La società delle immagini
Fonte
Feedback
Messaggio
Destinatario
Fonte (chi elabora il m.; es.
agenzia pubblicitaria)
Emittente (chi codifica il m.; es.
stazione televisiva)
Mezzo o canale (elemento che
contraddistingue la
comunicazione mediata; es. onde
elettromagnetiche)
Ricevente (apparecchio che
decodifica il messaggio ; es. la tv)
Destinatario (persona o gruppo
a cui si rivolge il messaggio; es.
telespettatori.
Se ci si rivolge a un pubblicotipo, si dice target; es. bambini).
È il contenuto dell’immagine, cioè cosa
viene trasmesso.
Alcuni messaggi visivi sono di facile
comprensione (quelli rivolti al grande
pubblico atti a informare o pubblicizzare
prodotti di larga diffusione).
Altri, invece, necessitano di una
approfondita conoscenza del codice e
del contesto culturale.
Nella comunicazione, il codice assume un ruolo molto
importante in quanto non è sufficiente che un
messaggio sia inviato e ricevuto: questo deve essere
anche interpretato in modo corretto dal destinatario.
Il codice è un sistema convenzionale di segni (es. la
lingua italiana o il codice della strada).
Un codice visivo può essere astratto o referenziale
(molto simile all’oggetto reale, il referente).
Il linguaggio delle immagini supera le barriere
linguistiche però non sempre è funzionale perché si
presta a incomprensioni e fraintendimenti dovuti al
contesto comunicativo e culturale.
MELA
Numerosi segni, oggetti e immagini
possono essere letti in vari modi differenti
a seconda del contesto in cui sono
inseriti.
Il senso che si attribuisce loro quindi non è
assoluto ma relativo al contesto
comunicativo.
Collocare correttamente il messaggio
nell’ambito culturale in cui è stato prodotto
è spesso difficile ma rimane l’unico modo
per comprenderne appieno il significato.
L’opera contiene un messaggio profondo
che può essere interpretato correttamente
solo se conosciamo in modo approfondito
la vita dell’autore, la cultura e l’epoca
storica che l’hanno prodotta. La stessa
immagine può assumere significati diversi in
ambienti e tempi diversi.
Espressionismo
Segni duri
Pennellate dense di colore materico
Forme acute
Tratti violenti
Colori accesi
Liberty
Angoscia esistenziale
Visione cruda del mondo
Tratti lievi
Colori tenui
Forme fluttuanti
Linee sinuose
Tendenza alla trasparenza e alla leggerezza
Eleganza e raffinatezza della classe borghese
Visione della vita frivola
Segno è composto da:
- Una forma percepibile con i sensi (significante);
- Un contenuto non percepibile con i sensi (significato);
dunque è
un processo visivo di comunicazione del pensiero in cui
un concetto è rappresentato da un’immagine.
È possibile tradurre in immagine concetti legati a
oggetti esistenti (la mela) o astratti (la felicità) magari
scegliendo forme astratte o simboliche o particolar
colori sfruttando l’espressività intrinseca del codice
visivo.
Come sappiamo, il segno può essere definito come “qualsiasi
espressione grafica, traccia o impronta visibile lasciata da un
corpo su una superficie, che convenzionalmente rappresenta
ed esprime qualcosa”.
Esso è costituto da coppie di paralleli che si richiamano l’un l’altro in
una relazione di rinvio (un elemento della coppia è legato
all’altro):
Significante - significato
Immagine - concetto
Forma - contenuto
L’efficacia della comunicazione dipende proprio dall’effettiva
corrispondenza tra significante e significato.
 Usate la corretta forma per veicolare un contenuto e
l’immagine più adeguata per trasmettere un pensiero!
Analisi prettamente descrittiva
dell’immagine che consente di rilevare
le informazioni di base rispetto alla
tipologia del soggetto.
 Lo spettatore davanti a un’opera si
basa sul dato reale
La lettura dell’opera non si limita a un
esame descrittivo ma indaga anche i
significati più profondi.
L’analisi tiene conto delle implicazioni
storiche e sociali e può comprendere le
emozioni suscitate nell’osservatore.
 Egli amplia lo sguardo al simbolico
I messaggi visivi, come quelli verbali, possono
essere distinti sulla base della funzione
comunicativa in essi prevalente.
Spesso però le funzioni all’interno delle
immagini si sovrappongono.
(Es. in un manifesto pubblicitario c’è l’intento
di colpire l’osservatore ma anche di
informare sul prodotto o di sviluppare una
particolare forma estetica).
Immagine utilizzata per la
sua immediatezza al
fine di informare su
determinati
avvenimenti.
Ci si concentra sul
referente, sul contesto
a cui ci si riferisce.
(Es. fatti di cronaca o
descrizione di un
ambiente)
Si tende a mettere in
risalto la sensibilità,
l’immaginario e le
emozioni dell’autore
(mittente).
Si considera soprattutto
l’aspetto formale
(colori, luci, forme,
linee) vale a dire il
vero e proprio valore
estetico dell’opera.
Essa prevale in quasi
tutte le opere d’arte e
nelle immagini con
funzione meramente
decorativa, prevale il
messaggio.
Ci si concentra sul
destinatario. Lo si
vuole esortare a fare
qualcosa o
comunque
richiamare
l’attenzione
direttamente su di
lui.
Si utilizza per stabilire un
contatto con il
destinatario.
L’attenzione quindi è
concentrata sul
canale
comunicativo.
Ci si riferisce a
immagini che
possono spiegare il
linguaggio stesso,
quindi prevale il
codice utilizzato.
Elena Tornaghi, Il linguaggio
dell’arte. Vol. B, Torino,
Loescher, 2001
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Lezione 9_ComunicazioneMassaDesign