Linguaggio e comunicazione
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Il linguaggio può essere definito come un sistema di segni.
“E’ segno ogni cosa che possa essere assunta come un
sostituto significante di qualcos’altro. Questo qualcosa d’altro
non deve necessariamente esistere, né deve sussistere di
fatto nel momento in cui il segno sta in luogo di esso” Eco
(1975).
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SEGNI
1.
2.
3.
4.
le lettere che formano la stringa “s e d i a”
i suoni pronunciati in successione /sedia/
l’oggetto sedia
una sua raffigurazione iconica
1.
2.
3.
4.
forme di rappresentazione molto diverse:
parola (morfemi) nel primo caso
parola (fonemi) nel secondo
oggetto nel terzo
immagine nel quarto
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I segni linguistici (verbali)
sono arbitrari e convenzionali
La parola cane, per esempio, in sé non ha niente a
che fare con l’animale che rappresenta; il significato
che le si attribuisce é frutto di convenzioni e
dell’evoluzione di una lingua.
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I segni linguistici (anche quelli visivi)
sono arbitrari e convenzionali
Significante:
• Forma ottagonale del segnale;
• Cornici rosse e bianche
• Sfondo rosso
• Asta grigia
• Lettere S-T-O-P
Significato
• Concetto: fermarsi
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Il significante potrebbe essere costituito dalla traccia grafica
di una parola o dalle singole lettere che compongono la
parola, che non forniscono in sé la rappresentazione di un
concetto intrinseco;
Il significato é il concetto che attribuiamo al significante.
(v. Alice)
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Forse l’unica eccezione é data da quelle parole che “suonano”
come gli oggetti che rappresentano, le parole onomatopeiche,
per es. chicchirichì, anche se poi le diverse lingue differiscono
nell’attribuzione di un suono al verso del gallo; in francese
suona qualcosa come come “coquericò”
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Il significato delle parole è dunque simbolico
Il simbolo é un segno indiretto e rappresenta
qualcosa di diverso dal segno stesso; si riferisce a un
significato condiviso, in maniera più o meno arbitraria,
attraverso un processo di consenso, relativo a
qualcosa che é legato all’esperienza comune, a valori
e norme culturali.
cane
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Distinzione dei segni in denotativi e connotativi
• I segni denotativi di svolgono prevalentemente una
funzione descrittiva, informativa.
• I segni connotativi si riferiscono ad aspetti affettivi, emotivi,
culturali, concettuali.
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Denotazione/connotazione
Denotazione: significato implicito
• Cane  animale a quatto zampe.
• Bandiera  tela con colori
Connotazione: significato emotivo
• Cane  amico fedele dell’uomo
• Bandiera  patria, unità, nazionale sportiva
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L’icona (dal greco eikon=immagine) é simile al suo soggetto. Il
segno iconico porta la qualità della cosa per cui sta ed é un
segno diretto in cui esiste una stretta associazione tra segno e
significato.
Morris “il segno iconico è un segno simile, per alcuni aspetti, a
ciò che denota”.
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Eco: i segni iconici riproducono alcune condizioni della
percezione dell’oggetto, ma dopo averle selezionate in base a
codici di riconoscimento e averle annotate in base a
convenzioni grafiche.
Eco (1975): silhouette di un cavallo disegnato con una linea
continua: nel disegno non si ritrovano le proprietà del cavallo;
non vengono riprodotte le condizioni della percezione, eppure
tutti riconoscono un cavallo.
Se dovessimo disegnare una zebra, non sarà sufficiente il
disegno a tratto.
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Linguaggio e comunicazione
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La comunicazione
•
•
processo dinamico e circolare
richiede la condivisione di codici astratti (il linguaggio) e
di segnali non verbali
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L’atto comunicativo
• Perché ci possa essere comunicazione è
necessario un atto comunicativo tra due entità
che abbia come oggetto un qualcosa da
trasmettere.
• In realtà, perché si possa ottenere un atto di
comunicazione non sono sufficienti due entità e
un messaggio, bensì sono necessari almeno 6
elementi (Jakobson 1966, Hymes 1972, Slama-Cazacu 1973) :
• Emittente, Messaggio, Destinatario, Codice,
Contesto e Contatto.
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• Secondo Jakobson (1966) ogni processo linguistico e
ogni atto di comunicazione verbale é costituito da alcuni
fattori fondamentali:
• “Il mittente invia un messaggio al destinatario. Per
essere operante, il messaggio richiede in primo luogo il
riferimento a un contesto che possa essere afferrato
dal destinatario; in secondo luogo un codice comune al
mittente e destinatario; infine un contatto, un canale
fisico e una connessione psicologica tra il mittente e il
destinatario, che consenta loro di stabilire e di
mantenere la comunicazione”.
CONTATTO
EMITTENTE
MESSAGGIO
CODICE
CONTESTO
DESTINATARIO
Codice
• I segni sono elementi comunicativi e con significato; se posti in
relazione, interconnessi, costituiscono un codice.
• Codice: sistema di segni (verbale o non verbale, scritto o orale);
per esempio l’insieme di simboli (alfabeto) e di regole per la loro
combinazione (grammatica); codice Morse.
Codice
• Le immagini visive sono formate da segni come linee, colori,
ombre, etc.
• Perché questi elementi formali costituiscano un codice è
necessario che siano organizzati in una struttura in cui gli
elementi siano interdipendenti.
Codice
• Non sono quindi singoli elementi del linguaggio visivo in sé
con specifici significati, ma possono essere definiti dei sistemi
di regole, una sorta di grammatica della visione.
• Il messaggio po’ essere comunicato se il lessico strutturato in
un sistema di regole è condiviso tra emittente e destinatario,
ciò che appunto è definito codice.
Codice
• Le leggi di organizzazione formale della Psicologia della
Gestalt, secondo la terminologia adottata, possono essere
considerate un codice che utilizziamo quando dobbiamo
mettere in relazione, articolare, organizzare diversi elementi,
unità in un campo.
• Per esempio anche la Prospettiva Lineare è un codice di
rappresentazione della spazio.
Messaggio
• Messaggio: sequenza di simboli scelti dall’alfabeto di un
codice e ordinati secondo le regole della grammatica dello
stesso codice
• codificazione (parlare o scrivere) e decodificazione (ascolto
e lettura)
Messaggio
• Qualsiasi immagine può avere una funzione comunicativa.
• E’ chiaro che alcune immagini vengono costruite con lo scopo
fondamentale di comunicare; è il caso della pubblicità.
Contatto
• Perché il messaggio possa raggiungere il destinatario è
fondamentale stabilire un contatto.
• Una rivista, una galleria d’arte, lo schermo televisivo o quello
del computer, sono mezzi che propongono immagini.
• La forma di contatto produce sicuramente approcci e
interpretazioni differenti dello stesso oggetto.
Contesto
• La scena complessiva in cui è inserita l’immagine è il contesto
di riferimento.
• Ma anche il luogo lo spazio che contiene l’immagine, l’oggetto.
• Differenze tra un oggetto esposto in un museo o in una piazza.
Funzioni linguistiche
• I sei elementi della comunicazione darebbero luogo ad altrettante
“funzioni linguistiche”.
• Ogni immagine potrebbe essere associata in maniera privilegiata ad
una funzione, anche se difficilmente si possono trovare messaggi
verbali che soddisfino esclusivamente una funzione.
• I messaggi si potrebbero differenziare in base all’ordine
gerarchico delle diverse funzioni comunicative e dalla funzione
che tra queste é predominante.
• I messaggi si differenziano in base all’ordine gerarchico delle
diverse funzioni comunicative e dalla funzione che tra queste é
predominante.
• Contesto: informativa, in relazione all’oggetto.
• Mittente: Espressiva dell’atteggiamento, dello stato
d’animo del mittente in riferimento a ciò di cui parla.
• Destinatario: rivolta al destinatario (vocativo,
imperativo: dare ordini)
• Contatto: messaggi per stabilire un contatto.
• Codice: comunicazione incentrata sul codice stesso.
• Messaggio: importanza data al messaggio in se
stesso, estetica.
• Contesto: informativa, in relazione all’oggetto.
• Mittente: Espressiva dello stato d’animo interno al
messaggio per raggiungere il destinatario
• Destinatario: rivolta al destinatario (vocativo,
imperativo: dare ordini)
• Contatto: messaggi per stabilire un contatto.
• Codice: comunicazione incentrata sul codice stesso.
• Messaggio: importanza data al messaggio in se
stesso, estetica.
• Si potrebbe dunque sostenere che il processo
comunicativo prevede una sorta di contratto tra
emittente e ricevente o più genericamente tra
interlocutori che si attua attraverso messaggi che
utilizzano un codice condiviso all’interno di un contesto
situazionale più generale.
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La comunicazione