Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori
d e l C o m u n e d i T o r t o n a – costituito nel 1982
“FABRIZIO
BONADEO”
– via Ammiraglio Mirabello, 3 – 15057 TORTONA (AL) - Tel. 335403679
Codice Fiscale: 94002380064
SOCIO FONDATORE U. N. C. A. L. M.
[email protected] – Facebook/CRAL Comune di Tortona – www.comune.tortona.al.it
Speciale CARMEN*
Opera lirica in quattro atti di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy ispirato alla novella
omonima di Prosper Mérimée
Direttore
Philippe Auguin
Regia-Scene-Luci
Davide Livermore
Costumi
Gianluca Falaschi
Assistente alla regia
Davide Battistelli
Assistente ai costumi
Gian Maria Sposito
Allestimento
Teatro Carlo Felice
Orchestra e Coro
Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro
Pablo Assante
Coro di voci bianche
Teatro Carlo Felice
Maestro del coro di voci bianche
Gino Tanasini
PERSONAGGI
INTERPRETI
Carmen
Sonia Ganassi
Don José
Francesco Meli
Escamillo
Mattia Olivieri
Moralès
Ricardo Crampton
Zuniga
John Paul Huckle
Micaëla
Serena Gamberoni
Frasquita
Daria Kovalenko
Mercédès
Marina Ogii
Dancaïre
Roberto Maietta
Remendado
Manuel Pierattelli
Coro di Voci Bianche
Baldini Giovanna - Benenati Ilaria - Benvenuto Silvia - Bianchi Thomas Bogdanovic Filippo -Canepa Francesco - Carbone Sebastiano Caruso Elena -Cignarale Beatrice - Di Stefano Emilia - Farag Emilia Ferrario Giovanni - Gentile Chiara - Grimaldi Elisabetta - Guano
Camilla - Manfreddo Francesca -Marasco Carola - Migliardi Alice Musso Arianna - Napoli Veronica - Nellino Andrea - Roggero Anastasia
- Saleh Mariam - Stolfo Irene -Roggero Anastasia - Tenti Gaia - Tognoni
Carola - Tortorelli Maria - Vanacore Laura - Visconti Clara
1° ATTO
INTERVALLO
50 min. c.a.
25 min. c.a.
2° ATTO
INTERVALLO
3° ATTO/4° ATTO
Durata complessiva: 3 ore e 20 min. c.a.
La durata è indicativa
40 min. c.a.
25 min. c.a.
60 min. c.a.
Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori
d e l C o m u n e d i T o r t o n a – costituito nel 1982
“FABRIZIO
BONADEO”
– via Ammiraglio Mirabello, 3 – 15057 TORTONA (AL) - Tel. 335403679
Codice Fiscale: 94002380064
SOCIO FONDATORE U. N. C. A. L. M.
[email protected] – Facebook/CRAL Comune di Tortona – www.comune.tortona.al.it
Il pubblico dell’Opéra-Comique di Parigi, il 3 marzo 1875, prese una delle più clamorose cantonate
nella storia dell’opera lirica: non capì che Carmen era un capolavoro senza precedenti e la fischiò.
La sala fu scioccata dalla passionalità e dalla violenza della vicenda (che l’esperta coppia di
librettisti Halévy e Mehilac aveva ricavato dall’omonima novella di Mérimée) e si spaventò davanti
all’incontenibilità del carattere di Carmen, archetipo della futura femme fatale teatrale e
cinematografica. Il contesto in cui si muovono i protagonisti non aiutò: per la prima volta si
ascoltavano arie, duetti, quartetti, cori cantati da zingari, ladri, sigaraie, toreri e contrabbandieri;
un universo sociale emarginato e di malaffare che non sembrò degno di calcare un palcoscenico
operistico. Carmen fu un vero scandalo, insomma, che riempì la sala per quarantacinque repliche
consecutive solo perché l’avversione generale si mescolò ad una curiosità morbosa.
Di lì a pochi mesi, però, compositori noti per i loro giudizi tranchant sulla musica altrui come Brahms
e Wagner, filosofi senza peli sulla lingua come Nietzsche, si schierarono pubblicamente dalla parte
del compositore, Georges Bizet, morto appena trentasettenne quattro mesi dopo il fiasco parigino.
E tutti, allora, si accorsero in ritardo che Carmen svecchiava come nessun altro titolo la concezione
tradizionale dell’opera lirica; e non tanto perché la musica di Bizet era riuscita a tradurre alla
perfezione nella lingua musicale francese le sonorità di quella spagnola, quanto per la vitalità e la
sensualità popolaresche che, finalmente, non venivano più messe al bando dalla musica colta. La
partitura di Carmen è scritta con la consapevolezza e il controllo di un giovane maestro della
melodia, dell’armonia e della strumentazione, che aveva studiato al Conservatorio di Parigi con
Gounod e aveva vinto il più prestigioso concorso accademico musicale francese, il “Prix de
Rome”. Ma al tempo stesso è senza freni e disinibita, figlia di un musicista con gli occhi rivolti alla
vita e non solo alla scuola. E oggi, non soltanto Carmen è una delle opere più rappresentate al
mondo, ma, come Traviata o Don Giovanni, è quasi il sinonimo stesso del teatro in musica.
Il Carlo Felice ripropone Carmen nella regia di Davide Livermore, che ha spostato la storia ai giorni
della rivoluzione cubana: una scelta controcorrente, ma motivata dall’aver individuato un
equivalente novecentesco dell’atmosfera conflittuale già presente nella trama originale.
* allegato alla newsletter n. 9 del 5 maggio 2015
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Speciale CARMEN - Comune di Tortona