Editoriale Giovani e donne penalizzati! di di Rezia Boggia, segretaria aggiunta VPOD Ormai è assodato, il peggioramento della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI) penalizzerà sia le donne, sia i giovani che sono alla ricerca di un posto di lavoro. È notizia di questi giorni: la disoccupazione giovanile ha raggiunto un dato allarmante Continua a pagina 2 numero 8, venerdì 2 settembre 2010 10'300 firme contro la nuova legge stipendi di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Il Comitato referendario contro la nuova legge stipendi ha raccolto ca. 10'300 firme nel mese di luglio, che dopo la vidimazione sono state consegnate il 16 agosto. Il risultato è buono Continua a pagina 2 Tutte/i alla festa sindacale! Domenica 12 settembre ore 10-17 al Grotto del Monte Ceneri Organo del Sindacato dei servizi pubblici 10'000 firme contro la nuova legge stipendi Editoriale Continua dalla prima destinato a protrarsi almeno fino alla fine dell’anno. A denunciare questa situazione è l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), la quale sulla base di un sondaggio svolto a livello mondiale rileva che a causa della crisi finanziaria ed economica la disoccupazione sfavorisce in particolare i giovani. Paradossalmente, mentre il rapporto dell’OIL suggerisce di sviluppare politiche a loro favore, la revisione della LADI va a colpire i giovani disoccupati, diminuendo il numero di indennità giornaliere e obbligandoli ad accettare un lavoro non corrispondente alla loro formazione. Molte organizzazioni giovanili sono scese in campo per combattere la nuova legge e persino una buona parte dei giovani liberali radicali sono critici con questa riforma. Ed è già tutto dire! Nemmeno le donne saranno immuni dai peggioramenti della LADI. Il riconoscimento del lavoro domestico e della cura dei figli, mansioni assunte in prevalenza da donne, sarà riconosciuto in misura inferiore dalla LADI. La legge si limita infatti ad ammettere un’interruzione lavorativa per svolgere tali compiti per un massimo di due anni; perciò oltre questo termine le mamme che intendono rientrare sul mercato del lavoro non avranno più diritto ad alcuna prestazione di disoccupazione, accentuando in tal modo le difficoltà che le donne incontrano a reinserirsi professionalmente dopo aver allevato i figli. Votiamo pertanto un NO convinto alla revisione della LADI il prossimo 26 settembre! Continua dalla prima dato che il numero di firme necessario era di 7'000 e il periodo di vacanza non era certo favorevole alla raccolta. La mobilitazione della base, dei militanti e dei funzionari sindacali VPOD è stata notevole e ha permesso di raggiungere l'obiettivo in poche settimane. È da 10 anni che il Sindacato VPOD Ticino combatte questo progetto di stampo privatistico, partorito dall'ex consigliera liberale di Stato Marina Masoni e ripreso pedissequamente dalla consigliera liberale che nel 2007 è stata eletta al suo posto, Laura Sadis. Il Comitato referendario promosso dal sindacato VPOD ha visto l'adesione del Partito socialista, di altri sindacati (cristiani, liberali, UNIA, USS Ticino e Moesa) e di associazioni (infermiere, laboratoristi, poliziotti, docenti, commissioni del personale del settore pubblico). Un sostegno alla raccolta firme è venuto anche dall’Associazione per il servizio pubblico. Per contro mancano i Verdi, i cui tre deputati in parlamento il 23 giugno, hanno approvato la modifica della legge stipendi, che introduce la meritocrazia e amplia il sistema di bonus annuali straordinari per gli impiegati (una posizione che non fa l’unanimità nella base dei Verdi). No ai bonus salariali Il Comitato referendario deve ora condurre la campagna per la difficile votazione che avrà luogo il 28 novembre e che vedrà certamente anche attacchi demagogici dei partiti ostili all'amministrazione cantonale. Ma vi è anche una bella dose di disinformazione da combattere. Secondo i fautori della nuova legge stipendi la stesa non conterrebbe bonus salariali sul modello delle banche, affermazione incautamente sostenuta dalla consigliera di Stato Laura Sadis in Parlamento e ripresa il 9 agosto dal Corriere del Ticino. In realtà in base alla nuova formulazione dell'articolo 7a il Governo potrà distribuire bonus annui (denominati “gratificazioni straordinarie”) senza alcun limite superiore, e questo contrariamente all’attuale art. 7a, la cui applicazione peraltro è sempre stata molto controversa e soggettiva. Inoltre, sempre contrariamente alla situazione attuale, in base al nuovo art. 7a il Governo potrà dare bonus annui anche agli alti funzionari dirigenti, che verranno inseriti nelle nuove classi tra i 165'000 e i 225'000 Fr. Si tratta tecnicamente del medesimo tipo di bonus che finisce nelle tasche dei dirigenti bancari e di altre ditte: ossia versamenti una tantum senza limiti superiori. L'estensione dei bonus a livello salariale pubblico è assolutamente inaccettabile dopo tutti gli scandali dei salari dei manager registrati negli scorsi anni: la filosofia privatistica e individualistica deve essere respinta chiaramente. NO agli aumenti salariali per gli alti funzionari Il Comitato critica anche gli aumenti salariali previsti dalla nuova legge stipendi per gli alti funzionari dirigenti, che verranno inseriti nelle nuove classi situate tra i 165'000 e i 225'000 Fr. Oggi in questa fascia salariale, occupata dalle classi speciali A e B, ci sono pochi casi. Questa riclassificazione salariale per gli alti funzionari trova appoggi tra i partiti borghesi nei discorsi privati, ma viene sistematicamente sottaciuta a livello pubblico, perché è ovviamente impopolare. No alla meritocrazia che favorisce gli alti dirigenti e i privilegiati Il Comitato si oppone ai nuovi meccanismi di progressione dei salari, che non saranno più definiti dalla legge (e quindi dal Parlamento), ma saranno definiti unilateralmente dal Consiglio di Stato: già questa delega di competenze dal legislativo all'esecutivo è discutibile. Molti deputati citano nella loro propaganda delle cifre di progressione annua dei salari (una forchetta tra 1 e 3% annuo), in base a indicazioni fornite dall'esecutivo, che non figurano da nessuna parte nella i diritti del lavoro 2 Sommario superiori rispetto alle classi inferiori (31% nelle classi 27-20 contro 3% nelle classi 111). Disparità nell'attribuzione della menzione "eccellente" figurano anche tra i Dipartimenti. La meritocrazia alimenterà inoltre privilegi e ingiustizie tra i dipendenti, che nuoceranno al clima di lavoro. 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Obiettivi per la scuola ticinese Cassa pensioni dello Stato Dipendenti comunali a rischio Ente ospedaliero cantonale Una legge nata vecchia Nuova Lstip paternalista e inopportuna Interventi nelle Case anziani SACD Sopraceneri Corsi di formazione Offerte di lavoro Grappoli Sessa Protezione giuridica privata Adesione VPOD In breve Punire il demerito nuova legge e che potranno essere aumentate o diminuite dal Consiglio di Stato nei prossimi anni. Questi aumenti annui saranno distribuiti dai funzionari dirigenti in base alla valutazione soggettiva delle prestazioni individuali dei loro dipendenti (nuovo art. 3a legge stipendi): si assiste non solamente a un trasferimento dei compiti dal legislativo al governo, ma ad un trasferimento ai singoli funzionari dirigenti, che determineranno i livello degli aumenti annui dei dipendenti. Sulla scorta anche di quanto avviene in altre realtà che hanno adottato questi meccanismi salariali (es. Canton Berna, Confederazione), si può affermare tranquillamente che la nuova legge stipendi favorirà sensibilmente la crescita annua delle remunerazioni degli alti funzionari a scapito delle classi medio basse: in effetti nelle fasce alte le valutazioni soggettive sono nettamente migliori di quelle registrate nelle classi medie e basse e quindi le percentuali di aumento salariale annuale maggiori vanno a beneficio degli alti funzionari. Ad esempio nel Canton Berna la menzione "eccellente" è 10 volte più frequente nelle classe Da ultimo molti fautori della nuova legge stipendi affermano che si tratta di impedire che i dipendenti "fannulloni" ricevano aumenti automatici di salario anno dopo anno: ma anche questa è disinformazione. Già oggi il Consiglio di Stato può incidere negativamente sugli stipendi dei dipendenti che non lavorano bene (si tratta di casi limitati, contrariamente a quanto affermano certuni), sia tramite il blocco degli scatti annui, sia tramite riduzioni mirate del salario. Il blocco degli aumenti e la riduzione del salario sono infatti previsti dall'attuale art. 32 LORD (Legge sull'ordinamento degli impiegati e docenti) in vigore dal 1995 e sono regolarmente applicati dal Governo. Il sistema salariale in vigore non è quindi rigido e superato, contrariamente a quanto affermano i fautori della legge. Semmai, come annota in un recente articolo lo scrittore Arnaldo Alberti, è quest'ultima che è nata vecchia, in quanto si fonda su opzioni politiche neoliberiste alla moda una decina d'anni fa, che spingono il settore pubblico a scimmiottare l'economia privata, riprendendone i meccanismi legati al profitto. Un’iniziativa per migliorare le borse di studio L’Unione degli studenti svizzeri, che rappresenta le persone che studiano nelle università, le scuole politecniche e le alte scuole sociali, ha lanciato un’iniziativa popolare per migliorare le borse di studio e armonizzare il sistema a livello nazionale. L’Unione sindacale svizzera (USS) sostiene questa iniziativa, che favorisce le pari opportunità e il diritto alla formazione. L’iniziativa non concerne unicamente le alte scuole, ma anche la formazione postobbligatoria (apprendistato, scuole di maturità) e la formazione professionale superiore. Aumento dei salari del 2-3%, giusto e meritato! I sindacati dell’Unione sindacale svizzera hanno presentato il 20 agosto scorso le rivendicazioni salariali per il 2011. Vengono richieste la compensazione del rincaro e della parte dei guadagni di produttività dovuti ai lavoratori e alle lavoratrici, che rappresenta un aumento dei salari dal 2 al 3%, ossia almeno 150 franchi nella maggior parte dei settori. Questi aumenti dovranno essere generali. La Montagna opere di Suzanne Peyer-Pré vost Canvetto Luganese, Molino Nuovo, via R. Simen 14b da venerdì 10 settembre a sabato 30 ottobre 2010 orari apertura ristorante vernissage: venerdì 10 settembre 2010, ore 18.30 3 i diritti del lavoro Obiettivi per la scuola ticinese È iniziato un nuovo anno scolastico. Approfitto di questo numero speciale della nostra rivista sindacale per porgere i migliori auguri alle colleghe e ai colleghi di tutti gli ordini e gradi di questa istituzione tanto importante quanto, ultimamente, negletta. di Adriano Merlini, presidente docenti VPOD Ringrazio anche per la solidarietà e l’impegno profuso i docenti che hanno sostenuto il referendum sindacale contro la pessima revisione della legge stipendi: ancora una volta abbiamo dimostrato di saperci mobilitare e di far valere la forza insita nel nostro numero e nel nostro profondo radicamento sociale. Purtroppo però ancora molti insegnanti non si rendono conto che è necessaria una struttura che, ricevuti gli stimoli dalla base, si incarichi di canalizzarli e di trasformarli in oggetti politici da portare all’attenzione di governo e parlamento. Ebbene sì, il mio è un invito ad iscrivervi al sindacato e ad attivarvi al suo interno per dar seguito alle numerose idee di miglioramento per la nostra scuola e alle altrettanto numerose rivendicazioni professionali che da troppi anni sentiamo e ripetiamo nei corridoi e nelle aule docenti del cantone. Pare ovvio, ma è bene ripeterlo: il peso del sindacato è direttamente proporzionale al numero dei suoi aderenti e alla loro disponibilità alla mobilitazione. Da più di due anni ho l’onore di presiedere la sezione docenti del sindacato VPOD, l’associazione di categoria col maggior numero di iscritti e con la struttura più capillare del Cantone. In questo periodo ho potuto rendermi conto di quanto poco siano tenute in considerazione le nostre giuste rivendicazioni da chi ci governa. Certo, qualcosa abbiamo ottenuto: ad esempio l’attribuzione del carovita integrale o l’aumento della paga per i supplenti, ma è ben poco rispetto a quanto chiediamo per mantenere alta la qualità della scuola e dei suoi docenti. L’iniziativa popolare per le scuole comunali La chiusura al dialogo dimostrata dai nostri interlocutori ha spinto il sindacato a fare ricorso direttamente al giudizio i diritti del lavoro popolare: mi riferisco ovviamente al referendum sopraccitato, ma soprattutto alla nostra iniziativa popolare Aiutiamo le scuole comunali. Per il futuro dei nostri ragazzi sulla quale voteremo presumibilmente nella prossima primavera. Malgrado l’onere lavorativo ed economico rappresentato da questo tipo di intervento, la nostra attività non si è limitata a questi temi. Sappiamo che uno dei settori cruciali della formazione è rappresentato dalla Scuola Media e che proprio qui si riscontrano parecchie difficoltà. Da circa un anno abbiamo creato un gruppo di studio che ha portato a termine l’esame della legge sul settore e che presto contatterà la base dei docenti per verificare che le nostre proposte di modifica siano esaustive e largamente condivise. Queste iniziative sono volte a fermare il degrado che intacca la nostra scuola, permettendo a chi vi opera di poterlo fare con condizioni quadro appropriate. Le condizioni contrattuali dei docenti Altro aspetto che ci vede assai preoccupati e attivi è quello relativo alle condizioni di impiego del corpo docente. La penuria di candidati validi all’insegnamento è ormai un male nazionale che non riguarda più le sole discipline scientifiche. Il nostro governo cantonale sembra deciso ad ovviarvi riducendo le richieste di formazione scientifica per i candidati all’insegnamento e creando corsi di abilitazione ad hoc presso il DFA (dipartimento che suscita parecchie perplessità ...). È una strada deleteria. L’attrattiva di una professione è legata essenzialmente alle condizioni in cui la si esercita, alla remunerazione e al riconoscimento sociale che le si conferisce. Se per quest’ultimo punto come docenti possiamo forse farci qualche colpa e tornare quindi a dimostrare con forza la centralità del nostro mestiere nella società, togliendo spazio a chi non perde occasione per denigrarci, è veramente il momento di mobilitarci sui primi due punti, sostenendo le iniziative sindacali menzionate e pretendendo la fine di un quindicennio che ci ha visti bersaglio di decine (!) di misure di taglio salariale che hanno portato la nostra professione a non essere più interessante a confronto di altre esercitate da accademici: non solo i docenti ticinesi sono di gran lunga i peggio pagati della Confederazione, ma anche all’interno della stessa amministrazione cantonale sono discriminati rispetto ad altre professioni. È quindi giunto il momento di rivendicare e di sostenere la rivendicazione di aumenti cospicui dei salari reali per i docenti ticinesi soprattutto se, come sembra assai probabile, un altro grosso peggioramento contrattuale entrerà presto in vigore con la revisione della Cassa Pensione dei dipendenti pubblici, che prevede il passaggio dal sistema del primato delle prestazioni a quello dei contributi. In effetti la contropartita del Parlamento, che offre la diminuzione del tempo di lavoro a 40 ore settimanali (attenzione colleghi: sembra sia limitata al solo personale amministrativo e che nemmeno tocchi i docenti), è insufficiente per invogliare di nuovo buoni ed appassionati accademici ad intraprendere la nostra professione. Dovremo quindi lavorare molto sul piano sindacale. Nominata dopo 19 anni di docenza Una docente comunale ha dovuto attendere 19 anni la nomina al 50%. La tanto agognata nomina è stata effettuata dal Comune nelle scorse settimane. Ovviamente la docente e il sindacato VPOD sono soddisfatti per il felice esito della questione. Ma questa vicenda, che non è l'unica di cui abbiamo notizia presso le scuole comunali (in particolare nei piccoli Comuni), conferma la necessità di un cambiamento della legge, che introduca il diritto alla nomina se i requisiti sono ossequiati e che parifichi i diritti dei nominati e degli incaricati di lunga durata. In effetti, a differenza del docente nominato, il docente incaricato che perde il posto di lavoro a causa della flessione degli allievi e non ne ritrova subito un altro, non beneficia di alcun piano sociale da parte del datore di lavoro, anche se ha prestato tanti anni di servizio. 4 Mobilitare gli assicurati della Cassa pensioni dello Stato! Un importante peggioramento delle condizioni pensionistiche degli assicurati alla Cassa pensioni dello Stato avverrà al 1.1.2012: i punti dolenti sono il cambiamento dal primato delle prestazioni al primato dei contributi (e quindi rischio dell’evoluzione del mercato sulle spalle degli assicurati), un nuovo piano assicurativo meno interessante e il blocco del rincaro per i pensionati sino al 15%. Cambia un’epoca, caratterizzata da una moderazione salariale (l’ultimo aumento reale degli stipendi risale a 20 anni) che era compensata da una buona pensione. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Lo scorso 20 agosto la commissione paritetica della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato ha votato definitivamente il cambiamento del piano pensionistico con 14 voti a favore, 5 contrari: tra questi ultimi vi sono i tre rappresentanti VPOD. Questo cambiamento prevede il raggiungimento del 100% del grado di copertura entro 40 anni (oggi il disavanzo tecnico è di 1,79 miliardi Fr): si tratta di un obiettivo superiore a quello che probabilmente sarà richiesto alle casse pensioni pubbliche dalla legge federale. Ciò implica l’iniezione nella Cassa di notevoli capitale da parte del Cantone, il quale si assume il 55% del disavanzo tec- nico attuale (985 mio Fr): il Cantone verserà 28,8 mio Fr annui per 40 anni, somma che include il tasso d’interesse del 3,5% in favore della Cassa. L’onere totale del Cantone per il risanamento della Cassa, tenuto conto di tutti i fattori, varierà da 40,3 mio Fr nel primo anno a 45,7 mio. Fr nel quarantesimo anno. Gli enti esterni affiliati alla Cassa risaneranno il deficit tecnico con un contributo del 2% annuo per 40 anni, capitalizzati al 3,5%, il che dà 366 milioni Fr nell’arco di 40 anni. E infine gli assicurati contribuiscono con sacrifici sul nuovo piano assicurativo e sul carovita concesso alle pensioni per 805 milioni Fr (45% del deficit tecnico attuale). Il risanamento finanziario, che in base alla legge dovrebbe essere a carico del datore di lavoro, viene quindi attuato con una forte partecipazione dei dipendenti: infatti se, come chiede la Lega senza sapere bene cosa chiede, la garanzia dello Stato fosse tolta oggi alla Cassa pensioni, Stato ed altri enti affiliati dovrebbero pagare subito 1,79 miliardi Fr. alla Cassa pensioni. Peggioramenti per gli assicurati Molti colleghi preoccupati ci chiedono di indicare quale sarà la loro situazione pensionistica: la Cassa pensioni presenterà le modifiche di legge solo entro fine novembre, per cui non è possibile rispondere al momento attuale. Si può dire che saranno molto colpite, rispetto al piano assicurativo attuale, le persone tra 40 e 50 anni, le quali tra l’altro hanno subito anche numerose misure di risparmio negli scorsi anni da parte del Cantone. Le persone oltre i 50 anni d’età nel 2012 beneficeranno di importanti norme transitorie. I pensionati pagheranno il risanamento con la non compensazione del carovita sulle pensioni fino al 15% cumulato. Mobilitazione del Sindacato VPOD Il Comitato di regione VPOD, riunito il 25 agosto, ha deciso di mobilitare gli assicurati per rivendicare dei miglioramenti riguardanti il rendimento garantito dei capitali nel nuovo piano assicurativo e il versamento del carovita ai pensionati. Inoltre il Sindacato vuole avviare una mobilitazione per rivendicare aumenti salariali importanti per i prossimi anni, che siano in grado di compensare ai meno di 50 anni le perdite causate dal cambiamento di sistema assicurativo. Partecipate numerosi all’assemblea sindacale per gli assicurati del prossimo 23 Assemblea assicurati alla Cassa pensioni dello Stato Giovedì 23 settembre, ore 20.00 Touring club svizzero, Rivera Più diritti a chi lavora per USI e SUPSI! Il sindacato VPOD rivendica la creazione di un contratto collettivo di lavoro che regoli le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Università della Svizzera italiana (USI) e alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Inoltre il Sindacato rivendica una maggior partecipazione alla gestione da parte del corpo docente, del corpo intermedio e del personale tecnicoamministrativo. di redazione L’aziendalismo universitario tocca i suoi massimi vertici in Ticino: i diritti dei lavoratori e dei docenti in materia di contratto di lavoro e la partecipazione alla gestione universitaria sono scarsissimi. Lo evidenziava già nel 2007 una petizione con 260 firme consegnata al Dipartimento educazione cultura e sport (DECS) e ad USI e SUPSI. Il maggior problema è la totale opacità delle classi salariali presso l’USI: semplicemente non sono pubbliche! Il DECS lo sa, la commissione scolastica del Parlamento pure, ma l’USI va avanti come sempre. Alla SUPSI i minimi salariali sono pubblicati, ma le carriere non esistono e dipendono dal buon volere dei superiori. Negoziazioni collettive sui 5 salari e sugli aumenti annui non esistono in questo deserto sindacale. E dire che esiste una raccomandazione dell’UNESCO che garantisce la partecipazione dei docenti e degli altri dipendenti universitari; come pure esistono delle norme federali che impongono un’autentica partecipazione alle SUP e alle Università riconosciute dalla Confederazione per il finanziamento, ma tutto è ridotto a mero formalismo in Ticino (e non solo). Una vera partecipazione dei docenti e degli altri dipendenti universitari implica cambiare il potere assoluto dei piccoli dittatori universitari protetti dal DECS. i diritti del lavoro Anche i dipendenti dei Comuni sono a rischio! I problemi d’attualità che toccano i dipendenti cantonali si riflettono anche sui dipendenti dei Comuni: meritocrazia salariale, cambiamenti del piano assicurativo della Cassa pensioni dello Stato. Oltre a ciò segnaliamo altri problemi specifici che richiedono l’intervento del Sindacato VPOD. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Se il popolo ticinese non respingerà la nuova legge stipendi anche i dipendenti comunali saranno colpiti, piuttosto prima che poi, dalla meritocrazia salariale: un meccanismo di valutazione molto soggettivo e che favorisce chi sta in alto alla scala stipendi. Molti operai, impiegati e operatori dei Comuni l’hanno già capito, firmando il referendum sindacale. Ora si tratta di convincere tutti a votare NO il 28 novembre prossimo. Anche i dipendenti comunali hanno le loro gatte da pelare per il secondo pilastro: all’inizio dell’anno le prestazioni della Cassa pensioni della Città di Lugano sono state peggiorate e dal 2012 sarà la volta della Cassa pensioni dello Stato, che assicura numerosi dipendenti comunali. Invitiamo i dipendenti comunali a mobilitarsi, partecipando all’assemblea del 23 settembre (vedi pag. 5) e alle assemblee sindacali locali che indiremo. Dobbiamo rivendicare miglioramenti delle condizioni salariali, che compensino le perdite subite nel secondo pilastro. Revisione di regolamenti dipendenti I Municipi di Balerna e Stabio hanno contattato i sindacati e le commissioni del personale per operare alcune revisio- ni parziali dei regolamenti per i dipendenti. Riferiremo nel prossimo numero degli sviluppi. Discussioni analoghe sono in procinto di partire anche all’Azienda comunale gas ed elettricità di Chiasso. Cancellazione delle ore straordinarie a Chiasso? Il Regolamento organico dei dipendenti del Comune di Chiasso (ROD) indica all’art. 45, cpv. 5: “Le prestazioni fuori orario con relativi eventuali supplementi sono compensate con giornate di congedo o pagate a seconda delle esigenze dei servizi e concordate con il Capo del personale.” Il cpv. 7 dell’art. 45 ROD Chiasso indica: “I recuperi sono effettuati secondo le modalità previste per le vacanze”. Le modalità previste per le vacanze sono indicate dall’art. 55 ROD Chiasso: “Il diritto alle vacanze si estingue il 31 marzo dell’anno successivo, salvo giustificati impedimenti di servizio ritenuti tali dal Capo del personale.” Il Municipio di Chiasso in una sua recente decisione non ha riconosciuto le ore straordinarie di una dipendente, che non ha potuto recuperarle entro il 31 marzo 2010 per esigenze di servizio. Si tratta di ore regolarmente giustificate e segnalate per via di servizio dalla dipendente, che il Municipio ritiene prescritte. Questa decisione negativa del Municipio, patrocinato dall’avv. Giovanni Jelmini (!), tocca tutti i dipendenti del Comune: il Sindacato VPOD ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che deciderà in merito. Infatti il Sindacato VPOD ritiene che spetti all'Ufficio del personale o ai capiservizio far rispettare il termine del 31 marzo per il recupero delle ore straordinarie da parte dei propri dipendenti: tuttavia se tali organi non lo fanno o se da parte del dipendente vi sono giustificati motivi per il mancato recupero delle ore entro il 31 marzo dell’anno successivo, secondo il Sindacato VPOD, il Municipio non può cancellare il diritto al pagamento delle vacanze non godute/ore straordinarie, che non sono state recuperate del dipendente. NO alla chiusura della clinica dentaria di Bellinzona Il prossimo del 26 settembre 2010 i Bellinzonesi saranno chiamati alle urne per decidere il futuro della clinica dentaria comunale. Il Sindacato VPOD invita a votare contro lo smantellamento di questo apprezzato servizio pubblico e i licenziamenti del personale. di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD La clinica dentaria di Bellinzona offre a tutti cure di qualità a prezzi adeguati. Se dovesse chiudere, i pazienti dovrebbero accettare le tariffe dei dentisti privati senza poterli paragonare alla clinica pubblica, che è la vera alternativa. i diritti del lavoro Con un investimento di soli 300 mila franchi e il mantenimento del servizio dentario scolastico si potrebbero conservare i posti di lavoro e un apprezzato servizio pubblico, senza ulteriori ricadute a carico del cittadino. Invece il Municipio di Bellinzona, per chiudere la clinica, chiede ai contribuenti di spendere 183 mila franchi e di sopprimere tre impieghi. Ricordiamo inoltre che negli scorsi anni la clinica ha prodotto di regola importanti utili (vedi tabella). Pertanto per salvaguardare il servizio pubblico e i posti di lavoro chiediamo ai cittadini di Bellinzona di votare contro la chiusura della clinica dentaria il prossimo 26 settembre. 6 La clinica conviene e le cifre lo dimostrano! Risultati della clinica 1994-2009 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 118'286 139'328 12'985 158'424 97'366 54'496 - 43'512 17'958 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 57'537 -34'712 3'998 3'980 11'648 3'891 38'832 38'832 Intensa attività presso gli ospedali pubblici In questo periodo sono da segnalare il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per gli ospedali pubblici e numerosi interventi sindacali per migliorare le condizioni di lavoro degli ospedalieri. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD Assemblea sindacale dei dipendenti EOC Dopo mesi di discussioni con la direzione dell’Ente Ospedaliero cantonale (EOC) i sindacati, con le Commissioni interne del personale, sono giunti a un accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, che sarà sottoposto all’assemblea del personale il 14 settembre 2010, alle ore 20.00, presso l’Aula Magna del Centro protezione civile di Rivera. Preliminarmente l’accordo dovrà essere approvato dal Consiglio d’amministrazione dell’EOC. L’accordo prevede il rinnovo del contratto per due anni (2011 e 2012), il miglioramento dell’indennità (serali, festive, notturne e per picchetto), un’ottimizzazione dell’assicurazione perdita di guadagno per le sostituzioni del personale assente per malattia, maggiore trasparenza per i problemi legati alla gestione del personale (che è subordinata alle cosiddette “esigenze di servizio”). Invitiamo tutto il personale a partecipare all’importante assemblea. Interventi all’Ospedale di Bellinzona e Valli Rete TRM Il 1 settembre 2010, entrerà definitivamente in vigore la rete Tecnici di radiologia medica (TRM) nelle tre strutture dell’Ospedale regionale Bellinzona e Valli (ORBV ), ossia Acquarossa, Faido e Bellinzona, con lo scopo di garantire il servizio di picchetto 24 ore su 24. Unico nodo da sciogliere sono le nuove modalità di assunzione di un tecnico di radiologia, che ha stipulato un contratto di lavoro all’80% con una clausola d’impiego al 50% a Bellinzona, al 15% ad Acquarossa e al 15 % presso a Faido. Il Sindacato VPOD ha chiesto di rivedere l’atto d’assunzione, poiché si creerebbe una nuova tipo- logia d’impiego del personale basata su una pluralità di sedi di servizio, addirittura presso il medesimo Istituto, che comporta pure una discriminazione tra il neoassunto e i colleghi relativamente al pagamento delle trasferte. Pediatria Il Sindacato VPOD nei mesi scorsi ha incontrato il personale del reparto di pediatria dell’Ospedale S. Giovanni (OSG) Bellinzona per discutere della pianificazione delle vacanze: negli ultimi anni il personale si è trovato confrontato con l’obbligo di modificare o addirittura rinunciare alle vacanze nel periodo estivo. Il Sindacato VPOD, con il sostegno di una petizione firmata da tutto il personale, ha chiesto alla responsabile delle risorse umane l’introduzione per un periodo di prova del sistema di vacanze a punti, sistema che permette di trattare le scelte del personale in maniera equa soprattutto per quanto riguarda la ripartizione dei periodi "privilegiati" di vacanza. Il sistema è già in atto, con buon esito, presso il servizio alberghiero OSG. La responsabile delle risorse umane incontrerà il Sindacato a inizio di settembre. Picchetti nel reparto di endoscopia Lo scorso 28 luglio il Sindacato VPOD ha incontrato, unitamente a una delegazione del personale del reparto di endoscopia, i responsabili Risorse umane e infermieristici dell’OSG. L’introduzione dei picchetti 7 giorni su 7 è di difficile attuazione nel reparto, in quanto il personale non è sufficiente. Infatti i dipendenti si troverebbero nella situazione di svolgere più di 7 picchetti al mese. I responsabili hanno chiesto di effettuare un periodo di prova di 2-3 mesi: in seguito sarà indetto un incontro per trovare una soluzione condivisa. Sale operatorie OSG Il prossimo 21 settembre 2010 il Sindacato VPOD e una delegazione del gruppo delle sale operatorie incontrerà la Direzione per riprendere la discussione sui picchetti e esaminare la logistica delle nuove stanze di riposo che consentono di svolgere il picchetto all’interno dell’istituto. All’ordine del giorno sono pure le modifiche dell’ordinanza 2 della legge del lavoro in vigore dal 2010. 7 Ospedale di Acquarossa Lo scorso 30 giugno 2010 la commissione interna e il nostro Sindacato hanno chiesto alla responsabile del Servizio infermieristico un incontro su alcune problematiche da risolvere; ammissioni/dimissioni, sostituzioni malattie di lunga durata, Primary Nursing e assunzione del personale. L’incontro è stato stabilito per il 7 settembre. Problemi all’Ospedale civico di Lugano Lo scorso 12 luglio il sindacato VPOD ha incontrato i responsabili Risorse umane e infermieristici dell’Ospedale civico di Lugano per discutere le problematiche emerse nel corso dell’assemblea dei reparti di chirurgia, medicina, urologia/ginecologia e pediatria. Vi sono disagi tra il personale, che non sono dovuti all’introduzione del Primary Nursing, ma a una mancanza cronica di personale e a problemi specifici (in pediatria). I responsabili hanno assicurato che sarà loro premura risolvere le problematiche emerse al più presto. Il Sindacato nei prossimi mesi continuerà a monitorare la situazione. Progetto Ergonomia in lavanderia Lo scorso 20 agosto 2010 presso i Servizi centrali di Biasca (SCB) l’ing. Fabio Scardino, (Coordinatore sicurezza EOC), il responsabile dell’Ispettorato del lavoro Fabio Valsangiacomo e il direttore Antonio Di Iorio hanno presentato il nuovo progetto di Ergonomia in lavanderia. Si vuole adattare il posto di lavoro e le condizioni di lavoro delle persone impiegate per migliorare la salute e il benessere dei collaboratori. Del gruppo di lavoro fa parte pure un membro della commissione interna. I dipendenti del reparto di lavanderia saranno chiamati a compilare un formulario di individuazione delle problematiche e prossimamente sarà indetta dalla direzione, alla presenza dei sindacati, una riunione dei dipendenti della lavanderia per chiedere la loro collaborazione. i diritti del lavoro Una legge regressiva, nata vecchia La nuova legge sugli stipendi degli impiegati statali non ridarà vigore all’amministrazione pubblica. In lei sono assenti i contenuti etici, presenti nello spirito e nella sostanza della vecchia legge e sostituiti con la banalità del profitto, che corrompe la motivazione ideale dei dipendenti del Cantone. Anzi, saranno proprio le nuove norme riguardanti il merito e l’amplificazione dell’apertura della forbice che allontana sempre più dai semplici impiegati i fantozziani megadirigenti, a creare nuovi conflitti. di Arnaldo Alberti, scrittore La legge è regressiva proprio perché rientra negli schemi imposti dall’ideologia dominante che si è imposta, globalmente, dopo la caduta del Muro di Berlino. Propagandata con “il nuovo che avanza” di masoniana memoria, è una scuola di pensiero che vuole annullare il progresso che ha conferito dignità ai prestatori d’opera e riproporre i metodi di gestione ed i rapporti fra persone, riportandoli in territori pre-illuministi, ai fini di ristabilire “aristocrazie” sui generis, abbondantemente pagate dallo Stato per controllare e premiare, invece che, come si dovrebbe fare con gli strumenti legislativi d’oggi, motivare con l’apprezzamento del pubblico o punire se devianti. Sarà il “nobile” alto funzionario che in futuro, oltre che godersi la borsa personale che lo stato abbondantemente gli impinguisce, a doversi occupare dei suoi servi e sostituire la pacca sulla spalla, o il sorriso seduttivo, con una gratificazione pecuniaria. L’origine di questo modo di fare, che devasta le coscienze e le persone, sta nel pensiero unico, secondo il quale e per l’esplicita connotazione dogmatica e religiosa che lo caratterizza, non è possibile agire, servire, operare senza avere un profitto. La brama d’arraffare, l’ingordigia, soffoca perciò sul nascere il piacere d’operare. Il “fare” si limita al triviale “faa danee” e non tiene conto della soddisfazione temporale che dà il lavoro ben fatto e il dovere svolto per compiere un’opera. Le conseguenze distruttive di questo pensiero si sono manifestate nel recente disastro economico planetario, causato dal partito dei manager che, a differenza di quello comunista, non cade i diritti del lavoro mai e, per inerzia ideologica, come quello dei baroni nel settecento, permette ai suoi adepti di continuare ad affondare pesantemente le mani, svuotandole invece che per riempirle, le casse che gestisce. Si ripropongono così, con acribia, i dogmi di una religione che esclude la capacità del singolo d’agire responsabilmente e nel senso del ragionevole senza l’uso nei suoi confronti, ieri del bastone (la sanzione), ed oggi della carota (la promozione conseguente al “merito”). Sono così riproposti gli stessi schemi infantili di un cattolicesimo superato, che garantiva il paradiso a chi faceva il bravo e l’inferno al cattivo. Oggi, invece del prete, nelle sacristie e nei confessionali dello Stato, incoscienti di quanto possono essere ridicoli, ci saranno i “manager governativi”, garanti della fede e dell’ortodossia neoliberale, a giudicare e guidare le pecorelle. Ancora una volta, a difendere la vecchia LORD, una legge liberale-radicale, concepita ed implementata con ampio successo in decenni d’amministrazione cantonale efficiente, sono i socialisti, che hanno occupato il vuoto lasciato dai radicali, ne hanno preso il posto e assunto le funzioni di un “partitone” che ha fatto il Ticino moderno, efficiente e benestante. Penosa è la ritirata di deputati, sedicenti liberaliradicali, in territori di pensiero che non rispettano la libera iniziativa e la libera coscienza dell’individuo, ma la pretendono soggetta al bastone (alla paura) e alla carota (all’avidità). Non è difficile individuare a chi s’ispirano coloro che più non credono nella missione dello Stato democratico. Il funzionario pubblico è parte integrante dell’assetto politico della repubblica e, operando, ha il dovere di tendere costantemente all’edificazione dello Stato laico e democratico. Lo spirito della nuova legge offende profondamente la coscienza del dipendente pubblico onesto e responsabile, proprio perché è fin troppo evidente la viltà di politici impauriti che non contestano l’invettiva domenicale ricorrente, quando qualifica di “fuchi” i dipendenti pubblici. E’ questa un’offesa che diffonde un odio virulento contro una categoria di lavoratori che ha servito sino ad oggi lo Stato con dedizione. E’ urlata da un pulpito da dove predica un prelato che ha condotto fino a ieri una vita sregolata di vizioso perdigiorno, a spese degli operai delle cave di granito e delle imprese edili 8 di famiglia. E’ doloroso assistere oggi alla distruzione sistematica, fatta da una maggioranza liberale radicale, di ciò che lei stessa, con fatica e impegno di decenni, ha costruito, proponendo, con l’ordinamento dello Stato, un esempio per il privato. La contraddizione fondamentale della nuova legge è più che evidente se si considera l’esclusione dei docenti dalle attuali normative. La funzione pubblica, sia essa svolta nell’insegnamento, o nella gestione di qualsiasi cosa pubblica, ha sempre avuto, e dovrebbe conservare anche in futuro, un carattere di missione. Presuppone di conseguenza una convinta professione di fede nel servire, che esclude la necessità dell’incentivo e della motivazione data dalla gratificazione pecuniaria. Sin qui lo Stato, responsabilmente, ha collocato e mantenuto il dipendente in una posizione di dignità. Attualmente il docente ha ancora una missione (fino a quando?). Il dipendente invece, in futuro, lavorerà, come gli è imposto di fare, esclusivamente per la paga e per i regali che otterrà dal suo “manager” di turno, se si sottometterà servilmente alle sue voglie. La corrente del fiume, il cui corso è determinato da un pensiero unico, definito da un’ideologia che considera, disordinatamente con la chiacchiera invece che con la riflessione, gli interessi e i privilegi del forte, deve essere contenuta da dighe poste dalla ragione. E’ perciò benvenuto il referendum e l’invito a firmarlo, rivolto a tutti quelli che vogliono salvaguardare la dignità e l’efficienza della funzione pubblica. Nuova Legge stipendi, paternalista e inopportuna Dopo anni di preliminari, il Gran Consiglio ha proceduto alla riforma della Legge sull’ordinamento degli impiegati e dei docenti (LORD) e della Legge stipendi (Lstip). di Manuele Bertoli, granconsigliere Nella nuova LORD è stato introdotto, all’unanimità, il concetto di gestione per obiettivi, che prevede di definire per i funzionari obiettivi di lavoro individuali e collettivi, per unità amministrativa, nonché alcuni adeguamenti per migliorare la compatibilità tra famiglia e lavoro (lavoro parziale). All’unanimità, tanto che su questa legge non ci sono state grandi discussioni, visto che essa è stata sostanzialmente aggiornata dopo molti anni alla realtà attuale. Anche il riconoscimento del sistema della gestione per obiettivi per numerosi uffici e servizi non fa che riconoscere de lege cose che nella pratica esistono da un bel po’, per fortuna, tanto che vi sono anche una serie di servizi pubblici cantonali riconosciuti da tempo dagli standard ISO, ben più esigenti quanto a valutazione di obiettivi e processi di lavoro. Snobbata per contro l’unica vera riforma possibile, proposta dalla sinistra, consistente ad abbandonare la legge come base normativa per regolare i rapporti tra Stato e dipendenti, per passare ad un contratto collettivo negoziato tra Consiglio di Stato e rappresentanze dei dipendenti in un quadro finanziario dettato dal Gran Consiglio. Il pomo della discordia è stata invece la riforma della Legge stipendi, che nella sua versione uscita a fine giugno dal Parlamento cantonale intende collegare il raggiungimento degli obiettivi agli aumenti di stipendio. Invano la sinistra ha chiesto di dividere le cose condivise da quelle contestate, evitando così un referendum complessivo inutile, ma la maggioranza non ha voluto sentir ragioni imponendo così un referendum unico su tutto, Legge stipendi e LORD.. Secondo Consiglio di Stato e Gran Consiglio l’attuale sistema di remunerazione sarebbe caratterizzato da eccessivi automatismi, come gli scatti annuali di stipendio. Il sistema è naturalmente sempre perfezionabile, ma io credo che abbia invece il grande pregio di essere trasparente e chiaro quanto al livello salariale dei dipendenti. Soprattutto esso parte dal presupposto, contrattualmente ineccepibile, secondo cui ad un lavoro compiuto correttamente corrisponde uno stipendio certo e definito. Se il lavoratore non fa il suo dovere è normale e opportuno, anche per il rispetto dovuto ai colleghi e agli utenti, che si intervenga, eventualmente con sanzioni anche sul salario. Ma se questo non è il caso, lasciare al datore di lavoro in maniera unilaterale il compito di definire una parte del salario misurando le cosiddette “performances”, è estremamente discutibile. Sarebbe come lasciare al lavoratore il diritto di definire unilateralmente una parte dei suoi compiti, ipotesi che cozza contro il concetto stesso di contratto bilaterale. La minoranza ha invano sostenuto la tesi secondo cui, invece di agire con un sistema che premia le supposte migliori performances, si agisca contro chi non lavora correttamente, chi non adempie al proprio contratto e così facendo danneggia i colleghi di lavoro e utenza. Una simile prospettiva sarebbe stata più circoscritta nell’uso delle risorse, avrebbe implicato un minor rischio di arbitrio e sarebbe stata molto più facile da implementare, quindi più efficace. La maggioranza non ha al proposito voluto sentir ragioni ed ha confermato in toto l’impostazione del Consiglio di Stato, che insiste con un modello paternalista, non basato su una partnership tra datore di lavoro e lavoratore che si obbligano l’uno a fornire un salario definito e l’altro determinate prestazioni di lavoro, ma su un sistema piuttosto antiquato di concessioni, lasciando al solo datore di lavoro, bontà sua, di decidere come dovrà evolvere il salario nel tempo. Un’involuzione nei rapporti di lavoro, che di fatto sul punto centrale del salario non tratta le due parti in maniera equilibrata e paritetica, come imporrebbe la logica contrattuale. Oltre che paternalista la nuova Legge stipendi è anche inopportuna. Per il servizio pubblico c’è infatti un forte rischio che, soprattutto nei servizi dove il contatto tra i funzionari e l’utenza necessita di`approcci differenziati a seconda dei casi, tutto venga ridotto all’adempimento di obiettivi quantitativi, i più facili da misurare e da collegare agli incentivi salariali, riducendo così tutto alla necessità di raggiungere annualmente gli standard statistici predefiniti. Se la cosa può avere un senso per le produzioni, per esempio di automobili, a me pare controproducente usare questi metodi per esempio per gli operatori sociali, gli addetti dell’Organizzazione sociopsichiatrica, la polizia, la scuola (quest’ultima per ora non toccata dalla riforma, ma è solo questione di tempo), invece di puntare, in questi settori, sulla professionalità delle persone, sull’orgoglio di svolgere bene il proprio lavoro. Per questo il referendum contro la legge è da sostenere: esso pone un tema che va ben al di là della questione puramente sindacale e propone un dibattito sul concetto stesso di servizio pubblico che vogliamo per il nostro Cantone. Continua lo sciopero alla ISS Aviation di Ginevra Da ormai quasi due mesi una quindicina di impiegati di ISS Aviation (società di pulizie attiva allo scalo internazionale di Ginevra) ha intrapreso uno sciopero sostenuto dal Sindacato VPOD, rivendicando il rispetto del Contratto collettivo di lavoro (CCL). ISS Aviation ha infatti disdetto il CCL alla fine del mese di giugno, rimpiazzandolo con contratti individuali a condizioni inferiori. Le riduzioni di salario vanno da 230 franchi per i dipendenti a inizio carriera fino a 1'300 franchi mensili per quelli a fine carriera. I lavoratori chiedono alla società il rispetto del CCL di ISS o almeno l’applicazione di quello di Swissport, l’impresa che subappalta le pulizie degli aerei a ISS. Gli scioperanti intendono proseguire nella protesta finché le loro rivendicazioni non saranno soddisfatte. Oltre al sostegno dei sindacati, l’appello degli scioperanti ha ottenuto l’appoggio dei Verdi, del partito socialista e di numerose personalità. Una manifestazione di sostegno si terrà inoltre giovedì 2 settembre alle ore 18.00 davanti al Gran Consiglio ginevrino. 9 i diritti del lavoro L’irresistibile leggerezza della follia meritocratica Non diamo retta a chi vuole farci credere che solo chi avrà ricevuto gli aumenti salariali grazie ad un concetto meritocratico assurdo sia in verità colui che lavora meglio degli altri. può più parlare di tranquillità nel lavoro e non si può più parlare di sicurezza del posto di lavoro: la percentuale dei disoccupati è alta e l’introduzione di nuove variabili non fa altro che minare i nervi già tesi dei lavoratori ed incattivire il dialogo tra le parti sociali. di Roberto Martinotti, presidente VPOD Ticino Domande senza risposta Scusate ma a questo punto della storia mi si pone una domanda d’obbligo. Ma perché in questi ultimi anni chi detiene il potere politico ed economico del nostro Cantone non ha fatto altro che cercare il modo per peggiorare lo stato economico e sociale dei lavoratori e non trova meglio da fare se non quello di peggiorare la stabilità e le certezze che in anni di lotte si erano raggiunte sul piano contrattuale? Probabilmente non basta più che si mantenga la pace del lavoro tra padronato e lavoratori, non basta più lasciarci lavorare e guadagnare il proprio stipendio nella consapevolezza del proprio ruolo, ma bisogna introdurre nuovi concetti finalizzati all’aumento dello stress e della precarietà. Oggi come oggi non si Come si potrebbe introdurre il concetto meritocratico nel settore sociale e sanitario? Quale metro si potrebbe utilizzare per non incorrere in personalismi nella valutazione dei propri subalterni? Come si potrebbe misurare all’interno di un contesto sociale, educativo e riabilitativo la capacità per un educatore, di un operatore socioassistenziale o sociosanitario la capacità di raggiungere gli obiettivi quando, utenti con vissuti travagliati e con patologie dissociate non riescono a mantenere un posto di lavoro per più di pochi giorni? Nella mia pratica professionale ho sempre pensato che gli obiettivi posti nei processi educativi debbano venir valutati non per raggiungere il miraggio di un aumento del proprio salario, ma per il benessere dell’utenza affidataci. Il non raggiungimento degli obiettivi non viene percepito quale incapacità dell’operatore, ma bensì viene interpretato al fine di porre nuovi obiettivi il più possibile vicini alla realtà dell’utente: questo senza penalizzazioni di carattere salariale, ma per poter trovare il miglior equilibrio tra vita sociale, benessere e patologia. Mi spaventa se questa modalità venisse utilizzata per rivedere la scala salariale dell’operatore e per condizionarne il tempo necessario a percorrere la carriera. Operatori di tutte le istituzioni sociali, operatori di tutti gli asili nido, di tutte le case per anziani, di tutti i servizi per la presa a carico del disagio sociale uniamoci nel dire un NO forte ed incondizionato a questa assurda follia della meritocrazia salariale e chiediamo una volta per tutte all’ente sussidiante di smetterla di introdurre nuovi concetti, che non fanno altro che rendere il lavoro meno sereno e più instabile. Il Sindacato VPOD chiede invece di rivalutare le scale salariali con aumenti reali del potere di acquisto per tutti i lavoratori! Interventi a favore del personale delle case anziani di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Alla Casa Anziani di Chiasso un perito esterno ha proceduto ad effettuare un audit per trovare delle soluzioni alle problematiche interne legate alla turnistica e alla gestione del personale. Su richiesta del sindacato la commissione interna viene coinvolta nella stesura dei piani di lavoro. Durante il mese di settembre si dovrà procedere al rinnovo della commissione del personale e alla stesura di un nuovo regolamento relativo alle competenze di quest’ultima da sottoporre al Municipio. Alla Casa anziani di Russo è stata nominata la nuova commissione del personale. Il prossimo 24 agosto vi sarà la prima riunione della commissione ed i sindacati. Alle colleghe e ai colleghi Byron Garbani, Peter Gash, M. Stefania Garbani, Paola Von Derpalen, Arianna Crivelli, Filomena Antonio, Eleonora i diritti del lavoro Bottacchi, Eliana Maggetti e Lidia Rusconi vanno i nostri migliori auguri per un proficuo lavoro a favore dei dipendenti. Polemiche in merito alla gestione della Casa anziani San Donato di Intragna sono emerse nelle scorse settimane sui quotidiani ticinesi. Un’interrogazione del deputato Francesco Cavalli è pure stata inoltrata al Governo. Il Sindacato VPOD, preoccupato per la situazione, ha tenuto una riunione dei soci della Casa anziani il 31 maggio, ricevendo come mandato dai membri di ricostituire la commissione del personale, al fine di disporre sul posto di un organo che, con l’appoggio dei sindacati, possa intervenire costruttivamente sui problemi e trovare soluzioni atte ad allentare le tensioni interne. Questa ed altre esigenze sono 10 state espresse agli organi direttivi della casa in un incontro avvenuto in data 8 luglio. Nel mese di settembre avverrà un incontro tra la direzione e i sindacati firmatari del ROCA per costituire l’ufficio elettorale e dare avvio all’elezione della commissione interna. Ovviamente il nostro sindacato sostiene i soci della casa si rivolgono alla nostra segreteria. Problemi nei Servizi assistenza e cure a domicilio Sopraceneri di Fausto Calabretta e Raoul Ghisletta Accordo per i fondi dei SACD Sopraceneri Lo scorso febbraio il Sindacato VPOD ha fatto ricorso contro la decisione della Commissione paritetica consultiva e conciliativa (CPCC) dei Servizi di assistenza e cura a domicilio (SACD) del Sopraceneri in merito all’utilizzazione del fondo paritetico esistente (quasi 100.000.- franchi). La CPCC aveva deciso che a gestire il Fondo sarebbero state le direzioni e le Commissioni interne del personale. Il Sindacato, per il timore che a gestire i soldi sarebbero sostanzialmente state le direzioni, ha dapprima chiesto alla CPCC di distribuire il fondo in parti uguali ai dipendenti in attività (ca. fr. 300.- a testa) e in seguito, tramite suo legale, si è rivolto alla pretura di Biasca per chiedere l’annullamento della decisione in questione, in quanto illegale. Dopo mesi di “braccio di ferro” le parti hanno trovato l’accordo: a gestire il fondo sarà la CPCC (Sindacati e Direzioni), ma il fondo sarà suddiviso in tre parti (Tra Valli, Bellinzonese, Locarnese). Inoltre l'utilizzo dei soldi sarà trasparente, essendo fatto in base al nuovo “Regolamento fondo contributi professionali CPCC SACD Sopraceneri”. Si tratta di una soluzione corretta e conforme al diritto. Licenziamento contestato al SACD Tre Valli della posizione di debolezza della dipendente. Nel 2008 la dipendente ha chiesto un aumento della percentuale lavorativa con lo scopo di poter vivere dignitosamente, richiesta tuttavia rifiutata. La signora ha dovuto allora lavorare per utenti privati nel restante tempo di lavoro e, malgrado questo fosse noto al Servizio da oltre un anno, è stata licenziata in tronco nelle scorse settimane per questo motivo. Il Sindacato VPOD ha chiesto un intervento della Commissione conciliativa per trovare una soluzione all'increscioso episodio. La Direzione del Servizio di assistenza e cura a domicilio Tre Valli ha licenziato in tronco una dipendente, che a suo dire svolgeva concorrenza sleale al SACD. La signora in questione è stata assunta circa 3 anni fa con un contratto a tempo determinato su chiamata, per un massimo lavorativo del 40% (16 ore settimanali). Nei tre anni di collaborazione la Direzione ha rinnovato tale contratto ben 5 volte, approfittando palesemente Manovre della destra sull’ 11a revisione dell’AVS Il dossier sull’11a revisione dell’AVS, sei anni dopo il rifiuto popolare della prima proposta, è tornato nelle scorse settimane sui banchi del consiglio degli Stati. In discussione sono le soluzioni che permettano finalmente di varare una riforma almeno decente. Oggetto del contendere è sempre la questione del pensionamento anticipato da affiancare all’innalzamento a 65 anni delle età di pensionamento per le donne. di Werner Carobbio, presidente pensionati VPOD Il Consiglio nazionale aveva dapprima adottato un modello di pensionamento anticipato tutto sommato avanzato, che mirava a favorire in particolare i redditi bassi. Costo dell’operazione 1,15 mia. Fr. Ma radicali e UDC, contrari al principio del pensionamento anticipato, si erano alleati per bocciare il finanziamento della soluzione attraverso i conti della Confederazione. Un chiaro voto tattico, tipico della destra, per affossare ogni innovazione in fatto di pensionamento anticipato e per tentare di far passare una riforma dell’AVS all’insegna del risparmio, in particolare con i 760 mio. Fr ottenuti a seguito dell’innalzamento a 65 anni dell’età AVS per le donne. Tale impostazione uscita dal Nazionale sarebbe destinata ad essere bocciata in votazione popolare. Da qui la ricerca di soluzioni alternative. Il consiglio degli Stati, seguendo le indicazione del consigliere federale Burkhalter, ha finito a maggioranza per adottare una soluzione a tassi variabili. In altre parole il sacrificio per chi scegliesse di andare in pensione in anticipo dipenderà dalla categoria di reddito. Favoriti saranno i redditi tra 41'000 e 61500 Fr., vale a dire quelle persone che non hanno diritto alle prestazioni complementari e per le quali risulta particolarmente onerosa la riduzione delle rendite AVS vita natural durante (3,4% per le donne e 6,8% per gli uomini per ogni anno di anticipo). Le riduzioni della rendita AVS per donne e uomini secondo la soluzione degli Stati sono rispettivamente dell’1,7% e del 2,3% per un anno di anticipo, del 4% e 11 del 5.6% per due anni, del 7,2% e del 9,9% per tre anni, dell’11% e del 15,1% per quattro anni, del 15,4% e del 20,9% per cinque anni. È un meccanismo alquanto complicato, che secondo i suoi fautori dovrebbe favorire le donne e che costerà solo 400 mio Fr. all’anno, poco più della metà del prezzo fatto pagare alle donne per l’innalzamento dell’età di pensionamento a 65 anni. L’onere sarà finanziato dal fondo di compensazione AVS, che nel 2009 ha realizzato un’eccedenza di 3,9 mia. Fr e che a fine anno presentava un patrimonio di ben 42,3 mia. Fr, pari al 118,1% delle spese annuali dell’AVS. Sono cifre che indicano come ci sono i mezzi per soluzioni meno complicate e in grado d’introdurre un vero pensionamento anticipato, in particolare per i redditi modesti e bassi. Ma il centro destra da quell’orecchio non ci sente. Infatti ha respinto una proposta meno rigida della socialista basilese Anita Fetz, che sarebbe costata 550 mio. Fr annui. Una volta di più in materia sociale domina la filosofia borghese del risparmio a tutti i costi. i diritti del lavoro Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso - Tel. 091/682 29 31 fax 091/682 29 32 - e-mail: [email protected] - www.asiticino.ch Data 4.10.2010 Corso Termine isc. Processo delle cure: 1.9.2010 difficoltà di applicazione Corso per volontari del sorriso 6.9.2010 5,6.10; 23,24.11.2010 10,11.1; 22,23.2; 20,21.4; 7,8.6.2011 7.10.2010 Fitoterapia 11,12.10.2010 Efficacia personale e performance collettiva 15.10.2010 Uno sguardo sulle principali psicopatologie degenerative dell’anziano e sulle possibili manifestazioni aggressive 18.10.2010 Gestione dei sintomi gastrointestinali nelle cure palliative 18,19,20,21.10.2010; Riflessologia del piede 1,2,3.12; 1,2,3.2; 11,12,13.4; 6.6.2011 25,26.10.2010 27.10.2010 Partecipanti Infermieri/e Assistenti geriatriche Operatori sociosanitari Operatori del ramo sanitario Bellinzona 6.9.2010 8.9.2010 Operatori del ramo sanitario Aperto a tutti Mendrisio Lugano 13.9.2010 Operatori del ramo sanitario Stabio 15.9.2010 Infermieri/e Assistenti geriatriche Lugano 15.9.2010 Operatori del ramo sanitario con formazione minima di 150 ore in anatomia e fisiologia Aperto a tutti Operatori del ramo sanitario Bellinzona Prevenzione del mal di schiena 22.9.2010 L’ultima flebo: elementi per la 27.9.2010 gestione dei conflitti etici alla fine della vita Luogo Stabio Bellinzona Lugano Corsi Croce Rossa Svizzera Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (09.00-11.00), fax 091/682.79.56, e-mail sottoceneri: [email protected] - e-mail sopraceneri: [email protected] - www.crs-corsiti.ch. Corsi - Seminari Affrontare il tema della sessualità con i figli Collaboratrice sanitaria Base Ginnastica dolce in acqua per senior Percorso creativo e autostima (da 10 a 16 anni) AUTOSTIMA E GENITORI: come sostentere una buona autostima nei bambini Terapia Dorn–Breuss Modulo base Terapia Dorn-Breuss Modulo avanzato Corsi - Seminari Collaboratrice familiare di CR TI Collaboratrice sanitaria Base Lugano 4,11,18.10.2010 20.00–22.00 18,25; 9,2,9,16,23,30.10; 6.11.2010 8.30–12.00 / 13.30–17.00 13,20.11.2010 8.30–12.30 / 13.30–17.30 28,29,30.9; 5,6,7,12,13,14,19,20,21.10.2010 9.00–12.00 / 13.30–16.30 TRESA BAY HOTEL – PONTE TRESA 17,24.9; 1,8,15,22, 29.10; 12.11.2010 9.30–11.30 6,13,20,27.10.2010 14.00–16.30 NIDO PRIMI PASSI-IBSA, PAMBIO 16,30.9; 14,28.10; 11,25.11; 16.12.2010 18.00–20.15 11,12.9.2010 9.00–12.00 / 13.00–17.00 2,3.10.2010 9.00–12.00 / 13.00–17.00 Locarno Per il personale SACD del Locarnese 5,7,12,14,19,21,26,28.10; 2,4,9,11.11.2010 14.00–17.30 1,2,3,7,8,10,13,14,16,17,21,22.9.2010 9.00–12.00 / 13.30–16.30 Chiasso 7,8,9,14,15,16,21,22,23,28,29,30.9.2010 9.00–12.00 / 13.30–16.30 Bellinzona 4,11,18,25.9; 2,9,16,23.10.2010 8.30–12.00 / 13.30–17.00 30.10; 6.11.2010 8.30–12.30 / 13.30–17.30 6,7,9,10,13,14,16,17,20,21,23,24.9.2010 09.00–12.00 / 13.30–16.30 Corsi Cemea Per informazioni e iscrizioni: Cemea, Via Agostino Maspoli 37, 6850 Mendrisio; Tel. 091/630 28 78; e-mail: [email protected]; www.cemea.ch Una danza voglio far Danze per bambini dai 3 agli 11 anni Sabato 25 settembre 2010 dalle 14.00 alle 17.00 oppure sabato 2 ottobre 2010 dalle 09.00 alle 12.00 (indicare la data prescelta sul modulo di iscrizione) Iscrizione: entro il 10 settembre Luogo: Massagno Costo: Fr. 30.Responsabile: Giovanna Forni e Francesca Bozzolo Bonini Numero minimo di partecipanti: 15, numero massimo: 30. Il sonno dei bambini al nido Sabato 9 ottobre 2010, dalle 9.00 alle 18.00 Iscrizione: entro il 15 settembre Luogo: Arzo, La Perfetta Costo: Fr. 50.- Responsabile: Rosalba Leoni Lepori Numero minimo di partecipanti: 10, numero massimo: 20. i diritti del lavoro 12 Offerte di lavoro Confederazione Consultare: www.stelle.admin.ch/it Cantone Ticino Amministrazione dello Stato 02/10 Medici assistenti presso l’Organizzazione socipsichiatrica cantonale, Mendrisio: F.U. 2/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (vale tutto l’anno); 03/10 Infermieri/e con specialità (salute mentale) presso l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, Mendrisio: F.U. 2/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (vale tutto l’anno); 101/10 Relationship manager di I presso l’Area dei servizi di consulenza del Centro dei sistemi informativi, Bellinzona: F.U. 61/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 3 settembre); 108/10 collaboratore/trice tecnico/a amministrativo/a presso l’Ufficio della direzione lavori del Sottoceneri, Bellinzona: F.U. 62/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 settembre); 113/10 collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) presso l’Ufficio di Statistica, Bellinzona: F.U. 65/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 settembre); 114/10 collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico), a tempo pieno (100%), presso l’Ufficio dei beni culturali, Bellinzona: F.U. 66/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 3 settembre); 115/10 collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico), a tempo parziale (60%), presso l’Ufficio dei beni culturali, Bellinzona: F.U. 66/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 3 settembre); 116/10 collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico), a metà tempo (50%), presso l’Ufficio dei beni culturali, Bellinzona: F.U. 66/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 3 set.); 117/10 tecnico/a disegnatore/trice, a tempo parziale (60%), presso l’Ufficio dei beni culturali, Bellinzona: F.U. 66/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 3 settembre); 118/10 Economista presso i Servizi centrali della divisione delle contribuzioni, Bellinzona: F.U. 66/2010, condizioni di presentazioni candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 10 settembre); 119/10 Perito/a fiscale presso i Servizi centrali della Divisione delle contribuzioni, Bellinzona: F.U. 67/2010, condizioni di presentazione candidature scaricabili dal sito www.ti.ch/concorsi (scadenza 14 settembre); Ente Ospedaliero Cantonale Ospedale Beata Vergine di Mendrisio: cuoco/a (scadenza 24 settembre); Case Anziani scrivere a: Clinica Santa Croce SA, Via al parco 27, 6644 Orselina; Docenti Fondazione Centro di perfezionamento commerciale di Lugano: docenti per il corso preparazione all’esame per l’ottenimento e per l’attestato federale di Fiduciario materie: contabilità, revisione, amministrazione del personale – tel. 091 924.90.70, www.cpc.edu; [email protected]; Operatori sociali/educatori/ animatori La Fondazione Diamante: operatrice sociale a tempo parziale 70% (scadenza 3 settembre); Centro diurno Casa Vallemaggia di Locarno: educatore o (animatore) al 50/60% (scadenza 10 settembre); Segretari/impiegati/tecnici Municipio di Chiasso: infermiere/a responsabile del settore cure, a tempo pieno, presso gli istituti sociali del Comune di Chiasso (scadenza 10 settembre; Municipio di Bellinzona: casa anziani comunale, infermiere/i CRS, assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, operatori sociosanitari, ausiliare/i settore alberghiero (vale tutto l’anno – F.U. 18/2010); Cliniche Clinica Santa Croce, Orselina: assistente di cura al 100% per reparto omeopatia, Azienda forestale AFOR del Patriziato di Avegno: collaboratore/trice amministrativo/a 60-80% (scadenza 7 settembre); Municipio di Bellinzona: assistente Cantiere (Sezione pianificazione e licenze edilizie) presso i Servizi urbani comunali (scadenza 10 settembre, ore 16.00); Municipio di Chiasso: custode-artigiano qualificato II c/o gli Istituti sociali del Comune di Chiasso (scadenza 10 settembre); Municipio di Ponte Tresa: impiegato/a di cancelleria al 50% (scadenza 10 settembre, ore 17.00); FESTA CANTONALE VPOD/UNIA domenica 12 settembre 2010, Grotto del Monte Ceneri Programma ore 10.00 Ritrovo al Grotto Monte Ceneri ore 11.00 Parte ufficiale ore 11.45 Aperitivo ore 12.30 Pranzo (adulti Fr. 10.-, bambini gratis) ore 14.00 Rappresentazione teatrale: SPETTACOLO DI FERRUCCIO CAINERO ore 15.00 Lotteria, ballo, musica, giochi, divertimenti per grandi e piccini ore 17.00 Chiusura In caso di cattivo tempo chiamare il numero 1600 (dall’Italia +41 848 801 600) a partire dalle ore 7.00 di domenica 12 settembre 2010 per sapere se la festa avrà luogo. Vi aspettiamo numerosi con i vostri familiari e amici! 13 i diritti del lavoro “i grappoli” 6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] www.grappoli.ch Appuntamenti di settembre Venerdì 3 settembre, ore 20.00 Piano bar con Elisa Domenica 12 settembre, ore 16.00 Pomeriggio letterario con gli scrittori e poeti dell’ASSI Poesie e recita Venerdì 17 settembre, ore 20.00 Piano bar con Elisa Da venerdì 24 settembre a domenica 24 ottobre 2010 (tutti i giorni) e per i mesi di novembre e dicembre su richiesta Caccia e funghi Rassegna gastronomica sulla selvaggina Sella alla Baden-Baden e tante altre specialità In ricordo Lo scorso 6 luglio è venuto a mancare Edgardo Bernasconi, all’età di 90 anni. Esponente attivo nel partito socialista ticinese, ricoprì diverse cariche fra le quali quella di vicepresidente cantonale negli anni ’70, fu sindaco di Rovio nel 1948, municipale e vicesindaco a Viganello, e infine municipale a Breganzona. Dopo un’iniziale attività di docente in alcune scuole del Cantone, si dedicò a tempo pieno per alcuni anni in ambito politico. Guglielmo Canevascini lo chiamò nel 1946 alla redazione di Libera Stampa, e dal 1950 al 1954 rivestì la carica di segretario cantonale del PST. Anche l’attività sindacale lo annoverò tra i protagonisti: per un lungo intenso periodo fu presidente del Sindacato VPOD; 26 anni, dal 1954 al 1980, anno in cui nell’assemblea di congedo gli fu tributata la carica di presidente onorario. Edgardo Bernasconi era una persona signorile, riflessiva e calma, dalla grande umanità, pronto sempre ad aiutare con generosità e discrezione chiunque fosse in difficoltà. Una figura importante per il socialismo ticinese e per il Sindacato VPOD. Porgiamo ai famigliari le nostre più sentite condoglianze. Appuntamenti sindacali Incontro sul tema: “Nuova legge sulla Pedagogia” 8 settembre 2010, ore 20.00 Ristorante delle Alpi, Monte Ceneri Comitato Gruppo Polizia VPOD 9 settembre 2010, ore 14.30 c/o Grotto del Ceneri, Monte Ceneri Gruppo pensionati VPOD Ticino 9 settembre 2010, ore 09.15, Campo Marzio, Lugano - gita annuale Festa VPOD-UNIA 12 settembre 2010, ore 10.00 c/o Grotto del Ceneri, Monte Ceneri Assemblea dipendenti EOC 14 settembre, ore 20.00 Sala Protezione civile, Rivera Comitato di Regione VPOD 21 settembre 2010, ore 20.15 c/o Grotto del Ceneri, Monte Ceneri Assemblea assicurati Cassa pensioni dello Stato 23 settembre 2010, ore 20.00 c/o Touring Club Svizzero, Rivera Cattivi pensieri Negli scorsi giorni è scomparso prematuramente Franco Bernardi, a pochissimi anni dal suo pensionamento. Franco ha lavorato presso l’Organizzazione socio psichiatrica cantonale (OSC, ex ONC), prima in qualità di infermiere, poi come capo reparto e infine come direttore del CARL. Durante la sua attività ha dimostrato una grande umanità e disponibilità verso gli ospiti, come pure verso i suoi colleghi. Non è un caso se durante la sua vita professionale Franco è stato molto attivo anche a livello sindacale. Lo troviamo per lunghi anni presidente del gruppo VPOD-ONC, prima membro e poi presidente della Commissione del personale, nonché membro del Comitato di Sezione VPOD Ticino. In queste attività Franco ha dato un contributo determinante non solo per migliorare le condizioni di lavoro, in particolare degli operatori dell’ONC-OSC, ma pure per migliorare le condizioni di cura degli ospiti. All’inizio della sua attività la presa a carico dei pazienti era molto precaria. Gli stanzoni erano affollati, i pazienti spesso legati ai letti. Franco si è battuto tenacemente per i diritti dei pazienti. È anche merito suo se il “manicomio” si è trasformato in un istituto d’avanguardia e se ha potuto mettere in atto i principi contenuti nella nuova Legge cantonale sull’assistenza socio psichiatrica. Franco, in tutte le sue funzioni sia professionali, sia sindacali, è stato un esempio per molti, nel sindacato e sul posto di lavoro. Il Sindacato VPOD esprime viva riconoscenza a Franco per quando ha fatto e porge ai famigliari le più sentite condoglianze. i diritti del lavoro 14 Cambiare tutto per non cambiare niente Gendotti parte, Pedrazzini pure! C’è da piangere a leggere la lista degli aspiranti al cadreghino pipidino e quando si sentono i nomi che girano in casa liberale. Inerzia, immobilismo e reazione garantiti. Nessuna idea e voglia di migliorare il funzionamento dello Stato e della scuola. Anzi, se non ci fosse la sinistra e il sindacato con l’arma del referendum e dell’iniziativa avrebbero già chiuso tutto da un pezzo. Eppure i cittadini li votano e li voteranno ancora! Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al sindacato VPOD Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 Cassa malati collettiva VPOD La Cassa malati collettiva VPOD gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Approfittate! Ribasso collettivo 10% su Assicurazioni LCA: TOP, SANA, HOSPITAL, ecc... Per offerte personali inviare una copia dell'attuale attestato di assicurazione a: VPOD, Casella postale 748, 6903 Lugano - fax. 091/911 69 31 Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00 sa 9.00-11.30 Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 Protezione giuridica privata MULTI - VPOD COOP Assicurazioni - VPOD A cosa serve la MULTI-VPOD? In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 94.80.- annui e si può disdire ogni anno. Permanenze patronato INCA/CGIL Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected]. Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Impressum Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Sezione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Raoul Ghisletta (responsabile), Rezia Boggia, Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Mara Rossi, Stefano Testa. Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: studio POP, S. Antonino Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de “I diritti del lavoro” uscirà giovedì 30 settembre 2010 Nuova sede VPOD Biasca Per servire meglio le esigenze dei dipendenti del settore pubblico e sociosanitario delle Tre Valli il Sindacato VPOD comunica che da settembre è in funzione la nuova sede sindacale a Biasca in Via Nadro 3. La sede è aperta su appuntamento, telefonando allo 079 708 24 40. 15 i diritti del lavoro GAB 6900 Lugano 3 Ritorni: Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich Aderite al sindacato VPOD Sindacato VPOD Ticino Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro) Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30 Ufficio VPOD Bellinzona P.F. scrivere in stampatello Cognome e Nome Sesso M Data di nascita F Data d’ adesione Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Sede VPOD Locarno Via e numero No. Postale e domicilio Aperto il lunedì: 13.30-17.00 e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazza Corporazioni 1, 6600 Locarno (Città vecchia, sopra ristorante Casa del Popolo) Nazionalità Tel. /Cel. e-mail Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto Datore di lavoro Professione % lavoro Stipendio lordo annuo Sindacato precedente Giornale in lingua: I T F Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. Orologio rosso con spilla o penna USB a chi si iscrive al Sindacato VPOD Come funziona? Permanenza INCA Istituto Nazionale Confederale di Assistenza italiani all’estero c/o sede UNIA Manno, Via Vedeggio 1 Uovo di Manno II° piano, martedì e giovedì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11 c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8, mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 735 35 80 c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14, lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 862 12 44 Cassa disoccupazione Comedia VPOD Bellinzonese e valli Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orlogio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Per i membri che iscriveranno un collega al sindacato è invece previsto il consueto premio di fr. 50.- Sede centrale a Bellinzona Salita San Michele 2, CP 1216, 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 lunedì: 09.00-11.30 martedì e giovedì: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 mercoledì: 14.00-17.00 venerdì: chiuso Luganese Come ritirare il premio? Sede VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. Locarnese Sede VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sede VPOD di Balerna (vedi sopra) i diritti del lavoro 16