lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 11 aprile 2013 - Anno LXXXVIII - N.6 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 3 Prossimo numero: 25 aprile 2013 Mercato del lavoro Aberrazioni occupazionali pagina 4 Rinnovi contrattuali Metalcostruzioni e Tecnica della costruzione pagina 5 Chiasso No ai tagli salariali pagina 16 Italiano in Svizzera Lusso o necessità? pagina 7 11 Il lavoro che non c’è Solo 24 anni e già in assistenza Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com Sindacato Memorie nostre 2 11 aprile 2013 il Lavoro In Memoria Ricordo di Bruno Zonta L o scorso 1° aprile, giorno dell’Angelo, Bruno Zonta è improvvisamente mancato all’affetto dei suoi cari. Dopo anni di sofferenza, di numerosi ricoveri, di dolore, di inevitabili fatiche, supportati da una grande fede, ha concluso la sua vita terrena lasciando una grande testimonianza. Bruno iniziò la sua attività all’Organizzazione cristiano sociale il 1° aprile del 1981 in qualità di responsabile dei Centri di vacanza Leone XIII e dell’Associazione Anziani, Pensionati e Invalidi. In quegli anni le nostre due colonie marine, una ad Igea e l’altra a Chioggia, e quella montana di Sonogno, ospitavano, divisi in due turni per colonia, un totale di circa 600 bambini, una media di presenze elevata, che comportava una grossa mole di lavoro, senza dimenticare la presenza di numerosi gruppi che trascorrevano periodi di soggiorno in primavera, autunno o inverno. Allora venivano pure organizzati a Chioggia i campi di vacanza per giovani e apprendisti. Bruno nel corso dei suoi quattordici anni di attività all’OCST non si dedicò solo ai bambini e ai giovani, ma anche al mondo degli anziani, infatti fu nominato pure responsabile dell’AAPI, (nata il 20 novembre del 1980). In questi due settori, in apparenza in antitesti, ma fondamentali per la società, con entusiasmo e capacità seppe dare grande impulso a numerose iniziative e nuovi progetti. Con grande competenza ed efficienza gestiva i due settori riscuotendo apprezzamento e stima per la precisione e il rigore che distinguevano il suo modo di lavorare. Nei rapporti con le persone con cui aveva a che fare il tratto disintivo del suo agire era connotato da grande disponibilità e delicatezza. Amava il suo lavo- ro, amava l’OCST, a cui si dedicò con tutto il cuore. La sua esistenza è stata contrassegnata da gesti d’attenzione e di amore, non ostentati ma nascosti nel pudore della riservatezza e nella bellezza dell’esclusività di coloro ai quali erano destinati. Come dice un canto liturgico ora Bruno ha bussato alla porta del Padre portando in dono al Signore ceste di dolore e grappoli d’amore. In questo momento del distacco siano di conforto le parole del Qoelet: i giusti e i sapienti, con le loro fatiche sono nelle mani di Dio. Porgiamo alla moglie Paola, al figlio Andrea, ai parenti, le condoglianze di tutta l’Organizzazione cristiano-sociale, e la riconoscenza per il lavoro svolto da Bruno. La Fondazione Mons. Luigi Del-Pietro invita alla proiezione del documentario www.fmdp.ch UN ANGELO CADUTO IN VOLO Angelo Pellegrini (1916-1992) Mercoledì 17 aprile 2013, alle ore 16.00 presso il Cinema Lux di Massagno Interverranno Sindacalista e politico, Angelo Pellegrini è stato un uomo dalle forti passioni. Questo film ripercorre le sue vicende pubbliche che, a causa della Giona Pellegrini Regista sua popolarità, lo portarono al centro di attacchi feroci della stampa avversaria. Ma ripercorre anche i risvolti umani e familiari dell’uomo, che ne rivelano i segreti più personali. Alberto Gandolla Storico e presidente della Fondazione Mons. Luigi Del-Pietro Falegname di formazione, venne eletto, a soli 23 anni, segretario regionale OCST di Mendrisio. Consigliere di Stato dal 1960 al 1968, è stato in seguito presidente del sindacato e, dal 1979 al 1987, segretario cantonale Seguirà un aperitivo dell’OCST. 11 aprile 2013 il Lavoro Sindacato Attualità Mercato del lavoro Aberrazioni occupazionali all’ombra della libera circolazione MEINRADO ROBBIANI U n annuncio, pubblicato in questi giorni da una ditta alla ricerca di un programmatore informatico, riporta alla ribalta la politica occupazionale aberrante seguita da un certo numero di ditte insediatesi nel nostro Cantone soprattutto nella scia della libera circolazione. La citata ricerca di personale è esplicitamente rivolta a lavoratori domiciliati oltre confine, a scapito cioè di coloro che vivono in Ticino. Casi tanto lampanti, che esibiscono un comportamento spudoratamente discriminatorio a danno del personale residente, non sono la regola. Non è tuttavia irrisoria la cerchia di aziende che, pur in modo meno esplicito ed appariscente, segue nei fatti le stesse orme. Una deriva dannosa Se lasciate prosperare, queste pratiche iniettano germi di dannosa conflittualità tra le diverse componenti della manodopera, mettendo in dannosa contrapposizione e concorrenza i residenti ed i frontalieri. Scardinano in tal modo gli equilibri del mercato del lavoro e del tessuto sociale. Ne risentono immancabilmente anche la credibilità ed accettabilità della libera circolazione, che viene dirottata dalla sua finalità e cioè dalla possibilità di reperire più agevolmente i profili e i volumi occupazionali non disponibili in loco, in una logica di complementarietà tra i lavoratori locali e quelli d’oltre confine. Un debito da ripagare Ogni azienda ha un consistente debito verso il territorio locale, sul quale innesta la sua prosperità. Questo debito è tanto più evidente per le ditte provenienti dall’estero e insediatesi nella nostra regione proprio in virtù di una serie di vantaggi (stabilità politica, amministrazione pubblica, servizi e reti di supporto, fiscalità.) rispetto al contesto di provenienza. Il debito va ripagato in termini di adesione e di contributo agli obiettivi di sviluppo economico, occupa- zionale e sociale del territorio. Le aziende devono cioè sentirsi parte integrante del territorio e favorirne la crescita. Completare le misure di accompagnamento Ai pericoli insiti nella libera circolazione è stata contrapposta una gamma di misure (le cosiddette misure di accompagnamento) che peccano di unidirezionalità. Mirano essenzialmente a combattere gli abusi di natura salariale. Le pressioni di natura occupazionale non dispongono invece di un analogo strumentario. Come ripetutamente evidenziato e chiesto dall’OCST, rimane di attualità l’adozione di provvedimenti che puntino a tutelare gli equilibri sul fronte dell’occupazione. Si tratta cioè di disporre di misure volte a reprimere non solo il dumping salariale bensì anche le forme di dumping sociale come quella riscontrabile nel comportamento della ditta citata in entrata. Una verifica sistematica Tra i primi interventi attuabili l’OCST auspica che l’ispettorato del lavoro controlli e verifichi ogni nuova entrata dall’estero nei settori dove è particolarmente elevato il numero di disoccupati locali e di giovani in entrata nel mondo del lavoro come pure nei rami dove è più tangibile il pericolo di sostituzione di manodopera. Questi interventi dovrebbero mirare ad indurre le ditte ad accollarsi precisi impegni sul fronte dell’inserimento di disoccupati e di giovani al termine della formazione. Una collaborazione senza attriti Un mercato del lavoro equilibrato, dove le diverse componenti si completano, è favorevole sia per i residenti, sia per i frontalieri. Sottrae anche questi ultimi alle manovre speculative di quelle ditte che si insediano in Ticino e tendono a sfruttare la manodopera frontaliera per calcoli di puro profitto. Occorre perciò riportare anche la politica occupazionale delle aziende su binari di attenzione verso i bisogni del territorio, premendo con vigore su chi viene in Ticino scambiandolo per un eldorado di speculazione. Interrogazione Riportiamo il testo dell’interrogazione che Lorenzo Jelmini ha indirizzato al Consiglio di Stato su questo tema. «Cerchiamo programmatore/-trice web con ottima conoscenza Joomla, html, Flash e necessariamente residente Comuni frontalieri». È questo l'annuncio di una ditta con sede a Chiasso che un giovane studente in ingegneria informatica presso la Supsi, alla ricerca d'impiego, ha trovato sulla rete internet. Evidentemente non sono tanto le conoscenze tecniche richieste che pongono problema, quanto piuttosto l'indicazione sulla provenienza dei candidati. Gli interessati, infatti, devono assolutamente risiedere oltre confine: residenti in Ticino o svizzeri astenersi! Gli accordi bilaterali sono oggetto di aspre e giustificate critiche soprattutto a motivo della debolezza delle misure accompagnatorie che, nell'intenzione del legislatore federale, dovevano mitigare le conseguenze della libera circolazione ed evitare penalizzazioni ai lavoratori svizzeri o domiciliati. Ma in questo caso ci troviamo confrontati con una situazione che è in totale contrasto con gli accordi bilaterali stessi, ed in particolare con l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP), che la ditta in questione sembra non aver intenzione di rispettare. Il timore è che questa possa essere la punta dell'iceberg e che altri soggetti siano interessati a aprire sede in Svizzera e in Ticino, per ragioni fiscali o altri vantaggi, ma che non hanno alcuna intenzione di contribuire alla crescita economica, sociale e occupazionale del nostro territorio. Visto quanto precede, chiedo pertanto al Consiglio di Stato: 1. È corretto ritenere che questo annuncio e di conseguenza l'atteggiamento dell'azienda violi gli Accordi Bilaterali siglati tra la Svizzera e l’Unione Europea? 2. Se vi è violazione, cosa intende fare nei confronti di questa azienda e quali sanzioni verranno applicate a carico dell'azienda in questione? 3. È a conoscenza di altri casi analoghi e quanti sono già stati denunciati? 4. Non ritiene di dover aumentare i controlli per evitare che avvengano queste situazioni? 3 4 Sindacato Attualità 11 aprile 2013 il Lavoro Metalcostruzioni e Tecnica della costruzione Un incontro per stabilire le priorità dei lavoratori FRANCESCO CICCARELLI C ome noto alla fine dell’anno giungono a scadenza i contratti collettivi per il settore delle Metalcostruzioni e per la Tecnica della costruzione. Lo scorso 22 marzo ci siamo recati a Olten con i nostri delegati per discutere insieme ai lavoratori di altri cantoni e colleghi sindacalisti quali migliorie proporre in fase di rinnovo contrattuale per i settori citati. Per il CCL Tecnica della costruzione che racchiude in un unico contratto diverse professioni come idraulici, ventilazione e lattonieri, la discussione sulle migliorie è stata molto interessante. I lavoratori hanno chiesto, a giusta ragione, di modificare le categorie salariali. L’idea è di rivederle anche in base ai diplomi che un lavoratore ha ottenuto (riscaldamento o sanitari o entrambi). Nel corso della discussione è emerso anche il problema inerente il prepensionamento che fortunatamente non tocca il Canton Ticino dove è già stato siglato un accordo. Durante le trattative per il rinnovo contrattuale sarà inoltre richiesto un aumento dei giorni di vacanza e l’obbligo di riportare in busta paga tutte le informazioni del lavoratore (vacanze residue, ore in più, ecc...). Come anticipato si è discusso anche del contratto metalcostruttori, anche questo contratto come il precedente racchiude più categorie professionali, tra cui i maniscalchi. Per questo Ccl, la cui validità sarà fissata a 5 o 6 anni, le proposte di rinnovo saranno numerose. In primo luogo saranno inseriti nuovi articoli che prevedono, nelle grosse aziende, la possibilità di istituire una commissione del personale, la quale potrà discutere direttamente con la direzione per aumenti e altre problematiche. Sarà inoltre richiesto un salario minimo di Fr. 4’100, con un aumento stabilito per 10 anni per tut- ti i lavoratori del settore. Si propone inoltre di allungare il congedo di paternità e aumentare i giorni di vacanza. Per i maniscalchi sarà introdotto un cambio dell’orario settimanale e sarà inserito un supplemento in caso di partecipazione alle fiere durante i fine settimana. La nota più dolente è che non è stato raggiunto un accordo per il pensionamento anticipato, la proposta sarà di accantonare presso un fondo non aziendale delle ore supplementari previste dal CCL nell’arco dell’anno. Assemblea FoxTown 2013 Errata corrige A tema le aperture domenicali Luci e ombre del contratto a tempo parziale DIANA CAMENZIND N ella serata di martedì 26 marzo si è svolta a Balerna, con la graditissima partecipazione di oltre un centinaio di presenti, l’annuale assemblea dei dipendenti del FoxTown. Il segretario Regionale del Mendrisiotto Sandro Mecatti ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ed è andato subito a toccare il tema caldo della serata: le aperture domenicali del Centro FoxTown. Molti interrogativi in merito hanno trovato una pronta e apprezzata risposta, e la viva partecipazione dei presenti ha permesso di trattare anche altre tematiche di interesse comune. La serata è terminata simpaticamente dopo un’ottima cenetta all’insegna dell’amicizia e dell’allegria. C ari lettori, ripubblichiamo il paragrafo «Gli assegni familiari» dell’articolo «Luci e ombre del contratto a tempo parziale» pubblicato sull’ultimo numero de «il Lavoro» (n. 5 del 28 marzo 2013) a pagina 2 in quanto conteneva un errore. Vi segnaliamo inoltre che la versione online è già stata corretta. Gli assegni familiari L’unica eccezione alla regola della proporzionalità di cui si parlava poc’anzi, riguarda l’assegno familiare: se la/ il dipendente percepisce uno stipendio mensile superiore ai 570 franchi, (6’840 franchi annuali), ha di principio diritto a ricevere l’assegno intero, ovvero 200 franchi per un figlio da 0 a 15 anni, e 250 franchi per un figlio con più di 16 anni agli studi. Chi avesse due o più datori di lavoro, può sommare i diversi stipendi mensili per raggiungere il minimo di 570 franchi; in questo caso l’onere di pagare gli assegni familiari spetta al datore di lavoro che versa il salario più alto. Si ricorda comunque che un solo genitore può percepire l’assegno per il medesimo figlio. Sindacato Dipendenti comunali 11 aprile 2013 il Lavoro Dipendenti comunali di Chiasso No ai tagli salariali 5 IL PUNGOLO Pillole amare ed elezioni Suggerimento ai politici: le misure impopolari dovrebbero essere prese lontano dalle elezioni. S GIORGIO FONIO C on grande soddisfazione possiamo commentare la decisione votata dal Consiglio Comunale di Chiasso di non decurtare del 2% il salario dei dipendenti comunali. Una scelta che ai dipendenti e ai sindacati era da subito apparsa incomprensibile e irrispettosa nei confronti degli oltre 500 lavoratori assunti al servizio del Comune di Chiasso. Ancora più irrispettosa era stata la modalità di comunicazione applicata dall’esecutivo chiassese che aveva presentato questa misura in primis alla stampa e in un secondo momento ai dipendenti comunali con una comunicazione scarna e priva di vere motivazioni. Una misura che collimava in maniera importante con il risultato del preventivo, che in un primo tempo registrava addirittura un risultato positivo. Il provvedimento applicato rappresentava con molta probabilità un unicum a livello cantonale per quanto concerne le amministrazioni comunali. Addirittura buona parte degli esecutivi comunali si erano espressi a sostegno dei docenti delle scuole elementari e dell’infanzia toccati dalla misura cantonale coprendo la quota parte che veniva loro decurtata in base alle decisioni prese dal Gran Consiglio. Il Municipio inoltre, non ha minimamente coinvolto le parti sociali e i lavoratori, mettendoli d’innanzi al fatto compiuto senza possibilità di proporre nessuna alternativa nell’interesse non solo dei dipendenti ma anche della popolazione. A questa misura si è però subito opposto il nostro sindacato che ha indetto un’assemblea con i dipendenti nella sala del Consiglio Comunale. Alla stessa hanno preso parte circa 150 dipendenti provenienti da tutti i settori: amministrazione, case anziani, ufficio tecnico e azienda elettrica. Alla fine dell’incontro i dipendenti hanno dato mandato ai sindacati di riprendere le discussioni con l’esecutivo comunale allo scopo di convincerli dell’inappropriatezza della misura. I sindacati hanno inoltre indetto una raccolta firme all’indirizzo degli organi politici del comune di Chiasso sottoscritta in poco tempo da circa 180 persone. Nel contempo il Gran Consiglio ha deciso di modificare la franchigia e ha innalzato la soglia minima per decurtare il sala- rio a 65’000 franchi. Pertanto per il comune di Chiasso la misura risultava ancora più irrisoria. Nonostante ciò l’esecutivo, pur avendo incontrato i sindacati, aveva deciso di mantenere il provvedimento. Il Consiglio Comunale ha poi deciso di non sostenere questa misura e ha votato per il mantenimento dello status quo. Una bella vittoria per i dipendenti comunali che si sono messi in gioco a difesa della loro dignità di lavoratori davanti ad una gestione del personale dilettantistica portata avanti da una classe politica in forte perdita di credibilità. Per il futuro ci si attende che scelte improvvisate e senza coinvolgimento alcuno delle parti sociali vengano riviste e che tutti gli attori in gioco siano coinvolti affinché le soluzioni non vengano imposte dall’alto ma condivise. Foto: Assemblea del 17 dicembre 2012 embrerà strano ma, come in una qualsiasi contesa, anche in politica quello che è veramente importante è vincere: quindi a contare ogni quattro anni sono i voti. In base a questo intramontabile principio il Municipio di Chiasso ha evidentemente fatto un passo falso con la decisione di tagliare i salari dei propri dipendenti, senza intervenire sul moltiplicatore. Il messaggio era chiaro: aiutiamo i cittadini e le aziende, penalizzando quei lazzaroni dei dipendenti comunali. Salvo poi ricordarsi che i dipendenti sono anche cittadini con tanto di diritto di voto. Nel frattempo poi il Gran Consiglio ha cambiato le regole del gioco con la decisione di applicare la decurtazione solo ai salari superiori a Fr. 65’000. E qualcuno ha realizzato che ora i più colpiti erano i funzionari delle classi superiori, i dirigenti, quelli che probabilmente sono i più vicini agli apparati partitici. E dunque? Fermi tutti! Nessun taglio! Tutti compatti a sostegno dei dipendenti e della loro dignità di lavoratori. La chicca di tutta questa situazione? Quando a perderci erano i salari bassi, quelli delle donne delle pulizie, degli operai comunali e delle inservienti delle case anziani erano tutti disposti a tagliare loro il salario, nell’interesse della cosa pubblica. Colpire i salari più alti è stato invece giudicato insensato. Un piccolo esempio per capirci? Ad una donna delle pulizie con un salario annuo di Fr. 60’000 i nostri luminari avrebbero decurtato Fr. 800 mentre hanno giudicato privo di senso decurtare Fr. 700 al funzionario dirigente che percepisce un salario di Fr. 100’000. La morale? Un voto vale più di un punto di moltiplicatore! G.F. Inserzione Domanda di adesione all'OCST Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Indirizzo Nap Città Telefono Email Data Stato di nascita civile Nazionalità Professione Ditta dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti. Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano Sindacato Attualità 6 Dichiarazione d’imposta 2012 Documenti necessari per la compilazione I Segretariati regionali OCST offrono su appuntamento il servizio di compilazione della Dichiarazione d’imposta per le persone fisiche 2012. Al fine di agevolare il nostro lavoro, v’invitiamo a procurarvi la seguente documentazione. le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2012, nonchè le attestazioni concernenti versamenti a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro); le fatture per spese di perfezionamento e riqualifica professionale, come pure le ricevute per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza professionale (2° pilastro); dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli interessi passivi pagati nel 2012; eventuali polizze di assicurazione sulla vita; la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione. Lavoratori salariati Il certificato di salario (attività accessoria compresa) e quello del coniuge se lavora (uno per ogni datore di lavoro), relativo al 2012. attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile. Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio, LPP (2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere un cedolino o relativa attestazione della rendita percepita nell’anno 2012. Contribuenti con sostanza immobiliare (casa e/o terreni) è necessario conoscere il valore di stima ufficiale. La relativa documentazione, se non in possesso, può essere richiesta in Municipio. Rimborso dell’imposta preventiva presentare i libretti di risparmio aggiornati al 31.12.2012 o la dichiarazione della banca, se del caso, del conto corrente postale. 11 aprile 2013 il Lavoro Per appuntamenti Segretariato delle Tre Valli, Biasca, Lu 13.30-18.00 ma-gio-ve tutto il giorno me 09.00-12.00 Tel. 091 873 01 20 Segretariato del Luganese Lugano e Lamone Tel. 091 960 23 17 Segretariato del Mendrisiotto Mendrisio Lu 13.45-17.30 Me-gio 09.00-11.30 e 14.00-17.30 Tel. 091 640 51 11 Segretariato del Sopraceneri Bellinzona, Tel. 091 821 41 51 Locarno Ma-me-gio tutto il giorno Tel. 091 751 30 53 e 091 751 30 56 Costo: Soci fr. 20.Non soci fr. 80.- Colonie Leone XII Vacanze estive a Sonogno PAOLA MAURI S ono aperte le iscrizioni per i due turni di vacanza in colonia a Sonogno, splendida località in val Verzasca. 1° turno: dal 29 giugno al 13 luglio; 2° turno: dal 14 luglio al 28 luglio. Sonogno, tipico villaggio ticinese di montagna situato a 900 m. d’altitudine, ospita la casa di vacanza S. Angelo. In questa struttura moderna e funzionale, gli ospiti possono usufruire di una sala polivalente di 200 posti dotata di apparecchiature audiovisive, dove generalmente vengono organizzatie spettacoli e feste che si ricollegano al tema conduttore del turno in colonia. Una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie, locali per attività diversificate, il grande prato antistante la strutturai, contribuiscono a rendere la struttura ottimale per ospitare numerosi ragazzi. Info: Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano tel. 091 921 15 51 Il nostro personale è ben felice di accogliere i ragazzi che vogliono divertirsi e condividere con altri compagni della loro età questa bella esperienza di vacanza in colonia. Le attività proposte sono numerose, lavoretti manuali all’insegna della creatività, gare sportive, escursioni, giochi di gruppo, asseggiate nella natura, momenti di relax, lettura, danza e tanto altro. Per i ragazzi si tratta veramente di una vacanza speciale, in colonia non ci si annoia, si impara a stare con gli altri, a fare squadra, a condividere momenti ludici e divertenti, si rafforza lo spirito di gruppo, si fanno nuove conoscenze o si ritrovano gli amici dell’anno precedente, è un’esperienza che vale la pena provare. Vi aspettiamo! Ricerca di personale La direzione dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII è alla ricerca di personale: didattico (età minima 18 anni) e per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai 6 ai 12 anni. 11 aprile 2013 il Lavoro Sindacato Attualità 7 Giovani e lavoro Il lavoro che non c’è: solo 24 anni e già in assistenza Nell’ambito dell’incontro del primo maggio l’OCST avrà come tema principale la disoccupazione giovanile e quella delle persone più anziane, che sono le fasce più delicate. Vi proponiamo il caso di un giovane ticinese. Fausto, nome fittizio (nome noto alla redazione), 24 anni, maturità conseguita alla scuola commerciale, attualmente vive, da gennaio, in assistenza. Abbiamo deciso di farci raccontare la sua esperienza, purtroppo abbastanza diffusa fra i giovani d’oggi, fatta delle consuete candidature senza risposte, lavori saltuari e tante riflessioni. GIORGIO DONINI Ci racconti il tuo percorso formativo? Nel 2011 ho conseguito la Maturità serale presso le Scuole Commerciali, che avevo terminato inizialmente nel 2008 con il Diploma. Nel frattempo avevo svolto gli stage richiesti dalla scuola e avevo già esaurito le indennità di disoccupazione. In pratica, quando posso dire di aver concluso la mia formazione a giugno 2011, ero già senza nessun aiuto finanziario. Per i primi due mesi mentre cercavo lavoro ho aiutato mio padre nella sua attività. Ma era più che altro un modo per non stare con le mani in mano, non ero infatti remunerato. A settembre ho trovato un lavoro per circa due ore al giorno che consisteva nel portare i pasti nelle scuole. Mi ha permesso, fino a giugno 2012 di racimolare tra i 450-600 franchi al mese, che, con l’aiuto dei genitori mi permettevano di andare avanti. Mi è capitato a volte di fare qualche lavoretto saltuario ma nulla di serio e soprattutto non nel settore amministrativo. Nel frattempo continui la ricerca di un lavoro? Sì certo, costantemente. Il mio obiettivo, come quello di molti ragazzi è trovare un lavoro che mi realizzi come pure l’indipendenza dai genitori, che a mio modo di vedere, è anche un ringraziamento per i sacrifici che hanno fatto per me. Ma in questi quasi due anni avrai avuto qualche colloquio, qualche opportunità… Sì ho avuto ben due colloqui (ride)! Ma ovviamente non sono andati a buon fine. Quando a giugno 2012 il mio datore di lavoro ha fatto altre scelte e non mi ha confermato per le mie due ore quotidiane mi sono ritrovato senza alcun reddito, che seppur basso mi garantiva quell’entrata minima per permettermi qualche spesuccia qua e là. Perso il lavoro, se così possiamo definirlo, non avevo più nessuna entrata, questo in pratica da giugno 2012 a gennaio 2013. Calcolando anche la mia situazione familiare, è stato difficile andare avanti. Per fortuna, se fortuna vogliamo chiamarla, da gennaio ricevo l’assistenza. Da metà marzo sto svolgendo un’Attività di utilità pubblica presso l’Amministrazione Cantonale. Il lavoro mi piace, mi piace lavorare, pensare di poter essere produttivo, la sera si arriva a casa stanchi ma soddisfatti. Per il momento so che fino a fine aprile sarò lì, poi vedremo. Intanto continuo a cercare lavoro. Quali secondo te le cause principali della tua situazione lavorativa? Innanzitutto l’estrema concorrenza, anche dall’estero, per ogni singolo posto di lavoro, mi sento pure di dire che spesso vi è poca fiducia nei giovani, specialmente per quelli che come me hanno «perso» qualche anno di scuola. Non è più permesso quasi nessun errore, neanche in giovane età, quando tutti sappiamo che c’è chi matura prima e chi un po’ più tardi. Purtroppo questo ti segna agli occhi del datore di lavoro e con l’estrema concorrenza, spesso vieni scartato a priori, in particolar modo quando a contare è la formazione e non l’esperienza lavorativa. Ciò vale dunque per quasi tutti coloro che cercano di entrare nel mondo del lavoro per la prima volta. Un «buco» nel curriculum potrebbe essere visto come un segno di irresponsabilità, di bassa produttività. Vista la tua situazione hai mai pensato di continuare la tua formazione? Oppure di riqualificarti? Certo, ci ho pensato. Poi ho fatto i conti e ho visto che non potevo permettermelo. In parte aver conseguito la Maturità dopo aver ottenuto il Diploma è stato un passo importante, mi sono reso conto degli errori e che la formazione è importante. Per la riqualifica ora sinceramente non saprei, voglio continuare a sperare in un lavoro nell’ambito amministrativo, però mi adeguo anche ad altro ovviamente, non mi faccio problemi, anche se la preferenza resta il settore per cui mi sono formato. A livello personale, cos’ha implicato l’assenza di lavoro? Non è una situazione facile. Terminata la scuola vivi un paio di giorni in cui ti senti il padrone del mondo. Poi inizi la ricerca di lavoro con molte speranze e sogni. Più passa il tem- po e più ti accorgi che non è come immaginavi, si perdono anche gli stimoli. Non si vede via d’uscita, la luce in fondo al tunnel. A volte capita di dire: «non mando la candidatura, tanto non mi prendono». Ma poi per quel filo di speranza che ti rimane, la invii lo stesso, non bisogna mai mollare. Malauguratamente le risposte, o meglio le non risposte, pesano sul morale. Aggiungo che dopo un po’ non sai come riempire le giornate, diventa tutto monotono. È paradossale, quando si lavora non si vede l’ora che arrivi il periodo delle vacanze, quando non si ha un lavoro ci si annoia a casa e le giornate sono interminabili. Mi permetto anche di aggiungere che a volte il personale con cui si viene a contatto nei vari uffici che svolgono le nostre pratiche, dovrebbe essere un po’ più «umano», ossia individui che sappiano condividere e capire il momento che sta vivendo la persona che si presenta… Non dico compatirla, ma almeno avere un po’ di rispetto umano e non considerarla solo come «materiale da piazzare». Nelle relazioni con gli amici hai avuto problemi? Ti è capitato di sentirti a disagio? Per ciò che concerne le relazioni con gli amici non ho avuto particolari problemi, anche se a volte mi è capitato di sentirmi in imbarazzo o di provare un pizzico di invidia nei loro confronti, in quanto tutti hanno un lavoro. Per mia fortuna hanno capito e continuano a capire la mia situazione, senza farmi pesare nulla. Certo spesso la mancanza di uno stipendio porta a delle rinunce, quali vacanze e cene, ma sono rinunce futili rispetto a quelle che altre persone o famiglie devono fare per tirare avanti. 8 Sindacato Formazione 11 aprile 2013 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 f f EDILIZIA B B AutoCAD avanzato: dall’8 aprile, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. B B AutoCAD 3D: dal 15 maggio, 30 ore, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. f f VENDITA B B Russo per venditori A1 - Mendrisio: dall’8 aprile, lunedì e giovedì, 08.4510.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. B B Tedesco per venditori A1 - Mendrisio: dal 30 aprile, martedì e giovedì, 08.4510.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. B B Inglese per venditori A2 - Mendrisio: dal 30 aprile, martedì e giovedì, 08.4510.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. B B Tecnica della vendita - Mendrisio: dal 29 aprile, lunedì e mercoledì, 08.4510.15, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. B B Tecnica della vendita - Lugano: dal 6 maggio, lunedì e mercoledì, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. f f INFORMATICA B B Introduzione all’informatica: dal 23 aprile, martedì e giovedì, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. B B Word 2010/2013 base: dal 23 aprile, 40 ore,martedì e giovedì, 19.00-22.00. Costo: fr. 470.soci, fr. 730.- non soci. B B Word 2010/2013 expert: dal 22 aprile, 45 ore, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00. Costo: fr. 525.- soci, fr. 825.- non soci. B B Excel 2010/2013 base: dal 22 aprile, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. B B Windows 8: una serata 18.00-21.00, 3 ore, contattare segreteria. [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFPOCST e di FORMAT Lingua all’indirizzo www.cfp-ocst.ch f f LINGUE B B Inglese A1 (1° modulo): dal 7 maggio, il martedì, 19.00-22.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. B B Tedesco A1 (1° modulo): dal 2 maggio, il giovedì, 19.00-22.00. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. B B Italiano per stranieri (livello avanzato): dal 23 aprile, martedì e giovedì, 19.0022.00, 48 ore. Costo: fr. 480.- soci, fr. 640.- non soci. B B Tedesco e inglese intensivo, corso estivo: dal 1° luglio al 12 luglio, dal lunedì al venerdì, 09.00-12.00. Costo: fr. 360.soci, fr. 450.- non soci. B B Tedesco e inglese intensivo, corso estivo: dal 15 luglio al 26 luglio, dal lune- PROGETTO MOSAICO Il valore del Curriculum Vitae P reparare il proprio curriculum vitae richiede un impegno redazionale sulle proprie esperienze professionali, le proprie competenze sociali e personali. Ciò che spesso si dimentica è che dietro a queste informazioni, da scrivere in modo dettagliato, vi è anche una componente relativa alla nostra capacità di valorizzare ciò che siamo stati e siamo. Il percorso di vita che ognuno di noi ha tracciato, le esperienze vissute hanno anche loro modificato la nostra persona, ci hanno arricchito, cambiato, alla volte trasformato. Come riuscire a far trasparire, a far emergere questo aspetto così importante ed allo stesso tempo sottile? Poter avere uno sguardo aperto e comprensivo su quanto vissuto è il primo passo. Siamo tendenzialmente portati a ridurre, a generalizzare, a semplificare le nostre esperienze, rischiando di appiattirle. Saper quindi evidenziare i nostri aspetti ed argomentarli in modo vincente non è sem- plice, e presuppone un’approfondita conoscenza di sé. Il progetto Mosaico consente attraverso un accompagnamento mirato di giungere a questo tipo di consapevolezza e di conseguenza alla capacità di parlare di sé. Concludiamo con una citazione da «Lezioni americane» di Italo Calvino: «Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili». Info Marina Bernardo Ciddio e Emanuela Pigò (consulenti del CFP-OCST) tel. 091 9212600, [email protected] [email protected] - skype progetto.mosaico dì al venerdì, dalle 09.00-12.00. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- non soci. f f CONTABILITÀ B B Contabilità base: dal 23 aprile, 30 ore, martedì e giovedì, 19.00-22.00. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. f f COMMERCIO B B Corso segretariato: dal 23 settembre, al 30 giugno lunedì e mercoledì, 09.0012.00/13.00-16.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr. 2’300.- non soci. Corso instensivo di italiano per stranieri e migranti Livello base - Inizio: 6 giugno Durata 2 settimane, 40 ore 3 settimane, 60 ore 4 settimane, 80 ore Giorni dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 - 13.00, ogni lezione è di 55 minuti. Costo per i soci OCST fr. 375.- (2 settimane) fr. 565.- (3 settimane) fr. 750.- (4 settimane), per i non soci fr. 500.- (2 settimane) fr. 750.- (3 settimane) fr. 1’000.- (4 settimane) + costo effettivo del materiale didattico Sindacato Formazione 11 aprile 2013 il Lavoro 9 Riflessioni Un nuovo sguardo su noi stessi MARINA BERNARDO CIDDIO* S appiamo riconoscere le nostre competenze personali e sociali? Sappiamo dar loro il giusto valore? Oggi, nel contesto sociale di cambiamento che viviamo, non possiamo più esimerci dal conoscerle e svilupparle, indipendentemente dalla professione che esercitiamo. Mantenere una visione di crescita nei confronti di noi stessi è vitale. Jacqueline Morineau scrive «moltiplichiamo le tecniche e le metodologie, sviluppiamo un saper-fare teso a un’efficienza «competitiva». Ma abbiamo dimenticato il saper-essere. Abbiamo dimenticato che, per poter assumere la nostra condizione umana, abbiamo bisogno di uno sguardo su ciò che è essenziale». Proprio quest’essenzialità, mi porta a ribadire quanto sia utile avere la possibilità di riflettere su chi si è, cosa si è fatto, e come si è agito, così da recuperare un «contatto» con la propria identità, con le proprie modalità relazionali e la propria consapevolezza. Questa opportunità dovrebbe essere attuabile in ogni contesto formativo ed in ogni fase di carriera. Non a caso oggi si avverte un forte bisogno di orientamento continuo. Questo bisogno è in stretto legame con i bisogni e i processi della formazione continua che rappresenta la chiave di lettura alle sfide del cambiamento della società e dell’economia, per il riconoscimento pieno del diritto della persona ad apprendere per tutto l’arco della propria vita secondo le proprie aspettative e/o le occasioni che la vita propone nelle diverse transizioni studio/lavoro, lavoro/studio e lavoro/lavoro. Un primo passo è la possibilità di seguire un percorso di orientamento e di accompagnamento, così da valorizzare le proprie potenzialità, definire meglio le proprie competenze personali e sociali. Grazie ad esso si apre una visione del proprio agire, uno sguardo su di sé più equilibrato e vero. Nel percorso occorre individuare, fra gli altri aspetti, gli episodi più significativi della propria vita, quelli che hanno costituito i Cerchi un lavoro qualunque? Cambia strategia! Il Centro di Formazione Professionale OCST ti offre: • Il progetto Mosaico per definire meglio cosa sai fare • I corsi per completare le tue competenze Contattaci per una consulenza! Condizioni di favore per gli associati OCST Tel. 091 921 26 00 [email protected] www.cfp-ocst.ch punti di svolta, i cambiamenti, le trasformazioni, il tutto per allenarsi all’auto osservazione e all’ascolto di sé. Nei cambiamenti esterni vi sono poi i cambiamenti interiori: cambiare non significa essere diversi da ciò che si è, ma tornare a se stessi. Infatti, solo quando accettiamo noi stessi per quello che siamo, creiamo uno spazio vuoto fra il comportamento, l’emozione, il modo di essere che apre uno spazio per qualcosa di nuovo che può nascere. In questo ascolto ci apriamo alla dimensione invisibile delle emozioni. «Tutti, nessuno escluso, necessitiamo di vivere esperienze formative che diano spazio alle emozioni, per alfabetizzarci, affinché si diventi in grado di qualificare ciò che sentiamo e dunque dando valore al nostro vissuto emotivo» citando Barbara San Giovanni. Prestare attenzione alla dimensione emotiva vuol dire non solo occuparsi del «dentro» di ognuno, ma anche del «fuori», nel senso che le emozioni sono strumenti che ci informano dei modelli di comportamento interiorizzati e inconsci. Per taluni decodificare le proprie emozioni risulta gravoso. Sembra che un individuo su sette soffra dell’impossibilità di individuare e comunicare il proprio vissuto emotivo. La medicina moderna ha dato un nome a questo isolamento: alessitimia (dal greco a, assenza, lexis, parola e thimos, sentimento) ossia l’incapacità di tradurre in parole le emozioni. Riportare un autentico ascolto a se stessi, imparando, se occorre, a dare voce al proprio sentire ed individuando la propria strada risulta un «compito» per ognuno di noi. Il tutto per arrivare a riconoscere la propria verità, accettandola e onorandola: una nuova «bussola» personale che permetta di guardarsi e di riconoscersi con maggiore chiarezza. Nell’ambito della mia attività per il «Progetto Mosaico» l’accoglienza del vissuto della persona, il suo bagaglio personale e professionale, viene messo al centro, da questo punto si parte per un viaggio di ri-scoperta e di riconquista di parti di sé. Sappiamo da dove partiamo e sappiamo che arriveremo in nuove aeree di consapevolezza che porteranno la persona a conoscersi un po’ di più… alle volte quanto basta per cambiare o per aprire la propria mente su nuovi territori. * da «il Dialogo» n. 2/13, bimestrale delle ACLI Svizzera 10 Attualità 11 aprile 2013 il Lavoro Situazione economica Austerità, disoccupazione e povertà L’ Europa sembra spaccata a metà: al nord i Paesi che impongono al sud misure di austerità a beneficio soprattutto del proprio sistema bancario e dei propri investimenti. Al sud la gente arranca fra mancanza di lavoro, tasse e povertà. Anche il tasso di disoccupazione rispecchia la spaccatura tra nord e sud: Austria, Germania, Lussemburgo e Olanda con tassi tra il 4.8 e il 6.2 per cento di disoccupazione e Portogallo, Spagna e Grecia con tassi tra il 17.5 e il 26.4. La disoccupazione giovanile è in questi paesi addirittura impressionante (dal 38.2 al 58.4 per cento). L’Italia si attesta sul 37.8 per cento. L’economia sembra non essere aiutata da questa ondata di austerità che colpisce il bersaglio sbagliato cioè il motore della crescita economica: le imprese, i lavoratori e le loro famiglie. Il pessimo andamento economico non aiuta i consumi e, di conseguenza, riduce anche le entrate fiscali, nonostante l’aumento dell’imposizione. Caso emblematico quello dell’Italia, nella quale in seguito al recente aumento dell’Iva voluto dal governo Monti si è verificata una riduzione delle entrate fiscali da quella fonte. Alcuni dati emblematici: ad Atene c’è un tasso di inquinamento 15 volte superiore a quanto raccomandato dalla Comunità europea per il ritorno in auge del riscaldamento a legna (le tasse sul combustibile per caldaie sono insostenibili per le famiglie). A livello sanitario si registra un calo del 90 per cento delle forniture di medicinali da parte delle case farmaceutiche a causa dell’insolvenza ed un aumento dei cittadini greci che si rivolgono all’ong Medicine du Mond. Questa associazione entrata in Grecia per soccorrere gli immigrati, ha dichiarato che attualmente metà dei suoi utenti sono cittadini greci. Anche in Italia ha luogo questo fenomeno, Medici senza frontiere ha in- fatti comunicato che «Missione Italia» il progetto inaugurato per dare assistenza agli immigrati e attivo fino alla fine di marzo di quest’anno, ha curato anche molti italiani senza dimora. Sono sempre di più le voci contro l’austerity che si levano in questi mesi. Autorevole è certamente quella della Conferenza europea dei sindacati che, per bocca della sua Segretaria generale Bernadette Ségol, ha più volte denunciato gli effetti dell’austerità sulle imprese e sulle famiglie. La crisi, spesso colpevole, della finanza, non può ipotecare il futuro dell’Europa. «Più di cinque milioni e mezzo di giovani in Europa sono senza lavoro e la metà ha solo un lavoro precario. La situazione è esasperata dal declino economico e sociale dovuto alla crisi. I giovani hanno bisogno di garanzie per salvaguardare il loro futuro». Senza troppo badare agli effetti sociali che questo avrebbe comportato a breve e a lungo termine, gli stati europei hanno assistito alla riduzione delle attività agricole e produttive trasferite sistematicamente all’estero. La finanza e le grandi imprese hanno perso il contatto con il valore sociale della loro attività. Il danno è grave e profondo: se in Europa manca il lavoro, i paesi emergenti sacrificano i lavoratori alla crescita economica. La Cina sembra aver capito che è necessario sostenere il consumo interno per evitare da un lato di far esplodere la crisi sociale e dall’altro di assistere alla fine della propria egemonia economica. In sostanza per produrre ci vuole qualcuno che consumi... Ma la Cina non è l’unico paese ad esportare in Occidente merci a basso costo. Anche in Cambogia si è lungi dall’occuparsi dei diritti di chi lavora. 450mila persone lavorano 9-10 ore al giorno nelle fabbriche di abbigliamento e calzature per una paga mensile di 60-75 dollari al mese con un bonus di 15 dollari al mese per un’ora di straordinario al giorno. Vivono nei villaggi sorti presso le fabbriche. Nel 2011 si sono registrati dei casi di svenimento collettivo dovuti alla malnutrizione, al caldo e alle esalazioni delle lavorazioni delle stoffe. Servizi I nostri recapiti Il CAST offre: Consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata Via S.Balestra 19 6900 Lugano Mediazione e assistenza nei confronti delle compagnie di assicurazione Tel 091 921 21 04 091 921 21 05 Fax 091 921 21 06 [email protected] www.ocst.com Lavoro Imprese 11 aprile 2013 il Lavoro 11 Beca Ferretti SA Crisi nel ramo dell’abbigliamento e concorrenza estera Marco Ferretti, di cosa si occupa la sua ditta? Ce la descriva. La mia ditta è attiva nel ramo dell’abbigliamento sin dal 1877. È stata fondata come fabbrica di berretti ed uniformi, lavorando principalmente con il Cantone e la Confederazione; venendo meno questo importante cliente, in seguito a nuove politiche volute dalla Confederazione, la ditta si è dovuta reinventare parzialmente. Negli ultimi 10 anni, ha iniziato così ad occuparsi progressivamente anche di ricami a livello industriale, fornendo a svariate società e privati berretti, maglie, abiti di lavoro, camicie e stemmini, tutto naturalmente ricamato. Quante persone impiega attualmente nella sua ditta? Nella mia azienda attualmente sono occupate 11 persone, prevalentemente donne. Essendo un imprenditore si trova spesso dall’altra parte della barricata. Come si pone riguardo le condizioni di lavoro e il rispetto del personale? Sono da sempre convinto che per ottenere una rendita e una qualità massima del mio prodotto è necessario che l’ambiente sul posto di lavoro sia ottimale sotto tutti gli aspetti; grazie alle modeste dimensioni è stato possibile mantenere un rapporto tra dipendenti e direzione molto cordiale e familiare, creando quell’armonia necessaria a far sentire ognuno parte integrante dei nostri successi. Quale potrebbe essere una proposta per migliorare le condizioni di lavoro in generale? Il sottoscritto è pure membro della Comissione paritetica nel ramo dell’abbigliamento e si è sempre battuto per un Contratto collettivo di lavoro e un salario minimo decente per i lavoratori, alcune volte schierandosi con la parte sindacale e non padronale. Come sta vivendo il suo settore la crisi? Cosa prevede per il futuro? Purtroppo in questi ultimi due anni la crisi comincia a farsi sentire anche nel nostro settore, dove la contrazione dei consumi e degli investimenti, dovute alle incertezze del mercato riguardo le condizioni macroeconomiche in continuo deterioramento nell’area euro, ha portato molte ditte all’impossibilità di affrontare le spese, costringendole a chiudere; mentre le poche rimaste lottano per sopravvivere. Il futuro è perciò ancora avvolto nella nebbia e queste incertezze non fanno altro che allontanare capitali e perciò possibili investimenti. Crede che lo Stato stia agendo nella giusta direzione per uscire dalla crisi? Da parte dello Stato purtroppo non abbiamo avuto nessun aiuto. Seguendo politiche distorte, la Confederazione pare sempre meno affezionata alla ricchezza reale della gente. Negli ultimi anni inoltre, nel mio settore, tutti i lavori commissionati dalla Confederazione sono progressivamente diminuiti; attaccandosi agli accordi bilaterali non acquistano più niente in Svizzera ma vanno direttamente nei paesi a costi minori come Romania, Bulgaria, Cina, ecc. Ormai la campana sta suonando e il treno sta per partire, è arrivato perciò il momento che lo Stato si svegli e ritorni sui suoi passi per aiutare le poche ditte rimaste nel nostro e in altri settori, se non vogliamo un giorno svegliarci e accorgerci che è troppo tardi. Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi campi: Tutela dei lavoratori Formazione L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione GenerazionePiù dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici. 12 Società 11 aprile 2013 il Lavoro Alliance Sud Parità dei sessi, pari opportunità CHRISTA MARKWALDER* Q uando si detiene il potere, si può promuovere il cambiamento. Ma anche in Svizzera il potere è mal ripartito. Solo il 5% dei quadri dirigenti delle imprese svizzere è composto da donne e unicamente l’11% dei consigli di amministrazione di società quotate in borsa. Dove sono le donne? Non hanno ambizioni? Tra le donne, come tra gli uomini, ci sono persone che vogliono fare carriera ed altre alle quali non interessa. Le donne possono aspirare al potere tanto quanto gli uomini, ma nella vita professionale sono confrontate con altri problemi. Devono battersi contro pregiudizi più grandi, dimostrare costantemente la loro validità e soprattutto porsi la domanda: figli e carriera sono compatibili? Questo è ingiusto! Vogliamo vivere in una società dove le donne hanno le stesse opportunità degli uomini. Da qui la necessità di parlare apertamente di «quote». Le donne PLR pongono la loro rivendicazione «Più donne a livello direttivo » al centro della discussione di cui questo strumento ne è attualmente l’oggetto. Chiedono all’amministrazione pubblica di dare un segnale all’economia, ponendosi un obiettivo temporaneo. La posta in gioco non si limita però ad un’adeguata rappresentazione delle donne nelle sfere dirigenti; si tratta di parità di opportunità nella vita professionale. Un dibattito moderno sulla questione di genere richiede più organismi misti. È provato che questi ultimi ottengono risultati migliori. Ma si tratta soprattutto di evidenziare che un’attività professionale costituisce, sia per l’uomo che per la donna, la migliore protezione contro la povertà, perché l’indipendenza finanziaria e un piede nella vita attiva sono garanti di autonomia. In caso di divorzio, le donne sono molto esposte al rischio di povertà. Solo le quote non bastano! Le quote sono uno degli strumenti che possono essere presi in considerazione per permettere alle donne di sfruttare il loro potenziale nel mondo del lavoro. Ma per arrivarci ci vogliono altre misure: più posti negli asili nidi a prezzi abbordabili, scuole ad orario continuato, un’imposizione individuale e modelli di lavoro flessibili. Queste misure servono a tutti, uomini e donne, non solo alle donne carrieriste. Permettono di condurre una vita attiva e di percepire un salario. Abbiamo bisogno di donne e di uomini che non si lasciano imprigionare nei ruoli di madre-casalinga e di padre-capofamiglia. Abbiamo bisogno di persone che dispongono liberamente di loro stesse, che assumono le loro responsabilità per loro stesse e per chi gli sta attorno. Se noi donne vogliamo cambiare qualcosa nella società, dobbiamo rivendicare i nostri diritti, nell’interesse di tutti. Perché solo quelli che si assumono le proprie responsabilità possono vivere liberamente e partecipare attivamente alla costruzione della nostra società. *per Caritas ed Alliance Sud Articolo originale apparso su Planète Solidarie, 1/13, Caritas Traduzione Sonia Stephan www.alliancesud.ch PORTE APERTE SCUOLA SPECIALIZZATA PER LE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIALI (SSPSS) di Canobbio mercoledì 17 aprile, ore 14.00, presso la sede della Scuola a Canobbio, pomeriggio informativo sul Ciclo di formazione triennale di cultura generale con maturità specializzata sanitaria o sociale. Informazioni sui programmi, sulle modalità di accesso e sugli sbocchi offerti dalla scuola al termine del ciclo di studi, ragguagli sulla maturità specializzata. La partecipazione al pomeriggio è obbligatoria per gli allievi che intendono iscriversi alla scuola. SCUOLA ARTI E MESTIERI DI BELLINZONA (SAMB) mercoledì 24 aprile, ore 14.15, aula magna dell’istituto, viale Stefano Franscini 25, Bellinzona, pomeriggio informativo e visita accompagnata alla Scuola. Verranno presentate le vie di formazione alle professioni di progettista meccanico/a, elettronico/a, operatore/trice in automazione e polimeccanico/a e fornite informazioni sulle caratteristiche delle singole professioni, sui requisiti e modalità di ammissione alla scuola e sulle possibilità di perfezionamento dopo la formazione di base. Seguirà visita guidata ai laboratori e alle aule. CENTRO PROFESSIONALE DEL VERDE Mezzana, Balerna mercoledì 8 maggio, ore 14.15, aula conferenze dell’istituto agrario Mezzana-Balerna, pomeriggio informativo e visita accompagnata al Centro professionale del verde Mezzana, centro di formazione per le professioni della natura (professioni verdi). Verranno presentate le vie di formazione alle professioni di agricoltore/trice, cantiniere/a, orticoltore/ trice, viticoltore/trice + formazioni biennali CFP: addetto/a alle attività agricole e custode di cavalli e fornite informazioni su perfezionamento e specializzazione in ambito agricolo. Visita ai laboratori e alle aule. Comunicazione: Contrariamente a quanto inserito sulla locandina di Scuole aperte 2013 la presentazione delle vie di formazione per le professioni di giardiniere/a e fiorista sarà fatta separatamente, nel pomeriggio di mercoledì 15 maggio sempre alle ore 14.15. Lavoro Pari opportunità 11 aprile 2013 il Lavoro 13 Opuscolo informativo Lugano Genitori al lavoro, le aziende rispondono Migliorare la situazione e diventare dei pionieri C onciliare vita professionale e familiare è diventata un’esigenza sempre più avvertita, non solo da parte dei genitori, madri e padri, ma anche dalle aziende, interessate a mantenere nel proprio organico collaboratrici formate, evitando di perdere risorse di valore. Alcune aziende svizzere si sono già orientate in questo senso, promuovendo percorsi di pari opportunità quali strategia d’impresa sia per ottimizzare i risultati dell’azienda stessa, sia per rimanere attrattive nel mercato del lavoro. La Commissione consultiva del Consiglio di Stato per le pari opportunità tra i sessi ha ritenuto di contribuire a divulgare queste buone pratiche, con particolare attenzione per alcune aziende ticinesi che adottano già misure in favore delle famiglie. I risultati dell’indagine sono riuniti nell’opuscolo «Genitori al lavoro, le aziende rispondono». La pubblicazione è suddivisa in tre parti: - nella prima viene trattata la conciliabilità tra impegni professionali e vita familiare, estendendosi alla carriera femminile - nella parte centrale vengono riportati i risultati dell’indagine, condotta dal gruppo di lavoro «Conciliabilità» della Commissione consultiva per le pari opportunità tra i sessi, presso quelle aziende che hanno ottenuto il Prix Egalité cantonale, indetto da SIC-Ticino - nell’ultima parte sono illustrate in modo sintetico le misure che potrebbero essere introdotte nelle aziende per promuovere la gestione delle pari opportunità. Viene inoltre fornita una tabella che illustra le principali misure promosse dalle singole imprese intervistate per promuovere una gestione del personale orientata alle pari opportunità. Nella famiglia moderna c’è pari coscienza genitoriale e il padre vuole svolgere un ruolo sempre più dinamico e comprimario nella vita dei figli. Questo permette ad entrambi i genitori di impegnarsi nella dualità famiglia-lavoro con uguali obiettivi. Quindi anche la madre, pur dedicandosi alla famiglia, impiega le sue forze per consolidare anche la propria attività L’opuscolo può essere richiesto a: Ufficio della legislazione, delle pari opportunità e della trasparenza Residenza governativa CH-6500 Bellinzona Avv. Marilena Fontaine tel. +41 91 814 43 08 e-mail [email protected] MADDALENA ERMOTTI-LEPORI professionale. Le donne nelle aziende sono ancora sottorappresentate in posizioni dirigenziali, anche se diverse testimonianze riportano che la presenza femminile ad alti livelli contribuisce concretamente ai buoni risultati dell’azienda. Le imprese intervistate hanno riconosciuto che l’attuazione della politica delle pari opportunità ha apportato loro un importante beneficio economico-produttivo oltre che di immagine. Rilevano che i team misti generano miglior creatività e produttività. L’indagine della Commissione è nata partendo dall’esame di quanto già intrapreso dalle aziende ticinesi vincitrici del Prix Egalité, promosso da SIC-Ticino nel corso di quattro edizioni. Sono stati intervistati direttori/direttrici o responsabili del personale di svariate ditte operanti in ambiti molto diversi. Quali vantaggi porta alle aziende l’attuazione delle pari opportunità? Primariamente permette di mantenere il know-how aziendale, grazie al livello di formazione e alle competenze acquisite dai dipendenti. Una politica del personale favorevole alla famiglia non solo migliora il clima di lavoro, ma incrementa i profitti aziendali perché motivazione e fiducia diventano i motori propulsivi della competenza. Maternità e paternità possono quindi considerarsi un valore aggiunto. Quali sono i vantaggi per le/i dipendenti delle aziende intervistate, risultanti dalla tabella allegata all’opuscolo? Si possono sintetizzare in: più produttività, meno stress e assenteismo; fidelizzazione all’azienda; maggior possibilità di conciliare lavoro e famiglia per entrambi i genitori. È opportuno ricordare che a livello federale la Segreteria di Stato dell’economia, SECO, ha promosso differenti pubblicazioni e studi. In particolare nel 2007 ha pubblicato il Manuale per le PMI «Lavoro e famiglia», dove vengono forniti strumenti operativi all’indirizzo delle aziende per attuare una gestione aziendale orientata alla famiglia, e quindi alla promozione delle pari opportunità. Anche le aziende cantonali possono usufruire dei sussidi elargiti dall’Ufficio federale dell’uguaglianza (UFU) che dal 2009 mette a disposizione delle imprese aiuti finanziari federali per la promozione di progetti di pari opportunità all’interno dell’azienda. Per la presentazione di questi progetti l’UFU mette a disposizione alcuni specialisti per consulenze e informazioni. I l sindacato difende tutti i lavoratori, è ovvio, però ci sono dei problemi specifici che riguardano in particolare le lavoratrici: ad esempio il fatto che a parità di lavoro le donne siano pagate il 20 per cento in meno dei loro colleghi uomini. Nadia Ghisolfi è intervenuta recentemente in Gran Consiglio per denunciare questo fatto e proporre correttivi. Ma non si tratta solo di salari. Per raggiungere una vera parità, bisogna che sia favorita la conciliazione tra lavoro e famiglia, e qui, oltre agli asili nido, alle mense e ai doposcuola, ci vuole anche un impegno da parte dei datori di lavoro. In questo senso, ho inoltrato una mozione al Municipio di Lugano (sottoscritta da tutte le consigliere comunali di Lugano, di sei partiti diversi), affinché la città, con i suoi 1’500 dipendenti in organico e altre centinaia a titolo saltuario come stage ecc., diventi un datore di lavoro pioniere nel campo della conciliabilità lavoro-famiglia. E non penso solo agli orari flessibili, che a Lugano semplicemente non esistono, ma anche alla possibilità per i genitori di ottenere un congedo parentale al termine del congedo maternità, per stare qualche mese in più a casa con il proprio figlio: tale congedo può essere finanziato in parte dal dipendente stesso, in parte, almeno per i bassi salari, dal datore di lavoro. Oppure alla possibilità di ridurre temporaneamente il proprio tempo di lavoro pattuendo sin dall’inizio l’eventuale ripristino del tempo di lavoro originario, compatibilmente con le esigenze del datore di lavoro. Dove siano studiati dei contratti di lavoro su base annua, per tener conto delle vacanze dei figli. Perché poi non introdurre il job-sharing, cioè la possibilità per due dipendenti di suddividersi un posto di lavoro a tempo pieno, o il lavoro a tempo parziale (ad esempio all’80 per cento) anche per i posti di responsabilità? È importante che nell’amministrazione sia individuata una nuova funzione, il delegato alla maternità/paternità, che abbia il compito di aiutare quei dipendenti comunali, genitori e futuri genitori, in particolare nella negoziazione del proprio tempo di lavoro. Al di là delle belle parole, occorre che tutti facciano la loro parte per sostenere la famiglia. È una proposta interessante: se sarà approvata, Lugano diventerà un esempio anche per aziende private, oltre che per altri datori di lavoro pubblici o para-pubblici. 14 Lavoro Opportunità In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX impiegato/a amministrativo (50%) esperienza in ambito medico, diploma federale di commercio o equivalente/diploma federale di assistente di studio medico. Conoscenze specialistiche, buone conoscenze lingue nazionali e programmi informatici, Bellinzona. Casa anziani Greina, via Pizzo di Claro 43, 6500 Bellinzona. [email protected] XX tecnico di radiologia medica, Clinica Santa Chiara, Locarno. Candidature alla clinica. XX addette al cucito su macchine industriali (Lineari, Tagliacuci) con esperienza, età massima 43 anni. Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479, ore pomeridiane. XX tomaista esperto in pelli speciali per calzolaio a Lugano. Tel. 091 9232162. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX responsabile di vivaio con almeno 5 anni di esperienza in analoga mansione e formazione in ambito agrario od orto-floricolo, per grande vivaio dell'Alto Ticino. su www.swistudium.ch tutte le posizioni attive Foglio Ufficiale N. 25 del 26 marzo XX due impiegati/e amministrativi/e Municipio Castel San Pietro. CH, minimo 20 anni; pratica nei lavori d'ufficio; attestato federale di capacità; lingue nazionali. Scadenza: 18 aprile. Info: cancelleria comunale tel. 091 6461562; [email protected] Foglio Ufficiale N. 26 del 29 marzo XX 3 operai/e qualificati/e Ufficio servizi di manutenzione stradale Unità territoriale, Camorino. Attestato quale selvicoltore, muratore, giardinieri o professioni analoghe; esperienza lavori in presenza di traffico stradale; licenza di condurre cat. CE. Scadenza: 19.4. Info: Ing. Giovanni Piccolo, tel. 091 8149439, ing. Gianmichele Dotti, tel. 091 8149420. XX aiuto operaio generico servizio parchi e giardini Municipio Locarno, Cancelleria comunale, Piazza Grande 18, scadenza: 19 aprile, ore 11. XX un/a caposquadra (giardinieri) Dicastero opere pubbliche e ambiente Municipio Bellinzona. Requisiti: dipl. maestro fed. Giardinieri/AFC giardiniere, esperienza almeno 5 anni. Info: dir. Fabio Gervasoni, tel. 091 8218711. Scad.: 26.4. www.bellinzona.ch Foglio Ufficiale N. 27 del 2 aprile XX inserviente (90%) Centro climatico Bosco Gurin. Info: Direzione istituto scolastico tel. 091 6832919. Scadenza: 26 aprile. XX ausiliario manutenzione; 3 operai squadra manutenzione Municipio Mendrisio. Scadenza: 6 maggio. Info: ufficio tecnico comunale, tel. 091 6403200. XX 2 operai comunali qualificati Municipio Magliaso. CH o domicilio. Scadenza: 19 aprile ore 12. XX un/a infermiera responsabile, diploma CRS livello II/SSS/Bachelor SUPSI, DAS, MAS, esperienza. Casa dei Ciechi, via Torricelli 45, 6900 Lugano. Scadenza: 25.4. Info: dir. Fabrizio Greco o vice Elena Keller, tel. 091 9136700. [email protected] CERCO lavoro XX impiegata di commercio (50% mattino), esperienza, Lingue: buon D, svizzero tedesco, Ingl. e F, spagnolo base. Tel. 091 8301077, 079 3893918. XX tuttofare o aiuto cuoco o aiuto cucina. Tel. 079 6812654. XX donna per pulizie, 2-3 mezze giornate, esperta. Zona Luganese. Tel. 076 5848929. XX operatrice sociosanitaria, pluriennale esperienza, part time (30-40% pomeriggio, sera, weekend) zona Bellinzonese, Luganese; o aiuto domestico. [email protected] XX lattoniere di carrozzeria, diploma federale, 11 aprile 2013 il Lavoro Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite esperienza pluriennale, ottime referenze, tel. 079 3791201. XX falegname, da banco e posa, con pluriennale esperienza. Tel. +39 3455802839. XX elettrotecnico, con esperienza. vincente.76@ virgilio.it XX autista categoria CE trasporti nazionali e internazionali. 15 anni di esperienza. Tel.+393481657792. XX impiegata amministrativa contabile, pluriennale esperienza, impiego al 50% circa (da valutare). Tel. +39 347 2744144 per colloquio e invio CV. XX signora per pulizie, con esperienza, zona di lavoro: tutta la Svizzera. Tel. +39 339 8205838. XX autista magazziniere, esperto, patenti B,C. Tel. +39 340 4767563. XX assistente alla poltrona, anche part-time o sostituzioni, tel. +39 3476632207. XX stiratrice, coll. domestica, con esperienza, ev. altri lavori. Zona Luganese. Tel. +39 339 5618238. XX custode, esperto e affidabile, zona Lugano o limitrofe, ev. pulizie portinerie, no appartamento. Tel. 076 5703292. XX fattorino (corrispondenza, merce, pacchi, ecc. mat. leggero). Locarnese. [email protected] XX segretaria, (50-60%), zona Mendrisiotto, pluriennale esperienza, ottimo PC, ottimo inglese, buono spagnolo. [email protected] XX badante, pulizie, stiro, zona Luganese, tel. 076 4567108. XX 45enne, diploma alberghiero, cameriere o barista o altri lavori. [email protected] XX coll. domestica, signora referenziata, tre mattine a settimana nel Luganese. Tel. +39 338 7570760. XX gessatore o aiuto cartongessista, esperienza trentennale, residente CH, tel. +393294145395. XX signora per pulizie in famiglie, baby sitter, assistenza anziani (part time) attestato Asa. [email protected] XX giovane stampatore grafico, esperto stampa off-set, serigrafia, flessografia, tel.+39 393 3876328. XX panettiere, pasticcere, autista, provata esperienza, [email protected] XX 47enne, addetta alle pulizie in ditte o privati, zona Mendrisiotto, tel. +39 347 5207708. XX cartongessista e pittore, esperto posa e conoscenza materiali, referenze. Zona Luganese. Tel. +39 3336730130 [email protected] XX impiegata, buona esperienza, contabilità, lingue, ottimo pc, zona Sottoceneri. Tel + 39 340 0682723. XX muratore, cartongessista, operaio [email protected] XX stampatore digitale, ottime conoscenze gestione colore, rip.stampa, profili. Tel. 076 7992223. XX signora 50.enne, baby-sitter o aiuto domestico, zona Luganese. Tel. +39 333 4649098. XX impiegata, diploma commercio, esperienza ambito commerciale, alberghiero. Tel. 076 4922124. XX vendita, ufficio, buon Inglese, referenziata, ev. anche pulizie uffici. Tel. +393932922800. XX badante, esperta e con referenze. Tel. +39 3203512539. XX cameriera (80-50%) o pulizie privati o uffici, zona valle Blenio, Leventina, Riviera, Bellinzonese. Tel. 079 3075524. XX impiegata di commercio, d'ufficio o segretaria. Tel. 079 2388685. XX magazziniere o camionista (viaggi anche all'estero) esperienze e referenze. Tel. 076 5013012. XX metalcostruttore esperto, tel. +39329267196. XX quarantatrenne esperto per bar o pasticceria, zona da Stabio a Lugano. [email protected] XX operaio edile o fabbrica, con esperienza. Tel. +39 348 5420825. XX contabile svizzera esperta, mansioni gestione del personale, stipendi. Tel. 091 6825501 (Monica). XX pizzaiolo o aiuto cuoco con esperienza. Tel. 076 4737955. XX pulizie domestiche e industriali, ottime referenze, ev. turni. Tel. +39 3479506882. XX cuoco esperto, stagionale o annuale, tel.+39 3331630183 [email protected] XX signora referenziata per pulizie e stiro. Tel +39 0332544013. XX ricamatrice, rammendatrice, sarta, zona Luganese, tel. 076 45 67 108. XX ragazza disegnatrice di arredamento, AFC e maturità, con ottimi voti. Tel. 091 6830763. XX cuoca con buona esperienza per rimpiazzi nel Mendrisiotto. Tel 079 7937322. XX assistenza anziani e/o bambini disabili, esperienza, [email protected] XX infermiera CRS,esperienza pluriennale assistenza ospedaliera e anziani ev.baby sitter o coll. domestica.Tel +39 3385362071. XX signora referenziata per pulizie, stiro o assistenza anziani da lunedì a sabato, zona Mendrisio e Lugano, tel. 0039 809303 +39 3932922800. XX impiegato di commercio, certificato IELTS lingua inglese, esperienza centralino Inbound/ Outbound. Tel. 091 6831239 ore serali. XX aiuto domestico, CH, referenze, zona LuganoPonte Tresa, mattino, lu e ven. tel 079 3928721. XX carpentiere, montatore con esperienza. Tel. +39 3920011777; [email protected] XX ragazza diploma operatore socio sanitario, assistenza anziani, tel. +39 3385088476. XX aiuto domestico, zona Luganese. Tel. +39 328 7181779; acurcio@ alice.it XX diploma commerciale, corso di segretariato in Ticino. Esperienza, qualsiasi occupazione. Zona Luganese. Tel. +39 3298858816. XX signora referenziata, per babby-sitting o aiuto anziani (automunita). Tel. 079 2803735. XX assistente di cura, esperta, referenze, case anziani, servizi cure a domicilio. Tel. 076 5013012. XX aiuto familiare e maestra d'asilo diplomata, esperienza, cura anziani e bambini a domicilio. Tel 076 399 55 62 ore pasti. XX chef di cucina qualificato, 30ennale esperienza in ottime strutture. [email protected] XX medico assistente, Conoscenza I ed Inglese. Tel. 076 611 65 67; [email protected] XX operaio pulitore con esperienza, per pulizia vetri/tapparelle. Tel. 078 7939805. XX aiuto pizzaiolo, barista, tel. +39 3314149817. XX badante o cura bambini, esperta, Sopra e Sottoceneri. Tel. 079 7615928. XX coll. domestica esperta, part-time, tel. +39 031 807901. XX 36enne, I, E, F, D, decennale esperienza venditrice, ev. altri settori. Tel. +39 338 7908996; +41 77 4466094. XX assistente per Medici dentisti, receptionist, guida gruppi francofoni o lingua tedesca, ev. altri settori. Tel. +39 3397562284; [email protected] XX segretaria part time (50-60%) zona Luganese, esperienza settore fiduciario e agente call center. Lingue ingl. D e F buon livello, buona comprensione svizzero tedesco. Tel.076 5848929. XX donna di pulizie, zona Sottoceneri, tel. +39 340 0668577. XX venditrice/sarta con esperienza, tempo pieno o 80%. Tel. 076 5013012. XX vetraio qualificato, esperienza decennale.Tel. +39 3498614294. Società 11 aprile 2013 il Lavoro 15 Kovive Vacanze presso famiglie ospitanti L’ ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive con sede a Lucerna si adopera a difesa dei bambini in difficoltà fin dal 1954. Ogni anno 1200 bambini e ragazzi socialmente svantaggiati provenienti dalla Svizzera e dall’estero, trascorrono un periodo di vacanza e di svago presso famiglie ospitanti svizzere, in campi di vacanza o partecipano con la loro famiglia a vacanze accompagnate. Bambini in difficoltà conoscono nuovi amici e migliorano le prospettive per il futuro Per bambini socialmente sfavoriti, trascorrere alcune settimane di vacanza (da due a cinque), presso una famiglia ospitante svizzera, rappresenta una grande opportunità. Mentre nella loro vita di sempre sono spesso soli, nella famiglia ospitante trascorrono molte ore in lieta compagnia. Sollevati dalla loro situazione familiare, si possono veramente riposare e rilassare. Nella famiglia che li ospita sono accolti amorevolmente, vivono un tipo di relazione che non sempre conoscono da casa. Partecipando alla vita di famiglia, scoprono nuove forme di convivenza e si costruiscono una personale rete di relazioni umane. Inoltre conoscono anche altre abitudini e trovano nuovi amici. I bambini ritornano a casa sereni e riposati. I vantaggi sono molteplici. I bambini acquistano visibilmente fiducia nelle proprie possibilità. Questa sicurezza supplementare e la consapevolezza di rivedere la loro famiglia ospitante l’anno successivo, saranno per loro un aiuto per superare le difficoltà della vita di tutti i giorni. Per i genitori che restano a casa, il soggior- no del bambino significa inoltre uno sgravio di grande aiuto. La famiglia ospitante Avere qualcuno con cui giocare! I bambini non hanno bisogno di bellissimi giocattoli, ma di una famiglia intatta. La famiglia ospitante si dimostra disponibile nei confronti del piccolo ospite e con comprensione e prendendosi il tempo necessario, crea le premesse affinché il bambino si senta a proprio agio nella nuova famiglia. La presenza di figli propri rende più facili al bambino ospite i rapporti personali, non si tratta però di una premessa necessaria. Allo stesso modo non occorre che il bambino ospite disponga di una camera propria. È importante che tutti i membri della famiglia siano d’accordo di accogliere il bambino per le vacanze, e che gli permettano di prender parte attivamente alla vita di famiglia. I bambini ospiti hanno bisogno di attenzioni, dedizione e presenza umana. Prendere sul serio i desideri del bambino ospite, richiede parecchio tempo, molta pazienza e una certa capacità di assumersi impegni garantendo la necessaria perseveranza. Sarà necessaria una buona dose di tolleranza a tavola. Infatti le abitudini nella nuova famiglia potranno inizialmente sembrare un po’ strane al piccolo ospite. Per l’estate 2013 si cercano 50 nuove famiglie ospitanti. Se siete interessati ad aprire la vostra casa ad un bambino socialmente svantaggiato pro- veniente dalla Svizzera, dalla Germania o dalla Francia, per un periodo di vacanze, chiamateci, vi daremo tutte le informazioni. Durata vacanze 15 luglio - 2 agosto e 1 agosto - 17 agosto Informazioni Kovive, Lucerna, 041 249 20 90, info@kovive. ch, www.kovive.ch Gemma Fuchs, Bironico, collaboratrice regionale, tel. 091 9462857 Mara Kilcher-Monti, Bosco Luganese, collaboratrice regionale, tel. 091 6051532 Facoltà di Teologia - Lugano Luigi Einaudi e l’Europa di oggi L a Cattedra di Filosofia moderna e di Etica sociale organizza presso la Facoltà di Teologia di Lugano un ciclo di lezioni sui valori fondamentali dell’ordinamento politico ed economico dell’Europa e in quanto tale anche della Svizzera. Luigi Einaudi era uno dei maggiori teoretici degli ideali dell’Economia sociale di mercato: che non è semplicemente una teoria neoliberale ma l’idea di un ordinamento politico-economico sulla base dei valori della libertà morale della persona e della giustizia sociale. Come i teoretici friburghesi di questo modello, noto dopo la II Guerra Mondiale come il «modello tedesco», egli doveva rifugiarsi dal totalitarismo in Svizzera: e come il tedesco Röpke, che dalla Svizzera pubblica nel gior- nale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, così Einaudi presenta le sue idee sul Corriere della Sera. A Lugano egli pubblica nel 1944, 70 anni fa, la sua opera «I problemi economici della Federazione europea. Come un altro teorico di questa «famiglia» di pensatori, Ludwig Erhard, era prima ministro dell’economia sotto Adenauer e poi cancelliere della Repubblica tedesca, così anche Einaudi, dopo aver rivestito lo stesso posto di ministro sotto De Gasperi, divenne il secondo Presidente della Repubblica Italiana. In questo senso, si annovera tra i grandi costruttori dell’ordinamento europeo postbellico, sulle idee fondamentali della persona, della solidarietà e della sussidiarietà: valori che oggi, in un momento di profonda crisi politica, economica e culturale dobbiamo ritrovare e rimeditare. Il prof. Angelo Santagostino, ordinario della Cattedra Jean Monnet alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Brescia, terrà tre lezioni su questa figura e le sue idee fondamentali per l’ordinamento europeo, la partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Date: giovedì 11 aprile e venerdì 12 aprile, ore 18-20; sabato 13 aprile, ore 10-12 Iscrizioni: [email protected] 16 11 aprile 2013 il Lavoro Petizione Plurilinguismo: lusso o necessità? GIACOMO FALCONI* L o scorso anno, il Consiglio di Stato ticinese si è mobilitato su più fronti, in difesa della lingua italiana, il cui insegnamento nelle scuole di alcuni Cantoni in seguito a decisioni in contrasto con le norme federali in vigore, risulta ora penalizzato. Non è solo l’italiano a venir trascurato a livello nazionale. Anche al francese, nelle scuole zurighesi, è stato anteposto l’insegnamento dell’inglese. Questi comportamenti sono colpi bassi al plurilinguismo svizzero, che fa parte del nostro DNA e quindi un valore da coltivare. L’azione del Consiglio di Stato ticinese, meritevole di stima, ha scaturito effetti positivi. Si sono susseguiti dibattiti, convegni, prese di posizione. Fra i promotori anche il Governo grigionese, la deputazione ticinese alle Camere federali e varie associazioni. Al convegno di Basilea, tenutosi nel mese di novembre 2012, è stata lanciata una «Petizione nazionale» (nel frattempo sottoscritta da 2000 persone) in difesa dell’italiano (Giornale del Popolo 11.01.2013). Queste iniziative vanno continuate, intensificate e poste ad un livello superiore. Dallo scopo: «Difesa delle minoranze linguistiche» occorre passare all’obiettivo: «Rielaborazione del plurilinguismo». Il plurilinguismo fu instaurato nel 1848, con la nuova Costituzione, in quanto considerato irrinunciabile per la coesione del Paese. Ancora oggi, nella società multietnica, questa tesi rimane attuale, anzi risulta rafforzata. Le sfide del nostro tempo sono innumerevoli e mettono a rischio l’identità stessa della nostra Confederazione. Ma una nazione non può inventare nuovi valori. Noi dobbiamo attingere a quelli delle origini: democrazia, diritti umani, diritti delle minoranze. Il plurilinguismo rientra in questi valori, è una peculiarità svizzera, un mito da rielaborare, un’opportunità formidabile che torna solo a nostro vantaggio. Trattandosi di un valore «nazionale», è opportuno che sia oggetto di applicazioni uniformi in tutto il Paese. Leggi, ordinanze, disposizioni non devono dar adito a interpretazioni diverse tra Cantoni. Gli Enti pubblici (e non solo limitatamente all’istruzione), gli addetti al turismo e gli operatori del mondo economico devono promuovere, anche con sforzi finanziari, questa particolarità che rappresenta un valore aggiunto per la Svizzera. Un prestigioso riconoscimento… Il segretario generale dell’ONU, nella sua recente visita in Svizzera, si è rivolto alle Camere federali nelle quattro (4) lingue nazionali: un atto simbolico, ma di altissimo pregio. Ha ricordato agli svizzeri (per molti era necessario) la preziosità di questo valore identitario ed ha additato alle nazioni intolleranti, un esempio di convivenza pacifica tra (ben) quattro etnie. È stato recepito questo alto e onorevole riconoscimento al plurilinguismo? Un particolare motivo di soddisfazione è la recente nomina, a livello federale, di un delegato addetto al plurilinguismo, al quale, speriamo, vengano concesse adeguate competenze e sufficienti risorse finanziarie. Un complimento è d’obbligo all’on. Filippo Lombardi, per la sua decisione di dirigere le sedute del Consiglio degli Stati in italiano. Nell’allocuzione di Capodanno, il Presidente della Confederazione ha sottolineato il valore dei contenuti del Patto federale del 1291, che hanno plasmato la società elvetica. Un messaggio pregevole, ma proprio perché incentrato sull’identità svizzera, richiamava, almeno come conclusione, l’augurio di Buon Anno nelle quattro lingue nazionali. È mancato il «sigillo» del plurilinguismo. Fatto curioso. Anche la pergamena del Patto federale del 1291 manca di un sigillo. Questo, ormai, è andato perso. Il sigillo del plurilinguismo, invece, può (deve) essere rielaborato. È un impegno per tutti. *Presidente cantonale GenerazionePiù Consegnata la petizione Sono quasi 2000 i cittadini che hanno firmato la petizione consegnata giovedì 4 aprile al presidente del Consiglio federale, in cui si chiede una maggiore considerazione a livello federale e confederale della lingua italiana. In particolare si chiede al Consiglio fede- rale di garantire che le lingue nazionali abbiano una chiara prevalenza rispetto ad altre, come per esempio l’inglese. Di particolare interesse è l’immediata reintegrazione di un delegato addetto al plurilinguismo, il quale deve possedere appropriate competenze ed essere so- stenuto con adeguate risorse finanziarie. Le firme sono stete raccolte sull’iniziativa proveniente dai partecipanti alle giornate d’incontro «L’italiano in Svizzera: lusso o necessità?», svoltesi il 16 e 17 novembre all’Università di Basilea. 17 11 aprile 2013 il Lavoro Interviste Invecchiamento e qualità di vita, è un binomio possibile? Abbiamo voluto porre alcune domande al presidente dell’ordine dei medici, dr. Franco Denti, legate all’anziano oggi. Riportiamo in questo numero la prima parte dell’intervista realizzata da Maria Luisa Delcò. Se ne parla ormai da tempo… invecchiamento della società e qualità di vita per l’anziano. È veramente realizzabile? La nostra società è pronta? Per rispondere alla sua domanda porto alcune previsioni statistiche: entro il 2030 il tasso di anziani rispetto alla popolazione passerà dal 15% al 30%; nel 2020 in Ticino circa 100’000 abitanti avranno più di 65 anni e fra loro l’8% più di 85 anni. Saremo confrontati con una nuova generazione di anziani (tra i 65 e gli 85 anni) ancora indipendenti. Essere anziani oggi significa fondamentalmente avere una prospettiva di vita di alcune decine di anni nei quali è sempre più probabile godere di buona salute, grazie anche ai progressi della medicina. Gli anziani oggi sono quindi solo in parte soggetti bisognosi di assistenza. Sono soprattutto cittadini che sostengono le generazioni più giovani, persone coinvolte nella comunità in attività di volontariato. Gli anziani oggi non possono essere considerati come «categoria isolata», ma si deve integrarli e favorire il loro legame con le altre generazioni in un’ottica di intergenerazionalità. Gli anziani possono offrire, trasmettendo la saggezza maturata, i ricordi personali e collettivi, fiducia e speranza ai giovani. Il «nuovo» anziano e i ruoli … rinnovati; si parla pure di una «nuova età» Sono slogan o tutti o quasi ne sono convinti? I media veicolano un messaggio molto parziale e riduttivo secondo cui gli anziani sono tutte persone o da assistere o giovanili e superattive. Per loro è quindi difficile riconoscersi in una o nell’altra visione, essi sono infatti molto di più. Pensiamo ad esempio al valore economico delle attività svolte dagli anziani. Il lavoro degli anziani infatti, che dalla terza ormai si allunga sulla quarta età, fino alla soglia dei novant’anni, è parte integrante e integrata del modo di funzionare della nostra società. Pensiamo ai nonni che si occupano dei nipoti di genitori lavoratori, ai pensionati che aiutano a gestire gli affari dei figli o ai volontari, che assumeranno una funzione sempre più importante nell’ottica di una politica sociale orientata alla sussidiarietà. Non si tratta di slogan vuoti quindi, ma di una realtà che deve essere compresa e messa a frutto sfruttando sinergie di aiuto intergenerazionale che rinnovino e rafforzino il patto intergenerazionale dove giovani generazioni e anziani concorrano alla realizzazione di una società a misura d’uomo, qualunque sia l’età. GenerazionePiù pubblica ogni anno un Vademecum: per il 2012 il tema è stato appunto quello dell’intergenerazionalità. A questo proposito si è già espresso nel punto precedente, ma in particolare cosa pensa di questo approccio e di questa sinergia tra generazioni? E quali i limiti? Penso che l’approccio di GenerazionePiù, che si fonda sull’intergenerazionalità e sulla sinergia tra le generazioni con l’obiettivo di mantenere gli anziani inseriti il più a lungo possibile nel tessuto socioeconomico e nella società in quanto tale, sia il più concreto e il più adeguato all’evoluzione dei tempi. Abbiamo infatti sempre più anziani in buona salute, pieni di esperienza e di voglia di fare. Bisogna inoltre considerare che, a causa della crisi in atto, necessitiamo di razionalizzare le spese e quindi in qualche modo di passare dall’assistenzialismo nei con- fronti dell’anziano (e non solo) alla sussidiarietà. Il dialogo tra le generazioni si basa su due aspetti ben distinti: il rapporto tra le persone e la solidarietà sociale. Il mantenimento della solidarietà sociale è compito della politica a livello federale: le fasi della vita si sono allungate e si rende quindi necessaria una politica delle generazioni, nel senso di una partecipazione ugualitaria di tutte le età all’economia e alla società. Nel contesto della famiglia: è importante che i bambini e i giovani abbiano una visione migliore dell’invecchiamento, che abbiamo maggior rispetto verso le persone anziane e che siano più coscienti che l’invecchiamento fa parte del naturale procedere della vita. È importante dare supporto alle famiglie, mediante misure e risorse nella solidarietà intergenerazionale, e di valorizzare il lavoro e le donne in questo ambito. Gli spazi educativi sembrano ideali per il passaggio di consegne da una generazione all’altra. L’educazione intergenerazionale costituisce anche un complemento dell’attività educativa. I servizi sociali devono consentire una maggiore integrazione tra generazioni e sinergie che permettano un miglioramento delle risorse, specialmente nell’ambito di quelle umane, a livello di professionisti del settore. È necessario difendere l’idea dell’intergenerazionalità con l’obiettivo di raggiungere una coesione maggiore a livello di comunità. (continua) 18 11 aprile 2013 il Lavoro MOSTRE A LUGANO AL VOLO DA LUGANO Futuro della nuova Lugano Nella conferenza del 7 marzo scorso, il municipale Angelo Jelmini ha presentato gli sviluppi urbanistici futuri della città di Lugano attraverso una serie di documenti visivi. Con dovizia di particolari ha illustrato lo scopo e il futuro del LAC, il polo culturale, i potenziali sviluppi della zona Campo Marzio e Stadio, oltre alle interdipendenze con la cintura della città. Al termine, il relatore è stato sollecitato dalle numerose domande del pubblico presente. Chirurgia della mano Nella conferenza del 20 marzo è stato trattato il tema della chirurgia della mano, argomento importante e che tocca molti anziani. Il Dr. Ivan Tami, specialista FMH in chirurgia ortopedica e apparato locomotorio e in chirurgia della mano, attivo presso la Clinica Ars Medica di Gravesano, ha parlato della cura del tunnel carpale e di diverse patologie che interessano la mano tra cui quella che è un po’ lo spauracchio di molti: l’artrosi. L’utilizzo di materiale video multimediale ha facilitato la comprensione dei temi, non sempre facili da spiegare a voce. La conferenza ha suscitato vivo interesse tra gli oltre cinquanta presenti, numerose le domande rivolte al relatore. Grazie al Dr. Tami per la competenza dimostrata. 30 giugno Villa Malpensata - Riva Caccia 5 Orari: Martedì - Domenica 10-18 Venerdì 10 - 21; Chiuso il lunedì, tranne 20 maggio e 17 giugno fino al Abano Terme- Italia Hotel Salus *** superior Dal 5 al 12 maggio (7 notti) Prezzo per persona: Camera doppia Fr. 890.- Suppl.camera singola Fr. 120.Iscrizioni: GenerazionePiù,Segr. Cantonale, via S. Balestra 19, Lugano. Tel. 091 910 20 21. Agenda Bellinzona ¨¨ Venerdì 12 aprile, Animazione con Coro, ore 14.15, (cambiamento di orario rispetto a quanto pubblicato precedentemente). Casa di riposo Paganini Rè, Bellinzona. ¨¨ Venerdì 19 aprile, ore 14.00, Conferenza con Associazione ATiDU, «Perdita uditiva dell’anziano, come viverla serenamente». Vita Serena, Giubiasco. Venerdì 3 maggio, Coro, ore 14.00 a Vita Serena di Giubiasco. ¨¨ Venerdì 24 maggio, gita alla serra tropicale di Wolhusen (i dettagli seguiranno). Locarno ¨¨ Giovedì 18 aprile, Gita di 1 giorno a Volandia, località Malpensa (MI), Grande Parco e Museo del Volo. Pranzo a Ghemme, ristorante Gufo Nero. Iscrizioni: da subito, tel. 091 751 30 52. Ultimi posti disponibili Corsi di informatica Orari e luoghi di partenza sul volantino. ¨¨ Gita di 5 giorni in Costa Azzurra dal 27 al 31 maggio. Iscrizioni aperte anche alle altre Sezioni; interessati telefonare subito per prenotare l’albergo a Nizza, (termine massimo fine aprile) allo 091 751 30 52 (se non raggiungiamo un numero minimo la gita sarà annullata). ¨¨ Giovedì 2 maggio, Pranzo del 1° giovedì del mese, ristorante Stella a Locarno. Essendo il giorno successivo alla «festa del lavoro» il dessert sarà offerto dalla sezione. Iscrizioni: tel. 091 751 30 52. Introduzione all’uso del PC Lugano ¨¨ Domenica 28 aprile, pomeriggio ricreativo Casa Comunale a Magliaso, con la «corale del Castello di Ponte Tresa». Minimo 10 partecipanti Nuovo corso a Lugano fr. 180, 7 lezioni, mercoledì, ore 14.00-16.30 Lugano – Aula informatica OCST Obiettivi Sapersi destreggiare con mouse e tastiera; gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle Insegnante prof.ssa Marta Bonaglia Humbert Date 24 Aprile, 8, 15, 22 e 29 Maggio 5 e 12 Giugno Aspettiamo le vostre iscrizioni tel. 091 910 20 21! 11 aprile 2013 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger 19 Naturalizzazioni Irrigidimento contro ogni logica Travail.Suisse si dice amareggiata degli inasprimenti decretati dal Consiglio nazionale in merito alla revisione della legge sulla cittadinanza. La decisione invia un segnale negativo soprattutto alle giovani straniere e ai giovani stranieri nonché alle persone provenienti da Paesi terzi. DENIS TORCHE* I l disegno di legge relativo alla revisione del diritto di cittadinanza prevede anche misure positive, come ad esempio l’armonizzazione dei termini di residenza cantonali e comunali, le quali in considerazione della crescente mobilità della nostra società sono da accogliere con grande soddisfazione. Altro fatto positivo degno di nota è la riduzione della durata di residenza dagli attuali 12 a 8 anni con cui la Svizzera si avvicina alle norme vigenti nella maggior parte degli altri Paesi europei. Tuttavia, il disegno di legge prevede anche una misura che incide negativamente: per potere chiedere la naturalizzazione è infatti necessario un permesso di domicilio. Più del 95 per cento delle persone naturalizzate senza permesso di domicilio nella procedura ordinaria provengono da Stati terzi. Il disegno determinerà un calo Da uno studio commissionato dalla Commissione federale della migrazione (CFM) emerge che si attendono 5000 naturalizzazioni in meno all’anno nel caso in cui il permesso C diventasse una condizione necessaria per chiedere il passaporto rossocrociato. Questo valore risulta dal fatto che in Svizzera tra il 1992 e il 2010 il 12 per cento delle naturalizzazioni ordinarie e il 18 per cento delle naturalizzazioni agevolate penalizzano persone detentrici di un permesso B o F e che negli ultimi cinque anni queste percentuali sono aumentate sensibilmente. Se in futuro una domanda di naturalizzazione potrà essere avanzata già dopo 8 (anziché 12) anni, c’è da attendersi 1500 naturalizzazioni in più all’anno, da cui risulta un saldo negativo di 3500 unità. Il disegno di legge del Consiglio federale non è equilibrato e renderà pertanto più complicate le naturalizzazioni. Poco prima che nella sessione primaverile il disegno di legge fosse trattato in Consiglio nazionale, la commissione competente ha rincarato la dose con le seguenti rivendicazioni: durata di residenza di 10 anziché 8 anni; il periodo tra il 10° e il 20° anno d’età non deve più valere doppio; non va più computato il tempo che gli interessati hanno passato in Svizzera a titolo provvisorio. Questi ulteriori ostacoli imposti alla naturalizzazione sono deplorevoli: per determinate Foto: Fotolia Mentre il Consiglio federale si esprime a favore di una naturalizzazione agevolata, il Consiglio nazionale si oppone con le proprie richieste. persone provenienti da Stati terzi e ammesse provvisoriamente diventa ancora più difficile soddisfare i criteri della durata di residenza. Segnale negativo ai giovani La decisione che gli anni tra il decimo e il ventesimo anno d’età per il calcolo della durata di residenza non conteranno più doppio e che gli anni trascorsi in Svizzera a titolo provvisorio non saranno più computati non è ragionevole – né a livello sociale, né a livello economico. A causa di questi irrigidimenti anche i giovani ben integrati si sentiranno esclusi o rifiutati e in Svizzera aumenteranno le persone che non saranno in grado di sbarcare il lunario per il semplice motivo che non possono esercitare un’attività professionale. A causa degli sviluppi demografici e della scarsità di manodopera che si sta profilando, il previsto inasprimento delle condizioni di naturalizzazione è al di fuori di ogni logica. È deprecabile che i partiti politici di centro si muovano in questa direzione sbagliata e antepongano riflessioni meramente politiche all’interesse generale. Molto grave è anche il fatto che si intenda fare del permesso di domicilio una condizione per la naturalizzazione. In questo modo si troveranno svantaggiate soprattutto le persone straniere provenienti da Stati terzi che intendono richiedere la cittadinanza svizzera. Inserzione *responsabile politica migratoria 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio 11 aprile 2013 il Lavoro A nova Responsabilidade Solidária O Caso da «Messe Basel» No ano passado houve inúmeros casos de dumping salarial, em obras da construção civil na Suíça. Sob a pressão dos sindicatos e finalmente também do público, o Parlamento decidiu, em Dezembro 2012, colocar um ponto final nesta situação. MATHIAS REGOTZ* A Syna já informou sobre o caso do novo edifício da «Messe Basel» (Feira de Basileia). Com isto, queremos mostrar-lhe o problema básico, assim como, a nova Responsabilidade Solidária, presente no seguinte exemplo. O novo Edifício da «Messe Basel», erguido num tempo recorde de apenas 22 meses, no valor de 430 milhões, não revelou só a questão da enorme pressão de tempo. Primeiro, o empreiteiro geral HRS Real Estate AG convocou subempreiteiros, que por motivos de pressão de custos, acabaram por reconvocar um enorme número de outros subempreiteiros estrangeiros mais baratos. Só para os trabalhadores de serralharia, foi convocado como primeiro subempreiteiro a Arge Wendeler + Süssen, que por sua vez, reconvocou a JHL Leipzig. Como se não bastasse, esta recorreu à firma eslovaquiana Matmont, a qual de sua parte recrutou trabalhadores de uma empresa húngara. Escusado será dizer que com essas longas cadeias de subcontratação, o controle de salários e condições de trabalho é impossível. Assim, revelou-se também no Outono de 2012, que os trabalhadores eslovenos da Matmont prestavam diariamente 14,5 horas de trabalho e mensalmente até 278 horas. O salário do mês de Outubro não lhes foi pago. Nâo é surpreendente, que devido à enorme carga de trabalho, estivessesem graves acidentes laborais programados, os quais acabaram por suceder. A Syna interviu Neste contexto, a Syna não representou só juridicamente o trabalhador da Matmont que, num acidente na obra da Feira perdeu vários dedos da mão e não pode voltar a exercer a sua profissão de serralheiro. Em nome do trabalhador defraudado, a Syna, também exigiu os seus ordenados em atraso. Exatamente aqui, mostra-se o grande problema da Responsabilidade Solidária, não existente nessa altura: consoante o código de lei, de acordo com o Destacamento de Trabalhadores (EntsG), têm os trabalhadores de empresas estrangeiras destacados na Suíça, que respeitar as condições laborais e salariais mínimas da Suíça. O Art. 5 do EntsG, refere por um lado, que o empreiteiro geral deve obrigar o subempreiteiro a respeitar essas regras. Por outro lado, se o subempreiteiro paga salários baixos (dumping salarial) ou não cumpre com as regras de segurança laboral, o empreiteiro geral é só responsabilizado se não tiver feito essa exigência no contrato. Porém, em todos os contratos das cadeias de subcontratação, estavam mencionadas essas obrigações. Contudo, a Syna não pôde avançar juridicamente contra o subempreiteiro superior, contra o responsável da «Messe Basel», nem contra o empreiteiro geral HRS. «Messe Basel» negociou Devido a uma carta aberta, endereçada à «Messe Basel» e enviada a todos os deputados de Berna, assim como também aos de Basileia, foi focado o destino do esloveno acidentado. A responsabilidade solidária não é apenas um problema financeiro, pois, por detrás estão destinos humanos. Além disso, Deputado Federal Schneider-Ammann queria ordem no estábulo ERNST ZÜLLE* E m Dezembro de 2012, o Deputado Federal Johann N. SchneiderAmmann, anunciou a mudança da lei e falou claramente. Ele queria «ordem no estábulo»! Mesmo os maiores críticos da responsabilidade solidária, que são os representantes da associção dos empreiteiros, anunciaram apoiar a mudança da lei, para futuramente poder ser usufruída. O Secretariado de Estado da Economia (seco) em trabalho conjunto com a Syna e outros par- ceiros sociais, elaboram o decreto lei. A partir de Julho de 2013 deverá entrar em vigor o decreto lei definitivo. Em caso de infração, com este instrumento, os orgãos de segurança podem combater mais facilmente os empreiteiros gerais e os subempreiteiros. A nova responsabilidade solidária protege os trabalhadores de dumping salarial, assim como, as empresas de renome no mercado altamente competitivo. *Secretário sentral das Obras Públicas a Syna pôde exigir o registo de uma penhora aos construtores do edifício, para garantir os salários dos trabalhadores eslovenos. No final de 2012, a «Messe Basel» cedeu à pressão e optou pelo pagamento voluntário de uma indemnização à vítima, bem como, os salários em atraso aos trabalhadores eslovenos. Com a nova Responsabilidade Solidária, o empreiteiro geral passa a ser responsável por todos os subempreiteiros, numa cadeia de subcontratação. Ele pode somente libertar-se da responsabilidade, se conseguir provar, que tomou os devidos cuidados em cada atribuição de trabalho. Uma simples cláusula que indica que a empresa subcontratada deve consultar o código de lei EntsG, futuramente não é suficiente. Se esta responsabilidade solidária no Outono de 2012 fosse já existente, a Syna, teria tido a possibilidade de um procedimento jurídico direto. *Chefe de Serviços Jurídico 11 aprile 2013 il Lavoro Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Coni Soler 21 Jóvenes Sin papeles no hay Aprendizaje Tres posiciones y una iniciativa parlamentaria exigieron en la sesión de primavera para los jóvenes en situación ilegal, el derecho a un aprendizaje. El Consejo Nacional rechazó toda discusión y dejó a todos los jóvenes en situación ilegal colgando todavía en empleos precarios. E l Comité de Asuntos Estatales (SPK) del Consejo Nacional rechazó todas las iniciativas anteriores en los cantones de Basilea-Ciudad, Jura (cada 17 votos contra 8) y Neuchâtel (16 contra 9) y la iniciativa parlamentaria del Consejo Nacional de Sylvie Perrin Jaquet de Neuchâtel con 13 votos a favor, 11 en contra. Los resultados muestran, que el tema no es tan controvertido. Sin embargo, parece que desencadena la preocupación sobre todo para los parlamentarios burgueses. Inserzione Legislación uniforme Las iniciativas requirieron que deben ser creados los fundamentos jurídicos que permitan que los jóvenes sin residencia legal en Suiza puedan completar su aprendizaje. En la actualidad, el que los jóvenes indocumentados pueden efectivamente realizar estudios serán excluidos del sistema dual de formación profesional, sin embargo y de acuerdo con la minoría de la Comisión, esta exclusión tiene un efecto negativo en los jóvenes, porque se ven obligados a un aislamiento social. A través de un diploma de aprendizaje, en el caso de un fallo posterior podrían establecerse en el país de origen o en un tercer país. Muchas ciudades y pueblos ya tienen soluciones pragmáticas - la minoría está convencida, sin embargo de que las normas uniformes tendrían sentido. Incentivos erróneos La mayoría de la Comisión rechazó la iniciativa porque consideran que el problema no se puede resolver satisfactoria- mente con una disposición legal. A través de la Convención Europea de Derechos Humanos, se establece el derecho al respeto de la vida familiar y la prohibición de factores sobre la admisión de la separación de las familias, los jóvenes interesados que justifiquen profesión docente tendrán derecho a residencia para toda su familia y en última instancia conduce a una legalización general. El ablandamiento de la Ley de extranjería en este punto tendría un efecto adverso, un efecto en cadena sobre otros aspirantes a inmigrantes sin estatus de residencia legal. Por último, las empresas de formación vivirían constantemente con el riesgo de la acción penal. La Comisión toma nota de que en virtud de la legislación aplicable, hoy en día ya es posible en los casos justificados de regulaciones difíciles. Mercado de trabajo En 2010, el parlamento casi decidió que los jóvenes indocumentados podían hacer un aprendizaje. En los últimos tres años, sin embargo, el estado de ánimo se inclina. Además de la SVP, que ya estaba en contra de la profesión docente, ahora FDP y la Asociación Sindical Suiza (SGV) se encargan de la formación de los indocumentados críticamente. Para el SGV sería una gran responsabilidad imponer a las empresas de formación que contratan a los jóvenes sin papeles. En caso de problemas, las granjas estarían en una zona gris legal. Vale la pena para muchas empresas el preparar aprendices, que no pueden ser empleados después. Al mismo tiempo, el SGV teme que la profesión docente para indocumentados obtener automáticamente un avance de la legalización. Por otro lado, existen SP, CVP, y los sindicatos. Para los defensores, especialmente es de suma importancia la igualdad de los emigrantes indocumentados en relación con la escuela y la educación. Traducción: Coni Soler 22 Recensioni 11 aprile 2013 il Lavoro Film Bianca come il latte, Rossa come il sangue «Ognuno di noi ha avuto un educatore. Di che cosa gli è debitore? Di un risveglio. Prima camminavamo attraverso la vita, senza sapere che cosa fosse la vita veramente. Poi, l’educatore ci ha strappato dal sonno». RAFFAELE CHIARULLI S i adattano bene le parole del sacerdote e filosofo polacco Józef Tischner all’idea che guida la narrazione di Bianca come il latte, Rossa come il sangue, adattamento cinematografico del romanzo di Alessandro D’Avenia, che segna l’esordio al cinema della Lux Vide, casa di produzione televisiva nota per Don Matteo e per tante biografie di poeti, santi e navigatori. Protagonista del film è Leo, un simpatico sedicenne che, come tanti ragazzi della sua età, si divide tra partite di calcetto, corse in bicicletta con la musica dell’ipod nelle orecchie, compiti copiati, partite di ping pong, amicizie indissolubili, primi turbamenti amorosi. La sua vita cambia quando finalmente, dopo mille esitazioni, si decide a dichiararsi alla bellissima Beatrice, una ragazza più grande che frequenta la stessa scuola. È a questo punto che la vita di Leo cambia: non perché Beatrice corrisponda o meno il suo amore ma perché, con sgomento, il ragazzo scopre che la sua Inserzione amata soffre di leucemia e probabilmente è destinata presto a morire. La realtà, in tutta la sua durezza, e senza fare sconti, entra nella vita del ragazzo, che fino ad allora aveva vissuto nella più completa spensieratezza. Delle due risposte possibili, se chiudersi a riccio ritenendosi in credito con la vita oppure aprirsi al reale, accettando che la crescita verso l’età adulta passi anche attraverso il dolore, Leo sceglierà prima l’una e poi l’altra. Aiutato in questo passaggio dalla stessa ragazza (che da sogno proibito diventa una vera Beatrice dantesca) e – chi l’avrebbe mai detto – da un professore, un supplente d’italiano di cui non sapremo mai nulla, neanche il nome (come già nel romanzo, per non mitigare una funzione archetipica volutamente cristallizzata, perché vista attraverso gli occhi del protagonista). L’educazione, insomma, diventa protagonista di un risveglio, non si limita al prontuario di regole da seguire ma si sostanzia come un’introduzione profonda alla realtà. Una realtà, tra l’altro, che non erge pudici paletti, ma è capace di comprendere e accogliere, sia pure in maniera burrascosa, anche il trascendente. È una vera sorpresa che un film italiano riesca a raccontare questa storia senza improvvisi rovesci sentimentalisti o cadute nel cinismo. Giacomo Campiotti, attivo negli ultimi anni soprattutto in televisione (Preferisco il Paradiso, La figlia del capitano, Maria di Nazareth; la sua ultima regia cinematografica, Mai più come prima, risale al 2005) ha spiegato di aver girato il film «ad altezza di ragazzo», assecondando anche nella fotografia e nella composizione delle inquadrature le idealizzazioni, gli schematismi e i bruschi cambi di umore tipici dell’adolescenza (scelta simile, per certi versi, alla scrittura mimetica del romanzo, in cui Alessandro D’Avenia ha simulato il linguaggio e le esagerazioni che possono esserci nel diario di un sedicenne). Fabio Bonifacci, che ha scritto la sceneggiatura in coppia con l’autore del romanzo, ha saputo aggiungere da par suo note ironiche e umoristiche, lì dove ce n’era bisogno, e ha contribuito a rendere visive le scene che nel libro erano discorsive (il confronto decisivo tra il mentore e l’allievo non avviene durante una passeggiata in strada ma sul ring, durante un allenamento di boxe). Il risultato del mescolarsi di queste diverse sensibilità è un film atipico e originale, che sembra tenersi in equilibrio danzando sulle punte, e che stupisce per la freschezza e la sincerità. Una vera boccata d’ossigeno nel panorama del cinema nazionale, per il ritratto che sa fare dell’adolescenza: un ritratto finalmente aperto alla speranza – che, come detto, non nega l’ipotesi religiosa – e spogliato dei pesanti luoghi comuni a cui per anni ci ha abituato certa pessima narrativa (per cui, curiosamente, il film sembra assomigliare più ad alcuni prodotti d’oltreoceano che hanno come tema la crescita e l’educazione). Alcuni puristi potrebbero non apprezzarne lo stile narrativo e di ripresa, che sembra debitore molto della prassi televisiva a cui sono abituati regista e produttori, ma non potranno non amare i personaggi, grazie all’efficace interpretazione dei bravi e giovanissimi attori: forse Luca Argentero (che interpreta il prof), versato nelle parti brillanti, deve crescere ancora molto come attore drammatico. Il suo ruolo, però, è marginale e non inficia minimamente l’alchimia che si crea tra Filippo Scicchitano – una certezza, ormai, più che una promessa – Gaia Weiss, di grande naturalezza nel ruolo non facile della donna angelicata da «dolce stil novo», e soprattutto Aurora Ruffino, dolcissima e pimpante nel ruolo di Silvia, l’amante non corrisposta. Senza dubbio, la miglior amica che tutti noi avremmo voluto avere. Un film pensato per gli adolescenti, senz’altro, ma che non mancherà di conquistare gli adulti (tra i fan del libro ci sono tantissimi educatori e insegnanti), tutti quelli che ricordano con nostalgia le risate e le lacrime dei tempi del liceo e che credono, con Giovanni Paolo II, che «la vita è la realizzazione del sogno della giovinezza». Scheda: Bianca come il latte, Rossa come il sangue (id.) Italia 2013, 102’ Genere: Drammatico Regia di: Giacomo Campiotti Cast principale: Filippo Scicchitano, Gaia Weiss, Aurora Ruffino, Luca Argentero Tematiche: amicizia, amore, adolescenza, educazione, scuola Target: da 14 anni. Consigliato. http://www.sentieridelcinema.it/recensione. asp?ID=2033 Giornale Aperto 11 aprile 2013 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Cosa e come fare per ottenere la pensione di anzianità italiana? Sono una lavoratrice frontaliera, compirò 55 anni quest’anno e sono quasi trent’anni che lavoro in Svizzera. In precedenza ho lavorato in Italia per circa 7 anni. Vorrei sapere se è possibile ottenere la pensione italiana di anzianità e a partire da quale data. Grazie e cordiali saluti. Antonia G. Carissima Antonia, ti consiglio prima di tutto di prendere contatto con il nostro ufficio di Locarno (numero di telefono 091 7513052) per prendere un appuntamento con i nostri operatori, che provvederanno a verificare la tua posizione assicurativa italiana e svizzera. Una volta che avremo ricevuto gli estratti contributivi da parte di entram- bi gli stati saremo in grado di indicare, nel tuo specifico caso, quale sarà la prima possibilità di pensionamento secondo le vigenti leggi italiane. Tieni comunque prsente che nel 2013, per accedere alla pensione anticipata (ex anzianità), a prescindere dal raggiungimento dell’età anagrafica, sarà necessario possedere un’anzianità contributiva di 42 anni e 5 mesi per gli uomini oppure di 41 anni e 5 mesi per le donne, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi. Fino al 31 dicembre 2015 le donne però, possono ottenere la liquidazione della pensione di anzianità con almeno 35 anni di contributi e 57 anni di età, se lavoratrici dipendenti, o di 58 anni, se lavoratrici autonome. In presenza di tali requisiti occorre che le interessate acconsentano alla liquidazione della pensione calcolata esclusivamente con il sistema «contributivo». Un cordiale saluto. Roberto Crugnola Coordinatore Inas Cisl Svizzera Email diretta: [email protected] Email: [email protected] Ufficio operativo: Via Giuseppe Lanz 25 6850 Mendrisio Tel. +41 91 6460701 Fax +41 91 6460722 Email Ufficio: [email protected] VITA NOSTRA Felicitazioni • a Mirko Butti, socio Edilizia Luganese, e a Fabiana Vazzanino, per la nascita di Mattia, al quale facciamo gli auguri per una vita ricca di tante cose belle. • ad Alessandro Valsecchi, socio Metalcostruttori, e a Valeria Antonietti per la nascita di Sophie-Denise, con tanti auguri di ogni bene. • a Marco Alberto Di Gangi, socio sezione Cliniche segretariato Sopraceneri - Locarno, e alla moglie Manuela, per la nascita di Samuele, al quale auguriamo un futuro sereno e gioioso. • a Sonia Invernizzi, socia settore Alberghi, e a Daniele Vanoni, per la nascita di Nicholas, al quale facciamo tanti auguri per un futuro ricco di gioia e serenità. • a Cristian Sala Combi di Colonno, socio settore Edile, e ad Anna, per la nascita di Luca, al quale auguriamo ogni bene accanto ai genitori e al nonno Arnoldo, socio segretariato del Luganese. Auguri • a Christian Lamprecht, socio Dipendenti Stato, e a Lisa Marie Martilotta, che lo scorso 16 marzo si sono uniti in matrimonio. Alla giovane coppia l’augurio di un futuro meraviglioso. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti e Giorgio Donini tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Condoglianze • al marito Daniele, ai genitori Mary e Daniele Clerici, alla sorella Cristina, ai suoceri Rita, socia GenerazionePiù, segretariato Sopraceneri e Luigi, ai familiari e parenti tutti, per la prematura scomparsa della loro cara Verena Quatraccioni. • ai familiari di Tiziano Franzini di Cantello, socio segr. Mendrisio, deceduto nelle scorse settimane. • al fratello Antonio Snider, ai parenti tutti, per la scomparsa di Mariuccia Franscini, socia GenerazionePiù. Mariuccia è stata assieme al marito Natalino socia fondatrice della sezione anziani OCST Regione Tre Valli. La ricordiamo per l’impegno e la dedizione profusi nella nostra associazione. • a Giampiero Corsalini di Sumirago, socio segretariato Mendrisio, ai familiari tutti, per la morte del caro papà. • alla moglie Maddalena, ai figli Antonio e Rossano, alla sorella Giuseppina, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Antonio Rizzo, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • alla figlia Rita, al genero Luca Delmenico, socio settore Elettricisti, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Rosita Luraschi. • alla moglie Marilena, alle sorelle Giovanna e San- Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 24’780 copie dra, ai cognati Edy Paolucci e Antonio Bordon, socio GenerazionePiù, per la scomparsa del loro caro Luigi Ballinari. • al collega Nino Monza, responsabile del CAST, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del caro suocero Arcangelo Monza. • a Vincenzo Rodà, socio sezione GenerazionePiù Anziani OCST segretariato Sopraceneri - Locarno, per la morte della cara moglie Edith Rodà Bächli. • a Pietro Croci, socio segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la morte del fratello Vito. Permanenza OCST Stabio Via Giulia (di fianco alla Migros) tel. 091 647 14 14 Orari d’apertura Martedì: 12.30 - 15.00 Giovedì: 16.00 - 18.00 Signora iraniana per preparazione pranzi e cene a base di cucina iraniana per piccoli e grandi gruppi.Tel. 076 4567108. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali Mettiamo a vostra disposizione le nostre sedi e il nostro personale qualificato per garantirvi ottimi servizi in diversi campi: Tutela dei lavoratori Formazione L'OCST fornisce gratuitamente agli affiliati assistenza giuridica e legale in materia di diritto del lavoro, previdenza, assicurazioni sociali e contratti di locazione. Diversi tipi di formazione disponibili presso il Centro Formazione Professionale (CFP) dell'OCST: - Aggiornamento e perfezionamento professionale. - Corsi di lingue e informatica. Assistenza agli associati La consulenza assicurativa dell'OCST (CAST), forte di una decennale esperienza nella gestione dell'assicurazione malattia offre altre alla consulenza nella scelta della soluzione assicurativa più adeguata anche la mediazione nei confronti delle compagnie di assicurazione. I professionisti del sindacato sono a vostra disposizione anche per aiutarvi nella compilazione della dichiarazione dei redditi. Sostegno alla terza età e agli invalidi Indennità in caso di perdita di lavoro Servizi alle famiglie La Cassa di Disoccupazione Cristiano Sociale è la prima in Ticino per rappresentatività e garantisce pagamenti giornalieri agli assicurati. L'Associazione GenerazionePiù dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti delle pratiche amministrative e legali inerenti la condizione delle persone anziane, combatte contro la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine. Presso i nostri centri di vacanza organizziamo colonie estive per far vivere ai vostri figli un'esperienza unica a prezzi modici. Domanda di adesione all'OCST Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST! Indirizzo L'OCST è firmataria dei contratti collettivi di lavoro in tutte le categorie professionali ed è il sindacato più rappresentativo del Ticino. Nap Città Mettiamo a disposizione i nostri segretariati e le nostre sedi in ogni regione del Cantone per difendere e sostenere i lavoratori. Telefono Email Data di nascita Segretariato cantonale Lugano, via Balestra 19 091 921 15 51 [email protected] www.ocst.com Stato civile Nazionalità Professione Ditta Permanenze dichiara di aderire all'Organizzazione cristiano-sociale ticinese accettandone gli statuti. Luogo e data Firma Compilare e inviare a: Segretariato cantonale OCST, Via Balestra 19, 6900 Lugano Sedi OCST Bellinzona, Piazza G. Buffi 4 Biasca, Contr. Cav. Pellanda Chiasso, Via Bossi 12d Lamone, Via Cantonale Locarno, Via Lavizzari 2 Lugano, Via Balestra 19 Mendrisio, Via Lanz 25 (telefonare per appuntamento) Grono (GR), CH-6537, 091 8271396 Stabio, Via Giulia, 091 6471414 Cannobio (Italia), Via D.Uccelli 22, +39 032371086 Lavena Ponte Tresa (Italia), Via Marconi 59, +39 0332551281 Porlezza (Italia), Via Osteno 1, +39 034461687 Santa Maria Maggiore (Italia), Palazzo municipale, +39 0332531767 091 8214151 091 8730120 091 6825501 091 9660063 091 7513052 091 9211551 091 6405111