NUMERO 1533 DI MERCOLEDI 25 NOVEMBRE 2015 A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE AD USO INTERNO APERTO AL CONTRIBUTO DÌ TUTTI AL.SI.P.PE ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA VIA DEGLI ARCELLI 00164 (ROMA) TELEFONO 3931383562 EMAIL [email protected] SITO INTERNET WWW.ALSIPPE.IT AFFILIATI O.S.A.P.P _ Polizia penitenziaria nuovo in agitazione di Domani assemblea sindacale sui temi caldi. Probabile un'altra fiaccolata VITERBO – Polizia penitenziaria di nuovo in agitazione. Le segreterie provinciali dei sindacati Sappe, Uilpa penitenziari, Cisl Fns, Sinappe, Cgil e Osapp, comunicano di voler proseguire la protesta indicendo per domani, martedì 24 novembre, un'assemblea che avrà inizio alle 14 nella sala Rossi della casa circondariale di Viterbo, con la presenza di tutto il personale. Una decisione che arriva ‘’dopo aver indetto lo stato di agitazione nel mese di ottobre – scrivono le organizzazioni sindacali -, per problematiche relative alla sicurezza del personale di polizia penitenziaria dell'istituto di Viterbo, specie alla luce degli ultimi risvolti che minano direttamente la tranquillità e i diritti degli agenti’’.L’obiettivo è decidere insieme la strategia da adottare per la risoluzione delle criticità. ‘’Su tutte – seguita la nota dei sindacati - il mancato pagamento degli straordinari del mese di dicembre. Il periodo è decisamente duro, molti cittadini sono senza stipendio e tanti giovani non hanno lavoro. Certo, non dobbiamo essere catastrofici, noi una base sicura ce l'abbiamo, però è pur vero che avendo lavorato onestamente ed avendo fatto i conti con una cifra, trovandosi 300/400 euro in meno siamo costretti a fare dei correttivi, delle rinunce a discapito della serenità familiare. Non è la situazione di tutto il corpo ma solo di Viterbo e per un mero errore tecnico. Non vogliamo la testa di nessuno, specie se padre di famiglia come tutti noi, vorremmo solo una soluzione per avere ciò che ci appartiene. Gradiremmo spiegazioni dal Direttore e non in un semplice foglio attaccato al muro’’. ‘’Poi il problema della caserma – continuano i sindacati -. Si prevede un pagamento di un canone della stanza che si usa. Nel corpo molti colleghi sono costretti lavorare fuori sede e per questo da sempre sono presenti negli istituti caserme alloggio. Ora per occupare una stanza, spesso in 2/3 persone, dovrebbero pagare un corrispettivo in denaro. Lo dicono le circolari ministeriali, ci dicono dalla direzione. Vero, ma a parte che il ministro in persona con apposito decreto ha intimato al Dipartimento di ritirare le circolari che prevedono il pagamento delle caserme, è pur vero che le circolari parlano di locali a norma. Attualmente le stanze sono tutt'altro che a norma. Arredi vetusti, locali pieni di umidità e muri da ritinteggiare, bagno senza bidet, acqua calda a singhiozzo, insomma vere e propria ‘cella’. Alcuni colleghi nel tempo hanno persino risistemato le stanze a proprie spese. il concetto è che si potrebbe anche pagare un canone simbolico, ma solo dopo aver messo a norma le stanze’’. Si passa poi alla questione delle ferie nel periodo natalizio. ‘’Sembra che saranno negate le ferie al personale che vorrà stare a casa con la propria famiglia in almeno una festività – scrivono i rappresentanti degli genti della polizia penitenziaria -. Colleghi che risiedono fuori regione vorrebbero lavorare una festa e passare libera l’altra, o Natale o capodanno. Ci sono i numeri per farlo, il lavoro cosiddetto a ‘turno h 24’ funziona così’’.Infine, il tema delle luci dell'istituto. ‘’Dopo un timido intervento, tra l'altro osannato e fatto proprio da una sola sigla in evidente atteggiamento strumentale, ma ad oggi praticamente nullo, la situazione è come un mese fa, l'istituto è al buio – conclude la nota sindacale -. Servono oltre 150mila euro non 10mila come promesso/elemosinato dal provveditore, soldi tra l’altro mai arrivati. Insomma, c'è molta carne al fuoco e vorremmo delle soluzioni per poter far stare in tranquillità i colleghi che ogni giorno servono umilmente lo Stato in un periodo che tra l’altro di serenità ne offre poca. Vediamo cosa esce dall'assemblea per decidere le modalità del prosieguo dello stato di agitazione, abbiamo fatto una fiaccolata nel mese di ottobre, sarebbe in tema natalizio una per dicembre...’ _ Continuano le ricerche del detenuto evaso dall’ospedale di Lecce Ancora nessuna traccia di Fabio Perrone. La caccia di 'Triglietta' continua A Trepuzzi non si parla d'altro se non di Fabio Perrone. Molti cittadini si interrogano su come abbia fatto il 42enne a raggiungere via Campania con l'auto rubata ad una donna durante la fuga dal 'Vito Fazzi'. È possibile che nessuno abbia notato nulla? Dal Salento. Fabio Perrone, il ‘Triglietta’ così come era conosciuto nell’ambiente criminale sembra essere svanito nel nulla. Il 42enne, originario di Trepuzzi e balzato più volte agli onori della cronaca locale, ha fatto perdere le sue tracce dal giorno in cui ‘approfittando’ di una visita all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce dove si era recato scortato da due agenti della Polizia penitenziaria per sottoporsi ad una colonscopia, per evadere. Non appena gli hanno tolto le manette, l’ergastolano ha sfilato la pistola d’ordinanza dalla fondina di uno dei poliziotti ed ha iniziato a sparare, ferendo alla gamba un agente disarmato e in maniera lieve un anziano visitatore che si trovava nelle vicinanze. Ha premuto il grilletto con la stessa freddezza con cui aveva ucciso per uno sguardo e qualche parola di troppo Fatmir Makovich, un 45enne di etnia rom nel bagno di un bar dove la vittima e suo figlio 16enne - rimasto gravemente ferito - stavano concludendo la serata. Contro i due l'uomo sparò 15 colpi di pistola di grosso calibro. Perrone dopo aver seminato il panico ha poi raggiunto il parcheggio, ha puntato l'arma alla testa di una donna che stava tranquillamente parcheggiando e si è fatto consegnare l'auto, una Toyota Yaris, con la quale è fuggito sfondando le sbarre all'ingresso. Auto che è stata ritrovata, qualche giorno dopo (il 10 novembre per l’esattezza) in una stradina neanche tanto -----------------------------------------------ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA------------------------------------------- periferica del suo paese di origine. La piccola utilitaria, notata dagli uomini della municipale, era chiusa a chiave e regolarmente parcheggiata in via Campania. Come se nulla fosse, probabilmente per non dare nell’occhio. Da quel giorno, nel comune del Nord Salento non si parla d’altro. I cittadini non possono fare a meno di interrogarsi, di chiedersi come sia riuscito Perrone a raggiungere Trepuzzi nonostante il dispiegamento di forze scese in campo fin dai primi, concitati minuti della sua fuga, e da lì scappare forse aiutato da qualcuno con altrettanta facilità, senza che nessuno notasse nulla, come se la città in quel momento fosse deserta. Il dubbio, lecito, che qualcuno abbia visto ma non parli per paura c’è. Certo, si tratta solo di supposizioni. Ma se così fosse, se la gente tenesse la bocca cucita, Trepuzzi rischierebbe di passare come un paese omertoso. E i cittadini, quelli onesti, si augurano che non sia quest’immagine a passare. Detenuti distruggono celle . L’intervento della Polizia penitenziaria evita ulteriori disagi nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia Marassi, Mazzeo trasferito a Torino: «Non me l’aspettavo» Genova - Salvatore Mazzeo, direttore del carcere di Marassi da 12 anni, è stato trasferito a Torino: a deciderlo è stato il ministero della Giustizia dopo una serie di ispezioni partite dalla maxi rissa in carcere che aveva coinvolto oltre 100 detenuti. Questa mattina, lo stesso Mazzeo ha spiegato al Secolo XIX che «non è un trasferimento vero e proprio: sono stato inviato in missione continuativa a Torino presso il Provveditorato a svolgere alcuni progetti importanti».Già lunedì Mazzeo lascerà la casa circondariale di via del Piano: «Posso dire che è stata una decisione che non mi aspettavo».Al suo posto è stata designata Anna Maria Milano, che aveva già diretto il carcere di Pontedecimo: prenderà servizio il 30 dicembre Sanremo, simpatizzante jihad trasferito dal carcere di Valle Armea: “motivi di sicurezza” Solo grazie alla grande professionalita’ del personale di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Venezia Santa Maria Maggiore non si sono avuti ben piu’ gravi conseguenze all’ordine e alla disciplina dell’istituto lagunare . Il personale e’ stato chiamato a gestire due eventi critici messi in atto da due detenuti stranieri in due episodi diversi , detenuti che sono andati in escandescenza e’ hanno distrutto la loro cella di detenzione A nulla sono valse le opere di convincimento da parte del personale di polizia penitenziaria a far ragionare gli stessi .Innanzi a questi episodi violenti e oramai frequenti, il personale di polizia penitenziaria si vede sempre più inerme, soprattutto quando chi mette in atto gli stessi lo fa senza alcun valido motivo ma solo per mera spavalderia a fini meramente dimostrativi, quasi a sfidare l’autorevolezza di chi rappresenta la Legge, della serie “ non mi accontenti di ciò che voglio con le buone ? Me lo prendo lo stesso a modo mio!” mettendo però in queste situazioni pericolose in repentaglio l’incolumità degli altri detenuti nonché del personale operante Negli ultimi giorni, inoltre, sono aumentati i controlli sulla corrispondenza da e per il carcere investigatori dell’antiterrorismo, mentre quello di Sanremo e’ stato allontanato perche’ ritenuto ancora piu’ pericoloso. Negli ultimi giorni, inoltre, sono aumentati i controlli sulla corrispondenza da e per il carcere. Tutti gli scritti in arabo sono passati al setaccio e vista la mole sono entrati in campo anche i mediatori culturali che fanno in primo screening per segnalare possibili riferimenti alla lotta armata, attentati o altro. Campania: chiusura in ritardo per l'Opg di Aversa, il ministero diffida Asl e Regione Anche la Campania è in ritardo sull'applicazione della legge che cancella gli Opg. Per questo la Regione è tra i destinatari della lettera di diffida spedita dal ministero della Salute nei confronti degli enti territoriali inadempienti. La vicenda è seguita personalmente dal sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.A quanto risulta al ministero, nei cinque manicomi giudiziari "superstiti" (Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Napoli, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto) dopo sette mesi dall'entrata in vigore della legge, risultano ancora internate 234 persone. Altre 231 persone (di cui 42 donne) sono internate nelle Rems di Castiglione delle Stiviere. Nelle altre Rems attivate gli internati detenuti sono 208 (di cui 25 donne). Complessivamente, la popolazione internata in misura di sicurezza detentiva è di 673 persone (nel 2011 superavano le 1.400 persone). Oltre alla Campania la diffida è partita anche per Veneto, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Lazio, Calabria e Puglia. Da Aversa arrivano parole di distensione. "L'ospedale psichiatrico giudiziario Filippo Saporito chiuderà definitivamente i battenti non prima del prossimo autunno" aveva affermato al primo aprile scorso la direttrice della struttura aversana, il più antico manicomio criminale d'Italia, la dottoressa Elisabetta Palmieri.Almeno per quanto riguarda i pazienti campani per i quali si preannunzia il trasferimento definitivo verso le Rems (Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) di destinazione entro la metà del prossimo mese di dicembre. Rimangono, però, i pazienti laziali che non hanno ancora un posto presso le Rems della loro regione. Insomma, ad oltre sette mesi dalla dismissione, si dovrà continuare nelle attività di dismissione che non potranno Sanremo. Un marocchino detenuto nel carcere di Valle Armea e’ stato trasferito in un penitenziario fuori regione “per motivi di sicurezza”. L’uomo, secondo gli investigatori, avrebbe ‘simpatizzato’ con la jihad. Il fondamentalista, la cui identita’ resta riservata, e’ stato scoperto dopo il rafforzamento dei controlli nelle varie celle, proprio alla ricerca di possibili soggetti radicalizzati. controlli sono avviati da anni, gli agenti stanno facendo corsi specializzati per essere addestrati a riconoscere tutti i segnali di una possibile ‘virata’ verso la jihad da parte dei detenuti. Nei giorni scorsi tre reclusi a Segreteria Generale Marassi sono stati segnalati agli ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- non tenere conto di quanto fatto o da fare da parte delle Asl di origine degli attuali ricoverati.Ricoverati che nell'ultima settimana di marzo passarono da 103 a 96 a seguito di alcune dimissioni/scarcerazioni di detenuti/pazienti da parte dell'autorità giudiziaria. Di questi 96 pazienti, stando ai dati forniti dalla dirigenza del Saporito, 35 erano di competenza della Regione Campania, mentre i rimanenti 61 provenivano da Lazio, Abruzzo e Molise. Da allora ad oggi la situazione è sensibilmente migliorata. Queste ultime due regioni hanno incamerato i propri pazienti. Al momento vi sono in totale 42 ospiti di cui 20 laziali e 22 campani. Laziali che sono stati assegnati alla Rems di Palombara Sabina, che, però, non ha posto per loro.Insomma, come sottolineato dagli addetti ai lavori, si è dato il via alle dismissioni senza predisporre le strutture alternative, facendo un discorso praticamente al contrario di quello che doveva essere secondo logica. Per quanto riguarda i campani, ad essere interessate sono due province: Caserta e Avellino. In Terra di Lavoro vi sono state due Rems provvisorie a partire dal pruno aprile, a Statigliano, nel comune di Roccaromana, con 20 posti e a Mondragone con 8. Ad esse si deve aggiungere una Rems provvisoria in provincia di Avellino a Bisaccia che, però, ha curato solo i nuovi ingressi a far data proprio dal primo aprile.A metà dicembre si avrà una Rems definitiva a Calvi Risorta con 20 posti letto (era prevista per agosto) e a San Nicola Baronia, in provincia di Avellino ad inizio dicembre (era prevista per maggio scorso). Altri 12 posti, come preannunziato dal commissario dell'Asl di Caserta Gaetano Danzi, dovrebbero essere reperiti in tempi brevi a Vairano Patenora, dove da qualche giorno si sono intensificate le attività per l'ultimazione nel rispetto della normativa. Le case confiscate alla mafia in affitto alle forze dell'ordine Dalla Camera è arrivato il via libera al codice antimafia. Tra le novità, nuove norme per aziende e beni confiscati e sequestrati. Gli immobili della mafia potranno essere presi in affitto da dipendenti delle forze dell'ordineNuovo codice antimafia: ecco cosa cambiaGli immobili sequestrati alla mafia potranno essere dati in affitto al personale delle Forze dell'ordine. Questa è una delle novità previste dal Codice antimafia, approvato alla Camera con 281 voti favorevoli, 66 contrari (Forza Italia e M5S) e due astenuti. La riforma ora passerà al Senato.LA NOVITA' - Secondo l'emendamento, gli affittuari degli immobili confiscati potranno provvedere a ristrutturarli a proprie spese se le amministrazioni assegnatarie non dispongano delle risorse necessarie e daranno il proprio ok al progetto esecutivo dei lavori e al piano dettagliato di spesa. Queste eventuali spese di ammodernamento andranno a valere sul canone di affitto, con una compensazione delle spese sostenute per la ristrutturazione sostenute dagli assegnatari. I dipendenti delle forze di polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco potranno affittare gli immobili per quattro anni prorogabile e per non più di due volte. IL CODICE ANTIMAFIA Secondo quanto prevedono le nuove norme del Codice antimafia, tra l'altro, il sequestro di partecipazioni sociali totalitarie si estende a tutti i beni aziendali. A provvedere materialmente al sequestro sarà ora la polizia giudiziaria (non più l'ufficiale giudiziario). E' introdotto il nuovo istituto del controllo giudiziario delle aziende quando sussista il pericolo concreto di infiltrazioni mafiose che ne condizionino l'attività. L'amministrazione giudiziaria di beni e aziende sarà possibile anche in presenza di indizi da cui risulti che il libero esercizio di attività economiche agevola l'attività dei soggetti colpiti da una misura di prevenzione patrimoniale o che abbiano comunque in corso un procedimento penale per specifici delitti di mafia o gravi reati contro la Pubblica AmministrazioneNUOVE REGOLE - Gli amministratori giudiziari dovranno essere scelti tra gli iscritti all'apposito Albo secondo regole di trasparenza che assicurino la rotazione degli incarichi. Al ministro della Giustizia spetterà individuare criteri di nomina che tra l'altro tengano conto del numero degli incarichi in corso (comunque non superiori a 3). Non potranno più assumere l'ufficio di amministratore giudiziario, coadiutore o diretto collaboratore il coniuge, i parenti e gli affini, i conviventi o i commensali abituali del magistrato che conferisce l'incarico. Le aziende sequestrate per il proseguimento dell'attività potranno contare su un Fondo finanziato da 10 milioni di euro all'anno. L'Agenzia beni confiscati viene ridisegnata spostando il baricentro dal Ministero dell'Interno alla Presidenza del Consiglio che ne avrà ora la vigilanza. Contro il caporalato, infine, scatta la confisca obbligatoria di ciò che è servito a commettere il reato.SODDISFATTO IL MINISTRO - Le nuove norme del codice antimafia garantiscono "nuovi strumenti per l'aggressione dei patrimoni mafiosi", ha dichiarato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, commentando l'approvazione da parte della Camera delle modifiche al codice antimafia in materia di aziende sequestrate e confiscate. Orlando sottolinea che "è riduttivo parlare solo di codice antimafia, perché c'è la possibilità di aggredire anche i patrimoni dei corrotti e di chi usa il lavoro clandestino, il cosiddetto caporalato: da oggi vengono aggredite queste reti con strumenti nuovi, più rapidi ed efficaci e i beni potranno essere utilizzati a favore della collettività o potranno essere rimessi sul mercato in modo più trasparente".(Today) Circolari ministeriali e note D.A.P. novembre 2015 Ministeriale 24.11.2015 GDAP-0395498 del Piano di mobilità a domanda del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria collegato alle assegnazioni del 170° corso di Formazione - Convocazione per il giorno 26 novembre p.v. ore 12.00. Scarica la ministeriale dal sito www.alsippe.it Segreteria Generale Convenzioni Tirrenia Navigazione con Ministero della GiustiziaDipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Sconto del 20% su tariffe passeggeri, auto, ... (esclusi i diritti di prenotazione) previa presentazione credenziale e tessera di riconoscimento attestante l'appartenenza Ministero della Giustizia Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Contattare per informazioni il Call Center Uffici passeggeri al numero di telefono n. 892.123 Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA ------------------------------------------- Alitalia ,nuove agevolate per la Penitenziaria tariffe Polizia Convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto per gli iscritti Alsippe e propri familiari Segui Il nostro sito internet http://www.alsippe.it/it/ Il Profilo di Alsippe su Facebook https://www.facebook.com/profile. php?id=100009937908061 Il Giornale della Penitenziaria su Facebook La Segreteria Generale Alsippe ha definito con la Allianz una convenzione per la stipula di polizze assicurative RC auto e moto per gli iscritti Alsippe ed i propri familiari. Per eventuali preventivi e ulteriori informazioni chiamare al numero di telefono 081 0139841 oppure inviare la documentazione direttamente all’indirizzo mail [email protected] oppure al fax 081 0139841 la documentazione richiesta sotto. Documenti richiesti per il preventivo 1)Fotocopia del libretto di circolazione fronte e retro Polizia https://www.facebook.com/pages/ Giornale-Della-PoliziaPenitenziaria/804797986270711?re f=hl La pagina di Alsippe su Facebook https://www.facebook.com/pages/ Alsippe-PoliziaPenitenziaria/133497263394423?re f=hl 2)Fotocopia dell’attestato di rischio 3)Certificato assicurare di proprieta’ dell’auto da 4)Attestato di Servizio e fotocopia del tesserino di riconoscimento del Corpo di Polizia penitenziaria La pagina Alsippe su Twitter https://twitter.com/Alsippe 5) Codice fiscale 6) Documento di riconoscimento Alitalia propone le proprie nuove tariffe agevolate per Militari e Polizia, dedicata a tutti i militari e agli appartenenti alle forze di polizia, in servizio (Arma dei Carabinieri, Esercito, Aeronautica, Marina, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco), che viaggiano per motivi personali e per vacanza. 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Qui di seguito il link per ulteriori informazioni: Nel caso in cui sia un familiare intestatario della polizza un autocertificazione che ne attesti la parentela ai sensi della normativa vigente, per altre informazioni contattare l’ufficio ai numeri indicati sopra Segreteria Generale Delega d’iscrizione Alsippe 2016 Segreteria Generale Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria www.alitalia.com/it_it/destinazioni /offertemilitari/index.htm Segreteria Generale Segreteria Generale ---------------------------------------------------------------------------------- www.alsippe.it----------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------------------------------------- ALLEANZA SINDACALE POLIZIA PENITENZIARIA -------------------------------------------