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ASSOCIAZIONI CONTRATTO FORMAZIONE PREVIDENZA SANITÀ SERVIZI
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28-31
FENDAC
Il nuovo contratto
dei dirigenti delle aziende
di autotrasporto
e spedizione merci
La “Volta di zaffiro”
si arricchisce di nuove
prestazioni
33
FENDAC QUADRI
La figura del quadro
34-36
BANCA DATI
Un servizio competitivo
per i dirigenti Fendac
37
L’ATTIVITÀ
DEI DIRETTIVI FEDERALI
L’
attività dei direttivi federali è ripresa, dopo la pausa estiva,
con le riunioni della Giunta esecutiva e del Consiglio nazionale tenute nei giorni 7 e 8 settembre.
I nostri rappresentanti hanno però solo ridotto l’impegno associativo durante la pausa agostana, se solo si pensa che comunque hanno dovuto prendere visione delle importanti modifiche statutarie,
che sono state poi oggetto della discussione nelle due riunioni, proprio a partire dai primi giorni di agosto.
Ricordiamo che il progetto di riforma della Fendac, approvato dal
Consiglio nazionale nel maggio dello scorso anno, aveva previsto
il riassetto funzionale della struttura politica, che giungerà alla
sua completa realizzazione al termine dell’attuale mandato del
Consiglio direttivo, passando attraverso un graduale riordino del
sistema organizzativo.
Come abbiamo già avuto modo di segnalare, le proposte della
riforma di fatto applicate dal settembre 2000 sono:
• il professionismo dei massimi vertici federali;
FASDAC
• l’introduzione delle cariche dei vicepresidenti federali delegati alle due aree marketing e servizi;
39
ASSOCIAZIONI TERRITORIALI
• l’assegnazione di un ruolo “di governo” alla Consulta dei presidenti;
40-41
• la composizione della Giunta federale secondo gli indirizzi della
riforma;
Le nuove convenzioni
Aldac: volontari offresi
CIDA
Calendario viaggi
novembre 2001-aprile 2002
42
CONOSCERE IL CONTRATTO
Il trattamento di fine rapporto
• la nuova composizione dell’Assemblea nazionale e il riordino di
compiti, tempi e modalità di riunione;
• il riordino degli status dei partecipanti alla Federazione a seguito
dell’apertura ai quadri.
Il Consiglio nazionale ha mantenuto tutte le funzioni che l’attuale
statuto gli riserva, ma ha visto diluite le sue riunioni.
Secondo la tempistica stabilita, si doveva quindi procedere alla pri27
il giornale del dirigente 9-2001
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Fendac Fendac Fendac
ma graduale modifica dello statuto, apportandovi quegli adeguamenti resi necessari per legittimare lo stato di fatto venutosi a creare dopo questi interventi.
I direttivi federali hanno dunque
discusso le modifiche proposte
e le hanno rinviate all’assemblea straordinaria del 16 novembre, che dovrà definitivamente approvarle.
Altra parte importante delle due
riunioni è stata dedicata a fare
il punto sul lavoro di trasformazione dei due fondi integrativi
di previdenza e assistenza sanitaria. Infatti, dopo i lavori preparatori che hanno impegnato
tutto il mese di luglio e gli inizi
del mese di agosto, il Consiglio
e la Giunta hanno valutato gli
sviluppi dei negoziati ancora
aperti con Confcommercio e
Confetra.
Per quanto riguarda il Fondo
Mario Negri, il Consiglio di
amministrazione del Fondo ha
già inviato alle parti la bozza
del nuovo statuto, sulla quale la
Fendac si è espressa positivamente. Ora dobbiamo attendere lo stesso iter per il nuovo regolamento, che dovrebbe essere licenziato in bozza dal Fondo il 13 settembre.
Spetterà poi agli organi preposti dal ministero del Lavoro, ai
quali dovranno essere presentate le versioni definitive dello statuto e del regolamento, a dare il
decisivo via libera.
Naturalmente il giornale dedicherà ampio spazio alla riforma della previdenza integrativa di secondo pilastro, ma già
28
il giornale del dirigente 9-2001
oggi possiamo anticipare che
le future modifiche non avranno alcuna incidenza sugli interessi dei dirigenti pensionati o
vicini alla pensione, mentre saranno estremamente utili ai dirigenti più giovani, che potranno finalmente beneficiare dell’abrogazione delle penalizzanti regole che oggi sono riservate a coloro che non riescono a maturare il requisito
minimo dei fatidici 15 anni di
contributi versati al Fondo.
Per quanto riguarda il Fondo di
assistenza, terminate tutte le verifiche con esito positivo di giuslavoristi e attuari, il presidente
Guerriero ha comunicato che è
in via di definizione un protocollo di intesa che impegnerà le
parti firmatarie a dare entro un
breve periodo attuazione agli
adeguamenti regolamentari.
Anche su questo argomento si
tornerà con i dovuti approfondimenti, ma le più rilevanti modifiche riguarderanno sicuramente l’eliminazione delle ristrettive regole oggi riservate ai
cosiddetti contributori volontari
(coloro cioè che hanno perso la
qualifica, non hanno i requisiti
dei pensionati, ma intendono
mantenere le coperture del Fasdac), al fine di rendere anche
a loro gli stessi diritti e doveri riservati ai dirigenti in servizio.
Infine, i due responsabili delle
relazioni sindacali Pasini e Trucato hanno presentato agli organi direttivi il contratto dei dirigenti delle catene alberghiere
siglato con l’Aica il 31 luglio ultimo scorso.
DIRIGENTI TRASPORTI
RINNOVATO
IL CONTRATTO
Il 20 settembre, a Milano, la Confetra e la Fendac hanno siglato l’accordo di rinnovo della
parte economica e di
previdenza e assistenza
integrative del ccnl 23
dicembre 1999 per i dirigenti delle aziende di
autotrasporto e spedizione merci, nonché delle aziende di servizi logistici e di traspor to
combinato. Pubblichiamo il testo siglato che,
ricordiamo, dovrà essere ratificato dai rispettivi organi direttivi di Fendac e Confetra
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c Fendac Fendac
I
l 20 settembre 2001 a Milano tra la Confetra
(Confederazione generale italiana dei trasporti
e della logistica) e la Fendac (Federazione nazionale dirigenti di aziende commerciali, dei trasporti, del turismo, dei servizi, ausiliarie e del terziario avanzato) si è stipulato il seguente accordo
di rinnovo della parte economica e di previdenza e
assistenza integrative del ccnl 23 dicembre 1999
per i dirigenti delle aziende di autotrasporto e spedizione merci nonché delle aziende di servizi logistici e di trasporto combinato.
Art. 1 - MINIMO CONTRATTUALE MENSILE
1. Il minimo contrattuale mensile è confermato in
L. 4.286.000 lorde, corrispondenti a 2213,53 euro, per i dirigenti assunti o nominati dal 1° settembre 1997, e in L. 5.381.000 lorde, corrispondenti
a 2779,05 euro, per i dirigenti assunti o nominati
precedentemente a tale data.
Art. 2 - AUMENTO RETRIBUTIVO
1. Fermi restando i minimi contrattuali di cui al precedente art. 1, ai dirigenti compresi nella sfera di
applicazione del presente contratto compete, sulla
retribuzione mensile di fatto, un aumento in percentuale da calcolarsi come segue:
• 2,5% della retribuzione lorda mensile relativa al
mese di dicembre 2000, per la determinazione
dell’aumento retributivo con decorrenza dal 1°
gennaio 2001;
• 2,5% della retribuzione lorda mensile relativa al
mese di dicembre 2001, per la determinazione
dell’aumento retributivo con decorrenza dal 1°
gennaio 2002.
2. L’aumento mensile di cui al comma precedente, con
riferimento all’anno 2001, potrà essere assorbito fino a concorrenza da incrementi economici erogati
dalle aziende a partire dal 1° gennaio 2001 sino al
30 settembre 2001, esclusivamente a titolo di acconto o di anticipazione su futuri miglioramenti economici contrattuali o delle quali sia stato espressamente stabilito l’assorbimento all’atto della concessione.
3. Ai dirigenti assunti o nominati nel periodo 1° gennaio 2001–31 dicembre 2001 verrà corrisposto
unicamente l’incremento previsto con decorrenza
1° gennaio 2002.
4. Per i dirigenti in servizio al momento della stipula
del presente contratto, le competenze arretrate
e/o conguagli spettanti dovranno essere corrisposti entro il 31 ottobre 2001.
CHIARIMENTO A VERBALE
Le parti convengono che la “retribuzione di fatto” ai
soli effetti di cui all’art. 2 del presente accordo si debba intendere costituita dalle seguenti voci:
a) minimo contrattuale mensile;
b) eventuale importo ex scatti di anzianità;
c) eventuale importo ex elemento di maggiorazione;
d) superminimi corrisposti ad personam;
e) altri elementi derivanti dalla contrattazione
aziendale/individuale, aventi carattere continuativo e non occasionale con esclusione di provvigioni, premi di produzione, partecipazioni agli
utili e, comunque, erogazioni economiche a carattere occasionale strettamente correlate ai risultati conseguiti nella realizzazione di programmi
aziendali.
Art. 3 - PREVIDENZA INTEGRATIVA
(FONDO MARIO NEGRI)
La retribuzione convenzionale annua di cui all’art.
24, comma 2, del ccnl 23 dicembre 1999 è elevata
a L. 109.214.000 (56.404,32 euro) a partire dal 1°
gennaio 2001 e a L. 114.674.700 (59.224,54 euro) a partire dal 1° gennaio 2002.
Art. 4 - ADEGUAMENTO ALL’EURO
Le parti concordano che la conversione dalla lira all’euro delle retribuzioni dei dirigenti compresi nella
sfera di applicazione del presente contratto dovrà
essere effettuata adottando un arrotondamento al
centesimo di euro.
Art. 5 - DECORRENZA E DURATA
Il presente accordo decorre dal 1° gennaio 2001,
fatte salve eventuali diverse decorrenze previste da
singole norme, e ha scadenza il 31 dicembre
2002. Successivamente a tale data sarà avviato il
confronto negoziale relativo al rinnovo del ccnl 23
dicembre 1999.
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Fendac Fendac Fendac
LE E-MAIL DELLE
ASSOCIAZIONI
Adac Campania - Napoli
[email protected]
Adac - Venezia
[email protected]
Adac FVG - Trieste
[email protected]
Adacta - Trento
[email protected]
Amadac - Ancona
[email protected]
Aldac - Milano
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Alidac - Genova
[email protected]
Apdac - Torino
[email protected]
Ardacs - Palermo
[email protected]
Asdac - Padova
[email protected]
Asdat - Bari
[email protected]
Aserdac - Bologna
[email protected]
Assidac - Roma
[email protected]
Atodac - Firenze
[email protected]
Avedac - Verona
[email protected]
… E DELLA FEDERAZIONE
Fendac
[email protected]
Presidente Fendac
[email protected]
Informazioni sindacali
[email protected]
Convenzioni
[email protected]
Banca dati Manager
& Mercato del lavoro
[email protected]
Il giornale del dirigente
[email protected]
Iniziative
[email protected]
Sito internet
[email protected]
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il giornale del dirigente 9-2001
Programma di assistenza
“La Volta di Zaffiro”
SI ARRICCHISCE
DI NUOVE PRESTAZIONI
Dal 1° agosto, il programma “La Volta di Zaffiro”
propone a tutti gli associati Fendac una serie di
estensioni di garanzia e di nuove prestazioni. La
Fendac, grazie all’impegno di Assidir, è infatti riuscita nell’intento di concordare con Europ Assistance
e la BPB Assicurazioni un arricchimento del “pacchetto” di prestazioni di assistenza, attivo, come noto, dal 1° dicembre dello scorso anno.
Qui di seguito le estensioni concordate e il testo
completo delle nuove prestazioni
LA VOLTA DI ZAFFIRO
Estensioni di garanzia e nuove prestazioni operative a partire dal 1°
agosto 2001
ESTENSIONI DI GARANZIA
Assistenza sanitaria in Italia
Prestazione 2 - Consulenza cardiologica, geriatrica e pediatrica
Viene inserita anche la consulenza
ginecologica
Assistenza sanitaria all’estero
Prestazione:
• 15 - Rimpatrio sanitario
• 16 - Rimpatrio con un familiare
• 17 - Rimpatrio dei familiari
• 18 - Rimpatrio del convalescente
• 24 - Rimpatrio salma
Tutte queste garanzie vengono
estese a tutte le località, sia italiane che estere, al di fuori dal comune di residenza dell’assicurato
• 19 - Viaggio di un familiare
La prestazione viene garantita per
periodi previsti di ricovero ospedaliero da tre giorni e oltre (anziché i precedenti 10)
NUOVE GARANZIE
Assistenza sanitaria all’estero
A. Trasferimento in un centro ospedaliero attrezzato
Qualora a seguito di infortunio o
malattia improvvisa l’assicurato sia
affetto da una patologia che viene
ritenuta non curabile nell’ambito dell’organizzazione ospedaliera della
regione di residenza, per caratteri-
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c Fendac Fendac
stiche obiettive accertate dai medici
della centrale operativa, previa analisi del quadro clinico e d’intesa con
il medico curante, la centrale operativa provvederà:
• a individuare e a prenotare, tenuto
conto delle disponibilità esistenti,
l’istituto di cura italiano o estero ritenuto più attrezzato per la patologia dell’assicurato;
• a organizzare il trasporto dell’assicurato con il mezzo più idoneo
alle sue condizioni:
- aereo sanitario (solo nel caso in
cui il trasferimento avvenga in
paesi europei);
- aereo di linea, classe economica,
eventualmente barellato;
- treno di prima classe e, occorrendo, il vagone letto;
- autoambulanza, senza limiti di
percorso.
• ad assistere l’assicurato durante il
trasporto con personale medico o
paramedico se ritenuto necessario
dai medici della centrale operativa. Non danno luogo alla prestazione le lesioni che a giudizio dei
medici possono essere curate
presso l’unità ospedaliera della
regione di residenza dell’assicurato, nonché le terapie riabilitative. BPB terrà a proprio carico le
relative spese.
B. Rientro dal centro ospedaliero attrezzato
Quando l’assicurato, in conseguenza della prestazione di cui al punto
A che precede, viene dimesso dal
centro ospedaliero dopo la degenza, la centrale operativa provvederà
al suo rientro con il mezzo che i medici della centrale operativa stessa
riterranno più idoneo alle condizioni
dell’assicurato:
• aereo di linea, classe economica,
eventualmente barellato;
• treno di prima classe e, occorrendo, il vagone letto;
• autoambulanza, senza limiti di
percorso.
Il trasporto è interamente organizzato dalla centrale operativa ed effettuato a spese di BPB Assicurazioni,
inclusa l’assistenza medica e infermieristica durante il viaggio, se ritenuta necessaria dai medici della
centrale operativa. L’assicurato deve
comunicare alla centrale operativa
l’ospedale presso cui è ricoverato,
unitamente a nome e recapito telefonico del medico che l’ha in cura, affinché la centrale operativa possa
stabilire i necessari contatti.
C. Ricerca di familiari in viaggio
Qualora l’assicurato abbia necessità
di comunicare urgentemente e per
LA VOLTA DI ZAFFIRO
A tutti gli associati sono stati inviati, direttamente a casa,
la card personale e l’opuscolo
con le condizioni di assicurazione
e le procedure da seguire in caso di sinistro.
Chi non li avesse ricevuti può chiamare il call center di
Assidir
02.277.981
gravi motivi con i suoi familiari in
viaggio in Italia e si trovi nell’impossibilità di mettersi in contatto con loro, la centrale operativa si impegna
a rintracciare i familiari e a metterli
in contatto con l’assicurato.
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notizie informazioni servizi
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Fendac Quadri
LA FIGURA DEL QUADRO
Lavoratore dotato di un notevole grado di professionalità, autonomia decisionale e responsabilità gestionale,
non è inquadrabile né nella categoria degli impiegati,
né in quella dei dirigenti. È per questo che, nel 1985, il
legislatore ha deciso di modificare l’art. 2095 del codice civile, introducendo la categoria dei quadri
Mariella Colavito
F
ino al 1985, l’art. 2095 del
codice civile divideva i prestatori di lavoro in sole tre categorie: i dirigenti, gli impiegati e gli
operai. Tale ripartizione, però, nelle
realtà aziendali trovava poco riscontro. In effetti, tra gli impiegati e
i dirigenti, erano individuabili già
da tempo figure professionali non
esattamente inquadrabili nell’una o
nell’altra categoria. Si trattava di lavoratori dotati di un notevole grado
di professionalità, autonomia decisionale, responsabilità gestionali
che non si identificavano negli impiegati, pur non godendo delle prerogative dirigenziali.
Proprio per dare attuazione a quelle
istanze, il legislatore nel 1985 ha
modificato l’art. 2095, introducendo la categoria dei quadri.
È stata, infatti, la legge 195/85 a
separare dagli altri impiegati quei
“lavoratori subordinati che, pur non
appartenendo alla categoria dei dirigenti, svolgono comunque con carattere continuativo funzioni di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi
d’impresa (art. 2)”. Manca nel disposto legislativo una precisa individuazione degli elementi peculiari
del quadro.
È stato compito della contrattazione
collettiva individuare quei requisiti,
attraverso declaratorie più o meno
dettagliate, diverse per ciascun contratto. In linea di massima i quadri
sono lavoratori subordinati dotati di
un grado elevato di capacità gestionale, organizzativa, professionale,
con ampia discrezionalità e autonomia nei limiti delle direttive impartite
dai dirigenti o dai titolari dell’azienda. Tutti elementi che rendono spesso difficilmente individuabile una
netta demarcazione tra quadri e dirigenti.
La legge 190/85 si limita a poche,
essenziali linee direttive. L’art. 5, infatti, impone al datore di lavoro l’obbligo di assicurare il quadro contro il
rischio di responsabilità civile verso
terzi, derivante da colpa nello svolgimento delle proprie mansioni. Alcuni contratti collettivi1 si sono spinti
anche oltre, riconoscendo, con polizze assicurative, la copertura delle
spese e l’assistenza legale in procedimenti civili e penali per fatti connessi all’esercizio delle funzioni, non
derivanti da dolo e colpa grave.
Una peculiarità del rapporto è costituito dal potere del datore di lavoro
di modificare le mansioni del lavoratore rispetto a quanto convenuto, il
così detto “ius variandi”, che si giustifica in relazione alle esigenze di
organizzazione dell’attività produttiva. Tale potere incontra un limite nell’articolo 2103 del codice civile, come modificato dallo Statuto dei lavoratori, secondo cui ogni lavoratore
ha diritto a essere adibito alle man-
sioni per cui è stato assunto o a mansioni equivalenti.
Nel caso in cui gli siano affidate
mansioni superiori, l’assegnazione
diviene definitiva dopo un periodo
di tre mesi, sempre che lo svolgimento di quelle mansioni non abbia avuto luogo per sostituire lavoratori assenti con diritto alla conservazione
del posto.
La legge 190/85, all’art. 6, concede
ai contratti collettivi, non al datore di
lavoro, la possibilità di derogare per
i quadri quel termine, fissandone
uno superiore. Il contratto collettivo
del terziario, in attuazione del disposto legislativo, richiede 6 mesi di
svolgimento delle mansioni di quadro perché l’assegnazione della
qualifica divenga definitiva 2 , vista
l’esigenza di maggiori garanzie di
capacità professionale e l’importanza del rapporto fiduciario che si instaura con il datore di lavoro.
Sull’argomento si è di recente pronunciata la Corte di Cassazione3, ritenendo applicabile il termine di 6
mesi non solo ai casi in cui l’assegnazione di mansioni superiori porti
a un mutamento di categoria, da impiegato a quadro, ma anche quando si realizzi un cambiamento di
qualifica all’interno della stessa categoria dei quadri (ad esempio, da
quadro B a quadro A).
Questo è quanto il legislatore si è limitato a statuire. Eccetto le poche
specifiche disposizioni dettate dai
singoli settori dalla contrattazione,
per il resto la disciplina applicabile
ai quadri è quasi per intero la stessa
degli impiegati.
1
Art. 3 ccnl 3/11/1994 dipendenti terziario; art. 6, parte seconda, ccnl
12/4/1995 dipendenti trasporti; art.
63 ccnl 1/1/1995 dipendenti magazzini generali; art. 5 ccnl 2/8/2000
agenzie marittime raccomandatarie
2
Art. 6 ccnl 3/11/1994 dipendenti terziario
3
Cass. 6/7/2001, n. 9165
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Manager
Mercato
del lavoro
Banca Dati Banca Dat
UN SERVIZIO COMPETITIVO
PER I DIRIGENTI FENDAC
Se la banca dati fa la sua parte nell’offrire opportunità, altrettanto positivo è il risultato dei colloqui che
insegnano a muoversi sul mercato anche in modo
attivo, aumentando le possibili opportunità
Enrico Pedretti
L
a banca dati può oggi contare
su un patrimonio complessivo
di circa 3.000 profili di manager provenienti da tutte le Associazioni, 200 dei quali sono stati inseriti quest’anno.
Nel corso dei primi sette mesi del
2001 è ulteriormente aumentato il
numero di clienti tra chi cerca manager e sono arrivate una quarantina
di richieste: abbiamo creato una
ventina di contatti, 21 dirigenti hanno colto una nuova opportunità e altri sono ancora in fase di selezione.
Nella gestione del servizio stiamo
operando su due fronti.
Chi vuole inserire il proprio profilo
professionale può utilizzare il sito internet Fendac (www.fendac.it) per
scaricare il questionario da compilare e inviare per posta a Fendac Servizi, mentre per chi è già inserito è
possibile aggiornare o confermare i
propri dati compilando il modulo direttamente sul sito oppure stamparlo,
compilarlo e inviarlo via fax.
Al più presto renderemo possibile
anche la compilazione dell’intero
questionario da internet.
Chi cerca manager può inoltrare le
richieste di figure manageriali, oltre
che inviando la scheda via fax, anche compilandola direttamente dal
sito Fendac, anche se al momento
internet non sembra ancora essersi
34
il giornale del dirigente 9-2001
ritagliato uno spazio significativo
tra le modalità di ricerca di un manager.
Sempre richiesti e graditi (più di 200
nei tre anni passati e già 70 sino a
luglio 2001) sono i colloqui di informazione e orientamento al mercato
del lavoro. Un servizio che vuole essere un momento di riflessione e
orientamento (come stendere un cv e
a chi inviarlo, come posizionarsi sul
mercato e dove proporsi, quali canali utilizzare per muoversi sul mercato) per affrontare la ricerca con
maggior cognizione di causa e - soprattutto - in modo attivo, contattando e stimolando quelle aziende nelle
quali il nostro valore aggiunto ha
maggiori sbocchi.
Questo, in estrema sintesi, il punto
su Manager & Mercato del lavoro,
sui due servizi che si rivolgono a
tutti i manager, perché oggi è sempre più necessario muoversi sul
mercato per cogliere opportunità e
per costruire il proprio percorso
professionale.
LA PAROLA AI DIRIGENTI
SUL MERCATO
DEL LAVORO MANAGERIALE
Nel mese di marzo abbiamo raggiunto oltre 1.000 dirigenti presenti
in banca dati per avere la conferma
e/o l’aggiornamento dei dati. All’interno del mailing inviato abbiamo
inserito anche un breve questionario
al quale hanno risposto più di un
centinaio di manager.
Vediamo in sintesi quanto emerso.
La banca dati Fendac
Il 15% degli intervistati ha avuto contatti attraverso la banca dati Fendac
e, se il 65% li giudica positivi, di
qualità e utili, una percentuale non
trascurabile (35%) non li ritiene del
tutto soddisfacenti, per lo più a causa dell’insufficiente chiarezza dell’interlocutore e/o dell’offerta da
questi fatta.
A chi non ha invece mai avuto contatti, abbiamo chiesto quali pensa
siano le motivazioni. Interessanti e
degne di una riflessione sono le risposte forniteci: la stragrande maggioranza dei rispondenti (80%) ritiene che il proprio profilo non interessi
in generale (40%), sia incentrato su
esperienze in settori e/o funzioni
poco richieste dal mercato (25%) o
abbia il limite di un’età elevata
(15%). Altri dicono di non avere alcuna opinione in merito e pochissimi
ritengono che questo sia imputabile
a una gestione e promozione poco
efficace della banca dati.
Per quanto riguarda i punti di forza
di un servizio teso a mettere in contatto la domanda e l’offerta di lavoro
manageriale, i più indicano come
prioritario l’aggiornamento costante
dei dati (80%) e a seguire la possibilità di essere consultabile tramite internet (53%).
Il mercato del lavoro manageriale
Quali altre strade, oltre alla banca
dati Fendac, hanno seguito i nostri
manager alla ricerca di opportunità?
Al primo posto viene il passaparola
con le conoscenze professionali/personali (64%), seguìto dalla consultazione delle inserzioni di ricerca del
personale che compaiono sui quotidiani (53%), dall’invio del cv ai principali head hunter/società di ricerca
del personale (42%) e, in ultimo, dall’inserimento del cv su alcuni siti dedicati all’incontro tra domanda e offerta on line (22%).
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DEVISAPERECHE…
anca Dati Banca Dati
I servizi di Manager e Mercato del lavoro
La banca dati Fendac nasce nel 1995 come punto di contatto privilegiato tra dirigenti, aziende e società di ricerca del personale, per
facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro qualificato. Dal
1995 a oggi hanno inserito il loro profilo quasi 3.000 dirigenti e oltre 400 tra aziende e società di ricerca del personale l’hanno utilizzata per ricercare più di 800 figure manageriali.
A fronte delle oltre 800 richieste pervenute, a 521 si è risposto inviando alcuni curricula in forma anonima e per 264 di queste richieste e per 578 candidati l’azienda/società di ricerca ha chiesto di
poter entrare in contatto con il manager e quindi si è inviato il curriculum nominativo e le due parti si sono sentite e incontrate. Di questi
578 contatti utili, il vero obiettivo del nostro servizio, 188 sono poi
culminati in nuove opportunità di lavoro.
Il colloquio di informazione e orientamento al mercato del lavoro manageriale nasce nel 1998 e si propone di fornire ai manager (dirigenti e quadri) alcune nozioni di massima su come muoversi nel mercato
del lavoro. Come stendere un curriculum vitae? A chi inviarlo? Come
posizionarsi/riposizionarsi sul mercato? Dove proporsi? Quali altri
canali utilizzare oltre ai cacciatori di teste e le ricerche del personale
sui quotidiani? Verso quali mansioni/settori rivolgere la ricerca? Dal
1997 a oggi hanno fruito di questo servizio quasi 300 associati.
COME FRUIRE DEI SERVIZI (riservati ai dirigenti e ai quadri associati alla Fendac).
Per inserire il curriculum in banca dati, collègati al sito www.fendac.it, stampa il questionario, compilalo e invialo via fax, oppure richiedilo alla tua Associazione territoriale.
Se sei già inserito, vai al sito www.fendac.it, compila il format direttamente su internet oppure stampa la scheda, compilala e inviala
via fax a Fendac Servizi.
Per iscriversi ai colloqui di informazione e orientamento, telefona
alla tua Associazione.
Per cercare una figura manageriale in banca dati, entra in
www.fendac.it, compila la scheda direttamente su internet oppure
stampa la scheda, compilala e inviala via fax a Fendac Servizi.
FENDAC SERVIZI
Via Stoppani 6 - 20129 Milano
tel. 02 29516028 - fax 02 29516093
e-mail: [email protected] - www.fendac.it
Per capire e muoversi meglio sul
mercato del lavoro, gli intervistati citano in ordine di importanza le
informazioni sui cambiamenti in atto
nelle caratteristiche correlate alle diverse posizioni manageriali (55%),
sulle principali società di head hunting (53%), sulle diverse forme contrattuali (temporary management,
consulenza, ecc. 33%) e sulle retribuzioni, soprattutto per funzione e
settore (32%).
Questo, in modo sintetico, quanto
emerso dai questionari compilati.
Vediamo adesso di parlare del mercato del lavoro manageriale riprendendo e approfondendo alcuni degli
aspetti sottolineati dagli intervistati.
Il mercato del lavoro manageriale:
com’è?
Come cambiano lavoro i manager?
A questo riguardo non esistono dati
ufficiali, ma possiamo comunque
cercare di dimensionare il fenomeno
avvalendoci anche di quanto dichiarato dai quasi 3.000 dirigenti che
hanno sinora inserito il loro profilo
professionale nella banca dati. Tra le
modalità di cambiamento da azienda ad azienda prevalgono quelle
che potremo definire “relazionali”
(64%) su quelle professionali (36%).
Nel primo caso si tratta di un “passaparola” che dipende quasi del tutto dall’iniziativa degli altri (contatto
da parte dell’azienda, di ex
capo/collega, di altre conoscenze
professionali o personali) piuttosto
che da quella dell’interessato (pubblicazione di annuncio stampa, invio
di curriculum all’azienda, contatto
con l’azienda tramite ex capo/collega, altre conoscenze professionali o
personali).
Non si pensi quindi che ”basta aspettare e prima o poi qualcuno ci chiamerà”. Soprattutto per chi sta cercando di cambiare o deve farlo per forza, non è possibile attendere che quei
pochi che si conoscono ci diano una
dritta o muoversi solo e unicamente
su quel ristretto numero di conoscenze professionali che si hanno. Certo
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il giornale del dirigente 9-2001
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Banca Dati
anche questo va fatto, ma è necessario prendere l’iniziativa e spaziare
anche oltre questo ambito ristretto e
mettere in conto un certo lasso di tempo tra la semina e il raccolto.
Il secondo caso è quello dei canali
professionali: le società di ricerca e
selezione/cacciatori di teste (contatto diretto da parte di consulente, risposta ad annunci stampa di società
di consulenza) e gli annunci di ricerca del personale che compaiono sulla stampa. È il canale del quale le
aziende si avvalgono quando vogliono allargare la base di ricerca o
quando la ricerca è particolarmente
difficile (professionalità ricercata, sede di lavoro, ecc.).
... e come affrontarlo?
Bene, se queste sono le logiche con
le quali si muove il mercato, è necessario agire di conseguenza. Cacciatori di teste/società di ricerca e selezione del personale sono indubbiamente un punto di riferimento per il
manager, sono degli interlocutori
professionali dai quali è opportuno
farsi conoscere. Ma questo non basta, i numeri e l’esperienza confermano che bisogna muoversi anche
sul fronte personale, andando a stimolare direttamente il mercato. È
quindi necessario agire in un’ottica
di marketing, utilizzando la rete di
conoscenze professionali e personali
e tutti gli altri strumenti informativi
utili per capire il mercato e quali sono le aziende alle quali proporci con
buone possibilità di successo.
La prima cosa da fare è definire i
propri obiettivi. In altre parole, sulla
base delle proprie caratteristiche
professionali, di quello che ci piace
fare, ma soprattutto di quello che il
mercato richiede, definire come e a
chi proporsi.
In questa fase è importante non pensare di poter trovare sbocchi in ogni
azienda: così facendo rischiamo di
non sfruttare i nostri punti di forza
che sono importanti per alcune
aziende, ma possono non esserlo
per tante altre.
36
il giornale del dirigente 9-2001
Ancor più importante è però non incorrere nell’errore opposto e, quindi,
chiudersi in un angolo. Questo vuol
dire avere la capacità di uscire dall’angolo nel quale molto spesso, anche inconsciamente, noi stessi ci mettiamo: chi ha venduto viti per una vita, non è per forza detto che possa
proporsi solo ad aziende di viti; chi
è sempre stato in aziende di trasporti non deve per forza ricollocarsi in
un’azienda di quello stesso settore.
Bisogna analizzare il mercato, le
aziende e le loro logiche di business,
per individuare quelle aziende, quei
settori nei quali la nostra esperienza
è spendibile, è fonte di valore aggiunto. Secondo questa logica, chi
ha venduto viti ha un’esperienza di
logiche di business e di canali di
vendita che sono proprie anche di
altri settori e che, ancor meglio, potrebbero essere appetibili e vincenti
per aziende di altri settori.
Uscire dagli schemi vuol quindi dire
cominciare a pensare a noi stessi come a un “prodotto” che deve trovare
dei clienti interessati ad “acquistarlo” e, quindi, agire di conseguenza.
A questo proposito è utile sottolineare, anche per rispondere a quei manager apparsi dalle interviste più sfiduciati e portati a ritenere il proprio
curriculum poco interessante e la
propria figura professionale e/o il
settore di appartenenza privi di un
mercato, che è vero che ci sono esperienze professionali che hanno momenti di maggiore richiesta, che ci
sono funzioni e settori in contrazione, che l’età è spesso un freno. Ma è
anche vero che il mercato del lavoro
è un mercato come tutti gli altri, dove
l’offerta (in questo caso il manager
che cerca nuove collocazioni) deve
adeguarsi alla domanda.
Anzi, proprio perché il mercato del
lavoro è un mercato come tutti gli altri, ma dove l’incontro tra domanda
e offerta è molto più imperfetto e
parziale, è ancor più necessario agire in tutti i modi possibili per superare questi ostacoli e riuscire a vendere
il proprio valore aggiunto.
IMPORTANTE
Ricordatevi
di aggiornare
i vostri dati
Per essere in grado di
fornire agli iscritti alla
Fendac validi ed efficienti servizi, è importante che il nostro archivio sia il più possibile aggiornato.
Ricordatevi, dunque,
quando cambiate:
• indirizzo e numero
di telefono di casa o
dell’azienda
• numero di cellulare
• azienda
• ruolo professionale
• indirizzo e-mail
e altri dati importanti,
di comunicarli subito
alla vostra Associazione di appartenenza. Questo ci permetterà di essere sempre
meglio e in maniera
più tempestiva al vostro servizio
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DEVISAPERECHE…
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Viale Brianza, 21
Via Piccolomini, 27
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Via F. Crispi, 24
Via Trasimeno, 2
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20146
20124
81034
20052
00165
81100
25121
30027
20122
Milano
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Monza MI
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Caserta
Brescia
San Donà di Piave VE
Milano
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0823321170
03923971
0639940121
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20156
16143
10152
16137
81100
81034
00191
30027
20127
25121
Milano
Padova
Milano
Genova
Torino
Genova
Caserta
Mondragone CE
Roma
San Donà di Piave VE
Milano
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0498761888
0239214931
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Associazioni territoriali
ALDAC
VOLONTARI OFFRESI
Dal 1999 l’Aldac fa incontrare disponibilità dei propri associati e domanda di volontariato professionale
A
gli inizi del 1999, l’Associazione lombarda dei dirigenti del
terziario pubblicò sulla sua
newsletter il seguente annuncio:
L’Aldac sta pensando di offrire agli associati che hanno propensione al volontariato occasioni “personalizzate” d’impegno in iniziative in questo settore.
A chi si rivolge questo progetto? A tutti
gli associati Aldac che:
• hanno disponibilità di tempo;
• possono portare esperienza e professionalità;
• hanno spesso voglia di essere utili
al prossimo e alla comunità in cui
vivono;
• non hanno punti di riferimento sul
“dove” e sul “come”.
Le organizzazioni di volontariato ricercano volontari, ma in genere faticano a
trovarli o non sono quelli “giusti”. Le
“persone giuste al posto giusto”, dunque, per:
• offrire occasioni “personalizzate”
d’impegno in iniziative solidaristiche;
• prevenire il rischio connesso al senso
di “inutilità”;
• rendere disponibili risorse volontarie,
legate a esperienze professionali.
È un’opportunità per dedicare il proprio
tempo agli altri; è una sfida per chi ha
risorse disponibili e le vuole dedicare a
chi le può utilizzare.
In questo quadro, l’Aldac vorrebbe porsi come il tramite tra chi desidera rendere disponibili le proprie risorse e chi, come le Associazioni, non può realizzare
progetti di volontariato, per mancanza
di risorse umane.
Dopo aver organizzato una riunione
(75 presenze) in Aldac, il Consiglio insediò un gruppo di lavoro, coordinato
da un consigliere di giunta e composto
dai primi colleghi che accettarono di lavorare in esso.
Nel mese di marzo, dopo diverse riunioni del gruppo, l’Aldac pubblicò il seguente messaggio:
Il progress dei lavori del gruppo “volontari professionali” è a oggi il seguente:
1. abbiamo realizzato uno sportello, in
Aldac, a disposizione delle Associazioni interessate alla collaborazione
volontaria con i nostri associati e dei
nostri colleghi che necessitino di
informazioni. Tale sportello, presidiato da colleghi che già sono impegnati nei lavori del gruppo, apre il martedì dalle 10 alle 12;
2. dopo aver preparato un database
delle Associazioni di volontariato di
Milano e provincia, abbiamo inviato una nostra lettera di presentazione, allegando un questionario, per
catalogare le richieste di tali Associazioni;
3. le risposte sono state - e sono - molto
variegate e numerose, al punto che è
necessario accelerare;
4. abbiamo preparato un questionario,
che ha l’obiettivo di registrare le disponibilità di chi vorrebbe dedicarsi
al volontariato professionale. Invitiamo, pertanto, tutti i colleghi interessati a voler inviare il modulo compilato, per poter raggiungere il nostro
obiettivo: “FAR INCONTRARE LA
DOMANDA DI VOLONTARIATO
PROFESSIONALE CON LA DISPONIBILITÀ DEGLI ASSOCIATI ALDAC”.
Il gruppo iniziò a ricercare delle opportunità per i nostri colleghi disponibili; la
prima ci venne da un collega Aldac,
Andrea Daretti, che collaborò attivamente a questa iniziativa. Il seguente
annuncio ai nostri colleghi fu pubblicato
e ottenne un larghissimo successo:
“L’ingegner Andrea Daretti ([email protected]), responsabile italiano per il
programma TAM, ha presentato questo
interessante programma che, finanziato
da diversi enti europei, viene gestito
dalla Banca europea di ricostruzione e
sviluppo (BERS).
Il programma si propone di aiutare
quelle aziende dei paesi di influenza
della BERS (est europeo), che desiderano indirizzarsi verso un’economia libera “market drived” e affacciarsi, un
giorno, alla Comunità europea.
Il programma consiste nell’affiancamento del presidente o del direttore generale di queste aziende da parte di un manager di provata esperienza e competenza, proveniente dallo specifico settore, per un periodo di circa un anno, mediante visite periodiche, per suggerire le
impostazioni strategiche corrette e, operando da “advisor”, indicare la via giusta verso quegli obiettivi che vengono
identificati come i più urgenti, per una
rapida evoluzione.
Naturalmente, gli obiettivi vengono
identificati di volta in volta, secondo la
situazione, e possono variare: supporto
alla privatizzazione, fusioni, riorganizzazioni, identificazione di un adeguato
portafoglio di prodotti, formazione, rinnovamento dei processi produttivi, certificazione di qualità, risanamento dell’inquinamento, richiesta di un finanziamento, aiuto nel trovare partner, clienti
o fornitori esteri.
Fino al termine del 1999, sono stati
svolti circa 650 progetti, attingendo a
una bancadati di circa 2000 nominativi, di cui gli italiani rappresentano il
4,4%.
Proprio nell’intento di aumentare la partecipazione italiana a questo progetto è
stato preparato, in collaborazione con
Aldac, un programma d’informazione e
ricerca di manager italiani, interessati a
questo tipo di attività, che si configura in
maniera molto simile al volontariato”.
La presentazione del programma, svolta
presso la sede Aldac di Milano il 15
marzo, ha riscosso un notevole successo,
con circa 70 iscritti e 64 partecipanti. Il
successivo procedimento di selezione è
tuttora in corso.
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Pagina 40
Cida
CALENDARIO VIAGGI
NOVEMBRE 2001 • APRILE 2002
Date
Destinazione/Itinerario
5 e 21 dicembre
26 dicembre
1 gennaio
18 febbraio
31 marzo
CINA promozionale
Pechino/Xian
5 e 21 dicembre
29 dicembre
1 gennaio
18 febbraio
31 marzo
CINA promozionale
Pechino/Shanghai
28 dicembre
8 febbraio
3 marzo
25 aprile
GUATEMALA E MESSICO
Guatemala City/Atitlan/Chichicastenango
Antigua/Flores/Tikal/Palenque/Campeche/Merida/Cancun
3 dicembre
10 febbraio
29 marzo
25 aprile
RUSSIA
Mosca/Leningrado
24 novembre
1 dicembre
20 gennaio
23 febbraio
Quota p.p. in doppia
Servizi comp
8 gg
L. 2.370.000
L. 2.370.000
L. 2.550.000
L. 2.370.000
L. 2.370.000
Voli di linea Pensione com
1 banchetto -
8 gg
L. 2.410.000
L. 2.410.000
L. 2.710.000
L. 2.410.000
L. 2.410.000
Voli di linea Mezza pensio
13 gg
L. 4.980.000
L. 4.380.000
L. 4.380.000
L. 4.500.000
Voli di linea Mezza pensio
8 gg
L. 1.970.000
L. 1.970.000
L. 2.080.000
L. 2.080.000
Voli di linea Mezza pensio
THAILANDIA
Bangkok/Pitsanuloke/Lampang/Chiangmai/Chiangrai
10 gg
L. 2.260.000
L. 2.260.000
L. 2.260.000
L. 2.260.000
Voli di linea Abf a Bkk e p
nel Nord - Vi
Possibilità di
24 novembre
8 dicembre
26 gennaio
2 marzo
BIRMANIA
Rangoon/Pagan/Mandalay/Heho/Lago Inle/Kalaw
10 gg
L. 3.550.000
L. 3.550.000
L. 3.550.000
L. 3.550.000
Voli di linea Mezza pensio
Possibilità di
24 novembre
8 dicembre
26 gennaio
2 marzo
VIETNAM
Saigon/Vinhlong/Dalat/Nhatrang
Quynon/HoIan/Hue’/Danang/Hanoi/Halong
15 gg
L. 4.050.000
L. 4.050.000
L. 4.050.000
L. 4.050.000
Voli di linea Mezza pensio
Possibilità di
partenze settimanali
(min 2 pax)
HONGKONG
Hongkong
7 gg
L. 1.665.000
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40
giornale del
del dirigente
dirigente 9-2001
5-2001
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Pagina 41
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soggette a possibili revisioni
valutarie e tariffarie.
Non sono incluse spese
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Quota p.p. in doppia
Servizi compresi (sempre voli di linea)
L. 2.370.000
L. 2.370.000
L. 2.550.000
L. 2.370.000
L. 2.370.000
Voli di linea - Htls 4 stelle
Pensione completa - Visite
1 banchetto - 1 spettacolo
L. 2.410.000
L. 2.410.000
L. 2.710.000
L. 2.410.000
L. 2.410.000
Voli di linea - Htls 4 stelle
Mezza pensione - Visite
L. 4.980.000
L. 4.380.000
L. 4.380.000
L. 4.500.000
Voli di linea - Htls 4 stelle
Mezza pensione - Visite
L. 1.970.000
L. 1.970.000
L. 2.080.000
L. 2.080.000
Voli di linea - Htls 4 stelle
Mezza pensione - Visite
L. 2.260.000
L. 2.260.000
L. 2.260.000
L. 2.260.000
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Abf a Bkk e pensione completa
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Possibilità di estensione mare
L. 3.550.000
L. 3.550.000
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L. 4.050.000
L. 4.050.000
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41
giornale del
del dirigente
dirigente 9-2001
5-2001
ilil giornale
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Pagina 42
DEVISAPERECHE…
Conoscere il contratto
IL TRATTAMENTO
DI FINE RAPPORTO
mo di una mensilità e un terzo a un massimo di due mensilità) per ogni anno di anzianità. Non entriamo nel dettaglio, ma
chi fosse interessato a saperne di più potrà
rivolgersi alla propria Associazione territoriale, che potrà rispondere puntualmente
ai quesiti relativi al singolo caso concreto.
In ogni caso, la retribuzione mensile utilizzabile resta quella, cristallizzata, del mese
di maggio 1982.
Maria Laura Rebora
Le regole post 1982
La legge 297 del 1982 (vigente art. 2120
del codice civile) ha rivoluzionato tutto. I
contratti collettivi di categoria - ma anche i
contratti individuali di lavoro - non possono determinare criteri di calcolo diversi da
quelli legali. Dal 1° giugno 1982 in poi, il
trattamento di fine rapporto, da accantonarsi annualmente, è dato dalla retribuzione lorda (fissa e variabile) spettante anno
per anno (o frazione di anno) divisa per il
coefficiente fisso 13,5. La quota di tfr, annualmente accantonata, si somma agli accantonamenti degli anni precedenti e viene rivalutata in misura pari a un interesse
dell’1,5% annuale e al 75% dell’inflazione
intervenuta rispetto al 31 dicembre dell’anno precedente. I contratti collettivi (ma
non quelli individuali) hanno però facoltà
di includere o di escludere o di calcolare
convenzionalmente alcune voci retributive
ai fini del calcolo del tfr. I contratti collettivi
stipulati dalla Fendac utilizzano il concetto
di retribuzione “omnicomprensiva”: la retribuzione fissa e variabile e il controvalore
dei fringe benefit spettanti nel corso dell’anno, con esclusione dei rimborsi spese.
La norma contrattuale di entrambi i contratti dei dirigenti d’albergo, però, esclude
dalla retribuzione annuale, utile per il calcolo del tfr, la misura del vitto e dell’alloggio e l’edr (elemento distinto dalla retribuzione) contrattualmente stabilito.
Comunemente denominato tfr, è quella parte di
retribuzione corrisposta al lavoratore in unica soluzione alla data di cessazione del rapporto di lavoro
I
l trattamento di fine rapporto è disciplinato dall’art. 35 del contratto dei
dirigenti del terziario 1 e costituisce
quella parte di retribuzione che, pur maturando in costanza di rapporto di lavoro
subordinato, viene corrisposta al lavoratore in unica soluzione solo alla data di
cessazione del rapporto stesso. L’espressione “trattamento di fine rapporto” è relativamente recente, poiché è stata coniata dal legislatore con la legge 297 del 29
maggio 19822, e ha sostituito la precedente dizione “indennità di anzianità”.
Non si tratta di un cambiamento semplicemente terminologico, perché - pur definendo sempre quella quota retributiva differita nel pagamento alla data di cessazione del rapporto - i criteri di determinazione e di calcolo del tfr sono diversi rispetto a quelli da utilizzarsi per l’indennità di anzianità. La stessa legge 297
(art. 5, comma 1), non potendo avere
effetto retroattivo, ha espressamente stabilito che, per i rapporti di lavoro subordinato in essere all’1/6/1982, per l’anzianità aziendale maturata sino al 31
maggio 1982 sia mantenuto il criterio di
calcolo dell’indennità di anzianità precedentemente in vigore.
La norma contrattuale in esame tiene
espressamente conto di questa doppia
modalità di determinazione del tfr, anche
se - essendo ormai trascorsi 17 anni dall’introduzione della nuova disciplina - sono sempre meno numerosi i casi di dirigenti cui debba essere applicata la vecchia norma contrattuale oltre che la vigente norma legale, richiamata dall’art.
35 del nostro contratto.
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il giornale del dirigente 9-2001
La vecchia norma contrattuale
Il dirigente che sia ancora in servizio
presso lo stesso datore di lavoro e lo sia
ininterrottamente da data anteriore
all’1/6/1982 avrà, alla cessazione del
rapporto di lavoro, un tfr formato da:
a) indennità di anzianità per il periodo
intercorrente dalla data di assunzione
al 31 maggio 1982;
b) tfr vero e proprio per il periodo dall’1
giugno 1982 alla data di cessazione.
Per calcolare la “vecchia” indennità di
anzianità si utilizza la retribuzione lorda
mensile del mese di maggio 1982, con
esclusione dell’indennità di contingenza
scattata posteriormente al 31/1/1977.
Alla retribuzione lorda si aggiunge:
- 1/12 della stessa a titolo di 13ª mensilità;
- 1/12 della stessa a titolo di 14ª mensilità;
- 1/36 di quanto eventualmente percepito
nei 36 mesi (o nel minor tempo di servizio) precedenti l’1/6/1982 a titolo di
retribuzione variabile (provvigioni, premi di produzione o altro);
- 1/12 del controvalore per uso personale
dell’auto aziendale (o di altri fringe benefit).
I 30/30 (una mensilità) della retribuzione
così determinata costituiscono l’indennità
di anzianità per ogni anno di anzianità
(frazionabile in dodicesimi per i periodi
inferiori all’anno). La contrattualistica dei
dirigenti Fendac in vigore nel 1982 prevedeva una condizione di miglior favore per
chi avesse già la qualifica di dirigente a
una certa data, rispetto al criterio dei
30/30 (una mensilità) per ogni anno di
anzianità più sopra indicato. I nostri contratti, a seconda del settore e del periodo
considerato, disponevano per ogni anno
di anzianità un’indennità di 40/30,
45/30 o addirittura 60/30 (da un mini-
le norme contrattuali corrispondenti per gli altri
settori sono: art. 30 ccnl dirigenti trasporti; art.
30 ccnl dirigenti agenzie marittime; art. 35
ccnl dirigenti alberghi Federalberghi; art. 34
ccnl dirigenti alberghi Aica; art. 28 ccnl dirigenti magazzini generali
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L’art. 1 della legge 297/82 ha sostituito il precedente testo dell’art. 2120 del codice civile,
introducendo l’istituto del tfr al posto della vecchia indennità di anzianità a far tempo dal 1°
giugno 1982
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