Dalla struttura della materia
alle sue trasformazioni … al
corpo
Percorsi didattici nella Scuola Primaria
R. Santarelli
• Solo l’abitudine a partire dall’esperienza, a
smontarla e rimontarla, a provare e riprovare …
rende i bambini sempre più capaci di
interpretare i fenomeni, costruire e modificare
modelli (D. Furlan)
Aspetti metodologici
PARTIRE DAI FENOMENI
QUOTIDIANI
“FARE”
DISCUTERE
INDIVIDUARE DOMANDE
SCRIVERE
RAPPRESENTARE
RIFLETTERE SUL CAPIRE
RUOLO INSEGNANTE
Partire dai fenomeni quotidiani
• La quotidianità è “complessa”, però è interessante e
coinvolgente, può motivare i bambini a capire, imparare
e conoscere
Il “fare”
• I bambini conoscono il mondo
attraverso il proprio corpo
• Questo passaggio non deve
essere mai trascurarlo, perché
è attraverso il corpo che i
bambini “si accorgono” di
quello che succede intorno a
loro
• Nessun racconto
dell’insegnante può sostituire
l’esperienza diretta del
bambino: tutti devono provare
a “fare”
Discutere
• Discutendo tra loro i bambini
– esplicitano pensieri e conoscenze, li condividono e li confrontano
con quelli dei compagni, li chiariscono, li modificano, li
riorganizzano e arricchiscono
– imparano a guardare le cose e i fenomeni da più punti di vista e
raffinano i loro modi di vedere, di guardare e di interpretare i fatti.
Porsi domande
•
Porsi e porre domande è un’arte che si impara.
Come fanno i
pulcini a svilupparsi
dentro l’uovo.
Come mai i pulcini da
piccoli sono tutti morbidi
e da grandi hanno le
piume più dure, cioè più
grosse?
Sono nati ieri, io me li
immaginavo pulcini piccoli,
come fanno a fare già tutte
queste cose che fanno
adesso?
•
Come fa la
gallina a sapere
quando deve
smettere di
covare?
Quando è il
momento di
schiudersi delle
uova?
Come fanno i
pulcini dentro l’uovo
a nutrirsi?
Le domande stimolano la curiosità, la riflessione e l’immaginazione,
quando sono condivise aiutano a guardare i vari aspetti della realtà che
si sta osservando
Scrivere
• Scrivere permette
– al bambino di rielaborare
l’esperienza, distanziandosi dal
proprio pensiero.
– all’insegnante di rimettere in
gioco i problemi, “negoziare” il
consenso su dei punti fermi,
precisare, completare,
sviluppare.
• Le produzioni scritte possono
riguardare:
–
–
–
–
risposte a domande
relazioni di esperienze fatte
riflessioni personali o collettive
descrizioni di situazioni e
fenomeni
– argomentazioni a favore o
contro una certa posizionespiegazione
Rappresentare
•
•
I DISEGNI sono espressione di come il bambino vede la
realtà di cui si sta parlando.
Sono significativi i disegni che rappresentano “ciò che non si
vede”, cioè quelli che mostrano come il bambino si immagina le
cose “dentro”, perché ci fanno capire le loro idee su come
funzionano le cose, su come sono fatte e su come sono messe le
particelle …
•
le MAPPE all’inizio saranno a ganci e
successivamente potranno essere più organizzate; da
queste si potranno capire
–
–
–
i legami che il bambino coglie tra i vari elementi di un fenomeno
(quantità e qualità);
gli aspetti che sa evidenziare di un determinato argomento/
problema;
il disegno del suo “modo” di percorrere i pensieri, di collegare
conoscenze, di individuare legami.
• Altre rappresentazioni aiuteranno i bambini a
distaccarsi in modo graduale dal fenomeno specifico,
dalle sue caratterizzazioni particolari, per vederlo in
modo sempre più “formale” , imparando a riconoscere
dietro un “segno” le possibili manifestazioni della realtà.
Riflessioni sul capire
• Al termine di ogni percorso è necessario stimolare con
domande riflessioni sul percorso di lavoro, ricostruendolo
e soprattutto esplicitando gli obiettivi del lavoro
–
–
–
–
Perché abbiamo fatto questo lavoro?
Come ci siamo organizzati e che cosa abbiamo fatto?
Che cosa volevamo capire?
Che cosa abbiamo imparato?
• La documentazione dell’insegnante diventa uno
strumento utile per ripercorrere insieme (anche a
distanza) l’esperienza e ri-ragionarci su.
L’insegnante media
• Guarda la realtà (cogliere i momenti che si presentano e
che gli permettono di mantenere alta la motivazione)
• Guarda la disciplina (ha chiari gli obiettivi)
• Interpreta, propone, stimola, si incuriosisce, raccoglie, rilancia, riflette, discute, fotografa, mette insieme,
sintetizza, organizza
• Cerca di equilibrare nel percorso didattico i momenti di
osservazione e sperimentazione con i momenti di
discussione e di rappresentazione
• Nel progettare i percorsi l’insegnante
– evita di trattare uno stesso argomento per tanto tempo
– cerca di mettere insieme osservazioni che portano alla
costruzione di “idee concordanti”
ESEMPIO
• le idee di struttura interna dei materiali sviluppate già
nella scuola dell’infanzia e nei primi anni di scuola
primaria si completano in quinta con
– osservazioni al microscopio di strutture
– altre esperienze di trasformazione della materia
per arrivare a “modellizzazioni” sempre più complesse
che collegano
– gli aspetti di trasformazione della materia con la trasformazione
degli alimenti
– le esperienze di soluzioni e filtraggi con l’assorbimento
intestinale e la funzione delle cellule
Continuità nei percorsi
NON SIGNIFICA
• Aumentare la quantità
di conoscenze dei
bambini.
SIGNIFICA
• Individuare in modo
sempre più preciso
ELEMENTI e
RELAZIONI
• Porre DOMANDE
sempre più significative
• Cambiare gli argomenti
procedendo dal più
semplice al più
complesso
• Partire sempre dal
fenomeno quotidiano,
dall’esperienza comune,
dalle situazioni
complesse …
Dalla struttura della materia, alle
sue trasformazioni… al corpo
Ricostruzione/documentazione di
un percorso…
Rompere e polverizzare
Fare polpette
Costruzione di strutture (cl. 3)
Strutture in classe quinte
Facciamo i cioccolatini
Cottura dello zucchero
Cottura pasta
Dal ferro alla ruggine
Fermentazione succo di frutta
Un fumetto esce dalla bocca
Polmoni, cuore, del coniglio
Entra esce corpo 5A.doc
Entra esce corpo 5B.doc
Percorso dei biscotti
Simuliamo la digestione
Osserviamo la coscia_pollo
Le cellule: come le
immaginiamo, come le
vediamo al microscopio
Dalla cellula organismo
I pulcini di Piero
Video
Cuciniamo la pasta
Dal ferro alla ruggine
Mente e sogni
Facciamo il formaggio
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Metodologia di lavoro - Istituto Comprensivo Spinea 1