INDICE INTRODUZIONE PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 1. Cenni storici 2. Principi ispiratori della pedagogia di S. Claudine Thevenet 3. Finalita’ educative PARTE I: RISORSE DELLA SCUOLA 1. Rapporto con il territorio 2. Rapporti con la F.I.D.A.E. provinciale 3. Risorse strutturali 4. Piano di sicurezza 5. Risorse umane e professionali PARTE II: LINEA ORGANIZZATIVA 1. Struttura della scuola primaria 2. Orario scolastico 3. Organi collegiali PARTE III: LA DIDATTICA 1. Obiettivi educativo-didattici 2. Obiettivi didattici trasversali 3. Ambiti disciplinari (Progettazione curricolare) 4. Scelte metodologiche e strategie didattiche 5. Valutazione PARTE IV : AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARTE V : PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ PARTE VI : REGOLAMENTI 1. Regolamento della scuola 2. Regolamento degli alunni 3. Regolamento dei docenti 4. Regolamento dei genitori CONCLUSIONE 2 INTRODUZIONE Il POF è il documento che manifesta la fisionomia della scuola primaria “Gesù - Maria”. È il naturale sviluppo della pratica didattica della scuola ed è costruito su criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo da consentire all’istituzione scolastica la massima apertura nei confronti dei genitori e dell’intera comunità. Nasce dall’esigenza di concordare, a livello collegiale, le proposte educative, metodologiche e i criteri di valutazione. Il POF è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e locale; tiene presenti i bisogni formativi della realtà locale e dei singoli alunni, le risorse materiali e personali disponibili e comunque reperibili nel territorio. Il POF è flessibile e aperto e, come tale: - si ridefinisce annualmente sia con lavori di gruppo ristretti sia con commissioni allargate, composte dalle componenti della scuola secondo le rispettive competenze; - è soggetto ad aggiornamenti nel corso dell’anno scolastico in funzione dell’evoluzione del sistema formativo ed organizzativo della scuola. Si ispira ai documenti del Magistero della Chiesa riguardanti l’azione educativa e a quelli della Congregazione delle Religiose di Gesù - Maria contenenti le linee ispiratrici del Carisma della Fondatrice S. Claudine Thévenet. Si basa, come ogni altra scuola, sui principi della Costituzione Italiana ( art. 3, 30, 33, 34). PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA 1. Cenni storici Alla fine del 2° conflitto mondiale la nascente Parrocchia della SS. Trinità venne affidata alle cure del parroco Don Giulio Bovo, uomo lungimirante e intraprendente, che si trovò di fronte un quartiere dove erano ancora presenti le macerie lasciate dalla guerra e una chiesa di cui esistevano solo le strutture esterne. Si mise all’opera per “rifare” la chiesa, ma portava in cuore un sogno più grande: aprire una scuola materna ed elementare. Con il contributo mensile dei parrocchiani iniziò la costruzione dell’edificio che doveva accogliere la scuola e si mise alla ricerca delle Suore per gestirla. Il suo invito fu accolto dalle Religiose di Gesù - Maria. Il sogno di Don Giulio divenne realtà con l’apertura della Scuola dell’infanzia nel 1951 e nel 1953 con la Scuola primaria. Da allora le famiglie contarono sul sostegno competente e materno di religiose e laici convinti della validità dell’azione educativa, fondata sui valori del Vangelo. La loro opera continua anche oggi ispirandosi ad un’idea chiave che la Fondatrice, Santa Claudine Thévenet, lasciò in dono alla sua Congregazione: “Siate madri di questi fanciulli, sì, vere madri così nell’anima come nel corpo. Amateli molto e sforzatevi di far loro del bene…” 3 2. Principi ispiratori della pedagogia di S. Claudine Thevenet “Andare verso gli altri con un cuore di madre, con un cuore che ama davvero, ecco la sintesi della pedagogia di Claudine Thévenet. Quanto più ce ne compenetreremo, tanto più diventeremo attente ad ogni persona, accettandola così com’è, cercando di prevenire gli sbagli, ma con amore che sa perdonare e che, a partire dagli stessi inevitabili errori, sa trasformarli in esperienza positiva per un cammino in avanti. E’ una pedagogia che impegna, in un clima di fiducia, alla partecipazione attiva delle persone, alla loro stessa formazione, alla condivisione, al superamento di sé per la realizzazione del piano di Dio. Questa pedagogia dell’amore ci permetterà di trasmettere i valori che mirano a promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene delle varie società di cui l’uomo è membro e in cui, divenuto adulto, avrà missioni da svolgere. Educare in questo modo significa rendere l’uomo cosciente delle necessità del mondo e consapevole delle proprie responsabilità in rapporto con esso. Sono i valori che possono sintetizzarsi in una fede amorosa, una responsabilità sociale: valori fondamentali oggi, valori aperti alle prospettive di domani.” 3. Finalita’ educative Il bambino è al centro dell’azione educativa. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. La scuola mira a formare la persona nell’unità integrale del suo essere. Per questo si propone le seguenti finalità educative: essere accanto ai genitori nel cammino di formazione dei loro figli; far acquisire una positiva costruzione di sé e della vita nell’orizzonte di una formazione integrale; promuovere un’educazione alla Fede intesa come formazione religiosa e come ispirazione dei comportamenti quotidiani; educare in comunione e alla comunione: ciò significa orientare gli studenti a crescere autenticamente come persone, “capaci di aprirsi progressivamente alla realtà e di formarsi una determinata concezione di vita”, che li aiuti ad allargare il loro sguardo ed il loro cuore al mondo che li circonda, con capacità di lettura critica, senso di corresponsabilità e volontà di impegno costruttivo; abituare alla stima e al rispetto reciproci; sviluppare il senso del dovere, l’educazione alla responsabilità e all’ordine; formare un cuore pronto al perdono; educare alla solidarietà e alla diversità; formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni alunno; sensibilizzare al rispetto della natura, dell’ambiente e delle cose; creare un clima semplice di famiglia dove l’alunno si sente amato, valorizzato e guidato. 4 PARTE I: RISORSE DELLA SCUOLA La Scuola Primaria “Gesù - Maria” è situata in Padova, in via Bernardi n° 14, nel quartiere Arcella. La Parrocchia della SS. Trinità è proprietaria dello stabile e il Parroco, pro tempore, ne è il gestore. Egli si avvale della collaborazione di un Comitato di laici che ne gestisce il buon funzionamento e si rende responsabile di tutte le spese gestionali ordinarie e straordinarie e gestisce l’assunzione del personale necessario allo svolgimento dell’attività. 1. Rapporto con il territorio La scuola primaria “Gesù - Maria” è aperta a tutti i bambini, anche a coloro che sono in situazione di svantaggio. L’utenza proviene dalla Parrocchia, ma anche dalle altre zone della città, o perché molti genitori lavorano in zone limitrofe alla scuola o perché legati ad essa da rapporti affettivi o per stima nell’opera didattico–educativa che essa svolge. Le famiglie appartengono, generalmente, ad un livello socio-culturale medio in cui entrambi i genitori lavorano. Essi dimostrano interesse per il rendimento scolastico dei figli, per la loro educazione e si rendono disponibili per la collaborazione, nei limiti dei loro numerosi impegni di lavoro. Gli alunni, quali destinatari e protagonisti della propria crescita, in relazione alla loro età, sono invitati a collaborare in modo attivo all’attuazione della proposta educativa. 2. Rapporti con la F.I.D.A.E. provinciale La scuola aderisce e condivide i principi ispiratori della F.I.D.A.E. provinciale. Si avvale delle sue competenze in ordine: - agli adempimenti giuridici; - alla formazione pedagogica e didattica dei docenti; - alla qualifica del personale ausiliario. 3. Risorse strutturali L’edificio della scuola primaria fa parte di una costruzione più ampia che comprende anche la scuola dell’infanzia. Si estende al pian terreno e al primo piano e comprende i seguenti spazi interni: un’entrata, una cappella, una segreteria, una direzione, una cucina propria e una dispensa, due refettori, spazi igienici, cinque aule, una sala video, un laboratorio di informatica e una sala insegnanti. Lo spazio esterno comprende un prato verde circondato da alberi, uno spazio sportivo polivalente, un campo sportivo e una pista asfaltata. La scuola dispone inoltre di una sala polivalente per l’attività sportiva. La scuola è in continuo adeguamento per il rispetto delle norme di legge per quanto riguarda la sicurezza degli ambienti; i bambini e tutto il personale sono assicurati. La scuola è in possesso di materiale strutturato e non, utilizzabile per le varie attività. È in possesso di due fotocopiatrici, di due videoregistratori, di due lettori DVD, di un videoproiettore, registratori a cassetta e stereo, tre lavagne interattive. 5 4. Piano di sicurezza 5. La scuola primaria “Gesù-Maria” per quanto riguarda l’adempimento relativo alle “Norme di Sicurezza degli ambienti” (D.L. 626/1994) ha i requisiti richiesti. 6. - - In caso di calamità è predisposto un piano di evacuazione ed è stato portato a conoscenza del personale. Si sono programmate le esercitazioni affinché tutti gli utenti, adulti e bambini, possano attenersi alle norme di sicurezza. I responsabili della sicurezza sono: Barbara Gigli RSPP, Guerra Monica RLS 5. Risorse umane e professionali Gli educatori della scuola primaria Nella scuola primaria “Gesù - Maria” operano : *Il Dirigente scolastico, quale responsabile dell’educazione umana e cristiana degli alunni, si attiva a vari livelli: - promuove ed anima il comune progetto educativo; - coordina programmi ed orari scolastici in collaborazione con gli insegnanti e il personale ausiliario; - promuove incontri per favorire ed incoraggiare la formazione degli insegnanti e dei genitori; - vigila sul buon andamento didattico e sull’ordine degli ambienti scolastici. * Il personale docente. Gli educatori di scuola cattolica sono chiamati a costruire i loro rapporti, tanto sul piano professionale quanto su quello personale e spirituale, secondo la logica della comunione. Ciò comporta l’assunzione di atteggiamenti di disponibilità, di accoglienza e profondo interscambio, di convivialità e vita fraterna all’interno della comunità educativa stessa. Gli insegnanti inoltre sono chiamati a programmare e organizzare l’apprendimento con intenzionalità e flessibilità con particolare sensibilità nei confronti della persona da educare per saper cogliere anche il bisogno di crescita in umanità. * Personale non docente: aderendo al progetto educativo sostiene l’attività della scuola con la sua indispensabile collaborazione. Il personale di cucina si tiene aggiornato sulle norme riguardanti la preparazione, la conservazione e la somministrazione degli alimenti (HACCP). * I genitori. La famiglia è la prima titolare del diritto-dovere di educare i figli, mentre la scuola ha un diritto-dovere sussidiario, demandato, delegato. Questo diritto-dovere prioritario, la famiglia lo mantiene in particolare nella scuola cattolica che si presenta e si autodefinisce come comunità educante, costituita da una pluralità di soggetti che, pur nella necessaria interrelazione, mantengono ognuno la propria autonomia, la propria libertà, la propria responsabilità all’interno di un progetto educativo comune e condiviso, che è la ragione per cui tutti si trovano ad operare insieme, cioè a con-laborare. In sintesi i genitori assumono l’impegno di: - condividere il progetto educativo della scuola con unità d’intenti e chiarezza di messaggi; - collaborare alla vita della scuola con proposte, iniziative, suggerimenti; - favorire gli impegni scolastici dei figli e partecipare il più possibile alle iniziative della scuola; - instaurare il dialogo con i docenti in un clima di rispetto e di stima; - verificare con gli educatori il processo di maturazione dei figli. 6 PARTE II: LINEA ORGANIZZATIVA 1. Struttura della scuola primaria La scuola primaria “Gesù - Maria” è strutturata secondo il modello stellare: Insegnante di riferimento, Insegnante di lingua inglese, Insegnante di attività motoria, Insegnante di religione cattolica, Insegnante di musica. Lingua inglese * 2 ore settimanali classi I-II * 3 ore settimanali classi III- IV- V e la possibilità di conversazioni con lettori madrelingua. Attività motorie e sportive * 2 ore settimanali Religione 2. Orario scolastico - La scuola funziona a tempo pieno dalle 8.25 alle 16.15 - Accoglie i bambini fin dalle 7.30 - Inizio delle lezioni ore 8:25 - Pranzo: ore 12:25 per le classi I, II, III ore 13:25 per le classi IV e V - Ripresa delle lezioni ore 14:05 per le classi I e II, III ore 15:05 per le classi IV e V - Uscita ore 16:15. 3. Organi collegiali Al fine di realizzare il progetto educativo e di collaborare con le strutture e le istituzioni presenti nel territorio, sono costituiti i seguenti organi collegiali: - Comitato di gestion La scuola primaria “Gesù - Maria”, essendo parrocchiale, ha un comitato di gestione a cui compete tutta la gestione della scuola. È presieduto dal Parroco, “pro-tempore”, in qualità di gestore; e vi fanno parte la Direttrice e 7 consiglieri scelti fra i membri del Consiglio pastorale della Parrocchia. - Consiglio di Istituto Il Consiglio di Istituto è formato da: Membri di diritto Il gestore La direttrice Un membro del Consiglio di gestione 7 Membri eletti Rappresentanti dei genitori scuola primaria e dell’infanzia Rappresentanti dei docenti scuola primaria e dell’infanzia Rappresentante non docenti - i rappresentanti dei genitori hanno i seguenti compiti: * rappresentare i genitori nei momenti di partecipazione; * coadiuvare l’educatrice, se richiesto dalla medesima, nei momenti di festa, di uscite , di attività teatrali; * favorire, in accordo con la Direttrice e l’educatrice, il dialogo con le famiglie e la circolazione delle informazioni. Al Consiglio di Istituto non competono decisioni di carattere amministrativo riguardanti la gestione stessa della scuola che spettano al Comitato di gestione, al quale, però, può offrire utili indicazioni. Ha i seguenti compiti: - collabora alla realizzazione di progetti di approfondimento ed ampliamento delle singole progettazioni annuali; - favorisce la partecipazione della scuola alle attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo; - propone progetti per la formazione dei genitori e ne cura la realizzazione. - Collegio dei Docenti E’ formato dalla Direttrice e da tutti i docenti. Si riunisce mediamente una volta al mese e ogniqualvolta si presenti la necessità. Esso ha le seguenti funzioni: - cura la programmazione dell’azione educativa e didattica al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante; - formula proposte per lo svolgimento delle attività scolastiche e per eventuali iniziative di integrazione e sperimentazione; - valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, dove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica; - provvede all’adozione dei libri di testo. I verbali delle riunioni saranno scritti in un apposito registro da un segretario scelto a turno tra i membri del Collegio. - . Assemblea di classe E’ costituita da tutti i genitori degli alunni delle singole classi e dai docenti. Si riunisce all’inizio dell’anno scolastico per la presentazione della programmazione e ogniqualvolta l’insegnante o la scuola ne sentano necessità. Essa è lo strumento perché si rafforzi sempre più la collaborazione tra scuola e famiglia, perché vi siano una maggiore informazione e coinvolgimento di tutte le componenti della Comunità educante. 8 III: LA DIDATTICA 1. Obiettivi educativo-didattici L’attività educativa e didattica è volta a favorire nel bambino un graduale cammino di crescita finalizzato a: acquisire una propria identità personale; educare al rispetto di sé, degli altri, delle regole ( formazione di una coscienza civile); educare al dialogo sereno, alla collaborazione con gli altri, all’accettazione delle diversità, alla solidarietà ( superamento del proprio individualismo); sviluppare le doti di intelligenza, volontà, sensibilità e creatività. E ad un progressivo sviluppo di: a) Le abilità di base Saper ascoltare Saper parlare Saper leggere Saper scrivere Saper operare Saper conoscere e ricordare fatti, fenomeni e informazioni Saper effettuare un iniziale collegamento tra i contenuti appresi b) La conoscenza e lo sviluppo delle proprie capacità psico-motorie c) L’ acquisizione di un proficuo metodo di lavoro Nel raggiungimento di tali obiettivi si terrà conto delle finalità delle singole discipline: 2. Obiettivi didattici trasversali Per favorire la continuità formativa tra i vari ordini di scuola si identificano i seguenti obiettivi trasversali comuni: -comprensione e interpretazione corretta dei testi; -correttezza ortografica e approfondimento dello studio della lingua; -conoscenza dei contenuti; -acquisizione ed uso dei linguaggi specifici; -apprendimento di tecniche di calcolo di base; -applicazione di procedimenti; -uso di strumenti 9 -identificazione e comprensione di problemi; -formulazione di ipotesi, di soluzioni e loro verifica. 3. Ambiti disciplinari Area religiosa * far prendere coscienza all’allievo del proprio comportamento morale, riferito alla società in cui vive e all’insegnamento religioso Area linguistico - artistico – espressiva * sviluppare la capacità di esprimere esperienze quotidiane * acquisire la struttura della lingua * identificare e rilevare le esperienze altrui * dimostrare una minima padronanza della strumentalità linguistica di base * acquisire le strutture del linguaggio visuale * acquisire gli elementi del linguaggio musicale * essere in grado di recepire i messaggi comunicati dal linguaggio musicale * migliorare le capacità coordinativo-motorie attraverso il linguaggio musicale * utilizzare il linguaggio espressivo-corporeo * arricchire le aree cognitivo-motorie attraverso attività diversificate * praticare lo sport inteso come esperienza sociale di collaborazione, di confronto e di crescita personale nel rispetto delle regole e dei ruoli di ogni singola disciplina Area storico geografica * orientarsi e collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi * comprendere ed esprimere problemi storico-geografici * riconoscere ed interpretare la dinamica uomo-ambiente, uomo-società * stabilire rapporti interpersonali: conoscere e comprendere regole e forme di convivenza democratica Area logico-matematica-scientifica –tecnologica * acquisire una mentalità scientifica, partendo da semplici osservazioni di dati * potenziare la capacità di riflessione razionale * acquisire il lessico specifico. Cfr. Allegato : Progettazione curricolare 10 4. Scelte metodologiche e strategie didattiche Allo scopo di aiutare gli alunni al raggiungimento delle finalità educative, si attuano strategie che rendono gli alunni protagonisti quali: - conversazioni, mirate a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti; - lezioni con coinvolgimento personale dei singoli alunni; - problematizzazione: sollecitare gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già elaborate, a trovare piste di indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali; - apprendimento collaborativo: forme di interazione e collaborazione quali aiuto reciproco, apprendimento nel gruppo cooperativo, apprendimento tra pari; - percorsi didattici specifici riservati agli alunni in situazione di disagio o con difficoltà temporanee; - percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa; possono essere attivati sia all’interno sia all’esterno della scuola, valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento; - uso degli strumenti informatici, audio e video, per l’integrazione didattica; - organizzazione di gite scolastiche e visite guidate; - attività di teatro e drammatizzazione in occasione del Natale e a fine anno; - riflessione comune sugli obiettivi e sui metodi, al fine di guidare gli alunni all’autovalutazione. 5. Valutazione La valutazione degli alunni tiene conto dei criteri deliberati dal collegio docenti. Essa, avendo una funzione prevalentemente educativa, avrà sempre presente la situazione personale di ogni alunno e i seguenti fattori: - la situazione iniziale; - il livello d’apprendimento dei contenuti; - i progressi ottenuti; - la risposta agli stimoli educativi; - le capacità attitudinali; - il grado di raggiungimento degli obiettivi didattici e comportamentali; - il livello complessivo della classe; 11 - le difficoltà e i problemi riscontrati durante lo svolgimento delle attività scolastiche. Per la verifica i docenti integrano diverse strategie valutative: - prove oggettive di profitto come test, quesiti a scelta multipla, vero - falso, completamenti, collegamenti; - prove aperte del tipo interrogazioni, prove scritte, questionari, osservazioni dirette… L’informazione alle famiglie sull’andamento del percorso formativo degli alunni avverrà periodicamente attraverso incontri individuali e collettivi e la consegna quadrimestrale del documento di valutazione. CRITERI DI VALUTAZIONE E MISURAZIONE 10 Eccellente raggiungimento delle abilità; padronanza delle conoscenze; corretta ed autonoma comprensione, applicazione e spiegazione dei concetti e dei procedimenti . 9 – 9 1/2 Pieno raggiungimento delle abilità; padronanza delle conoscenze; stabile comprensione, applicazione, spiegazione dei concetti e dei procedimenti. 8 – 8 1/2 Buon raggiungimento delle abilità; conoscenze stabili; generalmente corretta ed autonoma comprensione, applicazione e spiegazione dei concetti e dei procedimenti. 7 – 7 1/2 Complessivo raggiungimento delle abilità e delle conoscenze acquisite, ma non stabile; discreta comprensione, applicazione e spiegazione dei concetti e dei procedimenti. 6 – 6 1/2 Parziale raggiungimento delle abilità e delle conoscenze; comprensione, applicazione e spiegazione dei concetti e dei procedimenti solo in semplici situazioni d’apprendimento 5 – 5 1/2 Limitato raggiungimento delle abilità e delle conoscenze programmate; non adeguata comprensione, applicazione e spiegazione dei concetti e dei procedimenti . 12 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI VOTO 6 CRITERI - 7 - 8 - 9 - 10 - - Non porta mai il materiale necessario per le attività. Disturba durante le attività didattiche, non rispetta le regole convenute. Danneggia intenzionalmente le strutture della scuola. Assume comportamenti scorretti nei confronti dei compagni, del personale della Scuola docente e non docente. Spesso il suo comportamento tende a destabilizzare i rapporti sociali e/o diventa fonte di pericolo per sé e per gli altri. Ha poco rispetto delle strutture e dei sussidi della suola. Spesso non porta il materiale necessario alle attività. Disturba il normale svolgimento delle attività didattiche, interviene spesso a sproposito senza rispettare il proprio turno. Spesso ha comportamenti poco corretti nei confronti del personale della Scuola. Spesso il suo comportamento tende a destabilizzare rapporti nel gruppo classe. Talvolta non porta il materiale necessario alle attività. Non sempre ha rispetto delle strutture e dei sussidi della scuola. A volte disturba il normale svolgimento delle attività didattiche, parlando, disturbando, intervenendo a sproposito… Non sempre assume comportamenti corretti nei confronti del personale della Scuola e nei confronti dei compagni. Partecipa ai lavori di gruppo in maniera discontinua. Utilizza in modo generalmente corretto strutture e sussidi della scuola. Rispetta le regole convenute, si distrae solo occasionalmente. Assume generalmente comportamenti corretti nei confronti del personale della Scuola, docente e non docente, e dei compagni. Si inserisce positivamente nel gruppo. Utilizza in modo corretto strutture e sussidi della scuola. Rispetta le regole convenute. Riflette criticamente sul proprio percorso di apprendimento. Sa assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno e nei diversi contesti educativi: rispetta tutto il personale della Scuola, docente e non docente; è corretto, disponibile, collaborativo verso i compagni e gli adulti. Si inserisce attivamente nel gruppo assumendo un ruolo positivo e apportando contributi personali significativi. 13 PARTE V : AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Vedi ALLEGATO: Progettazione annuale PARTE VI : PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (cfr. DPR 235/2007 art.3) La scuola “Gesù- Maria”, fedele ai suoi principi ispiratori, mira alla formazione integrale della persona favorendone la crescita umana, culturale e cristiana. S’impegna, attraverso la sua azione educativa, a rendere l’alunno consapevole di sé, responsabile, autonomo, capace di un’organizzazione logica delle sue conoscenze, solidale verso gli altri e aperto al trascendente. Tale formazione si realizza grazie ad un patto educativo di corresponsabilità che vede protagonisti l’istituzione scolastica, lo studente e la famiglia: allo studente garantisce il ruolo di soggetto responsabile, titolare di diritti e doveri, alla famiglia la condivisione del progetto educativo e formativo della scuola. Una fattiva collaborazione fra tutte le componenti scolastiche nel rispetto delle regole e dei ruoli reciproci favorirà il raggiungimento degli obiettivi comuni. La scuola si impegna a: Creare un ambiente sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; Realizzare i curricoli disciplinari sulla base delle Indicazioni Nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate dal Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere; Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto agli obiettivi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati; Comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, ai progressi nelle discipline di studio, ad eventuali difficoltà, oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta; Garantire e favorire il dialogo e la collaborazione con i genitori. 14 Gli alunni si impegnano a: Rispettare i compagni e tutto il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia. I genitori si impegnano a: Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a condividerne i principi ispiratori; Partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti, nel rispetto della loro libertà di insegnamento e della loro competenza valutativa; Collaborare al progetto formativo partecipando a riunioni e colloqui; Controllare scrupolosamente i compiti assegnati ed il materiale didattico; Comunicare sul libretto giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio (con la necessaria certificazione medica dopo le malattie di 5 giorni); Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; Collaborare con la scuola per una migliore conoscenza della personalità degli studenti; Intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dai figli. I genitori, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di corresponsabilità. 15 PARTE VI : REGOLAMENTI 1. Regolamento della scuola Al fine di migliorare la proposta educativa, la scuola si è data un regolamento di disciplina, che coinvolge le tre componenti presenti a scuola: alunni, genitori e docenti. Il seguente regolamento obbliga tutte le parti coinvolte ad una attiva e generosa applicazione per la reciproca crescita: personale, sociale ed ecclesiale. In un contesto sociale nel quale spesso gli interessi privati sono percepiti come prioritari rispetto a quelli sociali, la scuola ritiene doveroso sottolineare, in una visione antropologica cristiana, sia il rispetto della persona e della sua individualità, sia l’importanza della costruzione della comunità educante, modello di società e di Chiesa. La scuola “Gesù - Maria”, come ogni comunità educante, pone l’alunno al centro della sua attività educativa; questo significa che le norme, che regolano la vita della scuola, sono orientate alla sua crescita come persona in relazione con gli altri. Art. 1 Finalità educative La scuola primaria “Gesù - Maria” si impegna a promuovere la formazione integrale dei bambini, perciò predispone un ordinamento interno, affinché tutto cooperi a tale finalità. Art. 2 Iscrizioni - L’iscrizione è un impegno della famiglia. - Il bambino iscritto e non frequentante con un minimo di continuità si priva dei benefici di una educazione e di un’istruzione ordinate e sistematiche. - L’iscrizione va fatta con l’apposito modulo di autocertificazione che prevede il consenso Legge 675/96 trattamento della privacy. - L’iscrizione comporta per i genitori la conoscenza e l’accettazione del P.E.I., del P.O.F. e del Patto di corresponsabilità, con l’impegno di collaborare nella loro attuazione. - L’iscrizione obbliga alla frequenza, impegna a versare il contributo mensile e va rinnovata ogni anno. Art. 3 Assenze - Si richiede di giustificare per iscritto le assenze sul libretto personale e di segnalare nello stesso modo eventuali ritardi o richieste particolari. - Secondo le indicazioni ministeriali, i 50 giorni di assenza comportano la non ammissione alla classe successiva. - Le uscite anticipate occasionali sono concesse solo per motivi validi e la richiesta deve essere fatta per mezzo del libretto personale. - Eventuali ritardi devono essere segnalati in segreteria e giustificati nel libretto personale. - Dopo il sesto giorno di malattia, tutti gli alunni devono presentare il certificato medico. Il conteggio dei sei giorni comprende le festività intercorrenti. Art. 4 Corredo dell’alunno - La divisa della scuola è composta da un grembiule azzurro per le bambine e da una casacca dello stesso colore per i maschi, secondo il modello stabilito. 16 - Per l’attività di scienze motorie e sportive gli alunni necessitano della tuta e di un paio di scarpe da ginnastica, da tenere a scuola in un sacchetto di stoffa contrassegnato con il nome e cognome dell’alunno. - Per il pranzo ogni alunno deve avere il tovagliolo di stoffa nell’apposito portatovagliolo, anch’esso contrassegnato con il cognome e nome. Art. 5 Orario scolastico - Accoglienza: dalle ore 7:30 alle ore 8:15 - Inizio delle lezioni ore 8:25 - Uscita ore 16:15 Art. 6 Orari dei Servizi Amministrativi Segreteria: dalle 8:15 alle 9:30 Direzione: dalle 8:00 alle 9:00 lunedì- martedì- venerdì nel pomeriggio, su appuntamento, dalle 15.30 alle 16.30 dal lunedì al venerdì Art.7 Retta scolastica - - - - Versamento diretto presso Banca Padovana Credito Cooperativo -via S. Cuore n. 10 - entro il giorno 10 di ogni mese con causale: Parrocchia S.S. Trinità retta mese + nome bambino Bonifico bancario che vorrete disporre entro il giorno 10 di ogni mese sul conto intestato alla Parrocchia S.S. Trinità IBAN: IT 09 08429 12101 033010000200 con causale: retta mese + nome bambino RID con scadenza entro il giorno 10 di ogni mese come da vostra autorizzazione rilasciata in segreteria. Chi sceglie questa forma deve trasmettere cognome e nome del genitore, codice fiscale del genitore e codice IBAN Gli eventuali insoluti RID comporteranno un addebito di ulteriori 5 euro per il recupero delle spese di insoluto Anche la retta di settembre andrà saldata c/o lo sportello bancario o con bonifico sul conto su riportato Art. 7 Rapporti genitori – docenti Prima dell’inizio dell’anno scolastico, i genitori dei nuovi iscritti sono invitati ad un incontro personale con i docenti per una reciproca conoscenza che faciliterà l’inserimento dei bambini nella Scuola Primaria. 2. Regolamento degli alunni Art. 1 Per apprendere ciò che viene insegnato è necessario che l’alunno partecipi alle lezioni , ascolti con attenzione le spiegazioni, non esca inutilmente dall’aula, sia fornito di libri di testo e del materiale scolastico richiesto; in particolare si sottolinea l’importanza di portare e controllare quotidianamente il diario e il libretto personale come mezzi di comunicazione tra famiglia e scuola. 17 Art.2 Il rispetto delle persone è fondamentale per una convivenza serena nella scuola, perciò l’alunno deve essere sempre educato e garbato con docenti e compagni. Art. 3 E’ bene creare nella scuola un clima accogliente. Per questo l’alunno deve collaborare all’ordine dell’aula e di tutti i luoghi che frequenta; non rovinare banchi, attrezzi ginnici, libri, ecc, non gettare carta per terra. Deve aver cura di tutte le sue cose: la scuola non può rispondere di quanto smarrisce nell’ambiente scolastico. Art.4 L’alunno deve rispettare scrupolosamente l’orario del mattino per non ostacolare il corretto svolgimento dell’attività didattica; perciò deve arrivare a scuola puntuale entro le 8:20. Art. 5 L’alunno deve indossare sempre il grembiule secondo il modello della scuola, non dimenticare la sua tuta e le scarpe da ginnastica nei giorni in cui si svolgono attività motorie. Art. 6 La ricreazione è un momento di autentica distensione; potendo godere di un ampio giardino, l’alunno potrà recarsi negli spazi destinati alla sua classe per giocare e fare merenda: anche in questo momento il suo comportamento deve essere sempre educato, corretto e rispettoso. Art.7 A scuola non sono ammessi né telefoni cellulari, né lettori CD/DVD, né Play Station, né altro materiale che rechi disturbo alle attività didattica e alla vita della scuola. In caso di trasgressione è previsto il ritiro del materiale e la consegna ai genitori. Se l’alunno terrà presenti questi punti del regolamento e se sarà un alunno volenteroso e studioso, troverà una scuola pulita e accogliente, compagni simpatici e allegri e diventerà un ragazzo che tutti vorranno per amico. 3. Regolamento degli insegnanti Art. 1 Tutti i docenti, all’atto dell’assunzione, sottoscrivendo il contratto di lavoro con l’ente gestore, si impegnano a rispettare quanto in esso contenuto. Art. 2 La scuola primaria “Gesù - Maria” è un’istituzione scolastica cattolica, che ha come scopo la formazione umana e cristiana degli alunni mediante una seria preparazione culturale e una chiara proposta evangelica. Per raggiungere tale finalità è indispensabile la collaborazione di tutte le componenti della comunità educante e, in particolare, di tutti i docenti. Essi si pongono, pertanto, a servizio dell’educazione con competenza professionale e con la testimonianza e coerenza della propria fede cristiana. Art. 3 Il personale docente è tenuto a svolgere con assiduità e diligenza il lavoro affidato e a rispettare il segreto d’ufficio, specialmente con le persone estranee alla corresponsabilità di decisioni prese comunitariamente. Art. 4 Nei locali della scuola è vietato fumare e usare il cellulare durante le ore di lezione, introdurre libri e riviste in contrasto con i principi educativi propri dell’istituto; impartire lezioni private agli alunni della scuola. Art. 5 Gli insegnanti potranno servirsi degli oggetti e del materiale didattico messi a disposizione per lo svolgimento della propria attività, ma devono risponderne della buona conservazione. Art. 6 L’orario scolastico è stabilito dalla Direzione e va osservato con puntualità per il migliore funzionamento della scuola. Il personale docente deve trovarsi in aula almeno 10 minuti prima dell’inizio delle lezioni per prendere visione di eventuali ordini del giorno e per garantire la puntualità e l’accoglienza degli allievi in classe. I ritardi vanno notificati in precedenza e così pure eventuali assenze perché si possa provvedere alla necessaria sostituzione. In caso di assenza per malattia si deve avvertire 18 la Direzione entro le ore 7.40 e recapitare alla scuola, entro 48 ore dall’inizio dell’assenza, i certificati medici, comprovanti la non idoneità provvisoria al lavoro. Art. 7 Ogni insegnante deve adempiere al suo compito in coerenza con i principi ispiratori la scuola stessa; pertanto l’insegnante, nella formulazione e raggiungimento degli obiettivi didattici, dovrà tener conto delle indicazioni del PEI e del POF. Art. 8 Gli insegnanti sono tenuti ad attuare gli adempimenti relativi al loro compito, come previsti per legge, quali ad esempio, il controllo delle assenze degli alunni, l’aggiornamento del registro personale, la compilazione del documento di valutazione. Prima dell’inizio di ciascun anno scolastico, ogni insegnante è impegnato, singolarmente e collegialmente a: - definire il programma educativo e didattico annuale (disciplinare, interdisciplinare…) secondo lo spirito dell’istituto; - tracciare le linee guida delle verifiche in itinere e quelle finali, con attenzione alle specifiche competenze che i ragazzi devono acquisire. Sono inoltre tenuti a dare la loro disponibilità alla sperimentazione, alla innovazione didattica e all’aggiornamento professionale. Art. 9 Nei giorni e nelle ore stabilite e anticipatamente indicati, gli insegnanti si terranno a disposizione dei genitori degli alunni per un colloquio che consenta una migliore reciproca conoscenza e collaborazione. Art. 10 L’insegnante, nella scelta dei libri di testo, terrà presente le disposizioni ministeriali e le finalità educative della scuola. Art. 11 I docenti sono tenuti alla vigilanza durante la ricreazione della mattina. Art. 13 Al termine delle lezioni, i docenti dell’ultima ora devono accompagnare ordinatamente gli alunni all’uscita. Art. 14 Gli insegnanti collaborano con tutto il personale della scuola perché gli alunni mantengano un comportamento e un linguaggio conformi ai principi educativi dell’istituto. In particolare esigono il rispetto delle persone, degli alunni tra loro, degli spazi e relativi arredi e della pulizia dei locali. Art. 15 I docenti educano anche con il loro stile di vita e la loro attenta azione educativa. Art. 16 Gli insegnanti che tenessero un comportamento in evidente contrasto con i criteri educativi dell’istituto violano di per sé il loro impegno contrattuale, fondato sulla collaborazione di tutte le parti della comunità educante alla specifica missione educativa dell’istituto. 4. Regolamento dei genitori Art. 1 L’impegno, che i genitori si assumono con la scuola all’atto dell’iscrizione dei propri figli, non si esaurisce con l’assolvimento dei doveri amministrativi, ma si estende ad una vasta gamma di interventi tesi a realizzare una piena collaborazione educativa nello spirito del progetto educativo. Art. 2 I genitori hanno il diritto-dovere di partecipare a tutte le riunioni, dove è richiesta la loro presenza, per aiutare l’istituto a realizzare le finalità educative volte al bene dei loro figli. Art. 3 I genitori utilizzino sempre il diario e il libretto personale per le giustificazioni di ritardi e/o assenze o per ogni altra comunicazione con la Direzione e con i docenti; inoltre sono invitati a prendere regolarmente visione delle comunicazioni riportate in essi. Art. 4 In caso di malattie infettive e/o di pediculosi, i genitori sono tenuti ad avvisare immediatamente la Direzione. 19 Art. 5 Ogni forma di partecipazione alla vita della scuola deve svolgersi in un clima di reciproca fiducia e collaborazione. Art. 6 Per condividere al meglio le finalità e le strategie educative, la scuola chiede ai genitori lo sforzo di pensare che il proprio figlio-a vive dentro ad una realtà più ampia, che è quella della classe, con dinamiche relazionali a volte molto diverse da quelle familiari. Art. 7 Non è consentito ai genitori accedere nei corridoi e nelle aule durante le ore di lezione, né telefonare o chiedere di poter parlare, seppur brevemente, con i docenti impegnati nelle lezioni. Art. 8 In caso di vera necessità le comunicazioni dovranno pervenire alla Direzione. 20 CONCLUSIONI Dalla lettura del Progetto Educativo e del Piano dell’Offerta Formativa emergono alcuni PUNTI FORTI: CENTRALITA’ DELLA PERSONA intesa nella sua unità; questo sguardo pedagogico ci ha portato ad individuare spazi, momenti e modalità organizzative molto semplici, ma abbastanza idonei allo sviluppo della persona nei suoi aspetti affettivi, relazionali e cognitivi. NECESSITA’ DI CONTINUITA’ avvertita non solo come prosecuzione degli studi e continuità didattica, ma anche come percorso del singolo alunno in una scuola che lo accompagni nella sua crescita, fornendogli strumenti di lettura della realtà, possibilità di espressione in ambiti diversi e aiuto nella costruzione della propria identità. RADICAMENTO NEL TERRITORIO. Punto di riferimento principale della nostra azione di educatori è il territorio in cui la scuola è inserita, nel senso che il territorio, con le sue strutture, è il luogo che offre opportunità per esperienze varie soprattutto in ordine alla crescita dell’autonomia del bambino e favorisce la possibilità di stabilire relazioni a livello personale, familiare e sociale. 21