Editoriale
Chi va e chi viene…
di Roberto Martinotti,
presidente VPOD Regione Ticino
Era un periodo dove il nostro
Sindacato cercava di uscire da
una situazione organizzativa
interna non facile. La nuova
assunta aveva dimostrato nei
colloqui preliminari di avere la
volontà, la caparbietà e la sicurezza per affrontare la nuova
sfida in qualità di sindacalista.
Giovane, allegra e sempre
pronta a mettersi in gioco, in
questi suoi tre anni di attività
ha dimostrato che la scelta di
Continua a pagina 2
numero 7, venerdì 2 settembre 2011
TUTTE/I ALLA
FESTA
SINDACALE USS!
Domenica
11 settembre
ore 11.00-16.00
al Grotto Monte Ceneri
Organo del Sindacato dei servizi pubblici
Due nuove
iniziative per
la formazione
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
Il Sindacato VPOD marca l’inizio dell’anno scolastico 2011/2012 con la raccolta
firme per due nuove iniziative popolari:
la prima è l’iniziativa popolare
"Rafforziamo la scuola media - Per il
futuro dei nostri giovani”, mentre la
seconda è l’iniziativa “Per un settore uniContinua a pagina 2
Due nuove iniziative per la formazione
Editoriale
Continua dalla prima
averla assunta sia stata una delle ottime conquiste del nostro Sindacato
degli ultimi anni.
Nel nuovo concetto di riorganizzazione interna le era stato conferito
l’incarico della gestione del settore
scuola. Settore questo sicuramente
non facile, con sfide importanti, con
lotte e tematiche pressanti e sempre
di stretta attualità. Mara è riuscita a
creare attorno a lei un senso di autorevolezza, non di autoritaria presenza, dando sicurezza ai nostri affiliati e
creando presupposti di battaglie
sicuramente vittoriose.
E così è stato. Si è battuta contro il
concetto di meritocrazia, si è impegnata nella raccolta di firme per le
innumerevoli nostre iniziative, ha
saputo mettersi in gioco, coinvolgere,
collaborare, discutere, lottare, litigare, soffrire, piangere e gioire. Non
sempre si trovano giovani alle prime
esperienze lavorative con una motivazione forte, con un ideale saldo e
condivisibile, con una spigliatezza e
una gentilezza tali che si possa dire
tranquillamente “a ma fidi“.
Il ruolo del sindacalista è tutt’altro
che semplice: non ci sono orari fissi,
raramente i sabati e le domeniche
sono libere da impegni di lavoro.
Riunioni, assemblee, comitati di
Regione, comitati di settore, casi individuali, conferenze stampa, interviste, ecc. scandiscono il rapido susseguirsi degli impegni delle agende dei
nostri sindacalisti. Mara ha sempre
dimostrato di essere in grado di assumersi tutti i ruoli, dando prova di una
grande capacità di empatia. Gli affiliati che hanno potuto conoscerla ne
serberanno sicuramente un ottimo
ricordo.
Ora Mara lascia il Sindacato per nuove sfide professionali. A nome di tutti
gli affiliati e le affiliate, dei sindacalisti
e delle sindacaliste, delle impiegate
amministrative, dei membri del
Comitato di regione, giunga a Mara
un grazie per tutto quanto è riuscita a
fare in questo suo passaggio a volo
radente sopra il nostro Sindacato.
Continua dalla prima
versitario ancorato al territorio e con condizioni di lavoro adeguate”. Queste iniziative vogliono dare voce ai problemi
della scuola media e del settore universitario, proponendo delle soluzioni concrete a favore di allievi, docenti e famiglie. Non basta infatti lamentarsi o aspettare passivamente che dall’alto calino le
soluzioni: occorre mobilitarsi dal basso
per dare un forte impulso al cambiamento, che interessa tutto il mondo politico e
la società ticinese.
Noi vogliamo che si torni ad investire
nella scuola dell’obbligo in Ticino. Il primo atto concreto per andare in questa
direzione l’abbiamo fatto nel 2009 con le
10'000 firme a favore dell’iniziativa
popolare “Aiutiamo le scuole comunali –
Per il futuro dei nostri ragazzi”, che ha
proposto investimenti mirati nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole elementari
(riduzione del numero massimo degli
allievi, generalizzazione di mense e
doposcuola, potenziamento del sostegno agli allievi in difficoltà). Il Governo e
il Parlamento dovranno decidere a breve
che seguito dare all’iniziativa popolare:
in caso di risposte inadeguate andremo
senz’altro al voto popolare.
L’iniziativa popolare per rafforzare le
scuole medie è la logica continuazione
dell’iniziativa per le scuole comunali:
essa doveva già essere lanciata nel 2010,
ma la (vittoriosa) campagna per il nostro
referendum contro la meritocrazia ce lo
ha impedito. Con la presente iniziativa
vogliamo modificare la legge sulla scuola
media del 1974, avanzando varie propo-
L’iniziativa popolare “Per un settore universitario ancorato al territorio e con condizioni di lavoro adeguate” propone una
modifica della legge sul settore universitario in modo da affrontare una serie di
problemi emersi all’USI e alla SUPSI,
non da ultimo quest’estate al
Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno. L’iniziativa mette un
termine al ribasso delle condizioni di
lavoro tramite la creazione di contratti
collettivi di lavoro per il personale, consente di potenziare notevolmente la partecipazione democratica dei docenti,
dei ricercatori e del restante personale,
permette di ancorare maggiormente al
territorio il settore universitario e di
aumentare la trasparenza nelle assunzioni. Ulteriori indicazioni si trovano
nella lista d’iniziativa all’interno di questo giornale.
Firmate e fate firmare a persone domiciliate nel vostro Comune le due iniziative popolari all’interno del giornale.
Diamo il benvenuto a Valentina
Poretti, nuova sindacalista presso la
VPOD Regione Ticino, responsabile
del settore scuola. Valentina è diplomata in Traduzione e comunicazione interlinguistica presso la Zürcher
Hochschule
für
Angewandte
Wissenschaften di Winterthur e vanta un’esperienza professionale quale
docente di tedesco e francese presso
la Scuola media di Chiasso. A lei vanno i nostri migliori auguri di buon
lavoro!
…e ora arriva Valentina!
i diritti del lavoro
ste, tra cui le principali sono la riduzione
a 20 del numero massimo di allievi, la
generalizzazione di mense e doposcuola, il potenziamento dei docenti di classe
(raddoppio dello sgravio orario) e del
monte ore, lo sviluppo dell’orientamento scolastico e professionale, una dotazione più adeguata del personale di
biblioteche e segreterie scolastiche, una
migliore collaborazione tra scuole medie
e Comuni. Trovate una presentazione
più completa nella lista d’iniziativa
all’interno di questo giornale.
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Sommario
Franco forte: la proposta del Consiglio federale
Da settimane il franco forte sta causando non pochi
problemi all’economia
svizzera, in particolare ai
settori dell’esportazione e
del turismo. Per non parlare dei grattacapi per il Consiglio federale
e per i governi cantonali sollecitati a
muoversi e ad adottare misure concrete
per contrastare gli effetti negativi della
crisi che investe tutti i paesi dell’Unione
europea e gli Stati Uniti. È in gioco il
futuro di molte aziende, soprattutto
medie e piccole, e di molti posti di lavoro.
di Werner Carobbio, presidente pensionati VPOD
I diversi interventi della Banca Nazionale
ad oggi non sono ancora riusciti a invertire la situazione o almeno a stabilizzarla. Questo perché le cause della grave
situazione sono internazionali e riguardano il funzionamento stesso del sistema capitalista.
Da qui la recente decisione del Consiglio
federale di mettere a disposizione 2
miliardi di franchi per aiutare i settori
particolarmente in difficoltà, appunto
industria d’esportazione e turismo. Per
ora non si conoscono le proposte precise
relative all’utilizzo dell’ingente somma.
Le stesse saranno presentate con il messaggio governativo che verrà pubblicato
nei prossimi giorni in vista della discussione parlamentare che si terrà nel corso
della sessione autunnale delle Camere
federali.
L’iniziativa del Governo federale, invocata da molti, sta però suscitando non
poche perplessità e resistenze. La destra
in particolare esprime molte riserve sull’intervento diretto dei poteri pubblici
nei confronti di aziende e parla di discriminazioni a favore di alcuni settori. E
chiede una volta in più di destinare i
miliardi promessi per nuovi alleggerimenti fiscali a tutti i settori, anche a
quelli che nonostante il franco forte vanno tutt’altro che male. Sgravi fiscali per
l’anno in corso e riduzione per il futuro
dell’imposta sugli utili delle società: una
tipica posizione ideologica, la loro.
Eppure mai come in questo momento
un intervento attivo degli enti pubblici si
impone, in particolare a sostegno dell’occupazione. In quest’ottica anche da
sinistra le intenzioni del Governo federale non mancano di suscitare diverse
riserve. In particolare per sinistra e sindacati non ha senso distribuire aiuti
pubblici anche alle aziende che progettano riduzioni del personale o dei salari,
come quelle ventilate da alcune aziende
in Ticino che prospettano aumento delle
ore di lavoro a parità di salario.
Una cosa dovrebbe essere chiara: l’intervento dell’ente pubblico, Confederazione in primis e Cantoni, deve puntare
in modo prioritario a sostenere l’occupazione. Devono perciò essere precisate
le condizioni per l’ottenimento dell’aiuto pubblico. Il preannunciato messaggio
dovrà essere chiaro e andrà analizzato
con attenzione.
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Eventi VPOD
Cassa pensioni dipendenti dello Stato
Secondo incontro con Bertoli
Istituto S. Angelo Loverciano
Progetto emodialisi a Casa Serena
Giornata nazionale DRG
Inserto DRG
Protezione della maternità
Iniziativa imposizione successioni
Dumping lavoro interinale
Bambini sans-papiers
Critiche sindacali a FMI e UE
Corsi di formazione
Offerte di lavoro
Appuntamenti “I Grappoli”
Protezione giuridica privata
Adesione VPOD
In breve
Formazione professionale
per tutti: mancano 5’000 firme
Insieme, Cerebral e Procap hanno lanciato una petizione chiedendo al
Consiglio federale di assicurare una
formazione professionale anche ai giovani disabili. Verrebbe infatti finanziata
solo a condizione che in futuro essi siano in grado di guadagnare un determinato salario. Due terzi degli apprendisti
non riuscirebbero a soddisfare questo
requisito; per le persone coinvolte è
inaccettabile che dei giovani disabili
siano privati di una formazione professionale per una pura questione di redditività. Con 100'000 firme la petizione
vuole mandare un segnale inequivocabile al Consiglio federale. Mancano
ancora 5'000 firme e il tempo stringe!
Sottoscrivete la petizione che trovate
sul sito www.formation-professionnelle-pour-tous.ch, ogni firma conta!
La liberalizzazione è il problema,
non la soluzione
«Il ramo d’oro. Opere di Pier Daniele La Rocca»
Museo delle Culture,
Heleneum, Lugano-Castagnola
Fino al 18 Settembre 2011
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All’inizio della pausa estiva, con una
sentenza che merita tutta la nostra
attenzione, il Tribunale federale ha
chiaramente posto un freno alla liberalizzazione del mercato dell’elettricità e
ha richiamato all’ordine il Dipartimento federale coinvolto. Questa decisione del Tribunale federale è importante non solo da un punto di vista giuridico, ma anche politico. Molto concretamente dimostra che liberalizzare
dei sistemi di approvvigionamento
basati sulle reti non fa abbassare i prezzi come invece sosterrebbero i fondamentalisti del mercato.
i diritti del lavoro
GITA AL VILLAGGIO OPERAIO
DI CRESPI D'ADDA
VENERDÌ 9 SETTEMBRE 2011
Ultimi 5 posti disponibili!
Iscrivetevi subito!
Programma
6.50- 8.00 Partenza del BUS della ditta Barenco e Andreoli:
6.50 Biasca Stazione FFS
7.15 Bellinzona fermata bus in Via Tatti (presso entrata
Posteggio Arti e Mestieri) 7.35 Lugano Posteggio Fornaci Lugano Sud 7.50 Mendrisio Posteggio Mercato Coperto
8.00 Chiasso fermata Scuole elementari Via Simen
10.00 Arrivo a Crespi d'Adda
10.30 Visita guidata del villaggio operaio
13.00 Pranzo comune in un antico casale
15.00 Visita libera
16.00 Rientro
18.00-19.00 Arrivo: fermate a Chiasso, Mendrisio, Lugano,
Bellinzona e Biasca
Iscrizioni: [email protected], tel. ufficio VPOD
Bellinzona 091 826 12 78.
CICLO SERATE PER CURATORI E TUTORI
Organizzato dal Gruppo operatori CTR del Sindacato VPOD
Il curatore/tutore a confronto con il paziente a doppia diagnosi (disagio psichico e tossicomania)
martedì 11 ottobre, ore 20.00 con Fabrizio Bortolanza, psicologo
martedì 15 novembre, 20.00 con Giorgio Simona, assistente sociale
presso la sala del TCS di Rivera
Elezioni federali del 23 ottobre
Raoul
Ghisletta
in Consiglio nazionale
i diritti del lavoro
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Poca voglia di fare chiarezza sulla cassa pensioni!
Il Governo ha risposto
negativamente alla richiesta dei sindacati di fare
chiarezza sul risanamento
della cassa pensioni dei
dipendenti dello Stato. È
un’occasione persa per riannodare il
dialogo e ragionare insieme.
Elementi quali la prevedibilità e sicurezza del livello delle pensioni attese dal personale, l'adeguamento al costo della vita
delle rendite, la possibilità di prepensionamento a condizioni favorevoli sono
aspetti importanti per l'attrattiva della
funzione di impiegato cantonale e di
docente.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD
Il passaggio dal primato delle prestazioni
al primato dei contributi pone una serie
di interrogativi importanti per gli impiegati e docenti, soprattutto nel caso di una
cassa pensioni che ha una copertura di
molto inferiore al 100%. La previsione
delle rendite nel primato dei contributi è
molto aleatoria e dipende dagli accrediti
di vecchiaia, dagli interessi versati sui
conti degli assicurati, dall'evoluzione
salariale presso il Cantone, dal tasso di
conversione al momento del pensionamento e anche dalla modalità di calcolo
dell'avere di libero passaggio nella transizione dal sistema basato sul primato delle prestazioni a quello del prima dei contributi. A queste aleatorietà si aggiunge la
questione dell'adeguamento delle rendite
al rincaro.”
CCS, OCST e VPOD lo scorso 11 luglio
hanno scritto una lettera congiunta al
Governo in merito alla revisione della
legge cassa pensioni dei dipendenti dello
Stato, per chiedere di attualizzare e chiarire dati e scenari in possesso delle parti
sociali, che dovranno ritrovarsi per una
discussione e una negoziazione molto
importanti.
L'opposizione del personale ai peggioramenti della revisione del piano assicurativo scaturito nel 2010 e la decisione delle Camere federali di autorizzare le casse
pensioni pubbliche a raggiungere un
grado di copertura dell'80% (anziché del
100%) entro 40 anni determinano infatti
la necessità di poter avere basi di discussioni solide tra i partner sociali.
Le tre associazioni del personale ricordano che “la politica previdenziale dello
Stato d'altronde rientra in un discorso di
politica del personale complessiva: per
attrarre e mantenere personale qualificato e motivato lo Stato deve considerare
l'elemento previdenziale all'interno della
politica
retributiva
complessiva.
In questo contesto le tre associazioni
hanno chiesto di poter disporre di uno
scenario aggiornato che ipotizzi un risanamento della cassa pensioni verso
l'80% di copertura, mantenendo il primato delle prestazioni. Questo scenario
sarebbe poi da confrontare con quello
che scaturirà dall'aggiornamento del
piano in primato di contributi. Il con-
Serata sindacale sull’aggregazione nel Locarnese
Il prossimo 8 settembre presso l’aula magna delle Scuole medie di Minusio si terrà
una serata di discussione organizzata dai sindacati e dalle commissioni interne di
Locarno e Minusio sul tema dell’aggregazione nel Locarnese, per i Comuni di
Locarno, Brione s/Minusio, Mergoscia, Minusio, Muralto, Orselina e TeneroContra.
In particolare i sindacati e le commissioni del personale vogliono dare l’opportunità alle dipendenti e ai dipendenti dei sette comuni toccati dal progetto aggregativo di discutere e approfondire aspetti di ordine sindacale, quali la garanzia del
posto di lavoro, i diritti acquisiti, la cassa pensioni, ecc.
Un altro obiettivo della serata è di poter avere delle garanzie concrete da parte dei
politici, e soprattutto da parte dei sindaci, membri della commissione di studio
alla fusione. Garanzie che permettano al personale di farsi un’idea e di poter votare con cognizione di causa.
All’incontro sono ovviamente invitati tutte le dipendenti e i dipendenti dei
Comuni, così come i politici interessati ad un approfondimento sugli aspetti sindacali di questo importante tema in votazione popolare il prossimo 25 settembre.
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fronto dei due scenari dovrebbe permettere nelle discussioni tra partner sociali
di capire le differenze, i vantaggi e gli
svantaggi, i rischi e le garanzie, legati
all'uno e all'altro piano dal punto di vista
del datore di lavoro e degli assicurati.
Ma il Consiglio di Stato ha risposto negativamente con una lettera del 23 agosto
2011, argomentando che questo studio
sarebbe inutile: infatti lo studio del consulente attuariale della Cassa pensioni
dei dipendenti dello Stato secondo il
Governo ha mostrato l’entità delle misure necessarie per risanare la Cassa in primato di prestazioni. Peccato che questo
studio si riferisca ad un risanamento della Cassa con un obiettivo del 100% di
copertura nell’arco di 40 anni. La mancanza di volontà di fare chiarezza lascia
allibiti.
Critiche alla direttiva
sui posteggi nelle scuole
La recente decisione del Consiglio di
Stato (direttiva del 13 luglio 2011) di
fatturare l’intero costo del posteggio
agli impiegati che lavorano a tempo
parziale sta suscitando malumori tra
il personale amministrativo e bibliotecario delle scuole cantonali. La
direttiva del 13 luglio e gli art. 9 cpv. 5
e 10 cpv. 3 della legge concernente
l’uso dei posteggi nell’amministrazione cantonale indicano che i
docenti, nei posteggi assegnati a rotazione (ossia senza un posto fisso),
pagano i costi del posteggio proporzionalmente all’orario di lavoro nella
sede. Pertanto il Sindacato VPOD ha
indetto il 31 agosto una riunione con
gli impiegati che subiscono questa
disparità di trattamento per affrontare collettivamente il problema.
Affaire à suivre.
i diritti del lavoro
Secondo incontro tra sindacato docenti e Bertoli
Lo scorso 1. luglio ha avuto luogo il secondo incontro (dopo quello del 19 maggio
2011) tra i sindacati docenti, le associazioni magistrali e il consigliere di Stato
Manuele Bertoli, che ha permesso di concludere la panoramica dei problemi irrisolti. Sono stati affrontati anche i capitoli
relativi alle condizioni di lavoro.
di Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino
Scuole comunali
Nel settore delle scuole comunali il consigliere di Stato Bertoli ha annunciato di
essere favorevole ad un investimento per
ridurre il numero massimo di allievi per
classe da 25 a 22 e di voler generalizzare le
direzioni pedagogiche, che con gli ispettori dovranno accompagnare l’introduzione dei nuovi piani di studio di prossima elaborazione. Ispettori e direttori
dovranno pure dare impulso all’aggiornamento dei docenti. Inoltre ha ribadito la
necessità di un potenziamento del servizio di sostegno pedagogico, come chiesto
dal messaggio governativo 6428. Per
quanto riguarda mense e doposcuola si
tratterà di stimolare i comuni a migliorare
l’offerta. I rappresentanti sindacali hanno
insistito sulla necessità di eliminare
anche le barriere fondate sul reddito per
l’accesso alle mense e di migliorare l’inquadramento dei docenti per lo sviluppo
delle riforme previste da HarmoS.
Scuola media
Il consigliere di Stato ha indicato che
intende ridurre da 25 a 22 il numero massimo di allievi per classe pure nel primo
ciclo della scuola media. Per quanto
riguarda la rivendicazione del potenziamento dello sgravio orario per il docente
di classe, chiamato a gestire casi sempre
più complessi e a fare un lavoro di collegamento sempre maggiore, Bertoli ha
indicato che dipenderà dalle risorse a
disposizione del Dipartimento nel prossimo periodo. Esiste la necessità di chiarire
il ruolo del docente di classe e di chiarire i
limiti quantitativi dell’intervento del servizio di sostegno pedagogico, rimanendo
ovviamente all’interno di una scuola
inclusiva. Il potenziamento dello sgravio
orario è stato perorato dai rappresentanti
sindacali anche per il docente mediatore
delle scuole professionali.
Politica del personale
Bertoli ha indicato che le richieste di
aumenti salariali per i docenti, di abbandono delle misure di risparmio che colpiscono ancora la scuola e la rivendicazione
per la salvaguardia delle prestazioni della
cassa pensioni, che sono state avanzate
dai sindacati, andranno trattate in un
quadro finanziario complessivo. In base
ai dati nazionali esistenti sono soprattutto i docenti delle scuole comunali e delle
scuole medie superiori a registrare grossi
ritardi rispetto alla media svizzera per
quanto riguarda gli stipendi. Numerosi
interventi sindacali hanno rilevato l’urgenza di abbandonare i tagli salariali e di
rivalutare gli stipendi dei docenti neoassunti, che dal 1997 si vedono attribuire
due classi di stipendio in meno rispetto
alla classificazione normale e che per due
anni non maturano scatti d’anzianità, il
che ha effetti duraturi sulla loro carriera
salariale.
Posteggi dei docenti più cari
Da settembre 2011 il Dipartimento educazione dovrà aumentare il prezzo dei
posteggi per i docenti, conformemente
alle norme esistenti per tutta l’Amministrazione cantonale. Il Sindacato VPOD
ha chiesto di considerare le particolarità
della funzione: i docenti che devono operare su più sedi con orari ravvicinati non
possono fare a meno dell’auto e sarebbe
pertanto giusto che lo Stato non carichi
loro il costo del posteggio.
Abilitazione
Il Sindacato VPOD ha chiesto di costituire
un gruppo di lavoro per seguire le novità
nel campo dell’abilitazione dei docenti,
che proverranno dalla Conferenza dei
direttori della pubblica educazione, ottenendo l’indicazione che le organizzazioni
dei docenti saranno in ogni caso consultate.
Giornata nazionale sull’insegnamento musicale
Lo scorso mese di aprile il nostro sindacato ha organizzato per la prima volta
una giornata nazionale consacrata
all’insegnamento musicale. Colleghi e
colleghe del settore pubblico, parapubblico e privato si sono incontrati a Berna
per discutere dei loro timori, delle loro
speranze e delle loro aspettative in materia di condizioni di lavoro.
di Lorris Sevhonkian, Services publics
(trad. Mara Rossi)
Questa giornata è stata un’occasione per
ricordare che in molti cantoni la professione di insegnante di musica è al centro
dei dibattiti: la politica fatica a riconoscere concretamente l’apporto della musica
allo sviluppo intellettuale e emozionale
del bambino. È in questo senso che si è
espresso l’etnomusicologo zurighese
Dieter Rongli. “Cos’è la musica?” è stato
i diritti del lavoro
l’interrogativo di partenza che ha portato
il conferenziere a fare un viaggio intorno
alle musiche del mondo e, naturalmente,
a delle molteplici risposte! Elemento
identitario essenziale alla sopravvivenza
di una società, fattore stabilizzante,
motore dell’equilibrio dell’individuo, da
qualche decennio la musica è terreno di
una professionalizzazione crescente. Un
quadro flessibile ma ben strutturato è
dunque essenziale all’insegnante perché
la musica possa rispondere in modo ottimale alle richieste della popolazione.
Toccando la tematica dell’iniziativa
“Gioventù+Musica”, Pierre Minten, direttore del Conservatorio popolare di musica, danza e teatro di Ginevra, ha messo in
evidenza l’estrema disparità delle pratiche musicali in Svizzera. Uno degli obiettivi prioritari dell’iniziativa è dunque di
armonizzare le condizioni di accesso alla
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formazione musicale, di coordinare la
pratica pedagogica e di fare in modo che il
valore dell’insegnamento della musica sia
riconosciuto su tutto il territorio elvetico.
Le disparità delle condizioni di lavoro
sono apparse in maniera lampante in
seno agli atelier! La situazione vodese – i
cui orizzonti sembrano schiarirsi – contrastava con quella dei colleghi bernesi,
che temono di vedere le loro condizioni di
lavoro degradarsi a causa dell’adozione di
una nuova legge. Altro esempio: i colleghi
di San Gallo deplorano la sottomissione
della gestione delle scuole di musica al
diktat di imperativi economici, mentre a
livello generale vengono denunciate le
importanti differenze salariali fra il settore pubblico e le scuole di musica. La creazione di un movimento più vasto di insegnanti di musica è unanimemente auspicata!
Preoccupante situazione all’Istituto S. Angelo Loverciano
Il Sindacato VPOD ha
espresso lo scorso 11 agosto la propria viva preoccupazione in merito
all’avvenuto licenziamento del direttore dell’Istituto
S. Angelo Loverciano, in carica solamente da pochi mesi. Questo Istituto sociale
privato si occupa dell'educazione di
minorenni disabili o con problematiche
sociali e viene interamente sussidiato
dal Cantone per svolgere compiti di interesse pubblico.
di Massimo Mantovani, sindacalista VPOD
L’Istituto S. Angelo Loverciano è gestito da
una Fondazione privata, vicina a
Comunione e Liberazione, creata nel
2007 e che ha progressivamente preso il
posto delle suore di Ingenbohl nella direzione dell'Istituto, dimostrando purtroppo una conduzione assolutamente dilettantesca e problematica dello stesso. Nel
Consiglio di Fondazione siedono l'Avv.
Egidio Centonze (Presidente); Monsignor
Piergiacomo Grampa, vescovo di Lugano;
il Dott. Med. Ezio Foglia; il Dott.
Alessandro Mele; Ettore De Lorenzi (rappresentante dello Stato) e Albino
Zgraggen,
segretario
generale
dell’Università della Svizzera italiana.
Già in passato il Sindacato VPOD aveva
informato l’Ufficio invalidi del DSS
(Dipartimento sanità e socialità) e
l'Ufficio educazione speciale del DECS
(Dipartimento educazione cultura e
sport) in merito ai problemi gestionali della struttura, che si trascinano da tempo:
direzione dell'Istituto da parte di alcune
persone non qualificate negli ultimi anni;
intromissione di membri del Consiglio
di fondazione nella gestione pedagogica;
non sottoscrizione del contratto collettivo di lavoro delle Istituzioni sociali del
Canton Ticino.
Il Cantone aveva di fatto imposto alla
Fondazione l’assunzione di un Direttore
con la giusta formazione e con le necessarie competenze. Evidentemente il fatto
che il nuovo Direttore sapesse e volesse
fare il suo mestiere ha dato fastidio ad un
Consiglio di Fondazione, che conta persone che si intromettono spesso e volentieri nel livello operativo di competenza
della direzione pedagogica. Il Sindacato
VPOD auspica ora un nuovo deciso intervento da parte dell'ente cantonale sussidiante, per ripristinare una conduzione
professionale e adeguata alla missione
d'interesse pubblico che l'Istituto deve
svolgere e per introdurre condizioni di
lavoro analoghe a quelle vigenti nel settore sociale. È da segnalare che il licenziamento del direttore ha suscitato proteste
anche da parte di numerosi genitori, che
hanno scritto al DSS e al DECS in data 4
agosto 2011: in una lettera indicano che si
tratta del quarto cambiamento di responsabile in 12 mesi, lamentano i problemi di
mancata autonomia gestionale del direttore e chiedono il reintegro del direttore
licenziato. Sui problemi dell’Istituto è stata inoltrata anche un’interrogazione dei
deputati PS Pelin Kandemir, Gianrico
Corti e Fabio Canevascini in data 20 agosto: aspettiamo una pronta risposta del
Consiglio di Stato!
Petizione alla Direzione sul disagio
in Clinica OSC
Per la difesa dell’Orchestra della Svizzera
italiana
Il Sindacato VPOD ha inoltrato alla Direzione
dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC) lo
scorso 6 luglio una petizione “Per migliori condizioni di lavoro nella clinica + migliore qualità delle cure” che è stata massicciamente sottoscritta dal personale della Clinica. È un
segnale importante!
Il 6 settembre 2011 alle 19 al Centro Panoramica di Cadro si
svolgerà un’importante assemblea del gruppo VPOD dei
musicisti dell'Orchestra della Svizzera italiana, che sono stati
negativamente sorpresi da una lettera del 17 agosto 2011 della Fondazione. In essa la Fondazione preannuncia una
disdetta del CCL per fine 2012 e anche la possibile disdetta di
tutti i contratti individuali di lavoro dei dipendenti. E questo
senza aver informato preliminarmente la Commissione
paritetica, il Sindacato VPOD o il rappresentante dei musicisti dell'Orchestra nel Consiglio di Fondazione.
Speriamo si possa rimediare a questo errore da parte della
Fondazione, che ci sembra voglia mettere sotto pressione il
personale, senza che ci siano novità legate alla ben nota scadenza al 31.12.2012 della convenzione tra la Fondazione e la
Radiotelevisione della Svizzera italiana tali da far precipitare
gli eventi. Giuridicamente il termine di disdetta dell'attuale
CCL è fissato al 30.6.2012 per il 31.12.2012, per cui non vi
sono motivi per ipotizzare di anticipare di 10 mesi questo
grave passo, che dovrebbe arrivare unicamente se vi fosse un
fallimento delle trattative e non prima di aver esaurito tutte le
possibilità di conciliazione tra la Fondazione e il Sindacato.
Nella citata lettera la Fondazione dichiara disponibilità al
dialogo e alla collaborazione reciproca: per questo il
Sindacato VPOD chiede alla Fondazione di recedere dalla
volontà di disdire il CCL e i contratti individuali di lavoro dei
musicisti e dipendenti FOSI. Inoltre il Sindacato chiede di
avviare al più presto le discussioni dirette tra la Fondazione e
il Sindacato VPOD per adattare il CCL.
di Raoul Ghisletta e Massimo Mantovani, sindacalisti VPOD
Sono ben 114 le firme a sostegno della petizione del
Sindacato VPOD, che chiede:
1) un aumento del personale per le cure dirette e per il servizio alberghiero;
2) una soluzione per garantire le supplenze;
3) una ridefinizione della turnistica per tutelare la salute del
personale;
4) miglioramenti nella logistica della Clinica.
Un primo incontro con la Direzione ha avuto luogo lo scorso
15 luglio 2011, affrontando i problemi urgenti della Clinica
sollevati dalla petizione, con l'ausilio di una serie di dati interessanti elaborati dalla Direzione. Un secondo incontro è
previsto il 14 settembre. Nel corso del primo incontro si sono
approfonditi i dati forniti dalla Direzione, avviando un lavoro di chiarificazione delle richieste e dei problemi. Ulteriori
dati sono poi stati richiesti dalla parte sindacale. È assolutamente indispensabile per il Sindacato VPOD giungere a dei
miglioramenti delle condizioni di lavoro in Clinica al più
presto!
7
i diritti del lavoro
Casa Serena, l’evoluzione del progetto emodialisi
A distanza di circa cinque
mesi dall’introduzione di
un reparto di emodialisi
presso Casa Serena a
Lugano, la commissione
interna del personale e le
organizzazioni sindacali VPOD e OCST
hanno incontrato il responsabile delle
risorse umane Ruggero Omodei e il
responsabile infermieristico Davide
Ponti, con l’obiettivo di fare il punto della
situazione e discutere i miglioramenti da
apportare in futuro.
di Fausto Calabretta, sindacalista VPOD
Il 1. aprile scorso, l’Ospedale Civico di
Lugano e l’Istituto comunale della città di
Lugano Casa Serena hanno realizzato il
progetto emodialisi con lo scopo di rendere meno problematico il disagio arrecato agli ospiti di Casa Serena nel doversi
trasferire tre volte a settimana
all’Ospedale Civico per compiere la trasfusione. Nella pratica sono state però
riscontrate alcune lacune che con il trascorrere del tempo la direzione infermieristica ha in parte colmato. Il personale
infatti lamentava una mancanza di chiarezza nella comunicazione e di coinvolgimento nell’organizzazione del nuovo servizio. La situazione sta evolvendo in
maniera positiva, ma è stato comunque
necessario apportare alcune modifiche.
Citiamo i cambiamenti più importanti:
a partire dal 1. settembre 2011, la durata dei turni di lavoro sarà di 7 ore e 30, al
posto delle 6 ore e 30 iniziali;
in precedenza solo alcuni dipendenti
avevano turni a rotazione presso Casa
Serena per circa 5/7 volte al mese, mentre
ora tutto il personale è tenuto ad effettuarli con un impegno di due volte al
mese.
Durante l’ultimo incontro si è inoltre
discusso delle ore che il personale effettuava oltre il turno stabilito presso Casa
Serena. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e le ore supplementari non sono
state riconosciute con l’incremento del
25% previsto dal contratto collettivo di
lavoro (ROC). La direzione infermieristica
si è impegnata a verificare la situazione e
in seguito a fare in modo che le ore supplementari svolte vengano riconosciute
retroattivamente a partire dal 1. aprile
2011.
La commissione interna del personale e le
organizzazioni sindacali VPOD e OCST si
dichiarano soddisfatte per i risultati raggiunti finora e auspicano che in futuro ci
sia condivisione e fiducia fra responsabili
e dipendenti, nonché una comunicazione trasparente e il rispetto reciproco dei
propri ruoli.
Ars Medica rassicura sui tagli
Nelle scorse settimane i
quotidiani ticinesi hanno
annunciato il taglio di
alcune unità di personale
presso le due cliniche del
gruppo Ars Medica. In particolare sono stati segnalati tre licenziamenti di medici assistenti ed un presunto taglio del 20% del personale medico
entro la fine dell’anno 2011.
di Stefano Testa, segretario aggiunto VPOD
Alla luce di questa notizia, il Sindacato
VPOD si è preoccupato soprattutto per i
dipendenti che sottostanno al Contratto
collettivo di lavoro per il personale occupato negli Istituti Ospedalieri Privati del
Cantone Ticino. Ha quindi preso immediatamente contatto con la Direzione
per avere ragguagli, ottenendo le dovute
rassicurazioni. Quest’ultima ci ha tranquillizzato confermando che, se la situazione delle due cliniche si manterrà ai
livelli vigenti (come verosimile), i tagli
riguarderanno “unicamente” una piccola parte del personale medico e non il
personale infermieristico o alberghiero.
Ci è stato inoltre comunicato che, nei
i diritti del lavoro
prossimi mesi, è prevista l’assunzione di
strumentisti TOA e/o infermieri strumentisti a completamento dell’organico
infermieristico. La riorganizzazione che
ha portato alla soppressione di queste
figure professionali è infatti da riportare
ad un riassetto delle équipes operatorie.
Il nostro Sindacato auspica che la
Direzione del Gruppo Ars Medica eviti
ulteriori riduzioni del personale medico,
implementando misure di accompagnamento e di reintegrazione in altri reparti
per i medici assistenti. Per il futuro ci
auguriamo che si possa avere un maggior coinvolgimento dei partner sociali
in situazioni del genere.
Ricorso al Tribunale federale sulle indennità ROCA
Nello scorso numero dei Diritti del lavoro abbiamo riferito della sentenza del 9
giugno 2011 della Commissione speciale di ricorso delle Case anziani aderenti al
ROCA, che ha riconosciuto alle lavoratrici il diritto al versamento delle indennità
festive e notturne nei periodi di assenza (malattia, infortunio, ecc.) sulla base di
una recente sentenza del Tribunale federale (sentenza Orange) e dell’art. 329d del
Codice delle obbligazioni: si tratta di norme già applicate da tempo dall’Ente
ospedaliero cantonale. Come ipotizzato in data 16 agosto 2011 le quattro case
anziani (Casa anziani malcantonese Castelrotto, Fondazione Opera Charitas
Sonvico, Fondazione Quiete Mendrisio e Fondazione Antonio Torriani
Mendrisio) patrocinate dall’avv. Cocchi, che si erano opposte alla decisione della
Commissione paritetica ROCA, hanno inoltrato ricorso anche al Tribunale federale contro la decisione della Commissione speciale di ricorso ROCA.
Eravamo convinti che si potesse sanare questa palese discriminazione tra il personale delle case anziani ticinesi e il personale dell’Ente ospedaliero cantonale,
ma i tempi si allungano in attesa della decisione del Tribunale federale sul ricorso
in questione.
8
22 settembre 2011
Protesta del personale sanitario
in tutta la Svizzera
Ci rifiutiamo
di essere spremuti
come limoni!
Il personale sanitario deve poter lavorare in condizioni adeguate, in modo che la qualità delle cure offerte sia buona. In
realtà, date le condizioni di lavoro attuali del settore sanitario,
è sempre più difficile adempiere in maniera impeccabile al
compito di curanti. Già oggi in numerose realtà sanitarie la
dotazione del personale è insufficiente e lo stress diventa
insopportabile.
La modifica della Legge federale sull'assicurazione contro le
malattie riguardante il finanziamento delle cure acute (introduzione della concorrenza tra ospedali pubblici e cliniche private su costi e qualità delle prestazioni) e il finanziamento forfettario delle cure, che prevede pagamenti standard validi per
tutta la Svizzera in base a casistiche omogenee (i cosiddetti
DRG, ossia
Diagnosis-related
group,
in
italiano
Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) accentueranno la
pressione e lo stress per il personale curante.
Tre anni fa le associazioni e i sindacati del personale sanitario
hanno richiesto al Consiglio federale delle misure di accompagnamento per questi importanti cambiamenti di legge, affinché le condizioni di lavoro del personale sanitario e la qualità
delle cure non peggiorassero ulteriormente nel nostro Paese.
Malgrado una petizione sostenuta da 30.000 firme, malgrado
delle negoziazioni e degli incontri, deploriamo il fatto che il
Consiglio federale non ha prestato ascolto alle nostre giuste
richieste.
Al contrario l’Ufficio federale della salute pubblica ha annunciato che bisogna aspettarsi degli “effetti collaterali” per il personale sanitario al momento dell’introduzione del nuovo regime di finanziamento ospedaliero. Siamo indignati per il fatto
che le autorità federali accettano che le riforme del sistema
sanitario svizzero provochino dei danni collaterali pure per i
pazienti.
NOI DICIAMO NO al degrado delle condizioni
di lavoro nella sanità e RIVENDICHIAMO
buone condizioni di lavoro negli ospedali, cliniche, case
anziani e servizi di aiuto e cure a domicilio
dotazioni di personale sufficienti per potersi occupare
adeguatamente delle persone bisognose di cure
uno sviluppo dei servizi di assistenza e cura a domicilio e
degli ambulatori, in quanto gli istituti acuti dimetteranno
sempre più rapidamente
i pazienti
orari di lavoro che permettano di conciliare l’attività professionale con quella famigliare
un numero adeguato di posti di formazione e sufficiente
tempo concesso al personale sanitario per formare gli allievi
e apprendisti
misure di accompagnamento per l’introduzione a livello
nazionale del finanziamento ospedaliero basato sui forfait
per DRG al fine di tutelare le condizioni di lavoro e i salari del
personale sanitario. Esigiamo inoltre un posticipo della data
di entrata in vigore del nuovo sistema di finanziamento basato sui DRG, fino a quando le misure di accompagnamento
verranno concretizzate.
Per marcare l’inizio di un movimento di lotta le associazioni e i sindacati del personale sanitario organizzano una
giornata di protesta a livello nazionale giovedì 22 settembre
2011.
Organizzazioni aderenti alla giornata di protesta del 22 settembre 2011 a livello nazionale e cantonale
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD - Organizzazione cristiano sociale ticinese OCST - Associazione svizzera delle infermiere e degli
infermieri ASI/SBK - physioswiss/Associazione Svizzera di Fisioterapia - Associazione svizzera degli ergoterapisti ASE - Sezione Ticino
Associazione Tecnici di Radiologia Medica - Associazione professionale svizzera delle tecniche e dei tecnici in analisi biomediche Labmed Associazione professionale di cura e assistenza Curahumanis - Associazione Svizzera di Riflessologia plantare ASRP - Associazione dei logopedisti della Svizzera italiana ALOSI - Associazione Svizzera Dietiste/i diplomate/i ASDD - Federazione svizzera delle levatrici FSL - Association suisse des médecins-assistant(e)s et chef(fe)s de clinique VSAO - Fédération Suisse des Associations professionnelles du domaine de la Santé FSAS Association Romande des Logopédistes Diplômés ARLD - Deutschschweizer Logopädinnen- und Logopädenverband DLV - Schweizerischer
Fachverband Sozialdienst in Spitälern SFSS
9
i diritti del lavoro
In merito all'introduzione negli ospedali sviz
Introduzione
Nei prossimi anni gli ospedali in Svizzera
saranno confrontati con un cambiamento
di sistema che avra
̀ ampie ripercussioni.
Infatti a seguito della revisione della legge
federale sull'assicurazione malattie
(LAMal), entro il 1° gennaio 2012 in tutta la
Svizzera per le cure ospedaliere sara
̀ introdotto il sistema degli importi forfetari in
funzione delle prestazioni. Secondo tale
soluzione, l'ospedale non potra
̀ piu
̀ fatturare un importo calcolato in base all'onere
effettivo o a forfait giornalieri, ma
ricevera
̀ per paziente un importo fisso stabilito in funzione della diagnosi (importi
forfetari basati sulle diagnosi/DRG) e
dovra
̀ gestire autonomamente l'impiego
di questa somma. La misura si applichera
̀
alle cure stazionarie di malattie somatiche
prestate negli ospedali, contabilizzate tramite l'assicurazione obbligatoria delle
cure medico-sanitarie.
L'obiettivo di tale nuova struttura tariffale
nazionale non e
̀ in primo luogo quello di
ridurre i costi del settore sanitario. Una
simile riduzione non e
̀ del resto da attendersi, innanzitutto poiché l'introduzione
dei DRG fara
̀ aumentare i costi amministrativi, in secondo luogo poiché aumenteranno i costi dei settori delle cure ambulatoriali (precedenti e successive alle cure
stazionarie), della riabilitazione, delle
cure a domicilio e degli istituti di cura. Gli
argomenti principali a favore della nuova
soluzione sono invece una maggiore trasparenza dei costi e l'ottenimento di una
base standardizzata per misurare la qualita
̀ delle cure ospedaliere e paragonare le
prestazioni degli ospedali, anche oltre i
singoli confini cantonali. In futuro la concorrenza tra gli ospedali aumentera
̀ da un
lato poiché i pazienti potranno scegliere
liberamente in quale ospedale farsi ricoverare e dall'altro a causa della prevista maggiore autonomia finanziaria degli ospedali. Alla base di questo approccio vi e
̀ la speranza che il rafforzamento della concorrenza possa migliorare l'efficienza e la
qualita
̀ delle cure ospedaliere.
La nuova modalita
̀ di rimunerazione delle
i diritti del lavoro
prestazioni ospedaliere comporta tuttavia
un cambiamento di fondo delle condizioni di lavoro dei medici e del personale di
cura impiegati negli ospedali. In futuro il
loro margine di manovra sara
̀ maggiormente limitato da fattori economici.
Occorre esaminare in modo approfondito,
anche dal punto di vista etico, le ripercussioni che questa modifica di fondo avra
̀ sul
trattamento dei pazienti. Verosimilmente,
a medio e lungo termine ne derivera
̀ un
cambiamento del ruolo funzionale e delle
prestazioni degli ospedali come anche un
riassetto del sistema ospedaliero in generale. Sebbene manchi ormai poco fino alla
prevista introduzione nel 2012 in tutta la
Svizzera del nuovo sistema, fino ad oggi
non vi e
̀ stato nessun dibattito pubblico su
questa tematica. La Commissione presenta pertanto qui un primo parere con cui
intende attirare l'attenzione sui problemi
legati al nuovo sistema e avviare una
discussione costruttiva in merito, sia tra gli
specialisti del settore medico che a livello
di opinione pubblica generale.
I. Retroscena
1. Cosa sono gli importi forfetari basati
sulle diagnosi o DRG?
Il DRG («diagnosis related groups», o
«gruppi di diagnosi») e
̀ un sistema che ser10
ve a classificare i pazienti in cura stazionaria in gruppi omogenei dal punto di
vista medico e che comportano un onere
di cure simile. Il criterio per l'attribuzione
a un gruppo e
̀ la diagnosi principale al
momento del ricovero in ospedale; questa
diagnosi puo
̀ essere completata con diagnosi secondarie. Ogni paziente puo
̀ essere attribuito a una sola categoria DRG.
L'identificazione e l'attribuzione di una
DRG viene fatta da un «codificatore» in
base a una procedura gerarchica.
Il sistema DRG puo
̀ , come gia
̀ avviene
sistematicamente in Germania, essere
usato per il calcolo della rimunerazione
della cura ospedaliera. Secondo tale soluzione, i costi di ogni singola categoria
DRG sono ponderati in funzione della
gravita
̀ delle malattie incluse nella categoria. La somma dei costi ponderati permette di ottenere il cosiddetto «Case Mix», la
cui media («Case Mix Index») funge da
base per il calcolo della rimunerazione
delle cure stazionarie in un ospedale. La
rimunerazione non viene quindi calcolata in funzione delle prestazioni di cura
effettivamente fornite dall'ospedale e della durata del ricovero del paziente ma solo
forfetariamente in funzione della DRG
attribuita e della sua ponderazione. In
pratica questo significa che l'ospedale
zeri di importi forfetari basati sulle diagnosi
Svizzera il sistema degli importi forfetari
basati sulle prestazioni, l'associazione
SwissDRG e
̀ stata trasformata a inizio 2008
̀ anonima di utilita
̀ pubblica
in una societa
denominata SwissDRG SA, il cui Consiglio
di amministrazione si compone dei rappresentanti dei precedenti membri dell'associazione (ma non degli osservatori).
I compiti di questa societa
̀ anonima sono
l'adeguamento e la gestione della nuova
struttura tariffale; la responsabilita
̀ operativa per questi compiti e
̀ stata delegata a
un centro di competenze, denominato
Case Mix Office. La Confederazione continua a partecipare come osservatore alle
trattative tariffali.
II. Ripercussioni degli importi
forfetari basati sulla diagnosi
puo
̀ aumentare il proprio utile riducendo
la durata della cura stazionaria o le prestazioni mediche e di cura; viceversa, se le
prestazioni superano il budget a disposizione, per l'ospedale risultera
̀ una perdita.
2. La decisione politica di adottare il sistema SwissDRG
Nel 2007 il Parlamento ha adottato la riforma della LAMal e un modello di finanziamento degli ospedali che per le degenze
ospedaliere prevede una struttura tariffaria nazionale uniforme basata sulle prestazioni. La riforma della struttura tariffaria e
̀ gia
̀ stata preparata negli anni
2004–2007 mediante un progetto di
SwissDRG, un'associazione i cui membri
erano Santé suisse, la Commissione delle
tariffe mediche LAINF e LAM/LAI (CTM),
H+ Ospedali Svizzeri, FMH e la
Conferenza dei direttori cantonali della
sanita
̀ (CDS); inoltre vi erano ammessi
come osservatori l'Associazione svizzera
delle infermiere e degli infermieri (ASI),
l'Ufficio federale di statistica e l'Ufficio
federale della sanita
̀ pubblica. Gia
̀ alla fine
del 2005 i partner nazionali in materia di
tariffe decisero di introdurre in Svizzera il
sistema tedesco GDRG, adeguandolo alle
esigenze svizzere. Dopo la decisione del
Parlamento, alla fine del 2007, di introdurre entro il gennaio del 2012 in tutta la
1. Maggiore incidenza di fattori economico-finanziari sul lavoro quotidiano negli
ospedali
Di per sé , l'etica professionale in ambito
terapeutico e l'efficienza economica non si
escludono a vicenda. Infatti un impiego
possibilmente efficiente delle risorse
disponibili non solo corrisponde all'orientamento di entrambi i principi ma, di fronte
all'esigenza di rendere disponibili in modo
equo risorse limitate, si impone anche dal
punto di vista etico. Tuttavia si deve evitare
che l'approccio tradizionale dell'intervento terapeutico, orientato al bene del
paziente e alla limitazione dei danni, sia
corrotto o addirittura sostituito da un principio d'azione puramente economico. In
linea con una tendenza globale, l'introduzione del sistema DRG rafforza in modo
massiccio l'influsso dei fattori economicofinanziari sulle decisioni in ambito clinico e
pertanto sul lavoro quotidiano negli ospedali. Questo effetto si riscontra in altri Paesi
(ad esempio la Germania) che applicano il
sistema DRG. Dato che l'ospedale puo
̀ realizzare un utile applicando una terapia
meno costosa e di durata piu
̀ breve – per un
ospedale in regime di concorrenza con altri
istituti la realizzazione di utili diventa una
necessita
̀ – il bilancio degli interessi si sposta a scapito dei pazienti. Questi non possono piu
̀ avere la certezza che le misure
terapeutiche siano scelte e configurate in
modo da rispondere «il meglio possibile» al
loro interesse. Sia l'intervento del personale medico e di cura, sia il paziente medesimo corrono il rischio di venire strumentalizzati per gli scopi della gestione delle
risorse dell'ospedale.
11
L'introduzione del sistema DRG non
rischia solo di ripercuotersi sul rapporto
tra paziente e medico ma potrebbe portare a cambiamenti significativi anche per
quel che concerne il ruolo degli ospedali
nel sistema sanitario svizzero. In futuro
l'attenzione si concentrera
̀ meno sulla
realizzazione di un'offerta di cure ampia e
orientata al paziente quanto piuttosto sulle esigenze di una gestione dei singoli
ospedali proficua dal punto di vista economico. Inoltre per l'ospedale sara
̀ piu
̀ difficile svolgere funzioni sociali. Sia il personale medico che quello di cura saranno
confrontati con il problema risultante dal
fatto che il sistema DRG non tiene conto
delle prestazioni di natura psicosociale e
quindi non le rimunera. Questa lacuna
potrebbe indurre a risparmiare tempo a
livello di comunicazione interpersonale
(anche con i parenti dei pazienti), di colloqui informativi e di accompagnamento
psicosociale, ad esempio nel caso di
pazienti gravi e in fase terminale.
Tali mutamenti sono parzialmente in contrasto con l'attuale etica professionale dei
settori coinvolti e possono portare a conflitti tra da un lato l'imperativo terapeutico dell'aiuto al paziente e dall'altro il nuovo compito di documentare i valori delle
malattie e di adeguare di conseguenza le
attivita
̀ mediche e di cura. Se le decisioni
concernenti la cura del paziente sono
influenzate in modo sempre piu
̀ massiccio da fattori economici che non hanno
nessun legame con il bene del paziente, si
potranno avere situazioni in cui si scegliera
̀ (o si dovra
̀ scegliere) di agire contro i
dettami della «coscienza terapeutica».
Una simile evoluzione non solo e
̀ in contrasto con l'obiettivo di un'offerta ottimale per i pazienti, ma potrebbe anche essere
causa di frustrazione e rassegnazione
presso il personale sanitario; si rischia
inoltre una perdita di fiducia dei pazienti
verso il personale clinico.
2. Deterioramento della qualita delle cure
mediche?
Il sistema DRG crea esplicitamente incentivi volti ad abbassare i prezzi delle prestazioni, a migliorare l'efficienza e l'economicita
̀ delle misure e a ridurre i costi di
determinate prestazioni. Tuttavia, oltre a
raggiungere i risultati prefissi, il nuovo
sistema rischia di causare anche effetti
problematici. Da un punto di vista etico,
i diritti del lavoro
per gli aspetti concernenti il settore medico e quello delle cure ospedaliere occorre
discutere i punti seguenti:
abbassare i prezzi delle prestazioni
significa anche ridurre la durata del
soggiorno dei pazienti in ospedale.
Considerato che in Svizzera, nel confronto europeo, la durata media dei
soggiorni ospedalieri e
̀ lunga, questo
effetto non implica necessariamente
un peggioramento della qualita
̀ delle
cure. E
̀ significativo pero
̀ che il sistema
DRG non preveda misure adeguate per
evitare dimissioni anticipate dei
pazienti non giustificate dal punto di
vista medico.
Una durata piu
̀ breve del soggiorno
puo
̀ anche portare a un aumento del
tasso di riospedalizzazione.
Il fatto che il paziente possa essere
di volta in volta attribuito a una sola
categoria DRG comporta il rischio che
si rinunci a chiarire il suo stato di salute
globale o che altre malattie, diagnosticate solo dopo il ricovero in ospedale,
non siano curate in modo adeguato:
infatti in questi casi secondo la logica
del sistema DRG il paziente dovrebbe
essere dimesso e riammesso con un'altra diagnosi principale. In tal modo si
ostacola l'applicazione di terapie
orientate alle esigenze del paziente.
Inoltre il quadro e il decorso di molte malattie sono di una complessita
̀
difficilmente descrivibile con le matrici DRG o descrivibile solo in modo
approssimativo: in questi casi vi e
̀ da
temere che il paziente riceva un trattamento terapeutico non ottimale.
Con l'attribuzione del paziente a
una categoria DRG non si definiscono
in dettaglio le prestazioni mediche e di
cura che la persona ha ottenuto o potra
̀
ottenere. In assenza di linee guida o
standard vincolanti, le misure di
risparmio potrebbero comportare un
deterioramento della qualita
̀ delle prestazioni terapeutiche.
Per il modo in cui e
̀ concepito, il
sistema DRG contiene incentivi che
possono indurre ad attribuire i pazienti
a categorie di diagnosi piu
̀ «redditizie»
per l'ospedale («Upcoding»). Una possibile conseguenza e
̀ la predilezione di
metodi di cura oltremodo invasivi,
anche in contrasto con il bene del
paziente. L'orientamento al sistema
DRG potrebbe inoltre portare a distorsioni del quadro clinico nella documentazione relativa al paziente.
Un altro problema e
̀ la velocita
̀ con
cui il sistema DRG potra
̀ essere adei diritti del lavoro
guato alle innovazioni mediche. In tale
ambito per gli ospedali risultera
̀ certamente un deficit poiché le innovazioni
avvengono a ritmi relativamente serrati mentre i costi per caso potranno
essere adeguati soltanto con un certo
ritardo. Inoltre e
̀ previsto che in futuro
gli investimenti degli ospedali pubblici
vengano finanziati dagli ospedali
medesimi mediante gli importi forfetari percepiti, senza copertura dei deficit
da parte dei poteri pubblici: questa
soluzione potrebbe causare difficolta
̀
di finanziamento e accentuare così la
problematica della «medicina a due
velocita
̀ ».
Una frammentazione delle cure tra
ospedale e istituti di assistenza postcura meno costosi potrebbe infine causare un peggioramento dell'efficienza
medica.
12
3. Ripartizione delle risorse mediche e
accesso alle cure meno equi
Il sistema DRG permette di distinguere, in
termini di gestione aziendale, tra pazienti
«redditizi» e «non redditizi» per un ospedale: i primi sono i pazienti che possono
essere trattati sotto il limite di costi definito per il relativo gruppo, i secondi sono
invece i pazienti le cui cure causano costi
superiori al forfait. Il gruppo dei pazienti
«non redditizi» puo
̀ comprendere i malati
cronici, i pazienti affetti da multimorbidita
̀ , quelli curati nei reparti geriatrici, i
pazienti che soffrono di menomazioni
psichiche e fisiche e i malati in fase terminale. I pazienti senza diagnosi specifica
non sono nemmeno contemplati dalla
matrice DRG.
E
̀ lecito attendersi che le offerte cliniche si
concentreranno e specializzeranno in
linea di massima sui gruppi di pazienti
«redditizi» e che gli ospedali tenderanno a
dimettere anticipatamente i pazienti «non
redditizi» ovvero a trasferirli in istituzioni
transitorie di cura, meno costose. La tendenza a concentrarsi sui gruppi di pazienti
«redditizi» e
̀ contraria al principio etico
della distribuzione equa delle risorse
mediche. Sarebbe quindi necessario un
maggiore intervento delle autorita
̀ per
garantire un'offerta ottimale su tutto il territorio. In un'ottica di politica di ordine
pubblico, lo Stato ha la responsabilita
̀
sociale di assicurare un'adeguata equita
̀
delle cure anche in condizioni di precarieta
̀ delle risorse.
Inoltre sono ipotizzabili conflitti tra gli
operatori dei singoli settori delle cure
mediche per l'aggiudicazione degli
importi forfetari, ad esempio nel caso in
cui un ospedale dimetta anticipatamente
un paziente a carico delle cure domiciliari
o della riabilitazione oppure lo trasferisca
in un altro ospedale. Se aumenta la quantita
̀ di cure nel settore non ospedaliero,
una parte dei costi viene trasferita verso i
pazienti.
Un altro aspetto che concerne l'equita
̀e
̀
legato alla maggiore responsabilita
̀ individuale del paziente. Per motivi legati
all'istruzione, all'eta
̀ , alla malattia o per
altre ragioni, non tutte le persone sono in
grado di informarsi sulle prestazioni dei
singoli ospedali e di scegliere tra essi con
cognizione di causa. Dato che da un punto
di vista etico gli ammalati vanno sempre
visti come un gruppo di persone vulnerabile che necessita di una protezione particolare, appare discutibile trasporre nel
contesto clinico il modello di un «consumatore» informato e in grado di decidere
razionalmente.
un certo margine di manovra quanto alla
sua configurazione e attuazione concrete.
E
̀ possibile dunque identificare in anticipo
le possibili tendenze negative sia per evitarle, per quanto possibile, sia per integrarle con misure collaterali che permettano di attenuarne l'impatto. Tali tendenze negative sono: il peggioramento della
qualita
̀ dell'assistenza medica, curativa e
psicosociale negli ospedali, il venir meno
delle funzioni di medicina sociale degli
ospedali, la perdita di un approccio terapeutico incentrato sul bene del paziente, il
trattamento sfavorevole di determinati
gruppi di pazienti e i rischi in ambito di
protezione dei dati. Occorre che la
Confederazione si assuma la propria
responsabilita
̀ direttiva ai fini della garanzia della qualita
̀.
In base a questi elementi, la NEK-CNE formula le seguenti raccomandazioni:
1. Occorre svolgere un dibattito senza
pregiudizi non solo sui lati positivi ma
anche su quelli potenzialmente negativi e discutere tempestivamente dei
correttivi necessari.
2. Tale dibattito dovra
̀ coinvolgere non
solo gli addetti ai lavori ma anche l'opinione pubblica: infatti il riassetto radicale che probabilmente risultera
̀ dall'introduzione del sistema DRG e
̀
ancora sconosciuto ad ampie cerchie
della popolazione.
3. Occorre valutare le esperienze fatte
in altri Paesi, che possono fornire
informazioni preziose.
4. In vista dell'introduzione del nuovo
sistema e
̀ importante che il personale
4. Protezione dei dati
Per fatturare le prestazioni ospedaliere
con il sistema DRG, a seconda dei casi
sara
̀ necessario comunicare agli assicuratori informazioni dettagliate concernenti
le diagnosi. A queste condizioni occorre
chiedersi se sara
̀ possibile tutelare efficacemente il segreto medico. La comunicazione di dati confidenziali dei pazienti agli
assicuratori potrebbe costituire un'ingerenza nei diritti della personalita
̀ del
paziente.
ospedaliero (inclusi i medici e il personale di cura) siano sufficientemente
informati e preparati.
5. Per assicurare un controllo della
qualita
̀ attendibile occorre avviare
urgentemente una ricerca empirica
d’accompagnamento su questo tema,
provvedendo a un approccio possibilmente ampio e includendo discipline
diverse. Per permettere il paragone con
la situazione precedente all'introduzione del nuovo sistema (e poter quindi esaminare gli effetti legati all'introduzione), e
̀ necessario che la ricerca sia
avviata gia
̀ prima di tale cambiamento.
La ricerca dovra
̀ essere indipendente e
dotata di sufficienti mezzi finanziari.
Le tematiche analizzate dovrebbero
includere segnatamente l'analisi delle
ripercussioni del sistema DRG sulla
qualita
̀ delle cure ospedaliere, sui loro
costi e soprattutto sullo stato di salute
dei singoli gruppi di pazienti; inoltre si
dovrebbero esaminare le modifiche
dei flussi di pazienti all'interno dei singoli fornitori di prestazioni e tra gli
stessi, come anche le caratteristiche
dei pazienti di ogni istituzione. La
ricerca dovrebbe peraltro esaminare
dal punto di vista qualitativo e quantitativo quali sono i cambiamenti delle
situazioni di lavoro per le varie categorie professionali nel settore sanitario,
segnatamente per il corpo medico e
per il personale di cura: questi cambiamenti possono potenzialmente ripercuotersi in modo diretto sulla qualita
̀
delle cure dei malati a ogni livello.
Mi dispiace,
ma lei
non è
redditizio!
III. Conclusioni e raccomandazioni
L'introduzione di importi forfetari in funzione delle prestazioni e
̀ un dato di fatto
deciso dal legislatore. Tuttavia il previsto
adeguamento del nuovo sistema, ripreso
dalla Germania, alla realta
̀ svizzera offre
13
i diritti del lavoro
Diritto al salario per allattare sul posto di lavoro
L’Unione sindacale svizzera (USS) ha risposto positivamente alla richiesta della Commissione federale
della sicurezza sociale e
della sanità (CSS) a tutte le
istanze politiche e associative di ratificare la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL)
sulla protezione della maternità.
di Rezia Boggia, segretaria aggiunta VPOD
L’OIL è un’agenzia specializzata delle
Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani
internazionali riconosciuti, con particolare riferimento a quelli concernenti il
lavoro in tutti i suoi aspetti; essa emana
convenzioni e invita tutti i Paesi ad adottarle e a rispettarle, compresa la Svizzera.
I contenuti della convenzione
sulla maternità
È il caso della convezione no. 183 che
vincola a livello internazionale numerose misure di protezione sulla maternità,
quali il congedo maternità di almeno 14
settimane, la protezione contro il licenziamento durante e dopo la gravidanza,
il divieto di discriminazione nei confronti delle donne incinte e allattanti, la protezione della salute e le disposizioni a
favore dell’allattamento.
La retribuzione durante
l’allattamento
Attualmente il tempo dedicato all’allattamento sul posto di lavoro è considerato come tempo di lavoro; non è però
chiaro se questo tempo deve essere
remunerato. La legge è infatti silente a tal
proposito. L’adattamento della Legge
federale sul lavoro (articolo 35a capoverso 2) alla convenzione OIL permetterà
invece un miglioramento della sicurezza
giuridica: l’ordinanza che sarà emanata
dal Consiglio federale dovrà definire la
durata dell’allattamento sul posto di
lavoro che dà diritto alla retribuzione.
tendo da un lato ai neonati di ricevere la
migliore alimentazione necessaria, dall’altro alle puerpere di attenuare il pericolo di cancro al seno e alle ovaie in età
avanzata e di perdere velocemente il
peso cumulato durante la gravidanza,
combattendo il rischio di obesità.
Le donne devono pertanto avere accesso, sul posto di lavoro o nelle sue vicinanze, a un luogo pulito e intimo per continuare ad allattare al seno. Si auspica
dunque che la Svizzera ratifichi al più
presto questa convenzione per permettere alle madri di ricevere lo stipendio
anche durante l’allattamento.
Incentivare l’allattamento
Questa modifica di
legge vuole pure
incoraggiare l’allattamento, così come
promosso dall’Organizzazione mondiale
della sanità (OMS).
L’allattamento al seno è secondo l’OMS
uno dei mezzi più
efficaci per preservare la salute, permet-
Le aziende non speculino sul franco forte!
Una folla di lavoratrici e lavoratori
radunata dall’Unione sindacale svizzera (USS) lo scorso 16 agosto davanti alla
Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha
chiesto misure più incisive contro la speculazione del franco. In modo simbolico
e provocatorio sono stati stampati dei
biglietti di mille franchi sui quali figurava una sveglia che indicava: “è mezzanotte meno cinque!”.
di Unione sindacale svizzera (trad. Rezia Boggia)
Questa azione dimostra che il tempo
stringe, che la speculazione del franco
deve essere rapidamente fermata. Per
questo motivo urge che la BNS introduca
un tasso di cambio plafonato nei confronti dell’euro. Tenuto conto del potere
i diritti del lavoro
d’acquisto di queste monete, l’USS stima
che questo tasso debba essere di 1.40 Fr.
per 1 euro.
Considerata la sopravalutazione del 30%
del franco, i prodotti svizzeri sono
minacciati da una grave recessione, così
come le vacanze in Svizzera sono diventate decisamente care per numerosi turisti stranieri. Ma alla fine sono soprattutto
i lavoratori ad essere toccati: più di
100'000 impieghi sono in effetti a rischio.
Diverse aziende hanno già approfittato
della marcata sopravalutazione del franco per aumentare la durata del lavoro o
per diminuire i salari.
Certi politici di destra sono tornati alla
carica proponendo la riduzione delle
rendite. Le perdite contabili delle casse
14
pensioni – 50 miliardi di franchi, cioè più
di 10'000.- per salariato – fanno sembrare che le fortune di queste ultime siano
diventate una volta di più il giocattolo
dei mercati finanziari.
I manifestanti presenti davanti alla BNS
hanno chiaramente dichiarato che le
lavoratrici e i lavoratori non vogliono
pagare ancora una volta per gli errori
commessi dai politici, né sopportare le
conseguenze della speculazione del
franco svizzero. Le titubanze delle autorità responsabili fanno rischiare alla
Svizzera un aumento massiccio della
disoccupazione e una forte pressione sui
salari; per questo motivo è stato chiesto
oltre al tasso di cambio plafonato il divieto di versare in Svizzera i salari in euro.
Tassare le eredità milionarie per finanziare l’AVS
Il 16 agosto è stata lanciata una nuova
iniziativa popolare per l’imposizione
delle successioni superiori ai 2 milioni di
franchi in favore del finanziamento
dell’AVS.
da contatto.sev
L’iniziativa è promossa da un comitato
composto da esponenti di diversi partiti
e diverse categorie d’età e gode del sostegno dell’Unione sindacale svizzera e del
Partito socialista svizzero.
Nel dettaglio essa prevede:
la riscossione di un’imposta sulle successioni e sulle donazioni.
L’aliquota dell’imposta è del 20%.
Due terzi del gettito sono da destinare
al fondo di compensazione dell’AVS, in
modo da permettere a questa assicurazione sociale di far fronte ai suoi compiti
futuri senza gravare con ulteriori contributi sulle spalle di tutti e di prevedere
una possibilità di pensionamento flessibile anche alle persone con un reddito
modesto.
L’ultimo terzo del gettito ai cantoni,
per compensare le possibili perdite derivanti dalla soppressione delle imposte di
successione cantonali.
Sono esentate dall’imposta le successioni sino a 2 milioni (ossia la maggior
parte) e le donazioni sino a 20 000 franchi l’anno.
Regole meno rigide ed eccezioni per
piccole e medie imprese a conduzione
familiare, per non pregiudicarne l’esistenza e preservare i posti di lavoro.
Basta con i privilegi fiscali
Chi si arricchisce cede alla comunità una
parte del denaro ottenuto attraverso le
imposte. È quanto avviene per le vincite
al lotto, i salari, le rendite e gli interessi
maturati sui conti di risparmio, come
pure per gli onorari, gli utili d’esercizio, il
ricavato delle vendite. Ma ciò non si
applica alle eredità: nel nostro Paese un
numero ristretto di donne e di uomini
ottiene miliardi senza aver lavorato o
investito per il denaro conseguito. E senza dover pagare alcuna imposta per
quanto ottenuto. Non è giusto!
Ripartizione più equa della ricchezza
In Svizzera, la disparità nella ripartizione
della ricchezza è particolarmente accen-
tuata: l’1% della popolazione possiede
da solo l’equivalente del restante 99%,
come emerge da uno studio realizzato
dal CS. E molti di questi immensi patrimoni non sono frutto del lavoro dei loro
proprietari, ma sono stati semplicemente ereditati. Un’imposta federale sulle
successioni permetterebbe di attenuare
un poco quest’ingiusta ripartizione della
ricchezza.
Tutela dei piccoli e medi patrimoni
L’iniziativa popolare «Tassare le eredità
milionarie per finanziare la nostra AVS»
non si applica alla successione di piccoli
e medi patrimoni. I risparmi depositati
in banca o la casa unifamiliare non
saranno soggetti a tassazione. L’imposta
sulle successioni verrà unicamente
riscossa sui patrimoni di oltre 2 milioni
di franchi ad un’aliquota unica del 20%.
Ciò è molto meno rispetto a quanto
applicato nella maggior parte dei paesi
limitrofi. Il patrimonio di un’impresa
familiare o di una PMI beneficerà inoltre
di condizioni ancora più favorevoli. La
successione di aziende agricole sarà ad
esempio esente da imposte.
Un’imposta che non toglie soldi a nessuno, ma ne dà molti
Intervista di Peter Anliker a Helmut Hubacher, già segretario sindacale della VPOD, consigliere nazionale per 34 (!)
anni e presidente del partito socialista svizzero per 15 in
merito a questa iniziativa.
Come valuti il lancio di questa iniziativa in questo particolare momento?
Affronta un argomento molto attuale, correggendo un’evidente stortura del nostro sistema. Quand’ero ancora al
Nazionale, l’idea era stata lanciata dal consigliere federale
Villiger, ma era stata demolita dai partiti borghesi. Un libro
di Hans Kissling ci indica che nei prossimi 30 anni 178 000
persone erediteranno 969 miliardi. 95 000 di queste eredità
sono inferiori ai 2 milioni, mentre 80 000 persone riceveranno 8000 miliardi. 50 patrimoni in successione sono superiori
al miliardo. Deducendo il 20% dalle eredità superiori a 2
milioni, in questi 30 anni si incasserebbero 160 miliardi,
ossia 5,3 miliardi l’anno, che farebbero molto comodo
all’AVS. Per una volta non sarebbe la maggioranza della
popolazione a dover soffrire, ma verrebbero chiamati a contribuire i ricchi e i super ricchi. Da anni si parla di «stati snelli», ma l’unico risultato è stato un gigantesco indebita- mento a livello mondiale, per ripianare il quale si attacca lo stato
sociale.
Nella tua attività politica, hai mai affrontato le questioni di
eredità?
Non in particolare, ma piuttosto con questioni di equità
15
sociale. Vi sono eredi che si ritrovano un bel mattino con svariati milioni in più e penso che sia ragionevole chiedere loro
di mettere un quinto di questo importo a disposizione della
comunità.
Ma è vero che in Svizzera sono le persone anziane ad avere
meno problemi economici?
L’anziano che dispone di mezzi finanziari, stava già bene
come attivo. È per contro vero che sempre più spesso si eredita in età avanzata, magari già in AVS. In questi casi, si
cumulano capitali e situazioni agiate.
Come valuti le possibilità di riuscita di questa iniziativa?
Riuscirà a raccogliere le 100 000 firme e a superare lo scoglio della votazione popolare?
Penso che questa iniziativa non sia legata ad umori momentanei come altre, per esempio quella sulle banche. Riguarda
una situazione costante e chiamerà in causa solo una minoranza delle successioni. In Svizzera, il 3% dei contribuenti
posseggono la metà del patrimonio globale.
Oggi vi sono però anche problemi che potrebbero essere
ritenuti più urgenti...
Certo, come quello della forza del franco, oppure il problema costante dell’assicurazione malattia o la politica d’asilo e
di tutti i profughi. Ciononostante, l’iniziativa si inserisce
molto bene nell’odierno quadro politico e affronta un tema
di grande attualità, che deve trovare e mantenere il suo posto
nell’agenda politica di questo paese.
i diritti del lavoro
Lavoratori interinali colpiti dal dumping
Il lavoro temporaneo è una forma precaria di impiego e sovente è soggetto a
dumping salariale, ha affermato a
Berna Paul Rechsteiner, presidente
dell’Unione sindacale svizzera (USS). Il
41% delle agenzie del ramo non rispetta
le condizioni minime stabilite dai
Contratti collettivi di lavoro (CCL).
da Servizio stampa USS
Negli ultimi 15 anni il volume del lavoro
temporaneo è quadruplicato per giungere al 2,5% del totale degli occupati, anche
in seguito all’influenza della libera circolazione delle persone con l’Unione europea.
Prima dell’ultima votazione popolare del
2009 sull’allargamento della libera circolazione alla Romania e alla Bulgaria, le
autorità avevano promesso di rafforzare
le misure di protezione delle condizioni
di lavoro anche per quanto riguarda gli
impieghi temporanei. In questo campo
finora non è stato realizzato un CCL di
obbligatorietà generale. “L’obiettivo –
sottolinea l’USS in una nota stampa – è la
parità di condizioni di lavoro fra il personale temporaneo e quello fisso. Tale
principio è anche contenuto in una
direttiva dell’Unione europea che
dev’essere applicata entro fine anno”. In
Svizzera la parità di trattamento vige solo
per l’edilizia. Tale lacuna è colmata dal
CCL per il lavoro temporaneo, che contempla nell’allegato altri contratti collettivi e imprese per cui è valida la parità di
trattamento. “Il punto cruciale – sottolinea il presidente dell’USS Paul
Rechsteiner – è che molte aziende da
tempo si rifiutano di applicare il loro CCL
al personale a tempo determinato con
un unico obiettivo: applicare alla manodopera interinale condizioni di lavoro
inferiori rispetto a quelle sancite nel
CCL”.
Perfino ex regie federali come Swisscom
e FFS non hanno aderito a tale Contratto
collettivo, ha rilevato Daniel Lampart,
capo economista dell’USS, aggiungendo
che il Consiglio federale deve fare pressioni affinché le ex regie vi aderiscano. La
Posta invece rispetta la parità di trattamento.
“I problemi – evidenzia Daniel Lampart –
si riscontrano principalmente nell’industria e nel settore chimico-farmaceutico.
Qualora non fosse possibile dotare il settore del lavoro interinale di un CCL efficiente, il principio della parità di trattamento dovrà essere raggiunto attraverso
una legge”. Secondo l’economista
dell’USS la Confederazione dovrebbe
promulgare un contratto tipo di lavoro
con le indicazioni chiare di minimi salariali obbligatori.
Vania Alleva, vicepresidente dell’USS e
membro della direzione di UNIA, ha
menzionato il caso della Novartis di Stein
(Argovia) che ha una quota di impiegati
temporanei del 20%; un preparatore chimico a tempo determinato riceve 16
franchi invece di 34 l’ora per il personale
fisso.
Il Contratto collettivo di lavoro per le
oltre 260 mila persone impiegate in
Svizzera a tempo determinato è stato
sottoscritto nel 2008 dall’associazione
delle imprese del ramo swisstaffing, dai
sindacati e dalle organizzazioni degli
impiegati. Sarà valido solo quando il
Consiglio federale dichiarerà la sua
obbligatorietà generale. Attualmente
non è possibile poiché sono ancora pendenti diversi ricorsi e poiché vi hanno
aderito troppe poche aziende, ha infine
precisato l’USS.
La questione della pressione dei salari
verso il basso sta assumendo grandi e
preoccupanti proporzioni anche in
Ticino.
Assicurati chiedono, la Cassa disoccupazione Syndicom-VPOD risponde
Sono Tamara e ho 18 anni. Ho terminato da poco la mia formazione quale impiegata qualificata di commercio e ho ottenuto la maturità commerciale professionale dopo aver seguito uno stage formativo.Volevo sapere se, a partire dal 1. agosto 2011, ho diritto a prestazioni di disoccupazione. In tal caso quanto riceverei e per quanto tempo?
Cara Tamara, grazie della tua domanda. Sicuramente hai diritto alle prestazioni assicurative di disoccupazione; la tua cassa disoccupazione procederà a verificare i dati relativi alla tua formazione e alla tua età e ti aprirà un termine quadro della
durata di due anni.
Bisogna però considerare che non potrai beneficiare immediatamente delle indennità di disoccupazione in quanto, a partire
dal 1. aprile 2011 (data di entrata in vigore della nuova Legge federale sulla disoccupazione LADI), ogni persona che si iscrive
in disoccupazione deve attendere un certo numero di giorni (giorni di attesa generale) prima di poter beneficiare delle
indennità previste. Inoltre ulteriori giorni di attesa speciale verranno applicati a tutte le persone che si iscrivono dopo aver
terminato la loro formazione nei due anni precedenti la domanda di disoccupazione. Per determinare sia i giorni generali,
sia quelli speciali vengono considerati alcuni parametri come ad esempio l’importo del guadagno assicurato, l’età, l’eventuale obbligo di mantenimento nei confronti di figli, oppure i motivi di esenzione dall’obbligo di contribuzione (formazione
scolastica, malattia, separazione/divorzio, ecc.).
Nel tuo caso la cassa aprirà un termine quadro dal 1. agosto 2011 al 31 luglio 2013. Durante questo periodo potrai beneficiare
di un massimo di 90 indennità giornaliere pari a fr. 50.80 lordi al giorno, dopo un’attesa speciale di 120 giorni (ca. 6 mesi).
Questo significa che a partire dal 1. agosto 2011 e fino al 13 gennaio 2012 sconterai i 120 giorni di attesa speciale, mentre dal
14 gennaio 2012 inizierai a percepire le tue 90 indennità giornaliere.
Francesco Bellotti, responsabile Cassa disoccupazione Syndicom-VPOD Ticino
i diritti del lavoro
16
Diritto all’educazione anche per i bambini sans-papiers!
Nessun
bambino
è illegale
Il Sindacato VPOD e l’Associazione “Per i
diritti dei bambini senza statuto legale”
chiedono da tempo che il Consiglio federale rinunci a introdurre l’obbligo per le
autorità scolastiche di comunicare i dati
riguardanti i bambini sans-papiers,
perché tutti i bambini abbiano diritto
all’educazione e alla formazione. A questo proposito le due associazioni hanno
recentemente presentato un opuscolo
contenente delle raccomandazioni pratiche sulla frequenza scolastica dei
bambini sans-papiers, all’attenzione
delle autorità scolastiche e del corpo
insegnante.
Nel 1997 la Svizzera ha ratificato la
Convenzione internazionale dei diritti
del bambino dell’ONU, che stabilisce
chiaramente il diritto all’educazione e
alla formazione per tutti i bambini e i
giovani (art. 28 CIDE). La Conferenza
svizzera dei direttori cantonali della
pubblica educazione (CDPE) si è pure
espressa a più riprese in favore della possibilità per i bambini sans-papiers di frequentare la scuola senza tener conto del
loro
statuto
di
soggiorno.
Concretamente, la frequenza scolastica
da parte di bambini sans-papiers si
scontra con tutta una serie di difficoltà,
in quanto il quadro normativo che regola
la loro presenza a scuola varia fortemente da un cantone all’altro.
L’opuscolo presentato dal Sindacato
VPOD e dall’Associazione “Per i diritti
dei bambini senza statuto legale” si intitola “Bambini sans-papiers a scuola”e
ha proprio l’obiettivo di fornire alle autorità scolastiche e agli insegnati delle
informazioni sui problemi tipici dei
bambini sans-papiers nelle scuole svizzere e di proporre delle raccomandazioni pratiche. Il merito di questo documento è anche quello di evidenziare la
presenza nelle nostre scuole di bambini
senza statuto legale. Oggi questo fatto
sembra essere scontato, ma non è sempre stato così. Sono infatti solo 20 anni
che i bambini senza statuto legale hanno
ottenuto questo diritto. Prima numerosi
bambini passavano parte della loro
infanzia nascosti a casa per paura di
essere scoperti, senza alcuna possibilità
di essere scolarizzati.
Il problema principale che si pone è
quello della protezione dei dati, in quanto la trasmissione di informazioni da
parte della scuola alle autorità responsabili della migrazione mette in pericolo i
bambini sans-papiers e le loro famiglie.
Nel suo rapporto del 2010 “Facilitare lo
scambio di dati fra autorità federali e
cantonali” il Consiglio federale prevede
tuttavia di introdurre un “dovere di
comunicazione” dei dati concernenti i
bambini sans-papiers, procedura attualmente esaminata dalla commissione
pertinente. L’introduzione dell’obbligo
di comunicare dei dati sopprimerebbe di
fatto il diritto all’educazione dei bambini
sans-papiers e avrebbe delle conseguenze catastrofiche, dato che la frequenza
scolastica comporterebbe il rischio di
essere scoperti ed espulsi. Questo dovere
di comunicazione violerebbe dunque il
diritto all’educazione garantito dalla
Costituzione federale e da convenzioni
internazionali legalmente vincolanti.
Nel campo della formazione professionale, il Consiglio nazionale e il Consiglio
degli Stati hanno adottato nel 2010 una
mozione che chiede al Consiglio federale
di permettere ai giovani sans-papiers di
avere accesso a un apprendistato e di
elaborare le regolamentazioni necessarie. Si auspica che questa proposta venga
accolta dalla Confederazione e che il
diritto all’educazione venga applicato a
tutti i giovani anche per quanto riguarda
la formazione professionale.
Come è spiegato nell’opuscolo “la scuola
è spesso l’unico luogo concreto dove i
bambini possono beneficiare parzialmente della protezione offerta da un’infanzia normale”. In un quadro esistenziale caratterizzato dalla precarietà ed il
timore di essere scoperto ed espulso, la
scuola dovrebbe rappresentare un luogo
privilegiato dove il bambino o il giovane
possa tessere dei rapporti sociali e sviluppare le sue conoscenze in tutta sicurezza. È quindi fondamentale che tutti gli
attori del mondo scolastico (insegnanti,
autorità scolastiche, servizi sociali, ecc.)
siano informati della specificità della
situazione vissuta dai bambini senza statuto legale. In particolare l’opuscolo
vuole attirare l’attenzione su momenti o
situazioni della scolarità dei bambini e
giovani sans-papiers che possono rivelar17
si delicati e problematici, in particolare:
l’atto dell’iscrizione in una struttura
scolastica è spesso molto delicato, poiché è il primo momento in cui la famiglia
del bambino appare formalmente agli
occhi dell’amministrazione scolastica
come non avente uno statuto legale,
facendo nascere la paura della trasmissione di informazioni;
l’opuscolo mostra inoltre le problematiche che possono insorgere durante
la scolarizzazione, come ad esempio in
caso di un soggiorno all’estero e di visite
in classe da parte di attori esterni;
infine, uno degli obiettivi dell’opuscolo è attirare l’attenzione del corpo
insegnante sui problemi di fondo che
tutti i bambini e giovani senza statuto
legale conoscono. La precarietà quotidiana, dovuta a situazioni economiche
difficili, a delle condizioni abitative che
non permettono di studiare a casa, alla
paura dei controlli di polizia e delle conseguenze a cui potrebbero portare
(espulsioni), nonché l’insicurezza di
fronte al futuro e l’impossibilità di avere
un progetto d’avvenire, hanno infatti
molto spesso come conseguenza una
scolarità difficile.
L’opuscolo (in tedesco e francese) può
essere ordinato gratuitamente all’indirizzo e-mail [email protected]
i diritti del lavoro
Dure critiche a FMI e UE
La politica del Fondo
monetario internazionale
(FMI) e dell’Unione europea (UE) è contraria agli
interessi degli Stati e delle
popolazioni. È questo il
giudizio emerso da un incontro tra sindacalisti provenienti da ogni parte del
mondo tenutosi a Ginevra lo scorso mese
di giugno.
di Graziano Pestoni,
membro Comitato di Regione VPOD
La riunione si è svolta in concomitanza
con la 100esima sessione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL).
Durante la stessa i rappresentanti di
molti Governi e quelli delle organizzazioni padronali hanno rivendicato
modifiche in senso peggiorativo delle
Convenzioni dell’OIL intese a proteggere
i lavoratori salariati e le loro organizzazioni, adottate tra il 1948 e l’inizio degli
anni Ottanta. I peggioramenti, sostenuti
dal FMI e dall’UE, riguardavano in particolare le convenzioni sulla libertà sindacale, il diritto di organizzazione, la protezione sociale, le norme relative ai licenziamenti e alla disoccupazione
(Convenzioni n. 87, 98, 102, 151, 158,
168) ed erano motivate, a loro giudizio,
dalla necessità di ridurre i costi del lavoro per far fronte alla crisi finanziaria
mondiale.
I sindacalisti, attraverso le loro testimonianze, hanno dimostrato la profonda
ingiustizia di queste scelte. La cosiddetta
politica della simmetria dei sacrifici, praticata in molti paesi, nella realtà ha
addossato costi, spese e oneri soltanto ai
salariati. L’ente pubblico, dopo essere
intervenuto con i fondi dei contribuenti
per impedire il fallimento di importanti
istituti finanziari, ha chiesto sacrifici
quali riduzione di stipendi, peggioramenti pensionistici e della legislazione
sociale, licenziamenti massicci, ecc.
Come se non bastasse, le condizioni
poste dalle istituzioni internazionali
(FMI) ed europee (Banca centrale europea) per concedere prestiti ai Paesi in difficoltà sono esose e in netto contrasto
con il rispetto della sovranità degli stessi.
Prendiamo il caso della Grecia. I prestiti
(a interessi speculativi!) sono stati concessi solo dopo che il Parlamento ellenico ha accettato tagli importanti nella
socialità e sulle condizioni di lavoro,
nonché la creazione di un’agenzia formata da stranieri incaricata di privatizzare buona parte dei servizi pubblici. In
molti Paesi si assiste inoltre al tentativo
di ridurre i diritti sindacali per poter
applicare con maggiore facilità misure di
risparmio, decise sia in modo autonomo
dalle Autorità nazionali, sia su imposizione del FMI o dell’UE. Perfino in
Germania e negli USA i rispettivi Governi
hanno cercato di limitare il diritto di
sciopero! Non a caso quindi si sono tenute grosse manifestazioni in moltissimi
Paesi e non solo in Grecia, Spagna e
Portogallo. I manifestanti, con un nuovo
vigore, non contestavano soltanto la
politica antisociale dei rispettivi
Governi, ma anche il ruolo delle organizzazioni finanziarie internazionali.
Dall’incontro tra i sindacalisti è emerso
chiaramente che le organizzazioni internazionali intendono imporre una politica neoliberale al mondo intero. E per realizzare con maggiore facilità i loro obiettivi (riduzione costi salariali e sociali, privatizzazioni, ecc.) esse intendono ridurre con ogni mezzo il ruolo delle forze
sociali e in particolare delle organizzazioni sindacali, tra cui il peggioramento
del quadro giuridico internazionale
costituito dalle Convenzioni dell’OIL. I
sindacalisti hanno pertanto rivolto un
appello a tutte le forze democratiche
affinché tali convenzioni vengano salvaguardate ed hanno espresso l’auspicio di
poter meglio coordinare azioni tendenti
a ridurre il ruolo nefasto delle organizzazioni finanziarie internazionali.
Nessun essere umano è illegale
STOP ALL’IPOCRISIA
Diritti per i sans-papiers!
Regolarizzazione immediata!
GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A BERNA
Sabato 1° ottobre - ore 14.30 – Ritrovo alla Schützenmatte
Richiedete le carte giornaliere disponibili nella maggior parte dei comuni del cantone!
Orari dei treni da: Chiasso 9.52 - Lugano 10.12 - Bellinzona10.36 - Locarno 10.03 - Biasca 10.18
Firmate la petizione “Stop all’ipocrisia” www.sanspapiers-bewengung.ch/it.html
i diritti del lavoro
18
Corsi Associazione svizzera infermiere e infermieri (ASI)
Per iscrizioni e/o maggiori informazioni potete rivolgervi a: ASI, Sezione Ticino, Via Simen 8, 6830 Chiasso - Tel. 091/682 29 31
fax 091/682 29 32 - e-mail: [email protected] - www.asiticino.ch
Data
3.10.2011
Corso
Processo delle cure: difficoltà di applicazione
Termine isc.
5.9.2011
6,7.10.2011
10,11.10.2011
12,13,14.10.2011
17.10.2011
Comunicazione e relazione staff - famigliari
Efficacia personale e performance collettiva
Grafologia e personalità
Le direttive anticipate
5.9.2011
7.9.2011
12.9.2011
14.9.2011
18 - 19.10.2011
21.10.2011
Prevenzione mal di schiena
Uno sguardo sul fenomeno chiamato Resilienza,
ovvero la forza d’animo che ci può permettere di
affrontare le avversità della vita
L’ultima flebo: elementi per la gestione dei conflitti
etici alla fine della vita
Conflitti interpersonali e negoziazione
La fragilità nell’anziano: interventi di prevenzione
delle cadute negli anziani
Riflessologia del piede: parte neuro-muscolare
26.10.2011
27,28.10.2011
7.11.2011
9,10,11.11.2011
8,9,10.2.2012
9,10.5.2012
Luogo
Lugano o Mendrisio
19.9.2011
19.9.2011
Partecipanti
infermieri/e assistenti geriatrici/che
operatori/trici sociosanitari/e
operatori del ramo sanitario
aperto a tutti
operatori del ramo socio-sanitario
infermieri/e assistenti geriatrici/che
operatori/trici sociosanitari/e
aperto a tutti
operatori del ramo socio-sanitario
26.9.2011
operatori del ramo sanitario
Lugano o Mendrisio
26.9.2011
5.10.2011
operatori del ramo socio-sanitario
operatori del ramo sanitario
Mendrisio
Lugano o Mendrisio
4.10.2011
operatori del ramo sanitario
con formazione di base in riflessologia
Bellinzona
Lugano o Mendrisio
Lugano o Mendrisio
Lugano o Mendrisio
Lugano o Mendrisio
Bellinzona
Lugano o Mendrisio
Corsi Consulenza giuridica andicap
Consulenza a persone con andicap nell’ambito delle assicurazioni sociali. Un servizio FTIA in collaborazione con ATGABBES, PRO INFIRMIS, UNITAS. Per iscrizioni e/o ulteriori informazioni rivolgersi a : Consulenza giuridica andicap, Via Linoleum 7, cp 834, 6512 Giubiasco,
tel. 091 850 90 20, e-mail: [email protected] 11-05 Incontri di supervisione 2
Date: 11.10/29.11.11, 17.1/6.3/24.4/5.6.12 Orario: 15.00-17.00 Costo: Fr.400.- Iscrizione entro: 12.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA
Corso 11-06 Incontri di supervisione 1
Date: date da concordare a dipendenza delle persone interessate Orario: 15.00-17.00 oppure 10.00-12.00 Costo: Fr.400.Iscrizione entro: 12.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA
Corso 11-07 L’invalidità nella previdenza professionale
Date: 15.11.11 (orario: 8.30-17.00), 22.11.11 (orario: 8.30-12.00) Costo: Fr.300.- Iscrizione entro: 30.9.2011 Luogo: Giubiasco, Stabile FTIA
Corsi Croce Rossa Svizzera
Per informazioni e iscrizioni: settore corsi CRS, Corso S. Gottardo 70, 6830 Chiasso, tel. 091/682 31 31 (09.00-11.00), fax 091/682.79.56,
e-mail sottoceneri: [email protected] - e-mail sopraceneri: [email protected] - www.crs-corsiti.ch.
Corsi - Seminari
Baby sitting
Baby sitting Approfondimento
Collaboratrice familiare CR TI
Collaboratrice sanitaria Base
Chiasso sede CRS
5,12,19,26.10.2011 (18.00-20.30)
Lugano sede CRS
Modulo 1: La gestione del tempo
20,27.9 / 4,11.10.2011 (18.00-20.30)
13,15,20,22,27.10 / 10,12,17,19,24,26.11 /
1.12.2011 (13.30-17.00)
19,20,21,22,26,27,28,29.9 / 3,4,5,6.10.2011
(9.00-12.00 / 13.30-16.30)
CORSI
Ginnastica dolce in acqua per senior
Guida nel Percorso
Corsi - Seminari
Baby sitting
Collaboratrice sanitaria Base
Corsi - Seminari
Puericultura – Aspettando un bambino
TRESA BAY HOTEL – PONTE TRESA
9,16 23,30.9 / 7,14,21,28.10.2011
(9.30-11.30)
8.10.2011 (9.00-12.00 / 13.00-17.00)
Locarno sede CRS
6,13,20,27.10.2011 (18.00-20.30)
7,8,9,14,15,16,21,22,23,28,29,30.9.2011
(09.00-12.00 / 13.30-16.30)
3,10,17,24.9 / 1,8,15,22.10.2011
(8.30-12.00 / 13.30-17.00)
29.10 / 5.11. 2011 (8.30-12.30 / 13.30-17.30)
6,7,8,9,13,14,15,16,20,21,22,23.9.2011
(9.00-12.00 / 13.30-16.30)
Bellinzona sede CRS
10,17, 24 settembre,
8,15,22,29.10 / 5.11 (8.30-12.00 / 13.30-17.00)
12,19.11.2011(8.30-12.30 / 13.30-17.30)
27,28,29,30.9 / 3,4,5,6,10,11,13,14.10. 2011
(09.00-12.00 / 13.30-16.30)
Faido
15,22,29.9 / 6,13.10.2011 (19.45-21.45)
19
i diritti del lavoro
Corsi Centro Alchemilla
Relazioni interpersonali e ricerca interiore 10 incontri il sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 + 3 giornate intere
Inizio: sabato 24 settembre 2011 Costo: fr. 730.- (con tessera ACP fr. 690.-)
Omeopatia classica 30 lezioni, il martedì, dalle ore 17.30 alle 20.30 Inizio: martedì 4 ottobre 2011 Costo: fr. 1200.- dispense comprese
Grafologia Corso di 10 lezioni, il mercoledì, dalle ore 20.30 alle 22.30
Inizio: mercoledì 5 ottobre 2011 Costo: fr. 360.- (con tessera ACP fr. 320.-)
Crescita personale e autostima 10 incontri il sabato dalle ore 14.30 alle 17.30 + 3 giornate intere
Inizio: sabato 15 ottobre 2011 Conferenza e presentazione del corso: sabato 24 settembre, ore 20.30, Albergo Pestalozzi, Lugano
Costo: fr. 730.- (con tessera ACP fr. 690.-)
Per informazioni e iscrizioni: Associazione cultura popolare, tel. 091 683 50 30, e-mail: [email protected]. I corsi hanno luogo presso
la sala ACP, Balerna (sopra il Ristorante Meridiana)
Corsi Cemea
Per me, per te, per noi – attività cooperative Data: 10 settembre Orario: dalle 14.00 alle 18.00 Luogo: da definire
Costo: Fr. 30.- Iscrizione: entro il 20 agosto 2011
Per informazioni e iscrizioni: Cemea, Via Agostino Maspoli 37, 6850 Mendrisio; Tel. 091/630 28 78; [email protected]; www.cemea.ch
Corsi Associazione professionale di cura e assistenza (Curahumanis)
Come creare rapporti ed ascoltare anziani disorientati
Destinatari: Infermiere/e dipl./Operatore/trice sociosanitario/a (AFC)/Assistente geriatrico/a (CC CRS)/Aiuto familiare
(AFC)/Assistente di cura/Collaboratore/trice sanitario/a. Data: 17-18 ottobre 2011 Luogo: Lugano
Costo: membri fr. 400.00; non membri fr. 540.00
Follow up – ascoltare anziani
Destinatari: Infermiere/e dipl./ Operatore/trice sociosanitario/a (AFC)/Assistente geriatrica (CC CRS)/Aiuto familiare (AFC)/Assistente
di cura/Collaboratore/trice sanitario/a
Data: 19.10.2011 Luogo: Lugano Costo: membri fr. 270.00; non membri fr. 370.00
Per informazioni e iscrizioni: Curahumanis, Associazione professionale delle cure e assistenza, Weinberglistrasse 4, 6005 Luzern,
tel. 041 249 00 80; www.curahumanis.ch; [email protected]
Corsi Associazione Dialogare-Incontri
Cosa devo fare per trovare un posto di lavoro? 15 settembre 2011, ore 9.00-11.00 Mendrisio, Champion’s Snack-bar
Il curriculum vitae 29 settembre 2011, ore 9.00-11.00 Mendrisio, Champion’s Snack-bar
Per informazioni e iscrizioni: Associazione Dialogare-Incontri, Via Foletti 23, 6900 Massagno, tel. 091 967 61 51, fax 091 967 61 52,
e-mail: [email protected], www.dialogare.ch
Casa polivalente di Rodi
La casa delle colonie dei sindacati a Rodi (Leventina) è
l’ideale per gruppi e scolaresche: due aule 50 posti, sala polivalente 80 posti, 10 camere al 1° piano 58 letti, 10 camere al
2° piano 43 letti, servizi e docce, spazio ricreativo esterno di
3’000 m2, casina esterna, pulmino di 21 posti.
Per prospetto, informazioni e riservazioni:
Colonie dei sindacati
c.p. 1211 - 6500 Bellinzona
091 826 35 77
i diritti del lavoro
20
Offerte di lavoro
Confederazione
Consultare:
www.stelle.admin.ch/it
Cantone Ticino
Amministrazione dello Stato
118/11 Dipartimento delle finanze e
dell’economia: relationship Manager di
I
subordinatamente
Relationship
Manager di II presso l’Area dei servizi di
consulenza del Centro dei sistemi informativi, Bellinzona (scadenza 9 settembre) si richiamano le condizioni generali
valide per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
119/11 Dipartimento delle finanze e
dell’economia: analista-programmatore/trice presso l’Area dello sviluppo e
dell’integrazione applicativa del Centro
dei sistemi informativi, Bellinzona (scadenza 9 settembre) si richiamano le condizioni generali valide per il concorso
(www.ti.ch/concorsi);
120/11 Dipartimento del territorio: funzionario/a tecnico/a presso l’Ufficio dei
lavori sussidiati e degli appalti,
Bellinzona (scadenza 6 settembre) si
richiamano le condizioni generali valide
per il concorso (www.ti.ch/concorsi);
Ente Ospedaliero Cantonale
Ospedale Regionale Lugano: medici
assistenti a tempo pieno (senza scadenza);
Ospedale Regionale Lugano: primario
del Servizio di neurologia del
Neurocentro della Svizzera Italiana (scadenza 16 settembre);
ri/e di cura; ausiliari/e servizi
generali;apprendisti
operatori/trici
sociosanitari (scadenza 31 dicembre
2011);
Municipio Massagno: infermieri/e; operatori/trici sociosanitari/ie; assistenti di
cura; fisioterapista; animatore/trice;
ausiliari/e servizi generali (validità concorso tutto l’anno);
Docenti
Municipio del comune di Agno: docente
di educazione musicale (scadenza 2 settembre, ore 18.00);
Studi medici
studio di medicina generale nel
Luganese cerca un’assistente di studio
medico 80-100%, telefonare 076
413.06.22;
studio di ginecologia nel Luganese cerca
ricezionista all’80%. Scrivere a: cifra 99,
Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico;
studio medicina interna nel Luganese
cerca assistente di studio medico 70100%. Scrivere a: cifra 98, Segretariato
OMCT, 6805 Mezzovico o al mail: [email protected];
studio medico specialistico nel
Mendrisiotto cerca assistente di studio
medico 80-100%. Scrivere a: cifra 96,
Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico;
studio medico nel Locarnese cerca assi-
stente di studio medico al 70-80%.
Scrivere a: [email protected];
studio medico nel Luganese cerca assistente di studio medico al 100% e una
seconda al 50%. Scrivere a: cifra 30,
Segretariato OMCT, 6805 Mezzovico;
studio medico nel Mendrisiotto cerca
assistente di studio medico. Scrivere a:
cifra 14, Segretariato OMCT, 6805
Mezzovico;
studio medico generalista FMH nel
Mendrisiotto cerca collega in grado di
effettuare sostituzioni 3 mezze giornate
la settimana. Interessati contattare Dr.
med. p.O. Ishiodu, tel./fax 091 683.34.27,
natel 076 705.65.39;
studio medico medicina interna a
Biasca cerca assistente di studio medico
per impiego parziale, alcune ore al giorno. Scrivere a: cifra 93, Segretariato
OMCT, 6805 Mezzovico;
studio medico Bernasconi-Massera di
Mendrisio, FMH medicina generale, cerca assistente di studio medico al 100%.
Contattare 091 646.76.26.
studio medico pediatrico a Locarno cerca assistente di studio medico 80-100%.
Scrivere a: Dr. med. Luca Pissoglio, Via
Varenna 45, 6600 Locarno;
studio medico nel Luganese, specializzato in chirurgia della mano cerca una
segretaria o assistente di studio medico
al 60-80%. Inviare candidature all’e-mail
del sito www.manoegomito.ch
Case Anziani, Cliniche,
Associazioni; Istituti scolastici
La Fondazione Diamante (laboratorio
Al Frutteto, Azienda Agricola a Gudo):
operatore/trice sociale (scadenza 2 settembre);
La Fondazione Opera Don Luigi
Guanella, Tesserete e Don Luigi
Guanella, Castel San Pietro: responsabile delle cure (scadenza 9 settembre);
Municipio Chiasso: concorso permanente per l’assunzione di personale
presso gli Istituti sociali del Comune di
Chiasso: infermieri/e, operatori/trici
sociosanitari; assistenti di cura; ausilia-
21
i diritti del lavoro
“i grappoli”
6997 Sessa - Telefono: 091- 608 11 87 - Fax: 091- 608 26 41
[email protected] www.grappoli.ch
Appuntamenti sindacali
Assemblea gruppo VPOD OSI
6 settembre 2011, ore 19.00
Centro Panoramica, Cadro
Assemblea sindacale personale
Casa Anziani San Carlo
7 settembre 2011, ore 20.00
c/o la sala al -1 in casa anziani
APPUNTAMENTI SETTEMBRE 2011
Domenica 4 settembre, ore 16.00
Pomeriggio letterario con gli scrittori e poeti dell’ASSI
Poesie e recita
Serata informativa sulle
aggregazioni comunali di Locarno
8 settembre 2011, ore 17.30
Scuole medie di Minusio
Gita pensionati a Crespi d’Adda
9 settembre 2011
Venerdì 9 settembre, ore 20.00
Piano bar con Elisa
Da martedì 6 settembre a martedì 8 novembre
Esposizione di dipinti Serge Brignoni
Venerdì 23 settembre a domenica 23 ottobre 2011 (tutti i giorni)
e per i mesi di novembre e dicembre su richiesta
Caccia e funghi
Rassegna gastronomica sulla selvaggina
Sella alla Baden-Baden e tante altre specialità
Sabato 24 settembre, ore 20.00
Piano bar con Elisa
Offerta speciale Settembre 2011
Camera doppia fr. 76.- (per persona / notte incl. colazione)
Camera doppia uso singolo fr. 94.- (per persona / notte incl. colazione)
Coordination nationale “Koko”
9 settembre 2011
VPOD-Zentralsekretariat, Zurigo
Assemblea dei delegati della
federazione
10 settembre 2011
Hôtel Bern, Berna
Festa USS
11 settembre 2011, ore 10.00
c/o Grotto del Ceneri, Monte Ceneri
Assemblea del Servizio ABAD
14 settembre 2011, ore 18.30
Ristorante Casa del Popolo, Bellinzona
Comitato di Regione VPOD
21 settembre 2011, ore 20.15
c/o Ristorante Casa del Popolo,
Bellinzona
Cattivi pensieri
La generosità di Abad!
Si sa il caldo a volte gioca brutti scherzi!
È il caso del servizio di assistenza e cura
a domicilio del Bellinzonese che con
grande slancio estivo ha deciso di riconoscere al suo personale ben 5 centesimi per chilometro in più dei 65 previsti
quale indennizzo di trasferta! Siamo
stupefatti di cotanta bontà! Sennonché,
stiamo ancora aspettando che questo
servizio, che fa avanzi d’esercizio a
palate da diversi anni, riconosca parte di
questi utili a chi glieli fa produrre: il personale! Magari a Natale arriverà un
regalo vero?
i diritti del lavoro
22
Servizi CGIL per i frontalieri
iscritti al sindacato VPOD
Como
Camera del lavoro, per info generali
su sedi e orari: 031239 311
Patronato INCA via Italia Libera 25
lu-me-ve 8.30-14.30
ma-gio 9.00-12.30 / 16.00-18.30
sa 9.00-11.30
Per info sulle altre sedi provinciali
del patronato: 031 239 390
Cassa malati collettiva VPOD
A partire dal 1.1.2010 la Cassa malati collettiva VPOD gestisce 3 marchi
del gruppo HELSANA, ossia:
CAAFCGIL Centro servizi fiscali
via Anzani 12b
lu-ve 8.30-12.30 / 14.00-18.00
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 031 260 375
Per tutti gli attuali assicurati è possibile fare un cambio,
ad esempio passare da Helsana ad Helsana collettiva
VPOD; da Avanex a Avanex collettiva VPOD; da Progrès
a Progrès collettiva VPOD.
Permanenze Coordinamento
frontalieri CGIL
Bizzarone c/o biblioteca
(palazzo comunale) ma 17.00-18.00
Olgiate Comasco c/o Camera
del lavoro CGIL tel. 031 944 321
via Vittoro Emanuele 63
me 17.00-18.30
Porlezza via Garibaldi 54
tel. 0344 725 73 ma 16.00-18.00
sa 9.00-11.30
È necessario richiedere l’apposito formulario presso il nostro ufficio.
Beneficiate così del 10% di sconto sulle assicurazioni complementari, LCA.
Attenzione: la richiesta deve essere inviata entro il 31.1 di inoltrare la
richiesta per raccomandata.
OFFERTA ESCLUSIVA PER I SOCI VPOD
Abbonamento generale FFS a prezzo ridotto!
Varese
Camera del lavoro per info generali
su sedi e orari: 0332 276 111
In collaborazione con il sindacato Syndicom, offriamo ai nostri soci uno sconto
sul prezzo d'acquisto di un abbonamento generale (AG) FFS di 1a e 2a classe.
Patronato INCA, via Nino Bixio 37
lu-ve 9.00-12.00 / 15.00-18.00
Categoria
CAAFCGIL Centro servizi fiscali,
via Nino Bixio 37
Per appuntamenti o per info sulle
altre sedi del CAAF: 0332 810 478
Permanenze patronato INCA/CGIL
Arcisate Via Trieste 10
tel. 0332 851 722
me 9.00-12.00 / 16.30-18.30
gio-ve 9.00-12.00
Besozzo via 25 aprile c/o Camera
del lavoro tel. 0332 771 035
lu-me 15.00-18.30 gio-ve 9.00-12.00
Impressum
Redazione:
Segretariato SSP/VPOD, Regione Ticino
Via S. Gottardo 30, CP 748, 6903 Lugano
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
[email protected]
Raoul Ghisletta (responsabile),
Rezia Boggia, Fausto Calabretta,
Daniela Casalini -Trampert,
Massimo Mantovani,
Paola Orsega-Testa, Valentina Poretti,
Mara Rossi, Stefano Testa.
Chiusura redazionale:
10 giorni prima dell’uscita
Frequenza: mensile
Grafica: studio POP, S. Antonino
Stampa: Tipo Aurora SA, Canobbio
Abbonamenti:
Gratuito per i soci VPOD,
Fr. 55.- per i non soci in Svizzera
Fr. 70.- per i non soci all’estero
Il prossimo numero de
“I diritti del lavoro”
uscirà giovedì 29 settembre 2011
Prezzo normale
2 cl /1 cl
AG adulti 3300 / 5150
AG sen. (AVS) 2550 / 4000
AG giov.
(16-25 anni) 2400 / 3850
AG plus
duo par** 2300 / 3500
AG plus
Famiglia
partner*** 1850
Prezzo socio
2 cl/1 cl
3168 / 4944
2448 / 3840
25-64*/65
da 64*/65
2304 / 3696
16-25
Età****
*
donne 64 anni;
uomini 65 anni
**
condizione necessaria
è di disporre di un
abbonamento generale
di base nel nucleo
familiare
*** condizione: possesso di
un AG Plus Famiglia
per i figli/giovani oltre
all’AG base di un
genitore
2208 / 3360
**** fino all'età raggiunta
1776
L'abbonamento può essere comandato al
Segretariato centrale VPOD, CP 8279, 8036 Zürich
telefono: 044 266 52 21 - sito internet: www.ssp-vpod.ch
e-mail: [email protected]
Protezione giuridica privata MULTI - VPOD
COOP Assicurazioni - VPOD
A cosa serve la MULTI-VPOD?
In materia di circolazione stradale; in caso di controversie nell'ambito della locazione, in caso di litigio con assicurazioni, uffici viaggio,
dentisti,... per prestazioni finanziarie per vittime di crimini e di violenze; per questioni familiari e di diritto ereditario
La protezione giuridica MULTI VPOD costa solo fr. 120.- annui e si può
disdire ogni anno.
Richiedete la documentazione per la sottoscrizione al segretariato
VPOD tel. 091/911 69 30, [email protected].
23
i diritti del lavoro
Zentralsekretariat VPOD Postfach 8279, 8036 Zürich
GAB 8036 Zürich
Aderite al sindacato VPOD
Sindacato VPOD Ticino
Sito VPOD Ticino: www.vpod-ticino.ch
Segretariato VPOD Lugano
Aperto tutti i giorni, orari: 8.00-12.00/13.30-17.30
Tel. 091 911 69 30 - Fax 091 911 69 31
E-mail: [email protected]
CP 748, Via S. Gottardo 30, 6903 Lugano
(4°piano, vicino stazione FFS, davanti Ufficio del Lavoro)
Sindacato svizzero dei servizi pubblici VPOD Regione Ticino
Aderire al Sindacato è semplice!
Per conoscere la quota mensile chiami il numero 091 911 69 30
Ufficio VPOD Bellinzona
P.F. scrivere in stampatello
Cognome e Nome
Sesso M
Data di nascita
F
Data d’ adesione
Aperto da lunedì a giovedì: 8.00-12.00 / 13.30-17.30
venerdì: 08.00/12.00 (pomeriggio chiuso)
Tel. 091 826 12 78 - Fax 091 825 26 14
E-mail: [email protected]
CP 1216, Piazza Collegiata, Salita S. Michele, 6501
Bellinzona (2° piano, sopra orologeria Tettamanti)
Sede VPOD Locarno
Via e numero
No. Postale e domicilio Aperto il lunedì: 13.30-17.00
e il giovedì: 9.00-12.00 - Tel. 091 751 00 47
Piazza Corporazioni 1, 6600 Locarno
(Città vecchia, sopra ristorante Casa del Popolo)
Nazionalità
Tel. /Cel. e-mail
Sede VPOD Balerna
Aperto il martedì (se festivo mercoledì):
13.30-17.00 - Tel. 091 646 00 69
E-mail: [email protected]
Via L. Favre 10, 6828 Balerna
sede Associazione Inquilini Mendrisiotto
Datore di lavoro
Professione
% lavoro Stipendio lordo annuo
Sindacato precedente Giornale in lingua: I
T
F
Sede VPOD Biasca
Via Nadro 3, su appuntamento, tel. 079 708 24 40
La VPOD regala 50.- Fr. di premio a chi le ha consigliato di aderire al Sindacato
Cognome, nome, indirizzo
Luogo, data
Firma
La /il sottoscritta/o dichiara con la presente di aderire al Sindacato svizzero dei
servizi pubblici – VPOD e s’impegna a rispettarne gli statuti.
Orologio rosso con spilla o penna USB
a chi si iscrive al Sindacato VPOD
Permanenza INCA
Istituto Nazionale Confederale di Assistenza
italiani all’estero c/o sede UNIA Manno,
Via Vedeggio 1, Uovo di Manno II° piano,
martedì e giovedì ore 14.00-18.00
(su appuntamento), tel. +41 91 611 17 11
c/o sede UNIA Locarno, Via della Posta 8,
mercoledì ore 14.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 735 35 80
c/o sede UNIA Biasca, Via Franscini 14,
lunedì ore 16.00-18.00 (su appuntamento),
tel. +41 91 862 12 44
Cassa disoccupazione
Syndicom - VPOD
Bellinzonese e valli
Come funziona?
Sede centrale a Bellinzona
Piazza Giuseppe Buffi 6A- CP 1270 - 6501 Bellinzona
Tel. 091/826 48 83 - Fax 091/826 48 84
lu: 09.00-11.30 ma -gio: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
mercoledì: 14.00-17.00 venerdì: chiuso tutto il giorno
Ogni persona che si iscriverà al sindacato
riceverà in regalo un magnifico orlogio
rosso con spilla oppure un'utilissima penna
USB (a scelta). Per i membri che iscriveranno un collega al sindacato è invece previsto il consueto premio di fr. 50.-
Luganese e valli
Sportello presso VPOD di Lugano (vedi sopra)
Tutti i giorni: 09.00-11.30 / 14.00-17.00
Come ritirare il premio?
Locarnese e valli
Una volta compilata l'adesione al
Sindacato VPOD potete ritirare l'orologio
o la penna USB presso i segretariati
sindacali di Lugano o Bellinzona.
Sportello presso VPOD di Locarno (vedi sopra)
Mendrisiotto
Sportello presso VPOD di Balerna (vedi sopra)
Biasca e valli
Solo recapito postale: CP 2455 - 6710 Biasca
i diritti del lavoro
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Scarica

Due nuove iniziative per la formazione