…CTS…
A cura di
Angela Orabona
Coordinatore
Delivery Unit Campania
“I sogni di oggi sono
la realtà di domani”
Robert Goddart
“Se A è il successo nella vita
allora A è uguale a x più y più z.
Il lavoro è x,
il gioco è y,
e z è tenere la bocca chiusa.”
Albert Einstein
Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile.
Avevano il medesimo compito,
ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro,
le risposte furono diverse:
"Spacco pietre" rispose il primo.
"Mi guadagno da vivere" rispose il secondo.
"Partecipo alla costruzione di una cattedrale" disse il terzo.
Peter Schultz
I ragazzi la vivono così, vero?
Ma noi li vogliamo cosi!
La nuova secondaria di secondo grado
PIU’ AUTONOMIA E FLESSIBILITA’
Valorizzare l’autonomia scolastica
Quote di flessibilità per l’autonomia scolastica
più elevate intese come strumenti strategici per
l’innovazione continua.
Centralità della didattica laboratoriale per unire
studio ed esperienza diretta in contesti
applicativi.
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PIÙ AUTONOMIA PER LE SCUOLE
Quote di AUTONOMIA e FLESSIBILITÀ :
20% di autonomia in relazione all’orario complessivo
delle lezioni per il primo biennio e il successivo triennio
30 % di flessibilità (opzioni) nel secondo biennio e 35 %
nel quinto anno, solo in relazione alle AREE di INDIRIZZO
per rispondere a documentate richieste del territorio,
mondo del lavoro e delle professioni
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Nuovi modelli organizzativi
Il Regolamento prevede l'introduzione di nuovi modelli organizzativi per sostenere il ruolo
delle scuole come centri di innovazione, attraverso la costituzione di
Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti per un aggiornamento
costante dei percorsi di studio, soprattutto nelle aree di indirizzo;
un Comitato tecnico-scientifico, con composizione paritetica di docenti ed esperti, finalizzato
a rafforzare il raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della
ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi
dal mondo produttivo;
un Ufficio tecnico ( Per i tecnici e i professionali)per migliorare l'organizzazione e la
funzionalità dei laboratori e la loro sicurezza per le persone e per l'ambiente.
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Il Quadro Europeo delle Qualifiche
Il 23 aprile 2008 è stato formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal
Consiglio europeo il Quadro Europeo delle Qualificazioni (EQF, European
Qualification Framework) che permetterà di descrivere e confrontare le
qualifiche e i titoli dei diversi sistemi di istruzione e formazione dell'Unione
Europea, rendendo più facile la libertà di movimento dei lavoratori. Si tratta di
un modello che entrerà pienamente in vigore a partire dal 2010.
L'EQF individua otto livelli formativi che descrivono le conoscenze, le
abilità, e le competenze, indipendentemente dal sistema in cui verranno
acquisite: i livelli di riferimento saranno dunque tarati sui risultati
dell'apprendimento e non sulla durata degli studi. Essi copriranno
l'intera gamma delle qualificazioni e non solo quelle strettamente
professionali: da quella ottenute al termine dell'istruzione e formazione
obbligatoria a quelle conseguite ai più alti livelli accademici.
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I principali
elementi
della
strategia
europea
Livelli
Principi comuni
Strumenti
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LIVELLI COMUNI
DI RIFERIMENTO
EQF
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Quadro europeo (EQF) e Quadro Nazionale (NQF)
La proposta di EQF è caratterizzata da tre principali elementi:
 la definizione di 8 livelli progressivi di riferimento, correlabili ai titoli di studio,
ai contesti di istruzione e formazione, a risultati di apprendimento
gradualmente più ampi e complessi
 un set di strumenti, che associati ai livelli, favoriscono la trasparenza e la
spendibilità dei titoli (un sistema integrato europeo di trasferimento e
accumulo dei crediti; Europass, database Ploteus
 un insieme di principi e di procedure che forniscono ai diversi Paesi le lineeguida per l’applicazione e la condivisione dell’EQF nel proprio sistema, con
particolare
riguardo
all’assicurazione
qualità,
alla
validazione,
all’orientamento e alle competenze chiave
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EQF
Risultati dell’
Apprendimento
Formale
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Informale
Formale
Formale
Non
formale
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Gli apprendimenti acquisiti
in ambito non formale
si integrano nel percorso
di apprendimento formale.
Non è automatico!!!!
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Conoscenze
Abilità
Competenze
personali e
professionali
ampie
Per ognuno
dei Livelli di
Riferimento
EQF
Gli Otto Livelli del EQF
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LIVELLI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
III
C. DI FATTI ,
PRINCIPI, PROCESSI
E CONCETTI
GENERALI, IN
AMBITO di STUDIO O
di LAVORO
UNA GAMMA di
ABILITA’ COGNITIVE E
PRATICHE
NECESSARIE A
SVOLGERE COMPITI E
RISOLVERE PROBLEMI
SCEGLIENDO ED
APPLICANDO METODI
di BASE, STRUMENTI,
MATERIALI ED
INFORMAZIONI
ASSUMERE LA
RESPONSABILITA’ di
PORTARE A TERMINE
COMPITI NELL’AMBITO DEL
LAVORO O DELLO STUDIO;
UNA GAMMA di
ABILITA’ COGNITIVE E
PRATICHE
NECESSARIE A
RISOLVERE PROBLEMI
SPECIFICI IN UN
CAMPO di LAVORO O
di STUDIO
SAPERSI GESTIRE
AUTONOMAMENTE, NEL QUADRO
DELLE ISTRUZIONI IN UN
CONTESTO di LAVORO O di
STUDIO, di SOLITO PREVEDIBILI,
MA SOGGETTI A CAMBIAMENTI;
IV
C. PRATICA E
TEORICA IN AMPI
CONTESTI IN UN
AMBITO di LAVORO
O di STUDIO
LILIANA BORRELLO
ADEGUARE IL PROPRIO
COMPORTAMENTO ALLE
CIRCOSTANZE NELLA
SOLUZIONE di PROBLEMI
SORVEGLIARE IL LAVORO DI
ROUTINE DI ALTRI, ASSUMENDO
UNA CERTA RESPONSABILITA’
PER LA VALUTAZIONE ED IL
MIGLIORAMENTO di ATTIVITA’
LAVORATIVE O di STUDIO
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18
19
Al lavoro
Esperienza della vita
Combinazione dei vari contesti
Contesto di apprendimento
accademico formale
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Al lavoro
Esperienza della vita
Qualifica
Combinazione dei vari contesti
Contesto di apprendimento
accademico formale
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“La competenza non è uno stato od una conoscenza posseduta.
Non è riconducibile né a un sapere, né a ciò che si è acquisito
con la formazione..
La competenza non risiede nelle risorse
(conoscenze, capacità da mobilizzare) ma nella mobilizzazione stessa
di queste risorse : essa non può dunque essere separata dalle proprie
condizioni di “messa in opera” …
La competenza è un sapere agire o reagire riconosciuto.
Qualunque competenza, per esistere, necessita
del giudizio altrui.
G.LE Boterf. De la compètence.Paris
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Competenza:
Esigenze proveniente da un mercato sempre
più globale che richiede:
specializzazione, polivalenza, dinamicità
Esigenza di dover dare visibilità alle risorse dell’individuo
per una valorizzazione in fase di prima o nuova
occupazione sia di formazione iniziale che permanente
Quindi è necessario
Richieste da un ‘economia
Individuare le competenze
da possedere
del sapere che sempre più
pretende dalle persone il possesso
di “Un sapere diffuso”
Certificare le competenze
possedute
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SAPERE DIFFUSO
Conoscenze interiorizzate capaci di dare
origine a comportamenti efficaci che si basano
su competenze
cognitive, motivazionali, sociali e contestuali
Competenza situata
Capacità dell’individuo di agire un insieme di
saperi e di risorse rispondenti ad uno stato di cose
percepito in vista di uno stato di cose concepito:
l’obiettivo
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La competenza situata
non è
la somma delle prestazioni
“ JOB Competence”- Perfomances”
Ma è
“Occupational – Professional COMPETENCE”
Cioè il possesso da parte di qualcuno di
un repertorio di abilità, conoscenze e comprensione
di ciò che fa e di ciò che lo circonda, un repertorio
che la persona può utilizzare in una gamma
ampia di contesti e di organizzazioni.
Quindi è “un’agire sapiente
é
del proprio sapere
del proprio saper fare
“attribuzione di
significato”
a ciò che
“si apprende”
e a ciò che “si fa”
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SOGGETTIVO
INTERSOGGETTIVO
IDEA DI
COMPETENZA
significati
personali
sistema di
attese
OGGETTIVO
alla sua esperienza
di apprendimento
ISTANZA
AUTOVALUTATIVA
ISTANZA SOCIALE
evidenze
osservabili
(docenti,famiglia,
rapres. mondo del
lavoro...)
ISTANZA
EMPIRICA
PRINCIPIO DI TRIANGOLAZIONE(più livelli di osservazione)
ACCERTARE LE COMPETENZE
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ACCERTARE LE COMPETENZE
AUTOVALUTAZIONE
ETEROVALUTAZIONE
RUBRICA
VALUTATIVA
Osservazioni in
itinere
Diario di bordo
Autobiografie
ANALISI PRESTAZIONI
Strategie
autovalutative
(rubriche valutative)
Commenti
docenti e genitori
Interazioni
tra pari
Compiti autentici
Prove di verifica
Selezione lavori
UNO SGUARDO TRIFOCALE: REPERTORIO DI STRUMENTI
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COMPITI DI PRESTAZIONE
I COMPITI DI PRESTAZIONE SONO…
RIFERIMENTO A SITUAZIONI
DIMENSIONE DI SFIDA E
PROBLEMATICHE SIGNIFICATIVE
PLURALITA’ DI
SOLUZIONI
“problemi complessi e aperti posti agli studenti come
mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa.”
(Glatthorn, 1999)
ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI
DELL’APPRENDIMENTO
CONTENUTI
conoscenze dichiarative
PROCESSI E
ABILITA’
DISPOSIZIONI
abiti mentali
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Il CTS
Collegio
dei
Docenti
Funzione Deliberativa
Dipartimenti
Funzioni di ricerca
e sperimentazione
CTS
Funzione Consultiva
e/o
propositiva
Funzioni
Strumentali
STAFF DS
Il CTS costituisce un elemento che può favorire
l’innovazione dell’organizzazione;
è un organismo con funzioni consultive e propositive
per l’organizzazione delle aree di indirizzo e
l’utilizzazione degli spazi
di autonomia e flessibilità;
è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola
con il mondo del lavoro e delle professioni e
sviluppare le alleanze formative.
Pur non essendovi una specifica regolamentazione in materia,
la costituzione del CTS non può che essere formalizzata con
apposite delibere degli organi collegiali della scuola nel
rispetto dei ruoli istituzionali di ciascun organo. Per esigenze
di trasparenza e correttezza istituzionale, costituiscono parti
integranti di tali delibere l’ atto costitutivo e il
regolamento di funzionamento che ne definiscono la
composizione anche in ordine alle competenze dei propri
membri (coerenti con le caratteristiche dell’istituto e le
finalità del CTS), le funzioni, le modalità organizzative e
forme di comunicazione e di cooperazione con gli organi
collegiali dell’istituto, nel rispetto delle loro specifiche
competenze.
Sono necessari uno
statuto-regolamento
e un atto costitutivo
Il CTS propone, nello specifico,
programmi anche pluriennali di ricerca
e sviluppo didattico/formativo in
rapporto al sapere, al mondo del
lavoro e all’impresa, sia per gli studenti
e sia per i docenti dell’Istituto e ne
propone l’attuazione al Consiglio di
Istituto e al Collegio Docenti
Formula proposte e pareri al
Consiglio di Istituto e al Collegio
Docenti in ordine ai programmi e
alle attività con riferimento alla
flessibilità e alle innovazioni
"Decidete
che una cosa si può
e si deve fare
e troverete il modo."
Abramo Lincoln
"Se avessimo fatto
tutte le cose di cui siamo capaci,
ci saremmo sorpresi di noi stessi."
Thomas Edison
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