del 15/02/2016
15 febbraio 2016
http://www.ilcapoluogo.it/2016/02/15/i-map-saranno-abbattuti-quale-futuro-per-il-case/
‘I MAP SARANNO ABBATTUTI’. QUALE FUTURO PER IL CASE?
Circa 11.500 persone sono ancora ospitate in alloggi del Progetto CASE e nei MAP. La
maggior parte di queste ha ottenuto un appartamento in base ai criteri dell’assistenza alla
popolazione (cioè ha ancora l’abitazione inagibile dal 2009), mentre circa un terzo degli
inquilini è composto da categorie rientrate con altri requisiti (fragilità sociali di vario genere,
ex inquilini Ater, nuove coppie, famiglie costituitesi dopo il terremoto con eventuali figli,
società sportive, associazioni sociali e di volontariato) grazie alle norme messe in campo
dall’amministrazione comunale negli ultimi anni.
L’Aquila ha oggi 70mila abitanti e un patrimonio immobiliare in grado di ospitarne 150mila.
Serve, dunque, tenersi tutti gli alloggi costruiti nel post-terremoto? L’Assessore alla
Partecipazione del Comune dell’Aquila, Fabio Pelini, dichiara che “alcuni alloggi sono
costruiti male e che i costi di manutenzione superano i benefici che queste new town
possono portare. Quindi – svela in un’intervista al nostro giornale – stiamo pensando di
abbatterne una parte.”
“Inizieremo dalle famigerate piastre costruite dalla Iter”, quelle dei famosi balconi crollati o
a rischio crollo, che dopo un’analisi termografica hanno dimostrato di avere difetti
costruttivi. I Map, poi, “verranno gradualmente abbattuti, a cominciare da quelli sequestrati
(come Pettino-Cansatessa o quelli che presero fuoco a Monticchio), ad eccezione di quelli
di Arischia. “In queste aree si ricaveranno, per esempio, spazi a verde pubblico o aree a
fruibilità del territorio”.
Ad Arischia la magistratura ha deciso di dissequestrare i Moduli Abitativi Provvisori perché,
al contrario di quanto emerso da sopralluoghi nel 2013, non presenterebbero problemi
strutturali. “Lì – spiega Pelini – con ogni probabilità ci andranno coloro che devono lasciare
il progetto CASE della frazione aquilana poiché pericolante”, evitando così un
trasferimento altrove.
Ma se da una parte è più facile eliminare i Map, nonostante il processo di urbanizzazione
attuato in queste aree, decisamente più oneroso è il costo dell’abbattimento delle piastre
del Progetto CASE; “per adesso, quindi, partiremo sicuramente con l’eliminazione dei
Map”.
Quale futuro allora per il Progetto Case? “Abbiamo già tracciato da tempo le linee guida su
come utilizzare gli alloggi nella fase post-emergenziale” continua l’assessore; “con la
delibera 127 del dicembre 2011, votata dal consiglio comunale, definimmo tutta una serie
di categorie a cui destinare le abitazioni. Oggi il numero di “sfollati” diminuisce
progressivamente, mentre aumenta di conseguenza il numero di inquilini rientrati in
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graduatoria come “altre categorie”.
Quali sono queste categorie? Intanto le cosiddette “fragilità sociali” (ovvero famiglie single
o nuclei familiari che non superano i 12mila euro di reddito ISEE): 234 persone che
rientrano in questa categoria stanno per ottenere un alloggio grazie ad un bando già
pubblicato. E’ possibile avere un’assegnazione anche per i cosiddetti nuclei monoparentali
(cioè mamme sole con uno o più figli che vivono in un appartamento del CASE o Map
possono distaccarsi e ottenere un’assegnazione autonoma) e per le associazioni con
finalità sociali. Può richiedere un alloggio anche chi ha casa inagibile in uno dei comuni del
cratere e che per motivi di lavoro o sanitari si reca all’Aquila almeno tre volte a settimana
Ci sono poi altre categorie per le quali, come stabilito dalla delibera del 2011, usciranno
nuovi bandi per fare richiesta di un appartamento. Tra queste abbiamo le nuove coppie;
se, per esempio, uno dei due partner è già in un alloggio, ne ha diritto ad un altro nel caso
in cui dovesse formare una nuova coppia. Avremo poi un bando per artisti o creativi che
volessero stabilirsi nel capoluogo abruzzese e per lavoratori della ricostruzione che
possono ricongiungere il loro nucleo familiare qui.
“Inoltre – continua Pelini – nonostante alcuni problemi burocratici che contiamo comunque
di superare, stiamo definendo con l’Università quale quota destinare agli studenti,
soprattutto nei villaggi di Roio e Coppito.
“Ma una parte degli alloggi verranno destinati al mercato libero con la formula dell’housing
sociale, vale a dire con affitti a prezzi calmierati per dare la possibilità a chi non rientra
nelle categorie menzionate di vivere in una delle new town aquilane nel tentativo di
calmierare anche il mercato immobiliare in città. Ovviamente – dichiara l’assessore –
questo discorso va contemperato con l’esigenza del Comune di garantirsi entrate sicure
per coprire i costi di manutenzione; per questo dobbiamo mettere in equilibrio le fragilità
sociali (che, pagando un affitto molto basso, determinano entrate esigue per le casse
comunali) con le categorie che non hanno problemi di reddito e che quindi possono
pagare affitti normali”.
“Come amministrazione – conclude – stiamo anche portando avanti la possibilità di cedere
alcune piastre all’Ater che, non avendo ricostruito per mancanza di fondi, potrebbe gestire
alcune palazzine per ospitare lì le famiglie coi requisiti per l’edilizia residenziale pubblica.
Intanto dobbiamo pensare a dotare queste aree di servizi per scongiurare ghettizzazioni e
divari sociali”.
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http://www.avezzanoinforma.it/notizia/2016-02-15/5149/bianca-berlinguer-premia-ivincitori-di-diventa-donatore-di-midollo-diventa-un-eroe-sconosciuto.html
BIANCA BERLINGUER PREMIA I VINCITORI DI “DIVENTA DONATORE DI
MIDOLLO, DIVENTA UN EROE SCONOSCIUTO”
AVEZZANO. Un bellissimo evento, sabato, all’Istituto di Istruzione Superiore “Ettore
Majorana” di Avezzano dove sono intervenuti i rappresentanti del Lions Club e i volontari
dell’Admo, Associazione donatori di midollo osseo, in perfetta sinergia con il Dirigente
Scolastico, Anna Amanzi, e con i docenti.
Obiettivo del progetto-concorso “Diventa donatore di midollo, diventa un eroe
sconosciuto”, tema di studio nazionale del Lions Club curato nell’ambito del territorio
marsicano dall’’officer Filippo Fabrizi, con la collaborazione del Club di Avezzano di cui è
presidente Gabriella Rosci, quello di sensibilizzare gli studenti dei due Istituti della
Marsica, l’I.I.S. “Majorana” e il professionale “Serpieri” per l’agricoltura che hanno risposto
con entusiasmo alle iniziative loro proposte con lo scopo di informare sulla possibilità di
combattere le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso la
donazione e il trapianto di midollo osseo. Il club, d’intesa con l’associazione Admo della
Marsica, ha organizzato un percorso di sensibilizzazione attraverso alcuni incontri
effettuati presso le due scuole dai volontari, percorso integrato dall’intervento mirato dei
docenti di Lettere durante le ore di lezione e da un concorso per gli elaborati prodotti dagli
alunni sull’argomento delle donazioni.
Alla cerimonia di premiazione del concorso ha preso parte, come ospite d’onore, la
direttrice del Tg3 Bianca Berlinguer, che ha letto le motivazioni dei premi, si è congratulata
con gli studenti e i loro docenti e si è detta lieta di partecipare ad eventi di così alto
spessore etico. In particolare, sono stati premiati i componimenti degli studenti Armando
Garofalo, Luca Palma, Rossella D’Angelo, Giuseppe Giordano, Francesca Nori e Luigi
Carusi.
All’evento hanno partecipato anche Francesco Cristaldi, coordinatore distrettuale del Lions
club, Eliseo Palmieri socio del club marsicano, Daniela Mascioli, presidente di Admo
Abruzzo, la delegata Admo per la Marsica Daniela Di Marzio e l’assessore alla Cultura del
Comune di Avezzano Fabrizio Amatilli, il quale ha ringraziato tutti i partecipanti anche a
nome dell’intera cittadinanza.
Sono molte le persone che ogni anno in Italia necessitano di trapianto, ma purtroppo la
compatibilità genetica è un fattore molto raro. Per coloro che non hanno un donatore
consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata
all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari. In questo panorama,
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l’Admo svolge un ruolo fondamentale di stimolo e coordinamento: fornisce tutte le
informazioni sulla donazione del midollo osseo e invia i potenziali donatori ai centri
trasfusionali del Servizio Sanitario Nazionale. Notevole è stato dunque l’interesse e
l’impegno di studenti e docenti del Majorana e del Serpieri nel progetto.
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http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2016/02/14/news/gran-sasso-martedi-funiviailluminata-e-corse-notturne-1.12957528
GRAN SASSO, MARTEDÌ FUNIVIA ILLUMINATA E CORSE NOTTURNE
L’AQUILA. Taglio del nastro per la funivia illuminata e accensione del tripode dei Mondiali
studenteschi di sci. La cerimonia di inaugurazione delle corse notturne dell’impianto di
Fonte Cerreto si terrà martedì 16 febbraio, alle 17,30, alla presenza del sindaco Massimo
Cialente e del presidente del Centro turistico Gran Sasso Fulvio Giuliani.
La prima corsa in notturna è prevista alle 18, mentre alle 18,30 partirà da Campo
Imperatore la fiaccolata dei maestri di sci della scuola Assergi-Gran Sasso, con al termine
l’accensione del tripode, che anticipa l’apertura ufficiale della manifestazione, fissata al 23
febbraio in Piazza Duomo. L’inaugurazione dell’impianto di illuminazione della funivia si
chiuderà con un buffet allestito all’hotel Cristallo. In caso di maltempo, la cerimonia sarà
spostata nel piazzale di Fonte Cerreto. L’Ustif ha dato il via libera all’impianto, che era già
pronto da dicembre, lo scorso 2 febbraio. Il collaudo tecnico è stato effettuato dopo
l’esame di documenti e autorizzazioni.
L’idea del Centro turistico Gran Sasso è di legare la messa in funzione notturna della
funivia a eventi e manifestazioni. Solo corse straordinarie, dunque, per raggiungere
l’albergo di Campo Imperatore anche di sera. I lavori per l’illuminazione della funivia, per
un costo complessivo di 40mila euro, sono stati affidati a settembre del 2014: ma per
realizzarli è stato necessario vincere le resistenze del Parco Gran Sasso-Laga e della
Soprintendenza ai Beni ambientali e paesaggistici. Non sono mancate polemiche da parte
degli ambientalisti. Le luci si accendono solo 7 minuti all’ora. Intanto ieri ha fatto il giro del
web la foto dell’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, completamente ricoperto
di neve e ghiaccio, immortalato da una delle webcam del Centro turistico. Impianti di
risalita fermi, a causa delle raffiche di vento, ma il magnifico manto bianco, che sulle piste
va da un’altezza minima di 90 centimetri alla massima di 1,70 metri, fa ben sperare nel
prolungamento di una stagione invernale già dai numeri positivi. E gioiscono i componenti
del comitato #SaveGranSasso, dopo che il consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha
approvato la modifica al regolamento sulla partecipazione, che permetterà l’indizione del
referendum sulla ridefinizione dei confini del Parco e dei Sic, i siti di interesse comunitario,
e delle Zps, le zone a protezione speciale: «Finalmente la nostra città ha uno strumento
valido per far partecipare la popolazione alle decisioni dell’amministrazione comunale. Un
giusto plauso», sottolinea il comitato, «va agli uffici e all’assessore che in pochissimo
tempo hanno apportato le modifiche necessarie affinché il regolamento sia efficace». La
proposta deliberativa, poi approvata, porta la firma dell’assessore comunale Fabio Pelini.
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http://www.vivereassisi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=576488
EX CONSIGLIERI COMUNALI DI ASSISI E L'AQUILA FIRMANO PATTO DI
COLLABORAZIONE
L'assemblea dell'associazione degli ex consiglieri comunali di Assisi ha approvato un
protocollo d'intesa con l'omologa associazione di L'Aquila, considerato il legame che
unisce le due città, riferito alle vite di San Francesco e di Pietro da Morrone (Papa
Celestino V), nonché ai tragici eventi del terremoto.
Le due associazioni, al riguardo, di concerto con le rispettive amministrazioni, hanno
programmato una serie di iniziative da svolgere durante il corrente anno nei rispettivi
comuni.
L'associazione di Assisi, inoltre, in aderenza al proprio statuto, ha deciso di impegnarsi a
divulgare il ricordo degli amministratori che hanno dato lustro alla città con assemblee
pubbliche. Tra le finalità della associazione, negli intenti, anche il compito di contribuire a
valorizzare l'istituzione comunale con l'allestimento di convegni e congressi e di instaurare
collegamenti culturali con le associazioni similari in tutto il paese, per giungere alla
costituzione di un organismo nazionale avente sede ad Assisi.
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/casa-serena-fontecchio-e-comunita-santegidio--ilgemellaggio-con-gli-amici-di-papa-francesco/591422-4/
CASA SERENA FONTECCHIO E COMUNITA' SANT'EGIDIO,
IL GEMELLAGGIO CON GLI ''AMICI'' DI PAPA FRANCESCO
L’AQUILA - Si rinnova due volte al mese il gemellaggio fra la Casa di cura Casa Serena
"Santa Maria della Pace" Onlus di Fontecchio (L’Aquila), struttura in cui lavorano circa 40
persone e che ospita una novantina di anziani, e la comunità "Sant'Egidio" di Roma
fondata nel 1968 da Andrea Riccardi, storico della Chiesa.
Ieri, sabato 13 febbraio, come di consueto i volontari della comunità, oggi molto legata a
Papa Francesco, che l'ha visitata di recente, hanno fatto visita agli anziani di Fontecchio,
rinnovando con regolarità una vera e propria amicizia cominciata nel 2001, quando venne
chiusa la casa di riposo provinciale dell'Aquila a Collemaggio, che all'epoca ospitava solo
6 anziani per cui si spendeva circa 1 miliardo delle vecchie lire ogni anno.
A quel punto, scattò una convenzione con Casa Serena e gli anziani furono trasferiti nella
struttura della Valle Subequana, a costi più contenuti.
Da allora, i volontari di Sant'Egidio, membri attivi della comunità, fanno tappa a Fontecchio
per stare insieme agli ospiti, celebrando con loro anche le festività e portandoli in gita.
La visita è ricambiata più volte l'anno dai membri di Casa Serena, fondata da
monsignor Emidio Di Pasquale nel 1974.
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http://news-town.it/sport/10814-la-nazionale-di-rugby-registra-all-aquila-una-favola-perbambini.html
UNA FAVOLA PER BAMBINI REGISTRATA ALL'AQUILA DALLA
NAZIONALE DI RUGBY
Una favola narrata dai campioni dell'Italrugby, gli stessi che scenderanno in campo oggi
pomeriggio all'Olimpico di Roma contro l'Inghilterra.
E' nell'ambito del progetto Palla ovale in ospedale, ed è stato presentato nel corso di una
conferenza stampa ieri nella Capitale, alla vigilia del secondo turno del Six Nations 2016.
Si tratta di un kit, che sarà venduto in favore di una raccolta fondi da donare agli ospedali
pediatrici d'Italia, all'interno del quale ci sarà una scatola interattiva da colorare, un
timbretto, un block notes, una confezione di matite colorate, un opuscolo illustrato e una tshirt. Nello stesso periodo sarà diffusa anche la favola Quell'imprevedibile partita di
Natale, realizzata nei vari dialetti e inflessioni linguistiche con le voci degli azzurri Martin
Castrogiovanni, Michele Campagnaro, Ugo Gori, Andrea Masi, il ct Jacques Brunel,
insieme alla band aquilana dei Dabadub.
La favola è stata registrata l'estate scorsa, nei giorni in cui gli azzurri rimasero due
settimane all'Aquila per il raduno pre-mondiale, all'interno degli studi dell'etichetta
indipendente Jamrock Records. Assieme ai su citati giocatori e a Brunel presenti
all'iniziativa anche la gloria della palla ovale aquilana e oggi team manager della nazionale
Luigi Troiani e sua figlia Sara.
In Quell'imprevedibile partita di Natale ogni protagonista narra nel proprio dialetto di
origine. Jamrock Records si è occupata della registrazione e del montaggio della favola,
mentre Tommaso Ciotti ha realizzato i suoni in sottofondo. Un prodotto originale e
professionale, realizzato per beneficienza proprio nel capoluogo abruzzese, da sempre
una delle capitali del rugby italiano.
Oggi, poi, i Dabadub sono stati invitati alla partita dell'Olimpico e hanno partecipato anche
al terzo tempo riservato alle squadre.
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http://www.abruzzonews24.com/52242/eventi-lamore-un-sentimento-che-cinema-epsichiatria-vi-edizione-sulmona-aq-18-febbraio-5-marzo-2016/
EVENTI, L’AMORE UN SENTIMENTO CHE – CINEMA E PSICHIATRIA VI
EDIZIONE – SULMONA (AQ) 18 FEBBRAIO – 5 MARZO 2016
Il tema dell’amore sara’ al centro della riflessione della sesta edizione di Cinema e
Psichiatria, in programma a Sulmona presso il Cinema Teatro Pacifico dal prossimo 18
Febbraio al 5 Marzo 2016. L’iniziativa organizzata dall’Istituto Cinematografico La Lanterna
Magica e dal Dipartimento di Salute Mentale della Asl dell’Aquila ha ottenuto negli anni
consensi e grande partecipazione con incontri e proiezioni in tutta la provincia dell’Aquila.
Ad impreziosire la sesta edizione nella citta’ ovidiana sara’ la presenza del regista, attore e
sceneggiatore Sergio Rubini che incontrera’ il pubblico dopo la proiezione del suo ultimo
lavoro cinematografico Dobbiamo parlare (Italia, 2015).
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http://www.abruzzoweb.it/contenuti/sagre-le-proloco-insorgono-nuova--legge-rischia-diuccidere-tradizioni/591148-268/
SAGRE: LE PROLOCO INSORGONO, ''NUOVA LEGGE RISCHIA DI
UCCIDERE TRADIZIONI''
"Nella legge di riordino delle sagre ci sono aspetti che vanno modificati, così com'è non
stronca gli abusi, e per di più rischia di far chiudere i battenti per eccesso di burocrazia e
paletti a tante valide manifestazioni".
A sostenerlo è Nazzareno Di Giovanni, presidente regionale dell’Associazione nazionale
Proloco italiane (Unpli), che ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Terza
commissione del Consiglio regionale Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), denunciando
la mancata convocazione nella seduta che doveva entrare nel merito dell’attesa riforma
delle sagre e delle feste popolari d’Abruzzo, a firma dello stesso Berardinetti.
Misura che mette regole e paletti, per distinguere una sagra degna di questo nome rispetto
ad eventi improvvisati, spesso ad unico scopo di lucro per di più esentasse, che non
promuovono prodotti e pietanze tipiche e locali, ma anche prodotti non certo abruzzesi
come la pizza, la birra tedesca o addirittura il wrustel, o anche il pesce in montagna e la
pecora sulla costa. O che spacciano come tipici prodotti locali, quelli in realtà comprati
all’ingrosso da altri territori e Paesi.
La legge pertanto riduce a 5 le giornate massime per celebrare una sagra, impone che il
70 per cento dei prodotti e pietanze servite siano inseriti nell’elenco regionale dei prodotti
agroalimentari tradizionali e riconosciuti dal ministero delle Politiche agricole e forestali, a
Denominazione di origine controllata, di Indicazione geografica protetta e con altri marchi
di qualità, o anche provenienti da agricoltura biologica, prodotti da filiera corta, a chilometri
zero. Il 100 per cento nel caso di "Sagra eccellente dell’Abruzzo".
La proposta di legge introduce anche rigidi paletti nella logistica, delle aree da destinare a
ristorazione e quelle da destinare a parcheggi. Ribadisce e rinforza l'obbligo di rispettare la
normativa europea e i requisiti previsti in materia igienica e sanitaria per la
somministrazione di cibi e bevande.
Di Giovanni però, a nome di un'associazione che riunisce 260 Pro loco e 8 mila iscritti,
evidenzia ad AbruzzoWeb che la legge ha ancora molti limiti e avrà come effetto quello di
dare il colpo di grazia anche a sagre che invece la legge intende tutelare e valorizzare.
Ferma restando la necessità di introdurre regole che sbarrino la strada a chi
semplicemente in estate senza pagare le tasse, mette su "ristoranti all’aperto".
"Prendiamo il limite del 70 per cento di prodotti tipici e certificati da somministrare –
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esemplifica Di Giovanni - molte sagre che hanno puntato su produzioni tipiche non hanno
tutta questa produzione agricola per garantire la copertura. Occorre elasticità, valutare
caso per caso, territorio per territorio".
Altro problema è quello della limitazione temporale, e a sollevarlo è Carmine Santarelli
presidente regionale dell’Unpli Teramo, che è anche consigliere nazionale
dell’associazione.
"Le sagre nelle confinanti Marche – spiega Santarelli - non avendo una regolamentazione
così rigida come quella proposta in Abruzzo, possono avere una durata anche superiore ai
10 giorni, e in questo modo se fa cattivo tempo, si è sicuri di non andarci sotto con gli
incassi, visto che solo in casi eccezionali piove 10 giorni di seguito. Se ora le sagre
poniamo nel teramano dovranno svolgersi in solo 5 giorni, non saranno più competitive
rispetto a sagre che si svolgono a pochi chilometri di distanza".
Di Giovanni e Santarelli ribadiscono poi che così come è scritta la proposta di legge non
centra l‘obiettivo principale per cui era stata concepita, ovvero evitare abusi e valorizzare
solo le sagre degne di questo nome. E per una ragione molto semplice: non stabilisce che
ad organizzare le sagre siano solo le Pro loco, o associazioni di categoria con pari
requisiti, che devono tenere un bilancio e hanno precisi obblighi fiscali.
"Le Pro loco - spiega Di Giovanni - sono le uniche che possono dare garanzie
nell’organizzazione delle sagre anche dal punto di vista contabile: dobbiamo rendicontare
tutto, chiudere i bilanci, asseverati dai revisori dei conti, siamo soggetti a numerosi
controlli, e soprattutto abbiamo l’obbligo di reinvestire tutto per attività sociali e culturali,
per interventi sul territorio".
"Ci sono casi invece - prosegue Santarelli - in cui le sagre sono organizzate da comitati e
associazioni che spesso nascono ad hoc, e subito dopo si sciolgono. E gli incassi che in
certi casi sono nell'ordine delle decine di migliaia di euro, non si sa che fine fanno, tanto gli
organizzatori non devono rendere conto a nessuno, e il sospetto è che la sagra sia stata
fatta a scopo di lucro, e i proventi siano stati spartiti tra gli organizzatori, senza neanche
pagare le tasse".
Ma appunto la legge, non facendo questa distinzione, lascia inalterato uno status quo che
tra le altre cose ha provocato la rabbia delle associazioni di categoria dei ristoratori, che in
certe sagre vedono solo un'intollerabile concorrenza sleale ed anche illegittima.
Infine i nodi delle requisiti. L’Unpli nella lettera a Berardinetti mette in guardia dall’eccesso
di regolamentazione e burocrazia, che obbligherà le in particolare le piccole Pro loco, ad
abbandonare del tutto la realizzazione di sagre ed eventi simili.
"Chiediamo un tavolo di lavoro congiunto – si legge nella lettera – per le parti riguardanti la
Segnalazione certificata di inizio attività, seppure non asseverata, la location degli eventi,
l’etichettatura, le deroghe consentite ai Comuni, la semplificazione, sempre con apposito
'Disciplinare', di norme europee spesso inconcepibili ed assurde".
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http://www.rete5.tv/index.php?option=com_content&Itemid=2&task=view&id=36685
DISPERSO IN MAJELLA, RITROVATO VIVO DAL SOCCORSO ALPINO
DELLA GUARDIA DI FINANZA DI ROCCARASO
ROCCARASO - Intervento sulla Majella dei tecnici della Soccorso Alpino della Guardia di
Finanza di Roccaraso. Poco dopo le 19.30 di ieri, è arrivata una chiamata per una persona
dispersa nei pressi della cima di Pescofalcone sul massiccio della Majella. L'uomo,
residente a Montesilvano (PE), 32 anni, era uscito in mattinata con gli amici per
un’escursione in montagna con le ciaspole. Partito dalla fraz. San Nicolao - Caramanico,
verso le ore 16.00 era giunto sulla cima di Pescofalcone e, a causa della nebbia, perdeva
il contatto dagli amici. Disorientato anziché tornare a valle è sconfinato nell’altro versante
della Majella. Quest’ultimi, preoccupati, hanno cominciato a cercarlo e hanno allertato la
sala operativa del Corpo Forestale dello Stato. I finanzieri lo hanno ritrovato alle 01.30,
infreddolito, ma in buona salute sul sentiero H1 lungo il vallone di santo Spirito che
conduce a Fara San Martino. Accompagnato verso valle, è stato affidato agli amici che lo
hanno portato alla propria abitazione. Hanno partecipato alle operazioni: il Soccorso Alpino
della Guardia di Finanza di Roccaraso, il Corpo Forestale dello Stato ed il Corpo
Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo.
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