i diritti del lavoro L’amico si vede nel bisogno È il momento di essere uniti! È l’ora di sindacalizzarsi alla VPOD! Organo del Sindacato dei servizi pubblici Numero 7-8, giovedì 5 settembre 2013 Vieni alla manifestazione nazionale! Sabato 21 settembre 2013 Berna alle ore 14.00 Proteggiamo i salari e le rendite! No ai tagli dei Comuni e dei Cantoni Vieni con noi a Berna con il treno speciale gratuito dal Ticino. Partenze da: Chiasso 08.57 - Mendrisio 09.05 Lugano 09.22 - Bellinzona 09.49 Biasca 10.03 - Faido 10.25. Arrivo previsto alle 13.43, inizio del corteo VPOD alle 14 davanti al municipio di Berna Contro l’inaccettabile politica dei tagli di Sindacato VPOD Ticino Il Sindacato dei servizi pubblici VPOD Ticino si esprime contro l’inaccettabile politica dei tagli, che si sta delineando in modo massiccio in Ticino: presso il Cantone presso una Città importante come Lugano. È questo il frutto di una politica fiscale poco avveduta, che ha impedito di creare riserve consistenti nei periodi delle vacche grasse. Va sottolineato poi come l’aumento della spesa pubblica degli ultimi anni scaturisca spesso da travasi di oneri decisi al livello federale (vedi finanziamento delle cliniche private, che in Ticino incide sui conti cantonali annuali per 85 milioni Fr.) e dal successivo travaso di oneri dal livello cantonale al livello comunale. Inoltre questo aumento è creato anche Continua a pagina 2 Contro l’inaccettabile politica dei tagli Editoriale Continua dalla prima Manifestazione a Berna il 21 settembre! L’Unione sindacale svizzera ha indetto una manifestazione nazionale a Berna il prossimo 21 settembre. Anche dal Ticino dobbiamo essere numerosi. Ci saranno treni dal Ticino e da altre regioni per raggiungere Berna tutti insieme. No alla politica dei tagli Il 21 settembre andiamo a Berna per manifestare contro i tagli da parte dei Cantoni, dei Comuni e della Confederazione. Cantoni, Comuni e Confederazione vogliono risparmiare sul personale, riducendo i salari e i posti di lavoro nel settore pubblico e negli enti sussidiati. Il Sindacato VPOD si batte affinché il servizio pubblico non sia indebolito e le condizioni di lavoro siano salvaguardate. La popolazione ha diritto di ricevere prestazioni pubbliche di qualità nella scuola, nella sanità, nella giustizia e in tutti gli ambiti fondamentali. I dipendenti pubblici hanno diritto al loro stipendio normale. Il Sindacato dei servizi pubblici VPOD Ticino si è già espresso in estate contro l'inaccettabile politica dei tagli che si sta delineando in Ticino presso il Cantone e presso una Città importante come Lugano. È questo il frutto di una politica fiscale poco avveduta, che ha impedito di creare riserve consistenti nei periodi delle vacche grasse, alla quale dobbiamo dire no. Fermiamo il furto delle pensioni Il Consiglio federale vuole ridurre del 12% le rendite pensionistiche (tramite la riduzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6% applicato dalle casse pensioni al momento del calcolo della rendita del pensionato), vuole rimettere in causa la compensazione del rincaro delle rendite AVS e vuole aumentare a 65 anni l’età del pensionamento AVS delle donne. Inoltre vuole introdurre un freno all’indebitamento dell’AVS, che minaccia ulteriormente le rendite. È pertanto necessaria una forte mobilitazione dei lavoratori e dei pensionati a Berna per manifestare contro i peggioramenti prospettati dal Governo federale e per sostenere l’idea di una politica finanziaria alternativa nell’ambito della socialità e della spesa pubblica, che tenga in conto i bisogni della maggioranza della popolazione. i diritti del lavoro dal fatto che la nostra società diventa sempre più fragile e bisognosa di sostegno (si pensi all’economia, alla disoccupazione, alla necessità di formazione, all’invecchiamento della popolazione e al potenziamento della sicurezza), chiamando l’ente pubblico ad agire su un numero sempre maggiore di fronti. Occorre poi intraprendere con decisione la strada delle riforme strutturali in tutti gli ambiti, dagli enti locali (riduzione dei Comuni e dei consorzi) alla polizia, dalla scuola al settore sociosanitario, i cui risultati positivi si potranno vedere a medio termine. Azioni sindacali Risanare le finanze degli enti cantonali e comunali tagliando sui servizi pubblici alla popolazione (vedi riduzione di un anno di liceo cantonale, taglio dei sussidi cantonali per la cassa malati, congelamento del potenziamento delle mense a Lugano), sulle condizioni di lavoro (soppressione dell’indennità economia domestica e blocco degli scatti, come proposto dal Governo) e sugli effettivi del personale (come si prospetta a livello comunale con il mancato rinnovo di contratti precari, che vanno ad accrescere la disoccupazione) è a parere del Sindacato VPOD una politica miope e controproducente. La via corretta a breve termine è quella invece di adeguare le entrate di Cantone e Comuni, facendo maggiormente contribuire soprattutto coloro che vivono in paradisi fiscali ticinesi. Il Sindacato VPOD Ticino invita il personale cantonale e comunale, come pure la popolazione, a lottare contro i tagli ingiusti e controproducenti. Il 4 settembre si è svolta a Rivera l’assemblea intersindacale per discutere dei tagli nel preventivo 2014 proposti dal Governo ai sindacati nell’incontro del 27 agosto (vedi box sotto). Riferiremo nel prossimo numero dei Diritti del lavoro in merito alle decisioni prese da questa importante assemblea, la quale dovrà definire la linea sindacale in vista del secondo incontro tra sindacati e Governo, previsto in data 11 settembre. Chiediamo inoltre a tutti di informarci in modo tempestivo sui problemi, per consentirci di costruire una lotta sindacale forte contro la politica dei tagli. Sulla base delle segnalazioni il Sindacato VPOD organizzerà degli incontri con il personale per definire insieme le azioni sindacali. I tagli prospettati dal Governo sul personale cantonale, dei Comuni e degli enti sociosanitari nel preventivo 2014 del Cantone 1) SOPPRESSIONE DELL'INDENNITÀ DI ECONOMIA DOMESTICA (o indennità di famiglia) di fr. 157,70 mensili (1'892,40 fr annui), che viene versata dal datore di lavoro a chi ha figli di età inferiore a 12 anni. Questo varrebbe dal 2014 per gli impiegati cantonali, i docenti, gli operatori degli ospedali, delle cliniche (importo definito nel contratto collettivo di lavoro in fr 150 mensili / fr 1'800 annui), di tanti Comuni, delle istituzioni sociali, delle case anziani, dei servizi di assistenza e cura a domicilio e di tutti gli enti che applicano la norma cantonale sull’ indennità economia domestica. 2) BLOCCO DEGLI SCATTI O AUMENTI ANNUALI PER CHI È IN CARRIERA. Questo varrebbe dal 2014 per gli impiegati cantonali, i docenti e per i dipendenti degli enti sussidiati che fanno riferimento, direttamente o indirettamente, ai meccanismi salariali cantonali (tali enti si vedranno ridotto nuovamente nel 2014 il contributo cantonale dell’ 1,8%). 3) Infine il Governo ha proposto ai sindacati la discussione per il passaggio dalle 42 ore alle 40 ore di lavoro settimanale nello Stato a partire dal 2015: per introdurre le 40 ore settimanali il Governo chiede ai dipendenti cantonali una riduzione del 2,3% ca. dello stipendio (pari a 1 ora). Nei Comuni e negli enti sociosanitari ticinesi le 40 ore sono state introdotte da tempo senza riduzione salariale. 2 Sommario Inaccettabile peggioramento delle pensioni Della riforma del sistema pensionistico svizzero se ne parla da tempo. A rivendicare una drastica ristrutturazione sono soprattutto gli ambienti padronali e i partiti borghesi di centro destra. Dal canto suo il Dipartimento degli interni diretto dal consigliere federale socialista Alain Berset nel novembre del 2012 aveva preannunciato che la problematica era all’esame dei suoi servizi. di Werner Carobbio, già consigliere nazionale Allora aveva indicato come obiettivi da raggiungere il mantenimento del livello delle rendite e l’armonizzazione graduale dell’età di pensionamento a 65 per i due sessi. Giustificazione della necessità di una riforma l’invecchiamento della popolazione e le difficoltà finanziarie. Da parte loro socialisti e sindacati con un’iniziativa popolare chiedono un aumento del 10% delle rendite AVS e in generale auspicano misure di riequilibrio fra primo e secondo pilastro con un avvicinamento della previdenza professionale all’AVS. A giugno il dibattito sembra segnare una svolta. In ogni caso nuove proposte di riforma dovrebbero presto giungere sul tavolo. Una fuga di notizie, calcolata o meno non si sa, ha reso di dominio pubblico le principali modifiche che i servizi del Dipartimento degli interni avrebbero immaginato per una riforma del sistema pensionistico svizzero. Proposte che quanto prima dovrebbero approdare in Consiglio Federale. Dopo di che verrebbe aperta la consultazione fra tutti gli ambienti interessati. “Linee direttrici della riforma del sistema di previdenza vecchiaia 2020” è il titolo del documento. Documento, finito nelle mani del Sonntagsblick, che propone tutta una serie di misure alquanto discutibili e diverse inaccettabili. Se Berset e con lui il Consiglio federale seguiranno quelle indicazioni lo scontro è programmato. Anche se la procedura della messa a punto della riforma è ancora lunga. Dopo le decisioni del Governo e la consultazione ci sarà tutto l’iter parlamentare. Se alla fine tutte le proposte ventilate resteranno in piedi si può già dire che inevitabile sarà il ricorso all’arma del referendum. In sintesi le proposte ventilate dai citati servizi del Dipartimento possono così essere riassunte: riduzione significativa delle rendite del secondo pilastro, riduzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6%, aumento dell’età di pensionamento per le donne da 64 a 65 anni, spostamento dell’età per il possibile pensionamento flessibile dagli attuali 58 anni a 62 anni, riduzione del contributo pubblico della Confederazione al finanziamento dell’AVS dall’attuale percentuale del 20% a quella del 10%. Attualmente il contributo in questione ammonta a 7,6 miliardi annui, aumento, per compensare il disimpegno parziale della Confederazione, di due punti dell’IVA da realizzarsi in due tappe: 1% nel 2017, 1% nel 2019. Trattasi di proposte di riforma radicali che peseranno sulla spalle dei pensionati attraverso la riduzione delle rendite e sui ceti medi e bassi attraverso l’aumento dell’IVA. Per non parlare del fatto che di un riequilibrio AVS/secondo pilastro nemmeno se ne parla. Non è questa la strada da imboccare per la riforma del sistema pensionistico nazionale. Non resta che augurarsi che le proposte dei servizi del Dipartimento degli interni siano affossate il più rapidamente possibile. 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 La VPOD ti aiuta Decisa opposizione ai tagli Scuola: ecco i temi caldi Contro le privatizzazioni e le precarizzazioni nella sanità Vota NO alla privatizzazione delle carceri Vota NO alla giornata di 24 ore Enti sussidiati penalizzati dal preventivo 2013 Ad Auschwitz in “ treno per la memoria” Gita Gruppo pensionati Corsi Offerte di lavoro Appuntamenti sindacali Adesione Sindacato VPOD In breve Il FAIF piace agli iniziativisti Il Comitato dell’iniziativa “Per i trasporti pubblici” ha ritirato la sua proposta, soddisfatto del controprogetto diretto “Finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria” (FAIF). Il Comitato intende così contribuire a garantire sul lungo periodo il finanziamento dei trasporti pubblici, riconoscendo che con FAIF è stata messa sul tavolo una proposta che mette a disposizione dei trasporti pubblici gli stessi fondi previsti dall’iniziativa. La deduzione fiscale per i pendolari è stata limitata a 3000 franchi, garantendo con ciò il riutilizzo dei fondi della tassa sul traffico pesante TTPCP per l’ampiamento ferroviario. Acqua Fotoamatori della Capriasca-Tesserete Canvetto Luganese Fondazione Diamante Dal 19 settembre al 16 novembre 2013 ma-sa, ore 08.30 - 24.00 Vernissage 19.9.2013, ore 18.00 3 i diritti del lavoro Il Sindacato VPOD ti aiuta: i problemi delle Colf a «norma» Il Sindacato VPOD è intervenuto per recuperare salario, ore straordinarie, vacanze e tredicesima di una colf “buttata”, è proprio il caso di dirlo, fuori casa e lasciata al suo destino per la strada. È successo in bel comune ticinese dalle belle colline d’oro. La signora era colpevole di volersi godere le vacanze con i suoi cari; decidere liberamente dove andare e cosa fare, rifiutando di seguire sempre e ovunque il suo datore di lavoro. Nonostante si sia sempre impegnata per 12/13 ore al giorno e oltre ai lavori domestici badasse e accudisse il cane, questo suo rifiuto ha portato il padrone di casa a licenziarla in tronco. Come se non bastasse il signore in questione l’ha pure allontanata dal suo appartamento dove la signora pagava l’affitto! La signora è stata costretta addirittura a fare intervenire la polizia per poter recuperare almeno i propri effetti personali rimasti nell’appartamento. La polizia ha cercato invano di convincere il proprietario ad ospitarla ancora per una notte per permetterle di organizzarsi altrimenti, ma non c’è stato nulla da fare. Fortunatamente la signora ha potuto chiedere aiuto a un’amica che l’ha ospitata per la notte e in seguito si è presentata al Sindacato VPOD per un consulto. Il Sindacato si è subito attivato e dopo aver inviato varie lettere all’indirizzo del datore di lavoro, ha proceduto con un precetto esecutivo prima e con in un’Istanza mercede e salari dopo. È però solo davanti al pretore che il datore di lavoro ha ceduto e ammesso che il licenziamento era ingiusto, versando di conseguenza il risarcimento dovuto alla signora. Sono tante le badanti che lavorano nel nostro Cantone, alcune vengono trattate bene, altre invece in modo disumano, senza possibilità di abbandonare il posto di lavoro, a disposizione 24 su 24 ore, senza giorni di liberi e costrette a seguire il datore di lavoro dappertutto. La VPOD aiuta e, come in questo caso, non abbandona nessuno! Difendiamo mense e posti di lavoro a Lugano Il Sindacato VPOD ha deciso di sostenere la petizione che chiede al nuovo Municipio di Lugano di concretizzare il messaggio sulle mense e di difendere i posti di lavoro dei collaboratori precari della Città. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino La petizione per le mense chiede che il Municipio di Lugano metta in vigore il regolamento comunale dei servizi extrascolastici votato il 4 febbraio 2013 dal Consiglio comunale, che permette a tutte le famiglie di accedere ai servizi di mensa e doposcuola. Inoltre il messaggio prevede circa 9 milioni di investimenti per potenziare i servizi. Un’estensione di questi servizi extrascolastici a tutti i genitori che lavorano per- metterebbe una conseguente creazione di ricchezza economica da parte di residenti in Città, che gioverebbe anche alle casse comunali. Il Sindacato VPOD ricorda che ha già sollevato il tema tramite due iniziative popolari cantonali (Aiutiamo le scuole comunali nel 2009 e Asili nido di qualità per le famiglie nel 2013), chiedendo che in tutte le regioni si proceda all'istituzione di mense e doposcuola per tutte le famiglie. Da quanto sappiamo infine il Municipio di Lugano ha anche creato situazioni di disparità di trattamento tra i genitori rimasti esclusi o parzialmente esclusi da questi servizi. Il Sindacato VPOD si è espresso pure contro l'inaccettabile politica dei tagli che si sta delineando in modo massiccio sia presso il Cantone, sia presso una Città importante come Lugano. È questo il frutto di una politica fiscale poco avveduta, che ha impedito di creare riserve consistenti nei periodi delle vacche grasse. Va sottolineato poi come l’aumento della spesa pubblica degli ultimi anni scaturisca spesso da travasi di oneri decisi al livello federale e poi dal successivo travaso di oneri dal livello cantonale al livello comunale. Inoltre questo aumento della spesa è creato anche dal fatto che la nostra società diventa sempre più fragile e bisognosa di sostegno. A Lugano il Sindacato VPOD sta difendendo il personale più debole, quello precario, che rischia il mancato rinnovo di contratti a termine, spesso esistenti da tanti anni. Il Sindacato ha pure chiesto un incontro al Municipio di Lugano per discutere delle misure di risparmio che sta preparando in vista del preventivo 2014. Firmate la petizione online a favore delle mense per tutti http://www.activism.com/it_CH/petizione/sì-alle-mense-per-tutti-no-alla-politica-vecchia-dei-tagli/44731 Penitenziario cantonale Il Sindacato VPOD è attivo da parecchi mesi sul fronte dei problemi del personale del Penitenziario cantonale, oggetto di un’analisi esterna conclusasi nel mese di luglio, come comunicato dal Dipartimento istituzioni. Per esaminare le raccomandazioni scaturite dall'analisi il Sindacato VPOD chiede che lo studio venga messo a disposizione dei rappresentanti del personale. L'azione sindacale presso il Penitenziario ha sinora portato lo Stato ad affrontare i problemi, cosa che auspichiamo avvenga anche nell'immediato futuro. i diritti del lavoro 4 Decisa opposizione alla politica dei tagli! L’assemblea intersindacale (VPOD, OCST CCS), tenutasi a Rivera lo scorso 26 giugno, ha espresso una chiara opposizione all’introduzione di qualsiasi taglio del Governo sulle condizioni di lavoro degli impiegati dello Stato, dei docenti e del personale sociosasanitario. Pubblichiamo di seguito la risoluzione, che indica pure gli obiettivi da raggiungere. Il Governo ha pianificato per il 27 agosto un nuovo incontro con i tre sindacati per discutere il preventivo 2014: dato il disavanzo di 300 milioni di franchi previsto per il 2014, lo scorso 12 giugno il Consiglio di Stato ha preannunciato ai sindacati la necessità di effettuare drastiche misure sia nei contenimenti della spesa (che concernono evidentemente anche i salari e l'occupazione), sia nelle entrate, e questo allo scopo di ridurre il deficit strutturale (concetto riaffermato dall'esecutivo il 26 giugno). L’assemblea intersindacale unanime ricorda al Governo che gli stipendi del personale cantonale e della scuola sono stati oggetto di ben 28 tipi di taglio dal 1990 ad oggi: 7 mancate compensazioni del rincaro, 4 tagli annuali degli stipendi per risanamento finanziario, 3 blocchi degli scatti, il taglio sugli stipendi iniziali nel periodo 1997-2012, la riduzione dei salari dei supplenti e infine 6 aumenti di premi/peggioramenti della cassa pensioni. Tutto questo ha fortemente intaccato il potere d’acquisto e si è cumulato con il cambiamento del sistema pensionistico in vigore dal 2013, che è peggiorativo sopratutto per le giovani generazioni. L’Assemblea intersindacale del 26 giugno approva pertanto la formazione di un fronte sindacale compatto e determinato che abbia quale obiettivo: 1) l’opposizione ai peggioramenti delle condizioni di lavoro e ai tagli sul servizio pubblico, facendo capo ai mezzi sindacali quali manifestazioni da pianificare dall’assemblea intersindacale ed eventuali misure di sciopero da adottare in caso di fallimento delle trattative con il Governo; 2) fare pressione su Governo e Parlamento affinché non mettano nuovamente le mani nel portafoglio degli impiegati dello Stato e dei docenti, ma considerino altre misure di razionalizzazione della spesa, per colpire sprechi ed inefficienze, e ricerchino nuove entrate per garantire il funzionamento dei servizi pubblici cantonali a fronte delle emergenze sociali e per ridurre in tempi ragionevoli il disavanzo finanziario strutturale del Cantone. Inoltre è da percorrere anche la strada della soppressione dei doppioni amministrativi ai vari livelli istituzionali e di una più equa distribuzione degli oneri tra Cantone e Comuni, in modo da garantire maggiore solidarietà sia tra il livello locale e quello cantonale, sia tra le persone benestanti e le persone meno abbienti. L’assemblea intersindacale sostiene inoltre le rivendicazioni formulate dai tre sindacati all’incontro con il Governo e chiede l’avvio di una reale trattativa su due punti centrali: 5 rivalutazione generale degli stipendi per tutti i dipendenti, per recuperare le perdite salariali, come pure adeguamento delle differenti indennità; riduzione del tempo di lavoro senza perdita salariale: - diminuzione graduale dell'orario per gli impiegati a 41 e poi a 40 ore settimanali; - diminuzione di un’ora-lezione dell’onere d’insegnamento dei docenti a partire da 50 anni di età, rispettivamente di due ore-lezione a partire da 55 anni. L’assemblea sostiene pure una maggiore consultazione dei sindacati sulle questioni relative alle condizioni contrattuali e lavorative del personale dello Stato, con riferimento particolare all’art. 1d LORD in vigore dal 1.8.2012. Infine l’assemblea rivendica la piena applicazione delle sentenza Orange del Tribunale federale relativa al pagamento delle indennità festive e notturne nei periodi di malattia, infortunio e congedi pagati del dipendente. La sentenza riguarda sia i dipendenti degli enti sociosanitari sussidiati di diritto privato, sia i dipendenti dello Stato che prestano lavoro nelle fasce disagiate (OSC, polizia, ecc., che sottostanno al diritto pubblico). Una nuova Assemblea intersindacale è prevista il 4 settembre per valutare gli esiti dell’incontro tra sindacati e Governo del 27 agosto e decidere le eventuali misure di lotta da intraprendere. i diritti del lavoro I temi caldi per l’autunno nella scuola A pochi giorni dal rientro in classe, l’aula, come è giusto, straripa di aspettative, di ideali, di speranze e di novità coltivate e costruite nei mesi estivi da una parte e dall’altra della cattedra. di Linda Cortesi, sindacalista VPOD C'è una nuova figura nelle scuole comunali: il direttore generalizzato in tutti istituti scolastici, in ossequio alla recente modifica di legge, per sostenere e coordinare il difficile lavoro dei docenti e degli altri operatori scolastici. Ciò che manca invece è un numero adeguato di studenti in classe: i partiti infatti frenano non solo la discussione sulla proposta di ridurre a 20 allievi per classe (iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali - Per il futuro dei nostri ragazzi” sostenuta dal Sindacato VPOD), ma anche sul compromesso del Dipartimento dell’Educazione di portare a 22 il numero massimo di allievi nelle classi di scuola elementare e media, rin- viando ulteriormente la questione per la scuola dell’infanzia al momento in cui sarà obbligatoria. L’eccellenza nella scuola, soprattutto in quella ticinese che vanta un elevato grado di eterogeneità, è e rimane quindi tutta a carico del docente. Le differenze culturali, sociali, linguistiche portate dagli allievi si sommano infatti con gradi diversi di apprendimento a cui il docente deve rispondere diversificando e adattando il programma per ogni bambino. Da qui si evince l’importanza di rispondere al più presto a una richiesta che è stata deposita più di quattro anni fa con il sostegno di oltre 11mila firmatari e che il Sindacato VPOD continua a portare all’attenzione dei parlamentari. Nelle prossime settimane la Commissione scolastica del Gran Consiglio dovrebbe presentare i rapporti. Peggiore però è la situazione per la Scuola dell’infanzia, per cui la riduzione del numero dei bambini slitta ulteriormente al momento in cui sarà obbligatoria, ovvero all’implementazione di HarmoS nel 2015. Le classi allora comprenderanno bambini con competenze e capacità molto diverse tra loro, dato l’ampio spettro di età presenti (dai 3 ai 6 anni) a cui necessitano programmi didattici diversificati. La gestione (anche logistica) della scuola dell’infanzia dovrebbe essere pianificata il prima possibile, innanzitutto diminuendo il numero di bambini per docente, e poi prevedendo anche un sostegno alle strutture extrascolastiche e per la prima infanzia laddove la scuola non possa accogliere tutte le richieste dei genitori. Quest’ultimo è un altro settore in cui la politica sembra nicchiare e su cui da anni il Sindacato VPOD si sta impegnando per trovare soluzioni ideali per bambini, genitori e personale educativo. Da ultimo attraverso l’iniziativa popolare “Asili nido di qualità per le famiglie” che chiede di migliorare l’accessibilità e la qualità degli asili e dei servizi extrascolastici. Solo avendo un buon servizio di accoglienza per i bambini più piccoli si potrà garantire un passaggio ad HarmoS davvero... armonioso. Al LiLu1 forte adesione e grande solidarietà allo sciopero del 5 dicembre 2012 L’inverno scorso il sindacato VPOD ha lanciato uno sciopero contro i tagli salariali, per i dipendenti pubblici e per i docenti, contenuti nel preventivo del Cantone per il 2013. di Adriano Merlini, Presidente VPOD docenti Questo ha avuto un buon seguito, soprattutto nel mondo scolastico, dove però la percentuale di adesioni è stata ampiamente sottostimata. Prendo ad esempio il Liceo di Lugano 1, sede dove lavoro, ben sapendo che quanto vado a riferire è applicabile a diversi altri istituti scolastici. Durante il Collegio del 20 novembre, una grande maggioranza di docenti ha deciso di sostenere lo sciopero e di creare una Cassa di Compensazione interna. Quest’anno al liceo di Lugano 1 sono impiegati 128 docenti: una semplice i diritti del lavoro tabella da compilare in aula docenti ha permesso di stabilire che 82 (64%) hanno aderito all’agitazione, 24 (19%) no e 22 (17%) non hanno dato nessuna indicazione. Dunque il sostegno è stato massiccio. Tra questi solo 28 hanno avuto delle reali decurtazioni salariali dal datore di lavoro per un totale di 71 ore lezione annullate. Ovviamente le trattenute orarie variano in funzione dell’anzianità di servizio e il calcolo preciso sarebbe stato assai complesso. Si è quindi deciso di utilizzare per tutti i docenti un valore basso, confrontando il certificato di salario di alcuni colleghi, pari a 65.- franchi/ora, ciò che ha dato una stima della perdita pari a 4’615.-. Questa somma, suddivisa in modo eguale tra tutti gli 84 docenti iscritti alla Cassa ha dato una equa perdita pari a 55.- franchi, versati da tutti i docenti e suddivisi tra i beneficiari a seconda delle ore perse. Questo esercizio di responsabilizzazione e di solidarietà ha funzionato alla perfezione, permet6 tendo in modo semplice ai docenti del Liceo di Lugano non solo di ridurre sensibilmente le perdite finanziarie (in alcuni casi non trascurabili) cagionate dall’adesione allo sciopero diluendole su tutti gli aderenti indipendentemente dalle ore di lezione scioperate, ma ha soprattutto dimostrato che i docenti sanno unirsi e sanno gestirsi al meglio in caso di bisogno. A Lugano e in tante altre sedi dobbiamo essere pronti per il prossimo sciopero: ci dovremo opporre fermamente non solo alle cifre del pre-preventivo 2014 che contempla ulteriori 12 milioni di risparmi sui dipendenti, ma a qualsiasi forma di decurtazione (vedi articolo a pag. 1). Fintanto che le nostre sacrosante richieste di aumenti salariali reali e di diminuzione dell’onere lavorativo non saranno esaudite, non potremo smettere di batterci. Contro privatizzazioni e precarizzazioni nella sanità Il 27 giugno 2013 si è tenuta a Berna la consueta riunione della Commissione nazionale del settore sanità (ne vengono effettuate circa tre all’anno). I circa 25 convenuti da tutte le regioni della Svizzera, dopo aver approvato l’ordine del giorno e il verbale dell’ultima riunione, sono entrati subito nel merito del tema principale della giornata:“Quali sono le priorità della Commissione per i prossimi quattro anni? Di cosa hanno bisogno urgentemente i lavoratori del settore?”. di Mé lanie Gai, membro Commissione sanità nazionale VPOD Da subito è parso chiaro, dopo aver sentito gli interventi dei rappresentanti delle varie regioni, che il tema più sentito è la precarizzazione delle condizioni di lavoro dovute ai numerosi tentativi di privatizzazione in tutto in tutto il settore. Che fare? La Commissione si è prefissa di lavorare in un ambito in particolare: quello delle misure da introdurre affinché vengano mantenuti, o, dove non presenti, introdotti Contratti collettivi di lavoro validi per ogni ramo del settore (aiuto domiciliare, case per anziani, ospedali, ecc.). Le misure decise per ottenere questo importante traguardo sono: migliore informazione degli affiliati al sindacato e ai lavoratori della sanità in generale tramite opuscoli che chiariscano le domande che più frequentemente vengono poste ai sindacalisti in merito ai diritti del lavoratore organizzazione di una conferenza del settore sanità, aperta a tutti i sindacalizzati, che permetta di meglio tematizzare le richieste nei confronti dei datori di lavoro organizzare una manifestazione nazionale di tutti i dipendenti del settore sanitario (verosimilmente nel 2014) una maggior presenza sui social media (Facebook, Twitter, ecc.) e sulla stampa tramite Comunicati ufficiali il mantenimento di buoni e costanti rapporti con l’alleanza nata per contrastare l’introduzione dei DRG (che comprende associazioni, sindacati di molte altre professioni del settore, quali fisioterapisti, medici, ecc.) migliorare la comunicazione con altri enti o partiti che si occupano di trovare soluzioni al problema dell’invecchiamento della popolazione e del peggioramento delle condizioni di lavoro nel settore sanitario (Es: DENK-NETZ) sensibilizzare il personale sanitario ai propri diritti e incentivare la presenza a corsi di diritto del settore sanitario Infine, Beat Ringger, responsabile del settore sanità al segretariato centrale VPOD di Zurigo, ha riassunto il lavoro svolto dalla direzione della Commissione sanità (che conta 5 membri) sull’evolversi di alcune situazioni particolari: lo sciopero all’ospedale “La Prov-vidence”di Neuchâtel (terminato), l’evolversi del rapporto della VPOD con le diverse sezioni regionali dell’ASI e di UNIA (non particolarmente buono in alcune regioni), del lavoro in corso di svolgimento da parte del gruppo “psichiatria”, di un lavoro sul tema “cure di lunga durata” in corso di preparazione, dei tentativi di privatizzazione in corso nel Canton Zurigo (Ospedali, Spitex, Psichiatria). Disattesa la petizione delle scuole sanitarie Lo scorso 3 luglio 2013 il Consiglio di Stato ha risposto negativamente alla petizione del Sindacato VPOD contro il taglio delle retribuzioni per gli allievi infermieri della scuola specializzata superiore in cure infermieristiche (SSCI): un taglio che porta la retribuzione complessiva da 28'800 fr a 25'200 fr sull’arco di tre anni. Questa riduzione viene giusti- ficata dal Governo con la necessità di rivalutare le condizioni retributive per gli stagiaires del Dipartimento sanità della SUPSI (DSan SUPSI). Insomma è la classica “guerra tra poveri”... Pure respinta è stata la richiesta di congelare l’aumento da 600 fr a 900 fr al semestre della tassa d’iscrizione alla SSCI, che viene giustificata con la necessità di far fronte a mag- giori spese e di parificare le tasse della SSCI con quelle del Dsan SUPSI. L’unico elemento positivo nella risposta governativa è dato dal fatto che il Governo sembrerebbe impegnarsi con gli attori sanitari locali ad aumentare del 10-15% i posti di stage presso le strutture sanitarie e quindi le ammissioni 2013/14 alle scuole che formano infermieri. Cassa malati pubblica: Entrata libera una soluzione ai costi della salute e all’aumenmto dei premi delle casse malati? Dibattito pubblico 22 associazioni (infermieri, medici, pazienti, partiti, sindacati), nel mese di maggio 2012 hanno depositato un’iniziativa popolare denominata “Per una cassa malati pubblica”. La stessa prevede la sostituzione delle 60 casse malati attuali, con una sola cassa malati pubblica, allo scopo di ridurre i costi della salute, di contenere e, se possibile, ridurre i premi della cassa malati. In vista della votazione popolare, che si terrà probabilmente il prossimo anno, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico, favorevole all’iniziativa, ha deciso di organizzare un dibattito. Esso avrà luogo: Interverranno: lunedì 30 settembre 2013, ore 20.30, Casa del popolo, Bellinzona Moderazione: Edy Bernasconi, giornalista de LaRegioneTicino Organizzazione: Associazione per la difesa del servizio pubblico 7 Marina Carobbio, medico, Consigliere nazionale Ignazio Cassis, medico, Consigliere nazionale i diritti del lavoro Votazioni federali e canton Perché votare NO alla privatizzazione parziale della sorveglianza carceraria NO alla privatizzazione, perché vogliamo riservare agli agenti pubblici la prerogativa del ricorso a mezzi coercitivi e, in generale, la gestione della privazione della libertà delle persone. NO perché affidare a privati questi compiti è pericoloso per il cittadino e crea un pericoloso precedente di privatizzazione, che potrebbe essere un domani esteso ad altri ambiti della sorveglianza carceraria o della polizia. NO alla privatizzazione, perché non vogliamo demandare l’ esecuzione di compiti di sorveglianza carceraria ad agenzie private, che possono assumere cittadini stranieri ed applicare condizioni di lavoro precarie ed insufficienti. NO perché lo Stato non deve favorire il dumping salariale. NO perché vogliamo mantenere riservati alle cittadine e ai cittadini Svizzeri i posti per agente di custodia e perché vogliamo continuare ad applicare al settore carcerario la scala stipendi valida per il personale cantonale. 9'000 cittadini hanno sottoscritto il referendum lanciato contro la modifica della legge cantonale sull'esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti (nuovo articolo 8b), che è stata votata da una maggioranza del Parlamento ticinese lo scorso 15 aprile 2013. Il popolo ticinese si esprimerà in settembre (votazione del 20-21-22 settembre). Vi invitiamo a votare NO alla modifica per impedire la privatizzazione parziale della sorveglianza carceraria. i diritti del lavoro NO alla privatizzazione, perché vogliamo mantenere la professionalità attuale garantita dagli agenti di custodia del Canton Ticino, che beneficiano di una buona formazione tramite la frequenza di scuole a livello cantonale e nazionale. NO perché senza una buona formazione è impossibile sorvegliare casistiche di persone a rischio come i "recalcitranti" e le persone in attesa di espulsione. NO perché non vogliamo che intervengano in questo ambito agenzie private di sicurezza, che non dispongono di personale sufficientemente formato per affrontare i problemi. NO alla privatizzazione per evitare il rischio di collusioni e fughe di notizie dalle strutture carcerarie, che sarebbe accresciuto dalla presenza di personale esterno, sopratutto se precario e malpagato, assunto dalle agenzie di sicurezza private. NO alla privatizzazione, perché il Cantone non deve e non può speculare nell’ ambito della sicurezza: lo Stato deve invece formare ed assumere agenti di custodia cantonali in numero sufficiente presso le carceri e altre strutture detentive per affrontare i compiti esistenti e quelli nuovi! Comitato referendario «NO alla privatizzazione parziale della sorveglianza carceraria» 8 nali del 22 settembre 2013 NO alla giornata lavorativa di 24 ore Che cosa c’è in gioco? NO da contatto.sev alla giornata Il 22 settembre si voterà sulla proposta di lavorativa liberalizzare gli orari di apertura dei negozi di 24 ore nelle stazioni di servizio (Iniziativa Lüscher). Si tratta di intervenire sulla legge sul lavoro autorizzando l’impiego di personale di notte e di domenica. È un ennesimo tentativo di svuotamento della legislazione sul lavoro. Una sua accettazione spianerebbe la strada a ulteriori deregolamentazioni nel settore della vendita, che avrebbe conseguenze anche su altri settori. Alla domanda che figura sulla carta di voto “volete accettare la modifica del 14 dicembre 2012 della legge federale sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio (Legge sul lavoro, LL)? occorre votare NO. In tutta la Svizzera si è costituita l’Alleanza per la domenica che raggruppa sindacati, associazioni, forze politiche, chiese, medici del lavoro, organizzazioni femminili. L’Alleanza – che è un movimento attivo su scala europea – scende in campo in difesa della domenica come giorno di riposo da dedicare al tempo libero, alla famiglia, alla vita spirituale o alla santificazione della festa. Da sapere... Per la stragrande maggioranza delle persone la domenica è un giorno di congedo e la quasi totalità degli abitanti del nostro Paese vive di giorno e dorme di notte. La liberalizzazione degli orari di apertura dei negozi, che risponde soprattutto a criteri ideologici, vuole sconvolgere tutto ciò. Ecco un paio di cose da sapere: I fautori della liberalizzazione prediligono la tattica del salame, ossia indebolire la legge federale sul lavoro a poco a poco. Una strategia pericolosa. I Paesi europei che hanno liberalizzato gli orari di apertura dei negozi hanno fatto sostanzialmente esperienze negative. Gli orari flessibili non creano posti di lavoro: un franco speso la domenica, non può essere speso in settimana (e vice versa). Le salariate e i salariati impiegati di notte e di domenica non sono tutti volontari e non sono tutti giovani e senza responsabilità famigliari. Chi non vuole lavorare di notte o la domenica non viene assunto e il personale impiegato durante la settimana viene minacciato di licenziamento se rifiuta di lavorare la domenica. I bisogni di consumatori e consumatrici non sono cambiati: non vogliono negozi aperti 24 ore su 24. Lo hanno ribadito in diverse occasioni. Dopo le dieci di sera il 70% della cifra d’affari dei negozi delle stazioni di benzina è rappresentata dall’alcol. Vota NO: perché come vestirmi, decido io! Domenica 22 settembre saremo chiamati ad esprimerci anche sull’iniziativa popolare costituzionale “Divieto di dissimulazione del viso nei luoghi pubblici” e il relativo controprogetto elaborato dal Gran Consiglio che ne riprende gran parte dei contenuti, ma ritiene eccessivo, inutile e sproporzionato modificare la Costituzione e propone di introdurre sì il divieto, ma nella legge sull’ordine pubblico. Durante la seduta del Parlamento in cui si è discussa tale iniziativa, il Coordinamento delle donne della sinistra aveva distribuito ai gran consiglieri un volantino di sensibilizzazione, di cui riportiamo il testo: “Siamo contrarie a tale divieto ritenendo che vietare o imporre il velo siano due facce di una stesa medaglia in quanto prescrivono come le donne (e gli uomini) devono vestirsi. Sosteniamo le lotte contro l’obbligo di portare qualsiasi tipo di velo e i movimenti di emancipazione delle donne in tutto il mondo. Il divieto di dissimulare il viso abusa invece dell’argomento della parità uomo-donna e delle tradizioni locali per una campagna contro il diverso che non possiamo condividere. Coprirsi, in un modo o in un altro, il capo e/o il viso, fa parte anche delle nostre tradizioni ed è legato anche alla moda (si pensi ai foulard con occhialoni da sole anni ’60 o alle attuali mascherine per il freddo)”. 9 i diritti del lavoro Enti sussidiati penalizzati dal preventivo 2013 I Sindacati VPOD, OCST e CCS hanno scritto una lettera al Consiglio di Stato lo scorso 19 agosto, per protestare contro l’ingiusta penalizzazione subita dagli enti sussidiati nel preventivo 2013. E per il 2014 il Governo ha già annunciato ai sindacati che il taglio si ripeterà. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Nel rapporto di maggioranza sul preventivo 2013 (6697 R5) si legge un invito della Commissione della gestione riguardante gli enti parastatali (lettera b), che è stato completamente disatteso, con grande delusione da parte dei sindacati e del personale: a) il personale: è rimodulata la deduzione del 2% sui salari secondo la seguente modalità: - fino a fr. 65'000.- di salario: esente, - da fr. 65'000.- di salario: 2%, misura che consente un risparmio ridotto a 5.53 milioni di franchi. è introdotto un periodo di attesa di tre mesi per ogni sostituzione di personale amministrativo che lascia, non importa per quale ragione, lo Stato, con un risparmio supplementare di circa 2.5 milioni di franchi, che permette una parziale compensazione del provvedimento di cui sopra e il mantenimento delle misure a favore del personale al primo impiego contenute nel messaggio n. 6697 (soppressione di due classi di penalizzazione per neoassunti senza esperienza e soppressione del 3% di penalizzazione per i neoassunti con esperienza). b) gli enti parastatali: è confermata la riduzione del contributo dell'1.8%, per un risparmio di 8.88 milioni di franchi, con tuttavia l'invito al Consiglio di Stato a valutare caso per caso tenendo conto delle differenti realtà, in modo particolare delle piccole strutture già in difficoltà o in compensazione, nell'applicazione della misura. Quest'ultima è lasciata alla libera scelta degli enti parastatali; la Commissione invita però, qualora gli enti decidessero di intervenire sul proprio personale, a non applicare misure che siano peggiorative a quanto sopra proposto per i dipendenti cantonali. In realtà il Consiglio di Stato non ha valutato caso per caso le situazioni degli enti parastatali (ha fatto un’eccezione globale solamente per gli asili nido) ed ha applicato una riduzione del contributo dell' 1,8%, che è superiore a quanto ottenibile dal singolo ente procedendo all'applicazione della norma di riduzione dei salari di cui alla lettera a). I sindacati hanno pure espresso preoccupazione per il ritardo nell’affrontare la questione relativa all’applicazione delle sentenza Orange del Tribunale federale per il pagamento delle indennità festive e notturne nei periodi di malattia, infortunio e congedi pagati del dipendente (presso gli enti sociosanitari sussidiati e presso lo Stato), che verrà affrontata solamente il 12 settembre con il Dipartimento sanità e socialità. Illegali le imposte speciali sui frontalieri Il Consiglio Stato lo scorso 27 febbraio ha risposto all’interrogazione parlamentare 251.12 dell’UDC ticinese, che chiedeva di prelevare un contributo a carico dei frontalieri per risanare le casse cantonali. La risposta chiarisce che, in virtù degli Accordi sulla libera circolazione delle persone con l’Unione europea la Svizzera non può avvantaggiare o svantaggiare nell’imposizione fiscale i cittadini in base alla nazionalità. Una i diritti del lavoro sentenza del 2009 della Corte europea dei diritti dell’uomo ha già condannato la Svizzera per la tassazione discriminatoria effettuata ad un frontaliere da parte del Canton Ginevra. Quindi il Governo ticinese boccia tasse, imposte o altri tipi di prelievo mirati che l’UDC suggerisce di prelevare sui soli frontalieri, per risanare le casse cantonali. Infine il Governo boccia l’idea di una tassa speciale sui frontalieri per l’utilizzo delle 10 strade, che è in contrasto non solamente con l’Accordo con l’Unione europea sul trasporto di merci e di passeggeri su strada e per ferrovia, ma anche con l’art. 83 cpv. 3 della Costituzione, in base al quale l’utilizzo delle strade è esente da tasse, salvo eccezioni consentite dall’Assemblea federale (es. per opere che implicano grandi investimenti: caso unico del tunnel del Gran S. Bernardo). Ricordo di Giovanni Cansani Ricordo di Rezia Boggia «Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi. Voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi...» Il Sindacato dei servizi pubblici VPOD Ticino esprime le proprie sentite condoglianze alla famiglia per la morte del collega Giovanni Cansani. Membro del Sindacato dei servizi pubblici dal 1975, egli ha contribuito con passione e grande umanità allo sviluppo della scuola ticinese, sia in prima persona occupandosi degli allievi di scuola elementare e degli allievi del corso pratico nella scuola media, sia come capodicastero Scuola della Città di Lugano dal 2000 al 2008. In veste di capodicastero ha sviluppato in modo importante l'organizzazione e i servizi della scuola dell'infanzia e della scuola elementare cittadine. Francesco Guccini I membri e le/i colleghe/i del Sindacato VPOD Ticino ricordano con le parole di Guccini Rezia Boggia (sindacalista, 22.10.1963 – 21.08.2012), insostituibile compagna, amica e collega. In questo anno è mancato a tutti noi del Sindacato VPOD e non solo, il suo forte impegno civico, politico e sindacale; la disponibilità e l’altruismo per sostenere le persone in difficoltà. Rimane però indelebile il ricordo della sua persona: caparbia e tosta, ma anche simpatica, energica ed entusiasta. Ad Auschwitz “In treno per la Memoria” All’inizio di febbraio di quest’anno un messaggio via e-mail della segreteria sindacale VPOD informava i membri del comitato cantonale pensionati VPOD,del quale faccio parte, della possibilità di partecipare, dal 21 al 25 marzo, al viaggio per Auschwitz previsto nell’ambito del progetto “In treno per la Memoria” organizzato dai sindacati CIGL e CISL della Lombardia, in quanto rimanevano alcuni posti liberi. quotidianamente confrontati e che spesso involontariamente assecondiamo. È importante riconoscere nella normale quotidianità atteggiamenti di difesa che conducono a forme di razzismo latente (“io non sono razzista, ma …”) che il populismo dilagante in questo momento della nostra storia può facilmente coltivare e risvegliare. Atteggiamenti che inesorabilmente conducono all’esigenza di classificare, separare e spesso ghettizzare uomini, emozioni ed esperienze entro metaforici invalicabili “recinti spinati ed elettrificati” che tanto disagio e sofferenza creano anche nel nostro tempo. Dimenticare Auschwitz – “residenza della morte” – è difficile; dimenticare le ragioni, le convinzioni e la “triste normalità” che l’hanno generato è purtroppo facile. (Tratto dall’articolo “La Memoria di Auschwitz” apparso su Verifiche n.3 - giugno 2013) di Giuliano Frigeri, Comitato pensionati VPOD Decisi ch’era una buona occasione da non perdere. Dopo la visita di Auschwitz, nel corso di una mattinata, gli studenti che hanno partecipato al viaggio hanno avuto la possibilità di presentare le loro riflessioni e considerazioni. Alcuni aspetti delle loro presentazioni, che sintetizzo qui di seguito, mi hanno colpito e lasciano ben sperare per il futuro. La macchina del regime nazista, che oggi definiamo infernale, funzionò grazie alla “normalità” della quotidianità e del quieto vivere di chi ubbidiva, vedeva, intuiva, sapeva ma taceva. Chi in questi paesi manifestò il proprio dissenso e si comportò umanamente fu perseguitato e condannato. Dire “mai più” dopo il viaggio ad Auschwitz, magari con le lacrime agli occhi e con estrema convinzione, è un momento retorico emozionante ma “vuoto” se manca la consapevolezza degli atteggiamenti discriminatori di rifiuto della diversità con i quali siamo 11 i diritti del lavoro GITA GRUPPO PENSIONATI VPOD Venerdì 4 ottobre 2013 PARCO DELLE GOLE DELLA BREGGIA Programma 8.45 9.00 12.15 14.00 Giurassico e il Cretaceo è unica per completezza nel suo genere in tutto l'arco alpino e costituisce un documento di notevole interesse scientifico a livello mondiale. Ritrovo al posteggio Togna, Morbio inferiore Visita guidata “Percorso del cemento” Pranzo presso il Grotto il Mulino A spasso per il parco con un geologo Il Percorso del Cemento invece sfrutta gli elementi conservati dell’ex cementificio e illustra al visitatore le modalità con le quali la materia prima, ovvero la roccia, veniva trasformata in cemento. Inoltre mette in risalto le due realtà contrastanti - rurale e industriale - che hanno segnato la storia del territorio. Il Percorso si sviluppa per circa 2 km, partendo dalle cave a cielo aperto, attraverso le gallerie di estrazione della roccia, passando per il frantoio, la passerella sulla Breggia, per finire alla torre dei forni. Avvertenze Per la visita del “Percorso del cemento” occorre un abbigliamento adeguato (vestiti caldi e scarpe robuste), durante circa 1 ora si percorreranno cunicoli non illuminati, dalle temperature fresche (1013 °C) e umidi (oltre 80%). Casco, lampada frontale e giubbotti riflettenti saranno forniti dal Parco. La visita è sconsigliata a chi ha disturbi/patologie cardiocircolatorie, diabete, claustrofobia, crisi epilettiche, gravi difficoltà motorie. Il Parco si riserva di escludere Costo dalla visita persone inadeguatamente abbigliate o con problemi di Fr 30 per persona, comprendenti la visita guidata all’ex complesso Saceba e il pranzo (bibite incluse). salute. Il parco Il Parco delle Gole della Breggia espone una tra le più rappresentative serie stratigrafiche delle Alpi Meridionali. Esse costituiscono un documento eccezionale che copre quasi ininterrottamente gli avvenimenti geologici succedutisi nell'arco di circa 100 milioni di anni, fra il Giurassico e il Terziario. Inoltre, la sezione fra il Iscrizione Il percorso del cemento prevede un numero massimo di partecipanti. Vi invitiamo quindi ad iscrivervi al più presto, in ogni caso entro venerdì 20 settembre 2013 tramite il tagliando sottostante. Per maggiori informazioni potete rivolgervi alla sede di Bellinzona: 091 826 12 78 o [email protected] TAGLIANDO d’iscrizione gita VPOD - Parco gole della Breggia - 4 ottobre 2013 La gita è organizzata dal gruppo pensionati VPOD ed è aperta a tutti i membri VPOD: i membri possono iscrivere un accompagnatore non socio VPOD. L’iscrizione è definitiva: il costo della gita (visita dell’ex cementificio Saceba, pranzo, passeggiata guidata nel parco) è di 30 franchi per persona da consegnare alla partenza. Le iscrizioni sono raccolte in ordine di arrivo. In caso di mancata partecipazione con la presente mi impegno a versare 15 fr/persona da me iscritta al Sindacato VPOD per le spese vive occasionate. Nome Cognome Indirizzo Numero natel Nome, Cognome, Indirizzo, N. natel dell’ ev. accompagnatore Pf indicare se si raggiunge il Parco con un veicolo privato Se sì , posso dare un passaggio a sì no persone, parto da Luogo, data Firma DA RISPEDIRE SUBITO A: Sindacato VPOD, CP 1216, 6501 BELLINZONA i diritti del lavoro 12 Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso – Tel. 091/682 29 31 Fax 091/682 29 32 – E-mail: [email protected] – www.asiticino.ch Data 09.10.13 Corso Corso base di elettrocardiografia Termine iscrizione 09.09.2013 Animatore Sergio Calzari Partecipanti infermieri/e operatori/trici sociosanitari/e Luogo Lugano 14.10.13 Le direttive anticipate 11.09.2013 IOSI infermieri/e assistenti geriatrici/che operatori/trici sociosanitari/e Lugano 18.10.2013 Il perenne dilemma tra il rispetto dell’esistenza umana e il ricorso all’eutanasia, al suicidio assistito... quando il ciclo della vita volge al tramonto 16.09.2013 Alfredo Bodeo aperto a tutti gli operatori del ramo socio-sanitario Mendrisio 21.10.2013 La fragilità nell’anziano: interventi di prevenzione delle cadute negli anziani 18.09.2013 Morena Generelli aperto a tutti gli operatori del ramo sanitario Bellinzona 22-23-24.10.2013 Riflessologia zonale del viso 18.09.2013 Antonio Maglio operatori del ramo sanitario con formazione di base in riflessologia Bellinzona 24-25.10.2013 23.09.2013 Vincenzo Santoro Paura e fobie: retaggio antico o disagio moderno? Grafologia - approfondimenti 04.11.2013 05.11.2013 Come affrontare il ruolo pedagogico dell’infermiera/e? aperto a tutti gli operatori Mendrisio del ramo socio-sanitario Maria Anna Zaramella aperto a tutti coloro che Mendrisio hanno partecipato al corso «Introduzione alla grafologia» Fulvio Poletti infermieri/e che hanno Bellinzona partecipato al corso “Da infermiera/e a formatrice/tore: passaggio ad un ruolo pedagogico” 02.10.2013 02.10.2013 Sottoscrivete a prezzo speciale il nuovo libro di Graziano Pestoni! Un libro per capire le privatizzazioni e per meglio poterle combattere Nell'attuale clima economico il tema delle privatizzazioni continua ad essere sulla cresta dell'onda. Quando non è indicato quale rimedio infallibile e sovrano ad ogni tipo di crisi, viene considerato l'inevitabile passo per adeguarsi all'apertura dei mercati. Valendosi anche dell'esperienza acquisita quale segretario del nostro sindacato, Graziano Pestoni ha seguito l'evolversi della situazione a diversi livelli, mondiale, svizzero, ticinese e ci presenta molti esempi di come il pensiero neoliberista abbia danneggiato la stragrande maggioranza della popolazione e ne abbia indebolito l'unica istituzione in grado di ridistribuire ricchezza, lo Stato. Dal punto di vista del membro del sindacato o del suo militante, il libro è uno strumento prezioso per aver sottomano gli argomenti per controbattere frasi che sentiamo ogni giorno: “lo Stato è inefficiente”, “privato è meglio”, “non si può fare altrimenti”. È la ragione per cui ve lo proponiamo a prezzo di favore e ve lo mandiamo a casa gratis. Basta compilare il tagliando. # Nome e cognome Via Località N° di copie a fr 20.- , porto compreso Firma Inviare il tagliando a Segretariato VPOD, casella postale 1216, 6501 Bellinzona; oppure [email protected] 13 Capitolo uno Nascita e sviluppo dello Stato moderno Capitolo due Una svolta storica. L’origine delle privatizzazioni Capitolo tre Gli attori, la crisi del ’75 e il crollo del muro di Berlino (’89) Capitolo quattro Una potente propaganda ideologica Capitolo cinque Le diverse forme di privatizzazione Capitolo sei Le privatizzazioni all’estero. Qualche esempio Capitolo sette Le privatizzazioni in Svizzera Capitolo otto La situazione in Ticino Prospettive i diritti del lavoro Offerte di lavoro Confederazione (http://www.stelle.admin.ch/it) Cantone Ticino Amministrazione dello Stato: 91/13 Direttore/trice del Servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato, Bellinzona (scadenza 10 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 94/13 Collaboratore/trice scientifico/a (con titolo accademico) presso l’Ufficio delle industrie, della sicurezza e della protezione del suolo, Bellinzona (scadenza 20 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Scuole: Comune di Bellinzona: un/a docente di educazione fisica SE (scadenza 8 settembre, ore 16.00); Ente Ospedaliero Cantonale: Ospedale Regionale di Lugano: tecnico/a ambulatorio di neurofisiologia clinica 80% (scadenza 10 settembre); Servizio tecnologia medica: un/a responsabile progetti a tempo pieno (scadenza 13 settembre); Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli: primario di medicina interna (scadenza 13 settembre); Case Anziani, Cliniche, Enti, Fondazioni, Servizi: Casa per persone anziane Santa-Lucia: cuoco/a diplomato (scadenza 13 settembre, ore 17.00); Istituto per anziani Casa San Giorgio, Brissago: direttore/trice sanitario (scadenza 27 settembre, ore 17.00); Municipio di Bellinzona: casa anziani comunale concorso generale 2013 infermiere/i, operatrici/operatori socio Casa polivalente di Rodi La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti, 10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di 3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti. sanitari, assistenti di cura CRS, ausiliarie/i di cura, ausiliarie/i settore alberghiero (scadenza 31 dicembre 2013); Diversi: Municipio di Biasca: operatore/trice di prevenzione dentaria presso l’Istituto scolastico comunale (scadenza 16 settembre, ore 16.00); Nuova Carì Società di gestione Sagl: personale per impianti di risalita, per le casse e per il servizio ristorazione dei Ristoranti (scadenza 16 settembre); Municipio di Caslano: un/a responsabile dell’Ufficio tecnico 100% (scadenza 23 settembre). Cattivi pensieri Morbus ticinensis La popolazione ticinese soffre di gravi e ripetute perdite di memoria? Probabilmente sì. Altrimenti la vedremmo un giorno sì e un giorno no nelle piazze a manifestare contro quei politici che promettono mari e monti prima delle elezioni e che una volta eletti decidono l’esatto contrario, accampando solo scuse. Borsa VPOD Per prospetto, informazioni e riservazioni: Colonie dei sindacati, c.p. 1211 - 6500 Bellinzona 091 826 35 77, www.coloniedeisindacati.ch Protezione giuridica privata MULTI - VPOD COOP Assicurazioni - VPOD A cosa serve la MULTI-VPOD? In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può disdire ogni anno. Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected] i diritti del lavoro 14 Se vuoi acquistare la comoda borsa a tracolla VPOD al costo di Fr. 30.- puoi rivolgerti al segretariato sindacale di Lugano. Aperto tutti i giorni: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 E-mail: [email protected] Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al sindacato VPOD Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00 sa 9.00-11.30 Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 Permanenze patronato INCA/CGIL «i grappoli» 6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] [email protected] www.grappoli.ch APPUNTAMENTI SETTEMBRE 2013 Domenica 8 settembre, ore 16h00 “Pomeriggio letterario con gli scrittori e poeti dell’ASSI” Poesie e recita Da venerdì 13 settembre a mercoledì 13 novembre Esposizione di dipinti Nicole Travaglini Venerdì 20 settembre, ore 20h00 “Piano bar con Elisa” Venerdì 20 settembre a domenica 27 ottobre (tutti i giorni) novembre e dicembre (solo su richiesta e prenotazione) “Caccia e funghi” Rassegna gastronomica sulla selvaggina Sella alla Baden-Baden e tante altre specialità Appuntamenti sindacali Assemblea del personale degli Asili nido 5 settembre 2013, ore 19.30 Ristorante Elvezia, Rivera Comitato polizia 5 settembre 2013, ore 14.00 Luogo da definire Comitato docenti 10 settembre 2013, ore 20.00 Ristorante Elvezia, Rivera Manifestazione nazionale 21 settembre 2013, ore 14.00 Berna Comitato di regione 25 settembre 2013, ore 20.15 Ristorante Casa del Popolo Gita pensionati VPOD 4 ottobre 2013 Parco della Breggia Venerdì 27 settembre, ore 20h00 “Piano bar con Elisa” L’amico si vede nel bisogno Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30 gio-ve 9.00-12.00 È il momento di essere uniti! È l’ora di sindacalizzarsi alla VPOD! Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Impressum Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Raoul Ghisletta (responsabile), Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Linda Cortesi, Stefano Testa, Laura Calebasso. Cassa malati collettiva VPOD La Cassa malati collettiva VPOD (tel. 091 911 69 30) gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: vi assicuriamo Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: Studio Warp, S. Antonino Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de “I diritti del lavoro” uscirà giovedì 3 ottobre 2013 ! sicurezza a basso prezzo Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio, ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès a Progrès collettiva VPOD. ! È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio. Beneficiate così del 15% di sconto su quasi tutte le assicurazioni complementari, LCA. 15 i diritti del lavoro Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich GAB 8036 Zürich 50 franchi per chi procura un nuovo socio! Sindacato VPOD Ticino Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro) Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30 P.F. scrivere in stampatello Cognome e Nome Sesso M Data di nascita F Sede VPOD Locarno Aperto il lunedì : 14.00-17.00 e il giovedì : 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazzetta dei Riformati 1, 6600 Locarno Data d’adesione Via e numero No. Postale e domicilio Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì ): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto Nazionalità Tel. /Cel. e-mail Datore di lavoro Professione % lavoro Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 Stipendio lordo annuo Sindacato precedente Giornale in lingua: I T F La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. 50 franchi per chi procura un nuovo socio! Per ogni adesione al Sindacato VPOD verrà riconosciuto un premio speciale di 50 franchi per il propagandista. E a chi si iscrive al Sindacato VPOD un orologio rosso con spilla o una penna USB Come funziona? Ogni membro che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orologio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Permanenza INCA Istituto Nazionale Confederale di Assistenza italiani all’ estero c/o sede UNIA Manno, Via Vedeggio 1, Uovo di Manno II° piano, martedì e giovedì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11 c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8, mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 735 35 80 c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14, lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 862 12 44 Cassa disoccupazione Syndicom - VPOD Bellinzonese e valli Sede centrale a Bellinzona Piazza G. Buffi 6A - CP 1270 - 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 LU 09.00 - 11.30 MA-GIO 09.00 - 11.30 / 14.00 - 17.00 ME 14.00 - 17.00 Luganese e valli Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Come ritirare il premio? Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. i diritti del lavoro Ufficio VPOD Bellinzona Aperto da lunedì a giovedì : 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì : 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Locarnese e valli Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra) 16 Biasca e valli Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca