COMUNE DI RUSSI Domenica, 13 ottobre 2013 Domenica, 13 ottobre 2013 Prime Pagine Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina del 13/10/2013 La Voce di Romagna Prima Pagina del 13/10/2013 1 2 ambiente VENDEMMIA La pioggia dà tregua: cantine aperte per gli agricoltori Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131013T04:03:00 3 cultura e turismo Sagra tra mostre e sfilate Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131013T04:03:00 4 politica locale S.Pietro in Vincoli Spadoni dixit "Viale Farini troppo pericoloso" Da La Voce di Romagna del 20131013T05:01:00 5 pubblica amministrazione Ecco la manovra di Letta per i Comuni 2 miliardi Da Il Sole 24 Ore del 20131013T07:00:00 Nella manovra 2 miliardi ai Comuni per investire Da Il Sole 24 Ore del 20131013T07:01:00 Stop ai controlli che non danno benefici Da Il Sole 24 Ore del 20131013T07:01:00 Sulla spesa pubblica quarant' anni di sole idee Da Il Sole 24 Ore del 20131013T07:00:00 6 7 9 11 sanità, sociale e servizi per l'infanzia Da Artemisia Agrinfanzia insegna ai più piccoli come fare il pane Da La Voce di Romagna del 20131013T05:01:00 Laboratori e letture animate Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131013T04:03:00 Un abbraccio alle sorelle del secolo Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 20131013T04:03:00 13 14 15 13 ottobre 2013 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 13 ottobre 2013 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 13 ottobre 2013 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) ambiente VENDEMMIA La pioggia dà tregua: cantine aperte per gli agricoltori E' UN ?open day' domenicale tutto particolare quello che si apprestano a vivere alcune grandi cantine. . L' apertura straordinaria di oggi ha piuttosto a che fare con l' andamento meteo, con la fase centrale della vendemmia e con la normativa sulla circolazione dei mezzi agricoli nei giorni festivi. Accade che molte aziende che coltivano uva siano state bloccate proprio al momento centrale della raccolta dalla pioggia che ha inzuppato i terreni: in quelle condizioni per operazioni di vendemmia diventano molto complicate se non impossibili. Di qui la richiesta delle associazioni dei produttori al prefetto di concedere una deroga per consentire ai veicoli di poter conferire il prodotto ai centri di raccolta anche oggi. Da piazza del Popolo è arrivata una risposta positiva. Così questa domenica tutto il mondo agricolo che ruota attorno alla vendemmia sarà impegnato ad ogni livello. Anche le principali cantine, dunque, saranno operative in un ?open day' festivo. Confcocooperative segnala che saranno aperte in via straordinaria le cantine Agrintesa di Faenza, Cotignola, Russi e Mordano, quelle di Cantina di Faenza, di Cesac di Conselice e della Cab di Brisighella. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 13 ottobre 2013 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo SAN PANCRAZIO INIZIATIVE TUTTO IL GIORNO. Sagra tra mostre e sfilate CONTINUANO gli appuntamenti della festa di San Pancrazio, iniziata mercoledì scorso. Oggi, alle 8 e alle 11, le sante messe. Alle 9, con partenza da piazza Zauli, la 38ª gara podistica Trofeo dell' uva, alle 10 l' apertura delle mostre nel Museo della vita contadina e il ritrovo di auto d' epoca nel parco delle scuole elementari. Il calendario delle iniziative prosegue alle 15, in via Gino Randi, con il mercatino e mostra scambio antiquariato, nonché con la sfilata auto d' epoca ?Memorial Zama'. In via XVII Novembre il mercatino dei bambini. Ancora, la mostra ?Fare bene il bene Vita e opere di San Giovanni Battista Piamarta', musica in piazza con l' orchestra Storia di Romagna, la premiazione del concorso di fiabe nella palestra delle elementari, esibizioni di ginnastica e, in serata, una sfilata di moda e musica live. Si pranza e si cena presso la Società operaia Stel. E la festa continua anche domani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 13 ottobre 2013 Pagina 13 La Voce di Romagna politica locale S.Pietro in Vincoli Spadoni dixit "Viale Farini troppo pericoloso" Mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali lungo viale Farini, all' interno dell' abitato di San Pietro in Vincoli. Dopo il consigliere territoriale di Lista per Ravenna Gianluca Benzoni, anche il consigliere provinciale Udc Gianfranco Spadoni invita Provincia e Comune ad intervenire al più presto. "Su quella strada, arteria principale del paese che da via Gambellara conduce a via del Sale attraversando l' intero centro abitato afferma Spadoni sono presenti due incroci a raso particolarmente pericolosi. Non a caso aggiunge il consigliere Provincia e Comune avevano approvato una convenzione per mettere in sicurezza l' itinerario posto sulla direttrice Russi Cervia lungo gli assi delle strade provinciali. Il progetto prevedeva di ridurre la velocità di percorrenza creando un sistema di rotatorie oltre all' installazione di dissuasori elettronici della velocità e semafori cosiddetti intelligenti". I lavori interni all' abitato di San Pietro in Vincoli, tuttavia, non sono stati realizzati: "Occorre, dunqueafferma Spadoni che la giunta provinciale, d' intesa con il Comune, intervenga al più presto per completare le opere". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 13 ottobre 2013 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione STABILITÀMartedì il sì: coperture da tagli di spesa, agevolazioni e incentivi Iva, aliquota al 7% Ecco la manovra di Letta per i Comuni 2 miliardi Al cuneo fiscale 5 miliardi, in totale misure per 1215. Rush finale per la legge di stabilità, in vista del varo martedì prossimo. Una manovra che punta a mobilitare risorse per 12 miliardi che possono salire a 15 miliardi con dismissioni e infrastrutture. In primo piano il taglio del cuneo fiscale, per 45 miliardi. Previsti 2 miliardi per i Comuni sotto forma di allentamento del patto d i stabilità interno. Tra gli interventi anche uno stanziamento di un miliardo al fondo per le politiche sociali. Non è escluso che parte delle dismissioni venga utilizzata all' interno della manovra. Sull' Iva atteso il via a un' aliquota del 7 per cento. Le coperture arriveranno da spending review, riordino delle «tax expenditures» e agevolazioni alle imprese. Il ministro Saccomanni: «Meno cuneo fiscale con meno spesa». Pesole, Bocciarelli, Mobili u pagine 45. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 13 ottobre 2013 Pagina 5 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Verso la legge di stabilità LE MISURE. Nella manovra 2 miliardi ai Comuni per investire Legge di stabilità da 1215 miliardi, 5 vanno al cuneo fiscale SOCIALE E SPESE FISSE Circa un miliardo andrà a finanziare il fondo sociale, altri cinque a missioni, trasporto locale e 5 per mille Aliquota Iva al 7 per cento. Dino Pesole ROMA È partito il rush finale verso l' ok da parte del Consiglio dei ministri, atteso per martedì sera. Nella manovra da 12 miliardi, che può salire a 15 con dismissioni e infrastrutture, in primo piano il taglio del cuneo fiscale, accanto ai capitoli dismissioni e infrastrutture. Diversi addendi sono ancora da comporre ma entro domani sera assicurano fonti governative sarà messa a punto la tabella riassuntiva con i singoli interventi. Una vera corsa contro il tempo, per rispettare il timing previsto dalle più recenti norme di contabilità pubblica e dal calendario europeo. Bruxelles dovrà esprimersi in particolare sulla congruità delle misure contenute nel provvedimento rispetto alle raccomandazioni emesse lo scorso luglio dal Consiglio Ue. Accanto al taglio del cuneo fiscale, che si colloca tra i 4 e i 5 miliardi, compaiono 2 miliardi diretti ai Comuni sotto forma di allentamento del patto di stabilità interno, che vanno a compensare parte del mancato gettito Imu. Quanto al fondo per le politiche sociali e per la non autosufficienza, si ragiona su uno stanziamento di circa 1 miliardo, in cui potrebbe trovare posto anche un avvio del cosiddetto reddito minimo. Completa il quadro un mix di interventi per 4 miliardi destinati alle cosiddette spese indifferibili. Tra queste, il finanziamento delle missioni internazionali di pace per l' intero 2014, il rifinanziamento del 5 per mille, le risorse per il trasporto pubblico locale e quelle dirette ad Anas, Ferrovie. Sul fronte delle dismissioni, non si esclude che come avvenuto per la "manovrina" una parte possa essere utilizzata anche all' interno della manovra. Con la legge di stabilità verranno definite struttura e composizione della nuova «Service tax», cui è affidato il compito di accorpare sia la tassazione sugli immobili che la Tares. Quanto all' Iva, l' ipotizzata quarta aliquota del 7% potrebbe non essere aggiuntiva alle tre attuali aliquote (4%, 10% e 22%). Sostituirebbe una delle due aliquote ridotte, attraverso una rimodulazione complessiva dei beni che riguarderà anche l' aliquota ordinaria. Operazione sulla quale vigila Bruxelles, che peraltro da tempo spinge per una revisione strutturale della principale tra le nostre imposte indirette. Confermato anche il ritorno a cinque anni per la deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti da parte di banche assicurazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 13 ottobre 2013 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Decisivo è il versante delle coperture, che al momento si articola su tre fronti: i risparmi attesi dalla «spending review» (tra breve Carlo Cottarelli si insedierà sulla plancia di comando), il riordino delle «tax expenditures» e il capitolo delle agevolazioni alle imprese. Potrebbe soccorrere anche il maggior gettito atteso dall' intensificarsi della lotta all' evasione fiscale, che tuttavia verrà cifrato solo a consuntivo. Il "peso" relativo da attribuire alle varie modalità di copertura della manovra sarà definito entro domani sera, anche alla luce della ricognizione che il ministro dell' Economia, Fabrizio Saccomanni, ha condotto con i vari dicasteri di spesa. Di certo, una parte rilevante è attesa proprio dalla spending review che dovrà garantire anche oltre gli ipotizzati 45 miliardi per coprire il taglio del cuneo fiscale. Si lavora anche ai collegati. Tra questi il disegno di legge sul consumo del suolo agricolo, cui ha fatto cenno ieri mattina il presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel corso della sua visita a Longarone. La lista dei possibili interventi lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi anche le risorse per garantire la continuità dei lavori del Mose di Venezia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 13 ottobre 2013 Pagina 23 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Enti locali. Dai revisori dei conti di Comuni e Province una proposta per il Governo. Stop ai controlli che non danno benefici L' IDEA DA COPIARE Secondo i professionisti vanno tagliate le verifiche che costano più dei risparmi che portano, così come accade in Germania. Gianni Trovati UDINE. Dal nostro inviato In Germania se un' attività di controllo costa più di quanto può far risparmiare viene cancellata. È questo il modello che i revisori dei conti di Comuni e Province chiedono di introdurre anche da noi, nel tentativo di sfoltire una rete di adempimenti formali che continua a intensificarsi senza però mettere in luce lo stato reale dei conti locali italiani. La proposta a Governo e Parlamento in vista della legge di stabilità arriva da Udine, dove l' associazione nazionale dei revisori locali (Ancrel) ha riunito i professionisti che vigilano sui conti degli enti. O almeno ci provano, schiacciati secondo il presidente dell' Ancrel, Antonino Borghi, da «un insieme di regole che hanno snaturato il nostro ruolo, con la continua richiesta di certificazioni e attestazioni di dati già presenti nei documenti ufficiali». I revisori, insomma, sono stufi di firmare carte fotocopia con cui le diverse autorità, dalla Funzione pubblica alla Ragioneria generale dello Stato passando per la Corte dei conti, chiedono la certificazione di informazioni già note. Il calendario del revisore è scandito ormai da almeno 70 adempimenti annuali in cui si attestano i principali dati del bilancio, le spese e la consistenza del personale. «Ma il ritorno di questa mole di dati è prossimo allo zero spiega Borghi perché il sistema pubblico di informazione ha un impianto medioevale e nonostante queste continue richieste non è possibile avere un dato certo sull' entità dell' indebitamento o sul numero delle società partecipate». Proprio le partecipate, a cui i professionisti hanno dedicato il convegno annuale, sono il fronte più caldo dell'«emergenzarevisione». Il decreto "salvaenti" (Dl 174/2012) ha chiesto ai revisori di monitorare da vicino l' andamento delle società, verificando contratti di servizio e rapporti economicofinanziari fra ente e azienda. L' obiettivo è corretto, e condiviso dai revisori che puntano a un controllo integrato fra ente e società collegate, ma la sua attuazione rimane un' incognita anche perché lo stesso legislatore sembra essere il primo a ignorare la verifica sugli effetti delle regole che impone alle aziende pubbliche. Il 30 settembre scorso è scaduto il termine entro il quale i Comuni fino a 30mila abitanti avrebbero dovuto alienare le proprie partecipazioni, ma nulla si è mosso e lo stesso rischia di capitare il 31 dicembre, data entro la quale vanno privatizzate o sciolte le società strumentali. Legge di stabilità e decreti collegati, allora, possono rappresentare l' occasione per fare ordine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 13 ottobre 2013 Pagina 23 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Anche perché in quella sede dovrebbe debuttare davvero l' estensione del Patto di stabilità alle aziende in house, basato su un doppio obiettivo: un saldo economico almeno in pareggio (con piano di rientro per chi non lo raggiunge), e un limite all' indebitamento, diversificato a seconda dei settori di attività. Senza rimettere ordine nei controlli, però, anche questa nuova regola rischia di rivelarsi vana perché, sintetizza Borghi, «è inutile perdere sei mesi per stabilire se un Comune mediopiccolo deve dichiarare il dissesto quando poi si scopre improvvisamente che Roma Capitale ha un disavanzo 2013 di 864 milioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 13 ottobre 2013 Pagina 1 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione ITALIA BLOCCATA. Sulla spesa pubblica quarant' anni di sole idee Guido Gentili Non avremo realizzato la grande riforma della spesa pubblica, ma un fatto è certo: l' abbiamo pensata a fondo, da almeno quarant' anni. Perbacco, in questo siamo i primi in classifica. Problemi e soluzioni li conosciamo bene, visto che sono sempre gli stessi e si ripropongono a rotazione nella Prima repubblica, Seconda repubblica, Terza repubblica, nel proporzionale soffice e nel maggioritario muscolare, nel federalismo al l' italiana e nelle pieghe di piccole, medie, grandi intese e "strane" maggioranze di governo. Anche se sul nuovo commissario per la spending review (razionalizzazione della spesa) Sergio Cottarelli, già alto dirigente del Fondo monetario, pendono le consuete aspettative da angelo risolutore piovuto in terra, le idee sul che fare già ci sono. Insomma sappiamo dove mettere le mani nelle carte, e che poi queste idee siano restate finora solo sulla carta, francamente, potrebbe apparire un dettaglio ingeneroso. Purtroppo non lo è. Accadde il 26 gennaio 1971, per esempio. L' allora ministro del Tesoro Mario Ferrari Aggradi, cavallo di razza della Dc, presentò al Parlamento il Libro bianco sulla spesa pubblica. Altri tempi, problemi analoghi. Non c' erano l' euro e il commissario finlandese Olli Rehn (che allora aveva 9 anni), ma il "decretone" d' urgenza e l' allarme del Fondo monetario sì. Perché «aumentano le spese correnti e diminuiscono quelle in conto capitale» (si legga oggi il Documento di Economia e Finanza del Governo del settembre 2013, ndr), «non si spende quanto si è deciso di spendere» (si veda ora il caso dei fondi europei assegnati all' Italia, ndr), esplodono i disavanzi e i debiti degli enti previdenziali e territoriali. Mentre la burocrazia amministrativa è lenta anche «per il gioco delle norme istituzionali» (il problema è il «funzionamento delle istituzioni» ripete in questi giorni il premier Enrico Letta, discendente diretto della Dc di Ferrari Aggradi. Cosa bisogna fare secondo quel vecchio Libro bianco nel momento in cui i grandi comuni come Roma allora come oggi sono sull' orlo del precipizio? Guido Gentili Basta con la pratica di mettere a carico dello Stato «in tutto o in parte, i deficit degli enti locali», dove sono troppo elevati il personale e gli stipendi. Occorre soprattutto «definire le funzioni di comuni e province nel quadro del nuovo assetto regionale», stop alle leggine, via alla riforma tributaria e salto verso un' amministrazione più efficiente. Un rapporto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 13 ottobre 2013 Pagina 1 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione «illuminante che non autorizza a rinviare le riforme», chiosa sull' autorevole rivista dei gesuiti "Civiltà Cattolica " lo storico Gabriele De Rosa. Invece no. È proprio il rinvio, tranne alcune preziose gocce nel mare delle deroghe e delle proroghe, la cifra valoriale che da quel Libro bianco si allunga fino ai giorni attuali. Mancanza di volontà politica, deficit della classe dirigente, una miscela infiammante di arrocchi corporativi e pregiudizi ideologici, una tendenziale e diffusa riluttanza al cambiamento sempre promesso e dec antato e pochissimo praticato. La lista può chiudersi qui o si pot rebbe continuare a piacimento. Fatto è che sullo Stato da contenere e riperimetrare giriamo in tondo da moltissimo, troppo tempo. A svoltare non sono bastati decenni di "Considerazioni finali" dei Governatori della Banca d' Italia, un monito severo e molto applaudito ogni 365 giorni. Non sono bastati i ponderosi lavori della Commissione tecnica per la spesa pubblica, per tre lustri diretta da Pietro Giarda (poi anche sottosegretario, ministro e commissario per la spending review, ritenuto il massimo conoscitore dei meandri dei conti pubblici). Non sono bastati i richiami dei presidenti della Repubblica, i rapporti dell' Istat, della Corte dei Conti, del Cnel, degli uffici tecnici di Senato e Camera, le commissioni di indagine e le innumerevoli audizioni parlamentari, i documenti della Ragioneria generale dello Stato, i due rapporti di Giarda e Giavazzi del 2012, le sferzate di decine di centri studi pubblici e privati, nazionali e internazionali, migliaia di tavole rotonde, inchieste giornalistiche, quaderni di ricerca, risoluzioni politiche, manifesti elettorali, programmi di governo annuali, pluriennali, di assestamento e di aggiornamento contabile. Un oceano di carte e di parole scritte e orali ciascuna risolutiva solo in poten za e poi destinata all' oblìo. Ora abbiamo il pareggio di bilancio in Costituzione, c' è l' euro, il commissario Rehn che ci osserva di traverso, Mario Draghi che guida la Banca centrale europea, ci sono i vincoli europei vecchi e sopattutto nuovi, lo spread, i "mercati che ci guardano". E però scorrendo il Def i numeri dicono che il problema della spesa pubblica e del debito non è stato risolto e nemme no avviato troppo a soluzione. Si lotta a colpi di decimali per tamponare una falla che ha cominciato ad aprirsi molto tempo fa e che non si è riusciti a chiudere. Si procede aggiustando per uno 0,1% del Pil in attesa della Grande Svolta, che dovrebbe arrivare con la Legge di stabilità, la prima che sarà trasmessa per un giudizio anche a Bruxelles. È in plancia il nuovo commissario per la spending review, il pragmatico Cottarelli che segue il leggendario Enrico Bondi e l' epico Pietro Giarda. E restano sempre accesi i motori del discorso sulla razionalizzazione della spesa che, ha scritto il professor Paolo De Ioanna, altro gran sacerdote della finanza pubblica, «opera come un topos che innesca una sorta di autoanalisi collettiva sull' idea che abbiamo dei nostri diri tti e doveri di cittadinanza». Ma tra un discorso e un altro può capitare di perdersi nell' oceano delle carte e di ritrovarsi in mano non un Libro bianco ma un Libro verde, quello presentato nel 2007 al ministro dell' Economia del Governo Prodi Tommaso PadoaSc hioppa. Cambia solo il colore. L' Italia, c' è scritto,«ha già cumulato un debito enorme (106,3% sul Pil, ndr),che costa in interessi per 70 miliardi l' anno e pesa su una giovane generazione del tutto incolpevole». Tornano così a mente le cifre del nuovo Def, settembre 2013: nel 2014, se va bene, pagheremo interessi per 86 miliardi e alla fine dell' anno il debito pubblico sarà sceso dello 0,1% in rapporto al Pil, da 132,9% del 2013 a 132,8%. Segno che la nuova e incolpevole generazione è invecchiata di 7 anni, sempre in attesa della Grande Svolta. [email protected] @guidogentili1. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 13 ottobre 2013 Pagina 17 La Voce di Romagna sanità, sociale e servizi per l'infanzia Giornata Mondiale dell' Alimentazione. Da Artemisia Agrinfanzia insegna ai più piccoli come fare il pane uest' oggi si celebra la Giornata Mondiale dell' Alimentazione. AlQ cune aziende agricole della provincia di Ravenna accolgono i visitatori proponendo momenti didattici e formativi. E' un' opportunità di conoscenza del territorio rurale e del patrimonio agroalimentare locale e di riflessione sul valore del cibo e sulla necessità di orientare gli attuali modelli di sviluppo verso sistemi ecosostenibili. L' agriturismo Artemisia a Godo di Russi (via Traversa 16) ospita l' associazione Agrinfanzia che presenterà laboratori creativi e di cucina. Il programma della giornata prevede, alle 11, laboratorio creativo di riciclo e lettura animata; alle 15.30 laboratorio del pane. La partecipazione è gratuita. Agrinfanzia è il primo progetto sperimentale di nido e scuola materna in Fattoria didattica. L' associazione offre anche servizi integrativi quali doposcuola in fattoria, campi estivi 312 anni, pet therapy, baby sitting al domicilio. L' associazione collabora con l' azienda agricola e Fattoria didattica Quinzan di Faenza e con l' Agriturismo Artemisia di Godo di Russi. Per informazioni: 340 9835045 oppure [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 13 ottobre 2013 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia GODO PER BIMBI. Laboratori e letture animate OGGI , in occasione delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell' Alimentazione, Agrinfanzia sarà presente negli spazi della fattoria didattica dell' Agriturismo Artemisia a Godo d i Russi con laboratori creativi per i bambini e di cucina. Programma: dalle 11 laboratorio creativo di riciclo e lettura animata; alle 15.30 laboratorio del pane.La partecipazione è gratuita. Agrinfanzia è il primo progetto sperimentale di nido e scuola materna in Fattoria didattica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 13 ottobre 2013 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia RUSSI LA TOMBA DEL CIMITERO È STATA IMBIANCATA E RIORDINATA DAI VOLONTARI. Un abbraccio alle sorelle del secolo Oggi i cento anni delle tre suore del Cottolengo, una è in partenza. LA COMUNITÀ parrocchiale S.Apollinare di Russi festeggia il secolo di presenza delle suore del Santo Giuseppe Cottolengo. Lo fa oggi alle 16, al cimitero monumentale presso la tomba delle sorelle defunte, per l' occasione imbiancata e riordinata da un gruppo di volontari. Dopo un momento di preghiera col parroco don Claudio, si raggiungerà la Casa della Giovane, in via Saffi, attuale residenza della comunità delle sorelle Santo Giuseppe Cottolengo. Qui, alle 17, l aloro presenza secolare sarà omaggiata con don Claudio Bolognesi e Bruna Zanzi Moretti, curatrice di un opuscolo realizzato per l' occasione da parrocchia e associazione culturale Ettore Masoni. E alle 18,30, nella chiesa la messa celebrata dal vescovo diocesano, monsignor Claudio Stagni. Nell' occasione, la comunità di Russi saluterà e ringrazierà suor Luciana, qui dal 1996, che martedì lascerà Russi dopo molti anni di servizio, con particolare attenzione agli anziani, e partirà alla volta di Biella. Al suo posto, nei prossimi giorni è attesa suor Angela, che farà comunità con suor Amedea e suor Marina. Risale al 1913 l' arrivo a Ravenna delle prime suore del Cottolengo. La richiesta di averle a servizio dell' ospedale, fu fatta dal Comune, accompagnata da qualche discussione. Negli anni Sessanta interruppero il servizio, nel '94 lasciarono anche l' ospedale e la presenza fissa nella casa protetta Baccarini. L' impegno delle suore del Cottolengo è stato profuso per decenni nelle scuole materne di San Pancrazio e Chiesuola. Nell' asilo Giardino di Russi hanno prestato servizio dal 1923 al 1967 e oggi, suor Amedea, frequenta la scuola per almeno un' ora tutti i giorni. Proprio con l' arrivo di quest' ultima, nel 2006, la comunità, per qualche anno ospite a San Pancrazio, si trasferì a Russi. Prima in un appartamento arcipretale poi in quella che fu la Casa della Giovane, oggi tornata a servizio dei più giovani della parrocchia dopo una consistente ristrutturazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15