Editoriale Il popolo ticinese boccia la meritocrazia! di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Il 28 novembre il popolo ticinese ha bocciato con il 54% di NO la legge stipendi cantonale, sottoposta in votazione a seguito del nostro referendum: un referendum sostenuto dal Partito socialista, dagli altri partiti della sinistra e da altri sindacati, associazioni e commissioni del personale. È una bella vittoria per tutto il Sindacato VPOD, Continua a pagina 2 numero 11-12, venerdì 10 dicembre 2010 La redazione vi augura Buon Natale e felice Anno Nuovo! Organo del Sindacato dei servizi pubblici NO a QUESTA riforma inaccettabile della Cassa pensioni di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Dopo il successo della manifestazione del 17 novembre davanti al Governo e dopo la vittoria popolare del 28 novembre contro la meritocrazia il Continua a pagina 2 NO a QUESTA riforma inaccettabile della Cassa pensioni Editoriale Continua dalla prima Continua dalla prima che si è profilato con coraggio e con determinazione contro questa legge, e per tutti i dipendenti pubblici e parapubblici. Una vittoria che ha un’eco positiva anche per il lavoro sindacale negli altri Cantoni. La legge bocciata adattava al sistema salariale pubblico la meritocrazia e i bonus salariali in voga nel settore privato a partire dagli anni ’80, i quali hanno causato e causano molti danni e situazioni di malessere sui posti di lavoro. La legge non considerava minimamente i grossi problemi registrati dalla meritocrazia negli altri cantoni: aumenti salariali che finiscono soprattutto nelle tasche degli alti dirigenti, forti disparità di trattamento nella distribuzione degli aumenti tra i vari Dipartimenti, penalizzazione delle donne, accentuazione dei favoritismi e del clientelismo. Inoltre il nuovo articolo 7a della legge stipendi avrebbe permesso al Governo di distribuire “gratificazioni straordinarie” senza alcun limite superiore (anche agli alti funzionari dirigenti, che sarebbero stati inseriti nelle nuove superclassi salariali tra i 165’000 e i 225’000 Fr). Il Sindacato VPOD auspica ora che Governo e Parlamento definiscano strumenti di motivazione moderni ed efficaci: colloqui regolari con il personale, formazione continua, interventi puntuali in caso di problemi sul posto di lavoro. Chiediamo di elaborare una riforma della LORD/Legge stipendi senza la meritocrazia, di varare l’attesa revisione delle classificazioni e di procedere a una riforma equilibrata della Cassa pensioni dello Stato. Questo per assicurare vera dignità e professionalità ai dipendenti del servizio pubblico e parapubblico. Il Governo ticinese e in particolare la direttrice del Dipartimento finanze ed economia dovranno comunque reimparare ad allacciare un dialogo autentico e costruttivo con le organizzazioni del personale. Altrimenti troveranno sulla loro strada l’opposizione del Sindacato VPOD. i diritti del lavoro Sindacato VPOD continua la lotta contro QUESTA revisione della legge sulla Cassa pensione dei dipendenti del Cantone Ticino. Sono in corso varie azioni di raccolta firme e di informazione dei dipendenti sui posti di lavoro. L’opposizione dalla base sta crescendo. Ribadiamo che l’obiettivo dell’on. Laura Sadis di una ricapitalizzazione della Cassa al 100% è sproporzionato alle forze del Cantone e va oltre all’obiettivo della legge federale, che impone una ricapitalizzazione sino all’80% per le casse garantite dallo Stato. Questo obiettivo eccessivo determina costi sociali e finanziari enormi per i datori di lavoro e i dipendenti. Il cambiamento della Cassa pensioni dello Stato dal primato delle prestazioni a quello dei contributi sarà penalizzante per i lavoratori: esso significa che i rischi dell’andamento degli investimenti della Cassa pensioni andranno totalmente a carico degli assicurati, mentre oggi vengono ripartiti in modo equo tra datore di lavoro e assicurati. Il nuovo modello pensionistico ticinese basato sul primato dei contributi, pur essendo superiore al minimo di legge federale (molto basso!), appare in netto ritardo rispetto alla Confederazione. Il nuovo piano pensionistico della durata di 45 anni è penalizzante per la grande maggioranza dei dipendenti e dei docenti, che entrano nella Cassa pensioni dopo l’età dei 20 anni: per loro sarà impossibile giungere al massimo della pensione, dato che occorreranno 45 anni di assicurazione ininterrotti tra 20 e 65 2 anni per arrivare al massimo della pensione! Per loro il pensionamento anticipato diverrà proibitivo, per cui dovranno lavorare fino a 65 anni, anche nelle professioni più difficili e usuranti! Per decenni ci è stato ripetuto che in Ticino i docenti e gli impiegati cantonali avevano sì i salari più bassi del Paese, ma che in compenso godevano di prestazioni pensionistiche d’avanguardia. Ora si vuole eliminare anche l’unico vantaggio di cui disponevamo. Dato che le prestazioni post-lavorative sono parte integrante delle condizioni contrattuali, questo equivale a diminuire ulteriormente l’attrattiva delle nostre professioni. Forti contrarietà sorgono pure dal congelamento del salario assicurato per i dipendenti oltre i 50 anni nel 2012 e per il fatto che il carovita sulle pensioni nei prossimi anni non sarà più versato, per cui il taglio reale delle pensioni nella vita di un assicurato potrà arrivare a ca. il 30%! Il Sindacato VPOD chiede al Consiglio di Stato di rivedere gli aspetti più penalizzanti contenuti nella revisione della Cassa pensioni: il blocco del carovita sulle rendite (la mancanza di una garanzia dello Stato in merito ad una resa minima nel tempo del capitale degli assicurati) e insiste per l’allestimento di un nuovo piano assicurativo che sia migliore. Contemporaneamente chiede l’apertura di trattative con il Governo per ottenere degli aumenti salariali, che contribuiscano a ridurre il divario salariale tra il Ticino e il resto della Svizzera. Sommario Sempre più superricchi in Svizzera L’iniziativa socialista per imposte eque, al di là dell’esito della votazione, ha scatenato da parte degli avversari della proposta una campagna demagogica e affastellata di molte mezze verità e tante falsità. di Werner Carobbio, presidente pensionati VPOD Questa iniziativa ha anche dimostrato quali sono gli interessi che i partiti di centro destra - liberali radicali svizzeri in testa, per non parlare qui in Ticino dei vari Gobbi, Pinoja, Simoneschi Cortesi, Jelmini, Pelli e confraternita – difendono. Non certo quelli della maggioranza della popolazione. Piuttosto quelli di una ristrettissima minoranza di superricchi, i quali dietro il paravento dell’autonomia fiscale dei cantoni si vogliono a tutti costi garantire il privilegio di pagare meno imposte possibili. E ciò in barba al principio costituzionale che ognuno dovrebbe pagare i tributi all’ente pubblico secondo la propria capacità economica. Che si tratti di una ristrettissima minoranza in continua crescita nonostante la crisi lo ha messo a nudo una ricerca del sociologo Ueli Mäder, la quale mette in evidenza tutta una serie di dati significativi ma di cui non si è certo parlato molto sui mass media cantonali. Infatti, mentre solo lo 0,011 per cento della popolazione mondiale vive in Svizzera, accogliamo però l’1,5% dei patrimoni privati: 2’200 miliardi di dollari. E questo senza contare i 2’000 miliardi di dollari di averi esteri gestiti dalle banche elvetiche. Come se ciò non bastasse, sul migliaio di miliardari esistenti sul globo un centinaio vive in Svizzera: siamo quindi il paese con la terza maggiore densità di milionari al mondo dopo Hong Kong e Singapore. Dato ancora più significativo, il 3% della popolazione possiede quanto il 97% della stessa. Ma le provocazioni non finiscono qui: in 20 anni il patrimonio delle 300 persone più ricche è passato da 86 miliardi a 449 e la metà di loro ha ereditato la ricchezza, vale a dire l’ha avuta senza lavorare troppo e approfittando della concorrenza fiscale fra cantoni. Cifre significative quelle messe in evidenza dalla ricerca del prof. Mäder, che provano quanto iniquo sia un sistema fiscale che permette di pagare meno imposte possibili dietro il paravento della concorrenza fiscale fra cantoni. Questi dati smentiscono chiaramente le argomentazioni di chi glorifica tale sistema. Anche a destra c’è chi durante la campagna sull’iniziativa socialista ha ammesso che un sistema tanto iniquo va corretto tenga conto di quanto messo in evidenza dalla ricerca citata. Cittadine e cittadini dovrebbero ormai aver capito quali interessi difendono i partiti di centro destra e la schiera di parlamentari federali borghesi ticinesi. 4 5 6 7 8 9 10 11 12 14 15 16 17 18 19 21 22 23 24 Curatori e diritto di famiglia Città di Locarno Assemblea pensionati Azienda cantonale rifiuti Rivendicazioni per i docenti Rinnovo contratto EOC Casa anziani Biasca SACD commerciali Intervista Armida Bianchetto Istituzioni sociali Anziani e qualità di vita Congedo parentale Violenza contro le donne Privatizzazione dell’acqua Corsi di formazione Offerte di lavoro Appuntamenti sindacali Cassa malati Adesione VPOD In breve Votazioni federali: una doppia sconfitta per i lavoratori I risultati delle votazioni federali del 28 novembre rappresentano una doppia sconfitta per i lavoratori svizzeri. L’accettazione dell’iniziativa UDC introduce la doppia pena contro gli stranieri, contraria ai diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e la Carta europea dei diritti umani e favorisce una politica di divisione dei lavoratori. Il rifiuto dell’iniziativa “Per imposte eque” permetterà inoltre di mantenere i privilegi fiscali per i “superricchi”, in nome del fantomatico federalismo fiscale. Usciti vincenti, padronato e UDC stanno già preparando nuovi progetti contro gli immigrati e per smantellare lo Stato sociale. Per contrastarli prepariamoci a rinforzare la nostra lotta! Bilancio intermedio sulle negoziazioni salariali SUL FILO DEL TEMPO - MORIRE Casa Croci, Mendrisio Fino al 18 dicembre 2010 Orari: me-gio-ve 14.00-17.00; sa–do 14.00-18.00 3 In un bilancio intermedio delle negoziazioni salariali in corso per il 2011, i Sindacati dell’Unione sindacale svizzera (USS) dichiarano che la maggior parte degli aumenti ottenuti corrispondono alle rivendicazioni sindacali formulate, che si situano fra il 2 e il 3%. Va però sottolineato che gli aumenti sono inferiori nel settore pubblico, a causa dei programmi di austerità messi in atto. Daniel Lampart, economista USS, stima che il divario fra i salari del settore pubblico e quelli dell’economia privata accentuerà ancora di più i problemi di reclutamento a cui sono confrontati i poteri pubblici (penuria di insegnanti e di personale sanitario). i diritti del lavoro Il ruolo dei curatori nel diritto di famiglia Ha avuto luogo lo scorso 11 novembre la seconda serata del ciclo di conferenze sul tema “minorenni e famiglie” organizzata dal gruppo operatori CTR del Sindacato VPOD. Il relatore avv. Pedrotti (pretore presso la pretura Lugano 6) ha illustrato ai partecipanti la procedura del diritto di famiglia in materia di affido in caso di separazione e il ruolo del curatore in tale ambito. di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD Autorità coinvolte e procedura in caso di separazione Le autorità che agiscono in caso di separazione di una coppia con figli minorenni sono la commissione tutoria regionale come autorità amministrativa e la pretura come autorità giudiziaria. Per i casi più “problematici” vi può essere pure il coinvolgimento della magistratura dei minorenni e/o la magistratura penale. Da un punto di vista giudiziario la procedura di separazione di una coppia è regolata dal codice civile e vede il coinvolgimento di varie figure. Il pretore, come magistrato competente in materia, è chiamato a pronunciarsi al termine di un procedimento nel corso del quale, dopo aver preso atto della volontà delle parti (istanza) di separarsi. Il magistrato avvia una fase di accertamento nel corso della quale raccoglie tutti gli elementi atti a formulare la sua sentenza. Durante la fase di accertamento è applicato il cosiddetto “principio inquisitorio illimitato”, attraverso il quale il magistrato può utilizzare ogni mezzo disponibile per accertare quale sia la decisione migliore, tenendo conto dell’interesse prevalente dei minorenni coinvolti. La procedura può subire accelerazioni o arresti per cause che sopraggiungano a cambiare la posizione dei ricorrenti o il contesto della coppia o di uno dei membri della famiglia. In questo caso la procedura dà al pretore la possibilità di cambiare il suo giudizio e di restare in sintonia coi “tempi” affettivo-relazionali dei ricorrenti. Nel corso del procedimento inoltre il magistrato deve tener conto dei pregiudizi culturali e di altre “contaminazioni” (es. quasi sempre è normale che i figli siano affidati alle madri) e deve essere in grado di giudicare a prescindere da questi condizionamenti. i diritti del lavoro I diversi mandati del curatore Il curatore educativo deve essere in grado, nell’interesse del minore rappresentato, di gestire le richieste dei genitori, di fissare i limiti dei ruoli, degli aspetti negoziabili e di quelli non negoziabili e di stabilire e gestire i criteri per instaurare una “sana collaborazione” tra le parti, senza lasciarsi coinvolgere nei conflitti di coppia. Il ruolo principale del curatore educativo è insomma quello di favorire, attraverso la mediazione, la maggior autonomia relazionale dei soggetti coinvolti, sempre nell’interesse dei figli. Inoltre esso deve essere in grado di gestire la conflittualità soprattutto nell’ambito del diritto di visita del genitore non affidatario, cercando sempre di non farsi coinvolgere nelle diatribe della coppia. Non da ultimo può diventare una grossa risorsa per la famiglia. Non tutte le separazioni infatti sono conflittuali, e in quei casi il curatore si trova ad operare in un clima più rilassato, con dei genitori che collaborano e soprattutto che riconoscono nella persona del curatore un valido aiuto nell’educazione del minore. Il ruolo del curatore amministrativo concerne invece la tutela economica dei minori affidatigli, la cura che essi ricevano quanto spetta loro e la rappresentanza dei loro diritti nei confronti dei parenti e dell’autorità. Infine, la curatela di rappresentanza viene perlopiù utilizzata quando bisogna rappresentare il minorenne nel gestire il suo patrimonio. Siccome non sempre i ruoli del curatore sono così nitidamente distinti, è necessaria da parte sua una grande capacità di lettura del contesto e di adattamento allo stesso. Collina d’Oro e i picchetti non indennizzati Sembrerebbe che gli operai che lavorano per il comune di Collina d’Oro, uno dei più ricchi del Cantone se non della Svizzera, devono portarsi a casa quotidianamente (compresi il sabato e la domenica) il telefono del datore di lavoro. Essi svolgono un servizio di picchetto che di fatto non viene indennizzato, nonostante il Regolamento organico dei dipendenti comunale lo preveda (ROD). In poche parole gli operai, oltre che lavorare gratuitamente per il Comune, non possono allontanarsi dal loro domicilio perché devono intervenire in caso d’urgenza. Una situazione incresciosa che ha portato il Sindacato VPOD a chiedere al Municipio di porre fine a questa situazione e di procedere immediatamente al versamento delle indennità di picchetto. Nuovo ROD al Comune di Stabio Come annunciato nei mesi scorsi, la commissione interna del personale del comune di Stabio e i Sindacati VPOD e OCST hanno organizzato alcuni incontri per esaminare il testo del nuovo Regolamento organico dei dipendenti (ROD) del Comune e per formulare le loro osservazioni. A fine novembre il testo del nuovo ROD è stato quindi inoltrato al Municipio, corredato dalle note di osservazione e da una richiesta di chiarimenti su alcuni punti. Si è inoltre chiesto ai municipali di voler predisporre un incontro tra le parti per discutere delle osservazioni formulate e per richiedere di approvare l’ordinanza sul funzionamento della commissione interna, pronta ormai dallo scorso anno ed in attesa di ratifica. Revisione del ROD a Balerna I sindacati VPOD e OCST hanno incontrato il 12 novembre scorso un rappresentante del Municipio di Balerna ed il segretario comunale per discutere in merito alle osservazioni formulate al nuovo Regolamento organico dei dipendenti (ROD) del Comune nel corso del precedente colloquio tra le parti. Preso atto della buona volontà del Municipio, pur in quadro finanziario non florido, la parte sindacale ha visto accolte solo in minima parte le proprie richieste. Al termine dell’incontro le parti hanno reciprocamente concordato di organizzare un’assemblea congiunta del personale in cui illustrare i contenuti e le modifiche apportate al nuovo ROD. 4 La fine del tunnel per i dipendenti di Locarno Il 9 novembre 2010 i sindacati e i rappresentanti della commissione del personale si sono incontrati con il Municipio di Locarno per ridiscutere l’accordo salariale 2009-2012. Dal profilo finanziario l’anno che sta per concludersi è iniziato bene per la Città ed è proseguito ancora meglio. Si intravvede la luce al termine di un tunnel decennale. di Rodolfo Huber, presidente della Commissione del personale di Locarno In ottobre i dipendenti comunali interessati dal risanamento previsto dall’accordo 2009/2012 hanno ottenuto la restituzione dell’importo trattenuto in precedenza come contributo di risanamento. Restano acquisiti i tre giorni supplementari di vacanza, concordati al momento della revisione dell’accordo 2009/2012. A coloro cui è stato trattenuto un contribu- to di risanamento negli anni 2005-2008 verrà inoltre versato nel salario di dicembre un contributo una tantum commisurato al grado d’occupazione (Fr. 1'500.lordi con un’occupazione al 100%). A partire dal 2011 non verranno più applicate le misure di contenimento salariale: carovita, scatti d’anzianità e promozioni saranno applicati normalmente e non vi saranno più giorni supplementari di vacanza. Nel 2011-2012, dopo analisi della situazione finanziaria, il Municipio è disposto a discutere con i rappresentanti dei dipendenti eventuali aumenti reali degli stipendi. Le incognite principali sono legate agli effetti dei progetti di fusione comunale. Resta infine aperto ancora un importante cantiere: a breve termine il consiglio d’amministrazione dell’Istituto di previdenza (cassa pensioni) dovrà presentare un progetto di risanamento. È chiaro fin d’ora che se si vorrà bloccare il degrado saranno necessarie misure incisive. Come mostrano i risanamenti progettati da altri enti, il contributo del datore di lavoro sarà determinante per raggiungere l’obiettivo e le misure incideranno pesantemente sulle pensioni. Per affrontare queste problematiche è essenziale che i rapporti tra rappresentanti dei dipendenti e Municipio continuino a svilupparsi nel clima positivo che si è instaurato negli ultimi anni. Lanciata petizione per l’ufficio postale di Biasca Lo scorso 16 novembre la sezione del partito socialista (PS) di Biasca, con il sostegno del Sindacato della comunicazione, ha lanciato una petizione contro il declassamento dell’ufficio postale in zona stazione ad agenzia postale. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD e Claudio Stirnimann, Presidente sezione PS Biasca Qualche settimana fa il Municipio di Biasca ha deciso di ricorrere alla Commissione federale per gli uffici postali opponendosi all’ingiustificata decisione della Posta di chiudere l’ufficio postale alla stazione per aprire un’agenzia postale all’interno degli spazi FFS. Anche la sezione PS di Biasca è scesa in campo per dar man forte al Municipio, lanciando una petizione per mettere fine ai continui tagli ai servizi pubblici, denunciando il previsto declassamento dell’ufficio postale ad agenzia. A parere della sezione PS questa operazione è improponibile, dato che non sono considerati diversi fattori, quali l’iniziativa popolare del Sindacato della comunicazione «Per una posta forte», l’importanza del Comune quale polo regionale delle Tre Valli, l’attuale posizione privilegiata dell’ufficio postale, il previsto potenziamento della stazione e la perdita di qualità del servizio offerto che implicherebbe il declassamento ad agenzia postale. Sulla tematica lo scorso 25 novembre è stata organizzata una serata informativa con Loris Galbusera (Municipio di Biasca), Angelo Zanetti (Sindacato della comunicazione) e Igor Cima (sindaco di Iragna, Comune dove l’ufficio postale è già stato chiuso). È per contro venuta a mancare la presenza dei rappresentanti della Posta, che hanno declinato l’invito. Quest’assenza ha sicuramente compromesso la completa informazione alla popolazione. La sezione socialista di Biasca invita dunque la popolazione a sottoscrivere la petizione e rispedirla entro il 17 dicembre alla Sezione PS di Biasca (cp 1266, 6710 Biasca). Ricordiamo inoltre che il popolo svizzero sarà chiamato a votare l’iniziativa popolare «Per una posta forte», promossa dal Sindacato della comunicazione, che se accettata potrà obbligare la Posta a cambiare rotta. Una migliore protezione per il personale ausiliario di Biasca Lo scorso 12 novembre il Sindacato VPOD ha chiesto per l’ennesima volta (siamo in attesa da luglio 2010) al Municipio di Biasca di proporre delle date di incontro per discutere della modifica dell’assicurazione perdita di guadagno (APG) in caso di malattia del personale ausiliario delle Scuole dell’infanzia (SI) a partire dal 1. gennaio 2011. L’introduzione di questa modifica è necessaria perché il personale ausiliario non subisca più una perdita di salario in caso di assenza per malattia, nonché per parificare la situazione con gli altri dipendenti del comune. Tale richiesta viene fatta in attesa di una totale modifica contrattuale, richiesta dal Sindacato VPOD e dalla sezione PS di Biasca tramite una mozione al Consiglio comunale. 5 i diritti del lavoro Parola ai pensionati VPOD sui temi attuali Lo scorso 25 novembre ha avuto luogo l’assemblea annuale del Gruppo pensionati VPOD, che ha preso posizione sui temi attuali quali la nuova legge stipendi, la revisione della cassa pensioni dello Stato e l’aumento dei premi cassa malati. Durante l’incontro Pietro Martinelli, presidente ATTE e membro del CdA di Alloggi Ticino SA (ATISA,) ha inoltre tenuto un’interessante relazione sul tema “Abitazioni adatte per persone anziani autosufficienti”. di Mara Rossi, sindacalista VPOD In primo luogo l’assemblea pensionati VPOD si è dichiarata contraria alla nuova legge sull’impiego pubblico. Se il principio in sé può sembrare attraente, nella pratica l’applicazione è infatti sempre stata negativa. No ai tagli delle pensioni ridurre i premi cassa malati e una profonda riforma del sistema (cassa malati unica, premi pagati in base al reddito, pianificazione dell'offerta sanitaria ambulatoriale, ecc.). Politica per alloggi a buon mercato L’assemblea ha pure preso posizione contro il progetto Sadis di revisione della Cassa pensioni dello Stato: il risanamento al 100% della Cassa si rivela infatti estremamente penalizzante, rischioso ed oneroso. Si ricorda che la legge federale imporrà un obiettivo di capitalizzazione al 80% per le casse pensioni pubbliche entro il 2050. L’assemblea dei pensionati VPOD chiede la salvaguardia della compensazione del carovita sulle pensioni, che Sadis intende decurtare sino all’importo del 15% (e poi in seguito ancora in una misura non definita) ed esprimela propria solidarietà ai giovani, chiedendo di migliorare il loro nuovo piano assicurativo che prevede 45 anni (oggi 40 anni) per arrivare al massimo della pensione. Questi peggioramenti non faranno che diminuire l’attrattiva dell’impiego pubblico, già ai minimi livelli per il ritardo salariale del Ticino. Il nuovo piano pensionistico non considera nemmeno l’allungamento del tempo di formazione necessario all’entrata nell’amministrazione, nella sanità, nel sociale e nella scuola (in quest’ultimo ambito per i docenti vi è anche da calcolare il tempo di abilitazione). Riforma cassa malati L’assemblea pensionati VPOD auspica inoltre un forte intervento pubblico per i diritti del lavoro Dopo aver sentito la relazione di Pietro Martinelli, l’assemblea ha infine chiesto ai Comuni e al Cantone un maggiore sforzo nella messa a disposizione di terreni in diritto di superficie e di capitali pubblici nel settore dell’alloggio, in modo da consolidare l’offerta di alloggi a buon mercato in Ticino e da sviluppare anche alloggi adatti alle persone anziane autosufficienti, come proposto da ATISA a Locarno grazie anche al sostegno della Città. Una politica dell’alloggio per persone anziane L’intervento di Pietro Martinelli sugli alloggi per persone anziane ha suscitato un vivo interesse fra i partecipanti all’assemblea. Dopo aver presentato dati e cifre sull’invecchiamento demografico della popolazione ticinese e sui problemi degli anziani, il relatore si è focalizzato sull’importanza di una buona qualità di vita nella vecchiaia, che dipende in larga misura dal grado di autonomia della persona anziana e che può essere notevolmente migliorata se la persona anziana può continuare a vivere al proprio domicilio. Tuttavia ciò è possibile solo se essa può beneficiare di una abitazione adeguata e di servizi di aiuto e cura a domicilio adeguati. Lo scopo della politica dell’alloggio per persone anziane deve quindi essere quello di proporre soluzioni abitative consone all’anziano a prezzi sopportabili che gli permettano di continuare a vivere in autonomia e il più a lungo possibile a casa propria. Dato che la presenza di anziani nel nostro Cantone è molto importante e crescerà in modo esponenziale nei prossimi anni, la realizzazione di alloggi adatti per persone anziane autosufficienti è assolutamente necessaria. Molti esempi esistono già nei paesi nordici e in altri Cantoni della svizzera (ad esempio nel Canton Vaud esistono già più di 1000 appartamenti di questo tipo). In Ticino un primo esempio di 40/50 appartamenti dovrebbe sorgere prossimamente a Locarno di fianco all’Istituto S.Carlo per iniziativa dell’Alloggi Ticino SA e del Comune di Locarno. Per le persone interessate alla tematica, la presentazione integrale tenuta da Pietro Martinelli è scaricabile sul nostro sito internet www.vpod-ticino.ch 6 Rinnovo contrattuale all’Azienda cantonale rifiuti Lo scorso 28 ottobre aveva avuto luogo un’assemblea VPOD del personale dell’Azienda cantonale dei rifiuti (ACR) di Giubiasco, durante la quale il personale aveva sollevato delle richieste in merito al miglioramento delle indennità per festivo e notturno e di picchetto. Era stato inoltre chiesto di fare chiarezza sui meccanismi delle promozione di certe figure professionali. blea del personale di fine ottobre, rilevando una buona disponibilità al dialogo e all’assolto da parte della direzione ACR. L’incontro si è svolto in un clima costruttivo di partenariato sociale, con l’obiettivo comune di trovare delle soluzioni concordate a favore del personale. Durante il mese di dicembre il risultato delle discus- sioni tra sindacati e direzione verrà sottoposto al Consiglio di amministrazione ACR, e nel mese di gennaio le parti si rincontreranno per verificare i risultati definitivi e per pianificare un incontro in cui i risultati degli incontri verranno presentati al personale. di Stefano testa, segretario aggiunto VPOD Dato che il contratto collettivo di lavoro stipulato dai sindacati e la direzione ACR nel 2007 giunge a scadenza quest’anno, lo scorso 24 novembre i sindacati hanno incontrato la direzione ACR per una prima tornata di discussioni in merito al rinnovo contrattuale. Il Sindacato VPOD ha ovviamente espresso alla Direzione le rivendicazioni emerse durante l’assem- Buon accordo salariale per il personale della Confederazione Con un aumento salariale dell’1% per i dipendenti della Confederazione, la Comunità di negoziazione del personale delle Confederazione (CNPC), che raggruppa i sindacati VPOD, APC, garaNto e APfedpol si dichiara soddisfatta dei risultati scaturiti lo scorso 19 novembre dalle negoziazioni con il nuovo capo del dipartimento federale delle finanze, la consigliera federale Evelyne WidmerSchlumpf. Dopo le difficoltà incontrate in questi ultimi anni di politica del personale, la CNPC auspica che in futuro vi sia una buona e attiva collaborazione con la nuova ministra delle Finanze. A questo proposito durante lo stesso incontro vi è stato un primo segnale positivo: è stato infatti possibile firmare l’accordo in merito al dialogo sulla parità salariale nell’Amministrazione federale. In questo modo la Confederazione mostra di aver intrapreso la buona strada verso la parità salariale fra donne e uomini. Dovrebbe trattarsi di un modello da seguire anche per tutte le aziende reticenti del settore privato… Nuovo CCL per AGE SA Chiasso di Mara Rossi, sindacalista VPOD di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Nel corso della trattativa, la delegazione della CNPC ha evidenziato con forza il ritardo accumulato concernente i salari, non ancora recuperato, e il fatto che la cassa federale ha chiuso con dei buoni risultati. L’esito delle negoziazioni è quindi da ritenersi accettabile. Purtroppo non è stato possibile raggiungere un tale risultato anche per l’indicizzazione delle rendite al rincaro, prevista ormai da anni ma rimandata di continuo. Nonostante le reiterate argomentazioni, essa è infatti stata nuovamente posticipata. Una soluzione in merito dovrà essere presa a partire dal 2012. L’assemblea del personale dell’Azienda acqua gas ed elettricità SA Chiasso (AGE SA, in mano interamente al Comune di Chiasso), lo scorso 24 novembre, ha approvato il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) 2011-2015, che introduce una serie di progressivi miglioramenti della remunerazione dei picchetti e che migliora la compensazione delle ore straordinarie durante le notti feriali. Inoltre si potranno definire i meccanismi per le qualifiche del personale e per l’accesso dei dipendenti agli scatti finali delle classi previste dal CCL. Infine sono state introdotte le indennità per nascita e matrimonio, come pure sono stati migliorati alcuni congedi e il pagamento dello stipendio nel secondo anno di malattia. L’esito positivo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra sindacati e commissione del personale, come pure grazie alla disponibilità al dialogo della direzione e del Consiglio d’amministrazione. Si consolida in tal modo un contratto collettivo di lavoro significativo nella realtà cantonale del settore elettrico. 7 i diritti del lavoro Uniti si vince! Domenica 28 novembre 2010 è una data che resterà nella memoria del Cantone per molti anni. Il nostro sindacato ha dimostrato alla classe politica ticinese che il periodo durante il quale si è tartassato il dipendente pubblico accollandogli la maggior parte dei costi di risanamento delle finanze è finito. Docenti, impiegati, poliziotti, operatori,... si sono svegliati da un lungo torpore ed uniti sono stati capaci di affermare forte e chiaro che loro lavorano bene e che per questo lavoro esigono una rivalutazione dei loro salari. di Adriano Merlini, presidente docenti VPOD Essere dipendente pubblico non è una vergogna! Questa vittoria ha rafforzato notevolmente il peso contrattuale del Sindacato VPOD, ma soprattutto ha ridato fiducia a molti lavoratori i quali hanno riscoperto la forza del loro numero. No al peggioramento della Cassa pensioni Ed ora è il momento di incrementare e di capitalizzare questa presa di coscienza, concentrandoci su due obiettivi prioritari. Il primo è quello di riuscire a modificare profondamente il progetto di stravolgimento della Cassa pensioni dello Stato, portato avanti dalla signora Sadis in modo assolutamente arrogante, senza nemmeno prendere in considerazione le richieste del nostro sindacato. Se venisse accettato il cambiamento così com’è proposto, sarebbe una vera mazzata per tutti i lavoratori: gli attivi con carriere più o meno lunghe alle spalle e i pensionati, i quali, dopo aver dedicato la vita professionale all’ente pubblico, pensavano di potersi godere un meritato riposo fruendo tranquillamente delle condizioni dignitose che erano state loro promesse. Pur non entrando nel merito dei singoli peggioramenti (sono tanti!), sottolineo però che tra i dipendenti dello Stato i docenti sarebbero, ancora una volta, tra i più penalizzati: entrando sempre più tardi nel mondo del lavoro a causa delle richieste di formazione e di abilitazione alla professione, oltre ad una netta riduzione delle prestazioni si vedrebbero di fatto impossibilitati ad aspirare ad un pensionamento anticipato. Lo scontento che si respira nelle sedi è forte: increi diritti del lavoro mentiamolo informando nei collegi i colleghi meno attenti (noi siamo a disposizione) e rendiamolo visibile anche al di fuori delle aule docenti, inviamo le nostre riflessioni e le nostre prese di posizione al governo e alla stampa. Il tema è talmente importante che da parte nostra c’è la volontà di opporci fino in fondo e, se il Governo ci spingerà allo scontro diretto, ancora una volta sarà essenziale il numero: con 20'000 iscritti alla Cassa pensione e una buona mobilitazione l’impresa appare fattibile... Rivalutare i salari dei docenti Il secondo obiettivo è l’aumento dei salari reali, fermi, anzi in diminuzione, da esattamente vent’anni. La politica delle casse vuote, ha fatto sì che in Ticino i dipendenti pubblici abbiano pagato nei periodi di euforia economica come in quelli di crisi. L’attrattiva della professione di docente è ormai talmente bassa che la penuria di validi candidati ha spinto il DECS, ad esempio, a rivedere verso il basso le condizioni di accesso al DFA per l’abilitazione alle Scuole medie: adesso basta un bachelor. Questo migliorerà la qualità della nostra scuola? Ciò accade quando a metà novembre il parlamento zurighese ha deciso di reagi- re alla stessa carenza di insegnanti aumentando i loro salari di importi compresi tra l’8 e il 12 percento. Il Direttore del nostro dipartimento gli aumenti ce li ha promessi pubblicamente… più volte negli ultimi anni! È veramente il momento di dire basta, ogni singolo dipendente non deve più accontentarsi di essere lodato a parole e bastonato nei fatti: è necessario opporsi a questa revisione della Cassa pensioni e a tutte le proposte di sgravio fiscale fintanto che non saranno garantiti degli aumenti salariali cospicui. Questo non solo per la dignità dei lavoratori e dei pensionati, ma anche a sostegno dell’economia: non va dimenticato che lo Stato è il primo datore di lavoro del Cantone. Che si assuma le sue responsabilità. In attesa della sentenza sui doppi redditi Nel mese di settembre il Sindacato VPOD, patrocinato dall’avvocato Rosemarie Weibel, ha deciso di ricorrere al Tribunale cantonale amministrativo in merito alla limitazione al 150% del grado di occupazione presso lo Stato per coniugi o partner registrati. Il ricorso contesta la costituzionalità della norma in vigore dal 2010 in Ticino, unico fra tutti i Cantoni. Questa norma crea difatti una disparità di trattamento tra uomini e donne, a scapito di quest’ultime, dato che oggi sono ancora più spesso gli uomini a lavorare a tempo pieno. Dai casi esaminati vediamo infatti che sono sempre le donne che rinunciano al grado d’occupazione superiore al 150%. Si attende ora che giudici cantonali si pronuncino sul tema. La sentenza sarà destinata a fare giurisprudenza in tutta la Svizzera. Invitiamo tutti i dipendenti che hanno subito delle penalizzazioni a seguito di questa norma a rivolgersi al Sindacato VPOD, perché al di là del ricorso di principio fatto come organizzazione sindacale, i casi concreti di discriminazione possono pure essere contestati davanti ai tribunali e sono molto importanti per cambiare le cose. 8 Rinnovato il contratto dell’Ente ospedaliero cantonale L’Ente ospedaliero cantonale (EOC) e i Sindacati OCST e VPOD, firmatari delcontratto collettivo di lavoro (ROC) in vigore presso gli ospedali pubblici ticinesi, hanno rinnovato il ROC stesso fino alla fine del 2013. Si tratta di un segnale importante di responsabilità e di un esempio di partenariato sociale, che consolida positivamente le condizioni di lavoro di tutto il settore sociosanitario in Ticino, in un momento caratterizzato da importanti cambiamenti. di EOC - OCST - VPOD L’Ente ospedaliero cantonale e i Sindacati OCST e VPOD hanno deciso di prorogare di tre anni (2011-2013) la durata del contratto collettivo di lavoro (ROC), che regola le condizioni d’impiego di circa tremila collaboratori degli ospedali pubblici, tra infermieri, personale medico-tecnico, impiegati amministrativi, artigiani e personale alberghiero. L’accordo contrattuale raggiunto permette di assicurare in questo modo la stabilità normativa del settore e di affrontare in un clima costruttivo le impellenti sfide che attendono il comparto ospedaliero pub- blico, il quale nei prossimi anni sarà confrontato con l’introduzione a livello federale dei DRG (2011), con nuove modalità di finanziamento (2012) e con l’aggiornamento della pianificazione cantonale dei mandati agli ospedali pubblici e privati (2015). Il nuovo contratto collettivo di lavoro integra le modifiche normative intervenute negli ultimi anni e presenta una revisione delle denominazioni delle funzioni, resa necessaria dai nuovi curricoli formativi. Il ROC introduce inoltre una maggiorazione delle indennità per lavoro disagiato (lavoro festivo, serale, notturno) e per il servizio di picchetto. Alfine di migliorare la comunicazione tra datore di lavoro e collaboratori, come pure di aumentare la trasparenza delle decisioni degli ospedali, si prevede inoltre la costituzione di Gruppi di consultazione in ogni istituto dell’EOC, che potranno affrontare in modo snello e rapido temi di carattere puntuale attinenti alla realtà lavorativa di sede. L’EOC e i Sindacati OCST e VPOD sottolineano lo spirito costruttivo e il senso di responsabilità che hanno contraddistinto la negoziazione per il rinnovo contrattuale, durata oltre un anno e che ha coinvolto direttamente le Commissioni interne e l’Assemblea del personale. Questo nella convinzione che buone condizioni di lavoro e un ambiente di lavoro privo di conflittualità rappresentino la premessa per offrire buone cure ai pazienti. Il ROC EOC getta queste premesse per tutto il settore sanitario cantonale, costituendo il contratto faro del settore in Ticino. Riorganizzazione dei reparti di chirurgia al Civico Il 23 novembre scorso la commissione interna del personale dell’Ospedale Civico di Lugano e le organizzazioni sindacali VPOD e OCST hanno incontrato il responsabile delle risorse umane Ruggero Omodei e il responsabile infermieristico Davide Ponti per discutere la problematiche relative al 5° piano della struttura. ramento delle condizioni di lavoro, fomentando anche attriti presenti già da qualche anno. Questa situazione ha compromesso la possibilità di collaborazione e comunicazione, elementi fondamentali per la gestione di un team, soprattutto per chi lavora a stretto contatto con persone bisognose di cure. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD La commissione del personale EOC e i Sindacati VPOD e OCST esprimono piena soddisfazione per la soluzione trovata da parte della Direzione in merito al malessere manifestato nel reparto di chirurgia del 5° piano. In particolare viene accolta positivamente la decisione di rivedere l’organizzazione interna dei reparti di chirurgia del 5° e del 3° piano. Nei mesi scorsi tra i colleghi e i responsabili del 5° piano si era creato un clima di tensione che ha portato un netto peggio9 Come detto ai responsabili durante l’incontro, occorreva prendere una decisione incisiva e condivisa, e siamo soddisfatti che questo sia avvenuto. A partire dal prossimo anno occorrerà tuttavia una volontà da parte di tutti affinché questo non rimanga solo formalità, ma costituisca l’inizio di una rinnovata collaborazione in seno ai reparti, che consenta a tutti un lavoro più sereno e costruttivo. Per questo motivo la commissione del personale e i sindacati auspicano che le parti coinvolte si impegnino per raggiungere i traguardi previsti in tempi rapidi. Non mancheremo di garantire il nostro costante supporto affinché questo avvenga. i diritti del lavoro Petizione di protesta alla Casa anziani di Biasca Lo scorso 24 novembre è stata consegnata al Municipio di Biasca una petizione firmata da 34 dipendenti della Casa anziani comunale, con la quale viene richiesto un incontro a brevissimo termine fra il Municipio, la Direzione della Casa anziani e i Sindacati VPOD e OCST. La speranza è riuscire finalmente a mettere fine al degrado del clima di lavoro denunciato per non compromettere l’erogazione futura di cure di qualità. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD La petizione dei dipendenti all’indirizzo del Municipio chiede di sostenere all’unanimità l’inchiesta aperta nei confronti della caporeparto, continuando sulla strada intrapresa un anno fa dal capodicastero e Direzione, e che anche la responsabile infermieristica non venga riconfermata nel ruolo attuale e alla scadenza del mandato. La problematica si trascina ormai da anni, ma si è accentuata soprattutto negli ultimi tempi in occasione dell’assemblea del personale organizzata dal Municipio alla presenza delle organizzazioni sindacali. In quell'occasione alcuni dipendenti, esasperati dal clima di lavoro e da una gestione autoritaria con metodi di condu- zione poco ortodossi, hanno puntato il dito contro la caporeparto. In seguito alle denunce in assemblea il Municipio ha sospeso la caporeparto, rientrata poi ad agosto per un vizio di forma nella procedura. Da agosto la situazione è però precipitata, dando origine a continue tensioni fino ad arrivare alla petizione. Alla responsabile infermieristica viene invece rimproverato di aver assunto un atteggiamento manifestamente di parte a difesa della caporeparto e di non aver fatto nulla per ristabilire un clima di lavoro sereno all’interno della Casa anziani. Il Sindacato VPOD, preso atto della petizione, dichiara di sostenere i dipendenti della Casa anziani di Biasca e conferma l’esistenza del disagio denunciato dai firmatari. Si rileva inoltre che la petizione è stata firmata dal 56% del personale fisso della Casa anziani (34 su 63 dipendenti) e che il personale impiegato nel servizio delle cure (direttamente coinvolto nella problematica in oggetto nella petizione) rappresenta circa il 60% del settore. Il nostro Sindacato invita quindi il Municipio di Biasca a indire un incontro urgente con i sindacati e con i firmatari della petizione per risolvere al più presto la problematica, a indire al più presto le elezioni per creare una commissione interna del personale funzionante e rappresentativa, nonché a trovare una soluzione comune per ristabilire un clima di lavoro sereno in seno alla struttura, che porterà beneficio non solo al personale ma anche agli ospiti. Il Sindacato VPOD si impegna a monitorare da vicino l'evolversi della vicenda e a sostenere tutto il personale in difficoltà. Uniformità verso l’alto per le condizioni di lavoro nella sanità Nella seduta di fine novembre il Gran Consiglio ticinese, conformemente alla legge federale assicurazione malattia, ha deciso di finanziare dal 2011 le case per anziani private senza contratto di prestazione e i servizi aiuto domiciliare commerciali. Per il settore delle cliniche private il finanziamento pubblico partirà nel 2012: questo costerà verosimilmente al contribuente ticinese tra gli 80 e i 100 milioni di franchi. di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Il legislatore federale ha voluto introdurre una maggiore concorrenza tra i vari enti e servizi sanitari. Affinché la concorrenza sia leale le condizioni di lavoro del personale delle strutture finanziate dallo Stato e dai Comuni devono essere analoi diritti del lavoro ghe. Ad es. i ritardi tra il contratto collettivo di lavoro dell’Ente ospedaliero cantonale e quello delle cliniche private non dovranno più esistere. Se in questi anni le cliniche private, i servizi di aiuto domiciliare commerciali e le case anziani non finanziate dal settore pubblico hanno sempre “pianto miseria” e hanno imposto condizioni contrattuali meno attrattive per il loro personale, ciò non dovrà più essere possibile! Medesime condizioni di finanziamento implicano medesime condizioni contrattuali ! Questa deve essere la logica conseguenza delle decisioni prese sia a livello federale, sia a livello cantonale. Il Sindacato VPOD dovrà battersi affinché i differenziali sui salari e sulle condizioni normative non diventino utili pagati dai contribuenti a società private. 10 Se oggi sia EOC, sia le case anziani sussidiate, sia i servizi di aiuto domiciliare d’interesse pubblico riescono a funzionare con il finanziamento pubblico dei contratti di prestazione senza creare deficit, in futuro i privati dovranno fare la stessa cosa, dato che riceveranno il medesimo finanziamento pubblico e i medesimi costi del personale. Evidentemente ciò non sarà possibile per quelle “imprese sanitarie”, che non saranno gestite oculatamente o che eviteranno di effettuare i necessari investimenti: in ogni caso non si potrà tollerare che la fattura di inefficienze o la ricerca di profitti a tutti i costi venga pagata dalle lavoratrici della sanità e dai contribuenti ticinesi! Migliori condizioni di lavoro per i SACD commerciali Lo scorso 24 novembre la Commissione paritetica cantonale e conciliativa (CPCC) dei Servizi di assistenza e cura a domicilio (SACD) commerciali e il Sindacato VPOD hanno incontrato i responsabili di quindici servizi commerciali (su diciotto) per presentare loro le modifiche apportate al contratto collettivo di lavoro (CCL) in seguito all'introduzione del nuovo regime di finanziamento cantonale a partire dal 1° gennaio 2011. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD Lo scorso 22 settembre la CPCC dei SACD commerciali aveva incontrato unitamente al Sindacato VPOD il capoufficio degli anziani e delle cure a domicilio Francesco Branca per comprendere le modalità di funzionamento per i SACD commerciali del nuovo regime di finanziamento nel settore assistenza e cure a domicilio, che entrerà in vigore il 1. gennaio prossimo. Grazie al tanto atteso nuovo sistema di finanziamento e alla buona collaborazione dei responsabile di questi servizi, il nostro Sindacato è riuscito ad attuare dei miglioramenti concreti delle condizioni di lavoro per tutti i dipendenti dei SACD commerciali. Il nuovo contratto collettivo 2011 sarà inoltre utilizzato dal Cantone come parametro di sussidiamento. Ulteriori miglioramenti verranno introdotti nel 2012 e nel 2013 le condizioni contrattuali per i dipendenti dei SACD commerciali si avvicineranno molto a quelle dei servizi pubblici. Di seguito presentiamo in dettaglio i miglioramenti che avranno luogo in modo graduale nei prossimi anni: 1a tappa dal 1. gennaio 2011 introduzione delle 42 ore settimanali (prima 45 ore); introduzione della 13ma; riconoscimento di una settimana di vacanza ogni 5 anni di servizio; aumento dell'indennità di servizio serale da 2.- a Fr. 4.-; aumento dell'indennità di servizio festivo da 3.- a Fr. 5.-; aumento dell'indennità km auto da 0.45 a Fr. 0.60; introduzione del salario per personale amministrativo: fisso Fr. 3'850. / a ore Fr. 21.80. 2a tappa dal 1. gennaio 2012 adeguamento ai minimi salariali del CCL dei SACD pubblici (COSACD) adeguamento delle vacanze al COSACD: - 4 settimane di vacanza fino al 10° anno di servizio; - 5 settimane di vacanza nei seguenti casi: fino al compimento dei 20 anni, dopo il 10° anno di servizio, dopo i 40 anni d’età; - 6 settimane dopo 50 anni d’età ritenuto un minimo di 5 anni di servizio. 3a tappa dal 1. gennaio 2013 introduzione delle 40 ore settimanali; adeguamento dei congedi straordinari al COSACD: - 8 giorni consecutivi in caso di matrimonio; - 5 giorni lavorativi in caso di decesso del coniuge/partner registrato e figli; - 3 giorni lavorativi in caso di decesso dei genitori, fratelli e sorelle; - 2 giorni lavorativi in caso di nascita di figli; - 1 giorno in caso di: decesso di nonni, suoceri, cognati, nipoti e zii; per ma- trimoni di figli, genitori, sorelle, fratelli; per trasloco; - fino a un massimo di 12 giorni l’an no per affari pubblici sindacali; - fino a un massimo di 8 giorni l’anno per volontariato sociale, per il conge do gioventù e per attività si sportivo d’élite. introduzione delle carriere salariali COSACD. Va rilevato che quindici servizi privati (su un totale di diciotto) hanno già sottoscritto il nuovo CCL. Di recente la CPCC SACD tramite uno scritto ha chiesto ai tre servizi non firmatari un incontro per discutere a sua volta l’entrata nella comunità contrattuale. Non nascondiamo la soddisfazione per il raggiungimento di questo importante traguardo, ottenuto dal nostro Sindacato dopo due anni. Possiamo dichiarare di essere riusciti a realizzare quello che era il nostro obiettivo fin dall'inizio, ossia migliorare le condizioni di lavoro del personale di questi servizi. Il Sindacato VPOD invita naturalmente tutti i nuovi servizi commerciali a far parte della comunità contrattuale, prendendo contatto con la segreteria sindacale (tel. 091 911 69 30). Conferenza federativa VPOD - Settore sanità Per garantire un buon sistema sanitario, è necessario investire nel personale Da martedì 25 gennaio, ore 13.30 a mercoledì 26 gennaio 2011, ore 16.00 Hôtel “The nh world”, 14 Grand Places, Fribourg Temi in discussione: - La leggenda dell’esplosione dei costi e le ragioni che giustificano maggiori investimenti nel personale sanitario. - In che modo i forfaits per caso (DRG) minacciano i nostri salari? Come impedire questo pericolo? - Di quali formazioni professionali abbiamo bisogno? Come dovrà essere pilotato il sistema sanitario? - Di quali alleggerimenti abbiamo bisogno? Di un anno di congedo ogni 10 anni, di una miglior compensazione in tempo per il lavoro notturno, di una maggiore dotazione di personale? Iscrizioni entro il 23 dicembre (091/826.12.78, [email protected]) La partecipazione è gratuita per i soci VPOD (vitto e alloggio compresi). 11 i diritti del lavoro Intervista ad Armida sulla La capoéquipe Armida Bianchetto è stata licenziata il 16 settembre con pretesti futili da parte del Servizio assistenza e cure a domicilio (SCuDo) di Lugano, dopo 22 anni d’attività dapprima presso il Consorzio aiuto domiciliare Lugano e in seguito presso l’Associazione SCuDo, che gli è succeduta. La commissione interna del personale SCuDo e numerose colleghe di SCuDo, con il sostegno del Sindacato, hanno manifestato a più riprese la loro solidarietà e si sono opposti a questo licenziamento brutale e ingiustificato, lanciando anche una petizione, che ha raccolto già 2'500 firme. Il personale SCuDo e il Sindacato hanno fatto numerose assemblee e prese di posizione apparse sui media ticinesi nelle ultime settimane, coinvolgendo anche il rappresentante del Dipar- timento sanità e socialità. Il coraggio di Armida Bianchetto, che ha deciso di rendere pubblico il suo caso, permette di fare luce sul clima di lavoro negativo e sui problemi di tutto il personale di SCuDo. Le abbiamo rivolto alcune domande. di Redazione Armida, puoi raccontarci com’è stato pianificato e perpetrato il tuo brutale licenziamento? Quella mattina alle 9.00 pensavo di dover andare in direzione a discutere di un rapporto sulla pianificazione della mia zona chiestomi in luglio e che consegnai nei termini richiesti il 25 agosto. Il direttore mi dice che avevano letto il mio rapporto (era presente anche la direttrice sanitaria), ma che fondamentalmente non rispondevo alle domande. Alla mia richiesta di spiegazioni e alla disponibilità a chiarire mi è stato detto dal direttore che “non era necessario e che per loro così non andava bene”: mi ha messo sotto gli occhi la lettera di disdetta e mi ha detto di lasciare il Servizio entro le 12.00 (anche se mi pagano comunque lo stipendio fino alla scadenza del termine di disdetta). Il tutto si è risolto in una decina di minuti! Puoi raccontarci brevemente quale è stata la tua formazione e la tua carriera professionale? Dopo le scuole dell’obbligo frequentate i diritti del lavoro a Massagno ho conseguito il diploma alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona e dopo un paio d’anni di lavori vari ho dapprima conseguito il diploma di infermiera alla Scuola cantonale infermieri di Bellinzona. Poi ho lavorato tre anni all’Ospedale Civico e dal 1988 alla fine del 1995 ho lavorato prima come infermiera e poi come capo gruppo infermiera presso il Consorzio aiuto domiciliare Lugano e dintorni. Il Consorzio mi ha dato la possibilità di specializzarmi in Salute pubblica e di conseguire il certificato di gestione livello I. Dal 2000 sono capo équipe allo SCuDo. Quale reazione hai avuto all’ingiunzione di lasciare entro 3 ore il posto di lavoro quel fatidico 16 settembre? Sono rimasta tranquilla come sono, ma dentro di me non capivo cosa mai avessi fatto per essere allontanata così. Ho poi fatto alcune telefonate ad utenti per confermare degli appuntamenti, ho preparato una mini consegna sulla pianificazione alla mia vice. Ho riempito un sacchetto con effetti personali e a un certo punto ho pensato:”Mi sembra di essere in un film americano, ti licenziano, prepari uno scatola con le tue cose, saluti qualche collega e vai. E ancora pensavo al direttore e a come avrebbe dovuto perlomeno seguire un corso sul come licenziare e che gli avrei volentieri consigliato di vedere il film “Tra le nuvole”, con George Clooney. Licenziare sì, ma con stile!” Non si tratta del primo caso di licenziamento brutale di una capoéquipe presso SCuDO negli ultimi anni. Quale interpretazione dai di questo modo di fare da parte dei vertici di SCuDO? Difficile dire. Conosco molto bene l’ex collega licenziata nel 2008. Avevamo più o meno lo stesso modo di gestire l’équipe. Credo sia un modo da parte della direzione di affermare l’autorità (perché incapace di dialogo e autorevolezza) e mantenere così il personale in quel limbo di incertezze e paure che lo rendono più fragile, controllabile e accondiscendente. Perché secondo te vi sono così tanti problemi di comunicazione, gestione del 12 personale e organizzazione del lavoro a SCuDo? La privatizzazione e il management sono responsabili? Il capo équipe è la figura collante tra esi- Armida Bianchetto genze del Servizio, dell’utenza e del personale. Deve eseguire le direttive del servizio e soddisfare i bisogni dell’utenza. In mezzo c’è il personale , un insieme di individui con storie, caratteristiche, capacità, esigenze personali e professionali, che devono essere costantemente motivati e spronati ad un lavoro di qualità non solo per soddisfare le esigenze del servizio, ma anche per soddisfare il loro bisogno, non solo finalizzato allo stipendio, di lavorare. Motivare vuol dire partecipare al raggiungimento degli obiettivi. Allo SCuDo da anni i capi équipe sono solo degli esecutori di ordini e di direttive date dall’alto. Non c’è assolutamente la volontà di condividere gli obiettivi e il modo per raggiungerli. Quindi il risultato non può che essere una sempre maggiore difficoltà a motivare il personale. Come hanno appreso del tuo licenziamento brutale le tue colleghe e quali reazioni immediate hai avuto? Circa alle 9.25 della mattina stessa tutte le colleghe e colleghi della mia zona, chi sul territorio, chi in congedo, in malattia o in vacanza, hanno ricevuto via SMS un messaggio che diceva “ Per motivi di tempestività vi informo via SMS che da questa mattina le strade di Armida e SCuDo si separano. Di più durante la riunione settimanale. Direttore”. Non ho ancora oggi l’aggettivo per descrivere una tale modalità! Poi vi è stata la cena di solidarietà del 15 ottobre: come hai vissuto questo incontro? Da una parte è stata la conferma della stima, del rispetto, dell’amicizia reciproca che da anni c’è con gran parte del personale di SCuDo. Dall’altra è stata la manifestazione della paura, della desta- lotta del personale SCuDo bilizzazione in cui il personale si è trovato in un attimo. Quindi una grande rabbia verso la direzione: licenziare me ha purtroppo messo in difficoltà di vario genere tanti altri. Quali passi hai intrapreso con la tua avvocata, messa a disposizione dal Sindacato: in particolare come si è svolto il colloquio con il Comitato SCuDo avvenuto il 25 ottobre? L’intento del colloquio era quello di conoscere i motivi del licenziamento e discutere possibili soluzioni bonali. Naturalmente non è stato il caso. C’è stata una discussione sul rapporto sulla pianificazione che avevo presentato. Non è stato preso in considerazione perché basato sull’analisi del 2010. Sembra che la Direzione mi avesse chiesto invece un rapporto sul 2009. Anno in cui sembra io abbia infranto più volte le direttive di pianificazione, che abbia fatto delle differenze gestionali con il personale. Di tutte queste accuse ho chiesto la documentazione scritta per avere la possibilità di confutarle. Che reazioni hanno avuto le tue colleghe nell’assemblea del 25 ottobre sera dopo che hai riferito del colloquio? Il personale non ha capito… mi conoscono come persona attenta alle esigenze dell’utenza e del personale e che tutto fa meno che differenze di trattamento. In più tanti si sono chiesti a questo punto quali altri capo équipe sono in difetto, visto che nel nostro lavoro è quasi la normalità dover esigere di più dal personale, chiedere disponibilità oltre l’orario pianificato per poter far fronte alle richieste dell’utenza. Richieste che sono molto variabili, non pianificabili a lungo termine e a cui si deve dare risposta immediata indipendentemente dal personale presente sul territorio. È molto facile fare ore supplementari. Qual è ora lo scopo della tua battaglia e delle tue colleghe di SCuDo? Io sto seguendo una linea di difesa personale con lo scopo di confutare ogni accusa. Per quello che riguarda i miei colleghi stanno facendo un lavoro di analisi dei problemi presenti sul posto di lavoro. Faranno delle proposte in modo da poter poi cercare un confronto costruttivo, basato sul dialogo, con la Direzione e le altre autorità coinvolte. Sono preoccupati, se le cose non doves- sero cambiare in qualche modo, credono che il rapporto con la Direzione sarà sempre più difficile e peggiorativo delle condizioni di lavoro Come valuti le possibilità di cambiare qualcosa presso SCuDo? Cosa occorrà fare secondo te? Penso che fondamentalmente basterebbe molto poco per creare un clima di lavoro ottimale che abbia come unico scopo il benessere dell’Utenza: trasparenza delle direttive, condivisione quindi di obiettivi, mezzi e risorse per raggiungerli. Ascolto del personale, valorizzazione dello stesso per le caratteristiche personali che ognuno ha e che può portare al servizio dell’utenza. Naturalmente questo presuppone da parte della Direzione disponibilità e l’umiltà di riconoscere che prestazioni di qualità possono essere erogate solo da personale motivato, inserito in un clima di lavoro sereno nonostante le difficoltà. E questo non vuol dire assenza di controllo sull’operato del personale, ma di sicuro non vuol dire partire dal principio che il personale lavora solamente se lo tieni costantemente sotto pressione, isolato dal gruppo e con la paura della perdita del posto di lavoro. Accordo e fine dello sciopero a ISS Aviation Dopo ben 121 giorni di sciopero, l'8 novembre scorso è stato negoziato un accordo fra i Sindacato VPOD, il Sindacato PUSH e la direzione del Gruppo ISS in Svizzera in merito alle condizioni di lavoro del personale di pulizia dell’aeroporto di Ginevra. Questo accordo prevede le disposizioni seguenti: per il 2012, i Sindacati VPOD e PUSH hanno ottenuto una revisione della griglia salariale, che migliorerà la situazione per la maggioranza dei dipendenti; avendo ottenuto queste modifiche per il 2012, il Sindacato VPOD è d’accordo di firmare il contratto collettivo di lavoro concluso fra il Sindacato PUSH e ISS Aviation, che resterà invariato fino a dicembre 2011; di conseguenza, i tredici dipendenti di ISS Aviation hanno concluso il loro sciopero venerdì 5 novembre; allo stesso tempo, ISS Aviation ritira la sua denuncia contro la Communauté Genevoise d’Action Syndicale (CGAS) e, da parte sua, il Sindacato VPOD ritira tutte le procedure giuridiche che aveva lanciato contro il Sindacato PUSH. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno sostenuto le persone scioperanti durante questi 121 giorni. 13 i diritti del lavoro Verso il rinnovo del contratto delle istituzioni sociali Il prossimo 13 dicembre il comitato VPOD dei lavoratori degli istituti sociali si riunirà per fare il punto della situazione del settore, organizzare la prossima assemblea, promuovere la conferenza federativa del 22 marzo a Berna e soprattutto per avviare la discussione sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro (CCL), previsto per il prossimo anno. di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD L’incontro è fissato per il prossimo 13 dicembre alle ore 20.00 presso il ristorante “Cappella delle due mani” di Massagno. La riunione è aperta anche ai soci che non fanno ancora parte del comitato, ma che intendono esprimere la loro opinione in merito ai temi che verranno discussi. In questa fase è importante allargare il più possibile il dibattito e potenziare i momenti di riflessione e di scambio; è quindi nostra intenzione trovare nuovi dipendenti del settore sociale interessati a portare il loro contributo all’interno del comitato. L’ordine del giorno della serata prevede un aggiornamento sulla situazione del settore, in particolare sui temi connessi all’allegato 8 del CCL, e la preparazione di un’assemblea dei dipendenti del settore per l’inizio del prossimo anno. È utile ricordare che l’anno prossimo si andrà al rinnovo del CCL delle Istituzioni sociali del Canton Ticino, rinnovo che avverrà in un momento di incertezze economiche e in un contesto in cui tutte le sicurezze acquisite in passato sembrano venir meno. Tuttavia, dopo il grande risultato ottenuto lo scorso 28 novembre con la vittoria nel referendum contro la meritocrazia, dobbiamo mantenere alta la tensione e cercare di far sì che il prossimo rinnovo contrattuale porti a dei miglioramenti concreti anche nel settore sociale. Altro tema importante della serata sarà la promozione della partecipazione di un gruppo di rappresentanti dal Ticino alla conferenza federativa del settore sociale che si terrà a Berna il prossimo 22 marzo 2011. Nel corso di tale incontro verrà presentata una panoramica generale del settore a livello federale e di quelle che sono le prospettive e le novità che si profilano all’orizzonte del campo sociale. Ribadiamo l’importanza dei temi in discussione e vi invitiamo a partecipare numerosi sia alla serata del 13 dicembre che alla conferenza federativa del prossimo 22 marzo. Per informazioni vogliate contattarci presso la sede VPOD di Lugano negli orari di ufficio: vi forniremo i chiarimenti che avrete bisogno. Se qualcuno volesse annunciarsi per far parte in futuro del Comitato può farlo via mail all’indirizzo [email protected] o telefonando allo 091 911 69 30/6 L’importanza delle commissioni interne del personale A volte capite che sui posti di lavoro venga chiesto ai sindacalisti quali siano gli obiettivi e i compiti della commissione interna del personale. Si tratta di un’istituzione fondamentale per il mantenimento di un buon clima di lavoro e di una migliore qualità di vita per il personale, nonché di un buon rapporto con le direzioni. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD La commissione interna del personale ha il compito di “sorvegliare” quanto avviene all’interno del proprio istituto, cercando nel limite del possibile di esserne l’attore principale, che dirime i conflitti interni e promuove un clima di lavoro sereno e collegiale. I compiti principali della commissione interna sono i seguenti: esaminare e preavvisare i problemi relativi agli interessi del personale (turni, vacanze, recuperi) e portarli di fronte agli organi direttivi; appianare le divergenze fra i colleghi di lavoro e promuovere l’unione fra il personale; i diritti del lavoro preavvisare richieste e suggerimenti del personale e fare proposte alla direzione. In altre parole, la commissione interna del personale è l’anello di congiunzione tra il personale e la direzione e fa ricorso alla collaborazione del sindacato per tematiche complesse e tecniche. Per questo motivo il Sindacato VPOD propone a tutte le commissioni di lavorare spalla a spalla, allo scopo di poter costruire una politica sindacale che vada a rispondere alle esigenze del proprio istituto (ospedali, case anziani, cliniche, ecc..), ma che non sia completamente distaccata da quanto avviene a livello regionale, cantonale ed anche nazionale. In molti istituti sanitari e sociali del Cantone sono state costituite commissioni interne del personale, che lavorano attivamente con le direzioni e i sindacati per raggiungere obiettivi comuni. 1 settimana di vacanza REKA per 100 franchi La REKA offre una vacanza di una settimana dal costo di 100 franchi per le famiglie (bi- o monoparentali) con figli a carico d’età inferiore a 18 anni, che vivono in condizioni modeste. Il reddito annuo deve essere inferiore ai 57'000 franchi lordi per le famiglie biparentali e ai 47'000 franchi lordi per le famiglie monoparentali (importo aumentato di 5'000 Fr a partire dal secondo figlio); anche la sostanza deve essere modesta. Occorre allegare la documentazione fiscale. L’offerta non vale per chi nel 2010 ha già beneficiato di offerte REKA e non vale per le persone in formazione. Per maggiori informazioni: Reka, Neuengasse 15, 3001 Bern; tel. 031 329 66 99; www.reka.ch, [email protected] 14 La casa anziani come luogo di vita “Le case per anziani non devono essere solo luoghi di cura, bensì anche luoghi di vita”. È così che si potrebbero riassumere le proposte del Consiglio degli anziani, contenute nello studio “Anziani e qualità di vita. La casa per anziani. L’accoglienza, il ruolo dei familiari, le risorse”, pubblicato recentemente. di Graziano Pestoni, presidente Consiglio degli anziani Lo studio affronta una questione fondamentale dell’essere umano, la dignità, e in questo caso la dignità della persona anziana non più totalmente autosufficiente e quindi ospite di un istituto. L’aumento della speranza di vita, una grande conquista dei nostri tempi, permette a molte persone di raggiungere in buona salute traguardi inimmaginabili solo pochi decenni fa. Molti hanno la fortuna di avere la salute e di disporre di risorse che permettono di vivere in modo autonomo fino a tarda età. Non sono ormai più rare nemmeno le persone che raggiungono il secolo di vita. L’invecchiamento porta tuttavia maggiori difficoltà patologiche legate all’età. Soprattutto tra gli ultraottantenni, alcuni sono in situazione di dipendenza e di fragilità. 4'000 persone, un quinto della popolazione con oltre ottant’anni di età, vive in una casa per anziani. Si tratta di una popolazione vulnerabile, per età, solitudine e per condizioni di salute. Non sempre questa popolazione è in grado di far sentire la propria voce, esprimere le proprie preoccupazioni, i propri desideri, le proprie aspettative. Gli autori sono consapevoli che negli ultimi decenni la qualità della presa a carico è migliorata e che generalmente è garantita un’adeguata qualità degli aspetti sanitari. Lo studio del Consiglio degli anziani affronta tuttavia la realtà degli istituti da un altro punto di vista: quello dell’accoglienza, del quotidiano e del ruolo dei famigliari. Esso parte dal principio che una casa per anziani, anche se medicalizzata deve essere un luogo di vita, non solo un luogo di cura. Si intende inoltre mettere in evidenza le questioni che appaiono lacunose in alcuni istituti, mettere a disposizione dei responsabili e degli operatori degli istituti indicazioni supplementari da tenere presente nel loro difficile lavoro quotidiano. Per questo lavoro il Consiglio ha attinto all’esperienza delle case per anziani del Cantone che hanno già messo in pratica varie proposte. Si tratta quindi di stimolare il dibattito tra operatori, parenti e tutti gli attori coinvolti, perché si continui a migliorare la presa a carico dell’anziano. Lo scopo è quindi duplice: in primo luogo si vuole dare sostegno agli operatori del settore e ai responsabili degli istituti portando all’attenzione del pubblico e delle Autorità gli aspetti che rimangono problematici, quale ad esempio l’attenzione per l’aspetto economico, che anche se legittima e comprensibile, può indurre a impoverire l’intervento; in secondo luogo si intendono formulare delle raccomandazioni concrete. In effetti il Consiglio degli anziani, nonostante la grande diversità nella gestione degli istituti, ha constatato impegno e volontà di sperimentare iniziative innovative per rendere la casa anziani più simile ad una “casa”. Un forte accento sull’aspetto medico-sanitario porta spesso a considerare l’istituto un luogo di cura e l’anziano in primo luogo l’oggetto di cure medico-sanitarie. L’anziano deve invece sentirsi a casa, a proprio agio, e non 15 come ospite di passaggio e l’oggetto di cure mediche. Il bisogno di contatto umano è forte, è una delle maggiori richieste. Il personale spesso non ha però il tempo per rispondere maggiormente a questa richiesta, e questo causa un impoverimento della relazione. Delle tredici raccomandazioni del documento, la prima riguarda l’accoglienza: spesso un momento traumatico per l’anziano e i famigliari, che va curata con la massima attenzione, per poter vivere serenamente il cambiamento. Vanno inoltre sviluppate le possibilità di dialogo all’interno dell’istituto. Il Consiglio raccomanda quindi l’istituzione dell’assemblea e del comitato dei famigliari. Si tratta di un luogo essenziale per favorire le occasioni di scambio tra residente, famigliari, operatori e responsabili delle case per anziani. Per migliorare la qualità della relazione il Consiglio propone inoltre di designare per ogni ospite una persona di riferimento. Una particolare attenzione va data alle persone con deficit cognitivi, per i quali è necessario migliorare la consulenza specialistica con geriatri, psichiatri e completare la formazione del personale. Infine, l’organizzazione della giornata dell’ospite deve, nel limite del possibile, essere personalizzata, sia per quanto riguarda la sveglia, l’igiene personale e l’orario per coricarsi. Anche l’animazione dovrebbe esser diversificata e rivolta a tutti i residenti, non solo ad un piccolo gruppo. Il Consiglio auspica che questo lavoro possa servire quale stimolo a un ulteriore miglioramento degli istituti e permettere di affrontare più facilmente le numerose e complesse problematiche inerenti alla gestione delle case per anziani. Lo studio è ottenibile su richiesta al Consiglio degli anziani del Canton Ticino, via Olgiati 38 b, 6512 Giubiasco. Tel. 091 857 09 01; e-mail: [email protected] i diritti del lavoro Rilanciato il dibattito sul congedo parentale! La Commissione federale di coordinamento per le questioni familiari (COFF) ha presentato a fine ottobre un modello di congedo parentale di 24 settimane. La COFF afferma che un congedo parentale risponderebbe ai bisogni dei genitori e dei figli, favorirebbe la parità fra uomo e donna e avrebbe delle conseguenze positive sull’economia. Si tratta di un’occasione per rilanciare la discussione e la mobilitazione su questo tema! di Michela Bovolenta, segretaria centrale VPOD (trad. Mara Rossi) Il modello proposto prevede un congedo parentale di 24 settimane pagato all’80%, per un massimo di 196 franchi al giorno. Il congedo maternità di 14 settimane rimarrebbe invariato. Quattro settimane sarebbero riservate alla madre, quattro al padre, e le 16 restanti potrebbero essere divise fra i genitori secondo la loro volontà. La COFF considera il suo modello “molto contenuto” se paragonato a livello internazionale. Essa ne valuta il costo a 1,2 miliardi di franchi circa e sottolinea che più il congedo parentale sarà utilizzato dai padri, più costerà caro, data la disparità salariale esistente. Bisogni delle famiglie e parità La COFF ha raccolto in un rapporto una serie di dati concernenti l’organizzazione delle famiglie, arrivando a tre constatazioni: in 10 anni il modello tradizionale della famiglia con un padre che lavora al 100% e una madre casalinga è nettamente diminuito (28% delle famiglie), lasciando spazio al modello del padre a tempo pieno e della madre a tempo parziale; alle famiglie manca tempo. Considerando il l’attività professionale e familiare, i genitori con figli piccoli accumulano in due 144 ore di lavoro alla settimana, senza contare i tragitti! le famiglie necessitano di risorse: la rinuncia o la riduzione del tasso di attività di uno dei due genitori riduce il budget familiare, proprio quando la nascita di un figlio aumenta le spese. Conclusione: “In queste circostanze, è soprattutto la donna che si sacrifica professionalmente. Fino alla nascita del primo figlio, le donne sono in effetti ben integrate nel mondo del lavoro e lavorano in i diritti del lavoro generale a tempo pieno. Ma con la nascita del primo figlio, la maggior parte delle donne si ritirano (temporaneamente) dalla vita professionale, sia parzialmente, sia totalmente (…). L’abbandono della vita professionale così come i tassi d’attività troppo ridotti riproducono la disparità salariale fra donne e uomini”. Rilanciare il dibattito e la mobilitazione La proposta della COFF rilancia un dibattito urgente sui congedi familiari. Noi abbiamo più volte riaffermato la nostra volontà di migliorare i diritti dei genitori tramite un dispositivo composto da un congedo paternità, un congedo parentale e dei congedi familiari di breve durata per malattia dei figli o per obblighi parentali. Il Congresso delle donne dell’Unione sindacale svizzera (USS) ha pure dibattuto della questione, sempre di grande importanza, della diminuzione radicale del tempo di lavoro. Questo dibattito è decisivo per far avanzare nei fatti la parità fra uomini e donne. Ma discuterne non basta. È necessaria una nuova mobilitazione, per l’appunto il 14 giugno 2011. Il congedo parentale, anche la modesta versione proposta dalla commissione ufficiale, non vedrà di certo la luce molto presto. Soprattutto se facciamo riferimento alla reazione degli ambienti economici, riportata nella Neue Zürcher Zeitung, che hanno definito la proposta della COFF “totalmente irrealistica”. Essi ci propinano inoltre l’argomento che in questo caso i datori di lavoro sarebbero recalcitranti ad assumere e promuovere delle donne, dato il rischio di vederle assenti per otto mesi dopo il parto. Questo argomento l’abbiamo già sentito durante la campagna per il congedo maternità ed è stato sconfessato dai fatti, poiché il tasso di attività delle madri che proseguono un’attività professionale continua ad aumentare. E questo malgrado l’a priori negativo che molti datori di lavoro seguitano ad avere nei confronti delle giovani madri, alle quali non facilitano di certo la vita! La gestione dei figli durante e dopo la separazione L’Associazione Ticinese delle Famiglie Monoparentali e Ricostituite (ATFMR) presieduta dalla collega Francesca Remy Lauria ha recentemente pubblicato un interessante opuscolo che aiuta ad affrontare al meglio con i figli la separazione dei genitori. L’obiettivo dell’opuscolo è quello di fornire alcuni strumenti che possono servire ai genitori nella fase delicata della separazione. Sovente, la difficoltà maggiore è quella di riuscire a comunicare con i figli evitando di coinvolgerli nei conflitti della coppia. Una migliore gestione dei figli permette infatti di affrontare più serenamente il dolore della separazione. L’opuscolo “Rimaniamo genitori. Rapporti tra genitori e figli durante e dopo la separazione” è ottenibile presso l’ATFMR al numero 091 859 05 45 oppure tramite mail [email protected] 16 Violenza contro le donne, parliamone Tramite una risoluzione del 17 dicembre 1999, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno. di Mara Rossi, sindacalista VPOD Anche il Ticino, per il tramite della Commissione consultiva per le pari opportunità fra i sessi in collaborazione con le Associazioni femminili e il Cantone Ticino, ha deciso di aderire a questo appello, organizzando il 26 novembre una conferenza pubblica sulla tematica della violenza domestica, intitolata “Oltre il silenzio”. Alla conferenza erano presenti alcune relatrici qualificate della Svizzera romanda, attive nel settore della prevenzione della violenza e della presa a carico sia delle vittime che degli autori di violenza, le quali hanno condiviso con le partecipanti le loro riflessioni ed esperienze. Per contestua- lizzare la tematica, si è fatto presente che fino a non molto tempo fa quello che accadeva fra le mura domestiche era un tabù, una questione privata. Per le vittime di violenza domestica era dunque impossibile parlare all’esterno della loro situazione e trovare un aiuto. Oggi però fortunatamente la rappresentazione sociale di questo fenomeno sta cambiando: la sua esistenza viene sempre più riconosciuta, la popolazione viene sensibilizzata e vengono messe in atto misure e riforme legislative per contrastarlo. Denunciare le violenze domestiche non è facile e rappresenta ancora un atto di coraggio, ma le vittime oggi possono disporre di validi strumenti di aiuto. Le statistiche riguardo alla violenza sulle donne presentate nel corso della conferenza mostrano uno scenario allarmante: una donna su cinque è vittima di una forma di violenza nel corso della sua vita. Si tratta dunque di un problema tutt’altro che marginale, che contrariamente a quanto si crede colpisce tutte le categorie socio-culturali, da quelle più elevate a quelle più modeste. Come lo attesta- no i dati della polizia di questi ultimi anni, il nostro Cantone non sfugge purtroppo al fenomeno della violenza domestica: dal 1. gennaio 2008 al 31 ottobre 2010 la Polizia ha effettuato 1741 interventi per violenza domestica e ha deciso 270 allontanamenti (di cui 20 nei confronti di donne). Va pure evidenziato che le forme di violenza esistenti sono molteplici: oltre che fisica, la violenza può infatti essere psicologica, sessuale, economica e verbale. Alcune forme di violenza faticano ad essere riconosciute come tali proprio perché non lasciano nessuna traccia visibile, anche se le loro conseguenze non sono certamente meno gravi. Infine, affrontando questo tema, un pensiero va dedicato a un'altra categoria vulnerabile nei casi di violenza domestica: i figli. I bambini che assistono a qualsiasi forma di violenza fra i loro genitori sono infatti delle vittime dirette di questo fenomeno. Per questo motivo anche per loro è necessario istituire delle misure di protezione e delle forme efficaci di presa a carico. Donne in movimento. La parità assolutamente! Gli scorsi 12 e 13 novembre si è tenuta a Losanna l’undicesima Conferenza delle donne VPOD. Un centinaio di delegate, di cui sei provenienti dal Ticino, hanno adottato una presa di posizione a favore della valorizzazione delle cure e la conciliazione tra lavoro professionale e le cure prodigate dalle donne ai propri famigliari. Le donne presenti hanno inoltre manifestato la loro disponibilità ad impegnarsi nell’organizzazione di una giornata di sciopero il 14 giugno 2011. di Rezia Boggia, segretaria aggiunta VPOD Riconoscimento delle cure a domicilio La conferenza delle donne ha accolto il testo d’orientamento che esige il riconoscimento del lavoro delle cure da parte delle donne sia professionale che di volontariato. Chiede inoltre un maggior impegno da parte degli uomini e propo- piazze, ma anche a casa, vestendo di viola e fischiando assieme alle ore 14.14 per far sentire che ne abbiamo abbastanza di aspettare una parità che si fa attendere nella nostra vita di tutti i giorni. Le donne VPOD proporranno inoltre di organizzare delle manifestazioni alle ore 17.00 in tutte le città della Svizzera per simboleggiare l’unità delle donne. Verso una società delle cure ne di migliorare i diritti dei famigliari che hanno ancora un lavoro, in particolare l’introduzione di congedi di cura di corta o di lunga durata. Obiettivo 14 giugno 2011 Discussa in atelier e poi proposta dalla presidente del sindacato VPOD Katharina Prelicz l’idea di organizzare una giornata di sciopero è stata accolta con entusiasmo dalle delegate. Si è deciso di proporre a tutte le donne del Paese di radunarsi sui posti di lavoro, sulle 17 La conferenza delle donne ha pure adottato una risoluzione proposta dall’atelier sull’economia femminista, nel quale chiede che il lavoro delle cure sia finalmente riconosciuto. Ciò implica evidentemente una rimessa in discussione del lavoro remunerato e non remunerato. La risoluzione dà il mandato alla commissione federativa delle donne di approfondire questa tematica per presentare al prossimo congresso VPOD, previsto per novembre 2011, delle tesi e delle rivendicazioni su questo importante tema. i diritti del lavoro Privatizzazione dell'acqua al capolinea? In questi ultimi due anni, seguendo l’esempio di Parigi che lo ha fatto all’inizio del 2010, molte città in Ungheria, Ucraina, Georgia, Kazakistan e Uzbekistan si sono riappropriate della gestione dell’acqua potabile, che era stata privatizzata alcuni anni prima. di Peter Niggli, Direttore di Alliance Sud (trad. Anna Rizzo Maggi) Ancora dieci anni fa, i nostri governi ed élites economiche erano convinte che l’approvvigionamento in acqua non poteva essere sviluppato senza il settore privato. Questo valeva in particolare per i paesi in via di sviluppo: a causa delle loro disfunzioni, le loro imprese pubbliche non riuscivano mai ad assicurare un accesso all’acqua potabile alle centinaia di milioni di persone che ne sono private. Dovevano dunque entrare nei partenariati pubblico-privato con le multinazionali dell’acqua. All’epoca, la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) sosteneva questo genere d’iniziative con i fondi dell’aiuto allo sviluppo. La privatizzazione dell’acqua si è scontrata a forte resistenze delle popolazioni “beneficiarie” in America latina, Asia ed Africa. Sul piano internazionale, la priva- tizzazione dell’acqua ha suscitato controversi dibattiti e la rivendicazione del diritto all’acqua come diritto umano. Una risoluzione in questo senso, iniziata dalla Bolivia, è stata adottata dall’ONU a fine luglio. I partenariati pubblico-privato inoltre non hanno mantenuto le loro promesse: le imprese private hanno chiesto contributi finanziari pubblici esorbitanti per parteciparvi. Hanno manifestato la loro riconoscenza alle autorità attraverso bustarelle, così come lo dimostra l’eccellente film Water Makes Money. Sono invece molto spilorci quando si tratta di mantenere le reti d’approvvigionamento. Alliance Sud ha, a suo tempo, incoraggiato alcuni partenariati pubblico-pubblico quale alternativa per i paesi in sviluppo, seguendo l’esempio di quello che Zurigo aveva sviluppato con Kinming (Cina). Quest’estate, l’Unione europea ha creato un fondo per la promozione di partenariati tra i servizi pubblici dell’acqua europei e quelli d’Africa nera. E’ ancora difficile dire se si tratta di un ritiro definitivo della vecchia strategia di privatizzazione. La Svizzera potrebbe ciononostante prenderlo a modello ed ampliare il suo aiuto in materia d’acqua per la promozione dei partenariati pubblico-pubblico. Nessun taglio sui bus In discussione vi erano 160 linee del traffico regionale. Il Consiglio federale ci ha però ripensato e ha ritirato le sue proposte di tagli, dando seguito alle sollecitazioni giunte da diverse associazioni, tra le quali il SEV. da contatto.sev La resistenza è stata condotta dall’ATA (Associazione Traffico e Ambiente), coadiuvata dal SEV, dalla comunità di interessi per il trasporto pubblico Citrap e dalla Pro Bahn Svizzera (in Ticino Astuti – associazione degli utenti dei trasporti pubblici). Quest’alleanza si è rivelata vincente, inducendo il Consiglio federale a rinunciare alle misure di risparmio sulle linee del trasporto regionale, evitando l’indebolimento delle regioni periferiche e la riduzione di prestazioni del trasposto pubblico. Nell’ambito del cosiddetto pacchetto di i diritti del lavoro consolidamento delle finanze, il governo aveva infatti previsto di ridurre i contributi della Confederazione alle linee regionali, portando il limite minimo per il sostegno dai 32 attuali ai 100 viaggiatori giornalieri. Le quattro associazioni si sono immediatamente opposte a questa misura, che avrebbe inferto un colpo mortale al trasporto pubblico. Risparmiare al posto sbagliato ATS, Citrap Svizzera, SEV e Pro Bahn hanno quindi promosso una petizione “per non soffocare le linee regionali”, firmata da 34'403 persone. Tutte queste firme hanno avuto il loro effetto: il Consiglio federale ha concordato con i cantoni che avrebbe rinunciato alle misure di risparmio nel traffico regionale. Anche se, formalmente, la decisione dovrà essere ratificata dal Parlamento nel corso della discussione sul pacchetto di 18 consolidamento delle finanze, essa dovrebbe essere definitiva. Le associazioni hanno preso atto con grande soddisfazione di questa modifica, che evita di indebolire la rete del trasporto pubblico. Attualmente, sono 1'300 le linee del traffico regionale che ricevono indennità da parte della Confederazione. La maggior parte di esse sono gestite da Autopostali. Il programma di risparmio avrebbe colpito circa 160 linee, ossia una linea su sette, scorporando intere regioni dalla rete di trasporti pubblici. Le misure di risparmio avrebbero colpito anche le linee di regioni turistiche, con gravi conseguenze per la loro economia. Indebolire i trasporti pubblici appare un controsenso anche dal punto di vista della politica climatica. L’abbandono delle linee avrebbe comportato un aumento della circolazione di automobili, con un conseguente aumento delle emissioni CO2. Corsi Centro Alchemilla Per informazioni e iscrizioni: Associazione cultura popolare, tel. 091 683 50 30, e-mail: [email protected]. I corsi hanno luogo presso la sala ACP, Balerna (sopra il Ristorante Meridiana) Dall’intenzione alla realizzazione: gli stadi dell’atto di volontà Con G. Delmonte, counselor psicosintetico e formatrice, esperta in psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione Data: sabato 11 dicembre 2010 Orario: dalle 9.30 alle 17.00 Costo: Fr. 120.- Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso - Tel. 091/682 29 31 fax 091/682 29 32 - e-mail: [email protected] - www.asiticino.ch Data 14.1 - 21.1.2011 17,18.1.2011 Corso Termine isc. Trattamento ulcera crurale venosa e arteriosa 13.12.2010 e cura delle leioni cutanee cura e prevenzione delle ulcere diabetiche Kinesiologia educativa II 13.12.2010 24.1.2011 La disfagia nelle cure palliative 26,27.1.2011 14,15,16.2.2011 18.2.2011 Laboratorio di scrittura teatrale comica 20.12.2010 L’interazione con gli altri 10.1.2011 Il dilemma tra il rispetto dell’esistenza umana 17.1.2011 e il ricorso all’eutanasia, al suicidio assistito… 20.12.2010 Partecipanti Infermieri/e Luogo Lugano Per chi ha partecipato al seminario “Kinesiologia educativa I” Infermieri/e Assistenti geriatrici/che Operatori/trici sociosanitari Operatori/trici del ramo sanitario Aperto a tutti/e Operatori/trici del ramo socio-sanitario Bellinzona Lugano Bellinzona Lugano Lugano Corsi Croce Rossa Svizzera Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (09.00-11.00), fax 091/682.79.56, e-mail sottoceneri: [email protected] - e-mail sopraceneri: [email protected] - www.crs-corsiti.ch. Corsi - Seminari Anche i bambini si ammalano Baby sitting Approfondimento Collaboratrice sanitaria Base Collaboratrice sanitaria Approfondimento Cure in famiglia Corsi - Seminari Baby sitting Approfondimento Lugano sede CRS Modulo 2: I bisogni del bambino 24,31.1 - 7,14,21.2.2011 18.00–20.00 25,26,27.1 - 1,2,3,8,9,10,15,16,17.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30 15,22,29.1 - 5,12,19.2.2011 8.30–12.00 / 13.30–17.00 26.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30 12,19,26.1 - 2,9.2.2011 20.00–22.00 Locarno sede CRS Collaboratrice sanitaria Base Collaboratrice sanitaria Approfondimento Fiori di Bach Per accompagnare i figli nello sviluppo Chiasso sede CRS 11,18,25 gennaio 2011 20.00–22.00 Modulo 2: I bisogni del bambino 14,21.12.2010 - 11,18,25.1.2011 18.00–20.00 25,26,27.1 - 2,3,4,8,9,10,15,16,17.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30 Bellinzona sede CRS Modulo 1: La gestione del tempo 26.1 - 2,9,16,23.2.2011 14.00–16.00 10,11,13,14,17,18,19,21,24,25,27,28.1.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30 8,15,22,2.1 - 5,12.2.2011 8.30–12.00 / 13.30–17.00 19.2.2011 9.00–12.00 / 13.30–16.30 26.1.2011 13.30–17.30 Corsi Associazione Dialogare-Incontri Per iscrizioni e/o ulteriori informazioni: Associazione Dialogare-Incontri, Via Foletti 23, 6900 Massagno, tel. 091 967 61 51, fax 091 967 61 52, e-mail: [email protected], www.dialogare.ch Ciclo di conferenze “Il mondo che cambia” Come cambia la cultura Data: giovedì 20 gennaio 2011 Orario: 18.00-20.00 Luogo: Lugano, sala multiuso Facoltà di teologia, via Buffi 13 Entrata libera 19 i diritti del lavoro Corsi SUPSI Per informazioni e/o iscrizioni: SUPSI, DSAS, Formazione continua, Palazzo E, 6928 Manno, tel. 058 666 61 24, [email protected] Il Responsabile Pratico e l’accompagnamento formativo 48 ore-lezione Data inizio: 25.01.2011 Luogo: DSAS SUPSI, Manno Costo: Fr. 1’000.Utilizzo delle conoscenze scientifiche nelle pratiche professionali 64 ore-lezione Data inizio: 21.01.2011 Luogo: DSAS SUPSI, Manno Costo: Fr. 1’600.- Corsi Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) Per informazioni e/o iscrizioni: Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale IUFFP, Dipartimento formazione continua, Via Besso 84, 6900 Massagno, tel. +41 91 960 77 88, fax +41 91 960 77 66; www.iuffp-svizzera.ch; formazione [email protected] L’ascolto attivo e la gestione di comportamenti “difficili” dello studente, approfondimento con il metodo Gordon Date: 15.01.2011 Orario: 9.30-17.00 Luogo: IUFFP, Lugano Tassa iscrizione: Fr. 150.- Termine iscrizione: 10.12.2010 Testo letterario e articolo di giornale: affinità e differenze Date: 18/25.01.2011 Orario: 17.00-19.00 Luogo: SPAI, Locarno Tassa iscrizione: Fr. 100.- Termine iscrizione: 17.12.2010 i diritti del lavoro 20 Offerte di lavoro Confederazione Consultare: www.stelle.admin.ch/it Cantone Ticino Amministrazione dello Stato 02/10 Medici assistenti presso l’Organizzazione socipsichiatrica cantonale, Mendrisio: F.U. 2/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (vale tutto l’anno); 03/10 Infermieri/e con specialità (salute mentale) presso l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, Mendrisio: F.U. 2/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (vale tutto l’anno); 18/10 Concorso per cariche nella Magistratura, l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio comunica che è aperto il seguente concorso: elezioni di 2 Giudici del Tribunale di appello, F.U. 92/2010 (scadenza 10 dicembre); 154/10 Dipartimento del territorio: collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) presso l’Ufficio della direzione lavori del Sopraceneri, Bellinzona, F.U. 92/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 dicembre); 155/10 Dipartimento del territorio: funzionario/a tecnico/a presso l’Ufficio della segnaletica stradale e degli impianti pubblicitari, Bellinzona, F.U. 93/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 14 dicembre); 156/10 Dipartimento della sanità e della socialità: tutore/trice, a metà tempo (50%), presso l’Ufficio del tutore ufficiale, Sede di Bellinzona, F.U. 94/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 dicembre); 157/10 Dipartimento della sanità e della socialità: tutore/trice, a tempo parziale (80%), presso l’Ufficio del tutore ufficiale, sedi di Breganzona, F.U. 94/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 dicembre); 159/10 Dipartimento delle finanze e dell’economia: informatico aziendale (SAP) presso l’Area dello sviluppo e dell’integrazione applicativa del Centro dei sistemi informativi, Bellinzona, F.U. 94/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 17 dicembre); 160/10 Dipartimento delle istituzioni: segretario/a assessore (giurista) presso la Pretura del Distretto di Lugano, Lugano, F.U. 95/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 14 dicembre); Ente Ospedaliero Cantonale Ospedale Regionale di Locarno: medico capo servizio Centro di fertilità (scadenza 10 dicembre); Servizio ICT (Information and Communication Technology) sede a Bellinzona: un/a specialista d irete (networding) – scadenza 10 dicembre; Case Anziani, Associazioni Municipio di Bellinzona: casa anziani comunale, infermiere/i CRS, assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, operatori sociosanitari, ausiliare/i settore alberghiero (vale tutto l’anno – F.U. 18/2010); Associazione comunità familiare: infermiera/infermiere all’80% (scadenza 10 dicembre); Associazione SOS Ticino: membro di direzione – responsabile settore disoccupazione (80-100%) – scadenza 15 dicembre; Associazione SOS Ticino: membro di direzione – responsabile amministrativo (80-100%) – scadenza 15 dicembre; Diversi SCuDo, Servizio cure a domicilio Luganese: infermieri e operatori sociosanitari (sito www.scudo.ch, rubrica “personale/posti vacanti”; Municipio di Locarno: cuoco presso l’Istituto per anziani San Carlo (scadenza 10 dicembre, ore 11.00); Ente regionale di sviluppo per il Mendrisiotto e Basso Ceresio (ERSMB): direttore/direttrice del nuovo Ente con un grado di occupazione tra il 50% e il 100% (scadenza 15 dicembre); Municipio di Bellinzona: un/una elettricista per reti di distribuzione con funzione di caposquadra (scadenza 17 dicembre, ore 16.00); Municipio di Savosa: segretario comunale a tempo pieno (scadenza 21 dicembre, ore 16.30); Municipio di Bellinzona: un/una Medico dentista per la Clinica dentaria comunale (scadenza 3 gennaio, ore 16.00); Corso VPOD di preparazione agli esami della Scuola cantonale di polizia 2011 Il Sindacato VPOD intende organizzare come di consueto un corso di preparazione agli esami della Scuola cantonale di polizia, che avranno luogo la primavera prossima. In particolare il corso comprenderà lezioni ed esercitazioni di cultura generale, italiano e matematica. Invitiamo tutte le persone interessate a prendere contatto con la segreteria sindacale in modo da poter definire un calendario delle lezioni in base alle esigenze dei partecipanti (tel. 091/826.12.78, [email protected]). 21 i diritti del lavoro “i grappoli” 6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] www.grappoli.ch APPUNTAMENTI DICEMBRE 2010 Da mercoledì 8 dicembre “Il tuo presepe ai Grappoli” Concorso di presepi per grandi e piccini Sabato 25 dicembre “Natale ai Grappoli” Pranzo natalizio Domenica 26 dicembre “Santo Stefano” Menu festivo ore 15.00 Premiazione del concorso “Il tuo presepe ai Grappoli” Venerdì 31 dicembre, 19.00 “Musica e ballo” con il duo Michèle e Roger Annen (tastiera e voce) L’agenda tascabile VPOD 2011 L’agenda VPOD comprende: - il mese su due pagine - una distinta per le indennità - una rubrica per gli indirizzi Prezzo: fr. 8.65 È possibile avere l’agenda VPOD 2011 con Assicurazione: versamento in caso di decesso o invalidità totale per infortunio; somma assicurata fr. 5’000.L’assicurazione è valida solo fino all’età di 70 anni. Prezzo: solo fr. 18.35 (assicurazione compresa) Bollettino d’ordinazione agenda tascabile VPOD 2011 (da spedire a VPOD, cp 748, 6903 Lugano) senza assicurazione fr. 8.65 con assicurazione fr. 18.35 (l’assicurazione è valida fino a 70 anni) Cognome Nome Indirizzo Data Firma N.B. L’acquisto è riservato ai soci VPOD Chiusure segretariati VPOD vacanze di Natale segretariato di Bellinzona: chiusura da venerdì 24.12.2010 (ore 12.00) a venerdì 31.12.2010 segretariato di Lugano: chiusura venerdì 24.12.2010 (dalle ore 12.00) e da lunedì 3 a venerdì 7.1.2011 sede di Locarno: chiusura da lunedì 27.12.2010 a venerdì 7.1.2011 sede di Balerna: chiusura da lunedì 27.12.2010 a venerdì 7.1.2011 sede di Biasca: chiusura da venerdì 24.12.2010 (ore 12.00) a venerdì 7.1.2011 i diritti del lavoro 22 Cattivi pensieri Marameo Cucù, cucù, è arrivato il 28 novembre e la meritocrazia è andata giù. L’infido Dadò e la perfida Vizzardi non gracchiano più! Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al sindacato VPOD Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00 sa 9.00-11.30 Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 Permanenze patronato INCA/CGIL Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Impressum Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Raoul Ghisletta (responsabile), Rezia Boggia, Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Mara Rossi, Stefano Testa. Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: studio POP, S. Antonino Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de “I diritti del lavoro” uscirà giovedì 20 gennaio 2011 Cassa malati collettiva VPOD A partire dal 1.1.2010 la Cassa malati collettiva VPOD gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio, ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès a Progrès collettiva VPOD. È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio. Beneficiate così del 10% di sconto sulle assicurazioni complementari, LCA. Sussidi Cassa malati per l'anno 2011 A metà dicembre 2010 il Parlamento vota un probabile aumento dei redditi determinanti. Maggiori informazioni sul sito VPOD oppure al numero 091 821 93 11/17/18 Attualmente possono beneficiare della riduzione del premio per l'anno 2011: le persone sole con un reddito determinante fino a fr. 22'000.famiglie con un reddito determinante fino a fr. 34'000.- (diritto in favore di tutti i componenti della famiglia) famiglie con reddito determinante compreso tra fr. 34'001.- e 65'000.- diritto alla riduzione solo in favore dei figli minorenni le persone sole dalla cui tassazione 2008 risulta un reddito imponibile nullo oppure un totale dei redditi registrati nella tassazione applicabile inferiore a fr. 6'000.- hanno diritto alla riduzione di premio se il reddito determinante desunto dalla notifica di tassazione 2008 della persona o della famiglia che provvede al loro sostentamento non supera fr. 55'000.La riduzione di premio decade nei seguenti casi: a) a) se l'importo di sostanza lorda registrato nella tassazione applicabile (p.to 30 della notifica di tassazione) supera fr. 600'000.-, o se l'importo di sostanza imponibile supera fr. 400'000.- (p.to 34 della notifica di tassazione): b) persone sole: se il totale dei redditi al netto degli oneri sociali registrati nella tassazione applicabile (p.to 9 della notifica di tassazione) supera fr. 60'000.-; c) persone sole intese quali "reddito di riferimento" (art. 32 LCAMal): se il totale di redditi al netto degli oneri sociali registrati nella tassazione applicabile (p.to 9 della notifica di tassazione) supera fr. 80'000.d) famiglie: se il totale dei redditi registrati nella tassazione applicabile supera fr. 90'000.(punto 9 della notifica di tassazione). Per i primi 3 figli e data un'aggiunta di fr. 10'000.cadauno; per i successivi fr. 5'000.- cadauno. reddito determinante per il diritto è quello della notifica di tassazione 2008. il reddito determinante risulta dalla somma arrotondata al mille franchi superiore del reddito imponibile per l'imposta cantonale e di 1/15 della sostanza imponibile per l'imposta cantonale eccedente fr. 150'000.- per le persone sole e fr. 200'000.- per le famiglie Nel caso in cui in data successiva al 31.12.2004 fosse stata donata o ceduta in usufrutto sostanza immobiliare o parte di essa dovrà essere compilata la pagina 2 del modulo d'istanza. il sussidio va richiesto tramite il modulo che va compilato, firmato e inviato con allegate le copie dei certificati relativi all'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie più recenti. chi non ha ricevuto il modulo per la richiesta può richiederlo presso l'Ufficio dell'assicurazione malattia – tel. 091/821 93 11 /17 /18 oppure, a partire da metà settembre, presso la Cancelleria del proprio Comune Le persone al beneficio di prestazioni complementari AVS/AI non devono inoltrare la richiesta: le loro pratiche saranno trattate direttamente dall'IAS. Attenzione: la richiesta deve essere inviata entro il 31.12.2010; vi consigliamo di inoltrare la richiesta per raccomandata. 23 i diritti del lavoro GAB 6900 Lugano 3 Ritorni: Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich Aderite al sindacato VPOD Sindacato VPOD Ticino Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro) Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30 Ufficio VPOD Bellinzona P.F. scrivere in stampatello Cognome e Nome Sesso M Data di nascita F Data d’ adesione Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Sede VPOD Locarno Via e numero No. Postale e domicilio Aperto il lunedì: 13.30-17.00 e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazza Corporazioni 1, 6600 Locarno (Città vecchia, sopra ristorante Casa del Popolo) Nazionalità Tel. /Cel. e-mail Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto Datore di lavoro Professione % lavoro Stipendio lordo annuo Sindacato precedente Giornale in lingua: I T F Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. Orologio rosso con spilla o penna USB a chi si iscrive al Sindacato VPOD Come funziona? Permanenza INCA Istituto Nazionale Confederale di Assistenza italiani all’estero c/o sede UNIA Manno, Via Vedeggio 1 Uovo di Manno II° piano, martedì e giovedì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11 c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8, mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 735 35 80 c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14, lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 862 12 44 Cassa disoccupazione Comedia VPOD Bellinzonese e valli Ogni persona che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orlogio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Per i membri che iscriveranno un collega al sindacato è invece previsto il consueto premio di fr. 50.- Sede centrale a Bellinzona Salita San Michele 2, CP 1216, 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 lunedì: 09.00-11.30 martedì e giovedì: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 mercoledì: 14.00-17.00 venerdì: chiuso Luganese Come ritirare il premio? Sede VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. Locarnese Sede VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sede VPOD di Balerna (vedi sopra) i diritti del lavoro 24