ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell’Infanzia - Primaria - Secondaria di Primo grado Via Leopardi, 10 Tel. 049/5969264 – Fax 049/9470745 e-mail: [email protected] 35015 GALLIERA VENETA (PD) POF OF Piano dell’Offerta Formativa Anni scolastici 2011-14 Aggiornamento 1novembre 2013 Indice Cos’è il Piano dell’Offerta Formativa (POF) pag. 3 Finalità del POF pag. 4 Linee guida del POF pag. 5 L’Istituto Comprensivo di Galliera Veneta pag. 11 Il contesto in cui operiamo pag. 13 Il curricolo pag. 19 Il curricolo della Scuola dell’Infanzia pag. 22 Il curricolo della Scuola del Primo Ciclo pag. 26 Il curricolo progettuale pag. 36 La valutazione pag. 39 L’orientamento pag. 47 La continuità pag. 51 L’integrazione degli alunni stranieri pag. 55 L’integrazione degli alunni diversamente abili pag. 59 Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento pag. 63 La formazione pag. 69 Rapporti scuola - famiglia pag. 73 Sintesi del patto educativo di corresponsabilità pag. 74 Rapporti scuola – territorio pag. 75 La valutazione del POF pag. 77 2 COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) Il Piano dell’Offerta Formativa descrive i percorsi didattici ed educativi, l’organizzazione della scuola, la gestione delle risorse e delle persone che a diverso titolo interagiscono all’interno di essa. Le linee guida descritte nel POF orientano le scelte dei docenti nei diversi plessi, traducendosi in azioni didattiche finalizzate alla crescita culturale degli alunni all’interno di una comunità di apprendimento. Il P.O.F. è quindi la “carta d’identità della scuola”, la sintesi della progettualità curricolare, extracurricolare, organizzativa delle diverse attività. Esso nasce da un lato dall’analisi del contesto di riferimento e dai bisogni del territorio, dall’altro dalle esigenze di rinnovamento dell’offerta formativa, espresse dalla legislazione scolastica. 3 Operare scelte culturali ed educative a dimensione dell’alunno/a e a servizio della persona, finalizzate allo sviluppo dell’identità di ciascuno. Garantire agli alunni le medesime e qualificate opportunità di formazione e istruzione, in un’ottica di integrazione e di inclusione. FINALITÀ DEL POF Educare gli alunni a dare un senso alle proprie azioni, favorendo lo sviluppo dell’autostima e della motivazione di ciascuno attraverso il senso di appartenenza ad un gruppo. Promuovere e sostenere attività di ricerca e sperimentazione didattica in una scuola intesa come centro culturale e servizio formativo inclusivo, costruttivo e responsabile. 4 LINEE GUIDA DEL POF relazioni e intrecci educativo/formativi dell’agire quotidiano Il nostro istituto si fa interprete di una didattica in cui lo studente diventa protagonista attivo nell’esplorare percorsi diversi, nel formulare ipotesi, nello sviluppo di capacità critiche e nella valutazione dei risultati ottenuti. Questo modo di pensare alla didattica ci porta a parlare di competenze ed abilità in un contesto in cui l’alunno è posto al centro del processo di apprendimento/insegnamento. Il docente attiva percorsi complementari, crea situazioni e programma le attività: ricerca i materiali più idonei o adeguati affinché l’alunno faccia esperienza, in modo che si generi un legame forte tra ciò che è il contenuto del sapere e l’esperienza del sapere, per acquisire così competenza. Questo processo si sviluppa attraverso le seguenti linee guida che orientano la progettualità curricolare ed extracurricolare e le azioni educative e didattiche: A) Continuità Il percorso formativo è considerato secondo una logica di sviluppo coerente che valorizza le competenze acquisite dall’alunno nelle diverse tappe evolutive e riconosce la specificità educativa di ciascuna istituzione scolastica. Si realizza attraverso condivisione di informazioni e raccordi pedagogici tra insegnanti di diversi ordini di scuola. La continuità educativa è una finalità della scuola ed è un fattore qualificante di quella “Formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi della Costituzione” che costituisce il fine primario dell’intera scuola di base. Nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno/a ad un percorso formativo organico e completo che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua identità. Continuità del processo educativo non significa, infatti, né uniformità, né mancanza di cambiamento; consiste piuttosto nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisiste dell’alunno/a e riconosca la 5 specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola, nella dinamica della diversità dei loro ruoli e delle loro funzioni. B) Accoglienza L’accoglienza si snoda in tre momenti forti che possiamo ritenere propedeutici all’inserimento dell’alunno/a : - scuola aperta in tutti e tre gli ordini per prendere conoscenza del plesso e dell’organizzazione scolastica da parte delle famiglie; - passaggio dati tra docenti della scuola dell’Infanzia e docenti delle future prime classi della scuola Primaria e passaggio dati tra docenti scuola Primaria e professori delle future prime classi della scuola Secondaria di 1° grado; modalità di passaggio dati: Scheda predisposta per l’intervista ai docenti della scuola Infanzia e Primaria; - incontro tra docenti assegnati alle classi prime e genitori degli alunni/e per avviare un rapporto di collaborazione, presentare e spiegare il contratto formativo, dare risposte alle aspettative, dubbi, bisogni. C) Integrazione La scuola agisce per contribuire ad abbattere barriere culturali, fisiche e sociali, valorizzando la specificità e le risorse di ciascun alunno, in una prospettiva interculturale e inclusiva. Le risorse degli alunni diversamente abili e la specificità dei loro percorsi didattici personalizzati sono spunti educativi per la crescita del gruppo-classe come comunità di apprendimento. In una scuola realmente inclusiva i processi di integrazione e di valorizzazione delle specificità di ogni alunno orientano e costituiscono uno sfondo alle azioni didattiche ed educative che in essa si realizzano. I processi di integrazione si attuano non solo nei percorsi educativi degli alunni diversamente abili e degli alunni stranieri, ma anche di tutti gli alunni che presentano "bisogni educativi speciali", con percorsi mirati rivolti ad abbattere le barriere fisiche, sociali, psicologiche, culturali, che ostacolano lo sviluppo delle loro potenzialità. La valorizzazione della loro specificità è spunto per interventi e progetti rivolti all’intero gruppo classe, al fine di far diventare la diversità una risorsa per tutti. Lo sviluppo della “cultura del diverso” a tutti i livelli, attraverso progetti mirati di conoscenza e di comprensione della diversità intesa come valore aggiunto, facilita i processi di integrazione e arricchisce di significato la didattica curricolare. 6 D) Orientamento L’orientamento rientra tra i progetti e le finalità principali del nostro istituto e si configura come un percorso che, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado, attribuisce un senso ai progressi e alle acquisizioni di ogni alunno in una prospettiva futura. Il percorso di orientamento si esprime nelle seguenti linee di indirizzo: - sviluppare l’integrazione con il territorio, nelle sue valenze sociali, ambientali, culturali, economiche e istituzionali; - promuovere un processo di orientamento che valorizzi le attitudini, le capacità e le aspirazioni degli alunni, attraverso percorsi personalizzati ed attività laboratoriali; - garantire la massima integrazione tra i sistemi di istruzione e di formazione presenti nel territorio; - sviluppare un raccordo dinamico tra saperi scolastici ed extrascolastici con l’obiettivo di sostenere la formazione dell’identità degli allievi, attraverso l’ascolto e l’attenzione ai bisogni, ai desideri, alle aspettative del soggetto alunno nel suo divenire e orientare alla scelta, alla gestione della complessità e a comportamenti improntati a una progettualità esistenziale. E) Benessere come sfondo integratore Promuovere il benessere e il successo formativo costituisce il substrato di ogni azione didattica e di ogni progetto curricolare ed extracurricolare. La crescita dell’alunno nelle sue molteplici potenzialità e lo sviluppo della sua relazionalità all’interno del gruppo classe e del contesto scuola orientano e danno significato al percorso educativo-didattico. E 1) Prevenzione delle dipendenze e del disagio La dimensione dell’ascolto delle esigenze e dei bisogni educativi degli alunni orienta ogni fase del percorso didattico, dalla progettazione alla valutazione. Momenti di attenzione alle esigenze di crescita personale e sociale degli alunni e progetti specifici per la prevenzione delle dipendenze arricchiscono e danno significato alla didattica curricolare. E 2) Motivazione e autostima 7 L’alunno è persona in divenire e lo sviluppo della sua individualità e la sua crescita emotivoaffettiva si realizza attraverso percorsi didattici motivanti e significativi per la definizione della sua idea di sé. E 3) Curricolo come valorizzazione delle intelligenze La competenza linguistica, il talento musicale o artistico, le abilità logico-matematiche e spaziali, l’attitudine al movimento corporeo, le competenze personali e interpersonali rappresentano altrettante forme di intelligenza che ciascun alunno possiede in modo diverso e personale. Valorizzare e sviluppare i potenziali di sviluppo formativo di ciascun alunno è l’obiettivo fondamentale del curricolo scolastico. Compito cruciale della scuola è educare gli alunni a far parte di una società complessa, basata su una pluralità di punti di vista, in cui il rispetto reciproco è condizione essenziale per una cittadinanza attiva e responsabile. E 4) Attività laboratoriali I laboratori, realizzati in orario curricolare in diverse aree disciplinari e interdisciplinari, si configurano come percorsi che valorizzano l’operatività e la creatività attraverso l’uso di materiali diversi per l’apprendimento di linguaggi non verbali e multimediali. La progettualità nella realizzazione di un prodotto o di un itinerario, il metodo di lavoro preciso e lo sviluppo del senso critico rappresentano punti nodali di un percorso orientato allo sviluppo completo della personalità dell’alunno/a oltre all’acquisizione di competenze specifiche. Le attività laboratoriali sviluppano inoltre il senso di autostima dell’alunno in quanto garantiscono percorsi di successo formativo, anche al fine di recuperare la motivazione nelle situazioni di difficoltà di apprendimento. Le attività laboratoriali previste dall'offerta formativa si realizzano nei seguenti ambiti : Ø area artistico-creativa; Ø area musicale; Ø area tecnologie della comunicazione e multimedialità; Ø area motoria; Ø area dello sviluppo dell’eccellenza e del potenziamento in matematica e inglese; Ø percorsi di lettura, di scrittura creativa e uso della biblioteca di plesso e di classe; Ø teatro e animazione teatrale; Ø area scientifica; Ø area dell’educazione ambientale. 8 Ogni anno le attività opzionali si rinnovano e si arricchiscono grazie all’aggiornamento delle competenze degli insegnamenti e in base alla verifica delle esigenze dell’utenza. F) Rapporti tra scuola, famiglia e territorio La condivisione delle finalità, delle metodologie e delle attività che si intendono realizzare tra scuola e famiglia, fondata sulla corresponsabilità e sulla consapevolezza dei reciproci ruoli, rappresenta un punto di forza dell’azione educativa. Il rapporto tra scuola e territorio si struttura come percorso realizzato in sinergia con le associazioni e gli enti locali finalizzato alla condivisione di esperienze significative e al raggiungimento di risultati comuni. G) Valutazione, autovalutazione e certificazione La valutazione del percorso educativo e didattico, che tiene conto del livello di partenza, dell’impegno e dei risultati raggiunti, è parte integrante della progettazione didattica e consente di rendere l’alunno consapevole dei suoi punti di forza e di debolezza e di orientare le sue scelte future. Inoltre la scuola compie azioni di autovalutazione della propria offerta formativa, nelle sue diverse componenti organizzative, strutturali e didattiche, al fine di effettuare opportuni cambiamenti e di rispondere alle esigenze di rinnovamento dell’utenza. "La società raggiunge il suo equilibrio quando un individuo si avvia lungo un percorso di autorealizzazione, e il frutto di quell'autorealizzazione diventa disponibile a tutti attraverso quella ridistribuzione della ricchezza sociale che è il sistema educativo" John Dewey (1859 1952) 9 LE LINEE GUIDA DEL POF SI REALIZZANO NELLA PROGETTUALITÀ DEI PLESSI E DELLE CLASSI CONTINUITÀ con attività di ACCOGLIENZA con attività di - Accoglienza per alunni di nuovo arrivo - Scuola aperta per la conoscenza dei tre ordini di scuola - Passaggio dati tra insegnanti dei diversi ordini di scuola - incontri tra docenti ed insegnanti e genitori per avviare rapporti di collaborazione RAPPORTI TRA SCUOLA, FAMIGLIA E TERRITORIO con attività di - Condivisione del patto educativo - Condivisione del contratto formativo - Incontri periodici con le famiglie - Colloqui individuali - Rappresentanza e partecipazione a manifestazioni del territorio - Collaborazione attiva nelle proposte del Comune - Collaborazione con gli enti presenti nel territorio e con la Biblioteca Comunale - Continuità scuola PrimariaInfanzia - Continuità scuola Primaria – Secondaria 1° gr. - Elaborazione di percorsi laboratoriali - Passaggio dati tra ordini di scuola - Orientamento con incontri tra scuola Secondaria di 1°gr.e scuole superiori del territorio Percorsi pensati per lo sviluppo dell’alunno nelle sue varie dimensioni: personale sociale culturale relazionale ORIENTAMENTO con attività di - Discussioni in classe - Compilazione di questionari, test, realizzazione di elaborati - Conoscenza di opportunità formative del territorio - Analisi del consiglio orientativo elaborato dagli insegnanti 10 INTEGRAZIONE con attività di - Alfabetizzazione - Recupero - Iniziative atte a favorire la conoscenza reciproca delle diverse culture - Attività di integrazione dell’alunno e della famiglia - Incontri con famiglie ed agenzie del territorio - Mediazione linguistico –culturale - Progetti di classe e di istituto per la valorizzazione della diversità BENESSERE COME SFONDO INTEGRATORE con attività di - Sportello ascolto - Percorsi psicomotori - Percorso affettivo-relazionale - Progettualità di classe inerente a percorsi di prevenzione - Progettualità di classe inerente alla valorizzazione della diversità - Percorsi di cittadinanza e costituzione - Didattica laboratoriale - Attività sportive - Visite di istruzione L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI GALLIERA VENETA L’Istituto Comprensivo Statale di Galliera Veneta si sviluppa su cinque sedi e si differenzia con tre ordini di Scuola così suddivisi: 1. plesso “Campagna” - Scuola Infanzia 2. plesso “Montegrappa” - Scuola Primaria 3. plesso “ Manesso” - Scuola Primaria 4. plesso “G. Giardino” - Scuola Primaria 5. plesso “D. Pellegrini” - Scuola Secondaria di 1° grado Le attività di dirigenza e segreteria sono ubicate presso la scuola secondaria di 1° grado. L’istituto comprensivo statale si trova ad operare in contesti socio-culturali omogenei, anche se la realtà produttiva locale e il bisogno di manodopera hanno chiamato a sé realtà culturali altre. Di qui la necessità di proporre un’offerta formativa varia, personalizzata, differenziata e flessibile che permetta di far coesistere situazioni, problematiche e stili di apprendimento diversi. Pertanto servizio e progetto costituiscono le coordinate di una scuola di qualità. 11 A partire dall’anno scolastico 2011/12 le principali notizie che riguardano l’Istituto Comprensivo sono pubblicate sul sito della scuola, all’indirizzo: http://www.icsgalliera.it/ Possono essere visionati e scaricati avvisi, comunicazioni, calendari scolastici, modulistica. Nell’area docenti sono disponibili circolari, graduatorie, materiali e segnalazioni per la formazione, oltre che avvisi sindacali. Vengono pubblicati inoltre alcuni dei lavori più significativi degli alunni ed esperienze realizzate. 12 Scuola dell’Infanzia, via degli Alberi Plesso Montegrappa, via Campagna Plesso "D. G. Manesso", via Leopardi Plesso “G. Giardino”, via Roma Plesso "D. Pellegrini", via Leopardi, 10 13 IL CONTESTO IN CUI OPERIAMO Regione Veneto Provincia di Padova Comune di Galliera Veneta La realtà in cui opera l’istituto comprensivo statale è riconducibile a diverse situazioni ambientali, contrassegnate a volte da contraddizioni e problematiche ma anche stimolanti per le potenzialità e risorse messe a disposizione. La complessità della società globalizzata apre alle sfide culturali, sociali, economiche che la nostra scuola accoglie. Complessità e cambiamento sono gli assi su cui l’istituto lavora per proporre, nei tre segmenti di scuola che lo caratterizzano, un’offerta formativa solida e adeguata al presente. 14 SPECIFICITÀ DELL’ISTITUTO L’Istituto Comprensivo esiste dal 1° settembre 1999. Costituitosi a seguito del Piano di dimensionamento scolastico nota prot.6389/C20/B14 del 2/4/1999, comprende cinque plessi e tre ordini di scuole: ♦ Scuola dell’Infanzia (Plesso “Campagna) ♦ Scuola Primaria (Plessi “G. Giardino”, “Manesso” e “Montegrappa”) ♦ Scuola Secondaria di 1°grado “D. Pellegrini” N° alunni 132 SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “CAMPAGNA” N° docenti: N° sezioni 9 su posto comune 5 1 Religione Mensa interna 1 e 12 h Sostegno Sede: Via degli Alberi n° 30, Campagna di Galliera Veneta – Tel. 049 94 40 094 Orario giornaliero del sevizio didattico: dalle h 8.00 alle h.16.00 dal lunedì al venerdì (sez. antimeridiana h 8.00/13.00) N° alunni 121 SCUOLA PRIMARIA PLESSO “G. GIARDINO” N° docenti: 7 su posto comune + 7 ore N° classi 12 ore Religione 6 1 Inglese 3 Sostegno Sede: Via Roma n° 77, Galliera Veneta – Tel.049 59 69 197 Orario giornaliero del sevizio didattico: dalle h 8.00 alle 12.40 dal lunedì al sabato 15 N° alunni 99 SCUOLA PRIMARIA PLESSO “D. G. MANESSO” N° docenti 9 su posto comune + 10h con CLIL N° classi 10 h Religione 5 12 ore Inglese 1 docente + 12 ore Sostegno Mensa interna Sede: Via Leopardi n° 6, Galliera Veneta – Tel. 049 59 68 161 Orario giornaliero del sevizio didattico: Classe V: dalle 8.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì N° alunni 97 SCUOLA PRIMARIA PLESSO “MONTEGRAPPA” N° docenti 6 + 10 h su posto comune N° classi 10 ore Religione 5 12 ore Inglese 3 docenti Sostegno Sede: Via Campagna n° 84, Galliera Veneta – Tel.049 59 65 002 Orario giornaliero del sevizio didattico: dalle h 8.00 alle 12.40 dal lunedì al sabato N° alunni 197 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “D. PELLEGRINI” N° classi N° docenti curricolari: 19 6 (cl. Terze e 10 ore Religione seconde) 4 e 9 h docenti sostegno 4 (cl. Prime) Sede: Via Leopardi n° 10, Galliera Veneta – Tel. 049 59 69 264 Orario giornaliero del sevizio didattico: dalle 8.10 alle 13.10 dal lunedì al sabato 16 ORGANIGRAMMA DEGLI INCARICHI E DELLE FUNZIONI AREA DOCENZA AREA AMMINISTRATIVA COLLEGIO DOCENTI ü Funzioni strumentali al POF ü Comitato di valutazione ü Commissione Orientamento ü Commissione formazione classi prime ü Commissione POF ü Commissione orario ü Commissione intercultura ü Commissione continuità ü Commissione L.104/92 ü Commissione Sicurezza ü Commissione curricolo ü Responsabili dei laboratori (scientifico, linguistico, musicale, tecnologico, ed.motoria ed.artistica, biblioteca) ü Responsabili aula informatica ü Referente per ed. alla salute ü Tutor per gli insegnanti in anno di formazione DIRIGENTE SCOLASTICO Servizi amministrativi Servizi ausiliari AREA GESTIONE Collaboratori del Dirigente Scolastico Coordinatori di Sede Funzioni Strumentali GIUNTA ESECUTIVA Dirigente Scolastico Direttore dei servizi generali e amministrativi 2 Genitori 1 Docente 1 personale ATA CONSIGLI DI CLASSE (insegnanti di classe scuola secondaria di primo gado e quattro genitori) E INTERCLASSE/SEZIONE (insegnante di classe scuola primaria/infanzia e un genitore per ogni classe) Personale socio sanitario ULSS 15 Direttore dei servizi generali e amministrativi CONSIGLIO D’ISTITUTO Dirigente Scolastico 8 genitori 8 docenti 2 personale ATA R.S.U. Rappresentanti Sindacali dei lavoratori 17 GLI ORGANI COLLEGIALI Il Consiglio di intersezione (nella scuola dell’Infanzia) è composto da tutti i docenti del plesso e dai rappresentanti dei genitori, 1 genitore per sezione, eletti dall’assemblea di classe di inizio anno. Tale consiglio si riunisce, di norma, con cadenza trimestrale. Il Consiglio di interclasse (nella scuola Primaria) è composto da tutti i docenti del dai rappresentanti dei genitori, 1 genitore per classe, eletti dall’assemblea di Plesso e classe di inizio d’anno. Di norma si riunisce con cadenza bimestrale. Il Consiglio di classe (nella scuola secondaria di 1° grado) è composto dai docenti di classe e dai genitori rappresentanti, 4 per classe, eletti dall’assemblea di classe di inizio d’anno. Si riunisce di norma con cadenza mensile; negli incontri valutativi degli apprendimenti degli alunni non è prevista la presenza dei rappresentanti dei genitori. Il genitore rappresentante rimane in carica per il solo anno scolastico. I Rappresentanti dei Genitori possono organizzarsi in un COMITATO GENITORI di durata annuale. I rappresentanti di intersezione, di interclasse, di classe possono convocare l’assemblea dei genitori, richiedendo l’autorizzazione per al Dirigente Scolastico, per trattare argomenti di rilevanza relativi alla classe. Compito dei rappresentanti è farsi portavoce delle istanze dei genitori e di riferire quanto emerge nel Consiglio con i docenti. Possono contribuire ad individuare le opportune iniziative integrative sia curriculari che extracurriculari idonee ad arricchire di motivazioni e di interessi l’impegno degli allievi, nonché proposte di sperimentazione. In particolare, debbono essere impegnati a valutare la scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici e ad indicare le attività parascolastiche ed extrascolastiche che la classe intende svolgere, inclusi i viaggi di istruzione e le visite guidate. Il Consiglio d’Istituto è composto da genitori, docenti, e personale ATA eletti, e dal Dirigente Scolastico. Il Presidente viene eletto dal Consiglio nella prima seduta e scelto tra i genitori eletti. Il Consiglio inoltre si rinnova ogni tre anni; si riunisce, di norma, una volta al mese; approva il bilancio di previsione e il conto consuntivo; adotta il POF, delibera il calendario scolastico, e tutti i criteri generali organizzativi, gestionali, amministrativi dell’Istituto. 18 ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI DIPARTIMENTI 1. LINGUISTICO 2. INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA 2. MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICO INFORMATICO 3. LINGUAGGI ESPRESSIVI: ARTISTICO - MUSICALE - MOTORIO 4. RELIGIONE 5. SOSTEGNO COMMISSIONI POF INTEGRAZIONE alunni diversamente abili INTERCULTURA con referente CONTINUITÀ/ACCOGLIENZA con referente ORIENTAMENTO DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO FUNZIONI STRUMENTALI 1. 2. 3. 4. 5. INTEGRAZIONE alunni diversamente abili ORIENTAMENTO RELAZIONI CON IL TERRITORIO – C.C.R. - SALUTE MULTIMEDIALITA’ - REGISTRO ELETTRONICO DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO – B.E.S. 19 IL CURRICOLO Il curricolo è l’insieme degli interventi e delle opportunità che la scuola mette in atto al fine di far raggiungere agli studenti determinati risultati prefigurati e attesi. È un processo basato su un rapporto di insegnamento/apprendimento che si pone come finalità lo sviluppo di strategie cognitive e metacognitive che portano l’alunno a prendere sempre più coscienza del proprio sapere. Il curricolo è un percorso di sviluppo mirato, basato sulla progettazione di interventi didattici relativi a obiettivi, contenuti, metodi e azioni condivise, sulla selezione dei contenuti in base ai bisogni formativi degli alunni. Il curricolo dovrà essere progettato non staticamente, ma dovrà configurasi come un documento con una struttura aperta, flessibile e in costante modificazione. AMBITI DI INTERVENTO CAMPI D’ESPERIENZA (scuola dell’infanzia) □ □ □ □ □ Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Linguaggi, creatività, espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo AREE DISCIPLINARI / DISCIPLINE (scuola primaria e secondaria di primo grado) □ Area Linguistico – Artistico - Espressiva □ Area Storico-Geografica □ Area Matematico – Scientifico - Tecnologica ATTIVITA’ OPZIONALI E FACOLTATIVE (come arricchimento del percorso curricolare) □ Attività specifiche □ Laboratori specifici □ Corsi di recupero 20 IL CURRICOLO: SCHEMA GENERALE CURRICOLO SCUOLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO DELL’INFANZIA (Primaria e Secondaria di I gr) OBBLIGATORIO Concorre alla Elaborare il senso della propria esperienza. educazione armonica e Promuovere la pratica consapevole della Le discipline e la loro integrale del bambino cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti epistemologia nel rispetto dei ritmi di base della cultura. evolutivi, delle Promuovere apprendimenti significativi a capacità, delle garantire il successo formativo per tutti gli Inter e transdisciplinare differenze, e delle alunni. tra discipline ed identità, delle Promuovere e favorire: Educazioni alla responsabilità Cittadinanza Attiva educative della - percorsi formativi attenti alle diversità l’esplorazione e la scoperta la consapevolezza del proprio modo di apprendere la realizzazione di percorsi in forma di famiglia Standard di riferimento laboratorio FACOLTATIVO Laboratori disciplinari Corsi di recupero Per la PERSONALIZZAZIONE Laboratori di potenziamento apprendimenti INTEGRATO Attività o Insegnamenti Nuovi Visite e viaggi d’istruzione Attività che integrano l’offerta formativa Giochi sportivi studenteschi PROGETTUALE/INTEGRATIVO P1 ORIENTAMENTO INTEGRATO Partendo dal bisogno formativo si progetta un P3 L2 e INTERAZIONE-PRODUZIONI intervento per ….. PLURILINGUISTICHE Attività del Sistema Formativo del Territorio P4 SPORT A SCUOLA P 5 INTERCULTURA MONDIALITA’ P 6 VALORIZZAZIONE DEL SE’ ESPRESSIVO quota del 20% di flessibilità del curricolo P 7 IMPEGNO CIVILE E CONTRIBUTI P 8 PROGETTI SPECIALI 21 degli SCUOLA DELL’INFANZIA Organizzazione La Scuola dell’Infanzia di via Campagna è aperta dal lunedì al venerdì per un totale di 40 ore settimanali. La distribuzione dei “Campi di esperienza” è data dall’articolazione organizzativa in sezione, intersezione, gruppi di lavoro ed esperienze nel territorio. Schema riassuntivo dell’organizzazione della giornata scolastica Tempi Bambini/e Spazi Attività 8.00– 9.00 Entrata a scuola Propria sezione Accoglienza gioco libero 9.00 – 9.30 Gruppo classe Propria sezione Riordino – calendario – servizi 9.30 – 10.30 A gruppi di sezioni Salone Merenda – attività di intersezione 10.30 – 11.45 Gruppi omogenei Sezioni spazi utili palestra P.P.A.E. 11.45 – 12.45 Tutte le sezioni Sezione - sala mensa Servizi – pranzo – eventuale uscita 12.45 – 13.45 Gruppo classe Sezione – Cortile Eventuale uscita (ore 13.00 sezione arcobaleno) - attività di gioco libero – riordino 13.45 – 15.30 Gruppi pomeridiani Sezioni - aula Servizi- riposo – laboratori- riordino arcobaleno 15.30 – 16.00 Tutte le sezioni Salone Merenda – Uscita La mensa è gestita dalla Cooperativa “Cucina e Sapori” con la collaborazione del Comitato dei genitori composto da genitori di alunni/e frequentanti la scuola e regolamentato da statuto. 22 IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Curricolo verticale (Indicazioni nazionali 2012) NUCLEI FONDANTI CRITERI E FINALITA’ VERTICALI “IL SE’ E L’ALTRO” 1.Le grandi domande 2.Il senso morale 3.Il vivere insieme Promuovere lo sviluppo dell’identità 1.Identità 2.Autonomia 3.Salute Promuovere lo sviluppo dell’autonomia 1.Gestualità 2.Arte 3.Musica 4.Multimedialità Promuovere lo sviluppo della competenza CURRICOLO d’ISTITUTO COMPETENZE FINALI “IL SE’ E L’ALTRO” Porsi domande sugli eventi della vita in base al proprio vissuto personale, utilizzare comportamenti adeguati alle situazioni che si vivono, rispettare i compagni, le regole di convivenza e le diversità, riconoscendo nell’adulto la figura guida. “IL CORPO IN MOVIMENTO” “IL CORPO e il MOVIMENTO” “IMMAGINI – SUONI - COLORI ” “I DISCORSI E LE PAROLE ” “LA CONOSCENZA DEL MONDO” 1.Comunicazione 2.Lingua 3.Cultura 1. Oggetti, fenomeni, viventi 2. Numero e spazio Riconoscere la propria e altrui identità personale mostrando fiducia in se stesso, rispetto delle regole comportamentali; riconoscendo, denominando e rappresentando le varie parti del corpo(genere). Esprimere i propri bisogni, i propri pensieri e le proprie emozioni, gestirsi autonomamente nella routine quotidiana e all’interno dello spazio fisico in sicurezza. Distinguere azioni pericolose per sé e per gli altri,conoscere le regole di una buona igiene personale; percepire l’importanza di una sana alimentazione. “LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE -Esprimere le proprie emozioni, i propri stati d’animo con la mimica gestuale del viso e del corpo, utilizzare in modo creativo mezzi, materiali e strumenti diversi, scoprire il piacere di esprimersi. Riconoscere nella musica un linguaggio fatto di rumori, suoni, silenzi, ritmi, tradizioni, emozioni, movimento; cogliere ed interpretare i messaggi forniti utilizzando strumenti multimediali. “I DISCORSI E LE PAROLE ” Promuovere lo sviluppo alla cittadinanza - Comunicare in modo corretto e comprensibile i propri bisogni, i pensieri, i desideri, le esperienze; scoprire l’importanza della lingua parlata intesa come strumento di comunicazione di vissuti e di significati. Riconoscere la lingua come struttura fatta di segni e simboli, riconoscere le proprie tradizioni, assumere comportamenti “critici” nei confronti del nuovo e del diverso. “LA CONOSCENZA DEL MONDO” L’ambiente di apprendimento Seriare elementi, classificarli in base a forma, colore, dimensione, uso, quantità. Confrontare quantità e metterle in relazione, osservare, sperimentare, confrontare, riconoscere, inventare dimensioni diverse attraverso esperienze dirette con il proprio corpo, i compagni, gli oggetti. Muovere, orientare, collocare se stesso, gli altri, gli oggetti nello spazio con proprietà e sicurezza, secondo concetti topologici. Osservare, riconoscere, formulare ipotesi relative agli esseri viventi e non ; cogliere i rapporti causa-effetto negli eventi e manifestazioni naturali e di laboratorio 23 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO SCUOLA PRIMARIA Curricolo obbligatorio Il monte ore annuale del curricolo obbligatorio è di 891 ore pari a 27 ore settimanali. Le attribuzioni orarie alle discipline sono state così deliberate dal Collegio Docenti: Discipline Ore di Calcolo Calcolo Calcolo Calcolo Flessibilità insegnamento 24 ore 27 ore fino a 40 ore del 20% 28 ore Tempo annuale Pieno Italiano 10/7 7/6 9/7* 9/7* 10/9* 59/46 Matematica 8/5 5 5 5 8 64/46 Scienze 2 1 2 2 2 Tecnologia/informatica 1 1* 1 1 1 Storia/Geografia 5/4 3 4 4 5/4 29/23 Lingua Inglese 1h.in classe1^ 1* 1* 1* 1 6 2h.classe 2^ 2* 2* 2* 2 13 3h.classe 3^ 3* 3* 3* 3 19 Arte e Immagine 1 1 1 1 2 6/12 Musica 1 1 1 1 2 6/12 (1clil) Scienze motorie 1 1 1 1 2 6/12 (1 clil) Cittadinanza e costituzione Religione Trasversalità:Ambito antropologico; 2 2 2 2 2 cattolica/A.A. Laboratori opzionali 1 Mensa e dopomensa 5 ore * diminuiscono con l’aumentare delle ore di inglese 24 12 Curricolo opzionale Si pone come finalità offrire: - ulteriore valore al curricolo - percorsi sempre più individualizzati rispondenti ai bisogni di ciascuno Il Curricolo opzionale ha un monte ore di 99 pari a 3 h. settimanali . I tre laboratori hanno il seguente indirizzo: § laboratorio linguistico di lingua italiana ed eventualmente inglese § laboratorio espressivo – manipolativo – teatrale – musicale § laboratorio di sviluppo disciplinare sui linguaggi della matematica 25 SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Curricolo obbligatorio Il monte ore annuale del curricolo obbligatorio è di 957 ore settimanali. Le attribuzioni orarie alle discipline sono state così deliberate dal Collegio Docenti: CLASSI PRIME, SECONDE, Tempo normale TERZE (30 ore) Insegnamenti Ore ITALIANO 6 STORIA 2 GEOGRAFIA 1 POTENZIAMENTO MATERIE 1 LETTERARIE MATEMATICA-SCIENZE 6 INGLESE 3 INGLESE 2 POTENZIATO/SPAGNOLO ARTE E IMMAGINE 2 MUSICA 2 SC MOTORIE E SPORTIVE 2 TECNOLOGIA 2 RELIGIONE CATTOLICA/AA 1 26 IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO CURRICOLO Curricolo verticale (dalle “Indicazioni nazionali 2012) NUCLEI FONDANTI PRIMO CRITERI E FINALITA’ VERTICALI ITALIANO ASCOLTARE E PARLARE Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva LEGGERE L’ambiente di apprendimento: ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio CICLO CURRICOLO d’ISTITUTO COMPETENZE FINALI 1. Ascoltare e parlare Classe 5 a Ascoltare i messaggi orali e comprendere la differente funzione e il diverso significato. Interagire in conversazioni chiedendo la parola, in modo coerente all’argomento, tenendo presente il già detto. Esprimere la propria opinione rispetto ad un argomento proposto; confrontare il proprio pensiero con quello altrui. Classe 3a Secondaria Ascoltare in modo attivo e critico messaggi per individuare, comprendere, operare confronti ,utilizzare le informazioni principali in modo funzionale a scopi e alle proprie esigenze comunicative. Esprimere conoscenze, riflessioni, opinioni, emozioni in modo chiaro, coerente e corretto. 2. Leggere Classe 5 a Adottare modalità di lettura e comprensione adeguate al tipo testo e al lavoro da svolgere. Evidenziare le informazioni principali di un testo, produrre parafrasi e riassunti, prendere appunti, elaborare schemi. Individuare nei testi la situazione comunicativa, cogliere le informazioni implicite (producendo inferenze). Classe 3a Secondaria Leggere e comprendere testi di tipologia diversa, individua le informazioni principali e il pensiero dell’autore. Opera inferenze. Utilizza quanto appreso per operare in modo autonomo e pertinente al contesto dato. SCRIVERE 3. Scrivere Classe 5 a Utilizzare strategie per costruire e pianificare un testo. Costruire testi coesi, coerenti rispetto allo scopo, all’argomento, alla tipologia testuale. Manipolare testi in base a criteri dati. Prendere appunti. Classe 3a Secondaria Pianificare, stendere e revisionare i testi da lui prodotti. Costruire testi coesi, coerenti rispetto allo scopo, all’argomento , alla tipologia testuale. Utilizzare la lingua per esprimere non solo conoscenze ma riflessioni, opinioni, emozioni. RIFLETTERE SULLA LINGUA 4. Riflettere sulla lingua Classe 5 a Riconoscere tutte le classi di parole della lingua italiana, riflette sulle parole e sulla funzione che assumono all’interno del testo. Riconoscere il soggetto, il verbo e i principali complementi all’interno di una frase, utilizzare tutti questi elementi per una sintassi corretta del testo. Classe 3a Secondaria Riconoscere i principali elementi morfologici e sintattici della lingua . Comprendere la funzione di questi elementi. Utilizzare quanto appreso per migliorare il livello di comunicazione orale e scritta. LINGUE COMUNITARIE V anno scuola Primaria RICEZIONE Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme 27 1, Ricezione orale (ascolto) Classe 5 a -saper cogliere il significato globale di testi su argomenti ORALE (ASCOLTO) RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) INTERAZIONE ORALE PRODUZIONE SCRITTA Prima Lingua Scuola Secondaria RICEZIONE ORALE (ASCOLTO) RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) INTERAZIONE ORALE non interattiva INTERAZIONE ORALE Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio PRODUZIONE SCRITTA trattati in classe. Classe 3a Secondaria - Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia,acquisti, geografia locale, lavoro), desunti da interazioni comunicative o dalla visione di contenuti multimediali, dalla lettura di testi. -L3 Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale 2. Ricezione scritta (lettura) Classe 5 a -Saper comprendere brevi testi – storie -messaggi utilizzando materiali ausiliari cd/video Classe 3a Secondaria - Comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia,acquisti, geografia locale, lavoro) desunti dalla lettura di testi e materiali di uso quotidiano quali tabelle orarie, listino prezzi, menù, lettere personali. -L3 Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente 3. Interazione orale Classe 5 a -sapersi esprimere oralmente in modo comprensibile utilizzando espressioni adatte alla situazione (anche se a volte formalmente non del tutto corrette). Classe 3a Secondaria Interagire oralmente in situazioni di vita quotidiana scambiando informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali, anche attraverso l’uso degli strumenti digitali. Seconda Lingua Scuola Secondaria RICEZIONE ORALE (ASCOLTO) RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) -L3 - Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. INTERAZIONE ORALE 4. Produzione scritta Classe 5 a -saper scrivere brevi testi come: ü Messaggi; ü Lettere personali Su traccia proposta dall’insegnante, su argomenti che coinvolgono la vita familiare e scolastica. Classe 3a Secondaria -Interagire per iscritto, anche in formato digitale e in rete, per esprimere informazioni e stati d’animo, semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. - Produrre testi semplici coesi e coerenti su argomenti noti, di interesse personale e lettere su traccia fornita dall’insegnante. PRODUZIONE SCRITTA -L3 - Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio 28 5. Produzione orale non interattiva Classe 3a Secondaria Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. L3 Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale MUSICA ASCOLTO Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva FRUIZIONE PRODUZIONE ARTE E IMMAGINE V anno scuola Primaria PERCETTIVO VISIVI L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme 29 1 . Ascolto Classe 5 a -saper riconoscere e classificare gli elementi di base del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere. 2. Fruizione Classe 5 a -saper interpretare il suono attraverso il movimento del corpo, il colore, la grafia. L’utilizzo dello strumentario musicale o di strumenti costruiti dal singolo o dal gruppo. -saper usare una notazione concordata. 3. Produzione Classe 5 a -saper utilizzare la voce: ü Individualmente; ü Collettivamente. -saper utilizzare strumenti musicali in modo organizzato all’interno del gruppo. -Saper cogliere quale funzione possono avere i brani musicali: ü rispetto alla realtà; ü rispetto alla propria individualità. Esecuzione Classe 3a Secondaria -saper eseguire la propria parte musicale rispetto a: ü intonazione; ü emissione; ü equilibrio nell’insieme. Notazione - composizione Classe 3a Secondaria -saper codificare e decodificare i materiali forniti . -saper usare le conoscenze acquisite per comporre frasi ritmico - melodiche ad una/due parti. Elementi del linguaggio Classe 3a Secondaria -saper evidenziare nell’ascolto di brani, le caratteristiche di stile fondamentali. La rete storico culturale Classe 3a Secondaria -saper contestualizzare l’evento musicale rispetto alla: ü società; ü cultura; ü usi; ü costumi; ü funzione. Orientare la propria identità musicale Classe 3a Secondaria -saper riconoscere la propria sensibilità musicale ed orientarla, quando possibile, allo studio di uno strumento o al canto. 1. Percettivo visivi Classe 5 a Osservare le immagini, le forme, gli oggetti attraverso la LEGGERE PRODURRE Scuola Secondaria I grado PERCETTIVO VISIVI LEGGERE E COMPRENDERE PRODURRE E RIELABORARE CORPO MOVIMENTO SPORT V anno scuola Primaria Il copro e le funzioni senso-percettive Il movimento del corpo e la sua relazione spazio e tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativoespressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Sicurezza e prevenzione, salute e benessere Scuola Secondaria I grado Il copro e le funzioni senso-percettive Il movimento del corpo e la sua relazione spazio e tempo Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva percezione visiva e l’orientamento spaziale. Osservare immagini e oggetti dell’ambiente e descrivere gli elementi formali e i dettagli. Classe 3a Secondaria Applicare le metodologie operative delle differenti tecniche. Interpreta le metodologie operative delle differenti tecniche in forma autonoma. 2. Leggere Classe 5 a Confrontare immagini , esprimere ciò che suscitano. Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali, ambientali e artigianali presenti nel proprio territorio. Conoscere la biografia di alcuni artisti. 3. Leggere e comprendere Classe 3a Secondaria Leggere e riconosce i vari periodi artistici legati soprattutto all’arte del nostro secolo e al territorio. 4. Produrre Classe 5 a Usare tecniche diverse per rappresentare la realtà, le sensazioni, le emozioni. Usare gli strumenti e le regole per produrre immagini grafiche, pittoriche, plastiche bi-tridimensionali. 5. Produrre e rielaborare Classe 3a Secondaria Realizzare immagini e oggetti utilizzando varie tecniche artistiche e innovative. 1. Il corpo e le funzioni senso-percettive Classe 5 a -saper adattare la propria motricità alle informazioni senso-percettive che provengono dal proprio corpo e dalla conoscenza dello stesso. Classe 3a Secondaria -Saper rilevare i cambiamenti morfologici del proprio corpo. -saper migliorare la propria efficienza fisica applicando un piano di lavoro pertinente. 2. Il movimento del corpo e la sua relazione e la sua relazione con lo spazio e il tempo Classe 5 a -saper gli schemi motori di base in situazioni spaziotemporali sempre più complesse. -saper coordinare tra loro schemi motori di base. Classe 3a Secondaria -Saper utilizzare le abilità coordinative e le variabili spazio temporali acquisite per realizzare gesti tecnici adeguati nelle varie situazioni sportive. 3.Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo - espressiva Classe 5 a -saper utilizzare il linguaggio corporeo in modo espressivo e creativo in situazione data e creativa. Classe 3a Secondaria -Saper rappresentare stati d’animo usando il linguaggio del corpo. 4. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Classe 5 a -saper le regole nelle attività-sport controllando gli stati emotivi , integrandosi e collaborando nel gruppo Classe 3a Secondaria -Saper applicare regole e comportamenti nei vari giochi Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Sicurezza e 30 prevenzione, salute e benessere GEOGRAFIA V anno scuola Primaria Orientamento Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Carte mentali Linguaggio della geo –graficità Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva Paesaggio Regione Territorio e regione Scuola Secondaria I grado Carte mentali Concetti geografici e conoscenze Ragionamento spaziale Linguaggio della geograficità Immaginazione geografica Metodi, tecniche, strumenti propri della geografia L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio 31 sportivi. -saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive. -saper collaborare nel gruppo. 5. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere Classe 5 a -saper mettere in relazione l’alimentazione e l’attività fisica per un corretto stile di vita. Classe 3a Secondaria -Saper saper applicare autonomamente principi metodologici utili a migliorare il proprio stato di benessere. PRIMARIA 1. Orientamento Classe 5 a -sapersi orientare su carte geografiche utilizzando la bussola, i punti cardinali e le coordinate geografiche. 2. Carte mentali Classe 5 a Ricavare informazioni geografiche da più fonti usando carte geografiche, satellitari, filmati, carte fotografiche sia in relazione al territorio italiano che agli spazi più lontani 3. Linguaggio della geografia Classe 5 a Saper interpretare dati demografici, socio-culturali ed economici attraverso la lettura di tabelle statistiche. 4. Paesaggio Classe 5 a Saper riconoscere e descrivere gli elementi fisici, climatici, storici… caratterizzanti i principali ambienti italiani e mondiali. 5. Regione Classe 5 a Saper riconoscere descrivere gli elementi caratterizzanti le regioni italiane. 6. Territorio e regione Classe 5 a Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici interconnessi; individuare le problematiche e le soluzioni relative alla tutela dell’ambiente. SECONDARIA 1 .Orientamento Classe 3a Secondaria Rappresentare nella mente le carte dei territori e degli ambienti studiati; individuare gli elementi geo-antropici più evidenti per sapersi orientare nello spazio. 2. Linguaggio della geografia; metodi, tecniche, strumenti Classe 3a Secondaria Comprendere e utilizzare i linguaggi propri della disciplina e gli strumenti specifici per rappresentare e interpretare uno spazio dato; decodificare e interpretare mappe, grafici, tabelle, attraverso il metodo della ricerca, delle indagini personali, delle indagini di gruppo, per affrontare problematiche geografiche anche legate all’attualità. 3. Paesaggio Classe 3a Secondaria Cogliere l’interdipendenza tra fattori ambientali e antropici e le reciproche influenze nel tempo. 4. Regione e sistema territoriale Classe 3a Secondaria Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo, valutando gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.. STORIA V anno scuola Primaria Uso dei documenti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali e conoscenze Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva Produzioni Scuola Secondaria I gr Uso dei documenti Organizzazione delle informazioni Strumenti concettuali e conoscenze Produzioni MATEMATICA V anno scuola Primaria Numeri Spazio e Figure Relazioni, misure, dati e previsioni Scuola Secondaria I grado Numeri Spazio e Figure Relazioni e Funzioni L’ambiente di apprendimento ü Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni ü Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità ü favorire l’esplorazione e la scoperta ü Incoraggiare l’apprendimento cooperativo ü promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ü Realizzare percorsi in forma di laboratorio Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva L’ambiente di apprendimento Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Misure, dati e 32 1. Organizzazione delle informazioni Classe 3a -saper riconoscere le relazioni di: Successione; Contemporaneità; Durata; Mutamento; degli avvenimenti/eventi presi in considerazioni. 2. Uso dei documenti Classe 5 a informazioni utili alla comprensione di un fenomeno storico. Classe 3a Secondaria -saper riconoscere una fonte storica collocandola adeguatamente nel contesto storico di riferimento. -saper utilizzare la fonte storica per supportare l’esposizione delle conoscenze e/o tesi da dimostrare. 3. Organizzazione delle informazioni Classe 5 a Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate usando elementi di tipo ambientale, economico, politico, religioso, sociale, culturale. Classe 3a Secondaria Costruire sintesi, tabelle, mappe spazio-temporali, schemi in modo logico e coerente all’argomento trattato. Organizza le conoscenze, le confronta, le collega e le rielabora, 4. Strumenti concettuali e conoscenze Classe 5 a Collocare nel tempo e nello spazio i fenomeni storici studiati. Rielaborare con senso critico i fenomeni storici studiati. Classe 3a Secondaria Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi. Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, digitali, ecc. ) per produrre conoscenze su temi definiti. 5. Produzione Classe 5 a Ricercare e organizzare le informazioni ricavate da fonti, schemi, tabelle, carte storiche, testi di vario genere. Esporre le informazioni utilizzando la terminologia specifica. Classe 3a Secondaria Costruire sintesi, tabelle, mappe spazio-temporali, schemi in modo logico e coerente all’argomento trattato. Organizza le conoscenze, le confronta, le collega e le rielabora. 1. Numeri Classe 5 a -saper leggere, scrivere, confrontare numeri e decimali; -saper operare con sicurezza all’interno delle 4 operazioni; -saper utilizzare in modo funzionale il calcolo mentale; -saper risolvere situazioni problematiche quotidiane ricorrendo a: 4 operazioni; Frazioni; Percentuali; Espressioni numeriche. Classe 3a Secondaria -saper riconoscere i vari insiemi numerici; -saperli utilizzare in modo appropriato; 2. Spazio e figure Classe 5 a previsioni favorire l’esplorazione e la scoperta Incoraggiare l’apprendimento cooperativo promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI V anno scuola Primaria Sperimentare con oggetti e materiali Osservare e sperimentare sul campo Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva L’uomo, i viventi e l’ambiente Scuola Secondaria I gr Fisica e Chimica Astronomia e Scienze della Terra Biologia L’ambiente di apprendimento § Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni § Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità § favorire l’esplorazione e la scoperta § Incoraggiare l’apprendimento 33 -saper riconoscere , descrivere e classificare le figure piane. -saper utilizzare le conoscenze di area e perimetro per applicarle alle figure piane. -saper distinguere alcune figure solide e saperne ricercare gli elementi funzionali al calcolo del volume. Classe 3a Secondaria -saper trasferire, le conoscenze e le abilità apprese in geometria alla realtà. -saper risolvere situazioni problematiche con l’uso delle regole imparate per creare un percorso logico e personale. 3. Relazioni e funzioni Classe 3a Sec -saper leggere la realtà ricercandone: Relazioni tra insiemi; Grandezze; Elementi di vario genere. -saper tradurre i dati in: Grafici; Tabelle; per ricava nuove informazioni e per risolvere situazioni problematiche. 4. Relazioni, misure, dati e previsioni Classe 5 a -saper utilizzare il linguaggio specifico della matematica per descrivere: √ Concetti; √ Dati √ Eventi.. . -saper usare data la situazione: Sistemi diversi di misurazione (lunghezza, angoli,capacità, volume, area…) -saper leggere grafici statistici. -saper riconoscere nella quotidianità eventi: Certi; Probabili; Improbabili; Incerti. Classe 3a Sec -saper riconoscere, usare e misurare grandezze. -saper porre in relazione grandezze e saperle trasformare. -saper leggere e interpretare dati statistici per fare osservazioni e previsioni da utilizzare anche in : v Contesti diversi/trasversali. 5a PRIMARIA 1 .Oggetti , materiali e trasformazioni Classe 5 a -saper riconoscere le caratteristiche di oggetti e materiali. 2 .Osservare e sperimentare sul campo Classe 5 a -saper riconoscere le trasformazioni che i materiali possono subire sia per cause naturali che per intervento umano. 3 .L’uomo, i viventi e l’ambiente Classe 5 a -saper riconoscere le caratteristiche dell’ecosistema ed individuare le conseguenze degli interventi dell’uomo. -saper riconoscere l’organismo umano e porlo in relazione con gli altri esseri viventi. SECONDARIA 1°gr. 1 .Fisica e chimica Classe 3a Secondaria -saper conoscere le principali leggi della fisica e della § § TECNOLOGIA V anno scuola Primaria Interpretare il mondo fatto dall’uomo Scuola Secondaria I grado Processi di produzione Problemi ecologici cooperativo promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio Il senso dell’esperienza: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme Acquisire gli alfabeti di base della cultura Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva I Materiali e ciclo produttivo L’ambiente di apprendimento Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni Rappresentazione grafica Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Disegno tecnico favorire l’esplorazione e la scoperta L’ Energia Eseguire rilievi Utilizzo strumenti informatici Informatica elementi basilari Incoraggiare l’apprendimento cooperativo Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio RELIGIONE 1.Dio e l’uomo La scuola aiuta il ragazzo a comprendere che la religione è un complesso di comportamenti, atti rituali e culturali con i quali un gruppo umano esprime un rapporto con il sacro. Classe 5 a -identificare la Chiesa come espressone dello Spirito di Dio che si avvale di persone e strutture; -conoscere l’impegno della Chiesa e di tanti cristiani per trasmettere il messaggio evangelico. 34 chimica. -saper utilizzare le conoscenze dette sopra per spiegare fenomeni fisici e chimici anche con l’ausilio di semplici esperienze laboratoriali 2 .Astronomia e scienze della terra Classe 3a Sec -saper leggere nei fenomeni naturali le principali leggi che governano l’universo (i fenomeni endogeni ed esogeni del nostro pianeta); -saper valutare le conseguenze che i fenomeni endogeni ed esogeni esercitano sul nostro pianeta; -saper adottare un adeguato comportamento in relazione all’ambiente( nell’ottica dell’educazione ambientale 3 .Biologia Classe 3a Sec -Saper classificare gli esseri viventi; -saper descrivere differenze e somiglianze anatomiche e fisiologiche degli esseri viventi e determinarne le relazioni; -saper mettere in atto comportamenti utili al raggiungimento del benessere psicofisico 1. Esplorare il mondo fatto dall’uomo Classe 3a -saper riconoscere i manufatti; -saperli utilizzare; -saperne comprendere il funzionamento. 2. Interpretare il mondo fatto dall’uomo Classe 5 a -saper riconoscere come la scoperta scientifica ha modificato/influenzato la realtà dell’uomo nel corso della storia. -saper essere responsabili del proprio comportamento per la salvaguardia dell’ambiente. -saper conoscere e utilizzare le regole dell’informatica nelle diverse discipline di studio e per comunicare rapidamente. Competenza traversale -saper argomentare con un linguaggio appropriato, -saper collegare i concetti/conoscenze e saperli utilizzare. 3. Interpretare il mondo fatto dall’uomo per agire Classe 3a Secondaria sa progettare semplici oggetti avvalendosi della specificità della disciplina -sa rilevare le relazioni che intercorrono tra: Forma Funzione Materiali -sa cogliere le relazioni tra ciclo produttivo e sostenibilità - saper conoscere e utilizzare le regole dell’informatica nelle diverse discipline di studio per comunicare e poter condividere rapidamente con gli altri il proprio lavoro. 1. Dio e l’uomo Classe 5 a -identificare la Chiesa come espressone dello Spirito di Dio che si avvale di persone e strutture; -conoscere l’impegno della Chiesa e di tanti cristiani per trasmettere il messaggio evangelico. 2.La Bibbia e altre fonti La scuola aiuta il ragazzo a comprendere che la religione contiene sistemi di valori e significati che investono molti aspetti della vita, la pratica di questi valori può aiutare la comprensione dell’altro, l’accoglienza, la pace. 2. La Bibbia e altre fonti Classe 5 a -riconoscere le varie religioni come vie per trovare la risposta alle domande esistenziali; -riconoscere i ratti essenziali delle altre religioni (monoteiste e politeiste). Classe 3a Sec -interpretare le grandi religioni come percorsi umani di ricerca che offrono una risposta agli interrogativi profondi dell’uomo -comunicare rispetto e stima verso chi professa una fede diversa dalla propria e avviare un rapporto di reciproca conoscenza -Conoscere la Bibbia come testo storico-letterario e come testo sacro -capacità di ricercare autonomamente citazioni della Bibbia di diversa complessità 3.Valori etici e religiosi 3. Valori etici e religiosi Classe 5 a -riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù delle risposte concrete ad alcune domande e un esempio, sempre attuale, di vita; -riconoscere come le varie religioni hanno in comune la ricerca della pace Classe 3a Sec Lo studente riconosce la Bibbia come una memoria storica che consente di incontrare alcune persone significative, l'esperienza umana di Gesù, all'interno del suo contesto culturale, l'importanza dell'amicizia e la complessità delle caratteristiche della persona umana, lo stile di vita del cristiano attraverso figure significative vissute recentemente e che chi non è cristiano vive ugualmente la sua relazione con Dio, ma in modo diverso. 35 IL CURRICOLO PROGETTUALE IL CURRICOLO PROGETTUALE P1 ORIENTAMENTO INTEGRATO Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano il ‘benessere’ di ciascuno e lo ‘ Star bene a scuola. Destinatari: alunni Finalità: § Salvaguardare il benessere psico-fisico dei bambini. Valorizzazione del sé e dell’altro in un’ottica socio-relazionale § Imparare a relazionarsi § Consapevolizzare i bambini che la partecipazione unitaria nei confronti delle stesse proposte di lavoro e la loro condivisione, aiuta a migliorare i risultati sia collettivi che individuali § Portare il bambino ad essere non “uno tra gli altri” ma “uno con gli altri” § Favorire percorsi formativi, con attenzione verso principi, valori, bisogni… che costituiscono l’ ”alfabetizzazione del cittadino” adatta ad affrontare le esigenze del nuovo millennio § Piano per il benessere dello studente : azione 6 P3 L2 INTERAZIONE – PRODUZIONI PLURILINGUISTICHE Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano l’uso della lingua inglese e in particolare la motivazione allo studio della stessa Destinatari: alunni Finalità: § Migliorare la competenza comunicativa in lingua straniera § Potenziare le abilità di listening (ascoltare) e speaking (parlare) in inglese ( in previsione dell’esame di certificazione TRINITY ) P4 SPORT A SCUOLA Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano un approccio sempre più ampio allo Sport, per un vivere più sano del tempo libero, per utilizzare le capacità e le abilità in ambiti diversi . Destinatari: alunni Finalità: § Prendere coscienza della corporeità in ambiente diverso. Promuovere l’abitudine allo sport. Offrire opportunità per l’utilizzo del tempo libero § Le scienze motorie e sportive nella scuola sono una delle 10 azioni del Piano Nazionale per il benessere dello studente “per promuovere e potenziare l’attività motoria e sportiva a scuola per essere sportivi consapevoli e non violenti”. 36 P5 INTERCULTURA E MONDIALITA’ “Promozione di identità culturale” Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano negli alunni la conoscenza che le persone nel mondo hanno culture, usi, costumi, religioni diverse ma queste differenze non impediscono il dialogo e i corretti rapporti umani Destinatari: alunni Finalità: § Sviluppare la consapevolezza di vivere in un contesto diversificato e multiculturale. Arricchire e ampliare la propria esperienza culturale con alcuni elementi tipici di altre realtà. Incoraggiare alla percezione della diversità culturale quale ricchezza collettiva § Educare all’interculturalità § Piano nazionale per il benessere dello studente azione 7 P6 VALORIZZAZIONE DEL SE’ ESPRESSIVO Interpretazione teatrali-Allestimenti-Produzioni Artistiche-Concerti-produzioni espressive Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano “le varie forme di intelligenza” e la comunicazione utilizzando canali diversi Destinatari: alunni Finalità: § Favorire lo sviluppo delle competenze logiche e della motricità fine § Esprimere emozioni attraverso la propria personalità § Promuovere la condivisione sociale, l’autonomia, la partecipazione, valorizzando le potenzialità e le differenze. Recuperare le situazioni problematiche § Sensibilizzare gli alunni all’ascolto e all’interpretazione della musica facendo scoprire loro il suo potere evocativo (stati d’animo, emozioni, ricordi...) § Rendere consapevole il bambino di quanto la musica possa contribuire allo sviluppo di capacità intellettive, psico-motorie, espressivo comunicative e di socializzazione § Favorire la comunicazione che si avvale di linguaggi alternativi consentendo ai ragazzi di misurarsi con dimensioni diverse del linguaggio § Incoraggiare la disponibilità a fare musica. Rafforzare lo spirito di gruppo e la collaborazione § Acquisire manualità e precisione. § Acquisire la consapevolezza che l’ordine e la precisione possono essere di capitale importanza nella realizzazione di un prodotto P7 IMPEGNO CIVILE E CONTRIBUTI “Contributi co-operativi per l’ambiente” “Promozione” “Esercizio di civicità” 37 Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto promuovere negli alunni sensibilità nei confronti delle problematiche aperte sull’ambiente per far conoscere Enti e Associazioni che operano a tutela degli animali. I Diritti dell’Infanzia Destinatari: alunni Finalità: § Sapersi porre correttamente nei confronti di ogni “vita” § Piano nazionale per il Benessere dello studente; azioni 7,8 P8 PROGETTI SPECIALI “Relazione – Consapevolezza” Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano in ciascuno il “Saper essere” ed imparare a porsi nei confronti di sé e dell’altro in modo sempre più consapevole, partecipativo, critico. Destinatari: alunni Finalità: § Rassicurare i preadolescenti di fronte alla crescita. Proporre e fare acquisire una visione positiva della sessualità. Educare a valori quali la libertà, il dono, il rispetto di sé e dell’altro § Integrare con le istituzioni l’educazione alla cittadinanza. Svolgimento da parte degli alunni di ruoli di cittadinanza attiva § Valorizzazione e potenziamento dell’educazione motoria, fisica e sportiva nella scuola, mettendo i giovani in contatto con gli organismi sportivi del territorio. Avviamento allo sport e diffusione dei suoi valori positivi § Integrazione e facilitazione dell’inserimento degli alunni stranieri favorendo le relazioni interpersonali e lo “star bene a scuola” § Valorizzazione delle differenze culturali e linguistiche come possibilità di reciproco arricchimento § Piano nazionale per il Benessere: azioni 3,6,7,8,9 P9 CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE (C.T.I.) Descrizione sommaria del contenuto: le azioni/progetto sviluppano l’ INTEGRAZIONE attraverso una rete territoriale di cui il nostro Istituto è capofila Destinatari: alunni, genitori, docenti Finalità: § Integrazione alunni tutelati dalla L 104 e situazioni di disagio § Inclusione di persone, ruoli, funzioni, ecc. § Creare pari opportunità nel territorio § Informare su iniziative e opportunità § Formare docenti , operatori, ecc. § Coordinare iniziative del territorio 38 LA VALUTAZIONE L’OGGETTO DELLA VALUTAZIONE L’oggetto della valutazione comprende: 1. il PROCESSO DI APPRENDIMENTO 2. i RISULTATI RAGGIUNTI 3. il COMPORTAMENTO. Nella valutazione sommativa, intermedia e finale, di ogni singolo alunno confluiscono gli esiti delle verifiche scritte e orali, i compiti per casa, la partecipazione al dialogo di insegnamento/apprendimento, l’autonomia e il metodo di lavoro, il percorso effettuato verso gli obiettivi programmati. Le verifiche intermedie, periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento del curricolo, per assicurare alla valutazione • OMOGENEITÀ • EQUITÀ • TRASPARENZA • TEMPESTIVITÀ La valutazione intermedia, periodica e finale è coerente con il percorso formativo identificato per ogni alunno anche rivisto e riadattato dai docenti di classe in ogni occasione valutativa; Le verifiche intermedie, periodiche e finali sono coerenti con gli indicatori (obiettivi di apprendimento, obiettivi formativi, descrittori di risultato) condivisi negli incontri per materie, inerenti la costruzione del Curricolo d’Istituto. La valutazione intermedia e finale (quadrimestrale) comprende i risultati raggiunti nelle singole discipline e gli aspetti formativi relativi ad ogni singolo alunno nel processo di apprendimento ( ad es. prendendo in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno, le potenzialità di apprendimento dimostrate, ecc). 39 CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri generali nel procedimento di valutazione finale: In sede di scrutinio gli insegnanti sono chiamati a: - adottare il giudizio di ammissione alla classe successiva nei confronti degli alunni che in tutte le discipline hanno raggiunto risultati pari e/o superiori al sei; - adottare un provvedimento di ammissione alla classe successiva collegiale ( a maggioranza dei docenti di classe) nei confronti degli alunni che pur presentando una o più discipline con profitto inferiore al sei, siano considerati recuperabili nel loro percorso futuro; tale decisione collegiale viene riportata con nota specifica nel documento di valutazione e nelle discipline carenti viene assegnato il voto sei, nella Scuola Secondaria. Nella Primaria il giudizio globale riporterà la segnalazione che gli obiettivi di apprendimento sono carenti in alcune discipline. - adottare un provvedimento di non ammissione (all’unanimità per la scuola Primaria e a maggioranza nella scuola Secondaria) alla classe successiva nei confronti degli alunni che presentino insufficienze nel complesso delle discipline, tali da non permettere una proficua frequenza della classe successiva e il superamento delle gravi difficoltà evidenziate. LA VALUTAZIONE v dà valore al lavoro svolto dall'alunno v dà valore all'efficacia dell'intervento didattico e dei mezzi impiegati per raggiungere gli obiettivi 40 Nel processo di valutazione si dovranno considerare i seguenti elementi: Ø EPISODICITÀ: Non possono essere determinanti ai fini della non promozione o delle insufficienze finali le occasionali impreparazioni degli allievi o le cadute episodiche nelle prove scritte, orali, pratiche, e ancora le dimenticanze di materiale. Ø SOGLIA: il giudizio di sufficiente/non sufficiente, in sede di scrutinio deve essere ricondotto alle acquisizioni di competenze di base considerate indispensabili ai fini del proseguimento degli studi. Ø DIFFUSIONE: Le carenze diffuse in più ambiti disciplinari impongono una riflessione ai docenti di classe sul raggiungimento di competenze, considerando il livello principiante e personalizzato come livello base (vedi la sottostante nota, allegata al documento di valutazione) a cui affiancare la valutazione del processo formativo. Per definire la soglia di accettabilità è importante anche sottolineare che: - l’insufficienza grave è proposta solo in mancanza di requisiti fondamentali della materia (non per comportamenti come dimenticanze, scarso impegno e interesse, ecc…, che troveranno la loro valutazione in altro contesto); - nella proposta di voto viene considerato anche il percorso formativo e cognitivo definito, condiviso e verificato periodicamente nel Piano Coordinato di Classe. 41 GRIGLIE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DELLA SCUOLA PRIMARIA APPRENDIMENTO voto in fascia di livello rispetto alla decimi classe interventi didattici livello raggiungimento della competenza 10 OTTIMALE Potenziamento Finale (esperto) 9 ALTA Potenziamento/ Finale Consolidamento 8 POSITIVA Consolidamento Intermedio (avanzato) 7 MEDIA Rinforzo Base 6 ADEGUATA agli standard , Rinforzo/Recupero Base (principiante) personalizzato Recupero Base (personalizzato) INCERTA Recupero Principiante incerto alle soglie, ecc. della classe ADEGUATA al percorso 5 COMPORTAMENTO GIUDIZIO MATURAZIONE CRESCITA CRESCITA CULTURALE CIVILE COSTRUTTIVO e/o Affidabile Completa Completa RESPONSABILE Sviluppata Sempre Solida rispettosa APPREZZABILE Adeguata età Corretta Positiva ADEGUATO Da sviluppare Da sviluppare Da sviluppare ulteriormente ulteriormente ulteriormente In evoluzione Limitata a ACCETTABILE singole situazioni 42 Parziale / Scarsa GRIGLIE DI RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO DELLA SCUOLA SECONDARIA APPRENDIMENTO voto in fascia di livello rispetto interventi didattici livello raggiungimento decimi alla classe 10 OTTIMALE Potenziamento Finale (esperto) 9 ALTA Potenziamento/ Finale della competenza Consolidamento 8 POSITIVA Consolidamento Intermedio (avanzato) 7 MEDIA Rinforzo Base 6 ADEGUATA Rinforzo/Recupero agli standard, alle soglie, Base ecc. della classe (principiante) ADEGUATA al percorso Recupero Base (personalizzato) personalizzato 5 INCERTA Recupero Principiante incerto 4 CARENTE Recupero Principiante carente COMPORTAMENTO VOTO MATURAZIONE CRESCITA CRESCITA PROVVEDIMENTI CIVILE CULTURALE DISCIPLINARI 10 Affidabile Formata Completa Nessuno 9 Sviluppata Sempre Solida Nessuno rispettosa 8 Adeguata età Corretta Conforme/Soddisfacente Nessuno 7 Accettabile Nel complesso Accettabile Idonea 6 In evoluzione Limitata a Qualche nota disciplinare Scarsa singoli episodi Note disciplinari, e/o sospensione per brevi periodi 5 Immaturità Inadeguata Carente 43 Sospensione oltre 15 gg VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ogni alunno viene valutato in base agli obiettivi predisposti nel Piano Educativo Individualizzato e ai criteri di valutazione condivisi dal Consiglio di Classe o dai docenti della classe. Nella valutazione sommativa quadrimestrale si tiene conto dei risultati raggiunti, dei progressi ottenuti in relazione alla situazione di partenza, dell’impegno dimostrato, della partecipazione alle attività proposte. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Il Collegio docenti ha deliberato che la valutazione avverrà sulla base della programmazione individualizzata predisposta per gli alunni stranieri e degli obiettivi stabiliti, tenuto conto della situazione di partenza di ciascuno. I criteri di valutazione saranno definiti in base alla programmazione individualizzata che è stata definita ed agli interventi messi in atto. Il DPR 394/99 art 45, comma 4, prevede che il Collegio adatti i programmi pertanto la valutazione degli obiettivi e delle competenze è effettuata in base agli adattamenti operati. Per il 1° quadrimestre o per il primo periodo d’inserimento si procede alla valutazione di: -italiano (apprendimento della lingua 2 ) -matematica -inglese /francese (se conosciuto ) -educazioni (considerando l’aspetto operativo e non teorico ) Alla fine del 1° anno : Per le discipline di studio e la 2° lingua, a seconda dell’alunno, si valuterà la conoscenza di un argomento con contenuti semplici e testi semplificati. Per il 2°-3° anno in Italia a seconda delle capacità dell’alunno, della sua provenienza si potrà valutare la competenza acquisita nella lingua dello studio e di conseguenza richiedere apprendimenti nelle varie discipline di studio. La somministrazione delle prove di verifica va fatta tenendo presenti i percorsi diversificati e anche laddove si reputi di dare prove uguali al resto della classe e compatibili con l’interlingua del discente, ciò che si differenzierà saranno i criteri di valutazione. 44 Criteri di non ammissione alla classe successiva In caso di non promozione va sempre accertato e precisato: 1. che le lacune siano a livello gravissimo e diffuse; 2. che le lacune siano tali da precludere la frequenza minimamente proficua della classe successiva, durante la quale a nulla varrebbero gli interventi di recupero della scuola o personali dell’alunno; 3. che la famiglia sia sempre preventivamente informata tramite lettera scritta della grave situazione del figlio; 4. che durante l’anno l’alunno sia stato inserito in attività di recupero; 5. che i docenti di classe abbiano monitorato attentamente le difficoltà incontrate nel percorso dell’alunno, abbiano proposto, condiviso e verificato gli interventi educativi, 6. che in fase di scrutinio si imposti una relazione dettagliata e riassuntiva di tutto il percorso con gli esiti finali, per consentire un adeguato inserimento nella classe futura e suggerire interventi tesi ad evitare iterazioni di comportamenti inadeguati; 7. che non sussistano particolari situazioni ambientali ostative (situazione familiare, psicologica, relazionale, di salute, di ripetenza, ecc.) di un proficuo rendimento scolastico. 8. per la scuola Primaria, che i docenti di classe per le situazioni di svantaggio o problematiche, con segnalazioni e/o pareri di esperti esterni anche interpellati dalla famiglia al di fuori del Servizio Sanitario, devono recepire il parere di tali esperti (possibilmente scritto) per completare la valutazione formativa ai fini di una eventuale non ammissione alla classe successiva 9. Per la Secondaria, che le assenze non siano riconducibili ai criteri in deroga deliberati dal Collegio stesso, per la validità dell’anno scolastico. 45 Criteri di ammissione agli esami di Fine Primo Ciclo La valutazione considera: ü il percorso personale dell’alunno, evidenziando i progressi, rispetto al punto di partenza, sia sul piano educativo, di maturazione personale che sul piano degli apprendimenti (tenendo in particolare attenzione alunni con relazione di svantaggio o seguiti da educatori ,psicologi); ü l’impegno in classe, il lavoro rispetto alle capacità personali, per considerare l’opportunità di giungere al 6 per voto di Consiglio di classe; ü le conseguenze positive o negative dell’eventuale non ammissione (personalità, tipo di difficoltà, supporto familiare, età, classe/i di probabile inserimento). Il voto di idoneità è espresso considerando gli esiti nell’apprendimento dell’ultimo anno, a partire dalla media aritmetica del 2° quadrimestre, incluso il comportamento con arrotondamento del voto all’unità superiore a partire dallo 0,5. Valutazione complessiva dell’esame finale All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte ed orali ivi comprese le prove invalsi e il giudizio di idoneità. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondato all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Per i candidatiti privatisti non concorre il voto di idoneità Ai candidati che conseguono il punteggio di 10/10 può essere assegnata la lode da parte della commissione con decisione assunta all’unanimità. Resta alla collegialità valutare anche gli aspetti della personalizzazione in relazione alla valutazione delle prove scritte e del colloquio orale, considerando i percorsi degli alunni e della classe in ottica di valutazione formativa. 46 L’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONI E FINALITÀ GENERALI L’ “orientamento” è un’attività intrinseca alla Scuola, tale da coinvolgere profondamente allievi, famiglie e docenti per tutta la durata degli studi e della formazione, improntando profondamente (in modo più o meno esplicito) il lavoro di insegnanti e studenti dalla Scuola Primaria alla Secondaria di I grado, sino ai percorsi di istruzione e formazione superiori e universitari. Più specificamente, se ci concentriamo sulla fase dell’orientamento alla scelta della Scuola Superiore che si opera al termine della Scuola Secondaria di I grado, capiamo come sia necessario affrontare con gli studenti un iter che permetta loro di proiettarsi nel futuro e di ragionare su come la loro esperienza scolastica si possa evolvere al meglio, forte dell’esperienza, delle conoscenze e delle competenze maturate nella Scuola Secondaria di I grado e animata, al contempo, dalle aspirazioni legate al desiderio di intraprendere un certo tipo di formazione o di studi superiori. Un modo, in definitiva, di “gettare un ponte” fra il pregresso di ciascuno, la sua condizione attuale, e le incognite dell’imminente futuro, così da consentire un distacco dalla Scuola Media inferiore che si configuri come un’apertura positiva, responsabile e non timorosa, alle istanze e alle novità insite nella scelta del successivo percorso scolastico. Questo appare tanto più utile e necessario quanto più si riflette sulla miriade di proposte e di stimoli, spesso in contraddizione gli uni con gli altri, con cui la società odierna bombarda le giovani generazioni, attirandole con le lusinghe di un consumismo edonistico in una dimensione esistenziale sempre più superficiale e narcisistica, nella quale le possibilità di autonomia, pensiero critico ed empatia risultano sempre più compromesse. In quest’ottica, il ruolo della scuola e degli insegnanti è senza dubbio fondamentale, soprattutto nel supporto alla costruzione dell’identità di ogni alunno attraverso la valorizzazione delle competenze acquisite in una prospettiva di realizzazione futura. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Verranno di seguito presentati gli elementi che maggiormente caratterizzano il “Progetto Orientamento” realizzato nelle Classi Terze del nostro Istituto; per rendere più agevole la lettura delle diverse fasi, sono state divise in due “macroaree” (A e B, ciascuna delle quali suddivisa, a sua volta, in ulteriori momenti), sebbene, nell’effettiva realizzazione del percorso, ci siano 47 accavallamenti e scambi tra le stesse, funzionali alle particolari esigenze emerse dai gruppi classe o alle necessità organizzative dell’Istituto. • CLASSI COINVOLTE: classi Terze della Scuola Secondaria di I grado (sebbene, in uno dei momenti del Progetto, siano coinvolte anche le classi Seconde). • DOCENTI COINVOLTI: tutti gli insegnanti dei Consigli delle classi Terze sono coinvolti nelle attività di Orientamento, sebbene siano i docenti Coordinatori ad avere il ruolo di maggior peso, unitamente al referente del Progetto. • PERIODO DI SVOLGIMENTO: primo quadrimestre dell’anno scolastico: da settembre/ottobre sino al momento (generalmente febbraio) in cui le famiglie operano concretamente la scelta della Scuola Superiore per i loro figli. • FINALITÀ GENERALE: maturare un’adeguata conoscenza sia di se stessi che delle opportunità formative del territorio per individuare consapevolmente la Scuola Superiore da frequentare dopo il conseguimento del Diploma di Stato. • FASI DEL PROGETTO FASE A = pervenire a una migliore conoscenza di se stessi (relativa sia all’ambito scolastico e di studio, sia agli aspetti motivativo-attitudinali extrascolastici) attraverso: [A1] – discussioni collettive guidate e confronti aperti con gli insegnanti e i compagni di classe; [A2] – compilazione di questionari e test di vario tipo e realizzazione di elaborati di riflessione; [A3] – analisi dei giudizi formulati dai genitori e dai docenti del Consiglio di Classe. ü SCOPI DELLA “FASE A”: - Imparare a conoscere il mondo del lavoro e riflettere sul fatto che esistono diversi modi di lavorare: con le idee, con i dati e le informazioni, con le persone, con gli oggetti e le cose. - Saper raccogliere informazioni utili, riflettendo (con l’aiuto di genitori e insegnanti) su alcuni consigli importanti: non scegliere ora la professione che si eserciterà in futuro, non confondere ciò che si desidera con ciò che è meglio per se stessi, scegliere la scuola in base alle proprie capacità e alle materie in cui si riesce meglio, non scegliere per imitazione di amici o conoscenti, ecc. - Imparare ad autovalutarsi, analizzando in modo equilibrato le proprie capacità e potenzialità, riflettendo sul proprio rapporto con lo studio e con la scuola e iniziando a collegare i propri interessi e le proprie attitudini a diverse forme di possibile impiego in vari ambiti lavorativi. - Imparare a scegliere, alla luce delle informazioni raccolte e di opportune strategie di analisi e riflessione, l’opzione ritenuta più adeguata alle proprie attitudini, alle reali capacità, alle aspirazioni, alle risorse disponibili e alle esigenze contingenti. ü MODALITÀ DI LAVORO DELLA “FASE A”: individuale e con discussioni collettive coinvolgenti l’intero gruppo-classe. 48 ü FONTI E MATERIALI1 DELLA “FASE A”: - questionari di autovalutazione su “la voglia di studiare”, “il rapporto con la scuola”, “le capacità di studio”, “le attitudini”; - questionario di autovalutazione sugli “interessi professionali”; - questionario di autovalutazione sulle proprie “aree di interesse”; - questionario per far registrare il “Giudizio dei genitori”; - scheda indicante il “Giudizio orientativo” dei docenti del Consiglio di Classe; - scheda riportante la “Sintesi dei risultati” emersi dalle attività di Orientamento. FASE B = conoscere le opportunità formative presenti nel territorio tramite: [B1] – conoscenza generale dei diversi percorsi e ambiti formativi che è possibile seguire dopo il superamento dell’Esame di Stato di Licenza; [B2] – consultazione assistita di opuscoli informativi e del sito della Regione predisposto come “guida all’orientamento”, con specifica attenzione alle offerte presenti nel territorio; [B3] – incontri con esperti del servizio “Time Out” dell’Informagiovani e con Presidi/docenti di vari Istituti Secondari delle province di Padova, Vicenza e Treviso; [B3] – partecipazione (facoltativa, e in orario extracurricolare) a giornate di “Scuola Aperta” e a laboratori orientativi organizzati dai vari Istituti Superiori del territorio. ü SCOPI DELLA “FASE B”: - Imparare a conoscere il mondo dell’istruzione e della formazione superiore, analizzando le peculiarità delle quattro fondamentali tipologie scolastiche: formazione professionale, istruzione professionale, istruzione tecnica, licei. - Saper raccogliere informazioni utili, iniziando a costruire (con l’aiuto di esperti del settore e tramite colloqui diretti con Dirigenti/insegnanti dei vari Istituti Secondari) un’immagine gradualmente più precisa e articolata della Scuola che si vorrebbe frequentare (in termini di curricoli disciplinari, indirizzi di studio, laboratori, monte ore settimanale/annuale, articolazione biennale/triennale, sperimentazioni, servizi e progetti formativi particolari, aule attrezzate, ecc.). ü MODALITÀ DI LAVORO DELLA “FASE B”: individuale, a gruppo-classe e a gruppi misti, con allievi di tutte le Terze raggruppati per “gruppi di interesse” in base alle loro preferenze rispetto a determinate tipologie di Scuola Superiore. 1 I materiali e gli strumenti utilizzati sono stati tratti dai seguenti libri: - “Schede per gli insegnanti” del manuale “L’altra biblioteca” di R. Bissaca e M. Paolella, Ed. Lattes; - “Strumenti”, volume dell’Antologia “Il rifugio segreto” di P. Assandri, E. Mutti, Ed. Zanichelli; - “Proposte operative”, volume dell’Antologia “Il quadrato magico” di R. Zordan, Ed. Fabbri; - “Progettare insieme. Orientamento nella scuola media”, di G. Fagari. Ed. del Noce. 49 ü FONTI E MATERIALI DELLA “FASE B”: - scheda di sintesi sull’impianto organizzativo della Scuola Secondaria di II grado, con indicazione sintetica dei vari percorsi e indirizzi previsti dalla Riforma della Scuola Superiore; - consultazione del sito internet predisposto dalla Regione Veneto (www.sopralamedia.it); - partecipazione a un incontro promosso dal servizio “Time Out” dell’associazione Informagiovani di Cittadella (pensato principalmente per i genitori degli allievi di classe Seconda e Terza, ma aperto anche agli alunni di Terza particolarmente interessati) - opuscoli informativi forniti dal servizio “Time Out”; - (eventuale) colloquio individuale con le esperte del servizio “Time Out”, previo accordo di queste ultime con i familiari degli allievi interessati; - griglia indicante la suddivisione delle Scuole Superiori in visita nel nostro Istituto (generalmente una ventina) e lista degli allievi che chiedono di partecipare ai vari incontri; - elaborazione di una lista di domande per intervistare i referenti delle Scuole Superiori; - opuscoli informativi forniti dagli stessi referenti degli Istituti Superiori (relativi anche ai momenti di “Scuola aperta” e ai “ministage orientativi”); - (eventuale) partecipazione ai “ministage orientativi” che le Scuole Superiori (in particolare del Cittadellese, ma non solo) organizzano fra novembre e gennaio per consentire un primo contatto con gli argomenti, gli spazi, gli strumenti e i docenti della Scuola Superiore. Questo, in sintesi, il “Progetto Orientamento” che il nostro Istituto persegue, forte della consapevolezza che, pur nella crescente disarmonicità del contesto globale in cui ci troviamo, ci siano ancora intorno e dentro di noi dei riferimenti e dei principi valoriali certi, e che sia un dovere di tutte le agenzie formative (e, in primis, della Scuola) elicitarli e farli crescere, approntando gli strumenti formativi più adatti, le “bussole” più efficaci, per far sì che nessuno degli allievi si smarrisca, ma sappia invece trovare, con fiducia e soddisfazione, la strada più adatta per raggiungere le proprie mete e per 50 realizzare compiutamente se stesso. LA CONTINUITÀ La Commissione Continuità ha ritenuto opportuno condividere e definire il percorso di continuità di ogni alunno dal suo ingresso alla scuola dell’infanzia fino alla conclusione nella scuola secondaria di primo grado, definendo fasi, tempi e persone coinvolte in tale percorso. PERCORSO DI CONTINUITÀ PER GLI ALUNNI ACCOGLIENZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Gennaio Incontro tra DS, docenti e genitori nuovi Dirigente Scolastico iscritti per la presentazione del plesso, Coordinatore di plesso l’orario delle attività didattiche, i progetti e il regolamento. Giugno Scuola aperta per i bambini nuovi iscritti Docenti di scuola dell’infanzia della scuola dell’infanzia accompagnati (a turno 1 docente per sezione) dai loro genitori. Settembre Incontro con tutti i genitori nuovi iscritti Docenti della scuola dell’infanper la presentazione delle attività, del zia (tutti) materiale necessario e ogni altra informazione utile alla frequenza scolastica. prima dell’avvio dell’anno scolastico Settembre prima settimana di scuola Accoglienza graduale degli alunni: 1° e 2° giorno solo i piccoli 3° e 4° giorno piccoli e medi 5° giorno piccoli – medi e grandi. Solo turno antimeridiano Docenti della scuola dell’infanzia (tutti) CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Gennaio Incontro tra DS e genitori future classi Dirigente Scolastico prime per una prima presentazione Referenti Continuità dell’Istituto e del suo P.O.F.; Coordinatori di plesso presentazione dei plessi, degli orari, dell’organizzazione, delle attività didattiche e del regolamento. 51 Gennaio Scuola aperta per i bambini nuovi iscritti Docenti di scuola primaria (a alla scuola primaria accompagnati dai turno 1 docente: coordinatore loro genitori. di plesso o suo delegato) Aprile e maggio Attività di laboratorio nella scuola primaria con alunni di scuola dell’infanzia e alunni di classe prima (classe quinta può fare l’accoglienza) Settembre Incontro tra docenti e genitori di future Docenti di classe 1° scuola classi prime per la presentazione del primaria metodo di lavoro, del materiale necessario e ogni altra informazione utile alla frequenza scolastica. prima dell’avvio dell’anno scolastico Settembre prima settimana di scuola Settembre entro le prime settimane di scuola due Docenti dei grandi – scuola dell’infanzia Docenti di classe 1° scuola primaria Momenti di accoglienza con attività per Docenti di classe 1° primaria favorire la socializzazione e l’instaurarsi di relazioni positive nel nuovo ambiente. Il primo giorno può essere previsto un momento più o meno esteso anche con la presenza dei genitori. Saluto alla scuola dell’infanzia da parte Docenti di scuola primaria degli alunni di classe prima. Docenti di scuola dell’infanzia CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gennaio Incontro tra DS e genitori future classi Dirigente Scolastico prime per una prima presentazione Referenti Continuità dell’Istituto e del suo P.O.F.; presentazione degli orari, dell’organizzazione, delle attività didattiche e del regolamento. Gennaio Visita alla scuola secondaria e attività di Docenti classi 5° scuola laboratorio da parte degli alunni di primaria classe 5° primaria Docenti di classe secondaria 52 PERCORSO DI CONTINUITÀ PER I DOCENTI Oltre all’organizzazione e alla predisposizione dei momenti destinati ai genitori e agli alunni dell’istituto i docenti prevedono dei momenti propri finalizzati al passaggio dati (ogni informazione utile) per favorire una maggiore conoscenza dell’alunno e un percorso il più armonico e coerente possibile. ACCOGLIENZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Giugno - Settembre Raccolta informazioni di vario genere Docenti di scuola dell’infanzia sui bambini nuovi iscritti ottenute tramite colloqui o questionari durante le visite o l’attività di scuola aperta per favorire il benessere psicofisico a scuola Giugno Conoscenza ed osservazione diretta nel Docenti di future classi 1° proprio ambiente scolastico degli alunni scuola primaria grandi di scuola dell’infanzia da parte dei docenti di scuola primaria (con visite alle scuole) – facoltativo, in orario extra anche a pagamento CONTINUITÀ SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Giugno Passaggio di informazioni da parte dei docenti di scuola dell’infanzia alla scuola primaria attraverso colloqui e la scheda di passaggio dati Giugno Formazione provvisoria classi 1° DS rispettando i criteri definiti nel P.O.F. Commissione Continuità (con possibilità di spostamenti degli (sottocommissione) alunni dopo l’osservazione dei docenti nel primo mese di scuola). Ottobre - novembre Conoscenza ed osservazione diretta nel Docenti di scuola dell’infanzia proprio ambiente scolastico degli alunni di classe 1° da parte dei docenti di scuola dell’infanzia, con visite presso le scuole primarie – facoltativo in orario extra anche a pagamento 53 Docenti scuola dell’infanzia Commissione Continuità (sottocommissione) Docenti scuola primaria delle future classi prime Novembre Informazioni di ritorno e restituzione Docenti scuola dell’infanzia dati alla scuola precedente. Docenti classe 1° primaria CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Gennaio - Febbraio Visite dei docenti di scuola secondaria Docenti di lingua della scuola di primo grado alla scuola primaria per secondaria di primo grado offrire delle “lezioni-tipo”. Giugno Passaggio di informazioni da parte dei Docenti classi 5° sc. primaria docenti di scuola primaria alla scuola Commissione Formazione secondaria di primo grado attraverso classi prime colloqui e la scheda di passaggio dati. Giugno Formazione classi 1° rispettando i criteri DS e/o suo delegato definiti nel P.O.F. Commissione Formazione classi prime 54 L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI L’I.C. si ispira e condivide i principi espressi nel documento ministeriale “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale. "…Il simbolo del 3° millennio dovrebbe essere quello di una costellazione, una società basata sul rispetto del valore del pluralismo culturale. L'immagine della costellazione è appropriata. Richiama alla mente la luce di tante singole stelle: raggruppate insieme formano una meravigliosa costellazione ma mantengono nondimeno, ognuna individualmente, una bellezza impareggiabile. Lo splendore del cielo di notte sta proprio nella combinazione della loro diversità" Umberto Eco (DuemilaUno n.69) SITUAZIONE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Nel nostro Istituto Comprensivo esiste un Referente e una Commissione per l’Intercultura e l’inserimento degli alunni stranieri. L’attività promossa si articola in 3 momenti fondamentali: • accoglienza e inserimento dei neo arrivati, • insegnamento dell’italiano come L2 ( prima alfabetizzazione e lingua per lo studio) • promozione di attività a carattere interculturale. Negli ultimi due anni il numero di alunni neo arrivati in Italia è notevolmente diminuito; nello stesso tempo diversi alunni in ritardo scolastico hanno concluso la terza media. Attualmente nell’I.C. è presente un alto numero di alunni con cittadinanza non italiana nati e cresciuti qui. Il problema della lingua per comunicare e/o per studiare diventa meno pressante; molta strada rimane da fare per una reale integrazione e per lo sviluppo di attività interculturali. 55 FINALITÀ DEL PROGETTO 1. favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate 2. fornire agli alunni neo arrivati gli strumenti linguistici per poter comunicare e, successivamente, per accedere all'apprendimento delle varie discipline scolastiche 3. aiutare tutti i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per vivere in una società multietnica e multiculturale 4. programmare momenti di riflessione-apprendimento sui temi dell’educazione alla cittadinanza attiva 5. Valorizzare la specificità culturale di ciascun alunno rendendolo protagonista di momenti scolastici di condivisione e di conoscenza. OBIETTIVI • realizzare l'accoglienza secondo i criteri individuati (protocollo accoglienza) • attuare percorsi sistematici di apprendimento dell'italiano L2 • facilitare lo sviluppo delle abilità linguistiche che permettano l'accesso agli apprendimenti disciplinari (lingua per lo studio) • valorizzare la lingua e la cultura di origine • sostenere i processi di trasformazione identitari, relazionali e culturali • incoraggiare i momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e italiani (e le loro famiglie) • favorire lo sviluppo di menti aperte e sensibili • diffondere la conoscenza dei documenti ONU e dei valori promossi. "Costruire muri che dividono o ponti, che pur distinguendo, collegano? Questo è il problema del mondo." (Giorgio La Pira) “Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.” (Lorenzo Milani) 56 ATTIVITÀ • Incontro con il neo arrivato e la famiglia per completare le pratiche di iscrizione, somministrare alcune prove per accertare il livello di conoscenza della lingua italiana e/o le competenze pregresse, favorire un positivo inserimento; (referente) • Contatti e raccordi con gli insegnanti; eventuale fornitura di materiale; (referente) • Incontri con le famiglie (se richiesto dagli insegnanti); (referente e insegnanti di classe) • Attivazione del servizio di mediazione linguistica (su richiesta degli insegnanti di classe); • Progetto alfabetizzazione (corsi di italiano L2); (insegnanti disponibili) • Integrazione materiale didattico; (commissione) • Coordinamento Commissione Intercultura e Accoglienza; • Promozione di eventuali azioni di inserimento extrascolastico; (commissione) • Promozione di eventuali azioni di educazione interculturale; (commissione) • Organizzazione festa Interculturale d’Istituto; (commissione) • Partecipazione agli incontri di rete. (referente) DESTINATARI • gli alunni neo arrivati e le loro famiglie • gli alunni con cittadinanza straniera in genere • tutti gli alunni e gli insegnanti dell’I.C. RISORSE UMANE COINVOLTE • l’insegnante referente • i membri della commissione intercultura • insegnanti disponibili a corsi di L2 in orario aggiuntivo • eventuali persone e/o agenzie esterne (per interventi specifici) 57 RISULTATI ATTESI ED INDICATORI RISULTATI Positiva integrazione tra alunni (italiani e non) INDICATORI Inserimenti positivi No episodi di rifiuto, contrasto,... Clima di serenità nelle classi Numero di corsi e ore di lab. L2 effettuati; Verifiche e valutazioni positive Numero di attività promosse, numero di persone coinvolte, eventuali manifestazioni con partecipazione esterna Progressivo apprendimento della lingua italiana (NAI) Realizzazione attività a carattere interculturale Gli alunni stranieri presenti nell’I.C., eterogenei sia per nazionalità sia per livello di conoscenza della lingua italiana, presentano problematiche differenti: • totale non conoscenza della lingua italiana • conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana • limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche • difficoltà nello studio delle varie discipline • difficoltà nell’inserimento e nell'integrazione Pertanto, considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, l'Istituto Comprensivo di Galliera si è posto delle finalità che sono alla base dell'intervento dei docenti coinvolti, nella consapevolezza che si tratta di interventi a lungo termine. Esse sono: • l'eterogeneità come principio educativo • la parità di accesso e di trattamento • la socializzazione e l’integrazione accettate e condivise • il successo formativo per tutti gli alunni La scuola dell'infanzia attiva progetti la cui motivazione principale è l’educazione alla convivenza, alla collaborazione e all'accoglienza. Le scuole primarie e la scuola secondaria di primo grado attivano progetti di Insegnamento dell’italiano come lingua 2, la cui motivazione principale è l'agevolazione dell’inserimento degli alunni neoiscritti con attività mirate all'accoglienza, all'integrazione e alla conoscenza della lingua italiana sia per comunicare che per lo studio. Quando è possibile si promuovono attività di sostegno e compensative, percorsi didattici specifici di rinforzo, recupero e consolidamento, sia per piccoli gruppi che individualmente. Parallelamente gli insegnanti promuovono attività e percorsi formativi finalizzati a valorizzare le diverse culture e lingue e a favorire una dimensione multiculturale dell’esperienza scolastica e sociale. 58 L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI VALORIZZARE LA DIVERSITÀ La nostra scuola si pone come obiettivo la valorizzazione delle potenzialità culturali e sociali di ciascun alunno attraverso l’attenzione alla persona nella sua globalità e specificità. Gli alunni diversamente abili costituiscono una risorsa per la classe e l’intero contesto scolastico nel quale sono inseriti, poiché rappresentano uno stimolo per la crescita del gruppo come “comunità di apprendimento”, in cui la diversità è un valore aggiunto. L’insegnamento individualizzato, che si realizza attraverso il lavoro del docente di sostegno e nei percorsi strutturati dall’insegnante curricolare, si pone come obiettivo prioritario l’integrazione e l’inclusione degli alunni nel contesto-classe e nel contesto-scuola. Una didattica realmente inclusiva non solo valorizza la diversità ma costituisce il fondamento della normale prassi scolastica. LA NORMATIVA SULL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA La legge quadro 104/’92 riconosce il diritto allo studio degli alunni con disabilità attraverso l’integrazione scolastica, che prevede l’obbligo dello Stato di predisporre adeguate misure di sostegno. Tale impegno ha una meta ben precisa: predisporre le condizioni per la piena partecipazione della persona con disabilità alla vita sociale, eliminando tutti i possibili ostacoli e le barriere, fisiche e culturali, che possono frapporsi fra la partecipazione sociale e la vita concreta delle persone con disabilità. La L. 104/92, inoltre, individua la Diagnosi Funzionale (DF), il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) come strumenti necessari alla effettiva integrazione degli alunni con disabilità. Come precisato nel DPR 24 febbraio 1994, tali documenti, redatti in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale, hanno lo scopo di riscontrare le potenzialità 59 funzionali dell’alunno con disabilità e sulla base di queste costruire adeguati percorsi di autonomia, di socializzazione e di apprendimento. In allegato vengono riportate le “Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità” diramate dal MIUR con nota del 4/08/2009. La prospettiva dell’ICF Il nostro istituto fa propria la prospettiva dell’ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, OMS, 2001), secondo la quale il funzionamento e la disabilità della persona vengono concepiti come un’interazione dinamica tra le condizioni di salute e i fattori contestuali che caratterizzano l’ambiente dell’individuo. Ciò significa che la scuola, attraverso le prassi di inclusione che in essa si realizzano, può contribuire a ridurre e, dove possibile, ad eliminare le barriere che limitano l’espressione delle potenzialità formative di ciascun alunno. Attraverso l’osservazione nel contesto scolastico, è possibile leggere i Bisogni Educativi Speciali di ogni alunno partendo direttamente dal modello dell’ICF: ogni difficoltà può essere generata da una delle infinite combinazioni tra i seguenti sette ambiti: condizioni fisiche, strutture corporee, funzioni corporee, attività personali, partecipazione sociale, fattori contestuali ambientali e personali. Figura 1 Il modello concettuale dell' I.C.F. (OMS, 2001) L’approccio dell’ICF costituisce un riferimento per ciascuna delle fasi in cui si articola il processo di integrazione dell’alunno diversamente abile. Inoltre, secondo questo punto di vista, attivare le 60 risorse più adeguate non si traduce in un allontanamento dalla quotidianità, ma in un arricchimento di strategie ed aspetti tecnici facilitanti che si dovrebbero collocare nel contesto della vita quotidiana e della partecipazione alle attività della classe. Le risposte ai bisogni speciali si collocano su un piano di “speciale normalità”, un arricchimento alla normalità anziché un allontanamento da essa. IL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA Il protocollo di accoglienza elaborato dall’Istituto si propone di: 1. facilitare l'ingresso nei vari ordini di scuola degli alunni diversamente abili e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente con percorsi di continuità e di accoglienza; 2. definire criteri di osservazione iniziale § sulle modalità comportamentali e relazionali; § sulle abilità di apprendimento; § sull'autonomia personale e sociale; § sui bisogni educativi e formativi dell’alunno; 3. definire obiettivi educativo-didattici disciplinari ed interdisciplinari, elaborati dal docente di sostegno e condivisi con il Consiglio di Classe; 4. programmare progetti, attività, pratiche di inclusione condivise tra i docenti del Consiglio di Classe e il personale dell'Istituto; 5. favorire un clima di accoglienza all’interno della classe e del contesto scolastico; 6. promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra la scuola e gli Enti Locali, le Associazioni e le risorse del territorio; 7. attivare incontri tra Scuola, Famiglia e Servizi Sanitari (A.S.L.); 8. prevenire il disagio scolastico attraverso la valorizzazione delle potenzialità ed il graduale superamento delle barriere individuali e culturali; 9. definire criteri e modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi programmati; 10. favorire la cultura della diversità come risorsa attraverso progetti e attività di classe o d'istituto. L’azione di integrazione è compito dell’intero sistema scolastico, e pertanto risulta essere un “dovere deontologico” di tutti gli operatori assicurare un intervento educativo-didattico adeguato ai bisogni speciali di ciascun allievo. 61 Progetto d'istituto per l'integrazione Il nostro istituto ogni anno realizza un progetto per la consapevolezza e la valorizzazione della diversità finalizzato alla comprensione delle difficoltà che ogni giorno incontrano le persone con disabilità e allo sviluppo nella normale prassi scolastica della “cultura del diverso”. Il progetto costituisce uno spunto per riflessioni e discussioni in classe, da cui possono nascere opportunità di approfondimento e di sviluppo di ulteriori percorsi formativi. Rapporti tra scuola, famiglia e territorio La scuola mantiene contatti costanti tra docenti e famiglia per un inserimento costruttivo dell’alunno e per la progettazione di un percorso personalizzato al fine di integrare l’alunno nell’ambito scolastico. Gli incontri tra famiglia, equipe psico-pedagogica dell’ASL e scuola sono regolari e finalizzati alla condivisione del progetto educativo predisposto per l’alunno. La scuola mantiene inoltre contatti con tutti i Centri per l’Integrazione presenti nel territorio. Centro territoriale per l’inclusione (C.T.I.) L’I.C. di Galliera Veneta è scuola capofila del CENTRO TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE (C.T.I.). Uno strumento a disposizione delle istituzioni scolastiche dell’Alta Padovana, insegnanti, genitori, educatori e operatori per cercare insieme le risposte ai bisogni della disabilità. Un servizio apparentemente per pochi, ma di fatto un luogo di formazione che determina opportunità di miglioramento per tutti. Il C.T.I. organizza e promuove regolarmente: o corsi di formazione per docenti di sostegno e curricolari su argomenti attinenti alla disabilità, alle difficoltà di apprendimento e all’integrazione o percorsi di orientamento per gli studenti che frequentano la scuola secondaria inferiore di I grado, invitando genitori e scuole a incontri illustrativi ed informativi. 62 ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO La legislazione scolastica sui DSA La legge dell’8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la discalculia e la disgrafia come disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) assegnando al sistema dell’istruzione, nei suoi diversi ordini, il compito di individuare i metodi didattici e le forme di valutazione più idonee ad assicurare il successo formativo di questi alunni. Il tipo di intervento didattico, che considera la peculiarità di questi disturbi, si orienta sulla didattica personalizzata e individualizzata, come forma di tutela del diritto allo studio. La legge 170 sottolinea inoltre, per gli alunni con DSA, la necessità di strumenti e misure che derogano da alcune delle prestazioni richieste dalla scuola. Sul sito del MIUR, all’indirizzo http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa è possibile visionare schede di approfondimento costantemente aggiornate sui DSA e consultare la normativa di riferimento. Cosa prevede la nostra scuola Nel rispetto della recente normativa, l’I.C. ha attivato le opportune misure per tutelare il diritto allo studio degli alunni con DSA, tenendo conto delle peculiari caratteristiche cognitive e degli stili di apprendimento di ciascun discente. Come illustra il diagramma schematico estrapolato dalle Linee guida ministeriali, il ruolo dei docenti nel riconoscere i potenziali alunni con DSA è fondamentale, attraverso l’osservazione sistematica in classe e l’attenzione alle prestazioni atipiche negli ambiti interessati dal disturbo (lettura, scrittura, calcolo). Dall’anno scolastico 2012-2013, infatti, è stato istituito un gruppo di lavoro sulle difficoltà specifiche di apprendimento, formato da docenti dei tre ordini di scuola, avente le seguenti finalità: 1. sostenere l’azione di insegnamento di colleghi che hanno alunni in difficoltà di apprendimento, fornendo loro strategie opportune e suggerimenti sugli strumenti compensativi e/o misure dispensative 2. coordinare azioni di screening per l’individuazione precoce di soggetti a rischio 63 3. organizzare con gli insegnanti interventi di recupero in caso di difficoltà di apprendimento e/o considerare l’opportunità di una valutazione di soggetti con sospetto di DSA presso i servizi sanitari locali 4. attivare, nei confronti delle famiglie, consapevolezza ed attenzione sull’argomento di DSA o difficoltà specifiche di apprendimento. Diagramma schematico dei passi previsti dalla legge 170/2010, tratto da Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, allegate al D.M. 12/07/2011. In particolare, l’individuazione precoce di alunni in situazione di difficoltà di apprendimento (si veda punto 2) permette, sia agli insegnanti sia alla famiglia, non solo di prevenire quanto prima situazioni di disagio scolastico ma anche di potenziare i punti di forza degli alunni stessi, rafforzando la loro autostima e la motivazione all’apprendimento. 64 Come spiega la mappa a pagina seguente, è stato attuato un progetto di azione per la rilevazione e l’intervento di difficoltà specifiche di apprendimento che prevede: - per la scuola dell’infanzia, individuazione precoce di alunni con difficoltà di apprendimento attraverso la compilazione di un questionario osservativo standardizzato da parte del docente - per la scuola primaria, individuazione di alunni in difficoltà specifiche di apprendimento attraverso la compilazione di un questionario osservativo da parte del docente e l’eventuale somministrazione di prove standardizzate ad alunni con sospetto DSA - per la scuola secondaria, individuazione di alunni in difficoltà specifiche di apprendimento attraverso uno screening che coinvolge gli alunni delle classi prime o alunni con sospetto DSA frequentanti altre classi Se le difficoltà osservate sono persistenti e non migliorano a seguito di interventi di recupero viene coinvolta la famiglia al fine di prendere contatti con uno specialista per accertare o meno la presenza di DSA. Per gli alunni a cui viene diagnosticato clinicamente un disturbo specifico di apprendimento, la scuola ha il compito di attuare strategie didattiche opportune che prevedono, a seconda della tipologia del disturbo, misure dispensative e/o strumenti compensativi . Tali strategie didattiche devono essere stese nel Piano Didattico Personalizzato (PDP), concordato non solo tra gli insegnanti ma anche con la famiglia. Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità e le forme di verifica adeguate. 65