Bergamo 07 novembre 2009 U.O.C. Pediatria e Patologia Neonatale Ospedale S. Carlo Borromeo A.F. Podestà, C. Scalfaro Dolore Più temuto sintomo malattia/ricovero in età pediatrica Nel passato trascurato e negato per false credenze • i bambini non provano dolore • non ne conservano memoria • difficoltà di riconoscimento del dolore • difficoltà di valutazione del dolore • scarsa conoscenza e consuetudine all’utilizzo dei farmaci 1987 Anand dimostra dalla 24a settimana di e.g. sono presenti le basi anatomiche e fisiologiche del dolore la mielinizzazione non è necessaria per la nocicezione le vie del dolore, i centri corticali e sopracorticali sono presenti anche nel feto Anand KJ, Hickey PR N Engl J Med 1987 Nov 19; 317: 1321-9 Dolore sintomo di presentazione di molte patologie considerato il 5° segno vitale FC, FR, circolo, coscienza, dolore causa di accesso in P.S. nel 61,2% dei casi, in 1/3 come sintomo principale Nell’ambito dell’urgenza/emergenza sintomo frequente può indirizzare/favorire la diagnosi iniziale indicatore clinico di evoluzione favorevole/sfavorevole mina l’integrità fisica e psichica del bambino angoscia i familiari ed il medico esperienza psicologica complessa Tipi di dolore ACUTO generalmente localizzato avvisa l’individuo della lesione in corso DA PROCEDURA ansiogeno importante nella gestione di malattie croniche RICORRENTE funzionale dolori addominali ricorrenti, dolori di crescita CRONICO malattie infiammatorie croniche, oncologiche, emicrania Eziopatogenesi del dolore NOCICETTIVO violento, improvviso, localizzato da trauma esterno (ustione, caduta) da trauma interno (frattura, ascesso) NEUROPATICO da cause periferiche o midollari (bruciore-parestesie) PSICHICO MISTO Intensità del dolore LIEVE MODERATO SEVERO Misurazione del dolore Un buon controllo del dolore nel bambino deve partire da una accurata e completa misurazione. La misurazione del dolore è indispensabile per valutare: Misurazioni FISICHE sede del dolore estensione spaziale FUNZIONALI quantificazione delle oscillazioni del dolore Scale di valutazione - quattro requisiti fondamentali- Validità Affidabilità Sensibilità Riproducibilità Tipologie di scale di valutazione AUTOVALUTAZIONE bambini collaboranti in grado di descrivere l’intensità del proprio dolore ETEROVALUTAZIONE bambini non collaboranti < 3 anni, cerebrolesi, sedati, privi di coscienza Scale di autovalutazione Scale di eterovalutazione scala vas PIPP (pretermine) numerica NIPS neonati dei colori CRIES delle faccine di Wong- CHEOPS (bambini) Baker Vie del dolore corteccia talamo rapida risposta difensiva midollo spinale nocicettori Recettori AMPA (dolore acuto) NMDA (dolore cronico) Recettore NMDA Ca++ NO Sost P modificazioni geniche codificazione dei mutamenti nella memoria cellulare I farmaci efficaci nel trattamento del dolore cronico sono quelli capaci di contrastare l’attivazione dei recettori NMDA Dolore cronico Persistente, amplificato e “ingranato” nel SNC (incapacità di tornare alle normali attività) Patologia con attivazione dei recettori NMDA segnale doloroso incastonato nel midollo spinale come “memoria dolorosa” ipersensibilità ai segnali nocicettivi resistenza agli input antinocicettivi Dolore da procedura dolore “ripetuto” 3 obbiettivi spesso di breve durata ma intensamente ansiogeno minimizzare il dolore minimizzare il rischio massimizzare la collaborazione ansia “anticipatoria” tecniche non farmacologiche e farmacologiche “personalizzate” Mandatorio ricorrere alla sedazione • lieve-moderata (anestetici locali, sedativi) • profonda (propofol, ketamina) • anestesia generale (anestetici) •Sedazione conscia (MEOPA, midazolam) Approccio al dolore Dolore risultato di molteplici fattori malattia procedure terapia depressione Importante definire eziopatogenesi intensità durata della terapia Discutere il programma terapeutico con il bambino e i genitori Garantire monitoraggio continuo dell’andamento del dolore e della risposta ai farmaci Eliminare o limitare più possibile il dolore prevenibile (dolore da procedura, post-operatorio, effetto collaterale dei farmaci) Trattamento del dolore FARMACOLOGICO NON FARMACOLOGICO Trattamento farmacologico Personalizzato secondo le esigenze del paziente Corretto uso dei farmaci analgesici in base all’intensità del dolore somministrazione ad intervalli regolari vie di somministrazione più adatte Trattamento farmacologico Analgesici non oppioidi paracetamolo ibuprofene ketoprofene Analgesici oppioidi codeina morfina tramadolo fentanyl Anestetici locali Adiuvanti lidocaina e analoghi midozalam cortisone antistaminici Dolore lieve Analgesico non oppiaceo (paracetamolo-FANS) Paracetamolo 10-15 mg/kg/os 4-6 somministrazioni Ibuprofene 6-10 mg/kg/os 3-4 somministrazioni Dolore moderato Oppioidi minori-FANS Codeina 0,5-1 mg/kg/os rettale 4-6 somministrazioni Ibuprofene 10 mg/kg/os 3-4 somministrazioni Tramadolo 1-2 mg/kg/os e.v. 3-4 somministrazioni Ketoprofene 0,5-1 mg/kg/os i.m. e.v. 3-4 somministrazioni Dolore severo Oppioidi maggiori Anestesia locoregionale Morfina •os •im, sc, ev •ev, inf. continua, sc 0,15-0,3 mg/kg 0,05-0,1 mg 0,5-5 mcg/ora 4 somministrazioni 4-6 somministrazioni Fentanyl •os •ev, inf. continua, sc 15-20 mcg/kg 0,5-5 mcg/ora Dolore cronico Farmaco di 1a scelta nel dolore medio-grave morfina Vantaggi vie di somministrazione multiple graduale modifica dei dosaggi fino a raggiungimento di buon controllo del dolore analgesia costante e adeguata Principio attivo Paracetamolo Nome commerciale Tachipirina, Sanipirina, Efferalgan, Acetamol Paracetamolo+codeina Lonarid, Tachidol, Coefferalgan Ibuprofene Nureflex, Antalfebal, Sinifev, Moment, Nurofen Ketoprofene Orudis, Oki, Ketodol Tramadolo Contramal Morfina Fentanyl Fentanest, Actiq Tecniche non farmacologiche Facimente applicabili da medici-infermieri-genitori Permettono uno stato di rilassamento attraverso il quale il bambino si stacca dal dolore fisico, ansia, paura fino ad una vera e propria analgesia. Nel neonato Contenimento (sguardo, mani) Marsupio Massaggio dolce Somministrazione di latte o soluzione glucosata Saturazione sensoriale Nel bambino Distrazione (focalizzano l’attenzione su uno stimolo alternativo) Tecniche di respirazione (catturano l’attenzione, rilassano il diaframma) Bolle di sapone Visualizzazione (tecnica cognitivo-comportamentale) Desensibilizzazione (guanto magico, interruttore) Il dolore passa, l’aver sofferto mai Buytendijk