i diritti del
lavoro
L’amico si vede nel bisogno
È il momento di essere uniti!
È l’ora di sindacalizzarsi alla VPOD!
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
Numero 7-8, giovedì 5 settembre 2013
Vieni alla manifestazione
nazionale!
Sabato 21 settembre 2013
Berna alle ore 14.00
Proteggiamo i salari e le
rendite!
No ai tagli dei Comuni e
dei Cantoni
Vieni con noi a Berna con il treno speciale
gratuito dal Ticino.
Partenze da:
Chiasso 08.57 - Mendrisio 09.05
Lugano 09.22 - Bellinzona 09.49
Biasca 10.03 - Faido 10.25.
Arrivo previsto alle 13.43, inizio del corteo
VPOD alle 14 davanti al municipio di Berna
Contro l’inaccettabile
politica dei tagli
di Sindacato VPOD Ticino
Il Sindacato dei servizi pubblici VPOD Ticino si esprime contro l’inaccettabile politica dei tagli, che si sta delineando in
modo massiccio in Ticino:
presso il Cantone
presso una Città importante come Lugano.
È questo il frutto di una politica fiscale poco avveduta, che
ha impedito di creare riserve consistenti nei periodi delle
vacche grasse.
Va sottolineato poi come l’aumento della spesa pubblica
degli ultimi anni scaturisca spesso da travasi di oneri decisi
al livello federale (vedi finanziamento delle cliniche private,
che in Ticino incide sui conti cantonali annuali per 85 milioni Fr.) e dal successivo travaso di oneri dal livello cantonale
al livello comunale. Inoltre questo aumento è creato anche
Continua a pagina 2
Contro l’inaccettabile politica dei tagli
Editoriale
Continua dalla prima
Manifestazione a Berna
il 21 settembre!
L’Unione sindacale svizzera ha indetto
una manifestazione nazionale a Berna
il prossimo 21 settembre. Anche dal
Ticino dobbiamo essere numerosi. Ci
saranno treni dal Ticino e da altre regioni per raggiungere Berna tutti insieme.
No alla politica dei tagli
Il 21 settembre andiamo a Berna per
manifestare contro i tagli da parte dei
Cantoni, dei Comuni e della
Confederazione. Cantoni, Comuni e
Confederazione vogliono risparmiare
sul personale, riducendo i salari e i
posti di lavoro nel settore pubblico e
negli enti sussidiati. Il Sindacato VPOD
si batte affinché il servizio pubblico
non sia indebolito e le condizioni di
lavoro siano salvaguardate. La popolazione ha diritto di ricevere prestazioni
pubbliche di qualità nella scuola, nella
sanità, nella giustizia e in tutti gli ambiti fondamentali. I dipendenti pubblici
hanno diritto al loro stipendio normale. Il Sindacato dei servizi pubblici
VPOD Ticino si è già espresso in estate
contro l'inaccettabile politica dei tagli
che si sta delineando in Ticino presso il
Cantone e presso una Città importante
come Lugano. È questo il frutto di una
politica fiscale poco avveduta, che ha
impedito di creare riserve consistenti
nei periodi delle vacche grasse, alla
quale dobbiamo dire no.
Fermiamo il furto
delle pensioni
Il Consiglio federale vuole ridurre del
12% le rendite pensionistiche (tramite
la riduzione del tasso di conversione
dal 6,8% al 6% applicato dalle casse
pensioni al momento del calcolo della
rendita del pensionato), vuole rimettere in causa la compensazione del
rincaro delle rendite AVS e vuole
aumentare a 65 anni l’età del pensionamento AVS delle donne. Inoltre
vuole introdurre un freno all’indebitamento dell’AVS, che minaccia ulteriormente le rendite. È pertanto
necessaria una forte mobilitazione
dei lavoratori e dei pensionati a Berna
per manifestare contro i peggioramenti prospettati dal Governo federale e per sostenere l’idea di una politica
finanziaria alternativa nell’ambito
della socialità e della spesa pubblica,
che tenga in conto i bisogni della
maggioranza della popolazione.
i diritti del lavoro
dal fatto che la nostra società diventa
sempre più fragile e bisognosa di sostegno (si pensi all’economia, alla disoccupazione, alla necessità di formazione,
all’invecchiamento della popolazione e
al potenziamento della sicurezza), chiamando l’ente pubblico ad agire su un
numero sempre maggiore di fronti.
Occorre poi intraprendere con decisione
la strada delle riforme strutturali in tutti
gli ambiti, dagli enti locali (riduzione dei
Comuni e dei consorzi) alla polizia, dalla
scuola al settore sociosanitario, i cui
risultati positivi si potranno vedere a
medio termine.
Azioni sindacali
Risanare le finanze degli enti cantonali e
comunali tagliando sui servizi pubblici
alla popolazione (vedi riduzione di un
anno di liceo cantonale, taglio dei sussidi
cantonali per la cassa malati, congelamento del potenziamento delle mense a
Lugano), sulle condizioni di lavoro (soppressione dell’indennità economia
domestica e blocco degli scatti, come
proposto dal Governo) e sugli effettivi
del personale (come si prospetta a livello
comunale con il mancato rinnovo di
contratti precari, che vanno ad accrescere la disoccupazione) è a parere del
Sindacato VPOD una politica miope e
controproducente. La via corretta a breve termine è quella invece di adeguare le
entrate di Cantone e Comuni, facendo
maggiormente contribuire soprattutto
coloro che vivono in paradisi fiscali ticinesi.
Il Sindacato VPOD Ticino invita il personale cantonale e comunale, come pure la
popolazione, a lottare contro i tagli ingiusti e controproducenti. Il 4 settembre si è
svolta a Rivera l’assemblea intersindacale
per discutere dei tagli nel preventivo 2014
proposti dal Governo ai sindacati nell’incontro del 27 agosto (vedi box sotto).
Riferiremo nel prossimo numero dei
Diritti del lavoro in merito alle decisioni
prese da questa importante assemblea, la
quale dovrà definire la linea sindacale in
vista del secondo incontro tra sindacati e
Governo, previsto in data 11 settembre.
Chiediamo inoltre a tutti di informarci in
modo tempestivo sui problemi, per consentirci di costruire una lotta sindacale
forte contro la politica dei tagli. Sulla base
delle segnalazioni il Sindacato VPOD
organizzerà degli incontri con il personale per definire insieme le azioni sindacali.
I tagli prospettati dal Governo sul personale cantonale,
dei Comuni e degli enti sociosanitari nel preventivo 2014
del Cantone
1) SOPPRESSIONE DELL'INDENNITÀ DI ECONOMIA DOMESTICA (o indennità di famiglia) di fr. 157,70 mensili (1'892,40 fr annui), che viene versata dal datore
di lavoro a chi ha figli di età inferiore a 12 anni. Questo varrebbe dal 2014 per gli
impiegati cantonali, i docenti, gli operatori degli ospedali, delle cliniche (importo
definito nel contratto collettivo di lavoro in fr 150 mensili / fr 1'800 annui), di tanti
Comuni, delle istituzioni sociali, delle case anziani, dei servizi di assistenza e cura
a domicilio e di tutti gli enti che applicano la norma cantonale sull’ indennità economia domestica.
2) BLOCCO DEGLI SCATTI O AUMENTI ANNUALI PER CHI È IN CARRIERA.
Questo varrebbe dal 2014 per gli impiegati cantonali, i docenti e per i dipendenti
degli enti sussidiati che fanno riferimento, direttamente o indirettamente, ai meccanismi salariali cantonali (tali enti si vedranno ridotto nuovamente nel 2014 il
contributo cantonale dell’ 1,8%).
3) Infine il Governo ha proposto ai sindacati la discussione per il passaggio dalle
42 ore alle 40 ore di lavoro settimanale nello Stato a partire dal 2015: per introdurre le 40 ore settimanali il Governo chiede ai dipendenti cantonali una riduzione
del 2,3% ca. dello stipendio (pari a 1 ora). Nei Comuni e negli enti sociosanitari
ticinesi le 40 ore sono state introdotte da tempo senza riduzione salariale.
2
Sommario
Inaccettabile peggioramento delle pensioni
Della riforma del sistema
pensionistico svizzero se
ne parla da tempo. A rivendicare una drastica ristrutturazione sono soprattutto gli ambienti padronali e i partiti borghesi di
centro destra. Dal canto suo il Dipartimento degli interni diretto dal consigliere federale socialista Alain Berset nel
novembre del 2012 aveva preannunciato che la problematica era all’esame dei
suoi servizi.
di Werner Carobbio, già consigliere nazionale
Allora aveva indicato come obiettivi da
raggiungere il mantenimento del livello
delle rendite e l’armonizzazione graduale dell’età di pensionamento a 65 per i
due sessi. Giustificazione della necessità
di una riforma l’invecchiamento della
popolazione e le difficoltà finanziarie.
Da parte loro socialisti e sindacati con
un’iniziativa popolare chiedono un
aumento del 10% delle rendite AVS e in
generale auspicano misure di riequilibrio fra primo e secondo pilastro con un
avvicinamento della previdenza professionale all’AVS.
A giugno il dibattito sembra segnare una
svolta. In ogni caso nuove proposte di
riforma dovrebbero presto giungere sul
tavolo. Una fuga di notizie, calcolata o
meno non si sa, ha reso di dominio pubblico le principali modifiche che i servizi
del Dipartimento degli interni avrebbero
immaginato per una riforma del sistema
pensionistico svizzero. Proposte che
quanto prima dovrebbero approdare in
Consiglio Federale. Dopo di che verrebbe aperta la consultazione fra tutti gli
ambienti interessati. “Linee direttrici
della riforma del sistema di previdenza
vecchiaia 2020” è il titolo del documento.
Documento, finito nelle mani del
Sonntagsblick, che propone tutta una
serie di misure alquanto discutibili e
diverse inaccettabili. Se Berset e con lui il
Consiglio federale seguiranno quelle
indicazioni lo scontro è programmato.
Anche se la procedura della messa a
punto della riforma è ancora lunga.
Dopo le decisioni del Governo e la consultazione ci sarà tutto l’iter parlamentare. Se alla fine tutte le proposte ventilate
resteranno in piedi si può già dire che
inevitabile sarà il ricorso all’arma del
referendum.
In sintesi le proposte ventilate dai citati
servizi del Dipartimento possono così
essere riassunte:
riduzione significativa delle rendite
del secondo pilastro,
riduzione del tasso di conversione dal
6,8% al 6%,
aumento dell’età di pensionamento
per le donne da 64 a 65 anni,
spostamento dell’età per il possibile
pensionamento flessibile dagli attuali
58 anni a 62 anni,
riduzione del contributo pubblico della Confederazione al finanziamento
dell’AVS dall’attuale percentuale del
20% a quella del 10%. Attualmente il
contributo in questione ammonta a
7,6 miliardi annui,
aumento, per compensare il disimpegno parziale della Confederazione, di
due punti dell’IVA da realizzarsi in due
tappe: 1% nel 2017, 1% nel 2019.
Trattasi di proposte di riforma radicali
che peseranno sulla spalle dei pensionati attraverso la riduzione delle rendite
e sui ceti medi e bassi attraverso l’aumento dell’IVA. Per non parlare del fatto
che di un riequilibrio AVS/secondo pilastro nemmeno se ne parla. Non è questa
la strada da imboccare per la riforma del
sistema pensionistico nazionale. Non
resta che augurarsi che le proposte dei
servizi del Dipartimento degli interni siano affossate il più rapidamente possibile.
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
La VPOD ti aiuta
Decisa opposizione ai tagli
Scuola: ecco i temi caldi
Contro le privatizzazioni
e le precarizzazioni nella sanità
Vota NO alla privatizzazione
delle carceri
Vota NO alla giornata di 24 ore
Enti sussidiati penalizzati
dal preventivo 2013
Ad Auschwitz
in “ treno per la memoria”
Gita Gruppo pensionati
Corsi
Offerte di lavoro
Appuntamenti sindacali
Adesione Sindacato VPOD
In breve
Il FAIF piace agli iniziativisti
Il Comitato dell’iniziativa “Per i trasporti pubblici” ha ritirato la sua proposta, soddisfatto del controprogetto
diretto “Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria”
(FAIF). Il Comitato intende così contribuire a garantire sul lungo periodo il
finanziamento dei trasporti pubblici,
riconoscendo che con FAIF è stata
messa sul tavolo una proposta che
mette a disposizione dei trasporti
pubblici gli stessi fondi previsti dall’iniziativa. La deduzione fiscale per i
pendolari è stata limitata a 3000 franchi, garantendo con ciò il riutilizzo dei
fondi della tassa sul traffico pesante
TTPCP per l’ampiamento ferroviario.
Acqua
Fotoamatori della Capriasca-Tesserete
Canvetto Luganese
Fondazione Diamante
Dal 19 settembre al 16 novembre 2013
ma-sa, ore 08.30 - 24.00
Vernissage 19.9.2013, ore 18.00
3
i diritti del lavoro
Il Sindacato VPOD ti aiuta: i problemi delle Colf a «norma»
Il Sindacato VPOD è intervenuto per
recuperare salario, ore straordinarie,
vacanze e tredicesima di una colf “buttata”, è proprio il caso di dirlo, fuori casa e
lasciata al suo destino per la strada. È
successo in bel comune ticinese dalle
belle colline d’oro. La signora era colpevole di volersi godere le vacanze con i
suoi cari; decidere liberamente dove
andare e cosa fare, rifiutando di seguire
sempre e ovunque il suo datore di lavoro.
Nonostante si sia sempre impegnata per
12/13 ore al giorno e oltre ai lavori domestici badasse e accudisse il cane, questo
suo rifiuto ha portato il padrone di casa a
licenziarla in tronco. Come se non
bastasse il signore in questione l’ha pure
allontanata dal suo appartamento dove
la signora pagava l’affitto!
La signora è stata costretta addirittura a
fare intervenire la polizia per poter recuperare almeno i propri effetti personali
rimasti nell’appartamento. La polizia ha
cercato invano di convincere il proprietario ad ospitarla ancora per una notte
per permetterle di organizzarsi altrimenti, ma non c’è stato nulla da fare.
Fortunatamente la signora ha potuto
chiedere aiuto a un’amica che l’ha ospitata per la notte e in seguito si è presentata al Sindacato VPOD per un consulto.
Il Sindacato si è subito attivato e dopo
aver inviato varie lettere all’indirizzo del
datore di lavoro, ha proceduto con un
precetto esecutivo prima e con in un’Istanza
mercede e salari dopo. È però
solo davanti al pretore che il datore di
lavoro ha ceduto e ammesso che il licenziamento era ingiusto, versando di conseguenza il risarcimento dovuto alla
signora.
Sono tante le badanti che lavorano nel
nostro Cantone, alcune vengono trattate
bene, altre invece in modo disumano,
senza possibilità di abbandonare il posto
di lavoro, a disposizione 24 su 24 ore,
senza giorni di liberi e costrette a seguire
il datore di lavoro dappertutto.
La VPOD aiuta e, come in questo caso,
non abbandona nessuno!
Difendiamo mense e posti di lavoro a Lugano
Il Sindacato VPOD ha deciso di sostenere
la petizione che chiede al nuovo
Municipio di Lugano di concretizzare il
messaggio sulle mense e di difendere i
posti di lavoro dei collaboratori precari
della Città.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
La petizione per le mense chiede che il
Municipio di Lugano metta in vigore il
regolamento comunale dei servizi extrascolastici votato il 4 febbraio 2013 dal
Consiglio comunale, che permette a tutte le famiglie di accedere ai servizi di
mensa e doposcuola. Inoltre il messaggio prevede circa 9 milioni di investimenti per potenziare i servizi.
Un’estensione di questi servizi extrascolastici a tutti i genitori che lavorano per-
metterebbe una conseguente creazione
di ricchezza economica da parte di residenti in Città, che gioverebbe anche alle
casse comunali. Il Sindacato VPOD
ricorda che ha già sollevato il tema tramite due iniziative popolari cantonali
(Aiutiamo le scuole comunali nel 2009 e
Asili nido di qualità per le famiglie nel
2013), chiedendo che in tutte le regioni si
proceda all'istituzione di mense e doposcuola per tutte le famiglie. Da quanto
sappiamo infine il Municipio di Lugano
ha anche creato situazioni di disparità di
trattamento tra i genitori rimasti esclusi
o parzialmente esclusi da questi servizi.
Il Sindacato VPOD si è espresso pure
contro l'inaccettabile politica dei tagli
che si sta delineando in modo massiccio
sia presso il Cantone, sia presso una Città
importante come Lugano. È questo il
frutto di una politica fiscale poco avveduta, che ha impedito di creare riserve
consistenti nei periodi delle vacche grasse. Va sottolineato poi come l’aumento
della spesa pubblica degli ultimi anni
scaturisca spesso da travasi di oneri
decisi al livello federale e poi dal successivo travaso di oneri dal livello cantonale
al livello comunale. Inoltre questo
aumento della spesa è creato anche dal
fatto che la nostra società diventa sempre più fragile e bisognosa di sostegno. A
Lugano il Sindacato VPOD sta difendendo il personale più debole, quello precario, che rischia il mancato rinnovo di
contratti a termine, spesso esistenti da
tanti anni. Il Sindacato ha pure chiesto
un incontro al Municipio di Lugano per
discutere delle misure di risparmio che
sta preparando in vista del preventivo
2014.
Firmate la petizione online a favore delle mense per tutti
http://www.activism.com/it_CH/petizione/sì-alle-mense-per-tutti-no-alla-politica-vecchia-dei-tagli/44731
Penitenziario cantonale
Il Sindacato VPOD è attivo da parecchi mesi sul fronte dei problemi del personale del Penitenziario cantonale, oggetto di
un’analisi esterna conclusasi nel mese di luglio, come comunicato dal Dipartimento istituzioni. Per esaminare le raccomandazioni scaturite dall'analisi il Sindacato VPOD chiede che lo studio venga messo a disposizione dei rappresentanti
del personale. L'azione sindacale presso il Penitenziario ha sinora portato lo Stato ad affrontare i problemi, cosa che
auspichiamo avvenga anche nell'immediato futuro.
i diritti del lavoro
4
Decisa opposizione alla politica dei tagli!
L’assemblea intersindacale (VPOD,
OCST CCS), tenutasi a Rivera lo scorso
26 giugno, ha espresso una chiara opposizione all’introduzione di qualsiasi
taglio del Governo sulle condizioni di
lavoro degli impiegati dello Stato, dei
docenti e del personale sociosasanitario. Pubblichiamo di seguito la risoluzione, che indica pure gli obiettivi da
raggiungere.
Il Governo ha pianificato per il 27 agosto
un nuovo incontro con i tre sindacati per
discutere il preventivo 2014: dato il disavanzo di 300 milioni di franchi previsto
per il 2014, lo scorso 12 giugno il
Consiglio di Stato ha preannunciato ai
sindacati la necessità di effettuare drastiche misure sia nei contenimenti della
spesa (che concernono evidentemente
anche i salari e l'occupazione), sia nelle
entrate, e questo allo scopo di ridurre il
deficit strutturale (concetto riaffermato
dall'esecutivo il 26 giugno).
L’assemblea intersindacale unanime
ricorda al Governo che gli stipendi del
personale cantonale e della scuola sono
stati oggetto di ben 28 tipi di taglio dal
1990 ad oggi: 7 mancate compensazioni
del rincaro, 4 tagli annuali degli stipendi
per risanamento finanziario, 3 blocchi
degli scatti, il taglio sugli stipendi iniziali
nel periodo 1997-2012, la riduzione dei
salari dei supplenti e infine 6 aumenti di
premi/peggioramenti della cassa pensioni. Tutto questo ha fortemente intaccato
il potere d’acquisto e si è cumulato con il
cambiamento del sistema pensionistico
in vigore dal 2013, che è peggiorativo
sopratutto per le giovani generazioni.
L’Assemblea intersindacale del 26 giugno approva pertanto la formazione di
un fronte sindacale compatto e determinato che abbia quale obiettivo:
1) l’opposizione ai peggioramenti delle
condizioni di lavoro e ai tagli sul servizio
pubblico, facendo capo ai mezzi sindacali quali manifestazioni da pianificare dall’assemblea intersindacale ed eventuali
misure di sciopero da adottare in caso di
fallimento delle trattative con il Governo;
2) fare pressione su Governo e
Parlamento affinché non mettano nuovamente le mani nel portafoglio degli
impiegati dello Stato e dei docenti, ma
considerino altre misure di razionalizzazione della spesa, per colpire sprechi ed
inefficienze, e ricerchino nuove entrate
per garantire il funzionamento dei servizi pubblici cantonali a fronte delle emergenze sociali e per ridurre in tempi ragionevoli il disavanzo finanziario strutturale del Cantone. Inoltre è da percorrere
anche la strada della soppressione dei
doppioni amministrativi ai vari livelli
istituzionali e di una più equa distribuzione degli oneri tra Cantone e Comuni,
in modo da garantire maggiore solidarietà sia tra il livello locale e quello cantonale, sia tra le persone benestanti e le persone meno abbienti.
L’assemblea intersindacale sostiene
inoltre le rivendicazioni formulate dai
tre sindacati all’incontro con il Governo
e chiede l’avvio di una reale trattativa su
due punti centrali:
5
rivalutazione generale degli stipendi
per tutti i dipendenti, per recuperare le
perdite salariali, come pure adeguamento delle differenti indennità;
riduzione del tempo di lavoro senza
perdita salariale:
- diminuzione graduale dell'orario per
gli impiegati a 41 e poi a 40 ore settimanali;
- diminuzione di un’ora-lezione dell’onere d’insegnamento dei docenti a
partire da 50 anni di età, rispettivamente di due ore-lezione a partire da
55 anni.
L’assemblea sostiene pure una maggiore
consultazione dei sindacati sulle questioni relative alle condizioni contrattuali e lavorative del personale dello Stato,
con riferimento particolare all’art. 1d
LORD in vigore dal 1.8.2012.
Infine l’assemblea rivendica la piena
applicazione delle sentenza Orange del
Tribunale federale relativa al pagamento
delle indennità festive e notturne nei
periodi di malattia, infortunio e congedi
pagati del dipendente. La sentenza
riguarda sia i dipendenti degli enti sociosanitari sussidiati di diritto privato, sia i
dipendenti dello Stato che prestano
lavoro nelle fasce disagiate (OSC, polizia,
ecc., che sottostanno al diritto pubblico).
Una nuova Assemblea intersindacale è
prevista il 4 settembre per valutare gli
esiti dell’incontro tra sindacati e
Governo del 27 agosto e decidere le eventuali misure di lotta da intraprendere.
i diritti del lavoro
I temi caldi per l’autunno nella scuola
A pochi giorni dal rientro
in classe, l’aula, come è giusto, straripa di aspettative,
di ideali, di speranze e di
novità coltivate e costruite
nei mesi estivi da una parte
e dall’altra della cattedra.
di Linda Cortesi, sindacalista VPOD
C'è una nuova figura nelle scuole comunali: il direttore generalizzato in tutti istituti scolastici, in ossequio alla recente
modifica di legge, per sostenere e coordinare il difficile lavoro
dei docenti e degli
altri operatori scolastici. Ciò che manca
invece è un numero
adeguato di studenti
in classe: i partiti
infatti frenano non
solo la discussione
sulla proposta di ridurre a 20 allievi per
classe (iniziativa popolare “Aiutiamo le
scuole comunali - Per il futuro dei nostri
ragazzi” sostenuta dal Sindacato VPOD),
ma anche sul compromesso del
Dipartimento dell’Educazione di portare
a 22 il numero massimo di allievi nelle
classi di scuola elementare e media, rin-
viando ulteriormente la questione per la
scuola dell’infanzia al momento in cui
sarà obbligatoria.
L’eccellenza nella scuola, soprattutto in
quella ticinese che vanta un elevato grado
di eterogeneità, è e rimane quindi tutta a
carico del docente. Le differenze culturali,
sociali, linguistiche portate dagli allievi si
sommano infatti con gradi diversi di
apprendimento a cui il docente deve
rispondere diversificando e adattando il
programma per ogni bambino. Da qui si
evince l’importanza di rispondere al più
presto a una richiesta che è stata deposita
più di quattro anni fa con il sostegno di
oltre 11mila firmatari e che il Sindacato
VPOD continua a portare all’attenzione
dei parlamentari. Nelle prossime settimane la Commissione scolastica del Gran
Consiglio dovrebbe presentare i rapporti.
Peggiore però è la situazione per la Scuola
dell’infanzia, per cui la riduzione del
numero dei bambini slitta ulteriormente
al momento in cui sarà obbligatoria, ovvero all’implementazione di HarmoS nel
2015. Le classi allora comprenderanno
bambini con competenze e capacità molto diverse tra loro, dato l’ampio spettro di
età presenti (dai 3 ai 6 anni) a cui necessitano programmi didattici diversificati. La
gestione (anche logistica) della scuola dell’infanzia dovrebbe essere pianificata il
prima possibile, innanzitutto diminuendo il numero di bambini per docente, e poi
prevedendo anche un sostegno alle strutture extrascolastiche e per la prima infanzia laddove la scuola non possa accogliere
tutte le richieste dei genitori. Quest’ultimo
è un altro settore in
cui la politica sembra nicchiare e su
cui da anni il
Sindacato VPOD si
sta impegnando per
trovare soluzioni
ideali per bambini,
genitori e personale
educativo. Da ultimo attraverso l’iniziativa popolare “Asili nido di qualità per le
famiglie” che chiede di migliorare l’accessibilità e la qualità degli asili e dei servizi
extrascolastici. Solo avendo un buon servizio di accoglienza per i bambini più piccoli si potrà garantire un passaggio ad
HarmoS davvero... armonioso.
Al LiLu1 forte adesione e grande solidarietà allo sciopero del 5 dicembre 2012
L’inverno scorso il sindacato VPOD ha lanciato
uno sciopero contro i tagli
salariali, per i dipendenti
pubblici e per i docenti,
contenuti nel preventivo
del Cantone per il 2013.
di Adriano Merlini, Presidente VPOD docenti
Questo ha avuto un buon seguito,
soprattutto nel mondo scolastico, dove
però la percentuale di adesioni è stata
ampiamente sottostimata. Prendo ad
esempio il Liceo di Lugano 1, sede dove
lavoro, ben sapendo che quanto vado a
riferire è applicabile a diversi altri istituti
scolastici.
Durante il Collegio del 20 novembre, una
grande maggioranza di docenti ha deciso di sostenere lo sciopero e di creare una
Cassa di Compensazione interna.
Quest’anno al liceo di Lugano 1 sono
impiegati 128 docenti: una semplice
i diritti del lavoro
tabella da compilare in aula docenti ha
permesso di stabilire che 82 (64%) hanno
aderito all’agitazione, 24 (19%) no e 22
(17%) non hanno dato nessuna indicazione. Dunque il sostegno è stato massiccio. Tra questi solo 28 hanno avuto
delle reali decurtazioni salariali dal datore di lavoro per un totale di 71 ore lezione
annullate. Ovviamente le trattenute orarie variano in funzione dell’anzianità di
servizio e il calcolo preciso sarebbe stato
assai complesso. Si è quindi deciso di utilizzare per tutti i docenti un valore basso,
confrontando il certificato di salario di
alcuni colleghi, pari a 65.- franchi/ora,
ciò che ha dato una stima della perdita
pari a 4’615.-. Questa somma, suddivisa
in modo eguale tra tutti gli 84 docenti
iscritti alla Cassa ha dato una equa perdita pari a 55.- franchi, versati da tutti i
docenti e suddivisi tra i beneficiari a
seconda delle ore perse. Questo esercizio
di responsabilizzazione e di solidarietà
ha funzionato alla perfezione, permet6
tendo in modo semplice ai docenti del
Liceo di Lugano non solo di ridurre sensibilmente le perdite finanziarie (in alcuni casi non trascurabili) cagionate dall’adesione allo sciopero diluendole su
tutti gli aderenti indipendentemente
dalle ore di lezione scioperate, ma ha
soprattutto dimostrato che i docenti
sanno unirsi e sanno gestirsi al meglio in
caso di bisogno.
A Lugano e in tante altre sedi dobbiamo
essere pronti per il prossimo sciopero: ci
dovremo opporre fermamente non solo
alle cifre del pre-preventivo 2014 che
contempla ulteriori 12 milioni di risparmi sui dipendenti, ma a qualsiasi forma
di decurtazione (vedi articolo a pag. 1).
Fintanto che le nostre sacrosante richieste di aumenti salariali reali e di diminuzione dell’onere lavorativo non saranno
esaudite, non potremo smettere di batterci.
Contro privatizzazioni e precarizzazioni nella sanità
Il 27 giugno 2013 si è tenuta
a Berna la consueta riunione della Commissione
nazionale del settore sanità
(ne vengono effettuate circa
tre all’anno). I circa 25 convenuti da tutte le regioni della Svizzera,
dopo aver approvato l’ordine del giorno e
il verbale dell’ultima riunione, sono
entrati subito nel merito del tema principale della giornata:“Quali sono le priorità della Commissione per i prossimi quattro anni? Di cosa hanno bisogno urgentemente i lavoratori del settore?”.
di Mé lanie Gai, membro Commissione sanità
nazionale VPOD
Da subito è parso chiaro, dopo aver sentito gli interventi dei rappresentanti delle
varie regioni, che il tema più sentito è la
precarizzazione delle condizioni di lavoro
dovute ai numerosi tentativi di privatizzazione in tutto in tutto il settore. Che fare?
La Commissione si è prefissa di lavorare
in un ambito in particolare: quello delle
misure da introdurre affinché vengano
mantenuti, o, dove non presenti, introdotti Contratti collettivi di lavoro validi
per ogni ramo del settore (aiuto domiciliare, case per anziani, ospedali, ecc.). Le
misure decise per ottenere questo
importante traguardo sono:
migliore informazione degli affiliati al
sindacato e ai lavoratori della sanità in
generale tramite opuscoli che chiariscano le domande che più frequentemente vengono poste ai sindacalisti in
merito ai diritti del lavoratore
organizzazione di una conferenza del
settore sanità, aperta a tutti i sindacalizzati, che permetta di meglio tematizzare le richieste nei confronti dei
datori di lavoro
organizzare una manifestazione
nazionale di tutti i dipendenti del settore sanitario (verosimilmente nel
2014)
una maggior presenza sui social media
(Facebook, Twitter, ecc.) e sulla stampa
tramite Comunicati ufficiali
il mantenimento di buoni e costanti
rapporti con l’alleanza nata per contrastare l’introduzione dei DRG (che
comprende associazioni, sindacati di
molte altre professioni del settore,
quali fisioterapisti, medici, ecc.)
migliorare la comunicazione con altri
enti o partiti che si occupano di trovare
soluzioni al problema dell’invecchiamento della popolazione e del peggioramento delle condizioni di lavoro nel
settore sanitario (Es: DENK-NETZ)
sensibilizzare il personale sanitario ai
propri diritti e incentivare la presenza
a corsi di diritto del settore sanitario
Infine, Beat Ringger, responsabile del
settore sanità al segretariato centrale
VPOD di Zurigo, ha riassunto il lavoro
svolto dalla direzione della Commissione sanità (che conta 5 membri) sull’evolversi di alcune situazioni particolari: lo
sciopero all’ospedale “La Prov-vidence”di Neuchâtel (terminato), l’evolversi
del rapporto della VPOD con le diverse
sezioni regionali dell’ASI e di UNIA (non
particolarmente buono in alcune regioni), del lavoro in corso di svolgimento da
parte del gruppo “psichiatria”, di un lavoro sul tema “cure di lunga durata” in corso di preparazione, dei tentativi di privatizzazione in corso nel Canton Zurigo
(Ospedali, Spitex, Psichiatria).
Disattesa la petizione delle scuole sanitarie
Lo scorso 3 luglio 2013 il Consiglio di
Stato ha risposto negativamente alla
petizione del Sindacato VPOD contro il
taglio delle retribuzioni per gli allievi
infermieri della scuola specializzata
superiore in cure infermieristiche (SSCI):
un taglio che porta la retribuzione complessiva da 28'800 fr a 25'200 fr sull’arco
di tre anni. Questa riduzione viene giusti-
ficata dal Governo con la necessità di
rivalutare le condizioni retributive per gli
stagiaires del Dipartimento sanità della
SUPSI (DSan SUPSI). Insomma è la classica “guerra tra poveri”... Pure respinta è
stata la richiesta di congelare l’aumento
da 600 fr a 900 fr al semestre della tassa
d’iscrizione alla SSCI, che viene giustificata con la necessità di far fronte a mag-
giori spese e di parificare le tasse della
SSCI con quelle del Dsan SUPSI. L’unico
elemento positivo nella risposta governativa è dato dal fatto che il Governo
sembrerebbe impegnarsi con gli attori
sanitari locali ad aumentare del 10-15% i
posti di stage presso le strutture sanitarie
e quindi le ammissioni 2013/14 alle
scuole che formano infermieri.
Cassa malati pubblica:
Entrata libera
una soluzione ai costi della salute e all’aumenmto dei premi delle casse malati?
Dibattito pubblico
22 associazioni (infermieri, medici, pazienti, partiti, sindacati), nel mese di maggio
2012 hanno depositato un’iniziativa popolare denominata “Per una cassa malati
pubblica”. La stessa prevede la sostituzione delle 60 casse malati attuali, con una
sola cassa malati pubblica, allo scopo di ridurre i costi della salute, di contenere e, se
possibile, ridurre i premi della cassa malati. In vista della votazione popolare, che si
terrà probabilmente il prossimo anno, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico, favorevole all’iniziativa, ha deciso di organizzare un dibattito. Esso avrà luogo:
Interverranno:
lunedì 30 settembre 2013, ore 20.30, Casa del popolo, Bellinzona
Moderazione: Edy Bernasconi,
giornalista de LaRegioneTicino
Organizzazione: Associazione per la difesa del servizio pubblico
7
Marina Carobbio,
medico, Consigliere nazionale
Ignazio Cassis,
medico, Consigliere nazionale
i diritti del lavoro
Votazioni federali e canton
Perché
votare
NO
alla privatizzazione parziale della
sorveglianza
carceraria
NO alla privatizzazione, perché vogliamo
riservare agli agenti pubblici la prerogativa del ricorso a mezzi
coercitivi e, in generale, la gestione della privazione della libertà delle persone. NO perché affidare a privati questi compiti è
pericoloso per il cittadino e crea un pericoloso precedente di
privatizzazione, che potrebbe essere un domani esteso ad
altri ambiti della sorveglianza carceraria o della polizia.
NO alla privatizzazione, perché non
vogliamo demandare l’ esecuzione di compiti di sorveglianza carceraria ad agenzie private, che possono assumere cittadini stranieri ed applicare condizioni di lavoro precarie ed
insufficienti. NO perché lo Stato non deve favorire il dumping salariale. NO perché vogliamo mantenere riservati alle
cittadine e ai cittadini Svizzeri i posti per agente di custodia
e perché vogliamo continuare ad applicare al settore carcerario la scala stipendi valida per il personale cantonale.
9'000 cittadini hanno sottoscritto il referendum lanciato
contro la modifica della legge
cantonale sull'esecuzione delle
pene e delle misure per gli adulti (nuovo articolo 8b), che è
stata votata da una maggioranza del Parlamento ticinese lo
scorso 15 aprile 2013. Il popolo
ticinese si esprimerà in settembre (votazione del 20-21-22 settembre). Vi invitiamo a votare
NO alla modifica per impedire
la privatizzazione parziale della
sorveglianza carceraria.
i diritti del lavoro
NO alla privatizzazione, perché vogliamo
mantenere la professionalità attuale garantita dagli agenti di custodia del Canton Ticino, che beneficiano di una buona formazione
tramite la frequenza di scuole a livello cantonale e nazionale. NO
perché senza una buona formazione è impossibile sorvegliare
casistiche di persone a rischio come i "recalcitranti" e le persone in
attesa di espulsione. NO perché non vogliamo che intervengano
in questo ambito agenzie private di sicurezza, che non dispongono di personale sufficientemente formato per affrontare i problemi.
NO alla privatizzazione per evitare il rischio di
collusioni e fughe di notizie dalle strutture carcerarie, che sarebbe accresciuto dalla presenza di personale esterno, sopratutto se
precario e malpagato, assunto dalle agenzie di sicurezza private.
NO alla privatizzazione, perché il Cantone
non deve e non può speculare nell’ ambito della sicurezza: lo
Stato deve invece formare ed assumere agenti di custodia cantonali in numero sufficiente presso le carceri e altre strutture
detentive per affrontare i compiti esistenti e quelli nuovi!
Comitato referendario «NO alla privatizzazione parziale della
sorveglianza carceraria»
8
nali del 22 settembre 2013
NO alla giornata lavorativa di 24 ore
Che cosa c’è in gioco?
NO
da contatto.sev
alla giornata
Il 22 settembre si voterà sulla proposta di
lavorativa
liberalizzare gli orari di apertura dei negozi
di 24 ore
nelle stazioni di servizio (Iniziativa Lüscher). Si
tratta di intervenire sulla legge sul lavoro autorizzando l’impiego di personale di notte e di domenica. È un ennesimo tentativo di svuotamento della legislazione sul lavoro. Una sua accettazione spianerebbe la strada a
ulteriori deregolamentazioni nel settore della vendita, che avrebbe conseguenze
anche su altri settori. Alla domanda che figura sulla carta di voto “volete accettare la
modifica del 14 dicembre 2012 della legge federale sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio (Legge sul lavoro, LL)? occorre votare NO.
In tutta la Svizzera si è costituita l’Alleanza per la domenica che raggruppa sindacati, associazioni, forze politiche, chiese, medici del lavoro, organizzazioni femminili. L’Alleanza – che è un movimento attivo su scala europea – scende in campo in
difesa della domenica come giorno di riposo da dedicare al tempo libero, alla famiglia, alla vita spirituale o alla santificazione della festa.
Da sapere...
Per la stragrande maggioranza delle persone la domenica è un giorno di congedo e
la quasi totalità degli abitanti del nostro Paese vive di giorno e dorme di notte. La
liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi, che risponde soprattutto a criteri
ideologici, vuole sconvolgere tutto ciò. Ecco un paio di cose da sapere:
I fautori della liberalizzazione prediligono la tattica del salame, ossia indebolire
la legge federale sul lavoro a poco a poco. Una strategia pericolosa.
I Paesi europei che hanno liberalizzato gli orari di apertura dei negozi hanno fatto sostanzialmente esperienze
negative.
Gli orari flessibili non creano posti
di lavoro: un franco speso la domenica, non può essere speso in settimana (e vice versa).
Le salariate e i salariati impiegati di
notte e di domenica non sono tutti
volontari e non sono tutti giovani e
senza responsabilità famigliari. Chi
non vuole lavorare di notte o la domenica non viene assunto e il personale
impiegato durante la settimana viene
minacciato di licenziamento se rifiuta di lavorare la domenica.
I bisogni di consumatori e consumatrici non sono cambiati: non vogliono
negozi aperti 24 ore su 24. Lo hanno
ribadito in diverse occasioni.
Dopo le dieci di sera il 70% della cifra
d’affari dei negozi delle stazioni di
benzina è rappresentata dall’alcol.
Vota NO: perché come vestirmi, decido io!
Domenica 22 settembre saremo chiamati ad esprimerci anche sull’iniziativa
popolare costituzionale “Divieto di dissimulazione del viso nei luoghi pubblici” e
il relativo controprogetto elaborato dal Gran Consiglio che ne riprende gran parte
dei contenuti, ma ritiene eccessivo, inutile e sproporzionato modificare la
Costituzione e propone di introdurre sì il divieto, ma nella legge sull’ordine pubblico.
Durante la seduta del Parlamento in cui si è discussa tale iniziativa, il Coordinamento delle donne della sinistra aveva distribuito ai gran consiglieri un volantino
di sensibilizzazione, di cui riportiamo il testo:
“Siamo contrarie a tale divieto ritenendo che vietare o imporre il velo siano due facce
di una stesa medaglia in quanto prescrivono come le donne (e gli uomini) devono
vestirsi.
Sosteniamo le lotte contro l’obbligo di portare qualsiasi tipo di velo e i movimenti di
emancipazione delle donne in tutto il mondo. Il divieto di dissimulare il viso abusa
invece dell’argomento della parità uomo-donna e delle tradizioni locali per una
campagna contro il diverso che non possiamo condividere. Coprirsi, in un modo o in
un altro, il capo e/o il viso, fa parte anche delle nostre tradizioni ed è legato anche alla
moda (si pensi ai foulard con occhialoni da sole anni ’60 o alle attuali mascherine per
il freddo)”.
9
i diritti del lavoro
Enti sussidiati penalizzati dal preventivo 2013
I Sindacati VPOD, OCST e
CCS hanno scritto una lettera al Consiglio di Stato lo
scorso 19 agosto, per protestare contro l’ingiusta
penalizzazione subita dagli enti sussidiati nel preventivo 2013. E
per il 2014 il Governo ha già annunciato ai sindacati che il taglio si ripeterà.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
Nel rapporto di maggioranza sul preventivo 2013 (6697 R5) si legge un invito
della Commissione della gestione
riguardante gli enti parastatali (lettera
b), che è stato completamente disatteso,
con grande delusione da parte dei sindacati e del personale:
a) il personale:
è rimodulata la deduzione del 2% sui
salari secondo la seguente modalità:
- fino a fr. 65'000.- di salario: esente,
- da fr. 65'000.- di salario: 2%, misura
che consente un risparmio ridotto a
5.53 milioni di franchi.
è introdotto un periodo di attesa di tre
mesi per ogni sostituzione di personale amministrativo che lascia, non
importa per quale ragione, lo Stato,
con un risparmio supplementare di
circa 2.5 milioni di franchi, che permette una parziale compensazione
del provvedimento di cui sopra e il
mantenimento delle misure a favore
del personale al primo impiego contenute nel messaggio n. 6697 (soppressione di due classi di penalizzazione
per neoassunti senza esperienza e
soppressione del 3% di penalizzazione
per i neoassunti con esperienza).
b) gli enti parastatali:
è confermata la riduzione del contributo dell'1.8%, per un risparmio di 8.88
milioni di franchi, con tuttavia l'invito al
Consiglio di Stato a valutare caso per
caso tenendo conto delle differenti realtà, in modo particolare delle piccole
strutture già in difficoltà o in compensazione, nell'applicazione della misura.
Quest'ultima è lasciata alla libera scelta
degli enti parastatali; la Commissione
invita però, qualora gli enti decidessero
di intervenire sul proprio personale, a
non applicare misure che siano peggiorative a quanto sopra proposto per i
dipendenti cantonali.
In realtà il Consiglio di Stato non ha
valutato caso per caso le situazioni degli
enti parastatali (ha fatto un’eccezione
globale solamente per gli asili nido) ed
ha applicato una riduzione del contributo dell' 1,8%, che è superiore a quanto ottenibile dal singolo ente procedendo all'applicazione della norma di riduzione dei salari di cui alla lettera a).
I sindacati hanno pure espresso preoccupazione per il ritardo nell’affrontare
la questione relativa all’applicazione
delle sentenza Orange del Tribunale
federale per il pagamento delle indennità festive e notturne nei periodi di
malattia, infortunio e congedi pagati
del dipendente (presso gli enti sociosanitari sussidiati e presso lo Stato), che
verrà affrontata solamente il 12 settembre con il Dipartimento sanità e
socialità.
Illegali le imposte speciali sui frontalieri
Il Consiglio Stato lo scorso 27 febbraio
ha risposto all’interrogazione parlamentare 251.12 dell’UDC ticinese, che
chiedeva di prelevare un contributo a
carico dei frontalieri per risanare le casse cantonali. La risposta chiarisce che,
in virtù degli Accordi sulla libera circolazione delle persone con l’Unione europea la Svizzera non può avvantaggiare o
svantaggiare nell’imposizione fiscale i
cittadini in base alla nazionalità. Una
i diritti del lavoro
sentenza del 2009 della Corte europea
dei diritti dell’uomo ha già condannato
la Svizzera per la tassazione discriminatoria effettuata ad un frontaliere da parte del Canton Ginevra. Quindi il
Governo ticinese boccia tasse, imposte o
altri tipi di prelievo mirati che l’UDC
suggerisce di prelevare sui soli frontalieri, per risanare le casse cantonali. Infine
il Governo boccia l’idea di una tassa speciale sui frontalieri per l’utilizzo delle
10
strade, che è in contrasto non solamente
con l’Accordo con l’Unione europea sul
trasporto di merci e di passeggeri su
strada e per ferrovia, ma anche con l’art.
83 cpv. 3 della Costituzione, in base al
quale l’utilizzo delle strade è esente da
tasse, salvo eccezioni consentite
dall’Assemblea federale (es. per opere
che implicano grandi investimenti: caso
unico del tunnel del Gran S. Bernardo).
Ricordo di Giovanni Cansani
Ricordo di Rezia Boggia
«Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi.
Voglio pensare che ancora mi ascolti e
che come allora sorridi...»
Il Sindacato dei servizi pubblici
VPOD Ticino esprime le proprie sentite condoglianze alla famiglia per la
morte del collega Giovanni Cansani.
Membro del Sindacato dei servizi
pubblici dal 1975, egli ha contribuito
con passione e grande umanità allo
sviluppo della scuola ticinese, sia in
prima persona occupandosi degli
allievi di scuola elementare e degli allievi del corso pratico nella scuola media, sia come capodicastero Scuola
della Città di Lugano dal 2000 al 2008. In veste di capodicastero ha sviluppato in modo importante l'organizzazione e i servizi della scuola dell'infanzia e della scuola
elementare cittadine.
Francesco Guccini
I membri e le/i colleghe/i del Sindacato VPOD Ticino ricordano con le
parole di Guccini Rezia Boggia (sindacalista, 22.10.1963 –
21.08.2012), insostituibile compagna, amica e collega.
In questo anno è mancato a tutti noi del Sindacato VPOD
e non solo, il suo forte impegno civico, politico e sindacale; la disponibilità e l’altruismo per sostenere le persone
in difficoltà. Rimane però indelebile il ricordo della sua
persona: caparbia e tosta, ma anche simpatica, energica
ed entusiasta.
Ad Auschwitz “In treno per la Memoria”
All’inizio di febbraio di quest’anno un
messaggio via e-mail della segreteria sindacale VPOD informava i membri del
comitato cantonale pensionati VPOD,del
quale faccio parte, della possibilità di
partecipare, dal 21 al 25 marzo, al viaggio per Auschwitz previsto nell’ambito
del progetto “In treno per la Memoria”
organizzato dai sindacati CIGL e CISL
della Lombardia, in quanto rimanevano alcuni posti liberi.
quotidianamente confrontati e che spesso involontariamente assecondiamo. È
importante riconoscere nella normale
quotidianità atteggiamenti di difesa che
conducono a forme di razzismo latente
(“io non sono razzista, ma …”) che il
populismo dilagante in questo momento
della nostra storia può facilmente coltivare e risvegliare. Atteggiamenti che inesorabilmente conducono all’esigenza di
classificare, separare e spesso ghettizzare
uomini, emozioni ed esperienze entro
metaforici invalicabili “recinti spinati ed
elettrificati” che tanto disagio e sofferenza creano anche nel nostro tempo.
Dimenticare Auschwitz – “residenza della
morte” – è difficile; dimenticare le ragioni, le convinzioni e la “triste normalità”
che l’hanno generato è purtroppo facile.
(Tratto dall’articolo “La Memoria di Auschwitz”
apparso su Verifiche n.3 - giugno 2013)
di Giuliano Frigeri, Comitato pensionati VPOD
Decisi ch’era una buona occasione da
non perdere.
Dopo la visita di Auschwitz, nel corso di
una mattinata, gli studenti che hanno
partecipato al viaggio hanno avuto la
possibilità di presentare le loro riflessioni e considerazioni.
Alcuni aspetti delle loro presentazioni, che
sintetizzo qui di seguito, mi hanno colpito
e lasciano ben sperare per il futuro.
La macchina del regime nazista, che oggi
definiamo infernale, funzionò grazie alla
“normalità” della quotidianità e del
quieto vivere di chi ubbidiva, vedeva,
intuiva, sapeva ma taceva. Chi in questi
paesi manifestò il proprio dissenso e si
comportò umanamente fu perseguitato
e condannato.
Dire “mai più” dopo il viaggio ad
Auschwitz, magari con le lacrime agli
occhi e con estrema convinzione, è un
momento retorico emozionante ma
“vuoto” se manca la consapevolezza
degli atteggiamenti discriminatori di
rifiuto della diversità con i quali siamo
11
i diritti del lavoro
GITA GRUPPO
PENSIONATI VPOD
Venerdì 4 ottobre 2013
PARCO DELLE GOLE DELLA BREGGIA
Programma
8.45
9.00
12.15
14.00
Giurassico e il Cretaceo è unica per completezza nel suo genere
in tutto l'arco alpino e costituisce un documento di notevole interesse scientifico a livello mondiale.
Ritrovo al posteggio Togna, Morbio inferiore
Visita guidata “Percorso del cemento”
Pranzo presso il Grotto il Mulino
A spasso per il parco con un geologo
Il Percorso del Cemento invece sfrutta gli elementi conservati
dell’ex cementificio e illustra al visitatore le modalità con le quali
la materia prima, ovvero la roccia, veniva trasformata in cemento. Inoltre mette in risalto le due realtà contrastanti - rurale e
industriale - che hanno segnato la storia del territorio. Il Percorso
si sviluppa per circa 2 km, partendo dalle cave a cielo aperto,
attraverso le gallerie di estrazione della roccia, passando per il
frantoio, la passerella sulla Breggia, per finire alla torre dei forni.
Avvertenze
Per la visita del “Percorso del cemento” occorre un abbigliamento
adeguato (vestiti caldi e scarpe robuste), durante circa 1 ora si percorreranno cunicoli non illuminati, dalle temperature fresche (1013 °C) e umidi (oltre 80%). Casco, lampada frontale e giubbotti
riflettenti saranno forniti dal Parco. La visita è sconsigliata a chi ha
disturbi/patologie cardiocircolatorie, diabete, claustrofobia, crisi
epilettiche, gravi difficoltà motorie. Il Parco si riserva di escludere Costo
dalla visita persone inadeguatamente abbigliate o con problemi di Fr 30 per persona, comprendenti la visita guidata all’ex complesso Saceba e il pranzo (bibite incluse).
salute.
Il parco
Il Parco delle Gole della Breggia espone una tra le più rappresentative serie stratigrafiche delle Alpi Meridionali. Esse costituiscono
un documento eccezionale che copre quasi ininterrottamente gli
avvenimenti geologici succedutisi nell'arco di circa 100 milioni di
anni, fra il Giurassico e il Terziario. Inoltre, la sezione fra il
Iscrizione
Il percorso del cemento prevede un numero massimo di partecipanti. Vi invitiamo quindi ad iscrivervi al più presto, in ogni caso
entro venerdì 20 settembre 2013 tramite il tagliando sottostante.
Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla sede di
Bellinzona: 091 826 12 78 o [email protected]
TAGLIANDO d’iscrizione gita VPOD - Parco gole della Breggia - 4 ottobre 2013
La gita è organizzata dal gruppo pensionati VPOD ed è aperta a tutti i membri VPOD: i membri possono iscrivere un accompagnatore
non socio VPOD. L’iscrizione è definitiva: il costo della gita (visita dell’ex cementificio Saceba, pranzo, passeggiata guidata nel parco) è
di 30 franchi per persona da consegnare alla partenza. Le iscrizioni sono raccolte in ordine di arrivo.
In caso di mancata partecipazione con la presente mi impegno a versare 15 fr/persona da me iscritta al Sindacato VPOD per le spese vive
occasionate.
Nome
Cognome
Indirizzo
Numero natel
Nome, Cognome, Indirizzo, N. natel dell’ ev. accompagnatore
Pf indicare se si raggiunge il Parco con un veicolo privato
Se sì , posso dare un passaggio a
sì
no
persone, parto da
Luogo, data
Firma
DA RISPEDIRE SUBITO A: Sindacato VPOD, CP 1216, 6501 BELLINZONA
i diritti del lavoro
12
Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI)
Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso – Tel. 091/682 29 31
Fax 091/682 29 32 – E-mail: [email protected] – www.asiticino.ch
Data
09.10.13
Corso
Corso base di elettrocardiografia
Termine iscrizione
09.09.2013
Animatore
Sergio Calzari
Partecipanti
infermieri/e
operatori/trici sociosanitari/e
Luogo
Lugano
14.10.13
Le direttive anticipate
11.09.2013
IOSI
infermieri/e
assistenti geriatrici/che
operatori/trici sociosanitari/e
Lugano
18.10.2013
Il perenne dilemma tra il rispetto
dell’esistenza umana e il ricorso
all’eutanasia, al suicidio assistito...
quando il ciclo della vita
volge al tramonto
16.09.2013
Alfredo Bodeo
aperto a tutti gli operatori
del ramo socio-sanitario
Mendrisio
21.10.2013
La fragilità nell’anziano:
interventi di prevenzione
delle cadute negli anziani
18.09.2013
Morena Generelli
aperto a tutti gli operatori
del ramo sanitario
Bellinzona
22-23-24.10.2013 Riflessologia zonale del viso
18.09.2013
Antonio Maglio
operatori del ramo sanitario
con formazione di base
in riflessologia
Bellinzona
24-25.10.2013
23.09.2013
Vincenzo Santoro
Paura e fobie:
retaggio antico o disagio moderno?
Grafologia - approfondimenti
04.11.2013
05.11.2013
Come affrontare il ruolo
pedagogico dell’infermiera/e?
aperto a tutti gli operatori
Mendrisio
del ramo socio-sanitario
Maria Anna Zaramella aperto a tutti coloro che
Mendrisio
hanno partecipato al corso
«Introduzione alla grafologia»
Fulvio Poletti
infermieri/e che hanno
Bellinzona
partecipato al corso
“Da infermiera/e a formatrice/tore:
passaggio ad un ruolo pedagogico”
02.10.2013
02.10.2013
Sottoscrivete a prezzo speciale il nuovo libro di Graziano Pestoni!
Un libro per capire le privatizzazioni e per meglio poterle combattere
Nell'attuale clima economico il tema delle privatizzazioni continua ad essere sulla cresta dell'onda. Quando non è indicato quale rimedio infallibile e sovrano ad ogni tipo di crisi, viene considerato l'inevitabile passo per adeguarsi all'apertura dei mercati.
Valendosi anche dell'esperienza acquisita quale segretario del nostro sindacato, Graziano Pestoni ha seguito
l'evolversi della situazione a diversi livelli, mondiale, svizzero, ticinese e ci presenta molti esempi di come il pensiero neoliberista abbia danneggiato la stragrande maggioranza della popolazione e ne abbia indebolito l'unica istituzione in grado di ridistribuire ricchezza, lo Stato.
Dal punto di vista del membro del sindacato o del suo militante, il libro è uno strumento prezioso per aver sottomano
gli argomenti per controbattere frasi che sentiamo ogni giorno: “lo Stato è inefficiente”, “privato è meglio”, “non si può
fare altrimenti”. È la ragione per cui ve lo proponiamo a prezzo di favore e ve lo mandiamo a casa gratis. Basta compilare il tagliando.
#
Nome e cognome
Via
Località
N° di copie
a fr 20.- , porto compreso
Firma
Inviare il tagliando a Segretariato VPOD, casella postale 1216, 6501 Bellinzona;
oppure [email protected]
13
Capitolo uno
Nascita e sviluppo dello Stato moderno
Capitolo due
Una svolta storica. L’origine delle privatizzazioni
Capitolo tre
Gli attori, la crisi del ’75 e il crollo del muro di
Berlino (’89)
Capitolo quattro
Una potente propaganda ideologica
Capitolo cinque
Le diverse forme di privatizzazione
Capitolo sei
Le privatizzazioni all’estero. Qualche esempio
Capitolo sette
Le privatizzazioni in Svizzera
Capitolo otto
La situazione in Ticino
Prospettive
i diritti del lavoro
Offerte di lavoro
Confederazione
(http://www.stelle.admin.ch/it)
Cantone Ticino
Amministrazione dello Stato:
91/13 Direttore/trice del Servizio dei
ricorsi del Consiglio di Stato, Bellinzona
(scadenza 10 settembre) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
94/13 Collaboratore/trice scientifico/a
(con titolo accademico) presso l’Ufficio
delle industrie, della sicurezza e della
protezione del suolo, Bellinzona (scadenza 20 settembre) si richiamano le
condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Scuole:
Comune di Bellinzona: un/a docente di
educazione fisica SE (scadenza 8 settembre, ore 16.00);
Ente Ospedaliero Cantonale:
Ospedale Regionale di Lugano: tecnico/a ambulatorio di neurofisiologia clinica 80% (scadenza 10 settembre);
Servizio tecnologia medica: un/a
responsabile progetti a tempo pieno
(scadenza 13 settembre);
Ospedale Regionale di Bellinzona e
Valli: primario di medicina interna (scadenza 13 settembre);
Case Anziani, Cliniche, Enti,
Fondazioni, Servizi:
Casa per persone anziane Santa-Lucia:
cuoco/a diplomato (scadenza 13 settembre, ore 17.00);
Istituto per anziani Casa San Giorgio,
Brissago: direttore/trice sanitario (scadenza 27 settembre, ore 17.00);
Municipio di Bellinzona: casa anziani
comunale concorso generale 2013 infermiere/i, operatrici/operatori socio
Casa polivalente di Rodi
La casa delle colonie dei sindacati a
Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e
scolaresche: due aule 50 posti, sala
polivalente 80 posti, 10 camere al 1°
piano 58 letti, 10 camere al 2° piano 43
letti, servizi e docce, spazio ricreativo
esterno di 3’000 m2, casina esterna,
pulmino di 21 posti.
sanitari, assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausiliarie/i settore alberghiero (scadenza 31 dicembre 2013);
Diversi:
Municipio di Biasca: operatore/trice di
prevenzione dentaria presso l’Istituto
scolastico comunale (scadenza 16 settembre, ore 16.00);
Nuova Carì Società di gestione Sagl: personale per impianti di risalita, per le casse e per il servizio ristorazione dei
Ristoranti (scadenza 16 settembre);
Municipio di Caslano: un/a responsabile dell’Ufficio tecnico 100% (scadenza 23
settembre).
Cattivi pensieri
Morbus ticinensis
La popolazione ticinese soffre di
gravi e ripetute perdite di memoria?
Probabilmente sì. Altrimenti la
vedremmo un giorno sì e un giorno
no nelle piazze a manifestare contro
quei politici che promettono mari e
monti prima delle elezioni e che
una volta eletti decidono l’esatto
contrario, accampando solo scuse.
Borsa VPOD
Per prospetto, informazioni e riservazioni:
Colonie dei sindacati, c.p. 1211 - 6500 Bellinzona
091 826 35 77, www.coloniedeisindacati.ch
Protezione giuridica privata MULTI - VPOD
COOP Assicurazioni - VPOD
A cosa serve la MULTI-VPOD?
In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione,
in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario
La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può disdire ogni
anno.
Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911
69 30, [email protected]
i diritti del lavoro
14
Se vuoi acquistare
la comoda borsa a tracolla VPOD
al costo di Fr. 30.- puoi rivolgerti al
segretariato sindacale di Lugano.
Aperto tutti i giorni:
8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30
E-mail: [email protected]
Servizi CGIL per i frontalieri
iscritti al sindacato VPOD
Como
Camera del lavoro, per info generali
su sedi e orari: 031239 311
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
sa 9.00-11.30
Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b
lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 031 260 375
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00
sa 9.00-11.30
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
«i grappoli»
6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41
[email protected]
[email protected] www.grappoli.ch
APPUNTAMENTI SETTEMBRE 2013
Domenica 8 settembre, ore 16h00
“Pomeriggio letterario
con gli scrittori e poeti dell’ASSI”
Poesie e recita
Da venerdì 13 settembre
a mercoledì 13 novembre
Esposizione di dipinti
Nicole Travaglini
Venerdì 20 settembre, ore 20h00
“Piano bar con Elisa”
Venerdì 20 settembre
a domenica 27 ottobre
(tutti i giorni)
novembre e dicembre
(solo su richiesta e prenotazione)
“Caccia e funghi”
Rassegna gastronomica sulla selvaggina
Sella alla Baden-Baden
e tante altre specialità
Appuntamenti sindacali
Assemblea del personale
degli Asili nido
5 settembre 2013, ore 19.30
Ristorante Elvezia, Rivera
Comitato polizia
5 settembre 2013, ore 14.00
Luogo da definire
Comitato docenti
10 settembre 2013, ore 20.00
Ristorante Elvezia, Rivera
Manifestazione nazionale
21 settembre 2013, ore 14.00
Berna
Comitato di regione
25 settembre 2013, ore 20.15
Ristorante Casa del Popolo
Gita pensionati VPOD
4 ottobre 2013
Parco della Breggia
Venerdì 27 settembre, ore 20h00
“Piano bar con Elisa”
L’amico si vede nel bisogno
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30
gio-ve 9.00-12.00
È il momento di essere uniti!
È l’ora di sindacalizzarsi alla VPOD!
Besozzo via 25 aprile c/o Camera
del lavoro tel. 0332 771 035
lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00
Impressum
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Raoul Ghisletta (responsabile),
Fausto Calabretta,
Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani,
Paola Orsega-Testa, Linda Cortesi,
Stefano Testa, Laura Calebasso.
Cassa malati collettiva VPOD
La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30)
gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia:
vi assicuriamo
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: Studio Warp, S. Antonino
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
“I diritti del lavoro”
uscirà giovedì 3 ottobre 2013
!
sicurezza a basso prezzo
Per tutti gli attuali assicurati
è possibile fare un cambio, ad esempio passare
da Helsana ad Helsana collettiva VPOD;
da Avanex a Avanex collettiva VPOD;
da Progrès a Progrès collettiva VPOD.
!
È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio.
Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari, LCA.
15
i diritti del lavoro
Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich
GAB 8036 Zürich
50 franchi per chi procura un nuovo socio!
Sindacato VPOD Ticino
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro)
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30
P.F. scrivere in stampatello
Cognome e Nome
Sesso M
Data di nascita
F
Sede VPOD Locarno
Aperto il lunedì : 14.00-17.00
e il giovedì : 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno
Data d’adesione
Via e numero
No. Postale e domicilio Sede VPOD Balerna
Aperto il martedì (se festivo mercoledì ):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
Nazionalità
Tel. /Cel. e-mail
Datore di lavoro
Professione
% lavoro Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
Stipendio lordo annuo
Sindacato precedente Giornale in lingua: I
T
F
La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data
Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei
servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
50 franchi per chi procura un nuovo socio!
Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi
per il propagandista.
E a chi si iscrive al Sindacato VPOD
un orologio rosso con spilla o una penna USB
Come funziona?
Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in
regalo un magnifico orologio rosso con spilla oppure
un'utilissima penna USB (a scelta).
Permanenza INCA
Istituto Nazionale Confederale di Assistenza
italiani all’ estero c/o sede UNIA Manno,
Via Vedeggio 1, Uovo di Manno II° piano,
martedì e giovedì ore 14.00-18.00
(su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11
c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8,
mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 735 35 80
c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14,
lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 862 12 44
Cassa disoccupazione
Syndicom - VPOD
Bellinzonese e valli
Sede centrale a Bellinzona
Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
LU 09.00 - 11.30
MA-GIO 09.00 - 11.30 / 14.00 - 17.00
ME 14.00 - 17.00
Luganese e valli
Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Come ritirare il premio?
Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete
ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona.
i diritti del lavoro
Ufficio VPOD Bellinzona
Aperto da lunedì a giovedì : 8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì : 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Locarnese e valli
Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)
16
Biasca e valli
Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca
Scarica

I Diritti del Lavoro 7-8/2013