Una soluzione è una miscela fisicamente omogenea, cioè un insieme di due o più componenti che costituiscono un’unica fase Caso di soluzione ottenuta da una reazione chimica col solvente Un soluto si scioglie in un solvente liquido se le forze di interazione tra le molecole di soluto e le molecole di solvente sono dello stesso tipo I solventi polari sciolgono soluti polari (sali) I solventi apolari sciolgono soluti apolari Solubilizzazione di un composto ionico ad opera dell’acqua La variazione di energia si chiama DHdissoluzione Alcuni solidi si sciolgono nei liquidi con un processo endotermico altri con un processo esotermico . Nelle borse per freddo istantaneo una busta interna di cristalli di NH4NO3 è contenuta in una borsa di acqua. Quando la busta interna si rompe, il sale si scioglie nell’acqua con assorbimento di calore e la busta si raffredda Nelle borse da caldo istantaneo nella busta interna è contenuto CaCl2 o MgSO4 Solubilità = massima concentrazione di soluto ottenibile a una certa T o concentrazione della soluzione in presenza di un corpo di fondo Solubiltà di un solido in un liquido. La dissoluzione di solidi contenenti ioni a carica elevata (es. AlF3, Cr2O3) è troppo endotermica (elevata Ereticolare) perché tali solidi possano essere molto solubili in acqua. Preparazione di un litro di CuSO4 per diluizione Effetto dell’aumento di temperatura sulla solubilità di alcuni sali SOLUBILITA’ DI GAS Processo diverso da quello dei soluti solidi. La solubilità di un gas in un liquido comporta il passaggio da uno stato di deboli interazioni tra le particelle (gas) a uno stato di interazioni più forti (liquido). Il processo è esotermico. LA SOLUBILITA’ DI UN GAS IN UN LIQUIDO DIPENDE DALLA T E DALLA P. Aumenta all’aumentare della pressione Diminuisce all’aumentare della temperatura Solubilità dell’ossigeno Legge di Henry: la solubilità di un gas a T costante è direttamente proporzionale alla pressione parziale del gas sopra la soluzione S = k Pgas Dove P è la pressione parziale del gas e S la solubilità del gas disciolto nel liquido. TENSIONE DI VAPORE DELLE SOLUZIONI Le soluzioni liquide sono dette ideali quando le pressioni parziali dei costituenti volatili della soluzione sono proporzionali alla loro frazione molare nella miscela liquida secondo la legge di Raoult Pi= χi P°i Pi= pressione parziale della miscela gassosa P°i = tensione di vapore del componente puro Χi = frazione molare della soluzione La pressione parziale di ciascun componente volatile della miscela è minore della tensione di vapore che eserciterebbe allo stato puro ed è tanto minore quanto minore è la sua concentrazione nella miscela liquida Nel caso di una soluzione ideale costituita da due componenti volatili A e B, la pressione totale della miscela gassosa in equilibrio con la soluzione, cioè la tensione di vapore della soluzione è: P = PA + PB P = xAP°A + xBP°B Soluzioni ideali Deviazione positiva della legge di Raoult : la formazione della soluzione è accompagnata da assorbimento di calore Massimo di tensione di vapore e minima T di eb. Deviazione negativa della legge di Raoult : la formazione della soluzione è accompagnata da sviluppo di calore Minimo di tensione di vapore e massima T di eb. P = xA P°A + xB P°B Nel caso in cui B è un soluto non volatile P = xA P°A quindi P < P° Cioè la tensione di vapore della soluzione è sempre minore di quella del solvente puro Legge di Raoult Abbassamento della tensione di vapore Abbassamento crioscopico e innalzamento ebullioscopico di una soluzione ΔTc= iKcm ΔTe=iKem Π = pressione osmotica Effetti dell’osmosi Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle presenti. Nel caso di soluti che si dissociano, le formule vanno moltiplicate per il coefficiente i detto coefficiente di van’t Hoff che rappresenta il numero totale effettivo di particelle presenti in soluzione ΔTc = i Kcm ΔTe = i Kem Π = i CRT Per gli elettroliti parzialmente dissociati i = 1 + α (ν – 1) dove α è il grado di dissociazione e ν è il numero di particelle