i diritti del
lavoro
18 maggio 2014
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
Numero 3, giovedì 17 aprile 2014
Temi cantonali
Votazioni del 18 maggio
NO ai tagli dei sussidi cassa malati!
No alla modifica degli articoli 28 e 29
della legge sull’assicurazione malattie
NO ai regali agli evasori fiscali!
No alla modifica della legge tributaria
– articoli 309 e 314e
NO alla camicia di forza finanziaria!
No alla modifica della Costituzione cantonale – articoli 34bis e 34ter
Temi federali
SÌ al decreto federale concernente le cure
mediche di base
Per cure mediche di base di elevata qualità
anche nelle regioni discoste
NO all'iniziativa popolare «Affinché i pedofili non lavorino più con fanciulli»
Un'iniziativa eccessivamente drastica
SÌ all'iniziativa popolare «Per la protezione
di salari equi (Iniziativa sui salari minimi)»
Per un salario minimo legale di 22 franchi
all'ora, pari a 4000 franchi al mese.
NO alla legge federale sul fondo per l’acquisto dell’aereo da combattimento Gripen
3,2 miliardi per i Gripen: una spesa elevata
e poco utile
1. maggio a Lugano
ore 12
Cucina e mercato solidale in piazza Manzoni
ore 14
Partenza del corteo dal Campo Marzio
ore 15
Discorsi in piazza Manzoni
ore 16
Coro delle Mondine di Novi
ore 17-22
Musica: WITKO, Casa del Vento, Punkreas
Rafforzare l’AVS, non indebolirla
Editoriale
Una boccata d’ossigeno
per le scuole!
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Parte in questi giorni la campagna per
la votazione dell’iniziativa Aiutiamo le
scuole comunali – per il futuro dei
nostri ragazzi su cui si andrà a votare il
prossimo 28 settembre. Il comitato
d’iniziativa è attivo e propositivo, i
gadget sono in stampa (vedi box a
pagina 5) e qua e là spuntano le prime
prese di posizione, segno che il tema
sta diventando fonte di dibattito.
Diverse sono infatti le sedi scolastiche
che hanno inserito nell’ordine del
giorno del loro plenum una discussione in merito e speriamo che a farlo siano sempre di più. Anche i genitori iniziano a interessarsi alle proposte contenute nel nuovo testo di legge e non
deve sorprendere visto che sono chiare, incisive e ben sviluppate e tengono
conto delle esigenze sia degli allievi
che dei genitori e dei docenti.
In un momento in cui la politica sembra perdersi in grandi teorie (corsi attitudinali alle medie, scuola integrativa,
nomine e abilitazioni, docenti stranieri, inserimenti di nuove materie nelle
griglie orarie,…) e l’amministrazione
pone le basi dei grandi cantieri dei
prossimi anni (riforma della scuola
media, nuovo Regolamento dei dipendenti, analisi delle funzioni, nuova
scala salariale,..) con questa iniziativa
nel giro di 5 anni si può dare una risposta concreta a esigenze ormai innegabili. Tra queste c’è la necessità di avere
mense e doposcuola ripartite su tutto
il territorio cantonale, un miglioramento dell’organizzazione scolastica
per le supplenze e le materie speciali,
meno allievi per classe per far fronte
alle richieste particolari degli allievi
(didattiche e sociali), più sostegno
pedagogico e possibilità di nomina
all’80% per i docenti oltre i 50 anni.
Spetta ora a noi e a voi docenti, genitori
e studenti far capire a chi la scuola non
la conosce così bene quanto sia vitale,
in mezzo a tutte le attuali restrizioni,
questa boccata d’ossigeno!
L’Unione sindacale svizzera (USS) prende una posizione molto critica sul progetto « Previdenza vecchiaia 2020 » del
Consiglio federale.
Per l’USS occorre prima di tutto tenere
conto dell’attuale ed insufficiente livello
delle pensioni: l’AVS, per esempio, deve
essere rafforzata e non indebolita. È l’unico
modo per adempiere al mandato costituzionale in base al quale le rendite del primo
e del secondo pilastro devono consentire a
ciascuno di noi di “mantenere in modo
appropriato il livello di vita precedente”.
L’AVS è un modello di successo che, attraverso il finanziamento sociale, aiuta particolarmente le persone con un reddito
medio-basso. Va inoltre sottolineato che le
donne, in particolare, hanno bisogno del
miglioramento di questa assicurazione.
Con la sua iniziativa popolare “AVSplus:
per un AVS forte” l’USS indica la via da
seguire per raggiungere il rafforzamento
del primo pilastro. A causa delle classi di
età del “baby boom” che andranno in pensione nei prossimi anni, sarà necessario
un finanziamento aggiuntivo dell’AVS per
il prossimo decennio. L’USS sostiene pertanto il finanziamento aggiuntivo attraverso un aumento dell’IVA. Per l’USS l’aumento del prelievo sui salari non deve
essere un tabù: questi contributi, infatti,
sono rimasti invariati dal 1975.
L’USS respinge pure la riduzione del tasso
di conversione minimo sotto il 6% e non
ritiene adeguate le misure compensatorie
propose dal Consiglio federale.
In conclusione per l’USS:
- l’innalzamento dell’età pensionabile
delle donne a 65 anni e la soppressione
della rendita di vedovanza per le donne
con figli adulti non sono socialmente
accettabili, in quanto le offerte di posti di
lavoro non sono certo abbondanti per
chi è in avanti con l’età;
- l’età flessibile di pensionamento 62-65
anni espone a rischio licenziamento maggiorato i lavoratori a partire dai 62 anni;
- le rendite devono essere ancora adeguate al rincaro;
- la Confederazione non deve ritirarsi dal
finanziamento dell’AVS.
Petizione al Municipio di Lugano
Sì al reinserimento professionale dei disoccupati No alla politica dei tagli!
Con questa petizione esprimiamo il nostro sconcerto per il fatto che 26 lavoratrici e
lavoratori precari della Città non hanno ricevuto il rinnovo del contratto di inserimento professionale a Lugano. A questi licenziamenti d’inizio anno fanno seguito ca. altri
70 casi nel primo semestre 2014. Contrariamente a quanto affermato dal Sindaco vari
di essi hanno sperato fino all’ultimo nel rinnovo, come già fatto in passato. Ci troviamo di fronte a lavoratori e lavoratrici che hanno avuto rinnovi contrattuali a catena e
che nel diritto privato, dopo il terzo rinnovo nella medesima funzione, vanno considerati dipendenti assunti a tempo indeterminato. I loro lavori sono stati lavori veri e non
per finta: ad esempio il taglio di erbacce e la raccolta di rifiuti per il “decoro urbano”.
Chiediamo pertanto al Municipio di Lugano:
1. di far accompagnare i partecipanti ai programmi di inserimento professionale nella
ricerca di un lavoro stabile
2. di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno ritrovato dignità professionale in occupazioni utili
3. di attivarsi con i ricchi Comuni vicini per allargare il finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno a beneficio anche dei cittadini di
questi Comuni
Nome e cognome
Domicilio
Firma
Nome e cognome
Domicilio
Firma
Possono firmare tutte le persone, svizzere e straniere, di età maggiore ai 16 anni.
Rispedire pf. tutte le liste entro il 1. maggio 2014 a: VPOD, cp 748, 6903 Lugano
i diritti del lavoro
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Sommario
Sì al salario minimo, no ai gripen
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Il prossimo 18 maggio cittadine e cittadini saranno
chiamati alle urne per
pronunciarsi su una serie
di temi importanti. A livello cantonale sui tagli dei
sussidi alle casse malati e sull’amnistia
fiscale. A livello federale sull’iniziativa
sindacale per l’introduzione in Svizzera
di un salario minimo legale di 4000.lordi al mese e sulla proposta di acquisto
di 22 aerei da combattimento Gripen,
Due temi quelli federali al centro di un
acceso scontro politico fra sinistra e
destra.
di Werner Carobbio, già consigliere nazionale
L’introduzione della base legale su piano
nazionale per un salario minimo costituisce un’occasione importante per
affrontare il tema del reddito minimo da
garantire a tutte le lavoratrici e a tutti i
lavoratori per far fronte senza patemi
d’animo ai costi della loro vita e delle loro
famiglie. Un’occasione concreta anche
per introdurre una misura efficace contro il dumping salariale praticato da
imprenditori e aziende senza scrupoli.
Dumping che in Ticino la destra nazionalista e populista – Lega dei ticinesi e
UDC – imputano strumentalmente alla
libera circolazione delle persone e agli
accordi bilaterali e non perdono occasione per salire a parole sulle barricate, salvo poi pronunciarsi contro l’unica misura concreta ed efficace per combattere il
fenomeno. Contro l’iniziativa destra
nazionalista e populista, forze borghesi
di centro destra e padronato stanno conducendo una intensa campagna tendente a sostenere che l’introduzione del
salario minimo sarebbe un disastro per
l’economia. Il solito argomento per
mascherare la indecorosa realtà di tutti
quei dipendenti, in specie nei settori
senza contratto collettivo di lavoro,
costretti ad arrabattarsi ogni mese con
salari inferiori ai 3000.- fr mensili lordi e
in molti casi addirittura con salari attorno ai 2000.- fr mensili. Volutamente si
dimentica che un salario decoroso, quello che appunto potrà essere assicurato a
tutti introducendo il salario minimo
legale di 4000.- franchi, rafforzerà l’economia aumentando il potere d’acquisto
delle salariate e dei salariati. Per non parlare degli altri effetti benefici come ad
esempio l’alleggerimento della spesa
assistenziale nella misura in cui molti di
coloro che oggi vi ricorrono non avranno
più bisogno di farlo. O ancora della riduzione del ricorso al lavoro nero. E non da
ultimo grazie al salario minimo verrà
reclutata meno mano d’opera estera a
vantaggio dei residenti
La feroce opposizione all’iniziativa per il
salario minimo della destra nazionalista
e populista oltre che del centro destra
borghese e del padronato fa a pugni con
il loro sostegno a una spesa assurda e
ingiustificata di oltre 3 miliardi per l’acquisto di 22 nuovi aerei da combattimento, gli svedesi Gripen. Spesa che
addirittura raddoppierà se alla fattura
iniziale si aggiungono le relative spese di
gestione. Nuovi aerei di cui non abbiamo
bisogno perché i problemi della sicurezza del paese non si risolvono con gli aerei
da combattimento. Quelli che già abbiamo – gli F14 – bastano e avanzano. E i
miliardi che si vogliono spendere per i
Gripen potrebbero essere utilizzati
meglio per la ricerca, la formazione e le
spese sociali. Un modo questo ben più
efficace per garantire la sicurezza del
paese e dei suoi cittadini.
Dunque il 18 maggio prossimo Si al salario minimo e NO ai Gripen.
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La VPOD ti aiuta
Garanzie sulle banche dati
Gas/Gagi
Più vacanze alla San Carlo
di Locarno
La S. Chiara versa
le indennità 2013
Sollecitata l’evasione
dell’iniziativa a favore dei nidi
Soppressione campi del
Laboratorio Ronchetto
Assemblea dei delegati VPOD
Successo per la festa del 29 marzo
Bilancio di genere
Esternalizzazione delle pulizie
Pianificazione sociopsichiatrica
Iscrizione colonie
Offerte di lavoro
Appuntamenti sindacali
Cassa malati collettiva
Adesione Sindacato VPOD
In breve
Referendum in Vallese
per la scuola
È referendum in Vallese contro la riduzione dei salari del 5% per i docenti
neoassunti e la soppressione di 78
posti nel sostegno pedagogico, nella
mediazione. Il Sindacato VPOD
denuncia questi tagli che colpiscono i
ragazzi più deboli e ostacolano il
ricambio dei docenti.
Capanne
Nona esposizione del ciclo “Dèibambini”
Museo delle Culture, Lugano
Inaugurazione:
mercoledì 16 aprile 2014 ore 17
Aperto MA-DO, 10.00-18.00
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i diritti del lavoro
Il Sindacato VPOD ti aiuta: scandalo nella villa
Una badante dell’Europa dell’Est per tre
anni ha dovuto accudire i tre bambini
per 12 ore e mezzo. Oltre a ciò doveva
occuparsi delle pulizie al sabato, quando
la famiglia si recava nella residenza
secondaria. La signora Z. ha lavorato per
un salario di 1'200 Fr mensili in questa
casa, arrivando ai limiti dell’esaurimento. Il caso della signora Z. ha sollevato un
gran polverone nella stampa svizzero
tedesca. Infatti la signora Z. fu licenziata
in tronco dalla famiglia, per essersi rivolta al Sindacato VPOD, ritrovandosi per
strada da un momento all’altro. Oggi
possiamo fare un bilancio positivo del
caso: grazie al Sindacato VPOD, dopo
lunga trattativa, la badante ha recuperato 55'000 fr. Inoltre la famiglia ha dovuto
pagare l’imposta alla fonte e i premi per
le assicurazioni sociali.
Recupero indennità
Sono già una dozzina le persone di case
anziani, istituzioni sociali, cliniche, stato,
ecc., che si sono rivolte al Sindacato VPOD
Ticino per avviare il recupero delle indennità festive e notturne non pagate negli ultimi 5 anni dai datori di lavoro durante le
vacanze e le malattie. Si tratta di far applicare la sentenza Orange anche in Ticino in
tutti i settori. Annunciatevi!
Incontro tra Consiglio di Stato e Sindacato
Lo scorso 26 marzo il Governo e i
Sindacati della funzione pubblica si
sono incontrati al Palazzo delle Orsoline
per fare il punto della situazione sui problemi esistenti.
Blocco delle classi alternative
Il blocco vale per gli impiegati nel 2014
(le carriere dei docenti non sono toccate
da tale blocco, e questo in base ad un
accordo del 1989 tra sindacati e Governo
che definisce una carriera prefissata in
tot anni). La misura tocca 475 impiegati,
la stragrande maggioranza dei quali riceverà tuttavia lo scatto nella sua classe attuale (quindi senza passaggio
alla classe superiore).
Sono eccezionali i casi
di impiegati che nel 2013
erano già all'ultimo scatto
della classe, per cui nel
2014 dovevano fare un
passaggio di classe da
massimo a massimo in
base alla carriera: si tratta di persone
che erano state assunte molto oltre il
minimo della classe, quindi che hanno
beneficiato di riconoscimento di scatti
anticipati per esperienze professionali
esterne. Il Sindacato VPOD è a disposizione per affrontare questi casi penalizzati. Rimane il problema della disparità
di trattamento tra impiegati e docenti
che potrà essere risolto solamente dalla
nuova scala salariale che prevede una
classe per una funzione.
Soppressione indennità
economia domestica
Il Cantone ha fissato l’entrata in vigore al
1.3.2014: vedi modifica della legge stipendi degli impiegati dello Stato e dei
docenti nel Bollettino ufficiale delle leggi
del 21 marzo 2014. Pertanto il versamento dell’indennità per economia domestica nel 2014 sarà il seguente:
- nei mesi di gennaio e febbraio 2014 va a
i diritti del lavoro
tutti i dipendenti che ne hanno diritto in
base alla vecchia legge (a chi ha almeno
un figlio di età inferiore a 12 anni);
- nei mesi da marzo a dicembre 2014 va ai
dipendenti che hanno almeno un figlio
di età inferiore ai 12 anni e che hanno
uno stipendio annuo, rapportato ad un
grado d’occupazione del 100%, minore o
uguale a fr 65'000.
A partire dal 1. gennaio 2015 l’obbligo di
versare l’indennità per economia
domestica è totalmente soppresso. Vi
sono enti parastatali che continuano a
versare questa indennità come prestazione volontaria.
Nuova legge stipendi
L'entrata in vigore
della
nuova legge stipendi è agendata
al 1.1.2016. Altri cantieri in
corso sono: il nuovo regolamento dipendenti, il regolamento orario flessibile, la
questione orario lavoro.
Commissioni del personale
Il Governo ha approvato il nuovo regola-
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mento modello per le commissioni personale Stato. La commissione del personale della Divisione azione sociale e
famiglie potrà essere costituita previo
invio, da parte della commissione eletta,
del regolamento conforme al modello
(senza bisogno di indire una nuova
assemblea).
Sondaggi e concorsi
I sondaggi presso i dipendenti sono previsti dalla roadmap votata dal
Parlamento: quelli presso gli impiegati
sono conclusi, quelli presso i docenti
sono iniziati in questi giorni. Il Sindacato
ha chiesto di poter disporre dei risultati
dei sondaggi e dell’esito del concorso
idee risparmi intelligenti.
Denigrazione e luoghi di lavoro
Il Sindacato ha sollecitato il Governo e i
consiglieri leghisti a prendere posizione
contro gli attacchi gratuiti a funzionari
da parte del Mattino e da parte di deputati leghisti tramite interrogazioni pretestuose (es. caso di Marco Baudino, presidente statali VPOD). Il Governo è stato
pure sollecitato ad intervenire per
migliorare i luoghi di lavoro nello stabile
amministrativo 3 a Bellinzona.
Il Sindacato VPOD ottiene garanzie sulle banche dati Gas/Gagi
Il messaggio governativo
del 3 dicembre 2013 per
dare una base legale alle
banche dati GAS e GAGI,
utilizzate già da qualche
anno negli istituti scolastici del Cantone, ha suscitato preoccupazione un po’ in tutti gli ambiti. Noi abbiamo cercato di capire meglio come funzionano e quali pericoli ci sono nell’informatizzare i dati relativi agli allievi.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Occorre innanzitutto fare una premessa: i dati che oggi vengono digitalizzati
tramite le banche dati GAS (gestione
amministrativa delle scuole, docenti
cantonali e docenti comunali) e GAGI
(gestione degli allievi e gestione degli
istituti) sono gli stessi che fino a poco
tempo fa venivano archiviati in formato
cartaceo e/o inseriti manualmente dai
funzionari statali in appositi programmi
informatici. L’avvento di queste nuove
piattaforme permette di velocizzare i
processi lasciando che siano gli stessi
docenti a inserire i dati sui propri allievi.
I dati che sono raccolti servono a più
destinazioni: per la statistica federale,
per formare il curriculum dell’allievo,
per archiviare pagelle e certificati, per
aggiornare i dati anagrafici e di contatto,
come pure per informare la sede sulla
salute dell’allieva/o (medicamenti,
allergie,….). Dati che però nel loro complesso possono essere visionati unicamente dalla direzione e dalle segreterie
degli istituti e che fino ad oggi venivano
comunicati, annotati e archiviati
manualmente in forma cartacea. Inoltre
ogni sede può scegliere quali campi
riempire, quali informazioni inserire,
non essendoci imposizioni se non per
quanto concerne i dati anagrafici e il
curriculum scolastico.
La maggior perplessità che ci era giunta
dai docenti era relativa all’inserimento
di possibili dati pregiudizievoli, che se
accessibili avrebbero potuto essere
d’ostacolo all’allieva/o. Su questo punto
siamo però stati tranquillizzati dal
Dipartimento stesso che ha assicurato
come la banca dati è, sotto il profilo
della sicurezza, ben equipaggiata: la
piattaforma è sviluppata dal politecnico
di Losanna e ha filtri di ottima qualità.
Inoltre, nel caso di dati relativi al sostegno pedagogico (forse i più sensibili),
nelle scuole medie essi sono visibili solo
agli amministratori di sede (direttore,
segreteria), mentre alle scuole elementari è solo l’équipe ad averne accesso
per coordinare il proprio lavoro.
Chiariti questi piccoli, ma importanti
elementi crediamo che se tutti rispetteranno il segreto d’ufficio le banche dati
GAS GAGI potrebbero rivelarsi un utile
strumento per le sedi scolastiche, ma
anche un alleato per raccogliere quei
dati statistici necessari a supportare
richieste di miglioramento nell’organizzazione scolastica.
Servizio civile di pubblica utilità nella scuola?
Nel 2013 sono aumentati rispetto al 2012
il numero di prestazioni di pubblica utilità svolte dai civilisti e il numero degli
enti che li accolgono. Ben presto il servizio civile sarà esteso alla scuola?
Le ammissioni al servizio civile nel 2013
sono state 5'423 (5'139 nel 2012). Il numero di civilisti attivi è aumentato rispetto al
2012 da 15'000 a 19'000: i giorni svolti
sono passati da 1’179’000 nel 2012 a
1'334'000, la maggior parte dei quali
(60%) svolti nel settore sociale (case
anziani, istituti per bambini, giovani,
disabili). Nella sanità e nella protezione
dell’ambiente hanno lavorato il 17% e il
13% rispettivamente. Il
numero degli
enti che fanno
capo a civilisti
è cresciuto da
3'527 nel 2012
a 3'896 nel
2013 per un
totale
di
13'395. Si sta
discutendo se
copyright: Marc Terry
far entrare le
scuole negli enti che accolgono civilisti:
essi potrebbero rendersi utili per la sorveglianza di mense e pause, come pure per
il
sostegno
agli allievi nelle classi e
durante
i
doposcuola:
chiaramente
il progetto ha
sollevato l’opposizione di
deputati UDC
al Parlamento
federale (la
consigliera
nazionale Andrea Geissbühler ha depositato una mozione contraria a tale eventualità).
Al via la campagna per l’iniziativa Scuole Comunali
SÌ
SÌ
SÌ
Il 1. maggio a Lugano comincia la campagna a favore dell'iniziativa
Aiutiamo le scuole comunali, che chiede mense/doposcuola accessibili a tutti e meno allievi per classe allo scopo di garantire la qualità
dell'insegnamento. Il Comitato distribuirà dei volantini A4 e dei gadget alla popolazione (palloncini, matite, borse di tela, adesivi). Sono
disponibili anche locandine A3 da affiggere ad albi e manifesti in formato mondiale da utilizzare per eventi. Linda Cortesi e Raoul
Ghisletta sono a vostra disposizione se vi occorre del materiale.
Sono pure in programma una bancarella e un teatro con i Confabula,
seguiranno ulteriori informazioni.
2
all’iniziativa
«Aiutiamo le scuole
comunali»
a mense
e doposcuola
accessibili a tutti
a meno
allievi
per classe
3
1
1. Adesivo
2. Matita
3. Borsa in cotone
4. Palloncini
5
i diritti del lavoro
4
Più vacanze per il personale della Casa anziani San Carlo di Locarno
“Chi va piano va sano e va
lontano”: così potremmo
sintetizzare quanto avvenuto presso il comune di
Locarno per il riconoscimento della quinta settimana di vacanza per il personale sopra i
quarant’anni e della sesta per quello
sopra i cinquanta.
di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino
Nel 2012 il nostro Sindacato aveva rivendicato che il personale della casa anziani
comunale potesse usufruire delle vacanze previste nelle case anziani CCL ROCA.
Va rilevato che il Cantone ha quale base
di finanziamento per i mandati di pre-
stazione delle case anziani la base contrattuale CCL ROCA, e per questo motivo
le case anziani ticinesi finanziate
tramite mandato di prestazione
cantonale non dovrebbero avere nessun problema a riconoscere le prestazioni previste dal
contratto collettivo CCL ROCA.
Basandosi su questa premessa il
Sindacato VPOD ha intavolato,
unitamente alla commissione del personale, una discussione con il Municipio.
Il 25 marzo 2014 il Municipio di Locarno
ha licenziato il messaggio all’indirizzo
del Consiglio comunale che prevede l’allineamento alle condizioni CCL ROCA
(vedi schema sotto). La speranza è che
ora i consiglieri comunali locarnesi voti-
no il cambiamento, che di fatto riconosce ai dipendenti del settore sanitario,
notoriamente sotto pressione per i
carichi di lavoro e per la situazione professionale, un miglioramento delle vacanze, in special
modo per il personale un po’ più
il là con gli anni.
Ancora una volta l’ottimo clima di
discussione e di negoziazione costruito con l’esecutivo, capeggiato dalla
Sindaco Carla Speziali ha permesso al
Sindacato e al Municipio di Locarno di fare
concreti passi in avanti nel solco di un vero
partenariato sociale costruttivo, basato
non tanto sui sensazionalismi mediatici,
ma su una reale capacità di mediazione e
di ricerca della concordanza.
Vacanze negoziate per Casa anziani Locarno
1. Il dipendente ha diritto alle seguenti vacanze annuali
pagate:
a) 25 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui
compie il 20.mo anno d’età;
b) 20 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui
compie i 40 anni d’età;
c) 25 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui
compie il 49.mo anno d’età;
d) 30 giorni lavorativi fino al termine dell’anno civile in cui
compie il 59.mo anno d’età;
Due nuovi turni di lavoro in prova alla Casa Anziani di Faido
Nelle scorse settimane il Sindacato
VPOD ha incontrato la direzione della
struttura leventinese per discutere le
problematiche emerse durante l’assemblea avuta nel mese di febbraio. In particolare il personale segnala un certo
disagio a causa dell’aumento dei carichi
di lavoro durante i turni notturni.
di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Ticino
I dipendenti hanno segnalato infatti che
la casistica degli ospiti, sempre più
dipendenti, rende molto pesante i turni
notturni, tanto da non riuscire ad effettuare spesso le pause previste contrattualmente. La direzione, dopo la segnalazione sindacale, ha deciso di effettuare
un monitoraggio della situazione. Sia il
direttore che la capo infermiera hanno
visitato la struttura durante alcune notti
e il personale ha stilato un diario delle
i diritti del lavoro
chiamate e delle prestazioni effettuate
durante l’arco di un mese, così da
“radiografare” la situazione e verificare
dove fossero i momenti più critici. Da
questo approfondimento è risultato che
le preoccupazioni espresse dal personale erano reali ed è risultato quindi imperativo trovare una soluzione adeguata.
Durante la discussione con la direzione
è stato proposto di aggiungere una figura curante al turno notturno, questa ipotesi è però stata scartata in quanto questa operazione avrebbe comportato lo
spostamento di un’unità lavorativa dai
turni diurni a quelli notturni indebolendo in questo modo le fasce diurne già
molto sotto pressione. La capo infermiera ha perciò proposto una soluzione tecnicamente percorribile che va a rafforzare l’inizio e la fine della fascia seralenotturna e notturna-mattutina momenti notoriamente più intensi per l’attività
di cura.
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I due nuovi turni verranno introdotti a
partire dal mese di maggio, per un periodo di prova di qualche mese e saranno
così organizzati: un turno mattutino
dalle 05:00 alle 13:30 e uno serale dalle
14:30 alle 23:00. I sindacati e la commissione del personale hanno salutato positivamente questa proposta e sperano a
tempo debito di poter visionare il bilancio dei mesi di prova per capire se le
soluzioni implementate avranno dato i
risultati auspicati. Ovviamente, in un’ottica costruttiva, con i sindacati anche il
personale dovranno essere coinvolti
nelle discussioni e nelle valutazioni di
questa sperimentazione.
Infine segnaliamo che la richiesta di un
rafforzamento del personale ai servizi
generali nella sede di Prato Leventina è
stata accolta positivamente dalla direzione, che si era già mossa autonomamente in questo senso prima dell’incontro.
La S.Chiara versa le indennità 2013 per i periodi d’assenza
Il mese scorso la direzione della Clinica
Santa Chiara di Locarno ha provveduto a
versare ai dipendenti le indennità festive
e notturne per i periodi di vacanza e di
malattia per il 2013 per i dipendenti che
ne avevano diritto. Quanto fatto dalla
Clinica Santa Chiara, derivante dal contratto di lavoro sottoscritto con i sindacati l’anno scorso, dovrebbe essere da
esempio a tutti quei datori di lavoro del
settore sociosanitario che continuano, in
palese spregio delle decisioni del
Tribunale Federale (sentenza Orange), a
non versare quanto dovuto ai propri
dipendenti! Ricordiamo che la VPOD è a
disposizione dei propri associati per
intentare cause individuali ai datori di
Sindacalizzati!
lavoro che non concedono le indennit
festive e notturne maturate nei periodi di
vacanza e malattia.
Indennità per economia domestica nelle case anziani
La Commissione paritetica cantonale
delle case anziani, nella sua seduta del
21 marzo 2014, ha deciso di adeguarsi
alla decisione del Cantone, in vigore dal
1.3.2014, di sopprimere l’indennità per
economia domestica (vedi modifica della legge stipendi degli impiegati dello
Stato e dei docenti nel Bollettino ufficiale delle leggi del 21 marzo 2014).
Pertanto secondo l’interpretazione della
CPC l’articolo 24 CCL ROCA va applicato
nella seguente maniera:
le Case anziani verseranno l’indennità
per economia domestica:
a) nei mesi di gennaio e febbraio 2014 a
tutti i dipendenti che ne hanno diritto
in base all’art. 24 CCL ROCA;
b) nei mesi da marzo a dicembre 2014 ai
dipendenti che ne hanno diritto in
base all’art. 24 CCL ROCA e che hanno
uno stipendio annuo, rapportato ad
un grado d’occupazione del 100%,
minore o uguale a fr. 65'000;
c) a partire dal 1. gennaio 2015 l’obbligo
di versare l’indennità per economia
Assemblea generale ASI Ticino
Lo scorso 21 marzo si è
tenuta a Mendrisio presso
l’Ospedale Beata Vergine,
l’Assemblea generale ordinaria dell’Associazione
svizzera infermiere e infermieri ASI-SBK sezione Ticino.
di Laura Calebasso, sindacalista VPOD Ticino
In questa occasione i membri presenti
sono stati chiamati a votare alcuni punti
importanti per l’associazione, a cominciare dal rinnovo del comitato. Il presidente Claudio Nizzola cede infatti il testimone a Luzia Mariani-Abächerli, infermiera pediatrica e consulente per l’allattamento IBCLC presso l’Ospedale Civico
di Lugano, mentre la carica di vice si
sdoppia a favore di due nuovi co-vice pre-
sidenti: Mauro Realini – docente e ricercatore SUPSI del dipartimento sanità - e
Laura Simoni Giacobbe – docente in cure
infermieristiche e coordinatrice della formazione post diploma in cure intense
presso la SSSCI di Lugano.
Per quanto riguarda le attività, il 2013 non
ha mancato di portare risultati significativi, i membri del comitato si sono attivati
a sostegno di numerose tematiche, come
ad esempio l’iniziativa “Aiutiamo le scuole comunali – per il futuro dei nostri
ragazzi”. Molto intensa è stata anche l’attività legata ai 44 corsi organizzati durante l’anno, per un totale di 555 partecipanti, così come l’impegno a favore di lotte
condivise con il Sindacato VPOD, ad
esempio per il mantenimento di buone
condizioni di lavoro nel quadro del rinnovo dei contratti collettivi.
7
domestica è totalmente soppresso.
È sottinteso che, se lo desidera, una Casa
per anziani può continuare a versare l’indennità per economia domestica come
nel passato, come prestazione volontaria
migliorativa del CCL ROCA.
Commissione
interna ABAD
Nel corso degli ultimi mesi, il Sindacato
Vpod ha incontrato il personale del servizio di aiuto domiciliare del bellinzonese ABAD. Particolarmente importante è stata l’assemblea del 23 marzo
scorso, in occasione della quale è stata
espressa la volontà di avviare la procedura per costituire la Commissione
interna, richiesta cui il sindacato ha
dato seguito interpellando la Direzione
del servizio. Dopo la costituzione della
Commissione, verrà richiesto un incontro con il direttore per affrontare e risolvere insieme le tematiche emerse.
i diritti del lavoro
Sollecitata l’evasione dell’iniziativa a favore dei nidi
All’inizio di aprile dell’anno scorso con
cartelline e schede alla mano ci accingevamo a raccogliere le firme per l’iniziativa Asili nido di qualità per le famiglie.
Già allora si parlava di una imminente
revisione della Legge Famiglie che avrebbe permesso un miglior finanziamento
delle strutture. A distanza di un anno
però tutto tace.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Il tema è sensibile per larga parte della
popolazione, da quella femminile che
vorrebbe conciliare lavoro e famiglia senza fare salti mortali, ai genitori monoparentali, a chi non ha la possibilità di contare su nonni e parenti per la cura anche
sporadica dei figli. Il testo dell’iniziativa
aveva riscosso molto successo: in poche
settimane il comitato promotore, sostenuto dal Sindacato VPOD, aveva raccolto
oltre 9mila firme. Con noi si erano mosse,
nonostante le pressioni da parte di alcuni
datori di lavoro, le operatrici del settore,
stanche di non veder riconosciuti i propri
meriti, la propria formazione e i propri
diritti anche a causa dell’assenza di un
contratto collettivo di lavoro.
Dal giugno 2013, quando sono state
depositate le firme, abbiamo cercato a più
riprese di intavolare una trattativa per la
firma di un contratto con l’associazione
mantello delle strutture d’accoglienza per
l’infanzia (ATAN), la quale però non
intende neppure discutere senza prima
avere la certezza di un aumento del finanziamento pubblico. Siamo quindi in attesa del messaggio governativo sulla revisione della Legge Famiglia, che però, ci
viene da pensare, sia stato dimenticato su
qualche scrivania per ragioni politiche.
La situazione del settore della cura dell’infanzia (pre e para scolastica) non è
migliorata in questo anno e continua a
preoccupare per diversi aspetti; dalla
ripartizione dell’offerta sul territorio, ai
costi che attualmente sono sostenuti per
gran parte dalle famiglie (30% Cantone,
7% in media dai Comuni, il resto tramite
la retta dei figli), fino alle condizioni lavorative dei/delle dipendenti. Per questo
motivo abbiamo inviato un sollecito alla
Commissione speciale scolastica del
Gran Consiglio affinché l’iniziativa venga
discussa ed evasa al più presto in
Parlamento: l’unico modo per rendere
attenti i politici sulle problematiche del
settore e veder smuoversi le acque nel
giro di pochi mesi. Restiamo fiduciose/i.
Nuove commissioni interne del personale EOC
Nel corso del mese di gennaio, i Sindacati
e le direzioni degli Istituti ospedalieri
hanno provveduto a rinnovare le commissioni interne del personale che sono
entrate in carica lo scorso 1 marzo 2014.
Numerosi sono i dipendenti che si sono
messi a disposizione per questa carica
estremamente importante e che ha come
obiettivi di promuovere l’unione fra il
personale ed esaminare e preavvisare
tutti i problemi riguardanti gli interessi
del personale. A tutti loro il Sindacato
VPOD augura un proficuo lavoro.
ORL Lugano: Albertini Giovanni,
Bernardo Antonio, Bettega-Veschetti
Antonia, Bressan Christine, Cavalluzzo
Alessandro, De Cillis Francesco, De
Nardo Monica, Fernandez Parra Miguel,
Krethlow Manuela, Lazzaretti Daniela,
Pedersini Michela, Pedrozzi Daniele,
Quadri Roberto, Sulmoni Stefano,
Vasquez T.C. Judith;
OSG Bellinzona: Ambrosetti Marina,
Benetollo Giuseppe, Caccialanza Anna,
Colangelo Mario, Corda Mattiucci Sonia,
Cule Zeljco, Diaz Marco, Ferraro Biagio,
Frasca-Ghitti Rosa, Fusco Maria, Gulli
Elisabetta, Magon Aurelie, Muzio
Lorenza, Occhiochiuso Antonietta,
Pavicevic Zeljko, Pichler Marco;
ODL Locarno: A Marca Carol, Alcantara
Liriano Sara, Balzano Antonio, Calusic
Marjana, Candeago Daniele, Carrara
Elena, D’Onofrio Giuseppe, Figueredo
Teixeira Simâo Sandra, Göksungur
Milijana, Lampietro leonardo, Mauri
Pierromeo;
OBV Mendrisio: Camponovo-Brina
Silvana, Giobbi Alessandro, lorenzon
Enrico, Nicoli Monica, Vassalli Tania,
Cadei Gabrio, Bazzurri Nacivovic Laura,
Ata Paolo, Carlin Luca, Pasetti Emily, De
pasquale Giuseppe;
SCB Biasca: Gerace Giuseppina, Cataldo
Cinzia, Barbitta Francesca, Forte
Alessandro, Columbriale Gianfranco,
Gehringer Loredana, Mastromarco
Gianni, Marie José Longchamp Kabeta,
Gabriella Bruschetti, Giovanni Fasciati;
Acquarossa: Cano Carmen, Case Emilio,
Castelli Nadia, Cavalli Martina, Maroni
Cosetta, Scanzio Giovanna, Tarotelli
Cristina, Topolovac Blazenka;
Faido: Ajetaj Flamur, Bruno Settimio,
Ciappa Alessia, Gaudioso Fabio,
Miglionico Pasquale, Rabolini Alex Rino,
Rama Rahim, Rama Vlora, Ratti Lorena,
Rotolo Riccardo, Schiavello Martina, Sola
Petra.
Novaggio: Pietro Poretti, Daniele Schärer,
Pasquale Manzo, Sara Albisetti Banchelli,
Manuela Berva, Wally Galasso-Walder,
Heidi Lehmann Araujo Vazsquez,
Yasmine Morabito, Matteo Fantoni,
Alexsander Küenzli, Fikret Corumlu.
Offerta esclusiva per i soci frontalieri
Tasso annuo alla data: 3,110 %
Durata mesi: max 360
Ammortamento rata: trimestrale
Spese di istruttoria 0,50% del capitale finanziato
min. CHF 1.000,00
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illustrate in filiale ed associate a sottoconto in Franchi Svizzeri a
condizioni estremamente vantaggiose
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[email protected] 091 911 69 36
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La CGIL ha stipulato un accordo con la Banca Popolare di Bergamo
che prevede condizioni molto vantaggiose per la stipulazione di un
mutuo per gli iscritti al Sindacato. Per profittare dell’offerta basta
presentarsi a una delle filiali della Banca Popolare di Bergamo esibendo la tessera della CGIL (da richiedere) e la documentazione
necessaria.
Mutui a tasso variabile in valuta estera franchi svizzeri (CHF):
• Parametro di indicizzazione: LIBOR CHF 3 MESI
• Valore alla data del 02/04/2012: 0,110 %
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i diritti del lavoro
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Critiche dell’ATGABBES alla soppressione dei campi del Laboratorio Ronchetto
Il recente bollettino ATGABBES (primavera 2014) ha come argomento centrale
la soppressione dei campi di vacanza
estivi del Laboratorio Ronchetto della
Fondazione Diamante. Si tratta di una
vicenda problematica per i genitori e i
loro figli disabili, contestata anche dall’équipe del Ronchetto. Il Comitato
VPOD lavoratori sociali ne discuterà
prossimamente.
In sintesi la direttrice della Fondazione
Diamante, supportata dalla maggioranza del Consiglio di fondazione, ha deciso
di sopprimere i due campi (della durata
di una settimana) di agriturismo e di
mare, che vengono tenuti a fine agosto
dal Laboratorio Ronchetto sin dal lontano 1981. Sono campi che hanno un grande successo e che sono indicati nel regolamento del Ronchetto, il quale viene
allegato al contratto sui diritti e doveri
dell’utente disabile. Il contratto è firmato
dai rappresentanti legali e gli utenti disa-
bili sono tenuti a partecipare ad almeno
uno dei due campi. La soppressione dei
campi è avvenuta contro il parere dell'équipe del Ronchetto e del suo responsabile. Le ragioni invocate non sono problemi a carattere finanziario (i campi
sono autofinanziati) o logistico, ma sono
discutibili ragioni a carattere concettuale, relative al concetto di normalizzazione degli utenti disabili. Le alternative ai
campi sarebbero giorni di visite aziendali esterne. I genitori si sono ribellati e
hanno scritto forti e pertinenti critiche a
questa decisione presa senza consultazione dell'Atgabbes e dei genitori interessati, il che viola anche le norme di
qualità dei contratti di prestazione previsti per le strutture sussidiate dal
Cantone. L’opposizione alla soppressione dei campi deriva dal fatto che ci sono
infatti difficoltà già oggi per l'Atgabbes
ad organizzare occasioni sufficienti di
vacanze per i disabili e la decisione della
Fondazione Diamante aumenta questi
problemi. Bisogna aggiungere che già
altri laboratori della Fondazione
Diamante hanno soppresso campi di
vacanza in base alla nuova linea, creando
problemi ai genitori e ai disabili, senza
tuttavia suscitare un'opposizione organizzata come nel caso del Ronchetto. I
genitori degli utenti disabili non sempre
osano dire quello che pensano, vista
anche la situazione difficile che vivono.
Il Comitato VPOD dei lavoratori delle
Istituzioni Sociali si riunirà il 16 aprile
alle ore 18 alla Cappella 2 mani a
Massagno per discutere una presa di
posizione sulla questione.
Lavoro e finanziamenti migliori per le Istituzioni Sociali
Gli operatori degli Istituti
Sociali del Cantone Ticino,
riuniti in assemblea mercoledì 2 aprile 2014 presso
la Casa del Popolo di
Bellinzona hanno approvato all’unanimità la presente risoluzione che vuole essere il riassunto di una
discussione che da tempo impegna gli
operatori sociali e uno strumento per il
miglioramento della loro situazione
lavorativa.
di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD Ticino
Da tempo, in effetti, si sta vivendo, all’interno delle varie strutture lavorative, la
richiesta di un aumento del numero di
prese a carico di utenza per ogni operato-
re impegnato nel settore, aumentando lo
sforzo per mantenere alto il livello delle
prestazioni erogate. Da qui il rischio sempre più presente di stress e di burnout.
Il Contratto Collettivo di Lavoro degli
Istituti Sociali, rinnovato dopo un’importante discussione tra padronato, sindacati e operatori, mantiene il livello di
lavoro entro standard di lavoro soddisfacenti. Da qui la necessità di un’attenzione
costante alfine di non incappare in irrazionali tentativi di smembramento del
fronte contrattuale da direzioni che
vedono nel CCL un ostacolo e non un aiuto alla pace del lavoro.
Gli operatori sociali chiedono l’estensione del CCL a tutti gli Istituti sociali migliorando in questo modo, a nostro avviso, la
mobilità del personale e la tranquillità
9
nel proprio lavoro, con un indubbio
beneficio nella presa a carico della propria utenza. Durante l’assemblea gli operatori hanno voluto rivolgere una precisa
richiesta sia al Consiglio di Stato sia ai
membri del Gran Consiglio alfine di
garantire anche in futuro un finanziamento adeguato alle strutture che prendono a carico ogni sorta di disagio sociale. In effetti solo grazie ad un costante ed
equo finanziamento si potrà anche in
futuro garantire una presa a carico ottimale degli utenti e garantire prestazioni
di alto livello.
Grazie alla presenza durante l’assemblea
dell’Onorevole Consigliera Nazionale
Marina Carobbio, promotrice della
mozione sul riconoscimento del picchetto in sede come tempo di lavoro anche
per il personale educativo, gli operatori
hanno potuto rivolgere anche a lei le
richieste formulate nella presente risoluzione.
L’assemblea auspica che anche alle giovani generazioni di operatori sociali si
possano garantire, dopo i propri studi,
sbocchi di lavoro adeguati, che permettano loro di mettere in pratica le teorie
apprese durante il proprio iter scolastico,
migliorando ed attualizzando in questo
modo anche il livello generale della presa
a carico dell’utenza bisognosa.
i diritti del lavoro
Assemblea dei delegati VPOD Ticino
L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino,
tenutasi il 9 aprile a Rivera, ha visto la
presenza di Paolo Lenna della CGIL e di
due rappresentanti dell’Associazione ticinese infermiere, la presidente Luzia
Mariani-Abächerli e la vicepresidente
Laura Simoni-Giacobbe. L’Assemblea ha
riconfermato alla testa del Sindacato il
presidente Roberto Martinotti, ha proceduto alla nomina del nuovo Comitato di
regione, ha approvato i conti consuntivi e
preventivi, ha ricordato i soci deceduti e
ha premiato i soci veterani. I punti centrali dell’Assemblea sono stati la discussione
della linea sindacale e la presentazione
del libro di Graziano Pestoni sulle privatizzazioni. L’assemblea è stata ben frequentata e ha permesso anche uno scambio di vedute tra i delegati nello standing
dinner e al termine dell’assemblea.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
La linea dell’azione sindacale è stata
definita dalla risoluzione proposta dal
Comitato di regione e approvata all’unanimità dall’Assemblea, che esprime la
propria preoccupazione per il clima
politico attuale, caratterizzato da un
pericoloso populismo, da un’esecrabile
xenofobia, da attacchi al servizio pubblico e da peggioramenti delle condizioni di lavoro. Il Sindacato VPOD richiama tutte le forze sindacali e progressiste a lavorare assieme per spiegare ai
lavoratori la pochezza delle ricette della
destra populista per affrontare i problemi economici e sociali. VPOD Ticino
invita tutti i progressisti ad unire le
forze per combattere la causa maggiore
del degrado del clima sociale e politico
in Ticino e in Svizzera: il liberismo economico che domina il Governo svizzero, la maggioranza dei partiti politici
svizzeri e delle facoltà di economia. Il
laissez-faire, laissez-aller federale e can-
tonale ha accresciuto i problemi sul
mercato del lavoro (con un’elevata concorrenza tra lavoratori, fomentata dai
datori di lavoro, che fanno capo alla
forte presenza di frontalieri, lavoratori
distaccati e lavoratori indipendenti), sul
mercato dell’alloggio e sul fronte
ambientale, che vengono diabolicamente cavalcati da populisti ed estremisti di destra.
Il Sindacato VPOD Ticino critica la politica finanziaria della maggioranza dei
partiti, che ha lasciato peggiorare le
finanze pubbliche cantonali (-201 milioni Fr. nel preventivo 2013 e – 177 milioni
nel preventivo 2014) e comunali (- 47
milioni nel preventivo 2013 e - 37 milioni Fr. nel preventivo 2014 a Lugano).
Sono disavanzi creati da un lato dalla
politica degli sgravi fiscali e del fisco leggero e dall’altro dalla crescita della spesa
determinata da oggettivi peggioramenti
della situazione economica e sociale. La
risposta del centro-destra ai disavanzi
pubblici è la politica dei tagli delle spese
(per ora fronteggiata dalle minacce di
referendum popolari e dalla pressione
politica dei partiti di sinistra e dei sindacati) e la politica del freno alla spesa
pubblica (la normativa costituzionale
cantonale va in votazione il prossimo 18
In ricordo
Ricordo dei soci recentemente scomparsi
Badan Marco
Baranzini Alberto
Bergamini Daniele
Cansani Giovanni
Cioni - Zacchi Agnese
De Jorio Giovanni
Della Croce Gabriele
Devincenti Carla
Di Dio - Beresini Anita
Diviani Elio
Facchin Maria
Medici Luigi
Ortelli Franco
Pagani Nello
Paolacci Bruno
Rezzonico Edoardo
Schweizer Elvezio
i diritti del lavoro
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maggio con l’opposizione isolata di sinistra/sindacati): sono chiaramente politiche che difendono gli interessi dei ricchi a scapito del resto della popolazione.
Il Sindacato VPOD, in alternativa alla
politica xenofoba, al neoliberismo e ai
freni artificiali alla spesa, propone:
- lo sviluppo di contratti collettivi di
lavoro in tutti i settori, il salario minimo
di 4'000 fr, una maggiore tutela dei diritti dei militanti sindacali, il diritto dei
sindacalisti ad accedere ai posti di lavoro, la difesa di servizi pubblici di qualità
accessibili a tutti;
- l’incoraggiamento degli alloggi a pigione accessibili, lo sviluppo dei trasporti
pubblici e una pianificazione razionale
dell’uso del territorio fatta a livello cantonale;
- misure per il riconoscimento delle lingue e delle culture straniere, per l’agevolazione della naturalizzazione e per
favorire l’integrazione economica,
sociale e culturale degli stranieri, che in
Svizzera rappresentano il 23% della
popolazione;
- una migliore organizzazione tra livello
cantonale e comunale, una maggiore
solidarietà finanziaria tra Comuni ricchi
e Comuni bisognosi, una maggiore solidarietà fiscale dei contribuenti facoltosi.
Per la difesa del contratto collettivo di lavoro di SCuDo
L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino
esprime la propria preoccupazione per la
disdetta del contratto collettivo cantonale
dei servizi di assistenza e cura a domicilio
CCL (COSACD), data per la fine del 2014 dal
Servizio cure a domicilio del Luganese
(SCuDo). Presso l’Associazione SCuDo
sono state evidenziate problematiche di
varia natura negli ultimi anni. Ultima in ordine di tempo è la decisione del Comitato di
SCuDo di disdire il contratto collettivo di
lavoro cantonale dei Servizi di assistenza e cura a domicilio (COSACD) per il 31.12.2014. La decisione è grave perché il COSACD è uno strumento contrattuale, che dà stabilità a tutto il settore
dell’aiuto a domicilio, non solamente nel Luganese ma in tutto il Ticino. Anche i licenziamenti di
diversi dipendenti avvenuti in passato hanno generato insicurezza, determinando un clima
interno non certo ideale per svolgere i compiti di assistenza e cura, che SCuDo è chiamato a realizzare nell’interesse dei pazienti e degli utenti. SCuDo è un servizio molto importante per il
Luganese e necessita di un funzionamento trasparente, democratico e socialmente responsabile. L’assemblea del Sindacato VPOD Ticino invita pertanto i delegati dei Comuni del Luganese
e delle associazioni sociosanitarie facenti parte di SCuDo a revocare la disdetta dell contratto
collettivo e a democratizzare la gestione dell’ Associazione. L’assemblea del Sindacato VPOD
Ticino sostiene le lavoratrici e i lavoratori impegnati nella difesa del contratto collettivo di lavoro.
Sostegno ai 100 precari lasciati senza lavoro dalla Città di Lugano
L’assemblea del Sindacato VPOD deplora che in totale 100 lavoratori precari alle dipendenze della Città di Lugano siano stati lasciati senza lavoro nel primo semestre 2014.
Dopo i 26 precari lasciati a casa a fine 2013, vi sono altre 70 persone precarie alle dipendenze di Lugano, che saranno senza lavoro di qui a fine giugno 2014. Secondo il
Municipio sono contratti temporanei del programma 2012-2014 per il sostegno all'occupazione, che dovevano durare 6 mesi. In realtà vi sono stati casi con vari rinnovi che hanno protratto i contratti anche per tre anni, e questo per svolgere compiti di utilità pubblica.
Al lato pratico vi saranno persone e famiglie in difficoltà. Le persone deboli a Lugano
pagano la crisi finanziaria, che è stata causata dalla fiscalità artificialmente bassa. Il
Sindacato VPOD sostiene e invita a firmare la petizione “Sì al reinserimento professionale dei disoccupati - No alla politica dei tagli!”, che chiede al Municipio di Lugano: 1. di far
accompagnare i partecipanti ai programmi
di inserimento professionale nella ricerca
di un lavoro stabile; 2. di non fare ripiombare nell’assistenza delle persone che hanno
ritrovato dignità professionale in occupazioni utili; 3. di attivarsi con i ricchi Comuni
vicini per allargare il finanziamento di questi programmi di inserimento professionale, che vanno a beneficio anche dei cittadini
di questi Comuni.
Cariche Sindacato VPOD Ticino
Nomine assemblea di Regione VPOD Ticino del 9.4.14
PRESIDENTE: Roberto Martinotti
COMITATO REGIONE VPOD TICINO: Assistenza e cure a domicilio: Francesca Remy (m), Alfio Aimi (s), Carla Pellerani (s) Aziende elettriche: Pietro Rezzonico (m) - Docenti: Adriano Merlini (m), Lorenzo Quarenghi (s), Romano Dominoni (m), Stefano
Quadri (s) - Impiegati Stato/Comuni/GR: Patrizia Lusetti (TI, m), Claudio Dall’Acqua (TI, s), Marco Baudino (TI, m), Giuliano Dotti
(TI, s), Lysis Gaddi (TI, m), Giovanni Marvin (TI, s), Roberto Jörg (S. Bernardino GR, s) - Orchestra della Svizzera Italiana: Andreas
Laake (m) - Organizzazione socio psichiatrica: Valentino Garrafa (m), Ursula Rampoldi (s) - Ospedali/cliniche/case anziani/ist.
Sociali: Alessandro Cavalluzzo (m), Mario Colangelo (s), Katiuscia Pescia (m), Francesco Schiavello (m), Pelin Kandemir Bordoli (s)
– Pensionati: Loredana Schlegel, Graziano Pestoni. Polizia: Fabio Pagani (m), Stefano Mayor (s) - Settore universitario/medici:
Carlo Lepori (m), Marina Carobbio Guscetti (s)
COMMISSIONE VERIFICA CONTI VPOD TI: Ateo Carobbio, Maria Mattioli, Felice Ruffa, Lorenzo Quarenghi (s)
ASSEMBLEA DELEGATI VPOD CH: Membri: Francesca Remy Lauria, Katiuscia Pescia, Stefano Mayo r Romano Dominoni, 3 donne
vacanti; Supplente: Graziano Pestoni; Roberto Martinotti partecipa senza diritto di voto
Nominati da altri organi
COMITATO NAZIONALE VPOD CH: Roberto Martinotti
COMMISSIONE VERIFICA CONTI GRPK: Felice Ruffa
TRIBUNALE ARBITRALE VPOD CH: Avv. Mario Branda (m), Avv. Giovan Maria Tattarletti (s)
COMITATO CANTONALE USS-TI: Membri: Stefano Testa, Linda Cortesi, Raoul Ghisletta, Roberto Martinotti, Graziano Pestoni,
Loredana Schlegel – Supplenti: Fausto Calabretta, Laura Calebasso, Massimo Mantovani, Nicola Morellato, Daniela Casalini
Trampert, Marina Kokanovic.
COMITATO ESECUTIVO USS-TI: Raoul Ghisletta
ASSEMBLEA DELEGATI USS CH: Raoul Ghisletta
COMITATO ESECUTIVO COLONIE: Membri: Linda Cortesi, Annamaria Nicoli Brazzola, Roberto Martinotti, Giancarlo Nava,
Massimo Mantovani (s)
11
i diritti del lavoro
Successo della festa per la giustizia sociale e contro la xenofobia
Il tessuto sociale a Lugano (ma non
solo), è composto da un 40% di residenti stranieri a cui, spesso, non viene data
voce e di cui non si conoscono o si conoscono poco predilezioni, problematiche, sensibilità. Incontrare queste persone e conoscere la loro cultura è senz'altro un arricchimento per la cittadinanza tutta. Con questo spirito sabato
29 marzo le associazioni di stranieri si
sono riunite al capannone delle feste di
Pregassona-Lugano.
Il ricco programma, che ha visto in
primo piano gli approfondimenti culturali, la musica, le danze, le immancabili
bancarelle delle associazioni con i loro
cibi tradizionali, ha coinvolto e travolto
con la sua carica di colori, sapori e suoni
un migliaio di persone che per un sabato hanno viaggiato...con la mente!
Nel pomeriggio i dibattiti hanno esplorato due tematiche coinvolgenti e molto
i diritti del lavoro
d'attualità. Alle 16.00 il consigliere di
Stato e capo del DECS Manuele Bertoli,
Giona Mattei dell'agenzia traduzione e
interpretariato culturale Derman, il
segretario VPOD Ticino Raoul Ghisletta
e i rappresentanti delle associazioni
hanno cercato di rispondere alla
domanda "lingue e culture d'origine:
cosa si fa per mantenerle vive?".
L'accesa discussione ha fatto emergere
alcune problematiche, come la difficoltà
nel valorizzare entrambe le culture dei
ragazzi stranieri e l'introduzione dei
corsi nella griglia oraria scolastica. Ma la
conclusione è stata univoca: le lingue e
le culture d'origine sono un'importante
chance per la Svizzera di mantenere dei
ponti culturali ed economici con il
mondo, nonché di migliorare il processo
d'integrazione.
Alle 17.00 si è invece discusso di "integrazione e naturalizzazione in Ticino"
12
grazie al lavoro e alle esperienze personali dei/delle relatori/trici, la deputata
Pelin Kandemir-Bordoli, la direttrice
SOS Ticino Chiara Orelli-Vassere, il capo
servizio Punto Città di Lugano Massimo
Bernasconi, la capoufficio Dicastero
integrazione di Lugano Sabrina Antorini
Massa, la municipale di Lugano Cristina
Zanini Barzaghi. A fronte di un 40% di
stranieri, molti potrebbero naturalizzarsi, ma non lo fanno anche a causa dell'onerosità della procedura. Un numero
che, hanno tenuto a sottolineare tutti i
relatori, non deve spaventare né essere
strumentalizzato, perché si tratta di persone ben integrate. La discussione ha
poi coinvolto i numerosi presenti che
hanno voluto condividere la loro esperienza.
Gli organizzatori sono soddisfatti della
riuscita della manifestazione e sperano
diventi una piacevole tradizione.
La doppia presenza: valorizzare le culture d’origine
La
filosofa
Hannah
Arendt sosteneva che l’essere umano nasce e “viene
al mondo” due volte. La
prima nascita è quella del
“venire partoriti” come
esseri meramente naturali. Potremmo chiamarlo “parto fisico”.
La seconda nascita è invece quella del
“venire accolti” come esseri viventi in un
mondo linguistico-culturale.
di Giona Mattei,
Agenzia DERMAN di SOS Ticino
Questo mondo è formato dalle parole,
dai gesti e dai significati con i quali
nostra madre, o chi ne fa le veci, entra in
relazione con noi, trasformandoci da
esseri unicamente “biologici” e “istintivi” in esseri propriamente umani.
Potremmo chiamarlo “parto culturale”.
Questa “seconda nascita” è la nostra
“prima entrata in società”.
I figli degli immigrati devono però
affrontare una “terza nascita”: il “venire
accolti” come stranieri in un ulteriore
mondo linguistico-culturale, che non è
quello dove sono stati accolti la prima
volta dalla voce della loro madre e del
loro padre. Potremmo chiamarlo “parto
interculturale”. Avviene essenzialmente
quando i bambini immigrati vengono
inseriti per la prima volta nel nostro
sistema educativo. Durante questa
“seconda entrata in società” il bambino
si rende conto che le parole, i gesti, i
significati con i quali è diventato per la
prima volta “umano” non sono le parole,
i gesti, i significati della cultura domi-
nante dove è destinato a vivere. Si accorge di essere diverso e che la sua lingua
d’origine è subalterna e marginale.
Di fronte a questa “terza nascita” e
“seconda entrata in società”, sia per la
famiglia immigrata che per la società vi
sono solo due opzioni, che si escludono
a vicenda. Possiamo valorizzare sia la
lingua e la cultura di provenienza del
bambino che la lingua e la cultura della
società di accoglienza. Oppure possiamo valorizzare unicamente lingua e cultura della società di accoglienza. È principalmente tramite questa seconda
opzione che avviene oggi l’inserimento
degli allievi alloglotti nelle nostre scuole,
con tutti i rischi che ciò comporta, per
l’allievo immigrato, per la sua famiglia
ma anche per la nostra società nel suo
complesso.
È infatti oramai dimostrato dalla letteratura scientifica di riferimento che, se
vogliamo garantire uno sviluppo psicosociale adeguato della personalità ai
bambini di seconda generazione, sarebbe auspicabile, per non dire necessario,
valorizzare anche la lingua e la cultura
del paese d’origine, e non solo quelle del
paese d’accoglienza. Solo così il bambino potrà sviluppare un’identità interculturale complessa, e solo così potremo
promuovere come società un’autentica
integrazione che non sia una mera assimilazione alla cultura dominante.
Il bambino di seconda generazione è in
prima istanza, sempre e comunque, uno
straniero, essendo lui figlio di una lingua
altra, di una provenienza culturale che
struttura inevitabilmente la sua identità.
Valorizzando questa provenienza, potrà
rendersi conto della ricchezza e della
complessità della cultura nella quale è
venuto al mondo, che non è meno ricca
né meno complessa della cultura della
società di accoglienza, ma è solo differente. Solo così il fatto di provenire da
una cultura subalterna non sarà vissuto
come inadeguatezza e come vergogna, e
solo così il suo essere diverso sarà vissuto come risorsa, e non unicamente
come problema e come causa di marginalizzazione sociale. Anche perché quei
bambini che faranno di tutto per
nascondere la loro origine e diventare
“più svizzeri degli svizzeri”, rischiano
comunque di continuare a venire riconosciuti e trattati come stranieri.
Integrare non significa assimilare gli
immigrati ai nostri usi e costumi.
Significa valorizzare sia la nostra lingua
e cultura sia le lingue e le culture dei loro
paesi di provenienza, e costruire insieme una cultura comune più complessa,
cogliendo nelle lingue e culture altre
non un ostacolo all’integrazione, ma
un’occasione di crescita e di ricchezza
per tutti. Ed è solo così che i bambini di
seconda generazione potranno trasformare la loro “doppia assenza”, il fatto di
non sentirsi a casa né nel paese d’origine dei loro genitori né nel paese d’accoglienza, in una “doppia presenza”, in un
poter essere sia svizzeri che portoghesi,
serbi, turchi, … Non vi è altra scelta se si
vuole promuovere uno sviluppo della
nostra società che garantisca l’ordine, la
pace e il benessere sociale di tutti i suoi
membri, autoctoni compresi.
950'000 stranieri potenzialmente Svizzeri
La Svizzera è da 100 anni
un paese di forte immigrazione: gli stranieri erano
già il 18% nel 1913 e nel
2012 sono arrivati ad essere il 23% della popolazione
(1’870'000). I più numerosi sono gli
Italiani (291’000), seguiti dai Tedeschi
(284.000) e dai Portoghesi (238'000).
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
A livello cantonale la popolazione straniera al 31.12.12 rappresentava il 26,7%
della popolazione totale (91'332 persone): le nazionalità maggiormente rappre-
sentate sono Italia (53’120), ex Jugoslavia
(9'524), Portogallo (8’073), Germania
(3'630) e Spagna (1'663). Si stima tuttavia
che il tasso di stranieri potrebbe essere
facilmente dimezzato, se tutte le persone
straniere residenti che ne hanno diritto
chiedessero il passaporto svizzero. Si
dibatte anche sui motivi per cui questi
stranieri, da tanti anni residenti da noi e
in grande maggioranza integrati, non
hanno mai chiesto il passaporto svizzero.
Per paura di non superare gli esami di
naturalizzazione? Per i costi della procedura? Per disinteresse verso la cosa pubblica? La votazione del 9 febbraio 2014
contro l’immigrazione di massa ha rilan13
ciato il tema delle naturalizzazioni degli
stranieri in Svizzera. La paura comincia a
serpeggiare anche tra parte degli stranieri
residenti e una parte di questi 950'000
stranieri da lungo tempo in Svizzera si sta
giustamente attivando per fare domanda
di cittadinanza elvetica e ottenere il diritto di voto. Sappiamo però anche che i
partiti di destra vogliono inasprire ulteriormente le procedure attuali di naturalizzazione, già molto complesse, strumentalizzando i casi di persone devianti/problematiche, che costituiscono tuttavia un’infima minoranza degli stranieri
residenti in Svizzera.
i diritti del lavoro
Il bilancio di genere, uno strumento di parità?
Abbiamo seguito un’interessante dibattito organizzato dal Coordinamento
donne della sinistra per capire cos’è il
bilancio di genere, quali benefici apporta e come applicarlo in Ticino.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Le differenze tra donne e uomini sono
ancora numerose e si ritrovano in tutti
gli ambiti della vita quotidiana e lavorativa. Basti pensare alle disparità salariali, alle difficoltà nel conciliare lavoro e
famiglia, al rischio di povertà delle famiglie monoparentali (l’85% delle quali
sono condotte da donne). Partendo da
queste premesse è facile intuire come le
scelte scaturite dalla politica delle
amministrazioni incidano notevolmente sulla gestione sociale ed economica di
donne e uomini. Grazie agli strumenti
messi a disposizione dal bilancio di
genere è oggi possibile valutare questo
impatto e ristrutturare entrate e uscite
dei conti pubblici al fine di promuovere
l’uguaglianza tra i sessi.
Durante la serata, moderata da Pepita
Vera
Conforti,
presidente
della
Commissione consultiva per le pari
opportunità tra i sessi, Marina Carobbio,
consigliera nazionale PSS, ha ribadito la
necessità di introdurre il bilancio di
genere in Svizzera “per accrescere la
consapevolezza sulla differenza di genere e per proporre azioni concrete a favore delle pari opportunità”. Già nel 2009
la consigliera nazionale aveva deposita-
Solidarietàcon i 37
licenziati da Georg
Fischer a Istanbul
to una mozione al riguardo, ma la mancanza di volontà politica e di dati utili
sulle ripercussioni che i risparmi alla
spesa pubblica generano sulle donne,
hanno affossato la sua proposta.
Da parte sua Pelin Kandemir Bordoli,
capogruppo PS in Gran Consiglio, ha
espresso l’utilità di una politica delle
pari opportunità in Ticino. “Se il principio generale è ben accettato (si è votato
nel 2011 di
inserire
un
articolo ad hoc
nella costituzione),
poi
però nella pratica quotidiana
non c’è sufficiente consap e v o l e z z a ”.
Anche in un
Cantone
“in
crisi” è doveroso perseguire questi obiettivi che,
aggiungiamo noi, permetterebbero alle
donne di raggiungere un livello salariale
dignitoso e di ricorrere meno agli aiuti
sociali, contribuendo al contempo in
modo più massiccio alla fiscalità e a far
girare l’economia.
Infine Giovanna Badalassi, presidente di
Well_B_Lab* ha condiviso la sua esperienza in qualità di coautrice di diversi
progetti di bilancio di genere di amministrazioni regionali, provinciali e comunali in Italia. “Il bilancio di genere porta
a un cambiamento, al riassestarsi dell’equazione dei ruoli di stato-economiadonne. Ma per essere efficienti spesso ci
manca ancora una categoria mentale
che ci permetta di leggere le conseguenze di una decisione su noi donne”. Non a
caso gli esempi portati dall’economista
sono semplici, quanto lampanti:
“L’equità dev’essere rivista in base ai
bisogni e alle priorità. Capita che un
Comune decida di investire 3 milioni
per uno stadio, soddisfacendo di fatto
solo la metà della popolazione, ma
ponga problemi invece per spenderne
10mila per degli specchi in una palestra,
maggiormente frequentata da donne”.
Senza
parlare
dell’impianto
urbanistico e del
conseguente
impatto occupazionale: “se su un
terreno accolgo
un’acciaieria sarà
diverso da un
centro commerciale in cui troveranno lavoro più
donne”.
Sarebbe importante scegliere di investire nell’occupazione al femminile, anche
perché, secondo dati ONU, ogni 100
nuovi posti di lavoro femminili in realtà
se ne generano 115, perché si “esternalizzeranno” i compiti di cura che ora
svolgono le donne senza retribuzione:
dalla preparazione dei pasti, alla pulizia
della casa, dalla cura dei figli a quella dei
genitori.
Con l’intento di perseguire le pari
opportunità, le deputate in Gran
Consiglio Pelin Kandemir Bordoli,
Milena Garobbio, Raffaella Martinelli e
Mara Rossi hanno depositato a inizio
marzo una mozione che chiede di introdurre il bilancio di genere in Ticino:
aspettiamo fiduciose una risposta dal
Consiglio di Stato.
La multinazionale svizzera Georg
Fischer è nell’occhio del ciclone sindacale per il licenziamento di 37 attivisti
sindacali in una filiale ad Istanbul.
Sostenete la campagna internazionale
contro la violazione dei diritti sindacali
da parte ci questa ditta, firmando l’appello su www.labourstart.org
Marina Carobbio, Pelin Kandemir Bordoli, Giovanna Badalassi, Pepita Vera Conforti
i diritti del lavoro
14
Esternalizzazione delle pulizie… da buttare!
Carta, vetro, pet, spazzatura: in ufficio
accuratamente separati, ma nel cassonetto finisce tutto nello stesso sacco,
nonostante le raccomandazioni del Consiglio di Stato e della Città. Ecco cosa succede a esternalizzare le pulizie in uno
sconsiderato tentativo di risparmio
dell’Amministrazione cantonale.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD Ticino
Siamo in un quartiere di Lugano, dove
hanno sede alcuni uffici di funzionari
statali. Fino all’anno scorso i mucchi di
carta venivano depositati nell’autorimessa e prelevati separatamente una volta a
settimana. Ora invece ad occuparsi delle
pulizie nello stabile è una ditta esterna e
qualcosa proprio non va. Dai dipendenti
ai vicini, dagli amministratori dello stabile a quelli dei palazzi del quartiere, è tutto
un susseguirsi di lamentele. E non a
torto.
La nota ditta di pulizie infatti per poter
lucrare sull’appalto ricevuto dallo Stato
obbliga le sue dipendenti ad effettuare le
pulizie in tempi rapidissimi, imponendo
loro giornalmente di scegliere tra lavare i
pavimenti e vuotare i cestini. Ma c’è di
più. Le addette private sono obbligate a
raccogliere in uno stesso sacco della
spazzatura i rifiuti separati dagli impiegati cantonali (carta, PET, ecc.) e a gettarli nei cassonetti dei rifiuti solidi urbani
dei palazzi adiacenti. La situazione ha
scatenato una serie di reclami, ma la ditta
privata continua su questa strada. Ora
anche il Consiglio di Stato ne è stato
informato.
Per risparmiare qualche franco il
Cantone in vari stabili ha esternalizzato i
lavori di pulizia a ditte private che, oltre a
non offrire condizioni di lavoro dignitose
alle proprie dipendenti, non attuano la
raccolta differenziata dei rifiuti e creano
problemi con le autorità cittadine, pro-
blemi che devono poi essere risolti dal
Cantone. Lo si può chiamare un risparmio? A breve termine forse, ma non a
medio lungo-termine e nemmeno dal
profilo ecologico. E il medesimo discorso
lo si può fare per l’esternalizzazione della
manutenzione degli stabili, che alcune
menti neoliberiste vorrebbero attuare
presso il Cantone: sappiamo che le ditte
private non si curano della conservazione nel tempo del valore degli immobili
altrui, ma guardano solo il breve termine
per guadagnare.
Per questo il Sindacato VPOD si oppone
all’esternalizzazione dei servizi di pulizia
e della manutenzione. E per questo chiediamo che il settore delle pulizie torni
integralmente in mano cantonale, al fine
di garantire condizioni di lavoro adeguate, maggiore professionalità e migliore
qualità.
Firmate la petizione STOP-TISA.CH
Petizione all’attenzione del Consiglio federale della Confederazione svizzera
No all’accordo sul commercio dei servizi (TiSA) e sì alla salvaguardia dei diritti democratici
Dal mese di febbraio 2012, il governo svizzero partecipa attivamente ai negoziati di un trattato multilaterale sul commercio dei
servizi, chiamato «Accordo sul commercio dei servizi» e più
conosciuto con l’acronimo inglese TiSA (Trade in Services
Agreement) che ha come obiettivo l’apertura alla concorrenza
dell’insieme dei servizi.
Come gli altri trattati di «libero scambio» e «di apertura dei mercati alla concorrenza», questo accordo si basa su dei sistemi che
hanno valore vincolante e riducono l’autonomia degli stati – e, a
maggior ragione, quella delle popolazioni – e la cui portata supera ampiamente il commercio. Questi accordi includono in particolare l’istituzione di corti di giustizia speciali che sfuggono al
diritto degli Stati contraenti.
Partendo dal principio dell’apertura alla concorrenza di tutti i servizi nei settori nei quali esistono, accanto all’attività statale, delle
«prestazioni private o benevole», TiSA imporrebbe ai poteri pubblici un «obbligo di neutralità economica» tra fornitori di servizi
pubblici e privati. La sua ratifica non potrebbe sfociare che in una
rimessa in causa totale dei fondamenti stessi delle nostre società,
siano essi in termini di accesso ai servizi di base che in termine di
controllo democratico.
Cognome
Nome
L’opacià nella quale vengono negoziati questi accordi a Ginevra,
sotto la direzione degli Stati Uniti e dell’Australia da parte di 25
paesi ai quali si aggiunge l’Unione europea con i suoi 28 paesi
membri, ci rende inquieti. Ci preoccupa a tal punto che, Elisabeth
Warren, senatrice democratica agli Stati Uniti, non esita ad affermare che si sta «effettuando tramite accordi commerciali ciò che
non può essere fatto sotto lo sguardo a conoscenza di tutti».
• Noi vogliamo mantenere e sviluppare i servizi pubblici.
• Noi siamo preoccupate e preoccupati di fronte ai tentativi di
appropriazione commerciale dei bisogni
fondamentali della popolazione ai quali i servizi pubblici
dovrebbero rispondere.
• Non lasciamoci derubare i già pochi mezzi di controllo democratico!
Perciò, domandiamo al Consiglio federale:
• di informare in maniera completa ed esaustiva il Parlamento e
la popolazione sugli obiettivi e i contenuti di TiSA
• di prendere le disposizioni necessarie per un ritiro immediato
della Svizzera da questi negoziati.
Inviare a: VPOD Zentralsekretariat / SSP secrétariat central, Postfach 8279, 8036 Zürich
Professione
15
Indirizzo
Firma
i diritti del lavoro
Documento alla base della risoluzione dell'assemblea del personale OSC (2
1.Premessa
Servizi Psico Sociali (SPS), al fine di ridurre il numero dei ricoveri e il fenomeno della “porta girevole”
• di aprire i Centri Diurni anche durante i giorni festivi
• di stipulare convenzioni con ospedali del Nord Italia per il
ricovero di adolescenti, ritenuta l’inadeguatezza della CPC
• di sviluppare una gestione cooperativa
Nel rapporto della Commissione speciale sanitaria sulla
Pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2009-2012, del 23
marzo 2010, (in seguito Rapporto commissione sanitaria
2009-2012), approvato all’unanimità dal Gran consiglio (GC)
il 21 aprile 2010, si poteva leggere:
Alcune decisioni sono state correttamente attuate, altre
sono state realizzate solo in parte. Nel prossimo capitolo,
riprendiamo alcuni punti ritenuti problematici o meritevoli
di attenzione.
“L’OSC è una struttura complessa chiamata a svolgere attività
complesse e delicate.
Ogni operatore, anche quello che svolge i compiti più semplici,
all’interno delle strutture è in stretto contatto con gli ospiti.
Spesso sono loro ad avere quantitativamente i contatti più frequenti. La qualità della relazione è pertanto essenziale ai fini
del risultato della presa a carico (...). La Commissione ritiene
quindi che tutte le persone che prestano la loro attività presso
l’OSC debbano poter partecipare alla definizione delle questioni organizzative e devono essere chiamate ad esprimersi sui
singoli casi.”
3. Osservazioni alla pianificazione 2014-2017
3.1 Psichiatria e popolazione anziana
Il Rapporto della Commissione Sanitaria 2009-2012 sosteneva
la necessità di una consulenza specialistica da parte di medici
psichiatri alle case per anziani. Finalmente, con il nuovo progetto, questa attività sembra poter decollare in tutto il cantone.
A nostro giudizio, oltre ad una consulenza generale, sia gli ospiti con problematiche psichiatriche, che le équipes curanti delle
case per anziani, debbono poter usufruire regolarmente della
consulenza e del sostegno delle équipes pluridisciplinari degli
SPS, già presenti sul territorio. Occorre inoltre estendere questo
servizio agli altri attori che si fanno carico di questo tipo di
utenza, (medici generici, servizi di cure domiciliari...) al fine di
promuovere e sostenere l’inserimento ed il mantenimento di
questa tipologia di utenti nella realtà territoriale.
Il GC dava pertanto una chiara indicazione: coinvolgere il
personale nelle decisioni, nell’interesse degli ospiti e per
garantire un clima di lavoro armonioso. È evidente, quindi,
che il personale avrebbe dovuto essere consultato al momento dell’allestimento della Pianificazione sociopsichiatrica,
poiché gli operatori sono importanti “attori” che conoscono
pregi e difetti della Struttura e sono in grado di formulare precise proposte.
Il progetto di pianificazione non è invece stato sottoposto né
alla Commissione del personale, né ai partner sindacali. Alla
rappresentante del personale nel Consiglio psicosociale cantonale è stato perfino esplicitamente vietato di riferire compiutamente al personale. Documento base della Risoluzione
Assembleare 02.04.2014
Per far fronte all’attuale carico di lavoro nel reparto di psicogeriatria nella CPC e poter garantire ai pazienti delle cure in linea
con quanto propone la Concezione delle cure OSC, è auspicabile potenziare l’organico aumentando gli effettivi del personale infermieristico fornendo anche un supporto logistico più
adeguato alle necessità degli ospiti.
2. I concetti della pianificazione 2009-2012
Il GC, in occasione della Pianificazione 2009-2012 ha, tra l’altro,
deciso quanto segue:
3.2 Salute e lavoro
• di considerare anche il settore privato nella prossima pianificazione, vista l’importanza assunta dal settore privato: psichiatri sul territorio, day hospital e cliniche residenziali
• di prestare particolare attenzione al territorio e alla prevenzione: quest’ultima infatti, affrontando il disagio sul nascere,
permette di ridurre l’insorgere di patologie, evitando drammi
umani e famigliari, consentendo inoltre di contenere i costi
• di privilegiare gli interventi delle équipes pluridisciplinari per
meglio rispondere ai bisogni ed evitare il rischio di una “psichiatrizzazione” della società
• di valorizzare il Club ‘74 dei pazienti, con il sostegno del
Servizio di socioterapia OSC, la cui attività è preziosa per
garantire la dignità del paziente e il reinserimento sociale
dello stesso
• di ridurre la contenzione fisica e farmacologica, ed i ricoveri coatti
• di sviluppare una consulenza psicogeriatrica nelle case per
anziani
• di potenziare la collaborazione tra gli ospedali psichiatrici e i
i diritti del lavoro
Da anni è attivo il “Laboratorio per la psicopatologia del lavoro”. Esso prende a carico persone confrontate con problematiche nell’ambiente di lavoro: conflittualità con il superiore
gerarchico o con i colleghi, difficoltà nel far fronte a carichi di
lavoro e richieste eccessive.
Nel 2012 erano 342 le persone che si sono rivolte al Laboratorio.
Sono però migliaia i casi di disagio e conflittualità registrati ad
esempio dai partner sindacali nell’arco di un anno.
Va evidenziato, che di questi tempi il lavoro e le sue problematiche sono una priorità: il Laboratorio, se adeguatamente
potenziato, potrebbe incrementare la cooperazione con i partner privati e sindacali per rispondere sia a problematiche individuali che alle problematiche del “sistema lavoro”.
3.3 Minorenni, adolescenti e spettro autistico
Il disagio sociale giovanile, com’è stato rilevato dalle preceden-
16
2.4.14) concernente la pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2014-2017
ti pianificazioni, è in continuo aumento in seguito, tra l’altro,
alla precarietà dei legami relazionali. Esso mette a repentaglio
lo sviluppo di tutti quei ragazzi e di quelle ragazze che da soli
non riescono a far fronte alle pressioni del crescere (decisioni
scolastiche, professionali, relazioni, situazioni famigliari complesse e conflittuali, problematiche legate alla ricerca di inclusione da parte dei pari,...).
Per queste ragioni il Rapporto della commissione sanitaria
2009-2012 affermava:
“Essa (la Commissione sanitaria) ritiene necessaria una maggiore presenza degli psicoeducatori degli SMP anche nelle scuole.
Essi possono costituire un ulteriore punto di riferimento per le
direzioni e per tutti gli operatori scolastici per quanto riguarda la
problematica giovanile all’interno delle scuole. La Commissione
ritiene inadeguato il modello attuale d’ intervento che vede la
polizia svolgere un ruolo di primo piano. I Servizi dovranno
quindi essere adeguati per consentire di svolgere più compiutamente anche questo compito. Andrà pure definito un piano globale d’ intervento per il disagio e la violenza giovanile, attivate
figure professionali con compiti socio-psico-educativi, in particolare quelli dei Servizi medico-psicologici e, contemporaneamente, sostenuti altri enti per la messa in atto di operatori sul territorio. Nella collaborazione con i Comuni andrà pure considerata la necessità di formare adeguatamente gli operatori di strada,
nonché di chiarire le modalità e le finalità degli interventi.”
ri (in particolare scuole e comuni). Le risorse supplementari
decise dal GC sono state invece utilizzate per potenziare il lavoro di cura, in particolare nei CPE. La pianificazione 2014-2017,
a parte l’osservazione critica già accennata, ignora la questione
del disagio giovanile. Propone invece l’assunzione di 8 operatori (progetto UNIS), essenzialmente personale medico e curativo per occuparsi dello spettro autistico. Si tratta di una scelta
che ci sembra sia in contrasto con lo spirito della LASP e con le
decisioni prese dal GC degli scorsi anni, ripetutamente considerate valide, ossia, nel limite del possibile, di non “psichiatrizzare” l’utenza, soprattutto i bambini e gli adolescenti, bensì di
svolgere un intenso lavoro preventivo multidisciplinare.
Questa scelta “medicalizza” eccessivamente una parte della
problematica giovanile.
Noi riteniamo fondamentale che il lavoro di presenza nelle
scuole e sul territorio debba finalmente essere messo in atto
su tutto il territorio cantonale.
Noi riteniamo indispensabile che si possa investire in tutte
quelle attività psico-socio-educative che rispondano al crescente bisogno giovanile.
3.4 Adulti, contenzione e ricoveri coatti
La Commissione sanitaria chiedeva quindi l’assunzione di quattro psico-educatori supplementari (tradotto nell’ambito dei concorsi con: operatore sociale con opzione educatore), uno per ogni
SMP, oltre ai quattro già proposti, per svolgere questo compito.
Il 31 marzo 2011, un anno dopo l’approvazione della pianificazione da parte del GC, un protocollo sottoscritto dal DSS e dal
DECS precisava le regole d’intervento e di collaborazione tra
SMP e operatori scolastici.
Il personale è stato assunto, ma l’utilizzazione dello stesso non
è stata sempre conforme alla decisione del GC e al protocollo
DSS/DECS.
Nella pianificazione 2014 - 2017 , a pagina 66, si può d’altra
parte leggere una sorprendente affermazione:
“Questa nuova attività ha provocato qualche incomprensione
nell’impostazione che comunque ha preso avvio e ha già dato i
suoi frutti: ci riferiamo alla presa a carico di pazienti (incapaci
di frequenza scolastica per ragioni psichiche) nella forma di
“ospedalizzazione al domicilio”, ciò che ha anche contribuito a
ridurre il numero di adolescenti ospedalizzati in CPC”.
Il Rapporto 2009-2012 chiedeva maggiore attenzione all’attività svolte sul territorio da parte degli SPS e dei Centri diurni. In
particolare chiedeva che le dimissioni dalla CPC fossero meglio
coordinate con i servizi territoriali, i quali svolgono un compito prezioso di antenna e di sostegno, garantendo inoltre la continuità delle cure nella presa a carico dell’utenza.
Non ci risulta che nella Pianificazione 2014-2017 sia stata
posta la necessaria attenzione a questi aspetti.
È necessario potenziare gli effettivi degli SPS e dei Centri diurni, per consentire una più efficace presa a carico dell’utente,
anche a domicilio, ad esempio nelle situazioni di pre-crisi,
consentendo/contribuendo ad esempio ad evitare un ricovero.
L’istituzione di un’équipe mobile all’interno della CPC ha permesso finalmente di arginare il grave problema della contenzione fisica. Questo era una priorità portata avanti per almeno
un decennio dalla Commissione del personale e poi suggerito
nella pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2009-2012.
Attualmente questo ha aumentato l’impegno del personale
nella presa a carico individuale (rapporto 1/1) di alcuni pazienti altamente problematici, spesso a scapito degli altri utenti.
Rimane perciò il problema della sotto dotazione d’infermieri
nei reparti per quanto riguarda le cure da erogare agli altri
pazienti, situazione che crea grosso disagio al personale (elevato numero di malattie) e all’utenza.
Anche il servizio sociale (assistenti sociali) è sotto forte pressione e necessita di un potenziamento.
Il mandato conferito dal GC è in buona parte stato disatteso:
ossia di operare nelle scuole sul disagio sociale, per evitare che
quest’ultimo possa trasformarsi in malattia psichiatrica. In
particolare negli SMP del Sottoceneri la consulenza nelle scuole non viene effettuata così come richiesto: sembrerebbe che in
alcuni casi i responsabili del settore abbiamo addirittura vietato al personale di svolgere tale attività.
Il nuovo responsabile del Sopraceneri, con sede a Locarno, è
stato allontanato anche perché impediva un lavoro svolto con
successo da anni, in particolare dal SMP di Bellinzona.
Va rilevato che in molti casi, da parte dei medici responsabili,
sono tuttora ignorati i mansionari degli operatori, allestiti proprio per dar seguito alla decisione del Parlamento per svolgere
un lavoro di prevenzione nei luoghi di aggregazione dei mino-
Ci saremmo augurati che nell’attuale pianificazione si ponesse
grande attenzione all’intervento per ridurre il numero dei ricoveri coatti. Questi rimangono al momento numericamente
molto elevati, il 40% dei ricoveri in CPC, rispetto alla media
europea 15%, o al Canton ZH, 23%.
17
i diritti del lavoro
La nuova pianificazione accenna ad uno studio in corso ma, a
nostro avviso, non sembra dare la necessaria importanza a
questo problema, che riteniamo invece prioritario.
3.7 Gestione partecipativa
L’OSC attualmente è confrontata con una crescente difficoltà
nei rapporti gerarchici, modalità di lavoro autoritarie, imposizioni da parte dei diretti superiori.
Il personale dovrebbe essere considerato un collaboratore e
non un semplice esecutore di ordini. Vi sono importanti cambiamenti in atto che sono in contrasto con quanto stabilito
nelle precedenti pianificazioni e che pongono una serie di problemi rispetto la LASP, ad esempio il progressivo smantellamento del concetto di settorialità, privilegiando l’istituzione di
centri di competenza specifici basati sulle patologie.
3.5 Club ‘74 e Socioterapia
Il Servizio di socioterapia, oltre a gestire il Club ‘74, promuove preziose iniziative socioculturali, di animazione, gruppi e
attività intra e extra muros con partner privati e
pubblici/Istituzionali, si occupa di diversi atelier e laboratori
(bar, negozio, factotum, teatro, ecc.) dell’OSC all’interno di
Casvegno.
Inoltre gestisce 4 Centri diurni presenti nel tessuto territoriale. Nel 2013 il Servizio di socioterapia ha preso a carico un
totale di 874 persone.
Ben il 38% dei pazienti ricoverati in CPC ha frequentato gli
spazi gestiti dal Servizio di socioterapia. Anche il 28% degli
ospiti del CARL hanno beneficiato di questi interventi/spazi e
inoltre, vista la crescente richiesta e pressione del territorio
(medici privati, istituzioni varie, curatori, ecc.), oltre 40 utenti (non ricoverati/ex ospiti) hanno frequentano gli
atelier/spazi gestiti dal Servizio.
Il Rapporto PSC 2007, come pure quello precedente riguardante
la pianificazione, raccomandava invece di effettuare interventi
globali e di astenersi da eccessive separazioni, di rinunciare alla
creazione di “agenzie settoriali” per singole patologie e di privilegiare la presa a carico globale !
Questi importanti cambiamenti sono stati decisi ed implementati senza nessun coinvolgimento del personale, fornendo solo
una breve comunicazione in alcuni casi e senza adeguate
misure di accompagnamento.
In uno di questi casi, addirittura, il personale è stato informato
del cambiamento con sole 48 ore di anticipo.
Esso merita un sostegno maggiore e la sua attività non può
essere limitata ad attività ergoterapiche di cura individualizzata. I Centri diurni necessitano inoltre di un reale potenziamento in quanto svolgono anche un ruolo importante di
antenna sul territorio, di prevenzione, di monitoraggio dei
bisogni e contribuiscono ad evitare inutili ricoveri.
I CD fungono anche da struttura intermedia di continuità a
seguito di dimissioni dalle cliniche e, mediante la loro aderenza territoriale, svolgono anche un lavoro di prevenzione.
Queste modalità pregiudicano gravemente il clima di lavoro,
la capacità e l’impegno del personale di investire nell’adeguarsi a nuove modalità di lavoro.
Riteniamo essenziale, per le ragioni già invocate (vedi premessa), ristabilire modalità di lavoro partecipative, come d’altra parte deciso dal GC nel 2010.
3.6 Psichiatria e detenuti
4. Conclusioni
Il rapporto di attività della commissione di sorveglianza sulle
condizioni di detenzione del 13 maggio 2013 afferma quanto
segue:
“i casi psichiatrici costituiscono il problema più acuto che
coinvolge le nostre strutture carcerarie. Impressionante è il
dato relativo alla percentuale di detenuti, che richiedono un
trattamento psichiatrico/psicoterapeutico integrato, percentuale che è superiore al 55% della popolazione carceraria. La
Commissione è molto preoccupata per le conseguenze che il
perdurare di questo stato di cose potrebbe avere sia sulla salute psicofisica dei detenuti che necessitano di un trattamento,
sia per l’attuale buona conduzione del carcere e quindi auspica e sollecita soluzioni anche a breve tempo (...). La
Commissione ritiene che le cure psichiatriche dispensata in
carcere non siano sufficienti (...)”.
In conclusione, ci permettiamo esprimere preoccupazione
per come la problematica sociopsichiatrica viene attualmente affrontata.
Come già in passato, sembra che venga privilegiato “l’atto
medico” con un conseguente rischio concreto di “psichiatrizzazione” della società.
Si direbbe che ci si dimentichi progressivamente del lavoro
fondamentale e quotidiano di prevenzione da svolgere sul
territorio.
Il lavoro svolto, e soprattutto quello non svolto, come pure
l’assenza di una visione in questo senso nel documento pianificatorio, fanno sorgere seri dubbi sul fatto che le problematiche presenti nella società vengano considerate in modo
adeguato.
Il 13 novembre 2013 il CdS ha deciso di creare un servizio privato di medicina somatica e psichiatrica. In passato questo
compito era assunto dal SPS di Lugano.
Le strutture dell’OSC sono state ripetutamente ritenute adeguate e conformi alla LASP, una legge sempre di avanguardia. Esse devono essere tuttavia adeguatamente potenziate e
i responsabili devono meglio adeguarsi alle decisioni prese
dagli organi superiori, in particolare dal Parlamento, il quale
in più occasioni ha espresso precise indicazioni.
Non si comprende perché tale soluzione sia stata abbandonata.È evidente che un servizio pubblico pluridisciplinare, adeguatamente fornito di effettivi, sia maggiormente adatto ad
occuparsi di una casistica complessa come quella presente
presso le strutture carcerarie, contribuendo anche a ridurre il
collocamento di detenuti presso la CPC.
i diritti del lavoro
Mendrisio, aprile 2014
18
Intervista a Graziano Pestoni
di Michela Bovolenta, segretaria centrale VPOD CH (da «Les services publics»)
2. Nella prima parte del libro, tracci brevemente la storia
della costruzione dello Stato. Puoi spiegarci come ciò sia
servito allo sviluppo economico e sociale della Svizzera?
Nell’Ottocento le poste e le ferrovie erano private. La
qualità del servizio era scarsa, la concorrenza tra le varie
compagnie aveva effetti devastanti. La borghesia
imprenditoriale necessitava invece di servizi efficaci e lo
Stato fu considerato lo strumento adeguato per realizzare
l’infrastruttura necessaria per soddisfare ai suoi bisogni.
L’economia da tempo aveva espresso anche la necessità
di disporre di manodopera che sapesse almeno leggere
e scrivere: non sorprende quindi, per esempio, che la
prima normativa del neonato Cantone Ticino, nel 1804,
obbligava i comuni a dotarsi di una scuola.
L’AVS fu il risultato dello sciopero del 1918 e dell’azione
delle forze sindacali e progressiste del Paese. Per la prima
volta, dal 1947, le persone anziane potevano disporre di
un reddito e sfuggire alla povertà e, qualche volta, alla
miseria.
3. Tu situi già alla metà degli anni Settanta la svolta in
favore delle privatizzazioni e del meno Stato, come pure
lo sviluppo dell’ideologia neoliberale. Qual era la strategia e gli obiettivi di coloro che nel libro chiami i “rapaci”?
Dagli anni Settanta, la borghesia era alla ricerca di nuove
opportunità di guadagno e individuò tali possibilità nelle
attività industriali dello Stato e nel servizio pubblico. Sotto
la spinta della cosiddetta scuola di Chicago, capeggiata
da Milton Friedman, furono sostituite le “vecchie” teorie sul
ruolo dello Stato. Il loro obiettivo non era più lo sviluppo
di un Paese, bensì la ricerca, nel breve periodo, del massimo profitto. Il mercato, la concorrenza, la competitività
furono presentati come i nuovi valori. Improvvisamente si
formularono forti critiche al servizio pubblico e allo Stato.
Potenti gruppi di interesse, quelli che nel libro definisco i
“rapaci”, svilupparono una massiccia propaganda ideolo-
gica: meno stato-più
libertà;
privato
è
meglio.
Contemporaneamente
scatenarono un’offensiva contro il sindacato
(la sola forza in grado
di contrastare la loro
politica),
nonché
un’azione tendente a
dividere i lavoratori
dirottando la loro attenzione dal conflitto sociale (tra capitale e lavoro) a quello identitario, della sicurezza, delle
differenze culturali e religiose.
4. Come affermi nel libro, le privatizzazioni hanno pure
modificato il modo di lavorare. Quali sono state le conseguenze per i salariati e per l’utenza?
(…) Abbiamo assistito all’introduzione del salario al merito, alla precarizzazione del mondo del lavoro, ad un
aumento della burocratizzazione, attraverso metodi di
controllo, assolutamente inefficaci, ma molto costosi. Tutto
ciò ha comportato un degrado della qualità del lavoro
nella funzione pubblica e, contemporaneamente, a un
peggioramento della qualità del servizio.
5. Le politiche risparmistiche non sono concluse. A cosa
devono far attenzione le giovane generazione di sindacalisti, i nostri militanti e i membri del sindacato?
I Paesi industrializzati hanno enormi capacità economiche
e tecnologiche. Le risorse ci sono, ma sono ripartite in
modo iniquo. I problemi del nostro tempo sono dovuti
prevalentemente all’avidità dei rapaci e dei mercenari. In
questi anni abbiamo constatato spesso che molte proposte apparentemente interessanti, in realtà nascondevano
precisi interessi ed erano dannose per la funzione pubblica e per i cittadini. Dobbiamo essere quindi ancora più
attenti. Combattere ogni proposta liberista. Denunciare i
falsi argomenti, come quello sulla simmetria dei sacrifici.
Le giovani generazioni devono conoscere meglio quanto
successo. Solo in questo modo avranno forti argomenti per
impedire nuovi arretramenti politici e sociali e definire proposte atte a costruire un futuro migliore, non più governato dal mercato.
Ordinazione del libro di Graziano Pestoni «Privatizzazioni»
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N° di copie
a fr 20.- , porto compreso
Firma:
19
i diritti del lavoro
#
1. Perché un libro sul tema delle “privatizzazioni”?
L’attualità nasconde spesso la natura dei fenomeni. Il libro
vorrebbe aiutare a ricordare e a capire quanto successo e
quanto sta succedendo, nello spazio (nel Mondo, in
Europa, in Svizzera), e nel tempo. Considero il mio libro
uno strumento di lavoro, e gradirei che potesse essere
non un punto di arrivo, bensì soprattutto un punto di partenza per poter aprire nuove prospettive.
Riaprono le iscrizioni ai turni di colonia
me esperienze. Nel mondo della globalizzazione noi ci proponiamo con attività che vogliono aiutare i nostri ospiti a
crescere in maniera responsabile e nella
tolleranza verso gli altri. Condividere le
esperienze, darsi aiuto reciproco, collaborare alla riuscita delle attività rimangono aspetti fondamentali del nostro
operare.
Ecco le principali novità. Per Igea quest’anno avremo un solo turno di 17 giorni, ma l’età limite entro le quali si possono iscrivere i ragazzi si è innalzata. I
posti a disposizione a Igea sono circa 40:
invitiamo quindi tutti gli interessati a
muoversi per tempo perché purtroppo,
È arrivata la primavera, ma noi siamo
molto più avanti, siamo già alla prossima estate. E l’estate è il tempo di vacanze, è il tempo dei turni di colonia da
passare con altri ragazzi del Ticino e
fare una vita spensieratamente attiva.
di Dario Bernasconi,
presidente Colonie dei Sindacati
Le Colonie dei Sindacati, legati all’USS,
sono presenti nel Cantone da ormai 90
anni: puntuali, pronte ad offrire soggiorni al mare e in montagna, pronte a
garantire quindici o più giorni in un
ambito tranquillo, sereno dove fare otti-
come successo lo scorso anno, non
potremo accogliere le iscrizioni tardive.
A Rodi saranno mantenuti due turni che
ospiteranno fino a 70 bambini ciascuno:
anche in questo caso vi invitiamo a iscrivervi subito, perché la continuità garantita dalla direzione e dai monitori in
questi turni sono una calamita per tutti
quelli che hanno già partecipato alle
nostre colonie.
Invitiamo quindi tutti a compilare al più
presto l’iscrizione e vi ringraziamo sin
d’ora per la testimonianza di affetto e
fedeltà che continuate (e speriamo continuerete!) a dimostrarci.
In montagna a Rodi: ragazzi/e da 6 (2008) a 13 anni (2001)
1° turno: domenica 29 giugno – domenica 13 luglio
2° turno: mercoledì 16 luglio – mercoledì 30 luglio
Rette: sindacalizzati Fr. 340.–
non sindacalizzati Fr. 440.–
Al mare a Igea Marina: ragazzi/e da 6 (2008) a 13 anni (2001)
1° turno: domenica 6 luglio – martedì 22 luglio
Rette: sindacalizzati Fr. 590.–
non sindacalizzati Fr. 690.–
Sussidi: per famiglie bisognose possono essere richiesti alla cancelleria del proprio Comune.
Informazioni: Colonie dei Sindacati, viale Stazione 31, 6500 Bellinzona. Tel. 091/826.35.77 – Fax: 091/826.31.92
&
Iscrizioni: all’ indirizzo citato tramite il tagliando
Vi prego di spedirmi n°
moduli d’iscrizione alla colonia:
montana di Rodi
marina di Igea
Indirizzo (in stampatello):
Luogo e data:
Firma:
Corsi Croce Rossa Svizzera
Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (08.30 – 11.30),
e-mail: [email protected], www.crs-corsiti.ch
Data
Corso
Ore
Costo
Formatore
Luogo
13, 20 e 27.05.14
Affrontare l’estate
con gli oli essenziali
7.5 (3x 2.5)
Fr. 185
Pascale Lecoutre
Locarno, sede CRS
26.04
3, 10, 17, 24 31.05
Collaboratrice/ore
familiare CRTI (badante)
50
Fr. 650
Luciana Mittero
Chiasso
24.05.14
Deliziose erbacce
7.5 ore
Fr. 75 (cena incl.)
Françoise Dully
Ponte Cremenaga
05.05.14
Prevenire e gestire
l’incontinenza
3
Fr. 70
Valentina Iacchia
Giubiasco,
centro Aranda
i diritti del lavoro
20
Offerte di lavoro
Confederazione
(consultare sito
http://www.stelle.admin.ch/it)
Cantone Ticino
Amministrazione dello Stato:
01/14 “Stages 2014 per psicologi e psicoterapeuti in formazione all’organizzazione sociopsichiatrica cantonale” (scadenza 30 giugno 2014) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
02/14
Medici
assistenti
presso
l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC), Mendrisio (indeterminata, ritenuto che la pubblicazione del concorso vale per tutto il 2014) si richiamano
le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
38/14 Medico caposervizio presso
l’Istituto cantonale di patologia,
Locarno (scadenza 2 giugno) si richiamano le condizioni generali valide per il
concorso (www.ti.ch/concorsi);
39/14 Capogruppo Sostegno pedagogico con titolo accademico presso
l’Ufficio delle scuole comunali,
Ispettorato VII Circondario, Bellinzona
(scadenza 22 aprile) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
40/14 Tecnico/a assistente presso
l’Ufficio della prevenzione dei rumori,
Bellinzona (scadenza 22 aprile) si richiamano le condizioni generali valide per il
concorso (www.ti.ch/concorsi);
41/14 Operaio/a qualificato/a presso il
Centro di manutenzione, Bellinzona
(scadenza 22 aprile) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
EOC:
Ospedale Civico di Lugano: acquisitrice/tore –buyer- (scadenza 30 aprile);
Infermieri/assistenti di cura/educatori/operatori:
Municipio di Bellinzona: infermiere/i,
operatrici/operatori socio sanitari; assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura,
ausilierie/i settore alberghiero (vale per
tutto l’anno 2014);
Municipio di Biasca: personale di cura
presso la Casa per anziani: infermieri/e,
assistenti di cura, operatori/trici sociosanitari/e; ausiliari/e alle cure (vale per
tutto l’anno 2014);
Municipio di Chiasso (casa anziani
Giardino e Soave): infermieri/e, operatori/trici sociosanitari, assistenti di cura,
ausiliari/e di cura,ausiliari/e servizi
generali, apprendisti operatori/trici
sociosanitari (vale per tutto l’anno 2014);
Municipio di Massagno: personale di
cura: infermieri/e con diploma CH o
riconosciuto CRS, operatori/trici sociosanitari/ie con attestato federale di
capacità, assistenti/addetti/ausiliari alle
cure con diploma/certificato CH o equivalente (vale per tutto l’anno 2014);
Impiegati/apprendisti:
Municipio di Chiasso: 1-2 apprendista/i
cuoco/chi in dietetica presso gli Istituti
sociali (scadenza 25 aprile, ore 17.00);
La Unitas – Associazione Ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana “Casa
Andreina”, Lugano: responsabile amministrativo/a (scadenza 25 aprile, ore
17.00);
Municipio di Capriasca: apprendista
impiegato di commercio; apprendista
giardiniere; apprendista operatore di
edifici e infrastrutture (scadenza 30 aprile, ore 09.00);
Diversi:
Municipio di Chiasso: muratore qualificato presso l’Ufficio tecnico comunale
(scadenza 25 aprile, ore 17.00);
Municipio di Torricella-Taverne: operaio qualificato (scadenza 25 aprile, ore
11.00);
L’AIET – Associazione Installatori
Elettricisti Ticinesi: istruttore (scadenza
25 aprile);
Municipio di Bellinzona: 1 o 2 pompieri
(a tempo pieno) con funzione meccanico presso il Corpo Civici pompieri di
Bellinzona (scadenza 2 maggio, ore
16.00).
Municipio di Cadenazzo: operatore/operatrice sociale (scadenza 25
aprile, ore 12.00);
Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI)
Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso – Tel. 091/682 29 31
Fax 091/682 29 32 – E-mail: [email protected] – www.asiticino.ch
Data
22-23.05.14
Corso
La gestione dello stress
26.05.14
Cosa é il Counseling Sessuologico
23.04.14
e come può essere integrato nella rete
sanitaria
Riflessologia zonale
30.04.14
e Wu-Wei agire senza agire
03-04.06.14
Termine iscrizione
22.04.2014
Animatore
Vincenzo Santoro
Claudia
Pesenti-Salzmann
Antonio Maglio
Partecipanti
aperto a tutti gli operatori
del ramo socio-sanitario
aperto a tutti
Luogo
Bellinzona
Bellinzona
operatori del ramo sanitario con
Bellinzona
formazione di base in riflessologia
Corsi di formazione continua IUFFP
Corsi di formazione continua dell’Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale IUFFP. Per iscrizioni e/o maggiori informazioni
potete rivolgervi a: IUFFP, Via Besso 84, 6900 Lugano Massagno, Telefono +41 91 960 77 88 | Fax +41 91 960 77 66, http://www.iuffp-svizzera.ch
Data
28.04.14
Corso
È finita la crisi finanziaria?
07.05.14
La cannibalizzazione
del corpo femminile
19.05.14
Esiste un Governo mondiale
Costo
Fr. 50
Orario
17.30-19.30
Animatore
Alfonso Tuor
Luogo
IUFFP, Lugano
_
17.30-19.30
Raffaele Scolari
SPAI, Locarno
Fr. 50
17.30-19.30
Alfonso Tuor
IUFFP, Lugano
21
i diritti del lavoro
“i grappoli”
6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41
[email protected]
[email protected] www.grappoli.ch
APPUNTAMENTI MAGGIO 2014
da giovedì 1 maggio a sabato 9 agosto
Esposizione collettiva di dipinti
"3 colonne"
Sabato 3 maggio, ore 18h00
In occasione della rassegna corale
Malcantone in coro
Coro San Cristoforo di Caslano
Sabato 31 maggio, ore 20h00
Piano bar con Elisa
Votazione del 18 maggio,
tour del bus «4000 per tutti»
17 aprile 13-17: Stabio - Montagna
22 aprile 9-16:Valle di Blenio
23 aprile 9-16: Airolo-Pollegio
24 aprile 9-16: Arbedo-Biasca
25 aprile 9-16: Giubiasco-Gambarogno
26 aprile 9-16: Bellinzona, Mercato
28 aprile 9-15: Gorduno-Riazzino
29 aprile 9-16: Sonogno-Tenero
30 aprile 9-16:
Bignasco/Cevio-Terredi Pedemonte
1. maggio 10-16.30: Lugano
2 maggio 9-12: Brissago-Muralto
3 maggio 9-16: Locarno
5 maggio 9-16: Rivera- Lamone
6 maggio 9-16: Tesserete- Porza
7 maggio 9-16: Sonvico-Pian Scairolo
8 maggio 9-16: Chiasso-Melano
9 maggio 9-16: Ponte Tresa-Sorengo
10 maggio 9-16: Lugano, Piazza S. Rocco
La scuola delle competenze: un futuro auspicabile?
Relatori:
Comitato iniziativa Scuole Comunali
29 aprile 2014, ore 20.30
Ristorante Casa del Popolo,
Bellinzona
Comitato docenti
6 maggio 2014, ore 18.00
Casa del Popolo, Bellinzona
Conferenza federativa formazione
educazione e ricerca VPOD
16/17 maggio 2014
Altes Spital, Soletta
Chiusura segretariato
L’ufficio di Bellinzona rimarrà chiuso da
lunedì 21 a venerdì 25 aprile compresi.
Per urgenze contattare la sede di
Lugano.
Cattivi pensieri
Military repression
Il 6 marzo 2014 il Consiglio nazionale,
con il voto decisivo del suo Presidente,
ha deciso di permette l’esportazione di
armi dalla Svizzera verso paesi che violano sistematicamente i diritti dell’uomo:
ad es. Arabia Saudita e Pakistan. Tutti i
deputati ticinesi, tranne l’inossidabile
Marina Carobbio, hanno votato a favore.
Bravi blateroni ticinesi! Tante belle parole sui diritti del popolo, ma sempre
pronti ad armare chi reprime il popolo.
Giornata di studio
Sabato 10 maggio 2014
Mario Castoldi, docente di Didattica generale e Teoria e
tecniche della valutazione presso l'Università degli
Studi di Torino
Aula Magna
Scuola media di Camignolo
Angé lique del Rey, insegnante di filosofia in un centro
di riabilitazione per adolescenti nella periferia parigina
Entrata libera
Organizza: Movimento della Scuola
i diritti del lavoro
Assemblea della
squadra comunale di Minusio
28 aprile 2014, ore 17
Saletta del magazzino comunale,
Minusio
Comitati Statali congiunti
29 aprile 2014, ore 18.00
Ristorante Casa del Popolo,
Bellinzona
Domenica 11 maggio
In occasione della “Festa della Mamma”
dalle ore 15h00 Intrattenimento per bambini
con giochi, balli, bolle di sapone, trucca-bimbi
e giro del parco a cavallo del pony
dalle ore 12h00 Pranzo festivo
Nico Hirtt, insegnante in Belgio, ricercatore, sindacalista, membro fondatore dell’APED (Association pour
une école démocratique)
Appuntamenti sindacali
22
Condoglianze
Il segretariato VPOD e colleghi dell’OSC
porgono alla collega Ursula Rampoldi,
co-presidente del gruppo VPOD-OSC, le
più sentite condoglianze per la perdita
del suo caro papà.
Servizi CGIL per i frontalieri
iscritti al sindacato VPOD
Como
Camera del lavoro, per info generali
su sedi e orari: 031239 311
L’assicurazione malattia della Svizzera
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
sa 9.00-11.30
Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30)
gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia:
Helsana, Progres e Avanex
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b
lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 031 260 375
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00
sa 9.00-11.30
!
Per tutti gli attuali assicurati
è possibile fare un cambio, ad esempio passare
da Helsana ad Helsana collettiva VPOD;
da Avanex a Avanex collettiva VPOD;
da Progrès a Progrès collettiva VPOD.
!
È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio.
Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari,
LCA (età d’entrata massima 65 anni).
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30
gio-ve 9.00-12.00
Besozzo via 25 aprile c/o Camera
del lavoro tel. 0332 771 035
lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00
Impressum
Protezione giuridica privata MULTI - VPOD
COOP Assicurazioni - VPOD
A cosa serve la MULTI-VPOD?
In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito
della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze;
per questioni familiari e di diritto ereditario
La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può
disdire ogni anno.
Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato
VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected]
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Casa polivalente
di Rodi
Raoul Ghisletta (responsabile),
Fausto Calabretta,
Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani,
Paola Orsega-Testa, Linda Cortesi,
Stefano Testa, Laura Calebasso.
Per prospetto, informazioni e
riservazioni:
Colonie dei sindacati
c.p. 1211 - 6500 Bellinzona
091 826 35 77
www.coloniedeisindacati.ch
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: studio Warp, Robasacco
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
“I diritti del lavoro”
uscirà giovedì 15 maggio 2014
La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti,
10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di 3’000 m2,
casina esterna, pulmino di 21 posti.
23
i diritti del lavoro
Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich
GAB 8036 Zürich
50 franchi per chi procura un nuovo socio!
Sindacato VPOD Ticino
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Le quote sono calcolate in base allo stipendio annuo:
le trovate sul sito www.vpod-ticino.ch o potete chiamare il numero 091 911 69 30
P.F. scrivere in stampatello
Cognome e Nome
Sesso M
Data di nascita
F
Data d’adesione
Via e numero
No. Postale e domicilio e-mail
Datore di lavoro
Professione
% lavoro Stipendio lordo annuo
Sindacato precedente Giornale in lingua: I
T
F
La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data
Ufficio VPOD Bellinzona
Aperto da lunedì a giovedì : 8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì : 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Sede VPOD Locarno
Aperto il lunedì : 14.00-17.00
e il giovedì : 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno
Nazionalità
Tel. /Cel. Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano
(4°piano, vicino stazione FFS,
davanti Ufficio del Lavoro)
Sede VPOD Balerna
Aperto il martedì (se festivo mercoledì ):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei
servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
50 franchi per chi procura un nuovo socio!
Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi
per il propagandista.
E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un
orologio rosso con spilla o una penna USB
Come funziona?
Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in
regalo un magnifico orologio rosso con spilla oppure
un'utilissima penna USB (a scelta).
Bellinzonese e valli
Sede centrale a Bellinzona
Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
LU 09.00 - 11.30 / pom. chiuso
MA e GIO 09.00 - 11.30 / 14.00 - 17.00
ME 14.00 - 17.00
VE tutto il giorno chiuso
Luganese e valli
Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Locarnese e valli
Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)
Come ritirare il premio?
Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete
ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona.
i diritti del lavoro
Cassa disoccupazione
Syndicom – VPOD
Biasca e valli
Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca
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diritti lavoro - Sindacato dei Servizi Pubblici Regione Ticino