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Vanda Lanzafame
funzionario Ufficio II
Direzione Generale per l’Università
Convegno su “Il ruolo delle Professioni Sanitarie nel processo
di riforma”
Roma, 11 marzo 2011-I.F.O.
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La formazione universitaria degli operatori socio sanitari risale alla
legge 341/90 (istituzione dei Diplomi Universitari) ed al D.Lgs
n.502/92
* Regolamento
3 novembre 1999, n. 509 – autonomia universitaria:
emanato in applicazione della Legge 127/97, che detta le disposizioni sui
criteri generali per l’ordinamento degli studi universitari, determina la
tipologia dei titoli di studio rilasciati dall’Università; attribuisce agli atenei,
ai fini della realizzazione della piena autonomia didattica e con
l’osservanza delle procedure previste dalla legge e dagli statuti degli
atenei, il potere di emanare gli ordinamenti didattici dei propri corsi
* Regolamento 22 ottobre 2004, n. 270: modifica alcune norme del DM 509:
una nuova caratterizzazione del corso di laurea triennale, la nuova
denominazione di laurea magistrale della precedente specialistica, la
revisione delle classi, maggiore flessibilità e autonomia delle università
nella definizione dei contenuti curriculari.
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Obiettivi della riforma:
*Migliorare efficacia, qualità e coerenza dei
percorsi di laurea e di laurea magistrale;
*Correggere le criticità registrate durante la
prima applicazione della riforma;
*Favorire l’effettiva mobilità degli studenti;
*Innescare una diversa “competizione” tra
Atenei, fondata sulla qualità, da valutare e
incentivare.
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* In
data 19.2.2009 sono stati firmati i decreti ministeriali sulle
classi di laurea e di laurea magistrale dell’ area
sanitaria(pubblicati in GU rispettivamente il 25.5 e il 28.5.2009),
che adeguano anche i suddetti corsi di studio al dettato del DM
270/2004 .
* Per l’ adeguamento da parte degli Atenei il CUN ha dato
indicazioni con la mozione in data 21.7.2009, concordata anche
con il Ministero della Salute, e trasmessa con nota ai Rettori
prot.3056 del 27.7.2009, in base alla quale si potevano presentare
le proposte sia per l’ a.a. 2010/2011 che per l’ a.a. 2011/2012.
* Restano da trasformare 546 lauree sanitarie da gennaio a giugno
2011.
* Lo scorso a.a. sono state trasformate solo le lauree di due Atenei.
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* I corsi di laurea e laurea magistrale delle
professioni sanitarie nel Lazio sono circa 120,
dislocati in maggioranza a Roma, o sedi
limitrofe, sulla base dei rispettivi protocolli
d’intesa tra le varie Università (Roma La
Sapienza, Roma Tor Vergata, Cattolica Sacro
Cuore e Campus Bio medico)e la Regione
* L’attuale programmazione triennale per il
sistema universitario 2010/2012 vieta nuove
istituzioni e invita gli Atenei ad una operazione
di accorpamento dei corsi con pochi studenti
per motivi di economicità ( DM 50 del
23.12.2010)
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*i corsi afferiscono alla Facoltà di Medicina e chirurgia;
*si svolgono c/o le Aziende ospedaliere e ospedaliero-
universitarie, negli IRCCS e nelle strutture accreditate
convenzionate;
*utilizzano una docenza di norma affidata al personale
del ruolo sanitario;
*assicurano agli studenti una formazione di elevato
contenuto pratico per almeno il 50% dell’impegno orario
riservato allo studio personale;
*Il titolo di studio rilasciato (laurea) ha valore abilitante.
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* DM 270/2004 – art. 9, commi 2 e 3:
* “...le università attivano i corsi di studio
nel rispetto dei requisiti strutturali,
organizzativi e di qualificazione dei docenti dei corsi determinati con decreto del
Ministro nell'osservanza degli obiettivi e dei criteri della programmazione del sistema
universitario...
... L'attivazione dei corsi di studio ...é subordinata all'inserimento degli stessi nella
banca dati dell'offerta formativa del Ministero, sulla base di criteri stabiliti con
apposito decreto ministeriale”
* DM 27 gennaio 2005 n. 15, modificato dal DM 23 marzo 2006 n. 203 e dal
DM 252/2006: concernente il possesso dei requisiti minimi per
l’attivazione dei corsi di studio.
* Nota n.160 del 4.9.2009: introduzione nuove regole per verifica possesso
requisiti necessari.
* DM 22 settembre 2010 n.17: recepisce le innovazioni della nota n.160, ma
per le lauree sanitarie rimanda al DM 15/2005 in attesa di appositi requisiti
( ANVUR –Osservatorio)-art.12, comma 3.
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*Individuazione delle risorse di docenza per:
- i corsi attivati dagli Atenei non statali;
- i corsi afferenti ad aree ove sono richieste
professionalità extrauniversitarie (traduzione e
interpretazione, servizio sociale, restauro);
- i corsi per la formazione dei profili sociosanitari;
*L’impatto per la riduzione degli esami di profitto (20 per
il I livello e 12 per il II e dei CFU minimi per ogni
insegnamento);
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L’ art.10 del decreto delle lauree sanitarie prevede la ricostituzione di tale organismo
(esistito presso il MUR dal 2002 al 2006 ) che:
* Formula proposte ed esprime pareri per la definizione di:
- requisiti di idoneità organizzativi, strutturali e tecnologici ai fini dell’accreditamento delle
strutture didattiche universitarie e ospedaliere;
- criteri e modalità per assicurare la qualità della formazione.
Il decreto interministeriale MIUR- Salute 30.12.2010 presenta la seguente composizione:
-1 rappresentante della CRUI;
- 2 esperti o funzionari del MIUR e 2 del Min. Salute;
- 2 rappresentanti della Conferenza dei Presidenti dei corsi di laurea dell’ area sanitaria;
- 1 professore universitario in rappresentanza del CUN;
- 1 esperto in rappresentanza delle Regioni, designato dalla Conferenza delle Regioni e delle
Province autonome.
* Ai lavori dell’Osservatorio è prevista la partecipazione di :
- rappresentanti degli Ordini, dei Collegi e delle Associazioni professionali;
- studenti iscritti ai corsi di laurea.
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Con Decreto Direttoriale MIUR-Salute verrà integrata
la composizione con tutte le rappresentanze
* Si ringraziano la FITELAB , la Regione Lazio ed
il CoNAPS per aver organizzato questo
importante Convegno, che ha certamente
fornito spunti di riflessione a tutte le
componenti interessate.
* Si ringraziano tutti i presenti per la cortese
attenzione.
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La formazione dei professionisti sanitari nel territorio – Vanda