Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 23 febbraio 2006 - Anno LXXIIX - N. 3 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com Prossimo numero: 9 marzo 2006 Il 12 marzo alle urne Artigianato in difficoltà No ai tagli, Sì al divieto del fumo pagina 2 La denuncia dei sindacati Statali: stipendi e Lord Microimprenditorialità Le richieste dell’OCST L’esperienza di Petra e Christine pagina 11 pagina 3 pagina 5 I tagli alla sanità, alla socialità e alla scuola decisi dal Governo e dal Parlamento ticinesi vanno a colpire servizi essenziali, penalizzando le fasce più deboli della popolazione. SINDACATO ATTIVITÀ 2 23 febbraio 2006 ■ REFERENDUM DEL 12 MARZO «No» ai tagli a sanità, socialità e scuola per preservare i servizi Renato Ricciardi onsiglio di Stato e Gran Consiglio hanno - una volta ancora - deciso di imporre una misura di risparmio ai settori della socialità, della sanità e della scuola. E lo hanno fatto limitando in modo lineare i contributi pubblici agli istituti comunali, alle associazioni e fondazioni private (per un risparmio di 14 milioni di franchi quest’anno e di 25 milioni nel 2007). C Colpire linearmente ha limiti evidenti. Penalizza tutti allo stesso modo, non valorizza chi usa bene le risorse finanziarie e ha Non bisogna dimenticare che quando si decidono misure di risparmio come quella in votazione, sono in gioco delle persone una visione progettuale nella sociosanità. Deresponsabilizza, perché toglie qualsiasi possibilità per una collaborazione efficace anche sul piano della migliore finalizzazione dei mezzi disponibili. Priva di valore, in definitiva, il nuovo sistema di finanziamento basato sui contratti di prestazione che sono stati voluti per negoziare e controllare la spesa e per garantire un’effettiva maggiore autonomia degli enti in un’ottica sussidiaria allo Stato (e non certo per interventi di riduzione lineare e unilaterale di prestazioni e salari). Dall’esito della votazione del 12 marzo dipende la qualità del servizio alle persone maggiormente bisognose di assistenza e di cure, come gli anziani, gli ammalati e gli invalidi. Le ristrettezze finanziarie di questi anni hanno già portato a provvedimenti di contenimento della spesa e un aggravio supplementare eserciterebbe ricadute negative sul servizio alle persone. Peraltro i provvedimenti di risparmio hanno già inciso sui dipendenti in termini salariali e di carico di lavoro. Nel 2007 saranno sicuramente a rischio altri posti di lavoro. La scelta del Governo urta anche per le carenze del metodo di lavoro sul versante del risanamento delle finanze cantonali. Oltre a essere stata adottata senza un adeguato coinvolgimento degli enti interessati, prevede un taglio lineare, che non risponde ad alcun criterio di discernimento e di priorità. I risparmi non sono nemmeno collocati in una prospettiva che ne indichi lo sbocco finale per chi amministratori e personale - si trova a dovere, suo malgrado, lavorare in una condizione di incertezza finanziaria e occupazionale. Non nego la possibilità di contenere i costi. Molto meglio sarebbe stato chiedere ai responsabili dove è possibile farlo, invece di imporre dall’alto una misura lineare. Enti pubblici, associazioni e fondazioni private sono stati messi in una condizione di incertezza, che deve essere corretta con un voto contrario al decreto legislativo. Soltanto così - coinvolgendo attivamente le parti interessate - si potrà trovare il consenso su provvedimenti di razionalizzazione della spesa sociale in un’ottica che faccia prevalere il diritto all’educazione e al lavoro delle persone più deboli (gli anziani, gli invalidi, gli ammalati) e non il semplice risparmio. È giusto, perciò, che ven- gano penalizzati i più deboli della società, e in particolare coloro che non hanno scelto la condizione in cui si trovano? È importante che ci ricordiamo sempre chi andiamo a toccare quando adottiamo misure di risparmio. Ritengo che dobbiamo continuare il nostro impegno in favore di queste persone facendo leva su quello che loro stesse e i familiari possono dare, ma non dimenticando che, quando si decidono misure di risparmio come quella in votazione, sono in gioco delle persone. Se vogliamo preservare queste condizioni dobbiamo votare NO il prossimo 12 marzo. «Sì» al divieto del fumo a tutela della salute dei lavoratori Gianni Guidicelli a votazione del 12 marzo sull’introduzione del divieto del fumo nei locali pubblici, sta sollevando un’accesa discussione, come già avvenuto in Parlamento, tra chi ritiene siano lese le libertà individuali e chi vuole tutelare la salute pubblica. Le preoccupazioni per la salvaguardia della salute e la tutela dal fumo passivo, emerse in questo dibattito, sono indirizzate quasi esclusivamente sui clienti dei bar e ristoranti. Su chi, per periodi più o meno lunghi e probabilmente nemmeno tutti i giorni, si trova a dover respirare il fumo di altri. È provato, e non è messo in discussione da nessuno, che il fumo passivo è un atto dannoso alla salute; lo è quindi a maggior ragione per chi, da un minimo di otto ore il giorno, per cinque giorni la settimana, per undici mesi l’anno e, probabilmente, per diversi anni, è costretto a subire un simile atto dannoso per la sua salute. È evidente che mi riferisco ai lavoratori L della ristorazione che nelle tesi delle opposte fazioni sono quasi totalmente dimenticati. Invece i lavoratori della ristorazione sono quelli più esposti alla problematica del fumo passivo; lo dimostra il risultato di un’indagine a livello svizzero, effettuata dall’organizzazione di categoria Hotel & Gastro Unione, tra il personale della ristorazione: tre lavoratori su quattro hanno dichiarato di volere dei ristoranti e dei bar senza fumo per proteggere la loro salute. «La politica deve smetterla di voler prescrivere tutto a tutti». Inizia con questa citazione del consigliere di Stato di Basilea Campagna, Erich Straumann, il rapporto al Gran Consiglio dei deputati contrari al divieto. Ma la politica ha prescritto, e credo che tutti concordano su questa esigenza, che il datore di lavoro deve proteggere la salute dei lavoratori. Queste prescrizioni sono contenute nel Codice delle Obbligazioni e nella Legge sull’assicurazione contro gli infortuni. Nell’Ordinanza III della Legge sul lavoro viene pure indicato che «il datore di lavoro deve provvedere, nel quadro delle possibilità dell’azienda, affinché i non fumatori vengano preservati dal fumo di altre persone». Molti datori di lavoro, sia pubblici sia privati, hanno già vietato totalmente il fumo sul posto di lavoro, negli uffici, nelle aziende, nelle scuole eccetera. Nel settore della ristorazione l’unico modo per riuscire finalmente a rendere operativa questa misura di protezione, in vigore da oltre dieci anni, può esser unicamente quella di vietare totalmente il fumo negli esercizi pubblici. Generalmente le donne fumatrici in gravidanza, su indicazione del loro medico e per una giusta preoccupazione nei confronti del loro figlio che sta per nascere, evitano di fumare almeno durante il periodo della gravidanza. Come possono nella situazione attuale le lavoratrici della ristorazione preoccuparsi e tutelare la salute del loro nascituro? I fumatori dovrebbero accettare il divieto non come una limitazione della loro libertà, ma come segno di rispetto verso gli altri e verso chi nei bar e nei ristoranti è occupato al servizio della clientela. SINDACATO ATTIVITÀ 23 febbraio 2006 3 ■ STATALI Il progetto di riforma della politica del personale non va accantonato nell’ambito del sondaggio OCST l comitato del sindacato OCST ha ritenuto che un sistema retridei dipendenti dello Stato è torbutivo basato sulla valutazione nato nuovamente sul progetto di delle prestazioni non consente di revisione della Legge sull’ordinaperseguire maggiore efficienza mento dei dipendenti dello Stato e L’OCST dice ed efficacia del servizio al pubblidella Legge sugli stipendi. Al termico (come dimostra il fallimento di ne di tre incontri a livello tecnico tra alla direzione per obiettivi analoghi sistemi premianti applila Sezione delle risorse umane e i cati negli scorsi anni in importanti sindacati, anche il Governo ha al colloquio di valutazione delle prestazioni aziende federali o in altri cantoni ripreso negli scorsi giorni l’esame svizzeri). del progetto di riforma della politica alla retribuzione legata al merito del personale, che giace nei casSÌ AL BLOCCO setti da qualche anno. alla non concessione dell’aumento annuale DELL’AUMENTO ANNUALE Nel 2002 l’OCST aveva condotto IN CASO DI PRESTAZIONI un’inchiesta tra il personale dello in caso di prestazioni insufficienti INSUFFICIENTI Stato. Il sondaggio di opinioni (oltre La decisione di non concedere 400 risposte) aveva permesso di l’aumento annuale su proposta raccogliere valutazioni e attese, pendio sulla base di un concetto di «qualità del funzionario dirigente in caso di provate preche hanno orientato la posizione del sindacato delle prestazioni» del proprio collaboratore stazioni insufficienti del collaboratore è la e che sono ancora oggi attuali. può, invece, essere considerato arbitrario. meno arbitraria e la più giustificabile nei conLasciare al suo discernimento la proposta di fronti di chi non dimostra di svolgere responsaSÌ ALLA DIREZIONE PER OBIETTIVI concedere un adeguamento dello stipendio bilmente i propri compiti. La valutazione delle La direzione per obiettivi può costituire uno non è ipotizzabile senza creare oggettive prestazioni e la decisione di mancato aumento strumento efficace di gestione dell'attività in un disparità di trattamento. Il sistema di valutazioannuale deve però poter essere oggetto di servizio pubblico. Implica tuttavia un'adeguata ne delle prestazioni contiene infatti una fragireclamo a un organo neutrale. valutazione preventiva (in quali servizi possolità intrinseca non irrilevante, ossia la difficoltà no essere fissati degli obiettivi? Quale genere di applicarlo correttamente e soprattutto in un IN CONCLUSIONE di obiettivi e per quali funzioni?) e un'adeguata modo che non crei delle differenze soggettive L’OCST lamenta un peggioramento del preparazione (formazione di chi fissa gli obietdi valutazione. clima interno di lavoro intervenuto in questi tivi e deve valutarne il raggiungimento). Una maggioranza molto chiara (oltre due anni nell’amministrazione cantonale. È perciò dipendenti su tre) del campione intervistato necessario un impegno maggiore del ConsiSÌ AL COLLOQUIO glio di Stato per valorizzare e motivare i collaDI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI boratori a livello di condizioni di lavoro (a cosa Anche il processo di valutazione delle presono serviti i ripetuti tagli salariali attuati in questazioni può essere ritenuto uno strumento di sti anni?), di responsabilizzazione individuale valorizzazione dell’attività svolta dal dipendene di team e di mobilità interna. te e ancora di più dal team, di dialogo e di conIn particolare, una decisione di imporre un fronto tra colleghi e con i superiori. nuovo sistema retributivo in base al merito generalizzato a tutti i dipendenti provocherebUN SISTEMA PER RICONOSCERE be conseguenze dannose oltre che sulle relaIL LAVORO DEL TEAM zioni sindacali anche a livello di rapporti di colUna parte significativa dei collaboratori che laborazione. hanno risposto al questionario OCST desiderava fosse introdotto di principio un sistema LE RIVENDICAZIONI DEL PERSONALE per riconoscere il lavoro dell’equipe e che preL’OCST rilancia, infine, i temi rimasti aperti miasse l’intero team, rilevando come il riconoda anni e sui quali chiede una presa di posiscimento del lavoro d’insieme dell’unità lavorazione al Consiglio di Stato. In particolare: tiva costituisce una fonte importante di motiva- la diminuzione della durata del lavoro (40 zione. ore) o la concessione di una settimana suppleAnaloga osservazione si ritrova nel rapporto mentare di vacanza, finale sui risultati del sondaggio (questa volta - il ripristino dell’indennità per economia della Sezione delle risorse umane) condotto domestica (in un’ottica di sostegno dei redditi presso gli impiegati dell’Amministrazione candei dipendenti con oneri di famiglia e con figli), tonale nel 2000. Secondo le persone del cam- la rivalutazione delle indennità. pione favorevoli a un sistema di riconoscimento dell’operato del team, «una gratifica a livello IL RIMBORSO DELLE SPESE di team è fonte di motivazione e spinge a una DEI VIAGGI DI SERVIZIO maggiore collaborazione fra i membri del grupSu quest’ultimo aspetto si fa osservare che po» (pag. 44). ai dipendenti dello Stato si riduce lo stipendio e L’OCST si esprime tuttavia per un’applicaper di più si chiede di assumersi costi generalzione graduale delle nuove metodologie di mente a carico del datore di lavoro. Ci riferialavoro in modo da garantire l’affinamento dello mo alle nuove disposizioni relative alle spese strumento e il coinvolgimento dei collaboratori. di trasferta per i viaggi di servizio, che non venIn questo periodo dovranno essere attivati gono più rimborsate per distanze inferiori a programmi formativi differenziati per i collabodieci chilometri. ratori e i funzionari dirigenti. L’OCST chiede di rivedere il regolamento (modificato unilateralmente dal Consiglio di NO ALLA RETRIBUZIONE Stato) in un’ottica di corretto riconoscimento GENERALIZZATA LEGATA AL MERITO dei costi effettivi di trasferta dei dipendenti e Attribuire al funzionario superiore la facoltà dei docenti. di proporre di riconoscere degli aumenti di sti- I Revisione LORD e Legge stipendi SÌ SÌ NO SÌ SINDACATO ATTIVITÀ 4 23 febbraio 2006 ■ FRONTALIERI E DISOCCUPAZIONE L’indennità per il 2005 sarà pari al 50 per cento del salario lordo Giancarlo Bosisio seguito dell’entrata in vigore degli Accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione europea, sono state introdotte alcune modifiche in merito alla richiesta del trattamento di disoccupazione per i lavoratori italiani che hanno lavorato in Svizzera con permesso frontaliero o stagionale. Per ottenere la prestazione è ora necessario produrre un nuovo formulario, il modello E 301 (oltre ai precedenti che restano invariati) che potrà essere rilasciato a seguito della presentazione alla cassa disoccupazione svizzera di un attestato compilato dal datore di lavoro. Il modulo da presentare all’Inps è disponibile negli uffici dell’OCST. Va ricordato altresì che possono essere inviati solo modelli originali, mentre non saranno ritenuti validi gli attestati redatti utilizzando fotocopie del modello. In caso di licenziamento, i passaggi A necessari per ottenere l’indennità di disoccupazione per i lavoratori frontalieri sono i seguenti: 1. annunciarsi al più presto possibile al Centro per l’impiego (vecchio ufficio di collocamento) della propria provincia; 2. fare compilare al datore di lavoro i formulari di colore giallo e viola; 3. presentarsi alla Cassa disoccupazione dell’OCST più vicina con i formulari compilati, per ottenere il formulario europeo per il trattamento di disoccupazione (modello E 301); 4. presentare domanda di disoccupazione alla sede Inps competente allegando: ricevuta iscrizione al Centro per l’impiego; certificato di stato di famiglia oppure autocertificazione; copia del permesso di lavoro; codice fiscale; attestato del datore di lavoro (formulario giallo); copia della lettera di licenziamento; modello E 301 compilato dalla cassa disoccupazione OCST. Le domande dirette all’Inps per ottenere le prestazioni devono essere presentate entro 60 giorni dalla data di iscrizione al Centro per l’impiego del luogo di residenza. Il trattamento speciale di disoccupazione decorre dal giorno di iscrizione del lavoratore nelle liste di collocamento e ha termine dopo 360 giorni. Spetta il 50 per cento del salario lordo. Il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione n. 470 adottata in data 14 dicembre 2005, ha determinato ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 giugno 1997, n. 147, l’importo provvisorio della prestazione per l’anno 2005 da erogare ai lavoratori frontalieri italiani in Svizzera, il cui rapporto di lavoro è cessato nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2005. Tale importo è stato fissato nella misura del 50 per cento del salario lordo medio annuo sottoposto a contribuzione, percepito in Svizzera nell’anno precedente lo stato di disoccupazione. Il salario lordo è comprensivo di eventuali indennità per malattia e infortunio, ma non comprende gli assegni familiari. ■ POLITICA ■ ENTE OSPEDALIERO CANTONALE Un Ccl per il personale di pulizia? Riclassificati gli assistenti di sala operatoria l Consiglio di Stato ha risposto all’interrogazione dei deputati Giuliano Butti, Gianni Guidicelli e Renato Ricciardi in merito alla privatizzazione del personale di pulizia. I parlamentari avevano sollevato la questione del mancato pagamento dei salari di un paio di mensilità e degli oneri sociali da parte di una ditta che ha ricevuto in appalto la pulizia di alcuni uffici amministrativi e alla Supsi di Manno. Chiedevano al Governo se non fosse opportuno imporre un contratto collettivo o un contratto normale di lavoro per evitare possibili abusi. «Il Cantone è attento all’evolvere della situazione - si legge nella risposta del CdS - Qualora fossero accertate situazioni concrete e di ripetuto palese abuso, il Consiglio di Stato si attiverà nel senso auspicato dall’interrogazione, con un intervento mirato volto alla richiesta di un contratto di lavoro nel settore della pulizia, tenendo anche conto di quanto verrà intrapreso dagli altri Cantoni e dalla Confederazione». Filippo Belotti I FORMAZIONE I nuovi corsi del Cfp i nuovi corsi del Centro di formazione professionale dell’OCST (Cfp). E cco INFORMATICA Introduzione all’informatica, dal 28 febbraio al 6 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Excel per principianti, dal 14 marzo al 13 aprile, martedì e giovedì, dalle 13 alle 15.30, 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. Power Point per principianti, dal 6 marzo al 12 aprile, lunedì e mercoledì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. OCST aveva ricevuto l’anno scorso una segnalazione da parte della Commissione interna dell’Ospedale «La Carità» di Locarno riguardante la problematica degli assistenti di cura (AC) occupati nella sala operatoria. La funzione svolta in sala operatoria dai quattro assistenti di cura è per competenze specifiche e responsabilità un’attività che richiede una preparazione e una formazione interna differenziate. Dal confronto intercantonale risulta inoltre che alcuni cantoni diffe- L’ renziano in termini di classe le funzioni di AC. Nell’ambito delle trattative per il rinnovo del Roc il sindacato OCST ha quindi presentato all’Ente una richiesta di riclassificazione. La domanda è poi passata alla Commissione paritetica, la quale ha proposto di considerare gli assistenti di cura che hanno frequentato la formazione ASSO di H+ e dopo due anni di attività in sala come AC con mansioni particolari. I dipendenti che soddisfano queste condizioni otterranno un cambiamento di classe che li porterà dalla sesta alla settima classe della scala Eoc. Creazione pagine web, dal 7 marzo al 13 aprile, martedì e giovedì (diurno o serale), 36 ore. Costo: fr. 400 soci, fr. 600 non soci. (minimo sette partecipanti), dal 6 al 31 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 9, 80 ore. Costo: fr. 750 soci, non soci fr. 1000. EDILIZIA Lettura del disegno edile base, dal 7 marzo al 25 aprile, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 45 ore. Costo: fr. 350 soci, fr. 550 non soci. CONTABILITÀ Teoria base, dal 14 marzo al 13 aprile, martedì e giovedì, dalle 19 alle 21.30, 30 ore. Costo: fr. 300 soci, fr. 500 non soci. 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La denuncia dei sindacati lavoratori e le associazioni di categoria del settore artigianale sono estremamente preoccupati per l’evoluzione del mercato del lavoro nelle loro specifiche professioni. Aumento della precarietà, perdita di posti di lavoro, attacchi alla professionalità, mancato riconoscimento dell’impegno formativo, disimpegno dello Stato nei confronti del mandato di vigilanza assegnatogli dalla legge sulle commesse pubbliche e atteggiamenti burocratici di Avs e Suva, che tendono a delegare alle categorie compiti di controllo e verifica loro assegnati, la prima, o sono inadempienti rispetto all’applicazione dei disposti di legge in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro, la seconda, stanno mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro e l’avvenire di tutto il settore artigianale ticinese. I I sindacati si mobilitano. Unia e OCST, in rappresentanza dei lavoratori e le diverse associazioni professionali che fanno capo all’UAE, hanno deciso di denunciare pubblicamente la situazione. L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di mantenere un tessuto artigianale serio, competente e concorrenziale, di richiamare ai propri doveri e responsabilità lo Stato e le assicurazioni sociali, a tutela dell’occupazione, del rispetto dell’integrità fisica e psichica delle maestranze, della professionalità acquisita, della formazione professionale e dell’avvenire del settore artigianale gravemente minacciato dall’abuso di operatori precari che poco hanno a che vedere con una visione evolutiva a medio termine. Una piattaforma di intendimenti. I sindacati hanno elaborato una piattaforma di lavoro con i seguenti intendimenti: attirare l’attenzione dell’esecutivo sull’inderogabile necessità di prestare maggiore attenzione alle imprese locali che danno un vero contributo alla crescita economica ed etica del nostro cantone; pretendere dai funzionari preposti la corretta applicazione delle normative in auge e rendere queste normative inaggirabili da parte di tutti i committenti, in particolare da quelli che provengono da altre nazioni o altri cantoni; verificare gli spazi di manovra all’interno delle diverse leggi e attuare quei correttivi che si impongono e che sono possibili con o senza modifiche legislative attraverso l’emanazione di direttive di applicazione meno interpretabili; porre mano a una serie di modifiche in grado di rendere meno incidente il prezzo in rapporto a tutto il resto (richiesta che si contrappone a quanto intende attuare la Divisione delle costruzioni); valorizzare elementi quali la formazione professionale nel settore d’attività specifico e attuata nel nostro cantone, il rispetto e la costante attuazione delle direttive contenute nei «concetti settoriali» in materia di salute e sicurezza, l’andamento occupazionale dell’a- zienda, il non abuso di manodopera precaria; escludere le aggiudicazioni a imprese generali che, come risaputo, ricorrono spesso a lavoratori a cottimo o in affitto oppure strozzano gli artigiani; sollecitare le assicurazioni sociali a una maggiore attenzione nei confronti di aziende che dispongono in genere di apparati amministrativi contenuti e pretendere maggiore presenza in fase di controllo sui luoghi di lavoro. Si è quindi deciso di: 1. costituire un piccolo gruppo di lavoro che analizzi le diverse leggi e decreti per individuare gli spazi di manovra e assembli un dossier con le casistiche maggiormente significative finora riscontrate; 2. verificare la necessità di un’eventuale elaborazione di atti parlamentari (iniziativa o mozione) per apportare le necessarie modifiche alle disposizioni legali; 3. richiedere un incontro urgente con il Consiglio di Stato; 4. organizzare una conferenza stampa per rendere partecipe la popolazione della gravità della situazione; 5. verificare con le assicurazioni sociali (Suva e Avs) le modalità di attuazione delle diverse procedure; 6. valorizzare le componenti associazionistiche e contrattuali quali elementi regolatori rispetto agli atteggiamenti distorcenti e destabilizzanti in atto nel mercato del lavoro. ■ RIENTRO IN ITALIA Ritiro del 2° pilastro e fisco, dipanato il bandolo della matassa i è tenuto a Lugano la scorsa settimana un corso di formazione degli operatori del Patronato Acli in Svizzera, cui hanno preso parte anche i colleghi operanti nelle sedi di Como, Sondrio, Varese e Verbania. Presente anche il presidente delle Acli in Svizzera, Franco Narducci, che nella veste di vicepresidente del Syna, si è soffermato sulle attuali disposizioni del Secondo pilastro, con particolare riferimento alla riscossione del capitale dopo il 1° giugno 2007. S Modalità fiscali della liquidazione del capitale della Cassa pensione in favore dei cittadini italiani che si stabiliscono definitivamente in Italia. Occorre rilevare che per evitare la doppia imposizione fiscale, esiste una convenzione fra Italia e Svizzera firmata il 9 marzo 1976. In sintesi, gli articoli 18 e 21 di questo accordo dispongono che i beni mobili (rendite e pensioni) sono tassabili nel Paese in cui risiede il beneficiario. Alla luce di ciò, è chiaro che chi rientra definitivamente in Italia, ottenuta la residenza, è tenuto a dichiarare al fisco italiano la somma riscossa del capitale della Cassa pensione. In effetti, però, nella prassi avviene che è lo stesso Istituto di previdenza professionale a prelevare alla fonte la trattenuta fiscale, lasciando all’interessato la possibilità di ottenerne il rimborso qualora questi lo dichiari personalmente al fisco italiano. Il problema che si è sempre posto la persona interessata è però, a prescindere dalla regolarità legale, se sia conveniente dichiarare il capitale al fisco italiano se poi ciò causa un’ulteriore aggravio, tenuto conto che si era a conoscenza che lo Stato italiano tassa il capitale della Cassa pensione come un trattamento di fine rapporto, quindi con un’aliquota fiscale maggiore della trattenuta che di fatto opera il fisco svizzero. Grazie anche all’interessamento del Patronato Acli di Como, si è finalmente arrivati a una corretta ed equa soluzione che in Lombardia è ormai prassi consolidata. Ciò è possibile ai sensi dell'articolo 6 della legge 482 del 1985 che prevede l’applicazione di una ritenuta a titolo di imposta del 12,5 per cento, sulla cifra risultante dalla differenza tra il capitale liquidato e i premi pagati. In breve, come fra l’altro ha anche confermato la Direzione regionale dell’Agenzia delle entrate di Milano (circolare del 22.12.04, prot. n. 2004/66566), sui redditi di capitale in questione, il contribuente è tenuto ad applicare, in sede di dichiarazione dei redditi, un’imposta sostitutiva del 12,5 per cento sui soli interessi maturati e non sull’intero capitale risparmiato. Normalmente al momento della fine del rapporto assicurativo, il fondo di previdenza indica all’interessato la somma totale del capitale risparmiato comprensivo dei contributi pagati e degli interessi maturati. È quindi necessario richiedere un attestato indicante, oltre al capitale complessivo, anche dei contributi versati dal datore di lavoro e assicurato, nonché gli interessi maturati. Anche se questo tipo di attestato è a pagamento vale la pena richiederlo poichè quanto si dovrà versare al fisco italiano è circa la metà di quanto tratterebbe il fisco svizzero. Gli uffici del Patronato Acli sono a completa disposizione per ulteriori informazioni e dettagli su questo specifico tema. Patronato Acli Svizzera 23 febbraio 2006 SINDACATO ATTIVITÀ 7 ■ DISOCCUPAZIONE Sale ancora a gennaio, ma da febbraio... Luca Camponovo ello scorso mese di gennaio, secondo i dati rilevati dal Segretariato di Stato e dell’Economia (seco), i disoccupati iscritti alle liste ammontavano a oltre 154 mila, ossia 2.440 in più del mese precedente. Anche il tasso percentuale di disoccupazione è salito alla fine di gennaio, dal 3,8 per cento di dicembre 2005, al 3,9 per cento. Questi dati sono maggiormente preoccupanti se, alle cifre sopra riportate, si aggiungono le persone in cerca di impiego, ben specificate nel grafico a fianco, che elevano il numero totale di disoccupati complessivamente a 221.825. A colmare questo importante aumento dei disoccupati a livello svizzero vi è pure il forte numero dei senza lavoro che hanno esaurito il loro diritto alle indennità che, nell’ultimo dato, ammontavano ad oltre 3.000 persone. Questi assicurati, nella maggior parte dei casi, escono dalle statistiche in quanto solo il 33 per cento rimane iscritto come persona in cerca di impiego. È quindi una scrematura impropria del numero dei disoccupati che certamente non comporta il risolvere la problematica del reperimento di una nuova occupazione in quanto la maggioranza cerca di trovare una nuova soluzione dopo aver trascorso un periodo infruttuoso, a livello lavorativo, presso le liste dell’assicurazione disoccupazione. Anche a livello ticinese il problema dei senza N lavoro non è indifferente, in quanto il tasso percentuale è salito dello 0,2 per cento rispetto al mese di dicembre, toccando la non invidiabile quota del 5,9 per cento di coloro che sono iscritti in disoccupazione alla ricerca di un nuovo posto di lavoro. Attualmente siamo al penultimo posto della lista dei Cantoni con il tasso di disoccupazione più elevato in quanto solo Ginevra, con il 7,3 per cento, ha la percentuale più rimarcata rispetto al Ticino. Degli oltre 8.700 disoccupati registrati in Ticino, la regione del Locarnese è quella più colpita con una percentuale del 7,7 per cento, seguita dalla Riviera (5,8), dal Bellinzonese (5,7), dal Luganese (5,6) e dal Mendrisiotto (5,5). La giustificazione è data visionando i dati relativi ai gruppi professionali in quanto l’incremento più consistente si è registrato nel settore alberghiero dove il Locarnese è maggiormente coinvolto. Infatti a livello ticinese, nel mese di gennaio, sono stati conteggiati 1.667 disoccupati provenienti dal settore alberghiero e dell’economia domestica con un aumento del 5,5 per cento rispetto al mese precedente. Anche i settori dell’edilizia e della vendita hanno purtroppo visto aumentare le proprie fila raggiungendo il numero di 613 disoccupati (+40 rispetto a dicembre) rispettivamente 889 disoccupati (+33). Unico dato positivo, in controtendenza rispetto agli aumenti sopra riportati, lo troviamo nel settore commerciale/amministrativo dove le persone disoccupate sono scese di 14 unità rispetto a dicembre, raggiungendo comunque una quota non indifferente di 1.120 disoccupati. Visionando tali dati constatiamo quindi un nuovo periodo preoccupante per il collocamento dei nostri assicurati malgrado i responsabili del seco evidenzino che l’aumento di questi mesi è un fenomeno usuale tra la fine e l’inizio di ogni anno. Secondo il seco, la progressione di gennaio dovrebbe rappresentare un’eccezione, in quanto già da febbraio si dovrebbe assistere a un calo del numero dei disoccupati. Il condizionale è sicuramente dobbligo. *Responsabile cantonale Cassa disoccupazione OCST ■ LA POSTA Il gigante giallo vuole privatizzare, l’OCST si oppone con fermezza Lorenzo Jelmini OCST contesta con fermezza la decisione del Consiglio d’amministrazione della Posta di dare via libera alla privatizzazione dell’unità AutoPostale e al raggrup- L’ pamento dei servizi logistici (pacchi, espressi, corriere e Logistica delle merci) in una società anonima, la PostLogistics SA. La strategia del salame. Tale decisione, anziché aumentare le capacità concorrenziali, porta a un ingiustificato frazionamento della Posta che causerà un indebolimento dell’azienda stessa. Inoltre, contrariamente a quanto affermato dai responsabili del gigante giallo, questa strategia non può certamente essere giustificata dalla ricerca di maggior efficienza ed efficacia nel servizio all’utenza. I risparmi si fanno sempre sul personale. Particolarmente fastidiosa è la disonestà nell’argomentare la decisione. Risulta evidente come l’unico scopo alla base delle privatizzazioni delle unità della Posta è quello di poter estromettere il personale dal Ccl Posta per assoggettarlo a un Ccl che prevede condizioni contrattuali decisamente inferiori. Tale contratto collettivo era stato allestito in favore dei dipendenti attivi nelle aziende nelle quali la Posta aveva una partecipazione azionaria. Nuovamente, dunque, si intende avviare progetti di ristrutturazione le cui conseguenze ricadranno interamente sulle spalle del personale. Oltre ai peggioramenti delle condizioni contrattuali si temono anche ripercussioni sul piano occupazionale che, inevitabilmente, questi progetti generano. Tale procedere risulta ancor più assurdo e ingiustificato alla luce degli importanti utili conseguiti oramai da alcuni anni dalla Posta. Un progetto da rivedere. Non sorprende invece, purtroppo, la totale assenza di giudizi da parte del consigliere federale, il socialista Leuenberger. L’OCST chiede con fermezza alla Posta di rivedere la sua strategia aziendale bloccando i progetti di ristrutturazione che comportano peggioramenti delle condizioni contrattuali e nuove perdite di posti di lavoro. L’OCST assicura, inoltre, già sin d’ora di volersi battere per la salvaguardia di un autentico servizio pubblico e continuerà a impegnarsi a tutela del personale e degli interessi del Ticino. 8 SOCIETÀ LAVORO 23 febbraio 2006 ■ PARITÀ UOMO-DONNA Il rispetto e l’amore non sono unilaterali. Il monito del Papa Mara Valente eggendo la prima parte dell’enciclica Deus Caritas Est del pontefice Benedetto XVI viene da riflettere subito su alcune parti: «… Come deve essere vissuto l’amore, perché si realizzi pienamente la sua promessa umana e divina? … L’amore diventa ora veramente scoperta dell’altro, superando il carattere egoistico prima chiaramente dominante. Adesso l’amore diventa cura dell’altro per l’altro. Non cerca più l’immersione nell’ebbrezza della felicità; cerca invece il bene dell’amato: diventa rinuncia, è pronto al sacrificio, anzi lo cerca. Allora, da una costola dell’uomo, dio plasma la donna. Ora Adamo trova l’aiuto di cui ha bisogno... Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l’icona del rapporto di Dio con il suo popolo viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dell’amore umano». Questi passaggi della lettera enciclica ci L ANNUNCI DI LAVORO Internet: www.ocst.com RICERCHE DI COLLABORATORI igenista dentale o assistente di profilassi a Bellinzona. Tel. 091 8214151 OCST, sig. Mellace. tecnico edile, con esperienza, luogo di lavoro Locarno e Sopraceneri, età 30-40, lingue I e D. Tel. 0919211551 OCST, sig. Piatti. 2 muratori in grado di lavorare in modo indipendente. Impresa Sassi,6968 Sonvico. Tel. 0919435258. sarto tagliatore, in grado di lavorare in modo indipendente. Astratex SA, Giubiasco. Tel. 091 8574555 sig. Antognoli. macchinista industriale per occhielli a goccia e bottoni a pressioni, con esperienza; cucitrice industriale capo finito, con esperienza. Dresdensia, Pregassona. Tel. 0919716063. Foglio ufficiale n. 13 del 14 febbraio montatore impianti sanitari, AGE SA Piazza Bernasconi 6, 6830 Chiasso. Si richiede attestato di capacità, esperienza qualificata; cittadinanza CH e domicilio a Chiasso graditi. Scadenza: 10 marzo. cuoco/a; operatore/trice sociale (70%) Centro Al Dragonato, via Lugano 11, 6500 Bellinzona, tel. 091 8259944. OFFERTE DI COLLABORAZIONE cuoco 23enne con esperienza in CH, anche altri lavori. Tel. +39 0332 533222. pittore, tel. +39031899486; +393357108025. 31.enne aiuto carpentiere o qualsiasi lavoro, anche fabbrica. Tel. 348 5420825. collaboratrice domestica, stiro, zona Mendrisiotto. Tel. +39 031949219 ore serali. impiegato commerciale 30enne, esperienza trasporti, vendita, magazzino, patente AC. Tel. +39 3934642418. [email protected] cuoco o aiuto, per mense, snack bar, istituti cura, magazziniere, commesso o custode, zona Luganese, tel. 091 9213292. inducono a riflettere su come il rispetto della persona è posto al di sopra della coppia, come il bene e la felicità sono basati sulla comunione d’intenti. Osservando il cammino professionale della donna, viene da affermare che in alcuni casi questa sta venendo meno al rispetto del proprio compagno. Assistiamo sempre più all’egoismo di alcune donne che sacrificano il ruolo professionale del partner per esaltare il loro, relegando l’uomo a fare da mammo e da casalingo. Ora il giusto equilibrio sta nella condivisione piena dei ruoli sia in famiglia sia nei rapporti lavorativi e sociali. Presenziamo al ripetersi degli stessi errori che l’uomo ha fatto a sfavore della donna, oggi in molti casi si stanno invertendo le tendenze, cambiando solo il soggetto che subisce una strisciante ingiustizia. Se è vero che la donna ha il pieno diritto di avere un’indipendenza economica, perché «nella vita non si sa mai», è altrettanto vero che anche l’uomo deve essere in grado di far fronte a ogni evenienza. E oggi l’esclusione dal mondo del lavoro diventa molto azzardata, tanto da poter diventare una via senza ritorno. La donna è penalizzata dalla famiglia verso un’attività esterna, in quanto la mancanza di servizi tende a scoraggiare la sua autonomia professionale ed economica, ma ciò può essere risolto condividendo con il partner gli oneri familiari. Dal rapporto dell’Onu sullo sviluppo umano per la Conferenza di Pechino (1995) emerge come la donna lavoratrice ha un carico di lavoro di sette ore al giorno per il lavoro familiare, mentre l’uomo solo una. Sono queste differenze così elevate da parificare. L’importanza che l’uomo si faccia carico dei tempi lavorativi per la cura della famiglia, va sempre più percorrendosi nelle coppie giovani. E forse è proprio su queste basi che possiamo sperare in un futuro dove la parità, intesa come rispetto dei ruoli, si faccia sempre più strada? aiuto domestico x 3-4 giorni a settimana, signora affidabile, zona Luganese. 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Tel. 0763905038. 23 febbraio 2006 INSUBRIA ATTUALITÀ A 40 anni da Robiei, la tragedia del tunnel Il 15 febbraio 1966 morirono asfissiati nella galleria idroelettrica 17 lavoratori, giovani e pieni di speranze ella galleria idroelettrica da Robiei a Stabbiascio si consumava 40 anni fa, il 15 febbraio 1966, la più grave sciagura mineraria del Ticino. Quel giorno persero la vita 17 lavoratori (15 minatori, tutti italiani, e due vigili del fuoco, entrambi ticinesi) uccisi da gas tossici presenti nel tunnel. Il Lavoro del 19 febbraio di quell’anno descriveva così la dinamica del terribile incidente: «Nella galleria idroelettrica da Robiei a Stabbiascio (un ramo del traforo da Robiei ad Alstafel) una saracinesca entro un diaframma di cemento armato tratteneva l’acqua di infiltrazione tendente a scendere verso Robiei. Martedì scorso venne decisa una leggera apertura della saracinesca per lasciar defluire lentamente l’acqua accumulatasi dalla parte opposta [...]. Alle 16.50 aprirono la saracinesca (due vigili del fuoco e il capocantiere, ndr.) e mentre l’acqua scendeva verso Robiei i gas penetrarono nella parte opposta della galleria. Verso le 17.30 fu dato l’allarme. I tre erano morti». Sebbene fossero dotati di respiratori, i tre lavoratori non riuscirono a salvarsi perché l’ossigeno non era sufficienti per compiere tutto il percorso. Verso le 19 cinque minatori italiani entrati N da Stabbiascio, che lavoravano a circa un chilometro dal diaframma, furono uccisi dai gas. E verso le 23.20 i gas uccisero nove operai italiani che erano a bordo di un trenino che viaggiava dal Vallese verso Stabbiascio. Ricordiamo con dolore e commozione i nomi delle giovani vittime di questo grave incidente sul lavoro: Enrico Barilani (19 anni, Dubino, Sondrio), Antonio Bilabini (30 anni, Angolo, Brescia), Piero Bonetti (30 anni, Sovere, Bergamo), Giancarlo Butti (25 anni, Cavargna, Como), Domenico Caputo (35 anni, Catanzaro), Angelo Casanova (45 anni, Sedico, Belluno), Valerio Chenet (52 anni, Massagno), Giovanni Domenighini (25 anni, Riva, Bergamo), Aldo Falconi (31 anni, Sparso, Bergamo), Bruno Lazzarotto (36 anni, Vastagna, Vicenza), Silvio Maglia (30 anni, Pognana, Como), Luigi Nordera (28 anni, Selva di Progno, Verona), Giovanni Pasinetti (27 anni, Presolana, Bergamo), Luigi Ranza (39 anni, Sovere, Bergamo), Gianfranco Rima (vigile del fuoco, 24 anni, Locarno), Renato Roncoroni (vigile del fuoco, 37 anni, Locarno), Elpidio Vettori (23 anni, Codogné, Treviso). IL RICORDO Naldo Pedroni* oche righe per ricordare ai lettori del Lavoro e ai ticinesi quel tragico 15 febbraio 1966 sui cantieri di Robiei e Stabbiascio, segnatamente in valle Bavona e in valle Bedretto. Una tragedia tremenda, per il numero di morti e per la «banale fatalità» che ha colpito i due cantieri d’alta montagna, attorno ai 2.000 metri di quota. A lavori di scavo quasi ultimati, lungo la galleria di adduzione a pelo libero, mentre si stava rimuovendo una paratia «tampone» costruita per facilitare i lavori, sul tratto verso Robiei una nube di gas tossici, accumulatasi con il tempo e spinta dall’aria da sud a nord, si spostava nelle viscere della montagna verso Stabbiascio. La fatalità volle che nel cammino, a mezzanotte di quel tragico giorno, incontrasse il trenino proveniente in senso opposto, con gli operai della sciolta di notte che rientravano sul cantiere di Stabbiascio per consumare il pasto di mezzanotte, come avvenuto per centinaia di volte. Tragedia di pochi secondi, poiché l’onda velenosa, mortale, investì il trenino e i lavoratori, ignari, rimasero asfissiati, senza il P tempo di rendersi conto di quanto stava succedendo. Giovani, forti, muscolosi e belli. Come non ricordare i loro volti, tumefatti dal veleno, nella camera mortuaria di Airolo, composti dai Samaritani di Airolo, scene di strazio che commossero l’intero Ticino. Un elevato prezzo, pagato con il sangue, per il nostro progresso. Infatti, in quella galleria, da allora transitano milioni di metri cubi d’acqua, destinati ad alimentare in quattro salti successivi, le centrali idroelettriche dell’Ofima Partnerwerke di Robiei, San Carlo Val Bavona, Cavergno e Brissago-Verbano. Una tragedia che ha toccato in modo indelebile il cuore di chi scrive. Da quella data, centinaia di volte, con qualsiasi stagione, per hobby, percorro la bella valle Bedretto. Istintivamente il ricordo corre a quei Caduti, che spinti da morte toccano il cuore, che vanno accomunati con tutti i caduti sul lavoro, sulle cui lapidi, un po’ ovunque, i loro nomi sono incastonati come gemme, a ricordarci il prezzo di vite umane per il progresso tecnico e materiale. *Vicesegretario cantonale dell’OCST all’epoca della tragedia 9 ■ AL VOLO Tagli ai servizi sul lago di Como. Adiconsum, l’Associazione dei consumatori e utenti promossa dal sindacato Cisl di Como, ha preso posizione contro i tagli dei servizi previsti e già attuati dalla Navigazione del lago di Como (soppressione di alcune corse). Ha inviato una lettera di protesta alla Gestione governativa Laghi Maggiore, Garda e Como di Milano, alla direzione di esercizio Navi Como e al sindacato trasporti Cisl Lombardia. Nuovo parroco a Bissone. Don Claudio Mazzier è il nuovo parroco di Bissone. Accolto con calore dalla popolazione, dal sindaco Gianni Moresi e dal presidente del consiglio parrocchiale, Andrea Incerti, ha celebrato la sua prima messa il 12 febbraio nella chiesa di San Carpoforo. L’Agenda 21 locale al lavoro. Continua l’attività dell’Agenda 21 Locale. Quest’anno sono previste serate pubbliche organizzate con i Comuni del Sopra e Sottoceneri, un seminario a settembre per municipali e consiglieri comunali, una conferenza pubblica con la presenza della Confederazione e dei rappresentanti delle varie Agende 21 locali iniziate nel Cantone e la pubblicazione di una «Guida ai consumi responsabili». Info: Agenda 21 locale, presso Alliance Sud, via Besso 28, 6903 Lugano. Tel. 091 9673366, [email protected], www.alliancesud.ch. Ticinonline sempre più cliccato. Il portale ticinese di informazioni e servizi on line www.ticinonline.ch ha superato in gennaio la soglia dei 100 mila lettori, secondo le rilevazioni della società Wemf/Remp. Le pagine lette sono state 4.349.804. Questo dato posiziona il portale ticinese al quinto posto tra i siti editori, a ridosso di Basler Zeitung (4.497.340) e Le Matin (4.700 .063). L’ex Saceba percorso... storico. Gli stabilimenti dell’area ex Saceba, nel parco delle gole della Breggia, saranno demoliti. Lo ha deciso il gruppo di lavoro voluto dal Consiglio di Stato e dalla Holcim. La memoria storica dell’ex Saceba sarà salvaguardata attraverso la creazione di un «percorso di cemento» e il mantenimento di singoli elementi della catena produttiva in disuso. Il progetto sarà presentato in autunno. Nuovi esami per il Ceneri. Per l’Ufficio federale dei trasporti ha deciso che il progetto di galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri va riesaminato da esperti esterni. La società AlpTransit San Gottardo SA aveva segnalato a Berna l’esistenza di rischi relativi ai costi e alle scadenze dei lavori. In aeroporto chi non fa volare paga. Il Consiglio dei ministri italiano ha approvato un decreto legislativo che commina sanzioni severe pecuniarie (fino a 50 mila euro) alle compagnie aeree che non forniscono un’adeguata assistenza ai passeggeri in caso di mancato imbarco per overbooking, cancellazione del volo o ritardo prolungato oltre le due ore. Il San Gottardo verso i 125 anni. Nel 2007 la linea ferroviaria del San Gottardo festeggerà 125 anni dalla sua inaugurazione. Per preparare i festeggiamenti è stata costituita una società. L’anniversario sarà finanziato dal Ticino e da Uri (200 mila franchi a testa) e dalle Ffs (un milione). INSUBRIA ATTUALITÀ 10 23 febbraio 2006 ■ EDITORIA Aranno, le prospettive del lavoro ticinese e i nuovi dintorni di Como a parrocchia di Aranno ha pubblicato il libro «Aranno, Parrocchia di San Vittore Mauro, arte, storia, devozione popolare», di G. Giacomo Carbonetti. Il volume di 128 pagine, corredato da 105 fotografie, oltre alla cronistoria delle antiche opere parrocchiali, riporta commenti storici, di storia dell’arte e dell’arte sacra. «Questo lungo e paziente lavoro raccoglie un vero corpus documentario di Aranno e della regione circostante», scrive nella prefazione don Walter Fontana, segretario della Commissione diocesana di Arte Sacra. Il ricavato dalla vendita sarà utilizzato per il restauro di oggetti d’arte della parrocchia. Il libro è acquistabile nelle principali librerie o va richiesto per iscritto al Consiglio parrocchiale, 6994 Aranno. L a Como a Como dintorni, da bimestrale a mensile. La rivista patinata, maneggevole per le sue dimensioni (17x24), cambia testata e raddoppia le uscite (undici). Da quest’anno si occuperà non solo di Como, ma anche del Ticino, di Varese, della Brianza e di Lecco, approfondendo temi legati all’attualità, alla cultura e al turismo. «La storia della rivista Como è iniziata nel lontano 1928 - spiega il direttore Francesca Molinari - La pubblicazione, pur tra alti, bassi e periodi di interruzione, è proseguita fino a oggi con uscite trimestrali e in seguito bimestrali. Confortati dall’apprezzamento dei nostri lettori, abbiamo deciso quest’anno di affrontare il grande passo e diventare mensili». Nel numero di febbraio (nella foto la copertina, costo 5 euro), oltre al servizio sull’Università dell’Insubria, si parla di AlpTransit, del Rinascimento ticinese, di Magritte e di molto altro ancora. D erso quale tipo di lavoro stiamo andando? Quale sarà il posto dell’uomo? Che futuro si annuncia per i giovani?» Con questi interrogativi di Giuseppe Zois, giornalista e scrittore, inizia il libro fresco di stampa «Lavoro che vai. Situazioni e prospettive nella realtà socioeconomica ticinese», edito da Fontana Edizioni. Quattro gli autori: Zois («Uomo e fatica. Siamo tutti in attesa mentre altri corrono per noi»), Graziano Martignoni («I padroni del nuovo. Il cambiamento e la fragilità»), Cinzia Rigamonti («La situazione nel Ticino. Quando si vive nella paura di essere mandati a casa») e Regina Florio («Vademecum per un curriculum. Come trovare un buon posto»). Zois porta il pensiero e le esperienze di molti autorevoli addetti ai lavori, da Vittorino Andreoli a Umberto Galimberti, da Sabino Acquaviva a Dacia Maraini a Lidia Ravera e Furio Ravera. Martignoli «V affronta il terreno delle fragilità, mentre Rigamonti fotografa il mondo del lavoro ticinese attraverso alcune interviste. Infine, Regina Florio, specialista in bon ton, dà consigli su come preparare il curriculum e il colloquio di lavoro. ll volume di 138 pagine (costo: 18 franchi) è nelle librerie ticinesi. Può essere ordinato a: Fontana Edizioni, cp 231, 6963 Pregassona. Tel. 091 9413831, [email protected]. ■ AMBIENTE L’inquinamento fa ammalare e uccide, adesso «ridateci l’aria» In Ticino la situazione non è rosea. Nel per migliorare la qualità dell’aria che respiriahe l’inquinamento da polveri fini facesLuganese e soprattutto nel Mendrisiotto, i valomo. se ammalare, lo si sapeva già, ma quelri delle polveri fini superano spesso il limite. Le La scorsa estate presentarono alcune prolo che colpisce è il numero di persone associazioni ambientaliste si battono da anni poste antismog al Governo ticinese (trasporche ogni anno, in Svizzera, muoiono prematuti pubblici gratuiti nei giorni di forte ramente per l’aria irrespirabile: ben 3.700. superamento dei valori limiti, limite di Circa il 40 per cento della popolazione velocità sull’autostrada di 80 all’ora con svizzera (all’incirca tre milioni di persone) livelli allarmanti, più mobilità lenta eccerespira ogni giorno una quantità di polvetera) e pochi giorni fa il Dipartimento del ri sottili elevata. È più a rischio chi vive in associazione Sos Mendrisiotto ambiente ha conterritorio ha promesso che attuerà provzone in cui c’è molto traffico, e quindi i segnato la scorsa settimana al Comune di Coldrevedimenti concreti per ridurre l’inquinavalori delle polveri fini superano più frerio il premio «L’ambiente ringrazia». mento. quentemente i limiti consentiti. Il riconoscimento perché «il Comune promuove le Nel frattempo, l’Ata, il Comitato contro «Per proteggere la nostra salute, nei attività per soddisfare i bisogni delle generazioni prela superstrada Stabio-Gaggiolo, il Comiprossimi anni sarà necessario dimezzare senti senza pregiudicare i bisogni di quelle future. Si tato per la mobilità sostenibile, Greenle emissioni odierne di polveri fini e ridurimpegna al miglioramento della qualità di vita degli abipeace Ticino, Leventina vivibile, Medici re il più possibile la fuliggine prodotta dai tanti, promuove una vita socioeconomica di qualità, per l’ambiente, Moesano vivibile, Sos motori diesel - sostiene Philippe Roch, un’amministrazione del territorio che tenga conto del Mendrisiotto ambiente e Wwf Svizzera direttore dell’Ufficio federale dell’ambiensuo patrimonio storico, culturale e naturalistico». italiana hanno lanciato anche quest’anno te, delle foreste e del paesaggio (Ufafp) Tra le attività a favore del rispetto dell’ambiente, rienl’azione «Ridateci l’aria»: per partecipaLa politica, l’economia e la società sono trano la promozione del traffico lento (ad esempio il re, basta esporre sul balcone un lenzuoquindi invitate a sfruttare al più presto Pedibus, ovvero bimbi a piedi a scuola), le giornate di lo con lo slogan dell’azione. tutte le misure tecniche e organizzative sensibilizzazione ecologica in vari settori, il sussidio Le lenzuola vanno richieste alla sede per ridurre le emissioni di polveri fini, per la benzina alchilata, la rivalutazione del paesaggio del Wwf, casella postale, 6501 Bellinzocome ad esempio l’installazione di filtri e la centrale termica a legna. na (telefono: 091 8206000). antiparticolato nei motori diesel». C Un premio per Coldrerio ecologica L’ 23 febbraio 2006 LAVORO ATTUALITÀ 11 ETHIX E FORMIKA SONO LE GIOVANI CREATURE DI PETRA CALIGARI E CHRISTINE BUCHER Microimprenditrici tra gioie e dolori Perché, malgrado le porte sbattute in faccia e i pochi soldi, portano avanti le loro idee Antonella Sicurello asciare un posto di lavoro sicuro per creare qualcosa di nuovo, di eticamente corretto, con un obiettivo: contribuire al miglioramento della qualità di vita al Sud e al Nord del mondo attraverso progetti con un plusvalore. È stata questa la scelta di Petra Caligari e Christine Bucher (nelle foto), che cinque anni fa decisero di intraprendere un’attività indipendente, istituendo una società, «Ethix», un atelier di concetti attivo nel campo della comunicazione e dell’etica. L Signora Caligari, come è nata l’idea di creare Ethix? «Avevo da poco smesso di lavorare per una piccola torrefazione basilese, che vendeva caffè del commercio equo, in particolare di Max Havelaar. Ero quindi sensibile a tutto ciò che riguardava le ingiustizie e lo sfruttamento di terra e persone. Andai in Messico per visitare la cooperativa Uciri e là vidi quello che sarebbe diventato il più grande progetto di Ethix: una fabbrica di jeans sul territorio della cooperativa di caffè. L’idea che i jeans potessero essere un prodotto da abbinare al caffè e quindi avvicinare i giovani al commercio equo mi intrigava. Con Christine abbiamo lavorato giorno e notte per un anno, per realizzare con Ethix Blue Beans». Vado a colazione con... l’imprenditore e colazioni di Formika si tengono ogni primo LMaraini giovedì del mese a Lugano, in via Clemente 6. Davanti a un cappuccino e una brio- che, dalle 7.45 alle 9, esperti di vari settori approfondiscono il tema all’ordine del giorno (costo: 10 franchi per i membri di Formika e 20 franchi per chi non ne fa parte). Ecco di cosa si discuterà nel 2006: «Le relazioni con i media» (2 marzo), «L’importanza del Corporate Identity: come dare un vestito all’azienda» (6 aprile), «La vendita, come crearsi una rete» (4 maggio), «Il Business Plan. Una breve introduzione» (1 giugno), «Il buonumore negli affari» (6 luglio), «L’anello debole, come sfruttarlo» (7 settembre), «Pacchetto legislativo. Le assicurazioni in generale» (5 ottobre), «Pacchetto legislativo. La legge cantonale sugli assegni di famiglia» (2 novembre), «Pacchetto legislativo. Import/export dal punto di vista legale» (7 dicembre). Info e iscrizioni: Formika, Associazione dei microimprenditori, casella postale 69, 6943 Vezia. Telefono 091 6009662, fax 091 6009660, e-mail [email protected]. Di cosa si tratta? «L’idea è quella di aprire una caffetteria con caffè del commercio equo e piatti preparati con prodotti ticinesi, con annesso un negozio di jeans prodotti in condizioni eque. Da qui nasce il termine Blue Beans (beans significa chicco, ndr.)». Siete riuscite nel vostro intento? «Il progetto, purtroppo, è fermo in un cassetto. Contattando le grandi catene di distribuzione abbiamo constatato che i tempi di realizzazione sono piuttosto lunghi». Nel marzo 2005 Ethix ha istituito l’associazione dei microimprenditori Formika. Perché e qual è la sua funzione? «Lavorando come microimprenditrici, ovvero in un’azienda con meno di cinque dipendenti, ci siamo rese conto di non Petra Caligari (a sinistra) e Christine Bucher, avere alcun sostegno dall’esterno, qualcuintraprendenti fondatrici di Ethix e di Formika. no che ci desse consigli su come muoverci nel mondo del lavoro. Così abbiamo E voi avete uno stipendio garantito? creato questa associazione, che oggi conta «Purtroppo no. Per poter vivere, Christine una quarantina di soci ed è gestita da un comied io abbiamo ricominciato a lavorare sotto tato di sette persone, presieduto da Ivan Di padrone al 50 per cento. Lei lavora sui cantieri Rienzo. Formika, il cui nome suggerisce la misper la ditta di suo marito che realizza abitaziosione, ovvero unire le energie dei piccoli per ni in legno, mentre io sono dipendente di una ottenere una grande forza, offre una serie di concessionaria editoriale». servizi: un sostegno reale ai soci attraverso colloqui con professionisti di vari settori e Fare il microimprenditore non è quindi incontri all’ora di colazione, che stanno così semplice, anche se le idee ci sono. riscuotendo un grosso successo (vedi riqua«Fortunatamente non per tutti è un’impresa dro a lato)». impossibile, anche se dalle banche è difficilissimo ottenere un credito. La maggior parte dei Quali sono le motivazioni che spingomicroimprenditori fa tutto da sé, ritirando il no le persone a rivolgersi a Formika? Secondo pilastro per poter avviare la propria «Molte ci contattano perché non hanno più attività». un impiego o non hanno più diritto all’indennità di disoccupazione. Sono cinquantenni ma Ethix sta portando avanti un altro progetanche ventenni, ticinesi ma anche italiani. to, GiNO, per l’integrazione dei disabili. Portano le loro idee e noi cerchiamo di dar «Abbiamo organizzato un concorso internaloro suggerimenti e dritte. Formika è una piatzionale di satira sociale, dal titolo Barriere taforma che smista richieste di ogni genere». mentali, ispirato a Gino, il libro a fumetti sui disabili del 2003. La mostra con i lavori sarà In che modo si finanzia l’associazione? inaugurata il 12 aprile al Castelgrande di Bel«Questo è un tasto dolente. Per far linzona. Al concorso potranno partecipare sopravvivere Formika abbiamo rischiato di anche i bambini, preparando un disegno sullo far fallire Ethix. Nessuna banca ci ha constesso tema che dovrà essere inviato a Ethix cesso un finanziamento, anche se riconoentro il 3 aprile». scono il nostro valore. Fortunatamente la Regione Malcantone, alla fine del 2004, ha finanziato il primo ciclo di colazioni. Grazie a Informazioni questo contributo abbiamo potuto garantire Ethix, comunicazione in parole & immagini, il futuro di questi incontri. Per avere finanzia6981 Beride di Bedigliora. Telefono e fax 091 menti per le microimprese, ci appoggeremo 6009660. alla fondazione Asece di Losanna, che aprirà Formika, Associazione dei microimprenditouna filiale in Ticino, e stiamo valutando il ri, cp 69, 6943 Vezia. Telefono 091 6009662, metodo dell’italiana Cna, la Confederazione e-mail [email protected]. Il sito internet nazionale dell’artigianato e della piccola e www.formika.ch sarà attivo a fine febbraio. media impresa». 23 febbraio 2006 INSUBRIA ATTUALITÀ 13 ■ EVENTI - RITORNA ESPOPROFESSIONI Oltre duecento mestieri si mettono in mostra a Bellinzona aranno presentate oltre 200 professioni e perfezionamenti nei settori agricolo, artigianale, artistico, industriale, commerciale e sanitario alla settima edizione di Espoprofessioni, la mostra biennale organizzata dal Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport, in programma dal 13 al 18 marzo all’Espocentro di Bellinzona, su una superficie di oltre 5 mila metri quadrati. Una novantina gli espositori (associazioni professionali, enti e istituti di formazione), che propongono una panoramica realistica delle possibilità di formazione professionale esistenti in Ticino e anche nel resto della Svizzera. Negli stand, dove si potranno avere colloqui con apprendisti, studenti, responsabili della formazione e specialisti dei vari settori, è disponibile una vasta documentazione scritta e audiovisiva. S Un aiuto nella scelta della professione. Lo scopo di Espoprofessioni è far capire ai giovani (soprattutto allievi delle scuole medie) o agli adulti quale percorso formativo e professionale scegliere e aiutare i genitori ad avere le informazioni per collaborare nella scelta dei propri figli. Non solo. La mostra è importante anche per i docenti, che possono cogliere tra gli stand spunti per lavori di ricerca nella propria materia. Non solo mestieri. Durante la manifestazione si svolgeranno diversi eventi collaterali (sfilate, rappresentazioni musicali e spettacoli, concorsi e premiazioni) e sarà presente Rete 3, che manderà in onda trasmissioni su temi inerenti la formazione. Inoltre, si terranno tre concorsi: il primo, rivolto agli allievi delle scuole medie obbligatorie, prevede attività didattiche; il secondo per gli allievi degli ultimi anni delle scuole speciali e il terzo per gli alunni dei corsi di pretirocinio. Creatività in mostra. Allo stand D10 saranno presentati mestieri e hobby particolarmente creativi, come la ceramica al tornio, aeromodellismo, il vimini e la fusione del vetro. Trasporti pubblici. Le Ffs offrono agevolazioni tariffarie per le scuole e i gruppi di persone. Info: Alessio Bianchi, Ferrovie federali svizzere. Tel. 051 2215657, [email protected]. Orari di apertura (entrata libera): lunedì 18.30-22, martedì 9-22, mercoledì 9-22, giovedì 9-22, venerdì 9-22, sabato 9-17 Info: Divisione della formazione professionale, tel. 091 8153100; Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, tel. 091 8146351; Espocentro, tel. 091 8263242; internet: www.espoprofessioni.ch. ■ VIABILITÀ Da Como a Varese, strade congestionate e lavori in stand-by Antonio Sanna l fatto che l’ultratriennale interruzione della SP 61 fra Ponte Tresa e Cremenaga sia arrivata a Striscia la notizia ha fatto pensare a molti che forse è la volta buona. Per noi che sul Lavoro ci siamo occupati più volte di tale erosione rimasta ingiustificatamente irrisolta, suggerendo anche le soluzioni più semplici, le assicurazioni date al Gabibbo sull’inizio dei lavori nei prossimi mesi, sarebbero una conferma in più di quanto da noi già annunciato. Usiamo il condizionale perché, al di là del confine, siamo stati abituati a non avere mai un tempo preciso di quando un’opera pubblica cominci effettivamente. La vicenda di queste promesse ritardate mi ha spinto a ricercare alcuni articoli sulla viabilità in area di frontiera scritti quando curavo sul Lavoro la rubrica «Filo diretto» fra gli anni Ottanta e Novanta. Non stupitevi se vi dico che molti dei problemi viari di quei tempi sono tuttora irrisolti. Vediamoli assieme. Le adduzioni principali di traffico verso la Svizzera, se si esclude l’autostrada A 2, si possono pressoché contare in una mezza dozzina. In provincia di Como abbiamo la 340 da Menaggio a Gandria confine, il tratto da Como a Ponte Chiasso, la 342 per raggiungere Bizzarone e in alternativa da San Fermo della Battaglia per i valichi di Drezzo, Novazzano, Ronago, Rodero. In provincia di Varese contiamo la 344 fino a Porto Ceresio confine, con la possibilità di raggiungere i valichi di Clivio e Saltrio, la 233 che arriva alla dogana di Ponte Tresa, la sp 3 direzione Gaggiolo e la 394 per il valico di I Zenna. Di fronte, sulla sponda piemontese, la 34 per Piaggio Valmara. Anche se da tempo queste arterie «principali» soffrono di un traffico che non riescono più a smaltire perché di nuovo hanno solo le rotonde, onestamente bisogna però riconoscere che quando le strade sono di competenza comunale, qualche ritocco per renderle più scorrevoli gli amministratori lo hanno messo in atto. Il guaio arriva quando la competenza degli interventi è di organi superiori come Anas, Regioni, Province o Società autostradali. Dopo una serie di incontri, finalmente si arriva all’accordo di programma e si predispone il progetto che necessita di tutte le approvazioni e quindi del finanziamento, non sempre disponibile per intero. In questo caso, l’inizio dei lavori dopo un po’ si interrompe e prima che riprendano passano anni. Ogni tanto arriva la notizia che tutto è risolto, di gare d’appalto imminenti, poi silenzio. Quando non capita che, a progetto approvato, si muovano comitati civici perché venga modificato il tracciato per motivi ambientali. È il caso della statale che collega Varese al valico internazionale di Porto Ceresio. Il progetto di una tangenziale Arcisate- Bisuschio, per risolvere il traffico del centro abitato arcisatese, in prosecuzione della variante di Induno, aperta nel 1988 dopo anni di tira e molla ,è stata contestata con 800 firme.Ora la Provincia di Varese ha consegnato all’Anas la progettazione definitiva perché indica l’appalto. Quando non si sa. Che dire della cosidetta tangenziale di Varese che collegherà attraverso il valico del Gaggiolo la Svizzera all’autostrada A8? Se ne parla da vent’anni. La realizzazione è legata alla Pedemontana che interessa le province di Como e Varese, le quali hanno interessato tutti i canali, ma a oggi la situazione è ancora indefinita. E il budello della «folla» di Malnate, per chi va e viene dalla Svizzera, è un tormento infinito. Sulla sponda magra del Verbano c’è la 394 che aspetta da anni correzioni e allargamenti mai affrontati. Di tanto in tanto qualche personaggio della politica dichiara il suo interessamento, ma le strettoie di Colmegna e Maccagno restano lì. Per non parlare della 233 che porta al valico di Ponte Tresa, sulla quale se non sorpassi sul rettilineo della Valganna, resti in colonna fino alla dogana e poi sulla cantonale per Lugano. Tutto perché quando si era finalmente raggiunto, dopo 25 anni di studi e di incontri, un accordo internazionale per il nuovo valico del Madonnone, arriva qualcuno e butta tutto a monte! E passiamo sulla sponda del Ceresio dove sembra che finalmente saranno completati i lavori di variante della 340, la Oria ValsoldaPorlezza. Almeno così assicura il Ministro Lunardi dopo essere stato destinatario di centinaia di cartoline-protesta. Che la strada Regina possa riacquistare finalmente il giusto prestigio di una signora strada, sarebbe ora! Potremmo continuare ancora per la viabilità minore, per la lacuale piemontese, ma ci fermiamo qui perché, se questa è la forza delle cartoline scritte al ministro, proviamoci ancora per tutte le altre incompiute che da queste pagine abbiamo denunciato più di 20 anni fa. In un recente opuscolo della Provincia di Varese, parlando di strade, si afferma che il territorio non può più attendere. Ma qui a non poter più attendere siamo noi! FORMAZIONE ATTUALITÀ 14 23 febbraio 2006 ■ CARROZZIERI I migliori apprendisti lattonieri e verniciatori premiati a Giubiasco a scorsa settimana si è svolta, al Centro di formazione professionale del Gruppo carrozzieri ticinesi Usic, sezione Ticino a Giubiasco, la cerimonia di premiazione del concorso cantonale degli apprendisti carrozzieri, alla presenza del direttore della Divisione della formazione professionale Vincenzo Nembrini, del presidente dell’associazione Paolo Flückiger e di numerosi ospiti. I vincitori del concorso avranno la possibilità di partecipare alle eliminatorie per la prossima edizione del campionato svizzero a Le Locle. La prima partecipazione ticinese al campionato nazionale risale al 1984. gno; Sinan Arlsan, Carrozzeria Racing Car SA, Grancia. L CARROZZIERI LATTONIERI 1° classificato: Marinko Obrenic, Carrozzeria CARROZZIERI VERNICIATORI 1° posto: Stefano Palmeri, Carrozzeria Norancar SA, Barbengo; 2° posto: Daniele Longo, Carrozzeria Top 1 Sagl, Giubiasco; 3° posto: Davide Scattini, Carrozzeria Eros Togni SA, Riazzino. Altri partecipanti: Manuel Pizzocher e Maurizio Scrima, Carrozzeria Stoppa, Ascona. Beta, Bellinzona; 2° classificato: Joao Da Silva, Carrozzeria Pellitteri, Giubiasco; 3° classificato: Roberto Grassi, Carrozzeria Pellandini SA, Castione. Altri partecipanti: Dejan Markovic, Carrozzeria S. Gottardo SA, Lavorgo; Davide Chiappa, Carrozzeria Nuova Stilcar SA, Davesco Sora- PRESTITI Via Cantonale 4 6814 CADEMPINO Lu - Sab 08.00/20.00 Tel. (091) 950.08.80 Natel (079) 620.73.34 MUTUI CASA 2,5% comprare - costruire ristrutturare in Italia SVIZZERI - STRANIERI - FRONTALIERI - ANCHE SE AVETE ALTRI PRESTITI Stai per ristrutturare o comprare casa in Italia e cerchi un finanziamento vantaggioso M.C. Credit S.a.g.l. 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OCCASIONI Descrizione veicolo km anno colore Per la vostra prezzo Alfa Romeo, station wagon 156 56.000 2000 verde Fr. 16.800 Citroen Jumpy 68.000 2002 grigio Fr. 16.800 Ford Focus 1.8TDci/Sport 50.000 2003 silver Fr. 14.800 Ford Focus 16 station wagon/Carving 24.000 2004 grey Fr. 19.500 Ford Mondeo 2.0tdci,station wagon 30.650 2004 grigio Fr. 26.900 Mitsubishi Galant 2.4 gdi 95.000 1999 grigio Fr. 15.500 Mazda 2 14/Sport 21.000 2003 blu Fr. 14.900 Opel Zafira A18 43.000 2001 verde Fr. 16.300 Pegeut 307 2.0 i station wagon automatica 31.600 2003 grigio Fr. 26.900 Renault Megane Scenic 85.000 2000 blu Fr. 12.900 Seat Ibiza Cupra 38.000 2002 blu Fr. 18.900 Subaru Justy 1.3 66.000 1998 verde Fr. 7.500 VW Bora Variant 34.000 2002 verde Fr. 24.900 Fiat Punto 1.2 16v 31.000 2001 blu Fr. 13.800 Volvo V70 2.4 caravan 73.000 2001 antracite Fr. 23.900 Volvo S60 2.4d berlina 80.000 2003 blu Fr. 33.900 Peugeot 307 cabriolet 50.000 2003 argento Fr. 24.900 GARAGE TARCISIO PASTA CONCESSIONARIA VOLVO Via Monte Ceneri 6593 Cadenazzo Tel. 091 850 20 10 - Fax 091 850 20 11 [email protected] pubblicità su AREAFIN COMMUNICATION SA Via Frasca 8 • C.P. 5108 • 6900 Lugano Tel. 091 910 10 70 Fax. 091 910 10 71 E-mail: [email protected] Persona di contatto: Nicoletta Goria Tiratura controllata: 41.616 copie 23 febbraio 2006 EUROPA ATTUALITÀ 15 ■ SINDACATI IN PIAZZA A STRASBURGO Il Parlamento europeo ridimensiona la direttiva Bolkestein bardia - è il frutto anche della mobilitazione che il sindacato e la società civia direttiva sulla libele hanno saputo esprimeralizzazione dei serre. In particolare, la granvizi commerciali nei de manifestazione di Stra24 paesi dell’Unione eurosburgo del 14 febbraio ha pea è stata approvata la evidenziato la forza del scorsa settimana dal Parsindacalismo europeo su lamento europeo. concreti obiettivi, coniuI deputati hanno stabilito gando i diritti dei lavoratoche le leggi che il prestatori e la necessità di arrivare dei servizi dovrà rispetre a un testo profondatare sono quelle del paese mente modificato della dove opera e non dello direttiva sulla libera circostato di origine dell’azienlazione dei servizi». da, come prevedeva il La maggioranza delle testo proposto dall’ex comI sindacati hanno manifestato il 14 febbraio a Strasburgo (a sinistra, in primo rivendicazioni della Ces è missario Frits Bolkestein. piano, Gianmarco Gilardoni, coordinatore nazionale Cisl frontalieri). stata ottenuta: la legislaIl Parlamento europeo, Contro la Bolkestein erano scesi in piazza anche il 19 marzo 2005 a Bruxelles. zione del lavoro è esclual termine di una maratosa, in particolare le quena durata due ore, ha legistioni legate al distacco ferato in prima lettura. Il (Confederazione europea dei sindacati). dei lavoratori; i settori sensibili, come le agentesto, che è stato molto modificato rispetto alla La Ces considera il risultato del voto del Parzie di lavoro interinale e i servizi di sicurezze proposta originaria, passerà ora all’esame del lamento europeo come un vero successo per i privati, sono esclusi; i diritti fondamentali di Consiglio europeo e quindi tornerà all’assemlavoratori europei. Infatti, il Parlamento europeo negoziati e di azioni collettive sono rispettati; i blea di Strasburgo. In caso di mancato accorsi è pronunciato ad ampia maggioranza, per il servizi d’interesse generale e alcuni servizi do tra le due istituzioni europee si procederà compromesso ottenuto tra i principali gruppi polid’interesse economico generale, come le cure alla conciliazione. tici del Parlamento europeo, che seppelliscono sanitarie, sono esclusi; il principio del paese «Questo voto mostra chiaramente che i parallo stesso tempo il progetto iniziale Bolkestein e d’origine è abolito, quindi gli Stati membri poslamentari sono riusciti a trovare un compromesche lasciano il posto a un nuovo testo. sono controllare meglio e applicare le norme so che permetterà di aprire il mercato dei servi«Il voto del parlamento, fermo restando la che proteggono l’interesse pubblico. zi pur salvaguardando il modello sociale euronecessità di una lettura più attenta del testo È una prima tappa. La Ces resta mobilitata peo, anche se rimangono ancora dei progressi approvato - afferma Rita Pavan, responsabile per consolidare questo progresso considereda compiere». Questa è la prima dichiarazione del Dipartimento internazionale Usr Cisl Lomvole e ottenere miglioramenti. di John Monks, Segretario generale della Ces Gianmarco Gilardoni L ■ EMIGRAZIONE ITALIANA A Roma un convegno sui bisogni delle comunità all’estero Valeria Angrisani* l 3 marzo l’Inas- Cisl organizza a Roma un convegno dal titolo «Emigrazione italiana oggi: nuovi bisogni e nuove tutele per il futuro». «Scopo dell’iniziativa - afferma il Presidente nazionale Giancarlo Panero - è quello da un lato, di fare il punto della situazione riguardo all’attualità del fenomeno migratorio in Italia inquadrandolo all’interno del più vasto e complesso fenomeno della mobilità europea e internazionale. Dall’altro, invece, evidenziare le novità sul piano dei bisogni individuali collettivi e della tutela dei diritti sociali di chi vive in prima persona, oggigiorno, tale esperienza». All’incontro prenderanno parte l’onorevole Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea; il direttore generale delle Politiche migratorie, Adriano Benedetti del ministero degli Affari esteri; la direttrice generale delle Politiche previdenziali, Maria Teresa Ferraro del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali; il Segretario generale del Consiglio degli Italiani all’Estero, Franco Narducci; il presidente della Fondazione Migrantes per gli Italiani all’estero, don Domenico Locatelli; il professore Maurizio I Ambrosiani dell’Università Cattolica di Milano. L’iniziativa sarà caratterizzata dall’immancabile presenza del presidente Inas-Cisl, Giancarlo Panero, e dal Segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta. L’emigrazione italiana è un fenomeno sempre attuale ma in via di trasformazione. Il suo contesto, infatti, non è più quello di un tempo ma quello dell’Europa unita, caratterizzata dall’economia della globalizzazione. La nuova emigrazione è legata a processi di mobilità europea, incentivati dalle stesse istituzioni comunitarie che hanno proclamato il 2006 come «Anno della mobilità». A tale diversità di situazioni si aggiungono, di conseguenza, differenti soluzioni da parte degli organismi che tendono a mediare il rapporto tra istituzioni e cittadini in relazione alle nuove richieste. In prima linea a tali bisogni: il patronato, che attraverso il confronto tra istituzioni e altri corpi intermedi come sindacati e associazioni, tende a valutare il complesso fenomeno dell’emigrazione italiana di questi giorni ed elaborare, al tempo stesso, gli strumenti più idonei per garantire diritti e tutele nonostante lo scenario europeo stia cambiando. Il convegno dell’Inas-Cisl vuole, pertanto, mettere in luce tale problematica e discutere sulla necessità di un impegno in questo senso: quello di individuare i bisogni passati e futuri che provengono oggi dalle comunità, tracciando i percorsi idonei che possano soddisfarli senza trascurare la tutela e il riconoscimento di diritti. Oggi si parla molto degli italiani all’estero come di una ricchezza da non sottovalutare, ma ciò comporta anche l’esigenza di garantire diritti e tutela a coloro che sono lontani dall’Italia. A tal proposito l’esigenza di conoscere sempre al meglio la tutela previdenziale degli emigrati di prima generazione ma soprattutto la realtà politica e culturale dei giovani affiancando una consulenza sempre più adatta a un «nuovo tipo d’emigrazione», composta da professionisti, tecnici del settore e studenti: un personale, quindi, sempre più qualificato. In questo quadro l’Inas Cisl si propone come sfida quello di creare un «patronato nuovo» sempre più attento e sensibile a bisogni, diritti e tutele. *Addetto stampa Inas-Cisl Svizzera 16 INFO BALCANI 23 febbraio 2006 Pagina a cura di Slavko Bojanic Nove plate u Novoj godini GRADJEVINA Na nacionalnom nivou potpisan je novi radni Ugovor (Cnm) vazeci u naredne 3 godine. U Ticinu se nastavlja i tokom ove godine sa modelom koji ukljucuje fleksibilno radno vrijeme sa 75 radnih sati ukljucenih u kalendar gradjevinskih preduzeca. Ova primjena omogucuje vecu kontrolu i manje zloupotrebe. Sto se tice rada subotom, od 1. januara ove godine nije potrebno traziti dozvolu. Dovoljno je da taj rad bude najavljen Paritetnoj Komisiji. Sindikati su, zbog mogucih zloupotreba koje omogucava ova promjena, trazili i dobili probnu primjenu te odredbe u trajanju od 6 mjeseci kako bi verifikovali njenu primjenu. U slucaju zloupotrebe Paritetna komisija ce odrediti restriktivnije kriterije. Povecanje plata iznosi 106.- vfranaka mjesecno, odnosno 60 centesimi na sat. To povecanje stupilo je na snagu od 1. februara. Napominjemo da je u gradjevinskom sektoru na snazi prevremeno penzionisanje sa 60 godina starosti (PEAN). Zahtjev za prijevremeno penzionisanje podnosi se , najkasnije, 6 mjeseci prije. To znaci da gradjevinski radnici koji su rodjeni 1945. godine mogu podnositi taj zahtjev od 1. januara ove godine. PUTNA PODLOGA (PAVIMENTAZIONI STRADALI) Udruzenje poslodavaca u ovom sektoru pod pritiskom istrage "Comco" zbog sumnje u dogovoreno odredjivanje cijena usluga medju preduzecima koji izvode radove, te zbog vidljivom pada javnih ponuda za izvodjenje radova, bilo je otkazalo primjhenu kantonalnog radnog ugovora za kraj prosle godine. U pregovorima oko obnove radnog ugovora doslo se do obostrano zadovoljavajuceg dogovora koji ukljucuje dosta novina i koji je na snazi u naredne 3 godine. Da bi se zaista doslo do pune iskori- stenosti radnih sati, koji po starom ugovoru nisu bili placeni 100% zbog uslovljenosti rada meteoroloskim uslovima i efektivnog rada tokom 8-9 mjeseci godisnje i obaveze da se radnicima isplati nadoknada za 13 mjeseci godisnje, radnici ce po novom ugovoru imati znatno povoljnije uslove koje predvidja novi radni ugovor. Pomenucemo samo najbitnije: placanje nadoknade za bolovanje od prvog dana, plata za januar placa se 100% bez obzira na broj efektivnih radnih sati, sati koji se izgube na radilistu ili u magacinu zbog kise bice placeni 100%, odluka o eventualnom definitivnom prekidu rada tokom dana treba da bude donesena najkasnije tokom 2 sata cekanja, dodatak za nocni rad povecava se sa 25 na 50%, itd. Tokom proljeca ove godine bice organizovani sastanci sa radnicima u ovom sektoru kada ce uslijediti i detaljna pojasnjenja svih promjena u ugovoru. Sto se tice povecanja plata dogovoreno je povecanje od 106.- franaka mjesecno, odnosno 60 centesimi na sat od 1. januara. Kao i u gradjevini na snazi je prijevremeno penzionisanje sa 60 godina. KERAMICARI (POSA PIASTRELLE) Kantonalni radni ugovor produzen je na godinu dana. Plate su povecane za 80.- franaka mjesecno, odnosno 0,45 franaka po radnom satu od 1. januara. Tokom godine radni ugovor bice promijenjen i pokrenut postupak uvodjenja obaveze na kantonalnom nivou koji ce obavezati i agencije za zaposljavanje na primjenu svih ugovornih prava. U sektoru je na snazi prevremeno penzionisanje sa 62 godine starosti (Resor). PODNE PODLOGE, PARKETIRANJE (POSA PAVIMENTI) Kolektivni radni ugovor produzen je nab godinu dana a plate su povecane za 80.- franaka mjesecno, odnosno 0,45 franaka po satu od 1. januara. Prevremno penzionisanje sa 62 godine starosti (Resor). GIPSERI (GESSO) Kolektivni radni ugovor produzen na godinu dana, plate povecane za 70.- franaka mjesecno, odnosno 0,40 franaka po satu. Tokom godine odredbe kolektivnog radnog ugovora bice predmet rasprave i trazice se obaveza njihove primjene na kantonalnom novou. Prijevremeno penzionisanje sa 62. godine starosti. FARBANJE (PITTURA) Od 1. juna 2005. godine uveden je novi nacionalni kolektivni ugovor sa vaznoscu do 31. marta 2007. godine. Na kantonalnom nivou, nakon dogovora koji je potpisan tokom februara prosle godine, vec je bio uveden radni ugovor sa vaznoscu od 1. aprila 2005. godine. U tom konteksu plate su bile povecane za 909.franaka mjesecno. Povecanje plata za ovu godinu predvidjeno je od 1. aprila. 17 23 febbraio 2006 Pagina a cura di Franco Narducci Bolkestein Il Parlamento europeo ha respinto il principio del paese d’origine La libera circolazione dei servizi nell’Ue non va realizzata sulle spalle dei lavoratori imponente manifestazione di protesta contro la direttiva Bolkestein, organizzata dai sindacati europei il 14 febbraio a Strasburgo, ha sicuramente rafforzato in buona parte dei Parlamentari europei la convinzione che la libera circolazione dei servizi nell’Unione europea non può essere realizzata sulle spalle dei lavoratori, aprendo le porte a un pericoloso dumping salariale. Pericoloso perché sconvolgerebbe le condizioni di vita di milioni di famiglie europee e aprirebbe un conflitto sociale che nella difficile situazione in cui versa l’Ue non contribuirebbe di certo a rimettere in moto la macchina dell’economia e dell’occupazione. Anche il sindacato interprofessionale Syna ha partecipato alla manifestazione di protesta a Strasburgo, poiché le ripercussioni - in caso di approvazione della direttiva - non avrebbero L’ tardato a farsi sentire sulla Svizzera. Annunciata come un provvedimento rivolto a «diminuire la burocrazia e i vincoli alla competitività nei servizi per il mercato interno», la direttiva Bolkestein è nei fatti un pericoloso attacco allo stato sociale e ai diritti del lavoro nell’intera Ue. Più che liberalizzare, si propone di deregolamentare il settore dei servizi rimettendo in discussione i diritti dei lavoratori garantiti dalle leggi nazionali dei paesi dell’Unione europea. Il Parlamento europeo ha pertanto accolto parzialmente il grido d’allarme lanciato da decine di migliaia di lavoratori e ha approvato, giovedì scorso, una versione «ridotta» della direttiva sui servizi, senza rinunciare all’idea originaria dell’apertura dei mercati. Nella versione approvata è stato stralciato l’aspetto maggior- mente contestato, il cosiddetto «principio del paese d'origine». IL PRINCIPIO DEL PAESE DI ORIGINE L’eccezionale gravità della direttiva Bolkestein risiede nell’assunzione del «Principio del Paese d’origine», che stabilisce come un prestatore di servizi sia esclusivamente sottoposto alla legge del Paese dove ha sede legale e non più alla legge del Paese dove fornisce il servizio. Il Parlamento, rinunciando a tale contestato principio, ha raggiunto un compromesso salutato positivamente dalla Commissione dell’Ue. Entro la fine d’aprile, il progetto originario della direttiva sarà adeguato alla decisione del Parlamento e toccherà poi al Consiglio dei Ministri licenziare il testo definitivo. Che in ogni caso potrebbe rientrare nei lavori del vertice Ue programmato per la fine di marzo. Gli Italiani emigrati votano all’estero per le elezioni politiche l 9 aprile l’Italia si recherà alle urne per eleggere i parlamentari per la XV legislatura. Per la prima volta nella secolare storia della diaspora italiana, gli italiani residenti all’estero non dovranno recarsi in Italia per le elezioni politiche e dare un contributo al cammino della democrazia. Voteranno nei Paesi in cui risiedono e vivono, per corrispondenza, ed eleggeranno una loro deputazione parlamentare - 6 senatori e 12 deputati - in rappresentanza di 3.523.809 cittadini italiani residenti all’estero iscritti nell’elenco aggiornato previsto dalla legge ordinaria 459 del 27 dicembre 2001, che disciplina il voto all’estero. I summenzionati cittadini sono ripartiti come previsto dalla già citata legge - in 4 circoscrizioni estero comprendenti Stati e territori afferenti a Europa, America meridionale, America settentrionale e centrale, Africa- AsiaOceania-Antartide. I GUARDARE AL FUTURO Dopo una rivendicazione durata quasi 50 anni, gli italiani all’estero hanno vinto la battaglia della cittadinanza attiva e dell’effettività del voto. Innegabilmente i processi d’integrazione molto avanzati in numerosi Paesi sollevano dubbi sul significato del voto degli italiani all’estero e hanno fatto storcere la bocca a più d’uno. Ma in un mondo dominato sempre più dalla globalizzazione dei processi economici, culturali e sociali, l’Italia ha giocato una carta importante e innovativa per affrontare le sfide del futuro. La rappresentanza parlamentare eletta all’e- stero può sicuramente contribuire a rafforzare il legame affettivo che unisce i cittadini italiani all’estero con la madrepatria, ma anche a fare sistema, a potenziare la rete di presenze italiane fuori dai confini nazionali. Una rete che anche senza il voto ha fornito - in svariate fasi ed epoche - contributi di grande rilievo all’Italia; basti pensare alle rimesse dirette in passato, a quelle del turismo di ritorno di oggi, e ai contributi culturali e scientifici su cui puntare con forza nel futuro immediato. LA SCELTA DEI CANDIDATI Alcune settimane fa il presidente dell’Unaie, Mimmo Azzia, aveva ribadito che per la Circoscrizione Estero occorrono «persone che abbiano statura morale e amore per le comunità e che sappiano dire con chiarezza i loro programmi, perché è forte il pericolo che i candidati vengano scelti dall’alto, cioè da fuori delle comunità». L’invito è quindi che a Roma arrivi la voce vera degli italiani all’estero. Un invito rilanciato da Graziano Tassello (Cserpe) che focalizza il ruolo dei parlamentari eletti all’estero: «Per rimettere al centro la politica migratoria e non considerarla un soggetto in via di estinzione, occorrono uomini e donne competenti e coraggiosi, che sappiano inventare futuro favorendo spazi di creatività in cui la politica migratoria non significhi la difesa di un nazionalismo esasperato, ma la nascita di un mondo al plurale in cui il rispetto della diversità come ricchezza diventa un tratto fondamentale e il patrimonio acquisito all’estero un dono da condividere». FRANCO NARDUCCI, capolista della coalizione Unione-Prodi alla Camera dei Deputati. È nato a S. Maria del Molise (IS) e dopo gli studi in Italia si è trasferito in Svizzera dove ha lavorato per un decennio nel settore dell’ingegneria edile. Dal 1981 al 1986 ha diretto l’Enaip del Cantone Argovia e dal 1985 al 1996 l’Enaip di Zurigo. Contemporaneamente ha svolto la funzione di direttore dell’Enaip nazionale Svizzera, promuovendo servizi formativi e didattici innovativi, rivolti al processo d’integrazione e di qualificazione professionale dei cittadini italiani residenti nel territorio elvetico. Attualmente svolge l’attività professionale nel sindacato Syna, di cui è il vicePresidente (sito internet www.franconarducci.com) 18 23 febbraio 2006 Pagina a cura di Moises Palmeiro España y Suiza acuerdan el procedimiento a seguir después del 1 de Junio de 2007 Cómo solicitar el dinero de la caja de pensiones en caso de marcha definitiva s archisabido que a partir del 1 de Julio de 2007 los españoles que dejen definitivamente Suiza para establecer su residencia en España (o a otro país de la UE o de la EFTA) no podrán ya retirar la parte obligato- E ria del capital que tienen en la caja de pensiones, a no ser que en España estén sujetos a un seguro social obligatorio. Quien demuestre que no está sujeto a un seguro obligatorio podrá llevarse todo el capital. Faltaba por saber cómo se demuestra esto. Pues bien, el pasado 9 de Diciembre en una reunión entre la Consejería de Trabajo y el Fondo de Garantía BVG se estableció el procedimiento a seguir en estos casos, del que informamos a continuación. La información la tomamos del comunicado de prensa del Fondo de Garantía, así como de la carta que este organismo de coordinación para la previsión profesio- nal entre Suiza y la UE ha enviado a las cajas informando del acuerdo, y que la Consejería de Trabajo ha tenido la amabilidad de enviarnos. Muchas gracias. El procedimiento queda así: 1) Cuando un español que retorna quiera percibir en efectivo la "prestación de salida" (la totalidad del capital) de la Caja de Pensiones, deberá comunicarlo así a la Caja. 2) Ésta (o el propio asegurado) enviará al Fondo de Garantía un formulario de solicitud para determinar si el interesado está sujeto a un seguro social obligatorio tras su marcha definitiva de Suiza. Este formulario lo facilita el propio Fondo de Garantía. El Fondo de garantía comprueba además en la Oficina Central del 2° Pilar si el interesado tiene allí otros fondos de cajas de pensiones. 3) El Fondo de Garantía envía el formulario de solicitud a la Tesorería General de la Seguridad Social. Ésta informa al Fondo de Garantía si en una fecha determinada (90 días después de la fecha de baja del interesado en el ayuntamiento donde residía en Suiza) está sujeto a un seguro social obligatorio. Proyecto de creación del Sistema Nacional de Dependencia Mejor atención a los que no se valen por sí mismos on el objetivo de prestar una atención adecuada a las personas que dependen de terceros para sus actividades diarias España tiene previsto poner en marcha un Sistema Nacional de Dependencia (SND). El Gobierno aprobó en Diciembre el correspondiente anteproyecto de Ley y se espera que pueda entrar en vigor el año que viene. En declaraciones a Carta de España la secretaria de estado de Asuntos Sociales afirma que «del SND se beneficiarán los mayores o discapacitados permanentes que carecen de la autonomía suficiente para el desarrollo de sus actividades diarias». También los españoles emigrantes tendrán derecho a beneficiarse de él y «para ello se utilizará la vía de los convenios». Las prestaciones y servicios se acordarán de acuerdo con un baremo que prevé tres grados de C dependencia; además se hará en cada caso «un plan individual de atención que puede ser desde la promoción de autonomía personal, ayudas técnicas etc». El SND se irá implantando progresivamente entre 2007 y 2015 para poder acompasar el desarrollo de las prestaciones con las infraestructuras necesarias. Según la secretaria de estado, la financiación correrá a partes iguales entre el Estado y las comunidades autónomas. El Estado tiene previsto invertir unos 13'000 millones de euros en el SND de aquí a 2015. Los beneficiarios participarán también en la medida de sus posibilidades. Pero el proyecto no sólo supondrá gastos. Se prevé que su puesta en marcha va a permitir la creación de unos 30'000 puestos de trabajo en los próximos diez años. También es posible la devolución del dinero cuando uno no lo solicita al marcharse de Suiza, sino más tarde. En este caso la Tesorería General deberá informar si la persona interesada está sujeta a un seguro social obligatorio 90 días después de la fecha en que ha presentado la solicitud. 4) El Fondo de Garantía informa al interesado y a la caja del pensiones del resultado de la consulta. En caso de que la persona en cuestión no esté sujeta a un seguro social obligatorio, la caja procederá a devolverle el dinero; en caso contrario lo ingresará en una cuenta bloqueada o en una póliza de libre paso. OCCASIONI 100% www.autooccasioni.ch/multicar [email protected] Aixam 500 5SL Aut. 45 km/h berlina, 2003, blu, 22.500 km Alfa Romeo 156 2.5 V6 24V berlina, 1999, argento, 92.500 km Audi A3 1.8 T quattro Ambition berlina, 2000, argento, 42.300 km BMW Z3 1.8I Roadster cabrio, 1998, blu, 96.000 km Citroën 2CV6 speester cabrio, 1975, bianco, 41.200 km Fiat Seicento M. Schumacher berlina, 2001, nero, 22.700 km Ford Escort Coswort coupé, 1996, nero, 62.000 km Ford Transit 2.8 TD Camper camper, 2004, bianco, 9.000 km Rover 45 1.8 16V Celeste berlina, 2001, blu, 45.600 km Smart Crossblade Aut. cabrio, 2002, nero, 8.900 km Smart Passion Aut. berlina, 2000, turchese, 71.000 km Smart Pulse Aut. cabrio, 2001, blu, 41.200 km Smart Pure + berlina, 2002, rosso, 26.800 km Smart Pure Aut. berlina, 2003, blu, 42.300 km Volvo V70 R AWD Aut. kombi, 2005, nero, 13.600 km Fr. 9.600.– Fr. 9.900.– Fr. 22.900.– Fr. 16.600.– Fr. 11.000.– Fr. 8.100.– Fr. 19.000.– Fr. 57.400.– Fr. 13.800.– Fr. 15.600.– Fr. 17.900.– Fr. 12.800.– Fr. 8.900.– Fr. 9.100.– Fr. 74.400.– David Papagna Responsabile 6943 Vezia-Lugano Via Morosini 6 Tel. +41 91 966 45 50 Fax +41 91 966 36 64 Natel +41 79 337 0 337 19 23 febbraio 2006 Pagina a cura di Rogerio Sampaio Suíços querem menos programas sociais Segundo uma pesquisa de opinião, a maioria dos suíços seria favorável a uma redução dos programas de ajuda social, porém melhorando a política de apoio à família ob o nome de «Perspectiva Suíça», a pesquisa foi realizada através da Internet por um grupo de estudantes suíços. Os resultados não deixam de ser contestados Sessenta e um por cento das pessoas entrevistadas estimam que a assistência dada pelo Estado à família é muito fraca na Suíça, 73% apoiam a unificação dos programas de distribuição de renda para as famílias e 50% desejariam a criação da licença-paternidade. Os suíços de língua francesa, as pessoas sem crianças e os solteiros são particularmente favoráveis a essa última opção. Por outro lado, os entrevistados mostram menos generosos quando questionados sobre os programas sociais do país. A grande maioria (96%) se pronunciou por uma renda mínima inferior a que é recomendada actualmente pela Conferência Suíça de Instituições de Ajuda Social, um órgão independente, responsável no país por estabelecer para todos os cantões os valores mínimos da ajuda social financeira dada para as pessoas necessitadas. Oito pessoas de dez desejariam um controle reforçado dos programas sociais, para evitar os abusos. Ao mesmo tempo, 68% gostariam que os beneficentes da ajuda governamental retribuam em forma de trabalho para as comunas. Exemplos seriam hospitais, serviços públicos de limpeza e outros. Esses são alguns dos resultados do «Perspectiva Suíça», apresentado nessa semana pelos seus autores e que já está na sua segunda edição. com menos de 15 anos. Segundo Daniel Läubli, a pesquisa foi representativa com uma exactidão estipulada de 3%. Ele, porém, reconhece que determinados grupos, como os suíços de língua francesa, estão sub-representados. S Resultados contestados Para Matthias Kappeler, chefe do instituto de pesquisas Isopublic, representante suíço do grande grupo Gallup International, uma pesquisa realizada na Internet não pode ser considerada representativa. Perguntas por telefone A iniciativa foi lançada em 2003 pela associação de estudantes «Vernunft Schweiz» (Bom Senso Suíço). Segundo seu presidente, Daniel Läubli, a pesquisa pode ser vista como um instrumento útil para os políticos, que avaliariam dessa forma o apoio popular às reformas necessárias. De fato, 35 questões foram colocadas em linha entre 10 de Outubro e 16 de Dezembro levantando questões sobre um certo número de reformas nos sectores da igualdade entre homens e mulheres, políticas regionais, familiares e sociais, além de questões relativas ao crescimento económica. Cerca de 17 mil pessoas responderam. Como era possível participar de forma anónima e repetida da pesquisa, 743 respostas suspeitas de manipulação foram descartadas, além das que foram entregues por pessoas Isso devido ao fato de que o acesso à rede mundial não existe para todas as pessoas. Exemplo: os jovens utilizam mais facilmente as novas tecnologias do que as pessoas de idade. Para os membros os autores da pesquisa reconhecem seus limites. Porém eles ressaltam que critérios como formação, sexo, idade e local de residência foram levantados, para tornar os resultados um pouco mais abrangentes. O principal objectivo do trabalho é de informar as pessoas, de forma neutral e independente, sobre questões políticas actuais. «Vernunft Schweiz» recebe o apoio de diversos representantes de partidos políticos como Doris Leuthard (PDC), Ueli Maurer (UDC), Fulvio Pelli (PRD) e Rudolf Strahm (Partido Socialista). Porém para o ano que vem, a União Democrática do Centro (UDC), um partido da direita. As leis de asilo e de estrangeiros são discriminatórias a reunião do passado mês de Dezembro a Comissão Nacional de trabalhadoras e trabalhadores estrangeiros do Syna apresentaram um parecer negativo sobre as modificações da Lei aprovada pelo parlamento Suíço no que respeita aos cidadãos estrangeiros e asilo. As restrições e as alterações introduzidas na lei sobre o asilo são pesadas e injustificadas. Da realidade sobre os números apresentados pelo departamento de federal de refugiados. De alguns anos a esta parte , de facto , os pedidos de asilo têm diminuído, um fenómeno visível também em outros países europeus. N Em 2005 foram avaliadas 12.695 pedidos de asilo, dos quais 1.497 foram reconhecidos como refugiados, enquanto 2530 casos foram recusados e 1703 foram retirados. Por outro lado 6.965 pessoas receberam respostas negativas, entre estes 4.436 obtiveram uma autorização provisória. Este ultimo dado evidencia, a contradição entre a realidade e o espírito restritivo que animara a reforma da lei sobre o asilo: A Suiça, mesmo não concedendo o asilo, admite que estes refugiados não podem ser repatriados porque nos seus países existem situações de guerra e violência. A cifra demonstrada que é infundamentada a tese das forças politicas que defenderam que havia abusos e que noventa porcento dos pedidos de asilos não eram realmente perseguidos. Os números oficiais do Departamento federal de refugiados reconhece a mais de metade dos refugiados o direito de permanecerem temporariamente na Suiça porque são ameaçados nos seus países de origem por isso são obrigados a fugir. As novas leis além de serem discriminatórias , são contrarias a longa tradição Suiça de acolhimento e da defesa dos direitos .No futuro os refugiados a quem forem negados o direito de asilo, perdem também direito a ajuda social, assim como as crianças, famílias e as grávidas. Secretariado Regional - Schaffhauserstr. 409 - 8050 Zürich. Tel. 01 3071074, e-mail: [email protected] 20 23 febbraio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST ■ SPORT E SALUTE ■ ALIMENTAZIONE Atleti e campioni anche a 90 anni. Basta allenarsi e mangiare bene Combattere l’Alzheimer con frutta e verdura hi l’ha detto che non si può fare sport agonistico a 90 anni? Il settimanale italiano Panorama ha recentemente pubblicato la storia di invidiabili rappresentanti della terza età che stracciano primati. Mario Riboni si allena tutti i pomeriggi per tre ore al campo sportivo. Lo scorso settembre a San Sebastian, ha sfiorato la medaglia d’oro al lancio nel getto del peso. «Mi rifarò nel 2007, quando i mondiali saranno in Italia», assicura. Stando ai criteri classici con cui identifichiamo un atleta, Mario Riboni è un fenomeno paranormale: a giugno infatti compirà 94 anni. Quello di Riboni, non è un caso isolato. Nello sport agonistico le barriere anagrafiche non esistono più. Ai mondiali Master di atletica, in Spagna, hanno partecipato 6 mila atleti dai 40 ai 98 anni. L’Italia ha il primato nelle fasce estreme, con 80enni e 90enni che corrono, saltano e lanciano come nessun altro al mondo, e ottengono risultati eccellenti per persone di 30-40 anni. In Spagna i master azzurri hanno vinto 62 medaglie, di cui 18 d’oro. Abituati a una terza età sedentaria, medici dello sport e fisiologi sono stupiti. Che un moderato movimento allunghi la vità è noto, ma le prestazioni di un 60enne che si dedica al salto con l’asta o ai 100 metri sono un’altra cosa. «L’agonismo permette a molti anziani di interpretare lo sport non come terapia ma come generatore di emozioni - ha spiegato a Panorama Giuseppe Fischietto, responsabile sanitario u scala planetaria, si osserva un aumento della popolazione anziana. Nella sola Svizzera il numero degli ultraottantenni è quintuplicato negli ultimi 50 anni. Questa conquista, merito del miglioramento delle condizioni di vita e delle cure mediche, presenta anche zone d’ombra. Il numero di persone che soffrono di disturbi delle funzioni cognitive dopo i sessanta anni di età raddoppia ogni cinque anni. C della Federatletica - Gareggiare è uno stimolo potente a essere attivi, perché impone scadenze e gratifica. Un tempo noi medici eravamo perentori con chi aveva più di 40 anni: la pianti con l’agonismo, le fa male. Adesso suggeriamo di aumentare i controlli, ma non di smettere. Sono stati l’affermarsi spontaneo del fenomeno e le evidenze della ricerca a farci capire che sbagliavamo». Lo scorso 16 ottobre, a Carpi, Luciano Acquarone, 75 anni, ligure, ha corso la maratona in 3 ore e 10 minuti. In rapporto all’età è uno dei migliori tempi mai ottenuti sui temibili 42 chilometri. Acquarone sfiorò le Olimpiadi di Monaco e iniziò a collezionare titoli. «L’esperienza - racconta - mi ha insegnato che al declino del fisico bisogna accompagnare stimoli più ridotti. Ma la voglia di competere resta un formidabile incentivo a sentirsi vitali». Amelio Compri, 81 anni, è primatista mondiale nel salto con l’asta. A un’età in cui molti camminano a fatica, lui vola oltre i 2 metri. Da questi esempi di longevità sportiva quali lezioni possiamo trarre? Che occorre essere continui nell’allenamento, sottoporsi a due check-up completi l’anno, seguire un’alimentazione varia, a basso contenuto calorico e ricca di sostanze antiossidanti, fare sport sul serio, ma senza prendersi sul serio: essere goliardi in terza età è il miglior modo per garantirsi lunga vita. ■ AGENDA Bellinzona Messa per i defunti, venerdì 10 marzo, ore 14.45, chiesa S. Rocco, piazza Indipendenza, Bellinzona. Gita a Genova con visita all’Acquario, lunedì 15 maggio. Partenza ore 6.30 piazzale Stadio Bellinzona, 6.40 Mercato coperto Giubiasco. Costo fr. 90 tutto compreso. Non dimenticare i documenti. Info e iscrizioni: tel. 091 8572284 e 8292005 entro il 27 aprile. Locarno Ritrovo per il pranzo mensile. Prossimo incontro giovedì 2 marzo, ore 12, sala riservata ristorante Stella d’Italia, via Mantegazza 5, Locarno. Costo fr. 12 (bibite escluse). Iscrizioni: tel. 091 7513052 entro il 28 febbraio. Gita a Bergamo-Seriate, 26 aprile. Visita alla chiesa intitolata al Beato Giovanni XXIII. Costo fr. 65, non soci fr. 75. Iscri- zioni: tel. 091 7513052 entro il 20 aprile. Gita a Sorrento e Capri dal 22 al 27 maggio. Iscrizioni: tel. 091 7513052. Costo fr. 1.150 (tutto compreso). Disponibile ancora una decina di posti. Lugano Conferenza di Flavio Ercolani su »Nucleare - a 20 anni da Cernobyl», giovedì 23 marzo, ore 14.30, salone OCST, via Balestra 19 Lugano. Seguiranno due giri di tombola e la merenda. Pedicure curativa in sede, al giovedì mattina. Costo: fr. 35-45. Info: tel. 0919102021. Mendrisio Incontro chiacchierata con il giornalista Tsi Eugenio Jelmini (al posto della visita a Stabio), giovedì 16 marzo, ore 14.30, sala parrocchiale di Castel San Pietro. Posteggi sul piazzale della chiesa parrocchiale. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro il 9 marzo. S Invecchiare bene. La parola d’ordine è «invecchiare bene», ossia invecchiare continuando a curare il proprio aspetto e conservando le proprie capacità cognitive e intellettuali. Il processo di invecchiamento è infatti contraddistinto da un calo delle funzioni fisiologiche e cerebrali. Per numerosi anziani il calo funzionale raggiunge livelli patologici e porta a situazioni di dipendenza. Il disturbo cerebrale più frequente tra gli anziani è senz’altro il morbo di Alzheimer. Mirtilli contro l’Alzheimer. Gli scienziati come James A. Joseph si sono chiesti in che misura l’alimentazione influisca sulle funzioni cerebrali e se esista un nesso diretto tra alimentazione e invecchiamento. Da studi epidemiologici emerge che un forte consumo di frutta e verdura permette di ritardare o addirittura prevenire le malattie legate all’invecchiamento quali l’Alzheimer. La ricerca condotta su animali suggerisce che frutta e verdura, grazie al loro elevato tenore di antiossidanti, correggono la sensibilità allo stress ossidativo indotta dal processo d’invecchiamento. Tra gli alimenti che contengono antiossidanti vi sono i mirtilli e gli spinaci. I ricercatori di domani dovranno verificare se i mirtilli possono prevenire l’insorgere dell’Alzheimer nell’uomo. Gita in Toscana e alle Cinque Terre dal 3 al 7 aprile (in torpedone) Destinazione Lucca, pranzo in ristorante tipico, visita guidata della città. A Casino di Terra cena e pernottamento. Visita a San Gimignano, pranzo a Volterra e nel pomeriggio visita libera, cena e pernottamento. Partenza per Siena, visita guidata, pranzo in ristorante tipico. Nel pomeriggio sosta a Monteriggioni, cena e pernottamento in hotel. Colazione e sosta a Bolgheri, paese del poeta Carducci, visita a un’azienda agricola e degustazione. Trasferimento a La Spezia, cena a Portovenere, rientro e pernottamento. Visita delle Cinque Terre con battello. Costo fr. 830. Supplemento singola fr. 120. Info: tel. 8661293. Accompagnatori: padre Angelo Fratus, Carlo Franscini, Gerolamo Cocchi 21 23 febbraio 2006 ASSOCIAZIONE ANZIANI PENSIONATI INVALIDI DELL’OCST Soggiorni marini e montani 2006 Info: Sergio Ercolani, Segretariato Cantonale, Lugano. Tel. 091 9102021 Diano Marina Dal 2 al 13 maggio (fr. 980) Supplementi: fr. 60 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Diano Marina è una delle località più belle della Riviera Ligure. Dispone di un litorale ampio e sabbioso. Le passeggiate a mare fiancheggiate da palme e fiori, creano all’ambiente una suggestiva cornice. Diano Marina confina con amene località, fra le quali Cervo, con il suo affascinante borgo che figura tra quelli più belli d’Italia. Hotel Soggiorno don Orione, a 300 m dal mare, immerso nel verde di un grande giardino. Camere con servizio privato e telefono diretto. Sala ristorante, ampio soggiorno, bar, sala TV, terrazzo solarium panoramico, ascensori. Servizio gratuito di pulmino, cappella interna. La quota comprende: viaggio, pernottamento in albergo, pensione completa con bevande ai pasti, mance, assistenza. Iscrizioni entro il 31 marzo. Minimo: 18 partecipanti. Igea Marina Dal 12 al 24 giugno e dal 26 agosto al 7 settembre (fr.1.050) Supplementi: fr. 300 camera singola, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Diana *** in posizione centrale a pochi passi dal mare. Atmosfera familiare ma accurata, sotto la direzione della famiglia Gori. Camere con servizi privati, TV color (TV/SAT), telefono, asciuga capelli e ascensore. Servizio accurato ai tavoli: tre menu a scelta e buffet a colazione, buffet di insalata e dessert ai pasti. Convenzione con un operatore per i servizi di spiaggia. La quota comprende: viaggio, pernottamento in albergo, pensione completa con bevande ai pasti, mance, assistenza. Iscrizioni entro il 12 maggio (1° turno), 28 luglio (2° turno). Minimo: 18 partecipanti. Prato Leventina dal 7 al 25 luglio Casa Prà Verde (1.045 metri sul livello del mare), fr. 1.600 a persona in camera doppia con servizi. Fr. 1.480 a persona in camera doppia senza servizi. Supplementi: fr. 180 camera singola con servizi, fr. 90 camera singola senza servizi. Le strutture della casa Prà Verde sono accoglienti, con ampie camere e ascensore, ideali per persone anziane. Spazi pianeggianti per comode passeggiate nel verde. Il campo di vacanza di Prato non è un soggiorno alberghiero ma è gestito, in parte dai volontari dell’associazione e destinato a persone autosufficienti. Il clima familiare, offre serenità e tranquillità ai partecipanti. L’equipe di animazione cura il servizio ai tavoli, le escursioni e le attività del gruppo. È disponibile un servizio infermieristico. La quota comprende: viaggio dal/al domicilio, pensione completa con bevande ai pasti, escursioni, animazioni, mance. Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo 25 partecipanti. Flims - Dorf dal 4 all’11 agosto (fr. 910) Flims (1.100 metri sul livello del mare), con i suoi laghetti idilliaci, le sue foreste favolose e il magico mondo alpino che lo circonda, poggia su un terrazzo, protetto dai venti e ben soleggiato. È luogo di villeggiatura, da oltre un secolo, grazie al clima mite e salubre; possibilità di meravigliose passeggiate pianeggianti. Supplementi: Camera doppia uso singola fr. 160, camera singola fr. 70, fr. 53 assicurazione annullamento obbligatoria. Hotel Curtgin*** si trova al centro del paese, in posizione tranquilla. Offre un’atmosfera particolare, grazie alla cortese gestione della famiglia Moser. Camere dotate di doccia/WC, radio, telefono e TV, sauna e solarium. La quota comprende: viaggio in torpedone, pensione completa (bevande escluse), mance e assistenza. Iscrizioni entro il 15 maggio. Minimo: 20 partecipanti. 23 febbraio 2006 GIORNALE APERTO ■ LE DOMANDE DEI LETTORI Da inviare alla redazione. Le risposte sono degli esperti OCST e associazioni affiliate. 23 Non sono iscritto all’Aire, posso votare per corrispondenza? D Gentile redazione, in quanto socio OCST, leggo da molti anni il vostro giornale e seguo attentamente la rubrica «domanda e risposta» tramite la quale ho imparato molte cose sui problemi previdenziali e assistenziali. Vi ringrazio. Vorrei porvi una domanda che esula dalla problematica pensionistica ma riguarda la prossima votazione politica italiana del 9 di aprile. Vivo in Svizzera da alcuni anni con un permesso di domicilio di categoria C. In Italia risulto iscritto nel registro dei residenti e non all’Aire. Posso votare per corrispondenza senza recarmi in Italia? Sergio B. Gentile lettore, purtroppo devo darle una risposta negativa. Possono votare dall’estero per corrispondenza solo i cittadini italiani che hanno diritto di voto e che risultano iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Lei si trova in una situazione irregolare, in quanto risulta residente di fatto in due posti diversi. Per l’anagrafe del suo paese risulta R Auguri ad Adolfo Imperatori, già dipendente OCST, e socio AAPI Tre Valli, che il 3 febbraio, attorniato dai suoi cari ha festeggiato il traguardo degli ottant’anni. Felicitazioni a Manuela Bassetti, collega del segretariato di Mendrisio, e al marito Edo, per la nascita di Miguel, al quale auguriamo un futuro sereno e ricco di ogni bene. a Mauro Fraccaroli di Castelrotto, socio settore Selvicoltura, e alla moglie Vittoria, per la nascita di Letizia, con tanti auguri di un futuro sereno. a Francesco Catanzaro di Como, socio settore Edile, e alla moglie Loredana, per la nascita di Giada, con tanti auguri di ogni bene. a Enzo Monga di S. Nazzaro, socio settore Edile, e alla moglie Sara, per la nascita di David, al quale facciamo tanti auguri per un futuro felice accanto al fratello Nicolas. Condoglianze al figlio Claudio Martinaglia, già dipendente del segretariato regionale del Luganese, alla nuora Graziella, e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Olga Martinaglia vedova fu Romolo. al marito Vito, già responsabile del segretariato OCST di Grono, ai figli Wanda, Athos, Katia, Eros, Simona e Barbara, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Redattrice responsabile Antonella Sicurello Segretaria di redazione Maurizia Conti Antonio Cartolano coordinatore patronato Acli in Svizzera ■ AGENDA OCST ■ VITA NOSTRA Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese (OCST), via Balestra 19, 6900 Lugano iscritto nel registro dei residenti e quindi può esprimere il suo voto solo in Italia. Le ricordo che l’iscrizione all’Aire è obbligatoria per tutti i cittadini trasferitisi all’estero in modo stabile. Per regolarizzare la sua posizione, per poter votare dall’estero per le politiche italiane e per fruire dei servizi consolari è opportuno che si rechi presso l’Ufficio Aire del Consolato Generale d’Italia in Lugano. Un cordiale saluto. Onorina Piubellini Remondini. a Gabriella Livi di Mendrisio, socia sezione AAPI-OCST, per la morte del fratello Angelo. a don Nicola Zanini, e familiari tutti, per la morte del caro papà Giovanni. alla moglie Martha, alle cognate, ai nipoti e pronipoti, per la scomparsa del loro caro congiunto Nedo Fraccaroli di Viganello, socio fedelissimo dell’OCST e dell’AAPI sezione Luganese. a Maria Attolino di Chiasso, socia segretariato di Mendrisio, per la morte della cara mamma Clorinda. ai figli Fabio e Luca, rispettivamente soci OCST Mendrisio e Lugano, alla moglie Wanda, alla sorella Iride, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Gianfranco Ceresa. a Luigina Travella, Rosita e Alexander Gentizon-Travella e familiari tutti, soci segretariato Mendrisio, per la morte del loro congiunto Guido Travella. ai cognati Severino Stoira, socio AAPI Locarno, a Liliana vedova Alberti, socia AAPI Tre Valli, e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Valente Bianchi. ai familiari tutti, in particolare alla moglie Giuditta, per la scomparsa del loro caro Amos Adornini, socio della sezione AAPI Locarno, avvenuta a inizio mese. ai familiari, in particolare alla moglie Gabriella, per la scomparsa del loro caro Primo Tavian, socio della sezione Edili Locarno, deceduto all’inizio del mese. a Sandra Piatti, socia della sezione Personale sanitario Locarno, e a tutti i familiari, per la morte del caro nonno Ugo. Redazione e amministrazione via Balestra 19, 6900 Lugano, tel. 0919211551, fax 0919242471, e-mail [email protected] Stampa Corriere del Ticino SA via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Areafin Communication SA tel. 0919101070, fax 0919101071 e-mail [email protected] Tiratura controllata REMP 41.616 copie ASSEMBLEE Edilizia. Si terrà il 29 marzo, alle 18.30, al Ristorante Starna di Balerna, l’assemblea annuale degli edili del Mendrisiotto. SEDE DI STABIO La sede di Stabio è stata potenziata. È aperta tre giorni la settimana: il lunedì, dalle 14.30 alle 18, il giovedì dalle 16 alle 18, e, grazie alla collaborazione dell’Inas Frontalierato, il mercoledì dalle 14 alle 18. SEDE CD DI MURALTO La sede della Cassa disoccupazione di Muralto si trasferisce dall’11 marzo a Locarno, in via della Posta 8 (per la corrispondenza: casella postale 147). Il nuovo numero di telefono è lo 091 7520040/41/42, il fax è sempre lo stesso (091 7435146). Autolinea Mendrisiense Nuova Commissione l 2 febbraio è sta eletta la nuova commisIsiense: sione del personale dell’Autolinea MendriIvan Rustellato, presidente, Tiziano Zenobi e Andrea Piffaretti membri, Walter Conti, 1° supplente, Gianni Bugana, 2° supplente. L’OCST di Mendrisio ringrazia la commissione uscente per il lavoro svolto durante il mandato e si congratula con i nuovi eletti, augurando un proficuo lavoro nell'interesse delle maestranze. Consiglio esecutivo Presidente: Romano Rossi Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Bruno Ongaro, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e Copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano: Dario Tettamanti Mendrisio: Alessandro Mecatti Bellinzona: Paolo Locatelli Locarno: Arturo Trezzini Tre Valli: Giancarlo Nicoli