lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 5 novembre 2015 - Anno XC - N.17 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagine 2-3 Prossimo numero: 19 novembre 2015 Cantone Tra polemiche, dibattiti e voglia di futuro pagina 5 Job Contact Una squallida reazione pagine 6-7 Progetto LIFT Sperimentale ma concreto! pagine 11-14 Speciale 20 anni CFP pagina 5 11 Edilizia Rinnovare non significa posticipare Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro In margine a due rapporti sul mercato del lavoro e sull’economia cantonale Rilanciare il dibattito sullo sviluppo del Cantone Tra polemiche e voglia di futuro Tra muri e strade MEINRADO ROBBIANI La situazione del mercato del lavoro e le traiettorie di sviluppo del Cantone hanno abbondantemente occupato l’attualità delle ultime settimane, non mancando di innescare una riflessione promettente sul futuro ma anche di accendere infuocate polemiche sul presente. MEINRADO ROBBIANI La lente dell’IRE sul mercato del lavoro Ad aprire le danze è stato lo studio sulla situazione del mercato del lavoro condotto dall’IRE su incarico della SECO (Segreteria di Stato dell’economia). Gli hanno subito fatto eco le ire (in minuscolo ma non minuscole) del mondo politico, che aveva sollecitato l’approfondimento ma che ne confuta con vigore i risultati. È soprattutto contestata la conclusione più cruciale del rapporto e cioè l’assenza di un fenomeno significativo di sostituzione della manodopera locale. Posti in aumento ma già occupati Al di là di alcuni eccessi nei quali è caduta la diatriba contro l’IRE, il rapporto di questo istituto è effettivamente viziato da carenze manifeste. Una prima grande lacuna sta nell’avere puntato i riflettori sulla sostituzione in senso stretto (licenziamento di un residente per sostituirlo con un frontaliere), tralasciando di sondare con cura il fenomeno ben più decisivo e imponente delle barriere al collocamento. Malgrado una favorevole progressione dell’occupazione, che avrebbe consentito di riassorbire una fetta consistente di disoccupazione, chi ha desiderato immettersi nel mondo del lavoro (giovani) o reinserirsi (disoccupati) si è trovato sovente la strada sbarrata poiché i posti venivano capillarmente occupati da nuove entrate di manodopera estera (frontalieri o residenti di recente arrivo). Aspetti trascurati Rinunciando a radiografare questo fenomeno, l’IRE ha finito per sorvolare su aspetti emblematici che gli sono collegati. Si è così omesso di investigare la relazione tra i livelli salariali, in tangibile discesa, e le possibilità per la manodopera locale di andare ad occupare posti mal retribuiti. Nel contesto odierno, occupazione e livelli salariali sono intimamente intrecciati; ignorandolo, si compromette sul nascere la fotografia del mercato del lavoro che si intende scattare. Manca pure un’adeguata analisi della contraddizione, emersa durante i periodi di calo congiunturale, tra la crescita della disoccupazione e il contemporaneo incremento del numero di frontalieri. È un paradosso che rimane privo di un tentativo rigoroso di approfondimento. Sul versante del- le imprese si è poi sottovalutata la tendenza a preferire manodopera frontaliera poiché disposta a percepire retribuzioni inferiori. Nello studio dell’IRE ci si è arresi alla tesi angelica delle imprese che asseriscono - bontà loro - di basare le loro scelte solo sul livello di professionalità dei candidati. In questo ambito non si è nemmeno andati a esplorare la politica e i meccanismi effettivi di assunzione delle imprese di recente insediamento, che mirano perlopiù ad abbinare i vantaggi offerti dal contesto svizzero con il mantenimento di parametri retributivi italiani facendo prioritariamente capo a manodopera frontaliera. re il nostro territorio. Attingendo peraltro anche ad altri contributi recenti ( il rapporto dello stesso IRE «Ticino Futuro» e il rapporto del BAK di Basilea sull’analisi dei settori ticinesi) inietta un opportuno impulso di riflessione che merita di essere raccolto. Un abbinamento indispensabile Partendo dai due rapporti, ben venga un aperto e serrato dibattito sia sul presente (rapporto IRE), sia sul futuro (rapporto Baranzini). Anche la polemica attorno al primo sia utilizzata quale occasione per cogliere la stretta congiunzione tra il tema del mercato del lavoro e quello dello sviluppo economico. Solo un mercato del lavoro equilibrato consente all’economia di puntare, partendo da presupposti solidi, ad uno sviluppo di lungo termine. Tra mercato del lavoro ed economia sussiste cioè un parallelismo infrangibile. Si devono conseguentemente spegnere le distorsioni che affliggono il mercato del lavoro e tratteggiare nel contempo il tracciato di uno sviluppo economico che diffonda benessere nella popolazione. Il cantiere è dei più impegnativi ma è inderogabile. Un degrado ignorato Un secondo gruppo di carenze nasce dal non avere prestato attenzione agli aspetti qualitativi dell’occupazione. Il mercato del lavoro è oggi più disordinato, distorto e insicuro. Il suo tasso di flessibilità (con i conseguenti fattori di precarietà) si è notevolmente dilatato. Basti considerare la possibilità per le agenzie di collocamento di reclutare manodopera interinale anche oltre frontiera oppure la facoltà per le imprese locali di assumere manodopera fino a 90 giorni annui con una semplice notifica. Per non poi scordare il lavoro distaccato, con i suoi corollari di appalti e subappalti difficilmente controllabili. Nessuna considerazione I n s e r z i o n e nemmeno per il degrado delle condizioni di lavoro più volte denunciato dal sindacato né per lo scaFONDAZIONE TICINESE dimento della cultura e PER IL 2° PILASTRO dell’etica imprenditoriale, con un crescente numero Via Morée 3 – CP 1344 di aziende che concepi6850 MENDRISIO-STAZIONE sce la libera circolazione come un regime privo di regole dove tutto è conL’altra cassa pensioni sentito. Guardando alle traiettorie di sviluppo Dopo l’IRE, le danze sono proseguite a pochi giorni di distanza con la presentazione di un rapporto elaborato dal prof. Baranzini, al quale il Dipartimento Finanze ed Economia ha agganciato la volontà di rilanciare il confronto sulle traiettorie di sviluppo del Cantone. Il documento evidenzia i punti di forza ma anche di fragilità del Ticino, per additare i campi sui quali investire energie e risorse allo scopo di fare cresce- al servizio delle piccole e medie Imprese Ticinesi Costi amministrativi solo lo 0.5% sui salari assicurati 2.5% interesse su tutto l’avere di vecchiaia Sito web: www.ftp2p.ch E-mail [email protected] Telefono: 091 922 20 24 Telefax: 091 923 21 29 Bilancio tecnico al 30.09.2014 109.43% G li stimoli forniti dal documento del Prof. Baranzini e dai rapporti dell’IRE e del BAK sullo sviluppo del Cantone offrono l’opportunità di ridare fiato ad una appassionata voglia di futuro. Le preoccupazioni del presente, generate in particolare da un mercato del lavoro sotto pressione, impongono sì una vigorosa presa a carico delle difficoltà attuali ma non devono impedire che si tenga contemporaneamente rivolto lo sguardo verso obiettivi di sviluppo e di benessere proiettati sul più lungo termine. Guardando alla realtà odierna spicca invece, soprattutto da parte del mondo politico, un appiattimento eccessivo ed in parte strumentale sul presente. Ne fa stato l’esasperazione dei temi collegati alla libera circolazione e al frontalierato. Condizioni preliminari Ben venga perciò un confronto capillare sulle traiettorie di sviluppo del Ticino. Affinché l’esercizio sia fruttuoso è necessario che siano date alcune condizioni preliminari quali una più convinta presa a carico del futuro del Cantone, la volontà di abbinare protezione interna e apertura verso l’esterno, un saldo aggancio delle imprese e dell’economia al territorio grazie ad un intensificato dialogo sociale. Apertura come condizione di sviluppo Non si danno prospettive di sviluppo senza apertura verso l’esterno. In un contesto intriso di connessioni e interdipendenze, che superano di gran lunga il perimetro delle stesse nazioni, lo sviluppo è inscindibile da intensificate relazioni e collaborazioni tra aree diverse anche al di sopra dei confini nazionali. La dimensione ridotta del Ticino, la sua ubicazione periferica e la vicinanza al confine con il nord Italia rendono tanto più ineludibile l’apertura verso l’esterno. È una condizione di sviluppo economico ma è anche un’occasione per puntare ad acquisire un ruolo di raccordo tra la Confederazione e la vicina Italia che assegni al Ticino una funzione strategica di portata nazionale. Protezione come condizione di apertura Non si dà però apertura senza un parallelo incremento delle protezioni contro le ricadute talvolta sfavorevoli di un contesto più aperto. In assenza di protezioni efficaci si finisce infatti per essere tentati dal ripiegamento su se stessi e dall’isolamento. Nell’ambito del mercato del lavoro occorre perciò adottare norme legali più severe, correggendo le lacune di un ordinamento sfasato rispetto al nuovo orizzonte di libera circolazione. È pure indispensabile migliorare la regolazione delle condizioni di lavoro, colmando i vuoti contrattuali che un padronato sonnecchiante fatica a bonificare. 3 Fare tessuto Affinché lo sviluppo abbia radici solide deve potersi tradurre in benessere diffuso. Il consolidamento dell’economia e delle imprese deve cioè andare di pari passo con la crescita del territorio. Questo parallelismo è difficilmente immaginabile se non ci si muove in un contesto di dialogo e collaborazione tra le imprese e le forze sociali, in primis il sindacato, in modo da agganciare gli obiettivi economici a quelli sociali. Un Ticino più solido e competitivo necessita cioè di imprese e associazioni padronali capaci di «fare tessuto», di parlare e lavorare con le forze sociali. Non solo muri Il mondo della politica, oggi sovente intento a erigere muri con strenua frenesia, non può che trarre beneficio dall’incitamento a guardare al futuro e alle strade che vi portano. D’altronde le due cose si integrano; solo muri senza strade non portano lontano mentre strade senza muri protettivi sono esposte a rischi insidiosi. Se il dibattito anche acceso degli scorsi giorni (rapporto IRE e rapporto Baranzini) rafforzasse la consapevolezza di questo irrinunciabile intreccio tra muri e strade non sarebbe passato invano. È da un lato necessario innalzare protezioni più efficaci soprattutto a tutela di un equilibrato mercato del lavoro ma è dall’altro opportuno lasciare spazio alle strade che orientano verso il futuro. Di revoca in revoca Carenze di discernimento all’Ufficio della migrazione MEINRADO ROBBIANI Situazione concreta: Ausiliaria tuttofare, nubile, occupata dal 2003 presso una ditta che gestisce cantine nei grandi cantieri edili. Turni di lavoro particolarmente disagiati (sovente impegnata dalle ore 02.30 di notte fino alle 12.30). Indotta ad alloggiare negli alloggi messi a disposizione dal datore di lavoro per essere reperibile e svolgere più agevolmente i turni di lavoro. Madre e sorella residenti nel sud Italia. Cosa sostiene l’Ufficio della migrazione? Asserendo che il suo centro di vita e di interessi non è situato nel nostro Paese ma all’estero e più precisamente dove vive la madre, non solo le nega il permesso di domicilio recentemente richiesto ma le revoca persino il permesso di dimora che possiede da dodici anni, ingiungendole di lasciare la Svizzera nell’arco di due mesi. Richiede un certo sforzo mentale immaginare che una lavoratrice di 36 anni, da oltre una dozzina di anni a più di 1’300 chilometri di distanza dal domicilio della madre e della sorella, continui a rimanere aggrappata alle gonne materne tanto da poterla considerare appartenente all’economia domestica della madre. Per l’Ufficio cantonale della migrazione va invece da sé. Quello descritto non è purtroppo un caso isolato. Le segnalazioni di questo genere tendono ad aumentare. L’inflessibilità, con la quale gli ingranaggi dell’Ufficio della migrazione stanno cercando di scovare e colpire chi è sospettato di avere un cordone ombelicale con l’estero, sta infoltendo l’elenco delle revoche. L’OCST ha già avuto modo di stigmatizzare le minacce di revoca del permesso formulate all’indirizzo di persone residenti che usufruiscono di assegni familiari integrativi o di prima infanzia poiché considerate beneficiarie di prestazioni assistenziali. Si è ora di fronte ad un ulteriore filone di revoche, ruotante attorno al concetto di centro di vita e di interessi. Emerge una linea di inasprimento che travalica l’obiettivo – peraltro condivisibile – di combattere gli abusi per collocarsi su un terreno visibilmente carente di discernimento e di senso della misura. Nel clima odierno di preoccupazione per gli effetti della libera circolazione, questo indirizzo rischia di passare inosservato e di sollevare obiezioni solo sporadiche. L’at- tuale contesto di diffidenza e di inquietudine non dispensa tuttavia dal salvaguardare quel soffio di equità senza il quale la vita collettiva si affloscia. Al Dipartimento delle Istituzioni si chiede perciò di indicare con chiarezza gli obiettivi e la linea che intende perseguire. Solo in questo modo è possibile innestarvi un dibattito aperto e opzioni trasparenti. Il Consiglio di Stato è sollecitato da parte sua a dire se si riconosce in questa linea. Nel farlo, oltre ai preminenti aspetti umani che solleva, dovrebbe anche considerare che gli eccessi qui evidenziati, in aggiunta ad altre forzature recenti, potrebbero incrinare ulteriormente le relazioni con l’Italia. In questa eventualità verrebbe a trovarsi a disagio la posizione negoziale della Confederazione in un momento di trattative delicate sulle questioni fiscali. In una visione di lungo termine, il governo cantonale dovrebbe al contrario favorire quel ruolo di cerniera tra la Svizzera e l’Italia che potrebbe conferire al nostro Cantone una funzione strategica di interesse nazionale, facendone un perno ineludibile delle relazioni economiche e politiche tra i due Stati. 4 Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro Frontalieri Trattative per il rinnovo del Cnm dell’edilizia principale Approvati in Senato gli emendamenti su prepensionamenti e monitoraggio fiscale Rinnovare non significa posticipare ANDREA PUGLIA D opo mesi di lavoro e di parziali delusioni, il Senato italiano ha approvato le proposte scritte dal Senatore Mauro del Barba in collaborazione con i sindacati OCST, Syna e Cisl. Si tratta di due importanti emendamenti inseriti nella legge-proroga della voluntary disclosure, ovvero la pratica di riemersione dei capitali non dichiarati detenuti da cittadini residenti in Italia. In particolare si è proposto di poter regolarizzare i prepensionamenti con l’aliquota del 5% e di estendere l’esonero dagli obblighi di monitoraggio fiscale ai cointestatari e beneficiari di procure o deleghe sul conto salario del frontaliere. Affinché il tutto diventi legge è ora necessaria anche l’approvazione della Camera dei Deputati, un passaggio che ancora non ci permette di considerare i due emendamenti come del tutto ufficiali. Presentiamo nel dettaglio i contenuti delle due proposte. Prepensionamenti tassati al 5% Tra i vari capitali regolarizzabili tramite la voluntary disclosure vi sono anche le rendite di prepensionamento erogate da enti svizzeri (es. FAR, RESOR, ecc.). Fino ad oggi si tendeva a tassare queste rendite con le aliquote IRPeF previste per le rendite pensionistiche italiane. Con il primo emendamento si è invece chiesto di poter regolarizzare i prepensionamenti pagando unicamente il 5%, ovvero la stessa aliquota già riservata per legge alle rendite AVS. Si tratterebbe di una svolta storica che porrebbe la parola «fine» ad una battaglia durata per anni. Perché infatti tassare il prepensionamento con le aliquote IRPeF italiane, quando la rendita AVS da sempre viene tassata per legge al 5%? Inoltre non sempre le indicazioni dei commercialisti erano chiare e molti non hanno dichiarato queste rendite convinti che si trattassero di importi parificabili ai salari (quindi non tassati in Italia, perlomeno per i frontalieri residenti in fascia di frontiera). Come detto in apertura si tratta di un emendamento interno alla legge che regola la voluntary disclosure. Ne consegue che in caso di conferma per il momento la tassazione al 5% varrebbe solo per coloro che devono regolarizzare le rendite non dichiarate in passato. Il prossimo passo sarebbe poi garantire che l’aliquota del 5% diventi ordinaria anche per le rendite future. Esonero soggettivo dagli obblighi di monitoraggio fiscale per i cointestatari e beneficiari di procure o deleghe sul conto salario del frontaliere. Grazie al secondo emendamento si vuole estendere l’esonero dagli obblighi di monitoraggio fiscale anche ai cointestatari e ai beneficiari di procure o deleghe sul conto corrente del frontaliere. L’unica condizione è che il conto sia alimentato unicamente dai salari dell’intestatario. In generale ogni cittadino residente in Ita- lia con un conto corrente all’estero, è tenuto ad effettuare il monitoraggio fiscale, ovvero a compilare il riquadro RW del modello UNICO per denunciare tutti gli averi detenuti all’estero (soglia di esenzione di 10’000 € fino al 2014, 15’000 € per il 2015). Il frontaliere in attività è tuttavia esonerato per legge dall’effettuare il monitoraggio fiscale qualora sul proprio conto abbia maturato unicamente i propri salari (in tal caso egli sarà tenuto a dichiarare soltanto la giacenza media del conto, peraltro solo se essa è superiore a 5’000 €). Se però il conto viene cointestato con un altro soggetto che non è frontaliere (esempio il coniuge), quest’ultimo fino ad oggi non era esonerato dal monitoraggio fiscale e pertanto avrebbe dovuto compilare ogni anno il riquadro RW del modello UNICO. Lo stesso vale anche per i beneficiari di procure o deleghe. Un clamoroso gap del sistema ma che fino ad oggi vincolava questi soggetti ad effettuare la voluntary disclosure, pena il rischio di dover pagare pesanti sanzioni. Ebbene, con l’emendamento presentato in Senato si vuole scongiurare del tutto questo pericolo. Vale sempre quanto detto sopra: l’emendamento esonererebbe questi soggetti dall’obbligo di fare la voluntary disclosure, senza tuttavia poter contare su di un’applicazione automatica del provvedimento anche per le prossime stagioni fiscali. Ora non ci resta che attendere l’esito della decisione della Camera. Clinica Luganese ROCA Assemblea del personale Fissate le nuove indennità per lavoro notturno e festivo L a Commissione interna della citata clinica, unitamente alle organizzazioni sindacali OCST e Vpod invita a partecipare i dipendenti all’assemblea del personale che si terrà Martedì 10 novembre alle ore 18.00, presso la sala Mansarda (terzo piano dell’istituto San Carlo, accanto alla Clinica). Durante l’assemblea verrà discusso il seguente ordine del giorno: • Presentazione della Commissione interna • Modifiche e applicazione del Regolamento interno • Progetti futuri della Commissione interna • Richieste di fine anno (scatti di anzianità, carovita,...) • Clima di lavoro • Informazioni sindacali • Eventuali Alla fine dell’assemblea verrà offerto un gustoso aperitivo. Vi aspettiamo numerosi! A lla fine dello scorso anno vi avevamo informati del raggiungimento di un accordo di massima relativo al riconoscimento delle indennità per lavoro notturno e festivo anche durante le vacanze. La concretizzazione di questo accordo è stata più lunga e complessa di quanto ci aspettavamo e solo recentemente siamo giunti ad una decisione condivisa dalle parti. In concreto quindi l’indennità per lavoro festivo (sabato, domenica e giorni festivi ufficiali) sarà portata da fr. 5.- a fr. 5.60.-, quella per lavoro notturno (dalle 21.00 alle 23.00 e dalle 6.00 alle 7.00) da fr. 5.90.- a fr. 6.60.-. Questo con effetto retroattivo al 1. gennaio 2015. L’aumento delle indennità comprende il supplemento per le assenze quali le vacanze, malattia, infortunio, eccetera. L’articolo 31 del ROCA sarà modificato di conseguenza. L’accordo dovrà essere sottoscritto da ogni singolo istituto, ma non abbiamo dubbi che ciò avverrà. Con questo accordo si conclude finalmente, con esito che riteniamo positivo, una vertenza che si trascinava da troppi anni. NUOVO ORARIO OCST STABIO Sindacato: martedì dalle ore 12.30 alle 17.30 Ufficio INAS: giovedì dalle ore 12.00 alle 17.30 Per ulteriori informazioni rivolgersi al Segretariato di Mendrisio, Via G. Lanz 25, Tel. 091 640 51 11 PAOLO LOCATELLI L e trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello dell’edilizia sono ad uno stallo: gli impresari stanno facendo di tutto per evitare il confronto negoziale con i sindacati. Le questioni in sospeso sono tre. La prima è la trattativa salariale; per l’OCST è infatti importante che dei proventi raccolti in questi anni di euforia edile beneficino anche i lavoratori, che sono il vero motore del settore. Necessaria è poi una discussione tempestiva, seria e approfondita sul finanziamento del fondo Pean che alimenta il prepensionamento a sessant’anni. Il timore è che la SSIC-CH punti a rimandare la discussione fino a che la situazione finanziaria del fondo diventi insostenibile per poter poi imporre la propria idea di risanamento: aumentare il contributo a carico dei lavoratori, diminuire le prestazioni per i dipendenti e spostare l’età di pensionamento da 60 a 62 anni. Qui la posta in gioco è troppo alta: i lavoratori del settore edile fanno un lavoro usurante ed hanno bisogno di questo, e non di un altro, modello di pensionamento anticipato. La terza richiesta dei sindacati è che vengano migliorate delle misure contrattuali: dal lavoro sotto alle intemperie a misure anti-dumping, per evitare, ad esempio, che i lavoratori vengano assunti simulando qualifiche più basse. Per difendere le proprie rivendicazione nei confronti di un padronato che rifiuta il confronto campando scuse che non stanno né in cielo né in terra, il sindacato OCST chiama a raccolta i lavoratori per la grande manifestazione che si terrà a Bellinzona lunedì 9 novembre prossimo. La posta in gioco è un periodo di vuoto contrattuale del quale soffriranno i lavoratori, ma anche le imprese che non saranno più protette contro la concorrenza sleale. EDILIO Storie di regole obsolete I l presidente nazionale della SSIC, il ticinese Gianluca Lardi, durante la sua campagna elettorale per il Consiglio nazionale si è lasciato talvolta andare a discutibili affermazioni. La perla del mese di settembre: secondo il nostro teorico della modernità e del progresso è ingiusto (per l’azienda ovviamente), o meglio è una, per dirla come il nostro, «una regola obsoleta», che i lavoratori conservino la propria qualifica, e quindi la propria classe salariale, quando cambiano datore di lavoro (come prevede il CNM). Detto in un cantone dove il numero dei lavoratori senza qualifica (manovali) è triplicato nel volgere di pochi anni, l’autorevole affermazione desta sorpresa. Ma come, si spende e si fa molto per la formazione professionale dei lavoratori edili e poi se ne banalizza l’importanza? Non sarà che l’obiettivo (malcelato, perché il ragionamento non ha evidentemente nessun tipo di fondamento) è quello di tarare i salari verso il basso? O peggio ancora, per rubare il mestiere alle agenzie interinali di collocamento scambiandosi tra le imprese il proprio personale low cost? Mobilitazione del settore edile Bellinzona - Espocentro Lunedì 9 novembre 2015 Ritrovo Assemblea Pranzo Corteo dalle ore 9:00 dalle ore 11:00 dalle 12:00 alle 13:00 dalle ore 13:30 Ritrovi regionali Locarno Palazzetto FEVI, dalle 07:00 Lugano Posteggio Ex-Campari – Via La Santa dalle 07:00 Mendrisio Mercato Coperto, dalle 07:00 BellinzonaEspocentro, dalle 09:00 Poi tutti all’Espocentro di Bellinzona! IL PUNGOLO Job Contact: dall’impresa una reazione squallida N ell’aprile dello scorso anno l’OCST segnalava alla Sezione del lavoro - e questa al Ministero pubblico presunte violazioni contrattuali e legali perpetrate dall’agenzia di lavoro temporaneo Job Contact. Si era infatti entrati in possesso di una copiosa documentazione che avvalorava l’ipotesi di gravi infrazioni. In considerazione della rilevanza e vastità degli addebiti, auspicare che dopo circa 19 mesi le indispensabili verifiche si avviino a conclusione e possa essere chiusa questa vicenda non dovrebbe stupire nessuno. Nessuno tranne la Job Contact stessa che, rovistando tra i termini di un frasario viscerale, ha reagito con un comunicato dai toni deliranti ad una interrogazione parlamentare dove si sollecita la conclusione degli accertamenti amministrativi. Eppure, se avveduta e lungimirante, l’impresa avrebbe interesse a liberarsi da un passato pesante che ne zavorra tuttora l’immagine. Portare chiarezza e chiudere un capitolo probabilmente poco edificante contribuirebbe pure a smussare le tensioni che ancora in parte condizionano le relazioni esterne dell’impresa (si vedano le denunce penali che brandisce con una certa facilità). Se invece di cedere ad insulse reazioni l’impresa avesse letto con più attenzione l’interrogazione parlamentare, avrebbe notato che vi viene ribadito il principio della presunzione di innocenza e viene soprattutto riconosciuto all’attuale dirigenza di avere impresso 5 una correzione di rotta. Una correzione che non può tuttavia cancellare con un colpo di spugna il passato e i suoi eventuali eccessi. Auspicare che vengano ultimate le opportune verifiche e, in caso di gravi inadempienze, vengano adottati i relativi provvedimenti rientra nella logica delle cose. La nuova dirigenza, dimostrando di avere imboccato una strada autenticamente diversa, non tema di fare i conti con il passato e con i suoi eventuali abusi, in modo da poterli accantonare definitivamente. Illudersi di farli sparire infangando chi ha solo inteso portarli alla luce e attende chiarezza sulle responsabilità della dirigenza passata è un esercizio inutilmente autolesivo e maldestro. M.R. 6 Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro Giovani LIFT: un progetto ancora sperimentale ma già concreto In Ticino, quando sentiamo la parola Lift, viene spesso automatico il collegamento con l’ascensore. In realtà nel nostro cantone la parola per taluni ricopre molta più importanza di un «semplice» ascensore: è infatti l’acronimo di Leistungsfähig durch individuelle Förderung und praktische Tätigkeit (trad: efficienti grazie a un sostegno individualizzato abbinato ad un’attività pratica). Andando più nel dettaglio, si tratta di un progetto rivolto a giovani di terzaquarta media. Ma progetto di cosa? so, volto a un bene globale della persona che un’occasione. Tramite Lift spesso riusciamo a le permetta di guardare al futuro con fiducia. fornire questa occasione. Con un processo di Partecipando i ragazzi riescono a maturare accompagnamento mirato cerchiamo di sopprima, a svolgere un processo interiore che perire alle carenze del singolo». Per un profano consente di sviluppare determinate capacità verrebbe da chiedersi in cosa si distingue da che magari da soli non sarebbero un normale stage orientativo, riusciti a sfruttare. Aiutiamo e di quelli che spesso si prepariamo la transizione fanno in quel perio«Dopo un anno di LIFT ho tra la scuola media e il do scolastico e che capito cosa voglio fare, quale percorso percorso post-obbligarisultano sovente devo fare per arrivare a raggiungere i torio (secondario II). Mi decisivi per la futura miei obiettivi» piace ricordare che il 98% «carriera»… «Gli uffici degli studenti ticinesi non terdi orientamento svolgomina il proprio percorso formativo no un lavoro molto imporcon le scuole medie. Si tratta dunque di una tante ma diverso: hanno a che fare scelta fondamentale». Parlando con il nostro con giovani a cui dare informazioni e stimoli A CURA DI GIORGIO DONINI interlocutore, ci accorgiamo come Lift non sia per il progetto post-obbligatorio in consulensemplicemente uno dei tanti e importanti pro- za personale o con i genitori. Non possiamo bbiamo scambiato quattro chiac- getti atti ad aiutare i giovani in età scolastica. paragonare: il progetto Lift come detto è una chiere con Luca Bischof, docente Infatti si esula dal contesto scolastico, si ar- scuola di vita, rivolta a ragazzi maggiormente di matematica e scienze alle Scuole riva quasi a una scuola di vita: «I ragazzi una in difficoltà che necessitano un accompagnamedie di Viganello, che segue il provolta a settimana e per 12 mento più intenso e prolungato, di conseguengetto insieme ad altre due colsettimane (di norma il za più tempo abbiamo meglio è. «Grazie a quel lavoro leghe (Lilliana Montorfani e mercoledì pomerigOvviamente non tutti coloro che partecipano sono maturato e ho imparato Suzana Antonic): «Lift è una gio) effettuano 3 ore godono degli stessi benefici. Alcuni ragazzi, molte cose» risposta concreta ed efficace di lavoro presso una terminato il percorso, sono riusciti laddove per una fascia di popolazione ditta. Questo permette mai avrebbero pensato di farcela. Altri invece in difficoltà. Esso permette ai giovaloro, oltre a sviluppare una hanno incontrato maggiori problematiche, è ni con delle problematiche scolastiche, fami- determinata costanza, di vivere la realtà lavo- logico. Durante il percorso alcuni ragazzi hanliari, caratteriali ecc. di “ritrovarsi”, nel senso di rativa, comprendere il loro potenziale e capire no cambiato radicalmente idea riguardo il loro riuscire a trovare una strada, un nuovo percor- meglio i propri punti di forza e i limiti. futuro aderendo sempre maggiormente alla reIl connubio lavoro-scuola-accompa- altà senza rinunciare ai propri sogni. La persognamento ti insegna a usare le proprie na umana ha tantissime sfaccettature, risulta capacità, vi è una sorta di processo di impossibile pensare a un percorso standard attivazione. L’accompagnamento da per ognuno. Ogni ragazzo va preso singolarparte dei docenti Lift è importantissi- mente, spetta a noi docenti Lift capire da che mo». Durante l’anno scolastico, per i parte andare». ragazzi, vi è un incontro settimanale di un’ora con i docenti Lift «la cui figura Il lavoro che permette di maturare e crescere La vita adulta è volente o nolente, scandita e è estremamente rilevante. Il docente a mio parere non è semplicemente un do- regolata dal lavoro. Genera in noi processi ed cente, è qualcosa in più, che va oltre al emozioni, a volte positivi altre negativi. Come trasmettere le competenze scolastiche, spesso accade per gli adulti, svolge quindi specialmente quando si tratta di un pro- anche nei ragazzi una funzione decisiva: «L’esperienza lavorativa aiuta a interiorizzare la regetto come questo». altà, ad avere contatti con gli adulti. Si inizia gradualmente a pensare al futuro Prevenire è meglio che curare e ci si avvicina al signifiCome in molti ambiti, pricato di lavoro inteso ma si interviene me«Il progetto LIFT mi ha fatto come assunzione glio è. Sembra una maturare e tolto delle paure; ringrazio il di responsabilità, frase fatta e sconProf. per l’aiuto che mi ha dato e per quello portare a termine tata, ma a volte che ha fatto per me» un compito imnon ce ne rendiamo portante di almeno conto: «Nonostante 12 settimane con impesia ancora in una fase gno. Entrando a contatto con sperimentale, Lift è il progetto di prevenzione più anticipato a livello di il mondo del lavoro, o meglio, il mondo degli età (13-15 anni) attualmente in vigore. adulti, il ragazzo sviluppa spesso delle domanCerchiamo di svegliare il giovane dall’in- de interiori, che portano ad avanzare nel profante, sono ragazzi che hanno bisogno cesso di maturazione. Abbiamo potuto osserdi mettersi alla prova, hanno bisogno di vare che questo genera poi un miglioramento A Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro significativo anche a livello scolastico. sempre è disponibile visti i tanti appuntamenti Il progetto ha come intenzione quella di co- che noi docenti giustamente abbiamo. Tanto struire una base per il proprio futuro. Concre- per portare qualche esempio a livello di impetamente chi partecipa al progetto Lift andrà a gni del progetto Lift: lezione settimanale con il scegliere una professione e cercherà un po- gruppo di allievi Lift, colloqui personali con gli sto di tirocinio. C’è chi ha trovato una scuola allievi, con la famiglia, con i docenti di classe, a tempo pieno adatta al proprio profilo. Oltre con i datori di lavoro, riunioni tra noi docenti che uno sviluppo personale serve anche a li- Lift di sede e cantonali, e anche con il gruppo vello orientativo, specialmente di accompagnamento del pronell’ultimo anno scolastigetto. co. Ma l’orientamenInoltre i numeri sono «Questo progetto mi ha to, le idee chiare, in costante cresciaiutata ad essere puntuale, più precisa derivano quando ta, vien difficile nel fare le cose, e la cosa che mi ha insegnato di uno ha sviluppato pensare a un aupiù è come stare con gli adulti e come dovevo stare una certa maturimento di docenti in gruppo; ed infine mi ha aiutato ad aprire gli tà, è qui che entra se non ci sono occhi sul mondo del lavoro e ad essere in gioco il lavoro del delle condizioni nella realtà» nostro progetto». adeguate che lo permettono, anche a livello Problemi? Tutti risolvibili! finanziario. Senza dimenticare che Da quanto descritto fin’ora parrebbe essere alcuni docenti hanno il timore del muoversi in un progetto idilliaco, senza problemi di sorta un campo che non è puramente il nostro, un e appoggiato da tutti. Una prevenzione che a ambito spesso nuovo. livello cantonale vede impegnati 8 docenti in Un altro problema rilevante è il fatto che al5 sedi SME (Balerna, Gravesano, Morbio Infe- cuni ragazzi hanno bisogno di più tempo di riore, Riva San Vitale e Viganello) e 70 ragazzi. quello attualmente a disposizione. Ma qui tocEppure c’è sempre un ma, un però, una dif- ca alle famiglie intervenire il più precocemenficoltà. Sicuramente anche per i docenti che te possibile» tiene a precisare aggiungendo intraprendono questo viaggio non è tutto rose inoltre «c’è anche la problematica del trovare e fiori: «L’impegno è tanto sia per noi docen- le ditte che si mettono a disposizione oppure ti che per i ragazzi che rinunciano a delle ore più semplicemente come far partecipare il radi tempo libero. I rapporti con ditte e persone gazzo all’attività lavorativa. Di fatto non tutti i sono frequenti, di conseguenza qualche pro- mestieri sono adattabili a dei giovani ragazzi blema logicamente nasce, ma personalmente e per un tempo così limitato. Partecipare a un penso sia tutto risolvibile collaborando. progetto di maturazione dei ragazzi è molto L’impegno richiesto è grande, dunque ab- bello, regala soddisfazioni, è questa la nostra biamo bisogno di tempo che purtroppo non grande spinta ad andare avanti». Nuove aziende sempre necessarie Per poter garantire continuità al progetto e un’adeguata offerta ai ragazzi, si cercano aziende che vogliono cimentarsi in questa splendida esperienza. In passato molte ditte hanno beneficiato della presenza di un volto nuovo e giovane, al di fuori dell’età standard (apprendistato ecc.). Non sono richieste particolari caratteristiche e l’impegno non è esorbitante. Ricordiamo che il progetto Lift a livello cantonale è supportato dalla Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-Ti), dall’Associazione Industrie Ticinesi e dall’OCST. A livello svizzero gode del supporto dell’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia come pure dall’Unione svizzera delle arti e dei mestieri. Coordinazione Svizzera romanda e Ticino Aude Métral [email protected] Ulteriori informazioni http://jugendprojekt-lift.ch/progetto-lift/ La parola ai ragazzi «Quando mi hanno proposto di seguire il progetto LIFT ho subito accettato, perché ero consapevole di aver bisogno di una mano per cominciare ad ambientarmi nel mondo del lavoro» «Ero contenta di lavorare lì, le persone mi hanno accolta bene, ma più il tempo in ufficio passava mi piaceva sempre di meno lavorare, cominciavo a perdere la voglia di andarci. Ma sono felice di aver fatto questo stage LIFT perché ho capito che un lavoro simile non fa per me, e in fin dei conti ora ho le idee più chiare» «A volte non ho molta voglia di andare a lavorare sapendo che alcuni dei miei compagni possono stare a casa, ma poi penso al futuro e mi rendo conto che sono avvantaggiata rispetto a loro. È bello sentire giudizi positivi nei miei confronti dalle persone che mi seguono al lavoro» «Mi aiuta a capire come funziona il mondo del lavoro, ad essere nella realtà. Mi aiuta a capire come i genitori tornano a casa dopo una giornata lavorativa, e, anche se noi lavoriamo solo 3 ore, ritorniamo stanchi, ma anche felici di quello che abbiamo potuto fare» «Anche se la datrice di lavoro ti richiama e ti 7 Il nostro interlocutore ci congeda lanciando una sorta di appello: «L’efficacia del progetto Lift è stata già dimostrata in breve tempo. Parecchi ragazzi hanno tratto beneficio dal percorso, in futuro a trarne beneficio sarà anche la società. Purtroppo non è semplice, il numero di ragazzi che avrà bisogno del progetto è destinato ad aumentare, come già accennato sopra. Ed è per questo che sarebbe un peccato non investire ulteriormente in questi ragazzi. Questo progetto è un’occasione per tutti noi!». «Spero che si continui a fare questo progetto perché può davvero aiutare moltissimi altri ragazzi» sgrida non ti devi arrabbiare e non devi neanche prendertela. Invece devi fare il contrario, rendertene conto e cercare di fare meglio, dimostrare che solo quella volta hai sbagliato, ma che la prossima volta lo farai bene» «Grazie al lavoro con persone più grandi sono diventata meno timida di quello che ero prima» «All’inizio della quarta media avevamo quasi tutti le idee in chiaro» «Il progetto LIFT mi ha indirizzato verso il mestiere che farò in futuro. Quel mestiere mi è piaciuto moltissimo, mi divertivo ad andare al lavoro. Ora ho una possibilità che mi prendano come apprendista» «Sono contenta di aver fatto parte del progetto LIFT anche se uno degli stage non mi è piaciuto. Grazie a questo progetto sono riuscita anche a migliorare a scuola in questi due ultimi anni, perché ho capito che bisogna dare il massimo per raggiungere il proprio obiettivo» «Il progetto LIFT mi ha permesso di conoscere vari lavori, ma mi ha anche tolto del tempo che di solito usavo per studiare. Ho dovuto iniziare ad organizzarmi durante la settimana trovando altri momenti di studio e, per finire, a scuola sono addirittura migliorato» 8 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale Trattative salariali 2016 Settore pulizie nella Svizzera tedesca I salari reali possono aumentare fino a 100 franchi! Condizioni di lavoro adeguate Nonostante la difficile situazione del mercato del lavoro, percettibile anche per le lavoratrici e i lavoratori del settore delle pulizie, il contratto collettivo di lavoro (CCL) che scade a fine anno ha potuto essere rinnovato fino al 2017. Nel quadro dei corsi di perfezionamento di Arc.Suisse, il 18 settembre 2015 si è tenuto presso l’Hotel Olten un incontro preparatorio alle trattative salariali organizzato da Syna. IRENE DARWICH* SELINA TRIBBIA* D D estinato non soltanto alle rappresentanze dei lavoratori (commissioni del personale e comitati di impresa), ma anche alle segretarie e ai segretari regionali e centrali, l’incontro è stato condotto dai tre responsabili dei settori Syna Industria, Artigianato e Servizi. A dispetto delle funeree prospettive di inizio anno, annunciate un po’ troppo precipitosamente sotto lo choc iniziale della soppressione del cambio minimo franco-euro, è emerso che nel 2015 l’economia svizzera si è mantenuta su buoni livelli e la disoccupazione è rimasta stabile. Addirittura, le previsioni relative al PIL parlano di una crescita media dello 0,8 percento nel 2015 e dell’1,4 percento nel 2016. Quest’anno il tasso d’inflazione sarà chiaramente negativo: -1,1 percento, stando alle previsioni. Un dato bellamente ignorato dall’industria sanitaria. Infatti, anche l’anno prossimo i premi di cassa malati sono destinati a crescere massicciamente, con un rincaro tra il 4 e l’8 percento. Significa che i risparmi risultanti dalle merci leggermente più a buon mercato andranno nuovamente in fumo, almeno stando ai calcoli realizzati per una famiglia di quattro persone. Siete in affitto e prevedete di trasferirvi, magari perché avete cambiato luogo di lavoro? In tal caso, sappiate che tra il 2005 e il 2015 l’indice delle pigioni è cresciuto del 15 percento, e che nello stesso periodo nelle re- gioni particolarmente sollecitate (agglomerato di Zurigo e Arco del Lemano) la rotazione degli inquilini ha determinato aumenti fino al 50 percento. Posizione sul contenuto delle trattative salariali Per tutti questi motivi Syna considera assolutamente realistico un aumento salariale di 100 franchi a titolo generale. In un contesto del genere, gli argomenti che alimentano i timori delle lavoratrici e dei lavoratori di perdere l’impiego sono assolutamente fuori luogo. In qualche ramo professionale è eventualmente possibile un aumento moderato di 50 franchi, soprattutto nel settore del turismo o nelle aziende che esportano esclusivamente nella zona euro che non hanno potuto beneficiare di importazioni più vantaggiose. Fornire solide basi di tattica negoziale La giornata sulle trattative salariali ha fornito ai partecipanti non soltanto informazioni oggettive sull’evoluzione economica, ma anche suggerimenti per preparare e condurre al meglio questo tipo di trattativa. Nel pomeriggio i contenuti sono stati tradotti in argomentazioni pratiche: alcuni negoziatori esperti hanno tentato di intricare i partecipanti in situazioni complesse. Ma noi abbiamo tenuto testa ai più disparati controargomenti, e grazie all’ottima introduzione al tema siamo riusciti a sfoderare sempre gli argomenti giusti! Legge federale sugli orari di apertura dei negozi: un colpo basso armonizzato? CLAUDIA STOECKLI* S yna ha espresso la propria opinione in merito alla citata legge, mettendone in dubbio l’efficacia economica e gli effetti per le lavoratrici e i lavoratori della vendita al dettaglio. Adducendo motivazioni prive di fondamento, la legge intende dilatare in maniera sproporzionata gli orari di apertura in tut- La formazione è pagante Il rinnovo del CCL per gli anni 2016 e 2017 garantisce le condizioni quadro per le lavoratrici, i lavoratori e i datori di lavoro e migliora la qualità del lavoro e di vita del personale. Per il futuro, i partner sociali intendono integrare questa evoluzione positiva con un altro importante capitolo: collegare in maggior misura il sistema salariale e il livello di formazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Foto: Allpura. Il CCL è stato prorogato *settore delle pulizie *Responsabile del servizio per la migrazione Commercio al dettaglio La legge federale sugli orari di apertura dei negozi (LANeg) esige dalle impiegate e dagli impiegati nella vendita al dettaglio un impegno di lavoro difficilmente sostenibile. Orari di apertura dei negozi fino alle 18 di sabato e addirittura fino alle 20 in settimana non incrementano le entrate: sono semplicemente troppo estesi! a undici anni il CCL del settore delle pulizie nella Svizzera tedesca crea le basi per condizioni di lavoro giuste e contribuisce alla continua professionalizzazione di questo ramo professionale. 53.000 lavoratrici e lavoratori e 1.850 imprese sono attualmente assoggettate al CCL. Syna e gli altri partner sociali hanno dunque fatto il possibile affinché le lavoratrici e i lavoratori potessero continuare a beneficiare dei diritti acquisiti. La situazione monetaria e gli sviluppi politici in Europa non sono molto confortanti, e a risentirne è anche il settore delle pulizie. Infatti, la delocalizzazione di impianti di produzione riduce le superfici soggette a pulizia e manutenzione. Meno lavoro viene ripartito su più personale, il che aumenta ulteriormente la pressione sui prezzi nel settore. Il CCL in sintesi Le condizioni quadro del CCL 20112015 rimangono complessivamente invariate, ma i datori di lavoro sono ora tenuti a rilevare il tempo di lavoro. Nell’esecuzione e nei controlli dei libri contabili, ciò dovrebbe facilitare la rintracciabilità delle indennità di trasporto e di pranzo dovute e comprovare le ore di lavoro, le ore supplementari e le pause effettuate. Le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di consultare in qualsiasi momento l’accertamento del loro tempo di lavoro. Nel 2016 non vi sarà nessun aumento dei salari minimi, ma dal 2017 in ogni categoria professionale vi saranno aumenti tra i 20 e i 50 centesimi l’ora – pari a una crescita dell’1,62 percento per il salario minimo inferiore. 9 ta la Svizzera – nonostante le regolamentazioni in materia di apertura dei negozi già adottate dai Cantoni e ripetutamente suffragate dal popolo. Syna ritiene questa manovra pericolosa e dannosa. Pericolosa perché nel commercio al dettaglio gli orari oltremodo prolungati peggiorano vistosamente le condizioni di lavoro e in alcuni casi rendono addirittura impossibile rispettare la legge sul lavoro. E dannosa perché il dibattito, pur affrontando un’importante sfida del commercio al dettaglio (il franco forte e il turismo degli acquisti ad esso connesso), presenta una soluzione che semplicemente non porta a nessun risultato economico. Con questa modifica di legge, una regolamentazione nazionale si imporrebbe su soluzioni improntate all’importate impostazione federalistica del Paese senza creare plusvalore. Che cosa possiamo fare, insieme? Il 24 settembre 2015 il Consiglio degli Stati ha deciso con una maggioranza risicata di non entrare in materia sulla modifica della legge; ora Syna e la sua organizzazione mantello Travail.Suisse stanno esercitando pressioni sul Consiglio nazionale affinché prenda la stessa decisione. I nostri affiliati ci hanno già conferito il chiaro mandato di lottare con tutti i mezzi contro questa revisione. Se diventasse co- munque realtà, Syna lancerà il referendum. Raccoglieremo le firme necessarie a tutelare i diritti delle impiegate e degli impiegati nella vendita al dettaglio e a permettere di trovare soluzioni più consone e sostenibili, nel pieno rispetto del federalismo elvetico. *segretaria centrale per il commercio al dettaglio Foto: Fotolia La legge federale sugli orari di apertura dei negozi peggiora le condizioni di lavoro nel commercio al dettaglio 10 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Interprofessionale Sindacato Formazione 5 novembre 2015 il Lavoro Entrevista com Francesco Genova, diretor da ENAIP A vent’anni dalla fondazione «A Suíça precisa de imigrantes» Le solide radici del CFP-OCST GIUSEPPE RAUSEO* Francesco Genova dedicou uma boa parte da sua vida a projetos de integração na Suíça. Desde 2012 que o psicólogo e teólogo de 51 anos é diretor da ENAIP. A ENAIP é uma instituição sem fins lucrativos que existe há mais de 50 anos. O seu objetivo é proporcionar formação e integração a pessoas que têm poucas oportunidades por motivos sociais, profissionais ou linguísticos. MICAELA MARQUES PINTO* Sr. Genova, como foi a sua chegada à Suíça como imigrante? Quando vim para a Suíça há mais de 30 anos, a situação não era fácil para os imigrantes. Eu tinha acabado de me formar em psicologia na Itália, mas na Suíça tive que fazer outros trabalhos de início. Não foi fácil começar a exercer a minha profissão. Primeiro tive que aprender a língua, depois mandar reconhecer o curso e criar os contatos necessários. Todas estas experiências influenciaram-me quando comecei a Micaela Pinto entrevistando o Diretor da ENAIP Francesco Genova desenvolver projetos de integração. Quais são os aspetos positivos e quais os aspetos negativos do seu trabalho? Um aspeto positivo é que a ENAIP é uma instituição de imigrantes para imigrantes. Nós ganhamos muita experiência à base da imigração italiana e eu acho fantástico poder usar estes conhecimentos, recursos e contatos para ajudar emigrantes de outras culturas, que ainda não estabeleceram este tipo de estrutura e suporte aqui na Suíça. Por outro lado, estas instituições que fazem um trabalho tão importante para os imigrantes não são vistas como uma mais-valia para a sociedade. Apesar dos políticos estarem sempre a dizer que os imigrantes têm que se ajudar a si mesmos, o apoio e a estima são limitados. Na sua opinião, que mudanças são necessárias na política de imigração e inte- gração na Suíça? É importante não dar muita atenção a provocações mas sim criar exemplos positivos. A Suíça precisa de imigrantes, por isso devemos estar orgulhosos de termos chegado tão longe aqui. Este país também é nosso. Eu gosto de viver aqui. Não me considero suíço, mas tão pouco italiano; considero-me um cidadão do mundo. Eu contribuo com aquilo que posso, mas também quero sentir-me bem-vindo neste país. É importante acolher os imigrantes de braços abertos, mas o pior é que muitas vezes nem os próprios estrangeiros o fazem. Muitos imigrantes que vivem aqui queixam-se dos que chegam depois deles e pensam que estes trazem problemas. Que tipo de cursos é que a ENAIP oferece? A ENAIP tem o objetivo de formar especialistas profissionais. O nosso ponto forte são as profissões artesanais, mas estamos a expandir a oferta. Operamos uma creche e uma escola preparatória, damos cursos universitários, mas também de pedreiro ou porteiro. Oferecemos também cursos de alemão e de outras línguas, já que estas são essenciais para o desenvolvimento profissional. Algo novo mas também muito importante são cursos de ler e escrever. Não se fala muito no assunto mas existem muitos imigrantes analfabetos. Como as pessoas têm vergonha da situação, só damos estas classes em grupos pequenos. Resumindo, a ENAIP tenta abranger todas as necessidades no que diz respeito à formação e à educação. Os cursos podem ser financiados por fundos, por empresas, pelos cantões ou por outras organizações, de modo que muitas vezes são grátis para os participantes. Quais são os cursos mais procurados pela comunidade portuguesa? Os cursos de formação de pedreiro, porteiro (Hauswart) e supervisor de obras (Vorarbeiter) são bastante populares entre os portugueses. A vantagem é que os cursos podem ser feitos em italiano, o que facilita em termos da língua. Os trabalhadores querem qualificar-se. Nós tentamos chamar a atenção das firmas para este facto e há cada vez mais firmas que mandam os seus empregados à ENAIP para se formarem. Isto é importante, já que há falta de trabalhadores qualificados na Suíça. O que é que a ENAIP e a Syna têm em comum e em que aspetos colaboram? A ENAIP dá por exemplo cursos de computador e de alemão a sócios da Syna, grátis ou com desconto. De modo geral as duas instituições baseiam-se em princípios cristãos e têm as suas origens na classe operária. A Syna empenha-se em aumentar o nível de formação dos trabalhadores e a ENAIP contribui para este objetivo. *Funcionária administrativa Centro de formação ENAIP L’ evoluzione del Centro di formazione professionale (CFP) dell’OCST in questo ventennio è molto ben illustrata nelle pagine che seguono e che tracciano Grupo Musical formado pelos sócios lo sviluppo storico della nostra associazione. Per noi che siamo il CFP è impressionante guardare alle nostre spalle e vedere da dove veniamo, anche se fisicamente non eravamo presenti o non abbiamo avuto modo di vivere alcuni avvenimenti. Sentiamo comunque il «peso» di questa storia: è un peso positivo, che ci àncora a terra e ci dà forza e solidità, che ci rinsalda nelle motivazioni che ci spingono a svolgere al meglio il nostro lavoro, a stretto contatto con le persone, in ascolto e accoglienza, e anche in risposta attivandoci e innovando sempre i nostri servizi. Riteniamo infatti che la formazione continua sia una delle poche carte, assieme alla rivendicazione di buoni contratti collettivi, per opporsi alle crisi congiunturali e al dumping salariale, con la possibilità per il lavoratore di posizionarsi meglio sul mercato del lavoro e per le aziende di imporsi su un mercato aperto. Nonostante i rischi 11 Festeggia il 20° di fo mo ndaz del CFP-O ione CST! Giovedì 2 6 novemb re 2015 dalle 16.0 0 a Lugan o Info e detta gli www.cfp-ocs t.ch e sul prossim o numero d e «i l Lavoro» di derive verso attività a basso valore aggiunto, l’economia ticinese ha oggi un grande bisogno di personale qualificato, e quindi il lavoratore non ha di per sé altra scelta: migliorare le proprie competenze e ottenere le necessarie qualifiche, anzitutto a livello di base con l’acquisizione dell’attestato federale di capacità (AFC). Altrettanto essenziale è però anche la formazione professionale superiore con gli esami e i diplomi riconosciuti a livello federale. Chi affronta una formazione di questo genere fa un investimento particolarmente redditizio anche dal punto di vista salariale e i lavoratori possono in genere contare sulla disponibilità delle associazioni padronali, a loro volta interessate a questo tipo di qualifica che permette di soddisfare la domanda di quadri intermedi. Il CFP ha avuto la capacità di cambiare, restando però sempre fedele ai propri principi fondanti: l’essere un servizio del sindacato OCST è stato ed è caratterizzante la natura del CFP, che ha saputo valorizzare al meglio questa appartenenza. *Direttore del CFP-OCST La preistoria La formazione agli inizi dell’OCST Sócios que comemoram 25 anos de membros Homenagem as esposas dos sócios Sócios em assembleia geral Foto: Rogério Sampaio Tra fine ‘800 e inizio ‘900 Gli anni Venti Nel corso del XIX secolo anche nel Ticino la tradizionale società comincia a cambiare, soprattutto dopo la costruzione della galleria del San Gottardo (1882). Il sistema scolastico cantonale si forma durante il secolo, in mezzo a molte difficoltà. A fianco della crescente ma ancora debole offerta d’istruzione pubblica iniziano a operare alcune piccole società filantropiche, che cercano di contribuire all’opera di istruire i lavoratori (per esempio il Circolo Operaio Educativo sorto a Lugano nel 1891). I sindacati si costituiscono tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento come un movimento di solidarietà, di promozione e di aiuto reciproco dei lavoratori di fronte alla nuova società industriale. Da subito l’interesse e la preoccupazione principali sono nel miglioramento delle concrete condizioni lavorative tramite la stipula di contratti collettivi. Ben presto però cresce anche l’esigenza di una più solida formazione del lavoratore sia nel campo sindacale (indirizzo programmatico, ideali e valori di riferimento) sia in quello professionale (possibilità di migliorare la propria qualifica). Partendo dall’esperienza delle Leghe Operaie Cattoliche (LOC) sorte a partire dal 1902-3, l’OCST si costituisce nel 1919. Il primo dopoguerra è un momento difficile, l’economia conosce una breve ma forte crisi (1921-23), poi un ristagno e una breve ripresa alla fine degli anni Venti. Il nuovo sindacato cristiano-sociale non riesce a svilupparsi e conduce un’attività soprattutto di tipo mutualistico; il mondo del lavoro ticinese a quel tempo è dominato dalla Camera del lavoro e dalle sue federazioni, di tendenza socialista. Già nei primi statuti del sindacato (1920) fra gli scopi vi è quello di tenere «corsi d’istruzione sociale e di propaganda, conferenze, letture» (art. 3 e.), mentre nel regolamento per le sezioni cristiano-sociali, sempre in quegli anni, si precisa anche quello di «sviluppare fra i soci una fraterna amicizia e lo studio delle questioni economiche-sociali ritenute vantaggiose per i soci» (art. 2 c.). Pur con risorse limitate, vengono organizzati regolari incontri di propaganda, delle «settimane sociali» di formazione sull’insegnamento sociale della Chiesa e alcuni corsi sociali agricoli, in collaborazione con le Leghe Agrarie del Locarnese. Il gruppo sindacale più attivo nel campo della formazione per vari anni è costituito dall’associazione degli Impiegati e commessi di Lugano, che, oltre ad una serie di corsi di lingua, frequentati da qualche decina di lavoratori e lavoratrici, organizza una biblioteca popolare interna aperta a tutti, che sembra però non avere mai avuto particolare successo. Il segretariato offre anche un utile ma modesto ufficio di collocamento (mentre fin dai tempi delle LOC si erano costituite delle proprie molto limitate ma utili casse di assicurazione contro la disoccupazione). 12 Sindacato Formazione 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Formazione 5 novembre 2015 il Lavoro 13 Sindacato e formazione Un impegno che si concretizza con la nascita del Centro di formazione professionale Gli anni Trenta Don Luigi Del-Pietro (1906-1977), il giovane e dinamico segretario cantonale dell’OCST, riesce a imprimere al sindacato un forte sviluppo - malgrado il momento di crisi economica. Fra gli impegni a tutto campo di Del-Pietro e dei suoi collaboratori sicuramente c’è la formazione del lavoratore, sia nel senso di una migliore comprensione dell’insegnamento sociale cristiano (e dunque una grande attenzione al magistero papale e della Chiesa) sia in quello di una sempre migliore promozione della professionalità del lavoratore. Del-Pietro favorisce così l’organizzazione di ritiri spirituali, settimane sociali per operai, corsi di formazione professionale. Lui stesso si impegnerà costantemente per restare documentato e aggiornato, come confermano la sua ampia biblioteca e le riviste, con una preferenza per l’area culturale francese. Testimonianza di questo impegno sono le sue moltissime serateconferenze, gli opuscoli, gli articoli su “il Lavoro”, 1930 1940 1950 Gli anni Cinquanta I corsi diminuiscono, soprattutto quelli di lingua, anche come effetto della sempre migliore scolarizzazione delle persone nel cantone e probabilmente delle nuove iniziative sia di enti privati sia da parte dello Stato. Nel 1957 si apre a Lugano la prima Scuola Club Migros della Svizzera italiana, mentre nel 1963 il Cantone organizza i primi Corsi per adulti. Entrambe queste iniziative – la Migros propone in genere un approccio meno scolastico e più ludico e di appagamento personale rispetto alle proposte dei Corsi per adulti - conoscono un buon successo e un allargamento progressivo delle varie tematiche offerte. le giornate di approfondimento. I temi più culturali erano lasciati a qualche iniziativa dell’Azione Cattolica, di altri gruppi dell’associazionismo cattolico o del Partito Conservatore, dal momento che le risorse sia umane sia finanziarie erano scarse, e sempre impellenti gli imperativi legati all’attualità sindacale. Del resto anche gli interessanti tentativi del movimento sindacale di orientamento socialista di creare una Scuola universitaria popolare negli anni Venti o la costituzione dell’Ente cantonale di cultura operaia (ECCO) negli anni Trenta non riuscirono a essere coronati da molto successo. Verso la metà degli anni Trenta l’OCST ha circa 5.000 soci (ma sono in rapida crescita!) di cui oltre 1.500 disoccupati, e i vari gruppi sindacali organizzano corsi di lingua per gli impiegati, di disegno per i giovani muratori, di perfezionamento per gli elettricisti; le persone che partecipano a questi corsi sono circa un centinaio. Congresso 1987 Il congresso sindacale del 6 giugno 1987 presenta l’importante documento «L’OCST e il suo futuro», che cerca di rispondere alle delicate sfide che le grandi trasformazioni del presente impongono. In questo senso nelle proposte del documento viene indicata la necessità di potenziare il campo della formazione professionale e dunque anche di dotarsi di un centro per la formazione dei lavora- 1979 - Un fondo per la fomazione intitolato a Del-Pietro Da segnalare che in memoria di monsignor DelPietro, scomparso nel 1977, viene istituito due anni dopo un Fondo a lui intitolato, avente come scopo di promuovere la formazione sindacale dei collaboratori, dei segretariati e degli associati del sindacato. tori, in modo da «dare al lavoratore le capacità personali e professionali che lo rendano capace di controllare e dominare l’evoluzione dei processi in atto» e che possa contare su una propria struttura, avvalendosi della collaborazione di persone esperte nei vari campi. La nascita del Centro deve aspettare ancora qualche anno, ma intanto si potenziano subito i vari corsi offerti ai lavoratori, membri o meno del sindacato. Dal 1991 - La crisi A partire dal 1991 inizia intanto un periodo di forte crisi del lavoro, conseguenza della ristrutturazione economica mondiale (globalizzazione). Anche in Ticino la disoccupazione aumenta e pure molti frontalieri perdono il posto di lavoro. I corsi di formazione proposti dal sindacato assumono in questo modo, oltre al classico significato di occasione per un aggiornamento professionale, anche il senso di una possibile riqualificazione professionale per le persone che hanno perso il lavoro. 1988 - La collaborazione con ENAIP Dal 1988 inizia una proficua collaborazione con l’Ente Nazionale ACLI di istruzione professionale (ENAIP), e nel 1990, per esempio, sono organizzati in tutto 23 corsi per un totale di 206 persone. Gli anni Quaranta Nel dopoguerra l’OCST riprende a organizzare tutta una serie di corsi specifici, che rispondono a bisogni particolari: corsi per giovani muratori, di lingua, di taglio e confezioni, di economia domestica, di pittura su ceramica, ripartiti su varie località: Lugano, Locarno, Mendrisio e a volte anche Bellinzona e Magliaso. L’impegno è molto importante: gli Annali del sindacato riportano 45 corsi per 703 persone nel 1946-49 e ben 73 corsi per 922 lavoratori e lavoratrici nel 194953. Altro grande impegno poi quello riguardante la protezione degli apprendisti e l’impegno per una loro sempre migliore formazione, sforzo concretizzato nel lavoro in seno alle varie Commissioni professionali; da ricordare il lungo impegno di Giovanni De-Giorgi, vice-segretario sindacale, nella Commissione cantonale di vigilanza sugli apprendisti. Con il boom economico nascono nuovi e differenziati bisogni, e per esempio il sindacato offre dei corsi di perfezionamento nel campo dell’edilizia e per gli impiegati di banca; continuano le giornate di formazione per fiduciari e attivisti del sindacato. Inizia poi in Ticino anche l’importante fenomeno - che ben presto diventa strutturale - del forte afflusso di manodopera estera, sia di lavoratori stagionali, annuali e poi soprattutto di frontalieri. A partire dalla fine degli anni Cinquanta l’OCST inizia a collaborare con le ACLI, anche proprio per questioni legate all’orientamento e alla formazione dei lavoratori italiani. Vengono così pensate e favorite la partecipazione a varie iniziative di aggiornamento e perfezionamento. L’informatica È importante ricordare che fra le grandi novità di quegli anni vi è lo sviluppo delle nuove tecnologie e in particolare dell’informatica. Il sindacato già alla fine degli anni Sessanta - inizio anni Settanta aveva cominciato a collaborare con il Centro Elaborazioni Dati (CEDA), una ditta che partendo dall’elaborazione delle schede si era ben presto spostata nel settore delle nuove tecnologie. Infatti con questo ente l’OCST nel 1986 aveva costituito un centro di formazione in informatica. Così negli anni seguenti il sindacato organizza tutta una serie di corsi di informatica, di controllo numerico, di grafica, e si riprendono anche dei corsi di lingue. 197019751980198519901995 1995 La nascita del CFP Congresso 1967 Nella risoluzione finale del congresso dell’OCST del 14 e 15 ottobre 1967 un punto è dedicato alla necessità di potenziare la formazione professionale e sindacale, e si auspica tra l’altro la possibilità che una seria formazione venga introdotta in tutti i contratti collettivi di lavoro e che l’OCST stessa faciliti o organizzi dei corsi di formazione sindacale e sociale. «il Lavoro» Il giornale sindacale «il Lavoro», pubblicato dal 1920 (salvo una sua forzata cessazione dal 1927 al 1932) è poi considerato da subito un importante strumento al servizio delle conquiste dei lavoratori e anche uno strumento di formazione e di informazione. Accanto agli articoli sulle attività e sulle lotte del sindacato compaiono così numerosi testi a carattere dottrinale sull’insegnamento sociale della Chiesa, su varie questioni sociali ma anche su precise questioni legate alle professioni. Congresso 1981 Anche il congresso dell’OCST tenuto nel 1981 contiene nel suo Programma d’azione un capitoletto intitolato “Una fondamentale priorità: la formazione sindacale”, nel quale si auspica un rafforzamento di corsi e momenti di studio a indirizzo professionale ed interprofessionale. Nel frattempo gli anni del boom economico (1950-75) sono finiti e si entra in una nuova situazione di grandi, veloci e delicati cambiamenti: inizia la globalizzazione, la mondializzazione dell’economia, con tutte le note e fondamentali conseguenze. 1990 - Nell’ambito del perfezionamento professionale l’OCST presenta poi in quell’anno all’Ufficio Federale dell’Industria Arti Mestieri e Lavoro (UFIAML) un proprio progetto di formazione linguistica per impiegati nel terziario comprendente anche soggiorni formativi all’estero. Negli anni seguenti un gruppo di giovani disoccupati può così seguire un corso intensivo in Germania, della durata di sei mesi. L’aumento delle richieste di questi corsi contribuisce a far riprendere e concretizzare l’intuizione del congresso del 1987: nel febbraio del 1995 viene costituito il Centro di Formazione Professionale (CFP) dell’OCST, avente come scopo «l’organizzazione di corsi di formazione, aggiornamento, perfezionamento e riqualificazione professionale» e con Lorenzo Bassi come primo responsabile. Il CFP riprende quindi e potenzia l’attività svolta già da molto tempo dal sindacato per migliorare la formazione professionale dei lavoratori. Già all’inizio i settori di intervento sono molteplici, ma possono essere divisi in tre grandi categorie e cioè l’informatica, la metalmeccanica e l’edilizia, a cui si aggiungono corsi di lingua, di iniezione ed accensione elettronica per i lavoratori delle officine, ecc. A partire da questo momento aumentano e si diversificano i corsi offerti in molti altri settori, con anche una certa regionalizzazione della formazione offerta. Le collaborazioni con altri enti e con lo Stato si sviluppano notevolmente, le prospettive (in forma anche molto originale…) di formazione si moltiplicano e si consolidano, secondo le varie esigenze dei lavoratori e l’evolversi della congiuntura economica. 14 Sindacato Formazione 5 novembre 2015 il Lavoro Sindacato Attualità 5 novembre 2015 il Lavoro Il CFP-OCST oggi Conferenza Quando la formazione è a misura di persona Il lavoro nella società industriale e oltre: una storia di contraddizioni O ggi il Centro di Formazione Professionale dell’OCST (CFP-OCST) mette a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori un’ampia offerta formativa. I corsi e i servizi di consulenza del CFP-OCST sono destinati a persone attive professionalmente, disoccupate, alla ricerca del primo impiego, migranti o impegnate a rientrare nel mercato del lavoro e si occupano di quei processi di apprendimento e orientamento degli adulti volti a favorire un più efficace inserimento nel mondo del lavoro. Corsi di formazione Aziende di pratica commerciale (APC) Il CFP-OCST, su mandato dell’Ufficio misure attive, gestisce le APC di Lugano, Locarno, Porza e Chiasso. L’APC è la ricostruzione fedele di una normale azienda del mercato privato con la sola eccezione che non ci sono flussi di denaro, né scambio effettivo di merci. Il carattere realistico della struttura fa sì che le APC si presentino come delle palestre, nelle quali ci si prepara ad affrontare il mondo del lavoro. Il CFP-OCST propone corsi in diversi settori professionali come l’informatica, le lingue, la contabilità, la vendita, l’edilizia, il segretariato, il corso biennale di preparazione agli esami per l’ottenimento dell’attestato professionale federale (APF) di custode, il corso biennale di preparazione agli esami per l’ottenimento dell’attestato federale di capacità (AFC) secondo l’art. 33 LFPr per la professione di gessatore oppure ancora il corso di preparazione al certificato cantonale di contabilità. Progetto RESTART È un percorso di sostegno al collocamento, gestito su mandato dell’Ufficio misure attive, rivolto alle persone disoccupate del settore della vendita e del commercio. Attraverso attività specifiche (colloquio preliminare, incontri individuali di coaching, attività pratiche, settimana intensiva di formazione Restarting Week) si prefigge di favorire lo sviluppo personale e professionale, come pure l’occupabilità delle persone coinvolte. Il nostro servizio di collocamento è pure attivo per acquisire e offrire, nel limite del possibile, uno stage in aziende del territorio. Programma di integrazione cantonale Il CFP-OCST partecipa al Programma di integrazione cantonale 2014 – 2017 (PIC), volto a favorire l’integrazione dei nuovi arrivati nel contesto sociale, economico e culturale del Ticino. Oltre a percorsi di bilancio delle competenze offerti dal nostro Progetto Mosaico in questo contesto, abbiamo progettato specifici interventi formativi per fornire quelle competenze trasversali utili per un più efficace inserimento lavorativo. Questi progetti sono realizzati grazie al sostegno del Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri. Progetto Mosaico Il Progetto Mosaico, servizio di orientamento e accompagnamento professionale, offre uno spazio di ascolto e accoglienza a coloro che sentono l’esigenza di chiarire la propria situazione professionale e personale, identificare meglio ciò che si sa e si sa fare, rinforzare la fiducia in se stessi, favorire il reinserimento professionale. Il Progetto Mosaico si rivolge anche alle aziende che devono gestire una riorganizzazione interna, con conseguente riduzione del personale o la cessazione dell’attività. Progetto Iride Il Progetto Iride ha l’ambizione di mettere a disposizione lo strumento dell’APC di tutti coloro che attualmente non possono beneficiarne e, nel contempo, ha l’obiettivo di combinare sapientemente e in maniera flessibile tutto il know-how che il CFP-OCST ha saputo sviluppare negli ultimi anni, in particolare per rispondere ai bisogni di un pubblico confrontato con la transizione di carriera. BENEDETTA RIGOTTI L unedì 12 ottobre, nell’Aula magna della Facoltà di Teologia di Lugano, si è tenuta la prima conferenza del ciclo «Il lavoro dell’uomo. Fatica e nobiltà, sfruttamento e partecipazione nella storia dell’Occidente», organizzato dall’OCST in collaborazione con la Facoltà. Un incontro certamente ricco che ha aperto un ciclo di appuntamenti di sicuro interesse. A introdurre «Il lavoro nella società industriale e oltre: una storia di contraddizioni», Renato Ricciardi, vice-segretario cantonale dell’OCST, e Markus Krienke, professore ordinario di Filosofia moderna, etica sociale e dottrina sociale della Chiesa. «La dottrina sociale della Chiesa, ha detto Renato Ricciardi, insegna che il lavoro è la chiave della questione sociale ed ha una priorità sul capitale; quando, come oggi, si moltiplicano le situazioni di sfruttamento significa che gli si dà solo un peso marginale. La questione diventa allora come fare per tradurre in pratica i principi di libertà e giustizia. A questa domanda è possibile rispondere solo ragionando sulla concezione che abbiamo del lavoro». Il professor Markus Krienke ha ricordato che la concezione che abbiamo del lavoro è legata alla nostra visione della società: la vita, la quotidianità, i ritmi sociali sono legati al lavoro. Con l’idea del lavoro è connessa una visione antropologica e sociale. «Certezze e istituzioni moderne sono andate in crisi e con loro il mondo del lavoro, ha detto Krienke. Per questo dobbiamo ripensare anche il lavoro per ricostruire la nostra società. La grossa contraddizione è che viviamo, come diceva Hanna Arendt, in una società del lavoro in cui è venuto a mancare il lavoro». Il relatore Aldo Carera, professore ordinario di storia economica e Storia del lavoro e delle relazioni industriali all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, raccontando eventi storici puntuali ha tracciato le principali contraddizioni che complicano, anche o soprattutto oggi, il discorso ed il giudizio sul lavoro, perché a volte i diritti entrano in conflitto con la libertà. La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclama la dignità dell’uomo nell’art. 1 e il diritto al lavoro nell’art. 23, ma tra questi due diritti può sorgere qualche conflitto. Emblematica la storia di Daniel, 25 anni, nano, che era stato assunto dal proprietario di una discoteca francese che navigava in cattive acque per una singolare attività: dopo aver indossato un’imbragatura veniva letteralmente lanciato come fosse una palla da bowling su un tappeto di protezione. L’iniziativa, se così si può definire, ebbe un enorme successo tanto che a Morsang-surOrge si pose un problema di sicurezza per il grande afflusso di persone interessate a giocare al «lancio del nano». Il sindaco denunciò la situazione ponendo un problema di dignità e la giustizia gli diede ragione. La vicenda fa tuttavia sorgere alcune domande perché in effetti Manuel in questo modo ha perso un lavoro di cui aveva bisogno, che aveva scelto e che gli dava un certo grado di soddisfazione e di celebrità… L’episodio del «lancio del nano» descrive molto bene la situazione che colpisce in molti tra coloro che operano nel mondo del lavoro odierno: la loro figura professionale è nuova e non è ancora stata inserita in un quadro di diritto; sono soli, non c’è nessuno con cui condividere la loro esperienza; vivono costantemente con l’incubo di finire in disoccupazione. Il lavoro è cambiato e continua a cambiare perché la tecnologia, le tipologie di lavoro, le norme, gli spazi di lavoro sono in continuo divenire e per questo è un catalizzatore di contraddizioni. Il lavoro dell’uomo Fatica e nobiltà, sfruttamento e partecipazione nella storia dell’occidente Lunedì,17.00-19.00, Facoltà di Teologia di Lugano, Aula multiuso - Introduce il Prof. Markus Krienke Dalla carta dei valori del CFP-OCST centralità della persona: assicuriamo una formazione adatta alle necessità degli adulti e rispettiamo l’unicità di ogni persona; relazione: impostata sul rispetto, sulla trasparenza e sull’affidabilità attraverso l’accoglienza e l’ascolto, tesa a favorire lo sviluppo di qualità umane come la responsabilità, la fiducia, la disponibilità, la sensibilità, la cortesia, la reciprocità, la condivisione, la dignità e il riconoscimento; responsabilità: riconosciamo e rispondiamo delle nostre azioni con scelte consapevoli; rispetto: rivolto a noi stessi e all’altro. Ci confrontiamo con gli altri senza pregiudizi; disponibilità: ci dedichiamo con spirito costruttivo e collaborativo; sensibilità: ci impegniamo a cogliere le sfumature per renderle, per quanto possibile, esprimibili. Siamo attenti ad accogliere le emozioni presenti nella relazione; reciprocità: includiamo l’altro considerando le sue potenzialità; condivisione: siamo capaci di rapportarci agli altri con la voglia di mettere in comune il nostro sapere, il piacere e le difficoltà, le risorse e gli spazi di lavoro; complessità: siamo capaci di vedere la complessità e valorizzarla; dignità: il valore intrinseco e inestimabile di ogni essere umano; riconoscimento: ci impegniamo a vedere l’altro nel valore della sua Persona nel suo agire e nel suo essere. Lunedì, 9 novembre 2015 Dal conflitto alla partecipazione: natura, fini e linee di evoluzione delle rappresentanze dei lavoratori Relatore: Prof. Aldo Carera Dalle articolate differenze e dalle contraddizioni proprie degli assetti capitalistici deriva la storia secolare della regolazione dei conflitti economici e sociali e del rapporto tra soggetti intermedi e sistema democratico. Lunedì, 14 dicembre 2015 La «costruzione» del benessere: attori sociali e Stato nella formazione dei sistemi di welfare Relatore: Prof. Gianpiero Fumi Adottando come chiave di lettura il «benessere» della persona più che il welfare state, è possibile identificare le conquiste e le criticità che hanno accompagnato l’evoluzione delle condizioni e degli stili di vita nella nostra società. 15 C’è una chiara incompatibilità, per esempio, tra penuria di lavoro e fatica. Si pone infatti la questione del ruolo della tecnologia che migliora senza dubbio le condizioni di lavoro, ma riduce il numero di uomini necessari per svolgere un compito. Durante il primo congresso per la tutela del lavoro giovanile era presente anche la delegazione che proveniva dalla Sicilia. Quando si pose il problema dei carusi, i ragazzetti che trascinavano le ceste di zolfo strisciando fuori dalle miniere, si decise che allargare le gallerie per sostituire questi ragazzi con i muli era troppo oneroso e quindi per molti anni le cose rimasero così. Evidentemente questi ragazzi erano considerati e costavano poco più dei muli. I datori di lavoro risparmiarono, i carusi non rimasero senza lavoro, ma a che prezzo! L’opposizione tra schiavitù ed emancipazione pone un altro tema: cosa rende un lavoratore schiavo? La questione, secondo Carera, si risolve nella prospettiva di crescita che la professione offre. Si tratta certo di paga e di condizioni di lavoro. Ma sono in gioco anche, come nel caso di Manuel, la solitudine, l’isolamento, l’individualismo esasperato, la perdita di senso. Come l’operaio della catena di montaggio Ford che arrivava a casa stravolto e durante la giornata non aveva nemmeno avuto il tempo di andare in bagno; o la camiciaia che si estraniava completamente dal lavoro e si muoveva come una macchina; come chi lavora fianco a fianco con migliaia di colleghi in una fabbrica alimentare ed è completamente solo ed isolato; come quelle donne e quegli uomini morti schiacciati dal crollo della fabbrica di Rana Plaza in Bangladesh; come quegli immigrati che lavorano segregati in quel di Prato in Italia; come quel ragazzo nano che per lavoro si fa lanciare. Ma in che direzione sta andando il lavoro? Non necessariamente nella direzione del progresso. L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) venne fondata nel 1919 come parte del Trattato di Versaille che concludeva la Grande guerra. Nel 1944 venne firmata la Dichiarazione di Filadelfia per la giustizia sul lavoro che esponeva una serie di principi tra i quali che il lavoro non è una merce, che garantire la libertà di espressione e associazione è una condizione indispensabile per un progresso costante e che la povertà, ovunque esista, è un pericolo per la prosperità di tutti. Nel 1998 l’ILO ha rilanciato con la firma della Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nella quale, dopo più di cinquant’anni si chiede di nuovo ed in prima istanza il riconoscimento della libertà di associazione e del diritto alla contrattazione. Quasi a dire che se non c’è il sindacato il lavoro è forzato: se manca ai lavoratori la possibilità di unirsi per condividere la propria esperienza e costruire legami di solidarietà per garantire i propri diritti, il destino è, in una qualche forma, una condizione di schiavitù. «Il luogo di lavoro, ha concluso Carera, è l’arte della socialità quotidiana». 16 5 novembre 2015 il Lavoro Recensioni 17 5 novembre 2015 il Lavoro Sezione Tre Valli Fragilità e risorse della popolazione anziana in Ticino: un’analisi recente MARIA LUISA DELCÒ* È stato pubblicato in questo 2015 l’interessante testo citato nel titolo, frutto di una collaborazione tra l’Ufficio di Statistica cantonale e il Centro competenze anziani della SUPSI. Autori Francesco Giudici (Ufficio statistica), Stefano Cavalli (responsabile Centro competenze anziani), Michele Egloff (sociologo, professore, ha pure collaborato al nostro Vademecum 2012 sull’intergenerazionalità) e altri collaboratori. Nella prefazione del direttore del DSS Paolo Beltraminelli, si legge: «La vecchiaia non esiste» scriveva (nel 2014) l’etnologo Marc Augé per spiegare come la questione dell’età sia un’esperienza umana essenziale, personale, comune a tutte le culture, su cui tutti s’interrogano. Le «età della vita» hanno oggi contorni meno netti e, a volte, non ne hanno affatto». (pag.9) Anche nel primo capitolo leggiamo: «Spiegare cosa significhi «invecchiare», essere «anziani» o «vecchi», non è affare dappoco se si pensa alle dimensioni biologiche, funzionali, psicologiche, sociali, legali e culturali alle quali questa realtà rinvia». (pag.12) Il secondo capitolo presenta dati e tabelle che illustrano «stato e struttura della popolazione anziana» del nostro Caravaggio. Cena in Emmaus (1601): Londra, National Gallery Cantone, sottolineando il fatto che il Ticino vanta gli indici cantonali di anzianità e grande anzianità (dagli 80 in poi) più alti della Svizzera. (pag.20) Una sessantina di pagine è dedicata alle condizioni di salute e benessere della popolazione anziana residente nel nostro Cantone, alla possibile vulnerabilità legata all’invecchiamento, al ricorso ai servizi a domicilio, non trascurando il ruolo della rete familiare. Non si tralascia il ruolo dei nonni all’interno della famiglia e quindi della società, sottolineando il fatto che «la cura dei nipoti rappresenta una forma Caravaggio di scambio intergeCanestra di frutta (1597-1598) Milano, Pinacoteca ambrosiana nerazionale sempre più diffusa tra le famiglie contemporanee». (pag.112) Molto interessante il capitolo 7 che chiude l’analisi con un titolo accattivante e carico di speranza: «Anziani al di là dei cliché: la sfida di una realtà molteplice». Quattro le domande degli autori: Gli anziani sono dipendenti e in cattiva salute? Gli anziani sono ricchi? Gli anziani vivono soli e soffrono di solitudine? Gli anziani sono un peso per le famiglie? Mi piace invitarvi alla lettura e cosi non commento le riposte scaturite dalla raccolta dei dati e dalle interviste a più di settecento anziani residenti nel Cantone. Chiudo con le frasi finali della pubblicazione. «La lettura attenta dei bisogni e delle fragilità delle persone anziane, come pure delle risorse specifiche di cui dispongono le diverse generazioni e gruppi d’età, anziani compresi, rappresentano quindi un passaggio obbligato per riuscire ad immaginare delle risposte adeguate e promotrici di benessere». (pag.132) *Vice presidente cantonale Tour delle Marche, da domenica 3 a giovedì 7 aprile 2016 Domenica 3 aprile, Ticino-Macerata Visita guidata complesso monastico di Chiaravalle di Fiastra, tra i più importanti a livello regionale con l’imponente chiesa abbaziale e il monastero ancora abitato da una piccola comunità cistercense. Lunedì 4 aprile, Giro orientativo Tour pedestre della città. Soprannominata «l’Atene delle Marche» per la presenza dell’antico studium legum, Macerata è una cittadina dall’impianto urbanistico tipicamente medievale il cui centro storico è ingentilito da palazzi nobiliari del ‘600-’700 e ‘800. Visita dei monumenti più rappresentativi: Basilica della Misericordia di Luigi Vanvitelli, Duomo, storico teatro L. Rossi, Sferisterio (interno) e piazza della libertà. Martedì 5 aprile, Montecassiano Giornata dedicata ai dintorni di Macerata con visita guidata dei borghi di Montelupone e Montecassiano. Il priwww.santuarioloreto.it Soggiorni e gite 2015 Proposte d’autunno ¨¨ Visita mercatino natalizio di Einsiedeln, 1° dicembre. Ore 10 visita guidata all’Abbazia, segue S. Messa. Costo: Fr. 60.- viaggio e caffè. ISCRIZIONI: da subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 o 091 94100 12. ¨¨ Monaco di Baviera, dal 5 al 7 dicembre, con la sezione di Lugano. Visita guidata della città di Monaco, al castello di Neuschwanstein e ai mercatini natalizi. Costo: Fr. 390.- camera doppia comprendente: viaggio, 2 pernottamenti con colazione, guida e caffè. Suppl. singola Fr. 90.- ISCRIZIONI: da subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 91 94100 12. Prezzo per persona in camera doppia fr. 860.-. Suppl. camera singola (a persona) fr. 80.-. Quota valida con un minimo di 30 partecipanti Il prezzo comprende viaggio in bus granturismo 3 notti in hotel ***Sup. centrale con prime colazioni a buffet 1 notte in hotel**** centrale con prima colazione a buffet 3 cene in ristorante a Macerata 1 cena in hotel a Pesaro 3 pranzi in ristorante ½ acqua e ¼ di vino inclusi ai pasti guida locale per le visite del programma ingressi: Chiaravalle di Fiastra, Sferisterio, Palazzo Ducale e Oratorio San Giovanni tutte le mance (escluso l’autista, facoltativa) accompagnatore Dreams Travel - GenerazionePiù Tre Valli Info e iscrizioni da subito: Segretariato Sezione di Biasca/Tre Valli Contrada Cavalier Pellanda 2 – 6710 Biasca, Tel. +41 91 873 01 20, Fax +41 91 873 01 29, [email protected] – Gerolamo Cocchi mo è annoverato tra i borghi più belli d’Italia per la tipica struttura medievale ancora oggi ben conservata. Arroccato sulla sommità del colle, domina la valle del fiume Potenza affacciandosi sul mare Adriatico. L’intrico di strade e vicoli conducono alla piazza principale impreziosita dal duecentesco palazzo dei priori. Gradevole passeggiata nel centro storico. Visita della chiesa Abbaziale di San Firmano, suggestiva architettura romanica con influssi bizantini, una tra le testimonianze più vere della grande lezione che i monaci hanno lasciato nella regione. Nel pomeriggio visita di Montecassiano: altro gioiello dell’entroterra marchigiano che conserva intatto l’impianto urbanistico quattrocentesco e custodisce gelosamente preziose architetture barocche e la famosa pala cinquecentesca dei Della Robbia. Mercoledì 6 aprile, Loreto Santa Messa e visita del santuario rinascimentale che racchiude la Basilica della Santa Casa, uno dei più importanti e antichi luoghi di pellegrinaggio mariano del mondo cattolico. Giovedì 7 aprile, Urbino Visita guidata a Urbino, Sito UNESCO, patria di Raffaello e Bramante. Caratterizzata dall’imponente e bellissimo palazzo ducale che ne domina il centro, la visita si snoda tra la galleria nazionale del Palazzo ducale (interni) e la casa di Raffaello, toccando il duomo, la chiesa di S. Domenico e l’oratorio di S. Giovanni (interni). Centro Diurno Lugano Pomeriggio in... musica e castagnata offerta Marco Riva alla fisarmonica Silvano Corti alla caldaia Giovanni Orelli con i racconti martedì 10 novembre dalle ore 14.00 Marco Riva, con la sua fisarmonica e i suoi canti, ci allieterà suonando canzoni popolari e tanto altro. Silvano Corti ci farà gustare le sue deliziose castagne. Giovanni Orelli ci leggerà alcune sue poesie. Vi aspettiamo numerosi per ballare, per cantare o anche solo per ascoltare musica e racconti in compagnia. 18 5 novembre 2015 il Lavoro Agenda Centro Diurno Lugano Dalla sezione Lugano Interessante conferenza medica I l 20 ottobre al Centro diurno si è tenuta un’interessante conferenza sul tema «influenza stagionale e vaccinazione. La Dott.ssa Martine Bouvier Gallacchi, Capo del Servizio di promozione e di valutazione sanitaria dell’Ufficio del medico cantonale ha informato i presenti sull’importanza della vaccinazione per evitare di contrarre l’influenza. In modo chiaro ed esaustivo ha illustrato dapprima come il virus può infettare l’essere umano, la sua rapidità di trasformazione e l’origine delle epidemie. Ha ricordato che l’influenza è una malattia infettiva particolare difficile da prevenire. I virus passano da un animale all’altro e poi all’uomo, fanno il giro del mondo. Nel corso degli anni si sono verificate piccole e grandi epidemie. I sintomi della malattia sono: malessere generale, febbre con brividi, mal di testa, dolori muscolari, sintomi ORL, raramente possono portare anche a complicazioni come polmoniti, encefaliti e miocarditi. Il 2015 è stato un anno con epidemie influenzali importanti. Il vaccino è il modo più efficace per prevenire l’influenza. Vaccinandosi si evita di ammalarsi o ci si ammala in modo leggero. La vaccinazione è consigliata dai 65 anni in avanti, alle persone con malattie croniche, al personale medico e di cura, ai familiari di persone a rischio. Sette motivi per farsi vaccinare Battere sul tempo i virus dell’influenza. Proteggere sé stesso e gli altri. Ridurre il rischio di gravi complicazioni. Evitare di trascorrere lunghi periodi a letto o in ospedale. La vaccinazione comporta meno costi rispetto all’influenza. Godersi la vita. La vaccinazione è un mezzo di prevenzione semplice, rapido e conveniente. Il 6 novembre si terrà la Giornata nazionale della vaccinazione contro l’influenza, sarà possibile farsi vaccinare senza appuntamento in molti studi medici, per un prezzo forfetario modico. Info: http://www.kollegium.ch/ grippe/d.html Dalla sezione Tre Valli Assemblea e nuovo presidente O ttanta soci hanno partecipato martedi 20 ottobre all’annuale assemblea e castagnata organizzata dalla sezione Tre Valli; gradita la presenza del presidente Cantonale Giacomo Falconi e del segretario cantonale Marco Treichler. Nella sua relazione il presidente Carlo Franscini ha ricordato le attività organizzate nonostante la difficoltà di dislocazione. Il consuntivo delle stesse è soddisfacente con una partecipazione alle manifestazioni di ben 569 soci; si ricorda che la sezione vanta nelle proprie fila ben 2 soci centenari e 8 ultra novantenni. Al termine della relazione il presidente Franscini ha citato il compianto Mons. Torti che a un’assemblea rivolse l’augurio di serenità, con la capacità di guardare avanti con il sorriso e la speranza e che nessuno pensi di essere un sopramobile impolverato. Si è poi proceduto alla nomina del nuovo presidente Sezionale, Gerolamo Cocchi, che ha ringraziato Carlo Franscini per il suo impegno a favore dell’associazione. L’assemblea ha nominato per acclamazione Carlo Franscini presidente onorario della Sezione. Al termine la tradizionale tombola e castagnata con lardo, e le allegre note della Bandella Briosa. ¨¨ Pranziamo insieme Desiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro diurno avete la possibilità di farlo. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu è pubblicato all’albo del Centro diurno. Costo: 12.- franchi (bibite escluse). Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno precedente. Per il lunedì va fatta entro il sabato precedente. Orario pranzo: 12.15. ¨¨ Pomeriggio... gioco delle carte e altro... tutti i giorni ma in particolare ogni mercoledì pomeriggio giochiamo insieme, a partire dalle ore 14.00. Il Centro accoglie chi desidera sfidarsi a carte, dama, scacchi, memory e altro ancora. Materiale a disposizione. ¨¨ Atelier cucina e aperitivo: speciale dolci... e non solo. Siete abili in cucina e disponibili a condividere le vostre preziose ricette? Vi aspettiamo ogni venerdì dalle 09.00 alle 11.00 al Centro diurno. Grazie Carlo Franscini L ascia la Presidenza alla soglia dei 90 anni ancora in discrete condizioni fisiche, con la convinzione di avere in questi anni mantenuto vivo il profilo della sezione interpretando e rispettando gli scopi statutari rispettivamente gli insegnamenti sociali della chiesa. Presidente della sezione Regione Tre Valli da maggio 1991, mi è stato amico e maestro nella conduzione della nostra sezione con competenza, dedizione e disponibilità. Con lui alla guida, la sezione Tre Valli ha effettuato un notevole salto di qualità nell’organizzazione di manifestazioni, viaggi, soggiorni, conferenze, coinvolgendo migliaia di persone. In segno di riconoscimento l’assemblea lo ha acclamato presidente onorario, omaggiandolo di un ricordo proveniente dal massiccio del San Gottardo, luogo a lui caro. Grazie, Carlo per quanto mi hai insegnato e per quanto vorrai ancora dispensarmi della tua esperienza e saggezza. G. Cocchi 19 5 novembre 2015 il Lavoro Centro Diurno Lugano Giovanni Orelli si racconta H o cominciato a leggere libri per il piacere e l’utilità del leggere: intorno ai 15 anni. Un po’ a caso, ma anche ascoltando consigli di docenti e parenti (soprattutto del cugino Giorgio). Anche, o soprattutto libri «seri», e ben fatti. Non so come sia giunto, per esempio, a AnFoto: drè Gide, di cui rialpeninitiative.ch cordo ancora (più di 70 anni dopo) certe affermazioni, come questa (spero di ricordare senza deformare) «moi qui toujours ai préféré…» Io che sempre ho preferito Bach e Mozart a Beethoven, ritengo empi i versi di Musset (poeta dell’Ottocento francese) per il quale «les plus désespérez sont les chants les plus beaux» (come tradurre? Disperati? Senza speranza? Pessimisti?...) sono i canti più belli. Gide era (e lo è in parte ancora, affascinan- te; ma a parte la questione dei gusti personali, non mi piacciono, per musicisti della somma grandezza di Bach Mozart e Beethoven (io che sempre ho preferito Bach e Mozart a Beethoven) le classifiche primo secondo terzo quasi fossero ciclisti in volata. I tre, diciamoli così sportivamente, sono tre: grandissimi… Sono d’accordo (se posso) con Gide quando respinge il parere di Musset. Dove metterebbe (il Musset) un «allegro» (qualità profondamente complessa, fino al tragico nella sua «allegria») come Mozart? Leggerò alcune mie poesie in occasione del pomeriggio in musica e castagnata al Centro diurno di Lugano il 10 novembre alle ore 14.00. Il 22 dicembre alle ore 14.00, in occasione della panettonata, musica e scambio degli auguri, leggerò brani dal mio racconto «Morire dal ridere» non sarà assolutamente Mozart ma cercherò di fare del mio meglio. L’ho letto sul giornale, ma sarà vero? Strumenti informatici contro la disinformazione nei media martedì 24 novembre, ore 14.15 salone OCST con Paolo Attivissimo giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, traduttore italiano e cacciatore di bufale. www.attivissimo.net Al termine merenda offerta. In collaborazione con Agenda attività ricreative Bellinzona ¨¨ Venerdì 6 novembre, Tombola e castagnata, ore 14.00 oratorio Sant’Antonino. ¨¨ Venerdì 13 novembre, Prove di coro, ore 14.00 Centro Vita Serena, Giubiasco. ¨¨ Venerdì 27 novembre, Lavoretti per Natale (cannucce di carta), ore 14.00 Centro Vita Serena, Giubiasco. Locarno ¨¨ Martedì 10 novembre, ore 9.00, S. Messa per i soci defunti, chiesa Nuova, Locarno. ¨¨ Martedì 24 novembre, Assemblea annuale, Centro parrocchiale S. Antonio, Locarno, ore 14.30. ¨¨ Martedì 15 dicembre, Tombola e panettonata, Centro parrocchiale S. Antonio, Locarno, ore 14.30. Lugano ¨¨ Giovedì 12 novembre, Conferenza religiosa: «L’Avvento», ore 14.15, Centro diurno. Relatore: don Nicola Zanini, ret- tore del Seminario Diocesano. Al termine merenda. ¨¨ Giovedì 10 dicembre, Tradizionale festa di Natale con pranzo, hotel Lido Seegarten, Castagnola, ore 11.30. Costo: fr. 50.- (incluso aperitivo, bevande, panettone e spumante). Iscrizioni: segretariato sezionale, tel. 091 910 20 21, al più presto ma entro il 4 dicembre. Mendrisio ¨¨ Giovedì 5 novembre, Assemblea e Castagnata, Oratorio Ligornetto, ore 14.30. Iscrizioni: tel. 091 640 51 11. ¨¨ Sabato 5 dicembre, Festa natalizia, Centro scolastico Castel San Pietro, dalle ore 11.00. Accoglienza, aperitivo, saluto della presidenza, pranzo, parte ufficiale, esibizioni coro sezionale, festa dei compleanni, estrazione riffa «Buona azione natalizia», scambio auguri con panettone e spumante. Costo: fr. 50.- a persona, inclusi 10 biglietti della riffa. Iscrizioni: tel. 091 640 51 11, entro il 23 novembre. Tre Valli ¨¨ Lunedì 23 novembre, Conferenza ATiDU: «Perdita uditiva dell’anziano, come viverla serenamente» Centro Giovani a Bodio, ore 14.15. Al termine rinfresco offerto. ¨¨ Mercoledì 9 dicembre, Festa prenatalizia, Sala Multiuso, Bodio. Ore 11.25 ritrovo presso Chiesa di Santo Stefano a Bodio, Santa Messa in suffragio dei soci defunti. Ore 12.30, pranzo sala Multiuso. Pomeriggio ricreativo rallegrato dalla «nostra» Bandella. Costo: fr. 40.- (non soci e simpatizzanti fr. 60.-) Iscrizioni: tel. 091 873 01 20, dal 23 novembre. visitate il sito: www.generazionepiu.ch 20 Lavoro Opportunità 5 novembre 2015 il Lavoro In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX orologiaio formato, conoscenza operazioni montaggio, capacità di inserirsi processo produttivo del laboratorio. Azienda produttrice orologi nel Mendrisiotto. CV a: [email protected] XX agente plurimandatario, esperienza vendita soluzioni su territorio CH. Formazione commerciale, conoscenza I, D, F. Lavoro svizzera D e F. Info: Antonella Di Raimondo, HOVET SA, Grono. Tel +41(091) 8272600; www.hovetsa.ch [email protected] XX sarta specializzata, Atelier Cordella, Cadro (Lugano) tel. 076 3938823. XX capo squadra, CH residente in CH, per servizi pulizia e altro, azienda di Facility Management. Esperienza per coordinare il gruppo e attività pulizia. Curriculum: Progect S. A., via Pioda 12, Lugano. XX traduttore per contrattualistica legale e documentazione contabile scritta in lingua italiana, russa, ucraina, polacca, essenziale esperienza comprensione, lettura e traduzione contratti commerciali e finanziari, bilanci aziendali imprese italiane, russe, ucraine, polacche. Orario iniziale 4 ore settimanali. CSC Compagnia Svizzera Cauzioni S.A. Direzione Generale, via Gerolamo Porta 2, 6830 Chiasso. Tel. +4191 2103295. Fax +4191 2103297. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX tornitori CNC, azienda Mendrisiotto. Conoscenza macchine Fanuc e Simens. Tornio Bimandrimo frontale Murata. 3/5 anni esperienza. Diploma perito meccanico. Lettura disegno tecnico. Lavoro su 3 turni. Max 35 anni. XX tata, 24 ore su 24, fidata, esperta e referenziata per famiglia del Luganese, con 3 figli, 2 età scolare 1 prescolare. Presenza 24 ore su 24 durante la settimana (1 giorno e 1/2 riposo infrasettimanale). Disponibilità ad accompagnare durante viaggi. Preferenza buona conoscenza Inglese. XX manutentore elettromeccanico, azienda settore plastico Mendrisiotto. Esperienza manutenzione impianti. Lavoro su 3 turni e reperibilità week end. XX un/a perito industriale elettronico/pianificatore elettricista diploma (AFC), esperienza su Autocad, buone conoscenze materiali elettrici e realizzazione quadri, competenze Dialux e sistema Polylog. Sede di lavoro: Mendrisiotto. XX collaboratrice domestica esperta e referenziata, patente B, automunita, per prestigiosa famiglia del Luganese. Richiesta flessibilità oraria. XX commerciale con D e F, per azienda Svizzera settore motori e ricambi auto. Trasferte nella Svizzera F e D almeno per il 30% del tempo. Ottime conoscenze D e F. Fisso + provvigioni e benefit. XX tata con Inglese esperta, referenziata, famiglia del Luganese (3 bimbi età prescolare). 45 ore a settimana (2 riposi infrasettimanali) disponibilità weekend e accompagnare in villeggiatura. Ottimo ingl. Minimo 30 anni. Automunita. XX impiegato commerciale per azienda settore tecnologia Mendrisiotto, ottima conoscenza D, F e I. Gestione ordini, claims, rapporto con clientela della Svizzera Romanda e Tedesca. Età 25-35 anni. XX estrusori plastici, azienda Mendrisiotto. EspeCERCO lavoro XX infermiere neo diplomato, tel. 091 6825501, chiedere di Monica o [email protected] XX disegnatore edile o disegnatore genio civile (esperienza 3 anni) o aiuto contabile, zona Sottoceneri. [email protected] XX badante, coll. domestica, zona Luganese. Tel. 076 4345578. XX pizzaiolo esperto. Tel. +41 766440687 [email protected] Società 5 novembre 2015 il Lavoro Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite AL VOLO Galleria di base del San Gottardo Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX quality plant manager industriale, Sopraceneri, pluriennale esperienza, conoscenza normativa ISO, ottima conoscenza D e/o Ingl. XX un'assistente commerciale, Sottoceneri, esperienza ambito fiduciario, buona conoscenza territorio svizzero, gestione siti internet, ottime capacità organizzative e relazionali. Indispensabile conoscenza alto livello lingua D e Ingl. Età massima: 44. XX sales engineer, ingegnere meccanico, Sottoceneri, esperienza campo ferroviario o carpenteria meccanica. Buona conoscenza D. XX ingegnere meccanico, Sopraceneri, esperienza maturata in realtà industriali in particolare meccanica di precisione. Gradita conoscenza Ingl. e/o D. XX un/una commerciale, Sopraceneri, per sviluppo commerciale nella Svizzera D. Ottimo livello D, meglio se svizzero tedesco. Disponibilità a viaggiare. XX progettista meccanico, Sottoceneri, conoscenze ambito elettrico/elettronico. Perfetta conoscenza disegno 2D e 3D AutoCAD Inventor, preferibilmente lingua Ing. Età 20/30 anni. XX un/a specialista marketing, Sopraceneri, esperienza. Formazione commerciale marketing e vendita, madrelingua I, ottimo D, buon livello Ingl. Permesso B o C. Tra i 30 e 40 anni. XX impiegato ufficio vendita, Sottoceneri, pluriennale esperienza vendita anche back office. Indispensabile conoscenza D e svizzero D. XX impiegata/o settore edile, Sopraceneri, pluriennale esperienza settore edile, ottimale lingua D. XX un disponente trasporti, Sottoceneri, buona conoscenza processi pratiche doganali. Esperienza, ottima conoscenza D e svizzero D. XX orologiaio/a AFC, Sopraceneri, esperienza. XX customer care/invoicing, Sottoceneri, esperienza almeno 3 anni, laurea settore economico o diploma analogo. Ottimo D, se possibile F ed Ingl. XX un/una regulatory affairs specialist, Sottoceneri, esperienza almeno 5 anni, laurea in Farmacia, Chimica o Biologia. Indispensabile ottima conoscenza Ingl. se possibile anche D. XX una customer care, Sottoceneri, esperienza gestione clientela, ottima conoscenza Ingl. e F. XX un dichiarante doganale, Sottoceneri, esperienza e formazione, ottima conoscenza Ingl. e D. XX un/a disponente società di trasporti, Sottoceneri. Max. 40/45 anni, D e svizzero D perfettamente parlato, con pluriennale esperienza nel settore. XX una segretaria settore logistico/trasporti, Sottoceneri, almeno 3 anni esperienza nel settore. Ottimo D e svizzero D. Per la posizione seguente: http://it.job1up.com/ annunci-lavoro/marketing-e-commerciale/ mendrisio/1207 XX sales account executive per azienda DOS Group, reparto marketing & sales. Commerciale con estrazione tecnica mondo Information Technology, esperienza, lingue parlate e scritte: I, e almeno due tra F, D e Ingl.; esperienza IT, software o web; conoscenza tecnologia; disponibilità a viaggiare. Bandi comparsi sul Foglio Ufficiale Foglio Ufficiale N. 80 del 9 ottobre XX pompiere professionista con AFC, patente BC-C1. Corpo Civici Pompieri Municipio Mendrisio. Info: tel. 058 6883381. Scadenza: 9 novembre. Foglio Ufficiale N. 82 del 16 ottobre XX infermiere/a capo reparto FondazioneTusculum, Casa anziani, 6822 Arogno. CH o domicilio, diploma CRS, DAS gestione sanitaria o certificato gestione equipe 1° livello. Esperienza almeno 5 anni. Info: tel. 091 6401050 [email protected] Scadenza: 16.11. Foglio Ufficiale N. 84 del 23 ottobre XX un/a aiuto cuoco/a Municipio Balerna per Centro anziani. Info: Direzione Centro Anziani tel. 091 6953434. Scadenza: 16 novembre. XX un/a capocuoco AFC o dietetica o gastronomia o d'ospedale, attestato formatore apprendisti o impegno a conseguirlo. Municipio Chiasso. Capitolato: www.chiasso.ch Info: Dir. Istituti sociali, F. Maestrini, tel. 091 6953500. Scadenza: 13.11. XX funzionario/a responsabile comunicazione comunale Municipio Massagno. Scadenza: 20.11. XX contabile-capo ufficio Aziende municipalizzate Municipio Ascona. Capitolato: www.ascona. ch Scadenza: 17.11. XX un/a funzionario/a amministrativo Municipio Gordola per corpo Polizia intercomunale del Piano, sede Gordola. Bando: www.gordola.ch XX un/a animatrice/tore (25-30%) un/a animatrice/tore (50-75%) Centro Giovani Municipio Locarno. Bando: Cancelleria comunale, Piazza Grande 18, Locarno. Scadenza: 13 novembre, ore 11. XX operaio specializzato impianti termoidraulici e di condizionamento, stesura preventivi/ fatture. Esperienza, patente A e B. Tel. +39 329 5431733 [email protected] XX assistente di cura, venditrice, baby-sitter, zona Luganese. Tel. 076 5013012. XX badante o pulizie zona Lugano. [email protected] XX panettiere o operaio generico, con esperienza. Tel. +39 3496914581; +39 031933217. XX chef di sala, barista o cameriere, al 50%, CH, esperienza, ottime referenze. Tel. 076 2456774. XX operaia settore elettronica, saldature a stagno e controllo visivo, Tel. +39 3286648066. XX carrozziere verniciatore, esperienza 25 anni, tel. 079 1761807, Daniele. XX assistenza anziani, badante uomo, esperienza, ottima cucina, h24/24. Tel. +39 3282445440. XX coll. domestica, esperienza, zona Lugano.Tel. +39 3388042859. rienza nella mansione. Lavoro su 3 turni. XX capo reparto CNC, per azienda del Mendrisiotto. Conoscenza macchine Fanuc e Simens. Capacità lavorazione su macchine multistazione e plurimandrino, pluriennale esperienza in automotive, diploma perito meccanico, lavoro su 3 turni. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX impiegato/a Back Office per dipartimento vendite industria internazionale lavorazione metalli, Mendrisiotto. Formazione AFC commerciale, almeno 4-5 anni esperienza in industria o società trasporti internazionali; abitudine a grossi carichi di lavoro; flessibilità, discrezione, precisione e responsabilità; excel avanzato, buone conoscenze SAP; ottimo Ingl. e D, preferenziale F. 28-35 anni, domicilio CH. XX un/a contabile per società internazionale prodotti medicali nel Luganese. Formazione commerciale e/o equivalente; almeno 4-5 anni esperienza in industria nella funzione richiesta; precisione, autonomia, responsabilità; valide conoscenze Microsoft Office e SAP; buona conoscenza (B2) inglese. XX un/una responsabile logistica di trasporto per industria produzione e commercio metalli. Formazione superiore in logistica; almeno 5-7 anni esperienza trasporti internazionali,specializzazione trasporto aereo; conoscenza normative e procedure doganali (SA, DA), tecniche gestionali e sistemi logistici territoriali; precisione, affidabilità, responsabilità; lavoro in gruppo; ottimo Ingl., buon D e F. Iniziate con successo le corse di prova Ulteriore pietra miliare al San Gottardo: dallo scorso 1° ottobre sono iniziate con successo le prime corse di prove nella Galleria di base del San Gottardo. Fino al 31 maggio 2016 ne sono previste 5’000 e i treni circoleranno con una velocità fino a 275 km/h nella galleria più lunga del mondo. D opo aver ricevuto il via libera da parte dell’Ufficio federale dei trasporti per la fase di test, le corse di prova sono iniziate il 1° ottobre e poco dopo sono circolati i primi treni con il sistema di segnala-zione e di protezione dei treni ETCS livello 2. Al momento vengono eseguiti i test del sistema radio GSM-R e sistema radio galleria con l’ausilio di un veicolo di misurazione radio delle FFS. Poi si passerà ai test per l’interazione tra binari senza massicciata, treni e linea di contatto. Nei mesi di novembre e dicembre si svolgeranno le corse di prova per raggiungere passo dopo passo la velocità massima. I treni speciali, presi a noleggio dalla Germania di tipo ICE-S, circoleranno nella galleria più lunga del mondo con una velocità fino a 275 km/h. Da fine febbraio 2016 si svolgeranno le corse di prova con treni merci. Entro fine maggio 2016 sono previste oltre 5’000 corse di prova. In questo periodo sono impegnate oltre 160 persone, dal macchinista al coordinatore dei test, dal coordinatore del 21 © AlpTransit San Gottardo SA traffico treni al responsabile della sicurezza. A questi si aggiungono ulteriori 300 persone nella funzione di coordinatori tecnici, ingegneri della misurazione e assistenti. La fase di test si svolge sotto la direzione di AlpTransit San Gottardo SA (ATG). I macchinisti e il materiale rotabile sono stati chiesti in prestito alle FFS. Secondo il Presidente della Direzione di ATG, Renzo Simoni, AlpTransit San Gottardo SA come Committente deve verificare e attestare l’efficienza dell’opera durante questi otto mesi di fase di test: «Dobbiamo verificare la funzionalità e l’adempimento di tutte le richieste di sicurezza nella Galleria di base del San Gottardo. In questa maniera siamo sicuri di poter consegnare alla Confederazione e alle FFS una galleria pronta per l’esercizio in occasione dei festeggiamenti ufficiali per l’apertura del 1° giugno 2016». A partire da giugno 2016 si svolgeranno le corse di prova da parte delle FFS, prima che la galleria venga messa in esercizio con il nuovo orario previsto a dicembre 2016. Circolo Coghinas Bodio Il 10 ottobre, in collaborazione con Regione Autonoma della Sardegna e Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, si è festeggiato il 35esimo di fondazione del Circolo Coghinas di Bodio. La meravigliosa voce di Maria Giovanna Cherchi accompagnata dal bravissimo fisarmonicista Gavino Marrica ha rallegrato i presenti. Auguri al Circolo Coghinas, al direttivo, al presidente Francesco Sini e alla vice presidente Michela Solinas. Associazione Regionale sarda Circolo di Ginevra, Festa annuale Il 17 ottobre, con Regione Autonoma della Sardegna e Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, si è svolta la manifestazione «Un’isola nell’isola». Due artigiani di Sant’Antioco hanno presentato la lavorazione della Palma e della Pasta, il gruppo Folk Su Forti di Sant’Antioco e L’orchestra Duo di casa nostra hanno intrattenuto oltre 300 ospiti. «Dialoghi» n. 238: anche il Papa sul fronte del clima Quando il dossier del n. 238 di «Dialoghi di riflessione cristiana» è stato impostato, non si sapeva che sul fronte della lotta al riscaldamento globale climatico si sarebbe trovato anche il Papa in persona: nel frattempo Bergoglio, con la sua enciclica «Laudato si», ha portato nuove e più profonde ragioni a sostegno degli obiettivi della Conferenza mondiale sul clima che si svolgerà a fine novembre a Parigi. Le riassume uno specialista del rapporto tra Chiesa e Mondo: Simone Morandini, le prospettive allarmanti del problema clima sono riassunte da Marco Martucci (i dati scientifici appurati), Federica Mauri (gli impegni assunti dalla Svizzera) e Matteo Cassini (smascherare il negazionismo). Lavoro & Salute Consumare carne come se fosse contorno FABRIZIO VAGHI* È di questi giorni la notizia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto dove si parla di carni rosse e carni lavorate – meglio conosciute come wurstel, hot dog, prosciutti, salsicce, carni in scatola, solitamente salate e/o affumicate – come prodotti cancerogeni (rispettivamente probabilmente e sicuramente) per l’uomo. I toni sono stati successivamente smorzati da diverse autorità, ma è una buona occasione per fare il punto della situazione. Partendo da lontano. Nel dopoguerra, il consumo di carne era pressoché occasionale: se parliamo con chi ha avuto occasione di vivere quell’epoca, racconta come questo alimento fosse denominato «il cibo della festa» o per i più benestanti «il cibo della domenica». Gli anni del boom economico, hanno fatto si che le richieste aumentassero in modo spropositato, con la conseguenza che a modificarsi è stata la tipologia di allevamento, per riuscire a seguire la domanda crescente. Da animali allevati in modo estensivo, con spazi di movimento ampi e cibo naturale, a bestie rinchiuse in stalle intensive, con spazi limitati e cibo a base di sementi. Questo ha modificato la qualità del cibo, che ha perso in qualità e ha concentrato al suo interno sostanze infiammatorie. Non possiamo infatti paragonare i prodotti provenienti da animali che vivono ancora oggi in maniera «biologica» con quelli di un allevamento intensivo. È questa la vera distinzione che ha senso fare al giorno d’oggi, non tra carne rossa e carne bianca (che tra l’altro, non è stata studiata nel report citato a inizio pagina). E questo vale anche per i salumi: imparagonabili un prosciutto cotto con un lungo elenco di ingredienti praticamente sconosciuti e una carne secca grigionese o un prosciutto crudo di alta qualità, senza nitriti né nitrati. Chi ha il piacere di consumare carne e carni lavorate, deve tener conto di questo. Altrimenti la soluzione è quella di orientarsi verso altri fonti proteiche come pesce azzurro, uova (tenendo presenti le riflessioni dello scorso numero) e leguminose. Come fare a riconoscere gli alimenti «giusti», anche per quanto riguarda le carni? Oggi tutto è fattibile, dobbiamo investire qualche minuto in più per una scelta consapevole degli alimenti, affidandoci a qualche produttore conosciuto, un gruppo di acquisto, un logo sulla confezione per la spesa della grande distribuzione. A guadagnarci sarà la nostra salute. Ricordo inoltre che, più del singolo cibo, rappresentano aspetti importanti la quantità, la qualità dell’alimento, e soprattutto il contesto della struttura in cui viene inserito. Ma questo ovviamente non vuol dire consumare di tutto un po’. Se guardiamo in altre parti del mondo, come ad esempio in alcune regioni asiatiche, la carne è un contorno del piatto principale – rappresentato dalle verdure. Esattamente il contrario che alle nostre latitudini. Credo fortemente che se imparassimo a consumare una piccola porzione di carne estensiva come contorno a delle verdure miste ed un cereale integrale, la mappa mondiale delle patologie tumorali – e non solo – sarebbe certamente rivista. *Cardiocentro Ticino 22 Società 5 novembre 2015 il Lavoro AL VOLO TicinoSkills 2015 I vincitori Successo per la seconda edizione delle Porte Aperte e TicinoSkills 2015 – campionati regionali delle professioni - presso il Centro di formazione professionale SSIC di Gordola. L’ evento organizzato dalle Associazioni professionali di categoria, dalla direzione del centro SSIC di Gordola in collaborazione con la Divisione della formazione professionale è stato seguito da più di 800 allievi provenienti da diverse scuole del Canton Ticino e da diversi giovani accompagnati dai loro genitori. Oltre alle Porte Aperte, 47 giovani si sono sfidati in otto professioni per aggiudicarsi il titolo di campione ticinese nel proprio settore di attività - TicinoSkills. Autista veicoli pesanti - 1° rango: Diogo Dias Serrano – TSM Trasporti speciali SA Biasca; 2° rango: Andres Marques Santana – Besomi Trasporti SA Tesserete; 3° rango: Ravi Delparente – Besomi Trasporti SA Tesserete. Carpentiere - 1° rango: Ambrogio Dell’Ara – Cotti Cottini Manlio Quinto; 2°: Giacomo Fontana – Stenz Chrisitian Lostallo GR; 3°: Francesco Smeragliulo – Veragouth Bedano. Falegname - 1° rango: Alan Giussani – Foresti Efrem & Figlio Prato Sornico; 2°: Geremia Cima - Jacmolli Flaviano Acquarossa; 3°: Samuele Jelmoni –Thoma Ascona. Installatore elettricista - 1° rango: Andrea Bernasconi – Spinelli SA Massagno; 2°: Anthony Bellwald – BP Electric Sagl Taverne; 3°: Gonçalo Silva e Sa – Lumen SA Agno. Meccanico tecnica agricola - 1° rango: Simone Tommasi – Ponzio’s Agriservice Sagl Cadenazzo; 2°: Aron Lopez – Robert Aebi SA Arbedo; 3°: Oscar Colombo – Ennio Ferrari SA Lodrino. Metalcostruttore - 1° rango: Michel Jacomet – Cima Marco Dangio; 2°: Kevin Genini – Cosmetal Ghisla SA Biasca; 3°: Patrick Cavalli – Quaglia Michele Brissago. Muratore - 1° rango: Matteo Guerini – Guerini SA Losone; 2°: Massimo Gianola – Pervangher Airolo; 3°: Jordan Martignoli – Rigassi e Pinchetti SA Lodrino. Pittore-decoratore - 1° rango: Damiano Bricalli – Ivan Berti SA Arbedo; 2°: Denis Bento Rodrigues – Weit SA Bellinzona; 3°: Kevin Blaser – Matozzo SA Osogna. Alcuni vincitori proseguiranno le competizioni per i campionati svizzeri delle professioni organizzati nel 2016 dalle Associazioni professionali centrali. Giovane mediamatico ticinese sugli scudi Allo Stadttheater di Olten sono stati consegnati i premi ICT Award 2015 per i miglior LPI (Lavoro di produzione individuale) di tutta la Svizzera nelle professioni - settore delle tecnologie innovative, le ICT appunto - di Mediamatico e Informatico. I LPI sono importanti, perché parte integrante delle Procedure di qualificazione (esami). A spuntarla, su oltre duemila candidati provenienti da tutto il Paese, il ticinese Mattia Dellamora di Losone (Mediamatico). Mattia ha svolto la propria formazione alla Swisscom di Bellinzona (pratica), frequentando la scuola SPAI Locarno (teoria) e i corsi interaziendali (laboratori) al Centro VISCOM Regione Ticino di Bellinzona e il Centro professionale AMETI Giubiasco. È un indubbio successo personale, frutto di un grande talento e impegno messi in campo nei quattro anni di tirocinio. Il LPI vincente parte dalla necessità di pubblicizzare, sui social media più frequentati, un prodotto Swisscom appena lanciato sul mercato, che permette all’utente di monitorare l’utilizzo del suo smartphone. Da questa esigenza, Mattia ha realizzato un video spot, animato e attraente che si divide visivamente in due aree: la parte centrale è occupata da un dispositivo che mostra schermate legate al contenuto della storia, mentre l’insieme esterno del video è composto di disegni animati e altri elementi grafici. A ciò ha aggiunto un testo esplicativo e una musica di sottofondo adeguata. Soccorso d’inverno Ticino Solidarietà... vera! C lima cordiale, sereno, festoso ma soprattutto solidale quello che si è percepito lo scorso 10 ottobre alla cena di beneficienza del Soccorso d’inverno Ticino organizzata grazie alla disponibilità dell’albergo Ceresio di Lugano e agli squisiti prodotti messi a disposizione da Casa Farinato di Daniela Barcella, accompagnati dal buon vino della ditta Zamberlani, l’acqua di Feldschössen e il Caffè Masaba. Durante la serata la nota artista ticinese Katia Mandelli Ghidini ha esposto le sue stupende opere, una delle quali è stata acquistata all’asta dalla Camera di Commercio di Lugano per fr. 520, il ricavato è andato interamente a favore del Soccorso d’inverno Le melodiose voci delle cantan- ti Aysen Romanini e Cinzia Schinardi hanno allietato la foto: Pamela Nünlist serata. Tra gli ospiti Cristina Dominguez, studente CSIA, l’autrice del nuovo manifesto pubblicitario (già visibile) della campagna nazionale «Colletta Stella». Il Soccorso d’inverno ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della serata! Il ricavato andrà a favore delle famiglie con redditi disagiati del Ticino dove spesso, il Soccorso d’inverno Ticino, risulta l’ultima ancora di salvezza. Cioccolata solidale I l 17 ottobre al Mercato di Bellinzona, fra Martino Dotta di «Tavolino Magico» con le rappresentanti del «Soccorso d’inverno Ticino»: Nadia Ghisolfi (presidente), Manuela Nünlist (resp. segretariato) e Fiorenza Paris Nava hanno distribuito cioccolata calda con lo scopo di far conoscere la collaborazione tra i due Enti umanitari. Dal 1° gennaio 2015, «Soccorso d’inverno Ticino» gestisce il Centro regionale di coordinamento delle Carte acquisti di «Tavolino Magico» per il Ticino e il Moesano. La presenza al Mercato bellinzonese ha permesso di raccogliere una discre- ta somma in favore delle persone indigenti del nostro Cantone. «Tavolino Magico» e «Soccorso d’inverno Ticino» ringraziano quanti hanno sostenuto l’iniziativa, la ditta Lindt per l’offerta dell’ottima cioccolata e i gerenti dell’History Music Bar di Bellinzona per il prezioso sostegno logistico. A inizio dicembre si terrà un’iniziativa «gemella» al mercato di Lugano. 23 Le domande dei Lettori Il Patronato Inas nel Locarnese Spett.le Patronato Inas Locarno, sono un frontaliere, abito nelle vicinanze di Cannobio e desidero avere informazioni sulla posizione assicurativa Svizzera e sulla possibilità di pensionamento. Un collega mi ha consigliato di rivolgermi ai vostri uffici in quanto fate delle presenze settimanali a Cannobio. In quale giorno della settimana siete presenti a Cannobio? È necessasrio fissare un appuntamento? In attesa di una risposta, cordialmente saluto. Antonio G. Carissimo Antonio, il Patronato Inas in stretta collaborazione con l’Ocst è presente giornalmente negli uffici del sindacato al palazzo Panorama di Locarno, dove può raggiungerci facilmente. Una permanenza a Cannobio è garantita quasi tutti i lunedì pomeriggio, dalle ore 14.00 alle 19.00. Per avere informazioni generali, come nel suo caso, non è necessario prendere appuntamento. È invece consigliato contattare il sottoscritto, Stefano Rusca, tel. 0041 91 751 30 52 per le pratiche di pensionamento. In questo mese di novembre, a complemento del servizio dei nostri colleghi del Patronato Inas Cisl di Verbania, inizieremo a seguire anche le pratiche di disoccupazione per i lavoratori frontalieri. Il nostro servizio è gratuito e rivolto a tutti coloro che ci contattano, ma in particolare agli iscritti al sindacato Ocst. Se non lo siete il nostro incaricato può farvi l’iscrizione. Prossime presenze a Cannobio Novembre: lunedì 9-16-30 Dicembre: lunedì 14-21 Ringrazio per la domanda, sicuri che questo nostro servizio possa essere utile anche ad altri frontalieri e in attesa di incontrarla, cordialmente saluto. Stefano Rusca responsabile patronato Inas Locarno VITA NOSTRA Auguri • a Marino Maggetta, fedelissimo socio, e alla moglie Anna, che lo scorso 31 ottobre hanno festeggiato il 45.mo di matrimonio. Felicitazioni per il traguardo delle nozze di zaffiro. • a Giovanni Piffaretti, fedele socio GenerazionePiù e già apprezzato presidente AAPI del segretariato di Mendrisio, che lo scorso 26 ottobre ha festeggiato i 94 anni. Condoglianze • a Laura, Claudio con Adriana, ai nipotini Emanuele e Thomas, Diego, Gabriella, ai fratelli e sorelle, ai nipoti, a Giusy, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giacomo Bettegacci, socio del Luganese, che ha perso la vita lo scorso 12 ottobre in un incidente sul cantiere AlpTransit di Sigirino. • alla moglie Maria, socia GenerazionePiù, segretariato del Luganese, ai figli Katia con Edy, Francesca con Beniamino, ai nipoti, alle sorelle, cognati e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Luigi Carluccio. • al figlio Roberto, socio Autotrasporti, alla nuora Nicole, al nipote Michele con Raffaella, al fratello Mario con Marisa e figli, alla sorella Miriam con Angelo, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Franco Mini. • al fratello Giovanni, socio segretariato Mendrisio, e ai familiari tutti, per la perdita del loro caro congiunto Gaetano Falzone. • ai figli Adriana con Giordano Fumagalli, socio settore Elettricisti, Gianfranco con Sonya, e Ursula, ai nipoti, cognate e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Iride Quadri. • a Emmanuel, collega al segretariato del Luganese. ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del caro papà Norbert Yao. • alla moglie Graziella, alle figlie Stefania e Mara, so- Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti e Giorgio Donini M. Nünlist, N. Ghisolfi, fra Martino, F. Paris Nava Giornale Aperto 5 novembre 2015 il Lavoro tel. 0919211551; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] cia, ai nipoti Mauro, Mirco e Mattia, soci segretariato del Luganese, ai generi, al fratello Ezio, ai cognati e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Felice Pretti. • ai figli Marisa, socia Anziani Dip. Stato, Pietro, Elda e famiglie, ai nipoti e pronipoti, al fratello Alfonso e famiglia, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Carlo Cavadini. • alla moglie Anna, socia GenerazionePiù Mendrisiotto, alla figlia Mariangela e ai familiari, per la perdita del loro caro congiunto Carlo Rapis. • al figlio Enrico e ai familiari per la perdita del loro caro congiunto Rocco Gargiulo, socio GenerazionePiù Mendrisiotto. • ai familiari di Bianca D’Alò-Morgillo, fedele socia segr. Mendrisio, deceduta nelle scorse settimane. • alla mamma Lodomilla, al fratello Pietro, socio Anziani Docenti Locarno, con Maria, ai nipoti, zie e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Giovanni Ortelli. • alla moglie Angela, ai figli Daniela con Ferdinando Garzoni, socio e già presidente Colonie Leone XIII, Gianni con Jole, Michela con Luc, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Ettore Rossi. • alla moglie Loredana, ai figli Sabrina e Matteo con Gioia, al fratello Roberto, alla cognata Carmen, alla suocera Matilde, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Remigio Rossi, socio Dipendenti Swisscom. In memoria • a ventisette anni dalla scomparsa (1° novembre 1988) ricordiamo con affetto Mario Romaneschi, già apprezzato titolare del segretariato di Bodio. • a venticinque anni dalla scomparsa (novembre 1990) ricordiamo con affetto Mario Parma, già apprezzato membro del comitato cantonale. • a un anno dalla scomparsa (novembre 2014) ricor- Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 26’286 copie diamo con affetto Adolfo Imperatori, già apprezzato dipendente al segretariato Tre Valli. Grazie Augusta Lo scorso 30 settembre, dopo ben 49 anni di servizio, ha terminato l’attività al segretariato OCST di Mendrisio la collega Augusta Ercolani. Augusta ha iniziato a 15 anni come apprendista, ai tempi di Mons. Luigi Del-Pietro. Per gran parte della sua carriera si è dedicata principalmente al servizio di Cassa malati (prima CSS, poi CAST) aiutando, consigliando e risolvendo problematiche connesse a questo importante servizio in favore soprattutto dell’utenza residente e rivolta in particolare ai soci più anziani e bisognosi di assistenza nel disbrigo delle incombenze amministrative. Augusta ha seguito e presentato anche tutte le pratiche relative al pre-pensionamento per i lavoratori dell’edilizia. Per tanti anni ha accompagnato e assistito con meticolosa precisione, professionalità e cortesia i soci edili nella complicata e articolata burocrazia delle domande prepensionamento FAR e PEAN. Ha pure collaborato a livello distrettuale nell’annuale compilazione delle tasse. Augusta si è sempre contraddistinta per essere una gran lavoratrice disposta ad aiutare col sorriso tutti i colleghi. Grazie alla sua quarantennale esperienza è stata una colonna portante del segretariato di Mendrisio e la sua assenza dopo poche settimane è già palpabile. Ad Augusta vanno i nostri sentiti ringraziamenti per l’attività svolta con entusiasmo e professionalità e i più sinceri auguri per una meritata, serena e lunga quiescenza. Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli, Gianni Guidicelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Giuliano Butti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Publireportage Un’offerta da non perdere: più del 20 % di sconto sui premi per voi e la vostra famiglia Sfruttate al meglio i vantaggi della partnership tra OCST e la CPT: per voi oltre il 20 % di sconto sulle assicurazioni complementari. E i vantaggi si estendono a tutta la famiglia. E non è tutto: il risparmio riguarda anche l’assicurazione di base. 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Chi sceglie il reparto semiprivato o privato, inoltre, ha la libera scelta del medico e gode di un comfort maggiore in ospedale oltre ad un contributo maggiore per le prestazioni di tipo ambulatoriale. Un vero e proprio Plus...valore L’assicurazione cure medico-sanitarie Plus e l’assicurazione cure medico-sanitarie Comfort offrono numerosi vantaggi ad un prezzo contenuto. Per esempio un contributo sull’acquisto di occhiali o lenti a contatto, gli esami ginecologici preventivi e le spese di trasporto e salvataggio. Entrambe le assicurazioni includono anche l’assicurazione viaggi e vacanze. Aurelia stipula anche l’assicurazione delle spese d’ospedalizzazione in reparto comune. Inoltre trova molto utile l’assicurazione cure medico-sanitarie Comfort, che eroga ad esempio contributi maggiori per le spese di trasporto e di salvataggio rispetto a quelle prescritte dalla legge, copre i costi dei medicinali di medicina complementare e prevede contributi anche per cure balneari e occhiali. E in più offre anche l’assicurazione viaggi e vacanze gratuita. Per l’intero pacchetto Aurelia paga un importo mensile di CHF 264.30. L’assicurazione online con consulenza personale A proposito: alla CPT è possibile gestire le proprie operazioni assicurative dappertutto e in qualsiasi momento. Grazie alla piattaforma online CPTnet è possibile cambiare la copertura assicurativa o modificare il proprio indirizzo, dare uno sguardo alla polizza o alle fatture. Con l’app CPTnet tutte queste operazioni possono essere effettuate in piena mobilità. Il tutto senza dover rinunciare al proprio consulente personale. Risparmiate tempo ma anche denaro, perché usufruite fino all’11,7 % di sconto sulle assicurazioni complementari. Protezione giuridica Internet: maggiori prestazioni Gli assicurati online della CPT usufruiscono della protezione giuridica Internet gratuita. 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