BROILER Manuale Broiler Ross 2009 Informazioni Generali su questo Manuale L’obiettivo di questo manuale è fornire assistenza ai clienti Aviagen per ottimizzare la performance degli animali. La sua finalità non è di fornire informazioni assolute su ogni aspetto della gestione. Questo manuale, invece, si focalizza su temi importanti che, se non trattati adeguatamente, possono ridurre la performance. Le finalità delle tecniche di gestione descritte in questa pubblicazione sono (a) ottimizzare la performance generale dei broiler sia vivi che alla macellazione (b) garantire il benessere degli animali e il loro buono stato sanitario. Aviagen tratta gli sviluppi genetici con un approccio equilibrato che si traduce in caratteristiche d’importanza commerciale, come il tasso di accrescimento, la conversione, la resa e la vitalità, migliorando continuamente gli aspetti del benessere degli animali, come la condizione degli arti, la salute cardiovascolare e la robustezza. Il raggiungimento del potenziale genetico intrinseco degli animali dipende dai seguenti aspetti fondamentali: • Una gestione che soddisfi le esigenze ambientali degli animali. • Una dieta che somministri l’esatto profilo di sostanze nutritive. • Un programma efficace di biosicurezza e controllo delle malattie. Quando uno di questi aspetti non é ottimale, la performance dei brioler si riduce. Inoltre, i tre aspetti, ambiente, nutrizione e stato sanitario, sono interdipendenti tra loro. Di conseguenza, il mancato raggiungimento di un buon livello in uno di questi punti, ha effetti negativi sugli altri. Nella pratica, i suggerimenti contenuti in questo manuale non rappresentano una protezione totale contro le variazioni di performance, che possono avvenire per un’infinità di motivi. Pur assicurando che le informazioni qui presentate sono della massima accuratezza e rilevanza, Aviagen declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso di suddette informazioni per la gestione dei capi. Questo manuale presenta dati provenienti da ricerche interne, da pubblicazioni scientifiche e dall’esperienza del Servizio Tecnico Aviagen. Servizi Tecnici Per ulteriori informazioni sulla gestione dei capi Ross, contattare il Dipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale. Newbridge Midlothian EH28 8SZ Scotland, UK Tel: + 44 (0) 131 333 1056 Fax: + 44 (0) 131 333 3296 [email protected] www.aviagen.com Aviagen Italia Via G. Marconi 14 27043 – Broni – Pavia Italia Tel. 0385 569986 Fax 0385 52093 [email protected] 3 MANUALE BROILER ROSS: Contenuti Come Utilizzare questo Manuale Come cercare un argomento Una serie di alette colorate, sul lato destro di questo manuale, consentono al lettore l’accesso immediato alle sezioni e argomenti di suo interesse. Nella sezione Contenuti, si elenca il titolo di ogni sezione e sottosezione. Alla fine del manuale, vi è un indice analitico che elenca le parole chiave contenute in questa pubblicazione in ordine alfabetico Punti Chiave Ove appropriato, è stata inclusa la sezione Punti Chiave, che sottolinea aspetti importanti della gestione. Questi sono evidenziati in rosso. Obiettivi di Performance Questo manuale è supplementato da opuscoli che descrivono gli obiettivi di performance raggiungibili attraverso una buona gestione e adeguati controlli ambientali e sanitari. Contenuti 06 Introduzione 11 12 13 16 18 Sezione 1 Gestione dei Pulcini Principi Qualità dei Pulcini e Performance dei Broiler Arrivo dei Pulcini Controllo Ambientale Gestione del riscaldamento 27 27 29 30 30 31 32 32 32 34 38 Sezione 2 Fornitura di Mangime e Acqua Principi Somministrazione di Sostanze Nutritive Programma Alimentare Forma e Qualità Fisica del Mangime Alimentazione con Frumento Intero Mangime e Stress da Caldo Ambiente Qualità della Lettiera Qualità dell’Acqua Sistemi di Abbeveraggio Sistemi di Mangiatoie 43 43 45 46 50 Sezione 3 Stato Sanitario e Biosicurezza Principi Biosicurezza Vaccinazione Indagine su Malattie Diagnosi di Malattie 4 MANUALE BROILER ROSS: Contenuti 55 57 60 61 62 63 65 69 70 Sezione 4 Capannone e Ambiente Principi Sistemi di Ventilazione Sistemi di Ventilazione Minima Sistemi di Ventilazione di Transizione Sistemi di Ventilazione a Tunnel Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione Illuminazione dei Broiler Gestione della Lettiera Densità 77 77 78 80 Sezione 5 Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità Principi Prevedibilità del Peso Vivo Uniformità del Gruppo (CV%) Allevamento a Sessi Separati 85 85 86 90 Sezione 6 Gestione Prima della Macellazione Principi Preparazione per il Carico Carico Lavorazione 95 98 101 102 103 104 106 Sezione 7 Appendici Appendice 1: Appendice 2: Appendice 3: Appendice 4: Appendice 5: Appendice 6: Appendice 7: 109 Indice Analitico Dati di Produzione Tabelle di Conversione Calcoli di Efficienza Sessaggio all’Ala Classificazione dei Mesi Risoluzione di Problemi Ventilazione e Calcoli 5 MANUALE BROILER ROSS: Introduzione Introduzione Aviagen produce una varietà di genotipi per diversi settori del mercato dei broiler. Tutti i prodotti Aviagen sono selezionati in modo tale da garantire la presenza di una gamma equilibrata di caratteristiche sia nei riproduttori sia nei pulcini broiler. L’approccio descritto in questo manuale assicura che tutti i prodotti siano in grado di raggiungere gli standard di performance più elevati in diversi tipi di ambiente. La varietà di genotipi Ross consente all’utente di scegliere il prodotto che meglio soddisfa i propri bisogni. Aviagen tratta lo sviluppo genetico con un approccio equilibrato. Caratteristiche d’importanza commerciale, come il tasso di accrescimento, la conversione, la resa e l’aspettativa di vita sono continuamente migliorate, insieme al progresso genetico relativo al benessere degli animali, la robustezza degli arti, la salute cardiovascolare e la rusticitá. Il raggiungimento del potenziale genetico degli animali dipende dai seguenti aspetti: • Un ambiente gestito in modo tale da soddisfare tutte le esigenze degli animali rispetto alla ventilazione, la qualità dell’aria, la temperatura e lo spazio. • La prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. • La somministrazione del fabbisogno nutritivo attraverso un’adeguata formulazione del mangime e una corretta gestione della fornitura di mangime e acqua. • Particolare attenzione al benessere degli animali, in particolare prima della macellazione. Tutti questi aspetti sono interdipendenti tra loro. Il mancato raggiungimento di uno di questi punti, ha conseguenze negative sulla performance complessiva. Figura 1: Limitazioni alla Crescita e alla Qualità dei Broiler Health Stato sanitario Feed supply Fornitura di mangime Lighting Luce Ventilation Ventilazione Stocking density Densità 6 Nutrition Nutrizione Temperature Temperatura Water supply Fornitura di acqua Vaccinal status Stato vaccinale MANUALE BROILER ROSS: Introduzione Diversi aspetti economici e commerciali incidono da sempre sulla gestione dei broiler: • Una domanda sempre più maggiore di qualità e sicurezza alimentare. • La necessità di specifiche di allevamento sempre più stabili e predefinite. • Il bisogno di minimizzare la variabilità dei gruppi e di conseguenza, la variabilità del prodotto finale. • L’esigenza di migliorare il benessere degli animali. • Il totale utilizzo del potenziale genetico disponibile nei capi per quanto riguarda la conversione, il tasso di accrescimento e la resa. • Riduzione di malattie evitabili, come l’ascite e la debolezza degli arti. Man mano che i sistemi di produzione di broiler diventano più sofisticati, la loro gestione necessita di risposte sempre piú rapide e di avere accesso ad informazioni migliori. La fase di crescita dei broiler è solo una delle tante parti che costituiscono il processo di produzione di carne. Il processo totale coinvolge allevamenti di riproduttori, incubatoi, allevamenti di broiler, macelli, commercio al dettaglio e consumatori. Figura 2: Produzione di Carne Broiler di Qualità – Processo Completo Luogo Operazione Allevamento di riproduttori Obiettivo Gestione dei riproduttori Raccolta uova Stoccaggio uova Trasporto Incubatoio uova Incubatoio Incubazione Fasi chiave nella gestione della produzione Allevamento di Broiler Lavorazione dei pulcini Trasporto Svezzamento Disinfezione Pulizia finale Produrre pulcini di alta qualità Garantire la qualità dei pulcini Gestione della crescita Fine ciclo Sviluppare l’appetito Sviluppare le difese immunitarie Consentire l’ottimo sviluppo dello scheletro e dell’apparato cardiovascolare Ottimizzare la qualità della carcassa Trasporto Macello Lavorazione Vendita al dettaglio 7 MANUALE BROILER ROSS: Introduzione L’obiettivo del produttore di broiler è raggiungere gli obiettivi di performance in termini di peso vivo, conversione, uniformità e resa. Le prime due settimane di vita dei pulcini sono critiche e necessitano di particolare attenzione. La lavorazione dei pulcini, lo svezzamento e la gestione della crescita iniziale sono di vitale importanza. La produzione di broiler è un processo sequenziale e la performance finale dipende dal fatto che ogni fase sia eseguita con successo. Per ottenere una performance ottimale, è necessario valutare ogni fase in modo critico e implementare miglioramenti ove necessario. La complessità della produzione di broiler impone agli allevatori di comprendere chiaramente quali sono i fattori che influiscono sul processo di produzione totale oltre a quei fattori che hanno un effetto diretto sulla gestione degli animali nell’allevamento. Probabilmente, sarà necessario implementare delle modifiche in incubatoio, in allevamento, durante il trasporto o alla macellazione. La produzione di broiler vede diversi fasi nello sviluppo degli animali. L’incubatoio si occupa della schiusa delle uova e dei pulcini. L’allevamento si occupa del passaggio da pulcini a broiler e del loro successivo sviluppo. Il macello si occupa dei broiler e delle loro carcasse. La transizione tra queste diverse fasi deve essere gestita in modo da ridurre al minimo lo stress degli animali. Le fasi di transizione chiave per il produttore di broiler sono le seguenti: • • • • Nascita dei pulcini. Schiusa, stoccaggio e trasporto dei pulcini. Sviluppo dell’appetito. Passaggio da abbeveratoi e mangiatoie supplementari al sistema automatico • Carico e trasporto dei broiler a fine ciclo. Di seguito si elencano i principi che giacciono alla base di questo Manuale: • Considerazione costante del benessere degli animali • Comprensione della catena di produzione e delle fasi di transizione • Attenzione alla qualità del prodotto finale durante la totalità del processo • Il bisogno di osservare cambiamenti negli animali e nel loro ambiente • Gestione adeguata in risposta alle sempre nuove esigenze degli animali. Non esistono due allevamenti di broiler che siano uguali né due gruppi di animali con identici bisogni. L’allevatore deve capire quali sono le esigenze degli animali e rispondere a queste attraverso una gestione adeguata, come descritto in questo Manuale, provvedendo a soddisfare i bisogni specifici in modo da assicurare una performance ottimale di ogni gruppo. 8 GESTIONE DEI PULCINI Obiettivo Favorire uno sviluppo precoce stimolando il consumo di mangime e acqua. Pagine Contenuti Principi Qualità dei Pulcini e Performance dei Broiler Arrivo dei Pulcini Controllo Ambientale Gestione della Temperatura 11 12 13 16 18 GESTIONE DEI PULCINI Sezione 1: MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Gestione dei Pulcini Principi Per ottenere un’ottima performance dei broiler, i pulcini devono essere consegnati all’allevamento il più presto possibile e devono essere nutriti immediatamente. Devono anche trovare un ambiente gestito in modo tale da soddisfare le loro esigenze. Durante i primi dieci giorni di vita, le condizioni ambientali dei pulcini cambiano notevolmente, passando dall’incubatoio alla pulcinaia. Qualsiasi carenza nell’ambiente iniziale provocherà un calo sia nella performance attuale che in quella finale del gruppo. Per raggiungere il loro massimo potenziale genetico di crescita, i pulcini dovranno adattarsi al nuovo ambiente e sviluppare una corretta attitudine a mangiare e bere. Il pulcino affronta una serie di transizioni critiche nei suoi primi 7-10 giorni di vita, tutte quante strettamente collegate a come e da dove ricava il nutrimento. Questo è il motivo per cui una buona gestione in questo periodo è essenziale per ottenere un’ottima performance degli animali. Durante le ultime fasi dell’incubazione, il pulcino riceve tutto il suo nutrimento dal tuorlo dell’uovo. Uno volta in allevamento, al pulcino viene offerto del mangime starter sotto forma di sbriciolato o mini-pellet attraverso il sistema automatizzato di alimentazione o sulla carta sistemata sul pavimento della pulcinaia. Appena il cibo raggiunge l’intestino, il tuorlo residuo all’interno del pulcino viene assorbito, e, ammesso che il pulcino sia stato nutrito subito dopo la schiusa, questa riserva di nutrimento garantirà un’utile accelerazione della crescita. Questo tuorlo residuo garantisce al pulcino gli anticorpi e il nutrimento necessari per i primi tre giorni. L’assorbimento della sacca del tuorlo precede l’inizio della crescita e quindi questa sarà minima fino a quando il pulcino non inizierà a nutrirsi di mangime. Solitamente l’assorbimento del tuorlo residuo è rapido durante le prime 48 ore e la quantità rimasta ai tre giorni di vita dovrebbe essere inferiore ad 1 grammo. Se alcuni pulcini di un gruppo non iniziano a mangiare dopo uno, due o anche tre giorni, il loro gruppo di appartenenza non sarà uniforme e il peso medio alla macellazione sarà sensibilmente ridotto. Un pulcino, dopo aver trovato il mangime sulla carta per i primi giorni di vita, dovrá trovarlo di nuovo, tra i 4-6 giorni di vita, nella mangiatoia, sia questa a piatti o a catena. Successivamente, verso i dieci giorni di età, il pulcino dovrà affrontare un successivo cambiamento dal mangime sbriciolato setacciato o dai mini-pellet al pellet. È importante che queste due transizioni siano rese il più facile possibile affinché la potenziale performance del pulcino non ne risenta. Il cibo dovrebbe essere facile da raggiungere nella mangiatoia; per esempio, i vassoi straripanti incoraggeranno il pulcino a nutrirsi. Ai dieci giorni di vita si raccomanda di fornire pellet di buona qualità per ridurre l’impatto dovuto al cambiamento di consistenza del mangime. Se l’intero gruppo ha superato bene tutte queste transizioni e, presumendo che non ci siano fattori né ambientali né nutrizionali a bloccare la crescita, allora il peso a sette giorni dovrà essere 4,5 – 5 volte quello del pulcino alla partenza. 11 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Di norma, il peso deve essere controllato e monitorato a sette giorni e quando non si ottiene l’obiettivo prefissato, si devono prendere dei provvedimenti. Gli Obiettivi di Performance da raggiungere sono descritti nella pubblicazione Broiler Ross Obiettivi di Performance. Qualità dei Pulcini e Performance dei Broiler La performance finale e la redditività dei broiler dipendono dall’attenzione ai dettagli durante l’intero processo di produzione. Questo include una buona gestione dei riproduttori, buone precedure in incubatoio e un’efficiente consegna di pulcini di ottima qualità e uniformità. La qualità dei pulcini puó essere condizionata durante qualsiasi fase del processo. Pianificazione La qualità dei pulcini deriva dall’interazione tra la gestione, lo stato sanitario e la nutrizione dei riproduttori da una parte e dalla gestione dell’incubazione dall’altra. Se a pulcini di buona qualità si fornisce un’adeguata nutrizione e si gestisce bene il loro svezzamento durante i primi sette giorni, il tasso di mortalità dovrebbe essere inferiore allo 0,7% e l’obiettivo di peso vivo dovrebbe essere raggiunto uniformemente. • E’ importante pianificare l’accasamento dei gruppi di broiler per minimizzare le differenze di età e/o di stato immunitario del gruppo di origine. Idealmente, ogni gruppo deve provenire dallo stesso gruppo di origine. Qualora fosse inevitabile mischiare i gruppi, si raccomanda di tenere insieme i pulcini provenienti da riproduttori di età simili. • La vaccinazione dei genitori ottimizza nei pulcini la protezione offerta dagli anticorpi materni e protegge i broiler contro malattie che potrebbero compromettere la performance (come la malattia di Gumboro, l’anemia aviare e il reovirus). • Un pulcino di buona qualità deve avere il piumino pulito. Deve stare bene in piedi e camminare correttamente, essere sveglio e attivo. Deve anche essere privo di deformità, con il sacco del tuorlo completamente ritratto e l’ombelico cicatrizzato. Deve pigolare con insistenza. • Quando la qualità dei pulcini é più bassa del desiderato, l’allevatore deve inviare un rapporto dettagliato all’incubatoio con informazioni accurate e misurabili, raccolte e presentate in modo sistematico. • Una gestione inadeguata dello svezzamento puó solo peggiorare un problema di qualità già presente nei pulcini. I sistemi di incubazione e trasporto devono garantire i seguenti aspetti: • che a tutti i pulcini vengano somministrati i vaccini corretti nel giusto dosaggio e con la metodica adeguata. • che dopo il sessaggio e le vaccinazioni, i pulcini rimangano in un ambiente buio e controllato per permettere di mettersi a riposo prima del trasporto. • che i pulcini siano caricati attraverso un’area di carico ad ambiente controllato in camion pre-condizionati che li porteranno in allevamento (Tabella 1). • che l’orario di consegna sia stabilito in anticipo affinché i pulcini possano essere scaricati e accasati correttamente nel minor tempo possibile. • che i pulcini siano nutriti ed abbiano accesso ad una fonte d’acqua il più presto possibile dopo la schiusa. 12 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Tabella 1: Condizioni Ottimali - Stoccaggio e Trasporto dei Pulcini Condizioni di Stoccaggio dei Pulcini Temperatura Ambientale 22-24°C + Umidità Relativa (UR) minima 50% Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini Condizioni di Trasporto Temperatura Ambientale 22-24° C+ Umidità Relativa (UR) minima 50% su grande distanza++ Ventilazione 0,71 m3/min ogni 1.000 pulcini NOTE Queste condizioni nello stoccaggio o nel veicolo dovrebbero garantire ai pulcini temperature tra i 30-35°C e UR del 70-80%. E’ piúimportante cercare di ottenere queste temperature, piuttosto che attenersi alle impostazioni consigliate l’impianto del camion, visto che i valori potrebbero variare secondo le raccomandazioni del fabbricante. + Le temperature devono essere regolate secondo l’effettiva temperatura dei pulcini. La temperatura rettale deve essere compresa tra i 39-40°C. ++ Per i trasporti su lunga distanza in climi freddi, qualora il sistema di riscaldamento sia attivo per lunghi periodi e l’aria sia secca, si raccomanda di umidificare l’ambiente. Punti Chiave • Pianificare l’accasamento per minimizzare differenze fisiologiche e immunitarie tra i pulcini. Se possibile, usare un singolo gruppo di origine. • Per lo stoccaggio e il trasporto dei pulcini, assicurare condizioni che prevengano la disidratazione e altri tipi di stress. • Fornire acqua e cibo ai pulcini il più presto possibile dopo la schiusa. • Mantenere alti gli standard di igiene e biosicurezza nell’incubatoio e durante il trasporto. Arrivo dei Pulcini Preparazione dell’Allevamento per il Nuovo Ciclo Ogni capannone dovrebbe ospitare animali della stessa età (cioè la gestione dovrebbe seguire il principio “tutto pieno-tutto vuoto”). Quando si gestiscono gruppi multi-etá, i programmi di vaccinazione e sanitari diventano piú complicati e meno efficaci ed é molto più probabile che sorgano problemi sanitari e che di conseguenza la performance sia diminuita. Le pulcinaie, le aree circostanti e tutta l’attrezzatura devono essere pulite e disinfettate a fondo prima dell’arrivo del materiale della lettiera e dei pulcini (vedi Sezione 3, Stato Sanitario e Biosicurezza). In seguito, la gestione dovrà impedire l’ingresso di agenti patogeni. Veicoli, attrezzatura e persone devono essere disinfettati prima del loro ingresso al capannone. La lettiera deve essere distribuita uniformemente, con una spessore di 810 cm. Se i costi di smaltimento della lettiera rappresentano un problema, si puó ridurre leggermente lo spessore purché la temperatura al suolo sia adeguata (28-30°C). Uno spessore di lettiera non uniforme può ostacolare l’accesso al mangime e all’acqua e puó portare a una perdita di uniformità del gruppo. 13 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Punti Chiave • Fornire ai pulcini un ambiente pulito e con una buona biosicurezza. • Controllare la diffusione di malattie accasando una sola etá (tutto pieno-tutto vuoto) • Posare la lettiera uniformemente. Accasamento dei Pulcini I pulcini non sono in grado di regolare la propria temperature corporea fino ai 12-14 giorni di vita. Di conseguenza, questa deve essere raggiunta attraverso la fornitura di una temperatura ambientale adeguata. La temperatura del suolo all’accasamento dei pulcini è tanto importante quanto la temperatura dell’aria, quindi è essenziale preriscaldare la pulcinaia. La temperatura e l’umidità devono essere stabilizzate almeno 24 ore prima dell’arrivo dei pulcini. Di seguito si elencano i valori raccomandati: • Temperatura dell’aria 30°C (misurata all’altezza dei pulcini nell’area dove sono disposti mangime e acqua). • Temperatura della lettiera 28-30°C. • Umidità relativa 60-70%. Questi valori dovrebbero essere monitorati regolarmente per garantire un ambiente uniforme nell’intera area di svezzamento. In ogni modo, il miglior indicatore della temperatura è indubbiamente il comportamento dei pulcini. Prima della consegna dei pulcini, si deve effettuare un ultimo controllo della disponibilità di mangime e acqua all’interno della pulcinaia. Tutti i pulcini devono essere in grado di bere e mangiare immediatamente dopo l’accasamento. Quanto più a lungo i pulcini rimarranno nelle scatole, tanto maggiore sarà il grado di potenziale disidratazione. Questo potrebbe causare mortalità prematura e crescita ridotta, come indicato dal peso vivo a sette giorni e dal peso vivo finale. I pulcini devono essere accasati velocemente ma con delicatezza e in modo uniforme sulla carta, all’interno dell’area di svezzamento. Acqua e mangime devono essere disponibili liberamente ed immediatamente. Le scatole vuote devono essere rimosse dalla pulcinaia senza indugi. Lasciar riposare i pulcini per una o due ore per consentire loro di familiarizzare col nuovo ambiente. Successivamente, é necessario verificare che tutti abbiano un facile accesso a mangime e acqua. Se necessario, regolare attrezzature e temperatura. Per i primi sette giorni, al fine di aiutare i pulcini ad adattarsi al nuovo ambiente ed incoraggiarli a bere e mangiare, si raccomanda di fornire 23 ore di luce con un intensità di 30-40 lux. 14 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Tutti gli animali dovranno avere sempre a disposizione una fonte di acqua fresca e pulita adeguata, con punti d’accesso ad un’altezza appropriata (vedi Sezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime). Nel caso di abbeveratoi a goccia, ne servono uno ogni 12 animali, mentre per gli abbeveratoi a campana, il rapporto minimo è di sei abbeveratoi ogni 1.000 pulcini. In aggiunta, si devono disporre di sei mini-drinker o vassoi supplementari ogni 1.000 pulcini. Inizialmente, si deve fornire un mangime sbriciolato senza polvere o del mini pellet su mangiatoie manuali (1 ogni 100 pulcini) e sulla carta, fino a coprire un'area di alimentazione pari al 25% (come minimo) dell'area di svezzamento. I pulcini devono essere posati direttamente sulla carta in modo che trovino subito il mangime. Abbeveratoi e mangiatoie automatici devono essere sistemati nelle vicinanze della carta. Quando é inevitabile mischiare pulcini provenienti da gruppi di genitori diversi, i pulcini devono essere raggruppati in base gruppi di provenienza, ed ogni gruppo dovrà essere svezzato separatamente. I pulcini da riproduttori giovani (meno di 30 settimane) hanno bisogno di una temperatura maggiore (+1°C della temperatura indicata nel profilo) rispetto ai pulcini da riproduttori più vecchi (più di 50 settimane). Punti chiave • Pre-riscaldare il capannone e stabilizzare la temperatura e l'umidità prima dell'arrivo dei pulcini. • Scaricare i pulcini e accasarli velocemente. • Fornire immediatamente mangime e acqua. • Sistemare l'attrezzatura in modo da permettere ai pulcini di raggiungere facilmente acqua e mangime. • Posizionare mangiatoie e abbeveratoi supplementari vicino ai sistemi principali. • Lasciare che i pulcini si riposino per una o due ore e abbiano possibilità di bere e mangiare. • Controllare mangime, acqua, temperatura e umidità dopo una/due ore e intervenire se necessario. Valutazione della Partenza Quando finalmente i pulcini trovano il mangime per la prima volta, sono piuttosto affamati e tendono e mangiare fino a riempirsi il gozzo. Si raccomanda di controllare un campione di pulcini tra le 8 e le 24 ore dopo il loro arrivo per assicurarsi che tutti abbiano trovato mangime e acqua. A questo proposito, é necessario prendere campioni di 30-40 pulcini prelevati da tre o quattro diverse zone del capannone. Si deve tastare gentilmente il gozzo di ogni pulcino. Un gozzo pieno, soffice e arrotondato (Figura 3) indica che il pulcino ha trovato acqua e mangime. Se invece il gozzo è pieno, ma si percepisce ancora la consistenza originale del mangime, l'animale non ha ancora consumato acqua a sufficienza. La percentuale ottimale di pulcini con un buon riempimento del gozzo è del 80% dopo 8 ore dall’arrivo e del 95-100% dopo 24 ore. 15 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Figura 3: Riempimento del Gozzo dopo 24 ore Il pulcino a sinistra ha un gozzo pieno e arrotondato, mentre quello a destra ha il gozzo vuoto. Controllo Ambientale Introduzione Il raggiungimento di temperatura e umidità ottimali è essenziale per lo stato sanitario e lo sviluppo dell'appetito. La temperatura e l'umidità relativa devono essere controllate in modo frequente e regolare; almeno due volte al giorno per i primi cinque giorni e una volta al giorno successivamente. Le sonde ed i sensori per gli impianti automatici devono essere piazzati all'altezza dei pulcini. Si raccomanda di utilizzare termometri a mercurio per confermare l'accuratezza dei sensori elettronici che gestiscono i sistemi automatici. Durante lo svezzamento è importante ventilare, evitando le correnti d’aria, ai fini di: • Mantenere la temperatura e l'umidità relativa ai giusti livelli. • Consentire un ricambio d'aria sufficiente a prevenire l'accumulo di gas nocivi quali il monossido di carbonio (proveniente da cappe a gas), l'anidride carbonica e l'ammoniaca. Dal primo giorno, è molto utile determinare un livello minimo di ventilazione, per assicurare che arrivi aria fresca ai pulcini a intervalli frequenti e regolari (Vedi Sezione 4, Capannone e Ambiente). Si possono utilizzare degli agitatori per la circolazione interna al fine di mantenere una buona uniformità della qualità dell'aria e della temperatura all'altezza dei pulcini. Dovendo proprio scegliere, il mantenimento delle una serie di alette colorate temperature di svezzamento è prioritario rispetto alla ventilazione e al ricambio d'aria. I pulcini giovani sono molto sensibili alle correnti d’aria, quindi l'effettiva velocità dell'aria al suolo deve essere inferiore a 0,15 metri al secondo o comunque la più bassa possibile. 16 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Punti Chiave • Monitorare regolarmente la temperatura e l'umidità. • Ventilare per fornire aria fresca e rimuovere i gas nocivi. • Evitare le correnti d’aria. Umidità L'Umidità Relativa (UR) in incubatoio, alla fine del processo di incubazione, é piuttosto alta (circa l’80%). Le pulcinaie con riscaldamento a tutto capannone, specialmente nel caso si utilizzino abbeveratoi a goccia, possono arrivare a livelli di UR inferiori al 25%. I capannoni dotati di un'attrezzatura più convenzionale (quali impianti di riscaldamento a cappe, che producono umidità come sottoprodotto della combustione, e abbeveratoi a campana, che dispongono di una superficie di acqua aperta) hanno un’UR molto maggiore, di solito superiore al 50%. Per minimizzare l’impatto del loro trasferimento dalle incubatrici, nei primi tre giorni in allevamento, l’umiditá dovrebbe essere del 60-70%. L'umidità nel capannone deve essere monitorata giornalmente. Se scende sotto il 50%, l'ambiente diventa secco e polveroso, i pulcini cominciano a disidratarsi ed aumenta il rischio di avere problemi respiratori. Per evitare che questo avvenga, con la conseguente diminuzione di performance, è opportuno prendere provvedimenti. Se il capannone é dotato di nebulizzatori ad alta pressione per il raffreddamento ad alta temperatura, si raccomanda di usarli per aumentare l'umiditá durante lo svezzamento. Alternativamente l'umiditá può essere aumentata utilizzando un nebulizzatore a spalla per spruzzare leggermente le pareti. Man mano che i pulcini crescono, l'umiditá ideale diminuisce. Una umiditá elevata (maggiore del 70%) dai 18 giorni in poi può causare problemi di lettiera bagnata. Man mano che il peso vivo dei broiler aumenta, il livello dell'umiditá può essere controllato attraverso i sistemi di riscaldamento e ventilazione. Interazione tra Temperatura e Umidità Tutti gli animali disperdono calore nell'ambiente attraverso l'evaporazione di umidità dal tratto respiratorio e attraverso la pelle. Ad alti livelli di UR, avviene meno dispersione evaporativa e aumenta la temperatura apparente degli animali. L'effettiva temperatura avvertita dagli animali dipende dalla temperatura a bulbo secco e dall'UR. A parità di temperatura a bulbo secco, un’umidità relativa elevata aumenta la temperatura apparente, mentre un'UR bassa diminuisce la temperatura apparente. L’obiettivo di temperatura riportato nella Tabella 2 prevede un'umiditá compresa tra il 60% e il 70%. La parte destra della Tabella 2 elenca le varie temperature a bulbo secco richieste per raggiungere l’obiettivo di temperatura in situazioni dove l'umiditá non si trovi nell'intervallo 60-70%. 17 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Tabella 2: Temperature a Bulbo Secco Richieste per Raggiungere l’Obiettivo di Temperatura Apparente Equivalente al Variare dell'Umidità Relativa Età (giorni) Obiettivo Temperatura UR% °C Un Giorno di Vita 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30,0 28,0 27,0 26,0 25,0 24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 60-70 Temperatura a bulbo secco a seconda dell’UR Ideale 40 50 60 70 80 36,0 33,7 32,5 31,3 30,2 29,0 27,7 26,9 25,7 24,8 33,2 31,2 29,9 28,6 27,8 26,8 25,5 24,7 23,5 22,7 30,8 28,9 27,7 26,7 25,7 24,8 23,6 22,7 21,7 20,7 29,2 27,3 26,0 25,0 24,0 23,0 21,9 21,3 20,2 19,3 27,0 26,0 24,0 23,0 23,0 22,0 21,0 20,0 19,0 18,0 Fonte: Dott Malcolm Mitchell (Scottish Agricultural College) La Tabella 2 illustra il rapporto tra l'UR e la temperatura effettiva. Qualora l'UR fosse fuori dall'intervallo ideale, la temperatura del capannone all'altezza dei pulcini dovrà essere regolata secondo le indicazioni riportate nella Tabella 2. Per esempio, se l'UR fosse inferiore al 60%, la temperatura a bulbo secco dovrebbe essere aumentata. E’ molto importante monitorare il comportamento dei pulcini ad ogni stadio per verificare che siano sottoposti ad una temperatura appropriata (vedi Gestione della Temperatura). Se il comportamento indicasse che i pulcini hanno freddo o caldo, la temperatura del capannone dovrà essere modificata di conseguenza. Punti Chiave • Raggiungere l'obiettivo di peso vivo ai sette giorni di vita gestendo correttamente l'ambiente durante lo svezzamento. • Utilizzare il comportamento dei pulcini per determinare se la temperatura è corretta. • Utilizzare la temperatura per stimolare l’attività e l’appetito. • Mantenere l'UR tra il 60% e il 70% per i primi tre giorni e sopra al 50% per il rimanente periodo dello svezzamento. • Regolare la temperatura se l'UR dovesse essere superiore al 70% o inferiore al 60%, sempre rispondendo ad eventuali cambiamenti nel comportamento dei pulcini. Gestione della Temperatura Per svezzare i pulcini broiler, si utilizzano due sistemi base di controllo della temperatura: • Riscaldamento a cappe. La fonte di calore è locale; quindi, i pulcini possono allontanarsi verso zone più fredde e in questo modo scegliersi la temperatura. • Riscaldamento a tutto capannone. La fonte di calore ha una superficie maggiore e viene diffusa più ampiamente; quindi, i pulcini hanno meno libertà di movimento per scegliere una determinata temperatura. Il termine riscaldamento a tutto capannone si riferisce ai 18 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini casi in cui l'intero capannone o una parte definita di esso è riscaldato solo da generatori di aria calda. Lo scopo è raggiungere un’unica temperatura in tutto il capannone o nell'aria. In entrambi i casi (riscaldamento a cappe o a tutto capannone), l'obiettivo è stimolare sia l'appetito che l'attività al più presto. E’ molto importante raggiungere la temperatura ottimale. Nella tabella sottostante sono riportate le temperature di svezzamento ideali per un'umiditá del 60-70%. Tabella 3: Temperature di Svezzamento Temperatura per Riscaldamento Temperatura a Cappe (°C) per Riscaldamento Tutto Capannone Bordo 2 m dal Bordo della Cappa (A) della Cappa (B) (°C) Un Giorno di Vita 30 32 29 3 28 30 27 6 27 28 25 9 26 27 25 12 25 26 25 15 24 25 24 18 23 24 24 21 22 23 23 24 21 22 22 27 20 20 20 Età (giorni) Riscaldamento a Cappe La disposizione dello svezzamento per il riscaldamento a cappe è visibile nella Figura 4, che rappresenta la tipica situazione con 1.000 pulcini al primo giorno. I pulcini vengono posati in un quadrato di 5m per 5m (25 m2), con una densità iniziale di 40 pulcini ogni m2. Se la densità venisse successivamente aumentata, il numero di abbeveratoi e mangiatoie e la potenza del riscaldamento dovranno essere aumentati di conseguenza. Figura 4: Disposizione dello Svezzamento per Riscaldamento a Cappe (1.000 pulcini) Area di Svezzamento Area di Svezzamento LEGENDA Copertura al 60% di Carta Mangiatoie Automatiche a Piatti Copertura al 60% di Carta Linea di Abbeveratoio a Goccia Mangiatoie Automatiche a Piatti Mini-Drinker Linea di Abbeveratoio a Goccia Mini-Drinker LEGENDA 2m 2m 2m 5m 2m 5m Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 4, la Figura 5 mostra le variazioni di temperatura attorno alle cappe. Queste sono 19 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini contrassegnate dalla lettera A (bordo della cappa) e dalla lettera B (2 m dal bordo della cappa). Le rispettive temperature ottimali sono riportate nella Tabella 3. Figura 5: Riscaldamento a Cappe – Aree con diverse Temperature Area di Svezzamento 2m 2m LEGENDA A – Bordo della Cappa B – 2 m dal Bordo della Cappa B A A B Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Cappe Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta temperatura dell'area di svezzamento. Con il riscaldamento a cappe, la corretta temperatura è indicata da una situazione in cui i pulcini sono sparsi uniformemente su tutta l'area di svezzamento, come mostrato nella Figura 6. Nel diagramma, la cappa è rappresentata dal cerchio azzurro centrale. Figura 6: Distribuzione dei Pulcini Sotto le Cappe Temperatura troppo elevata Temperatura corretta I pulcini non fanno rumore I pulcini ansimano e tengono basse la testa e le ali I pulcini si allontanano dalle cappe I pulcini sono sparsi uniformemente Il livello di rumore indica benessere Temperatura troppo bassa Correnti d’Aria I pulcini si ammassano vicino alle cappe I pulcini fanno rumore, richiamando l'attenzione Questa distribuzione richiede ricerche Influenzata dalle correnti d’aria Distribuzione non uniforme della luce Rumori esterni 20 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini La figura sottostante mostra un'immagine di pulcini a loro agio con riscaldamento a cappe. Figura 7: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Cappe Riscaldamento a tutto capannone Con il riscaldamento a tutto capannone, non c'è differenza di temperatura all'interno del locale, ma possono essere necessarie cappe supplementari. La principale fonte di calore può essere diretta o indiretta (usando aria calda). La figura sottostante mostra un'immagine della disposizione dei pulcini con riscaldamento a tutto capannone. Figura 8: Tipica Disposizione dei Pulcini con un Sistema di Riscaldamento a Tutto Capannone LEGENDA Copertura al 60% di Carta Mangiatoie Automatiche a Piatti Linea di Abbeveratoio a Goccia Mini-Drinker Nel contesto della disposizione illustrata nella Figura 8, le temperature ottimali sono elencate nella parte sinistra della Tabella 3. Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto Capannone Il comportamento dei pulcini è il miglior indicatore della corretta temperatura. La Figura 9 mostra la distribuzione dei pulcini con riscaldamento a tutto capannone a diverse temperature. Con il riscaldamento a tutto capannone, la temperatura corretta è indicata dalla situazione in cui i pulcini formano gruppi di 20-30, con frequenti movimenti tra i gruppi e una continua attività attorno a mangiatoie e abbeveratoi. 21 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Figura 9: Tipico Comportamento dei Pulcini con Riscaldamento a Tutto Capannone a Diverse Temperature Troppo Elevata Corretta Troppo Bassa Quando si utilizza il riscaldamento a tutto capannone, bisogna prestare particolare attenzione al monitoraggio e al controllo della temperatura e dell'umidità del capannone (vedi Interazione tra Temperatura e Umidità). L'immagine sottostante mostra pulcini a loro agio con riscaldamento a tutto capannone. Figura 10: Pulcini Disposti Correttamente con Riscaldamento a Tutto Capannone Punti Chiave • La temperatura è di vitale importanza e deve essere mantenuta entro i valori indicati • La temperatura deve essere controllata manualmente all'altezza dei pulcini • Osservare frequentemente e accuratamente il comportamento dei pulcini 22 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Note 23 MANUALE BROILER ROSS: Gestione dei Pulcini Note 24 FORNITURA DI ACQUA E MANGIME Obiettivi Definire un programma alimentare che offra una varietà di mangimi bilanciati che soddisfino il fabbisogno nutrizionale dei broiler ad ogni stadio del loro sviluppo e che ottimizzi l’efficienza e la redditività senza compromettere la salute degli animali né l’ambiente. I sistemi di alimentazione ed abbeveraggio utilizzati e la loro gestione influenzano il consumo di acqua e mangime e di conseguenza la performance ed l’efficienza degli animali. Pagine Contenuti Principi Somministrazione di Sostanze Nutritive Programma Alimentare Forma e Qualità Fisica del Mangime Alimentazione con Frumento Intero Mangime e Stress da Caldo Ambiente Qualità della Lettiera Qualità dell’Acqua Sistemi di Abbeveraggio Sistemi di Alimentazione 27 27 29 30 30 31 32 32 32 34 38 FORNITURA DI ACQUA E MANGIME Sezione 2: MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Fornitura di Acqua e Mangime Principi Il mangime è uno dei componenti maggiori del costo totale della produzione di broiler. Per raggiungere un’ottima performance, la formulazione del mangime deve offrire il giusto equilibrio di energia, proteine e amminoacidi, minerali, vitamine e acidi grassi essenziali. La scelta del programma di alimentazione dipenderà dall'obiettivo commerciale, che potrà mirare a ottimizzare la redditività degli animali vivi o ad migliorare la resa delle parti della carcassa. La pubblicazione Ross Broiler Nutrition Supplement descrive i livelli nutrizionali raccomandati e i programmi alimentari, oltre ad offrire ulteriori informazioni sui seguenti aspetti: • La scelta del programma alimentare per una serie di situazioni di produzione e di mercato. • Livelli ottimali di amminoacidi per la crescita, la conversione, la resa e la redditività. Nel Supplemento di Nutrizione Broiler Ross, gli specialisti in nutrizione potranno trovare informazioni più dettagliate sui seguenti argomenti: • • • • Alimentazione separata. Inclusione di frumento intero nella dieta e quantità consigliata. Raccomandazioni nutrizionali per lo stress da caldo. Alimentazione e problemi ambientali. Somministrazione di Sostanze Nutritive Energia I broiler necessitano di energia per la crescita dei tessuti, per il mantenimento e per l'attività. Le fonti di carboidrati, come il mais e il frumento, e i vari grassi e olii presenti nei mangimi per polli sono le maggiori fonti di energia. I livelli di energia delle diete sono espressi in MegaJoule (MJ/kg) o in kilocalorie (kcal/kg) di Energia Metabolizzabile (EM), giacché essa rappresenta l'energia a disposizione del broiler. Proteine Le proteine del mangime, come quelle contenute nei cereali e nei semi di soia, sono composti complessi che vengono scomposti in amminoacidi dalla digestione. Questi amminoacidi vengono assorbiti e legati per formare le proteine del corpo, che sono usate per la costruzione del tessuto corporeo, come i muscoli, i nervi, la pelle e le piume. Il livello di proteine grezze nella dieta non dá indicazioni sulla qualità delle proteine presenti negli ingredienti del mangime. La qualità delle proteine della dieta dipende dal livello, dal bilanciamento e dalla digeribilità degli amminoacidi essenziali contenuti nella miscela del mangime. 27 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime I Broiler Ross sono particolarmente sensibili ai livelli di amminoacidi digeribili e, in termini di crescita, di conversione e di redditività, rispondono bene alle diete correttamente bilanciate, come raccomandato. Un alto livello di amminoacidi digeribili si è dimostrato essere efficiente nell’incrementare la redditività, aumentando la performance e la resa dei broiler. Questo aspetto è particolarmente importante in casi di broiler allevati per produzione di porzioni o disosso. Minerali Per ottenere un’ottima performance dai broiler, è fondamentale dosare e bilanciare correttamente i minerali principali, come il calcio, il fosforo, il sodio, il potassio e il cloro. Calcio e Fosforo: il calcio nella dieta dei broiler ha effetti sulla crescita, sulla conversione, sullo sviluppo delle ossa, sulla salute degli arti, sulla funzionalità dei nervi e del sistema immunitario. È fondamentale che il calcio venga somministrato nei corretti dosaggi e in modo costante. Il fosforo, come il calcio, è richiesto nella giusta forma e quantità per ottimizzare la struttura scheletrica e la crescita. Sodio, Potassio e Cloro: questi minerali sono necessari per le funzioni metaboliche generali. Carenze di questi minerali possono avere effetti negativi sull'assunzione di mangime, sulla crescita e sul pH del sangue. Livelli eccessivi di questi minerali comportano un aumento del consumo di acqua con una conseguente scarsa qualità della lettiera. Oligominerali e Vitamine Gli oligominerali e le vitamine sono necessari per tutte le funzioni metaboliche. Il corretto dosaggio di oligominerali e vitamine dipende dagli ingredienti utilizzati per il mangime, dal sistema di lavorazione e da aspetti locali. Vista la diversità dei livelli di vitamine contenute nei vari cereali, è necessario regolare i supplementi vitaminici. Conseguentemente, di solito vengono proposte raccomandazioni diverse per alcune vitamine, basate sul tipo di cereali (per esempio frumento oppure mais) utilizzati nelle diete. Enzimi Gli enzimi vengono ormai regolarmente utilizzati nei mangimi per pollame per migliorare la digeribilità di altri ingredienti. Di solito, si utilizzano enzimi che agiscono sui carboidrati, sulle proteine e sui minerali di origine vegetale. Punti Chiave • Usare i livelli raccomandati di amminoacidi digeribili per una resa ottimale dei broiler. • Assicurarsi che vengano utilizzate fonti proteiche di alta qualità. • Dosare equilibratamente i principali minerali. • I supplementi di vitamine e minerali dipendono dagli ingredienti del mangime, dal sistema di lavorazione e da variabili locali. 28 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Programma Alimentare I Periodo - Starter L'obiettivo del periodo di svezzamento (da 0 a 10 giorni di vita) è sviluppare un buon appetito e ottimizzare la crescita iniziale per raggiungere l'obiettivo Ross riferito al peso corporeo a sette giorni. Si raccomanda di utilizzare un mangime starter per i primi 10 giorni. I mangimi starter rappresentano una piccola parte del costo totale del mangime e la scelta della loro formulazione deve essere basata principalmente su aspetti come la performance e la redditività piuttosto che meramente sul costo che rappresenta. L’ottimizzazione della performance ha ampliamente dimostrato i vantaggi di migliorare il consumo di sostanze nutritive durante la crescita iniziale dei broiler. La somministrazione delle sostanze nutritive raccomandate assicurerà una crescita ottimale durante questo periodo critico nella vita dei broiler. II Periodo - Crescita Generalmente, i mangimi per la crescita vengono forniti ai broiler per i 1416 giorni successivi al mangime starter. La transizione tra i due tipi di mangime implica un cambio nella consistenza del mangime da sbriciolato/mini-pellet a pellet. In base alla dimensione dei pellet, potrebbe essere necessario produrre la prima camionata del II Periodo sotto forma di sbriciolato o mini-pellet. Anche durante questo periodo, la crescita del broiler è dinamica e necessita, quindi, di essere sostenuta da un adeguato consumo di sostanze nutritive. Per ottenere livelli ottimi di assunzione di mangime, crescita e conversione, è fondamentale che la dieta somministri un’adeguata densità nutritiva, in particolare per quanto riguarda l’energia e gli amminoacidi. III Periodo - Finissaggio Il mangime di finissaggio per broiler costituisce la parte più significativa del costo totale dell’alimentazione. È quindi importante scegliere mangimi che ottimizzino il ritorno finanziario del prodotto. I mangimi di finissaggio devono essere usati a partire dai 25 giorni di età fino alla macellazione. Gli animali macellati dopo i 42-43 giorni potrebbero aver bisogno di un diverso tipo di mangime di finissaggio a partire dal giorno 42. L'utilizzo di uno o più mangimi di finissaggio dipende dai seguenti fattori: • Peso desiderato alla macellazione. • Durata del periodo di produzione. • Struttura del programma alimentare. Eventuali periodi di sospensione da farmaci impongono l'utilizzo di un ulteriore periodo di finissaggio (IV Periodo) prima della macellazione e per una durata sufficiente ad eliminare il rischio di trovare residui di prodotti farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di sospensione prescritti per i diversi medicinali, come specificato nelle scheda tecnica di ogni prodotto. Non è consigliato effettuare riduzioni estreme delle sostanze nutritive durante il periodo di sospensione. 29 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Punti Chiave • Si raccomanda di fornire un mangime starter per dieci giorni. Le scelta della formulazione deve essere basate sulla performance e sulla redditività. • Il 2 periodo deve assicurare che l’assunzione di sostanze nutritive sostenga la crescita dinamica che caratterizza questo periodo. • La formulazione del mangime di finissaggio deve ottimizzare il ritorno finanziario e deve essere regolata in base all'età dell'animale. Non si raccomanda la rimozione estrema di sostanze nutritive. Forma e Qualità Fisica del Mangime Di norma, la crescita dei broiler e la conversione migliorano se il mangime starter è sotto forma di sbriciolato o di mini-pellet e i mangimi per la crescita e di finissaggio sono sotto forma di pellet (Tabella 4). A seconda della dimensione dei pellet utilizzati, potrebbe essere necessario che il primo carico di mangime per la crescita sia sbriciolato o in mini-pellet. Mangimi sbriciolati e pellet di bassa qualità diminuiranno il consumo di mangime e la performance. In allevamento, fare attenzione a non rompere gli sbriciolati e i pellet durante la manipolazione. Tabella 4: Forma del Mangime per Età dei Broiler Età 0-10 giorni 11-24 giorni Dai 25 giorni fino alla macellazione Forma e Misura del Mangime Sbriciolato setacciato o mini-pellet Pellet di 2-3,5 mm di diametro o farina macinata grezza Pellet di 3,5 mm di diametro o farina macinata grezza Si raccomanda l’uso di mangimi sbriciolati o pellet di buona qualità piuttosto che mangimi in farina; tuttavia, in caso si utilizzino questi ultimi, la granulometria deve essere abbastanza grande e uniforme. Per ridurre la polverosità e aumentare l'omogeneità dei componenti del mangime, si può aggiungere del grasso nella formulazione. Punti Chiave • Una scarsa qualità fisica del mangime avrà un'influenza negativa sulla performance dei broiler. • Utilizzare mangimi sbriciolati e pellet di alta qualità per una performance ottimale. • Nel caso di mangime in farina, verificare l'uniformità della granulometria e che il livello di polveri (<1mm) sia inferiore al 10%. Alimentazione con Frumento Intero Utilizzare una miscela di mangime e frumento intero puó ridurre il costo del mangime. Tuttavia, questo non deve andare a scapito della resa. 30 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime La quantità di frumento inclusa nel mangime deve essere molto controllata, giacché potrebbe sbilanciare l’apporto di sostanze nutritive e di energia. Di conseguenza, la performance degli animali in allevamento potrebbe essere compromessa a causa di questo sbilanciamento. La tabella sottostante riporta le quantità di frumento consigliate: Tabella 5: Quantità Consigliata di Frumento da Includere nel Mangime per Broiler Mangime Starter Crescita Finissaggio + Quantità di Frumento Zero Aumento graduale fino al 10%+ Aumento graduale fino al 15%+ Si possono utilizzare anche percentuali maggiori in combinazione con mangimi compound o balancer ad alta concentrazione. Il frumento intero dovrà essere rimosso dal mangime due giorni prima del carico, per evitare problemi di contaminazione durante l’eviscerazione al macello. Punto Chiave • Diluire il mangime con frumento intero potrebbe ridurre la performance, qualora la miscela del mangime non sia regolata correttamente. Mangime e Stress da Caldo Livelli corretti di sostanze nutritive e il loro equilibrio, insieme all'utilizzo di ingredienti ad alta digeribilità, aiutano a minimizzare l'effetto dello stress da caldo. I mangimi sbriciolati e i pellet di alta qualità riducono l’energia usata per mangiare e quindi la quantità di calore generata da questa attività. Un mangime dalla forma ottimale sarà anche meglio accettato e aiuterà il consumo supplementare di mangime nei periodi più freschi della giornata. Aumentare la quantità di energia apportata dal mangime attraverso i grassi (piuttosto che carboidrati) durante i periodi caldi si è dimostrato essere di aiuto in alcune situazioni, giacché in questo modo si riduce l'incremento di calore dalla dieta. Durante lo stress da caldo, la sostanza nutritiva più importante è l’acqua fresca a bassa salinità. L'uso strategico di vitamine ed elettroliti, attraverso il mangime o l'acqua, aiuterà l'animale a superare gli stress ambientali. Punto Chiave • Fornire i corretti livelli di sostanze nutritive e utilizzare ingredienti più digeribili aiutano a minimizzare gli effetti dello stress da caldo • Una forma fisica del mangime ottimale minimizzerà lo stress da caldo e aiuterà il consumo supplementare di mangime nei periodi piú freschi della giornata • Fornire acqua fresca a bassa salinità. • Assicurarsi che il mangime sia a disposizione degli animali durante il periodo piú fresco della giornata 31 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Ambiente Le emissioni di azoto e ammoniaca possono essere ridotte minimizzando il livello delle proteine crude in eccesso nel mangime. A questo proposito, le diete devono essere formulate secondo i livelli raccomandati di amminoacidi essenziali digeribili, piuttosto che tentando di minimizzare il livello di proteine crude. Il tasso delle emissioni di fosforo può essere ridotto con enzimi di fitasi e una formulazione di mangime che meglio rispecchi le esigenze degli animali. Punti Chiave • Le formulazioni di mangimi con livelli bilanciati di amminoacidi essenziali digeribili ridurranno al minimo le emissioni di azoto. • Le emissioni di fosforo possono essere minimizzate attraverso un mangime che meglio rispecchi le esigenze degli animali. Qualità della Lettiera La qualità della lettiera influenza direttamente lo stato di salute degli animali. Abbassare il livello di umidità della lettiera diminuisce la quantità di ammoniaca nell'aria, che aiuta a ridurre lo stress respiratorio. Inoltre, l’incidenza di dermatite plantare si riduce quando la lettiera è di buona qualità. Ammesso che si seguano norme adeguate per quanto riguarda la gestione, lo stato sanitario e l’ambiente, le seguenti strategie nutrizionali aiuteranno a mantenere alta la qualità della lettiera: • Evitare livelli eccessivi di proteine nelle diete. • Evitare alti livelli di sale/sodio, dato che questo fa aumentare il consumo di acqua e quindi anche il rischio di umidità nella lettiera. • Evitare ingredienti a bassa digeribilità o ad alta fibrosità • Fornire grassi/oli di buona qualità, dato che questo aiuta ad evitare disordini intestinali che portano ad una lettiera bagnata. Qualità dell'Acqua L'acqua è un ingrediente essenziale per la vita. Ogni riduzione nel consumo di acqua o aumento della perdita di acqua avrà un effetto significativo sulla performance finale del pulcino. Informazioni più dettagliate si possono trovare nella pubblicazione Ross Tech 08/47 – Qualità dell'Acqua. L'acqua fornita ai broiler non deve contenere una quantità eccessiva di minerali né essere contaminata da batteri. L'acqua potabile per uso umano va benissimo per i broiler mentre l'acqua proveniente da pozzi, da riserve d'acqua aperte o da acquedotti pubblici può causare problemi, se di bassa qualità. E’ importante testare la fonte d'acqua per controllare il livello dei sali di calcio (durezza dell'acqua), della salinità e dei nitrati. 32 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Dopo la pulizia del capannone e prima dell'arrivo dei pulcini, è importante controllare la contaminazione batterica dell’acqua prelevando campioni alla fonte, dal serbatoio e dagli abbeveratoi. La tabella sottostante mostra la concentrazione massima accettabile di minerali e materia organica nell'acqua. Tabella 6: Concentrazioni Massime Accettabili di Minerali e Materia Organica nell'Acqua Materia Concentrazione Accettabile (ppm o mg/litro) Residuo Secco (TDS) 0-1.000 Coliformi Fecali 0 Cloro 250 Sodio Sali di Calcio (durezza) pH 50 70 6,5-8,5 Nitrati Solfati tracce 200-250 Potassio Magnesio 300 50-125 Ferro Piombo Zinco Manganese Rame Commenti Livelli maggiori sono causa di feci liquide e riducono la performance Livelli maggiori indicano che l'acqua è contaminata Se il sodio è maggiore di 50, le concentrazioni accettabili di cloro sono molto minori (meno di 20) L'acqua acida corrode l'attrezzatura e altera i risultati degli interventi sanitari Massimo livello desiderabile. Livelli maggiori aumentano le feci liquide Livelli maggiori potenziano l'influenza dei solfati 0,30 0,05 5,00 0,05 0,05 Difficilmente l'acqua proveniente dalla rete pubblica supera i livelli presentati nella Tabella 6. L'acqua proveniente da pozzi, tuttavia, potrebbe avere livelli eccessivi di nitrati e un'alta carica batterica. Qualora la carica batterica fosse elevata, è fondamentale stabilire la causa e correggere il problema. La contaminazione batterica può spesso ridurre la performance in allevamento e al macello. Spesso, un’acqua pulita fino al punto d'ingresso al capannone viene poi contaminata da batteri presenti all'interno (Figura 11). Una clorazione di 3-5 mg/litro a livello degli abbeveratoi ridurrà la carica batterica, specialmente laddove si utilizzino sistemi di abbeveraggio con superfici aperte d'acqua. Anche l'irradiamento di luce UltraVioletta (UV) è efficace nel controllare la contaminazione batterica. 33 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Un’elevata quantità di ferro e di sali di calcio può bloccare le valvole e i tubi degli abbeveratoi. I sedimenti possono bloccare anche i tubi dell'acqua e, laddove questo sia un problema, si consiglia di filtrare l'acqua con un filtro di 40-50 micron. Figura 11: Aumento della Carica Batterica in Abbeveratoi con Acqua Esposta all'Aria del Capannone 40,000 40,000 Carica Batterica 35,000 30,000 25,000 20,000 15,000 15,000 10,000 10,000 Conta Totale S.aureous E.coli 5,000 0 0 0 0 Dopo la Pulizia Finale 0 0 0 Un Giorno di Vita 5 Giorni di Vita Punti Chiave • Fornire libero accesso ad acqua fresca, pulita e di buona qualità. • Controllare regolarmente la fonte d'acqua in cerca di eventuali agenti contaminanti batteriologici e minerali e compiere ogni azione correttiva necessaria. Sistemi di Abbeveratoi I broiler devono disporre di acqua 24 ore al giorno. Una fonte d'acqua inadeguata, nella portata o nel numero di punti di abbeveraggio, comporterà una riduzione del tasso di accrescimento. Per assicurarsi che gli animali ricevano acqua a sufficienza, si deve monitorare giornalmente il rapporto tra acqua e mangime consumato. La registrazione del consumo di acqua può essere utilizzato per monitorare sia i guasti agli impianti di acqua e mangime che lo stato di salute degli animali e per valutare la performance. A 21°C, gli animali consumano acqua a sufficienza quando il rapporto volume d'acqua (litri) / peso del mangime (kg) rimane prossimo a: • 1,8:1 per abbeveratoi a campana, • 1,6:1 per abbeveratoi a goccia senza tazzina, • 1,7:1 per abbeveratoi a goccia con tazzina. Il fabbisogno d'acqua varierà a seconda del consumo di mangime. Gli animali bevono più acqua se la temperatura si alza. Il fabbisogno di acqua aumenta approssimativamente del 6,5% per ogni grado sopra i 21°C. Nelle aree tropicali, la persistente alta temperatura raddoppierà il consumo giornaliero di acqua. 34 LEGENDA MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Se l'acqua è troppo calda o troppo fredda, il consumo diminuirà. In ambienti caldi, è utile svuotare le linee di abbeveratoi a intervalli regolari, per assicurarsi che l'acqua sia il più fresca possibile. L’allevamento dovrà essere dotato di un appropriato deposito d'acqua, in caso di interruzione della fornitura pubblica. Idealmente, il deposito dovrebbe avere un volume sufficiente per fornire 24 ore di acqua al massimo consumo. E’ importante misurare il consumo di acqua giornaliero attraverso contatori. La Tabella 7 riporta i valori normali di consumo a 21°C. Una riduzione del consumo è un indicatore di potenziali problemi di salute e di produzione. I contatori dell'acqua devono rispondere al flusso e alla pressione. Ogni capannone deve avere almeno un contatore come, ma è preferibile installarne un numero maggiore per poter dividere il capannone in zone. Tabella 7: Valori Normali di Consumo Giornaliero di Acqua a 21°C in Litri, ogni 1.000 Animali Età Abbeveratoi a Goccia Abbeveratoi a Goccia degli senza tazzine con tazzine animali (giorni) M F MISTI M F MISTI 7 62 58 61 66 61 65 14 112 101 106 119 107 112 21 181 162 171 192 172 182 28 251 224 237 267 238 252 35 309 278 293 328 296 311 42 350 320 336 372 340 357 49 376 349 363 400 371 386 56 386 365 374 410 388 398 Abbeveratoi a Campana M 70 126 203 283 347 394 423 434 F 65 113 182 252 313 360 392 410 MISTI 68 119 193 266 329 378 409 421 M = Maschi, F = Femmine Abbeveratoi a Goccia Deve esserci un abbeveratoio a goccia ogni 12 animali. Per i primi tre o quattro giorni, si devono fornire abbeveratoi aggiuntivi (sei ogni 1.000 pulcini). Il numero effettivo di animali per abbeveratoio a goccia dipenderà dal flusso, dall'età di fine ciclo, dal clima e dal modello. Le linee di abbeveratoi devono essere gestite giornalmente durante il ciclo per ottenere una performance ottimale. Una alta pressione nelle linee di abbeveratoi può provocare spreco di acqua e una lettiera bagnata. Bassa pressione nelle linee può causare una riduzione del consumo di acqua e, quindi, una riduzione del consumo di mangime. L'altezza degli abbeveratoi deve essere bassa all'inizio del ciclo e aumentata al crescere degli animali. Abbeveratoi troppo alti possono ridurre il consumo di acqua, mentre abbeveratoi troppo bassi possono causare una lettiera bagnata. 35 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime All’inizio dello svezzamento, gli abbeveratoi a goccia devono essere disposti all’altezza dei pulcini. Al bere, la schiena del pulcino deve formare un angolo di 35-45° con il suolo. Gli abbeveratoi devono essere alzati al crescere degli animali affinché la schiena formi un angolo di 75-85° con il suolo e l'animale si debba stendere leggermente per raggiungere l'acqua (Figura 12). Figura 12: Regolazione dell'Altezza degli Abbeveratoi a Goccia 35°-45° 75°-85° Figura 13: Esempio di Abbeveratoio a Goccia [ Abbeveratoi a Campana Al primo giorno di vita, ci devono essere, come minimo, sei abbeveratoi a campana (40 cm di diametro) ogni 1.000 pulcini. Deve anche essere disponibile una fonte supplementare di acqua nella forma di sei minidrinkers o vassoi di plastica ogni 1.000 pulcini. Al crescere dei broiler e all'aumentare dell'area utilizzata del capannone, si deve fornire un minimo di otto abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni 1.000 pulcini. Questi devono essere disposti uniformemente all'interno del capannone in modo che nessun broiler rimanga a più di due metri dall'acqua. Approssimativamente, fino ai 7-10 giorni, l’acqua deve arrivare a 0,6 cm del bordo dell'abbeveratoio. Dopo i dieci giorni, ci devono essere 0,6 cm di acqua sul fondo dell'abbeveratoio. 36 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime E’ importante rimuovere gradualmente i mini-drinker e i vassoi supplementari utilizzati il primo giorno. Dopo 3-4 giorni tutti i pulcini devono bere dagli abbeveratoi automatici. La tabella sottostante riporta le quantità minime di abbeveratoi ogni 1.000 pulcini dopo lo svezzamento. Tabella 8: Quantità Minima di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Dopo lo Svezzamento Tipo di Abbeveratoio Abbeveratoi a Campana Abbeveratoi a Goccia Quantità di Abbeveratoi ogni 1.000 Animali Dopo lo Svezzamento 8 abbeveratoi (40 cm di diametro) ogni 1.000 animali 83 abbeveratoi ogni 1.000 animali (12 animali per abbeveratoio oppure in caso di broiler >3 kg, 9-10 animali per abbeveratoio) L'altezza degli abbeveratoi dovrebbe essere controllata giornalmente e regolata in modo che la base di ogni abbeveratoio sia a livello con la schiena dei broiler dal 18esimo giorno in poi (vedi figura sottostante). Figura 14: Altezza dell'Abbeveratoio a Campana Punti Chiave • Gli animali devono avere a disposizione acqua potabile 24 ore al giorno. • Aggiungere abbeveratoi supplementari per i primi quattro giorni di vita. • Monitorare giornalmente il rapporto mangime/acqua per verificare che gli animali bevano a sufficienza. • Ad alte temperature, il consumo di acqua aumenterà. • Nei perioodi piú caldi, svuotare le linee di abbeveratoi per avere l'acqua più fresca possibile. • Regolare l'altezza degli abbeveratoi giornalmente. • Fornire un adeguato spazio abbeveratoio e assicurarsi che gli abbeveratoi siano accessibili a tutti gli animali. 37 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Sistemi di Alimentazione Per i primi dieci giorni di vita, il mangime deve essere sbriciolato setacciato o mini pellet. Questo deve essere disposto su vassoi piani o sulla carta affinché tutti i pulcini possano raggiungerlo facilmente. Almeno il 25% del suolo deve essere coperto di carta. Il passaggio al sistema di alimentazione automatico deve essere graduale per i primi due-tre giorni fino a quando i pulcini saranno tutti incuriositi dal nuovo sistema. Laddove si modifichi lo schema e la durata del periodo di luce per stimolare la crescita, si dovrà prestare particolare attenzione allo spazio per l'alimentazione a causa della maggiore competizione. Il tipo di mangime da fornire agli animali dipenderà dal loro peso vivo, dall'età a fine ciclo, dal clima e anche dal tipo di capannone e dell’attrezzatura. Se lo spazio di alimentazione è insufficiente, la crescita e l’uniformità diminuiranno. Il numero di animali per impianto di alimentazione dipenderà in definitiva dal peso vivo alla macellazione e dalla struttura dell’impianto. Di seguito si elencano i principali sistemi automatizzati di alimentazione per broiler: • Mangiatoie a piatti: 45-80 animali per piatto (il valore minore si riferisce ad animali grandi). • Mangiatoie a catena: 2,5 cm per animale (40 animali per metro di catena). • Mangiatoie a tubo: 38 cm di diametro (70 animali per tubo). E’ importante regolare gli impianti per evitare che strabocchino e per consentire il facile accesso agli animali. La base delle mangiatoie o dei piatti deve essere a livello con la schiena degli animali (Figura 15). L'altezza delle mangiatoie a piatti e a tubo deve essere regolata individualmente. L'altezza delle mangiatoie a catena può essere regolata attraverso un argano. Figura 15: Altezza delle Mangiatoie Se le mangiatoie non sono regolate correttamente, il mangime cadrà per terra. In questo caso, le stime di conversione saranno imprecise e il mangime versato, se mangiato, rappresenterà un rischio di contaminazione batterica. 38 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime A prescindere dal tipo di mangiatoia, di norma gli animali dovranno consumare tutto il mangime disponibile nella catena o nei piatti una volta al giorno, svuotando le mangiatoie. Questo ridurrà lo spreco di mangime e aumenterà la sua efficienza. Le mangiatoie a catena consentono di regolare l’altezza del mangime facilmente, dato che basta regolarne l’altezza generale. Un'attenta manutenzione di questo tipo di mangiatoia minimizzerà l'incidenza delle lesioni agli arti. Nel caso di impianti a piatti e a tubo, la regolazione deve essere effettuata su ogni singola mangiatoia. Questi due tipi di impianto, se riempiti automaticamente, offrono il vantaggio di caricare tutte le mangiatoie contemporaneamente, rendendo il mangime disponibile agli animali in modo immediato. Infatti, con l’utilizzo di mangiatoie a catena, la distribuzione del mangime è più lenta e il mangime non è immediatamente disponibile a tutti gli animali. Se la distribuzione di mangime non è uniforme, la performance potrà diminuire e potranno aumentare le lesioni da graffi a causa della competizione alle mangiatoie. Punti Chiave • Integrare il sistema di alimentazione automatico con carta e/o piatti per i primi tre giorni. • Fornire sufficienti mangiatoie per il numero di animali nel capannone. • Aumentare lo spazio di alimentazione per animale se lo schema e la durata del periodo di luce vengono modificati, a causa dell’aumento della competizione. • Regolare l'altezza delle mangiatoie giornalmente in modo che la schiena degli animali sia a livello con la base della mangiatoia. 39 MANUALE BROILER ROSS: Fornitura di Acqua e Mangime Note 40 STATO SANITARIO E BIOSICUREZZA Obiettivo Ottimizzare la performance dei gruppi riducendo o prevenendo le possibilità di contrarre malattie e infezioni di interesse sanitario pubblico attraverso norme efficienti di gestione, biosicurezza e benessere. Pagine Contenuti Principi Biosicurezza Vaccinazione Indagine su Malattie Diagnosi di Malattie 43 43 45 46 50 STATO SANITARIO E BIOSICUREZZA Sezione 3: MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Stato Sanitario e Biosicurezza Principi Lo stato sanitario degli animali è di vitale importanza nella produzione di broiler. Uno scarso stato sanitario dei pulcini inciderà negativamente su tutti gli aspetti della produzione e della gestione, incluso sul tasso di accrescimento, la conversione, gli scarti, la vitalità e la macellazione. Il gruppo iniziale sarà composto da pulcini di un giorno di vita di buona qualità e in ottimo stato sanitario. Il numero di gruppi di origine deve essere limitato al minimo possibile e avere uno stato sanitario simile. L’ideale è che ci sia solo un gruppo di origine per capannone. Di seguito si elencano le fasi dei programmi di controllo malattie da implementare in ogni allevamento: • Prevenzione. • Identificazione precoce. • Cura della malattia identificata. Il monitoraggio regolare dei parametri di produzione è essenziale per garantire l’identificazione precoce delle malattie ed assicurare un intervento mirato. In questo modo si eviterà che la malattia si diffonda ai gruppi vicini e successivi. I parametri di produzione, come il numero di animali morti all’arrivo (D.O.A.), il peso a sette giorni, la mortalità giornaliera e settimanale, il consumo di acqua, l’incremento di peso giornaliero, la conversione e gli scarti al macello, devono essere esaminati attentamente e confrontati con gli obiettivi aziendali. Qualora questo monitoraggio dimostri che gli obiettivi prefissati non siano stati raggiunti, il personale veterinario qualificato dovrà condurre un’indagine. La biosicurezza e la vaccinazione sono entrambi essenziali per assicurare una gestione sanitaria adeguata. Da una parte, la biosicurezza consente di prevenire l’introduzione di malattie; dall’altra parte, un appropriato programma di vaccinazione fa fronte a malattie endemiche. Biosicurezza Un solido programma di biosicurezza è critico per mantenere lo stato di salute del gruppo. La comprensione e la messa in atto delle norme stabilite devono essere compito di tutto il personale. A questo proposito diventa essenziale offrire una regolare formazione sull’argomento. La biosicurezza previene l’esposizione dei gruppi ad organismi infettivi. I programmi di biosicurezza devono tenere conto di tre aspetti fondamentali: • Luogo: Gli allevamenti devono essere isolati da altro pollame o bestiame. Idealmente ogni capannone dovrebbe ospitare animali della stessa età per limitare il riciclo di agenti patogeni e ceppi di vaccini vivi. • Struttura dell’allevamento: E’ necessario che ci sia una recinzione per impedire accessi non autorizzati. La struttura dei capannoni deve essere tale da minimizzare l’andirivieni, facilitare la pulizia e la disinfezione e impedire l’acceso ad uccelli e roditori. 43 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza • Procedure operative: Per prevenire l’introduzione e la diffusione di malattie, ci devono essere procedure che controllino gli spostamenti di persone, mangime, attrezzature ed animali. Qualora ci fosse un cambiamento nello stato di salute, potrà essere necessario modificare le procedure di routine. La figura sottostante mostra molte delle potenziali vie di esposizione a malattie. Figura 16: Esposizione a Malattie. Pulcini Altro pollame, bestiame, animali domestici Mangime Persone Capannone Lettiera Roditori Insetti Acqua Incubatoio Uccelli selvatici Attrezzi e veicoli Punti Chiave • Limitare l’acceso di visitatori. • Definire i requisiti per ogni visitatore che includano un protocollo per la valutazione dei rischi relativi a quella persona che dovrà essere completato prima del suo ingresso. • Stipulare protocolli di ingresso in allevamento che includano il cambio di abbigliamento e calzature sia per il personale che per i visitatori. • Fornire un cambio di calzature o di calzari all’ingresso di ogni capannone. • Pulire e disinfettare tutta l’attrezzatura prima del suo ingresso in allevamento. • Pulire ogni veicolo prima del suo ingresso in allevamento. • Definire ed implementare procedure chiare per la pulizia e la disinfezione dei capannoni. • Definire ed implementare procedure chiare per la gestione e lo smaltimento della lettiera. • Ridurre il riciclo di agenti patogeni lasciando un periodo di fermo sufficiente per la pulizia dei capannoni. • Definire ed implementare procedure chiare per l’igiene, il trasporto e la consegna di mangime. • Definire ed implementare procedure chiare per la sanificazione e la gestione dell’acqua. • Stabilire un programma integrato per il controllo degli insetti. • Stabilire procedure per lo smaltimento di animali morti. 44 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Vaccinazione La tabella sottostante elenca alcuni fattori importanti per una buona vaccinazione dei broiler. Tabella 9: Fattori per un Programma di Vaccinazione Efficace Programma di vaccinazione Somministrazione dei vaccini Efficacia dei vaccini I programmi devono essere basati su raccomandazioni veterinarie che tengano conto di problematiche locali e regionali e seguano indagini sanitarie e analisi di laboratorio. Seguire le indicazioni del produttore per quanto riguarda la manipolazione e la metodica di somministrazione. Consultare un veterinario prima di vaccinare animali ammalati o stressati. Vaccini singoli o combinati dovranno essere scelti attentamente in base all’età e allo stato sanitario dei gruppi. Fornire formazione adeguata sulla manipolazione e somministrazione dei vaccini al personale incaricato. Una buona pulizia finale e la posa di una nuova lettiera riduce la concentrazione di agenti patogeni nell’ambiente. Il programma di vaccinazione scelto dovrà garantire lo sviluppo di buone difese immunitarie, minimizzando i potenziali effetti collaterali. Tenere registri di vaccinazione. Un periodo di fermo sufficiente tra i gruppi riduce l’accumulo dei comuni agenti patogeni che possono ridurre la performance del gruppo qualora si riutilizzi la lettiera. I programmi vaccinali dei riproduttori devono fornire un livello sufficiente e uniforme di anticorpi materni per proteggere i pulcini contro diverse malattie virali durante le prime settimane di vita. Qualora i vaccini siano somministrati in acqua clorata, aggiungere uno stabilizzatore (come latte scremato in polvere o liquido) prima del vaccino per neutralizzare l’effetto del cloro, dato che questo può ridurre o annullare l’effetto del vaccino. Per controllare i rischi sanitari e migliorare la performance, è di vitale importanza condurre regolarmente verifiche sulla manipolazione dei vaccini, le tecniche di somministrazione e le risposte vaccinali. Gli anticorpi materni possono interferire con la risposta del pulcino a certi ceppi vaccinali. Il livello di anticorpi materni nei broiler diminuisce man mano che il gruppo di origine invecchia. La ventilazione e la gestione devono essere ottimizzate dopo la somministrazione di vaccini, in particolare durante periodi di reazioni vaccinali. 45 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Punti Chiave • La vaccinazione da sola non protegge i gruppi contro tutte le malattie né contro una scarsa gestione. • I programmi di vaccinazione devono essere sviluppati in collaborazione con veterinari aviari qualificati. • La vaccinazione risulta più efficace se combinata con programmi di biosicurezza e di gestione appositamente creati per ridurre il rischio di malattie. • I programmi di vaccinazione devono essere basati sui rischi sanitari locali e sulla disponibilità dei vaccini. • Ogni animale deve ricevere la dose stabilita di vaccino. • I programmi di vaccinazione dei pulcini devono tenere in considerazione i vaccini somministrati ai genitori. Indagine su malattie Per condurre indagini su malattie, è necessario sapere cosa aspettarsi ad ogni età e saper identificare una eventuale anomalia nel gruppo. Qualora si osservino o si sospettino problemi sanitari, è indispensabile richiedere al piú presto una consulenza veterinaria. Quando si indaga, è importante essere molto prudenti nell’attribuire ad un batterio o ad un virus isolato nel gruppo infetto la causa della malattia. I problemi di salute derivano da una molteplicitá di cause e interazioni. Molte volte è possibile isolare batteri e virus non patogeni da broiler sani. Per riuscire a migliorare continuamente lo stato sanitario dei broiler, è necessario organizzare una buona raccolta di campioni e registrazione dei dati durante tutta la vita dei gruppi e lungo la totalità del processo di produzione. E’ utile mantenersi aggiornati sui problemi sanitari locali e regionali per essere preparati ad ogni imprevisto. 46 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza E’ utile seguire un metodo sistematico per risolvere i problemi sanitari in allevamento. Di seguito sono elencati gli aspetti da controllare: • Mangime: disponibilità, consumo, distribuzione, appetibilitá, contenuto nutrizionale, contaminanti e tossine, sospensione. • Luce: sufficiente per un’efficiente crescita e sviluppo, esposizione e intensità uniformi. • Lettiera: livello di umidità, livello di ammoniaca, carica patogena, tossine e agenti contaminanti, spessore, materiale, distribuzione. • Aria: velocità, contaminanti e tossine, umidità, temperature, disponibilità, barriere. • Acqua: fonte, contaminanti e tossine, additivi, disponibilità, carica patogena, consumo. • Spazio: densità, disponibilità di mangime, disponibilità di acqua, ingombri di ostacoli e attrezzatura. • Sanificazione: igiene del sito (dentro e fuori il capannone), controllo degli insetti, manutenzione, procedure per la pulizia e disinfezione. • Sicurezza: rischi relativi alla biosicurezza. Le tabelle 10 e 11 evidenziano esempi di parametri di mortalità possibilmente collegati alla qualità e allo stato sanitario degli animali. Inoltre indicano indagini da condurre utilizzando il metodo di risoluzione dei problemi sanitari descritto in precedenza. 47 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Tabella 10: Risoluzioni di Problemi Comuni durante la Fase di Svezzamento 0-7 Giorni Osservazione Indagine Scarsa qualità dei pulcini: Mangime, Sanitá, Aria e Acqua. Eccessivo numero di animali morti all’arrivo Stato sanitario e igienico del gruppo di origine. Alimentazione inadeguata del gruppo di origine. Comportamento apatico. Raccolta, stoccaggio e trasporto delle uova. Stato sanitario e igienico di gruppo di origine, incubatoio e attrezzatura. Aspetto generale dei pulcini: Sanificazione dell’incubatoio, incubazione, gestione. Possibili cause • Zampe scure Parametri sbagliati di stoccaggio uova, umidità relativa, temperature e gestione attrezzatura • Ombelico o tuorlo sbiadito o maleodorante Perdita di umidità inadeguata durante l’incubazione. • Ombelico non cicatrizzato • Zampe/becco arrossati Lavorazione e trasporto dei pulcini. Disidratazione causata da una finestra di schiusa prolungata o dalla rimozione ritardata dei pulcini dalle schiuse. Pulcini troppo piccoli a 1-4 giorni. Mangime, Luce, Aria, Acqua, Spazio: Riempimento del gozzo a 24 ore dall’accasamento. Meno del 95% col gozzo pieno a 24 ore dall’accasamento. Disponibilità e accessibilità di mangime e acqua. Pulcini deboli. Benessere degli animali. Mangiatoie e abbeveratoi inadeguati. Livelli insufficienti di mangime ed acqua. Problemi di manutenzione o di ubicazione dell’attrezzatura. Ambiente e temperatura di svezzamento inadeguata. Pulcini con malassorbimento: Mangime, Luce, Lettiera, Aria, Acqua, Spazio, Sanitá e Biosicurezza: Animali troppo piccoli tra i 4-7 giorni. Gruppo di origine. Variazioni nel gruppo di origine. Stato di idratazione dei pulcini. Disidratazione dei pulcini. Condizioni dello svezzamento. Mangime di bassa qualità. Qualità del mangime e accessibilità. Cattive condizioni di svezzamento. Periodi di fermo tra gruppi. Periodi di fermo tra gruppi troppo brevi. Esposizione a malattie. Insufficiente pulizia e disinfezione. Malattie. Scarse norme igieniche e di biosicurezza. 48 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Tabella 11: Risoluzioni di Problemi Comuni dopo i 7 giorni di Età Osservazione Indagine Malattie: Mangime, Luce, Lettiera, Aria, Acqua, Spazio, Sanitá e Biosicurezza: Metaboliche Batteriche Igiene dell’allevamento di broiler Virali Rischi malattie locali Micotiche Vaccinazione e strategie per la prevenzione di malattie Protozoali Parassitiche Tossine Stress Qualità e fornitura del mangime Luce e ventilazione Cause potenziali di stress: Temperatura Gestione Disordini immuno soppressori Alto numero di animali morti all’arrivo al macello Mangime, Luce, Lettiera, Aria, Acqua, Spazio, Sanitá e Biosicurezza: Alto tasso di scarti al macello Dati ed informazioni sui gruppi Stato sanitario del gruppo Storia del gruppo durante la crescita (come interruzioni di corrente elettrica, mangime ed acqua) Attrezzature potenzialmente dannose Manipolazione degli animali da parte degli addetti al carico e al trasporto Possibili cause Scarse condizioni ambientali Scarsa biosicurezza Alto rischio malattie Bassa protezione contro malattie Implementazione insufficiente o inadeguata di programmi di prevenzione malattie Bassa qualità del mangime Fornitura inadeguata di mangime Luce eccessiva o insufficiente Ventilazione eccessiva o insufficiente Gestione inadeguata dell’allevamento Attrezzatura inadeguata Basso livello di benessere animale Problemi sanitari durante la crescita Gestione di eventi rilevanti per lo stato sanitario e benessere degli animali Carico e trasporto non eseguiti correttamente da parte degli addetti Condizioni difficili (climatiche o relative all’attrezzatura) durante la manipolazione, il carico o il trasporto al macello Esperienza e formazione degli addetti al carico e al trasporto Condizioni durante il carico e il trasporto (come condizioni climatiche e attrezzatura utilizzata) Punti Chiave • Sapere che cosa aspettarsi e reagire alle anomalie. • Osservare...Indagare...Identificare...Agire. • Seguire un metodo sistematico. 49 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Diagnosi di malattie Il riconoscimento dei problemi sanitari è un processo composto da una serie di fasi. Per diagnosticare una malattia e provvedere ad elaborare ed implementare una strategia di controllo, è importante ricordare che quanto più accurata sarà l’indagine, tanto più precisa sarà la diagnosi e tanto più efficaci le azioni di controllo. L’identificazione precoce delle malattie è un elemento di vitale importanza. La tabella sottostante elenca alcuni modi per riconoscere sintomi di malattie. Tabella 12: Identificazione dei Sintomi Osservazioni da parte del personale dell’allevamento Monitoraggio del laboratorio e dell’allevamento Analisi dati e tendenze Accertamento giornaliero del comportamento degli animali Visite regolari in allevamento Mortalità giornaliera e settimanale Aspetto degli animali (come piumaggio, dimensione, uniformità, colore) Necroscopia di routine in animali sani e ammalati Assunzione di acqua e mangime Cambiamenti ambientali (come la qualità della lettiera, stress da caldo o da freddo, problemi di ventilazione) Raccolta di campioni adeguati per quanto riguarda tipo e quantitá. Corretta scelta delle analisi da richiedere e dei provvedimenti da prendere a seguito delle necroscopie Tendenza della temperatura Sintomi clinici di malattia (come rumore o fatica respiratoria, depressione, feci, pigolii) Controlli microbiologici di routine di allevamento, mangime, lettiera, animali e altro materiale appropriato Animali morti all’arrivo, dopo l’accasamento o dopo l’arrivo al macello Uniformità del gruppo Esami diagnostici adeguati. Serologia adeguata Scarti al macello Punti chiave • Osservazione giornaliera. • Registrazione accurata dei dati. • Monitoraggio sistematico delle malattie. 50 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Note 51 MANUALE BROILER ROSS: Stato Sanitario e Biosicurezza Note 52 CAPANNONE E AMBIENTE Obiettivo Fornire un ambiente che consenta il raggiungimento di valori ottimali di crescita, uniformità, conversione e resa, garantendo altresí lo stato sanitario ed il benessere degli animali. Pagine Contenuti Principi Sistemi di Ventilazione Sistemi di Ventilazione Minima Sistemi di Ventilazione di Transizione Sistemi di Ventilazione a Tunnel Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione Illuminazione dei Broiler Gestione della Lettiera Densità 55 57 60 61 62 63 65 69 70 Per informazioni più dettagliate sul controllo ambientale, vedi “Ross publication Environmental Management in the Broiler House, 2009”. CAPANNONE E AMBIENTE Sezione 4: MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Capannone e Ambiente Principi Il principale mezzo di controllo ambientale è il controllo della ventilazione. È importante fornire un flusso costante e uniforme di aria di buona qualità all'altezza degli animali. Per permettere agli animali di rimanere in buona salute e raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario fornire aria fresca ad ogni stadio della crescita. La ventilazione aiuta a mantenere una temperatura confortevole per gli animali all’interno del capannone. Nel primo periodo di produzione, la preoccupazione primaria è scaldare a sufficienza i pulcini, ma, al crescere degli animali, l'obiettivo principale diventa quello di mantenere un ambiente fresco. I sistemi di ventilazione utilizzati dipendono dal clima ma in tutti i casi devono poter eliminare il calore e l'umidità in eccesso, fornire ossigeno e migliorare la qualità dell'aria, rimuovendo i gas nocivi. In commercio sono disponibili sensori per monitorare i livelli di ammoniaca, anidride carbonica, umidità relativa e temperatura, che potranno essere utilizzati in combinazione con i sistemi di ventilazione automatizzati. Durante la loro crescita, i broiler consumano ossigeno e producono gas e vapore acqueo. La presenza di cappe a gas aumenta il livello di gas nocivi nel capannone. Il sistema di ventilazione deve rimuovere questi gas e fornire aria di buona qualità. Aria I principali agenti contaminanti dell'aria all'interno del capannone sono polvere, ammoniaca, anidride carbonica, monossido di carbonio e vapore acqueo. A livelli eccessivi, questi agenti possono danneggiare il tratto respiratorio, riducendo l'efficienza della respirazione e la performance degli animali. Un'esposizione prolungata ad aria contaminata e umida può provocare malattie (per esempio ascite o malattia cronica respiratoria), influenzare la regolazione della temperatura e contribuire ad una bassa qualità della lettiera, come mostrato nella tabella sottostante. Tabella 13: Effetti dei più Comuni Agenti Contaminanti dell'Aria nei Capannoni di Broiler Ammoniaca Anidride Carbonica Monossido di Carbonio Polvere Umidità Può essere fiutata a 20 ppm o più >10 ppm danneggia la superficie dei polmoni >20 ppm aumenta la predisposizione a malattie respiratorie >50 ppm diminuirsce il tasso di accrescimento >3500 ppm causa ascite ed ad alti livelli è letale 100 ppm riducono l’assorbimento di ossigeno ed ad alti livelli è letale Danni al tratto respiratorio e maggiore predisposizione a malattie Gli effetti dipendono dalla temperatura. Se >29°C e UR >70%, la crescita diminuirà 55 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Acqua Gli animali utilizzano una notevole quantità d'acqua, che passa all'ambiente e deve essere rimossa dalla ventilazione (mantenendo la temperatura dell'aria). Un animale di 2,5 kg di peso consuma nella sua vita all'incirca 7,5 kg di acqua, dei quali circa 5,7 kg finiscono nell'ambiente. Questo indica che per 10.000 animali sono liberate nell'ambiente circa 57 tonnellate di acqua, sotto forma di feci o di vapore acqueo espirato. E’ compito del sistema di ventilazione rimuovere questo carico di acqua durante la vita del gruppo. Se per un qualsiasi motivo il consumo dovesse aumentare, sarà necessario rimuovere più umidità di quanto appena riferito. Stress da Caldo La temperatura corporea normale di un broiler è approssimativamente di 41°C. Qualora la temperatura ambientale superi i 35°C, i broiler sono soliti soffrire di stress da caldo. Quanto più a lungo i broiler sono esposti ad alte temperature, tanto maggiore sarà lo stress ed i suoi effetti. La Figura 17 si riferisce alla relazione tra temperatura ambientale e tempo di esposizione. Temperatura Corporea ºC Figura 17: Relazione tra Temperatura Ambientale, Tempo di Esposizione e Temperatura Corporea Respiri al Minuto Morte Ore di Esposizione I broiler regolano la propria temperatura corporea in due modi: dispersione sensibile ed insensibile di calore. Tra i 13°C e i 25°C, la dispersione sensibile di calore avviene per irraggiamento fisico e convezione verso l'ambiente più freddo. A temperature maggiori di 30°C, la dispersione insensibile di calore avviene attraverso raffreddamento per evaporazione e un aumento della frequenza respiratoria. La Tabella 14 illustra la relazione tra i due tipi di dispersione del calore e la temperatura ambientale. 56 LEGENDA Morte Temperatura Ambientale °C MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Tabella 14: Dispersione di Calore nei Broiler Temperatura Ambientale 25°C 30°C 35°C Dispersione di Calore % Sensibile (Irraggiamento e Convezione) 77 74 10 Insensibile (Evaporazione) 23 26 90 Ansimando, l'animale può controllare la propria temperatura corporea attraverso l'evaporazione di acqua dalle vie respiratorie e dai sacchi aerei. Questo processo consuma energia ed è meno efficace in condizioni di elevata umidità. Qualora si mantenesse un'alta temperatura o umidità per periodi prolungati, l’ansimare potrebbe non essere sufficiente a controllare la temperatura corporea e l'animale quindi potrebbe essere soggetto a stress da caldo. In queste circostanze, aumentano la temperatura rettale, la frequenza cardiaca e quella metabolica e diminuisce l'ossigenazione del sangue. Lo stress fisiologico indotto da queste reazioni può essere letale. Qualora gli animali ansimassero, la temperatura generale del capannone potrebbe essere troppo elevata o la distribuzione dell'aria non essere uniforme. Per ridurre lo stress da caldo: • Ridurre la densità. • Assicurarsi che sia sempre disponibile una fonte d'acqua potabile fresca a bassa salinità. • Fornire il mangime nel momento più fresco della giornata. • Aumentare il flusso d'aria sugli animali fino a due-tre m/sec. • Minimizzare gli effetti del calore irraggiato dal sole. • Ridurre gli effetti di temperature eccessive separando i sessi a densità minori. Sistemi di Ventilazione Esistono due tipi principali di sistemi di ventilazione: naturale e forzata. Naturale (Capannone con Finestre), che può essere: • Non Assistita Meccanicamente • Assistita Meccanicamente Forzata (Capannone ad Ambiente Controllato), che può essere: • • • • • Minima di Transizione a Tunnel a Pannelli di Evaporazione Umidificazione/Nebulizzazione 57 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Ventilazione Naturale: Capannone con Finestre La ventilazione naturale si riferisce ad un capannone aperto con finestre/tende (Figura 18). In questo tipo di ventilazione, l'apertura sul fianco del capannone permette alle correnti convettive di entrare e scorrere nel capannone. Quando la temperatura sale, le finestre/tende vengono aperte per permettere all'aria esterna di entrare nel capannone. Quando la temperatura scende, le tende vengono chiuse per diminuire il flusso d'aria. Figura 18: Esempio di Ventilazione Naturale La ventilazione a tende richiede una gestione continua sulle 24 ore se si vuole controllare adeguatamente l'ambiente del capannone. Per compensare cambi di temperatura, di umidità e di velocità e direzione dell’aria, è necessario monitorare le condizione ambientali e regolare le tende costantemente. Questo tipo di ventilazione non si utilizza quasi più, per via dell’impegno richiesto all’allevatore. Inoltre, il capannone ad ambiente controllato ha dimostrato di aumentare la vitalità, il tasso di accrescimento, la conversione e il benessere degli animali. Quando le tende sono aperte, lasciano entrare un grande volume di aria esterna, eguagliando le condizioni interne a quelle esterne. Questo tipo di ventilazione è ideale solo laddove la temperatura esterna sia vicina all’obiettivo di temperatura del capannone. Il ricambio dell'aria dipende dai venti esterni e gli agitatori migliorano la circolazione dell'aria. Nei giorni medio-caldi con poco vento, gli agitatori forniscono un buon ambiente. Per aumentare il livello di raffreddamento, si possono utilizzare umidificatori o nebulizzatori in combinazione agli agitatori. N, l’apertura ridotta delle tende fa entrare l'aria esterna a bassa velocità e, siccome l’aria fredda è pesante, cala immediatamente al suolo. Questo fenomeno può raffreddare gli animali e creare una lettiera bagnata. Allo stesso tempo, l'aria più calda fuoriescedal capannone, provocando ampie oscillazioni di temperatura. Gli agitatori aiutano a miscelare l'aria esterna fredda con l'aria interna calda. In climi freddi, si consiglia l'automazione delle finestre/tende e l’istallazione di ventilatori a parete che possono essere comandati sia da timer che da termostati. 58 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Sistemi di Ventilazione Forzata: Capannone ad Ambiente Controllato La ventilazione forzata o a pressione negativa è il sistema di ventilazione più usato per controllare l'ambiente del capannone, poiché fornisce condizioni più uniformi grazie ad un miglior controllo sul ricambio e sul flusso d'aria. Questi sistemi utilizzano ventilatori ad estrazione per prelevare aria dal capannone e creare una pressione negativa nel capannone (Figura 19). Questo crea un vuoto parziale (pressione negativa o statica) all'interno, facendo in modo che l'aria esterna entri attraverso aperture controllate poste sulle pareti laterali. La velocità con cui l'aria entra è determinata dalla pressione negativa del capannone, il che, a sua volta, dipende della capacità dei ventilatori e della superficie delle prese d’aria. Figura 19: Esempio di Ventilazione Forzata Per raggiungere i corretti valori di pressione negativa (o statica), bisogna correlare il numero di aperture sulle pareti al numero di ventilatori in azione. Le aperture sono controllate automaticamente in base al numero di ventole in azione. Per monitorare la quantità di pressione negativa generata, si può utilizzare un barometro a mano o a muro. Al crescere dei broiler, bisogna aumentare il livello di ventilazione. Ventole aggiuntive devono essere azionate in automatico quando necessario. A questo proposito, é necessario installare al centro del capannone o, se possibile in più punti, dei termostati o sensori di temperatura all'altezza degli animali. La ventilazione a pressione negativa può essere operata in tre diverse modalità, a seconda delle esigenze di ventilazione degli animali: • Ventilazione Minima • Ventilazione di Transizione • Ventilazione a Tunnel Qualora si utilizzi una ventilazione ad aria forzata, é indispensabile avere un generatore elettrico di emergenza. 59 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Sistemi di Ventilazione Minima La ventilazione minima è utilizzata nelle giornate più fresche e con gli animali giovani. Lo scopo è far entrare aria fresca sufficiente a rimuovere l'eccesso di umidità e gas nocivi, mantenendo la temperatura richiesta. Temperatura Le temperature richieste per pulcini fino ai 21 giorni di età sono riportate nella Sezione 1, Gestione dei Pulcini, di questo Manuale. La temperatura raccomandata all'altezza dei pulcini scende dai 30°C al primo giorno ai 20°C a 27 giorni. Successivamente, si raccomanda di mantenere la temperatura a 20°C fino alla macellazione. La temperatura effettiva varierà secondo le circostanze e il comportamento dei pulcini, come spiegato in questa sezione e nella Sezione 1. Ventilazione A prescindere della temperatura esterna, il capannone deve essere ventilato almeno per un periodo minimo di tempo. La Tabella 15 riporta i livelli minimi di ventilazione per un capannone da 20.000 animali. Tabella 15: Livelli Minimi di Ventilazione (Capannone da 20.000 Animali) Età dell'animale (giorni) m3 all'ora per animale m3 totali all'ora 1 8 15 22 29 36 43 50 0,16 0,42 0,59 0,84 0,93 1,18 1,35 1,52 3200 8400 11800 16800 18600 23600 27000 30400 Una ventilazione minima efficace deve creare un vuoto parziale (pressione negativa) tale da risucchiare l'aria esterna da tutte le aperture ad una velocità sufficiente. Questo permette all'aria esterna di miscelarsi con l'aria calda interna al di sopra degli animali, piuttosto che precipitare al suolo raffreddandoli. Per avere un flusso d’aria uniforme, la velocità dell'aria entrante deve essere la stessa in tutte le aperture. Questo tipo di ventilazione é normalmente controllato da timer, secondo i calcoli mostrati nella pagina seguente. All’aumentare della temperatura, il controllo delle ventole deve passare temporaneamente dal timer al termostato, per fornire una ventilazione adeguata alle necessità degli animali. Regolare i termostati a scalini di 1°C. 60 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Calcolo per le Regolazioni dei Timer delle Ventole per la Ventilazione Minima Calcolare le impostazioni dei timer delle ventole per una ventilazione minima seguendo i passaggi sottostanti (di tutti questi passaggi é riproposto un esempio nell'Appendice 7): • Calcolare il livello minimo di ventilazione come indicato nell'Appendice 7. Il livello esatto varierà per ogni singolo capannone e a seconda della razza e del sesso. Contattate il fabbricante e il Servizio Tecnico Aviagen per informazioni più specifiche. I livelli riportati nell'Appendice 7 si riferiscono a temperature comprese tra -1°C e 16°C; per temperature inferiori o superiori, sarà necessaria una leggera diminuzione o aumento dei suddetti valori. • Calcolare la ventilazione totale necessaria per il capannone (metri cubi totali per ora(cmh)) come segue: ventilazione minima = totale ventilazione minima x per animale numero totale di animali nel capannone • Calcolare la percentuale del tempo di funzionamento delle ventole come segue: Ventilazione minima totale Percentuale di tempo = Capacità totale delle ventole usate • Temporizzare come da risultato. Punti Chiave • La ventilazione minima è utilizzata per pulcini giovani, nottetempo o come ventilazione invernale. • Ventilare il capannone, a prescindere della temperatura esterna, per fornire aria fresca e rimuovere gas nocivi e umidità in eccesso. • La ventilazione minima deve essere controllata da timer. Sistemi di Ventilazione di Transizione La ventilazione di transizione si basa su due principi di ventilazione: la temperatura esterna e l’età degli animali. Viene utilizzata in posti con periodi sia caldi che freddi. Mentre la ventilazione minima è controllata da timer, la ventilazione di transizione è controllata dalla temperatura. La ventilazione di transizione inizia quando il ricambio d'aria necessario supera il minimo, cioè quando i sensori di temperatura o i termostati prendono il sopravvento sui timer per mantenere le ventole in azione. 61 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente La ventilazione di transizione funziona allo stesso modo della ventilazione minima, ma essendo la capacità delle ventole maggiore, anche il ricambio d'aria è superiore. Per rimuovere il calore senza dover passare alla ventilazione a tunnel, la ventilazione di transizione richiede che le aperture sulle pareti siano collegate ad un regolatore della pressione statica. Di solito, questo tipo di ventilazione può essere utilizzato quando la temperatura esterna non supera di più di 6°C l’obiettivo di temperatura del capannone o quando non è inferiore di più di 6°C dell’obiettivo di temperatura. Se la temperatura esterna dovesse superare i 6°C in più, allora le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione non sarebbero sufficienti e si dovrebbe utilizzare la ventilazione a tunnel. Se la temperatura esterna dovesse scendere al di sotto dei 6°C in meno, allora le ventole utilizzate per la ventilazione di transizione potrebbero raffreddare eccessivamente gli animali. Punti Chiave • La ventilazione di transizione è controllata dalla temperatura, basandosi sulla temperatura esterna e sull'età degli animali. • La ventilazione di transizione viene utilizzata quando il ricambio d'aria richiesto supera il ricambio minimo. • In generale, la ventilazione di transizione può essere utilizzata quando la differenza tra la temperatura esterna e quella interna al capannone non supera in valore assoluto i 6°C. Sistemi di Ventilazione a Tunnel La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di polli pesanti grazie all'effetto raffrescante del flusso d'aria ad alta velocità. La ventilazione a tunnel fornisce il massimo ricambio di aria e genera un vento refrigerante. Nel caso di animali di età inferiore alle quattro settimane, ogni ventilatore da 122 cm genera un raffreddamento da vento di 1,4°C. Per animali di età superiore alle quattro settimane, questo valore precipita a 0,7°C. All'aumentare della velocità, la temperatura effettiva percepita dagli animali diminuisce. Per animali giovani, il tasso di diminuzione è il doppio di quello per animali più vecchi. Quindi, con una temperatura esterna di 32°C e una velocità dell'aria di 1 metro al secondo, un animale giovane (quattro settimane di vita) percepisce una temperatura effettiva di circa 29°C. Se la velocità dell'aria aumentasse fino a 2,5 metri al secondo, lo stesso animale percepirebbe una temperatura effettiva di circa 22°C, una diminuzione di 7°C. Nel caso di un animale più vecchio (sette settimane), la diminuzione sarebbe all'incirca la metà (circa 4°C). Osservare il comportamento degli animali è il miglior modo di verificare il loro benessere. Se la struttura del capannone permettesse soltanto la ventilazione a tunnel, allora si dovrebbe prestare particolare attenzione ai pulcini giovani, che sono sensibili alle correnti d’aria. Per i pulcini giovani, la velocità effettiva dell'aria al suolo deve essere minore di 0,15 metri al secondo o comunque la più bassa possibile. 62 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Nei capannoni a tunnel, in caso di temperatura molto alta, gli animali tendono a migrare verso le entrate dell’aria. Quando il flusso d'aria è corretto, la differenza di temperatura tra gli ingressi e le uscite dell’aria non é ampia. Nei capannoni con problemi di migrazione si rischia di perdere i vantaggi della ventilazione a tunnel. Fino ai 21 giorni di età, è possibile risolvere questo problema istallando recinti di contenimento ogni 30 metri. Si consiglia di evitare i recinti massicci che limitano il flusso d'aria. Punti Chiave • La ventilazione a tunnel é adatta ai climi caldi ed all’allevamento di polli pesanti • Il raffreddamento è ottenuto grazie ad un flusso d'aria ad alta velocità. • Osservare il comportamento degli animali per verificare che le condizioni ambientali siano corrette. • Prestare attenzione ai pulcini giovani, in quanto sensibili alle correnti d’aria. • Considerare l'installazione di recinti di contenimento. Sistemi di Raffreddamento per Evaporazione Dato che nella ventilazione a tunnel la velocità del flusso d’aria è alta, é possibile aggiungere un sistema di raffreddamento per evaporazione. Questo tipo di raffreddamento migliora le condizioni ambientali durante i periodi caldi ed aumenta l'efficacia della ventilazione a tunnel utilizzando il principio dell'evaporazione dell'acqua per diminuire la temperatura all'interno del capannone. Il raffreddamento per evaporazione funziona meglio se adibito a mantenere una certa temperatura nel capannone, piuttosto che a ridurre temperature già troppo elevate. I tre fattori che influenzano direttamente il raffreddamento per evaporazione sono: • Temperatura dell'Aria Esterna • Umidità Relativa (UR) dell'Aria Esterna • Efficienza di Evaporazione Esistono due tipi principali di sistemi di raffreddamento per evaporazione: raffreddamento a pannelli con ventilazione a tunnel e umidificazione/nebulizzazione. Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel I sistemi di raffreddamento a pannelli raffreddano l’aria forzandola attraverso pannelli umidi di cellulosa (vedi Figura 20). Il doppio effetto del raffreddamento a pannelli e della velocità dell'aria permette il controllo ambientale del capannone con temperature superiori ai 29°C. Per minimizzare l'eccessiva umidità in aree dove l'umidità ambientale è elevata (maggiore dell'80%), i sistemi di raffreddamento per evaporazione (pannelli o umidificatori) non devono operare a temperature inferiori ai 27°C. 63 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Figura 20: Raffreddamento a Pannelli con Ventilazione a Tunnel Flusso d'Aria Acqua Pannello Raffreddante Aria Raffreddata in Ingresso Acqua per il Ricircolo Umidificazione I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie all'evaporazione creata dal pompaggio di acqua attraverso nebulizzatori. Le linee di umidificazione devono essere vicine agli ingressi dell’aria per ottimizzare la velocità di evaporazione e coprire tutto il perimetro del capannone. Figura 21: Esempio di Sistema di Umidificazione 64 Aria Calda MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Esistono tre tipi di sistemi di umidificazione/nebulizzazione: • Bassa pressione, 7-14 bar; dimensioni delle gocce fino a 30 micron. • Alta pressione, 28-41 bar; dimensioni delle gocce 10-15 micron. • Altissima pressione (nebulizzazione), 48-69 bar; dimensioni delle gocce 5 micron. Con sistemi a bassa pressione, le particelle hanno dimensioni maggiori e possono bagnare la lettiera. I sistemi ad alta pressione minimizzano l'umidità residua fornendo un intervallo di umidità più ampio. Le gocce più ridotte non bagnano la lettiera, cosa estremamente importante durante lo svezzamento. Punti Chiave • Mantenere puliti ventole, umidificatori, evaporatori e ingressi dell’aria. • Il raffreddamento per evaporazione é usato per migliorare la ventilazione a tunnel nei climi caldi. • Esistono due tipi di sistema: raffreddamento a pannelli e umidificazione/nebulizzazione. • Il raffreddamento a pannelli fa passare l'aria attraverso pannelli umidi di cellulosa e permette il controllo ambientale laddove la temperatura del capannone superi i 29°C. • I sistemi di umidificazione raffreddano l'aria in ingresso grazie all'evaporazione di acqua pompata attraverso nebulizzatori. Sistemi ad alta pressione minimizzano l'umidità residua. Illuminazione dei Broiler Un programma luce deve essere semplice. I programmi complicati sono difficili da mettere in pratica. Le specifiche di illuminazione sono soggette alla legislazione locale, che i programmi luce devono rispettare. La gestione della luce è un'importante tecnica nella produzione di broiler. Vi sono almeno quattro aspetti importanti: • • • • Lunghezza d'onda (colore) Intensità Durata del fotoperiodo Distribuzione del fotoperiodo (programmi a intermittenza) La durata e la distribuzione del periodo luce hanno effetti interattivi. Molti allevatori di broiler forniscono praticamente luce continua. Questo sistema consiste in un lungo periodo di luce ininterrotto, seguito da un breve periodo di buio di 30-60 minuti. Quest’ultimo serve ad abituare gli animali al buio, in caso di guasto all'impianto di illuminazione. 65 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente In passato, si pensava erroneamente che la luce continua aiutasse ad ottimizzare l'incremento di peso vivo giornaliero. L'esposizione al buio influenza la produttività, lo stato di salute, i profili ormonali, il tasso metabolico, la produzione di calore, il metabolismo, la fisiologia e il comportamento degli animali. Recenti informazioni indicano che l'esposizione al buio: • Riduce la crescita iniziale (tuttavia, potrebbe avvenire una successiva crescita compensatoria che permette agli animali di raggiungere l'obiettivo di peso, ma soltanto se la durata del periodo di buio non è eccessiva. Per i broiler leggeri (per esempio <1,6 kg), la crescita compensatoria potrebbe non avvenire, a causa del poco tempo rimasto). • Migliora la conversione grazie ad un metabolismo ridotto durante il buio e ad un cambiamento nella curva di crescita (cioè una curva più concava). • Migliora lo stato di salute degli animali, riducendo i rischi di sindrome da morte improvvisa, ascite e problemi ossei. • Influenza la resa della carcassa: - Riducendo la proporzione di filetto. - Aumentando la proporzione di cosce. - Modificando la quantità di grasso addominale (a volte di piú, a volte meno). Tutti i programmi luce dovrebbero fornire un periodo di luce di 23 ore e un'ora di buio nei primi stadi della crescita fino ai sette giorni di età. Questo assicura che i pulcini consumino una buona quantità di mangime. Ridurre la durata del giorno troppo presto diminuisce l'attività di alimentazione e fa calare il peso vivo a sette giorni. Comparando varie lunghezze d'onda di luce monocromatica alla stessa intensità, il tasso di accrescimento dei broiler sembra migliore quando esposti ad una lunghezza d'onda di 415-560 nm (dal viola al verde), rispetto a quando esposti ad una lunghezze d'onda >635 nm (rosso) o a luce ad ampio spettro (bianca). L'attività di alimentazione e la crescita miglioreranno con un’intensità luminosa di 30-40 lux fino ai 7 giorni di età e di 5-10 lux successivamente. L'intensità della luce deve essere distribuita uniformemente per tutto il capannone (a questo proposito, si possono istallare riflettori sopra le luci). All'interno dell'Unione Europea, i requisiti di luce sono regolati dalla Direttiva UE 2007/43/EC. Questa stabilisce che ad ogni età deve essere fornita un'intensità luminosa minima di 20 lux durante il periodo diurno. Durante il periodo di buio, l'intensità luminosa deve essere inferiore a 0,4 lux. Si deve prestare attenzione ad evitare infiltrazioni di luce attraverso gli ingressi dell'aria, gli alloggiamenti delle ventole e gli stipiti delle porte. Si deve controllare regolarmente l'isolamento dalla luce esterna. Appena le luci vengono accese, tutti gli animali devono avere accesso libero, uguale e ad libitum ad acqua e mangime nutrizionalmente adeguato (vedi Sezione 2, Fornitura di Acqua e Mangime). 66 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Quando viene ridotta la durata del giorno, i broiler modificano il loro comportamento alimentare. Per esempio, un cambiamento da 24 a 12 ore di luce provoca una diminuzione nel consumo di mangime del 30-40% nei primi tre giorni. Tuttavia, dopo otto giorni, questa riduzione può essere inferiore al 10%. Durante il periodo di luce, i broiler modificano il loro schema alimentare riempiendosi il gozzo in previsione del periodo di buio. Quando torna la luce, ripetono lo stesso comportamento. Gli animali destinati a pesi leggeri hanno meno tempo per adattare il loro comportamento al periodo di buio rispetto agli animali piú pesanti. Quindi, l'effetto dell'esposizione al buio sulla performance in allevamento è più pronunciato nei broiler leggeri. La tabella sottostante fornisce consigli per i programmi luce basati sull'obiettivo di peso alla macellazione. Tabella 16: Raccomandazioni Base di Intensità Luminosa e Periodo Luce per Ottimizzare la Performance in Allevamento Peso Vivo alla Macellazione Meno di 2,5 kg Più di 2,5 kg Età (giorni) 0-7 8-3 giorni prima della macellazione+ 0-7 8-3 giorni prima della macellazione+ Intensità (lux) 30-40 5-10 30-40 5-10 Durata del Giorno (ore) 23 luce 1 buio 20 luce 4 buio++ 23 luce 1 buio 18 luce 6 buio NOTE + almeno per gli ultimi tre giorni prima della macellazione: 23 ore luce/1 ora buio. ++ La direttiva UE per i broiler richiede un totale di sei ore di buio, di cui almeno 4 consecutive. Aviagen non raccomanda la fornitura di luce continua per tutta la vita del gruppo. Si deve fornire un minimo di quattro ore di buio dopo i sette giorni di vita. In caso contrario, si verrà incontro ai seguenti problemi: • Un comportamento alimentare anormale, dovuto alla privazione di sonno. • Una performance biologica non ottimale. • Un ridotto benessere degli animali. In climi caldi e in allevamenti senza controllo ambientale, è importante calcolare correttamente il momento ideale per il periodo di buio al fine di ottimizzare il benessere degli animali. Per esempio, nei capannoni aperti senza controllo ambientale, il mangime viene spesso rimosso durante la parte più calda del giorno e viene fornita luce continua di notte per permettere agli animali di nutrirsi quando la temperatura è più bassa. I broiler traggono vantaggio da uno schema preciso di luce e buio (giorno e notte), avendo periodi di tempo differenziati per il riposo e per l'attività. Alcuni importanti processi fisiologici, come la mineralizzazione ossea e la digestione, di norma seguono ritmi diurni. Quindi, cicli precisi di luce e buio permettono ai broiler di seguire schemi naturali di crescita e sviluppo. 67 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Nei broiler, il mangime impiega di solito quattro ore per arrivare all'intestino. Quindi, un'esposizione al buio di più di sei ore consecutive può provocare un comportamento eccessivamente aggressivo al ritorno della luce. Questo potrebbe causare un aumento dei graffi, con il conseguente aumento degli scarti ed il calo della categoria della carcassa al macello. Inoltre, un'esposizione al buio superiore alle quattro ore: • Riduce la resa del petto. • Aumenta la resa delle cosce. Questo è un fenomeno importante nella produzione di broiler per il disosso. Inoltre, è anche possibile modificare la distribuzione del periodo luce; ci si riferisce, allora, ad un programma ad intermittenza. Questi programmi consistono di blocchi di periodi di luce e di buio, ripetuti durante le 24 ore. Il vantaggio è che, con pasti ridotti (cioè brevi periodi di alimentazione) seguiti da periodi per la digestione (cioè periodi di buio), la conversione migliora. Si ritiene che la maggiore attività causata da questo schema regolare di luce e buio migliori la salute degli arti e la qualità della carcassa, diminuendo, per esempio, l’incidenza di necrosi e vesciche al petto. La struttura dei programmi luce ad intermittenza deve essere il più semplice possibile per facilitare la sua implementazione. La portata degli effetti che il programma luce ha sulla produzione di broiler è influenzata dai seguenti fattori: • Il momento di applicazione del programma (prima lo si applica, più vantaggioso sarà per lo stato di salute degli animali). • L'età alla macellazione (gli animali più vecchi sono soliti trarre più vantaggio dall'esposizione al buio). • L'ambiente (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti di un'alta densità). • L'alimentazione (una prolungata esposizioni al buio peggiora gli effetti di uno spazio mangiatoia limitato). • Il tasso di accrescimento degli animali (la luce avrà un impatto maggiore sullo stato di salute di animali in rapida crescita piuttosto che sullo stato di salute di animali con una dieta nutrizionalmente frenata). Si possono utilizzare diversi tipi di fonte di luce per i broiler. I tipi più comuni sono a incandescenza e a fluorescenza. Le luci a incandescenza forniscono un buono spettro, ma non sono efficienti in termini di energia. Tuttavia, se hanno un’elevata emissione di lumen per watt, aiuteranno a ridurre i costi di gestione. Le luci a fluorescenza producono dalle tre alle cinque volte la quantità di luce per watt delle luci a incandescenza. Tuttavia, perdono di intensità nel tempo e devono essere sostituite prima dell'effettivo guasto. Queste luci garantiscono un risparmio significativo sul costo dell'elettricità, una volta ammortizzato il costo di installazione. Non vi sono differenze tra queste due fonti di luce per quanto riguarda la performance dei broiler. Le lampade ed i riflettori devono essere puliti regolarmente per avere la massima efficacia. 68 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Punti Chiave • Programmi semplici • La luce continua o quasi continua non è ottimale. • Fino ai sette giorni, i pulcini devono ricevere 23 ore di luce (30-40 lux) e un'ora di buio. • Dopo i sette giorni di età, un periodo di buio di quattro o più ore (ma mai più di sei ore) è solito portare benefici. • La quantità di ore di buio dipenderà dalle circostanze e dalla richiesta di mercato. • Molti aspetti della gestione della produzione interagiscono con il programma luce e modificano gli effetti che questo ha sulla performance degli animali. Gestione della Lettiera La scelta del materiale utilizzato per la lettiera dipenderà dai costi locali e dalla disponibilità di materie prime. La lettiera deve soddisfare i seguenti requisiti: • buon assorbimento dell'umidità • biodegradabile • confortevole per gli animali • poca polvere • esente da agenti contaminanti • sempre disponibile e biosicura E’ importante distribuire uniformemente i trucioli di legno fino ad uno spessore di 8-10 cm. Se lo smaltimento della lettiera rappresenta un problema, la profondità potrà essere minore purché la temperatura sia di 28-30C. Si preferisce un suolo in cemento rispetto ad uno in terra battuta, dato che è lavabile e permette di gestire la lettiera in modo più efficace. La tabella sottostante elenca le caratteristiche di alcuni materiali. Tabella 17: Caratteristiche di Alcuni Comuni Materiali da Lettiera Materiale Trucioli di Legno Caratteristiche Buon assorbimento e fermentazione Possibile contaminazione da insetticidi tossici e altri composti chimici (generazione di muffe) Paglia Trinciata Meglio la paglia di frumento Possibile contaminazione da prodotti chimici agricoli, funghi e micotossine Fermentazione lenta Meglio se utilizzato al 50% con trucioli di legno La gestione può essere difficile in condizioni umide Carta Sminuzzata La carta lucida non è adatta Pula e Gluma Non molto assorbente Meglio se mischiato con altri materiali Potrebbe essere ingerito Segatura Non adatta Polverosa e potrebbe essere ingerita Pellet di Paglia Trattati Chimicamente Utilizzare secondo le raccomandazioni del fabbricante Sabbia Può essere utilizzata in zone aride su pavimento Se troppo spessa, può impedire il movimento Necessita di una buona gestione Sfagno (muffa della torba) Può essere utilizzato con successo 69 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente È importante che la lettiera rimanga asciutta e areata per tutta la vita del gruppo. Qualora la lettiera si compatti o si bagni, aumenterà significativamente l’incidenza di scarti delle carcasse. La figura sottostante elenca le principali cause di lettiera di bassa qualità. Figura 22: Cause di Bassa Qualità della Lettiera Bassa qualità del materiale o altezza insufficiente Elevata umidità Enterite dovuta a malattie Tipo e regolazione degli abbeveratoi Scarsa qualità della lettiera Grassi di bassa qualità Ventilazione insufficiente Mangimi ad alta salinità e ad alto contenuto proteico Alta densità di allevamento Punti Chiave • Proteggere i broiler da lesioni e fornire un riparo asciutto e caldo al suolo, utilizzando un buon materiale in quantità sufficiente. • Evitare diete che favoriscano la lettiera bagnata. • Garantire un'adeguata ventilazione ed evitare eccessi di umidità. • Scegliere un materiale assorbente, non polveroso e pulito. • Scegliere un materiale facilmente disponibile a basso prezzo da un fornitore affidabile. • Sostituire la lettiera ad ogni ciclo per evitare il riciclo di agenti patogeni. • Proteggere il deposito del materiale da lettiera dagli agenti climatici e dall'accesso a parassiti e uccelli selvatici. Densità di allevamento La scelta della densità è sostanzialmente legata a questioni economiche e di legislazione locale. La densità influenza il benessere degli animali, la loro performance, l'uniformità e la qualità del prodotto. Una densità eccessiva, aumentando la pressione ambientale esercitata sui broiler, compromette il loro benessere e, in definitiva, la redditività. 70 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente La densità ottimale dipende dalla qualità del capannone e dal sistema di controllo ambientale. Se si aumenta la densitá é necessario regolare di conseguenza la ventilazione, lo spazio di alimentazione e la disponibilità di abbeveratoi. La densitá dipende dalle seguenti variabili: • • • • • L’obiettivo di peso vivo e di età alla macellazione. Il clima e la stagione. Il tipo di capannone e di impianti, in particolar modo della ventilazione. La legislazione locale. I certificati di qualità richiesti. In certe regioni del mondo, la legislazione sulla densità è basata semplicemente sui kg/m2. Un esempio è la legislazione dell'Unione Europea. All'interno dell'Unione Europea, la densità si basa sulla Direttiva UE per i Broiler: • 33 kg/m2 • in presenza di impianti capaci di garantire un ottimo livello di benessere animale é possibile arrivare fino a 42 kg/m2 Gli standard di benessere stabiliscono un’adeguata fornitura di mangime e acqua, buone condizioni climatiche interne e una minima incidenza di dermatite plantare. Altre raccomandazioni si basano sulla gestione degli animali e tengono in considerazione il numero di animali e la massa per metro quadrato. Un esempio sono le raccomandazioni USA elencate nella tabella sottostante. Tabella 18: Guida alle Densità Secondo il Numero di Animali e il Peso Vivo (raccomandazioni USA) Peso Vivo degli Animali (kg) 1,36 1,82 2,27 2,73 3,18 3,63 Animali per m2 21,5 15,4 12,7 12,0 10,8 9,4 Peso degli Animali (kg) per m2 29,2 28,0 28,8 32,7 34,3 34,1 71 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Densità in Climi Caldi In condizioni di caldo, la scelta della densità dipenderà dalla temperatura ambientale e dall'umidità. Altri elementi determinanti sono il tipo di capannone e la capacità degli impianti. Di seguito sono elencati alcuni esempi di densità in condizioni di caldo: • In capannoni ad ambiente controllato: - Massimo 30 kg per metro quadrato. • In capannoni aperti, con poco controllo ambientale: - Massimo 20-25 kg per metro quadrato. - Nei periodi più caldi dell'anno, massimo 16-18 kg per metro quadrato. • In capannoni aperti, senza controllo ambientale: - Non è consigliato allevare animali con peso vivo maggiore di 3 kg. Punti Chiave • Regolare la densità secondo l'età ed il peso alla macellazione. • Regolare la densità in base al tipo di capannone ed al sistema di controllo ambientale. • Ridurre la densità se il clima o la stagione non consentono di raggiungere l'obiettivo di temperatura del capannone. • Regolare la ventilazione e lo spazio di alimentazione se si aumenta la densità. • Rispettare la legislazione locale e i requisiti stabiliti per i certificati di qualità richiesti dal compratore del prodotto. 72 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Note 73 MANUALE BROILER ROSS: Capannone e Ambiente Note 74 CONTROLLO DEL PESO VIVO E DELL’UNIFORMITÀ Obiettivo Confrontare la performance del gruppo in allevamento con gli obiettivi standard al fine di soddisfare le specifiche del prodotto finale. Pagine Contenuti Principi Prevedibilità del Peso Vivo Uniformità del Gruppo (CV%) Allevamento a Sessi Separati 77 77 78 80 CONTROLLO DEL PESO VIVO E DELL’UNIFORMITÀ Sezione 5: MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità Principi La redditività dipende dal numero di animali che soddisfa le specifiche e richiede pertanto una crescita uniforme e prevedibile. Per gestire adeguatamente la crescita è fondamentale conoscere qual è stata la performance di crescita in passato, la performance attuale e prevedere come potrà essere in futuro. Per acquisire questa conoscenza, e le azioni da essa derivanti, le misurazioni della crescita devono essere precise. Prevedibilità del Peso Vivo Per pianificare l'età appropriata per la macellazione e per garantire che il massimo numero di animali raggiunga alla macellazione la fascia di peso desiderata, è essenziale avere informazioni accurate sul peso vivo e sul coefficiente di variazione (CV%) di ogni gruppo. All'aumentare del tasso di accrescimento e all'anticipare dell'età di macellazione, la previsione di incremento di peso vivo su più di due-tre giorni diventa sempre meno accurata. Per effettuare una stima precisa del peso vivo alla macellazione, è necessario campionare ripetutamente un grande numero di animali (più di 100) vicini all'età di macellazione (dai due ai tre giorni prima). La tabella sottostante mostra il numero di animali da campionare per avere una stima di peso vivo affidabile e accurata a seconda del CV% del gruppo. Tabella 19: Numero di Animali per Campione per una Stima di Peso Vivo a seconda dell'Uniformità del Gruppo Uniformità del Gruppo+ Uniforme (CV% = 8) Moderatamente Uniforme (CV% = 10) Poco Uniforme (CV% = 12) Numero di Animali da pesare++ 61 96 138 NOTE + ++ secondo il Coefficiente di Variazione (CV%; cioè deviazione standard/peso medio*100), quanto maggiore é il numero, tanto più variabile é il peso corporeo del gruppo. la stima di peso vivo sarà compresa tra +/-2% del peso vivo effettivo con un’accuratezza del 95%. Per pesare gli animali, si possono utilizzare bilance automatiche o manuali. Cambiamenti improvvisi nel peso vivo possono indicare un guasto o un malfunzionamento della bilancia. Si consiglia di controllare regolarmente l'accuratezza e l'affidabilità degli istrumenti. 77 MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità Quando si utilizzano bilance manuali, é necessario pesare gli animali almeno tre volte a settimana. Ogni volta si devono prelevare campioni della stessa dimensione da almeno due zone di ogni capannone. I sistemi di pesa automatici devono essere installati dove si raduna un grande numero di animali e dove i singoli animali restano abbastanza a lungo da consentire la registrazione del peso. Tendenzialmente, i maschi più vecchi e pesanti salgono di meno sulle bilance automatiche, influenzando negativamente le media del gruppo. Si raccomanda di controllare regolarmente i dati delle bilance automatiche riferiti al tasso di utilizzazione (numero di pesate effettuate al giorno) e di confrontare la media di peso vivo con valori provenienti da una pesata manuale almeno una volta a settimana. Se il numero campionato sarà ridotto, le stime saranno inesatte. Punti Chiave • • • • Pesare un numero sufficiente di animali. Gli animali pesati devono essere rappresentativi dell'intero gruppo. Le bilance utilizzate devono essere precise. Si deve pesare gli animali frequentemente e accuratamente per garatire la precisione della stima del peso vivo alla macellazione. Uniformità del Gruppo (CV%) Il peso vivo dei broiler segue una distribuzione normale. La variabilità di un gruppo è descritta dal coefficiente di variazione (CV%), che è la deviazione standard della popolazione espressa come percentuale della media. Gruppi variabili avranno un CV% elevato; gruppi uniformi avranno un CV% minore. Ciascun sesso ha una propria distribuzione normale del peso vivo. Un gruppo non sessato avrà un CV% maggiore di un gruppo sessato. (Vedi la Figura 23, riferita ad un gruppo alla fine della crescita). 78 MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità % del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo LEGENDA LEGENDA 1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800 1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800 Femmina Femmina Maschio Maschio Sesso Misto Sesso Misto Peso Vivo (grammi) Peso Vivo (grammi) La Figura 24 mostra la distribuzione di peso a seconda del livello di uniformità (CV%) per tre gruppi sessati che hanno raggiunto l'obiettivo di peso vivo di 1.900 g. Si può notare come le distribuzioni di peso siano differenti tra loro. Quanto minore è il CV%, e quindi quanto meno variabile è il gruppo, tanto maggiore è il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso. Figura 24: Effetto del CV% sulle Fasce di Peso Vivo in un Gruppo Sessato % del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo % del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo % del Gruppo ad un Determinato Peso Vivo Figura 23: Distribuzione del Peso Vivo in un Gruppo di Broiler Non Sessato LEGENDA LEGENDA CV% = 8 CV% =8 CV% = 10 CV% = 10 CV% = 12 CV% = 12 1,300 1,300 1,500 1,500 1,700 1,700 1,900 1,900 2,100 2,100 2,300 2,300 2,500 2,500 2,700 2,700 Dettagli del gruppo: Dettaglisessato del gruppo: - Gruppo - Gruppo sessato (maschi o femmine) (maschi o femmine) - Media di peso vivo 1.900 g - Media di peso vivo 1.900 g Peso Vivo (grammi) Peso Vivo (grammi) Il numero di animali che raggiunge l'obiettivo di peso è collegato all'ampiezza della fascia stabilita come obiettivo e alla variabilità del gruppo. Quindi, se si stabilisce una fascia di peso di 1.800-2.000 g, perfino con un CV% di 8, solo il 58% degli animali raggiungerà il peso vivo richiesto (vedi Figura 25). 79 MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità La comprensione di questi principi di variabilità biologica è alla base di una pianificazione efficace. Figura 25: Effetto del CV% sul Numero di Animali nella Fascia Obiettivo di Peso Vivo 58 % del Gruppo nella Fascia di Peso Vivo 97 97 91 86 84 86 91 84 76 76 67 67 58 49 49 41 41 LEGENDA CV% = 8 CV% = 10 CV% = 12 1,800-2,000 g 1,700-2,100 g 1,800-2,000 g 1,600-2,200 g 1,700-2,100 g 1,600-2,200 g Fascia Obiettivo di Peso Vivo Fascia Obiettivo di Peso Vivo Punti Chiave • Gli animali di gruppi uniformi raggiungono piú facilmente l'obiettivo di peso. • La variabilità della performance aumenta il CV% del gruppo, che influenza sia la redditività che l'efficienza dello stabilimento. • Monitorare e gestire l'uniformità del gruppo per minimizzare la variabilità. • La performance dei gruppi uniformi (a basso CV%) è più facilmente prevedibile della performance dei gruppi poco uniformi. Allevamento a Sessi Separati Dal CV% del gruppo si può stimare il numero di animali che raggiungerà, o quasi, la media di peso vivo. Ne segue che si possono ottenere miglioramenti nell'uniformità con gruppi sessati già dall'accasamento. Per identificare il sesso di un animale si può utilizzare la tecnica del sessaggio all'ala descritta nell'Appendice 4. Il vantaggio di separare i sessi é massimo quando maschi e femmine vengono accasati in capannoni diversi. Entrambi i sessi possono essere gestiti più efficientemente per quanto riguarda l'alimentazione, l'illuminazione e la densità. I maschi crescono più in fretta, necessitano di più mangime e hanno meno grasso nella carcassa rispetto alle femmine. Si possono utilizzare programmi nutrizionali differenti per i diversi sessi. Il metodo più pratico consiste nell'utilizzare lo stesso mangime per entrambi i sessi, ma anticipando l'introduzione del mangime di Finissaggio per le femmine (cioè prima dei 25 giorni di età). Si raccomanda di mantenere inalterate la quantità e la durata del mangime Starter, per garantire un adeguato primo 80 LEGENDA CV% = 8 CV% = 10 CV% = 12 MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità sviluppo. Per maggiori informazioni sull'alimentazione separata, consultare il Nutrizionista Aviagen locale. I maschi potrebbero trarre vantaggio da un programma luce modificato, se macellati a pesi maggiori rispetto alle femmine. Quindi, laddove gruppi sessati vengano sistemati in uno stesso capannone diviso, con ambiente e mangime in comune, si deve prestare particolare attenzione ad ottimizzare la gestione della crescita di ciascun sesso senza limitare l'altro. Punti Chiave • Minimizzare la variabilità del gruppo monitorando e gestendo l'uniformità del gruppo. • Allevare a sessi separatamente per ridurre la variabilità. 81 MANUALE BROILER ROSS: Controllo del Peso Vivo e dell’Uniformità Note 82 GESTIONE PRIMA DELLA MACELLAZIONE Obiettivo Gestire la fase finale del processo di produzione per consentire di trasferire i broiler al macello in condizioni ottimali, assicurandosi di soddisfare i requisiti della macellazione e di mantenere alto il livello di benessere degli animali. Pagine Contenuti Principi Preparazione al Carico Carico Macellazione 85 85 86 90 GESTIONE PRIMA DELLA MACELLAZIONE Sezione 6: MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione Gestione prima della Macellazione Principi Le procedure di gestione in vigore verso la fine del periodo di crescita, durante il carico e lungo il trasporto influiscono considerevolmente sulla qualità del prodotto finale. La cura degli aspetti relativi al benessere degli animali durante quest’ultima fase produce benefici non soltanto per i soggetti, ma anche per la conseguente qualità organolettica. Le condizioni durante la crescita influiscono sulla resa della carcassa e sull’incidenza degli scarti sanitari, mentre una cattiva gestione della rimozione del mangime aumenterà il rischio di contaminazione fecale e microbiotica delle carcasse al macello. Una carico senza una supervisione adeguata potrebbe infliggere vari danni agli animali come contusioni, rottura delle ali ed emorragie interne nelle cosce. Di conseguenza, è molto vantaggioso mantenere l’alta qualità raggiunta fino a questo momento. A questo proposito, è importante curare la gestione dell’ambiente e il benessere degli animali sia durante le fasi di manipolazione verso il sistema di trasporto e di carico, sia lungo il trasporto e al macello. Inevitabilmente, prima della macellazione i soggetti perderanno peso in seguito alla perdita del contenuto intestinale dal momento in cui rimangono senza mangime. Per minimizzare la perdita di peso della carcassa, occorre verificare che il periodo senza mangime non risulti eccessivo. Quando i soggetti si trovano senza mangime per più di dieci ore, iniziano a disidratarsi, il loro benessere é compromesso e la resa della carcassa diminuisce. Di norma, i soggetti perdono fino allo 0,5% del loro peso corporeo per ogni ora senza mangime durante le prime 12 ore (con rimozione dell’acqua solo se assolutamente necessario). Quando il periodo senza mangime supera le 12 ore, la perdita di peso aumenta fino allo 0,75-1,0% del peso corporeo per ogni ora. Non é possibile recuperare il peso perduto. Preparazione al Carico Luce Qualora durante la crescita sia stato usato un programma luce, sarà necessario tornare alle 23 ore di luce (5-10 lux). In questo modo, i soggetti saranno tranquilli durante il carico. La Direttiva UE per i Broiler stabilisce di fornire 20 lux almeno per tre giorni prima del carico. Mangime Si raccomanda di utilizzare un mangime di sospensione (IV periodo) per un tempo sufficiente prima della macellazione per evitare il rischio di residui farmaceutici nella carne. Devono essere rispettati i periodi di sospensione prescritti per il coccidiostatico e per i diversi medicinali specificati nelle scheda tecnica di ogni prodotto. Qualora si seguano programmi di sfoltimento, potrà essere necessario fornire agli animali un IV periodo per un tempo più lungo prima della macellazione. 85 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione Il mangime dovrà essere rimosso tra le otto e le dieci ore prima del momento stabilito per la macellazione per ridurre la contaminazione fecale al macello. Questo periodo dovrebbe includere il tempo utilizzato per il carico, il trasporto e lo stoccaggio. Qualora il tempo senza mangime sia prolungato, l’acqua assorbita dai tessuti si accumulerà nel tratto digerente, riducendo in questo modo la resa. Potrebbe anche aumentare la contaminazione fecale. La presenza di feci acquose in un gruppo di broiler in attesa di macellazione indica che gli animali sono stati senza mangime per un periodo eccessivo. Altre indicazioni sono la presenza di un fluido acquoso di colore giallo nell’intestino tenue e la presenza di lettiera nel gozzo e nello stomaco muscolare. Qualora la dieta includesse frumento intero, questo dovrà essere rimosso due giorni prima della macellazione per escludere la sua presenza nell’intestino. Acqua Si raccomanda di offrire accesso illimitato all’acqua per tutto il tempo possibile e di rimuoverla solo se assolutamente necessario. L’accesso all’acqua puó essere prolungato nei seguenti modi: • Utilizzando diverse linee di abbeveratoi. • Separando gli animali in box. • Rimuovendo progressivamente i singoli abbeveratoi. Punti Chiave • Utilizzare un mangime di sospensione (senza coccidiostatico) per evitare residui nella carne. • Fornire piena luce per tre giorni (23 ore di luce e una di buio) per evitare problemi durante il carico. • Seguire un programma appropriato di rimozione del mangime per consentire agli animali di avere l’apparato digerente vuoto prima della macellazione, limitando in questo modo la contaminazione fecale durante il trasporto. • Rimuovere il frumento intero dalla dieta due giorni prima della macellazione. • Ritardare il piú possibile la rimozione degli abbeveratoi. Carico Il carico e la manipolazione provocano stress ai broiler. La maggior parte degli scarti sanitari alla macellazione sono causati durante il carico e la manipolazione. E’ importante programmare il carico con sufficiente anticipo e supervisionare ogni fase attentamente. Soltanto personale competente, adeguatamente istruito, deve manipolare gli animali ed operare macchine come i carica-polli e i muletti. Per evitare contusioni, graffi o altre lesioni, è importante ridurre al minimo l’attività degli animali. 86 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione La mortalità durante il carico e il trasporto non deve superare lo 0,1%. Prima del Carico E’ molto importante calcolare il tempo che sarà impiegato nelle operazioni di carico e trasporto. L’inizio del carico deve tenere conto del momento stabilito per la macellazione. Bisogna calcolare la quantità di gabbie e carrelli necessari per trasportare gli animali prima che il processo abbia inizio. E’ indispensabile controllare che tutta l’attrezzatura da utilizzare (inclusi i veicoli, le gabbie, i recinti e le reti) sia pulita, disinfettata e integra. Gabbie rotte o danneggiate possono provocare lesioni agli animali. Riparare, compattare e spianare il suolo all’ingresso del capannone (e qualsiasi altra strada secondaria che arrivi al capannone) faciliterà l’uscita dei mezzi, evitando in questo modo le probabilità di contusioni e di ali danneggiate. Qualora la lettiera del capannone fosse umida, sarà necessario sostituirla per non ostacolare il carico. Alzare le mangiatoie oltre i due metri o rimuoverle dal capannone per non ostacolare gli animali o il personale. Separare gli animali in box per evitare gli ammucchiamenti e lasciare l’acqua in tutti i box che non sono immediatamento sotto carico. Qualora fosse possibile, bisognerà abbassare l’intensità della luce durante il carico per ridurre lo stress. In caso di carico notturno, che rappresenta l’opzione migliore, l’intensità luminosa del capannone deve essere abbassata al minimo. Qualora il carico sia effettuato di giorno, l’intensità luminosa dovrà essere ridotta tanto quanto sia possibile. In ogni caso, la luce dovrà essere sufficiente per consentire un carico sicuro e attento. La luce blu si è dimostrata molto efficace per questo fine. Per ottimizzare i risultati, è importante aspettare che gli animali si mettano a riposo una volta abbassata la luce. Qualora il carico sia effettuato di giorno, può essere utile mettere tende alle porte di ingresso del capannone. In ambienti controllati, l’apertura delle porte e la rimozione degli animali influirà sulla ventilazione. E’ importante monitorare e regolare attentamente il sistema di ventilazione lungo tutto il processo di carico per ridurre lo stress causato ai broiler ed evitare l’accumulo di calore all’interno del capannone. Carico I broiler vanno afferrati da entrambe le zampe (mai dalle cosce) per minimizzare sia lo stress sia le lesioni e le ferite, che possono prodursi se gli animali battono le ali per divincolarsi. 87 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione I soggetti devono essere sistemati accuratamente in gabbie o moduli dall’alto verso il baso. I moduli si sono dimostrati più efficaci nel ridurre lo stress e le lesioni rispetto alle gabbie convenzionali. Non bisogna mai sovraccaricare le gabbie o i moduli, giacché questo potrebbe non solo produrre surriscaldamento e stress ma anche aumentare la mortalità. Qualora la temperatura fosse alta, bisognerà diminuire la quantità di broiler per gabbia o modulo. L’uso inappropriato dell’attrezzatura per il carico può produrre stress e lesioni ai broiler. Gli strumenti meccanici usati per questa operazione (come illustra la Figura 26) devono essere operati a velocità moderata. Non bisogna mai ammucchiare gli animali né forzarli ad entrare in queste macchine. Lo scarico del carica-polli deve essere allineato con l’apertura delle gabbie o dei moduli. Figura 26: Esempio di carica-polli Trasporto L’orario del trasporto deve rispettare la legislazione o le normative locali in vigore. Fino all’arrivo al macello, è molto importante assicurare un’adeguata protezione contro gli agenti atmosferici. Qualora fosse necessario, saranno utilizzati sistemi di ventilazione o si provvederà ad aggiungere dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento. I veicoli utilizzati devono essere concepiti per proteggere gli animali dagli agenti atmosferici e dare un minimo di ventilazione, se necessario. Nei climi caldi, si consiglia di utilizzare ventole durante il carico degli animali per consentire all’aria di circolare nelle gabbie o moduli presenti sul camion. E’ importante lasciare uno spazio minimo di dieci centimetri tra le file di gabbie. Utilizzare dei ventilatori o nebulizzatori per rinfrescare gli animali che attendono la macellazione. 88 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione In caso di sosta del veicolo, il caldo aumenterà rapidamente, in particolare nei climi caldi o in caso non ci sia un sistema di ventilazione nel veicolo. Il piano di viaggio dovrà consentire al veicolo di partire dall’allevamento appena finito il carico e le pause nell’itinerario dovranno essere brevi. Lo scarico allo stoccaggio polli dovrà procedere senza ritardi. Qualora ci fossero dei ritardi, sarà necessario fare ricorso a un sistema di ventilazione aggiuntivo. In climi freddi, il carico dovrà essere coperto per proteggerlo dal vento. Sarà opportuno accertarsi frequentemente del benessere degli animali. Consegna Una volta al macello, i camion dovranno parcheggiare al coperto. Qualora ci fossero dei teli, questi saranno rimossi per evitare che riducano la ventilazione. Per garantire il benessere degli animali, è essenziale che il macello abbia un appropriato stoccaggio polli adeguatamente ventilato. Questa zona deve avere luci, ventole e nebulizzatori. Questi ultimi devono essere utilizzati quando la temperatura è molto alta se l’umidità relativa è inferiore al 70%. Nelle giornate più calde è possibile nebulizzare acqua sulle ventole per migliorare l’evaporazione. Durante l’estate è indispensabile verificare che tutti i nebulizzatori e le ventole presenti nello stoccaggio polli siano funzionanti. Punti Chiave • Operare adeguatamente i carica-polli. • Mantenere un buon livello di ventilazione durante il carico meccanico per ridurre lo stress. • Supervisionare attentamente i metodi di carico e manipolazione per minimizzare lesioni agli animali. • Rimuovere o alzare qualsiasi tipo di ostacolo, come mangiatoie o abbeveratoi, prima che l’operazione di carico abbia inizio ed utilizzare divisori nei capannoni per evitare ammucchiamenti. • Diminuire l’intensità luminosa prima del carico per calmare gli animali. • Calcolare quanti animali sistemare per gabbia o modulo tenendo conto del peso corporeo dei soggetti e della temperature ambientale. • Programmare il trasporto e l’arrivo degli animali. • Monitorare continuamente il benessere dei soggetti. 89 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione Lavorazione Una buona produzione di carcasse di alta qualità e resa dipende dal modo in cui sono state integrate le operazioni di allevamento, carico e lavorazione. Un’attenta programmazione e una buona comunicazione tra l’allevamento e il macello consentiranno un’ottima lavorazione. La gestione all’allevamento può influire sui processi di macellazione, spiumatura ed eviscerazione. Per ridurre la contaminazione fecale, le lesioni alle carcasse e i conseguenti scarti sanitari, bisogna curare attentamente i seguenti aspetti: • • • • • • Qualità della lettiera Densità Programma di rimozione mangime Metodi utilizzati per il carico Programmazione del trasporto Stoccaggio Punti Chiave • Portare soggetti puliti al macello. • Mantenere alta la qualità della lettiera, in quanto a spessore e condizione, per minimizzare abrasioni e altri problemi di qualità della carcassa. • Le lesioni da graffi aumentano quando la densità è alta o quando lo spazio per mangiatoie e abbeveratoi è insufficiente, in particolare quando si utilizzano programmi di controllo mangime o luce. • Mantenere alto il livello di benessere dei soggetti al macello. • Ridurre al minimo la durata del trasporto e dell’attesa per minimizzare lo stress e la disidratazione. 90 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione Note 91 MANUALE BROILER ROSS: Gestione prima della Macellazione Note 92 APPENDICI Sezione 7: APPENDICI Pagina Contenuti 95 98 101 102 103 104 106 Appendice 1: Dati di Produzione Appendice 2: Tabelle di Conversione Appendice 3: Calcoli di Efficienza Appendice 4: Sessaggio all’Ala Appendice 5: Classificazione dei Mesi Appendice 6: Risoluzione di Problemi Appendice 7: Ventilazione e Calcoli MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 1. Dati di Produzione La registrazione e l’analisi dei dati sono essenziali nel determinare gli effetti delle modifiche apportate a nutrizione, gestione, ambiente e stato sanitario. L’accuratezza dei dati ha una grandissima importanza per l’efficacia della gestione, per la valutazione dei rischi, per il controllo del sistema e per rispondere tempestivamente ai problemi che possono sorgere. L’analisi e l’interpretazione dei dati di produzione (peso vivo, conversione e mortalità) sono molto importanti per migliorare la performance. E’ fondamentale monitorare anche lo stato igienico e sanitario. Risulta utile definire protocolli operativi standard (SOP – Standard Operating Protocols) per tutti i processi relativi alla gestione dei broiler. Questi devono includere la documentazione delle procedure stabilite, dati, analisi dei dati e sistemi di monitoraggio. Nella pagina successiva sono elencati i dati necessari nella produzione di broiler. 95 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Tabella 20: Dati necessari nella produzione di broiler Evento Registri Commento Accasamento dei pulcini Numero di pulcini Gruppo di origine ed età del gruppo Data e ora di arrivo Qualità dei pulcini Peso vivo, uniformità e numero di animali morti all’arrivo Mortalità Giornaliera Settimanale Cumulativa Registrare per sesso, se possibile Registrare scarti e motivi separatamente Dati delle necroscopie per mortalità eccessiva Una valutazione delle lesioni da coccidiosi darà indicazione sul livello di rischio di campo Medicinali Data Quantità Numero di lotto Secondo indicazioni veterinarie Vaccinazioni Data di vaccinazone Tipo di vaccino Numero di lotto Data di scadenza Registrare ogni reazione vaccinale fuori dalla norma Peso vivo Peso vivo medio settimale Uniformità settimanale (CV%) Misurazioni più frequenti in caso di previsione del peso alla macellazione o di modifiche alla crescita attraverso programmi luce. Mangime Data di consegna Quantità Data di inizio del mangime di sospensione Tipo di mangime Un’accurata misurazione del mangime consumato consente di valutare la conversione e determinare la resa dell’allevamento 96 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Tabella 20 (continuazione): Registri necessari nella produzione di broiler Evento Registri Commento Acqua Consumo giornaliero Riportare il consumo giornaliero su un grafico, preferibilmente per capannone La variazione improvvisa nel consumo di acqua è un indicatore precoce di problemi, in particolare quando si utilizzano serbatoi aperti o bacini di raccolta Rapporto acqua/mangime Qualità dell’acqua Livello di cloro Ambiente Temperatura: • Minima giornaliera • Massima giornaliera • Durante lo svezzamento, 4 a 5 volte al giorno • Lettiera durante lo svezzamento • Temperatura esterna giornaliera Umidità relativa giornaliera Qualità dell’aria Controllare più zone, in particolare l’area dei pulcini Ogni giorno eseguire controlli incrociati dei sistemi automatici con sistemi manuali Se possibile tenere registri del livello di polvere, CO2 e NH3 o, come minimo, registrare il livello di polvere e NH3 Qualità della lettiera Fine ciclo Numero di animali rimossi Ora e data della rimozione Informazioni dal Macello Qualità delle carcasse Ispezione sanitaria Composizione delle carcasse Tipo e percentuale di scarti Pulizia finale Conta batterica totale Ispezione del capannone Registrare l’ora dei controlli giornalieri Dopo la disinfezione, monitorare la presenza di salmonella, stafilococco o E.coli se necessario 97 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 2. Tabelle di conversione Lunghezza 1 metro (m) 1 piede (ft) 1 centimetro (cm) 1 pollice (in) = = = = Superficie 1 metro quadrato (m2) 1 piede quadrato (ft2) = 10,76 piedi quadrati (ft2) = 0,093 metri quadrati (m2) Volume 1 litro (l) 1 gallone imperiale (gal) 1 US gallone (gal US) 1 gallone imperiale (gal) 1 metro cubo (m3) 1 piede cubo (ft3) = = = = = = 0,22 galloni imperiali (gal) o 0,264 US galloni (gal US) 4,54 litri (l) 3,79 litri (l) 1,2 US galloni (gal US) 35,31 piedi cubi (ft3) 0,028 metri cubi (m3) Peso 1 chilogrammo (kg) 1 libbra (lb) 1 grammo (g) 1 oncia (oz) = = = = 2,205 0,454 0,035 28,35 Energia 1 caloria (cal) 1 Joule (J) 1 chilocalorie per chilogrammo (kcal/kg) 1 Megajoule per chilogrammo (MJ/kg) 1 Joule (J) 1 piede-libbra (ft-lb) 1 Joule (J) 1 Unità Termica Britannica (BTU) 1 chilowatt-ora (kW-h) 1 Unità Termica Britannica (BTU) = = = = = = = = = = 4,184 Joules (J) 0,239 calorie (cal) 4,184 Megajoules per chilogrammo (MJ/kg) 108 calorie per libbra (cal/lb) 0,735 piede-libbra (ft-lb) 1,36 Joules (J) 0,00095 Unità Termiche Britanniche (BTU) 1055 Joules (J) 3412,1 Unità Termiche Britanniche (BTU) 0,00029 chilowatt-ora (kW-h) Pressione 1 libbra per pollice quadrato (psi) 1 libbra per pollice quadrato (psi) 1 bar 1 bar 1 Newton per metro quadrato (N/m2) o Pascal (Pa) 98 3,281 piedi (ft) 0,305 metri (m) 0,394 pollici (in) 2,54 centimetri (cm) libbre (lb) chilogrammi (kg) once (oz) grammi (g) 6895 Newton per metro quadrato (N/m2) o Pascal (Pa) 0,06895 bar 14,504 libbre per pollice quadrato (psi) 105 Newton per metro quadrato (N/m2) o Pascal (Pa) = 100 chiloPascal (kPa) = 0,000145 libbre per pollice quadrato (lb/in2) = = = = MANUALE BROILER ROSS: Appendici Densità 1 piede quadrato per soggetto (ft2/soggetto) 10 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) 15 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) 20 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) 1 chilogrammo per metro quadrato (kg/m2) 15 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) 34,2 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) 40 chilogrammi per metro quadrato (kg/m2) = = = = = = = = Temperatura Temperatura (°C) Temperatura (°F) = 5/9 (Temperatura °F - 32) = 32 + 9/5 (Temperatura °C) 10,76 soggetti per metro quadrato (soggetti/m2) 1,08 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto) 0,72 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto) 0,54 piedi quadrati per soggetto (ft2/soggetto) 0,205 libbre per piede quadrato (lb/ft2) 3,08 libbre per piede quadrato (lb/ft2) 7,01 libbre per piede quadrato (lb/ft2) 8,20 libbre per piede quadrato (lb/ft2) Tabella 21: Conversione di Temperatura °C 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 °F 32,0 35,6 39,2 42,8 46,4 50,0 53,6 57,2 60,8 64,4 68,0 °C 22 24 26 28 30 32 34 36 38 40 °F 71,6 75,2 78,8 82,4 86,0 89,6 93,2 96,8 100,4 104,0 Temperatura Operativa La temperatura operativa viene definita come la temperatura minima del capannone più 2/3 della differenza tra la temperatura massima e la temperatura minima del capannone. Si tratta di un valore molto importante quando vi sono oscillazioni significative delle temperature diurne. Esempio: Temperatura minima del capannone 16°C. Temperatura massima del capannone 28°C. Temperatura Operativa = [(28-16) x 2/ ] 3 + 16 = 24°C 99 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Ventilazione 1 piede cubo per minuto (ft3/min) 1 metro cubo per ora (m3/ora) = 1,699 metri cubi per ora (m3/ora = 0,589 piedi cubi per minuto (ft3/min) Isolamento Il valore U descrive la capacità di un materiale di condurre il calore e viene misurato in Watt per chilometro quadrato per grado Centigrado (W/km2/°C) Il valore R misura le proprietà isolanti dei materiali: quanto più alto è il valore R tanto migliore sarà l’isolamento. Questo valore è misurato in km2/W (o ft2/°F/BTU). Isolamento 1 piede quadrato per grado Fahrenheit per Unità Termica Britannica (ft2/°F/BTU) = 0,176 chilometri quadrati per Watt (km2/W) 1 chilometro quadrato per Watt (km2/W) = 5,674 piedi quadrati per grado Fahrenheit per Unità Termica Britannica (ft2/°F/BTU) Luce Luce 1 candela-piede 1 lux = 10,76 lux = 0,093 candele piede La formula specificata di seguito può essere utilizzata per calcolare facilmente la quantità di lampade necessarie in un capannone: Numero di lampade+ = Superficie (m2) x lux massimi necessari Wattaggio per lampada x fattore K NOTA + Questa formula si riferisce a lampade a incandescenza sistemate ad una altezza di due metri sopra il livello degli animali. Le luci a fluorescenza producono da tre a cinque volte la quantità di lux per Watt delle lampade a incandescenza. Il fattore K dipende dal wattaggio, come si elenca di seguito. Tabella 22: Wattaggio e Fattore K 100 Potenza (Watt) Fattore K 15 25 40 60 100 3,8 4,2 4,6 5,0 6,0 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 3. Calcoli di Efficienza Fattore Efficienza Produttiva (PEF)+ Vitalità x Peso vivo x 100 Età in giorni x FCR esempio Età 42 giorni , peso vivo 2.652 g Mortalità 2,80%, FCR 1,75 97,20 x 2,652 x 100 = 351 42 x 1,75 esempio Età 46 giorni, peso vivo 3.006 g Mortalità 3,10%, FCR 1,83 96,90 x 3.006 x 100 = 346 46 x 1,83 NOTE Quanto più alto è il valore ottenuto tanto migliore sarà la performance tecnica. Questo calcolo è notevolmente influenzato dall’incremento di peso giornaliero. Qualora si confrontassero diversi ambienti, le età alla macellazione utilizzate per il confronto dovrebbero essere simili. + Conosciuto anche come Fattore Europeo di Efficienza (EEF) 101 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 4. Sessaggio all’ala In incubatoio, è molto facile identificare maschi e femmine già dal primo giorno di vita, dato che la maggiore parte delle varietà di Broiler Ross è sessabile all’ala. Alle femmine le piume crescono più in fretta che ai maschi. Bisogna osservare il rapporto tra le penne coprenti (strato superiore) e le penne primarie (strato inferiore) che si trovano nella parte esterna dell’ala. Nei maschi, le penne primarie sono della stessa lunghezza o più corte delle penne coprenti, come illustra la figura sottostante. Figura 27: Piume dell’ala in un Broiler Ross maschio Primarie di uguale lunghezza alle penne coprenti Primarie più corte 102 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Nelle femmine, le primarie sono più lunghe delle penne coprenti, come illustrato nella figura sottostante. Figura 28: Piume dell’Ala in un Broiler Ross Femmina Primarie più lunghe Appendice 5. Classificazione dei Mesi Tabella 23: Classificazione dei Mesi rispetto all’Emisfero Nord e all’Emisfero Sud Primavera E. N. E. S. Marzo Settembre Aprile Ottobre Maggio Novembre Estate Autunno E. N. E. S. E. N. E. S. Giugno Dicembre Settembre Marzo Luglio Gennaio Ottobre Aprile Agosto Febbraio Novembre Maggio Inverno E. N. E. S. Dicembre Giugno Gennaio Luglio Febbraio Agosto NOTA E. N. – Emisfero nord E. S. – Emisfero sud 103 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 6. Risoluzione di Problemi Tabella 24: Risoluzione di Problemi Problema Possibili Cause Azione Alta Mortalità Precoce (>1% nella prima settimana) Bassa qualità dei pulcini Controllare le norme operative in incubatoio e l’igiene delle uova Controllare il trasporto dei pulcini Adattare l’altezza delle cappe Necroscopia, consultare il veterinario Misurare il riempimento del gozzo e raggiungere i livelli stabiliti Controllare il livello di ventilazione Controllare la formulazione del mangime Evitare una crescita iniziale eccessiva Controllare la ventilazione in incubatoio Stabilire la causa (post mortem) Consultare il veterinario su medicinali e vaccinazioni Controllare il consumo di acqua Controllare i livelli di calcio, fosforo e vitamina D3 Utilizzare programmi luce per aumentare l’attività degli animali Controllare il mangime starter Disponibilità, qualità fisica e nutritiva Controllare la fornitura d’acqua, disponibilità e qualità Controllare le procedure in incubatoio: igiene delle uova, stoccaggio, condizioni dell’incubazione, tempi di incubazione, tempi e condizioni del trasporto Controllare i profili di temperature e umidità Controllare la durata del giorno Controllare la qualità dell’aria, CO2, polvere, livello minimo di ventilazione Controllare che la stimolazione dell’appetito non sia insufficiente – scarso numero di soggetti con un riempimento del gozzo ottimale Controllare la formulazione e la qualità nutritiva e fisica del mangime Controllare il consumo di mangime e l’accessibilità Sottoalimentazione Programma luce troppo restrittivo Vedi Alta Mortalità Controllare il livello di ventilazione Controllare la densità Controllare la temperatura del capannone Controllare la disponibilità di acqua e mangime Svezzamento inadeguato Malattie Appetito Alta Mortalità (dopo 7 giorni) Malattie metaboliche (ascite, sindrome da morte improvvisa) Malattie infettive Problemi agli arti Scarsa Crescita Iniziale e Uniformità Nutrizione Qualità dei pulcini Condizioni ambientali Appetito Scarsa Crescita Successiva e Uniformità Basso consumo di sostanze nutritive Malattie infettive Condizioni ambientali 104 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Tabella 24 (continuazione): Risoluzione di Problemi Problema Possibili Cause Azione Scarsa Qualità della Lettiera Nutrizione Grassi di bassa qualità nel mangime Eccesso di sale Eccesso di proteine Lettiera poco profonda Materiale inadeguato per la lettiera Tipo e regolazione degli abbeveratoi (perdite) Umidità troppo elevata Densità troppo elevata Ventilazione insufficiente Causa di enterite, consultare il veterinario Vedi Scarsa Crescita Iniziale, Scarsa Crescita Successiva Ambiente Bassa Conversione Malattie infettive Scarsa crescita Alta mortalità (in particolare verso la fine) Spreco di mangime Ambiente Nutrizione Impiumamento Scarso Ambiente Nutrizione Scarti Sanitari Al Macello Ascite Vesciche ed abrasioni (necrosi) Contusioni e fratture Graffi Malattia di Oregon (conosciuta anche come Miopatia Muscolare Profonda o Malattia del Muscolo Verde) Grasso eccessivo Vedi Alta Mortalità Controllare le regolazione delle mangiatoie Consentire ai soggetti di svuotare le mangiatoie due volte al giorno Controllare che la temperatura del capannone non sia troppo bassa Controllare la qualità e formulazione del mangime Controllare che la temperatura del capannone non sia troppo elevata Controllare che il mangime sia equilibrato in quanto a contenuto di metionina e cistina Vedi Alta Mortalità Controllare la densità Controllare la lettiera Aumentare l’attività degli animali (ad esempio attraverso i programmi luce o l’alimentazione) Controllare le procedure di manipolazione durante il carico e la pesatura Troppa luce Controllare l’accesso a mangime e acqua e procedure di carico Soggetti troppo disturbati durante la crescita, ad esempio allo sfoltimento, pesatura, ecc. Distribuzione del mangime inadeguata Controllare l’equilibrio nutritivo della dieta Controllare che la temperature del capannone non sia troppo elevata 105 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Appendice 7. Livelli di Ventilazione e Calcoli Tabella 25: Livelli di Ventilazione (per Animale) per Temperature tra -1 e 16°C Peso Vivo (kg) 0,050 0,100 0,200 0,300 0,400 0,500 0,600 0,700 0,800 0,900 1,000 1,200 1,400 1,600 1,800 2,000 2,200 2,400 2,600 2,800 3,000 3,200 3,400 3,600 3,800 4,000 4,200 4,400 Livello Minimo Livello Massimo di Ventilazione (m3/ora) di Ventilazione (m3/ora) 0,074 0,761 0,125 1,280 0,210 2,153 0,285 2,919 0,353 3,621 0,417 4,281 0,479 4,908 0,537 5,510 0,594 6,090 0,649 6,653 0,702 7,200 0,805 8,255 0,904 9,267 0,999 10,243 1,091 11,189 1,181 12,109 1,268 13,006 1,354 13,883 1,437 14,420 1,520 15,585 1,600 16,412 1,680 17,226 1,758 18,028 1,835 18,817 1,911 19,596 1,986 20,365 2,060 21,124 2,133 21,874 NOTE Per ulteriori spiegazioni, Vedi la Sezione 4, Capannone e Ambiente Il livello minimo di ventilazione è la quantità di aria necessaria per ora per fornire sufficiente ossigeno ai soggetti e mantenere la qualità dell’aria. Il livello massimo di ventilazione per i capannoni ad ambiente controllato in climi temperati è la quantità di aria necessaria all’ora per rimuovere il calore prodotto dagli animali in modo tale che la temperatura interna sia mantenuta a non più di 3°C al di sopra della temperatura esterna. I livelli di ventilazione massima aumenteranno qualora sia utilizzata la perdita convettiva di calore per raffreddare i soggetti, ad esempio nella ventilazione a tunnel. Fonte: Servizio di Consulenza e Sviluppo per l’Agricoltura - UK 106 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole per una Ventilazione Minima Con l’obiettivo di determinare come impostare gli intervalli dei timer delle ventole per ottenere una ventilazione minima, utilizzare il seguente procedimento: Cercare il livello minimo di ventilazione raccomandato nella Tabella 25. Il livello esatto varierà a seconda della razza e del sesso e per ogni capannone specifico. Per informazioni più specifiche, consultare il fabbricante e il Servizio Tecnico Aviagen. I valori specificati nella Tabella 25 si riferiscono a temperature tra -1 e 16°C; per temperature inferiori o superiori, sarà necessario un leggero aumento o diminuzione dei suddetti valori rispettivamente. Calcolare il livello totale di ventilazione richiesto per il capannone (metri cubi totali per ora (cmh) come segue: Ventilazione minima totale = livello minimo x quantità per animale di animali Calcolare la percentuale di tempo di funzionamento delle ventole come segue: Ventilazione minima totale Percentuale di tempo = Capacità totale delle ventole usate Temporizzare coma da risultato. 107 MANUALE BROILER ROSS: Appendici Calcolo per l’Impostazione dei Timer delle Ventole Fase 1: Calcolare il livello totale di ventilazione per il capannone (metri cubi totali per ora (cmh)) Ventilazione minima totale = livello minimo x quantità per animale di animali Esempio: Un capannone con 30.000 broiler che pesano 800 g ai 20 giorni di vita. Il livello minimo di ventilazione è 0,594 cmh per animale (vedi Tabella 25). La ventilazione totale necessaria è 0,594 cmh x 30,000 animali = 17,820 cmh. Fase 2: Calcolare la percentuale di tempo per il funzionamento delle ventole Presumendo una combinazione normale di ventole per una ventilazione minima, cioè tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh l’una, deve essere calcolata la percentuale di tempo durante il quale le ventole devono essere in funzione per raggiungere la ventilazione totale necessaria. Ventilazione minima totale Percentuale di tempo = Capacità totale delle ventole in uso Esempio: Presumendo che ci siano in uso tre ventole di 91 cm con una capacità di 16,978 cmh l’una. Capacità totale = 16,978 cmh x 3 = 50,934 cmh. Percentuale di tempo = 17,820 cmh ÷ 50,934 cmh = 0,35 = 35%. Di conseguenza, le tre ventole di 91 cm dovranno funzionare per il 35% del tempo. Fase 3: Presumendo che si utilizzi un timer con intervalli di cinque minuti, il tempo di funzionamento è calcolato moltiplicando la percentuale di tempo per il ciclo totale di cinque minuti (300 secondi). Esempio: Se si utilizzano tre ventole di 91cm. 35% di cinque minuti (300 secondi) = 1,75 minuti o 105 secondi. Le ventole saranno in funzione per 105 secondi per ogni ciclo di cinque minuti. 108 MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico Indice Analitico abbeveratoi a goccia 15, 17, 19, 21, 36, 37 biosicurezza abbeveratoi, sistemi 14, 15, 17, 19, 33, 34, 35, 36, 37, 48, 70, 71, 86, 89, 90 calcio accasamento caldo, stress da acqua 14, 96 14, 15, 32, 34, 44, 48, 49, 56, 97 31 calore, perdita 56 acqua, durezza, qualità 33 campionamento, per pesa acqua, flusso 35 capannone aperto acqua, livello 36, 48 acqua, nelle feci 56, 86 56, 57 49, 50, 56, 57, 86, 88 calore, incremento 32, 34 35 28, 34 caldo da irraggiamento acqua, contaminazione acqua, misuratori 43, 46, 48, 49 77 58, 67 capannone, ispezione 97 capannone, sistema 55, 57, 106 carbonio, monossido 16, 55 acqua, perdita 32 carcasse, qualità, lesioni, resa acqua, pozzi 33 carico acqua, pressione 35 carico, attrezzatura acqua, rimozione 86 carico, formazione addetti acqua, sistemi 34, 35 acqua/mangime, rapporto alimentazione, area, spazio 34 15, 38, 49, 71, 90 alimentazione, attività 66 alimentazione, sistemi 11, 14, 15, 19, 21, 38, 49, 87, 89 ambiente 14, 17, 49, 55, 97, 105, 106 ambiente controllato 12, 59 ambienti termostaticamente controllati 59, 61 amminoacidi 27, 32 amminoacidi essenziali, ingredienti 31, 32 ammoniaca 16, 32, 55 66, 68, 85, 90 49, 86, 87, 89, 90 86, 89 49 carico, preparazione 87 carrelli carta 87, 88 11, 14, 15, 19, 21, 38, 69 cisterne, acqua 33 clima caldo 31, 37 cloro 28, 33, 45 coccidiostatico 85 competizione alimentare comportamento 38 18, 20, 22, 50, 62, 67 condizioni ambientali, modifiche, controllo contaminazione batterica 16, 50,63, 104 32, 33, 38, 46, 49 anidrida carbonica 16, 55 contaminazione fecale animali morti all’arrivo 48, 49 contaminazione, aria, lettiera, mangime 55, 69, 85 ansimare 56, 57 conversione anticorpi 12, 45 coprenti, penne aria, correnti 16, 17 correnti d’aria, velocità aria, qualità 16, 18, 48, 49, 55, 60 cosce aria, scambio, flusso 13, 16, 58, 60, 62, 63 crescita ascite automatica, alimentazione, pesa, ventilazione azoto, nitrati 55, 66, 104, 105 38, 55, 58 32, 33 benessere 49, 67, 85, 89, 90 benessere, zona di 49, 55, 62, 69, 89 86, 90 29, 38, 105 105 16, 58, 62, 89 66 29, 66, 104 crescita iniziale 29, 104 crescita, gestione 77, 105 CV deboli, pulcini densità densità nutrizionale 78 48 19, 57, 70, 90 29 109 MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico Indice Analitico dermatite plantare 32, 71 insetti, controllo 43 deviazione standard, uniformità del peso vivo 78 diagnosi di malattie 50 isolamento, biosicurezza dimensione, mangime 30 lesioni agli arti disidratazione disinfezione dell’ambiente 14, 17, 48, 85 13, 44, 48 disosso 28, 68 distribuzione normale, uniformità del peso durata, giorno, buio 78 65, 66, 67, 68, 69 isolamento lesioni, carico, macellazione lettiera bagnata enterite 32 luce, carico enzimi 28 luce, lux fasce di peso, distribuzione 90 77, 80 macellazione 101 macello ferro fibre fine ciclo 33, 34 32 85, 97 85, 86, 87, 89 14, 48, 49, 65, 66, 67, 68,69, 100 38, 68 68 lunghezza d’onda 101 86 32, 55, 105 luce, periodo Fattore Europeo di Efficienza 80 69 lumen Fattore di Efficienza Produttiva femmine 17, 35, 58, 65, 70 lettiera, nel gozzo, nello stomaco muscolare lettiera, qualità 56, 57, 63, 64, 89 86, 87, 105 13, 44, 47, 48, 49, 69, 86, 90 lettiera, materiale 27 eviscerazione 43 39, 48, 104 lettiera energia evaporazione, raffreddamento 100 65, 66 77, 87, 89, 97 49, 85, 90 magnesio 33 malattia di Oregon malattie 105 14, 43, 46, 50, 70, 95, 104, 105 malattie metaboliche 49 fitasi 32 malattie micotiche 49 fluorescenza, luce 68 malattie parassitiche 49 fosforo 28, 32 malattie protozoali frumento 30, 86 malattie virali gas gas nocivi genetico, potenziale gozzo, riempimento del gozzo graffi grassi/oli grasso al macello gruppo di origine gruppo, uniformità, variabilità igiene incandescenza, luce incubatoi incubazione indagine su malattie 16, 55, 60 manganese 55 mangiatoie a piatto 11 mangime 15, 48 105 31, 32, 70 49 46, 49 33 11, 21, 38 14, 15, 48, 49, 85, 96 mangime, altezza mangime, consumo, appetito 38 18, 29, 31, 48, 50, 67, 104 mangime, costo 29 12, 15 mangime, distribuzione 39 50, 80 mangime, formulazione 31 48, 95 mangime, igiene 44 mangime, qualità 30 mangime, rimozione 90 105 68 12, 48 12 mangime, spreco 46 mangime, tipo, forma mangime/acqua, rapporto 110 39 11, 29, 30, 31, 38 37 MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico Indice Analitico manipolazione 49, 85, 86 materia organica nell’acqua 33 medicinali 85, 96 microbiologico, esame migrazione, recinti primarie, penne proteine 63 proteine crude 28, 32 pulcini, accasamento mini-drinker 15, 21 pulcini, qualità 105 15 raffreddamenteo moduli 88 rame mono-età 43 refrigerare 12, 14, 50, 88, 96, 104 multi-età 13 nebulizzatori 17, 57, 58, 63, 64, 88, 89 nebulizzazione necrosi nutritive, sostanze, assunzione nutrizione ombelico, non cicatrizzato origine, gruppo di ossei, problemi ossigeno pannelli di raffreddamento parassiti, controllo penne coprenti perdita convettiva di calore perdita di calore sensibile periodo di buio pesatura, frequenza pesatura, manuale, automatica peso vivo 65 48, 90 104 104, 105 48 43, 48 66 55 63, 64, 65 70 102 56, 58 56 65, 66, 67, 68, 69 77 78 77, 79, 96 95 27, 70 32 12 12, 104 pulizia, disinfezione misti, pulcini mortalità 104 produzione, dati, registri 50 minerali miopatia muscolare 12 problemi, risoluzione 43, 45, 48, 97 58, 60, 62 33 17, 50, 62, 65, 88 registri, performance 46, 50, 95 resa 30 residui, nel mangime 29, 86 respirazione 17, 50, 56 riflettori, luce 66 riscaldamento 17 riscaldamento a cappe 17, 18, 20 riserve, acqua 32 roditori, parassiti 43 sale, sodio 32, 57, 70 sanificazione, ambientale 44, 48, 49 scarti al macello 49 scarti sanitari 85, 90, 105 sedimenti, nell’’acqua 34 sessaggio all’ala 102 sesso, gestione, sessi separati 78, 80, 102 sicurezza, biosicurezza 48, 49 sindrome da morte improvvisa sistemi di ventilazione 66, 104 55, 57, 60, 62, 87 smaltimento peso vivo, requisiti 79 sodio peso, perdita 85 solfati pH, acqua 33 sospensione, medicinali nel mangime pigolii 50 spazio, disponibile per animale piombo 33 spiumatura polveri 30, 55, 69 spreco di mangime 44 28, 33 33 29, 85 47, 48, 49, 71 90 105 potassio 28 spreco, mangime 38 pressione 59 stato immunitario 12, 45 111 MANUALE BROILER ROSS: Indice Analitico Indice Analitico stato sanitario 43, 45, 68 stoccaggio, area 13, 86, 89, 90 stress da caldo 31, 50, 56, 57, 89 suolo, area, kg/m2 14, 69, 71 surriscaldamento svezzamento, condizioni 88 ventilazione, livello 59, 61, 106, 107, 108 ventilazione, naturale ventilazione, sistemi a tunnel 57 62, 63, 64 ventilazione, sistemi di transizione 61, 62 vento, lesioni 85, 87 ventole, uso 16, 59, 61, 65, 66, 88, 107, 108 14, 15, 18, 19, 20,21, 22, 48, 104 visitatori 44 temperatura 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 37, 48, 50, 55, 58, 60, 62, 72, 89 vitamine 28 vuoto, ventilazione 59 zinco 33 temperatura corporea 57 temperatura effettiva 62 temperatura, lettiera 14 temperatura, regolazione 55 temperatura, sensori 59, 61 temperatura, svezzamento 14 tempo di fermo 48 tende laterali 58, 59 termostaticamente controllati, ambienti 87 tossine, malattie 49 trasportatori 49 trasporto 12, 13, 44, 85, 87, 88, 90 tuorlo 11, 48 tutto pieno-tutto vuoto 13 Ultra Violetto (UV), radiazione 33 Umidificatori umidità vedi nebulizzatori 14, 15, 16, 22, 48, 55, 57, 58, 63, 65, 69, 70, 72, umidità, nel ambiene 48, 55, 60 umidità, perdita durante l’incubazione uniformità (CV) 48 77, 78, 79 vaccinazione 12, 43, 46, 49, 96 valore R 100 vapore acqueo, evaporazione 55, 63 variabilià, peso corporeo 78, 79 vassoi, mangiatoie veicoli ventilazione ventilazione minima ventilazione, controllo ventilazione, ingressi 112 15, 38 vedi trasporto 16, 17, 49, 50, 55, 56, 57, 88 61 70 59, 60, 62, 63, 64, 66 Pur assicurando che le informazioni presentate in questo manuale sono di massima accuratezza e rilevanza, Aviagen declina ogni responsabilità per le conseguenze derivate dall’uso delle sudette informazioni per la gestione dei capi. Per ulteriori informazioni, contattare il Dipartimento Tecnico o il Servizio Tecnico locale. Newbridge Midlothian, EH28 8SZ Scotland, UK Aviagen Italia Via G. Marconi 14, 27043 – Broni – Pavia Italia t. +44 (0) 131 333 1056 f. +44 (0) 131 333 3296 [email protected] t. 0385 569986 f. 0385 52093 [email protected] www.aviagen.com