lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
5 novembre 2015 - Anno XC - N.17 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagine 2-3
 Prossimo numero: 19 novembre 2015
Cantone
Tra polemiche,
dibattiti
e voglia di futuro
pagina 5
Job
Contact
Una squallida
reazione
pagine 6-7
Progetto
LIFT
Sperimentale
ma concreto!
pagine 11-14
Speciale
20 anni
CFP
pagina 5
11
Edilizia
Rinnovare
non significa posticipare
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
2
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
In margine a due rapporti sul mercato del lavoro e sull’economia cantonale
Rilanciare il dibattito sullo sviluppo del Cantone
Tra polemiche e voglia di futuro
Tra muri e strade
MEINRADO ROBBIANI
La situazione del mercato del lavoro
e le traiettorie di sviluppo del Cantone hanno abbondantemente occupato
l’attualità delle ultime settimane, non
mancando di innescare una riflessione promettente sul futuro ma anche
di accendere infuocate polemiche sul
presente.
MEINRADO ROBBIANI
La lente dell’IRE sul mercato del lavoro
Ad aprire le danze è stato lo studio sulla
situazione del mercato del lavoro condotto
dall’IRE su incarico della SECO (Segreteria di
Stato dell’economia). Gli hanno subito fatto
eco le ire (in minuscolo ma non minuscole) del
mondo politico, che aveva sollecitato l’approfondimento ma che ne confuta con vigore i risultati. È soprattutto contestata la conclusione
più cruciale del rapporto e cioè l’assenza di
un fenomeno significativo di sostituzione della
manodopera locale.
Posti in aumento ma già occupati
Al di là di alcuni eccessi nei quali è caduta
la diatriba contro l’IRE, il rapporto di questo
istituto è effettivamente viziato da carenze manifeste. Una prima grande lacuna sta
nell’avere puntato i riflettori sulla sostituzione
in senso stretto (licenziamento di un residente
per sostituirlo con un frontaliere), tralasciando di sondare con cura il fenomeno ben più
decisivo e imponente delle barriere al collocamento. Malgrado una favorevole progressione
dell’occupazione, che avrebbe consentito di
riassorbire una fetta consistente di disoccupazione, chi ha desiderato immettersi nel mondo
del lavoro (giovani) o reinserirsi (disoccupati) si
è trovato sovente la strada sbarrata poiché i
posti venivano capillarmente occupati da nuove entrate di manodopera estera (frontalieri o
residenti di recente arrivo).
Aspetti trascurati
Rinunciando a radiografare questo fenomeno, l’IRE ha finito per sorvolare su aspetti
emblematici che gli sono collegati. Si è così
omesso di investigare la relazione tra i livelli
salariali, in tangibile discesa, e le possibilità
per la manodopera locale di andare ad occupare posti mal retribuiti. Nel contesto odierno,
occupazione e livelli salariali sono intimamente intrecciati; ignorandolo, si compromette sul
nascere la fotografia del mercato del lavoro
che si intende scattare. Manca pure un’adeguata analisi della contraddizione, emersa
durante i periodi di calo congiunturale, tra la
crescita della disoccupazione e il contemporaneo incremento del numero di frontalieri. È
un paradosso che rimane privo di un tentativo
rigoroso di approfondimento. Sul versante del-
le imprese si è poi sottovalutata la tendenza
a preferire manodopera frontaliera poiché disposta a percepire retribuzioni inferiori. Nello
studio dell’IRE ci si è arresi alla tesi angelica
delle imprese che asseriscono - bontà loro - di
basare le loro scelte solo sul livello di professionalità dei candidati. In questo ambito non
si è nemmeno andati a esplorare la politica e i
meccanismi effettivi di assunzione delle imprese di recente insediamento, che mirano perlopiù ad abbinare i vantaggi offerti dal contesto
svizzero con il mantenimento di parametri retributivi italiani facendo prioritariamente capo
a manodopera frontaliera.
re il nostro territorio. Attingendo peraltro anche ad altri contributi recenti ( il rapporto dello
stesso IRE «Ticino Futuro» e il rapporto del
BAK di Basilea sull’analisi dei settori ticinesi)
inietta un opportuno impulso di riflessione che
merita di essere raccolto.
Un abbinamento indispensabile
Partendo dai due rapporti, ben venga un
aperto e serrato dibattito sia sul presente (rapporto IRE), sia sul futuro (rapporto Baranzini).
Anche la polemica attorno al primo sia utilizzata quale occasione per cogliere la stretta congiunzione tra il tema del mercato del lavoro e
quello dello sviluppo economico. Solo un mercato del lavoro equilibrato consente all’economia di puntare, partendo da presupposti solidi,
ad uno sviluppo di lungo termine. Tra mercato
del lavoro ed economia sussiste cioè un parallelismo infrangibile. Si devono conseguentemente spegnere le distorsioni che affliggono il
mercato del lavoro e tratteggiare nel contempo
il tracciato di uno sviluppo economico che diffonda benessere nella popolazione. Il cantiere
è dei più impegnativi ma è inderogabile.
Un degrado ignorato
Un secondo gruppo di carenze nasce dal non
avere prestato attenzione agli aspetti qualitativi dell’occupazione. Il mercato del lavoro è
oggi più disordinato, distorto e insicuro. Il suo
tasso di flessibilità (con i conseguenti fattori
di precarietà) si è notevolmente dilatato. Basti considerare la possibilità per le agenzie di
collocamento di reclutare manodopera interinale anche oltre frontiera oppure la facoltà
per le imprese locali di assumere manodopera
fino a 90 giorni annui con una semplice notifica. Per non poi scordare il lavoro distaccato, con i suoi corollari di appalti e subappalti
difficilmente controllabili.
Nessuna considerazione I n s e r z i o n e
nemmeno per il degrado
delle condizioni di lavoro
più volte denunciato dal
sindacato né per lo scaFONDAZIONE TICINESE
dimento della cultura e
PER IL 2° PILASTRO
dell’etica imprenditoriale,
con un crescente numero
Via Morée 3 – CP 1344
di aziende che concepi6850 MENDRISIO-STAZIONE
sce la libera circolazione
come un regime privo di
regole dove tutto è conL’altra cassa pensioni
sentito.
Guardando alle traiettorie di sviluppo
Dopo l’IRE, le danze
sono proseguite a pochi
giorni di distanza con la
presentazione di un rapporto elaborato dal prof.
Baranzini, al quale il Dipartimento Finanze ed
Economia ha agganciato
la volontà di rilanciare il
confronto sulle traiettorie
di sviluppo del Cantone.
Il documento evidenzia i
punti di forza ma anche
di fragilità del Ticino, per
additare i campi sui quali
investire energie e risorse
allo scopo di fare cresce-
al servizio delle piccole e medie
Imprese Ticinesi
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G
li stimoli forniti dal documento del
Prof. Baranzini e dai rapporti dell’IRE e del BAK sullo sviluppo del
Cantone offrono l’opportunità di ridare fiato ad
una appassionata voglia di futuro. Le preoccupazioni del presente, generate in particolare
da un mercato del lavoro sotto pressione, impongono sì una vigorosa presa a carico delle
difficoltà attuali ma non devono impedire che
si tenga contemporaneamente rivolto lo sguardo verso obiettivi di sviluppo e di benessere
proiettati sul più lungo termine. Guardando alla
realtà odierna spicca invece, soprattutto da
parte del mondo politico, un appiattimento eccessivo ed in parte strumentale sul presente.
Ne fa stato l’esasperazione dei temi collegati
alla libera circolazione e al frontalierato.
Condizioni preliminari
Ben venga perciò un confronto capillare sulle
traiettorie di sviluppo del Ticino. Affinché l’esercizio sia fruttuoso è necessario che siano
date alcune condizioni preliminari quali una più
convinta presa a carico del futuro del Cantone, la volontà di abbinare protezione interna
e apertura verso l’esterno, un saldo aggancio
delle imprese e dell’economia al territorio grazie ad un intensificato dialogo sociale.
Apertura come condizione di sviluppo
Non si danno prospettive di sviluppo senza
apertura verso l’esterno. In un contesto intriso
di connessioni e interdipendenze, che superano di gran lunga il perimetro delle stesse nazioni, lo sviluppo è inscindibile da intensificate
relazioni e collaborazioni tra aree diverse anche al di sopra dei confini nazionali. La dimensione ridotta del Ticino, la sua ubicazione periferica e la vicinanza al confine con il nord Italia
rendono tanto più ineludibile l’apertura verso
l’esterno. È una condizione di sviluppo economico ma è anche un’occasione per puntare ad
acquisire un ruolo di raccordo tra la Confederazione e la vicina Italia che assegni al Ticino
una funzione strategica di portata nazionale.
Protezione come condizione di apertura
Non si dà però apertura senza un parallelo
incremento delle protezioni contro le ricadute
talvolta sfavorevoli di un contesto più aperto.
In assenza di protezioni efficaci si finisce infatti per essere tentati dal ripiegamento su se
stessi e dall’isolamento. Nell’ambito del mercato del lavoro occorre perciò adottare norme
legali più severe, correggendo le lacune di un
ordinamento sfasato rispetto al nuovo orizzonte di libera circolazione. È pure indispensabile
migliorare la regolazione delle condizioni di lavoro, colmando i vuoti contrattuali che un padronato sonnecchiante fatica a bonificare.
3
Fare tessuto
Affinché lo sviluppo abbia radici solide deve
potersi tradurre in benessere diffuso. Il consolidamento dell’economia e delle imprese deve
cioè andare di pari passo con la crescita del
territorio. Questo parallelismo è difficilmente immaginabile se non ci si muove in un contesto di
dialogo e collaborazione tra le imprese e le forze
sociali, in primis il sindacato, in modo da agganciare gli obiettivi economici a quelli sociali. Un
Ticino più solido e competitivo necessita cioè di
imprese e associazioni padronali capaci di «fare
tessuto», di parlare e lavorare con le forze sociali.
Non solo muri
Il mondo della politica, oggi sovente intento a
erigere muri con strenua frenesia, non può che
trarre beneficio dall’incitamento a guardare al
futuro e alle strade che vi portano. D’altronde
le due cose si integrano; solo muri senza strade non portano lontano mentre strade senza
muri protettivi sono esposte a rischi insidiosi.
Se il dibattito anche acceso degli scorsi giorni
(rapporto IRE e rapporto Baranzini) rafforzasse la consapevolezza di questo irrinunciabile
intreccio tra muri e strade non sarebbe passato invano. È da un lato necessario innalzare
protezioni più efficaci soprattutto a tutela di
un equilibrato mercato del lavoro ma è dall’altro opportuno lasciare spazio alle strade che
orientano verso il futuro.
Di revoca in revoca
Carenze di discernimento all’Ufficio della migrazione
MEINRADO ROBBIANI
Situazione concreta:
Ausiliaria tuttofare, nubile, occupata dal 2003
presso una ditta che gestisce cantine nei grandi cantieri edili. Turni di lavoro particolarmente
disagiati (sovente impegnata dalle ore 02.30
di notte fino alle 12.30). Indotta ad alloggiare
negli alloggi messi a disposizione dal datore
di lavoro per essere reperibile e svolgere più
agevolmente i turni di lavoro. Madre e sorella
residenti nel sud Italia.
Cosa sostiene l’Ufficio della migrazione?
Asserendo che il suo centro di vita e di interessi non è situato nel nostro Paese ma all’estero e
più precisamente dove vive la madre, non solo
le nega il permesso di domicilio recentemente
richiesto ma le revoca persino il permesso di
dimora che possiede da dodici anni, ingiungendole di lasciare la Svizzera nell’arco di due mesi.
Richiede un certo sforzo mentale immaginare
che una lavoratrice di 36 anni, da oltre una dozzina di anni a più di 1’300 chilometri di distanza
dal domicilio della madre e della sorella, continui a rimanere aggrappata alle gonne materne
tanto da poterla considerare appartenente all’economia domestica della madre. Per l’Ufficio
cantonale della migrazione va invece da sé.
Quello descritto non è purtroppo un caso isolato. Le segnalazioni di questo genere tendono
ad aumentare. L’inflessibilità, con la quale gli
ingranaggi dell’Ufficio della migrazione stanno
cercando di scovare e colpire chi è sospettato
di avere un cordone ombelicale con l’estero,
sta infoltendo l’elenco delle revoche.
L’OCST ha già avuto modo di stigmatizzare
le minacce di revoca del permesso formulate
all’indirizzo di persone residenti che usufruiscono di assegni familiari integrativi o di prima
infanzia poiché considerate beneficiarie di prestazioni assistenziali. Si è ora di fronte ad un
ulteriore filone di revoche, ruotante attorno al
concetto di centro di vita e di interessi.
Emerge una linea di inasprimento che travalica l’obiettivo – peraltro condivisibile – di combattere gli abusi per collocarsi su un terreno
visibilmente carente di discernimento e di senso della misura. Nel clima odierno di preoccupazione per gli effetti della libera circolazione,
questo indirizzo rischia di passare inosservato
e di sollevare obiezioni solo sporadiche. L’at-
tuale contesto di diffidenza e di inquietudine
non dispensa tuttavia dal salvaguardare quel
soffio di equità senza il quale la vita collettiva
si affloscia.
Al Dipartimento delle Istituzioni si chiede perciò di indicare con chiarezza gli obiettivi e la
linea che intende perseguire. Solo in questo
modo è possibile innestarvi un dibattito aperto
e opzioni trasparenti.
Il Consiglio di Stato è sollecitato da parte sua
a dire se si riconosce in questa linea. Nel farlo,
oltre ai preminenti aspetti umani che solleva,
dovrebbe anche considerare che gli eccessi qui
evidenziati, in aggiunta ad altre forzature recenti, potrebbero incrinare ulteriormente le relazioni
con l’Italia. In questa eventualità verrebbe a trovarsi a disagio la posizione negoziale della Confederazione in un momento di trattative delicate
sulle questioni fiscali. In una visione di lungo
termine, il governo cantonale dovrebbe al contrario favorire quel ruolo di cerniera tra la Svizzera e l’Italia che potrebbe conferire al nostro
Cantone una funzione strategica di interesse
nazionale, facendone un perno ineludibile delle
relazioni economiche e politiche tra i due Stati.
4
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
Frontalieri
Trattative per il rinnovo del Cnm dell’edilizia principale
Approvati in Senato gli emendamenti
su prepensionamenti e monitoraggio fiscale
Rinnovare
non significa posticipare
ANDREA PUGLIA
D
opo mesi di lavoro e di parziali delusioni, il Senato italiano ha approvato le proposte scritte dal Senatore
Mauro del Barba in collaborazione con i sindacati OCST, Syna e Cisl. Si tratta di due importanti emendamenti inseriti nella legge-proroga
della voluntary disclosure, ovvero la pratica di
riemersione dei capitali non dichiarati detenuti da cittadini residenti in Italia. In particolare
si è proposto di poter regolarizzare i prepensionamenti con l’aliquota del 5% e di
estendere l’esonero dagli obblighi di monitoraggio fiscale ai cointestatari e beneficiari di procure o deleghe sul conto salario del
frontaliere. Affinché il tutto diventi legge è ora
necessaria anche l’approvazione della Camera dei Deputati, un passaggio che ancora non
ci permette di considerare i due emendamenti
come del tutto ufficiali. Presentiamo nel dettaglio i contenuti delle due proposte.
 Prepensionamenti tassati al 5%
Tra i vari capitali regolarizzabili tramite la voluntary disclosure vi sono anche le rendite di
prepensionamento erogate da enti svizzeri (es.
FAR, RESOR, ecc.). Fino ad oggi si tendeva a
tassare queste rendite con le aliquote IRPeF
previste per le rendite pensionistiche italiane. Con il primo emendamento si è invece
chiesto di poter regolarizzare i prepensionamenti pagando unicamente il 5%, ovvero
la stessa aliquota già riservata per legge alle
rendite AVS.
Si tratterebbe di una svolta storica che porrebbe la parola «fine» ad una battaglia durata
per anni. Perché infatti tassare il prepensionamento con le aliquote IRPeF italiane, quando
la rendita AVS da sempre viene tassata per
legge al 5%? Inoltre non sempre le indicazioni dei commercialisti erano chiare e molti non
hanno dichiarato queste rendite convinti che si
trattassero di importi parificabili ai salari (quindi non tassati in Italia, perlomeno per i frontalieri residenti in fascia di frontiera).
Come detto in apertura si tratta di un emendamento interno alla legge che regola la voluntary disclosure. Ne consegue che in caso
di conferma per il momento la tassazione al
5% varrebbe solo per coloro che devono regolarizzare le rendite non dichiarate in passato. Il prossimo passo sarebbe poi garantire
che l’aliquota del 5% diventi ordinaria anche
per le rendite future.
 Esonero soggettivo dagli obblighi di monitoraggio fiscale per i cointestatari e beneficiari di procure o deleghe sul conto salario
del frontaliere.
Grazie al secondo emendamento si vuole
estendere l’esonero dagli obblighi di monitoraggio fiscale anche ai cointestatari e ai
beneficiari di procure o deleghe sul conto
corrente del frontaliere. L’unica condizione
è che il conto sia alimentato unicamente dai
salari dell’intestatario.
In generale ogni cittadino residente in Ita-
lia con un conto corrente all’estero, è tenuto
ad effettuare il monitoraggio fiscale, ovvero a
compilare il riquadro RW del modello UNICO
per denunciare tutti gli averi detenuti all’estero
(soglia di esenzione di 10’000 € fino al 2014,
15’000 € per il 2015).
Il frontaliere in attività è tuttavia esonerato
per legge dall’effettuare il monitoraggio fiscale qualora sul proprio conto abbia maturato
unicamente i propri salari (in tal caso egli sarà
tenuto a dichiarare soltanto la giacenza media
del conto, peraltro solo se essa è superiore
a 5’000 €). Se però il conto viene cointestato con un altro soggetto che non è frontaliere
(esempio il coniuge), quest’ultimo fino ad oggi
non era esonerato dal monitoraggio fiscale e
pertanto avrebbe dovuto compilare ogni anno
il riquadro RW del modello UNICO. Lo stesso
vale anche per i beneficiari di procure o deleghe. Un clamoroso gap del sistema ma che
fino ad oggi vincolava questi soggetti ad effettuare la voluntary disclosure, pena il rischio
di dover pagare pesanti sanzioni. Ebbene, con
l’emendamento presentato in Senato si vuole
scongiurare del tutto questo pericolo.
Vale sempre quanto detto sopra: l’emendamento esonererebbe questi soggetti
dall’obbligo di fare la voluntary disclosure,
senza tuttavia poter contare su di un’applicazione automatica del provvedimento anche per le prossime stagioni fiscali.
Ora non ci resta che attendere l’esito della
decisione della Camera.
Clinica Luganese
ROCA
Assemblea del personale
Fissate le nuove indennità
per lavoro notturno e festivo
L
a Commissione interna della citata
clinica, unitamente alle organizzazioni sindacali OCST e Vpod invita
a partecipare i dipendenti all’assemblea del
personale che si terrà
Martedì 10 novembre alle ore 18.00,
presso la sala Mansarda
(terzo piano dell’istituto San Carlo, accanto alla Clinica).
Durante l’assemblea verrà discusso il seguente ordine del giorno:
• Presentazione della Commissione interna
• Modifiche e applicazione del Regolamento interno
• Progetti futuri della Commissione interna
• Richieste di fine anno (scatti di anzianità,
carovita,...)
• Clima di lavoro
• Informazioni sindacali
• Eventuali
Alla fine dell’assemblea verrà offerto un
gustoso aperitivo.
Vi aspettiamo numerosi!
A
lla fine dello scorso anno vi avevamo
informati del raggiungimento di un
accordo di massima relativo al riconoscimento delle indennità per lavoro notturno
e festivo anche durante le vacanze.
La concretizzazione di questo accordo è stata più lunga e complessa di quanto ci aspettavamo e solo recentemente siamo giunti ad una
decisione condivisa dalle parti.
In concreto quindi l’indennità per lavoro festivo (sabato, domenica e giorni festivi ufficiali)
sarà portata da fr. 5.- a fr. 5.60.-, quella per
lavoro notturno (dalle 21.00 alle 23.00 e dalle
6.00 alle 7.00) da fr. 5.90.- a fr. 6.60.-. Questo
con effetto retroattivo al 1. gennaio 2015.
L’aumento delle indennità comprende il
supplemento per le assenze quali le vacanze,
malattia, infortunio, eccetera. L’articolo 31 del
ROCA sarà modificato di conseguenza.
L’accordo dovrà essere sottoscritto da ogni
singolo istituto, ma non abbiamo dubbi che ciò
avverrà.
Con questo accordo si conclude finalmente,
con esito che riteniamo positivo, una vertenza
che si trascinava da troppi anni.
NUOVO ORARIO OCST STABIO
Sindacato: martedì dalle ore 12.30 alle 17.30
Ufficio INAS: giovedì dalle ore 12.00 alle 17.30
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Segretariato di Mendrisio, Via G. Lanz 25, Tel. 091 640 51 11
PAOLO LOCATELLI
L
e trattative per il rinnovo del Contratto
nazionale mantello dell’edilizia sono
ad uno stallo: gli impresari stanno facendo di tutto per evitare il confronto negoziale con i sindacati.
Le questioni in sospeso sono tre. La prima è
la trattativa salariale; per l’OCST è infatti importante che dei proventi raccolti in questi anni
di euforia edile beneficino anche i lavoratori,
che sono il vero motore del settore.
Necessaria è poi una discussione tempestiva, seria e approfondita sul finanziamento del
fondo Pean che alimenta il prepensionamento a sessant’anni. Il timore è che la SSIC-CH
punti a rimandare la discussione fino a che la
situazione finanziaria del fondo diventi insostenibile per poter poi imporre la propria idea di
risanamento: aumentare il contributo a carico
dei lavoratori, diminuire le prestazioni per i dipendenti e spostare l’età di pensionamento da
60 a 62 anni. Qui la posta in gioco è troppo
alta: i lavoratori del settore edile fanno un lavoro usurante ed hanno bisogno di questo,
e non di un altro, modello di pensionamento
anticipato.
La terza richiesta dei sindacati è che vengano
migliorate delle misure contrattuali: dal lavoro
sotto alle intemperie a misure anti-dumping,
per evitare, ad esempio, che i lavoratori vengano assunti simulando qualifiche più basse.
Per difendere le proprie rivendicazione nei
confronti di un padronato che rifiuta il confronto campando scuse che non stanno né in cielo
né in terra, il sindacato OCST chiama a raccolta i lavoratori per la grande manifestazione
che si terrà a Bellinzona lunedì 9 novembre
prossimo.
La posta in gioco è un periodo di vuoto contrattuale del quale soffriranno i lavoratori, ma
anche le imprese che non saranno più protette
contro la concorrenza sleale.
EDILIO
Storie di regole obsolete
I
l presidente nazionale della SSIC, il ticinese Gianluca Lardi, durante la sua
campagna elettorale per il Consiglio
nazionale si è lasciato talvolta andare a discutibili affermazioni.
La perla del mese di settembre: secondo
il nostro teorico della modernità e del progresso è ingiusto (per l’azienda ovviamente), o meglio è una, per dirla come il nostro, «una regola obsoleta», che i lavoratori
conservino la propria qualifica, e quindi la
propria classe salariale, quando cambiano
datore di lavoro (come prevede il CNM).
Detto in un cantone dove il numero dei
lavoratori senza qualifica (manovali) è triplicato nel volgere di pochi anni, l’autorevole
affermazione desta sorpresa.
Ma come, si spende e si fa molto per la
formazione professionale dei lavoratori edili e poi se ne banalizza l’importanza? Non
sarà che l’obiettivo (malcelato, perché il ragionamento non ha evidentemente nessun
tipo di fondamento) è quello di tarare i salari
verso il basso?
O peggio ancora, per rubare il mestiere alle agenzie interinali di collocamento
scambiandosi tra le imprese il proprio personale low cost?
Mobilitazione del settore edile
Bellinzona - Espocentro
Lunedì 9 novembre 2015
Ritrovo
Assemblea
Pranzo
Corteo
dalle ore 9:00
dalle ore 11:00
dalle 12:00 alle 13:00
dalle ore 13:30
Ritrovi regionali
Locarno Palazzetto FEVI, dalle 07:00
Lugano Posteggio Ex-Campari – Via La Santa dalle 07:00
Mendrisio Mercato Coperto, dalle 07:00
BellinzonaEspocentro, dalle 09:00
Poi tutti all’Espocentro di Bellinzona!
IL PUNGOLO
Job Contact: dall’impresa una reazione squallida
N
ell’aprile dello scorso anno l’OCST
segnalava alla Sezione del lavoro
- e questa al Ministero pubblico presunte violazioni contrattuali e legali perpetrate dall’agenzia di lavoro temporaneo
Job Contact. Si era infatti entrati in possesso
di una copiosa documentazione che avvalorava l’ipotesi di gravi infrazioni.
In considerazione della rilevanza e vastità
degli addebiti, auspicare che dopo circa 19
mesi le indispensabili verifiche si avviino a
conclusione e possa essere chiusa questa
vicenda non dovrebbe stupire nessuno.
Nessuno tranne la Job Contact stessa che,
rovistando tra i termini di un frasario viscerale, ha reagito con un comunicato dai toni
deliranti ad una interrogazione parlamentare
dove si sollecita la conclusione degli accertamenti amministrativi. Eppure, se avveduta
e lungimirante, l’impresa avrebbe interesse
a liberarsi da un passato pesante che ne zavorra tuttora l’immagine. Portare chiarezza
e chiudere un capitolo probabilmente poco
edificante contribuirebbe pure a smussare le
tensioni che ancora in parte condizionano le
relazioni esterne dell’impresa (si vedano le
denunce penali che brandisce con una certa
facilità).
Se invece di cedere ad insulse reazioni l’impresa avesse letto con più attenzione l’interrogazione parlamentare, avrebbe notato che
vi viene ribadito il principio della presunzione di innocenza e viene soprattutto riconosciuto all’attuale dirigenza di avere impresso
5
una correzione di rotta. Una correzione che
non può tuttavia cancellare con un colpo di
spugna il passato e i suoi eventuali eccessi.
Auspicare che vengano ultimate le opportune verifiche e, in caso di gravi inadempienze,
vengano adottati i relativi provvedimenti rientra nella logica delle cose. La nuova dirigenza, dimostrando di avere imboccato una
strada autenticamente diversa, non tema di
fare i conti con il passato e con i suoi eventuali abusi, in modo da poterli accantonare
definitivamente. Illudersi di farli sparire infangando chi ha solo inteso portarli alla luce e
attende chiarezza sulle responsabilità della
dirigenza passata è un esercizio inutilmente
autolesivo e maldestro.
M.R.
6
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
Giovani
LIFT: un progetto ancora
sperimentale ma già concreto
In Ticino, quando sentiamo la parola
Lift, viene spesso automatico il collegamento con l’ascensore. In realtà nel
nostro cantone la parola per taluni ricopre molta più importanza di un «semplice» ascensore: è infatti l’acronimo di
Leistungsfähig durch individuelle Förderung und praktische Tätigkeit (trad:
efficienti grazie a un sostegno individualizzato abbinato ad un’attività pratica). Andando più nel dettaglio, si tratta
di un progetto rivolto a giovani di terzaquarta media. Ma progetto di cosa?
so, volto a un bene globale della persona che un’occasione. Tramite Lift spesso riusciamo a
le permetta di guardare al futuro con fiducia. fornire questa occasione. Con un processo di
Partecipando i ragazzi riescono a maturare accompagnamento mirato cerchiamo di sopprima, a svolgere un processo interiore che perire alle carenze del singolo». Per un profano
consente di sviluppare determinate capacità verrebbe da chiedersi in cosa si distingue da
che magari da soli non sarebbero
un normale stage orientativo,
riusciti a sfruttare. Aiutiamo e
di quelli che spesso si
prepariamo la transizione
fanno in quel perio«Dopo un anno di LIFT ho
tra la scuola media e il
do scolastico e che
capito cosa voglio fare, quale percorso
percorso post-obbligarisultano
sovente
devo fare per arrivare a raggiungere i
torio (secondario II). Mi
decisivi per la futura
miei obiettivi»
piace ricordare che il 98%
«carriera»… «Gli uffici
degli studenti ticinesi non terdi orientamento svolgomina il proprio percorso formativo
no un lavoro molto imporcon le scuole medie. Si tratta dunque di una
tante ma diverso: hanno a che fare
scelta fondamentale». Parlando con il nostro con giovani a cui dare informazioni e stimoli
A CURA DI GIORGIO DONINI
interlocutore, ci accorgiamo come Lift non sia per il progetto post-obbligatorio in consulensemplicemente uno dei tanti e importanti pro- za personale o con i genitori. Non possiamo
bbiamo scambiato quattro chiac- getti atti ad aiutare i giovani in età scolastica. paragonare: il progetto Lift come detto è una
chiere con Luca Bischof, docente Infatti si esula dal contesto scolastico, si ar- scuola di vita, rivolta a ragazzi maggiormente
di matematica e scienze alle Scuole riva quasi a una scuola di vita: «I ragazzi una in difficoltà che necessitano un accompagnamedie di Viganello, che segue il provolta a settimana e per 12 mento più intenso e prolungato, di conseguengetto insieme ad altre due colsettimane (di norma il za più tempo abbiamo meglio è.
«Grazie a quel lavoro
leghe (Lilliana Montorfani e
mercoledì pomerigOvviamente non tutti coloro che partecipano
sono maturato e ho imparato
Suzana Antonic): «Lift è una
gio) effettuano 3 ore godono degli stessi benefici. Alcuni ragazzi,
molte cose»
risposta concreta ed efficace
di lavoro presso una terminato il percorso, sono riusciti laddove
per una fascia di popolazione
ditta. Questo permette mai avrebbero pensato di farcela. Altri invece
in difficoltà. Esso permette ai giovaloro, oltre a sviluppare una hanno incontrato maggiori problematiche, è
ni con delle problematiche scolastiche, fami- determinata costanza, di vivere la realtà lavo- logico. Durante il percorso alcuni ragazzi hanliari, caratteriali ecc. di “ritrovarsi”, nel senso di rativa, comprendere il loro potenziale e capire no cambiato radicalmente idea riguardo il loro
riuscire a trovare una strada, un nuovo percor- meglio i propri punti di forza e i limiti.
futuro aderendo sempre maggiormente alla reIl connubio lavoro-scuola-accompa- altà senza rinunciare ai propri sogni. La persognamento ti insegna a usare le proprie na umana ha tantissime sfaccettature, risulta
capacità, vi è una sorta di processo di impossibile pensare a un percorso standard
attivazione. L’accompagnamento da per ognuno. Ogni ragazzo va preso singolarparte dei docenti Lift è importantissi- mente, spetta a noi docenti Lift capire da che
mo». Durante l’anno scolastico, per i parte andare».
ragazzi, vi è un incontro settimanale di
un’ora con i docenti Lift «la cui figura Il lavoro che permette di maturare e crescere
La vita adulta è volente o nolente, scandita e
è estremamente rilevante. Il docente a
mio parere non è semplicemente un do- regolata dal lavoro. Genera in noi processi ed
cente, è qualcosa in più, che va oltre al emozioni, a volte positivi altre negativi. Come
trasmettere le competenze scolastiche, spesso accade per gli adulti, svolge quindi
specialmente quando si tratta di un pro- anche nei ragazzi una funzione decisiva: «L’esperienza lavorativa aiuta a interiorizzare la regetto come questo».
altà, ad avere contatti con gli adulti. Si inizia
gradualmente a pensare al futuro
Prevenire è meglio che curare
e ci si avvicina al signifiCome in molti ambiti, pricato di lavoro inteso
ma si interviene me«Il progetto LIFT mi ha fatto
come assunzione
glio è. Sembra una
maturare e tolto delle paure; ringrazio il
di responsabilità,
frase fatta e sconProf. per l’aiuto che mi ha dato e per quello
portare a termine
tata, ma a volte
che ha fatto per me»
un compito imnon ce ne rendiamo
portante di almeno
conto: «Nonostante
12 settimane con impesia ancora in una fase
gno. Entrando a contatto con
sperimentale, Lift è il progetto di
prevenzione più anticipato a livello di il mondo del lavoro, o meglio, il mondo degli
età (13-15 anni) attualmente in vigore. adulti, il ragazzo sviluppa spesso delle domanCerchiamo di svegliare il giovane dall’in- de interiori, che portano ad avanzare nel profante, sono ragazzi che hanno bisogno cesso di maturazione. Abbiamo potuto osserdi mettersi alla prova, hanno bisogno di vare che questo genera poi un miglioramento
A
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
significativo anche a livello scolastico.
sempre è disponibile visti i tanti appuntamenti
Il progetto ha come intenzione quella di co- che noi docenti giustamente abbiamo. Tanto
struire una base per il proprio futuro. Concre- per portare qualche esempio a livello di impetamente chi partecipa al progetto Lift andrà a gni del progetto Lift: lezione settimanale con il
scegliere una professione e cercherà un po- gruppo di allievi Lift, colloqui personali con gli
sto di tirocinio. C’è chi ha trovato una scuola allievi, con la famiglia, con i docenti di classe,
a tempo pieno adatta al proprio profilo. Oltre con i datori di lavoro, riunioni tra noi docenti
che uno sviluppo personale serve anche a li- Lift di sede e cantonali, e anche con il gruppo
vello orientativo, specialmente
di accompagnamento del pronell’ultimo anno scolastigetto.
co. Ma l’orientamenInoltre i numeri sono
«Questo progetto mi ha
to, le idee chiare,
in costante cresciaiutata ad essere puntuale, più precisa
derivano quando
ta, vien difficile
nel fare le cose, e la cosa che mi ha insegnato di
uno ha sviluppato
pensare a un aupiù è come stare con gli adulti e come dovevo stare
una certa maturimento di docenti
in gruppo; ed infine mi ha aiutato ad aprire gli
tà, è qui che entra
se
non ci sono
occhi sul mondo del lavoro e ad essere
in gioco il lavoro del
delle
condizioni
nella realtà»
nostro progetto».
adeguate che lo permettono, anche a livello
Problemi? Tutti risolvibili!
finanziario. Senza dimenticare che
Da quanto descritto fin’ora parrebbe essere alcuni docenti hanno il timore del muoversi in
un progetto idilliaco, senza problemi di sorta un campo che non è puramente il nostro, un
e appoggiato da tutti. Una prevenzione che a ambito spesso nuovo.
livello cantonale vede impegnati 8 docenti in
Un altro problema rilevante è il fatto che al5 sedi SME (Balerna, Gravesano, Morbio Infe- cuni ragazzi hanno bisogno di più tempo di
riore, Riva San Vitale e Viganello) e 70 ragazzi. quello attualmente a disposizione. Ma qui tocEppure c’è sempre un ma, un però, una dif- ca alle famiglie intervenire il più precocemenficoltà. Sicuramente anche per i docenti che te possibile» tiene a precisare aggiungendo
intraprendono questo viaggio non è tutto rose inoltre «c’è anche la problematica del trovare
e fiori: «L’impegno è tanto sia per noi docen- le ditte che si mettono a disposizione oppure
ti che per i ragazzi che rinunciano a delle ore più semplicemente come far partecipare il radi tempo libero. I rapporti con ditte e persone gazzo all’attività lavorativa. Di fatto non tutti i
sono frequenti, di conseguenza qualche pro- mestieri sono adattabili a dei giovani ragazzi
blema logicamente nasce, ma personalmente e per un tempo così limitato. Partecipare a un
penso sia tutto risolvibile collaborando.
progetto di maturazione dei ragazzi è molto
L’impegno richiesto è grande, dunque ab- bello, regala soddisfazioni, è questa la nostra
biamo bisogno di tempo che purtroppo non grande spinta ad andare avanti».
Nuove aziende
sempre necessarie
Per poter garantire continuità al progetto e un’adeguata offerta ai ragazzi,
si cercano aziende che vogliono cimentarsi in questa splendida esperienza. In
passato molte ditte hanno beneficiato
della presenza di un volto nuovo e giovane, al di fuori dell’età standard (apprendistato ecc.). Non sono richieste particolari caratteristiche e l’impegno non è
esorbitante. Ricordiamo che il progetto
Lift a livello cantonale è supportato dalla Camera di commercio, dell’industria,
dell’artigianato e dei servizi del Canton
Ticino (Cc-Ti), dall’Associazione Industrie Ticinesi e dall’OCST. A livello svizzero gode del supporto dell’Ufficio federale della formazione professionale e
della tecnologia come pure dall’Unione
svizzera delle arti e dei mestieri.
Coordinazione Svizzera romanda e Ticino
Aude Métral
[email protected]
Ulteriori informazioni
http://jugendprojekt-lift.ch/progetto-lift/
La parola ai ragazzi
«Quando mi hanno proposto di seguire il progetto
LIFT ho subito accettato, perché ero consapevole
di aver bisogno di una mano per cominciare ad
ambientarmi nel mondo del lavoro»
«Ero contenta di lavorare lì, le persone mi hanno
accolta bene, ma più il tempo in ufficio passava
mi piaceva sempre di meno lavorare, cominciavo
a perdere la voglia di andarci. Ma sono felice di
aver fatto questo stage LIFT perché ho capito che
un lavoro simile non fa per me, e in fin dei conti
ora ho le idee più chiare»
«A volte non ho molta voglia di andare a lavorare
sapendo che alcuni dei miei compagni possono
stare a casa, ma poi penso al futuro e mi rendo
conto che sono avvantaggiata rispetto a loro. È
bello sentire giudizi positivi nei miei confronti
dalle persone che mi seguono al lavoro»
«Mi aiuta a capire come funziona il mondo del
lavoro, ad essere nella realtà. Mi aiuta a capire
come i genitori tornano a casa dopo una giornata
lavorativa, e, anche se noi lavoriamo solo 3 ore,
ritorniamo stanchi, ma anche felici di quello che
abbiamo potuto fare»
«Anche se la datrice di lavoro ti richiama e ti
7
Il nostro interlocutore ci congeda lanciando
una sorta di appello: «L’efficacia del progetto
Lift è stata già dimostrata in breve tempo. Parecchi ragazzi hanno tratto beneficio dal percorso, in futuro a trarne beneficio sarà anche
la società. Purtroppo non è semplice, il numero di ragazzi che avrà bisogno del progetto è
destinato ad aumentare, come già accennato
sopra. Ed è per questo che sarebbe un peccato non investire ulteriormente in questi ragazzi. Questo progetto è un’occasione per tutti
noi!».
«Spero che si continui a fare questo progetto perché può davvero aiutare moltissimi
altri ragazzi»
sgrida non ti devi arrabbiare e non devi neanche
prendertela. Invece devi fare il contrario, rendertene conto e cercare di fare meglio, dimostrare
che solo quella volta hai sbagliato, ma che la
prossima volta lo farai bene»
«Grazie al lavoro con persone più grandi sono
diventata meno timida di quello che ero prima»
«All’inizio della quarta media avevamo quasi tutti
le idee in chiaro»
«Il progetto LIFT mi ha indirizzato verso il mestiere che farò in futuro. Quel mestiere mi è piaciuto
moltissimo, mi divertivo ad andare al lavoro.
Ora ho una possibilità che mi prendano come
apprendista»
«Sono contenta di aver fatto parte del progetto
LIFT anche se uno degli stage non mi è piaciuto.
Grazie a questo progetto sono riuscita anche
a migliorare a scuola in questi due ultimi anni,
perché ho capito che bisogna dare il massimo
per raggiungere il proprio obiettivo»
«Il progetto LIFT mi ha permesso di conoscere
vari lavori, ma mi ha anche tolto del tempo che
di solito usavo per studiare. Ho dovuto iniziare
ad organizzarmi durante la settimana trovando
altri momenti di studio e, per finire, a scuola sono
addirittura migliorato»
8
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale
Trattative salariali 2016
Settore pulizie nella Svizzera tedesca
I salari reali possono
aumentare fino a 100 franchi!
Condizioni di lavoro adeguate
Nonostante la difficile situazione del
mercato del lavoro, percettibile anche
per le lavoratrici e i lavoratori del settore delle pulizie, il contratto collettivo
di lavoro (CCL) che scade a fine anno
ha potuto essere rinnovato fino al 2017.
Nel quadro dei corsi di perfezionamento di Arc.Suisse, il 18 settembre 2015 si
è tenuto presso l’Hotel Olten un incontro preparatorio alle trattative salariali
organizzato da Syna.
IRENE DARWICH*
SELINA TRIBBIA*
D
D
estinato non soltanto alle rappresentanze dei lavoratori (commissioni del
personale e comitati di impresa), ma
anche alle segretarie e ai segretari regionali e
centrali, l’incontro è stato condotto dai tre responsabili dei settori Syna Industria, Artigianato e Servizi.
A dispetto delle funeree prospettive di inizio
anno, annunciate un po’ troppo precipitosamente sotto lo choc iniziale della soppressione
del cambio minimo franco-euro, è emerso che
nel 2015 l’economia svizzera si è mantenuta
su buoni livelli e la disoccupazione è rimasta
stabile. Addirittura, le previsioni relative al PIL
parlano di una crescita media dello 0,8 percento nel 2015 e dell’1,4 percento nel 2016.
Quest’anno il tasso d’inflazione sarà chiaramente negativo: -1,1 percento, stando alle
previsioni. Un dato bellamente ignorato dall’industria sanitaria. Infatti, anche l’anno prossimo
i premi di cassa malati sono destinati a crescere massicciamente, con un rincaro tra il 4
e l’8 percento. Significa che i risparmi risultanti
dalle merci leggermente più a buon mercato
andranno nuovamente in fumo, almeno stando
ai calcoli realizzati per una famiglia di quattro
persone. Siete in affitto e prevedete di trasferirvi, magari perché avete cambiato luogo di
lavoro? In tal caso, sappiate che tra il 2005 e
il 2015 l’indice delle pigioni è cresciuto del 15
percento, e che nello stesso periodo nelle re-
gioni particolarmente sollecitate (agglomerato
di Zurigo e Arco del Lemano) la rotazione degli
inquilini ha determinato aumenti fino al 50 percento.
Posizione sul contenuto delle trattative salariali
Per tutti questi motivi Syna considera assolutamente realistico un aumento salariale di 100
franchi a titolo generale. In un contesto del genere, gli argomenti che alimentano i timori delle lavoratrici e dei lavoratori di perdere l’impiego sono assolutamente fuori luogo. In qualche
ramo professionale è eventualmente possibile
un aumento moderato di 50 franchi, soprattutto nel settore del turismo o nelle aziende che
esportano esclusivamente nella zona euro che
non hanno potuto beneficiare di importazioni
più vantaggiose.
Fornire solide basi di tattica negoziale
La giornata sulle trattative salariali ha fornito
ai partecipanti non soltanto informazioni oggettive sull’evoluzione economica, ma anche
suggerimenti per preparare e condurre al meglio questo tipo di trattativa. Nel pomeriggio i
contenuti sono stati tradotti in argomentazioni pratiche: alcuni negoziatori esperti hanno
tentato di intricare i partecipanti in situazioni
complesse. Ma noi abbiamo tenuto testa ai più
disparati controargomenti, e grazie all’ottima
introduzione al tema siamo riusciti a sfoderare
sempre gli argomenti giusti!
Legge federale sugli orari di apertura dei negozi:
un colpo basso armonizzato?
CLAUDIA STOECKLI*
S
yna ha espresso la propria opinione in
merito alla citata legge, mettendone
in dubbio l’efficacia economica e gli
effetti per le lavoratrici e i lavoratori della vendita al dettaglio. Adducendo motivazioni prive
di fondamento, la legge intende dilatare in maniera sproporzionata gli orari di apertura in tut-
La formazione è pagante
Il rinnovo del CCL per gli anni 2016 e 2017
garantisce le condizioni quadro per le lavoratrici, i lavoratori e i datori di lavoro e migliora
la qualità del lavoro e di vita del personale.
Per il futuro, i partner sociali intendono integrare questa evoluzione positiva con un altro
importante capitolo: collegare in maggior misura il sistema salariale e il livello di formazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Foto: Allpura.
Il CCL è stato prorogato
*settore
delle pulizie
*Responsabile del servizio per la migrazione
Commercio al dettaglio
La legge federale sugli orari di apertura
dei negozi (LANeg) esige dalle impiegate e dagli impiegati nella vendita al
dettaglio un impegno di lavoro difficilmente sostenibile. Orari di apertura
dei negozi fino alle 18 di sabato e addirittura fino alle 20 in settimana non
incrementano le entrate: sono semplicemente troppo estesi!
a undici anni il CCL del settore delle
pulizie nella Svizzera tedesca crea
le basi per condizioni di lavoro giuste e contribuisce alla continua professionalizzazione di questo ramo professionale.
53.000 lavoratrici e lavoratori e 1.850 imprese
sono attualmente assoggettate al CCL.
Syna e gli altri partner sociali hanno dunque
fatto il possibile affinché le lavoratrici e i lavoratori potessero continuare a beneficiare
dei diritti acquisiti. La situazione monetaria e
gli sviluppi politici in Europa non sono molto confortanti, e a risentirne è anche il settore delle pulizie. Infatti, la delocalizzazione
di impianti di produzione riduce le superfici
soggette a pulizia e manutenzione. Meno lavoro viene ripartito su più personale, il che
aumenta ulteriormente la pressione sui prezzi
nel settore.
Il CCL in sintesi
Le condizioni quadro del CCL 20112015
rimangono
complessivamente
invariate, ma i datori
di lavoro sono ora tenuti a rilevare il tempo
di lavoro. Nell’esecuzione e nei controlli
dei libri contabili, ciò
dovrebbe facilitare la
rintracciabilità delle
indennità di trasporto
e di pranzo dovute e
comprovare le ore di
lavoro, le ore supplementari e le pause effettuate. Le lavoratrici
e i lavoratori hanno il
diritto di consultare
in qualsiasi momento l’accertamento del
loro tempo di lavoro.
Nel 2016 non vi sarà
nessun aumento dei
salari minimi, ma dal
2017 in ogni categoria professionale vi
saranno aumenti tra
i 20 e i 50 centesimi l’ora – pari a una
crescita dell’1,62 percento per il salario minimo inferiore.
9
ta la Svizzera – nonostante le regolamentazioni
in materia di apertura dei negozi già adottate
dai Cantoni e ripetutamente suffragate dal popolo. Syna ritiene questa manovra pericolosa e
dannosa. Pericolosa perché nel commercio al
dettaglio gli orari oltremodo prolungati peggiorano vistosamente le condizioni di lavoro e in
alcuni casi rendono addirittura impossibile rispettare la legge sul lavoro. E dannosa perché
il dibattito, pur affrontando un’importante sfida
del commercio al dettaglio (il franco forte e il
turismo degli acquisti ad esso connesso), presenta una soluzione che semplicemente non
porta a nessun risultato economico. Con questa modifica di legge, una regolamentazione
nazionale si imporrebbe su soluzioni improntate all’importate impostazione federalistica del
Paese senza creare plusvalore.
Che cosa possiamo fare, insieme?
Il 24 settembre 2015 il Consiglio degli Stati
ha deciso con una maggioranza risicata di non
entrare in materia sulla modifica della legge;
ora Syna e la sua organizzazione mantello Travail.Suisse stanno esercitando pressioni sul
Consiglio nazionale affinché prenda la stessa
decisione. I nostri affiliati ci hanno già conferito il chiaro mandato di lottare con tutti i mezzi
contro questa revisione. Se diventasse co-
munque realtà, Syna
lancerà il referendum. Raccoglieremo
le firme necessarie a
tutelare i diritti delle impiegate e degli
impiegati nella vendita al dettaglio e a
permettere di trovare
soluzioni più consone e sostenibili, nel
pieno rispetto del federalismo elvetico.
*segretaria centrale
per il commercio al
dettaglio
Foto: Fotolia
La legge federale sugli orari di apertura dei negozi peggiora le condizioni di lavoro
nel commercio al dettaglio
10
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale
Sindacato  Formazione
5 novembre 2015 il Lavoro
Entrevista com Francesco Genova, diretor da ENAIP
A vent’anni dalla fondazione
«A Suíça precisa de imigrantes»
Le solide radici del CFP-OCST
GIUSEPPE RAUSEO*
Francesco Genova dedicou uma boa
parte da sua vida a projetos de integração na Suíça. Desde 2012 que o
psicólogo e teólogo de 51 anos é diretor da ENAIP. A ENAIP é uma instituição sem fins lucrativos que existe
há mais de 50 anos. O seu objetivo é
proporcionar formação e integração a
pessoas que têm poucas oportunidades por motivos sociais, profissionais
ou linguísticos.
MICAELA MARQUES PINTO*
Sr. Genova, como foi a sua chegada à Suíça
como imigrante?
Quando vim para a Suíça há mais de 30 anos,
a situação não era fácil para os imigrantes. Eu
tinha acabado de me formar em psicologia na
Itália, mas na Suíça tive que fazer outros trabalhos de início. Não foi fácil começar a exercer
a minha profissão. Primeiro tive que aprender
a língua, depois mandar reconhecer o curso e
criar os contatos necessários. Todas estas experiências influenciaram-me quando comecei a
Micaela Pinto entrevistando o Diretor da ENAIP
Francesco Genova
desenvolver projetos de integração.
Quais são os aspetos positivos e quais os
aspetos negativos do seu trabalho?
Um aspeto positivo é que a ENAIP é uma instituição de imigrantes para imigrantes. Nós
ganhamos muita experiência à base da imigração italiana e eu acho fantástico poder usar
estes conhecimentos, recursos e contatos para
ajudar emigrantes de outras culturas, que ainda
não estabeleceram este tipo de estrutura e suporte aqui na Suíça.
Por outro lado, estas instituições que fazem
um trabalho tão importante para os imigrantes
não são vistas como uma mais-valia para a sociedade. Apesar dos políticos estarem sempre
a dizer que os imigrantes têm que se ajudar a
si mesmos, o apoio e a estima são limitados.
Na sua opinião, que mudanças são necessárias na política de imigração e inte-
gração na Suíça?
É importante não dar muita atenção a provocações mas sim criar exemplos positivos. A
Suíça precisa de imigrantes, por isso devemos
estar orgulhosos de termos chegado tão longe
aqui. Este país também é nosso. Eu gosto de
viver aqui. Não me considero suíço, mas tão
pouco italiano; considero-me um cidadão do
mundo. Eu contribuo com aquilo que posso,
mas também quero sentir-me bem-vindo neste país. É importante acolher os imigrantes de
braços abertos, mas o pior é que muitas vezes
nem os próprios estrangeiros o fazem. Muitos
imigrantes que vivem aqui queixam-se dos que
chegam depois deles e pensam que estes trazem problemas.
Que tipo de cursos é que a ENAIP oferece?
A ENAIP tem o objetivo de formar especialistas profissionais. O nosso ponto forte são as
profissões artesanais, mas estamos a expandir
a oferta. Operamos uma creche e uma escola
preparatória, damos cursos universitários, mas
também de pedreiro ou porteiro. Oferecemos
também cursos de alemão e de outras línguas,
já que estas são essenciais para o desenvolvimento profissional. Algo novo mas também
muito importante são cursos de ler e escrever.
Não se fala muito no assunto mas existem muitos imigrantes analfabetos. Como as pessoas
têm vergonha da situação, só damos estas
classes em grupos pequenos.
Resumindo, a ENAIP tenta abranger todas as
necessidades no que diz respeito à formação e
à educação. Os cursos podem ser financiados
por fundos, por empresas, pelos cantões ou
por outras organizações, de modo que muitas
vezes são grátis para os participantes.
Quais são os cursos mais procurados pela
comunidade portuguesa?
Os cursos de formação de pedreiro, porteiro
(Hauswart) e supervisor de obras (Vorarbeiter)
são bastante populares entre os portugueses. A vantagem é que os cursos podem ser
feitos em italiano, o que facilita em termos da
língua. Os trabalhadores querem qualificar-se.
Nós tentamos chamar a atenção das firmas
para este facto e há cada vez mais firmas que
mandam os seus empregados à ENAIP para se
formarem. Isto é importante, já que há falta de
trabalhadores qualificados na Suíça.
O que é que a ENAIP e a Syna têm em comum e em que aspetos colaboram?
A ENAIP dá por exemplo cursos de computador e de alemão a sócios da Syna, grátis ou
com desconto. De modo geral as duas instituições baseiam-se em princípios cristãos e têm
as suas origens na classe operária. A Syna
empenha-se em aumentar o nível de formação
dos trabalhadores e a ENAIP contribui para
este objetivo.
*Funcionária administrativa
Centro de formação ENAIP
L’
evoluzione del Centro di formazione professionale (CFP) dell’OCST in
questo ventennio è molto ben illustrata nelle pagine che seguono e che tracciano
Grupo Musical formado pelos sócios
lo sviluppo storico della nostra associazione.
Per noi che siamo il CFP è impressionante
guardare alle nostre spalle e vedere da dove veniamo, anche se fisicamente non eravamo presenti o non abbiamo avuto modo di vivere alcuni
avvenimenti. Sentiamo comunque il «peso» di
questa storia: è un peso positivo, che ci àncora
a terra e ci dà forza e
solidità, che ci rinsalda
nelle motivazioni che ci
spingono a svolgere al
meglio il nostro lavoro,
a stretto contatto con
le persone, in ascolto
e accoglienza, e anche
in risposta attivandoci
e innovando sempre i
nostri servizi.
Riteniamo infatti che
la formazione continua
sia una delle poche
carte, assieme alla rivendicazione di buoni
contratti collettivi, per
opporsi alle crisi congiunturali e al dumping
salariale, con la possibilità per il lavoratore
di posizionarsi meglio
sul mercato del lavoro e per le aziende di
imporsi su un mercato
aperto.
Nonostante i rischi
11
Festeggia
il 20° di fo mo
ndaz
del CFP-O ione
CST!
Giovedì 2
6 novemb
re 2015
dalle 16.0
0 a Lugan
o
Info e detta
gli
www.cfp-ocs
t.ch
e sul prossim
o numero d
e «i
l Lavoro»
di derive verso attività a basso valore aggiunto, l’economia ticinese ha oggi un grande bisogno di personale qualificato, e quindi il lavoratore non ha di per sé altra scelta: migliorare le
proprie competenze e ottenere le necessarie
qualifiche, anzitutto a livello di base con l’acquisizione dell’attestato federale di capacità
(AFC). Altrettanto essenziale è però anche la
formazione professionale superiore con gli
esami e i diplomi riconosciuti a livello federale.
Chi affronta una formazione di questo genere
fa un investimento particolarmente redditizio
anche dal punto di vista salariale e i lavoratori
possono in genere contare sulla disponibilità
delle associazioni padronali, a loro volta interessate a questo tipo di qualifica che permette
di soddisfare la domanda di quadri intermedi.
Il CFP ha avuto la capacità di cambiare, restando però sempre fedele ai propri principi
fondanti: l’essere un servizio del sindacato
OCST è stato ed è caratterizzante la natura del
CFP, che ha saputo valorizzare al meglio questa appartenenza.
*Direttore del CFP-OCST
La preistoria
La formazione agli inizi dell’OCST
Sócios que comemoram 25 anos de membros
Homenagem as esposas dos sócios
Sócios em assembleia geral
Foto: Rogério Sampaio
Tra fine ‘800 e inizio ‘900
Gli anni Venti
Nel corso del XIX secolo anche nel Ticino la tradizionale
società comincia a cambiare, soprattutto dopo la costruzione della galleria del San Gottardo (1882). Il sistema
scolastico cantonale si forma durante il secolo, in
mezzo a molte difficoltà. A fianco della crescente ma
ancora debole offerta d’istruzione pubblica iniziano a
operare alcune piccole società filantropiche, che cercano
di contribuire all’opera di istruire i lavoratori (per esempio
il Circolo Operaio Educativo sorto a Lugano nel 1891).
I sindacati si costituiscono tra la fine dell’Ottocento e
l’inizio del Novecento come un movimento di solidarietà,
di promozione e di aiuto reciproco dei lavoratori di fronte
alla nuova società industriale. Da subito l’interesse e
la preoccupazione principali sono nel miglioramento
delle concrete condizioni lavorative tramite la stipula di
contratti collettivi. Ben presto però cresce anche l’esigenza di una più solida formazione del lavoratore sia nel
campo sindacale (indirizzo programmatico, ideali e valori
di riferimento) sia in quello professionale (possibilità di
migliorare la propria qualifica).
Partendo dall’esperienza delle Leghe Operaie Cattoliche (LOC) sorte a partire dal 1902-3,
l’OCST si costituisce nel 1919. Il primo dopoguerra è un momento difficile, l’economia
conosce una breve ma forte crisi (1921-23), poi un ristagno e una breve ripresa alla fine
degli anni Venti. Il nuovo sindacato cristiano-sociale non riesce a svilupparsi e conduce
un’attività soprattutto di tipo mutualistico; il mondo del lavoro ticinese a quel tempo è
dominato dalla Camera del lavoro e dalle sue federazioni, di tendenza socialista. Già nei
primi statuti del sindacato (1920) fra gli scopi vi è quello di tenere «corsi d’istruzione
sociale e di propaganda, conferenze, letture» (art. 3 e.), mentre nel regolamento per le
sezioni cristiano-sociali, sempre in quegli anni, si precisa anche quello di «sviluppare fra
i soci una fraterna amicizia e lo studio delle questioni economiche-sociali ritenute vantaggiose per i soci» (art. 2 c.). Pur con risorse limitate, vengono organizzati regolari incontri di
propaganda, delle «settimane sociali» di formazione sull’insegnamento sociale della Chiesa
e alcuni corsi sociali agricoli, in collaborazione con le Leghe Agrarie del Locarnese.
Il gruppo sindacale più attivo nel campo della formazione per vari anni è costituito
dall’associazione degli Impiegati e commessi di Lugano, che, oltre ad una serie di
corsi di lingua, frequentati da qualche decina di lavoratori e lavoratrici, organizza una
biblioteca popolare interna aperta a tutti, che sembra però non avere mai avuto particolare successo. Il segretariato offre anche un utile ma modesto ufficio di collocamento
(mentre fin dai tempi delle LOC si erano costituite delle proprie molto limitate ma utili
casse di assicurazione contro la disoccupazione).
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Sindacato  Formazione
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato  Formazione
5 novembre 2015 il Lavoro
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Sindacato e formazione
Un impegno che si concretizza con la nascita del Centro di formazione professionale
Gli anni Trenta
Don Luigi Del-Pietro (1906-1977), il giovane e
dinamico segretario cantonale dell’OCST, riesce a
imprimere al sindacato un forte sviluppo - malgrado
il momento di crisi economica. Fra gli impegni a
tutto campo di Del-Pietro e dei suoi collaboratori
sicuramente c’è la formazione del lavoratore, sia
nel senso di una migliore comprensione dell’insegnamento sociale cristiano (e dunque una grande
attenzione al magistero papale e della Chiesa) sia
in quello di una sempre migliore promozione della
professionalità del lavoratore. Del-Pietro favorisce
così l’organizzazione di ritiri spirituali, settimane
sociali per operai, corsi di formazione professionale.
Lui stesso si impegnerà costantemente per restare
documentato e aggiornato, come confermano la
sua ampia biblioteca e le riviste, con una preferenza per l’area culturale francese. Testimonianza di
questo impegno sono le sue moltissime serateconferenze, gli opuscoli, gli articoli su “il Lavoro”,
1930
1940
1950
Gli anni Cinquanta
I corsi diminuiscono, soprattutto quelli di lingua,
anche come effetto della sempre migliore scolarizzazione delle persone nel cantone e probabilmente delle nuove iniziative sia di enti privati sia
da parte dello Stato. Nel 1957 si apre a Lugano la
prima Scuola Club Migros della Svizzera italiana,
mentre nel 1963 il Cantone organizza i primi Corsi
per adulti. Entrambe queste iniziative – la Migros
propone in genere un approccio meno scolastico
e più ludico e di appagamento personale rispetto
alle proposte dei Corsi per adulti - conoscono un
buon successo e un allargamento progressivo
delle varie tematiche offerte.
le giornate di approfondimento.
I temi più culturali erano lasciati a qualche iniziativa dell’Azione Cattolica, di altri gruppi dell’associazionismo cattolico o del Partito Conservatore, dal momento che le risorse sia umane sia
finanziarie erano scarse, e sempre impellenti gli
imperativi legati all’attualità sindacale. Del resto
anche gli interessanti tentativi del movimento
sindacale di orientamento socialista di creare una
Scuola universitaria popolare negli anni Venti o la
costituzione dell’Ente cantonale di cultura operaia
(ECCO) negli anni Trenta non riuscirono a essere
coronati da molto successo.
Verso la metà degli anni Trenta l’OCST ha circa
5.000 soci (ma sono in rapida crescita!) di cui
oltre 1.500 disoccupati, e i vari gruppi sindacali
organizzano corsi di lingua per gli impiegati, di
disegno per i giovani muratori, di perfezionamento
per gli elettricisti; le persone che partecipano a
questi corsi sono circa un centinaio.
Congresso 1987
Il congresso sindacale del 6 giugno
1987 presenta l’importante documento «L’OCST e il suo futuro», che
cerca di rispondere alle delicate
sfide che le grandi trasformazioni del
presente impongono. In questo senso
nelle proposte del documento viene
indicata la necessità di potenziare il
campo della formazione professionale e dunque anche di dotarsi di un
centro per la formazione dei lavora-
1979 - Un fondo per la fomazione intitolato a
Del-Pietro
Da segnalare che in memoria di monsignor DelPietro, scomparso nel 1977, viene istituito due
anni dopo un Fondo a lui intitolato, avente come
scopo di promuovere la formazione sindacale dei
collaboratori, dei segretariati e degli associati del
sindacato.
tori, in modo da «dare al lavoratore
le capacità personali e professionali
che lo rendano capace di controllare
e dominare l’evoluzione dei processi
in atto» e che possa contare su una
propria struttura, avvalendosi della
collaborazione di persone esperte
nei vari campi. La nascita del Centro
deve aspettare ancora qualche anno,
ma intanto si potenziano subito i vari
corsi offerti ai lavoratori, membri o
meno del sindacato.
Dal 1991 - La crisi
A partire dal 1991 inizia intanto un periodo di
forte crisi del lavoro, conseguenza della ristrutturazione economica mondiale (globalizzazione).
Anche in Ticino la disoccupazione aumenta e
pure molti frontalieri perdono il posto di lavoro.
I corsi di formazione proposti dal sindacato
assumono in questo modo, oltre al classico
significato di occasione per un aggiornamento
professionale, anche il senso di una possibile
riqualificazione professionale per le persone che
hanno perso il lavoro.
1988 - La collaborazione con
ENAIP
Dal 1988 inizia una proficua collaborazione con l’Ente Nazionale
ACLI di istruzione professionale
(ENAIP), e nel 1990, per esempio,
sono organizzati in tutto 23 corsi
per un totale di 206 persone.
Gli anni Quaranta
Nel dopoguerra l’OCST riprende a organizzare
tutta una serie di corsi specifici, che rispondono
a bisogni particolari: corsi per giovani muratori,
di lingua, di taglio e confezioni, di economia domestica, di pittura su ceramica, ripartiti su varie
località: Lugano, Locarno, Mendrisio e a volte
anche Bellinzona e Magliaso. L’impegno è molto
importante: gli Annali del sindacato riportano
45 corsi per 703 persone nel 1946-49 e ben 73
corsi per 922 lavoratori e lavoratrici nel 194953. Altro grande impegno poi quello riguardante
la protezione degli apprendisti e l’impegno per
una loro sempre migliore formazione, sforzo
concretizzato nel lavoro in seno alle varie
Commissioni professionali; da ricordare il lungo
impegno di Giovanni De-Giorgi, vice-segretario
sindacale, nella Commissione cantonale di
vigilanza sugli apprendisti.
Con il boom economico nascono nuovi e differenziati bisogni, e per esempio il sindacato offre dei
corsi di perfezionamento nel campo dell’edilizia e
per gli impiegati di banca; continuano le giornate
di formazione per fiduciari e attivisti del sindacato.
Inizia poi in Ticino anche l’importante fenomeno
- che ben presto diventa strutturale - del forte
afflusso di manodopera estera, sia di lavoratori
stagionali, annuali e poi soprattutto di frontalieri.
A partire dalla fine degli anni Cinquanta l’OCST
inizia a collaborare con le ACLI, anche proprio per
questioni legate all’orientamento e alla formazione dei lavoratori italiani. Vengono così pensate
e favorite la partecipazione a varie iniziative di
aggiornamento e perfezionamento.
L’informatica
È importante ricordare che fra le grandi novità di
quegli anni vi è lo sviluppo delle nuove tecnologie e in particolare dell’informatica. Il sindacato
già alla fine degli anni Sessanta - inizio anni
Settanta aveva cominciato a collaborare con il
Centro Elaborazioni Dati (CEDA), una ditta che
partendo dall’elaborazione delle schede si era
ben presto spostata nel settore delle nuove
tecnologie. Infatti con questo ente l’OCST nel
1986 aveva costituito un centro di formazione in
informatica. Così negli anni seguenti il sindacato
organizza tutta una serie di corsi di informatica,
di controllo numerico, di grafica, e si riprendono
anche dei corsi di lingue.
197019751980198519901995
1995
La nascita del CFP
Congresso 1967
Nella risoluzione finale del congresso dell’OCST del 14
e 15 ottobre 1967 un punto è dedicato alla necessità di
potenziare la formazione professionale e sindacale, e si
auspica tra l’altro la possibilità che una seria formazione
venga introdotta in tutti i contratti collettivi di lavoro e
che l’OCST stessa faciliti o organizzi dei corsi di formazione sindacale e sociale.
«il Lavoro»
Il giornale sindacale «il Lavoro», pubblicato dal 1920 (salvo
una sua forzata cessazione dal 1927 al 1932) è poi considerato da subito un importante strumento al servizio delle
conquiste dei lavoratori e anche uno strumento di formazione
e di informazione. Accanto agli articoli sulle attività e sulle
lotte del sindacato compaiono così numerosi testi a carattere
dottrinale sull’insegnamento sociale della Chiesa, su varie
questioni sociali ma anche su precise questioni legate alle
professioni.
Congresso 1981
Anche il congresso dell’OCST tenuto nel
1981 contiene nel suo Programma d’azione
un capitoletto intitolato “Una fondamentale
priorità: la formazione sindacale”, nel quale si
auspica un rafforzamento di corsi e momenti
di studio a indirizzo professionale ed interprofessionale. Nel frattempo gli anni del boom
economico (1950-75) sono finiti e si entra
in una nuova situazione di grandi, veloci e
delicati cambiamenti: inizia la globalizzazione,
la mondializzazione dell’economia, con tutte
le note e fondamentali conseguenze.
1990 - Nell’ambito del perfezionamento professionale l’OCST presenta poi in quell’anno all’Ufficio Federale dell’Industria Arti Mestieri e Lavoro (UFIAML)
un proprio progetto di formazione linguistica per impiegati nel terziario comprendente anche soggiorni
formativi all’estero. Negli anni seguenti un gruppo
di giovani disoccupati può così seguire un corso
intensivo in Germania, della durata di sei mesi.
L’aumento delle richieste di questi corsi
contribuisce a far riprendere e concretizzare
l’intuizione del congresso del 1987: nel
febbraio del 1995 viene costituito il Centro di
Formazione Professionale (CFP) dell’OCST,
avente come scopo «l’organizzazione di corsi di
formazione, aggiornamento, perfezionamento
e riqualificazione professionale» e con Lorenzo
Bassi come primo responsabile.
Il CFP riprende quindi e potenzia l’attività svolta
già da molto tempo dal sindacato per migliorare
la formazione professionale dei lavoratori. Già
all’inizio i settori di intervento sono molteplici,
ma possono essere divisi in tre grandi categorie e cioè l’informatica, la metalmeccanica
e l’edilizia, a cui si aggiungono corsi di lingua,
di iniezione ed accensione elettronica per i
lavoratori delle officine, ecc. A partire da questo
momento aumentano e si diversificano i corsi
offerti in molti altri settori, con anche una certa
regionalizzazione della formazione offerta. Le
collaborazioni con altri enti e con lo Stato si
sviluppano notevolmente, le prospettive (in
forma anche molto originale…) di formazione
si moltiplicano e si consolidano, secondo le
varie esigenze dei lavoratori e l’evolversi della
congiuntura economica.
14
Sindacato  Formazione
5 novembre 2015 il Lavoro
Sindacato  Attualità
5 novembre 2015 il Lavoro
Il CFP-OCST oggi
Conferenza
Quando la formazione è a misura di persona
Il lavoro nella società industriale e oltre:
una storia di contraddizioni
O
ggi il Centro di Formazione Professionale dell’OCST (CFP-OCST) mette a disposizione delle lavoratrici e
dei lavoratori un’ampia offerta formativa. I corsi e i servizi di consulenza del CFP-OCST sono
destinati a persone attive professionalmente,
disoccupate, alla ricerca del primo impiego,
migranti o impegnate a rientrare nel mercato
del lavoro e si occupano di quei processi di
apprendimento e orientamento degli adulti
volti a favorire un più efficace inserimento nel
mondo del lavoro.
Corsi di formazione
Aziende di pratica commerciale (APC)
Il CFP-OCST, su mandato dell’Ufficio misure
attive, gestisce le APC di Lugano, Locarno,
Porza e Chiasso.
L’APC è la ricostruzione fedele di una normale azienda del mercato privato con la sola
eccezione che non ci sono flussi di denaro,
né scambio effettivo di merci. Il carattere
realistico della struttura fa sì che le APC si
presentino come delle palestre, nelle quali ci
si prepara ad affrontare il mondo del lavoro.
Il CFP-OCST propone corsi
in diversi settori professionali come l’informatica, le
lingue, la contabilità, la vendita, l’edilizia, il segretariato, il corso biennale di preparazione agli
esami per l’ottenimento dell’attestato professionale federale (APF) di custode, il corso biennale di preparazione agli esami per l’ottenimento
dell’attestato federale di capacità (AFC) secondo
l’art. 33 LFPr per la professione di gessatore oppure ancora il corso di preparazione al certificato
cantonale di contabilità.
Progetto RESTART
È un percorso di sostegno
al collocamento, gestito su
mandato dell’Ufficio misure attive, rivolto alle persone disoccupate
del settore della vendita e del commercio.
Attraverso attività specifiche (colloquio preliminare, incontri individuali di coaching, attività pratiche, settimana intensiva di formazione Restarting Week) si prefigge di favorire
lo sviluppo personale e professionale, come
pure l’occupabilità delle persone coinvolte. Il
nostro servizio di collocamento è pure attivo
per acquisire e offrire, nel limite del possibile,
uno stage in aziende del territorio.
Programma di integrazione cantonale
Il CFP-OCST partecipa al Programma di integrazione cantonale 2014 – 2017 (PIC), volto
a favorire l’integrazione dei nuovi arrivati nel
contesto sociale, economico e culturale del
Ticino. Oltre a percorsi di bilancio delle competenze offerti dal nostro Progetto Mosaico in
questo contesto, abbiamo progettato specifici
interventi formativi per fornire quelle competenze trasversali utili per un più efficace inserimento lavorativo. Questi progetti sono realizzati grazie al sostegno del Delegato cantonale
all’integrazione degli stranieri.
Progetto Mosaico
Il Progetto Mosaico, servizio di
orientamento e accompagnamento
professionale, offre uno spazio di
ascolto e accoglienza a coloro che
sentono l’esigenza di chiarire la propria situazione professionale e personale, identificare meglio ciò che si sa e si sa fare, rinforzare
la fiducia in se stessi, favorire il reinserimento
professionale. Il Progetto Mosaico si rivolge anche alle aziende che devono gestire una riorganizzazione interna, con conseguente riduzione del
personale o la cessazione dell’attività.
Progetto Iride
Il Progetto Iride ha l’ambizione
di mettere a disposizione lo
strumento dell’APC di tutti coloro che attualmente non possono beneficiarne e,
nel contempo, ha l’obiettivo di combinare sapientemente e in maniera flessibile tutto il know-how
che il CFP-OCST ha saputo sviluppare negli ultimi anni, in particolare per rispondere ai bisogni
di un pubblico confrontato con la transizione di
carriera.
BENEDETTA RIGOTTI
L
unedì 12 ottobre, nell’Aula magna della Facoltà di Teologia di Lugano, si è
tenuta la prima conferenza del ciclo «Il
lavoro dell’uomo. Fatica e nobiltà, sfruttamento
e partecipazione nella storia dell’Occidente»,
organizzato dall’OCST in collaborazione con la
Facoltà. Un incontro certamente ricco che ha
aperto un ciclo di appuntamenti di sicuro interesse.
A introdurre «Il lavoro nella società industriale e oltre: una storia di contraddizioni», Renato
Ricciardi, vice-segretario cantonale dell’OCST,
e Markus Krienke, professore ordinario di Filosofia moderna, etica sociale e dottrina sociale
della Chiesa.
«La dottrina sociale della Chiesa, ha detto Renato Ricciardi, insegna che il lavoro è la chiave
della questione sociale ed ha una priorità sul
capitale; quando, come oggi, si moltiplicano le
situazioni di sfruttamento significa che gli si dà
solo un peso marginale. La questione diventa
allora come fare per tradurre in pratica i principi
di libertà e giustizia. A questa domanda è possibile rispondere solo ragionando sulla concezione che abbiamo del lavoro».
Il professor Markus Krienke ha ricordato che
la concezione che abbiamo del lavoro è legata
alla nostra visione della società: la vita, la quotidianità, i ritmi sociali sono legati al lavoro. Con
l’idea del lavoro è connessa una visione antropologica e sociale. «Certezze e istituzioni moderne sono andate in crisi e con loro il mondo
del lavoro, ha detto Krienke. Per questo dobbiamo ripensare anche il lavoro per ricostruire
la nostra società. La grossa contraddizione è
che viviamo, come diceva Hanna Arendt, in una
società del lavoro in cui è venuto a mancare il
lavoro».
Il relatore Aldo Carera, professore ordinario di
storia economica e Storia del lavoro e delle relazioni industriali all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, raccontando eventi storici
puntuali ha tracciato le principali contraddizioni
che complicano, anche o soprattutto oggi, il discorso ed il giudizio sul lavoro, perché a volte i
diritti entrano in conflitto con la libertà.
La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo proclama la dignità dell’uomo nell’art. 1 e il
diritto al lavoro nell’art. 23, ma tra questi due diritti può sorgere qualche conflitto. Emblematica
la storia di Daniel, 25 anni, nano, che era stato
assunto dal proprietario di una discoteca francese che navigava in cattive acque per una singolare attività: dopo aver indossato un’imbragatura veniva letteralmente lanciato come fosse
una palla da bowling su un tappeto di protezione. L’iniziativa, se così si può definire, ebbe
un enorme successo tanto che a Morsang-surOrge si pose un problema di sicurezza per il
grande afflusso di persone interessate a giocare al «lancio del nano». Il sindaco denunciò la
situazione ponendo un problema di dignità e la
giustizia gli diede ragione. La vicenda fa tuttavia
sorgere alcune domande perché in effetti Manuel in questo modo ha perso un lavoro di cui
aveva bisogno, che aveva scelto e che gli dava
un certo grado di soddisfazione e di celebrità…
L’episodio del «lancio del nano» descrive molto bene la situazione che colpisce in molti tra
coloro che operano nel mondo del lavoro odierno: la loro figura professionale è nuova e non
è ancora stata inserita in un quadro di diritto;
sono soli, non c’è nessuno con cui condividere
la loro esperienza; vivono costantemente con
l’incubo di finire in disoccupazione.
Il lavoro è cambiato e continua a cambiare
perché la tecnologia, le tipologie di lavoro, le
norme, gli spazi di lavoro sono in continuo divenire e per questo è un catalizzatore di contraddizioni.
Il lavoro dell’uomo
Fatica e nobiltà, sfruttamento e partecipazione nella storia dell’occidente
Lunedì,17.00-19.00, Facoltà di Teologia di Lugano, Aula multiuso - Introduce il Prof. Markus Krienke
Dalla carta dei valori
del CFP-OCST
 centralità della persona: assicuriamo una
formazione adatta alle necessità degli adulti e
rispettiamo l’unicità di ogni persona;
 relazione: impostata sul rispetto, sulla trasparenza e sull’affidabilità attraverso l’accoglienza
e l’ascolto, tesa a favorire lo sviluppo di qualità
umane come la responsabilità, la fiducia, la disponibilità, la sensibilità, la cortesia, la reciprocità, la
condivisione, la dignità e il riconoscimento;
 responsabilità: riconosciamo e rispondiamo
delle nostre azioni con scelte consapevoli;
 rispetto: rivolto a noi stessi e all’altro. Ci confrontiamo con gli altri senza pregiudizi;
 disponibilità: ci dedichiamo con spirito costruttivo e collaborativo;
 sensibilità: ci impegniamo a cogliere le sfumature per renderle, per quanto possibile, esprimibili.
Siamo attenti ad accogliere le emozioni presenti
nella relazione;
 reciprocità: includiamo l’altro considerando le
sue potenzialità;
 condivisione: siamo capaci di rapportarci agli
altri con la voglia di mettere in comune il nostro
sapere, il piacere e le difficoltà, le risorse e gli
spazi di lavoro;
 complessità: siamo capaci di vedere la complessità e valorizzarla;
 dignità: il valore intrinseco e inestimabile di
ogni essere umano;
 riconoscimento: ci impegniamo a vedere l’altro
nel valore della sua Persona nel suo agire e nel suo
essere.
Lunedì, 9 novembre 2015
Dal conflitto alla partecipazione:
natura, fini e linee di evoluzione delle
rappresentanze dei lavoratori
Relatore: Prof. Aldo Carera
Dalle articolate differenze e dalle
contraddizioni proprie degli assetti
capitalistici deriva la storia secolare della
regolazione dei conflitti economici e sociali
e del rapporto tra soggetti intermedi e
sistema democratico.
Lunedì, 14 dicembre 2015
La «costruzione» del benessere: attori
sociali e Stato nella formazione dei
sistemi di welfare
Relatore: Prof. Gianpiero Fumi
Adottando come chiave di lettura il
«benessere» della persona più che il welfare
state, è possibile identificare le conquiste
e le criticità che hanno accompagnato
l’evoluzione delle condizioni e degli stili di
vita nella nostra società.
15
C’è una chiara incompatibilità, per esempio,
tra penuria di lavoro e fatica. Si pone infatti la
questione del ruolo della tecnologia che migliora senza dubbio le condizioni di lavoro, ma riduce il numero di uomini necessari per svolgere
un compito. Durante il primo congresso per la
tutela del lavoro giovanile era presente anche la
delegazione che proveniva dalla Sicilia. Quando
si pose il problema dei carusi, i ragazzetti che
trascinavano le ceste di zolfo strisciando fuori
dalle miniere, si decise che allargare le gallerie
per sostituire questi ragazzi con i muli era troppo oneroso e quindi per molti anni le cose rimasero così. Evidentemente questi ragazzi erano
considerati e costavano poco più dei muli. I datori di lavoro risparmiarono, i carusi non rimasero senza lavoro, ma a che prezzo!
L’opposizione tra schiavitù ed emancipazione
pone un altro tema: cosa rende un lavoratore
schiavo? La questione, secondo Carera, si risolve nella prospettiva di crescita che la professione offre. Si tratta certo di paga e di condizioni di lavoro. Ma sono in gioco anche, come
nel caso di Manuel, la solitudine, l’isolamento,
l’individualismo esasperato, la perdita di senso.
Come l’operaio della catena di montaggio Ford
che arrivava a casa stravolto e durante la giornata non aveva nemmeno avuto il tempo di andare in bagno; o la camiciaia che si estraniava
completamente dal lavoro e si muoveva come
una macchina; come chi lavora fianco a fianco
con migliaia di colleghi in una fabbrica alimentare ed è completamente solo ed isolato; come
quelle donne e quegli uomini morti schiacciati
dal crollo della fabbrica di Rana Plaza in Bangladesh; come quegli immigrati che lavorano
segregati in quel di Prato in Italia; come quel
ragazzo nano che per lavoro si fa lanciare.
Ma in che direzione sta andando il lavoro? Non
necessariamente nella direzione del progresso.
L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO)
venne fondata nel 1919 come parte del Trattato
di Versaille che concludeva la Grande guerra.
Nel 1944 venne firmata la Dichiarazione di Filadelfia per la giustizia sul lavoro che esponeva
una serie di principi tra i quali che il lavoro non
è una merce, che garantire la libertà di espressione e associazione è una condizione indispensabile per un progresso costante e che la
povertà, ovunque esista, è un pericolo per la
prosperità di tutti. Nel 1998 l’ILO ha rilanciato
con la firma della Dichiarazione sui principi e
i diritti fondamentali nella quale, dopo più di
cinquant’anni si chiede di nuovo ed in prima
istanza il riconoscimento della libertà di associazione e del diritto alla contrattazione. Quasi
a dire che se non c’è il sindacato il lavoro è
forzato: se manca ai lavoratori la possibilità di
unirsi per condividere la propria esperienza e
costruire legami di solidarietà per garantire i
propri diritti, il destino è, in una qualche forma,
una condizione di schiavitù. «Il luogo di lavoro, ha concluso Carera, è l’arte della socialità
quotidiana».
16
5 novembre 2015 il Lavoro
Recensioni
17
5 novembre 2015 il Lavoro
Sezione Tre Valli
Fragilità e risorse della popolazione
anziana in Ticino: un’analisi recente
MARIA LUISA DELCÒ*
È
stato pubblicato in questo
2015 l’interessante testo citato nel titolo, frutto di una
collaborazione tra l’Ufficio di Statistica cantonale e il Centro competenze
anziani della SUPSI.
Autori Francesco Giudici (Ufficio statistica), Stefano Cavalli (responsabile
Centro competenze anziani), Michele
Egloff (sociologo, professore, ha pure
collaborato al nostro Vademecum
2012 sull’intergenerazionalità) e altri
collaboratori.
Nella prefazione del direttore del DSS
Paolo Beltraminelli, si legge: «La vecchiaia non esiste» scriveva (nel 2014)
l’etnologo Marc Augé per spiegare
come la questione dell’età sia un’esperienza umana essenziale, personale, comune a tutte le culture, su cui
tutti s’interrogano. Le «età della vita»
hanno oggi contorni meno netti e, a
volte, non ne hanno affatto». (pag.9)
Anche nel primo capitolo leggiamo:
«Spiegare cosa significhi «invecchiare», essere «anziani» o «vecchi», non
è affare dappoco se si pensa alle dimensioni biologiche, funzionali, psicologiche, sociali, legali e culturali alle
quali questa realtà rinvia». (pag.12)
Il secondo capitolo presenta dati e
tabelle che illustrano «stato e struttura
della popolazione anziana» del nostro
Caravaggio. Cena in Emmaus (1601): Londra, National Gallery
Cantone, sottolineando il fatto che il
Ticino vanta gli indici cantonali di anzianità e grande anzianità (dagli 80 in
poi) più alti della Svizzera. (pag.20)
Una sessantina di pagine è dedicata
alle condizioni di salute e benessere
della popolazione anziana residente
nel nostro Cantone, alla possibile vulnerabilità legata all’invecchiamento, al
ricorso ai servizi a domicilio, non trascurando il ruolo della rete familiare.
Non si tralascia il ruolo dei nonni
all’interno della famiglia e quindi della
società, sottolineando il fatto che «la
cura dei nipoti rappresenta una forma
Caravaggio
di scambio intergeCanestra di frutta (1597-1598)
Milano, Pinacoteca ambrosiana
nerazionale sempre
più diffusa tra le famiglie contemporanee». (pag.112)
Molto interessante il capitolo 7 che
chiude l’analisi con
un titolo accattivante e carico di speranza: «Anziani al di
là dei cliché: la sfida
di una realtà molteplice».
Quattro le domande degli autori:
Gli anziani sono dipendenti e in cattiva salute?
Gli anziani sono ricchi?
Gli anziani vivono soli e soffrono di
solitudine?
Gli anziani sono un peso per le famiglie?
Mi piace invitarvi alla lettura e cosi
non commento le riposte scaturite
dalla raccolta dei dati e dalle interviste
a più di settecento anziani residenti
nel Cantone.
Chiudo con le frasi finali della pubblicazione.
«La lettura attenta dei bisogni e delle fragilità delle persone anziane, come
pure delle risorse specifiche di cui dispongono le diverse generazioni e gruppi d’età, anziani compresi,
rappresentano quindi un
passaggio obbligato per riuscire ad immaginare delle
risposte adeguate e promotrici di benessere». (pag.132)
*Vice presidente cantonale
Tour delle Marche, da domenica 3 a giovedì 7 aprile 2016
Domenica 3 aprile, Ticino-Macerata
Visita guidata complesso monastico
di Chiaravalle di Fiastra, tra i più importanti a livello regionale con l’imponente chiesa abbaziale e il monastero
ancora abitato da una piccola comunità cistercense.
Lunedì 4 aprile, Giro orientativo
Tour pedestre della città. Soprannominata «l’Atene delle Marche» per la
presenza dell’antico studium legum,
Macerata è una cittadina dall’impianto urbanistico tipicamente medievale
il cui centro storico è ingentilito da
palazzi nobiliari del ‘600-’700 e ‘800.
Visita dei monumenti più rappresentativi: Basilica della Misericordia di
Luigi Vanvitelli, Duomo, storico teatro
L. Rossi, Sferisterio (interno) e piazza
della libertà.
Martedì 5 aprile, Montecassiano
Giornata dedicata ai dintorni di Macerata con visita guidata dei borghi di
Montelupone e Montecassiano. Il priwww.santuarioloreto.it
Soggiorni e gite 2015
Proposte d’autunno
¨¨ Visita mercatino natalizio di
Einsiedeln, 1° dicembre. Ore 10 visita
guidata all’Abbazia, segue S. Messa. Costo: Fr. 60.- viaggio e caffè. ISCRIZIONI: da
subito Claudia Righetti, 079 327 93 24 o
091 94100 12.
¨¨ Monaco di Baviera, dal 5 al 7
dicembre, con la sezione di Lugano. Visita guidata della città di Monaco,
al castello di Neuschwanstein e ai mercatini natalizi. Costo: Fr. 390.- camera doppia
comprendente: viaggio, 2 pernottamenti
con colazione, guida e caffè. Suppl. singola Fr. 90.- ISCRIZIONI: da subito Claudia
Righetti, 079 327 93 24 91 94100 12.
Prezzo per persona in camera doppia fr. 860.-. Suppl. camera singola (a
persona) fr. 80.-. Quota valida con un minimo di 30 partecipanti
Il prezzo comprende
 viaggio in bus granturismo  3 notti in hotel ***Sup. centrale con prime
colazioni a buffet  1 notte in hotel**** centrale con prima colazione a buffet  3 cene in ristorante a Macerata  1 cena in hotel a Pesaro  3 pranzi
in ristorante  ½ acqua e ¼ di vino inclusi ai pasti  guida locale per le
visite del programma  ingressi: Chiaravalle di Fiastra, Sferisterio, Palazzo
Ducale e Oratorio San Giovanni  tutte le mance (escluso l’autista, facoltativa)  accompagnatore Dreams Travel - GenerazionePiù Tre Valli
Info e iscrizioni da subito: Segretariato Sezione di Biasca/Tre Valli
Contrada Cavalier Pellanda 2 – 6710 Biasca, Tel. +41 91 873 01 20,
Fax +41 91 873 01 29, [email protected] – Gerolamo Cocchi
mo è annoverato tra i borghi più belli
d’Italia per la tipica struttura medievale
ancora oggi ben conservata. Arroccato sulla sommità del colle, domina la
valle del fiume Potenza affacciandosi
sul mare Adriatico. L’intrico di strade e
vicoli conducono alla piazza principale
impreziosita dal duecentesco palazzo
dei priori. Gradevole passeggiata nel
centro storico. Visita della chiesa Abbaziale di San Firmano, suggestiva
architettura romanica con influssi bizantini, una tra le testimonianze più
vere della grande lezione che i monaci
hanno lasciato nella regione. Nel pomeriggio visita di Montecassiano: altro gioiello dell’entroterra marchigiano
che conserva intatto l’impianto urbanistico quattrocentesco e custodisce
gelosamente preziose architetture barocche e la famosa pala cinquecentesca dei Della Robbia.
Mercoledì 6 aprile, Loreto
Santa Messa e visita del santuario
rinascimentale che racchiude la Basilica della Santa Casa, uno dei più
importanti e antichi luoghi di pellegrinaggio mariano del mondo cattolico.
Giovedì 7 aprile, Urbino
Visita guidata a Urbino, Sito UNESCO, patria di Raffaello e Bramante.
Caratterizzata dall’imponente e bellissimo palazzo ducale che ne domina il
centro, la visita si snoda tra la galleria
nazionale del Palazzo ducale (interni)
e la casa di Raffaello, toccando il duomo, la chiesa di S. Domenico e l’oratorio di S. Giovanni (interni).
Centro Diurno Lugano
Pomeriggio in... musica e castagnata offerta
Marco Riva alla fisarmonica
Silvano Corti alla caldaia
Giovanni Orelli con i racconti
martedì 10 novembre dalle ore 14.00
Marco Riva, con la sua fisarmonica e i suoi canti, ci allieterà suonando canzoni popolari e tanto altro.
Silvano Corti ci farà gustare le sue
deliziose castagne.
Giovanni Orelli ci leggerà alcune sue
poesie.
Vi aspettiamo numerosi per ballare,
per cantare o anche solo per ascoltare musica e racconti in compagnia.
18
5 novembre 2015 il Lavoro
Agenda Centro Diurno Lugano
Dalla sezione Lugano
Interessante conferenza medica
I
l 20 ottobre al Centro diurno si è
tenuta un’interessante conferenza sul tema «influenza stagionale e vaccinazione. La Dott.ssa Martine
Bouvier Gallacchi, Capo del Servizio di
promozione e di valutazione sanitaria
dell’Ufficio del medico cantonale ha informato i presenti sull’importanza della
vaccinazione per evitare di contrarre
l’influenza. In modo chiaro ed esaustivo ha illustrato dapprima come il virus
può infettare l’essere umano, la sua rapidità di trasformazione e l’origine delle
epidemie. Ha ricordato che l’influenza
è una malattia infettiva particolare difficile da prevenire. I virus passano da un
animale all’altro e poi all’uomo, fanno
il giro del mondo. Nel corso degli anni
si sono verificate piccole e grandi epidemie.
I sintomi della malattia sono: malessere generale, febbre con brividi, mal
di testa, dolori muscolari, sintomi ORL,
raramente possono portare anche a
complicazioni come polmoniti, encefaliti e miocarditi. Il 2015 è stato un anno
con epidemie influenzali importanti.
Il vaccino è il modo più efficace per
prevenire l’influenza. Vaccinandosi si
evita di ammalarsi o ci si ammala in
modo leggero. La vaccinazione è consigliata dai 65 anni in avanti, alle persone con malattie croniche, al personale
medico e di cura, ai familiari di persone
a rischio.
Sette motivi per farsi vaccinare
Battere sul tempo i virus dell’influenza. Proteggere sé stesso e gli altri. Ridurre il rischio di gravi complicazioni.
Evitare di trascorrere lunghi periodi a
letto o in ospedale. La vaccinazione
comporta meno costi rispetto all’influenza. Godersi la vita. La vaccinazione è un mezzo di prevenzione semplice, rapido e conveniente.
Il 6 novembre si terrà la Giornata nazionale della vaccinazione contro l’influenza, sarà possibile farsi vaccinare
senza appuntamento in molti studi medici, per un prezzo forfetario modico.
Info:
http://www.kollegium.ch/
grippe/d.html
Dalla sezione Tre Valli
Assemblea e nuovo presidente
O
ttanta soci hanno partecipato
martedi 20 ottobre all’annuale
assemblea e castagnata organizzata dalla sezione Tre Valli; gradita la
presenza del presidente Cantonale Giacomo Falconi e del segretario cantonale
Marco Treichler.
Nella sua relazione il presidente Carlo
Franscini ha ricordato le attività organizzate nonostante la difficoltà di
dislocazione. Il consuntivo delle stesse è soddisfacente con una partecipazione alle manifestazioni di ben 569 soci; si ricorda che la sezione
vanta nelle proprie fila ben 2 soci centenari e 8 ultra novantenni.
Al termine della relazione il presidente Franscini ha citato il compianto Mons. Torti che a un’assemblea rivolse l’augurio di serenità, con la
capacità di guardare avanti con il sorriso e la speranza e che nessuno
pensi di essere un sopramobile impolverato.
Si è poi proceduto alla nomina del nuovo presidente Sezionale, Gerolamo Cocchi, che ha ringraziato Carlo Franscini per il suo impegno a
favore dell’associazione. L’assemblea ha nominato per acclamazione
Carlo Franscini presidente onorario della Sezione.
Al termine la tradizionale tombola e castagnata con lardo, e le allegre
note della Bandella Briosa.
¨¨ Pranziamo insieme Desiderate
pranzare in compagnia? Nel nostro
Centro diurno avete la possibilità di
farlo. I pasti, preparati dall’Albergo
Ceresio, comprendono sempre un
primo, un secondo e un dessert. Il
menu è pubblicato all’albo del Centro diurno. Costo: 12.- franchi (bibite
escluse). Iscrizioni: entro le ore 12.00
del giorno precedente. Per il lunedì va
fatta entro il sabato precedente. Orario pranzo: 12.15.
¨¨ Pomeriggio... gioco delle carte e altro... tutti i giorni ma in particolare ogni mercoledì pomeriggio
giochiamo insieme, a partire dalle ore
14.00. Il Centro accoglie chi desidera
sfidarsi a carte, dama, scacchi, memory e altro ancora.
Materiale a disposizione.
¨¨ Atelier cucina e aperitivo: speciale dolci... e non solo. Siete abili in
cucina e disponibili a condividere le
vostre preziose ricette? Vi
aspettiamo
ogni
venerdì dalle 09.00
alle 11.00 al
Centro diurno.
Grazie Carlo Franscini
L
ascia la Presidenza alla soglia dei 90
anni ancora in discrete condizioni
fisiche, con la convinzione di avere
in questi anni mantenuto vivo il profilo della
sezione interpretando e rispettando gli scopi statutari rispettivamente gli insegnamenti
sociali della chiesa.
Presidente della sezione Regione Tre Valli
da maggio 1991, mi è stato amico e maestro
nella conduzione della nostra sezione con
competenza, dedizione e disponibilità.
Con lui alla guida, la sezione Tre Valli ha
effettuato un notevole salto di qualità nell’organizzazione di manifestazioni, viaggi, soggiorni, conferenze, coinvolgendo migliaia di
persone.
In segno di riconoscimento l’assemblea lo
ha acclamato presidente onorario, omaggiandolo di un ricordo proveniente dal massiccio del San Gottardo, luogo a lui caro.
Grazie, Carlo per quanto mi hai insegnato e
per quanto vorrai ancora dispensarmi della
tua esperienza e saggezza.
G. Cocchi
19
5 novembre 2015 il Lavoro
Centro Diurno Lugano
Giovanni Orelli si racconta
H
o cominciato a leggere libri
per il piacere e l’utilità del
leggere: intorno ai 15 anni.
Un po’ a caso, ma
anche ascoltando
consigli di docenti e
parenti (soprattutto
del cugino Giorgio).
Anche, o soprattutto libri «seri», e
ben fatti. Non so
come sia giunto,
per esempio, a AnFoto:
drè Gide, di cui rialpeninitiative.ch
cordo ancora (più di
70 anni dopo) certe
affermazioni, come questa (spero di
ricordare senza deformare) «moi qui
toujours ai préféré…» Io che sempre
ho preferito Bach e Mozart a Beethoven, ritengo empi i versi di Musset
(poeta dell’Ottocento francese) per il
quale «les plus désespérez sont les
chants les plus beaux» (come tradurre? Disperati? Senza speranza? Pessimisti?...) sono i canti più belli. Gide
era (e lo è in parte ancora, affascinan-
te; ma a parte la questione dei gusti
personali, non mi piacciono, per musicisti della somma grandezza di Bach
Mozart e Beethoven (io che sempre
ho preferito Bach e Mozart a Beethoven) le classifiche primo secondo terzo quasi fossero ciclisti in volata.
I tre, diciamoli così sportivamente,
sono tre: grandissimi… Sono d’accordo (se posso) con Gide quando
respinge il parere di Musset. Dove
metterebbe (il Musset) un «allegro»
(qualità profondamente complessa,
fino al tragico nella sua «allegria»)
come Mozart?
Leggerò alcune mie poesie in occasione del pomeriggio in musica e
castagnata al Centro diurno di Lugano il 10 novembre alle ore 14.00.
Il 22 dicembre alle ore 14.00, in occasione della panettonata, musica e
scambio degli auguri, leggerò brani
dal mio racconto «Morire dal ridere» non sarà assolutamente Mozart
ma cercherò di fare del mio meglio.
L’ho letto sul giornale,
ma sarà vero?
Strumenti informatici
contro la disinformazione
nei media
martedì 24 novembre, ore 14.15
salone OCST
con Paolo Attivissimo
giornalista, scrittore, conduttore
radiofonico, traduttore italiano e
cacciatore di bufale.
www.attivissimo.net
Al termine merenda offerta.
In collaborazione con
Agenda attività ricreative
Bellinzona
¨¨ Venerdì 6 novembre, Tombola e castagnata, ore 14.00 oratorio Sant’Antonino.
¨¨ Venerdì 13 novembre, Prove di coro,
ore 14.00 Centro Vita Serena, Giubiasco.
¨¨ Venerdì 27 novembre, Lavoretti per
Natale (cannucce di carta), ore 14.00
Centro Vita Serena, Giubiasco.
Locarno
¨¨ Martedì 10 novembre, ore 9.00, S.
Messa per i soci defunti, chiesa Nuova,
Locarno.
¨¨ Martedì 24 novembre, Assemblea
annuale, Centro parrocchiale S. Antonio,
Locarno, ore 14.30.
¨¨ Martedì 15 dicembre, Tombola e
panettonata, Centro parrocchiale S. Antonio, Locarno, ore 14.30.
Lugano
¨¨ Giovedì 12 novembre, Conferenza
religiosa: «L’Avvento», ore 14.15, Centro
diurno. Relatore: don Nicola Zanini, ret-
tore del Seminario Diocesano. Al termine
merenda.
¨¨ Giovedì 10 dicembre, Tradizionale
festa di Natale con pranzo, hotel Lido
Seegarten, Castagnola, ore 11.30. Costo:
fr. 50.- (incluso aperitivo, bevande, panettone e spumante). Iscrizioni: segretariato
sezionale, tel. 091 910 20 21, al più presto
ma entro il 4 dicembre.
Mendrisio
¨¨ Giovedì 5 novembre, Assemblea
e Castagnata, Oratorio Ligornetto, ore
14.30. Iscrizioni: tel. 091 640 51 11.
¨¨ Sabato 5 dicembre, Festa natalizia,
Centro scolastico Castel San Pietro, dalle
ore 11.00. Accoglienza, aperitivo, saluto
della presidenza, pranzo, parte ufficiale,
esibizioni coro sezionale, festa dei compleanni, estrazione riffa «Buona azione
natalizia», scambio auguri con panettone
e spumante. Costo: fr. 50.- a persona, inclusi 10 biglietti della riffa.
Iscrizioni: tel. 091 640 51 11, entro il 23
novembre.
Tre Valli
¨¨ Lunedì 23 novembre, Conferenza
ATiDU: «Perdita uditiva dell’anziano,
come viverla serenamente» Centro
Giovani a Bodio, ore 14.15. Al termine
rinfresco offerto.
¨¨ Mercoledì 9 dicembre, Festa prenatalizia, Sala Multiuso, Bodio. Ore 11.25
ritrovo presso Chiesa di Santo Stefano a
Bodio, Santa Messa in suffragio dei soci
defunti. Ore 12.30, pranzo sala Multiuso.
Pomeriggio ricreativo rallegrato dalla «nostra» Bandella. Costo: fr. 40.- (non soci
e simpatizzanti fr. 60.-) Iscrizioni: tel. 091
873 01 20, dal 23 novembre.
visitate il sito: www.generazionepiu.ch
20
Lavoro Opportunità
5 novembre 2015 il Lavoro
In internet  www.ocst.com
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XX orologiaio formato, conoscenza operazioni
montaggio, capacità di inserirsi processo produttivo
del laboratorio. Azienda produttrice orologi nel Mendrisiotto. CV a: [email protected]
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soluzioni su territorio CH. Formazione commerciale,
conoscenza I, D, F. Lavoro svizzera D e F. Info: Antonella Di Raimondo, HOVET SA, Grono. Tel +41(091)
8272600; www.hovetsa.ch [email protected]
XX sarta specializzata, Atelier Cordella, Cadro
(Lugano) tel. 076 3938823.
XX capo squadra, CH residente in CH, per servizi pulizia e altro, azienda di Facility Management.
Esperienza per coordinare il gruppo e attività pulizia.
Curriculum: Progect S. A., via Pioda 12, Lugano.
XX traduttore per contrattualistica legale e documentazione contabile scritta in lingua italiana, russa,
ucraina, polacca, essenziale esperienza comprensione, lettura e traduzione contratti commerciali e
finanziari, bilanci aziendali imprese italiane, russe,
ucraine, polacche. Orario iniziale 4 ore settimanali.
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Generale, via Gerolamo Porta 2, 6830 Chiasso. Tel.
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perito meccanico. Lettura disegno tecnico. Lavoro
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per famiglia del Luganese, con 3 figli, 2 età scolare 1 prescolare. Presenza 24 ore su 24 durante la
settimana (1 giorno e 1/2 riposo infrasettimanale).
Disponibilità ad accompagnare durante viaggi. Preferenza buona conoscenza Inglese.
XX manutentore elettromeccanico, azienda settore plastico Mendrisiotto. Esperienza manutenzione impianti. Lavoro su 3 turni e reperibilità week end.
XX un/a perito industriale elettronico/pianificatore elettricista diploma (AFC), esperienza su
Autocad, buone conoscenze materiali elettrici e
realizzazione quadri, competenze Dialux e sistema
Polylog. Sede di lavoro: Mendrisiotto.
XX collaboratrice domestica esperta e referenziata, patente B, automunita, per prestigiosa famiglia del Luganese. Richiesta flessibilità oraria.
XX commerciale con D e F, per azienda Svizzera
settore motori e ricambi auto. Trasferte nella Svizzera F e D almeno per il 30% del tempo. Ottime
conoscenze D e F. Fisso + provvigioni e benefit.
XX tata con Inglese esperta, referenziata, famiglia del Luganese (3 bimbi età prescolare). 45 ore
a settimana (2 riposi infrasettimanali) disponibilità
weekend e accompagnare in villeggiatura. Ottimo
ingl. Minimo 30 anni. Automunita.
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tecnologia Mendrisiotto, ottima conoscenza D, F e I.
Gestione ordini, claims, rapporto con clientela della
Svizzera Romanda e Tedesca. Età 25-35 anni.
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XX badante, coll. domestica, zona Luganese. Tel.
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5 novembre 2015 il Lavoro
Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite
AL VOLO
Galleria di base del San Gottardo
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ISO, ottima conoscenza D e/o Ingl.
XX un'assistente commerciale, Sottoceneri,
esperienza ambito fiduciario, buona conoscenza
territorio svizzero, gestione siti internet, ottime capacità organizzative e relazionali. Indispensabile conoscenza alto livello lingua D e Ingl. Età massima: 44.
XX sales engineer, ingegnere meccanico, Sottoceneri, esperienza campo ferroviario o carpenteria
meccanica. Buona conoscenza D.
XX ingegnere meccanico, Sopraceneri, esperienza maturata in realtà industriali in particolare meccanica di precisione. Gradita conoscenza Ingl. e/o D.
XX un/una commerciale, Sopraceneri, per sviluppo commerciale nella Svizzera D. Ottimo livello D,
meglio se svizzero tedesco. Disponibilità a viaggiare.
XX progettista meccanico, Sottoceneri, conoscenze ambito elettrico/elettronico. Perfetta conoscenza disegno 2D e 3D AutoCAD Inventor, preferibilmente lingua Ing. Età 20/30 anni.
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vendita, madrelingua I, ottimo D, buon livello Ingl.
Permesso B o C. Tra i 30 e 40 anni.
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XX impiegata/o settore edile, Sopraceneri, pluriennale esperienza settore edile, ottimale lingua D.
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conoscenza processi pratiche doganali. Esperienza,
ottima conoscenza D e svizzero D.
XX orologiaio/a AFC, Sopraceneri, esperienza.
XX customer care/invoicing, Sottoceneri, esperienza almeno 3 anni, laurea settore economico o
diploma analogo. Ottimo D, se possibile F ed Ingl.
XX un/una regulatory affairs specialist, Sottoceneri, esperienza almeno 5 anni, laurea in Farmacia,
Chimica o Biologia. Indispensabile ottima conoscenza Ingl. se possibile anche D.
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gestione clientela, ottima conoscenza Ingl. e F.
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XX un/a disponente società di trasporti, Sottoceneri. Max. 40/45 anni, D e svizzero D perfettamente
parlato, con pluriennale esperienza nel settore.
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Sottoceneri, almeno 3 anni esperienza nel settore.
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XX sales account executive per azienda DOS
Group, reparto marketing & sales. Commerciale con
estrazione tecnica mondo Information Technology,
esperienza, lingue parlate e scritte: I, e almeno due
tra F, D e Ingl.; esperienza IT, software o web; conoscenza tecnologia; disponibilità a viaggiare.
Bandi comparsi sul Foglio Ufficiale
Foglio Ufficiale N. 80 del 9 ottobre
XX pompiere professionista con AFC, patente BC-C1. Corpo Civici Pompieri Municipio Mendrisio.
Info: tel. 058 6883381. Scadenza: 9 novembre.
Foglio Ufficiale N. 82 del 16 ottobre
XX infermiere/a capo reparto FondazioneTusculum, Casa anziani, 6822 Arogno. CH o domicilio,
diploma CRS, DAS gestione sanitaria o certificato
gestione equipe 1° livello. Esperienza almeno 5 anni.
Info: tel. 091 6401050 [email protected] Scadenza: 16.11.
Foglio Ufficiale N. 84 del 23 ottobre
XX un/a aiuto cuoco/a Municipio Balerna per
Centro anziani. Info: Direzione Centro Anziani tel.
091 6953434. Scadenza: 16 novembre.
XX un/a capocuoco AFC o dietetica o gastronomia o d'ospedale, attestato formatore apprendisti
o impegno a conseguirlo. Municipio Chiasso. Capitolato: www.chiasso.ch Info: Dir. Istituti sociali, F.
Maestrini, tel. 091 6953500. Scadenza: 13.11.
XX funzionario/a responsabile comunicazione
comunale Municipio Massagno. Scadenza: 20.11.
XX contabile-capo ufficio Aziende municipalizzate Municipio Ascona. Capitolato: www.ascona. ch
Scadenza: 17.11.
XX un/a funzionario/a amministrativo Municipio
Gordola per corpo Polizia intercomunale del Piano,
sede Gordola. Bando: www.gordola.ch
XX un/a animatrice/tore (25-30%) un/a animatrice/tore (50-75%) Centro Giovani Municipio Locarno. Bando: Cancelleria comunale, Piazza Grande 18, Locarno. Scadenza: 13 novembre, ore 11.
XX operaio specializzato impianti termoidraulici e di condizionamento, stesura preventivi/
fatture. Esperienza, patente A e B. Tel. +39 329
5431733 [email protected]
XX assistente di cura, venditrice, baby-sitter,
zona Luganese. Tel. 076 5013012.
XX badante o pulizie zona Lugano. [email protected]
XX panettiere o operaio generico, con esperienza. Tel. +39 3496914581; +39 031933217.
XX chef di sala, barista o cameriere, al 50%, CH,
esperienza, ottime referenze. Tel. 076 2456774.
XX operaia settore elettronica, saldature a stagno e controllo visivo, Tel. +39 3286648066.
XX carrozziere verniciatore, esperienza 25 anni,
tel. 079 1761807, Daniele.
XX assistenza anziani, badante uomo, esperienza, ottima cucina, h24/24. Tel. +39 3282445440.
XX coll. domestica, esperienza, zona Lugano.Tel.
+39 3388042859.
rienza nella mansione. Lavoro su 3 turni.
XX capo reparto CNC, per azienda del Mendrisiotto. Conoscenza macchine Fanuc e Simens.
Capacità lavorazione su macchine multistazione e
plurimandrino, pluriennale esperienza in automotive,
diploma perito meccanico, lavoro su 3 turni.
Per le posizioni seguenti curriculum a:
[email protected]
XX impiegato/a Back Office per dipartimento
vendite industria internazionale lavorazione metalli,
Mendrisiotto. Formazione AFC commerciale, almeno 4-5 anni esperienza in industria o società trasporti internazionali; abitudine a grossi carichi di lavoro;
flessibilità, discrezione, precisione e responsabilità;
excel avanzato, buone conoscenze SAP; ottimo
Ingl. e D, preferenziale F. 28-35 anni, domicilio CH.
XX un/a contabile per società internazionale prodotti medicali nel Luganese. Formazione commerciale e/o equivalente; almeno 4-5 anni esperienza
in industria nella funzione richiesta; precisione, autonomia, responsabilità; valide conoscenze Microsoft
Office e SAP; buona conoscenza (B2) inglese.
XX un/una responsabile logistica di trasporto per industria produzione e commercio metalli.
Formazione superiore in logistica; almeno 5-7 anni
esperienza trasporti internazionali,specializzazione
trasporto aereo; conoscenza normative e procedure
doganali (SA, DA), tecniche gestionali e sistemi logistici territoriali; precisione, affidabilità, responsabilità;
lavoro in gruppo; ottimo Ingl., buon D e F.
Iniziate con successo le corse di prova
Ulteriore pietra miliare al San
Gottardo: dallo scorso 1° ottobre
sono iniziate con successo le prime corse di prove nella Galleria
di base del San Gottardo. Fino al
31 maggio 2016 ne sono previste
5’000 e i treni circoleranno con
una velocità fino a 275 km/h nella
galleria più lunga del mondo.
D
opo aver ricevuto il via libera
da parte dell’Ufficio federale dei trasporti per la fase di test, le
corse di prova sono iniziate il 1° ottobre e poco
dopo sono circolati i primi treni con il sistema
di segnala-zione e di protezione dei treni ETCS
livello 2.
Al momento vengono eseguiti i test del sistema radio GSM-R e sistema radio galleria con
l’ausilio di un veicolo di misurazione radio delle
FFS. Poi si passerà ai test per l’interazione tra
binari senza massicciata, treni e linea di contatto. Nei mesi di novembre e dicembre si svolgeranno le corse di prova per raggiungere passo
dopo passo la velocità massima. I treni speciali,
presi a noleggio dalla Germania di tipo ICE-S,
circoleranno nella galleria più lunga del mondo
con una velocità fino a 275 km/h. Da fine febbraio 2016 si svolgeranno le corse di prova con
treni merci.
Entro fine maggio 2016 sono previste oltre
5’000 corse di prova. In questo periodo sono
impegnate oltre 160 persone, dal macchinista
al coordinatore dei test, dal coordinatore del
21
© AlpTransit San Gottardo SA
traffico treni al responsabile della sicurezza. A
questi si aggiungono ulteriori 300 persone nella
funzione di coordinatori tecnici, ingegneri della
misurazione e assistenti. La fase di test si svolge sotto la direzione di AlpTransit San Gottardo
SA (ATG). I macchinisti e il materiale rotabile
sono stati chiesti in prestito alle FFS.
Secondo il Presidente della Direzione di ATG,
Renzo Simoni, AlpTransit San Gottardo SA
come Committente deve verificare e attestare
l’efficienza dell’opera durante questi otto mesi
di fase di test: «Dobbiamo verificare la funzionalità e l’adempimento di tutte le richieste di
sicurezza nella Galleria di base del San Gottardo. In questa maniera siamo sicuri di poter
consegnare alla Confederazione e alle FFS una
galleria pronta per l’esercizio in occasione dei
festeggiamenti ufficiali per l’apertura del 1° giugno 2016».
A partire da giugno 2016 si svolgeranno le
corse di prova da parte delle FFS, prima che la
galleria venga messa in esercizio con il nuovo
orario previsto a dicembre 2016.
„„
Circolo Coghinas Bodio Il 10 ottobre,
in collaborazione con Regione Autonoma
della Sardegna e Federazione dei Circoli
Sardi in Svizzera, si è festeggiato il 35esimo
di fondazione del Circolo Coghinas di Bodio.
La meravigliosa voce di Maria Giovanna
Cherchi accompagnata dal bravissimo
fisarmonicista Gavino Marrica ha rallegrato
i presenti. Auguri al Circolo Coghinas, al
direttivo, al presidente Francesco Sini e alla
vice presidente Michela Solinas.
„„
Associazione Regionale sarda
Circolo di Ginevra, Festa annuale Il
17 ottobre, con Regione Autonoma della
Sardegna e Federazione dei Circoli Sardi in
Svizzera, si è svolta la manifestazione «Un’isola nell’isola». Due artigiani di Sant’Antioco hanno presentato la lavorazione della
Palma e della Pasta, il gruppo Folk Su Forti
di Sant’Antioco e L’orchestra Duo di casa
nostra hanno intrattenuto oltre 300 ospiti.
„„
«Dialoghi» n. 238: anche il Papa sul
fronte del clima Quando il dossier del
n. 238 di «Dialoghi di riflessione cristiana»
è stato impostato, non si sapeva che sul
fronte della lotta al riscaldamento globale
climatico si sarebbe trovato anche il Papa
in persona: nel frattempo Bergoglio, con la
sua enciclica «Laudato si», ha portato nuove
e più profonde ragioni a sostegno degli
obiettivi della Conferenza mondiale sul clima
che si svolgerà a fine novembre a Parigi. Le
riassume uno specialista del rapporto tra
Chiesa e Mondo: Simone Morandini, le prospettive allarmanti del problema clima sono
riassunte da Marco Martucci (i dati scientifici
appurati), Federica Mauri (gli impegni assunti
dalla Svizzera) e Matteo Cassini (smascherare il negazionismo).
Lavoro & Salute
Consumare carne come se fosse contorno
FABRIZIO VAGHI*
È
di questi giorni la notizia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto dove si parla di
carni rosse e carni lavorate – meglio conosciute
come wurstel, hot dog, prosciutti, salsicce, carni in scatola, solitamente salate e/o affumicate
– come prodotti cancerogeni (rispettivamente
probabilmente e sicuramente) per l’uomo. I toni
sono stati successivamente smorzati da diverse autorità, ma è una buona occasione per fare
il punto della situazione. Partendo da lontano.
Nel dopoguerra, il consumo di carne era pressoché occasionale: se parliamo con chi ha
avuto occasione di vivere quell’epoca, racconta come questo alimento fosse denominato «il
cibo della festa» o per i più benestanti «il cibo
della domenica». Gli anni del boom economico,
hanno fatto si che le richieste aumentassero in
modo spropositato, con la conseguenza che a
modificarsi è stata la tipologia di allevamento,
per riuscire a seguire la domanda crescente.
Da animali allevati in modo estensivo, con
spazi di movimento ampi e cibo naturale, a bestie rinchiuse in stalle intensive, con spazi limitati e cibo a base di sementi.
Questo ha modificato la qualità del cibo, che
ha perso in qualità e ha concentrato al suo interno sostanze infiammatorie.
Non possiamo infatti paragonare i prodotti
provenienti da animali che vivono ancora oggi
in maniera «biologica» con quelli di un allevamento intensivo. È questa la vera distinzione
che ha senso fare al giorno d’oggi, non tra carne rossa e carne bianca (che tra l’altro, non è
stata studiata nel report citato a inizio pagina). E
questo vale anche per i salumi: imparagonabili
un prosciutto cotto con un lungo elenco di ingredienti praticamente sconosciuti e una carne
secca grigionese o un prosciutto crudo di alta
qualità, senza nitriti né nitrati.
Chi ha il piacere di consumare carne e carni
lavorate, deve tener conto di questo. Altrimenti
la soluzione è quella di orientarsi verso altri fonti
proteiche come pesce azzurro, uova (tenendo
presenti le riflessioni dello scorso numero) e leguminose.
Come fare a riconoscere gli alimenti «giusti»,
anche per quanto riguarda le carni? Oggi tutto
è fattibile, dobbiamo investire qualche minuto in
più per una scelta consapevole degli alimenti,
affidandoci a qualche produttore conosciuto,
un gruppo di acquisto, un logo sulla confezione
per la spesa della grande distribuzione. A guadagnarci sarà la nostra salute.
Ricordo inoltre che, più del singolo cibo, rappresentano aspetti importanti la quantità, la
qualità dell’alimento, e soprattutto il contesto
della struttura in cui viene inserito. Ma questo
ovviamente non vuol dire consumare di tutto
un po’. Se guardiamo in altre parti del mondo,
come ad esempio in alcune regioni asiatiche, la
carne è un contorno del piatto principale – rappresentato dalle verdure. Esattamente il contrario che alle nostre latitudini.
Credo fortemente che se imparassimo a consumare una piccola porzione di carne estensiva
come contorno a delle verdure miste ed un cereale integrale, la mappa mondiale delle patologie tumorali – e non solo – sarebbe certamente
rivista.
*Cardiocentro Ticino
22
Società
5 novembre 2015 il Lavoro
AL VOLO
TicinoSkills 2015
I vincitori
Successo per la seconda edizione delle Porte Aperte e TicinoSkills
2015 – campionati regionali delle professioni
- presso il Centro di formazione professionale
SSIC di Gordola.
L’
evento organizzato dalle Associazioni professionali di categoria,
dalla direzione del centro SSIC di
Gordola in collaborazione con la Divisione della
formazione professionale è stato seguito da più
di 800 allievi provenienti da diverse scuole del
Canton Ticino e da diversi giovani accompagnati dai loro genitori.
Oltre alle Porte Aperte, 47 giovani si sono sfidati in otto professioni per aggiudicarsi il titolo
di campione ticinese nel proprio settore di attività - TicinoSkills.
Autista veicoli pesanti - 1° rango: Diogo Dias
Serrano – TSM Trasporti speciali SA Biasca; 2°
rango: Andres Marques Santana – Besomi Trasporti SA Tesserete; 3° rango: Ravi Delparente
– Besomi Trasporti SA Tesserete.
Carpentiere - 1° rango: Ambrogio Dell’Ara –
Cotti Cottini Manlio Quinto; 2°: Giacomo Fontana – Stenz Chrisitian Lostallo GR; 3°: Francesco
Smeragliulo – Veragouth Bedano.
Falegname - 1° rango: Alan Giussani – Foresti
Efrem & Figlio Prato Sornico; 2°: Geremia Cima
- Jacmolli Flaviano Acquarossa; 3°: Samuele
Jelmoni –Thoma Ascona.
Installatore elettricista - 1° rango: Andrea
Bernasconi – Spinelli SA Massagno; 2°: Anthony Bellwald – BP Electric Sagl Taverne; 3°:
Gonçalo Silva e Sa – Lumen SA Agno.
Meccanico tecnica agricola - 1° rango: Simone Tommasi – Ponzio’s Agriservice Sagl
Cadenazzo; 2°: Aron Lopez – Robert Aebi SA
Arbedo; 3°: Oscar Colombo – Ennio Ferrari SA
Lodrino.
Metalcostruttore - 1° rango: Michel Jacomet
– Cima Marco Dangio; 2°: Kevin Genini – Cosmetal Ghisla SA Biasca; 3°: Patrick Cavalli –
Quaglia Michele Brissago.
Muratore - 1° rango: Matteo Guerini – Guerini
SA Losone; 2°: Massimo Gianola – Pervangher
Airolo; 3°: Jordan Martignoli – Rigassi e Pinchetti SA Lodrino.
Pittore-decoratore - 1° rango: Damiano Bricalli – Ivan Berti SA Arbedo; 2°: Denis Bento
Rodrigues – Weit SA Bellinzona; 3°: Kevin Blaser – Matozzo SA Osogna.
Alcuni vincitori proseguiranno le competizioni
per i campionati svizzeri delle professioni organizzati nel 2016 dalle Associazioni professionali
centrali.
„„
Giovane mediamatico ticinese sugli
scudi Allo Stadttheater di Olten sono stati
consegnati i premi ICT Award 2015 per i
miglior LPI (Lavoro di produzione individuale)
di tutta la Svizzera nelle professioni - settore
delle tecnologie innovative, le ICT appunto
- di Mediamatico e Informatico. I LPI sono
importanti, perché parte integrante delle
Procedure di qualificazione (esami). A spuntarla, su oltre duemila candidati provenienti
da tutto il Paese, il ticinese Mattia Dellamora
di Losone (Mediamatico). Mattia ha svolto la propria formazione alla Swisscom di
Bellinzona (pratica), frequentando la scuola
SPAI Locarno (teoria) e i corsi interaziendali (laboratori) al Centro VISCOM Regione
Ticino di Bellinzona e il Centro professionale
AMETI Giubiasco.
È un indubbio successo personale, frutto di
un grande talento e impegno messi in campo nei quattro anni di
tirocinio. Il LPI vincente
parte dalla necessità
di pubblicizzare, sui
social media più frequentati, un prodotto
Swisscom appena lanciato sul mercato, che
permette all’utente di
monitorare l’utilizzo del
suo smartphone. Da
questa esigenza, Mattia ha realizzato un video spot, animato e attraente che si divide visivamente in due aree:
la parte centrale è occupata da un dispositivo
che mostra schermate legate al contenuto
della storia, mentre l’insieme esterno del video è composto di disegni animati e altri elementi grafici. A ciò ha aggiunto un testo esplicativo e una musica di sottofondo adeguata.
Soccorso d’inverno Ticino
Solidarietà... vera!
C
lima cordiale, sereno,
festoso ma soprattutto
solidale quello che si è
percepito lo scorso 10 ottobre alla
cena di beneficienza del Soccorso
d’inverno Ticino organizzata grazie alla disponibilità dell’albergo
Ceresio di Lugano e agli squisiti
prodotti messi a disposizione da
Casa Farinato di Daniela Barcella,
accompagnati dal buon vino della
ditta Zamberlani, l’acqua di Feldschössen e il Caffè Masaba.
Durante la serata la nota artista
ticinese Katia Mandelli Ghidini ha
esposto le sue stupende opere,
una delle quali è stata acquistata
all’asta dalla Camera di Commercio di Lugano per fr. 520, il ricavato
è andato interamente a favore del
Soccorso d’inverno
Le melodiose voci delle cantan-
ti Aysen
Romanini
e Cinzia
Schinardi
hanno allietato la
foto: Pamela Nünlist
serata.
Tra gli
ospiti Cristina Dominguez, studente CSIA, l’autrice del nuovo
manifesto pubblicitario (già visibile)
della campagna nazionale «Colletta Stella».
Il Soccorso d’inverno ringrazia di
cuore tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della
serata!
Il ricavato andrà a favore delle
famiglie con redditi disagiati del Ticino dove spesso, il Soccorso d’inverno Ticino, risulta l’ultima ancora
di salvezza.
Cioccolata solidale
I
l 17 ottobre
al
Mercato di
Bellinzona, fra
Martino Dotta di
«Tavolino Magico» con le rappresentanti del
«Soccorso d’inverno Ticino»: Nadia Ghisolfi (presidente), Manuela
Nünlist (resp. segretariato) e Fiorenza Paris Nava hanno distribuito
cioccolata calda con lo scopo di
far conoscere la collaborazione tra
i due Enti umanitari. Dal 1° gennaio 2015, «Soccorso d’inverno Ticino» gestisce il Centro regionale
di coordinamento delle Carte acquisti di «Tavolino Magico» per il
Ticino e il Moesano. La presenza
al Mercato bellinzonese ha permesso di raccogliere una discre-
ta somma in favore delle persone
indigenti del nostro Cantone. «Tavolino Magico» e «Soccorso d’inverno Ticino» ringraziano quanti
hanno sostenuto l’iniziativa, la
ditta Lindt per l’offerta dell’ottima
cioccolata e i gerenti dell’History
Music Bar di Bellinzona per il prezioso sostegno logistico.
A inizio dicembre si terrà un’iniziativa «gemella» al mercato di
Lugano.
23
Le domande dei Lettori
Il Patronato Inas nel Locarnese
Spett.le Patronato Inas Locarno,
sono un frontaliere, abito nelle vicinanze di
Cannobio e desidero avere informazioni sulla
posizione assicurativa Svizzera e sulla possibilità di pensionamento. Un collega mi ha consigliato di rivolgermi ai vostri uffici in quanto fate
delle presenze settimanali a Cannobio. In quale
giorno della settimana siete presenti a Cannobio? È necessasrio fissare un appuntamento?
In attesa di una risposta, cordialmente saluto.
Antonio G.
Carissimo Antonio,
il Patronato Inas in stretta collaborazione con
l’Ocst è presente giornalmente negli uffici del
sindacato al palazzo Panorama di Locarno,
dove può raggiungerci facilmente.
Una permanenza a Cannobio è garantita quasi tutti i lunedì pomeriggio, dalle ore 14.00 alle
19.00.
Per avere informazioni generali, come nel suo
caso, non è necessario prendere appuntamento. È invece consigliato contattare il sottoscritto, Stefano Rusca, tel. 0041 91 751 30 52 per le
pratiche di pensionamento.
In questo mese di novembre, a complemento del servizio dei nostri colleghi del Patronato
Inas Cisl di Verbania, inizieremo a seguire anche le pratiche di disoccupazione per i lavoratori frontalieri.
Il nostro servizio è gratuito e rivolto a tutti coloro che ci contattano, ma in particolare agli
iscritti al sindacato Ocst. Se non lo siete il nostro incaricato può farvi l’iscrizione.
Prossime presenze a Cannobio
Novembre: lunedì 9-16-30
Dicembre: lunedì 14-21
Ringrazio per la domanda, sicuri che questo
nostro servizio possa essere utile anche ad altri
frontalieri e in attesa di incontrarla, cordialmente saluto.
Stefano Rusca
responsabile patronato Inas Locarno
VITA NOSTRA
„ „Auguri
• a Marino Maggetta, fedelissimo socio, e alla moglie
Anna, che lo scorso 31 ottobre hanno festeggiato il
45.mo di matrimonio. Felicitazioni per il traguardo delle
nozze di zaffiro.
• a Giovanni Piffaretti, fedele socio GenerazionePiù e già
apprezzato presidente AAPI del segretariato di Mendrisio, che lo scorso 26 ottobre ha festeggiato i 94 anni.
„ „Condoglianze
• a Laura, Claudio con Adriana, ai nipotini Emanuele e
Thomas, Diego, Gabriella, ai fratelli e sorelle, ai nipoti,
a Giusy, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Giacomo Bettegacci, socio del Luganese, che ha perso
la vita lo scorso 12 ottobre in un incidente sul cantiere
AlpTransit di Sigirino.
• alla moglie Maria, socia GenerazionePiù, segretariato
del Luganese, ai figli Katia con Edy, Francesca con Beniamino, ai nipoti, alle sorelle, cognati e parenti tutti, per
la scomparsa del loro caro Luigi Carluccio.
• al figlio Roberto, socio Autotrasporti, alla nuora Nicole,
al nipote Michele con Raffaella, al fratello Mario con Marisa e figli, alla sorella Miriam con Angelo, ai parenti tutti,
per la scomparsa del loro caro Franco Mini.
• al fratello Giovanni, socio segretariato Mendrisio, e ai
familiari tutti, per la perdita del loro caro congiunto Gaetano Falzone.
• ai figli Adriana con Giordano Fumagalli, socio settore Elettricisti, Gianfranco con Sonya, e Ursula, ai nipoti,
cognate e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara
Iride Quadri.
• a Emmanuel, collega al segretariato del Luganese. ai
familiari e parenti tutti, per la scomparsa del caro papà
Norbert Yao.
• alla moglie Graziella, alle figlie Stefania e Mara, so-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti e
Giorgio Donini
M. Nünlist, N. Ghisolfi, fra Martino, F.
Paris Nava
Giornale Aperto
5 novembre 2015 il Lavoro
tel. 0919211551; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
cia, ai nipoti Mauro, Mirco e Mattia, soci segretariato del
Luganese, ai generi, al fratello Ezio, ai cognati e parenti
tutti, per la scomparsa del loro caro Felice Pretti.
• ai figli Marisa, socia Anziani Dip. Stato, Pietro, Elda e
famiglie, ai nipoti e pronipoti, al fratello Alfonso e famiglia, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Carlo
Cavadini.
• alla moglie Anna, socia GenerazionePiù Mendrisiotto,
alla figlia Mariangela e ai familiari, per la perdita del loro
caro congiunto Carlo Rapis.
• al figlio Enrico e ai familiari per la perdita del loro caro
congiunto Rocco Gargiulo, socio GenerazionePiù Mendrisiotto.
• ai familiari di Bianca D’Alò-Morgillo, fedele socia segr.
Mendrisio, deceduta nelle scorse settimane.
• alla mamma Lodomilla, al fratello Pietro, socio Anziani
Docenti Locarno, con Maria, ai nipoti, zie e parenti tutti,
per la scomparsa del loro caro Giovanni Ortelli.
• alla moglie Angela, ai figli Daniela con Ferdinando Garzoni, socio e già presidente Colonie Leone XIII, Gianni
con Jole, Michela con Luc, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Ettore Rossi.
• alla moglie Loredana, ai figli Sabrina e Matteo con Gioia, al fratello Roberto, alla cognata Carmen, alla suocera
Matilde, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Remigio Rossi, socio Dipendenti Swisscom.
„ „In memoria
• a ventisette anni dalla scomparsa (1° novembre 1988)
ricordiamo con affetto Mario Romaneschi, già apprezzato titolare del segretariato di Bodio.
• a venticinque anni dalla scomparsa (novembre 1990)
ricordiamo con affetto Mario Parma, già apprezzato
membro del comitato cantonale.
• a un anno dalla scomparsa (novembre 2014) ricor-
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
26’286 copie
diamo con affetto Adolfo Imperatori, già apprezzato
dipendente al segretariato Tre Valli.
„ „Grazie Augusta
Lo scorso 30 settembre, dopo ben 49 anni di servizio, ha
terminato l’attività al segretariato OCST di Mendrisio la
collega Augusta Ercolani.
Augusta ha iniziato a 15 anni come
apprendista, ai tempi di Mons. Luigi
Del-Pietro. Per gran parte della sua
carriera si è dedicata principalmente al servizio di Cassa malati (prima
CSS, poi CAST) aiutando, consigliando e risolvendo problematiche
connesse a questo importante servizio in favore soprattutto dell’utenza
residente e rivolta in particolare ai
soci più anziani e bisognosi di assistenza nel disbrigo
delle incombenze amministrative. Augusta ha seguito e
presentato anche tutte le pratiche relative al pre-pensionamento per i lavoratori dell’edilizia. Per tanti anni
ha accompagnato e assistito con meticolosa precisione,
professionalità e cortesia i soci edili nella complicata e
articolata burocrazia delle domande prepensionamento
FAR e PEAN. Ha pure collaborato a livello distrettuale
nell’annuale compilazione delle tasse.
Augusta si è sempre contraddistinta per essere una
gran lavoratrice disposta ad aiutare col sorriso tutti i colleghi. Grazie alla sua quarantennale esperienza è stata
una colonna portante del segretariato di Mendrisio e la
sua assenza dopo poche settimane è già palpabile. Ad
Augusta vanno i nostri sentiti ringraziamenti per l’attività
svolta con entusiasmo e professionalità e i più sinceri
auguri per una meritata, serena e lunga quiescenza.
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli,
Gianni Guidicelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Giuliano Butti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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contratti per prodotti acquistati e non ricevuti. Sono coperti inoltre
le controversie giuridiche e i danni a seguito di phishing, hacking,
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05 novembre 2015