Editoriale Chi va e chi viene… di Roberto Martinotti, presidente VPOD Regione Ticino Era un periodo dove il nostro Sindacato cercava di uscire da una situazione organizzativa interna non facile. La nuova assunta aveva dimostrato nei colloqui preliminari di avere la volontà, la caparbietà e la sicurezza per affrontare la nuova sfida in qualità di sindacalista. Giovane, allegra e sempre pronta a mettersi in gioco, in questi suoi tre anni di attività ha dimostrato che la scelta di Continua a pagina 2 numero 7, venerdì 2 settembre 2011 TUTTE/I ALLA FESTA SINDACALE USS! Domenica 11 settembre ore 11.00-16.00 al Grotto Monte Ceneri Organo del Sindacato dei servizi pubblici Due nuove iniziative per la formazione di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Il Sindacato VPOD marca l’inizio dell’anno scolastico 2011/2012 con la raccolta firme per due nuove iniziative popolari: la prima è l’iniziativa popolare "Rafforziamo la scuola media - Per il futuro dei nostri giovani”, mentre la seconda è l’iniziativa “Per un settore uniContinua a pagina 2 Due nuove iniziative per la formazione Editoriale Continua dalla prima averla assunta sia stata una delle ottime conquiste del nostro Sindacato degli ultimi anni. Nel nuovo concetto di riorganizzazione interna le era stato conferito l’incarico della gestione del settore scuola. Settore questo sicuramente non facile, con sfide importanti, con lotte e tematiche pressanti e sempre di stretta attualità. Mara è riuscita a creare attorno a lei un senso di autorevolezza, non di autoritaria presenza, dando sicurezza ai nostri affiliati e creando presupposti di battaglie sicuramente vittoriose. E così è stato. Si è battuta contro il concetto di meritocrazia, si è impegnata nella raccolta di firme per le innumerevoli nostre iniziative, ha saputo mettersi in gioco, coinvolgere, collaborare, discutere, lottare, litigare, soffrire, piangere e gioire. Non sempre si trovano giovani alle prime esperienze lavorative con una motivazione forte, con un ideale saldo e condivisibile, con una spigliatezza e una gentilezza tali che si possa dire tranquillamente “a ma fidi“. Il ruolo del sindacalista è tutt’altro che semplice: non ci sono orari fissi, raramente i sabati e le domeniche sono libere da impegni di lavoro. Riunioni, assemblee, comitati di Regione, comitati di settore, casi individuali, conferenze stampa, interviste, ecc. scandiscono il rapido susseguirsi degli impegni delle agende dei nostri sindacalisti. Mara ha sempre dimostrato di essere in grado di assumersi tutti i ruoli, dando prova di una grande capacità di empatia. Gli affiliati che hanno potuto conoscerla ne serberanno sicuramente un ottimo ricordo. Ora Mara lascia il Sindacato per nuove sfide professionali. A nome di tutti gli affiliati e le affiliate, dei sindacalisti e delle sindacaliste, delle impiegate amministrative, dei membri del Comitato di regione, giunga a Mara un grazie per tutto quanto è riuscita a fare in questo suo passaggio a volo radente sopra il nostro Sindacato. Continua dalla prima versitario ancorato al territorio e con condizioni di lavoro adeguate”. Queste iniziative vogliono dare voce ai problemi della scuola media e del settore universitario, proponendo delle soluzioni concrete a favore di allievi, docenti e famiglie. Non basta infatti lamentarsi o aspettare passivamente che dall’alto calino le soluzioni: occorre mobilitarsi dal basso per dare un forte impulso al cambiamento, che interessa tutto il mondo politico e la società ticinese. Noi vogliamo che si torni ad investire nella scuola dell’obbligo in Ticino. Il primo atto concreto per andare in questa direzione l’abbiamo fatto nel 2009 con le 10'000 firme a favore dell’iniziativa popolare “Aiutiamo le scuole comunali – Per il futuro dei nostri ragazzi”, che ha proposto investimenti mirati nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari (riduzione del numero massimo degli allievi, generalizzazione di mense e doposcuola, potenziamento del sostegno agli allievi in difficoltà). Il Governo e il Parlamento dovranno decidere a breve che seguito dare all’iniziativa popolare: in caso di risposte inadeguate andremo senz’altro al voto popolare. L’iniziativa popolare per rafforzare le scuole medie è la logica continuazione dell’iniziativa per le scuole comunali: essa doveva già essere lanciata nel 2010, ma la (vittoriosa) campagna per il nostro referendum contro la meritocrazia ce lo ha impedito. Con la presente iniziativa vogliamo modificare la legge sulla scuola media del 1974, avanzando varie propo- L’iniziativa popolare “Per un settore universitario ancorato al territorio e con condizioni di lavoro adeguate” propone una modifica della legge sul settore universitario in modo da affrontare una serie di problemi emersi all’USI e alla SUPSI, non da ultimo quest’estate al Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno. L’iniziativa mette un termine al ribasso delle condizioni di lavoro tramite la creazione di contratti collettivi di lavoro per il personale, consente di potenziare notevolmente la partecipazione democratica dei docenti, dei ricercatori e del restante personale, permette di ancorare maggiormente al territorio il settore universitario e di aumentare la trasparenza nelle assunzioni. Ulteriori indicazioni si trovano nella lista d’iniziativa all’interno di questo giornale. Firmate e fate firmare a persone domiciliate nel vostro Comune le due iniziative popolari all’interno del giornale. Diamo il benvenuto a Valentina Poretti, nuova sindacalista presso la VPOD Regione Ticino, responsabile del settore scuola. Valentina è diplomata in Traduzione e comunicazione interlinguistica presso la Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften di Winterthur e vanta un’esperienza professionale quale docente di tedesco e francese presso la Scuola media di Chiasso. A lei vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro! …e ora arriva Valentina! i diritti del lavoro ste, tra cui le principali sono la riduzione a 20 del numero massimo di allievi, la generalizzazione di mense e doposcuola, il potenziamento dei docenti di classe (raddoppio dello sgravio orario) e del monte ore, lo sviluppo dell’orientamento scolastico e professionale, una dotazione più adeguata del personale di biblioteche e segreterie scolastiche, una migliore collaborazione tra scuole medie e Comuni. Trovate una presentazione più completa nella lista d’iniziativa all’interno di questo giornale. 2 Sommario Franco forte: la proposta del Consiglio federale Da settimane il franco forte sta causando non pochi problemi all’economia svizzera, in particolare ai settori dell’esportazione e del turismo. Per non parlare dei grattacapi per il Consiglio federale e per i governi cantonali sollecitati a muoversi e ad adottare misure concrete per contrastare gli effetti negativi della crisi che investe tutti i paesi dell’Unione europea e gli Stati Uniti. È in gioco il futuro di molte aziende, soprattutto medie e piccole, e di molti posti di lavoro. di Werner Carobbio, presidente pensionati VPOD I diversi interventi della Banca Nazionale ad oggi non sono ancora riusciti a invertire la situazione o almeno a stabilizzarla. Questo perché le cause della grave situazione sono internazionali e riguardano il funzionamento stesso del sistema capitalista. Da qui la recente decisione del Consiglio federale di mettere a disposizione 2 miliardi di franchi per aiutare i settori particolarmente in difficoltà, appunto industria d’esportazione e turismo. Per ora non si conoscono le proposte precise relative all’utilizzo dell’ingente somma. Le stesse saranno presentate con il messaggio governativo che verrà pubblicato nei prossimi giorni in vista della discussione parlamentare che si terrà nel corso della sessione autunnale delle Camere federali. L’iniziativa del Governo federale, invocata da molti, sta però suscitando non poche perplessità e resistenze. La destra in particolare esprime molte riserve sull’intervento diretto dei poteri pubblici nei confronti di aziende e parla di discriminazioni a favore di alcuni settori. E chiede una volta in più di destinare i miliardi promessi per nuovi alleggerimenti fiscali a tutti i settori, anche a quelli che nonostante il franco forte vanno tutt’altro che male. Sgravi fiscali per l’anno in corso e riduzione per il futuro dell’imposta sugli utili delle società: una tipica posizione ideologica, la loro. Eppure mai come in questo momento un intervento attivo degli enti pubblici si impone, in particolare a sostegno dell’occupazione. In quest’ottica anche da sinistra le intenzioni del Governo federale non mancano di suscitare diverse riserve. In particolare per sinistra e sindacati non ha senso distribuire aiuti pubblici anche alle aziende che progettano riduzioni del personale o dei salari, come quelle ventilate da alcune aziende in Ticino che prospettano aumento delle ore di lavoro a parità di salario. Una cosa dovrebbe essere chiara: l’intervento dell’ente pubblico, Confederazione in primis e Cantoni, deve puntare in modo prioritario a sostenere l’occupazione. Devono perciò essere precisate le condizioni per l’ottenimento dell’aiuto pubblico. Il preannunciato messaggio dovrà essere chiaro e andrà analizzato con attenzione. 4 5 6 7 8 9 10 14 15 16 17 18 19 21 22 23 24 Eventi VPOD Cassa pensioni dipendenti dello Stato Secondo incontro con Bertoli Istituto S. Angelo Loverciano Progetto emodialisi a Casa Serena Giornata nazionale DRG Inserto DRG Protezione della maternità Iniziativa imposizione successioni Dumping lavoro interinale Bambini sans-papiers Critiche sindacali a FMI e UE Corsi di formazione Offerte di lavoro Appuntamenti “I Grappoli” Protezione giuridica privata Adesione VPOD In breve Formazione professionale per tutti: mancano 5’000 firme Insieme, Cerebral e Procap hanno lanciato una petizione chiedendo al Consiglio federale di assicurare una formazione professionale anche ai giovani disabili. Verrebbe infatti finanziata solo a condizione che in futuro essi siano in grado di guadagnare un determinato salario. Due terzi degli apprendisti non riuscirebbero a soddisfare questo requisito; per le persone coinvolte è inaccettabile che dei giovani disabili siano privati di una formazione professionale per una pura questione di redditività. Con 100'000 firme la petizione vuole mandare un segnale inequivocabile al Consiglio federale. Mancano ancora 5'000 firme e il tempo stringe! Sottoscrivete la petizione che trovate sul sito www.formation-professionnelle-pour-tous.ch, ogni firma conta! La liberalizzazione è il problema, non la soluzione «Il ramo d’oro. Opere di Pier Daniele La Rocca» Museo delle Culture, Heleneum, Lugano-Castagnola Fino al 18 Settembre 2011 3 All’inizio della pausa estiva, con una sentenza che merita tutta la nostra attenzione, il Tribunale federale ha chiaramente posto un freno alla liberalizzazione del mercato dell’elettricità e ha richiamato all’ordine il Dipartimento federale coinvolto. Questa decisione del Tribunale federale è importante non solo da un punto di vista giuridico, ma anche politico. Molto concretamente dimostra che liberalizzare dei sistemi di approvvigionamento basati sulle reti non fa abbassare i prezzi come invece sosterrebbero i fondamentalisti del mercato. i diritti del lavoro GITA AL VILLAGGIO OPERAIO DI CRESPI D'ADDA VENERDÌ 9 SETTEMBRE 2011 Ultimi 5 posti disponibili! Iscrivetevi subito! Programma 6.50- 8.00 Partenza del BUS della ditta Barenco e Andreoli: 6.50 Biasca Stazione FFS 7.15 Bellinzona fermata bus in Via Tatti (presso entrata Posteggio Arti e Mestieri) 7.35 Lugano Posteggio Fornaci Lugano Sud 7.50 Mendrisio Posteggio Mercato Coperto 8.00 Chiasso fermata Scuole elementari Via Simen 10.00 Arrivo a Crespi d'Adda 10.30 Visita guidata del villaggio operaio 13.00 Pranzo comune in un antico casale 15.00 Visita libera 16.00 Rientro 18.00-19.00 Arrivo: fermate a Chiasso, Mendrisio, Lugano, Bellinzona e Biasca Iscrizioni: [email protected], tel. ufficio VPOD Bellinzona 091 826 12 78. CICLO SERATE PER CURATORI E TUTORI Organizzato dal Gruppo operatori CTR del Sindacato VPOD Il curatore/tutore a confronto con il paziente a doppia diagnosi (disagio psichico e tossicomania) martedì 11 ottobre, ore 20.00 con Fabrizio Bortolanza, psicologo martedì 15 novembre, 20.00 con Giorgio Simona, assistente sociale presso la sala del TCS di Rivera Elezioni federali del 23 ottobre Raoul Ghisletta in Consiglio nazionale i diritti del lavoro 4 Poca voglia di fare chiarezza sulla cassa pensioni! Il Governo ha risposto negativamente alla richiesta dei sindacati di fare chiarezza sul risanamento della cassa pensioni dei dipendenti dello Stato. È un’occasione persa per riannodare il dialogo e ragionare insieme. Elementi quali la prevedibilità e sicurezza del livello delle pensioni attese dal personale, l'adeguamento al costo della vita delle rendite, la possibilità di prepensionamento a condizioni favorevoli sono aspetti importanti per l'attrattiva della funzione di impiegato cantonale e di docente. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Il passaggio dal primato delle prestazioni al primato dei contributi pone una serie di interrogativi importanti per gli impiegati e docenti, soprattutto nel caso di una cassa pensioni che ha una copertura di molto inferiore al 100%. La previsione delle rendite nel primato dei contributi è molto aleatoria e dipende dagli accrediti di vecchiaia, dagli interessi versati sui conti degli assicurati, dall'evoluzione salariale presso il Cantone, dal tasso di conversione al momento del pensionamento e anche dalla modalità di calcolo dell'avere di libero passaggio nella transizione dal sistema basato sul primato delle prestazioni a quello del prima dei contributi. A queste aleatorietà si aggiunge la questione dell'adeguamento delle rendite al rincaro.” CCS, OCST e VPOD lo scorso 11 luglio hanno scritto una lettera congiunta al Governo in merito alla revisione della legge cassa pensioni dei dipendenti dello Stato, per chiedere di attualizzare e chiarire dati e scenari in possesso delle parti sociali, che dovranno ritrovarsi per una discussione e una negoziazione molto importanti. L'opposizione del personale ai peggioramenti della revisione del piano assicurativo scaturito nel 2010 e la decisione delle Camere federali di autorizzare le casse pensioni pubbliche a raggiungere un grado di copertura dell'80% (anziché del 100%) entro 40 anni determinano infatti la necessità di poter avere basi di discussioni solide tra i partner sociali. Le tre associazioni del personale ricordano che “la politica previdenziale dello Stato d'altronde rientra in un discorso di politica del personale complessiva: per attrarre e mantenere personale qualificato e motivato lo Stato deve considerare l'elemento previdenziale all'interno della politica retributiva complessiva. In questo contesto le tre associazioni hanno chiesto di poter disporre di uno scenario aggiornato che ipotizzi un risanamento della cassa pensioni verso l'80% di copertura, mantenendo il primato delle prestazioni. Questo scenario sarebbe poi da confrontare con quello che scaturirà dall'aggiornamento del piano in primato di contributi. Il con- Serata sindacale sull’aggregazione nel Locarnese Il prossimo 8 settembre presso l’aula magna delle Scuole medie di Minusio si terrà una serata di discussione organizzata dai sindacati e dalle commissioni interne di Locarno e Minusio sul tema dell’aggregazione nel Locarnese, per i Comuni di Locarno, Brione s/Minusio, Mergoscia, Minusio, Muralto, Orselina e TeneroContra. In particolare i sindacati e le commissioni del personale vogliono dare l’opportunità alle dipendenti e ai dipendenti dei sette comuni toccati dal progetto aggregativo di discutere e approfondire aspetti di ordine sindacale, quali la garanzia del posto di lavoro, i diritti acquisiti, la cassa pensioni, ecc. Un altro obiettivo della serata è di poter avere delle garanzie concrete da parte dei politici, e soprattutto da parte dei sindaci, membri della commissione di studio alla fusione. Garanzie che permettano al personale di farsi un’idea e di poter votare con cognizione di causa. All’incontro sono ovviamente invitati tutte le dipendenti e i dipendenti dei Comuni, così come i politici interessati ad un approfondimento sugli aspetti sindacali di questo importante tema in votazione popolare il prossimo 25 settembre. 5 fronto dei due scenari dovrebbe permettere nelle discussioni tra partner sociali di capire le differenze, i vantaggi e gli svantaggi, i rischi e le garanzie, legati all'uno e all'altro piano dal punto di vista del datore di lavoro e degli assicurati. Ma il Consiglio di Stato ha risposto negativamente con una lettera del 23 agosto 2011, argomentando che questo studio sarebbe inutile: infatti lo studio del consulente attuariale della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato secondo il Governo ha mostrato l’entità delle misure necessarie per risanare la Cassa in primato di prestazioni. Peccato che questo studio si riferisca ad un risanamento della Cassa con un obiettivo del 100% di copertura nell’arco di 40 anni. La mancanza di volontà di fare chiarezza lascia allibiti. Critiche alla direttiva sui posteggi nelle scuole La recente decisione del Consiglio di Stato (direttiva del 13 luglio 2011) di fatturare l’intero costo del posteggio agli impiegati che lavorano a tempo parziale sta suscitando malumori tra il personale amministrativo e bibliotecario delle scuole cantonali. La direttiva del 13 luglio e gli art. 9 cpv. 5 e 10 cpv. 3 della legge concernente l’uso dei posteggi nell’amministrazione cantonale indicano che i docenti, nei posteggi assegnati a rotazione (ossia senza un posto fisso), pagano i costi del posteggio proporzionalmente all’orario di lavoro nella sede. Pertanto il Sindacato VPOD ha indetto il 31 agosto una riunione con gli impiegati che subiscono questa disparità di trattamento per affrontare collettivamente il problema. Affaire à suivre. i diritti del lavoro Secondo incontro tra sindacato docenti e Bertoli Lo scorso 1. luglio ha avuto luogo il secondo incontro (dopo quello del 19 maggio 2011) tra i sindacati docenti, le associazioni magistrali e il consigliere di Stato Manuele Bertoli, che ha permesso di concludere la panoramica dei problemi irrisolti. Sono stati affrontati anche i capitoli relativi alle condizioni di lavoro. di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino Scuole comunali Nel settore delle scuole comunali il consigliere di Stato Bertoli ha annunciato di essere favorevole ad un investimento per ridurre il numero massimo di allievi per classe da 25 a 22 e di voler generalizzare le direzioni pedagogiche, che con gli ispettori dovranno accompagnare l’introduzione dei nuovi piani di studio di prossima elaborazione. Ispettori e direttori dovranno pure dare impulso all’aggiornamento dei docenti. Inoltre ha ribadito la necessità di un potenziamento del servizio di sostegno pedagogico, come chiesto dal messaggio governativo 6428. Per quanto riguarda mense e doposcuola si tratterà di stimolare i comuni a migliorare l’offerta. I rappresentanti sindacali hanno insistito sulla necessità di eliminare anche le barriere fondate sul reddito per l’accesso alle mense e di migliorare l’inquadramento dei docenti per lo sviluppo delle riforme previste da HarmoS. Scuola media Il consigliere di Stato ha indicato che intende ridurre da 25 a 22 il numero massimo di allievi per classe pure nel primo ciclo della scuola media. Per quanto riguarda la rivendicazione del potenziamento dello sgravio orario per il docente di classe, chiamato a gestire casi sempre più complessi e a fare un lavoro di collegamento sempre maggiore, Bertoli ha indicato che dipenderà dalle risorse a disposizione del Dipartimento nel prossimo periodo. Esiste la necessità di chiarire il ruolo del docente di classe e di chiarire i limiti quantitativi dell’intervento del servizio di sostegno pedagogico, rimanendo ovviamente all’interno di una scuola inclusiva. Il potenziamento dello sgravio orario è stato perorato dai rappresentanti sindacali anche per il docente mediatore delle scuole professionali. Politica del personale Bertoli ha indicato che le richieste di aumenti salariali per i docenti, di abbandono delle misure di risparmio che colpiscono ancora la scuola e la rivendicazione per la salvaguardia delle prestazioni della cassa pensioni, che sono state avanzate dai sindacati, andranno trattate in un quadro finanziario complessivo. In base ai dati nazionali esistenti sono soprattutto i docenti delle scuole comunali e delle scuole medie superiori a registrare grossi ritardi rispetto alla media svizzera per quanto riguarda gli stipendi. Numerosi interventi sindacali hanno rilevato l’urgenza di abbandonare i tagli salariali e di rivalutare gli stipendi dei docenti neoassunti, che dal 1997 si vedono attribuire due classi di stipendio in meno rispetto alla classificazione normale e che per due anni non maturano scatti d’anzianità, il che ha effetti duraturi sulla loro carriera salariale. Posteggi dei docenti più cari Da settembre 2011 il Dipartimento educazione dovrà aumentare il prezzo dei posteggi per i docenti, conformemente alle norme esistenti per tutta l’Amministrazione cantonale. Il Sindacato VPOD ha chiesto di considerare le particolarità della funzione: i docenti che devono operare su più sedi con orari ravvicinati non possono fare a meno dell’auto e sarebbe pertanto giusto che lo Stato non carichi loro il costo del posteggio. Abilitazione Il Sindacato VPOD ha chiesto di costituire un gruppo di lavoro per seguire le novità nel campo dell’abilitazione dei docenti, che proverranno dalla Conferenza dei direttori della pubblica educazione, ottenendo l’indicazione che le organizzazioni dei docenti saranno in ogni caso consultate. Giornata nazionale sull’insegnamento musicale Lo scorso mese di aprile il nostro sindacato ha organizzato per la prima volta una giornata nazionale consacrata all’insegnamento musicale. Colleghi e colleghe del settore pubblico, parapubblico e privato si sono incontrati a Berna per discutere dei loro timori, delle loro speranze e delle loro aspettative in materia di condizioni di lavoro. di Lorris Sevhonkian, Services publics (trad. Mara Rossi) Questa giornata è stata un’occasione per ricordare che in molti cantoni la professione di insegnante di musica è al centro dei dibattiti: la politica fatica a riconoscere concretamente l’apporto della musica allo sviluppo intellettuale e emozionale del bambino. È in questo senso che si è espresso l’etnomusicologo zurighese Dieter Rongli. “Cos’è la musica?” è stato i diritti del lavoro l’interrogativo di partenza che ha portato il conferenziere a fare un viaggio intorno alle musiche del mondo e, naturalmente, a delle molteplici risposte! Elemento identitario essenziale alla sopravvivenza di una società, fattore stabilizzante, motore dell’equilibrio dell’individuo, da qualche decennio la musica è terreno di una professionalizzazione crescente. Un quadro flessibile ma ben strutturato è dunque essenziale all’insegnante perché la musica possa rispondere in modo ottimale alle richieste della popolazione. Toccando la tematica dell’iniziativa “Gioventù+Musica”, Pierre Minten, direttore del Conservatorio popolare di musica, danza e teatro di Ginevra, ha messo in evidenza l’estrema disparità delle pratiche musicali in Svizzera. Uno degli obiettivi prioritari dell’iniziativa è dunque di armonizzare le condizioni di accesso alla 6 formazione musicale, di coordinare la pratica pedagogica e di fare in modo che il valore dell’insegnamento della musica sia riconosciuto su tutto il territorio elvetico. Le disparità delle condizioni di lavoro sono apparse in maniera lampante in seno agli atelier! La situazione vodese – i cui orizzonti sembrano schiarirsi – contrastava con quella dei colleghi bernesi, che temono di vedere le loro condizioni di lavoro degradarsi a causa dell’adozione di una nuova legge. Altro esempio: i colleghi di San Gallo deplorano la sottomissione della gestione delle scuole di musica al diktat di imperativi economici, mentre a livello generale vengono denunciate le importanti differenze salariali fra il settore pubblico e le scuole di musica. La creazione di un movimento più vasto di insegnanti di musica è unanimemente auspicata! Preoccupante situazione all’Istituto S. Angelo Loverciano Il Sindacato VPOD ha espresso lo scorso 11 agosto la propria viva preoccupazione in merito all’avvenuto licenziamento del direttore dell’Istituto S. Angelo Loverciano, in carica solamente da pochi mesi. Questo Istituto sociale privato si occupa dell'educazione di minorenni disabili o con problematiche sociali e viene interamente sussidiato dal Cantone per svolgere compiti di interesse pubblico. di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD L’Istituto S. Angelo Loverciano è gestito da una Fondazione privata, vicina a Comunione e Liberazione, creata nel 2007 e che ha progressivamente preso il posto delle suore di Ingenbohl nella direzione dell'Istituto, dimostrando purtroppo una conduzione assolutamente dilettantesca e problematica dello stesso. Nel Consiglio di Fondazione siedono l'Avv. Egidio Centonze (Presidente); Monsignor Piergiacomo Grampa, vescovo di Lugano; il Dott. Med. Ezio Foglia; il Dott. Alessandro Mele; Ettore De Lorenzi (rappresentante dello Stato) e Albino Zgraggen, segretario generale dell’Università della Svizzera italiana. Già in passato il Sindacato VPOD aveva informato l’Ufficio invalidi del DSS (Dipartimento sanità e socialità) e l'Ufficio educazione speciale del DECS (Dipartimento educazione cultura e sport) in merito ai problemi gestionali della struttura, che si trascinano da tempo: direzione dell'Istituto da parte di alcune persone non qualificate negli ultimi anni; intromissione di membri del Consiglio di fondazione nella gestione pedagogica; non sottoscrizione del contratto collettivo di lavoro delle Istituzioni sociali del Canton Ticino. Il Cantone aveva di fatto imposto alla Fondazione l’assunzione di un Direttore con la giusta formazione e con le necessarie competenze. Evidentemente il fatto che il nuovo Direttore sapesse e volesse fare il suo mestiere ha dato fastidio ad un Consiglio di Fondazione, che conta persone che si intromettono spesso e volentieri nel livello operativo di competenza della direzione pedagogica. Il Sindacato VPOD auspica ora un nuovo deciso intervento da parte dell'ente cantonale sussidiante, per ripristinare una conduzione professionale e adeguata alla missione d'interesse pubblico che l'Istituto deve svolgere e per introdurre condizioni di lavoro analoghe a quelle vigenti nel settore sociale. È da segnalare che il licenziamento del direttore ha suscitato proteste anche da parte di numerosi genitori, che hanno scritto al DSS e al DECS in data 4 agosto 2011: in una lettera indicano che si tratta del quarto cambiamento di responsabile in 12 mesi, lamentano i problemi di mancata autonomia gestionale del direttore e chiedono il reintegro del direttore licenziato. Sui problemi dell’Istituto è stata inoltrata anche un’interrogazione dei deputati PS Pelin Kandemir, Gianrico Corti e Fabio Canevascini in data 20 agosto: aspettiamo una pronta risposta del Consiglio di Stato! Petizione alla Direzione sul disagio in Clinica OSC Per la difesa dell’Orchestra della Svizzera italiana Il Sindacato VPOD ha inoltrato alla Direzione dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC) lo scorso 6 luglio una petizione “Per migliori condizioni di lavoro nella clinica + migliore qualità delle cure” che è stata massicciamente sottoscritta dal personale della Clinica. È un segnale importante! Il 6 settembre 2011 alle 19 al Centro Panoramica di Cadro si svolgerà un’importante assemblea del gruppo VPOD dei musicisti dell'Orchestra della Svizzera italiana, che sono stati negativamente sorpresi da una lettera del 17 agosto 2011 della Fondazione. In essa la Fondazione preannuncia una disdetta del CCL per fine 2012 e anche la possibile disdetta di tutti i contratti individuali di lavoro dei dipendenti. E questo senza aver informato preliminarmente la Commissione paritetica, il Sindacato VPOD o il rappresentante dei musicisti dell'Orchestra nel Consiglio di Fondazione. Speriamo si possa rimediare a questo errore da parte della Fondazione, che ci sembra voglia mettere sotto pressione il personale, senza che ci siano novità legate alla ben nota scadenza al 31.12.2012 della convenzione tra la Fondazione e la Radiotelevisione della Svizzera italiana tali da far precipitare gli eventi. Giuridicamente il termine di disdetta dell'attuale CCL è fissato al 30.6.2012 per il 31.12.2012, per cui non vi sono motivi per ipotizzare di anticipare di 10 mesi questo grave passo, che dovrebbe arrivare unicamente se vi fosse un fallimento delle trattative e non prima di aver esaurito tutte le possibilità di conciliazione tra la Fondazione e il Sindacato. Nella citata lettera la Fondazione dichiara disponibilità al dialogo e alla collaborazione reciproca: per questo il Sindacato VPOD chiede alla Fondazione di recedere dalla volontà di disdire il CCL e i contratti individuali di lavoro dei musicisti e dipendenti FOSI. Inoltre il Sindacato chiede di avviare al più presto le discussioni dirette tra la Fondazione e il Sindacato VPOD per adattare il CCL. di Raoul Ghisletta e Massimo Mantovani, sindacalisti VPOD Sono ben 114 le firme a sostegno della petizione del Sindacato VPOD, che chiede: 1) un aumento del personale per le cure dirette e per il servizio alberghiero; 2) una soluzione per garantire le supplenze; 3) una ridefinizione della turnistica per tutelare la salute del personale; 4) miglioramenti nella logistica della Clinica. Un primo incontro con la Direzione ha avuto luogo lo scorso 15 luglio 2011, affrontando i problemi urgenti della Clinica sollevati dalla petizione, con l'ausilio di una serie di dati interessanti elaborati dalla Direzione. Un secondo incontro è previsto il 14 settembre. Nel corso del primo incontro si sono approfonditi i dati forniti dalla Direzione, avviando un lavoro di chiarificazione delle richieste e dei problemi. Ulteriori dati sono poi stati richiesti dalla parte sindacale. È assolutamente indispensabile per il Sindacato VPOD giungere a dei miglioramenti delle condizioni di lavoro in Clinica al più presto! 7 i diritti del lavoro Casa Serena, l’evoluzione del progetto emodialisi A distanza di circa cinque mesi dall’introduzione di un reparto di emodialisi presso Casa Serena a Lugano, la commissione interna del personale e le organizzazioni sindacali VPOD e OCST hanno incontrato il responsabile delle risorse umane Ruggero Omodei e il responsabile infermieristico Davide Ponti, con l’obiettivo di fare il punto della situazione e discutere i miglioramenti da apportare in futuro. di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD Il 1. aprile scorso, l’Ospedale Civico di Lugano e l’Istituto comunale della città di Lugano Casa Serena hanno realizzato il progetto emodialisi con lo scopo di rendere meno problematico il disagio arrecato agli ospiti di Casa Serena nel doversi trasferire tre volte a settimana all’Ospedale Civico per compiere la trasfusione. Nella pratica sono state però riscontrate alcune lacune che con il trascorrere del tempo la direzione infermieristica ha in parte colmato. Il personale infatti lamentava una mancanza di chiarezza nella comunicazione e di coinvolgimento nell’organizzazione del nuovo servizio. La situazione sta evolvendo in maniera positiva, ma è stato comunque necessario apportare alcune modifiche. Citiamo i cambiamenti più importanti: a partire dal 1. settembre 2011, la durata dei turni di lavoro sarà di 7 ore e 30, al posto delle 6 ore e 30 iniziali; in precedenza solo alcuni dipendenti avevano turni a rotazione presso Casa Serena per circa 5/7 volte al mese, mentre ora tutto il personale è tenuto ad effettuarli con un impegno di due volte al mese. Durante l’ultimo incontro si è inoltre discusso delle ore che il personale effettuava oltre il turno stabilito presso Casa Serena. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e le ore supplementari non sono state riconosciute con l’incremento del 25% previsto dal contratto collettivo di lavoro (ROC). La direzione infermieristica si è impegnata a verificare la situazione e in seguito a fare in modo che le ore supplementari svolte vengano riconosciute retroattivamente a partire dal 1. aprile 2011. La commissione interna del personale e le organizzazioni sindacali VPOD e OCST si dichiarano soddisfatte per i risultati raggiunti finora e auspicano che in futuro ci sia condivisione e fiducia fra responsabili e dipendenti, nonché una comunicazione trasparente e il rispetto reciproco dei propri ruoli. Ars Medica rassicura sui tagli Nelle scorse settimane i quotidiani ticinesi hanno annunciato il taglio di alcune unità di personale presso le due cliniche del gruppo Ars Medica. In particolare sono stati segnalati tre licenziamenti di medici assistenti ed un presunto taglio del 20% del personale medico entro la fine dell’anno 2011. di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD Alla luce di questa notizia, il Sindacato VPOD si è preoccupato soprattutto per i dipendenti che sottostanno al Contratto collettivo di lavoro per il personale occupato negli Istituti Ospedalieri Privati del Cantone Ticino. Ha quindi preso immediatamente contatto con la Direzione per avere ragguagli, ottenendo le dovute rassicurazioni. Quest’ultima ci ha tranquillizzato confermando che, se la situazione delle due cliniche si manterrà ai livelli vigenti (come verosimile), i tagli riguarderanno “unicamente” una piccola parte del personale medico e non il personale infermieristico o alberghiero. Ci è stato inoltre comunicato che, nei i diritti del lavoro prossimi mesi, è prevista l’assunzione di strumentisti TOA e/o infermieri strumentisti a completamento dell’organico infermieristico. La riorganizzazione che ha portato alla soppressione di queste figure professionali è infatti da riportare ad un riassetto delle équipes operatorie. Il nostro Sindacato auspica che la Direzione del Gruppo Ars Medica eviti ulteriori riduzioni del personale medico, implementando misure di accompagnamento e di reintegrazione in altri reparti per i medici assistenti. Per il futuro ci auguriamo che si possa avere un maggior coinvolgimento dei partner sociali in situazioni del genere. Ricorso al Tribunale federale sulle indennità ROCA Nello scorso numero dei Diritti del lavoro abbiamo riferito della sentenza del 9 giugno 2011 della Commissione speciale di ricorso delle Case anziani aderenti al ROCA, che ha riconosciuto alle lavoratrici il diritto al versamento delle indennità festive e notturne nei periodi di assenza (malattia, infortunio, ecc.) sulla base di una recente sentenza del Tribunale federale (sentenza Orange) e dell’art. 329d del Codice delle obbligazioni: si tratta di norme già applicate da tempo dall’Ente ospedaliero cantonale. Come ipotizzato in data 16 agosto 2011 le quattro case anziani (Casa anziani malcantonese Castelrotto, Fondazione Opera Charitas Sonvico, Fondazione Quiete Mendrisio e Fondazione Antonio Torriani Mendrisio) patrocinate dall’avv. Cocchi, che si erano opposte alla decisione della Commissione paritetica ROCA, hanno inoltrato ricorso anche al Tribunale federale contro la decisione della Commissione speciale di ricorso ROCA. Eravamo convinti che si potesse sanare questa palese discriminazione tra il personale delle case anziani ticinesi e il personale dell’Ente ospedaliero cantonale, ma i tempi si allungano in attesa della decisione del Tribunale federale sul ricorso in questione. 8 22 settembre 2011 Protesta del personale sanitario in tutta la Svizzera Ci rifiutiamo di essere spremuti come limoni! Il personale sanitario deve poter lavorare in condizioni adeguate, in modo che la qualità delle cure offerte sia buona. In realtà, date le condizioni di lavoro attuali del settore sanitario, è sempre più difficile adempiere in maniera impeccabile al compito di curanti. Già oggi in numerose realtà sanitarie la dotazione del personale è insufficiente e lo stress diventa insopportabile. La modifica della Legge federale sull'assicurazione contro le malattie riguardante il finanziamento delle cure acute (introduzione della concorrenza tra ospedali pubblici e cliniche private su costi e qualità delle prestazioni) e il finanziamento forfettario delle cure, che prevede pagamenti standard validi per tutta la Svizzera in base a casistiche omogenee (i cosiddetti DRG, ossia Diagnosis-related group, in italiano Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) accentueranno la pressione e lo stress per il personale curante. Tre anni fa le associazioni e i sindacati del personale sanitario hanno richiesto al Consiglio federale delle misure di accompagnamento per questi importanti cambiamenti di legge, affinché le condizioni di lavoro del personale sanitario e la qualità delle cure non peggiorassero ulteriormente nel nostro Paese. Malgrado una petizione sostenuta da 30.000 firme, malgrado delle negoziazioni e degli incontri, deploriamo il fatto che il Consiglio federale non ha prestato ascolto alle nostre giuste richieste. Al contrario l’Ufficio federale della salute pubblica ha annunciato che bisogna aspettarsi degli “effetti collaterali” per il personale sanitario al momento dell’introduzione del nuovo regime di finanziamento ospedaliero. Siamo indignati per il fatto che le autorità federali accettano che le riforme del sistema sanitario svizzero provochino dei danni collaterali pure per i pazienti. NOI DICIAMO NO al degrado delle condizioni di lavoro nella sanità e RIVENDICHIAMO buone condizioni di lavoro negli ospedali, cliniche, case anziani e servizi di aiuto e cure a domicilio dotazioni di personale sufficienti per potersi occupare adeguatamente delle persone bisognose di cure uno sviluppo dei servizi di assistenza e cura a domicilio e degli ambulatori, in quanto gli istituti acuti dimetteranno sempre più rapidamente i pazienti orari di lavoro che permettano di conciliare l’attività professionale con quella famigliare un numero adeguato di posti di formazione e sufficiente tempo concesso al personale sanitario per formare gli allievi e apprendisti misure di accompagnamento per l’introduzione a livello nazionale del finanziamento ospedaliero basato sui forfait per DRG al fine di tutelare le condizioni di lavoro e i salari del personale sanitario. Esigiamo inoltre un posticipo della data di entrata in vigore del nuovo sistema di finanziamento basato sui DRG, fino a quando le misure di accompagnamento verranno concretizzate. Per marcare l’inizio di un movimento di lotta le associazioni e i sindacati del personale sanitario organizzano una giornata di protesta a livello nazionale giovedì 22 settembre 2011. Organizzazioni aderenti alla giornata di protesta del 22 settembre 2011 a livello nazionale e cantonale Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD - Organizzazione cristiano sociale ticinese OCST - Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri ASI/SBK - physioswiss/Associazione Svizzera di Fisioterapia - Associazione svizzera degli ergoterapisti ASE - Sezione Ticino Associazione Tecnici di Radiologia Medica - Associazione professionale svizzera delle tecniche e dei tecnici in analisi biomediche Labmed Associazione professionale di cura e assistenza Curahumanis - Associazione Svizzera di Riflessologia plantare ASRP - Associazione dei logopedisti della Svizzera italiana ALOSI - Associazione Svizzera Dietiste/i diplomate/i ASDD - Federazione svizzera delle levatrici FSL - Association suisse des médecins-assistant(e)s et chef(fe)s de clinique VSAO - Fédération Suisse des Associations professionnelles du domaine de la Santé FSAS Association Romande des Logopédistes Diplômés ARLD - Deutschschweizer Logopädinnen- und Logopädenverband DLV - Schweizerischer Fachverband Sozialdienst in Spitälern SFSS 9 i diritti del lavoro In merito all'introduzione negli ospedali sviz Introduzione Nei prossimi anni gli ospedali in Svizzera saranno confrontati con un cambiamento di sistema che avra ̀ ampie ripercussioni. Infatti a seguito della revisione della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), entro il 1° gennaio 2012 in tutta la Svizzera per le cure ospedaliere sara ̀ introdotto il sistema degli importi forfetari in funzione delle prestazioni. Secondo tale soluzione, l'ospedale non potra ̀ piu ̀ fatturare un importo calcolato in base all'onere effettivo o a forfait giornalieri, ma ricevera ̀ per paziente un importo fisso stabilito in funzione della diagnosi (importi forfetari basati sulle diagnosi/DRG) e dovra ̀ gestire autonomamente l'impiego di questa somma. La misura si applichera ̀ alle cure stazionarie di malattie somatiche prestate negli ospedali, contabilizzate tramite l'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. L'obiettivo di tale nuova struttura tariffale nazionale non e ̀ in primo luogo quello di ridurre i costi del settore sanitario. Una simile riduzione non e ̀ del resto da attendersi, innanzitutto poiché l'introduzione dei DRG fara ̀ aumentare i costi amministrativi, in secondo luogo poiché aumenteranno i costi dei settori delle cure ambulatoriali (precedenti e successive alle cure stazionarie), della riabilitazione, delle cure a domicilio e degli istituti di cura. Gli argomenti principali a favore della nuova soluzione sono invece una maggiore trasparenza dei costi e l'ottenimento di una base standardizzata per misurare la qualita ̀ delle cure ospedaliere e paragonare le prestazioni degli ospedali, anche oltre i singoli confini cantonali. In futuro la concorrenza tra gli ospedali aumentera ̀ da un lato poiché i pazienti potranno scegliere liberamente in quale ospedale farsi ricoverare e dall'altro a causa della prevista maggiore autonomia finanziaria degli ospedali. Alla base di questo approccio vi e ̀ la speranza che il rafforzamento della concorrenza possa migliorare l'efficienza e la qualita ̀ delle cure ospedaliere. La nuova modalita ̀ di rimunerazione delle i diritti del lavoro prestazioni ospedaliere comporta tuttavia un cambiamento di fondo delle condizioni di lavoro dei medici e del personale di cura impiegati negli ospedali. In futuro il loro margine di manovra sara ̀ maggiormente limitato da fattori economici. Occorre esaminare in modo approfondito, anche dal punto di vista etico, le ripercussioni che questa modifica di fondo avra ̀ sul trattamento dei pazienti. Verosimilmente, a medio e lungo termine ne derivera ̀ un cambiamento del ruolo funzionale e delle prestazioni degli ospedali come anche un riassetto del sistema ospedaliero in generale. Sebbene manchi ormai poco fino alla prevista introduzione nel 2012 in tutta la Svizzera del nuovo sistema, fino ad oggi non vi e ̀ stato nessun dibattito pubblico su questa tematica. La Commissione presenta pertanto qui un primo parere con cui intende attirare l'attenzione sui problemi legati al nuovo sistema e avviare una discussione costruttiva in merito, sia tra gli specialisti del settore medico che a livello di opinione pubblica generale. I. Retroscena 1. Cosa sono gli importi forfetari basati sulle diagnosi o DRG? Il DRG («diagnosis related groups», o «gruppi di diagnosi») e ̀ un sistema che ser10 ve a classificare i pazienti in cura stazionaria in gruppi omogenei dal punto di vista medico e che comportano un onere di cure simile. Il criterio per l'attribuzione a un gruppo e ̀ la diagnosi principale al momento del ricovero in ospedale; questa diagnosi puo ̀ essere completata con diagnosi secondarie. Ogni paziente puo ̀ essere attribuito a una sola categoria DRG. L'identificazione e l'attribuzione di una DRG viene fatta da un «codificatore» in base a una procedura gerarchica. Il sistema DRG puo ̀ , come gia ̀ avviene sistematicamente in Germania, essere usato per il calcolo della rimunerazione della cura ospedaliera. Secondo tale soluzione, i costi di ogni singola categoria DRG sono ponderati in funzione della gravita ̀ delle malattie incluse nella categoria. La somma dei costi ponderati permette di ottenere il cosiddetto «Case Mix», la cui media («Case Mix Index») funge da base per il calcolo della rimunerazione delle cure stazionarie in un ospedale. La rimunerazione non viene quindi calcolata in funzione delle prestazioni di cura effettivamente fornite dall'ospedale e della durata del ricovero del paziente ma solo forfetariamente in funzione della DRG attribuita e della sua ponderazione. In pratica questo significa che l'ospedale zeri di importi forfetari basati sulle diagnosi Svizzera il sistema degli importi forfetari basati sulle prestazioni, l'associazione SwissDRG e ̀ stata trasformata a inizio 2008 ̀ anonima di utilita ̀ pubblica in una societa denominata SwissDRG SA, il cui Consiglio di amministrazione si compone dei rappresentanti dei precedenti membri dell'associazione (ma non degli osservatori). I compiti di questa societa ̀ anonima sono l'adeguamento e la gestione della nuova struttura tariffale; la responsabilita ̀ operativa per questi compiti e ̀ stata delegata a un centro di competenze, denominato Case Mix Office. La Confederazione continua a partecipare come osservatore alle trattative tariffali. II. Ripercussioni degli importi forfetari basati sulla diagnosi puo ̀ aumentare il proprio utile riducendo la durata della cura stazionaria o le prestazioni mediche e di cura; viceversa, se le prestazioni superano il budget a disposizione, per l'ospedale risultera ̀ una perdita. 2. La decisione politica di adottare il sistema SwissDRG Nel 2007 il Parlamento ha adottato la riforma della LAMal e un modello di finanziamento degli ospedali che per le degenze ospedaliere prevede una struttura tariffaria nazionale uniforme basata sulle prestazioni. La riforma della struttura tariffaria e ̀ gia ̀ stata preparata negli anni 2004–2007 mediante un progetto di SwissDRG, un'associazione i cui membri erano Santé suisse, la Commissione delle tariffe mediche LAINF e LAM/LAI (CTM), H+ Ospedali Svizzeri, FMH e la Conferenza dei direttori cantonali della sanita ̀ (CDS); inoltre vi erano ammessi come osservatori l'Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri (ASI), l'Ufficio federale di statistica e l'Ufficio federale della sanita ̀ pubblica. Gia ̀ alla fine del 2005 i partner nazionali in materia di tariffe decisero di introdurre in Svizzera il sistema tedesco GDRG, adeguandolo alle esigenze svizzere. Dopo la decisione del Parlamento, alla fine del 2007, di introdurre entro il gennaio del 2012 in tutta la 1. Maggiore incidenza di fattori economico-finanziari sul lavoro quotidiano negli ospedali Di per sé , l'etica professionale in ambito terapeutico e l'efficienza economica non si escludono a vicenda. Infatti un impiego possibilmente efficiente delle risorse disponibili non solo corrisponde all'orientamento di entrambi i principi ma, di fronte all'esigenza di rendere disponibili in modo equo risorse limitate, si impone anche dal punto di vista etico. Tuttavia si deve evitare che l'approccio tradizionale dell'intervento terapeutico, orientato al bene del paziente e alla limitazione dei danni, sia corrotto o addirittura sostituito da un principio d'azione puramente economico. In linea con una tendenza globale, l'introduzione del sistema DRG rafforza in modo massiccio l'influsso dei fattori economicofinanziari sulle decisioni in ambito clinico e pertanto sul lavoro quotidiano negli ospedali. Questo effetto si riscontra in altri Paesi (ad esempio la Germania) che applicano il sistema DRG. Dato che l'ospedale puo ̀ realizzare un utile applicando una terapia meno costosa e di durata piu ̀ breve – per un ospedale in regime di concorrenza con altri istituti la realizzazione di utili diventa una necessita ̀ – il bilancio degli interessi si sposta a scapito dei pazienti. Questi non possono piu ̀ avere la certezza che le misure terapeutiche siano scelte e configurate in modo da rispondere «il meglio possibile» al loro interesse. Sia l'intervento del personale medico e di cura, sia il paziente medesimo corrono il rischio di venire strumentalizzati per gli scopi della gestione delle risorse dell'ospedale. 11 L'introduzione del sistema DRG non rischia solo di ripercuotersi sul rapporto tra paziente e medico ma potrebbe portare a cambiamenti significativi anche per quel che concerne il ruolo degli ospedali nel sistema sanitario svizzero. In futuro l'attenzione si concentrera ̀ meno sulla realizzazione di un'offerta di cure ampia e orientata al paziente quanto piuttosto sulle esigenze di una gestione dei singoli ospedali proficua dal punto di vista economico. Inoltre per l'ospedale sara ̀ piu ̀ difficile svolgere funzioni sociali. Sia il personale medico che quello di cura saranno confrontati con il problema risultante dal fatto che il sistema DRG non tiene conto delle prestazioni di natura psicosociale e quindi non le rimunera. Questa lacuna potrebbe indurre a risparmiare tempo a livello di comunicazione interpersonale (anche con i parenti dei pazienti), di colloqui informativi e di accompagnamento psicosociale, ad esempio nel caso di pazienti gravi e in fase terminale. Tali mutamenti sono parzialmente in contrasto con l'attuale etica professionale dei settori coinvolti e possono portare a conflitti tra da un lato l'imperativo terapeutico dell'aiuto al paziente e dall'altro il nuovo compito di documentare i valori delle malattie e di adeguare di conseguenza le attivita ̀ mediche e di cura. Se le decisioni concernenti la cura del paziente sono influenzate in modo sempre piu ̀ massiccio da fattori economici che non hanno nessun legame con il bene del paziente, si potranno avere situazioni in cui si scegliera ̀ (o si dovra ̀ scegliere) di agire contro i dettami della «coscienza terapeutica». Una simile evoluzione non solo e ̀ in contrasto con l'obiettivo di un'offerta ottimale per i pazienti, ma potrebbe anche essere causa di frustrazione e rassegnazione presso il personale sanitario; si rischia inoltre una perdita di fiducia dei pazienti verso il personale clinico. 2. Deterioramento della qualita delle cure mediche? Il sistema DRG crea esplicitamente incentivi volti ad abbassare i prezzi delle prestazioni, a migliorare l'efficienza e l'economicita ̀ delle misure e a ridurre i costi di determinate prestazioni. Tuttavia, oltre a raggiungere i risultati prefissi, il nuovo sistema rischia di causare anche effetti problematici. Da un punto di vista etico, i diritti del lavoro per gli aspetti concernenti il settore medico e quello delle cure ospedaliere occorre discutere i punti seguenti: abbassare i prezzi delle prestazioni significa anche ridurre la durata del soggiorno dei pazienti in ospedale. Considerato che in Svizzera, nel confronto europeo, la durata media dei soggiorni ospedalieri e ̀ lunga, questo effetto non implica necessariamente un peggioramento della qualita ̀ delle cure. E ̀ significativo pero ̀ che il sistema DRG non preveda misure adeguate per evitare dimissioni anticipate dei pazienti non giustificate dal punto di vista medico. Una durata piu ̀ breve del soggiorno puo ̀ anche portare a un aumento del tasso di riospedalizzazione. Il fatto che il paziente possa essere di volta in volta attribuito a una sola categoria DRG comporta il rischio che si rinunci a chiarire il suo stato di salute globale o che altre malattie, diagnosticate solo dopo il ricovero in ospedale, non siano curate in modo adeguato: infatti in questi casi secondo la logica del sistema DRG il paziente dovrebbe essere dimesso e riammesso con un'altra diagnosi principale. In tal modo si ostacola l'applicazione di terapie orientate alle esigenze del paziente. Inoltre il quadro e il decorso di molte malattie sono di una complessita ̀ difficilmente descrivibile con le matrici DRG o descrivibile solo in modo approssimativo: in questi casi vi e ̀ da temere che il paziente riceva un trattamento terapeutico non ottimale. Con l'attribuzione del paziente a una categoria DRG non si definiscono in dettaglio le prestazioni mediche e di cura che la persona ha ottenuto o potra ̀ ottenere. In assenza di linee guida o standard vincolanti, le misure di risparmio potrebbero comportare un deterioramento della qualita ̀ delle prestazioni terapeutiche. Per il modo in cui e ̀ concepito, il sistema DRG contiene incentivi che possono indurre ad attribuire i pazienti a categorie di diagnosi piu ̀ «redditizie» per l'ospedale («Upcoding»). Una possibile conseguenza e ̀ la predilezione di metodi di cura oltremodo invasivi, anche in contrasto con il bene del paziente. L'orientamento al sistema DRG potrebbe inoltre portare a distorsioni del quadro clinico nella documentazione relativa al paziente. Un altro problema e ̀ la velocita ̀ con cui il sistema DRG potra ̀ essere adei diritti del lavoro guato alle innovazioni mediche. In tale ambito per gli ospedali risultera ̀ certamente un deficit poiché le innovazioni avvengono a ritmi relativamente serrati mentre i costi per caso potranno essere adeguati soltanto con un certo ritardo. Inoltre e ̀ previsto che in futuro gli investimenti degli ospedali pubblici vengano finanziati dagli ospedali medesimi mediante gli importi forfetari percepiti, senza copertura dei deficit da parte dei poteri pubblici: questa soluzione potrebbe causare difficolta ̀ di finanziamento e accentuare così la problematica della «medicina a due velocita ̀ ». Una frammentazione delle cure tra ospedale e istituti di assistenza postcura meno costosi potrebbe infine causare un peggioramento dell'efficienza medica. 12 3. Ripartizione delle risorse mediche e accesso alle cure meno equi Il sistema DRG permette di distinguere, in termini di gestione aziendale, tra pazienti «redditizi» e «non redditizi» per un ospedale: i primi sono i pazienti che possono essere trattati sotto il limite di costi definito per il relativo gruppo, i secondi sono invece i pazienti le cui cure causano costi superiori al forfait. Il gruppo dei pazienti «non redditizi» puo ̀ comprendere i malati cronici, i pazienti affetti da multimorbidita ̀ , quelli curati nei reparti geriatrici, i pazienti che soffrono di menomazioni psichiche e fisiche e i malati in fase terminale. I pazienti senza diagnosi specifica non sono nemmeno contemplati dalla matrice DRG. E ̀ lecito attendersi che le offerte cliniche si concentreranno e specializzeranno in linea di massima sui gruppi di pazienti «redditizi» e che gli ospedali tenderanno a dimettere anticipatamente i pazienti «non redditizi» ovvero a trasferirli in istituzioni transitorie di cura, meno costose. La tendenza a concentrarsi sui gruppi di pazienti «redditizi» e ̀ contraria al principio etico della distribuzione equa delle risorse mediche. Sarebbe quindi necessario un maggiore intervento delle autorita ̀ per garantire un'offerta ottimale su tutto il territorio. In un'ottica di politica di ordine pubblico, lo Stato ha la responsabilita ̀ sociale di assicurare un'adeguata equita ̀ delle cure anche in condizioni di precarieta ̀ delle risorse. Inoltre sono ipotizzabili conflitti tra gli operatori dei singoli settori delle cure mediche per l'aggiudicazione degli importi forfetari, ad esempio nel caso in cui un ospedale dimetta anticipatamente un paziente a carico delle cure domiciliari o della riabilitazione oppure lo trasferisca in un altro ospedale. Se aumenta la quantita ̀ di cure nel settore non ospedaliero, una parte dei costi viene trasferita verso i pazienti. Un altro aspetto che concerne l'equita ̀e ̀ legato alla maggiore responsabilita ̀ individuale del paziente. Per motivi legati all'istruzione, all'eta ̀ , alla malattia o per altre ragioni, non tutte le persone sono in grado di informarsi sulle prestazioni dei singoli ospedali e di scegliere tra essi con cognizione di causa. Dato che da un punto di vista etico gli ammalati vanno sempre visti come un gruppo di persone vulnerabile che necessita di una protezione particolare, appare discutibile trasporre nel contesto clinico il modello di un «consumatore» informato e in grado di decidere razionalmente. un certo margine di manovra quanto alla sua configurazione e attuazione concrete. E ̀ possibile dunque identificare in anticipo le possibili tendenze negative sia per evitarle, per quanto possibile, sia per integrarle con misure collaterali che permettano di attenuarne l'impatto. Tali tendenze negative sono: il peggioramento della qualita ̀ dell'assistenza medica, curativa e psicosociale negli ospedali, il venir meno delle funzioni di medicina sociale degli ospedali, la perdita di un approccio terapeutico incentrato sul bene del paziente, il trattamento sfavorevole di determinati gruppi di pazienti e i rischi in ambito di protezione dei dati. Occorre che la Confederazione si assuma la propria responsabilita ̀ direttiva ai fini della garanzia della qualita ̀. In base a questi elementi, la NEK-CNE formula le seguenti raccomandazioni: 1. Occorre svolgere un dibattito senza pregiudizi non solo sui lati positivi ma anche su quelli potenzialmente negativi e discutere tempestivamente dei correttivi necessari. 2. Tale dibattito dovra ̀ coinvolgere non solo gli addetti ai lavori ma anche l'opinione pubblica: infatti il riassetto radicale che probabilmente risultera ̀ dall'introduzione del sistema DRG e ̀ ancora sconosciuto ad ampie cerchie della popolazione. 3. Occorre valutare le esperienze fatte in altri Paesi, che possono fornire informazioni preziose. 4. In vista dell'introduzione del nuovo sistema e ̀ importante che il personale 4. Protezione dei dati Per fatturare le prestazioni ospedaliere con il sistema DRG, a seconda dei casi sara ̀ necessario comunicare agli assicuratori informazioni dettagliate concernenti le diagnosi. A queste condizioni occorre chiedersi se sara ̀ possibile tutelare efficacemente il segreto medico. La comunicazione di dati confidenziali dei pazienti agli assicuratori potrebbe costituire un'ingerenza nei diritti della personalita ̀ del paziente. ospedaliero (inclusi i medici e il personale di cura) siano sufficientemente informati e preparati. 5. Per assicurare un controllo della qualita ̀ attendibile occorre avviare urgentemente una ricerca empirica d’accompagnamento su questo tema, provvedendo a un approccio possibilmente ampio e includendo discipline diverse. Per permettere il paragone con la situazione precedente all'introduzione del nuovo sistema (e poter quindi esaminare gli effetti legati all'introduzione), e ̀ necessario che la ricerca sia avviata gia ̀ prima di tale cambiamento. La ricerca dovra ̀ essere indipendente e dotata di sufficienti mezzi finanziari. Le tematiche analizzate dovrebbero includere segnatamente l'analisi delle ripercussioni del sistema DRG sulla qualita ̀ delle cure ospedaliere, sui loro costi e soprattutto sullo stato di salute dei singoli gruppi di pazienti; inoltre si dovrebbero esaminare le modifiche dei flussi di pazienti all'interno dei singoli fornitori di prestazioni e tra gli stessi, come anche le caratteristiche dei pazienti di ogni istituzione. La ricerca dovrebbe peraltro esaminare dal punto di vista qualitativo e quantitativo quali sono i cambiamenti delle situazioni di lavoro per le varie categorie professionali nel settore sanitario, segnatamente per il corpo medico e per il personale di cura: questi cambiamenti possono potenzialmente ripercuotersi in modo diretto sulla qualita ̀ delle cure dei malati a ogni livello. Mi dispiace, ma lei non è redditizio! III. Conclusioni e raccomandazioni L'introduzione di importi forfetari in funzione delle prestazioni e ̀ un dato di fatto deciso dal legislatore. Tuttavia il previsto adeguamento del nuovo sistema, ripreso dalla Germania, alla realta ̀ svizzera offre 13 i diritti del lavoro Diritto al salario per allattare sul posto di lavoro L’Unione sindacale svizzera (USS) ha risposto positivamente alla richiesta della Commissione federale della sicurezza sociale e della sanità (CSS) a tutte le istanze politiche e associative di ratificare la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) sulla protezione della maternità. di Rezia Boggia, segretaria aggiunta VPOD L’OIL è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionali riconosciuti, con particolare riferimento a quelli concernenti il lavoro in tutti i suoi aspetti; essa emana convenzioni e invita tutti i Paesi ad adottarle e a rispettarle, compresa la Svizzera. I contenuti della convenzione sulla maternità È il caso della convezione no. 183 che vincola a livello internazionale numerose misure di protezione sulla maternità, quali il congedo maternità di almeno 14 settimane, la protezione contro il licenziamento durante e dopo la gravidanza, il divieto di discriminazione nei confronti delle donne incinte e allattanti, la protezione della salute e le disposizioni a favore dell’allattamento. La retribuzione durante l’allattamento Attualmente il tempo dedicato all’allattamento sul posto di lavoro è considerato come tempo di lavoro; non è però chiaro se questo tempo deve essere remunerato. La legge è infatti silente a tal proposito. L’adattamento della Legge federale sul lavoro (articolo 35a capoverso 2) alla convenzione OIL permetterà invece un miglioramento della sicurezza giuridica: l’ordinanza che sarà emanata dal Consiglio federale dovrà definire la durata dell’allattamento sul posto di lavoro che dà diritto alla retribuzione. tendo da un lato ai neonati di ricevere la migliore alimentazione necessaria, dall’altro alle puerpere di attenuare il pericolo di cancro al seno e alle ovaie in età avanzata e di perdere velocemente il peso cumulato durante la gravidanza, combattendo il rischio di obesità. Le donne devono pertanto avere accesso, sul posto di lavoro o nelle sue vicinanze, a un luogo pulito e intimo per continuare ad allattare al seno. Si auspica dunque che la Svizzera ratifichi al più presto questa convenzione per permettere alle madri di ricevere lo stipendio anche durante l’allattamento. Incentivare l’allattamento Questa modifica di legge vuole pure incoraggiare l’allattamento, così come promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). L’allattamento al seno è secondo l’OMS uno dei mezzi più efficaci per preservare la salute, permet- Le aziende non speculino sul franco forte! Una folla di lavoratrici e lavoratori radunata dall’Unione sindacale svizzera (USS) lo scorso 16 agosto davanti alla Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha chiesto misure più incisive contro la speculazione del franco. In modo simbolico e provocatorio sono stati stampati dei biglietti di mille franchi sui quali figurava una sveglia che indicava: “è mezzanotte meno cinque!”. di Unione sindacale svizzera (trad. Rezia Boggia) Questa azione dimostra che il tempo stringe, che la speculazione del franco deve essere rapidamente fermata. Per questo motivo urge che la BNS introduca un tasso di cambio plafonato nei confronti dell’euro. Tenuto conto del potere i diritti del lavoro d’acquisto di queste monete, l’USS stima che questo tasso debba essere di 1.40 Fr. per 1 euro. Considerata la sopravalutazione del 30% del franco, i prodotti svizzeri sono minacciati da una grave recessione, così come le vacanze in Svizzera sono diventate decisamente care per numerosi turisti stranieri. Ma alla fine sono soprattutto i lavoratori ad essere toccati: più di 100'000 impieghi sono in effetti a rischio. Diverse aziende hanno già approfittato della marcata sopravalutazione del franco per aumentare la durata del lavoro o per diminuire i salari. Certi politici di destra sono tornati alla carica proponendo la riduzione delle rendite. Le perdite contabili delle casse 14 pensioni – 50 miliardi di franchi, cioè più di 10'000.- per salariato – fanno sembrare che le fortune di queste ultime siano diventate una volta di più il giocattolo dei mercati finanziari. I manifestanti presenti davanti alla BNS hanno chiaramente dichiarato che le lavoratrici e i lavoratori non vogliono pagare ancora una volta per gli errori commessi dai politici, né sopportare le conseguenze della speculazione del franco svizzero. Le titubanze delle autorità responsabili fanno rischiare alla Svizzera un aumento massiccio della disoccupazione e una forte pressione sui salari; per questo motivo è stato chiesto oltre al tasso di cambio plafonato il divieto di versare in Svizzera i salari in euro. Tassare le eredità milionarie per finanziare l’AVS Il 16 agosto è stata lanciata una nuova iniziativa popolare per l’imposizione delle successioni superiori ai 2 milioni di franchi in favore del finanziamento dell’AVS. da contatto.sev L’iniziativa è promossa da un comitato composto da esponenti di diversi partiti e diverse categorie d’età e gode del sostegno dell’Unione sindacale svizzera e del Partito socialista svizzero. Nel dettaglio essa prevede: la riscossione di un’imposta sulle successioni e sulle donazioni. L’aliquota dell’imposta è del 20%. Due terzi del gettito sono da destinare al fondo di compensazione dell’AVS, in modo da permettere a questa assicurazione sociale di far fronte ai suoi compiti futuri senza gravare con ulteriori contributi sulle spalle di tutti e di prevedere una possibilità di pensionamento flessibile anche alle persone con un reddito modesto. L’ultimo terzo del gettito ai cantoni, per compensare le possibili perdite derivanti dalla soppressione delle imposte di successione cantonali. Sono esentate dall’imposta le successioni sino a 2 milioni (ossia la maggior parte) e le donazioni sino a 20 000 franchi l’anno. Regole meno rigide ed eccezioni per piccole e medie imprese a conduzione familiare, per non pregiudicarne l’esistenza e preservare i posti di lavoro. Basta con i privilegi fiscali Chi si arricchisce cede alla comunità una parte del denaro ottenuto attraverso le imposte. È quanto avviene per le vincite al lotto, i salari, le rendite e gli interessi maturati sui conti di risparmio, come pure per gli onorari, gli utili d’esercizio, il ricavato delle vendite. Ma ciò non si applica alle eredità: nel nostro Paese un numero ristretto di donne e di uomini ottiene miliardi senza aver lavorato o investito per il denaro conseguito. E senza dover pagare alcuna imposta per quanto ottenuto. Non è giusto! Ripartizione più equa della ricchezza In Svizzera, la disparità nella ripartizione della ricchezza è particolarmente accen- tuata: l’1% della popolazione possiede da solo l’equivalente del restante 99%, come emerge da uno studio realizzato dal CS. E molti di questi immensi patrimoni non sono frutto del lavoro dei loro proprietari, ma sono stati semplicemente ereditati. Un’imposta federale sulle successioni permetterebbe di attenuare un poco quest’ingiusta ripartizione della ricchezza. Tutela dei piccoli e medi patrimoni L’iniziativa popolare «Tassare le eredità milionarie per finanziare la nostra AVS» non si applica alla successione di piccoli e medi patrimoni. I risparmi depositati in banca o la casa unifamiliare non saranno soggetti a tassazione. L’imposta sulle successioni verrà unicamente riscossa sui patrimoni di oltre 2 milioni di franchi ad un’aliquota unica del 20%. Ciò è molto meno rispetto a quanto applicato nella maggior parte dei paesi limitrofi. Il patrimonio di un’impresa familiare o di una PMI beneficerà inoltre di condizioni ancora più favorevoli. La successione di aziende agricole sarà ad esempio esente da imposte. Un’imposta che non toglie soldi a nessuno, ma ne dà molti Intervista di Peter Anliker a Helmut Hubacher, già segretario sindacale della VPOD, consigliere nazionale per 34 (!) anni e presidente del partito socialista svizzero per 15 in merito a questa iniziativa. Come valuti il lancio di questa iniziativa in questo particolare momento? Affronta un argomento molto attuale, correggendo un’evidente stortura del nostro sistema. Quand’ero ancora al Nazionale, l’idea era stata lanciata dal consigliere federale Villiger, ma era stata demolita dai partiti borghesi. Un libro di Hans Kissling ci indica che nei prossimi 30 anni 178 000 persone erediteranno 969 miliardi. 95 000 di queste eredità sono inferiori ai 2 milioni, mentre 80 000 persone riceveranno 8000 miliardi. 50 patrimoni in successione sono superiori al miliardo. Deducendo il 20% dalle eredità superiori a 2 milioni, in questi 30 anni si incasserebbero 160 miliardi, ossia 5,3 miliardi l’anno, che farebbero molto comodo all’AVS. Per una volta non sarebbe la maggioranza della popolazione a dover soffrire, ma verrebbero chiamati a contribuire i ricchi e i super ricchi. Da anni si parla di «stati snelli», ma l’unico risultato è stato un gigantesco indebita- mento a livello mondiale, per ripianare il quale si attacca lo stato sociale. Nella tua attività politica, hai mai affrontato le questioni di eredità? Non in particolare, ma piuttosto con questioni di equità 15 sociale. Vi sono eredi che si ritrovano un bel mattino con svariati milioni in più e penso che sia ragionevole chiedere loro di mettere un quinto di questo importo a disposizione della comunità. Ma è vero che in Svizzera sono le persone anziane ad avere meno problemi economici? L’anziano che dispone di mezzi finanziari, stava già bene come attivo. È per contro vero che sempre più spesso si eredita in età avanzata, magari già in AVS. In questi casi, si cumulano capitali e situazioni agiate. Come valuti le possibilità di riuscita di questa iniziativa? Riuscirà a raccogliere le 100 000 firme e a superare lo scoglio della votazione popolare? Penso che questa iniziativa non sia legata ad umori momentanei come altre, per esempio quella sulle banche. Riguarda una situazione costante e chiamerà in causa solo una minoranza delle successioni. In Svizzera, il 3% dei contribuenti posseggono la metà del patrimonio globale. Oggi vi sono però anche problemi che potrebbero essere ritenuti più urgenti... Certo, come quello della forza del franco, oppure il problema costante dell’assicurazione malattia o la politica d’asilo e di tutti i profughi. Ciononostante, l’iniziativa si inserisce molto bene nell’odierno quadro politico e affronta un tema di grande attualità, che deve trovare e mantenere il suo posto nell’agenda politica di questo paese. i diritti del lavoro Lavoratori interinali colpiti dal dumping Il lavoro temporaneo è una forma precaria di impiego e sovente è soggetto a dumping salariale, ha affermato a Berna Paul Rechsteiner, presidente dell’Unione sindacale svizzera (USS). Il 41% delle agenzie del ramo non rispetta le condizioni minime stabilite dai Contratti collettivi di lavoro (CCL). da Servizio stampa USS Negli ultimi 15 anni il volume del lavoro temporaneo è quadruplicato per giungere al 2,5% del totale degli occupati, anche in seguito all’influenza della libera circolazione delle persone con l’Unione europea. Prima dell’ultima votazione popolare del 2009 sull’allargamento della libera circolazione alla Romania e alla Bulgaria, le autorità avevano promesso di rafforzare le misure di protezione delle condizioni di lavoro anche per quanto riguarda gli impieghi temporanei. In questo campo finora non è stato realizzato un CCL di obbligatorietà generale. “L’obiettivo – sottolinea l’USS in una nota stampa – è la parità di condizioni di lavoro fra il personale temporaneo e quello fisso. Tale principio è anche contenuto in una direttiva dell’Unione europea che dev’essere applicata entro fine anno”. In Svizzera la parità di trattamento vige solo per l’edilizia. Tale lacuna è colmata dal CCL per il lavoro temporaneo, che contempla nell’allegato altri contratti collettivi e imprese per cui è valida la parità di trattamento. “Il punto cruciale – sottolinea il presidente dell’USS Paul Rechsteiner – è che molte aziende da tempo si rifiutano di applicare il loro CCL al personale a tempo determinato con un unico obiettivo: applicare alla manodopera interinale condizioni di lavoro inferiori rispetto a quelle sancite nel CCL”. Perfino ex regie federali come Swisscom e FFS non hanno aderito a tale Contratto collettivo, ha rilevato Daniel Lampart, capo economista dell’USS, aggiungendo che il Consiglio federale deve fare pressioni affinché le ex regie vi aderiscano. La Posta invece rispetta la parità di trattamento. “I problemi – evidenzia Daniel Lampart – si riscontrano principalmente nell’industria e nel settore chimico-farmaceutico. Qualora non fosse possibile dotare il settore del lavoro interinale di un CCL efficiente, il principio della parità di trattamento dovrà essere raggiunto attraverso una legge”. Secondo l’economista dell’USS la Confederazione dovrebbe promulgare un contratto tipo di lavoro con le indicazioni chiare di minimi salariali obbligatori. Vania Alleva, vicepresidente dell’USS e membro della direzione di UNIA, ha menzionato il caso della Novartis di Stein (Argovia) che ha una quota di impiegati temporanei del 20%; un preparatore chimico a tempo determinato riceve 16 franchi invece di 34 l’ora per il personale fisso. Il Contratto collettivo di lavoro per le oltre 260 mila persone impiegate in Svizzera a tempo determinato è stato sottoscritto nel 2008 dall’associazione delle imprese del ramo swisstaffing, dai sindacati e dalle organizzazioni degli impiegati. Sarà valido solo quando il Consiglio federale dichiarerà la sua obbligatorietà generale. Attualmente non è possibile poiché sono ancora pendenti diversi ricorsi e poiché vi hanno aderito troppe poche aziende, ha infine precisato l’USS. La questione della pressione dei salari verso il basso sta assumendo grandi e preoccupanti proporzioni anche in Ticino. Assicurati chiedono, la Cassa disoccupazione Syndicom-VPOD risponde Sono Tamara e ho 18 anni. Ho terminato da poco la mia formazione quale impiegata qualificata di commercio e ho ottenuto la maturità commerciale professionale dopo aver seguito uno stage formativo.Volevo sapere se, a partire dal 1. agosto 2011, ho diritto a prestazioni di disoccupazione. In tal caso quanto riceverei e per quanto tempo? Cara Tamara, grazie della tua domanda. Sicuramente hai diritto alle prestazioni assicurative di disoccupazione; la tua cassa disoccupazione procederà a verificare i dati relativi alla tua formazione e alla tua età e ti aprirà un termine quadro della durata di due anni. Bisogna però considerare che non potrai beneficiare immediatamente delle indennità di disoccupazione in quanto, a partire dal 1. aprile 2011 (data di entrata in vigore della nuova Legge federale sulla disoccupazione LADI), ogni persona che si iscrive in disoccupazione deve attendere un certo numero di giorni (giorni di attesa generale) prima di poter beneficiare delle indennità previste. Inoltre ulteriori giorni di attesa speciale verranno applicati a tutte le persone che si iscrivono dopo aver terminato la loro formazione nei due anni precedenti la domanda di disoccupazione. Per determinare sia i giorni generali, sia quelli speciali vengono considerati alcuni parametri come ad esempio l’importo del guadagno assicurato, l’età, l’eventuale obbligo di mantenimento nei confronti di figli, oppure i motivi di esenzione dall’obbligo di contribuzione (formazione scolastica, malattia, separazione/divorzio, ecc.). Nel tuo caso la cassa aprirà un termine quadro dal 1. agosto 2011 al 31 luglio 2013. Durante questo periodo potrai beneficiare di un massimo di 90 indennità giornaliere pari a fr. 50.80 lordi al giorno, dopo un’attesa speciale di 120 giorni (ca. 6 mesi). Questo significa che a partire dal 1. agosto 2011 e fino al 13 gennaio 2012 sconterai i 120 giorni di attesa speciale, mentre dal 14 gennaio 2012 inizierai a percepire le tue 90 indennità giornaliere. Francesco Bellotti, responsabile Cassa disoccupazione Syndicom-VPOD Ticino i diritti del lavoro 16 Diritto all’educazione anche per i bambini sans-papiers! Nessun bambino è illegale Il Sindacato VPOD e l’Associazione “Per i diritti dei bambini senza statuto legale” chiedono da tempo che il Consiglio federale rinunci a introdurre l’obbligo per le autorità scolastiche di comunicare i dati riguardanti i bambini sans-papiers, perché tutti i bambini abbiano diritto all’educazione e alla formazione. A questo proposito le due associazioni hanno recentemente presentato un opuscolo contenente delle raccomandazioni pratiche sulla frequenza scolastica dei bambini sans-papiers, all’attenzione delle autorità scolastiche e del corpo insegnante. Nel 1997 la Svizzera ha ratificato la Convenzione internazionale dei diritti del bambino dell’ONU, che stabilisce chiaramente il diritto all’educazione e alla formazione per tutti i bambini e i giovani (art. 28 CIDE). La Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) si è pure espressa a più riprese in favore della possibilità per i bambini sans-papiers di frequentare la scuola senza tener conto del loro statuto di soggiorno. Concretamente, la frequenza scolastica da parte di bambini sans-papiers si scontra con tutta una serie di difficoltà, in quanto il quadro normativo che regola la loro presenza a scuola varia fortemente da un cantone all’altro. L’opuscolo presentato dal Sindacato VPOD e dall’Associazione “Per i diritti dei bambini senza statuto legale” si intitola “Bambini sans-papiers a scuola”e ha proprio l’obiettivo di fornire alle autorità scolastiche e agli insegnati delle informazioni sui problemi tipici dei bambini sans-papiers nelle scuole svizzere e di proporre delle raccomandazioni pratiche. Il merito di questo documento è anche quello di evidenziare la presenza nelle nostre scuole di bambini senza statuto legale. Oggi questo fatto sembra essere scontato, ma non è sempre stato così. Sono infatti solo 20 anni che i bambini senza statuto legale hanno ottenuto questo diritto. Prima numerosi bambini passavano parte della loro infanzia nascosti a casa per paura di essere scoperti, senza alcuna possibilità di essere scolarizzati. Il problema principale che si pone è quello della protezione dei dati, in quanto la trasmissione di informazioni da parte della scuola alle autorità responsabili della migrazione mette in pericolo i bambini sans-papiers e le loro famiglie. Nel suo rapporto del 2010 “Facilitare lo scambio di dati fra autorità federali e cantonali” il Consiglio federale prevede tuttavia di introdurre un “dovere di comunicazione” dei dati concernenti i bambini sans-papiers, procedura attualmente esaminata dalla commissione pertinente. L’introduzione dell’obbligo di comunicare dei dati sopprimerebbe di fatto il diritto all’educazione dei bambini sans-papiers e avrebbe delle conseguenze catastrofiche, dato che la frequenza scolastica comporterebbe il rischio di essere scoperti ed espulsi. Questo dovere di comunicazione violerebbe dunque il diritto all’educazione garantito dalla Costituzione federale e da convenzioni internazionali legalmente vincolanti. Nel campo della formazione professionale, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno adottato nel 2010 una mozione che chiede al Consiglio federale di permettere ai giovani sans-papiers di avere accesso a un apprendistato e di elaborare le regolamentazioni necessarie. Si auspica che questa proposta venga accolta dalla Confederazione e che il diritto all’educazione venga applicato a tutti i giovani anche per quanto riguarda la formazione professionale. Come è spiegato nell’opuscolo “la scuola è spesso l’unico luogo concreto dove i bambini possono beneficiare parzialmente della protezione offerta da un’infanzia normale”. In un quadro esistenziale caratterizzato dalla precarietà ed il timore di essere scoperto ed espulso, la scuola dovrebbe rappresentare un luogo privilegiato dove il bambino o il giovane possa tessere dei rapporti sociali e sviluppare le sue conoscenze in tutta sicurezza. È quindi fondamentale che tutti gli attori del mondo scolastico (insegnanti, autorità scolastiche, servizi sociali, ecc.) siano informati della specificità della situazione vissuta dai bambini senza statuto legale. In particolare l’opuscolo vuole attirare l’attenzione su momenti o situazioni della scolarità dei bambini e giovani sans-papiers che possono rivelar17 si delicati e problematici, in particolare: l’atto dell’iscrizione in una struttura scolastica è spesso molto delicato, poiché è il primo momento in cui la famiglia del bambino appare formalmente agli occhi dell’amministrazione scolastica come non avente uno statuto legale, facendo nascere la paura della trasmissione di informazioni; l’opuscolo mostra inoltre le problematiche che possono insorgere durante la scolarizzazione, come ad esempio in caso di un soggiorno all’estero e di visite in classe da parte di attori esterni; infine, uno degli obiettivi dell’opuscolo è attirare l’attenzione del corpo insegnante sui problemi di fondo che tutti i bambini e giovani senza statuto legale conoscono. La precarietà quotidiana, dovuta a situazioni economiche difficili, a delle condizioni abitative che non permettono di studiare a casa, alla paura dei controlli di polizia e delle conseguenze a cui potrebbero portare (espulsioni), nonché l’insicurezza di fronte al futuro e l’impossibilità di avere un progetto d’avvenire, hanno infatti molto spesso come conseguenza una scolarità difficile. L’opuscolo (in tedesco e francese) può essere ordinato gratuitamente all’indirizzo e-mail [email protected] i diritti del lavoro Dure critiche a FMI e UE La politica del Fondo monetario internazionale (FMI) e dell’Unione europea (UE) è contraria agli interessi degli Stati e delle popolazioni. È questo il giudizio emerso da un incontro tra sindacalisti provenienti da ogni parte del mondo tenutosi a Ginevra lo scorso mese di giugno. di Graziano Pestoni, membro Comitato di Regione VPOD La riunione si è svolta in concomitanza con la 100esima sessione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Durante la stessa i rappresentanti di molti Governi e quelli delle organizzazioni padronali hanno rivendicato modifiche in senso peggiorativo delle Convenzioni dell’OIL intese a proteggere i lavoratori salariati e le loro organizzazioni, adottate tra il 1948 e l’inizio degli anni Ottanta. I peggioramenti, sostenuti dal FMI e dall’UE, riguardavano in particolare le convenzioni sulla libertà sindacale, il diritto di organizzazione, la protezione sociale, le norme relative ai licenziamenti e alla disoccupazione (Convenzioni n. 87, 98, 102, 151, 158, 168) ed erano motivate, a loro giudizio, dalla necessità di ridurre i costi del lavoro per far fronte alla crisi finanziaria mondiale. I sindacalisti, attraverso le loro testimonianze, hanno dimostrato la profonda ingiustizia di queste scelte. La cosiddetta politica della simmetria dei sacrifici, praticata in molti paesi, nella realtà ha addossato costi, spese e oneri soltanto ai salariati. L’ente pubblico, dopo essere intervenuto con i fondi dei contribuenti per impedire il fallimento di importanti istituti finanziari, ha chiesto sacrifici quali riduzione di stipendi, peggioramenti pensionistici e della legislazione sociale, licenziamenti massicci, ecc. Come se non bastasse, le condizioni poste dalle istituzioni internazionali (FMI) ed europee (Banca centrale europea) per concedere prestiti ai Paesi in difficoltà sono esose e in netto contrasto con il rispetto della sovranità degli stessi. Prendiamo il caso della Grecia. I prestiti (a interessi speculativi!) sono stati concessi solo dopo che il Parlamento ellenico ha accettato tagli importanti nella socialità e sulle condizioni di lavoro, nonché la creazione di un’agenzia formata da stranieri incaricata di privatizzare buona parte dei servizi pubblici. In molti Paesi si assiste inoltre al tentativo di ridurre i diritti sindacali per poter applicare con maggiore facilità misure di risparmio, decise sia in modo autonomo dalle Autorità nazionali, sia su imposizione del FMI o dell’UE. Perfino in Germania e negli USA i rispettivi Governi hanno cercato di limitare il diritto di sciopero! Non a caso quindi si sono tenute grosse manifestazioni in moltissimi Paesi e non solo in Grecia, Spagna e Portogallo. I manifestanti, con un nuovo vigore, non contestavano soltanto la politica antisociale dei rispettivi Governi, ma anche il ruolo delle organizzazioni finanziarie internazionali. Dall’incontro tra i sindacalisti è emerso chiaramente che le organizzazioni internazionali intendono imporre una politica neoliberale al mondo intero. E per realizzare con maggiore facilità i loro obiettivi (riduzione costi salariali e sociali, privatizzazioni, ecc.) esse intendono ridurre con ogni mezzo il ruolo delle forze sociali e in particolare delle organizzazioni sindacali, tra cui il peggioramento del quadro giuridico internazionale costituito dalle Convenzioni dell’OIL. I sindacalisti hanno pertanto rivolto un appello a tutte le forze democratiche affinché tali convenzioni vengano salvaguardate ed hanno espresso l’auspicio di poter meglio coordinare azioni tendenti a ridurre il ruolo nefasto delle organizzazioni finanziarie internazionali. Nessun essere umano è illegale STOP ALL’IPOCRISIA Diritti per i sans-papiers! Regolarizzazione immediata! GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A BERNA Sabato 1° ottobre - ore 14.30 – Ritrovo alla Schützenmatte Richiedete le carte giornaliere disponibili nella maggior parte dei comuni del cantone! Orari dei treni da: Chiasso 9.52 - Lugano 10.12 - Bellinzona10.36 - Locarno 10.03 - Biasca 10.18 Firmate la petizione “Stop all’ipocrisia” www.sanspapiers-bewengung.ch/it.html i diritti del lavoro 18 Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI) Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso - Tel. 091/682 29 31 fax 091/682 29 32 - e-mail: [email protected] - www.asiticino.ch Data 3.10.2011 Corso Processo delle cure: difficoltà di applicazione Termine isc. 5.9.2011 6,7.10.2011 10,11.10.2011 12,13,14.10.2011 17.10.2011 Comunicazione e relazione staff - famigliari Efficacia personale e performance collettiva Grafologia e personalità Le direttive anticipate 5.9.2011 7.9.2011 12.9.2011 14.9.2011 18 - 19.10.2011 21.10.2011 Prevenzione mal di schiena Uno sguardo sul fenomeno chiamato Resilienza, ovvero la forza d’animo che ci può permettere di affrontare le avversità della vita L’ultima flebo: elementi per la gestione dei conflitti etici alla fine della vita Conflitti interpersonali e negoziazione La fragilità nell’anziano: interventi di prevenzione delle cadute negli anziani Riflessologia del piede: parte neuro-muscolare 26.10.2011 27,28.10.2011 7.11.2011 9,10,11.11.2011 8,9,10.2.2012 9,10.5.2012 Luogo Lugano o Mendrisio 19.9.2011 19.9.2011 Partecipanti infermieri/e assistenti geriatrici/che operatori/trici sociosanitari/e operatori del ramo sanitario aperto a tutti operatori del ramo socio-sanitario infermieri/e assistenti geriatrici/che operatori/trici sociosanitari/e aperto a tutti operatori del ramo socio-sanitario 26.9.2011 operatori del ramo sanitario Lugano o Mendrisio 26.9.2011 5.10.2011 operatori del ramo socio-sanitario operatori del ramo sanitario Mendrisio Lugano o Mendrisio 4.10.2011 operatori del ramo sanitario con formazione di base in riflessologia Bellinzona Lugano o Mendrisio Lugano o Mendrisio Lugano o Mendrisio Lugano o Mendrisio Bellinzona Lugano o Mendrisio Corsi Consulenza giuridica andicap Consulenza a persone con andicap nell’ambito delle assicurazioni sociali. Un servizio FTIA in collaborazione con ATGABBES, PRO INFIRMIS, UNITAS. Per iscrizioni e/o ulteriori informazioni rivolgersi a : Consulenza giuridica andicap, Via Linoleum 7, cp 834, 6512 Giubiasco, tel. 091 850 90 20, e-mail: [email protected] 11-05 Incontri di supervisione 2 Date: 11.10/29.11.11, 17.1/6.3/24.4/5.6.12 Orario: 15.00-17.00 Costo: Fr.400.- Iscrizione entro: 12.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA Corso 11-06 Incontri di supervisione 1 Date: date da concordare a dipendenza delle persone interessate Orario: 15.00-17.00 oppure 10.00-12.00 Costo: Fr.400.Iscrizione entro: 12.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA Corso 11-07 L’invalidità nella previdenza professionale Date: 15.11.11 (orario: 8.30-17.00), 22.11.11 (orario: 8.30-12.00) Costo: Fr.300.- Iscrizione entro: 30.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA Corsi Croce Rossa Svizzera Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (09.00-11.00), fax 091/682.79.56, e-mail sottoceneri: [email protected] - e-mail sopraceneri: [email protected] - www.crs-corsiti.ch. Corsi - Seminari Baby sitting Baby sitting Approfondimento Collaboratrice familiare CR TI Collaboratrice sanitaria Base Chiasso sede CRS 5,12,19,26.10.2011 (18.00-20.30) Lugano sede CRS Modulo 1: La gestione del tempo 20,27.9 / 4,11.10.2011 (18.00-20.30) 13,15,20,22,27.10 / 10,12,17,19,24,26.11 / 1.12.2011 (13.30-17.00) 19,20,21,22,26,27,28,29.9 / 3,4,5,6.10.2011 (9.00-12.00 / 13.30-16.30) CORSI Ginnastica dolce in acqua per senior Guida nel Percorso Corsi - Seminari Baby sitting Collaboratrice sanitaria Base Corsi - Seminari Puericultura – Aspettando un bambino TRESA BAY HOTEL – PONTE TRESA 9,16 23,30.9 / 7,14,21,28.10.2011 (9.30-11.30) 8.10.2011 (9.00-12.00 / 13.00-17.00) Locarno sede CRS 6,13,20,27.10.2011 (18.00-20.30) 7,8,9,14,15,16,21,22,23,28,29,30.9.2011 (09.00-12.00 / 13.30-16.30) 3,10,17,24.9 / 1,8,15,22.10.2011 (8.30-12.00 / 13.30-17.00) 29.10 / 5.11. 2011 (8.30-12.30 / 13.30-17.30) 6,7,8,9,13,14,15,16,20,21,22,23.9.2011 (9.00-12.00 / 13.30-16.30) Bellinzona sede CRS 10,17, 24 settembre, 8,15,22,29.10 / 5.11 (8.30-12.00 / 13.30-17.00) 12,19.11.2011(8.30-12.30 / 13.30-17.30) 27,28,29,30.9 / 3,4,5,6,10,11,13,14.10. 2011 (09.00-12.00 / 13.30-16.30) Faido 15,22,29.9 / 6,13.10.2011 (19.45-21.45) 19 i diritti del lavoro Corsi Centro Alchemilla Relazioni interpersonali e ricerca interiore 10 incontri il sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 + 3 giornate intere Inizio: sabato 24 settembre 2011 Costo: fr. 730.- (con tessera ACP fr. 690.-) Omeopatia classica 30 lezioni, il martedì, dalle ore 17.30 alle 20.30 Inizio: martedì 4 ottobre 2011 Costo: fr. 1200.- dispense comprese Grafologia Corso di 10 lezioni, il mercoledì, dalle ore 20.30 alle 22.30 Inizio: mercoledì 5 ottobre 2011 Costo: fr. 360.- (con tessera ACP fr. 320.-) Crescita personale e autostima 10 incontri il sabato dalle ore 14.30 alle 17.30 + 3 giornate intere Inizio: sabato 15 ottobre 2011 Conferenza e presentazione del corso: sabato 24 settembre, ore 20.30, Albergo Pestalozzi, Lugano Costo: fr. 730.- (con tessera ACP fr. 690.-) Per informazioni e iscrizioni: Associazione cultura popolare, tel. 091 683 50 30, e-mail: [email protected]. I corsi hanno luogo presso la sala ACP, Balerna (sopra il Ristorante Meridiana) Corsi Cemea Per me, per te, per noi – attività cooperative Data: 10 settembre Orario: dalle 14.00 alle 18.00 Luogo: da definire Costo: Fr. 30.- Iscrizione: entro il 20 agosto 2011 Per informazioni e iscrizioni: Cemea, Via Agostino Maspoli 37, 6850 Mendrisio; Tel. 091/630 28 78; [email protected]; www.cemea.ch Corsi Associazione professionale di cura e assistenza (Curahumanis) Come creare rapporti ed ascoltare anziani disorientati Destinatari: Infermiere/e dipl./Operatore/trice sociosanitario/a (AFC)/Assistente geriatrico/a (CC CRS)/Aiuto familiare (AFC)/Assistente di cura/Collaboratore/trice sanitario/a. Data: 17-18 ottobre 2011 Luogo: Lugano Costo: membri fr. 400.00; non membri fr. 540.00 Follow up – ascoltare anziani Destinatari: Infermiere/e dipl./ Operatore/trice sociosanitario/a (AFC)/Assistente geriatrica (CC CRS)/Aiuto familiare (AFC)/Assistente di cura/Collaboratore/trice sanitario/a Data: 19.10.2011 Luogo: Lugano Costo: membri fr. 270.00; non membri fr. 370.00 Per informazioni e iscrizioni: Curahumanis, Associazione professionale delle cure e assistenza, Weinberglistrasse 4, 6005 Luzern, tel. 041 249 00 80; www.curahumanis.ch; [email protected] Corsi Associazione Dialogare-Incontri Cosa devo fare per trovare un posto di lavoro? 15 settembre 2011, ore 9.00-11.00 Mendrisio, Champion’s Snack-bar Il curriculum vitae 29 settembre 2011, ore 9.00-11.00 Mendrisio, Champion’s Snack-bar Per informazioni e iscrizioni: Associazione Dialogare-Incontri, Via Foletti 23, 6900 Massagno, tel. 091 967 61 51, fax 091 967 61 52, e-mail: [email protected], www.dialogare.ch Casa polivalente di Rodi La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti, 10 camere al 2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di 3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti. Per prospetto, informazioni e riservazioni: Colonie dei sindacati c.p. 1211 - 6500 Bellinzona 091 826 35 77 i diritti del lavoro 20 Offerte di lavoro Confederazione Consultare: www.stelle.admin.ch/it Cantone Ticino Amministrazione dello Stato 118/11 Dipartimento delle finanze e dell’economia: relationship Manager di I subordinatamente Relationship Manager di II presso l’Area dei servizi di consulenza del Centro dei sistemi informativi, Bellinzona (scadenza 9 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 119/11 Dipartimento delle finanze e dell’economia: analista-programmatore/trice presso l’Area dello sviluppo e dell’integrazione applicativa del Centro dei sistemi informativi, Bellinzona (scadenza 9 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); 120/11 Dipartimento del territorio: funzionario/a tecnico/a presso l’Ufficio dei lavori sussidiati e degli appalti, Bellinzona (scadenza 6 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi); Ente Ospedaliero Cantonale Ospedale Regionale Lugano: medici assistenti a tempo pieno (senza scadenza); Ospedale Regionale Lugano: primario del Servizio di neurologia del Neurocentro della Svizzera Italiana (scadenza 16 settembre); ri/e di cura; ausiliari/e servizi generali;apprendisti operatori/trici sociosanitari (scadenza 31 dicembre 2011); Municipio Massagno: infermieri/e; operatori/trici sociosanitari/ie; assistenti di cura; fisioterapista; animatore/trice; ausiliari/e servizi generali (validità concorso tutto l’anno); Docenti Municipio del comune di Agno: docente di educazione musicale (scadenza 2 settembre, ore 18.00); Studi medici studio di medicina generale nel Luganese cerca un’assistente di studio medico 80-100%, telefonare 076 413.06.22; studio di ginecologia nel Luganese cerca ricezionista all’80%. Scrivere a: cifra 99, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico; studio medicina interna nel Luganese cerca assistente di studio medico 70100%. Scrivere a: cifra 98, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico o al mail: [email protected]; studio medico specialistico nel Mendrisiotto cerca assistente di studio medico 80-100%. Scrivere a: cifra 96, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico; studio medico nel Locarnese cerca assi- stente di studio medico al 70-80%. Scrivere a: [email protected]; studio medico nel Luganese cerca assistente di studio medico al 100% e una seconda al 50%. Scrivere a: cifra 30, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico; studio medico nel Mendrisiotto cerca assistente di studio medico. Scrivere a: cifra 14, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico; studio medico generalista FMH nel Mendrisiotto cerca collega in grado di effettuare sostituzioni 3 mezze giornate la settimana. Interessati contattare Dr. med. p.O. Ishiodu, tel./fax 091 683.34.27, natel 076 705.65.39; studio medico medicina interna a Biasca cerca assistente di studio medico per impiego parziale, alcune ore al giorno. Scrivere a: cifra 93, Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico; studio medico Bernasconi-Massera di Mendrisio, FMH medicina generale, cerca assistente di studio medico al 100%. Contattare 091 646.76.26. studio medico pediatrico a Locarno cerca assistente di studio medico 80-100%. Scrivere a: Dr. med. Luca Pissoglio, Via Varenna 45, 6600 Locarno; studio medico nel Luganese, specializzato in chirurgia della mano cerca una segretaria o assistente di studio medico al 60-80%. Inviare candidature all’e-mail del sito www.manoegomito.ch Case Anziani, Cliniche, Associazioni; Istituti scolastici La Fondazione Diamante (laboratorio Al Frutteto, Azienda Agricola a Gudo): operatore/trice sociale (scadenza 2 settembre); La Fondazione Opera Don Luigi Guanella, Tesserete e Don Luigi Guanella, Castel San Pietro: responsabile delle cure (scadenza 9 settembre); Municipio Chiasso: concorso permanente per l’assunzione di personale presso gli Istituti sociali del Comune di Chiasso: infermieri/e, operatori/trici sociosanitari; assistenti di cura; ausilia- 21 i diritti del lavoro “i grappoli” 6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41 [email protected] www.grappoli.ch Appuntamenti sindacali Assemblea gruppo VPOD OSI 6 settembre 2011, ore 19.00 Centro Panoramica, Cadro Assemblea sindacale personale Casa Anziani San Carlo 7 settembre 2011, ore 20.00 c/o la sala al -1 in casa anziani APPUNTAMENTI SETTEMBRE 2011 Domenica 4 settembre, ore 16.00 Pomeriggio letterario con gli scrittori e poeti dell’ASSI Poesie e recita Serata informativa sulle aggregazioni comunali di Locarno 8 settembre 2011, ore 17.30 Scuole medie di Minusio Gita pensionati a Crespi d’Adda 9 settembre 2011 Venerdì 9 settembre, ore 20.00 Piano bar con Elisa Da martedì 6 settembre a martedì 8 novembre Esposizione di dipinti Serge Brignoni Venerdì 23 settembre a domenica 23 ottobre 2011 (tutti i giorni) e per i mesi di novembre e dicembre su richiesta Caccia e funghi Rassegna gastronomica sulla selvaggina Sella alla Baden-Baden e tante altre specialità Sabato 24 settembre, ore 20.00 Piano bar con Elisa Offerta speciale Settembre 2011 Camera doppia fr. 76.- (per persona / notte incl. colazione) Camera doppia uso singolo fr. 94.- (per persona / notte incl. colazione) Coordination nationale “Koko” 9 settembre 2011 VPOD-Zentralsekretariat, Zurigo Assemblea dei delegati della federazione 10 settembre 2011 Hôtel Bern, Berna Festa USS 11 settembre 2011, ore 10.00 c/o Grotto del Ceneri, Monte Ceneri Assemblea del Servizio ABAD 14 settembre 2011, ore 18.30 Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona Comitato di Regione VPOD 21 settembre 2011, ore 20.15 c/o Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona Cattivi pensieri La generosità di Abad! Si sa il caldo a volte gioca brutti scherzi! È il caso del servizio di assistenza e cura a domicilio del Bellinzonese che con grande slancio estivo ha deciso di riconoscere al suo personale ben 5 centesimi per chilometro in più dei 65 previsti quale indennizzo di trasferta! Siamo stupefatti di cotanta bontà! Sennonché, stiamo ancora aspettando che questo servizio, che fa avanzi d’esercizio a palate da diversi anni, riconosca parte di questi utili a chi glieli fa produrre: il personale! Magari a Natale arriverà un regalo vero? i diritti del lavoro 22 Servizi CGIL per i frontalieri iscritti al sindacato VPOD Como Camera del lavoro, per info generali su sedi e orari: 031239 311 Patronato INCA via Italia Libera 25 lu-me-ve 8.30-14.30 ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30 sa 9.00-11.30 Per info sulle altre sedi provinciali del patronato: 031 239 390 Cassa malati collettiva VPOD A partire dal 1.1.2010 la Cassa malati collettiva VPOD gestisce 3 marchi del gruppo HELSANA, ossia: CAAFCGIL Centro servizi fiscali via Anzani 12b lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 031 260 375 Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio, ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès a Progrès collettiva VPOD. Permanenze Coordinamento frontalieri CGIL Bizzarone c/o biblioteca (palazzo comunale) ma 17.00-18.00 Olgiate Comasco c/o Camera del lavoro CGIL tel. 031 944 321 via Vittoro Emanuele 63 me 17.00-18.30 Porlezza via Garibaldi 54 tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00 sa 9.00-11.30 È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio. Beneficiate così del 10% di sconto sulle assicurazioni complementari, LCA. Attenzione: la richiesta deve essere inviata entro il 31.1 di inoltrare la richiesta per raccomandata. OFFERTA ESCLUSIVA PER I SOCI VPOD Abbonamento generale FFS a prezzo ridotto! Varese Camera del lavoro per info generali su sedi e orari: 0332 276 111 In collaborazione con il sindacato Syndicom, offriamo ai nostri soci uno sconto sul prezzo d'acquisto di un abbonamento generale (AG) FFS di 1a e 2a classe. Patronato INCA, via Nino Bixio 37 lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00 Categoria CAAFCGIL Centro servizi fiscali, via Nino Bixio 37 Per appuntamenti o per info sulle altre sedi del CAAF: 0332 810 478 Permanenze patronato INCA/CGIL Arcisate Via Trieste 10 tel. 0332 851 722 me 9.00-12.00 / 16.30-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Besozzo via 25 aprile c/o Camera del lavoro tel. 0332 771 035 lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00 Impressum Redazione: Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 [email protected] Raoul Ghisletta (responsabile), Rezia Boggia, Fausto Calabretta, Daniela Casalini -Trampert, Massimo Mantovani, Paola Orsega-Testa, Valentina Poretti, Mara Rossi, Stefano Testa. Chiusura redazionale: 10 giorni prima dell’uscita Frequenza: mensile Grafica: studio POP, S. Antonino Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio Abbonamenti: Gratuito per i soci VPOD, Fr. 55.- per i non soci in Svizzera Fr. 70.- per i non soci all’estero Il prossimo numero de “I diritti del lavoro” uscirà giovedì 29 settembre 2011 Prezzo normale 2 cl /1 cl AG adulti 3300 / 5150 AG sen. (AVS) 2550 / 4000 AG giov. (16-25 anni) 2400 / 3850 AG plus duo par** 2300 / 3500 AG plus Famiglia partner*** 1850 Prezzo socio 2 cl/1 cl 3168 / 4944 2448 / 3840 25-64*/65 da 64*/65 2304 / 3696 16-25 Età**** * donne 64 anni; uomini 65 anni ** condizione necessaria è di disporre di un abbonamento generale di base nel nucleo familiare *** condizione: possesso di un AG Plus Famiglia per i figli/giovani oltre all’AG base di un genitore 2208 / 3360 **** fino all'età raggiunta 1776 L'abbonamento può essere comandato al Segretariato centrale VPOD, CP 8279, 8036 Zürich telefono: 044 266 52 21 - sito internet: www.ssp-vpod.ch e-mail: [email protected] Protezione giuridica privata MULTI - VPOD COOP Assicurazioni - VPOD A cosa serve la MULTI-VPOD? In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio, dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può disdire ogni anno. Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected]. 23 i diritti del lavoro Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich GAB 8036 Zürich Aderite al sindacato VPOD Sindacato VPOD Ticino Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch Segretariato VPOD Lugano Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30 Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31 E-mail: [email protected] CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano (4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro) Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino Aderire al Sindacato è semplice! Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30 Ufficio VPOD Bellinzona P.F. scrivere in stampatello Cognome e Nome Sesso M Data di nascita F Data d’ adesione Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30 venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso) Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14 E-mail: [email protected] CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501 Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti) Sede VPOD Locarno Via e numero No. Postale e domicilio Aperto il lunedì: 13.30-17.00 e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47 Piazza Corporazioni 1, 6600 Locarno (Città vecchia, sopra ristorante Casa del Popolo) Nazionalità Tel. /Cel. e-mail Sede VPOD Balerna Aperto il martedì (se festivo mercoledì): 13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69 E-mail: [email protected] Via L. Favre 10, 6828 Balerna sede Associazione Inquilini Mendrisiotto Datore di lavoro Professione % lavoro Stipendio lordo annuo Sindacato precedente Giornale in lingua: I T F Sede VPOD Biasca Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40 La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato Cognome, nome, indirizzo Luogo, data Firma La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti. Orologio rosso con spilla o penna USB a chi si iscrive al Sindacato VPOD Permanenza INCA Istituto Nazionale Confederale di Assistenza italiani all’estero c/o sede UNIA Manno, Via Vedeggio 1, Uovo di Manno II° piano, martedì e giovedì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11 c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8, mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 735 35 80 c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14, lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento), tel. +41 91 862 12 44 Cassa disoccupazione Syndicom - VPOD Bellinzonese e valli Come funziona? Sede centrale a Bellinzona Piazza Giuseppe Buffi 6A- CP 1270 - 6501 Bellinzona Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84 lu: 09.00-11.30 ma -gio: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 mercoledì: 14.00-17.00 venerdì: chiuso tutto il giorno Ogni persona che si iscriverà al sindacato riceverà in regalo un magnifico orlogio rosso con spilla oppure un'utilissima penna USB (a scelta). Per i membri che iscriveranno un collega al sindacato è invece previsto il consueto premio di fr. 50.- Luganese e valli Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra) Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00 Come ritirare il premio? Locarnese e valli Una volta compilata l'adesione al Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio o la penna USB presso i segretariati sindacali di Lugano o Bellinzona. Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra) Mendrisiotto Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra) Biasca e valli Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca i diritti del lavoro 24