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NUMERO 1574 DI MERCOLEDI 3 FEBBRAIO 2016
Poliziotto penitenziario a
processo
accusato
di
stalking sulle dipendenti
del bar del carcere
Carcere: a processo poliziotto della
penitenziaria MARTANO (Lecce) – Un
agente di polizia penitenziaria sotto
processo con l’accusa di aver perseguitato
tre ragazze dipendenti del bar del carcere
di Borgo “San Nicola”. Non solo: anche
una infermiera in servizio nella stessa
struttura. Sul banco degli imputati è finito
S.M., 49enne, di Martano. L’imputato
risponde
di
atti
persecutori
con
l’aggravante di aver compiuto il reato sul
posto di lavoro. La sentenza del giudice
Annalisa De Benedictis è prevista per il
prossimo 20 aprile dopo l’esame
dell’ultimo testimone e la discussione
delle parti. Le indagini sono state condotte
dal pubblico ministero Giuseppe Capoccia
prima di trasferirsi a Crotone dove
attualmente ricopre il ruolo di Procuratore
Capo. Sono state le denunce delle persone
offese a mettere in moto l’inchiesta. Il
poliziotto non si sarebbe limitato ad
importunare le ragazze. Avrebbe anche
mosso critiche al servizio del bar, ai
prodotti ed alla pulizia dello stesso
esercizio. Il giudice dovrà anche stabilire
se S.M. abbia cercato con insistenza
appuntamenti e con lo stesso piglio si sia
lasciato andare ad apprezzamenti verso le
banconiste e l’infermiera. All’imputato
vengono attribuiti anche dei bigliettini
anonimi ricevuti dalle donne. Un fronte,
dunque, rimasto aperto su cui dovrà
pronunciarsi il giudice. Nell’ultima
udienza sono stati sentiti tutti i testimoni
dell’accusa e in parte quelli della difesa:
una collega di S.M. ha sostenuto che
l’agente si comportava come tutti gli altri
poliziotti quando andavano a prendere un
caffè. Nessun atto di forza o di potere.
L’imputato è assistito dall’avvocato Carlo
Caracuta. Le quattro ragazze si sono
costituite parte civile con l’avvocato
Patrizia
Giammarruco.(Corriere
Salentino)
A CURA DELLA SEGRETERIA GENERALE
AD USO
Niente
videoconferenza
richiesta
dalla
Polizia
penitenziaria per l’evaso
di Lecce , per la Corte
d’Assise il detenuto puo’
presenziare all’udienza
Omicidio nel bar, aula bunker blindata:
in arrivo l’ex evaso Fabio Perrone
TREPUZZI (Lecce) – Un’aula bunker
super blindata si appresta domani ad
accogliere l’ex evaso Fabio Perrone.
L’ergastolano di Trepuzzi, latitante per
due mesi dopo fuga dall’ospedale “Vito
Fazzi”, ritornerà nel Salento per
partecipare al processo d’Appello in cui è
imputato per l’omicidio di Fatmir
Makovic. Scortato da un nutrito gruppo
di agenti, il 42enne di Trepuzzi
raggiungerà l’aula bunker del carcere di
Borgo “San Nicola” dove è fissata
l’udienza. Blindata e con livelli di
attenzione alzata ai massimi livelli. Il
dispositivo di sicurezza è stato già
allestito per scongiurare qualsiasi
intoppo. La decisione di permettere a
Perrone di essere presente in aula è stata
comunicata nelle scorse ore. La Polizia
penitenziaria aveva chiesto alla Corte
d’Assise e alla Procura di poter evitare il
trasferimento allestendo una sala per la
videoconferenza in un carcere sempre di
altissima sicurezza. Non sarà possibile e
l’ex evaso verrà tradotto ordinariamente.
La Corte d’assise non ha potuto
autorizzare la videoconferenza perché
Perrone non è un pentito ma
tecnicamente un “imputato qualsiasi”.
Come tale beneficia del diritto di
partecipare al processo. Nel frattempo, è
stato attivato la macchina organizzativa.
Verranno adottate tutte le misure di
sicurezza nell’aula bunker per garantire il
regolare svolgimento del processo. In
primo grado, a giugno, Perrone è stato
condannato all’ergastolo dal gup Simona
Panzera in abbreviato. L’efferato delitto
INTERNO
APERTO AL CONTRIBUTO
DÌ
TUTTI_
risale alla notte tra il 28 e il 29 marzo di
tre anni fa all’interno del bar “Gold” di
Trepuzzi. Perrone esplose sette colpi di
pistola
modello
Crvena
Zastava
all’indirizzo del cittadino montenegrino.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri
del Nucleo Investigativo di Lecce,
Perrone ferì Makovic inseguendolo fin
dentro il bagno dove la vittima tentò di
rifugiarsi. Subito dopo il killer puntò
l’arma anche contro il figlio del 45enne. Il
giovane rimase gravemente ferito e venne
anche sottoposto ad un delicato
intervento maxillo facciale. Le indagini
chiusero in breve tempo il cerchio
sull’assassino. Perrone venne stanato
poche ore dopo nella sua abitazione di
mare, a Casalabate. Dormiva, con la
pistola riposta sul comodino. (Corriere
Salentino)
Rientrato l’allarme bomba
dopo il rinvenimento da
parte
della
Polizia
penitenziaria di un pacco
sospetto nei pressi del
carcere di Poggioreale
Erano le 8 di ieri mattina quando una un
pacco sospetto è stato notato dagli agenti
della
polizia
penitenziaria
su
una pensilina dei bus e tram dell’azienda
napoletana mobilita’ a poca distanza
dell’ingresso principale del carcere di
Poggioreale a Napoli .Pronto l’intervento
degli artificieri della Polizia e i vigili del
fuoco per la verifica del pacco sospetto.
dove all’interno era contenuta una
macchinetta per il caffè, che con ogni
probabilita’ era stata dimenticata da
qualche viaggiatore in attesa del mezzo
pubblico
Segreteria Generale
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Jihadisti a caccia di reclute
tra i musulmani in carcere
Sono 160 i foreign fighters in Italia. Il
Dap: è un rischio. Sono 160, e tutti
considerati pericolosi in quanto classificati
come "terroristi internazionali".
La cifra che indica il numero dei detenuti
di religione musulmana che sono reclusi
nelle carceri italiane per reati gravissimi
legati al fenomeno eversivo dei foreign
fighters non può non preoccupare il
governo e l'Italia.
Ed è allarme rosso per quel che riguarda il
rischio fidelizzazione che rischia di
rendere ancor più esplosivo il già convulso
sistema carcerario nel nostro Pese.
Fino a qualche mese fa era un tabù. Un
argomento che restava relegato tra le
pieghe dei carteggi riservati interni al
ministero della Giustizia e, al massimo, di
qualche dettagliata informativa di polizia
giudiziaria. In molti sapevano ma nessuno
ne parlava apertamente.
Dopo le stragi di Parigi del 13 novembre
tutto è cambiato, e oggi è lo stesso
ministro Andrea Orlando a non sottacere
il rischio: tra le mura delle carceri italiane
si annida il rischio del proselitismo più
nero e lugubre targato Isis.
"Un fenomeno che ci preoccupa ammette il Guardasigilli parlando alla
platea del sesto congresso nazionale del
Sindacato
autonomo
di
polizia
penitenziaria, che si è da poco concluso a
Napoli perché sappiamo bene che nei
nostri istituti di pena c'è un consistente
numero di reclusi di fede musulmana, 167
per l'esattezza, che sono ufficialmente
classificati come terroristi internazionali".
Il carcere, dunque, come il più fertile
terreno dell'integralismo islamico. La
notizia coincide con l'arresto a Cosenza di
un presunto "foreign fighter" di
nazionalità marocchina accusato di ordire
trame oscure in Italia. Il nemico in casa e
l'Isis come una minaccia concreta anche
per noi.
Ma torniamo alle carceri. E a un
documento finora rimasto inedito.È il 16
novembre
quando
il
Capo
del
Dipartimento
dell'amministrazione
penitenziaria Santi Consolo prende carta e
penna per scrivere al Capo di Gabinetto
del ministro della Giustizia Gianni Melillo.
L'oggetto della missiva è chiarissimo e
indica in epigrafe: "Contrasto alla
radicalizzazione durante l'esecuzione della
pena. Misure di implementazione".
È un documento di cinque pagine nel
quale il numero uno del Dap informa dei
rischi concreti che esistono al di là delle
mura carcerarie in materia di terrorismo
di matrice religiosa islamica.Consolo che acclude una dettagliata specifica sulla
presenza dei detenuti di fede musulmana
- espone cioè il rischio legato alla
radicalizzazione
e
al
potenziale
proselitismo che si può concretizzare
all'interno dei sovraffollati istituti
penitenziari italiani. Per avere il polso
della situazione e comprendere di cosa si
parla ecco le cifre: rispetto agli oltre
52.400 presenti alla data dell'ottobre
2015, ben 17.342 sono stranieri, più di
13.500 gli extracomunitari, 10mila dei
quali provenienti dai Paesi del Maghreb e
dell'Africa, e dunque di religione
musulmana.
Ma il dato più inquietante è quella cifra a
tre numeri: 160 reclusi sono classificati
come "terroristi internazionali". Il
numero lo conferma lo stesso Orlando,
parlando a Napoli ad un congresso. Le
condizioni del regime carcerario non
aiutano certo a stemperare il livore dell'
odio verso un Occidente già nel mirino.
E infatti il Guardasigilli aggiunge :
"È un rischio, quello legato alla
fidelizzazione in carcere di soggetti
detenuti di religione musulmana, che non
sottovalutiamo anche alla luce dei fatti
ancor precedenti alla strage del Bataclan
nel novembre scorso: l'attentato alla
redazione di Charlie Hebdo (consumatesi
nel gennaio 2015, ndr) avvenne per mano
dei fratelli Kouachi, che proprio in un
carcere francese erano stati fidelizzati
dall'integralismo di matrice islamica".
Orlando spiega anche come "il fenomeno
venga attentamente monitorato" e come
siano giustificate, in tal senso, le richieste
avanzate dallo stesso sindacato di polizia
penitenziaria per ciò che riguarda
l'implementazione di mediatori culturali
e potenziamento del personale carcerario.
Ad alimentare il brodo di coltura del
terrorismo al di là delle sbarre ci sono
non pochi elementi: a cominciare dalla
mancanza di luoghi di culto per i
musulmani, per non parlare delle
condizioni generali di detenzione, che
spesso e volentieri non aiutano la
rieducazione ed anzi esasperano gli animi
dei detenuti.
Non a caso in quel documento riservato
spedito da Consolo a Melillo si fa
riferimento a un punto: per fronteggiare
l'ultima minaccia che parte dal
reclutamento in carcere di potenziali
terroristi
occorre
l'assunzione
straordinaria di almeno 800 unità "nella
qualifica di agenti ed assistenti del Corpo
di Polizia Penitenziaria". Parole, quelle di
Consolo, cadute nel vuoto.
La relazione del capo del Dap era infatti
finalizzata ad essere inserita nel
documento della Legge di Stabilità del
2016 per ciò che attiene le voci di spesa
del ministero della Giustizia.
Ma, a quanto pare, quelle assunzioni non
arriveranno, almeno per quest'anno.(Il
Mattino)
Federica
Chiavaroli
nominata sottosegretario
alla Giustizia
Dopo l’Onorevole Gennaro Migliore di cui
avevamo anticipato la nomina nei nostri
articoli ,il Consiglio dei ministri riunito
giovedì scorso 28 gennaio 2016, a Palazzo
Chigi, sotto la presidenza del Presidente
del Consiglio Matteo Renzi, Segretario il
Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio dei ministri Claudio De
Vincenti ha nominato la senatrice del
Nuovo centro destra, Federica Chiavaroli,
sottosegretario
alla
Giustizia,
nel
rimpasto varato dal premier Matteo
Renzi. La Senatrice Federica Chiavaroli,
45 anni, nata a Penne (Pescara),
imprenditrice nel settore delle scuole
private, nel 2009 è diventata consigliere
regionale del Popolo della Libertà. Nel
2013 è stata eletta senatrice per il Popolo
della Libertà. Poi il passaggio con il
Nuovo centro destra di Angelino Alfano.
Segreteria Generale
Il
Ministro
Orlando:
cambiare cultura pena, il
sistema
sanzionereclusione è anacronistico
"Il 2015 ha segnato il superamento del
sovraffollamento carcerario. L'ambizione
è tuttavia quella di imprimere un segno
ancora più incisivo in termini di
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cambiamento nella cultura della pena. Il
fine ultimo è abbandonare un sistema
anacronistico che identifica troppo spesso
la sanzione penale con la reclusione in
carcere". Lo ha detto il ministro della
Giustizia Andrea Orlando intervenendo
stamani a Palermo all'inaugurazione
dell'anno giudiziario presso la Corte di
Appello."Al 31 dicembre 2015 - ha detto
Orlando, la popolazione carceraria è scesa
a 52.164, 39.274 sono i soggetti trattati in
regime di esecuzione penale esterna.
L'indice di sovraffollamento delle carceri è
sceso dal 131% al 105%. Tutto ciò è stato
possibile anche grazie all'impegno e alla
crescente professionalità degli operatori
sociali degli uffici per l'esecuzione penale
esterna, al crescente coinvolgimento degli
enti locali, alla dedizione della polizia
penitenziaria, al lavoro della magistratura
di sorveglianza"."Puntiamo ad ampliare e
potenziare il ricorso a sanzioni penali
diverse dalla detenzione - ha proseguito il
ministro -, percorsi di messa alla prova e
di esecuzione di misure alternative che,
pur mantenendo la fisionomia di sanzione,
siano in grado di accompagnare il ritorno
nella società del condannato e nel
contempo rafforzare la dimensione
ripartiva della giustizia penale".
Personale del D.A.P.; Provveditore
Regionale
dell'Amministrazione
penitenziaria
Emilia
Romagna;
Provveditore
Regionale
dell'Amministrazione
penitenziaria
Triveneto;
Al Dottor Buffa vanno gli auguri della
Segreteria Generale Alsippe per l’incarico
assunto
Segreteria Generale
Circolari ministeriali e
note D.A.P. febbraio 2016
Il bando, per titoli ed esami, prevede n.
559 vincitori, riservato a volontari in
ferma prefissata di un anno o
quadriennale o in rafferma annuale.Sulla
Gazzetta Ufficiale 4° Serie-Concorsi ed
Esami n.8 del 29 gennaio 2016
pubblicato il bando di concorso per
Allievi Agenti della Polizia di Stato,
riservato ai volontari in ferma prefi ssata
di un anno o quadriennale ovvero in
rafferma annuale . La domanda per
partecipare al concorso scade il 29
febbraio 2016. I vincitori del concorso
verranno nominati Allievi della Polizia di
Stato e saranno ammessi al corso di
formazione, dopo il completamento della
ferma di un anno.
Clicca il link sotto per scaricare la
Gazzetta Ufficiale
20160129_008.pdf.p7m
Clicca il link sotto per compilare la
domanda
https://concorsips.interno.it/reclut
amentops/contenuti/79673.htm
DAP Nominato il Nuovo
Direttore
Generale
del
Personale
Segreteria Generale
Ministeriale
1.2.2016
GDAP-0035479
del
Ulteriore
rinvio
della
pubblicazione
dei
calendari per le prove
preselettive del Concorso
allievi agenti di Polizia
penitenziaria
Le Organizzazioni Sindacali della
Polizia Penitenziaria incontro con il
nuovo Capo del Personale il giorno
8 febbraio
Leggi la ministeriale
www.alsippe.it
sul
sito
Segreteria Generale
Il Dottor Buffa Pietro nato il 19/05/1959
ricoprira’ l’incarico di Direttore Generale
del Personale e delle risorse del DAP e’
laureato in Scienze Politiche ,Laurea
specialistica
Programmazione
delle
Politiche e dei Servizi Sociali; Dottorato di
ricerca in Sociologia del Diritto;
Specializzazione Criminologia clinica;
Master 1° livello Master I livello in
Criminologia critica; Perfezionamento
Psicopatologia
penitenziaria
e
istituzionismo;
Perfezionamento
Psicologia Investigativa; Perfezionamento
Psicologia
Forense;
Perfezionamento
Psicologia Penitenziaria e’ stato Direttore
della Casa circondariale di Asti; Direttore
della Casa di Reclusione Di Alessandria;
Direttore
Casa
circondariale
di
Alessandria, Direttore della Casa di
Reclusione di Saluzzo; Direttore della Casa
circondariale
di
Torino,
Direttore
dell'Ufficio I della Direzione Generale del
Concorso per Allievi Agenti
della
Polizia
di
Stato,
riservato ai volontari in
ferma prefissata di un anno o
quadriennale
ovvero
in
rafferma annuale
Come ampiamente anticipato nei nostri
comunicati dei giorni scorsi ecco
l’ulteriore rinvio della pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale della data dei calendari
della prova preselettiva del concorso
pubblico, per titoli ed esami, per il
reclutamento, di 100 allievi agenti del
Corpo di polizia penitenziaria del ruolo
femminile, e 300 allievi agenti del Corpo
di polizia penitenziaria del ruolo maschile
concorso bandito e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 57 del 28 luglio 2015
- IV serie speciale .Ricordiamo che
inizialmente
la
pubblicazione
dei
calendari delle prove erano previsti sulla
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Gazzetta Ufficiale 4^ serie speciale
“Concorsi ed Esami” del 27 novembre
2015 , poi rinviata al 22 gennaio 2016
,adesso
i diari delle prove d'esame
saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale
- 4^ serie speciale - Concorsi ed esami
del 15
marzo 2016, per ulteriori
informazioni scrivete a:
[email protected],
oppure
seguiteci
sul
nostro
sito www.alsippe.it,
e i profili di Facebook e Twitter di
Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria
(Alsippe)
Convenzione per la stipula
di polizze assicurative RC
auto per gli iscritti Alsippe
e propri familiari
Alitalia
,nuove
tariffe
agevolate per la Polizia
Penitenziaria
Segreteria Generale
Convenzioni nazionali e
regionali per gli iscritti
Alsippe
La Segreteria Generale Alsippe ha
definito con la
Allianz una
convenzione per la stipula di
polizze assicurative RC auto e moto
per gli iscritti Alsippe ed i propri
familiari. Per eventuali preventivi e
ulteriori informazioni chiamare al
numero
di
telefono 081
0139841 oppure
inviare
la
documentazione
direttamente
all’indirizzo :
mail [email protected]
La
Segreteria
Generale
in
collaborazione con i rappresentanti
regionali provinciali e locali presenti
sul territorio ha stipulato una serie
di
convenzioni per gli iscritti
Alsippe e i propri familiari , per
usufruire di servizi con sconti
particolari.
Per
usufruire
dei
predetti sconti bastera’ esibire la
Tessera Servizi Alsippe che potra’ e
essere richiesta ai responsabili delle
Segreterie Sindacali . Cliccando il
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Per
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ed
informazioni
contattate l’indirizzo email:
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oppure al fax 081 0139841
documentazione richiesta sotto.
la
Documenti
preventivo
per
il
1)Fotocopia
del
libretto
circolazione fronte e retro
di
richiesti
2)Fotocopia dell’attestato di rischio
3)Certificato di proprieta’ dell’auto
da assicurare
4)Attestato di Servizio e fotocopia
del tesserino di riconoscimento del
Corpo di Polizia penitenziaria
5) Codice fiscale
6) Documento di riconoscimento
Nel caso in cui sia un familiare
intestatario
della
polizza
un
autocertificazione che ne attesti la
parentela ai sensi della normativa
vigente, per altre informazioni
contattare l’ufficio ai numeri
indicati sopra
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Alitalia propone le proprie nuove
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Polizia, dedicata a tutti i militari e
agli appartenenti alle forze di
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Carabinieri, Esercito, Aeronautica,
Marina, Guardia di Finanza, Polizia
di Stato, Polizia Penitenziaria e
Vigili del Fuoco), che viaggiano per
motivi personali e per vacanza. La
tariffa, informa Alitalia, e' valida su
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da/per Francia e Olanda) operati da
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NotiziAlsippe del 3 febbraio 2016.