 non soci. ECDL Modulo 2, dal 12 marzo al 2 aprile, minimo 10 partecipanti, lunedì e mercoledì, serale, 18 ore. Costo: fr. 200 soci, fr. 350 non soci. EDILIZIA AutoCAD 2007 per principianti, dal 30 aprile al 4 maggio, minimo 10 partecipanti, Questo indirizzo è stato alla base dell’impegno dei sindacalisti e politici cristiano-sociali. Qualche risultato concreto è stato raggiunto, ma gli obiettivi restano attuali. La famiglia ticinese deve essere messa nella condizione di fare a meno dello Stato per rispondere ai compiti che le sono propri. Ma là dove ciò non è possibile tutti devono assumersi la responsabilità di aiutarla. Per questo motivo le prestazioni sociali devono rivolgere un’attenzione particolare ai componenti della famiglia. In particolare, si deve tenere conto dei figli e delle persone che compongono una famiglia: re l'inserimento delle donne nel mondo del gli oneri aumentano più numerosi sono i figli e lavoro. L’iniziativa formativa nel campo ammile persone a carico. Perciò le prestazioni socianistrativo e commerciale promossa dal nostro li e il carico fiscale devono adattarsi alla capaCentro di formazione professionale ha come cità economica e contributiva delle famiglie. obiettivo generale di migliorare le competenze Non si può dire che non si siano fatti passi in delle donne che vogliono spingersi oltre in un questa direzione. Ma molto rimane da fare. percorso di perfezionamento in un settore dove Anche la sensibilità degli imprenditori e dei si chiedono qualifiche sempre maggiori. partiti, che in passato non sempre hanno Un'occasione insomma per riorganizzare le espresso sensibilità verso questi temi, hanno conoscenze e le competenze professionali di orientato maggiormente le loro azioni verso le donne che vogliono, dopo aver interrotto l’attiesigenze della famiglia e delle lavoratrici. vità professionale per dedicarsi alla famiglia e Proprio «la conciliabilità tra lavoro e famiglia all'educazione dei figli, rimettersi con maggiori rappresenta una sfida importante per il mondo chances di riuscita nel circuito lavorativo. del lavoro di domani» (la citazione è tratta dal Manuale per le PMI «Lavoro e famiglia») è un punto sul quale senza dubbio è possibile congiungere le forze per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e favorire condizioni-quadro più telefonando allo 091 966 44 10 adeguate per lo sviluppo economico. a qualsiasi ora, le madri e le famiglie in seria diffiLe conquiste raggiunte (le più recenti coltà, prima o dopo la nascita del bambino, vengono sono state l’assicurazione maternità aiutate direttamente o indirizzate a chi del caso. obbligatoria e i nuovi assegni familiari) Sì alla Vita si adopera con tutte le forze affinchè le ci incoraggiano a continuare. aspettative delle madri e delle famiglie che hanno In occasione della Giornata internariposto in noi la loro fiducia non vengano deluse. zionale della donna l’Ocst ha voluto proAiutateci ad aiutare! porre un progetto concreto per agevola- Sos - madri in difficoltà lunedì e mercoledì, serale, 30 ore. 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ALTRI CORSI Tecnica di abbigliamento e style, da stabilire, minimo 4 partecipanti. mercoledì, diurno, 40 ore. Costo: fr. 750 soci, fr. 950 non soci. Time manager (lezioni di gruppo e coaching individuale), da stabilire, 10 ore. Costo: fr. 1.300 soci, fr. 1.420 non soci. L’arte di comunicare (suddiviso in due parti), minimo 10 partecipanti, venerdì 11,19 maggio e 25 maggio, 2 ore serale; sabato 12, 18 e 26 maggio, 8 ore, tutto il giorno. Totale 30 ore. Custode d’immobili, dal 16 aprile, minimo 10 partecipanti, 2 sere alla settimana dalle 19.10 alle 21.55; sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30. Totale 4 semestri. Costo: fr. 5.612. Info e iscrizioni: Centro di formazione professionale, tel. 091 9211551, [email protected]; www.ocst.com. 15 marzo 2007 SINDACATO FORMAZIONE 9 ■ PRESENTAZIONE AI MEDIA DEL CORSO DI SEGRETARIATO La formazione per la riqualifica professionale delle donne Nicoletta Di Marco stata presentata l’8 marzo, in occasione della Festa della donna, durante una conferenza stampa, tenutasi presso la sede luganese dell’OCST, la seconda edizione del corso di segretariato, pensata appunto per le donne, ed in particolare per le mamme. L’obbiettivo che si sono prefissati il Centro formazione professionale e il Coordinamento donna lavoro, organismi promotori dell’iniziativa, entrambi facenti parte dell’OCST, è contribuire al reinserimento nel mondo del lavoro di quelle donne che hanno interrotto l’attività lavorativa a seguito della gravidanza. Si vuole con questo corso donare gli strumenti teorici e pratici a questa categoria di donne per permettere loro di essere competiti- È Nando Ceruso e Giuseppe Rauseo ve su di un sempre più esigente mercato del lavoro. Il corso di segretariato servirà a colmare soprattutto le lacune in temi di informatica, che si è andata sempre più Alcuni partecipanti alla affermando conferenza stampa. negli ultimi anni, rendendone indispensabile la conoscenza a chi vuole intraprendere una carriera oggi. Le lavoratrici che interrompono l’attività per dedicarsi all’educazione dei figli, si trovano a far fronte a notevoli difficoltà. Al momento in cui desidera rientrare, infatti, come ha sottolineato Mara Valente, responsabile del Coordinamento donna lavoro dell’OCST, una donna continua ad essere mamma, non è un impegno a termine, con tutti i sacrifici che ciò comporta. Il corso, come ha sottolineato inoltre il responsabile del Centro di formazione professionale, Giuseppe Rauseo, è stato pensato con il duplice scopo di aggiornare chi non lavora da diversi anni, e completare e migliorare la formazione di chi invece già lavora e vuole avanzare professionalmente. Corso di segretariato Programma Informatica: Sistema windows a livello base; Dattilografia: su PC con sintesi vocale; Corrispondenza commerciale: Word a livello base; Contabilità: teoria e pratica, Excel e Banana a livello base; Introduzione a Internet; Gestione della corrispondenza; Durata del corso 130 ore, distribuite in 21 giornate di corso, una volta la settimana (giornata piena dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16), Luogo Sede del CFP-OCST di Lugano, Via Balestra 19 Costo Fr. 1’300 per i soci, fr. 1’700 per i non soci (possibilità di pagamento rateale). Info Centro di formazione professionale, Via Balestra 19, Lugano. Tel 091 921 26 00 e-mail [email protected] Uno sguardo al futuro delle partecipanti al corso cipare a questo corso, perché animata da un forte desiderio di rimettersi in gioco. Possiede una formazione commerciale acquisita diversi anni fa, a suo dire con il «vecchio sistema», quando ancora cioè l’informatica non era materia di studio obbligatoria. Marina ci ha raccontato di avere trovato notevoli difficoltà nella ricerca di lavoro a causa della sua età; sostiene infatti che le aziende preferiscono assumere persone giovani che costano meno a livelli di contributi. Nonostante questo non si è abbattuta ed è tornata a studiare, perché vorrebbe accrescere le sue conoscenze in informatica per poter poi lavorare in uno studio medico, in un ambito che la appassiona. «Il bello delle lezioni che finora abbiamo potuto seguire è che gli insegnanti ti mettono a loro agio e parlano in maniera Alcune delle partecipanti al Corso di segretariato semplice. E ne abbiamo lcune delle partecipanti, si sono dette disponibili a raccontare le loro esperienze. Si tratta di due donne, Tiziana e Marina, le quali si sono dichiarate soddisfatte della qualità del corso che stanno seguendo, ci hanno spiegato le motivazioni che le hanno spinte a tornare sui banchi. Tiziana, 42 anni, impigata a ore presso l’ospedale civico di Lugano, ha deciso di parte- A bisogno! Sai, dobbiamo riprendere il ritmo dello studio dopo tanti anni di lavoro...». Si è detta soddisfatta del corso e ha anche affermato che il prossimo obbiettivo sarà studiare le lingue. Marina ha 50 anni, e dopo che è stato chiuso il centro diurno in cui lavorava, ha deciso di seguire il corso di segretariato organizzato dall’OCST per potersi aggiornare ed avere maggiori probabilità di trovare un impiego. Ha un sogno nel cassetto: fondare e gestire lei stessa un centro diurno. Per raggiungere questo obiettivo, ha bisogno di conciliare le conoscenze acquisite in anni d’esperienza in ambito sociale, con alcune nozioni di base di gestione che conta di apprendere con questo corso. Errata corrige Sul numero 3 del 1. marzo 2007, nell’ambito delle pagine dedicate alle «Donne al lavoro», abbiamo parlato di Sabina. Dobbiamo precisare che Sabina è un’addetta ai pasti e non una dietista. SINDACATO PROPOSTE 10 15 marzo 2007 ■ ALLA CASA SANT’ANGELO PER UNA VACANZA SPECIALE In colonia per imparare divertendosi Nicoletta Di Marco nche per quest’anno, come consuetudine, l’asssociazione Centri di vacanza Leone XXIII dell’OCST, sta organizzando la colonia estiva che si terrà presso la casa Sant'Angelo di Sonogno nel mese di Luglio. Sono previsti due turni di quindici giorni durante i quali i piccoli ospiti saranno accolti nel centro: il primo turno va dal 30 giugno al 14 luglio, mentre il secondo si terrà dal 15 al 29 luglio. La quota di partecipzione è di 300 franchi per i figli degli associati all’OCST residenti in Ticino, e di 430 per coloro che vivono al di fuori dei confini del cantone. I figli dei non aderenti al sindacato, pagheranno invece 400 e 510 franchi rispettivamente a seconda se il luogo di residenza sia situato nel cantone o meno. La casa Sant’Angelo si trova in Val Verzasca, ubicata nel contesto del caratteritico villaggio ticinese di Sonogno. La struttura è moderna ed equipaggiata con tutto il necessario per ospitare fino a cento persone per volta. Si compone di camere da letto da quattro a sei posti ciascuna, una cucina ben attrezzata, un’infermeria e un’ampia e pratica sala polivalente in cui vegono svolte varie attività, che è anche dotata di apparecchiature audio-visive. All’esterno il centro è stato dotato di una piscina e di tre pratici gazebo, utilizzati come aree A Visita virtuale Le foto più belle della colonia 2006 a Sonogno sono pubblicate sul nostro sito internet www.ocst.com di lavoro all’aperto. Gran parte delle attività infatti si svolgono all’esterno: dalle escursioni, alle gite didattiche, ai vari giochi, alle cacce al tesoro, alle gare sportive. D’altronde come non cogliere l’occasione di stare a contatto con la natura, in questo piccolo angolo di paradiso? I piccoli coloni di ambo i sessi, che vanno dai sei ai tredici anni, saranno seguiti dalle monitrici e dai monitori, sotto la supervisione delle direttrici didattiche. Ci saranno inoltre delle ausiliarie che si occuperanno del riordino delle camere e il personale di cucina che avrà il gravoso compito di sfamare i piccoli, dopo le lunghe giornate di attività. La giornata sarà infatti fitta di impegni, alternando attività ricreative a gite nelle montagne e valli circostanti, durante le quali i ragazzi avranno l’opportunità di acquisire nozioni sulla flora e sulla fauna locali. Saranno anche fatti loro visitare i tipici paesini della valle, all’insegna della storia, della cultura e delle tradizini ticinesi, e della Val Vezasca in particolare. Sono inoltre previsti degli atelier per insegnare ai coloni a fare vari lavoretti di bricolage con diversi tipi di materiali, durante i quali costruiranno ad esempio dei piccoli manufatti in legno, creeranno dei pezzi di bigiotteria con delle perline ed altro ancora. La colonia è un’esperienza unica e indimenticabile per i bambini, poiché contiene in se un lato pratico ed uno emotivo; avranno infatti occasione di imparare ad essere autonomi, a responsabilizzarsi nella gestione del tempo e a relazionarsi con gli altri durante tutto l’arco della giornata, imparando a condividere tutti i momenti e a rinforzare lo spirito di gruppo. Tutto ciò divertendosi! Ecco perché quello della colonia estiva dell’OCST è un evento che mette d’accordo le madri ed i bambini, compromesso non sempre facile da raggiungere. Per informazioni e per le iscrizioni è possibi- le contattare la Sig.ra Paola Mauri, segretaria dell’associazione Centri di Vacanza Leone XIII dell’OCST, che è responsabile della coordinazione della colonia in seno all’organizzazione. Un’estate in montagna I Centri di vacanza Leone XIII propongono i seguenti turni di vacanza a Sonogno, in Valle Verzasca. 1° turno 2° turno 30 giugno - 14 luglio 15 luglio - 29 luglio COSTO: Residenti in Ticino Soci fr. 300; non soci fr. 400 Residenti fuori cantone Soci fr. 430; non soci fr. 510 Info: Paola Mauri, Centri di Vacanze Leone XIII, via Balestra 19, 6900 Lugano. Tel. 0919211551. I formulari di iscrizione si possono ritirare nei Segretariati regionali OCST. Monsignor Valerio Crivelli Pioniere della comunicazione religiosa sui mass media l 7 marzo, dopo grave malattia vissuta con coraggio e serenità, è deceduto mons. Valerio Crivelli. Don Valerio è stato competente generoso e fedele sacerdote della diocesi di Lugano. Dopo diversi incarichi come docente nei Seminari diocesani e la cura pastorale della parrocchia di Origlio e il compito di cappellano militare era stato nominato cappellano alla clinica Sant’Anna, cerimoniere vescovile, presidente della commissione diocesana di arte sacra e segretario-coordinatore del Centro diocesano di liturgia pastorale. Nel 1976, ha iniziato l’attività nel settore dei media, organizzando, da autentico pioniere, il Centro Cattolico Radio TV della Diocesi di Lugano e assumendo la funzione di I addetto stampa. Ha fatto parte di varie Commissioni diocesane e dei consigli presbiterale e pastorale, è stato presidente della Fondazione Vanoni e segretario per la Svizzera italiana di Sacrificio Quaresimale. I settori della liturgia, dell’arte sacra e dei media sono stati i campi principali del suo lavoro in questi decenni. Si dedicò alla diffusione della Messa festiva via radio e alla Tsi. Lo scorso 29 novembre all’Università di Friborgo ha ricevuto il premio cattolico della comunicazione 2006, istituito dalla Conferenza episcopale svizzera. Come sottolineato in quell’occasione da mons. Grampa, vescovo di Lugano «per aver creato dal nulla il Centro Cattolico Radio TV, inserendosi attivamente e con autorevolezza in un settore delicato ed esigen- te, portando un valido contributo all’annuncio del messaggio cristiano attraverso questi mezzi, divenuti sempre più importanti dentro il villaggio globale della nuova realtà sociale e culturale in cui viviamo». Alle cognate Elide e Maria, ai nipoti e parenti tutti vanno le più sentite condoglianze dell’OCST. 15 marzo 2007 SINDACATO ATTUALITÀ 11 Radio televisione della Svizzera italiana La direzione elude il confronto con l’OCST Nando Ceruso l comunicato parziale e fuorviante diramato dalla direzione RTSI dopo la manifestazione dell’OCST denota la scarsa professionalità, il pressappochismo e la superficialità con la quale sono affrontati i problemi gestionali e sindacali che toccano il personale. Da dirigenti di una grande impresa a finanziamento pubblico, che percepiscono tra i duecento e i trecento mila franchi l’anno, si pretende ben altro. L’OCST precisa che la vertenza aperta con RTSI va inquadrata in due distinte procedure. Quella che interessa l’Ufficio cantonale dell’Ispettorato del lavoro, il quale dovrà valutare I eventuali situazioni di dumping sociale e salariale, infrazioni alla Legge federale del lavoro, per ciò che attiene la programmazione dei piani di lavoro e l’impiego di manodopera estera, e quella aperta dall’OCST in difesa dei diritti fondamentali del personale. Sul secondo punto l’OCST, su mandato ricevuto in seguito a ripetute denunce del personale, aveva chiesto un incontro alla direzione Rtsi in data 9 novembre 2006, per discutere le discriminazioni professionali subite da una dipendente, quindi per prendere in esame i problemi collegati alla gestione delle risorse umane e ai tortuosi percorsi professionali del personale, nonché per valutare le procedure adottate dalla direzione delle risorse umane per la tutela della personalità e la dignità del personale in organico alla RTSI. Alla richiesta di incontro dell’OCST ha fatto riscontro in primo luogo il rifiuto dei responsabili del personale e susseguentemente quello dell’allora Direttore regionale Remigio Ratti. Il neo direttore Dino Balestra, pur essendo stato sollecitato ad aprire un dialogo franco e aperto sui problemi sentiti dal personale, dimostra di voler confermare l’atteggiamento intollerante e di chiusura dei responsabili del personale e del suo predecessore. Per tali ragioni l’OCST non esiterà a mettere in atto azioni sindacali più incisive se la direzione RTSI dovesse persistere con atteggiamenti che calpestano i più elementari diritti del personale. ■ RADIO TELEVISIONE DELLA SVIZZERA ITALIANA Nessun segnale di ravvedimento da parte della direzione Meinrado Robbiani l termine dello scorso anno, l’OCST aveva sollevato precisi interrogativi sull’abbondante ricorso a forme precarie di lavoro alla Rtsi. L’azienda radiotelevisiva fa infatti capo a ditte esterne, che le forniscono una quota significativa di collaboratori necessari alla realizzazione dei programmi televisivi. Vi figurano in particolare la Polivideo di Riazzino, la PGV di Savosa, la PIC Film di Massagno, la Tecnomedia di Bedano, la B&B di Savosa, la Spaid di Savosa. Siccome al di fuori della Tsi il mercato televisivo è, in Ticino, molto esiguo, queste ditte dipendono quasi totalmente dai mandati dell'ente radioteleviso. Queste imprese, così come i loro dipendenti, sono cioè ampiamente in balìa dei mandati della Tsi. Finiscono perciò per ridursi a ditte di fornitura di personale, A entrando de facto sul terreno altrove occupato dalle agenzie di lavoro temporaneo. Il volume e le condizioni di lavoro del personale portano conseguentemente il marchio dell'incertezza e della precarietà. I dipendenti, pur lavorando in stretto contatto con i collaboratori della Rtsi, beneficiano di condizioni di lavoro nettamente inferiori. Non stupisce che, in questo contesto di insicurezza, si sia insinuato anche l'impiego di manodopera reclutata oltre frontiera. Ci si muove cioè su un terreno particolarmente esposto a pericoli di dumping e di abusi. Stupisce perciò il silenzio persistente della Rtsi. Nella misura in cui si tratta di una componente strutturale dell’organizzazione televisiva, è incomprensibile che la Rtsi non si sia ancora aperta ad un riesame e ad una chiarificazione delle relazioni con le ditte e il personale esterno. L’OCST sollecita perciò un confronto con la Direzione Rtsi su questo argomento, oggi fonte di indebita precarietà. Chiede che anche la Corsi abbia a farsene carico con rigore. Invita pure i competenti uffici cantonali, interpellati soprattutto in relazione all’impiego di manodopera frontaliera e al rispetto della legge federale sul lavoro, a fornire tempestivamente il risultato delle verifiche effettuate. L’OCST ritiene indispensabile correggere al più presto una rotta che squalifica l’ente radiotelevisivo e che genera situazioni di evitabile precarietà. Si riserva di mettere in atto le iniziative sindacali più opportune qualora non si intravedano sbocchi di chiarificazione e di superamento delle attuali distorsioni. Dov’è la trasparenza nella gestione di un ente pubblico? Nando Ceruso alla classe dirigente ci si attende il rispetto dei diritti fondamentali del personale, che si faccia carico delle dovute responsabilità sociali di fronte al Cantone e che assicuri la dovuta trasparenza sulla gestione e gli indirizzi futuri da dare alla Rtsi. È inaccettabile che la direzione Rtsi si trinceri in supponenti atteggiamenti antisociali e antisindacali col fine di eludere i più elementari diritti del personale e per evitare di affrontare gli scottanti problemi collegati alle superficiali e disinvolte politiche gestionali di un’impresa che, giova rammentarlo, gode delle agevolazioni e dei finanziamenti pubblici. Oltre ai problemi che toccano direttamente il personale, l’OCST non ha mancato di mettere in discussione anche la politica dell’informazione regionale ritenuta non sempre in linea sul dovere di equità e obiettività d’informazione. L’OCST ha dunque dato il via alle azioni sindacali che si impongono di fronte a personaggi che si dimostrano supponenti e scarsamente professionali, sordi al dialogo sociale e abituati a fare ciò che vogliono anche grazie a un sindacato addomesticato che dimostra di dormire alla grande sui problemi aziendali e del personale. D 12 SINDACATO ATTUALITÀ 15 marzo 2007 ■ RIPRESA ECONOMICA E STATISTICHE DELLA DISOCCUPAZIONE Un’analisi attenta del calo del tasso di disoccupazione Luca Camponovo* a disoccupazione, dopo quattro mesi consecutivi di ascesa, è regredita in febbraio 2007 a livello federale e, soprattutto, nel nostro cantone. Infatti il tasso di disoccupazione si è ridotto al 3,2 per cento in territorio svizzero ( -0,1 per cento rispetto al mese precedente) con un numero di disoccupati che è sceso da oltre 131 mila unità a 126’395. Questo andamento positivo ha coinvolto tutti i cantoni della Svizzera ed è da ricondurre alla ripresa economica in atto in tutto il Paese. In particolare a beneficiarne in misura maggiore è stato il Vallese con una riduzione dello 0,5 per cento, seguito dai cantoni Giura, Neuchâtel, Friborgo, Zurigo e Ticino con una diminuzione dello 0,2 per cento. Proprio nel nostro Cantone c’è stata una riduzione che ha coinvolto tutti i distretti, i quali hanno conosciuto un calo più o meno importante che si è tradotto in una diminuzione del tasso di disoccupazione compresa tra 0,1 e 0,5 punti percentuali. Infatti il Locarnese, il cui tasso è purtroppo ancora il peggiore del Ticino, ha visto ridurre la percentuale dello 0,5 per cento attestandosi ad un tasso attuale del 6,4 per cento che rimane comunque notevolmente superiore di quello ticinese (5,3 per cento). Anche il distretto di Bellinzona conta una percentuale superiore al Ticino (5,6 per cento) mentre nel Luganese (5,2 per cento), L Online il nuovo sito della Cassa Disoccupazione OCST Agevolazioni per i disoccupati e i datori di lavoro. Da questi giorni è disponibile online il nuovo sito della Cassa disoccupazione cristiano sociale/OCST www.cd-ocst.ch. Gli è stata conferita una veste completamente rinnovata, che consente all’utenza di trovare in modo particolarmente agevole le indicazioni auspicate. Il nuovo sito permette alle persone disoccupate di muoversi con precisione all’interno dell’ordinamento sull’assicurazione disoccupazione. Consente innanzitutto di essere informati sulla corretta procedura in caso di annuncio in nella Riviera (4,9 per cento) e nel Mendrisiotto (4,8 per cento) le percentuali sono Gennaio 2007 Febbraio 2007 inferiori rispetto Partecipano a misure d’occupazione 256 286 al dato cantonale. Partecipano a misure di formazione 56 61 Sfogliando le Beneficiano di un guadagno intermedio 1'972 1'965 statistiche si evidenzia che le Non sono immediatamente collocabili (malattia, servizio militare o altre ragioni) 186 193 categorie professionali più embleAltre categorie 657 651 matiche hanno anch’esse conosciuto una ridumente essere considerati a tutti gli effetti come zione del numero dei disoccupati. Da segnapersone disoccupate. lare le diminuzioni più consistenti nel settore Nel territorio svizzero, infatti, rispetto ai 127 delle «Pulizie e servizi personali» (-8,2 per mila disoccupati, ci sono oltre 62’500 persocento), nell’Edilizia (-7,5 per cento), nelle prone in disoccupazione che non vengono confessioni commerciali ed amministrative (-3,5 siderate nelle statistiche del tasso percenper cento) e nel settore alberghiero (-3,3 per tuale in quanto occupate solo parzialmente o cento). impegnate in una misura attiva del mercato Unica nota dolente in questo periodo risulta del lavoro. essere l’aumento della proporzione tra le perPurtroppo queste persone, una volta conclusone in cerca di impiego «non disoccupate» so il periodo di formazione, si riversano sulle ed il totale delle persone in cerca di impiego. statistiche in quanto risultano a tutti gli effetti Infatti, la percentuale delle persone in cerca disoccupati ufficiali alla ricerca di una nuova di impiego è aumentata (28,6 per cento) occupazione. rispetto al mese di gennaio 2007 dopo che la Rimaniamo comunque positivi nel visionare percentuale si era attestata al 27,7 per cento. le attuali statistiche in quanto da più parti si Queste persone sono definite non disoccupercepisce un certo ottimismo sull’evoluzione pate ma in effetti sono coinvolte dalla perdita di della situazione economica dell’anno 2007. Il un lavoro e beneficiano di un guadagno interSeco, per esempio, prevede una riduzione del medio o partecipano ad una misura di fortasso percentuale di disoccupazione che, mazione o di occupazione. Se includessimo secondo i pronostici, si attesterà, come media nel calcolo del tasso di disoccupazione quesvizzera, al 2,8 per cento. ste persone, che sono quantificate per il Nei cantoni di frontiera, in seguito all’introdumese di febbraio in 3’156 unità, la percenzione degli accordi bilaterali, ed in particolare tuale di disoccupati sarebbe ben maggiore della libera circolazione della persone, è molto rispetto a quella attuale. probabile che queste ottimistiche previsioni In questi tempi di congiuntura economica non troveranno riscontro nella realtà. Infatti, favorevole si è verificata una forte riduzione come ben sappiamo, c’è un’ampia disponibilità del tasso percentuale di disoccupazione; di manodopera a basso costo. tuttavia è aumentato notevolmente, in per*Responsabile Cantonale della Cassa Disoccentuale di rappresentatività, il numero dei cupazione OCST «cercatori di impiego» che devono assoluta- Persone in cerca d’impiego non disoccupate disoccupazione. Sfogliando il sito si possono pure ottenere chiarimenti sul diritto alle prestazioni e sugli obblighi che incombono agli assicurati per ottenere le indennità senza incontrare problemi di ordine burocratico o rivendicativo. Il sito è stato impostato in modo da agevolare anche il compito dei datori di lavoro nella compilazione dei vari formulari, quando un lavoratore avvia le pratiche per l’ottenimento delle indennità di disoccupazione. I datori di lavoro possono estrapolare senza particolari difficoltà i documenti in formato elettronico e compilarli direttamente dal sito. I datori di lavoro che scelgono la Cassa disoccupazione cristiano-sociale per rivendicare il diritto alle prestazioni per intemperie e lavoro ridotto, possono richiedere gratuitamente un programma informatico che li aiuta sensibilmente nella compilazione dei vari documenti e/o conteggi indispensabili per ottenere il versamento. Il sito contiene inoltre la Legge e l’Ordinanza sull’assicurazione disoccupazione che possono essere consultate e stampate per una migliore visione delle normative vigenti. Vi sono infine "link" utili che possono aiutare gli assicurati qualora intendano approfondire od ottenere ulteriori informazioni sui temi collegati all'assicurazione disoccupazione. La Cassa Disoccupazione Cristiano Sociale/OCST auspica di potere in questo modo offrire un servizio di qualità ulteriormente accresciuta, che agevoli tanto le persone disoccupate quanto le imprese qualora debbano fare capo all'assicurazione disoccupazione. L.C. 15 marzo 2007 SINDACATO ATTUALITÀ 13 ■ SETTORE VENDITA Verso un contratto collettivo diffuso o di obbligatorietà Nando Ceruso opo avere affrontato e assunto importanti impegni, anche con gli organi di polizia e con l’Ispettorato cantonale del lavoro, sui gravi problemi collegati alla sicurezza del personale di vendita occupato nei negozi delle stazioni di servizio, il prossimo 3 aprile la commissione paritetica del settore vendita terrà un’apposita riunione per discutere alcune richieste sindacali di miglioramento e dell’estensione del Contratto collettivo cantonale. Le parti si prefiggono di trovare soluzioni concertate onde evitare il ricorso ad un contratto di obbligatorietà, che sarà inevitabilmente richiesto dall’OCST qualora non si dovesse trovare un accordo sia sulle rivendicazioni sindacali e la diffusione del Ccl. Il tempo degli indugi e dei tentennamenti è dunque finito e l’OCST ritiene indispensabile passare ad azioni concrete, per dare dinamismo al settore e maggiore dignità al personale. Non va sottaciuto, che a lato di imprenditori e manager seri che dimostrano di sapersi assumere le dovute responsabilità sociali, ve ne sono spregiudicati, che speculano sulla pelle dei propri collaboratori, facendo sempre più ricorso alla deregolamentazione e imponendo con- D tratti precari a ore e su chiamata, che scadono nel dumping sociale e salariale. Si tratta di logiche di sfruttamento del personale che solo attraverso un Contratto collettivo diffuso, si possono combattere e isolare. Sarà interessante dunque valutare anche il ruolo che vorranno svolgere gli imprenditori più seri, per dare maggiore incisività al settore e una procedura chiara sulle politiche di tutela della dignità del personale di vendita. L’OCST, coerentemente con gli impegni assunti, continuerà nella sua politica sindacale, volta a favorire forme di flessibilità ragionate ed in linea con le esigenze di mercato, ma con la condizione ben precisa che siano salvaguardati i diritti fondamentali del personale di vendita. Caso contrario non esiterà ad adottare azioni sindacali determinate ed incisive, contro quei datori di lavoro che pretendono massima flessibilità e una legge del commercio più allargata, senza dare la dovuta copertura contrattuale al personale. Quest’anno dovrà dunque essere l’anno decisivo per il settore, poiché non esistono più margini di manovra per assecondare chi ha sempre remato contro il progresso del settore e del personale di vendita, che svolge un servizio estremamente importante per la popolazione e per l’economia cantonale. ■ POSTA E SWISSCOM Ex regie federali di nuovo assieme...nel ridurre gli stipendi Lorenzo Jelmini ncredibile, le PTT sono tornate, almeno come unità d’intenti. Infatti Posta e Swisscom dimostrano sempre più di avere molto in comune, soprattutto nelle strategie aziendali. Da tempo i manager delle due ex-regie federali attuano progetti di ristrutturazione che hanno un obiettivo analogo: smantellare posti d’impiego e stipendi per guadagnare di più. I Swisscom: subdolo progetto per ridurre gli stipendi. Come abbiamo già avuto modo di riferire, la direzione del gruppo Swisscom ha deciso di rivedere la scala salariale per «adeguarla al mutato universo degli impieghi sul mercato». Il tema è stato affrontato nel corso dell’assemblea nazionale transfair-OCST a Berna lo scorso 2 marzo. In quell’occasione abbiamo sentito la presentazione del progetto direttamente da parte di chi, all’interno di Swisscom, lo ha allestito. Occorre rilevare che, malgrado il penoso tentativo di dipingere questa operazione come un’analisi scientifica sulle differenti funzioni con un raffronto alle retribuzioni previste in altre aziende, è risultato a tutti evidente che l’obiettivo è unicamente quello di giustificare la riduzione degli stipendi, peraltro non necessaria considerata la situazione finanziaria decisa- mente rosea. Ci è stato spiegato che occorre rivedere la classificazione perché «è vecchia, Swisscom è cambiata, alcune funzioni non esistono più, altre sono nuove, occorre garantire maggior uniformità e parità di trattamento anche per permettere mobilità interna». Insomma il solito fumo negli occhi. Anche sui tempi di attuazione del progetto ci vogliono fregare. Era stato garantito che il progetto sarebbe stato inizialmente valutato con i partner sociali e che comunque nessun cambiamento sarebbe intervenuto prima del 2008. Ora ci è stato segnalato a livello nazionale che in talune unità del gruppo sono già previste delle riduzioni salariali. Ancora non si è discusso che già il progetto viene attuato. Una procedura inaccettabile! Invitiamo tutti coloro che dovessero ricevere proposte di riduzione salariali a contattarci tempestivamente e ribadiamo che da parte nostra non possiamo accettare nuovi peggioramenti salariali. Con Ymago nulla cambierà? Si, vallo a dire ai RUP! Se a Swisscom si piange, alla Posta non si ride certo. Mentre Ymago continua imperterrito il suo cammino d'attuazione, fregandosene totalmente dell’opinione delle autorità comunali e della popolazione, si stanno delineando i nuovi inquadramenti delle funzioni relative agli uffici principali e alle succursali. Dai primi accertamenti le condizioni per accedere ai vari livelli risultano essere quasi proibitivi. Questo significa concretamente che gli attuali responsabili degli uffici postali verranno degradati con conseguente riduzione dello stipendio. Lo stesso accadrà, in un secondo tempo, per i loro collaboratori. Le nuove classificazioni, infatti, verranno stabilite a partire dai ricavi ottenuti, ossia i soldi incassati, e non in base alle prestazioni fornite all’utenza. In questo modo saremo confrontati con una disparità di trattamento tra le varie regioni. Sempre più ci saranno uffici postali di serie A nelle regioni economicamente favorevoli dove si potrà incassare di più, e di serie B nelle periferie anche se i servizi da fornire saranno gli stessi. Questa problematica viene discussa proprio in questi giorni dall’Assemblea dei delegati RUP transfair-OCST in corso a Zugo. Per i motivi sopra indicati, dal Ticino abbiamo voluto far pervenire le nostre preoccupazioni tramite la delegazione OCST. Chiariamo già sin d’ora che comunque non potremo accettare che il lavoro venga valutato unicamente a partire dagli incassi ottenuti. La dignità dei collaboratori e della loro attività deve essere salvaguardata. 14 LAVORO OPPORTUNITÀ ANNUNCI DI LAVORO c. p. 223, 6864 Arzo. Scadenza: 28 marzo. educatore/trice a metà tempo Fondazione OTAF, via Collina d’Oro 3, 6924 Sorengo. Scadenza: 28 marzo. Internet: www.ocst.com RICERCHE DI COLLABORATORI tecnico d’abbigliamento con esperienza, preferibilmente bilingua I/D. Curriculum a: Akris Linea B, sig.a Loredana Pafumi, v. Borromini 12, 6850 Mendrisio. cuoco diplomato; aiuto cuoco, collaboratore/trice di cucina contratto a tempo indeterminato, Lu-Ve dalle 7 alle 16.45. Ristorante scolastico nel Luganese. Tel. 091 9718061, fax 091 9713861; [email protected] tecnico odontotecnico con esperienza in protetica e scheletrati per laboratorio odontotecnico a Lugano. Info: tel. 091 9714939 o 079 4784853. autista-magazziniere cat. C per impresa costruzioni nel Luganese. Tel. 091 9423941. signora per fare la spesa, preparare i tre pasti e sbarazzare; somministrare medicine ad una signora anziana residente in Lugano. Vitto, alloggio e remunerazione mensile simbolica. Tel. 022 3403856. collaboratrice per il servizio a mezzogiorno Lu - Ve, ore 11 - 14.30, giovane, spigliata, capace e sorridente! Tel. 0919414340, Osteria del Tennis, Pregassona. operai qualificati campo edile, zona Bellinzona montatori elettricisti qualificati manovali con esperienza per tutta la Svizzera lavoratori campo edile zona svizzera tedesca (condizioni alloggio favorevoli). Tel. 041 5002528 sig. Rendina. 2 gessatori a Bellinzona. Tel. 091 8214151 OCST, sig. Mellace. macchinista industriale per occhielli a goccia e bottoni a pressione, con esperienza; cucitrice industriale capo finito, con esperienza. Dresdensia, Pregassona. Tel. 091 9716063. disegnatrice esperta CAD, contatto clienti, vendita. Modaluce Sa, Lugano. Tel. 079 6213883. cucitrici e stiratrici. Consitex S.A., via Laveggio 16, Mendrisio. Fax 091-6414143, tel, 091-6414472. [email protected] RICERCA DI PERSONALE La Direzione dell’Associazione Centri di vacanza Leone XIII è alla ricerca di personale: didattico (minimo 18 anni) ausiliario per la propria colonia con bambini dai 6 ai 12 anni. Tel. 091 9211551 interno 413 Foglio Ufficiale N. 18 del 2 marzo 2007 operaio comunale a metà tempo, Municipio Vogorno. Solo CH o permesso di domicilio «C», licenza di condurre cat. «B». Scadenza: 26 marzo. Info: tel. 091 7451222. Foglio Ufficiale N. 19 del 6 marzo fisioterapista (30%); assistenti di cura diplomate/i su chiamata (a ore); apprendista operatore socio sanitario (OSS), Consorzio Casa per persone anziane Santa Lucia, Foglio ufficiale N. 20 del 9 marzo giardiniere; responsabile officina meccanica; impiegato/a amministrativo/a Municipio Mendrisio. Info: Ufficio tecnico comunale, via V. Vela 9, 6850 Mendrisio, tel. 091 6403200. Scadenza: 2 aprile. cuoco/a Scuola dell’infanzia, Municipio Gerra Verzasca, 6516 Gerra Piano. Scadenza: 30 marzo ore 12. operaio comunale Municipio Tenero-Contra, 6598 Tenero. Scadenza: 28 marzo. due assistenti di cantiere per Aziende municipalizzate Bellinzona. Info: ing. Mauro Suà tel. 091 8218811. Scadenza: 2 aprile. caposervizio esami progetti-assistente di cantiere Municipio Biasca. Scadenza: 2 aprile. ausiliaria/o servizio alberghiero/pulizia Casa consortile per persone anziane Santa Lucia, c. p. 223, 6864 Arzo. Scadenza: 28 marzo. capo cuoco/a Ospedale regionale Bellinzona e Valli, Servizio risorse umane, 6500 Bellinzona «Concorso capo cuoco/a sede di Faido. Scadenza: 5 aprile. Info: tel. 091 8112111. coordinatore/trice (50%) per gruppo di ricerca clinica. Ospedale Regionale Bellinzona e Valli, servizio risorse umane, 6500 Bellinzona. Scadenza: 23 marzo. Info: tel. 091 8119183 sig.ra T. Terrot; [email protected] cuoco/a dietista (80%) Direzione fondazione Casa per Anziani, viale Olgiati 38a, 6512 Giubiasco. Info: tel. 091 8504400. OFFERTE DI COLLABORAZIONE infermiere professionale esperienza ambito ospedaliero e anziani. Tel. +3932097230942. massaggiatore, diploma CSTM di Lugano. [email protected] impiegata commercio/segretaria, ev. vendita part-time (max 40%), D+F, svizzero-tedesco, poco Ingl. Tel. 079 7726614. operatore sociosanitario diplomata, esperta, zona Luganese. Tel. 076 5013012. signora aiuto domestico, 3-4 giorni settimana, Luganese. Tel. + 393385211195 (serale). giardiniere-paesaggista, diploma cantonale, tirocinio pratico. Tel. 091 9666983, 0764657185. cerco lavori pittura plastica murale, insegne, decoratore. Tel. 0919948045, 079 4441075. parrucchiere donna-uomo, esperto, tel. +39 3480121901. lezioni private di Matematica e/o Fisica, info: Salvatore 0796807329. meccanico manutentore, lunga esperienza. Tel. +39031944647, +393477492739. infermiera profess.le esperta, ospedali o case anziani, zona Mendrisiotto. Tel. +393404514006. rimagliatrice tessile con esperienza, zona Locarnese: Tel. +39032483249 (dopo le 18). Deutscher Dipl.-Bauingenieur mit Erfahrung, für den Bereich Lugano/Mendrisio. Tel. +390332747052; [email protected] manovale edile, zona Stabio. Tel. +39 0332263374, 3205595207. operaia 19enne, ev. altri lavori zona Stabio, Mendrisio. Tel. +390332263374-3205595205. signora operatore socio sanitario OSS, esperienza 10 anni con anziani. Tel. +393492505419. fisioterapista laureato, tel. +393336571587. giovane impiegata di commercio diplomata, esperta, lingue nazionali. Tel. 079 6576432. 15 marzo 2007 manovale edile, zona Mendrisio/Stabio, tel. +393481362407. geometra esperto, per imprese, studi architettura, ecc.Tel. 0786267747; [email protected] operaio settore tessile esperienza su Rameouse. Tel. +39 3391290511. giovane impiegata di commercio, lingue e informatica buone, ev. cameriera nel Luganese.Tel. 0765727444. banconiere alimentari, esperto salumi e formaggi, zona Luganese. Tel. 079 5340520. tecnico-operaio, esperienza settore industriale, ev. autista patente DC1. Tel. 0919401804. creatrice tessile, 20enne, AFC+maturità, F+Ing. per lavori artistici. Tel. 0787497312. laureato grafica e design, per tirocinio, ev. altre esperienze lavorative. Tel. 0788029542. contabile esperienza pluriennale, offresi part-time (70%). Tel. 079 5651076 Cristina. laureato architettura (specialistica) 26enne, 1 anno esperienza. Tel. +39 3397039567. 39enne esperta, addetta mensa in Stabio e limitrofi. Tel. +390332263374 (dopo le 16). esperto macellazione selezione carni, attestato aiuto cuoco. Tel. +393395453277. autista bus, camion, taxi, ev. aiuto cucina o bar, portiere. Tel. 078 6900747. piastrellista artigiano esperto,zona Sottoceneri. Tel. +393384418636. ragazza esperta gestione casa, amante bambini, affidabile. Tel. +393331323087. fisioterapista, 5° anno osteopatia, tel. +393470350484. esperta pedicure, zona Luganese. Tel. 079 3119647. rullista o operaio generico, ramo pavimentazioni, 34enne. Tel. 076 3482712. signora automunita per lavoro a domicilio. Tel. 079 6839178 Natalia. psicologa diplomata con abilitazione cantonale, esperienza con bambini handicappati e in pedopsichiatria. Tel. 079 7631641. 26enne, laurea lingue e letterature straniere, zona Mendrisio e Lugano. Tel. +39 347 0603380. donna di pulizie 24enne, con provata esperienza. Tel. 076 3988739; email: [email protected] impiegata commercio, zona Locarnese, tempo parziale, uso PC, lingue naz. parlate. Tel. 078 7460588. parrucchiera qualificata, con esperienza, zona Sopraceneri. Tel. 091 8722345. segretaria d’ufficio, lingue: I, F, Ingl.; utilizzo sistemi informatici. Tel. 076 3201385. infermiera professionale, esperta, zona Luganese e Mendrisiotto, tel. +393478896729. qualsiasi lavoro, ev. part-time; 32enne, esperta operaia. Tel. +393481551213. elettricista/perito elettrotecnico, esperto, tel. +393477351373. analista programmatore MCAD, NET, Java, Windows e Web, Inglese. Tel. +39 3477829641. impiegato, laureato, tel. +390931544006; 3287539878; [email protected] assistente di farmacia, zona Luganese. Tel. 0763833881. infermiere di anestesia, sala operatoria. [email protected] qualsiasi lavoro esperienza telefoni, aiuto ufficio, cassiera, operaia. Tel. 079 2311952. impiegata ricezione, o venditrice, esperta. Conoscenze F-D. Tel. 076 5457426. 30.enne esperienza vendita, call center, ottimo PC. Zona Sottoceneri. Tel. 078 6470286. signora per pulizie uffici, studi o altro. Tel. 091 9729614, dopo le 14. 15 marzo 2007 INFO BALCANI 15 Pagina a cura di Slavko Bojanic Penziono osiguranje rada (2. stub osiguranja) Ustedeni kapital se obicno ne isplacuje kada se prekida radni odnos. Mogucnosti isplate su sledece: 1. Ustedeni kapital moze da se uplati na poseban racun kod jedne od banaka po izboru radnika. 2. Ustedjeni kapital moze da se uplati na poseban racun kod jednog od osiguranja po izboru radnika. 3. Ako je to zakonom predvidjeno, ustedjevina moze da se ostavi kod dosadasnjeg penzionog fonda ili da se prebaci na poseban racun doticnog penzionog fonda. Koja dokumenta i materijal moraju da se cuvaju? Trebalo bi da cuvate sva dokumenta koja dobijete od socijalnih osiguranja. Kad se zahteva isplata novcanih sredstava, socijalno osiguranje ima pravo da od osigurane osobe trazi dokazni materijal. Zbog toga posebno treba cuvarti sledeca dokumenta: ◆ Osiguranicka kartica: To je karta sive boje koju izdaje kompenzacijska kasa na pocetku osiguranja (karta AVS/AI). ◆ Izvod iz licnog racuna starosne, invalidske i porodicne penzije: Besplatan izvod iz licnog racuna moze bilo kada pismenim putem da se zahteva od kompenzacione kase i on sadrzi podatke o trajanju radnog staza i bruto zaradi. Obracun licnog dohotka: Platne obracune poslodavac izdaje radniku po pravilu svakog meseca. Oni pokazuju visinu plate i odbitaka i sluze kao dokaz o radnom odnosu, njegovom trajanju i visini odbitaka. To koristi kada se od starosnog osiguranja nesto konkretno zahteva ili kada se trazi povracaj uplacenih premija za starosno osiguranje, odnosno ako postoji nesporazum o visini uplacenih premija. Sem toga, va no je pribele iti adrese svih poslodavaca kao i odgovornih lica u preduzecu (Vaših šefova). (AVS/AI) kao i za isplatu penzionog osiguranja (2. stub-II°pilastro) vaze razlicita zakonska pravila. Zbog toga je i postupak drugaciji. Lica kloja nekontrolisano napustaju Svajcarsku bez odjave boravka, mogu kasnije tesko da dokazu tacan datum napustanja a to dovodi i do problema kada se zahteva isplata od osiguranja. Istu svrhu imaju godisnje platne liste. To su dokumenti koje poslodavac izdaje za poreski biro. One se izdaju jednom godisnje i sadrze sumu licne zarade i godisnje odbitke. Starosna, invalidska i porodicna penzija (AVS/AI) Preporucuje se da pre odlska iz Svajcarske trazite izvod sa licnog racuna zbog kontrole radnog staza i izvrsenih uplata. Postoji i razlika s obzirom na cinjenicu da li Vasa zemlja sa Svajcarskom ima Ugovor o socijalnom osiguranju ili ne. Za priznate izbeglice i lica bez drzavljanstva vaze posebna pravila. Osiguranicka kartica osiguranja (2. stub osiguranja): Ona sadrzi visinu isplate kad radnik ode u penziju, ili postane invalid ili u slucaju smrti. Ona pokazuje takode i visinu sume ustedjenog kapitala na koju radnik ima pravo pri napustanju osiguranja i zakonsku uredbu o doticnoj premiji osiguranja. U svako doba se kod penzionog fonda moze zahtevati osiguranicka kartica. Pravilnik o penzionom fondu: Svaki penzioni fond ima sopstvena pravila. Ona obuhvataju sva opsta prava i obaveze svih lica koja su osigurana u doticnom osiguranju. Sta se radi pre definitivnog napustanja Svajcarske i koja prava ima osiguranik? Odlazak u neku drugu zemlju mora da bude dopro pripremljen. Da bi bez problema dobili isplatu sredstava morate da pobratite paznju i postujete predvidjeni postupak. Za starosnu, invalidsku i porodicnu penziju Per difendere i tuoi diritti aderisci all’OCST OCST è firmataria dei Contratti collettivi di lavoro in L’ tutte le categorie professionali. È il sindacato più rappresentativo del Ticino in tutte le categorie. Mette a disposizione i propri Segretariati in ogni regione del Cantone. LE SEDI Segretariato cantonale Lugano, v. Balestra 19, tel. 0919211551, posta elettronica [email protected] Segretariati regionali 6500 Bellinzona, via Magoria 4-6 tel. 091 8214151 6710 6830 6814 6600 6900 6850 Od zemalja sa podrucja ex Jugoslavije Svajcarska je sklopila Ugovor o socijalnom osiguranju sa: Hrvatskom, BiH, Srbijom i Crnom Gorom, Makedonijom i Slovenijom. Za drzavljane tih zemalja vaze odgovarajuci ugovori o socijalnom osiguranju koji imaju za cilj da se penzije AVS/AI i porodicne penzije isplacuju i u inostranstvu. Zbog toga pri odlasku iz Svajcarske nije moguce vratiti novac uplacen u Fond za starosnu penziju (AVS). Od kompenzacione kase mozete traziti obracun buduce penzije uz minimalnu novcanu nadoknadu. Ako lice u Svajcarskoj vec prima starosnu ili invalidsku penziju, onda je moguca isplata te penzije i u inostranstvu. Dodatne penzije (komplementarne) se ne isplacuju u inostranstvu. Biasca, Piazza Centrale Chiasso, via Bossi 12 Lamone, via Sirana Locarno, via della Posta Lugano, via Balestra 19 Mendrisio, via Lanz 25 tel. 091 8730120 tel. 091 6825501 tel. 091 9660063 tel. 091 7513052 tel. 091 9211551 tel. 091 6405111 Permanenze Faido (tel. 091 8661293); Grono (tel. 0918271396); Stabio, via Giulia (tel. 0916471414); Cannobio, via Gallaroli 2 (tel. 0039032371086); Cevio, Bar Castello; Lavena Ponte Tresa, via Marconi 59 (tel. 00390332551281); Porlezza, via Osteno 1 (tel. 0039034461687); S. Maria Maggiore, sala municipale. LAVORO OPPORTUNITÀ 16 15 marzo 2007 ■ SPORTELLO FORMIKA ALL’OCST Figure chiave delle microimprese: Chi è l’ideatore del progetto? ORMiKA ha individuato 3 categorie di microimprenditori: l’ideatore, il creatore e il consolidatore. L’ideatore è quella persona che si trova nella fase in cui l'idea imprenditoriale viene trasformata in progetto. Il creatore, invece, sta avviando la sua impresa: si trova tra il primo e il terzo anno di attività in proprio. Il consolidatore, infine, si basa su l'esperienza di almeno 3 anni e sta consolidando la sua attività indipendente. Oggi approfondia- F mo la prima categoria: l'ideatore. L'idea diventa progetto Sono davvero tante, le persone con un sogno nel cassetto. Sognano l'indipendenza, la soddisfazione, il gestirsi autonomamente. Ma ci sono anche sempre più persone che si mettono in proprio per necessità. Cos'altro può fare chi non trova più un posto di lavoro, che ha esaurito il periodo di disoccupazione e che preferisce evitare l'assistenza? Importantissimo, in ambedue i casi, informarsi bene e rendersi conto di cosa significa lavorare per conto proprio. In FORMiKA si consiglia la persona di allestire un business plan. Sempre. Perché mettere l'idea sulla carta permette di far emergere punti forti e deboli dell'idea e … della propria persona. Il business plan è diviso in 3 parti: la parte descrittiva, la parte marketing e la parte finanziaria. Chi lo richiede, può allestire la parte descrittiva con l'aiuto di un professionista di FORMiKA. La mia idea piace anche agli altri o solo a me? Una volta che l’idea è stata messa su carta, si passa alla seconda fase: il marketing. Per chi non si trova a suo agio in questo settore, in Lo sportello su «Il Lavoro» Siamo in due e vorremmo mettere su una carrozzeria. Come forma giuridica pensavamo alla società a garanzia limitata, perché ci hanno detto che è la cosa migliore: è corretto? B.G. D Quale forma societaria scegliere? FORMiKA esiste la possibilità di farsi seguire da un esperto in materia. Anche qui vale il motto di FORMiKA: tariffe a portata-di-borsello del neo-microimprenditore! In questa fase si approfondiscono voci come la concorrenza, la ricerca di mercato, la comunicazione aziendale, i canali di vendita, ecc. Quanto devo lavorare per far funzionare la mia impresa? Quando il progetto ha preso forma, le idee si sono chiarite e il microimprenditore sa in quale direzione vuole andare, arriva il momento delle cifre. «Quanto devo lavorare per far funzionare la mia impresa?» «Quanto posso fatturare all'ora?» «Qual è il mio budget pubblicitario?» Queste domande (e altre) vengono trattate nella parte finanziaria del business plan. Anche qui FORMiKA fa capo ad esperti in materia, attivi da diversi anni nel loro settore. Per i microimprenditori in cerca di finanziamenti: FORMiKA non finanzia progetti, ma può indirizzare il microimprenditore verso chi forse lo può aiutare. Potrebbe essere la soluzione che meglio si adatta alle vostre esigenze. Naturalmente la vostra situazione andrebbe analizzata più approfonditamente. Comunque la costituzione per questa società è più semplice che per una SA. Richiede un capitale minimo inferiore. Anche i costi di costituzione e amministrativi sono inferiori. Vi permette di regolare tramite statuto in maniera precisa i rapporti tra voi soci. Qualora gli impegni verso terzi aumentassero vi permette di limitare il vostro rischio alla vostra quota sociale. Daniela Di Paola FIDIP Studio fiduciario Sagl, Cadro Membro Rete Professionisti FORMiKA R FORMiKA ORMiKA nasce da un’idea di due microimprenditrici che hanno vissuto sulla propria pelle le problematiche iniziali che una microimpresa è costretta ad affrontare. Oggi, FORMiKA è un’associazione di sostegno per microimprenditori, che funge da piattaforma per tutte le questioni importanti per iniziare o consolidare la propria attività. FORMiKA non fa distinzione tra progetti innovativi, tecnologicamente avanzati e normalissimi, perché ogni microimprenditore per la realizzazione del suo progetto deve rispettare delle «regole di base», che sono uguali per tutti. L’intento di FORMiKA è quello di stimolare la solidarietà tra le microimprese tramite la creazione di un punto di riferimento per l’intero settore, una piattaforma che smista le domande di ogni tipo, indirizzando il microimprenditore verso chi può realmente aiutare a risolvere il suo problema. F FORMiKA all’OCST Giorno di presenza nelle sedi dell’OCST: mercoledì mattina a Bellinzona (via Magoria 4) mercoledì pomeriggio a Locarno (Via della Posta) Ora: su appuntamento Telefono: 033 534 96 65 Mobile: 077 437 50 92 E-mail: [email protected] Costo: 1° colloquio: CHF 50.00 per i soci CHF 80.00 per tutti dal 2° colloquio: CHF 50.00/ora per i soci CHF 80.00/ora per tutti La quota associativa di FORMiKA è CHF 60.00 15 marzo 2007 SGUARDI INTERIORI 17 ■ NAVARRO-VALLS ALLA CONSEGNA DEI PREMI DI GIORNALISMO ATG-CORNER BANCA Oltre vent’anni alla guida della sala stampa vaticana Maurizia Merlo l dottor Joaquin Navarro-Valls è stato l’ospite d’onore all’appuntamento promosso dalla Cornèr Banca e dall’Associazione giornalisti ticinesi tenutosi lo scorso febbraio all’hotel Splendide Royal di Lugano, in occasione della consegna dei riconoscimenti assegnati per la terza edizione del premio giornalistico ATG-Cornèr Banca. L’uomo, che è stato responsabile della sala stampa Vaticana per oltre vent’anni, ha raccontato con semplicità, rispondendo a diverse domande del giornalista Carlo Silini, alcuni significativi ricordi di quella grande esperienza a fianco del Santo Padre. Il mondo chiedeva a Giovanni Paolo II, a volte implicitamente e a volte esplicitamente, un parere, un punto di vista etico su tutto quello che succedeva. La giornata tipo iniziava molto presto al mattino con lo studio della rassegna stampa. Il Santo Padre aveva una grande capacità di improvvisazione, però chi lo conosceva bene sapeva che alcune cose improvvisate erano il risultato di anni di pensiero su quell’argomento. In Vaticano la lingua di lavoro è l’italiano. «Giovanni Paolo non ha mai dato un indirizzo sul come dare un’informazione, ho visto in lui una enorme e straordinaria fiducia nelle persone, d’altronde anche a livelli più modesti non è possibile far fare un lavoro a una persona se non ti fidi, lui era un esempio di una fiducia straordinaria. Dava le informazioni ma le modalità e la forma comunicativa adeguata la lasciava decidere a me. Con lui ho imparato una cosa molto importante ed ho cercato di applicarla, mai lavorare pensando sempre e soprattutto alla difficoltà della responsabilità. Una volta mi fece questo esempio: lei immagini come potrebbe impazzire una mamma se pensasse alla responsabilità enorme che ha ogni giorno nell’allevare, nell’educare, nel curare un bambino. Diventerebbe pazza quella donna, invece è la cosa più naturale del mondo». Giovanni Paolo aveva un suo stile, chiedeva come migliorare la dialettica con i mass-media, come dare un senso al contenuto. Alla domanda di Silini se la politica di base era dire sempre tutto, il dr. Navarro-Valls ha risposto che lì sta l’essenza stessa del giornalismo. «A volte il miglior modo di non dire nulla è dire molto, le parole nascondono la deliberata volontà di celare qualcosa, e allora per nascondere qualcosa si gonfiano le parole». La gente ha il diritto di sapere, un diritto serio e umano, e per non utilizzare i media in modo strumentale ma piuttosto dialogare con loro, è doveroso utilizzare un linguaggio adeguato per trasmettere tutto l’universo di valori umani e cristiani di cui I si è portatori come Navarro Valls lo è stato. Avendo il diritto di informazione come punto di riferimento, è naturale, «fare lo sforzo di dire, e quello ancora più grande di saper dire, perché i giornali o internet hanno bisogno di una semantica propria, non si può utilizzare un linguaggio accademico, è necessario fare uno sforzo semantico per trasmettere la verità, perché la gente ha il bisogno e il diritto di sapere». L’ex direttore della Sala stampa vaticana ha poi ricordato Giovanni Paolo II: «negli ultimi due mesi fino alla sua scomparsa ci siamo resi conto che la gente voleva sapere, e non per curiosità, c’era una partecipazione enorme. Per questo abbiamo scelto la via che si riteneva più adeguata, informare di tutto, diverse volte al giorno». Il Santo Padre affascinava per quello che diceva e per il modo in cui lo diceva. C’era in lui una passione per l’essere umano, esprimeva un’enorme autenticità, e quando parlava dell’amore umano ci si rendeva conto che quella persona sapeva che cosa era un essere umano. Il lavoro di informatore alla sala stampa del vaticano è stato per Joaquim Navarro Valls «una cosa molto seria, condividere con altri un’esperienza personale. Come potrei trasmere un messaggio che non considero autentico?» Secondo questo grande comunicatore, il mero trasmettere qualcosa di cui non si ha esperienza diretta, non è buon giornalismo, ma propaganda». Il primo compito di una persona addetta a un ufficio stampa è quello di sollevare nell’opinione pubblica un interesse verso la persona o l’istituzione che si rappresenta. «In 22 anni non ho mai sentito il bisogno di sollevare questo interesse nei confronti del Papa. Il problema era come fare per non deludere le attese dell’opinione pubblica». Il Santo Padre era un’ottimista, un grande ottimista nei confronti dell’essere umano, e questo sta alla radice del grande successo con i giovani. Non ha annacquato il messaggio morale della chiesa ma si è rivolto ai giovani dicendo: «guardate ragazzi che voi potete fare molto di più, siete capaci di molto di più, non siete omuncoli piccoli come dice la cultura moderna». Si può chiedere molto a una persona se tu pensi che quella persona può dare molto. Gran parte del successo avuto con i giovani era centrato su questo tema, ed è stato il tema che molte persone hanno ascoltato e hanno capito. Navarro Valls ha concluso ricordando un insegnamento del papa: «Karol Wojtyla mi ha insegnato che per superare il rischio del relativismo, l’unica maniera è uscire dal modo di pensare puramente storico per seguire il concetto di verità. Che cosa è vero, oggi, che è stato vero ieri e che sarà vero domani?» I premiati dell’Associazione giornalisti ticinesi premi 2005-2006 messi in palio dall’Associazione ticinese dei giornalisti e dalla Cornèr Banca sono stati assegnati a: I Per la televisione Ruben Rossello con il documentario, prodotto dalla rubrica Falò, «Il caso Martinoni», interviste e documenti inediti a sessanta anni dai fatti, un fatto avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale alla frontiera di Chiasso, conosciuto nei suoi principali contorni ma controverso, un episodio ritenuto scomodo e ancora oggi imbarazzante. L’autore ricostruisce i fatti legati al mancato scontro fra truppe svizzere e soldati tedeschi in ritirata e l’incomprensibile allontanamento del protagonista di una mediazione positiva. Per la radio Alessandra Bonzi di Rete 3, un servizio andato in onda per l’edizione Baobab, dedicato ai 25 anni dell’ascesa al potere del dittatore cambogiano Pol Pot. È il racconto di una superstite del terribile genocidio e le sue devastanti conseguenze visti attraverso gli occhi di una superstite, una donna, esule negli Stati Uniti d’America, che allora aveva solo 5 anni e che vide morire la sorella e poi il padre e finalmente iniziare la sua fuga dall’orrore perpretato in Cambogia da Pol Pot. Un lavoro giornalistico che va anche lontano oltre lo sguardo di chi osserva la Cambogia fra passato, presente e futuro. Per la carta stampata Sarah Bernasconi de «La Regione» con un lavoro sui nuovi poveri in Ticino, filtrato attraverso l’esperienza della mensa gestita dai frati cappuccini di Lugano. Per la fotografia Samuel Golay nella categoria fotocronaca, con uno scatto che ritrae Marina Masoni in un momento di grande tensione. Gabriele Putzu nella categoria sport che ha colto Beat Kaufmann, presidente dell’HCL, quasi fagocitato dalla bandiera della squadra. 18 15 marzo 2007 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST In ogni soggiorno sarà presente, se il numero minimo è raggiunto, un/a coordinatore/trice e/o un/a infermiere/a. Soggiorni marini e montani Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale AAPI OCST a Lugano, tel. 091 9102021, fax 091 9102022 Igea Marina dal 18 al 30 giugno fr. 1.070 Supplemento: fr. 300 camera singola dal 25 agosto all’8 settembre NUOVA DATA fr. 1.150 Supplemento: fr. 350 camera singola Assicurazione annullamento obbligatoria 5% costo arrangiamento scelto. Hotel Diana *** L’Hotel Diana è situato in posizione centrale a pochi passi dal mare. Atmosfera familiare e accurata, sotto la direzione della famiglia Gori. Camere rinnovate con servizi privati, TV color (TV/SAT), telefono, asciuga capelli e ascensore. Servizio accurato ai tavoli: tre menu a scelta e buffet a colazione, buffet di insalata e dessert ai pasti. L’Hotel dispone di un salone per feste e occasioni ricreative. L’albergo ha una convenzione con un operatore per i servizi di spiaggia. La quota comprende: viaggio, pernottamento in albergo, pensione completa con bevande ai pasti, mance, assistenza. Termine d’iscrizione: 1° turno 11 maggio 2° turno 27 luglio Minimo: 18 partecipanti. vacanza di Prato non è un soggiorno alberghiero ma è gestito, in parte dai volontari dell’associazione e destinato a persone autosufficienti. Il clima familiare offre serenità e tranquillità. L’equipe di animazione cura il servizio ai tavoli, le escursioni e le attività del gruppo. È disponibile un servizio infermieristico. La quota comprende: viaggio dal/al domicilio, pensione completa con bevande ai pasti, escursioni, animazioni, mance. Termine d’iscrizione: 15 maggio. Minimo 25 partecipanti. Prato Leventina (1045 m. s/m) dal 2 al 16 luglio NUOVA DATA Prezzo: Casa Prà Verde fr. 1.380 a persona in camera doppia con servizi. Fr. 1.240 a persona in camera doppia senza servizi. Supplementi: fr. 140 camera singola con servizi, fr. 70 camera singola senza servizi. Casa Prà Verde La struttura della casa è accogliente, con ascensore e ampie camere, ideale per persone anziane, immersa nel verde, con spazi pianeggianti per comode passeggiate. Il campo di ■ AGENDA Gita culturale religiosa nella Bergamasca, la terra di Giovanni XXIII, giovedì 12 aprile. Visita dello splendido convento di S. Maria Incoronata di Martinengo, a 17 km da Bergamo. Costo fr. 70. Iscrizioni ai segretariati di appartenenza. Bellinzona: tel. 091 8214151; Biasca: 091 8730120; Locarno: 091 7513052; Lugano: 091 9102021; Mendrisio: 091 6405111. Locarno Giovedì 15 marzo, Centro Parrocchiale Locarno-S. Antonio, ore 15.30 conferenza «I grandi progressi della cardiologia», con il dr. Giovanni Pedrazzini, caposervizio cardiologia FMH, medicina interna al Cardiocentro di Lugano. Pranzo mensile in comune, giovedì 5 aprile, ore 12, ristorante Stella d’Italia, via Mantegazza 5, Locarno. Tel. 091 7513052. Gita in Svizzera dal 4 al 7 giugno, Berna-FriborgoRomont-La Gruyere, ecc. Pernottamento a Morat, ridente cittadina sull’omonimo lago. Interessati telefonare allo 091 7513052, verranno considerati i primi 50 iscritti. Costo fr. 755 (supplemento per notte camera singola fr. 40). Lugano Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Al Centro AAPI, tutti i martedì dalle 14 alle 17 attività ricreative proposte di volta in volta dalle responsabili del centro. Al termine merenda. Gita a Milano con visita al Museo della Scienza e della Tecnologia, giovedì 22 marzo. Nel pomeriggio visita libera della zona Duomo. Partenza ore 7.30 rientro ore 17 circa.Iscrizioni: tel. 0919102021 entro il 15 marzo, massimo 50 posti. Costo: fr. 60 (viaggio, entrata museo, guida, pranzo e bibite). Pranzo comune mercoledì 28 marzo, ore 12, Centro Labor (centro ACLI), via Simen 9 (angolo via agli Orti). Costo fr. 15, bibita esclusa. Il centro (dietro il Mercatino della Caritas) è raggiungibile con il bus 3, fermata piazza Molino Nuovo. Iscrizioni: tel. 091 9102021. Mendrisio Via Crucis anziani AAPI, martedì 3 aprile (settimana santa) ore 14.30 a Balerna, sul Colle di S. Antonio, con comodi posteggi al Santuario. Dopo la celebrazione si scenderà al ristorante Borgovecchio per un rinfresco offerto dalla Sezione (ampio posteggio a disposizione). Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro il 27 marzo. Tre Valli Giornata ricreativa in Valle Verzasca, martedì 3 aprile. Trasferimento in torpedone a Sonogno e visita della casa della lana, del museo e dei negozi dell’artigianato. Pranzo al ristorante Alpino. Costo: fr. 50 (non soci fr. 65). Iscrizioni: dal 26 al 30 marzo, tel. 091 8730120 Itinerario turistico-gastronomico-culturale in Emilia Romagna, dal 21 al 25 maggio. A Marina di Romea sistemazione in hotel, relax al mare, escursione nei dintorni. Visita all’Italia in miniatura con spettacolo. Giro guidato di Ravenna e dei suoi principali monumenti. Escursione in motonave in un’Oasi floro faunistica. Visita a Ferrara, città di bellissime emozioni. Posti liberi 10. Tel. 091 8730120. 19 15 marzo 2007 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST La nostra identità è a rischio, causa la perdita dei valori storici L’insegnamento religioso va lasciato alle Chiese riconosciute, perché sono garanzia di valorizzazione del giovane. l Comitato cantonale dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi dell’OCST (AAPI-OCST) nella sua ordinaria riunione del 7 marzo 2007 si è chinato sul problema dell’insegnamento religioso nella scuola. Su questo fatto il Comitato cantonale AAPIOCST esprime forte preoccupazione per la proposta di esclusione delle Chiese dall’inse- I gnamento. La presenza della Chiesa cattolica e della Chiesa evangelica riformata è il riconoscimento della loro rilevanza sociale, storica e culturale. È una presenza di grande interesse pubblico. La profonda conoscenza e la lunga esperienza delle Chiese sono una garanzia di efficacia, per cui a loro va lasciato questo delicato compito di valorizzazione della persona umana. In merito all’insegnamento, sarebbe opportuno renderlo più frequentabile in rapporto alla griglia oraria. Se i contenuti del programma vanno adeguati all’evoluzione dei tempi, siamo convinti che ciò può essere effettuato dalle Chiese, come sempre fatto finora, mantenendo il rispetto delle varie componenti religiose. La storia e la cultura occidentali sono impregnate della matrice cristiana. Indebolire questa significa indebolire la nostra identità, proprio in un’epoca in cui va rafforzata. Salute mentale nella persona anziana I rato impoverimento e perdita di alcune strutture e funzioni, dall’altra è anche conservazione e perfezionamento di altre. Possiamo dire che ogni persona, con il passare del tempo, va incontro a delle leggi naturali che governano i processi di invecchiamento, quali un deterioramento delle capacità di apprendere e memorizzare, ma anche la conservazione e l’affinamento di certi processi logici e concettuali. Al tempo stesso appaiono di grande rilevanza le variabili individuali, relative alle caratteristiche e alle esperienze di vita, che si evidenziano nella decadenza di quelle abilità meno utilizzate e nel consolidamento di quelle maggiormente esercitate. l progressivo aumento della vita media ha portato alla ribalta le questioni inerenti alla qualità della vita, il benessere e l’assistenza delle persone anziane. Gli anni passano e accanto ad una maggiore saggezza ed esperienza arrivano alcuni problemi e malattie. Ma che cos’è l'invecchiamento? Cosa ci fa guadagnare? E cosa ci fa perdere? Le scienze biologiche descrivono l’inizio dell’invecchiamento nelle specie animali e nell’uomo come il periodo in cui si perdono le capacità riproduttive, si va incontro alla progressiva e irreversibile alterazione dei tessuti dell’organismo e al rallentamento delle funzioni col conseguente ammalarsi dell’individuo. Se da una parte l’invecchiamento è conside- Pro Senectute compie 90 anni in dalla sua creazione, la Fondazione svizzera per la vecchiaia si è impegnata per migliorare la qualità di vita degli anziani. Con il passare del tempo le esigenze nei confronti dell’organizzazione sono mutate, nuove sfide e compiti l’aspettano. Pro Senectute è pronta a rispondervi, sempre all’insegna del suo principio fondamentale, l’impegno per un’anziaChi desidera nità degna ricevere d’essere una copia vissuta. del nuovo Pro Vademecum Senectute può richienacque nel derla allo 091 1917 con lo 9102021 scopo primo F di lottare contro l’allora imperante povertà nell’anzianità. Fin dall’inizio i suoi responsabili si impegnarono con tutte le forze per l’introduzione di un’assicurazione vecchiaia e superstiti. L’ AVS, quest’anno compie sessant’anni. Ma la popolazione anziana aveva e ha anche altre esigenze. Per rispondervi, Pro Senectute ha messo a punto un vasto programma di consulenze e servizi, in parte finanziati con contributi della cassa AVS. Pro Senectute non si impegna soltanto per il bene, i diritti e la dignità nell’anzianità, ma dà anche grande importanza alle relazioni tra le generazioni. In una conferenza stampa a Zurigo, la presidente del Consiglio di fondazione, Vreni Spoerry, e il nuovo direttore di Pro Senectute Svizzera, Werner Schärer, hanno rievocato il contributo di Pro Senectute per il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani nel nostro Paese e sottolineato l’attività odierna di Pro Senectute, del suo ruolo nella politica dell’anzianità. Delle nuove sfide in ambito geron- tologico ha parlato Ludwig Gärtner, vicedirettore dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Nell’anno dell’anniversario, Pro Senectute ha avviato una collaborazione con Coop Svizzera. In giugno e settembre, partirà un’azione incentrata su una serie di prodotti presenti sul mercato ai tempi della nascita di Pro Senectute. Questi prodotti saranno messi in vendita in «ambito nostalgico». Durante le settimane dell’azione, Pro Senectute sarà presente nelle maggiori filiali Coop per informare sulle sue attività e sui suoi servizi. Parte dell’utile della vendita dei «prodotti nostalgici» sarà devoluta a Pro Senectute per progetti specifici dedicati agli anziani. 20 15 marzo 2007 Pagina a cura di Angela M. Carlucci LA SOLIDARIETÀ FEMMINILE PER RAGGIUNGERE LA VERA PARITÀ Festa dell’8 marzo La condizione femminile nel mondo del lavoro l percorso dell’8 marzo si snoda in oltre un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso e più volte interrotto per le donne che con grande tenacia, in tanti paesi, e sotto tanti sistemi di governo, hanno puntato all’obiettivo dell’emancipazione e della liberazione femminile. Finché persisteranno disparità tra uomini e donne, onorare questa giornata rimarrà di scottante attualità per riflettere sulla condizione femminile e per lottare per migliorare le condizioni di vita delle donne. Prendendo spunto dalle celebrazioni dell’8 marzo, giornata mondiale delle donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1977 come giornata celebrativa per i diritti delle donne, vogliamo fare il punto sulla situazione femminile nel mondo del lavoro. l Continuano ad esserci disparità salariali. Malgrado il principio della parità salariale sia iscritto nella Costituzione federale dal 1981 e la legge federale sulla parità dei sessi (LPar) sia entrata in vigore il 1. luglio 1996, persistono differenze salariali tra uomini e donne. Ricerche dimostrano che le donne generalmente guadagnano il 15-20 per cento in meno degli uomini. Per ovviare a questa situazione, i sindacati hanno riproposto l’aumento dei salari minimi nelle negoziazioni dei contratti collettivi di lavoro e hanno potuto ottenere l’adeguamento dei salari. Nonostante ciò, nel nostro paese sono molte le lavoratrici non organizzate sindacalmente e i cui salari non raggiungono cifre che permettano una vita dignitosa. In Svizzera sono oltre 300’000 le persone che vivono sotto la soglia della povertà. La maggioranza di queste persone sono donne. Per il 2007, il Syna ha deciso di rafforzare le negoziazioni per gli aumenti salariali nei settori professionali che offrono dei salari precari o in cui non sono previsti salari minimi. Parità di suddivisione dei compiti. Oltre alle disparità salariali, le donne subiscono anche altre forme di discriminazione: non hanno lo stesso accesso ad impieghi di responsabilità, sono sottoposte a contratti di lavoro precari (lavoro a tempo parziale, lavoro a chiamata). La metà delle lavoratrici esercita un’attività a tempo parziale (57 per cento), mentre solo l’11 per cento degli uomini ne è colpito. Il lavoro a tempo parziale è dunque una caratteristica della vita professionale femminile. Questa tipologia lavorativa è spesso sinonimo di condizioni di lavoro precarie, insufficiente copertura in materia di assicurazioni sociali, ostacolo ad una formazione continua e alla realizzazione di una vera e propria carriera professionale. Fino a che il lavoro a tempo parziale sarà soprattutto relegato al dominio femminile, non ci potrà essere parità nella divisione dei compiti educativi e domestici. Il lavoro a tempo parziale permette in ogni modo sia alle donne che agli uomini di assumersi ulteriori compiti, di consacrare del Affittansi a Camorino tempo ai figli, di prestare assistenza a terzi o di adempiere ai lavori casalinghi. Solidarietà femminile per l’eguaglianza tra i sessi. Per il sindacato Syna la giornata simbolica dell’8 marzo è occasione d’incontro di tutte le donne. Ed è momento di riflessione per identificare le ineguaglianze subite sul lavoro e nella vita quotidiana. Aumentare la solidarietà tra le donne è fondamentale per sviluppare il principio dell’eguaglianza tra i sessi. Oltre l’8 marzo, noi donne dobbiamo far tesoro della nostra esperienza e pensare alle tante donne che ancora oggi cercano condizioni di lavoro migliori. Dobbiamo metterci al loro servizio, tendere loro la nostra mano, per aiutarle a percorrere il cammino che noi percorriamo, e che tutte le donne prima di noi hanno percorso, sviluppando solidarietà, partecipazione e vicinanza. Affittansi a Bodio Affittasi a Faido App. 4 locali (sussidiati): da Fr. 1.020 + spese (220) Per visite sul posto: Tel. 091 8574653 (Sig.ra Abaterusso) Per informazioni: Tel. 091 9211551 (Sigg. Sartori / Libotte) Appartamenti 3 locali: Fr. 800 + spese (150) Appartamento 4 locali: Fr. 995 + spese (110) Per visite sul posto: Tel. 091 8641772 (Sig. Canal) Per informazioni: Tel. 091 9211551 (Sigg. Sartori / Libotte) Per informazioni: Tel. 091 9211551 (Sig. Libotte) 21 15 marzo 2007 Pagina a cura di Moises Palmeiro VOLVER DEFINITIVAMENTE A ESPAÑA El despido En los últimos tiempos es frecuente la pregunta: ?Quiero volver definitivamente a España. ¿Qué tengo que hacer? A una pregunta tan general se podría responder: ?Sacar el billete. Y es que para responder a esa pregunta son muchas las teclas que hay que tocar. Por eso, en esta serie intetamos hacer un chequeo al retorno. Lo primero de todo. Decidir la fecha de la marcha. Factores a tener en cuenta, entre otros: Escuela de los hijos; cuándo termina en Suiza y cuándo empieza en España. Plazo de despido de la empresa. Plazo de despido de la vivienda. Transportista para llevarse los enseres domésticos. Despido Despido en la empresa. El tiempo de preaviso para despedirse de la empresa está establecido en el contrato de trabajo o en el convenio colectivo. A falta de ellos, es aplicable el artículo 335c del Código de Obligaciones: Durante el primer año de servicio: 1 mes. Desde el segunto hasta el noveno año de servicio: 2 meses. A partir del décimo año de servicio: 3 meses. Despido de la vivienda. También aquí el plazo de preaviso está en el contrato de alquiler y a él hay que atenerse. En la mayoría de los casos sólo se puede dejar la vivienda en tres fechas: el 31 de Marzo, el 30 de Junio y el 30 de Setiembre. Y hay que comunicar el despido con tres meses de antelación por carta certificada (en caso de casados, firmada por marido y mujer); es decir, que la carta hay que enviarla antes del 31 de Diciembre (para el 31 de Marzo), de 31 de Marzo (para el 30 de Junio), o del 30 de Junio (para el 30 se Setiembre). Si se deja la vivienda antes de la fecha señalada, hay que pagar el alquiler hasta esa fecha, a no ser que se le pueda indicar al casero la dirección de una persona solvente dispuesta a alquilar la vivienda en las mismas condiciones. Cuando uno tiene alquilado un garaje o una plaza de aparcamiento, también hay que dar el despido. Las condiciones suelen ser las mismas que para la vivienda. Caja de pensiones. No suele haber un plazo de preaviso para solicitar el pago en metálico del capital de la caja de pensiones. Un buen sistema es hacerlo que la misma carta de despido de la empresa. Si hay una póliza u cuenta de libre paso, hay que escribir a la compañía de seguros o al banco respectivos. Se exige siempre certificado de baja del ayuntamiento (Admeldebescheingigung). Seguro de enfermedad. Cuando uno deja Suiza definitivamente, no es necesario observar plazo alguno de preaviso. La razón es que, según la ley, cuando uno no reside en Suiza no puede seguir en la Krankenkasse. Hay que comunicar a la caja la fecha en que uno abandona Suiza; la caja exige siempre un certificado de baja del ayuntamiento (Abmeldebescheinigung). Otros despidos. Cada caso es distinto. Cada uno debe saber dónde tiene que darse de baja y si hay plazo de preaviso o no. A continuación una lista para chequeo: Seguro de responsabilidad civil. Seguro de vida. Seguro de protección jurídica. Touring Club (o similares). Sindicato (u otras asociaciones a las que uno esté afiliado). Teléfono (fijos y móviles). Empresa de electricidad. Concesionario de radio y TV (Billag AG, en Friburgo). Televisión por cable (casi siempre incluido en el alquiler de la vivienda). Las cartas de despido no tienen por qué ser largas y complicadas. Además de remitente, fecha y dirección, la carta ha de contener, como es lógico, la fecha para la que se anuncia el despido, así como datos relevantes como N° de contrato (Vertrag-Nr.) N° de póliza (Police-Nr. o Vers.Nr.), N° de cliente (Kundennummer), N° de teléfono (sólo cuando se trata del teléfono). En el próximo número: Baja en el Ayuntamiento. Certificado de Emigrante Retornado. 22 15 marzo 2007 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Reflexões sobre a condição feminina - mulheres e a igualdade Angela Carlucci* percurso do 8 de Março estende-se para além de um século de história, viu nascer movimentos políticos, guerras, ideologias, reconstruções. Um caminho longo e complexo para as mulheres de tanto países, com tantos sistemas de governo, várias vezes interrompidos, mas que com grande tenacidade sempre retomaram com o objectivo da emancipação e a liberação das mulheres. Até que persistirá disparidade entre homens e mulheres, honrar este dia, permanecerá uma actualidade infindável para reflectir sobre a condição feminina e para organizar batalhas para melhorar as condições de vida das mulheres. Tomando em ocasião as celebrações do 8 de Março, dia mundial das mulheres, tornado oficial nas Nações Unidas em 1977 como dia celebrativo para os direitos das mulheres, tentamos fazer o ponto sobre a situação feminina no mundo do trabalho. O Continuam existir disparidades salariais. O princípio da paridade salarial está inscrito na Constituição federal de 1981 e na lei federal sobre a paridade dos sexos (LPar) que entrou em vigor no 1° Julho 1996. Diferenças salariais entre homens e mulheres persistem. Investigações mostram que as mulheres geralmente ganham de 15-20% menos do que os homens. Para prevenir à esta situação, os sindicatos propuseram novamente o aumento do salário mínimo nas negociações dos contratos colectivos de trabalho e puderam obter reajustamento dos salários. Não obstante, no nosso país, são muitos os trabalhadores não organizados sindicalmente com salários dos quais não permitem uma vida digna. Na Suíça são mais de 300'000 às pessoas que vivem sob o limiar da pobreza. A maioria dessas pessoas são mulheres. Para 2007, o Syna decidiu reforçar as negociações para os aumentos salariais nas áreas profissionais que oferecem salários precários ou no qual eles não existem salários mínimos. Paridades na subdivisão das tarefas. Para além das disparidades salariais, as mulheres sofrem mesmo outras formas de discriminação: não têm o mesmo acesso à empregos de responsabilidade, são subordinados à contratos de trabalho precários (trabalho a tempo parcial, trabalho à chamada). A metade dos trabalhadores exerce uma actividade a tempo parcial (57 por cento), enquanto são abrangidos somente apenas 11 por cento dos homens. O trabalho a tempo parcial é por conseguinte uma característica da vida profissional feminina. Esta é a tipologia de trabalho que frequentemente são sinónimo de condições de trabalhos precários, de insuficiente cobertura em matéria de seguros sociais, obstáculo à uma formação contínua e a realização de uma verdadeira carreira profissional. Por enquanto o trabalho a tempo parcial for relegado sobretudo ao domínio feminino, não nos poderá existir paridade na divisão das tarefas educação e domésticas. O trabalho a tempo parcial permite de qualquer modo quer às mulheres quer aos homens assumir-se de ulteriores tarefas, de consagrar do tempo aos filhos, de prestar assistência à terceiros ou a de dedicar-se aos trabalhos domésticos. Solidariedade feminina para a igualdade entre os sexos. Para o sindicato Syna o dia simbólico do 8 de Março é ocasião de encontro de todas as mulheres. E é momento de reflexão para identificar a desigualdade sofrida nos locais de trabalho e na vida quotidiana. Aumentar solidariedade entre as mulheres é fundamental para desenvolver o princípio de igualdade entre os sexos. Para além do 8 de Março, nós mulheres devemos fazer tesouro da nossa experiência e pensar em tantas mulheres que ainda hoje procuram melhores condições de trabalho. Devemos pôr-nos ao seu serviço, estender-lhes a nossa mão, para ajudar-lhes a percorrer o caminho que percorremos, e que todas as mulheres antes de nós percorreram, desenvolvendo solidariedade, participação e proximidade. *Delegada política sindicais do Syna. Controlo em 2000 Hotéis e Restaurantes ontrolos em 2.000 hotéis e restaurantes mostram que de 3 em cada 10 restaurantes ou hotéis, não se efectuam correctamente o controle de horário de trabalho, de 7 em cada 100.restaurante ou hotéis não respeitam os salários mínimos. Entre Outono 2005 e o Outono 2006,o centro de controlo para o Contrato Colectivo de trabalho da Hotelaria efectuou controle no universo de 2000 hotéis e restaurantes, para observação da convenção colectiva de trabalho nacional da hotelaria CCN. C Dois pontos foram controlados: 1. A condução correcta de um controlo de horário de trabalho. 2. A observação dos salários mínimos. Os resultados da amostra estão agora disponíveis. Mostram os seguintes resultados: apenas 925 (46 por cento) dos 2000 restaurantes ou hotéis controlados não mereciam qualquer critica, em 1’075 empresas (54 por cento) dos hotéis e restaurantes controlados foi constatado que não respeitam ou são insuficientes o controlo de horários de trabalho, ou não são observados os salários mínimos contratuais. Estas 1’075 empresas ficaram sujeitas a um novo controlo. O centro de controlo do CCT da hotelaria está encarregado de controlar cada ano 2000 empreendidos escolhidos aleatoriamente. A amplitude do controlo será alargada. As empresas que não agem correctamente são obrigados a pagar o salário retido ao trabalhador e pagar ainda uma multa correspondente ao dobro do salário retido. Com o novo conceito de controlo mais estrito, os parceiros sociais da hotelaria (para as concessões: GastroSuisse, hotelleriesuisse, Associação Swiss Catering, pelos patrões: Hotel e Gastro União, UNiA, Syna) querem melhorar a aplicação do CCT da hotelaria, favorecendo assim as empresas que agem correctamente, obrigando os prevaricadores a agir de igual modo, garantindo assim os postos de trabalho. Para mais informações. Hansjuerg Moser, Centro de controlo para a convenção colectiva de trabalho nacional da hotelaria: Dufourstrasse 23, 4010 Basileia, Tel. 061 227 95 55, Fax. 061 227 95 60, e- 15 marzo 2007 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 In caso di divorzio quale rendita AVS/AI? D Gentili signori, tra qualche anno andrò in pensione e poiché per tutta la durata del primo matrimonio (15 anni) non ho lavorato, mi è stato detto che sarò penalizza sull’importo della pensione. Come posso recuperare quegli anni di contributi? Vi sono grata se mi poteste rispondere anche sul vostro giornale, può interessare ad altre persone che si trovano nella mia stessa condizione. Annamaria Z. R Gentile signora Annamaria, per i 15 anni di matrimonio, per effetto di contributi del suo ex marito, è assicurata come se avesse lavorato. Le rendite di vecchiaia o d’invalidità di persone divorziate devono essere calcolate tenendo conto di una divisione dei redditi, il cosiddetto spliting. Per le persone divorziate si ripartiscono per metà i redditi percepiti dai coniugi durante gli anni di matrimonio. Per la divisione si tiene conto solo degli anni civili durante i quali il coniuge o i coniugi erano assicurati presso l’AVS/AI. I redditi conseguiti dal/dai coniugi nell’anno del matrimonio e in quello del divorzio non sono divisi. Lo spliting si effettua solo se il matrimonio è durato almeno un anno civile intero. I redditi sono divisi solo se: entrambi i coniugi ricevono una rendita di vecchiaia o d’invalidità, se il matrimonio è sciolto in seguito a un divorzio o a una dichiarazione di nullità, se uno dei coniugi muore e l’altro riceve già una rendita di vecchiaia o d’invalidità. Dopo il divorzio gli ex coniugi possono richiedere la divisione dei redditi presso una delle casse di compensazione cui hanno versato i contributi. La domanda di divisione dei redditi può essere inoltrata separatamente da ciascuno degli ex coniugi. Se entrambi gli ex coniugi omettono di avviare la procedura per la divisione dei redditi, le casse di compensazione procedono automaticamente allo splitting, al più tardi al momento del calcolo della rendita. Un cordiale saluto. all’associato del settore Edile, Alfonso Ussia di Luino, e a tutti i familiari, per la prematura scomparsa del caro fratello Giovanni. a Renato Galli di Vacallo, socio segretariato Mendrisio e familiari tutti, per la morte del papà Arnoldo. all’associato della sezione AAPI Mendrisio, Aurelio Pellegrini di Chiasso, e familiari tutti, per la morte del papà Luigi. ad Adriano Ponti di Salorino, socio segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa della mamma Alba. ai figli Giuseppe Montagnana, socio AAPI del Luganese, e Ida, per la scomparsa della cara mamma Leocadia Galvani. ad Adolfo Martini, socio della sezione AAPI Locarno e Luciano Ragazzi, della sezione Artigianato Locarno, per la scomparsa del fratello, rispettivamente suocero prof. Giuseppe Martini. Condoglianze che estendiamo anche a tutti i familiari e parenti. a Martino Fiori, socio della sezione Forestali Locarno e Flavio Fiori, della sezione Disegnatori Locarno, per la scomparsa della sorella, rispettivamente zia Silvana. Condoglianze che estendiamo anche a tutti i familiari. ai familiari, in particolare alla figlia Paola, socia della sezione Dipendenti case per anziani di Locarno, per la scomparsa di Ismeria Ottolini, socia della sezione AAPI Locarno. agli associati del segretariato Tre Valli, Johnny e Laura Gargioni per la dipartita del papà Graziano. ai soci del segretariato Tre Valli, Giorgio e Sergio Pellanda - Lucchini per la dipartita della cara mamma Lidia. a Simone Barloggio, socia segretariato Tre Valli, e parenti tutti, per la scomparsa della sorella Antonietta Campagna, socia AAPI. alla moglie Maria Ilda, ai figli Mario e Cecilia, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Casimiro Francesco Japal, socio AAPI del Luganese. Antonio Cartolano Coordinatore Patronato ACLI SvizzeraI ■ VITA NOSTRA Auguri a Leonardo Ciminella di Varese, fedele socio del segretariato di Mendrisio dal 1965, che raggiunge la meritata quiescenza dopo una lunga carriera lavorativa alla ditta Rex Sa di Mendrisio. Felicitazioni a Willi Gerletti di Ossuccio, socio settore Elettricisti, e a Maddalena Guffanti, per la nascita di Michele, al quale auguriamo un futuro ricco di ogni bene. Ai neo genitori tanti cari auguri anche in occasione del matrimonio che sarà celebrato sabato 13 marzo. a Dino Bonetti di Traona, socio settore Edile, e a tutti i familiari, per la nascita di Stefano, primo nipotino. Auguri nonno! a Walter Cucchi di Talamona, socio settore Edile e a Silvia, per la nascita di Mattia, al quale auguriamo un futuro sereno accanto al fratellino Nicolò e ai nonni Franco ed Atene. Condoglianze alla moglie Rina, al figlio Tarcisio, socio Dipendenti dello Stato, e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Ido Pestoni di Monte Carasso. a Marilena Capitani di Senago e famiglia, socia segretariato di Mendrisio, per la morte del caro papà. a Giancarlo Lanfranconi di Laino Intelvi, socio settore Edile, e familiari tutti, per la scomparsa del caro papà Lanfranco. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano Redattrice responsabile Benedetta Rigotti Segretaria di redazione Maurizia Conti Redazione e amministrazione via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551, fax 0919242471, e-mail [email protected] Stampa Corriere del Ticino SA via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Il Lavoro Tiratura confermata REMP 41.370 copie In memoria a due anni dalla scomparsa, 14 marzo 2005, ricordiamo con affetto Mons. Giuseppe Torti, vescovo di Lugano dal 1995 al 2003. Kovive cerca 50 famiglie ospitanti in Ticino per bambini in difficoltà Info: Angela De Camilli Tel. 078 6903636 www.kovive.ch [email protected] Cercasi subentrante appartamento 2 Locali e 1/2 anche con sussidio Tenero Resid. Gerbione, 4 piano Libero dal 1° aprile Tel. 079 3311828 Cinzia, Tel. 079 4302120 (portinaia) Capobianco Augusta Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Vicepresidente: Bruno Ongaro Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e Copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano: Dario Tettamanti Mendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli