Sabato 26 novembre 2011 ore 21,00 CARMEN GEOGES BIZET regia di MARIO RICCARDO MIGLIARA opera lirica di di Milano Presentano regia e ideazione scenica Mario Riccardo Migliara ORCHESTRA FILARMONICA DI MILANO realizzazione scenografia, attrezzeria e costumi arti di scena CORALE LIRICA AMBROSIANA teatro dell’opera di milano [email protected] ORCHESTRA FILARMONICA DI MILANO PRODUZIONE TEATRO DELL’OPERA DI MILANO 10 La Carmen, il capolavoro di Georges Bizet, tratto da una commedia di Prosper Mérimé è considerata opera nazionale francese, simile all’Aida in Italia, è una storia d’amore e morte, che tocca i vertici più alti della drammaticità. L’opera, in quattro atti, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévyè tratta da una novella di Prosper Mérimée (1845), ed il compositore collaborò alla stesura del libretto, rielaborando e modificando la trama. Della Carmen esistono diverse edizioni, che variano soprattutto nelle parti di recitativo e del duello fra José ed Escamillo. Anche se oggi la Carmen è considerata una delle più belle Opere Liriche, alla su prima non piacque agli spettatori ed alla critica: Il lavoro era troppo carico di intensità drammatica per piacere al pubblico dell'epoca; l’intreccio della storia venne giudicato immorale, per la presenza di zingari, contrabbandieri e fuorilegge e con un finale sanguinoso da cronaca nera. Anche la musica non fu gradita agli amanti della tradizione, perché giudicata dai critici, troppo “wagneriana". La storia è la semplice storia di un amore che nasce, cresce e muore in cuori ardenti ed impetuosi. Carmen, è un personaggio complesso: è civettuola e seducente nella voluttuosa habanera del primo atto (l’amour est un oiseau rebelle), funerea (nell’Aria delle Carte), fatale e spavalda, come un’eroina delle tragedie classiche, nell’epilogo finale quando sembra offrirsi al coltello di José. La storia già di per sé è bellissima, con la musica di Bizet, ricca di colore nei motivi pittoreschi e folcloristici, nelle danze popolari e nelle canzoni, piena di impeto, di ardore, di contrasto fra i festosi motivi zingareschi e l’incalzare drammatico dell’azione, diventa un vero capolavoro, trascinante ed avvincente. 11