Editoriale
Il popolo ticinese
boccia
la meritocrazia!
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD
Il 28 novembre il popolo ticinese ha bocciato con il 54% di NO
la legge stipendi cantonale, sottoposta in votazione a seguito
del nostro referendum: un referendum sostenuto dal Partito
socialista, dagli altri partiti della sinistra e da altri sindacati,
associazioni e commissioni del
personale. È una bella vittoria
per tutto il Sindacato VPOD,
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numero 11-12, venerdì 10 dicembre 2010
La redazione
vi augura
Buon Natale
e felice
Anno Nuovo!
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
NO a QUESTA riforma
inaccettabile
della Cassa pensioni
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD
Dopo il successo della manifestazione del 17 novembre
davanti al Governo e dopo la
vittoria popolare del 28 novembre contro la meritocrazia il
Continua a pagina 2
NO a QUESTA riforma inaccettabile della Cassa pensioni
Editoriale
Continua dalla prima
Continua dalla prima
che si è profilato con coraggio e con
determinazione contro questa legge,
e per tutti i dipendenti pubblici e
parapubblici. Una vittoria che ha
un’eco positiva anche per il lavoro
sindacale negli altri Cantoni.
La legge bocciata adattava al sistema
salariale pubblico la meritocrazia e i
bonus salariali in voga nel settore privato a partire dagli anni ’80, i quali
hanno causato e causano molti danni
e situazioni di malessere sui posti di
lavoro. La legge non considerava
minimamente i grossi problemi registrati dalla meritocrazia negli altri
cantoni: aumenti salariali che finiscono soprattutto nelle tasche degli
alti dirigenti, forti disparità di trattamento nella distribuzione degli
aumenti tra i vari Dipartimenti, penalizzazione delle donne, accentuazione dei favoritismi e del clientelismo.
Inoltre il nuovo articolo 7a della legge
stipendi avrebbe permesso al
Governo di distribuire “gratificazioni
straordinarie” senza alcun limite
superiore (anche agli alti funzionari
dirigenti, che sarebbero stati inseriti
nelle nuove superclassi salariali tra i
165’000 e i 225’000 Fr).
Il Sindacato VPOD auspica ora che
Governo e Parlamento definiscano
strumenti di motivazione moderni ed
efficaci: colloqui regolari con il personale, formazione continua, interventi
puntuali in caso di problemi sul posto
di lavoro. Chiediamo di elaborare una
riforma della LORD/Legge stipendi
senza la meritocrazia, di varare l’attesa revisione delle classificazioni e di
procedere a una riforma equilibrata
della Cassa pensioni dello Stato.
Questo per assicurare vera dignità e
professionalità ai dipendenti del servizio pubblico e parapubblico.
Il Governo ticinese e in particolare la
direttrice del Dipartimento finanze
ed economia dovranno comunque
reimparare ad allacciare un dialogo
autentico e costruttivo con le organizzazioni del personale. Altrimenti
troveranno sulla loro strada l’opposizione del Sindacato VPOD.
i diritti del lavoro
Sindacato VPOD continua la lotta contro
QUESTA revisione della legge sulla Cassa
pensione dei dipendenti del Cantone
Ticino. Sono in corso varie azioni di raccolta firme e di informazione dei dipendenti sui posti di lavoro. L’opposizione
dalla base sta crescendo.
Ribadiamo che l’obiettivo dell’on. Laura
Sadis di una ricapitalizzazione della
Cassa al 100% è sproporzionato alle forze del Cantone e va oltre all’obiettivo della legge federale, che impone una ricapitalizzazione sino all’80% per le casse
garantite dallo Stato. Questo obiettivo
eccessivo determina costi sociali e finanziari enormi per i datori di lavoro e i
dipendenti.
Il cambiamento della Cassa pensioni
dello Stato dal primato delle prestazioni
a quello dei contributi sarà penalizzante
per i lavoratori: esso significa che i rischi
dell’andamento degli investimenti della
Cassa pensioni andranno totalmente a
carico degli assicurati, mentre oggi vengono ripartiti in modo equo tra datore di
lavoro e assicurati.
Il nuovo modello pensionistico ticinese
basato sul primato dei contributi, pur
essendo superiore al minimo di legge
federale (molto basso!), appare in netto
ritardo rispetto alla Confederazione. Il
nuovo piano pensionistico della durata
di 45 anni è penalizzante per la grande
maggioranza dei dipendenti e dei
docenti, che entrano nella Cassa pensioni dopo l’età dei 20 anni: per loro sarà
impossibile giungere al massimo della
pensione, dato che occorreranno 45 anni
di assicurazione ininterrotti tra 20 e 65
2
anni per arrivare al massimo della pensione! Per loro il pensionamento anticipato diverrà proibitivo, per cui dovranno
lavorare fino a 65 anni, anche nelle professioni più difficili e usuranti!
Per decenni ci è stato ripetuto che in
Ticino i docenti e gli impiegati cantonali
avevano sì i salari più bassi del Paese, ma
che in compenso godevano di prestazioni pensionistiche d’avanguardia. Ora si
vuole eliminare anche l’unico vantaggio
di cui disponevamo. Dato che le prestazioni post-lavorative sono parte integrante delle condizioni contrattuali,
questo equivale a diminuire ulteriormente l’attrattiva delle nostre professioni.
Forti contrarietà sorgono pure dal congelamento del salario assicurato per i
dipendenti oltre i 50 anni nel 2012 e per il
fatto che il carovita sulle pensioni nei
prossimi anni non sarà più versato, per
cui il taglio reale delle pensioni nella vita
di un assicurato potrà arrivare a ca. il
30%!
Il Sindacato VPOD chiede al Consiglio di
Stato di rivedere gli aspetti più penalizzanti contenuti nella revisione della
Cassa pensioni: il blocco del carovita sulle rendite (la mancanza di una garanzia
dello Stato in merito ad una resa minima
nel tempo del capitale degli assicurati) e
insiste per l’allestimento di un nuovo
piano assicurativo che sia migliore.
Contemporaneamente chiede l’apertura di trattative con il Governo per ottenere degli aumenti salariali, che contribuiscano a ridurre il divario salariale tra
il Ticino e il resto della Svizzera.
Sommario
Sempre più superricchi in Svizzera
L’iniziativa socialista per
imposte eque, al di là dell’esito della votazione, ha
scatenato da parte degli
avversari della proposta
una campagna demagogica e affastellata di molte mezze verità e
tante falsità.
di Werner Carobbio, presidente pensionati VPOD
Questa iniziativa ha anche dimostrato
quali sono gli interessi che i partiti di
centro destra - liberali radicali svizzeri in
testa, per non parlare qui in Ticino dei
vari Gobbi, Pinoja, Simoneschi Cortesi,
Jelmini, Pelli e confraternita – difendono.
Non certo quelli della maggioranza della
popolazione. Piuttosto quelli di una
ristrettissima minoranza di superricchi, i
quali dietro il paravento dell’autonomia
fiscale dei cantoni si vogliono a tutti costi
garantire il privilegio di pagare meno
imposte possibili. E ciò in barba al principio costituzionale che ognuno dovrebbe pagare i tributi all’ente pubblico
secondo la propria capacità economica.
Che si tratti di una ristrettissima minoranza in continua crescita nonostante la
crisi lo ha messo a nudo una ricerca del
sociologo Ueli Mäder, la quale mette in
evidenza tutta una serie di dati significativi ma di cui non si è certo parlato molto
sui mass media cantonali.
Infatti, mentre solo lo 0,011 per cento
della popolazione mondiale vive in
Svizzera, accogliamo però l’1,5% dei
patrimoni privati: 2’200 miliardi di dollari. E questo senza contare i 2’000 miliardi
di dollari di averi esteri gestiti dalle banche elvetiche. Come se ciò non bastasse,
sul migliaio di miliardari esistenti sul
globo un centinaio vive in Svizzera: siamo quindi il paese con la terza maggiore
densità di milionari al mondo dopo
Hong Kong e Singapore. Dato ancora più
significativo, il 3% della popolazione
possiede quanto il 97% della stessa. Ma
le provocazioni non finiscono qui: in 20
anni il patrimonio delle 300 persone più
ricche è passato da 86 miliardi a 449 e la
metà di loro ha ereditato la ricchezza,
vale a dire l’ha avuta senza lavorare troppo e approfittando della concorrenza
fiscale fra cantoni.
Cifre significative quelle messe in evidenza dalla ricerca del prof. Mäder, che
provano quanto iniquo sia un sistema
fiscale che permette di pagare meno
imposte possibili dietro il paravento della concorrenza fiscale fra cantoni. Questi
dati smentiscono chiaramente le argomentazioni di chi glorifica tale sistema.
Anche a destra c’è chi durante la campagna sull’iniziativa socialista ha ammesso
che un sistema tanto iniquo va corretto
tenga conto di quanto messo in evidenza
dalla ricerca citata. Cittadine e cittadini
dovrebbero ormai aver capito quali interessi difendono i partiti di centro destra e
la schiera di parlamentari federali borghesi ticinesi.
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Curatori e diritto di famiglia
Città di Locarno
Assemblea pensionati
Azienda cantonale rifiuti
Rivendicazioni per i docenti
Rinnovo contratto EOC
Casa anziani Biasca
SACD commerciali
Intervista Armida Bianchetto
Istituzioni sociali
Anziani e qualità di vita
Congedo parentale
Violenza contro le donne
Privatizzazione dell’acqua
Corsi di formazione
Offerte di lavoro
Appuntamenti sindacali
Cassa malati
Adesione VPOD
In breve
Votazioni federali:
una doppia sconfitta per i lavoratori
I risultati delle votazioni federali del 28
novembre rappresentano una doppia
sconfitta per i lavoratori svizzeri.
L’accettazione dell’iniziativa UDC introduce la doppia pena contro gli stranieri,
contraria ai diritti fondamentali garantiti
dalla Costituzione e la Carta europea dei
diritti umani e favorisce una politica di
divisione dei lavoratori. Il rifiuto dell’iniziativa “Per imposte eque” permetterà
inoltre di mantenere i privilegi fiscali per i
“superricchi”, in nome del fantomatico
federalismo fiscale. Usciti vincenti,
padronato e UDC stanno già preparando
nuovi progetti contro gli immigrati e per
smantellare lo Stato sociale. Per contrastarli prepariamoci a rinforzare la nostra
lotta!
Bilancio intermedio sulle
negoziazioni salariali
SUL FILO DEL TEMPO - MORIRE
Casa Croci, Mendrisio
Fino al 18 dicembre 2010
Orari: me-gio-ve 14.00-17.00; sa–do 14.00-18.00
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In un bilancio intermedio delle negoziazioni salariali in corso per il 2011, i
Sindacati dell’Unione sindacale svizzera
(USS) dichiarano che la maggior parte
degli aumenti ottenuti corrispondono
alle rivendicazioni sindacali formulate,
che si situano fra il 2 e il 3%. Va però sottolineato che gli aumenti sono inferiori nel
settore pubblico, a causa dei programmi
di austerità messi in atto. Daniel Lampart,
economista USS, stima che il divario fra i
salari del settore pubblico e quelli dell’economia privata accentuerà ancora di
più i problemi di reclutamento a cui sono
confrontati i poteri pubblici (penuria di
insegnanti e di personale sanitario).
i diritti del lavoro
Il ruolo dei curatori nel diritto di famiglia
Ha avuto luogo lo scorso
11 novembre la seconda
serata del ciclo di conferenze sul tema “minorenni
e famiglie” organizzata
dal gruppo operatori CTR
del Sindacato VPOD. Il relatore avv.
Pedrotti (pretore presso la pretura
Lugano 6) ha illustrato ai partecipanti
la procedura del diritto di famiglia in
materia di affido in caso di separazione
e il ruolo del curatore in tale ambito.
di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD
Autorità coinvolte e procedura
in caso di separazione
Le autorità che agiscono in caso di separazione di una coppia con figli minorenni sono la commissione tutoria regionale
come autorità amministrativa e la pretura come autorità giudiziaria. Per i casi
più “problematici” vi può essere pure il
coinvolgimento della magistratura dei
minorenni e/o la magistratura penale.
Da un punto di vista giudiziario la procedura di separazione di una coppia è
regolata dal codice civile e vede il coinvolgimento di varie figure. Il pretore,
come magistrato competente in materia,
è chiamato a pronunciarsi al termine di
un procedimento nel corso del quale,
dopo aver preso atto della volontà delle
parti (istanza) di separarsi. Il magistrato
avvia una fase di accertamento nel corso
della quale raccoglie tutti gli elementi
atti a formulare la sua sentenza. Durante
la fase di accertamento è applicato il
cosiddetto “principio inquisitorio illimitato”, attraverso il quale il magistrato può
utilizzare ogni mezzo disponibile per
accertare quale sia la decisione migliore,
tenendo conto dell’interesse prevalente
dei minorenni coinvolti. La procedura
può subire accelerazioni o arresti per
cause che sopraggiungano a cambiare la
posizione dei ricorrenti o il contesto della coppia o di uno dei membri della famiglia. In questo caso la procedura dà al
pretore la possibilità di cambiare il suo
giudizio e di restare in sintonia coi “tempi” affettivo-relazionali dei ricorrenti.
Nel corso del procedimento inoltre il
magistrato deve tener conto dei pregiudizi culturali e di altre “contaminazioni”
(es. quasi sempre è normale che i figli
siano affidati alle madri) e deve essere in
grado di giudicare a prescindere da questi condizionamenti.
i diritti del lavoro
I diversi mandati del curatore
Il curatore educativo deve essere in grado, nell’interesse del minore rappresentato, di gestire le richieste dei genitori, di
fissare i limiti dei ruoli, degli aspetti
negoziabili e di quelli non negoziabili e
di stabilire e gestire i criteri per instaurare una “sana collaborazione” tra le parti,
senza lasciarsi coinvolgere nei conflitti di
coppia. Il ruolo principale del curatore
educativo è insomma quello di favorire,
attraverso la mediazione, la maggior
autonomia relazionale dei soggetti coinvolti, sempre nell’interesse dei figli.
Inoltre esso deve essere in grado di gestire la conflittualità soprattutto nell’ambito del diritto di visita del genitore non
affidatario, cercando sempre di non farsi
coinvolgere nelle diatribe della coppia.
Non da ultimo può diventare una grossa
risorsa per la famiglia. Non tutte le separazioni infatti sono conflittuali, e in quei
casi il curatore si trova ad operare in un
clima più rilassato, con dei genitori che
collaborano e soprattutto che riconoscono nella persona del curatore un valido
aiuto nell’educazione del minore. Il ruolo del curatore amministrativo concerne invece la tutela economica dei minori
affidatigli, la cura che essi ricevano
quanto spetta loro e la rappresentanza
dei loro diritti nei confronti dei parenti e
dell’autorità. Infine, la curatela di rappresentanza viene perlopiù utilizzata
quando bisogna rappresentare il minorenne nel gestire il suo patrimonio.
Siccome non sempre i ruoli del curatore
sono così nitidamente distinti, è necessaria da parte sua una grande capacità di
lettura del contesto e di adattamento allo
stesso.
Collina d’Oro e i picchetti non indennizzati
Sembrerebbe che gli operai che lavorano per il comune di Collina d’Oro, uno dei
più ricchi del Cantone se non della Svizzera, devono portarsi a casa quotidianamente (compresi il sabato e la domenica) il telefono del datore di lavoro. Essi
svolgono un servizio di picchetto che di fatto non viene indennizzato, nonostante il Regolamento organico dei dipendenti comunale lo preveda (ROD). In poche
parole gli operai, oltre che lavorare gratuitamente per il Comune, non possono
allontanarsi dal loro domicilio perché devono intervenire in caso d’urgenza. Una
situazione incresciosa che ha portato il Sindacato VPOD a chiedere al Municipio
di porre fine a questa situazione e di procedere immediatamente al versamento
delle indennità di picchetto.
Nuovo ROD al Comune di Stabio
Come annunciato nei mesi scorsi, la commissione interna del personale del
comune di Stabio e i Sindacati VPOD e OCST hanno organizzato alcuni incontri
per esaminare il testo del nuovo Regolamento organico dei dipendenti (ROD) del
Comune e per formulare le loro osservazioni. A fine novembre il testo del nuovo
ROD è stato quindi inoltrato al Municipio, corredato dalle note di osservazione e
da una richiesta di chiarimenti su alcuni punti. Si è inoltre chiesto ai municipali
di voler predisporre un incontro tra le parti per discutere delle osservazioni formulate e per richiedere di approvare l’ordinanza sul funzionamento della commissione interna, pronta ormai dallo scorso anno ed in attesa di ratifica.
Revisione del ROD a Balerna
I sindacati VPOD e OCST hanno incontrato il 12 novembre scorso un rappresentante del Municipio di Balerna ed il segretario comunale per discutere in merito alle osservazioni formulate al nuovo Regolamento organico dei dipendenti
(ROD) del Comune nel corso del precedente colloquio tra le parti. Preso atto
della buona volontà del Municipio, pur in quadro finanziario non florido, la
parte sindacale ha visto accolte solo in minima parte le proprie richieste. Al termine dell’incontro le parti hanno reciprocamente concordato di organizzare
un’assemblea congiunta del personale in cui illustrare i contenuti e le modifiche
apportate al nuovo ROD.
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La fine del tunnel per i dipendenti di Locarno
Il 9 novembre 2010 i sindacati e i rappresentanti della
commissione del personale
si sono incontrati con il
Municipio di Locarno per
ridiscutere l’accordo salariale 2009-2012. Dal profilo finanziario
l’anno che sta per concludersi è iniziato
bene per la Città ed è proseguito ancora
meglio. Si intravvede la luce al termine di
un tunnel decennale.
di Rodolfo Huber, presidente della Commissione
del personale di Locarno
In ottobre i dipendenti comunali interessati dal risanamento previsto dall’accordo 2009/2012 hanno ottenuto la restituzione dell’importo trattenuto in precedenza come contributo di risanamento.
Restano acquisiti i tre giorni supplementari di vacanza, concordati al momento
della revisione dell’accordo 2009/2012. A
coloro cui è stato trattenuto un contribu-
to di risanamento negli anni 2005-2008
verrà inoltre versato nel salario di dicembre un contributo una tantum commisurato al grado d’occupazione (Fr. 1'500.lordi con un’occupazione al 100%).
A partire dal 2011 non verranno più
applicate le misure di contenimento
salariale: carovita, scatti d’anzianità e
promozioni saranno applicati normalmente e non vi saranno più giorni supplementari di vacanza. Nel 2011-2012,
dopo analisi della situazione finanziaria,
il Municipio è disposto a discutere con i
rappresentanti dei dipendenti eventuali
aumenti reali degli stipendi. Le incognite
principali sono legate agli effetti dei progetti di fusione comunale.
Resta infine aperto ancora un importante cantiere: a breve termine il consiglio
d’amministrazione dell’Istituto di previdenza (cassa pensioni) dovrà presentare
un progetto di risanamento. È chiaro fin
d’ora che se si vorrà bloccare il degrado
saranno necessarie misure incisive.
Come mostrano i risanamenti progettati
da altri enti, il contributo del datore di
lavoro sarà determinante per raggiungere l’obiettivo e le misure incideranno
pesantemente sulle pensioni. Per affrontare queste problematiche è essenziale
che i rapporti tra rappresentanti dei
dipendenti e Municipio continuino a
svilupparsi nel clima positivo che si è
instaurato negli ultimi anni.
Lanciata petizione per l’ufficio postale di Biasca
Lo scorso 16 novembre la sezione del
partito socialista (PS) di Biasca, con il
sostegno del Sindacato della comunicazione, ha lanciato una petizione contro
il declassamento dell’ufficio postale in
zona stazione ad agenzia postale.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD e
Claudio Stirnimann, Presidente sezione PS Biasca
Qualche settimana fa il Municipio di
Biasca ha deciso di ricorrere alla
Commissione federale per gli uffici
postali opponendosi all’ingiustificata
decisione della Posta di chiudere l’ufficio
postale alla stazione per aprire un’agenzia postale all’interno degli spazi FFS.
Anche la sezione PS di Biasca è scesa in
campo per dar man forte al Municipio,
lanciando una petizione per mettere fine
ai continui tagli ai servizi pubblici,
denunciando il previsto declassamento
dell’ufficio postale ad agenzia. A parere
della sezione PS questa operazione è
improponibile, dato che non sono considerati diversi fattori, quali l’iniziativa
popolare del Sindacato della comunicazione «Per una posta forte», l’importanza
del Comune quale polo regionale delle
Tre Valli, l’attuale posizione privilegiata
dell’ufficio postale, il previsto potenziamento della stazione e la perdita di qualità del servizio offerto che implicherebbe il declassamento ad agenzia postale.
Sulla tematica lo scorso 25 novembre è
stata organizzata una serata informativa
con Loris Galbusera (Municipio di
Biasca), Angelo Zanetti (Sindacato della
comunicazione) e Igor Cima (sindaco di
Iragna, Comune dove l’ufficio postale è
già stato chiuso). È per contro venuta a
mancare la presenza dei rappresentanti
della Posta, che hanno declinato l’invito.
Quest’assenza ha sicuramente compromesso la completa informazione alla
popolazione.
La sezione socialista di Biasca invita
dunque la popolazione a sottoscrivere la
petizione e rispedirla entro il 17 dicembre alla Sezione PS di Biasca (cp 1266,
6710 Biasca). Ricordiamo inoltre che il
popolo svizzero sarà chiamato a votare
l’iniziativa popolare «Per una posta forte», promossa dal Sindacato della comunicazione, che se accettata potrà obbligare la Posta a cambiare rotta.
Una migliore protezione per il personale
ausiliario di Biasca
Lo scorso 12 novembre il Sindacato VPOD ha chiesto per l’ennesima volta (siamo in attesa da luglio 2010) al Municipio di Biasca di proporre delle date di
incontro per discutere della modifica dell’assicurazione perdita di guadagno
(APG) in caso di malattia del personale ausiliario delle Scuole dell’infanzia (SI)
a partire dal 1. gennaio 2011. L’introduzione di questa modifica è necessaria
perché il personale ausiliario non subisca più una perdita di salario in caso di
assenza per malattia, nonché per parificare la situazione con gli altri dipendenti del comune. Tale richiesta viene fatta in attesa di una totale modifica contrattuale, richiesta dal Sindacato VPOD e dalla sezione PS di Biasca tramite una
mozione al Consiglio comunale.
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i diritti del lavoro
Parola ai pensionati VPOD sui temi attuali
Lo scorso 25 novembre ha
avuto luogo l’assemblea
annuale del Gruppo pensionati VPOD, che ha preso
posizione sui temi attuali
quali la nuova legge stipendi, la revisione della cassa pensioni
dello Stato e l’aumento dei premi cassa
malati. Durante l’incontro Pietro
Martinelli, presidente ATTE e membro
del CdA di Alloggi Ticino SA (ATISA,) ha
inoltre tenuto un’interessante relazione
sul tema “Abitazioni adatte per persone
anziani autosufficienti”.
di Mara Rossi, sindacalista VPOD
In primo luogo l’assemblea pensionati
VPOD si è dichiarata contraria alla nuova
legge sull’impiego pubblico. Se il principio in sé può sembrare attraente, nella
pratica l’applicazione è infatti sempre stata negativa.
No ai tagli delle pensioni
ridurre i premi cassa malati e una profonda riforma del sistema (cassa malati unica, premi pagati in base al reddito, pianificazione dell'offerta sanitaria ambulatoriale, ecc.).
Politica per alloggi a buon mercato
L’assemblea ha pure preso posizione contro il progetto Sadis di revisione della
Cassa pensioni dello Stato: il risanamento
al 100% della Cassa si rivela infatti estremamente penalizzante, rischioso ed oneroso. Si ricorda che la legge federale
imporrà un obiettivo di capitalizzazione
al 80% per le casse pensioni pubbliche
entro il 2050. L’assemblea dei pensionati
VPOD chiede la salvaguardia della compensazione del carovita sulle pensioni,
che Sadis intende decurtare sino all’importo del 15% (e poi in seguito ancora in
una misura non definita) ed esprimela
propria solidarietà ai giovani, chiedendo
di migliorare il loro nuovo piano assicurativo che prevede 45 anni (oggi 40 anni) per
arrivare al massimo della pensione.
Questi peggioramenti non faranno che
diminuire l’attrattiva dell’impiego pubblico, già ai minimi livelli per il ritardo
salariale del Ticino. Il nuovo piano pensionistico non considera nemmeno l’allungamento del tempo di formazione
necessario all’entrata nell’amministrazione, nella sanità, nel sociale e nella
scuola (in quest’ultimo ambito per i
docenti vi è anche da calcolare il tempo di
abilitazione).
Riforma cassa malati
L’assemblea pensionati VPOD auspica
inoltre un forte intervento pubblico per
i diritti del lavoro
Dopo aver sentito la relazione di Pietro
Martinelli, l’assemblea ha infine chiesto
ai Comuni e al Cantone un maggiore sforzo nella messa a disposizione di terreni in
diritto di superficie e di capitali pubblici
nel settore dell’alloggio, in modo da consolidare l’offerta di alloggi a buon mercato
in Ticino e da sviluppare anche alloggi
adatti alle persone anziane autosufficienti, come proposto da ATISA a Locarno grazie anche al sostegno della Città.
Una politica dell’alloggio per persone anziane
L’intervento di Pietro Martinelli sugli
alloggi per persone anziane ha suscitato
un vivo interesse fra i partecipanti all’assemblea. Dopo aver presentato dati e cifre
sull’invecchiamento demografico della
popolazione ticinese e sui problemi degli
anziani, il relatore si è focalizzato sull’importanza di una buona qualità di vita nella
vecchiaia, che dipende in larga misura dal
grado di autonomia della persona anziana
e che può essere notevolmente migliorata se la persona anziana può continuare a vivere al proprio domicilio. Tuttavia ciò è possibile solo se essa può
beneficiare di una abitazione adeguata e di servizi di aiuto e cura a domicilio
adeguati. Lo scopo della politica dell’alloggio per persone anziane deve quindi essere quello di proporre soluzioni abitative consone all’anziano a prezzi
sopportabili che gli permettano di continuare a vivere in autonomia e il più a
lungo possibile a casa propria. Dato che la presenza di anziani nel nostro
Cantone è molto importante e crescerà in modo esponenziale nei prossimi
anni, la realizzazione di alloggi adatti per persone anziane autosufficienti è
assolutamente necessaria. Molti esempi esistono già nei paesi nordici e in altri
Cantoni della svizzera (ad esempio nel Canton Vaud esistono già più di 1000
appartamenti di questo tipo). In Ticino un primo esempio di 40/50 appartamenti dovrebbe sorgere prossimamente a Locarno di fianco all’Istituto S.Carlo
per iniziativa dell’Alloggi Ticino SA e del Comune di Locarno.
Per le persone interessate alla tematica, la presentazione integrale tenuta da
Pietro Martinelli è scaricabile sul nostro sito internet www.vpod-ticino.ch
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Rinnovo contrattuale all’Azienda cantonale rifiuti
Lo scorso 28 ottobre aveva
avuto luogo un’assemblea
VPOD
del
personale
dell’Azienda cantonale dei
rifiuti (ACR) di Giubiasco,
durante la quale il personale aveva sollevato delle richieste in
merito al miglioramento delle indennità
per festivo e notturno e di picchetto. Era
stato inoltre chiesto di fare chiarezza sui
meccanismi delle promozione di certe
figure professionali.
blea del personale di fine ottobre, rilevando una buona disponibilità al dialogo e
all’assolto da parte della direzione ACR.
L’incontro si è svolto in un clima costruttivo di partenariato sociale, con l’obiettivo
comune di trovare delle soluzioni concordate a favore del personale. Durante il
mese di dicembre il risultato delle discus-
sioni tra sindacati e direzione verrà sottoposto al Consiglio di amministrazione
ACR, e nel mese di gennaio le parti si rincontreranno per verificare i risultati definitivi e per pianificare un incontro in cui i
risultati degli incontri verranno presentati al personale.
di Stefano testa, segretario aggiunto VPOD
Dato che il contratto collettivo di lavoro
stipulato dai sindacati e la direzione ACR
nel 2007 giunge a scadenza quest’anno, lo
scorso 24 novembre i sindacati hanno
incontrato la direzione ACR per una prima tornata di discussioni in merito al rinnovo contrattuale. Il Sindacato VPOD ha
ovviamente espresso alla Direzione le
rivendicazioni emerse durante l’assem-
Buon accordo salariale per il personale della Confederazione
Con un aumento salariale dell’1% per i
dipendenti della Confederazione, la
Comunità di negoziazione del personale
delle Confederazione (CNPC), che raggruppa i sindacati VPOD, APC, garaNto e
APfedpol si dichiara soddisfatta dei risultati scaturiti lo scorso 19 novembre dalle
negoziazioni con il nuovo capo del dipartimento federale delle finanze, la consigliera federale Evelyne WidmerSchlumpf.
Dopo le difficoltà incontrate in questi
ultimi anni di politica del personale, la
CNPC auspica che in futuro vi sia una
buona e attiva collaborazione con la
nuova ministra delle Finanze. A questo
proposito durante lo stesso incontro vi è
stato un primo segnale positivo: è stato
infatti possibile firmare l’accordo in
merito al dialogo sulla parità salariale
nell’Amministrazione federale. In questo modo la Confederazione mostra di
aver intrapreso la buona strada verso la
parità salariale fra donne e uomini.
Dovrebbe trattarsi di un modello da
seguire anche per tutte le aziende reticenti del settore privato…
Nuovo CCL per AGE SA Chiasso
di Mara Rossi, sindacalista VPOD
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD
Nel corso della trattativa, la delegazione
della CNPC ha evidenziato con forza il
ritardo accumulato concernente i salari,
non ancora recuperato, e il fatto che la
cassa federale ha chiuso con dei buoni
risultati. L’esito delle negoziazioni è
quindi da ritenersi accettabile.
Purtroppo non è stato possibile raggiungere un tale risultato anche per l’indicizzazione delle rendite al rincaro, prevista
ormai da anni ma rimandata di continuo. Nonostante le reiterate argomentazioni, essa è infatti stata nuovamente
posticipata. Una soluzione in merito
dovrà essere presa a partire dal 2012.
L’assemblea del personale dell’Azienda acqua gas ed elettricità SA Chiasso
(AGE SA, in mano interamente al Comune di Chiasso), lo scorso 24 novembre,
ha approvato il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) 2011-2015, che
introduce una serie di progressivi miglioramenti della remunerazione dei picchetti e che migliora la compensazione delle ore straordinarie durante le notti
feriali. Inoltre si potranno definire i meccanismi per le qualifiche del personale e per l’accesso dei dipendenti agli scatti finali delle classi previste dal CCL.
Infine sono state introdotte le indennità per nascita e matrimonio, come pure
sono stati migliorati alcuni congedi e il pagamento dello stipendio nel secondo anno di malattia.
L’esito positivo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra sindacati e commissione del personale, come pure grazie alla disponibilità al dialogo della
direzione e del Consiglio d’amministrazione. Si consolida in tal modo un contratto collettivo di lavoro significativo nella realtà cantonale del settore elettrico.
7
i diritti del lavoro
Uniti si vince!
Domenica 28 novembre
2010 è una data che resterà nella memoria del
Cantone per molti anni. Il
nostro sindacato ha dimostrato alla classe politica
ticinese che il periodo durante il quale si
è tartassato il dipendente pubblico
accollandogli la maggior parte dei costi
di risanamento delle finanze è finito.
Docenti, impiegati, poliziotti, operatori,... si sono svegliati da un lungo torpore
ed uniti sono stati capaci di affermare
forte e chiaro che loro lavorano bene e
che per questo lavoro esigono una rivalutazione dei loro salari.
di Adriano Merlini, presidente docenti VPOD
Essere dipendente pubblico non è una
vergogna! Questa vittoria ha rafforzato
notevolmente il peso contrattuale del
Sindacato VPOD, ma soprattutto ha ridato fiducia a molti lavoratori i quali hanno
riscoperto la forza del loro numero.
No al peggioramento della
Cassa pensioni
Ed ora è il momento di incrementare e di
capitalizzare questa presa di coscienza,
concentrandoci su due obiettivi prioritari. Il primo è quello di riuscire a modificare profondamente il progetto di stravolgimento della Cassa pensioni dello
Stato, portato avanti dalla signora Sadis
in modo assolutamente arrogante, senza
nemmeno prendere in considerazione le
richieste del nostro sindacato. Se venisse
accettato il cambiamento così com’è
proposto, sarebbe una vera mazzata per
tutti i lavoratori: gli attivi con carriere più
o meno lunghe alle spalle e i pensionati, i
quali, dopo aver dedicato la vita professionale all’ente pubblico, pensavano di
potersi godere un meritato riposo fruendo tranquillamente delle condizioni
dignitose che erano state loro promesse.
Pur non entrando nel merito dei singoli
peggioramenti (sono tanti!), sottolineo
però che tra i dipendenti dello Stato i
docenti sarebbero, ancora una volta, tra i
più penalizzati: entrando sempre più
tardi nel mondo del lavoro a causa delle
richieste di formazione e di abilitazione
alla professione, oltre ad una netta riduzione delle prestazioni si vedrebbero di
fatto impossibilitati ad aspirare ad un
pensionamento anticipato. Lo scontento che si respira nelle sedi è forte: increi diritti del lavoro
mentiamolo informando nei collegi i colleghi
meno attenti (noi siamo a disposizione) e
rendiamolo
visibile
anche al di fuori delle
aule docenti, inviamo
le nostre riflessioni e le
nostre prese di posizione al governo e alla
stampa. Il tema è talmente importante che
da parte nostra c’è la
volontà di opporci fino
in fondo e, se il Governo
ci spingerà allo scontro
diretto, ancora una volta sarà essenziale il numero: con 20'000
iscritti alla Cassa pensione e una buona
mobilitazione l’impresa appare fattibile...
Rivalutare i salari dei docenti
Il secondo obiettivo è l’aumento dei salari reali, fermi, anzi in diminuzione, da
esattamente vent’anni. La politica delle
casse vuote, ha fatto sì che in Ticino i
dipendenti pubblici abbiano pagato nei
periodi di euforia economica come in
quelli di crisi. L’attrattiva della professione di docente è ormai talmente bassa
che la penuria di validi candidati ha
spinto il DECS, ad esempio, a rivedere
verso il basso le condizioni di accesso al
DFA per l’abilitazione alle Scuole medie:
adesso basta un bachelor. Questo
migliorerà la qualità della nostra scuola?
Ciò accade quando a metà novembre il
parlamento zurighese ha deciso di reagi-
re alla stessa carenza di insegnanti
aumentando i loro salari di importi compresi tra l’8 e il 12 percento. Il Direttore
del nostro dipartimento gli aumenti ce li
ha promessi pubblicamente… più volte
negli ultimi anni! È veramente il momento di dire basta, ogni singolo dipendente
non deve più accontentarsi di essere
lodato a parole e bastonato nei fatti: è
necessario opporsi a questa revisione
della Cassa pensioni e a tutte le proposte
di sgravio fiscale fintanto che non saranno garantiti degli aumenti salariali
cospicui. Questo non solo per la dignità
dei lavoratori e dei pensionati, ma anche
a sostegno dell’economia: non va
dimenticato che lo Stato è il primo datore di lavoro del Cantone. Che si assuma le
sue responsabilità.
In attesa della sentenza sui doppi redditi
Nel mese di settembre il Sindacato VPOD, patrocinato dall’avvocato Rosemarie
Weibel, ha deciso di ricorrere al Tribunale cantonale amministrativo in merito
alla limitazione al 150% del grado di occupazione presso lo Stato per coniugi o
partner registrati. Il ricorso contesta la costituzionalità della norma in vigore dal
2010 in Ticino, unico fra tutti i Cantoni. Questa norma crea difatti una disparità
di trattamento tra uomini e donne, a scapito di quest’ultime, dato che oggi sono
ancora più spesso gli uomini a lavorare a tempo pieno. Dai casi esaminati vediamo infatti che sono sempre le donne che rinunciano al grado d’occupazione
superiore al 150%. Si attende ora che giudici cantonali si pronuncino sul tema.
La sentenza sarà destinata a fare giurisprudenza in tutta la Svizzera.
Invitiamo tutti i dipendenti che hanno subito delle penalizzazioni a seguito di
questa norma a rivolgersi al Sindacato VPOD, perché al di là del ricorso di principio fatto come organizzazione sindacale, i casi concreti di discriminazione
possono pure essere contestati davanti ai tribunali e sono molto importanti per
cambiare le cose.
8
Rinnovato il contratto dell’Ente ospedaliero cantonale
L’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e i
Sindacati OCST e VPOD, firmatari delcontratto collettivo di lavoro (ROC) in
vigore presso gli ospedali pubblici ticinesi, hanno rinnovato il ROC stesso fino alla
fine del 2013. Si tratta di un segnale
importante di responsabilità e di un
esempio di partenariato sociale, che consolida positivamente le condizioni di
lavoro di tutto il settore sociosanitario in
Ticino, in un momento caratterizzato da
importanti cambiamenti.
di EOC - OCST - VPOD
L’Ente ospedaliero cantonale e i Sindacati
OCST e VPOD hanno deciso di prorogare
di tre anni (2011-2013) la durata del contratto collettivo di lavoro (ROC), che regola le condizioni d’impiego di circa tremila
collaboratori degli ospedali pubblici, tra
infermieri, personale medico-tecnico,
impiegati amministrativi, artigiani e personale alberghiero.
L’accordo contrattuale raggiunto permette di assicurare in questo modo la stabilità
normativa del settore e di affrontare in un
clima costruttivo le impellenti sfide che
attendono il comparto ospedaliero pub-
blico, il quale nei
prossimi
anni
sarà confrontato
con l’introduzione a livello federale dei DRG
(2011), con nuove
modalità di finanziamento (2012) e
con l’aggiornamento della pianificazione cantonale dei mandati agli ospedali pubblici
e privati (2015). Il nuovo contratto collettivo di lavoro integra le modifiche normative intervenute negli ultimi anni e presenta una revisione delle denominazioni
delle funzioni, resa necessaria dai nuovi
curricoli formativi. Il ROC introduce inoltre una maggiorazione delle indennità
per lavoro disagiato (lavoro festivo, serale,
notturno) e per il servizio di picchetto.
Alfine di migliorare la comunicazione tra
datore di lavoro e collaboratori, come
pure di aumentare la trasparenza delle
decisioni degli ospedali, si prevede inoltre
la costituzione di Gruppi di consultazione
in ogni istituto dell’EOC, che potranno
affrontare in modo snello e rapido temi di
carattere puntuale attinenti alla realtà
lavorativa di sede.
L’EOC e i Sindacati OCST e VPOD sottolineano lo spirito costruttivo e il senso di
responsabilità che hanno contraddistinto
la negoziazione per il rinnovo contrattuale, durata oltre un anno e che ha coinvolto
direttamente le Commissioni interne e
l’Assemblea del personale. Questo nella
convinzione che buone condizioni di
lavoro e un ambiente di lavoro privo di
conflittualità rappresentino la premessa
per offrire buone cure ai pazienti. Il ROC
EOC getta queste premesse per tutto il
settore sanitario cantonale, costituendo il
contratto faro del settore in Ticino.
Riorganizzazione dei reparti di chirurgia al Civico
Il 23 novembre scorso la commissione
interna del personale dell’Ospedale
Civico di Lugano e le organizzazioni sindacali VPOD e OCST hanno incontrato il
responsabile delle risorse umane Ruggero
Omodei e il responsabile infermieristico
Davide Ponti per discutere la problematiche relative al 5° piano della struttura.
ramento delle condizioni di lavoro,
fomentando anche attriti presenti già da
qualche anno. Questa situazione ha
compromesso la possibilità di collaborazione e comunicazione, elementi fondamentali per la gestione di un team,
soprattutto per chi lavora a stretto contatto con persone bisognose di cure.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
La commissione del personale EOC e i
Sindacati VPOD e OCST esprimono piena soddisfazione per la soluzione trovata
da parte della Direzione in merito al
malessere manifestato nel reparto di chirurgia del 5° piano. In particolare viene
accolta positivamente la decisione di
rivedere l’organizzazione interna dei
reparti di chirurgia del 5° e del 3° piano.
Nei mesi scorsi tra i colleghi e i responsabili del 5° piano si era creato un clima di
tensione che ha portato un netto peggio9
Come detto ai responsabili durante l’incontro, occorreva prendere una decisione incisiva e condivisa, e siamo soddisfatti che questo sia avvenuto. A partire
dal prossimo anno occorrerà tuttavia
una volontà da parte di tutti affinché
questo non rimanga solo formalità, ma
costituisca l’inizio di una rinnovata collaborazione in seno ai
reparti, che consenta a
tutti un lavoro più sereno
e costruttivo.
Per questo motivo la
commissione del personale e i sindacati auspicano che le parti coinvolte si impegnino per raggiungere i traguardi previsti in tempi rapidi. Non
mancheremo di garantire il nostro costante supporto affinché questo
avvenga.
i diritti del lavoro
Petizione di protesta alla Casa anziani di Biasca
Lo scorso 24 novembre è
stata
consegnata
al
Municipio di Biasca una
petizione firmata da 34
dipendenti della Casa
anziani comunale, con la
quale viene richiesto un incontro a brevissimo termine fra il Municipio, la
Direzione della Casa anziani e i
Sindacati VPOD e OCST. La speranza è
riuscire finalmente a mettere fine al
degrado del clima di lavoro denunciato
per non compromettere l’erogazione
futura di cure di qualità.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
La petizione dei dipendenti all’indirizzo
del Municipio chiede di sostenere all’unanimità l’inchiesta aperta nei confronti
della caporeparto, continuando sulla
strada intrapresa un anno fa dal capodicastero e Direzione, e che anche la
responsabile infermieristica non venga
riconfermata nel ruolo attuale e alla scadenza del mandato.
La problematica si trascina ormai da anni,
ma si è accentuata soprattutto negli ultimi tempi in occasione dell’assemblea del
personale organizzata dal Municipio alla
presenza delle organizzazioni sindacali.
In quell'occasione alcuni dipendenti,
esasperati dal clima di lavoro e da una
gestione autoritaria con metodi di condu-
zione poco ortodossi, hanno puntato il
dito contro la caporeparto. In seguito alle
denunce in assemblea il Municipio ha
sospeso la caporeparto, rientrata poi ad
agosto per un vizio di forma nella procedura. Da agosto la situazione è però precipitata, dando origine a continue tensioni
fino ad arrivare alla petizione. Alla
responsabile infermieristica viene invece
rimproverato di aver assunto un atteggiamento manifestamente di parte a difesa
della caporeparto e di non aver fatto nulla
per ristabilire un clima di lavoro sereno
all’interno della Casa anziani.
Il Sindacato VPOD, preso atto della petizione, dichiara di sostenere i dipendenti della
Casa anziani di Biasca e
conferma l’esistenza del
disagio denunciato dai
firmatari. Si rileva inoltre
che la petizione è stata
firmata dal 56% del personale fisso della Casa
anziani (34 su 63 dipendenti) e che il personale
impiegato nel servizio
delle cure (direttamente
coinvolto nella problematica in oggetto nella
petizione) rappresenta
circa il 60% del settore.
Il nostro Sindacato invita
quindi il Municipio di
Biasca a indire un incontro urgente con i
sindacati e con i firmatari della petizione
per risolvere al più presto la problematica,
a indire al più presto le elezioni per creare
una commissione interna del personale
funzionante e rappresentativa, nonché a
trovare una soluzione comune per ristabilire un clima di lavoro sereno in seno
alla struttura, che porterà beneficio non
solo al personale ma anche agli ospiti. Il
Sindacato VPOD si impegna a monitorare
da vicino l'evolversi della vicenda e a
sostenere tutto il personale in difficoltà.
Uniformità verso l’alto per le condizioni di lavoro nella sanità
Nella seduta di fine novembre il Gran
Consiglio ticinese, conformemente alla
legge federale assicurazione malattia, ha
deciso di finanziare dal 2011 le case per
anziani private senza contratto di prestazione e i servizi aiuto domiciliare commerciali. Per il settore delle cliniche private il finanziamento pubblico partirà
nel 2012: questo costerà verosimilmente
al contribuente ticinese tra gli 80 e i 100
milioni di franchi.
di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD
Il legislatore federale ha voluto introdurre una maggiore concorrenza tra i vari
enti e servizi sanitari. Affinché la concorrenza sia leale le condizioni di lavoro del
personale delle strutture finanziate dallo
Stato e dai Comuni devono essere analoi diritti del lavoro
ghe. Ad es. i ritardi tra il contratto collettivo di lavoro dell’Ente ospedaliero cantonale e quello delle cliniche private non
dovranno più esistere. Se in questi anni
le cliniche private, i servizi di aiuto domiciliare commerciali e le case anziani non
finanziate dal settore pubblico hanno
sempre “pianto miseria” e hanno imposto condizioni contrattuali meno attrattive per il loro personale, ciò non dovrà
più essere possibile! Medesime condizioni di finanziamento implicano medesime condizioni contrattuali ! Questa
deve essere la logica conseguenza delle
decisioni prese sia a livello federale, sia a
livello cantonale.
Il Sindacato VPOD dovrà battersi affinché i differenziali sui salari e sulle condizioni normative non diventino utili
pagati dai contribuenti a società private.
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Se oggi sia EOC, sia le case anziani sussidiate, sia i servizi di aiuto domiciliare
d’interesse pubblico riescono a funzionare con il finanziamento pubblico dei
contratti di prestazione senza creare
deficit, in futuro i privati dovranno fare la
stessa cosa, dato che riceveranno il
medesimo finanziamento pubblico e i
medesimi
costi
del
personale.
Evidentemente ciò non sarà possibile
per quelle “imprese sanitarie”, che non
saranno gestite oculatamente o che eviteranno di effettuare i necessari investimenti: in ogni caso non si potrà tollerare
che la fattura di inefficienze o la ricerca
di profitti a tutti i costi venga pagata dalle
lavoratrici della sanità e dai contribuenti
ticinesi!
Migliori condizioni di lavoro per i SACD commerciali
Lo scorso 24 novembre la Commissione
paritetica cantonale e conciliativa
(CPCC) dei Servizi di assistenza e cura a
domicilio (SACD) commerciali e il
Sindacato VPOD hanno incontrato i
responsabili di quindici servizi commerciali (su diciotto) per presentare loro le
modifiche apportate al contratto collettivo di lavoro (CCL) in seguito all'introduzione del nuovo regime di finanziamento cantonale a partire dal 1° gennaio
2011.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
Lo scorso 22 settembre la CPCC dei
SACD commerciali aveva incontrato
unitamente al Sindacato VPOD il
capoufficio degli anziani e delle cure a
domicilio Francesco Branca per comprendere le modalità di funzionamento
per i SACD commerciali del nuovo regime di finanziamento nel settore assistenza e cure a domicilio, che entrerà in
vigore il 1. gennaio prossimo. Grazie al
tanto atteso nuovo sistema di finanziamento e alla buona collaborazione dei
responsabile di questi servizi, il nostro
Sindacato è riuscito ad attuare dei
miglioramenti concreti delle condizioni
di lavoro per tutti i dipendenti dei SACD
commerciali. Il nuovo contratto collettivo 2011 sarà inoltre utilizzato dal
Cantone come parametro di sussidiamento. Ulteriori miglioramenti verranno introdotti nel 2012 e nel 2013 le condizioni contrattuali per i dipendenti dei
SACD commerciali si avvicineranno
molto a quelle dei servizi pubblici. Di
seguito presentiamo in dettaglio i
miglioramenti che avranno luogo in
modo graduale nei prossimi anni:
1a tappa dal 1. gennaio 2011
introduzione delle 42 ore settimanali
(prima 45 ore);
introduzione della 13ma;
riconoscimento di una settimana di
vacanza ogni 5 anni di servizio;
aumento dell'indennità di servizio
serale da 2.- a Fr. 4.-;
aumento dell'indennità di servizio
festivo da 3.- a Fr. 5.-;
aumento dell'indennità km auto da
0.45 a Fr. 0.60;
introduzione del salario per personale amministrativo: fisso Fr. 3'850. / a
ore Fr. 21.80.
2a tappa dal 1. gennaio 2012
adeguamento ai minimi salariali del
CCL dei SACD pubblici (COSACD)
adeguamento delle vacanze al
COSACD:
- 4 settimane di vacanza fino al 10°
anno di servizio;
- 5 settimane di vacanza nei seguenti
casi: fino al compimento dei 20 anni,
dopo il 10° anno di servizio, dopo i 40
anni d’età;
- 6 settimane dopo 50 anni d’età ritenuto un minimo di 5 anni di servizio.
3a tappa dal 1. gennaio 2013
introduzione delle 40 ore settimanali;
adeguamento dei congedi straordinari al COSACD:
- 8 giorni consecutivi in caso di matrimonio;
- 5 giorni lavorativi in caso di decesso
del coniuge/partner registrato e figli;
- 3 giorni lavorativi in caso di decesso
dei genitori, fratelli e sorelle;
- 2 giorni lavorativi in caso di nascita
di figli;
- 1 giorno in caso di: decesso di nonni,
suoceri, cognati, nipoti e zii; per ma-
trimoni di figli, genitori, sorelle, fratelli; per trasloco;
- fino a un massimo di 12 giorni l’an
no per affari pubblici sindacali;
- fino a un massimo di 8 giorni l’anno
per volontariato sociale, per il conge
do gioventù e per attività si sportivo
d’élite.
introduzione delle carriere salariali
COSACD.
Va rilevato che quindici servizi privati (su
un totale di diciotto) hanno già sottoscritto il nuovo CCL. Di recente la CPCC
SACD tramite uno scritto ha chiesto ai tre
servizi non firmatari un incontro per
discutere a sua volta l’entrata nella
comunità contrattuale. Non nascondiamo la soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo, ottenuto dal nostro Sindacato dopo due
anni. Possiamo dichiarare di essere riusciti a realizzare quello che era il nostro
obiettivo fin dall'inizio, ossia migliorare
le condizioni di lavoro del personale di
questi servizi. Il Sindacato VPOD invita
naturalmente tutti i nuovi servizi commerciali a far parte della comunità contrattuale, prendendo contatto con la
segreteria sindacale (tel. 091 911 69 30).
Conferenza federativa VPOD - Settore sanità
Per garantire un buon sistema sanitario,
è necessario investire nel personale
Da martedì 25 gennaio, ore 13.30
a mercoledì 26 gennaio 2011, ore 16.00
Hôtel “The nh world”, 14 Grand Places, Fribourg
Temi in discussione:
- La leggenda dell’esplosione dei costi e le ragioni che giustificano
maggiori investimenti nel personale sanitario.
- In che modo i forfaits per caso (DRG) minacciano i nostri salari?
Come impedire questo pericolo?
- Di quali formazioni professionali abbiamo bisogno? Come dovrà essere
pilotato il sistema sanitario?
- Di quali alleggerimenti abbiamo bisogno? Di un anno di congedo ogni
10 anni, di una miglior compensazione in tempo per il lavoro notturno,
di una maggiore dotazione di personale?
Iscrizioni entro il 23 dicembre (091/826.12.78,
[email protected])
La partecipazione è gratuita per i soci VPOD (vitto e alloggio compresi).
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i diritti del lavoro
Intervista ad Armida sulla
La capoéquipe Armida Bianchetto è stata licenziata il 16 settembre con pretesti
futili da parte del Servizio assistenza e
cure a domicilio (SCuDo) di Lugano,
dopo 22 anni d’attività dapprima presso il Consorzio aiuto domiciliare
Lugano
e
in
seguito
presso
l’Associazione SCuDo, che gli è succeduta. La commissione interna del personale SCuDo e numerose colleghe di SCuDo,
con il sostegno del Sindacato, hanno
manifestato a più riprese la loro solidarietà e si sono opposti a questo licenziamento brutale e ingiustificato, lanciando anche una petizione, che ha raccolto
già 2'500 firme. Il personale SCuDo e il
Sindacato hanno fatto numerose assemblee e prese di posizione apparse sui
media ticinesi nelle ultime settimane,
coinvolgendo anche il rappresentante
del Dipar- timento sanità e socialità. Il
coraggio di Armida Bianchetto, che ha
deciso di rendere pubblico il suo caso,
permette di fare luce sul clima di lavoro
negativo e sui problemi di tutto il personale di SCuDo. Le abbiamo rivolto alcune domande.
di Redazione
Armida, puoi raccontarci com’è stato
pianificato e perpetrato il tuo brutale
licenziamento?
Quella mattina alle 9.00 pensavo di dover
andare in direzione a discutere di un rapporto sulla pianificazione della mia zona
chiestomi in luglio e che consegnai nei
termini richiesti il 25 agosto. Il direttore
mi dice che avevano letto il mio rapporto
(era presente anche la direttrice sanitaria), ma che fondamentalmente non
rispondevo alle domande. Alla mia
richiesta di spiegazioni e alla disponibilità a chiarire mi è stato detto dal direttore
che “non era necessario e che per loro
così non andava bene”: mi ha messo sotto gli occhi la lettera di disdetta e mi ha
detto di lasciare il Servizio entro le 12.00
(anche se mi pagano comunque lo stipendio fino alla scadenza del termine di
disdetta). Il tutto si è risolto in una decina di minuti!
Puoi raccontarci brevemente quale è
stata la tua formazione e la tua carriera
professionale?
Dopo le scuole dell’obbligo frequentate
i diritti del lavoro
a Massagno ho conseguito il diploma
alla Scuola cantonale di commercio di
Bellinzona e dopo un paio d’anni di lavori vari ho dapprima conseguito il diploma di infermiera alla Scuola cantonale
infermieri di Bellinzona. Poi ho lavorato
tre anni all’Ospedale Civico e dal 1988
alla fine del 1995 ho lavorato prima come
infermiera e poi come capo gruppo
infermiera presso il Consorzio aiuto
domiciliare Lugano e dintorni. Il
Consorzio mi ha dato la possibilità di
specializzarmi in Salute pubblica e di
conseguire il certificato di gestione livello I. Dal 2000 sono capo équipe allo
SCuDo.
Quale reazione hai avuto all’ingiunzione di lasciare entro 3 ore il posto di lavoro quel fatidico 16 settembre?
Sono rimasta tranquilla come sono, ma
dentro di me non capivo cosa mai avessi
fatto per essere allontanata così. Ho poi
fatto alcune telefonate ad utenti per confermare degli appuntamenti, ho preparato una mini consegna sulla pianificazione alla mia vice. Ho riempito un sacchetto con effetti personali e a un certo
punto ho pensato:”Mi sembra di essere
in un film americano, ti licenziano, prepari uno scatola con le tue cose, saluti
qualche collega e vai. E ancora pensavo
al direttore e a come avrebbe dovuto perlomeno seguire un corso sul come licenziare e che gli avrei volentieri consigliato
di vedere il film “Tra le nuvole”, con
George Clooney. Licenziare sì, ma con
stile!”
Non si tratta del primo caso di licenziamento brutale di una capoéquipe presso SCuDO negli ultimi anni. Quale interpretazione dai di questo modo di fare da
parte dei vertici di SCuDO?
Difficile dire. Conosco molto bene l’ex
collega licenziata nel 2008. Avevamo più
o meno lo stesso modo di gestire l’équipe. Credo sia un modo da parte della
direzione di affermare l’autorità (perché
incapace di dialogo e autorevolezza) e
mantenere così il personale in quel limbo di incertezze e paure che lo rendono
più fragile, controllabile e accondiscendente.
Perché secondo te vi sono così tanti problemi di comunicazione, gestione del
12
personale e
organizzazione del lavoro
a SCuDo? La
privatizzazione e il management sono
responsabili?
Il capo équipe
è la figura collante tra esi- Armida Bianchetto
genze
del
Servizio, dell’utenza e del personale.
Deve eseguire le direttive del servizio e
soddisfare i bisogni dell’utenza. In mezzo c’è il personale , un insieme di individui con storie, caratteristiche, capacità,
esigenze personali e professionali, che
devono essere costantemente motivati e
spronati ad un lavoro di qualità non solo
per soddisfare le esigenze del servizio,
ma anche per soddisfare il loro bisogno,
non solo finalizzato allo stipendio, di
lavorare. Motivare vuol dire partecipare
al raggiungimento degli obiettivi. Allo
SCuDo da anni i capi équipe sono solo
degli esecutori di ordini e di direttive
date dall’alto. Non c’è assolutamente la
volontà di condividere gli obiettivi e il
modo per raggiungerli. Quindi il risultato non può che essere una sempre maggiore difficoltà a motivare il personale.
Come hanno appreso del tuo licenziamento brutale le tue colleghe e quali
reazioni immediate hai avuto?
Circa alle 9.25 della mattina stessa tutte
le colleghe e colleghi della mia zona, chi
sul territorio, chi in congedo, in malattia
o in vacanza, hanno ricevuto via SMS un
messaggio che diceva “ Per motivi di
tempestività vi informo via SMS che da
questa mattina le strade di Armida e
SCuDo si separano. Di più durante la
riunione settimanale. Direttore”. Non ho
ancora oggi l’aggettivo per descrivere
una tale modalità!
Poi vi è stata la cena di solidarietà del 15
ottobre: come hai vissuto questo incontro?
Da una parte è stata la conferma della
stima, del rispetto, dell’amicizia reciproca che da anni c’è con gran parte del personale di SCuDo. Dall’altra è stata la
manifestazione della paura, della desta-
lotta del personale SCuDo
bilizzazione in cui il personale si è trovato in un attimo. Quindi una grande rabbia verso la direzione: licenziare me ha
purtroppo messo in difficoltà di vario
genere tanti altri.
Quali passi hai intrapreso con la tua
avvocata, messa a disposizione dal
Sindacato: in particolare come si è svolto il colloquio con il Comitato SCuDo
avvenuto il 25 ottobre?
L’intento del colloquio era quello di
conoscere i motivi del licenziamento e
discutere possibili soluzioni bonali.
Naturalmente non è stato il caso. C’è stata una discussione sul rapporto sulla pianificazione che avevo presentato. Non è
stato preso in considerazione perché
basato sull’analisi del 2010. Sembra che
la Direzione mi avesse chiesto invece un
rapporto sul 2009. Anno in cui sembra io
abbia infranto più volte le direttive di
pianificazione, che abbia fatto delle differenze gestionali con il personale. Di
tutte queste accuse ho chiesto la documentazione scritta per avere la possibilità di confutarle.
Che reazioni hanno avuto le tue colleghe nell’assemblea del 25 ottobre sera
dopo che hai riferito del colloquio?
Il personale non ha capito… mi conoscono come persona attenta alle esigenze dell’utenza e del personale e che tutto
fa meno che differenze di trattamento. In
più tanti si sono chiesti a questo punto
quali altri capo équipe sono in difetto,
visto che nel nostro lavoro è quasi la normalità dover esigere di più dal personale,
chiedere disponibilità oltre l’orario pianificato per poter far fronte alle richieste
dell’utenza. Richieste che sono molto
variabili, non pianificabili a lungo termine e a cui si deve dare risposta immediata indipendentemente dal personale
presente sul territorio. È molto facile fare
ore supplementari.
Qual è ora lo scopo della tua battaglia e
delle tue colleghe di SCuDo?
Io sto seguendo una linea di difesa personale con lo scopo di confutare ogni
accusa. Per quello che riguarda i miei
colleghi stanno facendo un lavoro di
analisi dei problemi presenti sul posto di
lavoro. Faranno delle proposte in modo
da poter poi cercare un confronto
costruttivo, basato sul dialogo, con la
Direzione e le altre autorità coinvolte.
Sono preoccupati, se le cose non doves-
sero cambiare in qualche modo, credono
che il rapporto con la Direzione sarà
sempre più difficile e peggiorativo delle
condizioni di lavoro
Come valuti le possibilità di cambiare
qualcosa presso SCuDo? Cosa occorrà
fare secondo te?
Penso che fondamentalmente basterebbe molto poco per creare un clima di
lavoro ottimale che abbia come unico
scopo il benessere dell’Utenza: trasparenza delle direttive, condivisione quindi
di obiettivi, mezzi e risorse per raggiungerli. Ascolto del personale, valorizzazione dello stesso per le caratteristiche personali che ognuno ha e che può portare
al servizio dell’utenza. Naturalmente
questo presuppone da parte della
Direzione disponibilità e l’umiltà di riconoscere che prestazioni di qualità possono essere erogate solo da personale
motivato, inserito in un clima di lavoro
sereno nonostante le difficoltà. E questo
non vuol dire assenza di controllo sull’operato del personale, ma di sicuro non
vuol dire partire dal principio che il personale lavora solamente se lo tieni
costantemente sotto pressione, isolato
dal gruppo e con la paura della perdita
del posto di lavoro.
Accordo e fine dello sciopero a ISS Aviation
Dopo ben 121 giorni di sciopero, l'8 novembre scorso è stato negoziato un accordo fra i Sindacato VPOD, il Sindacato
PUSH e la direzione del Gruppo ISS in Svizzera in merito alle condizioni di lavoro del personale di pulizia dell’aeroporto
di Ginevra.
Questo accordo prevede le disposizioni seguenti:
per il 2012, i Sindacati VPOD e PUSH hanno ottenuto una revisione della griglia salariale, che migliorerà la situazione
per la maggioranza dei dipendenti;
avendo ottenuto queste modifiche per il 2012, il
Sindacato VPOD è d’accordo di firmare il contratto collettivo di lavoro concluso fra il Sindacato PUSH e ISS
Aviation, che resterà invariato fino a dicembre 2011;
di conseguenza, i tredici dipendenti di ISS Aviation
hanno concluso il loro sciopero venerdì 5 novembre;
allo stesso tempo, ISS Aviation ritira la sua denuncia
contro la Communauté Genevoise d’Action Syndicale
(CGAS) e, da parte sua, il Sindacato VPOD ritira tutte le
procedure giuridiche che aveva lanciato contro il
Sindacato PUSH.
Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno sostenuto
le persone scioperanti durante questi 121 giorni.
13
i diritti del lavoro
Verso il rinnovo del contratto delle istituzioni sociali
Il prossimo 13 dicembre il comitato
VPOD dei lavoratori degli istituti sociali
si riunirà per fare il punto della situazione del settore, organizzare la prossima
assemblea, promuovere la conferenza
federativa del 22 marzo a Berna e soprattutto per avviare la discussione sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro
(CCL), previsto per il prossimo anno.
di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD
L’incontro è fissato per il prossimo 13
dicembre alle ore 20.00 presso il ristorante “Cappella delle due mani” di
Massagno. La riunione è aperta anche ai
soci che non fanno ancora parte del
comitato, ma che intendono esprimere
la loro opinione in merito ai temi che
verranno discussi. In questa fase è
importante allargare il più possibile il
dibattito e potenziare i momenti di
riflessione e di scambio; è quindi nostra
intenzione trovare nuovi dipendenti del
settore sociale interessati a portare il loro
contributo all’interno del comitato.
L’ordine del giorno della serata prevede
un aggiornamento sulla situazione del
settore, in particolare sui temi connessi
all’allegato 8 del CCL, e la preparazione
di un’assemblea dei dipendenti del settore per l’inizio del prossimo anno. È utile ricordare che l’anno prossimo si andrà
al rinnovo del CCL delle Istituzioni sociali del Canton Ticino, rinnovo che avverrà
in un momento di incertezze economiche e in un contesto in cui tutte le sicurezze acquisite in passato sembrano
venir meno. Tuttavia, dopo il grande
risultato ottenuto lo scorso 28 novembre
con la vittoria nel referendum contro la
meritocrazia, dobbiamo mantenere alta
la tensione e cercare di far sì che il prossimo rinnovo contrattuale porti a dei
miglioramenti concreti anche nel settore
sociale.
Altro tema importante della serata sarà
la promozione della partecipazione di
un gruppo di rappresentanti dal Ticino
alla conferenza federativa del settore
sociale che si terrà a Berna il prossimo 22
marzo 2011. Nel corso di tale incontro
verrà presentata una panoramica generale del settore a livello federale e di quelle che sono le prospettive e le novità che
si profilano all’orizzonte del campo
sociale.
Ribadiamo l’importanza dei temi in
discussione e vi invitiamo a partecipare
numerosi sia alla serata del 13 dicembre
che alla conferenza federativa del prossimo 22 marzo.
Per informazioni vogliate contattarci
presso la sede VPOD di Lugano negli orari di ufficio: vi forniremo i chiarimenti
che avrete bisogno. Se qualcuno volesse
annunciarsi per far parte in futuro del
Comitato può farlo via mail all’indirizzo
[email protected] o telefonando allo 091 911 69 30/6
L’importanza delle commissioni interne del personale
A volte capite che sui posti di lavoro venga chiesto ai sindacalisti quali siano gli
obiettivi e i compiti della commissione
interna del personale. Si tratta di un’istituzione fondamentale per il mantenimento di un buon clima di lavoro e di
una migliore qualità di vita per il personale, nonché di un buon rapporto con le
direzioni.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
La commissione interna del personale
ha il compito di “sorvegliare” quanto
avviene all’interno del proprio istituto,
cercando nel limite del possibile di
esserne l’attore principale, che dirime i
conflitti interni e promuove un clima di
lavoro sereno e collegiale.
I compiti principali della commissione
interna sono i seguenti:
esaminare e preavvisare i problemi
relativi agli interessi del personale
(turni, vacanze, recuperi) e portarli di
fronte agli organi direttivi;
appianare le divergenze fra i colleghi
di lavoro e promuovere l’unione fra il
personale;
i diritti del lavoro
preavvisare richieste e suggerimenti
del personale e fare proposte alla direzione.
In altre parole, la commissione interna
del personale è l’anello di congiunzione
tra il personale e la direzione e fa ricorso
alla collaborazione del sindacato per
tematiche complesse e tecniche. Per
questo motivo il Sindacato VPOD propone a tutte le commissioni di lavorare
spalla a spalla, allo scopo di poter
costruire una politica sindacale che vada
a rispondere alle esigenze del proprio
istituto (ospedali, case anziani, cliniche,
ecc..), ma che non sia completamente
distaccata da quanto avviene a livello
regionale, cantonale ed anche nazionale.
In molti istituti sanitari e sociali del
Cantone sono state costituite commissioni interne del personale, che lavorano
attivamente con le direzioni e i sindacati
per raggiungere obiettivi comuni.
1 settimana di vacanza REKA per 100 franchi
La REKA offre una vacanza di una settimana dal costo di 100 franchi per le
famiglie (bi- o monoparentali) con figli a carico d’età inferiore a 18 anni, che
vivono in condizioni modeste. Il reddito annuo deve essere inferiore ai 57'000
franchi lordi per le famiglie biparentali e ai 47'000 franchi lordi per le famiglie
monoparentali (importo aumentato di 5'000 Fr a partire dal secondo figlio);
anche la sostanza deve essere modesta. Occorre allegare la documentazione
fiscale. L’offerta non vale per chi nel 2010 ha già beneficiato di offerte REKA e
non vale per le persone in formazione.
Per maggiori informazioni: Reka, Neuengasse 15, 3001 Bern;
tel. 031 329 66 99; www.reka.ch, [email protected]
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La casa anziani come luogo di vita
“Le case per anziani non
devono essere solo luoghi
di cura, bensì anche luoghi
di vita”. È così che si potrebbero riassumere le proposte del Consiglio degli
anziani, contenute nello studio “Anziani
e qualità di vita. La casa per anziani.
L’accoglienza, il ruolo dei familiari, le
risorse”, pubblicato recentemente.
di Graziano Pestoni,
presidente Consiglio degli anziani
Lo studio affronta una questione fondamentale dell’essere umano, la dignità, e
in questo caso la dignità della persona
anziana non più totalmente autosufficiente e quindi ospite di un istituto.
L’aumento della
speranza di vita, una grande conquista
dei nostri tempi, permette a molte persone di raggiungere in buona salute traguardi inimmaginabili solo pochi decenni fa. Molti hanno la fortuna di avere la
salute e di disporre di risorse che permettono di vivere in modo autonomo
fino a tarda età. Non sono ormai più rare
nemmeno le persone che raggiungono il
secolo di vita. L’invecchiamento porta
tuttavia maggiori difficoltà patologiche
legate all’età. Soprattutto tra gli ultraottantenni, alcuni sono in situazione di
dipendenza e di fragilità.
4'000 persone, un quinto della popolazione con oltre ottant’anni di età, vive in
una casa per anziani. Si tratta di una
popolazione vulnerabile, per età, solitudine e per condizioni di salute. Non sempre questa popolazione è in grado di far
sentire la propria voce, esprimere le proprie preoccupazioni, i propri desideri, le
proprie aspettative. Gli autori sono consapevoli che negli ultimi decenni la qualità della presa a carico è migliorata e che
generalmente è garantita un’adeguata
qualità degli aspetti sanitari.
Lo studio del Consiglio degli anziani
affronta tuttavia la realtà degli istituti da
un altro punto di vista: quello dell’accoglienza, del quotidiano e del ruolo dei
famigliari. Esso parte dal principio che
una casa per anziani, anche se medicalizzata deve essere un luogo di vita, non
solo un luogo di cura. Si intende inoltre
mettere in evidenza le questioni che
appaiono lacunose in alcuni istituti,
mettere a disposizione dei responsabili e
degli operatori degli istituti indicazioni
supplementari da tenere presente nel
loro difficile lavoro quotidiano. Per questo lavoro il Consiglio ha attinto all’esperienza delle case per anziani del Cantone
che hanno già messo in pratica varie proposte.
Si tratta quindi di stimolare il dibattito
tra operatori, parenti e tutti gli attori
coinvolti, perché si continui a migliorare
la presa a carico dell’anziano. Lo scopo è
quindi duplice: in primo luogo si vuole
dare sostegno agli operatori del settore e
ai responsabili degli istituti portando
all’attenzione del pubblico e delle
Autorità gli aspetti che rimangono problematici, quale ad esempio l’attenzione
per l’aspetto economico, che anche se
legittima e comprensibile, può indurre a
impoverire l’intervento; in secondo luogo si intendono formulare delle raccomandazioni concrete. In effetti il
Consiglio degli anziani, nonostante la
grande diversità nella gestione degli istituti, ha constatato impegno e volontà di
sperimentare iniziative innovative per
rendere la casa anziani più simile ad una
“casa”. Un forte accento sull’aspetto
medico-sanitario porta spesso a considerare l’istituto un luogo di cura e l’anziano in primo luogo l’oggetto di cure
medico-sanitarie. L’anziano deve invece
sentirsi a casa, a proprio agio, e non
15
come ospite di passaggio e l’oggetto di cure mediche. Il bisogno di contatto umano è forte, è
una delle maggiori richieste. Il
personale spesso non ha però il
tempo per rispondere maggiormente a questa richiesta, e
questo causa un impoverimento della relazione.
Delle tredici raccomandazioni
del documento, la prima
riguarda l’accoglienza: spesso
un momento traumatico per
l’anziano e i famigliari, che va
curata con la massima attenzione, per poter vivere serenamente il cambiamento.
Vanno inoltre sviluppate le
possibilità di dialogo all’interno
dell’istituto.
Il
Consiglio raccomanda quindi l’istituzione dell’assemblea e del comitato dei famigliari. Si tratta di un luogo
essenziale per favorire le
occasioni di scambio tra residente,
famigliari, operatori e responsabili delle
case per anziani. Per migliorare la qualità
della relazione il Consiglio propone inoltre di designare per ogni ospite una persona di riferimento. Una particolare
attenzione va data alle persone con deficit cognitivi, per i quali è necessario
migliorare la consulenza specialistica
con geriatri, psichiatri e completare la
formazione del personale. Infine, l’organizzazione della giornata dell’ospite
deve, nel limite del possibile, essere personalizzata, sia per quanto riguarda la
sveglia, l’igiene personale e l’orario per
coricarsi. Anche l’animazione dovrebbe
esser diversificata e rivolta a tutti i residenti, non solo ad un piccolo gruppo.
Il Consiglio auspica che questo lavoro
possa servire quale stimolo a un ulteriore
miglioramento degli istituti e permettere
di affrontare più facilmente le numerose
e complesse problematiche inerenti alla
gestione delle case per anziani.
Lo studio è ottenibile su richiesta al
Consiglio degli anziani del Canton
Ticino, via Olgiati 38 b,
6512 Giubiasco. Tel. 091 857 09 01;
e-mail: [email protected]
i diritti del lavoro
Rilanciato il dibattito sul congedo parentale!
La Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF)
ha presentato a fine ottobre un modello
di congedo parentale di 24 settimane. La
COFF afferma che un congedo parentale
risponderebbe ai bisogni dei genitori e dei
figli, favorirebbe la parità fra uomo e
donna e avrebbe delle conseguenze positive sull’economia. Si tratta di un’occasione per rilanciare la discussione e la
mobilitazione su questo tema!
di Michela Bovolenta, segretaria centrale VPOD
(trad. Mara Rossi)
Il modello proposto prevede un congedo
parentale di 24 settimane pagato
all’80%, per un massimo di 196 franchi al
giorno. Il congedo maternità di 14 settimane rimarrebbe invariato. Quattro settimane sarebbero riservate alla madre,
quattro al padre, e le 16 restanti potrebbero essere divise fra i genitori secondo
la loro volontà. La COFF considera il suo
modello “molto contenuto” se paragonato a livello internazionale. Essa ne
valuta il costo a 1,2 miliardi di franchi circa e sottolinea che più il congedo parentale sarà utilizzato dai padri, più costerà
caro, data la disparità salariale esistente.
Bisogni delle famiglie e parità
La COFF ha raccolto in un rapporto una
serie di dati concernenti l’organizzazione delle famiglie, arrivando a tre constatazioni:
in 10 anni il modello tradizionale della
famiglia con un padre che lavora al
100% e una madre casalinga è nettamente diminuito (28% delle famiglie),
lasciando spazio al modello del padre a
tempo pieno e della madre a tempo parziale;
alle famiglie manca tempo. Considerando il l’attività professionale e familiare, i genitori con figli piccoli accumulano in due 144 ore di lavoro alla settimana, senza contare i tragitti!
le famiglie necessitano di risorse: la
rinuncia o la riduzione del tasso di attività di uno dei due genitori riduce il
budget familiare, proprio quando la
nascita di un figlio aumenta le spese.
Conclusione: “In queste circostanze, è
soprattutto la donna che si sacrifica professionalmente. Fino alla nascita del primo figlio, le donne sono in effetti ben integrate nel mondo del lavoro e lavorano in
i diritti del lavoro
generale a tempo pieno. Ma con la nascita
del primo figlio, la
maggior parte delle
donne si ritirano
(temporaneamente)
dalla vita professionale, sia parzialmente, sia totalmente (…).
L’abbandono
della
vita professionale così
come i tassi d’attività
troppo ridotti riproducono la disparità
salariale fra donne e
uomini”.
Rilanciare
il dibattito
e la mobilitazione
La proposta della COFF rilancia un
dibattito urgente sui congedi familiari.
Noi abbiamo più volte riaffermato la
nostra volontà di migliorare i diritti dei
genitori tramite un dispositivo composto da un congedo paternità, un congedo
parentale e dei congedi familiari di breve
durata per malattia dei figli o per obblighi parentali. Il Congresso delle donne
dell’Unione sindacale svizzera (USS) ha
pure dibattuto della questione, sempre
di grande importanza, della diminuzione radicale del tempo di lavoro. Questo
dibattito è decisivo per far avanzare nei
fatti la parità fra uomini e donne. Ma
discuterne non basta. È necessaria una
nuova mobilitazione, per l’appunto il 14
giugno 2011.
Il congedo parentale, anche la modesta
versione proposta dalla commissione
ufficiale, non vedrà di certo la luce molto
presto. Soprattutto se facciamo riferimento alla reazione degli ambienti economici, riportata nella Neue Zürcher
Zeitung, che hanno definito la proposta
della COFF “totalmente irrealistica”. Essi
ci propinano inoltre l’argomento che in
questo caso i datori di lavoro sarebbero
recalcitranti ad assumere e promuovere
delle donne, dato il rischio di vederle
assenti per otto mesi dopo il parto.
Questo argomento l’abbiamo già sentito
durante la campagna per il congedo
maternità ed è stato sconfessato dai fatti,
poiché il tasso di attività delle madri che
proseguono un’attività professionale
continua ad aumentare. E questo malgrado l’a priori negativo che molti datori
di lavoro seguitano ad avere nei confronti delle giovani madri, alle quali non facilitano di certo la vita!
La gestione dei figli durante e dopo la separazione
L’Associazione Ticinese delle Famiglie Monoparentali e Ricostituite (ATFMR)
presieduta dalla collega Francesca Remy Lauria ha recentemente pubblicato
un interessante opuscolo che aiuta ad affrontare al meglio con i figli la separazione dei genitori. L’obiettivo dell’opuscolo è quello di fornire alcuni strumenti che possono servire ai genitori nella fase delicata della separazione. Sovente,
la difficoltà maggiore è quella di riuscire a comunicare con i figli evitando di
coinvolgerli nei conflitti della coppia. Una migliore gestione dei figli permette
infatti di affrontare più serenamente il dolore della separazione. L’opuscolo
“Rimaniamo genitori. Rapporti tra genitori e figli durante e dopo la separazione” è ottenibile presso l’ATFMR al numero 091 859 05 45 oppure tramite mail
[email protected]
16
Violenza contro le donne, parliamone
Tramite una risoluzione del 17 dicembre
1999, l'Assemblea generale delle Nazioni
Unite ha designato il 25 novembre come
la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e
ha invitato i governi, le organizzazioni
internazionali e le ONG ad organizzare
attività volte a sensibilizzare l'opinione
pubblica in quel giorno.
di Mara Rossi, sindacalista VPOD
Anche il Ticino, per il tramite della
Commissione consultiva per le pari
opportunità fra i sessi in collaborazione
con le Associazioni femminili e il
Cantone Ticino, ha deciso di aderire a
questo appello, organizzando il 26
novembre una conferenza pubblica sulla
tematica della violenza domestica, intitolata “Oltre il silenzio”. Alla conferenza
erano presenti alcune relatrici qualificate della Svizzera romanda, attive nel settore della prevenzione della violenza e
della presa a carico sia delle vittime che
degli autori di violenza, le quali hanno
condiviso con le partecipanti le loro
riflessioni ed esperienze. Per contestua-
lizzare la tematica, si è fatto presente che
fino a non molto tempo fa quello che
accadeva fra le mura domestiche era un
tabù, una questione privata. Per le vittime di violenza domestica era dunque
impossibile parlare all’esterno della loro
situazione e trovare un aiuto.
Oggi però fortunatamente la rappresentazione sociale di questo fenomeno sta
cambiando: la sua esistenza viene sempre più riconosciuta, la popolazione viene sensibilizzata e vengono messe in atto
misure e riforme legislative per contrastarlo. Denunciare le violenze domestiche non è facile e rappresenta ancora un
atto di coraggio, ma le vittime oggi possono disporre di validi strumenti di aiuto. Le statistiche riguardo alla violenza
sulle donne presentate nel corso della
conferenza mostrano uno scenario allarmante: una donna su cinque è vittima di
una forma di violenza nel corso della sua
vita. Si tratta dunque di un problema tutt’altro che marginale, che contrariamente a quanto si crede colpisce tutte le categorie socio-culturali, da quelle più elevate a quelle più modeste. Come lo attesta-
no i dati della polizia di questi ultimi
anni, il nostro Cantone non sfugge purtroppo al fenomeno della violenza
domestica: dal 1. gennaio 2008 al 31 ottobre 2010 la Polizia ha effettuato 1741
interventi per violenza domestica e ha
deciso 270 allontanamenti (di cui 20 nei
confronti di donne). Va pure evidenziato
che le forme di violenza esistenti sono
molteplici: oltre che fisica, la violenza
può infatti essere psicologica, sessuale,
economica e verbale. Alcune forme di
violenza faticano ad essere riconosciute
come tali proprio perché non lasciano
nessuna traccia visibile, anche se le loro
conseguenze non sono certamente
meno gravi. Infine, affrontando questo
tema, un pensiero va dedicato a un'altra
categoria vulnerabile nei casi di violenza
domestica: i figli. I bambini che assistono a qualsiasi forma di violenza fra i loro
genitori sono infatti delle vittime dirette
di questo fenomeno. Per questo motivo
anche per loro è necessario istituire delle
misure di protezione e delle forme efficaci di presa a carico.
Donne in movimento. La parità assolutamente!
Gli scorsi 12 e 13 novembre si è tenuta a
Losanna
l’undicesima
Conferenza delle donne
VPOD. Un centinaio di
delegate, di cui sei provenienti dal Ticino, hanno
adottato una presa di posizione a favore della valorizzazione delle
cure e la conciliazione tra lavoro professionale e le cure prodigate dalle donne ai
propri famigliari. Le donne presenti hanno inoltre manifestato la loro disponibilità ad impegnarsi nell’organizzazione di
una giornata di sciopero il 14 giugno
2011.
di Rezia Boggia, segretaria aggiunta VPOD
Riconoscimento delle cure
a domicilio
La conferenza delle donne ha accolto il
testo d’orientamento che esige il riconoscimento del lavoro delle cure da parte
delle donne sia professionale che di
volontariato. Chiede inoltre un maggior
impegno da parte degli uomini e propo-
piazze, ma anche a casa, vestendo di viola e fischiando assieme alle ore 14.14 per
far sentire che ne abbiamo abbastanza di
aspettare una parità che si fa attendere
nella nostra vita di tutti i giorni. Le donne
VPOD proporranno inoltre di organizzare delle manifestazioni alle ore 17.00 in
tutte le città della Svizzera per simboleggiare l’unità delle donne.
Verso una società delle cure
ne di migliorare i diritti dei famigliari che
hanno ancora un lavoro, in particolare
l’introduzione di congedi di cura di corta
o di lunga durata.
Obiettivo 14 giugno 2011
Discussa in atelier e poi proposta dalla
presidente del sindacato VPOD
Katharina Prelicz l’idea di organizzare
una giornata di sciopero è stata accolta
con entusiasmo dalle delegate. Si è deciso di proporre a tutte le donne del Paese
di radunarsi sui posti di lavoro, sulle
17
La conferenza delle donne ha pure adottato una risoluzione proposta dall’atelier
sull’economia femminista, nel quale
chiede che il lavoro delle cure sia finalmente riconosciuto. Ciò implica evidentemente una rimessa in discussione del
lavoro remunerato e non remunerato. La
risoluzione dà il mandato alla commissione federativa delle donne di approfondire questa tematica per presentare
al prossimo congresso VPOD, previsto
per novembre 2011, delle tesi e delle
rivendicazioni su questo importante
tema.
i diritti del lavoro
Privatizzazione dell'acqua al capolinea?
In questi ultimi due anni, seguendo
l’esempio di Parigi che lo ha fatto all’inizio del 2010, molte città in Ungheria,
Ucraina, Georgia, Kazakistan e
Uzbekistan si sono riappropriate della
gestione dell’acqua potabile, che era stata privatizzata alcuni anni prima.
di Peter Niggli, Direttore di Alliance Sud
(trad. Anna Rizzo Maggi)
Ancora dieci anni fa, i nostri governi ed
élites economiche erano convinte che
l’approvvigionamento in acqua non
poteva essere sviluppato senza il settore
privato. Questo valeva in particolare per i
paesi in via di sviluppo: a causa delle loro
disfunzioni, le loro imprese pubbliche
non riuscivano mai ad assicurare un
accesso all’acqua potabile alle centinaia
di milioni di persone che ne sono private. Dovevano dunque entrare nei partenariati pubblico-privato con le multinazionali dell’acqua. All’epoca, la
Segreteria di Stato dell’economia (Seco)
sosteneva questo genere d’iniziative con
i fondi dell’aiuto allo sviluppo.
La privatizzazione dell’acqua si è scontrata a forte resistenze delle popolazioni
“beneficiarie” in America latina, Asia ed
Africa. Sul piano internazionale, la priva-
tizzazione dell’acqua ha suscitato controversi dibattiti e la rivendicazione del
diritto all’acqua come diritto umano.
Una risoluzione in questo senso, iniziata
dalla Bolivia, è stata adottata dall’ONU a
fine luglio. I partenariati pubblico-privato inoltre non hanno mantenuto le loro
promesse: le imprese private hanno
chiesto contributi finanziari pubblici
esorbitanti per parteciparvi. Hanno
manifestato la loro riconoscenza alle
autorità attraverso
bustarelle, così come
lo dimostra l’eccellente film Water
Makes Money. Sono
invece molto spilorci
quando si tratta di
mantenere le reti
d’approvvigionamento.
Alliance Sud ha, a suo
tempo, incoraggiato
alcuni partenariati
pubblico-pubblico
quale alternativa per
i paesi in sviluppo,
seguendo l’esempio
di quello che Zurigo
aveva sviluppato con
Kinming (Cina).
Quest’estate, l’Unione europea ha creato
un fondo per la promozione di partenariati tra i servizi pubblici dell’acqua
europei e quelli d’Africa nera. E’ ancora
difficile dire se si tratta di un ritiro definitivo della vecchia strategia di privatizzazione. La Svizzera potrebbe ciononostante prenderlo a modello ed ampliare il suo
aiuto in materia d’acqua per la promozione dei partenariati pubblico-pubblico.
Nessun taglio sui bus
In discussione vi erano 160 linee del traffico regionale. Il Consiglio federale ci ha
però ripensato e ha ritirato le sue proposte di tagli, dando seguito alle sollecitazioni giunte da diverse associazioni, tra le
quali il SEV.
da contatto.sev
La resistenza è stata condotta dall’ATA
(Associazione Traffico e Ambiente), coadiuvata dal SEV, dalla comunità di interessi per il trasporto pubblico Citrap e
dalla Pro Bahn Svizzera (in Ticino Astuti –
associazione degli utenti dei trasporti
pubblici). Quest’alleanza si è rivelata
vincente, inducendo il Consiglio federale a rinunciare alle misure di risparmio
sulle linee del trasporto regionale, evitando l’indebolimento delle regioni periferiche e la riduzione di prestazioni del
trasposto pubblico.
Nell’ambito del cosiddetto pacchetto di
i diritti del lavoro
consolidamento delle finanze, il governo
aveva infatti previsto di ridurre i contributi della Confederazione alle linee
regionali, portando il limite minimo per
il sostegno dai 32 attuali ai 100 viaggiatori giornalieri. Le quattro associazioni si
sono immediatamente opposte a questa
misura, che avrebbe inferto un colpo
mortale al trasporto pubblico.
Risparmiare al posto sbagliato
ATS, Citrap Svizzera, SEV e Pro Bahn
hanno quindi promosso una petizione
“per non soffocare le linee regionali”, firmata da 34'403 persone. Tutte queste firme hanno avuto il loro effetto: il
Consiglio federale ha concordato con i
cantoni che avrebbe rinunciato alle
misure di risparmio nel traffico regionale. Anche se, formalmente, la decisione
dovrà essere ratificata dal Parlamento nel
corso della discussione sul pacchetto di
18
consolidamento delle finanze, essa
dovrebbe essere definitiva. Le associazioni hanno preso atto con grande soddisfazione di questa modifica, che evita di
indebolire la rete del trasporto pubblico.
Attualmente, sono 1'300 le linee del traffico regionale che ricevono indennità da
parte della Confederazione. La maggior
parte di esse sono gestite da Autopostali.
Il programma di risparmio avrebbe colpito circa 160 linee, ossia una linea su
sette, scorporando intere regioni dalla
rete di trasporti pubblici. Le misure di
risparmio avrebbero colpito anche le
linee di regioni turistiche, con gravi conseguenze per la loro economia.
Indebolire i trasporti pubblici appare un
controsenso anche dal punto di vista
della politica climatica. L’abbandono
delle linee avrebbe comportato un
aumento della circolazione di automobili, con un conseguente aumento delle
emissioni CO2.
Corsi Centro Alchemilla
Per informazioni e iscrizioni: Associazione cultura popolare, tel. 091 683 50 30, e-mail: [email protected]. I corsi hanno luogo
presso la sala ACP, Balerna (sopra il Ristorante Meridiana)
Dall’intenzione alla realizzazione: gli stadi dell’atto di volontà
Con G. Delmonte, counselor psicosintetico e formatrice, esperta in psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione
Data: sabato 11 dicembre 2010 Orario: dalle 9.30 alle 17.00 Costo: Fr. 120.-
Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI)
Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso - Tel. 091/682 29 31
fax 091/682 29 32 - e-mail: [email protected] - www.asiticino.ch
Data
14.1 - 21.1.2011
17,18.1.2011
Corso
Termine isc.
Trattamento ulcera crurale venosa e arteriosa 13.12.2010
e cura delle leioni cutanee
cura e prevenzione delle ulcere diabetiche
Kinesiologia educativa II
13.12.2010
24.1.2011
La disfagia nelle cure palliative
26,27.1.2011
14,15,16.2.2011
18.2.2011
Laboratorio di scrittura teatrale comica
20.12.2010
L’interazione con gli altri
10.1.2011
Il dilemma tra il rispetto dell’esistenza umana 17.1.2011
e il ricorso all’eutanasia, al suicidio assistito…
20.12.2010
Partecipanti
Infermieri/e
Luogo
Lugano
Per chi ha partecipato al seminario
“Kinesiologia educativa I”
Infermieri/e Assistenti geriatrici/che
Operatori/trici sociosanitari
Operatori/trici del ramo sanitario
Aperto a tutti/e
Operatori/trici del ramo socio-sanitario
Bellinzona
Lugano
Bellinzona
Lugano
Lugano
Corsi Croce Rossa Svizzera
Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (09.00-11.00), fax 091/682.79.56,
e-mail sottoceneri: [email protected] - e-mail sopraceneri: [email protected] - www.crs-corsiti.ch.
Corsi - Seminari
Anche i bambini si ammalano
Baby sitting Approfondimento
Collaboratrice sanitaria Base
Collaboratrice sanitaria Approfondimento
Cure in famiglia
Corsi - Seminari
Baby sitting Approfondimento
Lugano sede CRS
Modulo 2: I bisogni del bambino
24,31.1 - 7,14,21.2.2011 18.00–20.00
25,26,27.1 - 1,2,3,8,9,10,15,16,17.2.2011
9.00–12.00 / 13.30–16.30
15,22,29.1 - 5,12,19.2.2011
8.30–12.00 / 13.30–17.00
26.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30
12,19,26.1 - 2,9.2.2011 20.00–22.00
Locarno sede CRS
Collaboratrice sanitaria Base
Collaboratrice sanitaria Approfondimento
Fiori di Bach Per accompagnare i figli
nello sviluppo
Chiasso sede CRS
11,18,25 gennaio 2011 20.00–22.00
Modulo 2: I bisogni del bambino
14,21.12.2010 - 11,18,25.1.2011 18.00–20.00
25,26,27.1 - 2,3,4,8,9,10,15,16,17.2.2011
9.00–12.00 / 13.30–16.30
Bellinzona sede CRS
Modulo 1: La gestione del tempo
26.1 - 2,9,16,23.2.2011 14.00–16.00
10,11,13,14,17,18,19,21,24,25,27,28.1.2011
9.00–12.00 / 13.30–16.30
8,15,22,2.1 - 5,12.2.2011
8.30–12.00 / 13.30–17.00
19.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30
26.1.2011 13.30–17.30
Corsi Associazione Dialogare-Incontri
Per iscrizioni e/o ulteriori informazioni: Associazione Dialogare-Incontri, Via Foletti 23, 6900 Massagno, tel. 091 967 61 51,
fax 091 967 61 52, e-mail: [email protected], www.dialogare.ch
Ciclo di conferenze “Il mondo che cambia” Come cambia la cultura
Data: giovedì 20 gennaio 2011 Orario: 18.00-20.00 Luogo: Lugano, sala multiuso Facoltà di teologia, via Buffi 13 Entrata libera
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i diritti del lavoro
Corsi SUPSI
Per informazioni e/o iscrizioni: SUPSI, DSAS, Formazione continua, Palazzo E, 6928 Manno, tel. 058 666 61 24, [email protected]
Il Responsabile Pratico e l’accompagnamento formativo 48 ore-lezione
Data inizio: 25.01.2011 Luogo: DSAS SUPSI, Manno Costo: Fr. 1’000.Utilizzo delle conoscenze scientifiche nelle pratiche professionali 64 ore-lezione
Data inizio: 21.01.2011 Luogo: DSAS SUPSI, Manno Costo: Fr. 1’600.-
Corsi Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP)
Per informazioni e/o iscrizioni: Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale IUFFP,
Dipartimento formazione continua, Via Besso 84, 6900 Massagno, tel. +41 91 960 77 88, fax +41 91 960 77 66;
www.iuffp-svizzera.ch; formazione [email protected]
L’ascolto attivo e la gestione di comportamenti “difficili” dello studente, approfondimento con il metodo Gordon
Date: 15.01.2011 Orario: 9.30-17.00 Luogo: IUFFP, Lugano Tassa iscrizione: Fr. 150.- Termine iscrizione: 10.12.2010
Testo letterario e articolo di giornale: affinità e differenze
Date: 18/25.01.2011 Orario: 17.00-19.00 Luogo: SPAI, Locarno Tassa iscrizione: Fr. 100.- Termine iscrizione: 17.12.2010
i diritti del lavoro
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Offerte di lavoro
Confederazione
Consultare: www.stelle.admin.ch/it
Cantone Ticino
Amministrazione dello Stato
02/10
Medici
assistenti
presso
l’Organizzazione socipsichiatrica cantonale, Mendrisio: F.U. 2/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (vale
tutto l’anno);
03/10 Infermieri/e con specialità (salute mentale) presso l’Organizzazione
sociopsichiatrica cantonale, Mendrisio:
F.U. 2/2010, condizioni di presentazione
candidature scaricabili dal sito
www.ti.ch/concorsi (vale tutto l’anno);
18/10 Concorso per cariche nella
Magistratura, l’Ufficio presidenziale del
Gran Consiglio comunica che è aperto il
seguente concorso: elezioni di 2 Giudici
del Tribunale di appello, F.U. 92/2010
(scadenza 10 dicembre);
154/10 Dipartimento del territorio: collaboratore/trice scientifico/a (con titolo
accademico) presso l’Ufficio della direzione lavori del Sopraceneri, Bellinzona,
F.U. 92/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito
www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 dicembre);
155/10 Dipartimento del territorio: funzionario/a tecnico/a presso l’Ufficio della segnaletica stradale e degli impianti
pubblicitari, Bellinzona, F.U. 93/2010,
condizioni di presentazione candidature
scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi
(scadenza 14 dicembre);
156/10 Dipartimento della sanità e della
socialità: tutore/trice, a metà tempo
(50%), presso l’Ufficio del tutore ufficiale, Sede di Bellinzona, F.U. 94/2010, condizioni di presentazione candidature
scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi
(scadenza 10 dicembre);
157/10 Dipartimento della sanità e della
socialità: tutore/trice, a tempo parziale
(80%), presso l’Ufficio del tutore ufficiale, sedi di Breganzona, F.U. 94/2010, condizioni di presentazione candidature
scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi
(scadenza 10 dicembre);
159/10 Dipartimento delle finanze e
dell’economia: informatico aziendale
(SAP) presso l’Area dello sviluppo e dell’integrazione applicativa del Centro dei
sistemi informativi, Bellinzona, F.U.
94/2010, condizioni di presentazione
candidature scaricabili dal sito
www.ti.ch/concorsi (scadenza 17 dicembre);
160/10 Dipartimento delle istituzioni:
segretario/a assessore (giurista) presso
la Pretura del Distretto di Lugano,
Lugano, F.U. 95/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal
sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 14
dicembre);
Ente Ospedaliero Cantonale
Ospedale Regionale di Locarno: medico
capo servizio Centro di fertilità (scadenza 10 dicembre);
Servizio ICT (Information and Communication Technology) sede a
Bellinzona: un/a specialista d irete (networding) – scadenza 10 dicembre;
Case Anziani, Associazioni
Municipio di Bellinzona: casa anziani
comunale, infermiere/i CRS, assistenti
di cura CRS, ausiliarie/i di cura, operatori sociosanitari, ausiliare/i settore alberghiero (vale tutto l’anno – F.U. 18/2010);
Associazione comunità familiare: infermiera/infermiere all’80% (scadenza 10
dicembre);
Associazione SOS Ticino: membro di
direzione – responsabile settore disoccupazione (80-100%) – scadenza 15 dicembre;
Associazione SOS Ticino: membro di
direzione – responsabile amministrativo
(80-100%) – scadenza 15 dicembre;
Diversi
SCuDo, Servizio cure a domicilio
Luganese: infermieri e operatori sociosanitari (sito www.scudo.ch, rubrica
“personale/posti vacanti”;
Municipio di Locarno: cuoco presso
l’Istituto per anziani San Carlo (scadenza
10 dicembre, ore 11.00);
Ente regionale di sviluppo per il
Mendrisiotto e Basso Ceresio (ERSMB):
direttore/direttrice del nuovo Ente con
un grado di occupazione tra il 50% e il
100% (scadenza 15 dicembre);
Municipio di Bellinzona: un/una elettricista per reti di distribuzione con funzione di caposquadra (scadenza 17 dicembre, ore 16.00);
Municipio di Savosa: segretario comunale a tempo pieno (scadenza 21 dicembre, ore 16.30);
Municipio di Bellinzona: un/una
Medico dentista per la Clinica dentaria
comunale (scadenza 3 gennaio, ore
16.00);
Corso VPOD di preparazione agli esami della
Scuola cantonale di polizia 2011
Il Sindacato VPOD intende organizzare come di consueto un corso di preparazione agli esami della Scuola cantonale di polizia, che avranno luogo la
primavera prossima. In particolare il corso comprenderà lezioni ed esercitazioni di cultura generale, italiano e matematica.
Invitiamo tutte le persone interessate a prendere contatto con la segreteria
sindacale in modo da poter definire un calendario delle lezioni in base alle
esigenze dei partecipanti (tel. 091/826.12.78, [email protected]).
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i diritti del lavoro
“i grappoli”
6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] www.grappoli.ch
APPUNTAMENTI DICEMBRE 2010
Da mercoledì 8 dicembre
“Il tuo presepe ai Grappoli” Concorso di presepi per grandi e piccini
Sabato 25 dicembre
“Natale ai Grappoli” Pranzo natalizio
Domenica 26 dicembre
“Santo Stefano” Menu festivo
ore 15.00 Premiazione del concorso “Il tuo presepe ai Grappoli”
Venerdì 31 dicembre, 19.00
“Musica e ballo” con il duo Michèle e Roger Annen
(tastiera e voce)
L’agenda tascabile VPOD 2011
L’agenda VPOD comprende:
- il mese su due pagine
- una distinta per le
indennità
- una rubrica per gli
indirizzi
Prezzo: fr. 8.65
È possibile avere l’agenda
VPOD 2011
con Assicurazione:
versamento in caso di
decesso o invalidità totale
per infortunio; somma
assicurata fr. 5’000.L’assicurazione è valida solo
fino all’età di 70 anni.
Prezzo: solo fr. 18.35
(assicurazione compresa)
Bollettino d’ordinazione agenda tascabile VPOD 2011
(da spedire a VPOD, cp 748, 6903 Lugano)
senza assicurazione fr. 8.65
con assicurazione fr. 18.35
(l’assicurazione è valida fino a 70 anni)
Cognome
Nome
Indirizzo
Data
Firma
N.B. L’acquisto è riservato ai soci VPOD
Chiusure segretariati VPOD vacanze di Natale
segretariato di Bellinzona: chiusura da venerdì 24.12.2010 (ore 12.00)
a venerdì 31.12.2010
segretariato di Lugano: chiusura venerdì 24.12.2010 (dalle ore 12.00) e da lunedì 3
a venerdì 7.1.2011
sede di Locarno: chiusura da lunedì 27.12.2010 a venerdì 7.1.2011
sede di Balerna: chiusura da lunedì 27.12.2010 a venerdì 7.1.2011
sede di Biasca: chiusura da venerdì 24.12.2010 (ore 12.00) a venerdì 7.1.2011
i diritti del lavoro
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Cattivi pensieri
Marameo
Cucù, cucù,
è arrivato il 28 novembre
e la meritocrazia è andata giù.
L’infido Dadò e la perfida Vizzardi
non gracchiano più!
Servizi CGIL per i frontalieri
iscritti al sindacato VPOD
Como
Camera del lavoro, per info generali
su sedi e orari: 031239 311
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
sa 9.00-11.30
Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b
lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 031 260 375
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00
sa 9.00-11.30
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30
gio-ve 9.00-12.00
Besozzo via 25 aprile c/o Camera
del lavoro tel. 0332 771 035
lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00
Impressum
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Raoul Ghisletta (responsabile),
Rezia Boggia, Fausto Calabretta,
Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani,
Paola Orsega-Testa, Mara Rossi,
Stefano Testa.
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: studio POP, S. Antonino
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
“I diritti del lavoro”
uscirà giovedì 20 gennaio 2011
Cassa malati collettiva VPOD
A partire dal 1.1.2010 la Cassa malati collettiva VPOD gestisce 3 marchi
del gruppo HELSANA, ossia:
Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio,
ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva
VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès
a Progrès collettiva VPOD.
È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio.
Beneficiate così del 10% di sconto sulle assicurazioni complementari, LCA.
Sussidi Cassa malati per l'anno 2011
A metà dicembre 2010 il Parlamento vota un probabile aumento dei redditi determinanti.
Maggiori informazioni sul sito VPOD oppure al numero 091 821 93 11/17/18
Attualmente possono beneficiare della riduzione del premio per l'anno 2011:
le persone sole con un reddito determinante fino a fr. 22'000.famiglie con un reddito determinante fino a fr. 34'000.- (diritto in favore di tutti i componenti della
famiglia)
famiglie con reddito determinante compreso tra fr. 34'001.- e 65'000.- diritto alla riduzione solo
in favore dei figli minorenni
le persone sole dalla cui tassazione 2008 risulta un reddito imponibile nullo oppure un totale dei
redditi registrati nella tassazione applicabile inferiore a fr. 6'000.- hanno diritto alla riduzione di
premio se il reddito determinante desunto dalla notifica di tassazione 2008 della persona o della
famiglia che provvede al loro sostentamento non supera fr. 55'000.La riduzione di premio decade nei seguenti casi:
a) a) se l'importo di sostanza lorda registrato nella tassazione applicabile (p.to 30 della
notifica di tassazione) supera fr. 600'000.-, o se l'importo di sostanza imponibile supera
fr. 400'000.- (p.to 34 della notifica di tassazione):
b) persone sole: se il totale dei redditi al netto degli oneri sociali registrati nella tassazione applicabile (p.to 9 della notifica di tassazione) supera fr. 60'000.-;
c) persone sole intese quali "reddito di riferimento" (art. 32 LCAMal): se il totale di redditi
al netto degli oneri sociali registrati nella tassazione applicabile (p.to 9 della notifica di
tassazione) supera fr. 80'000.d) famiglie: se il totale dei redditi registrati nella tassazione applicabile supera fr. 90'000.(punto 9 della notifica di tassazione). Per i primi 3 figli e data un'aggiunta di fr. 10'000.cadauno; per i successivi fr. 5'000.- cadauno.
reddito determinante per il diritto è quello della notifica di tassazione 2008.
il reddito determinante risulta dalla somma arrotondata al mille franchi superiore del reddito
imponibile per l'imposta cantonale e di 1/15 della sostanza imponibile per l'imposta cantonale
eccedente fr. 150'000.- per le persone sole e fr. 200'000.- per le famiglie
Nel caso in cui in data successiva al 31.12.2004 fosse stata donata o ceduta in usufrutto sostanza immobiliare o parte di essa dovrà essere compilata la pagina 2 del modulo d'istanza.
il sussidio va richiesto tramite il modulo che va compilato, firmato e inviato con allegate le copie
dei certificati relativi all'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie più recenti.
chi non ha ricevuto il modulo per la richiesta può richiederlo presso l'Ufficio dell'assicurazione
malattia – tel. 091/821 93 11 /17 /18 oppure, a partire da metà settembre, presso la Cancelleria
del proprio Comune
Le persone al beneficio di prestazioni complementari AVS/AI non devono inoltrare la richiesta:
le loro pratiche saranno trattate direttamente dall'IAS.
Attenzione: la richiesta deve essere inviata entro il 31.12.2010;
vi consigliamo di inoltrare la richiesta per raccomandata.
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i diritti del lavoro
GAB
6900 Lugano 3
Ritorni: Zentralsekretariat VPOD
Postfach 8279, 8036 Zürich
Aderite al sindacato VPOD
Sindacato VPOD Ticino
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano
(4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro)
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30
Ufficio VPOD Bellinzona
P.F. scrivere in stampatello
Cognome e Nome
Sesso M
Data di nascita
F
Data d’ adesione
Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Sede VPOD Locarno
Via e numero
No. Postale e domicilio Aperto il lunedì: 13.30-17.00
e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazza Corporazioni 1, 6600 Locarno
(Città vecchia, sopra ristorante Casa del Popolo)
Nazionalità
Tel. /Cel. e-mail
Sede VPOD Balerna
Aperto il martedì (se festivo mercoledì):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
Datore di lavoro
Professione
% lavoro Stipendio lordo annuo
Sindacato precedente Giornale in lingua: I
T
F
Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data
Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei
servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
Orologio rosso con spilla o penna USB
a chi si iscrive al Sindacato VPOD
Come funziona?
Permanenza INCA
Istituto Nazionale Confederale di Assistenza
italiani all’estero
c/o sede UNIA Manno, Via Vedeggio 1
Uovo di Manno II° piano,
martedì e giovedì ore 14.00-18.00
(su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11
c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8,
mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 735 35 80
c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14,
lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 862 12 44
Cassa disoccupazione
Comedia VPOD
Bellinzonese e valli
Ogni persona che si iscriverà al sindacato
riceverà in regalo un magnifico orlogio
rosso con spilla oppure un'utilissima penna
USB (a scelta). Per i membri che iscriveranno un collega al sindacato è invece previsto il consueto premio di fr. 50.-
Sede centrale a Bellinzona
Salita San Michele 2, CP 1216, 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
lunedì: 09.00-11.30
martedì e giovedì: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
mercoledì: 14.00-17.00 venerdì: chiuso
Luganese
Come ritirare il premio?
Sede VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Una volta compilata l'adesione al
Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio
o la penna USB presso i segretariati
sindacali di Lugano o Bellinzona.
Locarnese
Sede VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sede VPOD di Balerna (vedi sopra)
i diritti del lavoro
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