Progetto “TOOLS PER LA COMPETITIVITÀ LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE” APPENDICE Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Il presente materiale è stato realizzato in ambito al progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” grazie al finanziamento del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo, P.O.R. FSE 2007 - 2013 - Obiettivo Competitività regionale e occupazione - Direzione Lavoro - Asse IV – CAPITALE UMANO - DGR n. 1758 del 16/06/09 Testi a cura di: Comitato Tecnico Scientifico - Alessandro Cafiero, Associazione Italiana Formatori - Veneto Fabio Friso, AIDP – Associazione Italiana Direttori del Personale – Triveneto Martina Gianecchini, Università di Padova, Facoltà di Economia Ubaldo Rizzo, Università di Padova, Facoltà di Scienze della Formazione Gruppo di Lavoro - Michele Boscaro, Business Plus Patrizia Castelli, EBC Consulting Vincenzo Ciccarello, SIAV Spa Lucia Da Pieve, Fòrema Scarl Cristina Felicioni, Fòrema Scarl Simone Fluperi, Facoltà di Psicologia Università di Padova Mirco Fontana - Facoltà di Psicologia Università di Padova Federica Mattarello, IRECOOP Mara Nardin, Domani Donna Caterina Privitera, Fòrema Scarl E’ vietata la riproduzione, anche parziale , effettuata a qualsiasi titolo, eccetto quella ad uso personal, consentita nel limite massimo del 15% delle pagine dell’opera, anche se effettuata più volte, e alla condizione che vengano pagati i compensi stabiliti dall’art. 2 della legge vigente. Ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecito ed è severamente punito. Chiunque fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per farlo, chi comunque favorisce questa pratica commette un reato e opera ai danni della cultura. 2 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice APPENDICE INDICE ANALISI PROFILI PROFESSIONALI_____________________________________________________________ 4 RICERCA E SVILUPPO ________________________________________________________________________________ 5 CONTROLLO DI GESTIONE____________________________________________________________________________ 9 LOGISTICA E SUPPLY CHAIN_________________________________________________________________________ 13 SICUREZZA __________________________________________________________________________________________ 19 STRUMENTI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI _______________________________ 22 GRIGLIA DI DESCRIZIONE CORSO ___________________________________________________________________ 23 TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX ANTE _______________________________________________________ 24 PROVA PRATICA _____________________________________________________________________________________ 25 TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX POST _______________________________________________________ 28 QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE __________________________________________________ 30 ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ______________________________________________________ 31 SPERIMENTAZIONE: PRESENTAZIONE DEI DATI________________________________________________ 32 ALTA FORMAZIONE __________________________________________________________________________________ 33 ESPERTO IN LEAN MANUFACTURING _____________________________________________________ 33 GOVERNO DEI SISTEMI INFORMATIVI _____________________________________________________ 40 LEAN DESIGN EXPERIENCE WORKSHOP __________________________________________________ 47 GESTIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE _____________________________________________ 53 APPRENDISTATO ____________________________________________________________________________________ 59 TECNICO SALDO CARPENTIERE _________________________________________________________ 59 TECNICHE E TECNOLOGIE DELL’IMPRESA ALIMENTARE_____________________________________ 66 FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA) __________________________________________________________ 76 COMUNICAZIONE INTEGRATA IN AZIENDA _________________________________________________ 76 LEAN MANAGEMENT ___________________________________________________________________ 82 SELF MARKETING ______________________________________________________________________ 88 FORMAZIONE OBBLIGATORIA________________________________________________________________________ 94 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 1__________________________________ 94 RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 2_________________________________ 102 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE ____________________________ 111 FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI ___________________________________________________ 119 COSTRUIRE SICURI: PERCORSI DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE NEI CANTIERI EDILI (FSE) __________________________________________________________________ 119 COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO CONSERVATIVO (FSE) 1 _______________________________________________________________ 125 COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO CONSERVATIVO (FSE) 2 _______________________________________________________________ 130 LEGISLAZIONE DEL LAVORO ___________________________________________________________ 133 TECNICO COMMERCIO ESTERO_________________________________________________________ 138 3 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Nel presente documento sono presentate le tabelle e gli schemi richiamati nel documento conclusivo del progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite”. ANALISI PROFILI PROFESSIONALI Di seguito le tabelle riportanti gli esiti dell’indagine svolta presso un campione di imprese del territorio padovano relativa alle competenze riferite ai singoli profili professionali sotto elencati e riportanti conoscenze, abilità e comportamenti riconoscibili in ogni profilo professionale e il relativo livello EQF individuato. RICERCA E SVILUPPO Addetto progettazione LOGISTICA E SUPPLY CHAIN Addetto del magazzino Addetto ricerca e sviluppo nuovo prodotto Addetto logistica Responsabile progettazione Addetto acquisti Responsabile ricerca e sviluppo nuovo prodotto Responsabile del magazzino Responsabile ricerca e sviluppo nuovo prodotto Responsabile logistica Responsabile acquisti CONTROLLO DI GESTIONE Addetto amministrativo Responsabile del servizio di protezione e prevenzione Addetto controllo di gestione Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Responsabile amministrativo Addetto squadre di emergenza - antincendio Responsabile controllo di gestione 4 SICUREZZA Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RICERCA E SVILUPPO ADDETTO PROGETTAZIONE Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica Conoscenza di tecniche di Project management Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo Conoscenza di tecniche di prototipazione Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza processi e procedure di produzione Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico Capacità di prototipazione Capacità di testing e collaudo Orientamento all'innovazione e al miglioramento Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati Gestione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori. LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 5 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ADDETTO RICERCA & SVILUPPO NUOVO PRODOTTO Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico Pianificazione, gestione e controllo attività area R&S Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica LIVELLO EQF 5 Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo Conoscenza di tecniche di prototipazione Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza Conoscenza di tecniche per analisi "costo-beneficio" Attenzione agli standard e rispetto delle procedure Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare Capacità di testing e collaudo Orientamento all'innovazione e al miglioramento Miglioramento prodotti/processi esistenti Capacità di prototipazione Capacità di project management Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi a R&S Gestione e coordinamento attività legate a prototipazione, test e collaudo Gestione e aggiornamento della documentazione specifica prevista LIVELLO EQF 4 Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori. Conoscenza di tecniche di Project management Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Capacità di predisposizione e rispetto del budget Definizione politiche, obiettivi e strategie area R&S 6 LIVELLO EQF 3 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE PROGETTAZIONE Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico Capacità di prototipazione Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Miglioramento prodotti/processi esistenti Gestione analisi di fattibilità sviluppo prodotto/servizio/processo Gestione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori. Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo Conoscenza di tecniche di prototipazione LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 6 7 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE RICERCA & SVILUPPO NUOVO PRODOTTO Capacità di prototipazione Capacità di project management Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare Capacità di predisposizione e rispetto del budget Orientamento all'innovazione e al miglioramento Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista Miglioramento prodotti/processi esistenti Definizione politiche, obiettivi e strategie area R&S Pianificazione, gestione e controllo attività area R&S Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica Conoscenza di tecniche di Project management Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza processi e procedure di produzione Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza Conoscenza di tecniche per analisi "costo-beneficio" Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori. 8 LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice CONTROLLO DI GESTIONE ADDETTO AMMINISTRATIVO Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza Individuazione e classificazione centri di costo Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie Conoscenza contabilità generale Conoscenza contabilità industriale Conoscenza teniche formazione bilancio Conoscenza sistemi di reporting Conoscenza processi e procedure dell'organizzazione Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Individuazione soluzioni a fronte di scostamenti previsionale/consuntivo Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali Reporting periodici Gestione e ottimizzazione delle risorse Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 9 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ADDETTO CONTROLLO DI GESTIONE Conoscenza sistemi di reporting Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie Gestione e ottimizzazione delle risorse Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Orientamento all'innovazione Ripartizione dati contabili per centri di costo Elaborazione dei budget Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti Conoscenza di tecniche di analisi statistica Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali Reporting periodici Conoscenza processi e procedure dell'organizzazione Conoscenza contabilità industriale Conoscenza teniche formazione bilancio 10 LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE AMMINISTRATIVO Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari Conoscenza contabilità generale Conoscenza contabilità industriale Conoscenza teniche formazione bilancio Conoscenza sistemi di budgeting Conoscenza sistemi di reporting Gestione rapporti organi controllo Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione e ottimizzazione delle risorse Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Orientamento all'innovazione Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Rilevazioni dati contabili Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti Individuazione e classificazione centri di costo Ripartizione dati contabili per centri di costo Elaborazione dei budget LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 11 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE CONTROLLO DI GESTIONE Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie Conoscenza contabilità generale Conoscenza contabilità industriale Conoscenza teniche formazione bilancio Conoscenza di tecniche di analisi statistica Conoscenza sistemi di budgeting Conoscenza sistemi di reporting Orientamento all'innovazione Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Rilevazioni dati contabili Individuazione e classificazione centri di costo Ripartizione dati contabili per centri di costo Elaborazione dei budget Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Individuazione soluzioni a fronte di scostamenti previsionale/consuntivo Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali Gestione rapporti organi controllo Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione e ottimizzazione delle risorse Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale Analisi scostamenti previsionale/consuntivo Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti 12 LIVELLO EQF 6 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice LOGISTICA E SUPPLY CHAIN ADDETTO AL MAGAZZINO Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..) Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Attivazione procedure e pratiche doganali import/export Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione scorte e approvvigionamento Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Conoscenza procedure logistiche integrate Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza processi aziendali Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Gestione attività spedizioni/consegne Ottimizzazione e innovazione area di competenza Pianificazione e gestione scorte e magazzino Pianificazione e gestione spedizioni/consegne LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 LIVELLO EQF 3 13 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ADDETTO ALLA LOGISTICA Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino Conoscenza processi aziendali Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Attivazione procedure e pratiche doganali import/export Predisposizione e redazione documentazione di trasporto Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..) Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Gestione movimentazione merci e magazzino Pianificazione e gestione scorte e magazzino Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export 14 LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 LIVELLO EQF 3 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ADDETTO ACQUISTI Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Predisposizione e redazione documentazione di trasporto Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..) Gestione attività spedizioni/consegne Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica Ottimizzazione e innovazione area di competenza Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export Reporting area di competenza Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci Conoscenza prodotto/servizio aziendale Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori Conoscenza procedure logistiche integrate Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Gestione scorte e approvvigionamento Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci Capacità di predisposizione e rispetto del budget LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 15 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE MAGAZZINO Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza procedure logistiche integrate Conoscenza processi aziendali Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Coordinamento e controllo attività area logistica Capacità di predisposizione e rispetto del budget Attivazione procedure e pratiche doganali import/export Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali Gestione movimentazione merci e magazzino Gestione attività spedizioni/consegne Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica Ottimizzazione e innovazione area di competenza 16 LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 LIVELLO EQF 4 LIVELLO EQF 3 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE LOGISTICA Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative LIVELLO EQF Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando 6 attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi Gestione scorte e approvvigionamento Conoscenza procedure logistiche integrate Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino Conoscenza tecniche di gestione approvvigionamento Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza processi aziendali Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Attivazione procedure e pratiche doganali import/export Predisposizione e redazione documentazione di trasporto Aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Gestione attività spedizioni/consegne Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica Coordinamento e controllo attività area logistica LIVELLO EQF Ottimizzazione e innovazione area di competenza 5 Pianificazione e gestione scorte e magazzino Pianificazione e gestione spedizioni/consegne Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Capacità di predisposizione e rispetto del budget Reporting area di competenza Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti 17 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE ACQUISTI Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori Capacità di predisposizione e rispetto del budget Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..) Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino Conoscenza tecniche di gestione approvvigionamento Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci Conoscenza prodotto/servizio aziendale Conoscenza processi aziendali Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Attivazione procedure e pratiche doganali import/export Aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Gestione scorte e approvvigionamento Gestione attività spedizioni/consegne Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica Coordinamento e controllo attività area logistica Ottimizzazione e innovazione area di competenza Pianificazione e gestione spedizioni/consegne Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni Reporting area di competenza Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti 18 LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice SICUREZZA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal rischio Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso Conoscenza dei processi produttivi aziendali Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la gestione delle emergenze Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi LIVELLO EQF 3 19 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro Conoscenza degli attori coinvolti da SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal rischio Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso Conoscenza dei processi produttivi aziendali Gestione informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente Redazione e gestione della documentazione specifica prevista Gestione delle relazioni con Enti e Organi di controllo Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi Definizione politiche, obiettivi e strategie servizio prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente (SPP) Pianificazione, gestione e controllo attività SPP Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi SPP Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio Identificazione e applicazione misure di prevenzione infortuni, incidenti e danni Definizione procedure per la gestione delle emergenze Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la gestione delle emergenze Gestione informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente Redazione e gestione della documentazione specifica prevista Gestione delle relazioni con Enti e Organi di controllo Capacità di predisposizione e rispetto del budget Gestione e controllo rispetto misure di sicurezza Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio Identificazione e applicazione misure di prevenzione infortuni, incidenti e danni Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate Aggiorna e attiva e procedure per la gestione delle emergenze 20 LIVELLO EQF 6 LIVELLO EQF 5 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ADDETTO SQUADRA ANITINCENDIO Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal rischio Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso Conoscenza dei processi produttivi aziendali Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la gestione delle emergenze Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi LIVELLO EQF 3 21 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice STRUMENTI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Con riferimento al capitolo 4. “Il modello di valutazione e verifica degli apprendimenti”, nelle pagine seguenti sono riportati gli schemi esemplificativi degli strumenti predisposti per la verifica e valutazione degli apprendimenti in esito a percorsi formativi che sono stati utilizzati in fase di sperimentazione del modello. Nello specifico: 1. Griglia di descrizione corso 2. Test di valutazione per allievo ex ante 3. Prove pratiche, 4. Griglia di osservazione e valutazione delle prove pratiche 5. Test di valutazione per allievo ex post 6. Questionario di valutazione in azienda Sono illustrati, a titolo di esempio, gli strumenti predisposti per il percorso formativo: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (Formazione obbligatoria) 22 GRIGLIA DI DESCRIZIONE CORSO AREA DI COMPETENZA 1 Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 2 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l’eliminazione/riduzione del rischio 3 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 4 Gestire le procedure di emergenza 5 Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 6 Gestione delle relazioni con l’utilizzo di un linguaggio appropriato riferito al settore ed al ruolo LIV EQF 5 5 5 Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITÀ DESCRITTORI COMPORTAMENTI/ATTEGGIAMENTI DESCRITTORI Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Principi giuridici comunitari e nazionali Legislazione generale e speciale in materia di sicurezza sul lavoro; Principi base D.Lgs 81/2008 testo unico Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli aggiornamenti normativi Utilizzo degli strumenti informatici e telematici per la raccolta e ricerca delle informazioni in materia di sicurezza. Abilità di ricerca di testi attraverso motori di ricerca, biblioteche, librerie specializzate,.. Verifica periodica dello aggiornamento delle applicate. Monitoraggio documentazione interne. tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze; strumenti per la valutazione del rischio; le misure di prevenzione e protezione dei rischi Definizioni delle diverse tipologie di rischio, descrizione dei fattori di rischio (singoli e composti); conseguenze correlate alle diverse tipologie di rischio. Ambienti di lavoro e rischi correlati. Criteri per la valutazione dei rischi, strumentazione per la rilevazione del rischio, scale e valori limite dell’esposizione al rischio Analisi dei possibili danni e conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione Rilevare, nell’ambito dello svolgimento del ruolo, i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Gestire l’informazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza Monitorare i cambiamenti organizzativi e strutturali e verificare il rispetto delle procedure da parte dei lavoratori. Rendere accessibili le informazioni tecniche, procedurali e legislative aggiornate da parte di chi ne ha la necessità. Attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni aziendali per prevenire e riconoscere le situazioni di rischio. Attivarsi per eliminarle. Atteggiamento di controllo analitico e preposto alla correlazione di fattori di rischio. Utilizzo corretto di procedure e criteri di valutazione del rischio. Ruoli e funzioni dei principali attori coinvolti nel SPP, Obiettivi aziendali e ogente normative in materia di sicurezza Organi di controllo e relativi ambiti di competenza Identificazione del rischio e ruolo preposto alla sua gestione; monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi al SPP, Gestione dei gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori. Valutare il reale grado di raggiungimento degli obiettivi fissati nei safety meeting, con particolare riguardo all’allocazione delle risorse finanziarie , Gestire squadre e gruppi di lavoro, delegare mansioni a figure competenti ed addestrate. Approntare un sistema di rilevazione e analisi degli incidenti e degli infortuni. Rispetto dei ruoli definiti , adeguamento alle procedure. Correlazione dei sistemi di prevenzione e protezione con i ruoli aziendali e con le tipologie di rischio e la gravità dello stesso, organizzazione di gruppi di lavoro, intervenire con i ruoli aziendali e attori esterni in circostanze di emergenza. Atteggiamento assertivo ed equilibrato nei confronti di tutti gli attori sociali anche in situazioni-limite. Attenzione alla tutela del lavoratore in ogni circostanza; Identificazione di figure idonee alla gestione e al controllo in situazioni di emergenza. Principio di ottimizzazione degli investimenti, nel rapporto costi-benefici. Offrire ascolto e supporto agli attori sociali. Intervenire con comunicazioni chiare e tempestive rivolte a tutti gli attori sociali. Organizzazione delle principali procedure d’emergenza (vie di fuga, punti di raccolta, prove di evacuazione) prevedendo simulazioni al fine di ridurre il carico emotivo legato alla circostanza. Supporto nell’identificazione delle misure straordinare di gestione del rischio, di procedure per la messa in sicurezza e comunicazione tempestiva agli enti deputati alla gestione dell’emergenza. Conoscenza degli attori coinvolti dal SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità, organi di controllo, obblighi di legge stato di normative periodico della e delle procedure 5 Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva, dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso; conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all’emergenza, delle conseguenze dell’esposizione a circostanze stessogene e tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. Principi di idoneità al lavoro e di tutela sanitaria dei lavoratori. Conoscenza dei vari DPI e DPC ed il loro utilizzo. Criteri per la scelta dei dispositivi di protezione in base al di rischio. Principi di sicurezza delle attrezzature e degli impianti. Procedure d’emergenza, responsabilità e oneri dell’RLS in caso di emergenza. Lavori ad alto rischio stressogeno, stress lavoro correlato, tecniche gestione dello stress Definire le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l’utilizzo applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza Utilizzare le procedure e la documentazione adottata nel modo più opportuno alla gestione dell’emergenza. Collaborare alla programmazione degli interventi per l’eliminazione o la riduzione dei rischi emersi nella fase di valutazione; collaborare alla definizione delle priorità degli interventi. Assumersi la responsabilità di fronte all’emergenza e intraprendere iniziative atte a favorire il ripristino della situazione, soprattutto in situazioni altamente stressogene per qual è e per i lavoratori. Interpellare gli organi di controllo. 5 Conoscenza dell’organigramma e dei processi organizzativi e produttivi, conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza Gestione dell’informazione e la formazione dei lavoratori, organizzazione aziendale, organigramma, processi produttivi, descrizioni per ruoli e mansioni. Supporto all’attività di SPP e la gestione dell’informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza. Utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione, monitoraggio e controllo dei processi produttivi. Controllare e verificare costantemente i risultati delle azioni condotte in materia di sicurezza. Verificare i risultati aziendali in materia di sicurezza. Azione continua di monitoraggio e rilevazione di indicatori di risultato, attenzione ai fattori di miglioramento continuo per la sicurezza nei processi di lavorazione Redazione e gestione della documentazione specifica prevista, Gestione delle relazioni con Enti, Organi di controllo e maestranze aziendali Favorire la reperibilità delle informazioni per i lavoratori, relazionarsi con gli enti di controllo e maestranze aziendali, adeguandosi all’interlocutore. Capacità di parlare in pubblico, produrre e tenere relazioni. Mediare nelle situazioni conflittuali, essere in grado di ascoltare l’altro e saper adottare un comportamento propositivo e non di attacco. Aggiornamento periodico degli strumenti di comunicazione e di diffusione delle informazione. , assertività nelle comunicazioni ai gruppi di lavoro. Ascolto attivo e comunicazione verbale e non verbale efficace. Verifica dell’adeguatezza del linguaggio tecnico nella documentazione; istituzione di canali idonei alla diffusione dell’informazione, individuazione di procedure e linee guida per redigere una documentazione adeguata e pertinente alle richieste degli enti deputati al controllo. Capacità di moderazione. 4 conoscenze del linguaggio tecnico specifico dell’ambito sicurezza. Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione Terminologia tecnica, linguaggio proprio di pratiche e documentazioni ufficiali, enti e organi di controllo e documentazioni di pertinenza. Modalità di comunicazione efficace. 23 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX ANTE Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. In evidenza le risposte corrette. AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 Individuare possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per eliminare/ridurre il rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 6 Gestire le procedure di emergenza 5 24 TEST IN INGRESSO Qual è la principale normativa vigente in materia di sicurezza? a) D.Lgs 81/2008 b) D. Lgs 626/1994 c) D. Lgs 488/2007 Quali strumenti utilizzi per aggiornarti sulle norme: a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli b) D. Lgs 626/1994 c) passaparola Ogni quanto tempo ti aggiorni le norme sulla sicurezza? a) In occasione delle verifiche annuali b) Quando mi ricordo c) Mai d) Solo su sollecitazione della direzione e) in base a un planning predefinito Un rischio è a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche. b) una proprietà di una determinata situazione c) la proprietà che accada un incidente mortale Come rilevi un rischio in azienda: a) controlli casuali b) su segnalazione dei colleghi c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro d) in seguito a incidenti sul lavoro Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio: a) riunione con i colleghi b) applicazione delle norme c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP d) nessuna Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)? a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della sicurezza d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi? a) Al diretto superiore o al datore di lavoro b) Al Pronto soccorso c) Allo SPISAL d) Alla Sorveglianza Sanitaria Quando rilevi un’anomalia in materia di sicurezza, occorre: a) non segnalare il problema b) rivolgersi al RSPP c) rivolgersi all’RSU In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono: a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto b) arrangiarsi come possono c) chiamare i vigili del fuoco d) astenersi dal lavoro e andare a casa In quanto RLS, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito deve: a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma In caso di incendio, come RLS devi: a) metterti a urlare per dare l’allarme b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro c) chiamare i VVFF d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice segue AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestire la sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestire le relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 5 TEST IN INGRESSO Quali processi produttivi devono essere valutati? a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e impianti b) Tutti, incluse le attività d’ufficio c) Escluse le attività d’ufficio Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione? a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischiomansione c) Nessuna delle precedenti La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite: a) riunioni con i colleghi b) piano di audit e controlli periodici c) la rilevazione di incidenti d) segnalazioni anonime Come definisci la prevenzione? a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge c) un nuovo circuito elettrico a norma d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se: a) si discute a ruota libera b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici c) si consegnano dispense d) si vedono filmati In quanto RLS, nel relazionarsi con i diversi ruoli aziendali devi: a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza d) fare un articolo per la stampa PROVA PRATICA Esempi delle tipologie di proposte nel corso per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. ESERCITAZIONE PRATICA Obiettivo Luogo Strumenti Attrezzature Durata Attività Verificare le competenze nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, in condizioni di lavoro ordinarie. Verificare le procedure di emergenza in occasione di eventi di media gravità. Laboratorio Dispositivi di protezione individuale, coerentemente con il profilo professionale ed il settore di lavoro (maschere, guanti, casco , tute etc). 20 minuti per allievo Verifica dei i tempi e le abilità nell’indossare/utilizzare i DPI L’esercitazione può essere effettuata introducendo fattori di stress ambientale. PROBLEM SOLVING Obiettivo Luogo Strumenti Attrezzature Durata Attività Verificare la capacità dell’allievo di formulare una soluzione concreta ad un problema complesso ma ricorrente Verificare la capacità gestionale ed organizzativa, nonché l’abilità di formulazione di proposte originali supportate da conoscenze specifiche in materia di sicurezza. La proposta dovrà garantire il massimo beneficio per l’azienda e per i lavoratori. Aula/ Azienda Materiale con le informazioni essenziali per la soluzione del caso; supporti cartaceo La durata è variabile in funzione della durata del corso stesso e a seconda della difficoltà e della modalità di conduzione dell’esercitazione Caso: In un’azienda metalmeccanica si fa un largo uso di solventi per vernice. Questi prodotti potrebbero essere sostituiti da altri meno dannosi per la salute, ma i lavoratori si oppongono drasticamente a tale alternativa poiché l’introduzione di nuove sostanze comporterebbe tempi drasticamente più lunghi per la medesima lavorazione del materiale. Inoltre sono molto più costose. Dalla rilevazione del rischio chimico, inoltre, emergono dati preoccupanti, e ci sarebbe la necessità di un intervento immediato, tuttavia l’azienda ha diverse comande in scadenza e non può ritardare le consegne. Si proponga una soluzione a tale circostanza 25 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ROLE PLAYING Obiettivo Luogo Strumenti Attrezzature Durata Osservatori Attività Favorire una riflessione sul ruolo di Rappresentante dei Lavoratori, nell’ambito di un’azienda di grandi dimensioni, in presenza di colleghi di culture diverse. Analizzare gli stili di leadership e di comunicazione, verificare il rispetto dei tempi e della gestione del ruolo in una riunione di lavoro. Aula Carta e penna, lavagna a fogli mobili Prova: ‘45 minuti; Discussione –Valutazione: ‘30 minuti; 1-2 Descrizione del Contesto: La CARLI & ROSSI è un’azienda che opera nella provincia di Belluno e che dispone di un grosso know how nel settore delle demolizioni e noleggio attrezzature meccaniche per l’edilizia. Recentemente ha deciso di espandersi anche verso paese dell’est ed in questa ottica ha rinforzato le sue maestranze assumendo lavoratori comunitari provenienti da questi paesi, al fine di “formarli in Italia” ed utilizzarli successivamente come capi squadra nel loro paese di origine. Poiché in cantiere non tutti i lavoratori hanno comportamenti rispettosi delle norme per la sicurezza, l’azienda ha deciso di responsabilizzare direttamente tutte le figure coinvolte nel processo della sicurezza, per cui sono state organizzate delle riunioni per gruppi misti che vedono coinvolti: il Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione, Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, una squadra di operai al completo (da 5 ad 8 unità), il geometra di cantiere. Obiettivo di ciascun incontro è definire le motivazioni che impediscono di applicare correttamente le norme sulla sicurezza ed stilare un programma di azioni correttive. DESCRIZIONE DELL’AZIENDA La nostra azienda è presente sul mercato da oltre 20 anni con maestranze specializzate. La nostra certificazione ISO 9001 Vision ci ha permesso di ottimizzare i servizi alla clientela, la gestione e il controllo delle attrezzature. I nostri tecnici garantiscono l'ottimizzazione dei tempi di realizzazione delle opere, favorendo così un notevole contenimento dei costi. Un'attrezzata officina mobile soddisfa, in tempi brevi, le richieste di interventi tecnici. Un parco macchine di nuovissima generazione, è atto a soddisfare le più diversificate esigenze. • Dipendenti: 90 • Fatturato: 32 milioni di euro • Mercato in cui opera: Italia, Austria, Slovenia , Croazia PROJECT WORK Obiettivo Luogo Strumenti Attrezzature Durata Attività di verifica 26 Avviare delle azioni di sensibilizzazione all’utilizzo dei DPI con gruppi di colleghi di nazionalità e cultura diversa Verificare l’utilizzo dei DPI con rilevazione schedulate Azienda Da definire in funzione delle strategie adottate per risolvere il problema Variabile in funzione della durata del corso Verifica intermedia dopo circa 2 settimane dall’avvio dei lavori, con valutazione dettagliata delle criticità riscontrate e possibili soluzione ipotizzate. Verifica finale: Analisi della documentazione e delle procedure previste per la soluzione del problema. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice GRIGLIA DI OSSERVAZIONE Schema esemplificativo per la valutazione delle prove pratiche - corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza A DIMENSIONE VALUTATA AREA DI COMPETENZA saper reperire informazioni da fonti ufficiali 2 rilevare i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione ABILITA' 4 COMPORTAMENTI 5 redazione della documentazione specifica 1 verifica periodica dello stato di aggiornamento delle normative 2 attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni di prevenzione 3 rispetto dei ruoli definiti, adeguamento alle procedure, asserivita' nella comunicazione 4 utilizzare le procedure e la documentazione dei sistemi di qualita' per la gestione dell'emergenza 6 valutazione e attribuzione ……. G identificazione del rischio e del ruolo preposto alla sua gestione definizione delle procedure per la gestione dell'emergenza. cooridinamento attivita' volte ad arginare il rischio pianificazione, gestione, controllo dell'attivita' di spp 6 5 LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO * C D E F DESCRIZIONE 1 3 B utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione , monitoraggio e controllo favorire la reperibilita' delle informazioni per i lavoratori, relazionarsi agli enti di controllo adeguandosi all'interlocutore punteggi: valori compresi fra 0 e il livello eqf atteso definita per la specifica area di competenza nella griglia di descrizione corso. 27 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX POST Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. In evidenza le risposte corrette. LIV EQF AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 Individuare le possibili fonti di rischio, applicare le procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 6 Gestire le emergenza procedure di 5 28 TEST IN USCITA In che anno è entrato il vigore il Testo Unico della Sicurezza? a) 1994 b) 2008 c) 2007 d) 1945 In qualità di RLS, cosa sei tenuto per legge a richiedere al Datore di Lavoro, se non ti viene consegnato? a) l’organigramma b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato c) il budget aziendale per la sicurezza d) i verbali degli incontri Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in materia di aggiornamenti normativi? a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente d) non ho doveri in merito Quale combinazione rappresenta un esempio di fonti di rischio chimico? a) virus e solventi b) gas e polveri c) batteri e miceti d) raggi X e nebbie Quale formula utilizzi per la valutazione del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno) a) P= R + D b) R= P - D c) D= R x P d) R=P x D Quale procedura intraprendi per ridurre i rischi, quando non puoi eliminarne la fonte? a) invio una non conformità b) sollecito l’introduzione di DPI idonei c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria Quale ente ha la funzione di organo di vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008? a) SPISAL b) INAIL c) ISPESL Quando vieni consultato dal datore di lavoro per la valutazione dei rischi, devi: a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso d) consegnare la reportistica adeguatamente predisposta e vidimata Con chi collabori principalmente quando si tratta di decidere quali di dispositivi di sicurezza adottare per i macchinari? a) con i lavoratori interessati b) con l’RSU c) col medico competente d) col datore di lavoro In caso di infortunio grave, qual è il numero da comporre? a) 118 solo se in Italia b) 117 solo se in Italia d) 115 in tutta l’UE Qual è l’attore da contattare per primo nel caso di incendio? a) RSPP b) addetto antincendio c) medico competente d) responsabile dell’area In presenza di principio di incendio, e ove vi sia il timore di persone in pericolo: a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a rischio nell’ambiente b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai l’allarme con tutti i mezzi a disposizione c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad attivare le squadre antincendio d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il servizio d’emergenza. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice segue AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestire la sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestire le relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato riferimento al settore ed al ruolo 5 TEST IN USCITA Come si collocano i preposti nella scala gerarchica della sicurezza? a) dopo datore di lavoro e dirigenti b) tra datore di lavoro e dirigenti c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale Quali interventi è obbligatorio pianificare, con il datore di lavoro, dopo l’introduzione di idonei dispositivi di protezione all’interno del reparto produttivo? a) revisione del budget e del business plan b) formazione, informazione, addestramento c) rifare da capo la valutazione dei rischi Nei reparti con attrezzature meccaniche sei tenuto a verificare che a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI Cosa si intende per rischio organizzativo? a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree dell’organizzazione b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca danni all’organizzazione L’RLS, per segnalare i fattori di rischio riscontrati, deve relazionarsi con: a) il servizio di prevenzione aziendale b) il responsabile delle risorse umane c) il responsabile dell’area d) l’ASL Come favorire la corretta diffusione delle informazioni in materia di Sicurezza? a) riunioni periodiche b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori c) sono sufficienti avvisi in bacheca d) passaparola “a cascata” fra i lavoratori 29 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Data compilazione Titolo del Corso di Cognome e Nome (partecipante al corso) Ruolo Azienda Nome e Ruolo del compilatore Nella tabella di seguito sono evidenziate e descritte le Aree di Competenza oggetto del corso di formazione per RLS a cui ha partecipato il Suo collaboratore. Indichi qual è il valore corrispondente alla padronanza espressa dal Suo collaboratore nelle conoscenze, abilità e comportamenti relativi alle specifiche aree di competenza oggetto del corso. Il livello di padronanza deve essere espresso secondo una scala, che richiama i livelli EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche) attesi per le singole aree di competenza, come evidenziato Griglia di descrizione corso allegata. Area di Competenza Conoscenze, Abilità, Comportamenti Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Conoscere la normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli aggiornamenti normativi. Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione Gestire le procedure di emergenza Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato riferito al settore ed al ruolo Conoscere le tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze; strumenti per la valutazione del rischio; le misure di prevenzione e protezione dei rischi. Rilevare, nell'ambito dello svolgimento del ruolo, i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Gestire l'informazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza. Conoscere gli attori coinvolti dal SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità, organi di controllo, obblighi di legge. Identificazione del rischio e ruolo preposto alla sua gestione; monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi al SPP, Gestione dei gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori. Conoscere i sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva, dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso; conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all'emergenza, delle conseguenze dell'esposizione a circostanze stessogene e tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. Definire le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l'utilizzo applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza Conoscere l'organigramma e dei processi organizzativi e produttivi, conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza. Supporto all'attività di SPP e la gestione dell'informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza. Conoscere il linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza. Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione. Redazione e gestione della documentazione specifica prevista, Gestione delle relazioni con Enti, Organi di controllo e maestranze aziendali Padronanza espressa 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 Al termine del percorso formativo “Corso per RLS” ritiene che il suo collaboratore presenti: • Aree di forza (specificare) ______________________________________________________________________ • Aree di miglioramento (specificare) ________________________________________________________________ Il corso di formazione “Corso per RLS” ha apportato benefici: • Per il lavoratore SI □ • Per l’area aziendale in cui opera il collaboratore SI □ • Per l’azienda SI □ NO □ NO □ NO □ perché ………………………………….. perché ………………………………….. perché ………………………………….. Ritiene che l’attività di valutazione appena svolta sia utile per Lei e la Sua azienda? SI □ NO □ Se SI, Le chiediamo di motivare la Sua risposta indicando, nell’ordine, le 2 più importanti: Rende possibile un’analisi sulla validità dell’investimento formativo effettuato dall’azienda. Formalizza, nel linguaggio delle competenze, l’agire quotidiano dei miei collaboratori. 30 Offre un’occasione per definire eventuali percorsi di sviluppo successivi. Consente di monitorare, attraverso alcuni indicatori concreti, il livello della competenza del lavoratore. Altro: (specificare) Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Nel documento proposto sono riportate le aree di competenza e i relativi descrittori per le quali il soggetto ha raggiunto e soddisfatto il livello EQF dichiarato nella griglia di descrizione corso principalmente prendendo come riferimento il risultato del test di valutazione per l’allievo ex post (Q3) eventualmente corredato dai dati relativi alle prove in itinere (Q2) ed al questionario di valutazione aziendale. 31 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice SPERIMENTAZIONE: PRESENTAZIONE DEI DATI Nelle pagine che seguono sono illustrati in dettaglio gli strumenti predisposti ed utilizzati per la verifica degli apprendimenti in esito ai singoli percorsi formativi oggetto di sperimentazione, di cui all’elenco, nonché l’esito delle prove. Percorsi formativi oggetto di sperimentazione Alta formazione Apprendistato Formazione Aziendale Formazione obbligatoria Formazione per disoccupati • Esperto Lean Manufacturing • Governo dei sistemi informativi • Lean Design Experience Workshop • Gestione delle piccole medie imprese • Tecnico saldo carpentiere • Tecniche e tecnologie dell'impresa alimentare • Comunicazione integrata in azienda • Lean Management • Self Marketing • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1 • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 2 • Responsabile del servizio di protezione e prevenzione • Costruire sicuri: percorsi di sensibilizzazione alla sicurezza e alla salute nei cantieri edili o inoccupati • Collaboratore e restauratore di beni culturali: progettista del restauro conservativo 2 • Collaboratore e restauratore di beni culturali: progettista del restauro conservativo 1 Outplacement 32 • Legislazione del lavoro • Tecnico commercio estero Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ALTA FORMAZIONE ESPERTO IN LEAN MANUFACTURING • Sintesi dei contenuti: il corso di specializzazione “Esperto in Lean Manufacturing” è finalizzato a fornire un bagaglio di competenze teoriche e di esperienze pratiche per poter avviare in autonomia concetti di riorganizzazione delle operations secondo i principi e le logiche della Lean Manufacturing. Il corso è articolato sulle diverse aree tematiche fra cui: evoluzione dei modelli di produzione, Value Stream Mapping, gestione dei materiali con Kanban e il dimensionamento delle aree di stoccaggio e l’approccio KaiZen. I destinatari del corso sono professionisti operanti a vari livelli in produzione, pianificazione e controllo, logistica e supply chain, industrializzazione di prodotto e di processo qualità, nonché consulenti aziendali operanti nell’ambito dell’operation. • Area: • N soggetti coinvolti: 10 • Durata: la durata complessiva del corso è di 64 ore; sono stati oggetto di sperimentazione 4 moduli, della durata complessiva di 16 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: - Introduzione alla Lean Manufacturing. La metodologia QFD per la definizione del valore - Value Stream Mapping (VSM) • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post Logistica e supply chain 33 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Padroneggiare i principi base del lean thinking e della riprogettazione dei processi Essere in grado di descrivere i principali flussi organizzativi Scegliere la tecnica e il livello di analisi più opportuni Essere in grado di progettare e proporre più scenari per i possibili stati futuri 34 LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI 5 Principi del Lean Thinking: come si inquadra lo strumento Value Stream Mapping Definizione dei 5 principi base del Lean Thinking; Definizione degli obiettivi e delle fasi che caratterizzano il processo di Value Stream Mapping Saper riconoscere attività a valore e non a valore in un flusso articolato; saper identificare clienti interni ed esterni Saper utilizzare l'osservazione per individuare sprechi. Saper adottare una prospettiva pull Miglioramento continuo del processo di sviluppo dei processi operativi riducendo gli sprechi ed aumentando qualità ed affidabilità della gestione Atteggiamento analitico volto al miglioramento continuo dei processi (produttivi e transazionali); trasferimento delle competenze acquisite ai colleghi. 5 Le fasi dei processi aziendali con un sufficiente grado di dettaglio Importanza del lavoro di gruppo per l'individuazione delle famiglie di prodotto il cui flusso deve essere mappato Saper tracciare manualmente una mappa di valore, tenendo conto di precedenze e concatenazioni tra fasi Saper utilizzare i formalismi della tecnica Value Strema Mapping Supporto all'utilizzo e diffusione di metodi di mappatura visuale dei processi Stimolo ai colleghi nell'applicazione di metodi visuali per l'individuazione di nuove modalità operative 5 Le tecniche e gli strumenti applicativi del Value Stream Mapping Metodi per l'evidenziazione visiva degli sprechi, nell'ottica di utilizzare un linguaggio comunemente accettato in azienda Saper raccogliere informazioni quantitative rilevanti "sul campo", ovvero dove i processi operativi vengono realizzati Saper identificare le modalità di sistematizzazione delle informazioni raccolte 5 I fattori e le fasi che incidono maggiormente sul Lead Time globale Come distinguere informazioni relative alla gestione e controllo dei processi implementati e ai requisiti del cliente Saper pianificare in modo creativo i nuovi flussi tenendo conto di eventuali vincoli Saper tradurre gli obiettivi dello stato futuro in azioni sequenziali di intervento Ricerca del commitment Pianificazione di interventi aziendale e qualificazione di miglioramento, volti alla del processo con il razionalizzazione e riferimento e il supporto di riduzione del Lead Time dati empirici affidabili Focalizzazione sui "colli di bottiglia" nella fase di definizione dei nuovi obiettivi di processo Introduzione di requisiti di processo che considerino la riprogettazione e/o un migliore impiego delle attrezzature Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN INGRESSO Il lean thinking si applica a: a) Produzione b) Progettazione c) Tutte le attività aziendali Padroneggiare i principi base del lean thinking e della riprogettazione dei processi 5 Quale approccio è alla base della riprogettazione dei processi in ottica Lean: a) ricerca di efficienza b) ricerca di efficacia c) entrambi La responsabilità del miglioramento dei processi in ambito Manufacturing è in carico a: a) Responsabile di produzione b) Tutte le persone coinvolte c) La direzione del personale Essere in grado di descrivere i principali flussi organizzativi 5 L'individuazione delle famiglie di prodotto da mappare: a) è proposta dalla Direzione generale b) è proposta dalla Direzione Commerciale c) è proposta da un team interfunzionale con l'avallo della Direzione Un metodo di Value Stream Mapping è principalmente: a) un metodo per rappresentare la strategia produttiva b) un metodo di pianificazione della produzione c) uno strumento per la pianificazione di attività di miglioramento Una sessione di Value Stream Mapping produce: a) Una rappresentazione dei tempi di processo b) Una rappresentazione dei costi di processo c) Una rappresentazione della percentuali di utilizzo delle attrezzature di produzione I requisiti della mappatura dovrebbero emergere: a) dal responsabile di produzione, che propone gli obiettivi futuri b) dall'analisi dei dati di produzione relativi alla gamma prodotti c) dal responsabile dell'Assicurazione Qualità, che fornisce le procedure di riferimento Scegliere la tecnica e il livello di analisi più opportuni 5 Essere in grado di progettare e proporre più scenari per i possibili stati futuri 5 Quali strumenti di supporto è necessario procurarsi per lo sviluppo di un Value Stream Mapping: a) Nessuno, solo un manuale b) Un software di simulazione grafica c) Fogli di carta, matite, gomma, ecc. Quali parte del processo produttivo vanno incluse nel Value Stream Map: a) il flusso dei materiali e delle informazioni b) il flusso finanziario e l'analisi dei costi c) solo le fasi critiche o più costose Che cos'è lo stato futuro: a) Il risultato finale di una serie di miglioramenti Lean b) Un progetto di miglioramento della qualità c) Un progetto di riduzione dei costi di produzione Per sviluppare una riprogettazione dei processi secondo i principi Lean è necessario e sufficiente: a) adeguare i processi ai requisiti dei clienti interni ed esterni b) dimostrare quantitativamente il vantaggio economico c) non perdere mai di vista il principio della perfezione In caso di dati sul processo incompleti, che esegue la mappatura dovrebbe: a) completarli, sulla base dell'esperienza e facendo del proprio meglio b) tornare sul campo e registrarli per osservazione diretta c) chiedere le informazioni mancanti al responsabile di produzione o dei sistemi informativi 35 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dati Test ex ante Liv EQF atteso 5 1-Padroneggiare i principi base del lean thinking e della riprogettazione dei processi con abil comp area con abil comp area con abil comp area A OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO NO NO 0 NO OK NO 0 1 B OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO NO 0 2 C OK OK OK 5 OK NO NO 0 NO NO NO 0 NO NO NO 0 1 D OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK NO 0 NO NO NO 0 1 E OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 1 F OK OK OK 5 NO OK NO 0 OK OK OK 0 OK OK NO 0 2 G OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 NO NO NO 0 1 H NO OK NO 0 OK OK NO 0 NO NO NO 0 NO NO OK 0 0 I NO NO NO 0 NO NO NO 0 NO NO NO 0 NO OK NO 0 0 L OK OK NO 0 NO OK NO 0 NO OK OK 0 OK NO NO 0 0 Sum 12 14 10 57 10 9 5 6 7 8 6 0 7 7 2 0 Aree di competenza Cognome Nome n persone/area 36 11 5 5 2-Essere in grado di descrivere i principali flussi organizzativi 3-Scegliere la tecnica e il livello di analisi più opportuni 1 0 5 4-Essere in grado di progettare e proporre più scenari per i possibili stati futuri con abil comp area 0 N AREE COMPLETATE Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN USCITA La mappa dello stato attuale è: a) un modello di rappresentazione del processo di produzione b) un layout dei reparti produttivi negli impianti adibiti c) l'insieme delle procedure di produzione Padroneggiare i principi base del lean thinking e della riprogettazione dei processi 5 Un principio fondamentale del lean thinking è: a) il miglioramento continuo b) il cliente ha sempre ragione c) l'assenza di procedure L'eliminazione degli sprechi nell'applicazione VSM si ottiene mediante: a) osservazione e discussione da parte del team b) introduzione di nuove procedure c) introduzione di uno strumento informatico di supporto alla produzione Il metodo di Value Stream Mapping richiede dati di pertinenza: a) della Direzione Tecnica b) di diverse funzioni aziendali c) della Direzione Commerciale Essere in grado di descrivere i principali flussi organizzativi Scegliere la tecnica e il livello di analisi più opportuni 5 5 Per schematizzare la linea del tempo è necessario: a) rilevare tempi di lavorazione, spostamento e attesa per ogni pezzo prodotto b) rilevare tempi di lavorazione, spostamento e attesa per ogni lotto prodotto c) sommare tutti i cicli di lavorazione cui è soggetto un prodotto Al termine di una sessione di Value Stream Mapping è utile: a) che la direzione faccia partire dei progetti su alcune delle opportunità di miglioramento individuate b) che le opportunità di miglioramento individuate vengano annotate c) che tutte le idee emerse vengano realizzate nel più breve tempo possibile Quale livello di analisi è consigliabile adottare all'inizio? a) un singolo processo b) lo stabilimento produttivo c) l'intera Supply Chain Che cos'è il Takt Time: a) il ritmo ottimale di produzione b) il ritmo delle vendite c) il ritmo del processo pacemaker Come si realizza lo stato futuro: a) su una sezione del processo ben nota e che promette di dare buoni risultati nel breve periodo b) sulla sezione più vicina al cliente finale, che sentirà per primo i benefici c) all'intero processo schematizzato, avviando dei cantieri in parallelo L'utilizzo dei supermarket è finalizzato a: a) garantire una disponibilità costante di materiali ad un processo critico b) disaccoppiare due processi utilizzati da più famiglie di prodotti c) controllare la produzione dove il flusso non può essere esteso a monte Essere in grado di progettare e proporre più scenari per i possibili stati futuri 5 Il principio del flusso per la determinazione dello stato futuro si applica: a) livellando il mix e il volume di produzione sul processo pacemaker b) adottando il kanban come strumento di movimentazione dei materiali c) adeguando il sistema informativo con opportuni moduli Nella progettazione della mappa relativa a uno stato futuro: a) è fondamentale aumentare il numero delle attività a valore b) è auspicabile aumentare in percentuale le attività a valore c) è sufficiente ridurre i tempi ciclo e i tempi totali 37 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 1-Padroneggiare i principi base del lean thinking e della riprogettazione dei processi con abil comp area con abil comp area con abil comp area A OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO NO 0 NO OK OK 0 2 B OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO NO 0 OK OK OK 5 3 C OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 NO OK OK 0 2 D OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK NO NO 0 NO OK OK 0 1 E OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 NO OK NO 0 2 F OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 NO OK OK 0 2 Aree di competenza Cognome Nome 5 2-Essere in grado di descrivere i principali flussi organizzativi 3-Scegliere la tecnica e il livello di analisi più opportuni 5 4-Essere in grado di progettare e proporre più scenari per i possibili stati futuri con abil comp area N AREE COMPLETATE G OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 NO OK OK 0 2 H OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO NO OK 0 NO OK OK 0 1 I OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 NO OK OK 0 2 L NO OK OK 0 OK NO OK 0 NO NO OK 0 NO OK NO 0 0 Sum 9 10 10 45 10 8 9 35 1 0 7 0 1 10 8 5 n persone/area 38 5 11 1 0 0 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome A • • • area 1 area 2 area 3 area 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 5 5 0 0 2 B 5 5 0 5 3 C 5 5 0 0 2 D 5 0 0 0 1 E 5 5 0 0 2 F 5 5 0 0 2 G 5 5 0 0 2 H 5 0 0 0 1 I 5 5 0 0 2 L 0 0 0 0 0 Nessun soggetto ha raggiunto il livello EQF atteso in tutte e 4 le aree di competenza; un soggetto su 10 ne ha completate 3, il 66% dei restanti, pari a 6 soggetti, ha raggiunto il livello EQF atteso in 2 aree di competenza su 4. 39 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ALTA FORMAZIONE GOVERNO DEI SISTEMI INFORMATIVI • Sintesi dei contenuti: l’obiettivo del master “Governo dei sistemi informativi” è quello di fornire strumenti concettuali e metodologici per gestire al meglio il settore IT, ovvero al fine di far dialogare al meglio le componenti IT dell’organizzazione (responsabili del reperimento e della fornitura di informazioni) con le componenti business (responsabili dell’uso delle informazioni nelle proprie attività). Il master si rivolge a manager, esperti e specialisti dei settori: organizzazione aziendale, sistemi gestionali, controllo di gestione e information technology. • Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale • N° soggetti coinvolti: 9 • Durata: la durata complessiva del master è di 112 ore; è stato oggetto di sperimentazione un modulo della durata complessiva di 16 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: Service Operation • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 40 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA DESCRITTOLRI ABILITA' DESCRITTORI 4 La nozione di evento nell'ambito della gestione di un servizio IT. L'interazione del processo con gli altri processi aziendali Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Processo di event management Saper identificare correttamente un evento ed inserirlo in uno schema generico volto al suo trattamento, ai fini di mantenere adeguata l'erogazione di un servizio IT Utilizzo degli strumenti informatici abilitanti, conoscenza dell'infrastruttura tecnologica aziendale analisi periodica degli eventi utili alla corretta identificazione di eventuali anomalie che possano inficiare l'erogazione del servizio Verifiche periodiche con le funzioni di Technical ed Application management 4 La nozione di incidente ed il flusso necessario alla sua gestione. L'interazione del processo con gli altri processi aziendali Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Processo di incident management Saper identificare gli incidenti, classificarli, registrarli, chiuderli nell'ambito di un processo organizzato e controllato. Identificare le metriche di controllo del processo Utilizzo degli strumenti informatici abilitanti, realizzazione e implementazione di un processo aziendale di gestione degli incidenti Applicazione e verifica della corretta applicazione del processo di gestione degli incidenti e misurazione delle metriche del processo Verifica periodica delle metriche identificate Problem Management e 4 Request Fullfilment La nozione di problema e di errore noto ed il flusso necessario alla loro gestione. L'interazione del processo con gli altri processi aziendali. La nozione di Service Request e la sua integrazione nel processo di gestione degli incidenti. Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Processo di problem management e Processo di Request Fullfilment Saper identificare i problemi, classificarli, registrarli, chiuderli nell'ambito di un processo organizzato e controllato. Identificare le metriche di controllo del processo. Identificare e catalogare le service request, mettendo a disposizione una interfaccia per il cliente. Identificare le metriche di controllo del processo Utilizzo degli strumenti informatici abilitanti, realizzazione e implementazione di un processo aziendale di gestione degli incidenti; realizzazione di una interfaccia che faciliti le richieste ripetitive da parte del cliente Applicazione e verifica della corretta applicazione del processo di gestione degli incidenti e misurare le metriche del processo. Verifica della corretta evasione delle service request nei tempi prestabiliti dai livelli di servizio Verifica periodica delle metriche identificate e il rispetto dei livelli di servizio e delle metriche identificate Access Management Le funzionalità gestite dal processi di Access Management e la sua integrazione nel processo di gestione degli incidenti. Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Processo di Access Management Saper riconoscere le richieste di accesso tra quelle tracciate nel processo di request fullfilment. Implementare le attività necessarie alla realizzazione del processo di gestione degli accessi Utilizzo degli strumenti informatici atti alla realizzazione di una interfaccia che faciliti le richieste di accesso da parte del cliente Applicazione delle policy aziendali di gestione degli accessi alle richieste nei tempi prestabiliti dai livelli di servizio Verifica periodica del rispetto dei livelli di servizio e delle policy aziendali di gestione degli accessi Utilizzo degli strumenti informatici implementati nel processo di gestione degli incidenti. Mantenere costantemente aggiornata la conoscenza dei servizi aziendali supportati Interfacciare il cliente allo scopo risolvere l'incidente segnalato nel minor tempo possibile, con la consapevolezza di rappresentare l'interfaccia tra il cliente e l'azienda Verifica periodica del rispetto dei livelli di servizio e delle metriche identificate per la gestione degli incidenti Utilizzo degli strumenti informatici atti a controllare l'infrastruttura tecnologica. Utilizzo di check list di controllo Verifica della corretta erogazione del servizio, ponendo in atto le necessarie attività per assicurare le performance richieste dal servizio. Verifica periodica del rispetto delle metriche identificate. Event Management Incident Management Service Desk Funzioni IT Operations Management: IT Operations, Technical Management, Application Management LIVELLO EQF 4 CONOSCENZE 4 La funzione Service Desk, le sue attività e le sue possibili organizzazioni Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Funzione Service Desk Saper gestire gli incidenti fino alla chiusura nel minor tempo possibile, applicando il processo di Incident Management. Identificare le metriche di controllo della funzione 4 Le funzioni che compongono l'IT Operations management, le loro attività e le loro possibili organizzazioni Framework ITIL, fase del ciclo di vita Service Operation - Funzioni IT Operations Management Saper gestire l'infrastruttura tecnologica. Identificare le metriche di controllo della funzione COMPORTAMENTI DESCRITTORI 41 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF Event Management 4 Incident Management 4 Problem Management 4 Request Fullfilment Access Management 4 Service Desk 4 Funzione IT Operations Management: IT Operations, Technical 4 Management, Application Management 42 TEST IN INGRESSO In ottica di IT Service Management, cosa si intende per evento? a) qualunque fatto anomalo che si verifica in una azienda b) qualunque fatto anomalo che si verifica in una azienda, se percepito dal cliente c) qualunque fatto che impatta sulla gestione o sulla fornitura di un servizio IT Quali sono i livelli minimi con i quali classificare un evento? a) normal, critical b) normal, warning, critical c) normal, warning, minor, major, critical Qual è il primo passo nella gestione di un evento? a) filtraggio dell'evento b) notifica dell'evento c) rilevamento dell'evento In ottica di IT Service Management, cosa si intende per incidente? a) un guasto ad un apparato hardware b) una interruzione del servizio IT c) entrambi i precedenti Qual è lo scopo della gestione dell'incidente? a) ristabilire al più presto la situazione normale b) identificare e correggere la causa dell'incidente c) entrambi i precedenti Chi può segnalare un incidente all'apposita funzione aziendale (Service Desk)? a) Solo il cliente b) Il cliente, uno strumento automatico o l'Application Management c) Il cliente o uno strumento automatico In ottica di IT Service Management, qual è la definizione più appropriata per problema? a) La causa sconosciuta di uno o più incidenti b) Un incidente che non viene chiuso trascorso un periodo prestabilito c) La causa nota di un singolo incidente Quale delle seguenti attività non è parte del processo di Problem Management? a) eliminare gli incidenti ricorrenti b) Apportare le modifiche necessarie a risolvere un incidente c) registrare il problema Quando può essere chiuso un problema? a) Quando la soluzione viene identificata b) quando il relativo incidente viene a sua volta chiuso c) quando la soluzione viene applicata Il processo di Request Fullfilment si occupa della gestione delle Service Request, ovvero: a) la richiesta di informazioni da parte di un utente b) la richiesta di realizzazione di un nuovo servizio c) entrambe le precedenti Quali delle seguenti attività viene svolta all'interno del processo di Access Management? a) decidere le policy di accesso ad un servizio b) verificare l'accessibilità del servizio c) applicare le policy di accesso del servizio Quale dei seguenti meccanismi può generare un accesso ad un servizio? a) un problema b) un incident c) una service request Su quale processo lavora principalmente il Service Desk? a) incident management b) problem management c) change management Nella gestione di un incidente, chi comunica al cliente la soluzione del problema? a) l'applicativo o il sistemista che individua la soluzione b) il change manager, dopo l'applicazione della soluzione c) il service desk Quali dei seguenti incidenti vengono registrati dal Service Desk? a) gli incidenti rilevati dai clienti b) gli incidenti rilevati dai responsabili applicativi c) entrambi i precedenti Quali tra queste attività non dovrebbe essere svolta dalla funzione IT Operations? a) salvataggio dei dati b) evasione di una service request c) monitoraggio dei sistemi L'IT Operations si suddivide in: a) Technical Management e IT Operations Control b) IT Operation Control e Facility Management c) Facilty Management e Application Management Il Technical e l'Application Management sono: a) in parte dedicati alla attività di Operations Management b) completamente dedicati alle attività di Operations Management c) completamente separati dalle attività di Operations Management Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 4 4 Aree di competenza 1-Event Management 2-Incident Management 4 3-Problem Management e Request Fullfilment 4 4 4-Access Management 5-Service Desk 4 6-Funzioni IT Operations [..] Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area A NO OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK 4 OK NO OK 0 N AREE COMPLETATE 1 B OK NO NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 NO NO OK 0 OK OK OK 4 OK NO NO 0 3 C OK OK NO 0 NO OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK NO OK 0 1 D NO NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 NO NO NO 0 NO NO OK 0 0 E OK OK NO 0 NO OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 4 OK NO NO 4 NO NO NO 0 2 F OK NO NO 0 NO NO NO 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 OK NO OK 0 0 G OK NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 OK NO OK 0 0 H OK OK NO 0 NO OK NO 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK NO 0 NO NO NO 0 1 I OK OK NO 0 OK OK OK 4 NO NO NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 OK OK OK 4 2 Sum 7 5 2 0 5 8 2 8 6 7 4 8 2 6 8 8 8 7 2 12 6 1 6 4 n persone/area 0 2 2 2 3 1 43 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA 44 LIV EQF Event Management 4 Incident Management 4 Problem Management 4 Request Fullfilment Access Management 4 Service Desk 4 Funzione IT Operations Management: IT Operations, Technical Management, Application Management 4 TEST IN USCITA Quale dei seguenti eventi sarà più probabilmente oggetto di esame da parte del processi di Event management? a) lo smarrimento della documentazione di un fornitore b) il reclamo di un cliente per il mancato funzionamento di un servizio IT c) il rallentamento di un servizio IT Quale dei seguenti livelli di evento può scatenare la creazione di un incidente? a) evento di tipo warning b) evento di tipo critical c) entrambi i precedenti Cosa intende ITIL per Notifica di un evento? a) la comunicazione di un evento ad un gruppo operativo b) la generazione di un evento ritenuto significativo c) la verifica della severità di un evento Quale dei seguenti eventi possono essere considerati incidenti? a) l'interruzione di una linea telematica di backup che non comporta interruzioni del servizio b) la richiesta al service desk da parte di un utente, che non riesce ad accedere al servizio, di reimpostare la password c) la richiesta da parte di un utente di una funzionalità del servizio di cui sente il bisogno Quale metrica di controllo del processo di Incident Management identifica meglio la sua efficacia ed efficienza? a) il numero di incidenti registrati b) il numero di incidenti chiusi al primo livello c) il tempo medio di chiusura al secondo livello Quale tra le seguenti entità ha il compito di registrare la chiusura dell'incidente? a) l'Incident Manager, se l'incident ha subito il processo di escalation gerarchico b) il supporto di secondo livello, appena trova ed applica il workaround c) il service desk dopo accordi con l'utente del servizio Quando un incidente può dare vita ad un problema? a) quando la causa dell'incidente non è nota b) quando è stato trovato un workaround all'incidente c) entrambi i precedenti Quale dei seguenti processi viene in genere attivato dal processo di Problem Management? a) incident management b) change management c) request fullfilment Quando la soluzione individuata viene applicata il problema si trova nel seguente stato: a) aperto b) chiuso c) preso in carico dal Service Desk L'evasione di una Service Request può comportare un cambiamento? a) no, mai b) sì, sempre c) sì, ma solo se piccolo Quale delle seguenti affermazioni è corretta?: a) l'Access Management coinvolge il Service Desk b) l'Access Management verifica che il servizio di login sia disponibile c) l'Access Management è un processo svolto dal responsabile della sicurezza Chi applica il processo di Access Management deve conoscere: a) le policy di accesso ai servizi b) l'identità della persone che richiede un accesso c) entrambe le precedenti Il Service Desk deve: a) applicare le soluzioni degli incidenti al fine di ripristinare i servizi b) registrare tutti gli incidenti c) entrambe le precedenti Prima di chiudere un incidente il Service Desk deve: a) verificare con il cliente il corretto ripristino del servizio b) verificare con il supporto di secondo livello la correttezza del workaround applicato c) verificare che sia stato aperto il relativo problema, se necessario Quali dei seguenti incidenti vengono registrati dal Service Desk? a) gli incidenti rilevati dai clienti b) gli incidenti rilevati dai responsabili applicativi c) entrambi i precedenti L'IT Operations: a) fornisce supporto di secondo livello al Service Desk b) è responsabile della chiusura di un incident, quanto coinvolto nella sua soluzione c) evade le service request L'IT Operations si suddivide in: a) Technical Management e IT Operations Control b) IT Operation Control e Facility Management c) Facilty Management e Application Management La frase che meglio descrive il compito del Technical Management è: a) il TM supporta le attività di Incident Management, lasciando all'Application Management il processo di Problem Management b) il TM viene coinvolto solo nella fase di Service Operation descritta da ITIL c) il TM gestisce l'infrastruttura IT in ottica di miglioramento continuo Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso Aree di competenza 4 1-Event Management 4 4 2- Incident Management 3-Problem Management e Request Fullfilment 4 4-Access Management 4 4 5-Service Desk 6-Funzioni IT Operations [..] comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE NO OK 0 OK NO OK 0 NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 3 OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 6 OK OK OK 4 NO OK NO 0 OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 4 OK NO OK 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK NO NO 0 OK NO NO 0 OK OK OK 4 1 E OK OK OK 4 NO OK NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 5 Cognome Nome con abil A NO B OK C D F NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 3 G NO NO OK 0 OK OK OK 4 NO OK NO 0 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK OK OK 4 3 H OK NO OK 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 4 1 I NO NO OK 0 OK OK OK 4 NO NO NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 4 Sum 5 4 9 12 7 8 5 16 4 8 6 12 9 7 7 24 9 7 6 20 9 9 9 36 n persone/area 3 4 3 6 5 9 45 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome area 1 area 2 area 3 area 4 area 5 area 6 A 0 0 0 4 4 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 3 B 4 4 4 4 4 4 6 C 4 0 4 0 4 4 4 D 0 0 0 0 0 4 1 E 4 0 4 4 4 4 5 F 0 4 0 4 0 4 3 G 0 4 0 4 0 4 3 H 0 0 0 0 0 4 1 I 0 4 0 4 4 4 4 Come si evince dalla tabella di sintesi, un solo soggetto su 9 partecipanti al corso, ha raggiunto il livello EQF richiesto in tutte le aree di competenza. 46 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ALTA FORMAZIONE LEAN DESIGN EXPERIENCE WORKSHOP • • Sintesi dei contenuti: il corso di specializzazione “Lean Design Experience Workshop” è finalizzato a fornire strumenti lean semplici ed applicabili in azienda nell’immediato ed indicazioni per estende l’utilizzo di tecniche lean alla fase iniziale di ideazione dei prodotti. Fra i temi trattati: tecniche visual per la gestione delle modifiche ai prodotti durante e dopo lo sviluppo, progettazione modulare come strumento per facilitare l’evoluzione dei prodotti e metodi di roadmapping visuale. Si rivolge in particolare a manager e figure professionali delle aree: tecnico-commerciale, marketing di prodotto, progettazione, ricerca e sviluppo e industrializzazione. • Area: Ricerca e sviluppo • N soggetti coinvolti: 9 • Durata: la durata complessiva del corso è di 32 ore; sono stati oggetto della sperimentazione 4 moduli, della durata complessiva di 16 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: - Introduzione al Lean Design - Innovation Roadmapping - Metodi lean di analisi della voce del cliente - Progettazione della User Experience • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 47 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Padroneggiare i principi base del lean thinking ed il funnel dell'innovazione Essere in grado di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo di nuovi prodotti Sviluppare nuovi prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti Essere in grado di progettare la user experience per un nuovo prodotto 48 LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTORI 5 Principi base del lean thinking; processo di sviluppo dei nuovi prodotti Definizione dei 3 principi base del lean thinking; Definizione degli eventi e delle fasi che caratterizzano il processo di sviluppo dei nuovi prodotti Saper riconoscere gli "sprechi" nel processo di Saper utilizzare sviluppo dei nuovi l'osservazione per prodotti; saper identificare individuare sprechi. Saper le principali fasi del identificare le fasi di processo di sviluppo dei sviluppo dei processi nuovi prodotti 6 Gli attori coinvolti nell'individuazione delle nuove opportunità di business Ruoli coinvolti ed importanza del lavoro di gruppo per l'individuazione di nuove opportunità di business Saper applicare il metodo di roadmapping visuale Metodi per l'analisi della voce del cliente Metodi per l'analisi della voce del cliente durante il processo di sviluppo 5 6 Importanza dei fattori che influenzano la user experience Come distinguere il valore funzionale ed emozionale della user experience ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Miglioramento continuo del processo di sviluppo dei nuovi prodotti riducendo gli sprechi ed aumentando la qualità delle decisioni Atteggiamento di miglioramento continuo del processo di sviluppo dei nuovi prodotti; trasferimento delle competenze acquisite ai colleghi. Saper utilizzare il metodo di roadmapping visuale per l'identificazione di nuove opportunità di business Supporto all'utilizzo di metodi di visual roadmapping Stimolo ai colleghi nell'applicazione di metodi visuali per l'individuazione di nuove opportunità di business Saper raccogliere informazioni provenienti dal cliente durante il processo di sviluppo di un nuovo prodotto Saper identificare le modalità di raccolta e sistematizzazione delle informazioni provenienti dai clienti Ricerca del coinvolgimento dei clienti durante il processo di sviluppo dei nuovi prodotti Pianificazione di occasioni di coinvolgimento dei clienti durante il processo di sviluppo dei nuovi prodotti Saper utilizzare il metodo visuale di analisi della user experience Saper utilizzare il metodo visuale di analisi della user experience durante la fase di definizione dei requisiti del prodotto da sviluppare Focalizzazione sulla user experience nella fase di definizione dei requisiti di prodotto Introduzione di requisiti di prodotto che riguardano la user experience Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF Padroneggiare i principi base del lean thinking ed il funnel dell'innovazione 5 Essere in grado di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo di nuovi prodotti 6 TEST IN INGRESSO Il lean thinking si applica a: a) Produzione b) Progettazione c) Tutte le attività aziendali Quale dei seguenti può essere considerato uno spreco del processo di sviluppo dei nuovi prodotti: a) Mancanza di requisiti b) Scorte troppo elevate c) Utilizzo di un capoprogetto La responsabilità del miglioramento del processo di sviluppo dei nuovi prodotti è in carico a: a) Responsabile della progettazione b) Tutte le persone coinvolte c) La direzione del personale L'individuazione delle nuove opportunità di business è responsabilità di: a) Direzione Generale b) Direzione Commerciale c) Un team interfunzionale Un metodo di roadmapping visuale è principalmente: a) un metodo per rappresentare la strategia aziendale b) un metodo di pianificazione dei progetti di miglioramento c) uno strumento di collaborazione tra le diverse funzioni aziendali Una sessione di innovation roadmapping produce: a) Una lista pesata di idee per nuovi prodotti b) Un elenco di bisogni dei clienti c) Un piano strategico di prodotto I requisiti del prodotto dovrebbero essere definiti dai clienti: a) Sì b) No Sviluppare nuovi prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti 5 Essere in grado di progettare la user experience per un nuovo prodotto 6 Quali clienti conviene coinvolgere nelle fasi iniziali di sviluppo di un nuovo prodotto: a) Nessuno b) I clienti più fedeli c) Gli utilizzatori più "spinti" Quale delle seguenti è una buona opportunità per coinvolgere un cliente nella definizione di un nuovo prodotto: a) Una telefonata da parte del commerciale b) Un incontro con la partecipazione dell'Ufficio Tecnico c) Una visita da parte del commerciale Che cos'è la user experience: a) Ogni interazione dell'utente con il prodotto b) L'utilizzo del prodotto c) La conoscenza del prodotto Per progettare un prodotto vincente è necessario e sufficiente: a) fornire risposte innovative ai bisogni dei clienti b) realizzare quello che chiedono i clienti c) mantenere i costi bassi In caso di requisiti di prodotto incompleti il progettista dovrebbe: a) completarli facendo del suo meglio b) informare il capoprogetto e chiedere gli approfondimenti necessari c) contattare il cliente e cercare le informazioni mancanti 49 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati: Test ex ante Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Padroneggiare i principi base del lean thinking ed il funnel dell'innovazione 5 6 3-Sviluppare nuovi prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti 4-Essere in grado di progettare la user experience per un nuovo prodotto OK OK OK 5 OK NO NO 0 NO OK OK 0 NO OK NO 0 N AREE COMPLETATE 1 B OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO NO OK 0 NO OK OK 0 1 C OK OK OK 5 OK NO NO 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 2 D OK NO OK 0 OK NO NO 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 0 E NO NO OK 0 NO NO NO 0 OK NO OK 0 NO NO NO 0 0 F OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO NO OK 0 OK NO OK 0 1 G OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 1 H OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 1 I OK OK OK 5 OK NO NO 0 NO NO NO 0 OK OK OK 6 2 Sum 8 7 9 35 3 0 8 5 4 6 5 6 Cognome Nome A n persone/area 50 6 2-Essere in grado di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo di nuovi prodotti con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area 7 8 1 0 2 5 1 1 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN USCITA Il funnel di sviluppo è: a) un modello di rappresentazione del processo di sviluppo b) la procedura per il rilascio dei nuovi prodotti c) l'insieme dei prodotti sul mercato Padroneggiare i principi base del lean thinking ed il funnel dell'innovazione 5 Un principio fondamentale del lean thinking è: a) il miglioramento continuo b) il cliente ha sempre ragione c) l'assenza di procedure L'eliminazione degli sprechi nel processo di sviluppo dei prodotti si ottiene mediante: a) osservazione e discussione da parte del team b) introduzione di nuove procedure c) introduzione di uno strumento informatico di supporto alla progettazione Essere in grado di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo di nuovi prodotti 6 Sviluppare nuovi prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti 5 Essere in grado di progettare la user experience per un nuovo prodotto 6 Il metodo di innovation roadmapping richiede la partecipazione di: a) Direzione Tecnica b) Rappresentanti delle diverse funzioni aziendali c) Direzione Commerciale Per applicare il metodo di innovation roadmapping è necessario: a) chiedere ai partecipanti di annotare le proprie idee su un foglietto ed attaccarle sul tabellone b) assegnare a ciascuno 5 minuti di tempo per presentare le proprie idee c) chiedere ai partecipanti di costruire un tabellone con le proprie idee Al termine di una sessione di innovation roadmapping è utile a) che la direzione faccia partire dei progetti su alcune delle opportunità di business individuate b) che le opportunità di business individuate vengano annotate c) che tutte le idee emerse vengano realizzate Che cos'è il design brief? a) Un documento che descrive le specifiche del prodotto da realizzare b) Un documento sintetico che serve come base per tutto il processo di sviluppo c) Un piccolo prototipo del prodotto Qual è il metodo più efficace tra quelli elencati per raccogliere la voce del cliente: a) Questionari b) Interviste c) Raccolta di dati al telefono Quando è utile coinvolgere i clienti nello sviluppo di un nuovo prodotto: a) Quando è disponibile un prototipo da mostrare b) Poco prima del lancio sul mercato c) Il più presto possibile Quali sono gli elementi che contribuiscono alla valutazione della user experience da parte del cliente: a) Le funzioni svolte dal prodotto b) Le emozioni suscitate dal prodotto c) Entrambe La progettazione della user experience è responsabilità di: a) Un team che comprende almeno persone del marketing, delle vendite e dell'ufficio tecnico b) Ufficio Commerciale c) Cliente Nella progettazione della user experience vanno considerate: a) le attività che l'utilizzatore svolge con il prodotto b) le fasi che portano alla decisione di acquisto c) tutti i processi nei quali l'utilizzatore può venire in contatto con il prodotto o con i servizi ad esso correlati 51 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati: Test ex post Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Padroneggiare i principi base del lean thinking ed il funnel dell'innovazione 6 2-Essere in grado di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo di nuovi prodotti 5 6 3-Sviluppare nuovi prodotti che soddisfino i bisogni dei clienti 4-Essere in grado di progettare la user experience per un nuovo prodotto A OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK OK OK 5 NO OK OK 0 N AREE COMPLETATE 3 B OK OK OK 5 OK OK OK 6 NO OK OK 0 OK OK OK 6 3 C OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 2 D OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 6 3 Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area E OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 2 F OK NO OK 0 OK OK OK 6 NO OK NO 0 OK OK OK 6 2 G OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 6 3 H OK NO OK 0 OK OK OK 6 NO OK NO 0 OK OK OK 6 2 I OK OK OK 5 NO OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 6 2 Sum 9 7 9 35 6 24 6 9 7 30 8 9 7 36 n persone/area 7 8 7 4 6 6 Tabella di sintesi Cognome Nome A B C D E F G H I Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza area area area area 1 2 3 4 5 6 5 0 5 6 0 6 5 0 5 0 5 0 5 6 5 0 5 0 0 6 0 6 5 0 5 6 0 6 0 6 5 0 5 6 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 3 3 2 3 2 2 3 2 2 Nessun soggetto ha raggiunto il livello EQF richiesto in tutte e quattro le aree di competenza analizzate; 4 soggetti, su un totale di 9, hanno soddisfatto 3 aree di competenza su 4. 52 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice ALTA FORMAZIONE GESTIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE • Sintesi dei contenuti: l’obiettivo principale del master “Gestione delle piccole e medie imprese” è fornire ai partecipanti le competenze e gli strumenti per la gestione d’impresa. Il programma spazia da insegnamenti sullo sviluppo organizzativo al teambuilding, dal controllo di gestione ad elementi di diritto per la gestione d’impresa. Il master è rivolto a imprenditori, amministratori, manager d’imprese. • Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale • N soggetti coinvolti: 11 • Durata: la durata complessiva del master è di 168 ore; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata complessiva di 16 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: Il business plan • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 53 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Leggere e interpretare le caratteristiche del mercato di riferimento e valutare la fattibilità di un'idea di business Pianificare attività strategiche e operative per la stesura di un Business Plan Analizzare la fattibilità finanziaria e l'attrattività economica di un'idea di business 54 LIVELLO CONOSCENZE EQF 7 7 6 DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Principi cardine e i principali strumenti proposti dalla letteratura e dalla pratica manageriale per analizzare il mercato di riferimento e definire un'idea di business facendo riferimento alle quattro leve di marketing Saper analizzare la struttura del mercato di riferimento, la concorrenza, il posizionamento e definire le quattro leve di marketing (prezzo, prodotto, distribuzione e comunicazione) Saper utilizzare strumenti per la raccolta di informazioni e per la definizione delle politiche di marketing Scelta e utilizzo di strumenti di analisi di marketing adeguati alla definizione dell'idea di business considerata Illustrazione dell'idea imprenditoriale, esplicitando in modo chiaro le scelte fatte in termini di prezzo, prodotto, distribuzione e comunicazione Principi e fasi caratterizzanti la stesura di un Business Plan Principi, strumenti e fasi di pianificazione strategica e operativa necessarie per la stesura di un business plan Saper individuare e descrivere gli obiettivi strategici. Saper individuare e descrivere le attività operative necessarie per conseguire gli obiettivi strategici. Saper descrivere le attività operative necessarie per realizzare un'idea imprenditoriale evidenziandone in modo chiaro la fattibilità Redazione di un documento che descriva un'idea di business e le attività operative realizzate per garantirne il perseguimento Atteggiamento analitico volto a illustrare in modo chiaro e sintetico un'idea di business nonché le attività necessarie per la sua realizzazione e valutazione Principi e strumenti di budget Metodologie per valutare la fattibilità finanziaria e l'attrattività economica di un'idea di business Saper tradurre previsioni di tipo qualitativo in valori economico finanziari Saper utilizzare gli strumenti di analisi economico finanziaria per valutare l'attrattività e la fattibilità di un investimento Chiarezza nella strutturazione delle informazioni di tipo economico finanziario che evidenzino la fattibilità e l'economicità di un investimento Monitoraggio di tutte le informazioni di tipo economico finanziario che permettono di evidenziare la fattibilità e l'economicità di un investimento Principi e strumenti di marketing Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN INGRESSO Quali sono le leve di marketing? a) prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione b) prodotto, prezzo, distribuzione e pubblicità c) prodotto, prezzo, promozione e pubblicità Leggere e interpretare le caratteristiche del mercato di riferimento e valutare la fattibilità di un'idea di business Pianificare attività strategiche e operative per la stesura di un Business Plan Analizzare la fattibilità finanziaria e l'attattività economica di un'idea di business 7 Quali aspetti consideri per analizzare la struttura competitivo di un settore? a) concorrenti diretti, prodotti sostitutivi e potenziali entranti b) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e potenziali entranti c) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e prodotti potenziali 7 Quali strumenti utilizzi per analizzare il portafoglio di business di un'impresa? a) La matrice Boston Consulting Group b) La SWOT analysis c) La catena del valore di Porter Quali sono i principali "capitoli" caratterizzanti un Business Plan ? a) Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing, Fattibilità organizzativa, Fattibilità economica-finanziaria b) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing, Fattibilità tecnica, Fattibilità organizzativa, Piano di emergenza, Fattibilità economica-finanziaria c) Descrizione azienda/progetto, Ambiente, Piano di marketing, Fattibilità economicafinanziaria, Piano di fattibilità generale, Programma di lavoro Come vengono illustrate le informazioni contenute in un Business Plan ? a) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro e sintetico b) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro e le attività operative necessarie per il conseguimento degli obiettivi c) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro. Le attività operative necessarie per il conseguimento degli obiettivi saranno illustrate dettagliatamente in documenti di dettaglio da sviluppare dopo l'approvazione del piano Come vengono illustrati i risultati attesi da un Business Plan ? a) definendo un certo numero di indicatori qualitativi b) definendo indicatori quantitativi oggettivamente misurabili c) definendo almeno quattro indicatori qualitativi, che garantiscano il perseguimento del livello di profittabilità predefinito Quale documento evidenzia i risultati economici attesi da una Business Plan? a) Il budget b) il piano di fattibilità c) il cash flow 6 Quale relazione esiste tra la parte economico finanziaria e l'analisi di marketing? a) non c'è nessun legame b) c'è un legame chiaro ed esplicito c) c'è un legame implicito Quali informazioni economico finanziarie devono essere riportate nel Business Plan? a) nessuna b) redditività e fabbisogno finanziaria c) la redditività dei prodotti/servizi offerti 55 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 7 7 6 Aree di competenza 1-Leggere e interpretare le caratteristiche del mercato di riferimento e valutare la fattibilità di un'idea di business 2-Pianificare attività strategiche e operative per la stesura di un Business Plan 3-Analizzare la fattibilità finanziaria e l'attrattività economica di un'idea di business Cognome Nome A B C D E F G H I L M Sum n persone/area 56 con abil OK NO OK OK OK OK OK OK OK NO OK 9 OK OK OK NO NO OK NO OK OK OK OK 8 comp area OK NO OK NO NO OK OK NO OK OK OK 7 7 0 7 0 0 7 0 0 7 0 7 35 5 con abil NO NO OK OK OK OK NO NO NO OK NO 5 NO OK OK OK OK NO NO NO OK OK NO 6 comp OK OK OK OK OK OK NO NO NO OK OK 8 area con abil 0 0 7 7 7 0 0 0 0 7 0 28 4 OK NO NO OK OK OK OK NO OK OK OK 8 OK OK NO OK NO NO OK OK NO NO OK 6 comp area OK NO NO OK OK NO NO OK OK OK OK 7 6 0 6 6 0 0 0 0 0 0 6 24 4 N AREE COMPLETATE 2 0 2 2 1 1 0 0 1 1 2 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI LIV EQF COMPETENZA Leggere e interpretare le caratteristiche del mercato di riferimento e valutare la fattibilità di un'idea di business 7 Pianificare attività strategiche e operative per la stesura di un Business Plan 7 TEST IN USCITA Quali sono le leve di marketing? a) prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione b) prodotto, prezzo, distribuzione, pubblicità e vendita c) prodotto, prezzo, promozione e pubblicità Quali sono gli aspetti caratterizzanti il modello di Porter per analizzare la struttura competitiva di un settore? a) concorrenti diretti, prodotti sostitutivi e potenziali entranti b) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e potenziali entranti c) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e prodotti potenziali Cosa indica la SWOT analysis? a) la valutazione di punti di forza, debolezza, opportunità e minacce di una strategia di business b) la valutazione di punti di forza e di debolezza di una strategia di business c) la descrizione dei punti di forza che assicurano il successo di una certa strategia di business Quali sono i principali "capitoli" caratterizzanti un Business Plan ? a) Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing, Fattibilità organizzativa, Fattibilità economica-finanziaria b) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing, Fattibilità tecnica, Fattibilità organizzativa, Piano di emergenza, Fattibilità economica-finanziaria c) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing, Fattibilità economica-finanziaria, Piano di fattibilità generale, Programma di lavoro Gli obiettivi di un Business Plan devono essere: a) Specifici, Coerenti, Possibili, Suddivisi in macro e micro obiettivi, Ordinati gerarchicamente, Precisi e misurabili, Scritti, Di breve e di medio lungo periodo. b) Espressi in termini economici c) Specifici ma definiti in modo non troppo preciso perché riferiti ad una nuova idea imprenditoriale La sintesi del progetto deve essere a) scritta alla fine e riportata all'inizio del Business Plan B) scritta prima dell'intero documento e riportata all'inizio del documento stesso c) scritta alla fine e riportata alla fine del Business Plan Quali documenti dovrebbero essere presenti in un Business Plan? a) budget e cash flow b) certificazione di un istituto di credito c) certificazione di un commercialista non coinvolto nell'attività di business Analizzare la fattibilità finanziaria e l'attrattività economica di un'idea di business 6 I documenti di fattibilità economico-finanziaria dovrebbero evidenziare: a) la redditività attesa, il fabbisogno finanziario generato dal progetto, i flussi di cassa e il punto di pareggio b) la redditività generata dal progetto c) la redditività attesa e i flussi di cassa dei primi 3 mesi Cosa indica il punto di pareggio? a) la quantità di prodotto venduto necessaria per coprire i costi b) la quantità che permette di raggiungere i profitti attesi c) il tempo necessario per raggiungere i profitti attesi 57 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 7 7 6 Aree di competenza 1-Leggere e interpretare le caratteristiche del mercato di riferimento […] 2-Pianificare attività strategiche e operative per la stesura […] 3-Analizzare la fattibilità finanziaria e l'attrattività economica di un'idea […] Cognome Nome A B C D E F G H I L M Sum n persone/area con abil OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 11 OK NO OK OK OK OK NO OK OK OK OK 9 comp OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 11 area con abil 7 0 7 7 7 7 0 7 7 7 7 63 9 OK OK OK OK OK NO NO OK OK OK OK 9 OK NO OK OK OK NO OK NO OK OK OK 8 comp OK NO OK OK OK OK OK OK OK OK OK 10 area con abil 7 0 7 7 7 0 0 0 7 7 7 49 7 OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 11 comp area OK OK OK OK OK OK OK OK NO OK OK 10 6 6 6 6 6 6 6 6 0 6 6 66 11 OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 11 N AREE COMPLETATE 3 1 3 3 3 2 1 2 2 3 3 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome area 1 area 2 area 3 A 7 7 6 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 3 B 0 0 6 1 C 7 7 6 3 D 7 7 6 3 E 7 7 6 3 F 7 0 6 2 G 0 0 6 1 H 7 0 6 2 I 7 7 0 2 L 7 7 6 3 M 7 7 6 3 Come evidenziato in tabella, 6 soggetti su 11 partecipanti al master, pari a circa il 55%, hanno raggiunto il livello EQF richiesto, in tutte le aree di competenza. 58 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice APPRENDISTATO TECNICO SALDO CARPENTIERE Sintesi dei contenuti: l'obiettivo generale del percorso di apprendistato è quello di sviluppare le competenze necessarie a ricoprire adeguatamente il ruolo di tecnico saldo carpentiere. Fra le aree di contenuto sviluppate, in cui si alternano contenuti teorici ad esercitazioni pratiche, si citano: prodotti e servizi del settore ed il contesto aziendale, innovazioni di prodotto, di processo e di contesto, gli strumenti e le tecnologie del lavoro di saldo-carpenteria e misure di sicurezza individuale e tutela ambientale. Area: Sviluppo professionalità tecniche N soggetti coinvolti: 9 Durata: la durata complessiva del corso è di 70 ore; è stato oggetto di sperimentazione la seconda parte del corso, della durata complessiva di 32 ore. Moduli oggetto di sperimentazione: - Conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro - Conoscere le innovazioni di prodotto, di processo e di contesto Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Prova pratica d) Test ex post 59 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Interpretare correttamente il contesto aziendale, il settore di riferimento e le specifiche tecniche di prodotti e servizi Padroneggiare terminologia tecnica e metodologie di lavoro proprie dei processi di saldo-carpenteria; gestire le innovazioni di prodotto e di processo Realizzare prodotti con strumenti e tecnologie di saldo carpenteria e valutare il risultato di saldatura 60 LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI Realtà aziendale e contesto di riferimento, il settore metalmeccanicometallurgico, ruolo del saldo carpentiere, specifiche dei prodotti dal disegno tecnico. Cenni storici e normativi, principi base di metallurgia, campi di impiego del mondo della saldatura. Descrizione di mansioni e funzioni del saldo carpentiere, cicli produttivi. Schemi costruttivi, simbologie e tolleranze ammissibili. Descrivere il proprio ruolo all'interno del settore di riferimento. Comprendere ed interpretare il disegno tecnico e la relativa simbologia . Predisporre i pezzi di lavorazione in base al disegno 3 Materiali metallurgici ,tipologie di saldatura , gas di saldatura; Cenni su processi innovativi Tecnologia dei materiali, Filo pieno e filo armato; caratteristiche, uso, pressione e portata dei gas di saldatura, saldatura ad elettrodo MMA, Saldatura TIG AC e DC, Saldatura a filo MIG/MAG, cenni su altri processi come ossitaglio e taglio plasma. 3 Cenni su sicurezza e salute sul luogo di lavoro, gestione dell'impianto, tecnologie costruttive, tipologie di giunti e controllo della qualità Normativa di riferimento, pericoli di natura meccanica, termica, magnetica, etc. Macchine statiche, rotanti, a trasformazione etc. tecniche di controllo visivo della saldatura, gradi di affidabilità della saldatura, 3 COMPORTAMENTI DESCRITTORI Riconoscere l'area di competenza specifica del proprio ruolo, mansioni e finalità. Saper analizzare un disegno tecnico meccanico alla luce delle indicazioni riportate su WPS (welding procedure specification) e orientare correttamente il pezzo da lavorare Comprendere le disposizioni del personale di riferimento e metterle in pratica. Analisi critica dei progetti con attenzione agli schemi costruttivi. Rivolgersi alla figura aziendale idonea rispetto alle necessità e all'attività svolta: collocare il progetto all'interno del processo aziendale; leggere criticamente il disegno tecnico, considerandone le caratteristiche peculiari e le tolleranze ammissibili Riconoscere le caratteristiche dei materiali metallurgici, associare i diversi tipi di saldatura allo specifico campo d'impiego, regolare l'impianto a seconda del tipo di saldatura. Individuare i materiali disponibili, la dimensione della bobina, il diametro e le polarità di saldatura; giustificare la scelta di una tipologia di saldatura, regolare i parametri dell'impianto di saldatura Controllare e verificare l'adeguatezza dei materiali e della tipologia di saldatura, aggiornarsi sulle innovazioni di prodotto e di processo Azione continua di controllo e monitoraggio dell'adeguatezza di materiali e metodologie alla finalità del progetto. Atteggiamento propositivo e di ricerca di miglioramento continuo Eseguire in sicurezza le saldature con i diversi materiali ferrosi; realizzare prodotti con diverse tecnologie di saldo carpenteria, e controllarne visivamente la qualità Adottare le misure di sicurezza idonee alla mansione, effettuare diverse tipologie di saldatura (es ad elettrodo MMA, TIG,..). Valutare la qualità con controllo visivo del giunto saldato. Controllo della qualità del processo e del prodotto. Analisi critica dei risultati ottenuti alla luce di evidenze Al termine delle operazioni riflettere su come si è affrontato il processo e verificare se ci sono margini di miglioramento. Verificare accuratamente il risultato tramite controllo visivo la qualità della saldatura. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA Interpretare correttamente il contesto aziendale, il settore di riferimento e le specifiche tecniche di prodotti e servizi Padroneggiare terminologia tecnica e metodologie di lavoro proprie dei processi di saldo-carpenteria; gestire le innovazioni di prodotto e di processo LIV EQF 3 3 TEST IN INGRESSO Con la saldatura si realizzano: a) Collegamenti fissi b) Collegamenti smontabili c) Accoppiamenti Scegli il segno grafico corretto per la preparazione dei lembi di un giunto di testa di 8 mm di spessore: a) I I b) V c) Y L' operatore saldatore, in base al disegno assegnatogli: a) Legge il disegno, programma il ciclo di lavorazione, dispone le attrezzature ed esegue le lavorazioni b) Legge il disegno, programma il ciclo di lavorazione, dispone le attrezzature ed esegue le lavorazioni e se necessario, propone delle modifiche alle lavorazioni al responsabile operativo. c) Non è a conoscenza dove andrà collocato il giunto, la responsabilità non è sua, esegue il lavoro Nella saldatura MMA la scoria: a) E' nociva sempre b) Copre il cordone di saldatura proteggendolo dalle ossidazioni c) Prende parte al cordone di saldatura La scelta del diametro dell' elettrodo nella saldatura MMA o MIG-MAG dipende: a) Dal spessore del giunto e dalla sua forma geometrica b) Dalla pressione dei gas c) Dalla velocità di avanzamento dell' operatore Nella saldatura MAG di acciai dolci (con basso tenore di C) la mancata penetrazione del giunto dipende: a) Dalla torcia troppo pesante b) Dalla corrente troppo bassa c) Dalla lega d' acciaio poco saldabile Le saldatrici ad inveter possono: a) Saldare senza gas b) Migliorare l' estetica della saldatura c) Aumentano la frequenza di rete, erogando più potenza con risparmio energetico Realizzare prodotti con strumenti e tecnologie di saldo carpenteria e valutare il risultato di saldatura 3 Lavorare in sicurezza dipende: a) Dalle protezioni e dai dispositivi individuali che si adottano b) Dal materiale che si lavora c) Dalla posizione di lavoro Il controllo visivo di un giunto saldato serve a: a) Rilevare porosità interne b) Rilevare incisioni ai bordi del cordone saldato c) Constatare la tenuta meccanica del giunto 61 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 3 Aree di competenza 1- Interpretare correttamente il contesto aziendale, il settore di riferimento e le specifiche tecniche di prodotti e servizi 3 2-Padroneggiare terminologia tecnica e metodologie di lavoro proprie dei processi di saldo-carpenteria; gestire le innovazioni di prodotto e di processo 3 3- Realizzare prodotti con strumenti e tecnologie di saldo carpenteria e valutare il risultato di saldatura Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area A B C D E F G H I OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK NO NO NO OK OK NO NO NO OK OK OK OK OK NO 0 0 0 3 0 0 0 3 0 OK OK OK OK OK OK OK OK OK NO NO OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 0 0 3 3 3 3 3 3 3 OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK NO OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK NO OK OK 3 3 3 3 0 3 0 3 3 Sum n sogg/area 9 6 5 6 2 9 7 9 21 7 9 8 8 21 7 N aree completate 1 1 2 3 1 2 1 3 2 Prova pratica: esercitazione • Sede della prova: laboratorio di saldo-carpenteria presso il CSF Enaip Veneto di Padova • Consegne: Dato il disegno del giunto assemblato, realizzare la prova pratica. • Risorse: Saldatrice ad arco elettrico completa di accessori con elettrodi a rivestimento basico (AWS: E 7018) Saldatrice MIG-MAG completa di accessori con bobina a filo ramato di Ø 1 (AWS.18: ER70S-6 ). Materiale Fe 360 pretagliato • Elementi di valutazione: Correttezza delle quote S/Z Controllo visivo e continuità del cordone di saldatura Controllo della geometria del giunto • Allegati: Disegno del complessivo saldato Tab. di rappresentazione convenzionale delle saldature UNI EN 2253 del 1997 Tab. dei simboli numerici dei procedimenti di saldatura UNI EN ISO 4063 del 2001 • Tempo: 60 minuti 62 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di osservazione per la valutazione delle prove pratiche LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO AREA DI COMPETENZA ABILITA' 1 2 3 COMPORTAMENTI 1 2 3 DIMENSIONE VALUTATA A B C D E F G H I Descrivere il proprio ruolo all'interno del settore di riferimento. Comprendere ed interpretare il disegno tecnico e la relativa simbologia . Predisporre i pezzi di lavorazione in base al disegno Riconoscere le caratteristiche dei materiali metallurgici, associare i diversi tipi di saldatura allo specifico campo d'impiego, regolare l'impianto a seconda del tipo di saldatura. Eseguire in sicurezza le saldature con i diversi materiali ferrosi; realizzare prodotti con diverse tecnologie di saldo carpenteria, e controllarne visivamente la qualità Comprendere le disposizioni del personale di riferimento e metterle in pratica. Analisi critica dei progetti con attenzione agli schemi costruttivi. Controllare e verificare l'adeguatezza dei materiali e della tipologia di saldatura, aggiornarsi sulle innovazioni di prodotto e di processo Controllo della qualità del processo e del prodotto. Analisi critica dei risultati ottenuti alla luce di evidenze 63 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA Interpretare correttamente il contesto aziendale, il settore di riferimento e le specifiche tecniche di prodotti e servizi Padroneggiare terminologia tecnica e metodologie di lavoro proprie dei processi di saldocarpenteria; gestire le innovazioni di prodotto e di processo Realizzare prodotti con strumenti e tecnologie di saldo carpenteria e valutare il risultato di saldatura LIV EQF 3 TEST IN USCITA La saldatura è detta omogenea quando: a) Il materiale base è uguale al materiale d' apporto b) Il materiale base è diverso dal materiale d' apporto c) Il materiale base non fonde e non prende parte alla composizione del giunto formato dal materiale d' apporto La posizione "PD" su giunti ad angolo viene detta: a) In piano b) Sopra testa frontale c) Verticale ascendente Per la saldatura dell' acciaio semiduro con il C ≥ 0.25% su grossi spessori eseguo: a) un preriscaldamento e dopo aver realizzato la saldatura procedo con il raffreddamento lento del giunto b) un bloccaggio meccanico dei pezzi prima di saldarli c) la saldatura con elettrodi di grosso Ø per velocizzare il procedimento Il procedimento TIG in corrente AC, si adotta per saldare Al e le sue leghe perché: a) L' elettrodo di tungsteno si usura di meno con elevate correnti elettriche b) Durante la semionda positiva si ottiene la rottura dell' ossido di Al c) La deformazione del giunto è minore 3 Il filo animato viene utilizzato : a) Per le maggiori velocità di deposito e per funzioni metallurgiche b) Per evitare cricche lungo il cordone c) Perché costa poco e viene utilizzato per le saldature testa a testa frontali La scelta dei gas nei procedimenti G.M.A.W. Dipende: a) Dal loro costo e dalla forma geometrica del giunto b) Dalla posizione di saldatura e dal tipo di generatore di corrente elettrica c) Dalla composizione chimica del materiale da saldare 3 I liquidi penetranti servono: a) Per ricercare difetti superficiali non rilevabili a occhio nudo b) Per rilevare porosità interne del giunto c) Per assicurarsi della tenuta meccanica del giunto L'abitudine di appoggiare il cavo di alimentazione elettrica sulla spalla, per ridurre il peso sul braccio che manovra la torcia, è sconsigliabile perché: a) Per ridurre il rischio di contatti elettrici b) Per ridurre l' esposizione al campo magnetico c) Per ridurre la resistenza elettrica del circuito di saldatura, facilitando così il compito del saldatore Al termine di una saldatura può essere necessario verificare il giunto tramite controlli che assicurino le caratteristiche richieste dalla costruzione mediante: a) Un raffreddamento rapido, verificando in seguito se emergono dei difetti visivi b) Un controllo dei difetti visivi non distruttivi c) Un semplice controllo visivo, perché l' operatore della costruzione è in possesso del patentino di saldatore 64 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso Aree di competenza 3 1-Interpretare correttamente il contesto aziendale […] 3 2-Padroneggiare terminologia tecnica e metodologie […] 3 3-Realizzare prodotti con strumenti e tecnologie […] Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area A B C D E F G H I Sum n persone/area OK OK OK OK OK OK OK OK OK 9 OK OK OK OK OK OK OK OK OK 9 OK OK OK OK OK OK OK OK OK 9 3 3 3 3 3 3 3 3 3 27 9 OK OK OK OK OK OK OK NO OK 8 NO NO NO OK OK OK OK OK NO 5 OK NO OK OK OK OK OK OK OK 8 0 0 0 3 3 3 3 0 0 12 4 OK OK OK OK OK OK OK OK OK 9 OK OK OK OK OK OK OK OK OK 9 NO OK OK OK NO NO OK NO OK 5 0 3 3 3 0 0 3 0 3 15 5 N aree completate 1 2 2 3 2 2 3 1 2 Tabella di sintesi Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la griglia di osservazione. Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome Area 1 Area 2 Area 3 A 3 0 0 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 1 B 3 0 3 2 C 3 0 3 2 D 3 3 3 3 E 3 3 0 2 F 3 3 *3 3 G 3 3 3 3 H 3 0 0 1 I 3 *3 3 3 *Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove. 4 discenti, pari a circa il 45% del totale, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza; in linea generale, tutti i soggetti hanno soddisfatto almeno un’area di competenza. 65 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice APPRENDISTATO TECNICHE E TECNOLOGIE DELL’IMPRESA ALIMENTARE Sintesi dei contenuti: l'obiettivo generale del percorso di apprendistato è quello di sviluppare le competenze necessarie a ricoprire adeguatamente il ruolo di artigiano e operaio dell’impresa alimentare. Fra le aree di contenuto trattate: prodotti servizi di settore e il contesto aziendale, tecniche e metodi di lavoro propri della produzione alimentare, strumenti e le tecnologie per la conservazione e lavorazione del prodotto alimentare, misure di sicurezza individuale e di tutela ambientale. Area: sviluppo professionalità tecniche N soggetti coinvolti: 10 Durata: la durata complessiva del corso è di 70 ore; sono stati oggetto di sperimentazione due moduli, della durata complessiva di 40 ore. Moduli oggetto di sperimentazione: - Conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro - Conoscere ed utilizzare le misure di sicurezza industriale e di tutela ambientale Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Prova pratica d) Test ex post 66 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA LIV EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Distinzione tra attività “di Sistema”, attività principali, attività di supporto, attività direzionali Saper effettuare la mappatura dei processi aziendali della propria organizzazione, traslando concetti generali in specifici descrittori dell’organizzazione in cui opera Predisporre una mappatura dei processi con l’ausilio dei process owners specifici, al fine di ottenere un documento chiaro e condivisibile Diffusione di consapevolezza, sul ruolo di ciascuno quale cliente / fornitore interno, presso tutta l’organizzazione Effettuazione di momenti di sensibilizzazione / informazione / formazione, per aumentare self efficacy e team building Distinzione tra documenti prescrittivi e di registrazione, di origine interna o esterna Saper predisporre una “mappatura documentale”, con univoche regole di gestione documentale Produrre elenchi dei documenti e criteri di redazione, approvazione, emissione, revisione Presiedere alla gestione documentale, aggiornando lo stato generale della documentazione Verifica della diffusione / archiviazione della documentazione aggiornata presso l’organizzazione Verifica della corretta applicazione delle regole stabilite, in termini di correttezza formale e efficacia sostanziale. Aggiornamento dello stato di qualifica dei fornitori; monitoraggio degli esiti dei controlli in accettazione ed eventuali azioni correttive. Intervenire responsabilmente evitando utilizzo di materie prime alimentari non idonee Comprendere il Sistema Organizzativo di una azienda agroalimentare 4 L”approccio per processi”, la mappatura dei processi, le relazioni tra processi appartenenti a diversi gruppi omogenei. Gestione di documenti e dati in una organizzazione 4 I “modelli” documentali esistenti in una organizzazione 4 Il flusso di selezione / valutazione / qualifica dei fornitori, nonché dei criteri di accettazione / utilizzo dei prodotti approvvigionati. Caratteristiche degli ingredienti, ricette e interpretazione dell’etichetta Definizione di classi di fornitori / forniture in base a tipologia, strategicità, criticità e materie prime fornite Saper predisporre di un elenco dei fornitori sensibili e di un piano dei controlli delle merci approvvigionate Analizzare le specificità aziendali e integrarle all’interno di un piano formalizzato e congruente. Valutare adeguatezza delle materie prime e segnalare eventuali problematiche 4 Il Sistema di accreditamento e certificazione a livello nazionale e internazionale. Distinzione tra normazione volontaria e cogente, tra certificazione di processi e di prodotti (ISO, HACCP, DOP e IGP, prodotto) , i sette principi base analisi dei pericoli ed individuazione dei punti di controllo critici Saper analizzare i processi / prodotti della propria organizzazione, valutandone la conformità / efficacia rispetto a determinati standard nazionali o internazionali. Stabilire gli standard su cui basare una valutazione e definire il gap esistente, in termini formali e/o sostanziali, rispetto ai suddetti standard. Sensibilità alle criticità degli alimenti e senso di responsabilità nelle attività inerenti al prodotto alimentare Valutare la reale utilità di certificazione della propria organizzazione; inserire la certificazione tra i criteri di qualifica dei fornitori Con il supporto dei principali process owners, effettuare una analisi costi / benefici e ottenere informazioni coerenti da condividere con gli interessati. Rispettare le segregazioni prescritte e le temperature richieste per una corretta conservazione 4 Le tipologie di verifica (di 1°, 2 °, 3° parte), su processi e prodotti, di natura volontaria o cogente. I pericoli chimici fisici e microbiologici caratteristici del prodotto alimentare Obiettivi, modalità, step operativi delle diverse verifiche possibili in ambito agro-alimentare Saper pianificare ed effettuare, a livello elementare, una verifica ispettiva presso la propria organizzazione e/o presso i fornitori. Predisporre i documenti e raccogliere le informazioni necessarie all’effettuazione di un audit. Prevenire contaminazioni o corretta gestione delle stesse. Pianificare ed eseguire una verifica ispettiva per valutare se gli obiettivi della verifica sono soddisfatti Produrre il piano dell’audit ed effettuare un check tra i criteri da soddisfare e le evidenze raccolte, traendo risultanze e conclusioni. Rispettare sistematicamente tutti i PRP e i PRP operativi aziendali 4 Principali concetti relativi a tracciabilità / rintracciabilità / richiamo dal mercato in ambito agro-alimentare Modalità di identificazione dei prodotti / processi nelle diverse fasi operative e logistiche, dagli acquisti alla consegna. Le specifiche di produzione e del packaging. Gestione della rintracciabilità e identificazione dei lotti di produzione Saper predisporre un sistema formalizzato di rintracciabilità nella propria organizzazione, con l’ausilio dei principali process owners dell’organizzazione Redazione di un sistema di rintracciabilità secondo le “4M” (man, machinery, methods, materials Attuare e verificare periodicamente il sistema di rintracciabilità nella propria organizzazione, incluse le eventuali azioni correttive / preventive Applicare la Norma volontaria ISO 22005 nella conduzione di audit sulla tracciabilità presso la propria organizzazione 4 I principali concetti relativi alle competenze socio-emotive e alla loro importanza in ambito lavorativo Distinzione tra aspetti razionali (neocorteccia) ed emotivi (amigdala), e loro ambiti d’influenza nella presa di decisioni Saper riconoscere le modalità comportamentali proprie e degli altri, al fine di non cadere nei “tranelli” relazionali Acquisire il modello di “6 seconds” e del modello delle “Qualità Autentiche” Attuare comportamenti emotivamente intelligenti, volti al miglioramento della performance complessiva Controllare le pulsioni e i “sequestri emotivi”, perseguimento di obiettivi di miglioramento personale Gestione delle materie prime, dei fornitori e degli acquisti Comprendere i principali schemi di certificazione di processi e prodotti nel mondo agro-alimentare Gestione delle verifiche (audit) sulla conformità / efficacia dei processi e prodotti dell’organizzazione Gestione di un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato Empowerment socioemotivo in ambito lavorativo 67 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF Comprendere il Sistema Organizzativo di una azienda agro-alimentare 4 Gestione di documenti e dati in una organizzazione 4 Gestione delle materie prime, dei fornitori e degli acquisti 4 Comprendere i principali schemi di certificazione di processi e prodotti nel mondo agro-alimentare 4 68 TEST IN INGRESSO Quali sono le "attività di sistema" in una organizzazione? a) quelle produttive b) quelle direzionali c) quelle di supporto alla produzione d) quelle trasversali a tutte le altre attività Come procedo alla definizione della mappatura dei processi? a) Individuando i processi con le medesime caratteristiche funzionali b) Escludendo i processi che non determinano valore aggiunto sul prodotto c) Individuando i processi che determinano valore aggiunto sul prodotto d) Basandomi sulle interviste al personale che presiede ciascuna area / reparto In cosa consiste la sensibilizzazione del personale sul proprio ruolo di cliente/fornitore interno? a) Trasmissione dei concetti legati all’”approccio per processi”, in cui l’output di qualunque processo costituisce l’input del processo successivo b) Sensibilizzazione sulla necessità di evitare errori di qualunque tipo c) Richiesta di concentrarsi, senza distrazione alcuna, sul proprio processo ottenendo quanto stabilito dalla/e procedura/e definite. Quali sono i documenti prescrittivi? a) i verbali prodotti durante le verifiche ASL b) i documenti, di natura legislativa o aziendale, che dettano regole e prassi cui conformarsi c) le registrazioni dei controlli per la liberalizzazione dei prodotti d) i documenti legislativi Come devono essere gestiti, a livello documentale, Leggi e Regolamenti cogenti? a) ogni Organizzazione li gestisce come vuole: l’importante è che siano conosciuti e rispettati b) devono essere a disposizione di tutti i lavoratori interessati sul luogo di lavoro c) devono essere archiviati e devono essere definite modalità che garantiscano il sistematico aggiornamento legislativo I documenti superati o comunque non più in vigore vanno conservati? a) si, sempre b) vanno conservati in funzione della tipologia di documento e secondo eventuali disposizioni legislative c) vanno conservati secondo regole stabilite dalle persone coinvolte nel rispetto e/o registrazione di ciascun documento Come si determinano i criteri di valutazione e qualifica dei fornitori? a) in base alla storicità del rapporto commerciale e alla pregressa conoscenza b) in base all’impatto del prodotto (o servizio) acquistato sul prodotto venduto c) in base alla severità dei controlli in accettazione d) in base alle certificazioni vantate dal fornitore I fornitori non più in vigore (per pregresse gravi non conformità) vanno comunque individuati e formalizzati? a) no, essendo fornitori già squalificati b) si, per conservazione delle conoscenze nel caso di turn-over del Responsabile acquisti c) la scelta è a discrezione del Responsabile Acquisti I controlli in accettazione devono riguardare il 100% delle merci? a) si, sempre b) su base campionatoria, a discrezione del Responsabile acquisti c) in funzione della deperibilità delle merci d) in funzione del Piano dei Controlli approvato dalle funzioni competenti La Norma UNI EN ISO 9001 riguarda la certificazione di: a) processi di qualunque tipo b) prodotti c) sia processi che prodotti d) solo processi produttivi La certificazione ISO 9001 attesta che una azienda: a) vende prodotti di elevata qualità b) tende a garantire nel tempo la soddisfazione del cliente c) tende al livello di difettosità 0 d) effettua controlli al 100% sulla merce in uscita Per ottenere una certificazione (di Sistema o di prodotto), l’azienda deve: a) sempre affidarsi ad un consulente esterno b) prima informarsi sulle certificazioni ottenute dalla concorrenza c) valutare la distanza (in termini formali e/o sostanziali) che la separa da una data certificazione, nonché le opportunità offerte da quella specifica certificazione Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Segue AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestione delle verifiche (audit) sulla conformità / efficacia dei processi e prodotti dell’organizzazione 4 Gestione di un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato 4 Empowerment socio-emotivo in ambito lavorativo 4 TEST IN INGRESSO In che cosa consistono gli audit interni? a) verifiche sulla conformità dei prodotti prima della loro liberalizzazione b) processi di valutazione del rispetto delle prassi operative da parte dei lavoratori c) processi di valutazione delle prestazioni di processi e prodotti d) verifiche di conformità delle analisi microbiologiche sui prodotti Qual è lo scopo di un audit? a) individuare le non conformità b) verificare se gli obiettivi stabiliti dall’audit medesimo (conformità, efficacia etc) sono soddisfatti c) aumentare l’efficacia del controllo su persone e processi d) informare la Direzione sull’andamento di produttività e difettosità Su che cosa si basano gli audit? a) puntuale confronto tra le attività svolte e le procedure formalizzate b) analisi di documenti, interviste con il personale, visione in diretta delle attività c) effetto sorpresa, per capire come realmente si sta lavorando in azienda d) sole interviste con il personale operativo Fino a che punto della catena alimentare deve, per legge, arrivare la rintracciabilità, per una azienda alimentare? a) fino al fornitore delle materie prime direttamente acquistate dall’azienda b) fino al fornitore delle materie prime e al loro livello di qualità c) non vi sono vincoli legislativi: il livello di rintracciabilità è funzione della sensibilità dell’azienda d) fino al fornitore delle materie prime originarie A che cosa serve un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato? a) ad individuare e punire i diretti responsabili di frodi alimentari o non conformità igienico-sanitarie b) a garantire la possibilità di risalire a ritroso la catena alimentare, sia per ragioni di sicurezza che per indagini conoscitive c) a impedire che vengano importate materie prime sprovviste dei necessari documenti accompagnatori d) ad individuare i lotti di tutte le materie prime presenti in ciascun lotto di prodotto venduto Un audit sul sistema di rintracciabilità aziendale dovrebbe sempre includere a) interviste con la Direzione aziendale b) la raccolta di informazioni su materie prime, semilavorati, prodotti finiti c) la raccolta di informazioni su materie prime, semilavorati, prodotti finiti, nonché sulle persone direttamente coinvolte nella tramitazione delle merci d) l’effettuazione di analisi microbiologiche sui prodotti sottoposti a rintracciabilità La comprensione e la condivisione delle emozioni in ambito organizzativo: a) dovrebbe essere scartata dagli ambiti lavorativi, in quanto fattore di disturbo b) può costituire una importante chiave di lettura della leadership della Direzione c) riguarda soprattutto l’erogazione di servizi, molto meno la produzione di beni alimentari d) può costituire un pericolo, laddove vi siano situazioni “pesanti” (con conseguente turn-over del personale, assenteismo etc.) Le persone, nella stragrande totalità, lavorano: a) unicamente per percepire uno stipendio b) per cercare di “dare un senso” al proprio lavoro oltre il percepimento di uno stipendio, tentando di coltivare l’autostima e riconoscimento dei colleghi c) per arrivare a livelli sempre più alti di posizione, anche a scapito dei colleghi L’analisi del “clima organizzativo” deve fornire informazioni su: a) raggiungimento degli obiettivi produttivi b) esistenza di rancori o invidie tra reparti o tra singoli c) presenza di mobbing d) livello di qualità socio-emotiva nell’organizzazione, percepito dai lavoratori a tutti i livelli 69 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 4 4 4 Aree di competenza 1-Comprendere il Sistema Organizzativo di una azienda agroalimentare 2-Gestione di documenti e dati in una organizzazione 3-Gestione delle materie prime, dei fornitori e degli acquisti 4 4 4 5-Gestione delle verifiche (audit) sulla conformità / efficacia dei processi e prodotti dell’organizzazione 6-Gestione di un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato 7-Empowerment socio-emotivo in ambito lavorativo A NO OK OK 0 OK NO NO 0 NO OK NO 0 NO NO OK 0 NO NO NO 0 NO OK NO 0 OK OK NO 0 N AREE COMPLETATE 0 B NO OK OK 0 OK OK OK 4 NO OK NO 0 NO NO NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 NO NO NO 0 1 C OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 6 Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area OK D OK NO OK 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 NO OK OK 0 OK NO OK 0 NO OK OK 0 0 E NO OK OK 0 OK OK 4 NO OK NO 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 3 OK F NO OK OK 0 NO OK OK 0 NO NO NO 0 NO OK NO 0 NO NO NO 0 NO OK OK 0 OK NO NO 0 0 G NO OK OK 0 OK NO NO 0 NO OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 NO OK OK 0 0 H OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 NO OK OK 0 NO OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK OK 4 1 I OK OK OK 4 OK NO OK 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK 4 2 L NO OK OK 0 NO OK NO 0 NO NO OK 0 NO OK OK 0 NO OK NO 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 1 10 8 2 7 12 3 4 4 1 2 7 7 4 1 3 4 1 4 8 9 12 3 7 12 3 Sum n persone/area 70 4 4-Comprendere i principali schemi di certificazione di processi e prodotti nel mondo agroalimentare 4 8 7 5 3 7 4 8 5 8 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice PROVA PRATICA PROJECT WORK La prova pratica consiste nella compilazione della seguente griglia, in virtù dei processi che il singolo discente riconosce, con il supporto del docente, di propria competenza. Le abilità necessarie per portare a termine con successo il compito afferiscono a contenuti specifici: 4M (man, machinery, methods, materials) e 5 W + 1 H (Who, What, When, Where, Why, How). Non viene stabilito a priori un tempo massimo per lo svolgimento del compito: al termine del modulo il docente ha analizzato l’elaborato dei discenti ed attribuito un punteggio. DI COSA HO BISOGNO PER SVOLGERE CHI MI FORNISCE queste info / QUESTA ATTIVITA’? (Documenti, materiali / informazioni, materiali, documenti ecc.? ecc.) CHE COSA FACCIO? (descrizione attività) A CHI “CONSEGNO” EVENTUALI (o dove PROBLEMI (di tempo, archivio) comunicazione, etc) QUANTO OTTENUTO? QUAL’E’ IL “PRODOTTO” DEL MIO LAVORO? Griglia di osservazione per la valutazione delle prove pratiche AREA DI COMPETENZA DIMENSIONE VALUTATA ABILITA' 1 Saper effettuare la mappatura dei processi aziendali della propria organizzazione, traslando concetti generali in specifici descrittori dell’organizzazione in cui opera COMPORTAMENTI LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO 1 Diffusione di consapevolezza, sul ruolo di ciascuno quale cliente / fornitore interno, presso tutta l’organizzazione A B C D E F G H I L 71 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN USCITA Quali sono le “attività di supporto alla produzione” in una organizzazione? a) quelle legate all’HACCP b) quelle legate a manutenzione, pulizia, taratura strumenti c) quelle legate alla programmazione del lavoro e alla tracciabilità d) tutte quelle precedenti Comprendere il Sistema Organizzativo di una azienda agro-alimentare 4 Gestione di documenti e dati in una organizzazione 4 Gestione delle materie prime, dei fornitori e degli acquisti 4 Comprendere i principali schemi di certificazione di processi e prodotti nel mondo agro-alimentare 4 72 Che cosa significa “approccio per processi”? a) Considerare un processo come un flusso, in cui a fronte di input (di conoscenze, materiali etc) ottengo un output con un valore aggiunto rispetto agli input iniziali b) valorizzare i processi rispetto alle persone e ai prodotti c) Focalizzarsi maggiormente sui processi rispetto ai controlli d) individuare per ciascun processo i responsabili primari e secondari In che cosa consiste il Riesame del Sistema Organizzativo? a) in una approfondita analisi di tutte le risultanze emerse in tutti i processi (dalle verifiche ispettive e non), al fine di prendere consapevolezza dello “stato dell’arte” e individuare nuovi obiettivi b) in un Bilancio tra benefici e costi, distribuiti in tutti i centri di costo c) in una serie di verifiche ispettive interne d) in un intervento della Direzione che valuti, attraverso interviste, se vi sono lamentele o richieste relative all’Organizzazione Il Cronotermografo di Taylor cosa serve? a) Registrare parametri critici di processo b) Regolare parametri critici di processo c) Analizzare la conformità del prodotto A cosa serve una specifica tecnica delle materie prime? a) Definire i costi b) Definire i parametri di processo c) Definire i parametri di prodotto I documenti cartacei sono equivalenti ai documenti su file? a) no, perché i documenti su file potrebbero danneggiarsi o andare persi b) si, purché l’azienda identifichi le modalità di gestione, condivisione, archiviazione c) si, purché l’organizzazione gestisca tutti i documenti sotto la duplice veste cartacea e informatica d) no, perché il documento stampato non può essere modificato, a differenza di quello informatico che può ricevere indebite alterazioni (ad es con furto della password) In base a quali criteri un fornitore viene qualificato? a) in base ai criteri stabiliti in procedura per la sua valutazione e qualifica b) in base alla fiducia riposta in lui dal Responsabile Acquisti c) in base alla storicità del rapporto di fornitura d) non servono criteri di fornitura: i controlli in accettazione permettono di verificare la conformità ai requisiti attesi Un prodotto surgelato a che temperatura deve essere mantenuto durante la conservazione? a) -11 °C b) -18 °C c) -20 °C A che temperatura un prodotto surgelato può essere mantenuto per brevi periodi durante il trasporto? a) -18 °C b) -15 °C c) -11 °C La Norma UNI EN ISO 9001 permette di esternalizzare alcuni processi (outsourcing)?: a) si, purché si dimostri la tenuta sotto controllo dei processi affidati all’esterno b) no, mai c) si, purché siano processi non determinanti ai fini della qualità d) si, purché vi sia la formale approvazione della Direzione Il trattamento di surgelazione IQF è a) Una processo pezzo per pezzo b) Un processo lento e preciso c) Un processo rapido Il letto fluido di surgelazione che caratteristiche ha? a) E’ soffice per non danneggiare il prodotto b) E’ liquido per la pressione c) E’ formato da CO2 o azoto Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Segue AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestione delle verifiche (audit) sulla conformità / efficacia dei processi e prodotti dell’organizzazione 4 Gestione di un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato 4 Empowerment socio-emotivo in ambito lavorativo 4 TEST IN USCITA Le verifiche ispettive interne possono essere condotte: a) da chi abbia approfondita conoscenza dei processi in questione b) da chi dimostri di avere la qualifica necessaria c) da chi dimostri di avere la qualifica necessaria e abbia indipendenza rispetto al processo auditato d) da personale espressamente scelto dalla Direzione, per maggiore garanzia di efficacia Quali sono gli audit di parte seconda? a) quelli effettuati dall’Ente di Certificazione b) quelli effettuati presso i fornitori c) quelli condotti dal Responsabile Qualità sui processi produttivi d) quelli effettuati dall’Autorità Competente (es ASL) Come si pianificano gli audit dell’Autorità Competente (es ASL)? a) non si pianificano ma si effettuano a sorpresa, per poter smascherare eventuali scorrettezze dell’azienda b) con un documento scritto che espliciti tempi e luoghi della verifica c) con una telefonata direttamente alla Direzione dell’Azienda Il lotto di produzione sul prodotto trasformato a cosa serve? a) A rintracciare il prodotto b) A individuare il trasformatore c) A conoscere la data di scadenza Che cosa è la ridondanza? a) La risonanza del pastorizzatore a regime standard b) Un metodo per garantire un risultato di un processo c) Un metodo per verificare il sistema di gestione La rintracciabilità deve riguardare anche i materiali di imballo? a) no, in quanto non influenti sulla qualità del prodotto alimentare b) si, in funzione di quanto e come vengono a contatto con l’alimento c)si, in funzione della data di scadenza dell’alimento d) si, ma solo per gli alimenti commercializzati al di fuori della UE L’adozione di un clima sereno nell’organizzazione è innanzitutto responsabilità: a) dei singoli individui b) della Direzione c) dei capireparto Quando un operatore commette un errore: a) il suo diretto superiore, con i dovuti modi, deve redarguirlo per impedirgli di ripetere l’errore b) vanno ricercate le cause che lo hanno indotto a sbagliare, sempre partendo da una presunzione di buona fede c) deve frequentare necessariamente un corso di sensibilizzazione e formazione Gli incentivi al personale: a) devono essere stabiliti solo per quadri e dirigenti b) possono costituire fonte di invidie e rancori c) sono stati aboliti dal 2009, a causa della recessione economica d) sono previsti dai principali contratti di categoria 73 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 4 1-Comprendere il Sistema […] Aree di competenza 4 3-Gestione delle materie prime, […] 4 4-Comprendere i principali schemi […] 4 5-Gestione delle verifiche (audit) […] 4 6-Gestione di un sistema […] 4 7-Empowerment socio-emotivo […] A OK OK OK 4 NO OK NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK OK 4 N AREE COMPLETATE 5 B NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 5 C NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 6 D OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 5 E NO OK OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 5 F OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK NO NO 0 OK OK OK 4 NO NO NO 0 OK OK OK 4 4 G OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 7 H NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 4 I OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 7 L NO OK NO 0 OK NO NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 5 9 20 5 8 20 5 10 10 10 40 10 10 8 9 32 8 9 9 9 28 7 8 9 9 32 8 10 10 10 40 10 Cognome Nome Sum n persone/area 74 4 2-Gestione di documenti […] con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area 5 10 9 6 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la griglia di osservazione. Cognome Nome A Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza area area area area area area area 1 2 3 4 5 6 7 4 0 4 4 4 0 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 5 B 0 4 4 4 0 4 4 5 C 0 4 4 4 4 4 4 6 D 4 0 4 4 0 4 4 5 E 0 0 4 4 4 4 4 5 F 4 0 4 0 4 0 4 4 G 4 4 4 4 4 4 4 7 H 0 4 4 0 0 4 4 4 I 4 4 4 4 4 4 4 7 L 0 0 4 4 4 4 4 5 I due strumenti, test e prova pratica, hanno rilevato i medesimi livelli di competenza. Al termine del percorso, 2 allievi, pari al 20% del totale, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza. Un soggetto ha soddisfatto 6 aree su 7, 5 soggetti hanno raggiunto il livello atteso in 5 aree di competenza ed infine 2 soggetti hanno completato 4 aree di competenza. 75 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA) COMUNICAZIONE INTEGRATA IN AZIENDA Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato a fornire nozioni e strumenti sulla comunicazione integrata al fine di potenziare l’immagine aziendale e aumentare le vendite. Fra le tematiche affrontate: vecchie e nuove regole di comunicazione e marketing, i contenuti della comunicazione, piattaforme comunicative adeguate, il metodo “start from the end” e nuove tendenze di neuromarketing. Il corso è rivolto a responsabili e addetti comunicazione e marketing. Area: ricerca e sviluppo N soggetti coinvolti: 2 Durata: la durata complessiva del corso è di 16 ore; la sperimentazione è stata condotta sull’intero percorso formativo Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 76 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Definire i contenuti della comunicazione Individuare gli elementi chiave dell'immagine aziendale e comunicarli Sviluppare la traccia di piano di comunicazione integrata annuale, strutturato e misurabile LIVELL O EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Contenuti chiave di un brand / azienda / prodotto per poterli comunicare adeguatamente I contenuti chiave da comunicare in qualsiasi strumento/messaggio di comunicazione, formale o informale; sapere sulla base di quali elementi i clienti acquistano / diventano fedeli ad un brand / azienda / prodotto saper individuare ed analizzare i contenuti del proprio brand e gli elementi chiave del proprio prodotto/servizio saper analizzare i contenuti del brand della propria azienda; saperli catalogare in ordine di importanza e valore per il cliente; saperli declinare negli strumenti di comunicazione aziendale focalizzazione sugli elementi intangibili e differenzianti della comunicazione Metodologie più corrette per sviluppare qualsiasi strumento / attività di comunicazione dell'azienda, in modo da potenziare nel tempo l'immagine e la reputazione aziendale Le metodologie strutturate per gestire le relazioni azienda / clienti, utilizzando l'approccio del marketing; conoscere come funziona la piramide del brand per individuare e valorizzare l'immagine di un'azienda; esser consapevoli che il brand della propria azienda è l'asset di maggior valore economico Obiettivi, pubblico target dei tre tipi di comunicazione aziendale per intergrarli in un progetto unico, coerente, efficace saper individuare e rafforzare gli elementi di unicità che caratterizzano l'immagine della propria azienda; saper individuare gli elementi che differenziano l'offerta della propria azienda rispetto alle offerte dei competitors; saper declinare gli elementi di unicità nei vari strumenti di comunicazione aziendale Applicazione costante delle regole della comunicazione efficace per costruire progressivamente un'immagine focalizzata, coerente, forte Declinazione della comunicazione aziendale, valorizzando ciò che ha importanza per il cliente; concentrarsi sul potenziamento dei valori legati al proprio brand, in quanto elementi permanenti nell'immagine aziendale Applicazione degli elementi di coerenza, costanza, persistenza nei contenuti e nell'immagine che l'azienda emette in modo formale ed informale presso tutti i suoi pubblici; saper sviluppare le linee guida di un piano di comunicazione coerente con le esigenze del mercato e dell'azienda Capacità di lavorare per obiettivi, di misurarne progressivamente il raggiungimento, all'interno di un piano di comunicazione integrata Impostazione di obiettivi e priorità, dando sempre il giusto peso alle attività quotidiane e tarandole rispetto agli obiettivi a medio-lungo termine; Gli elementi necessari perché un visual sia efficace nel supportare il raggiungimento degli obiettivi commerciali della propria azienda; sapere quali sono gli elementi visibili che hanno impatto sui clienti saper impostare i principali strumenti della comunicazione aziendale, garantendo il massimo dell'efficacia ed il risultato attraverso il rispetto di regole oggettive saper analizzare azienda, mercato, clienti, concorrenti; saper sviluppare le linee guida di un piano di comunicazione strutturato, nei suoi steps progressivi saper impostare un catalogo, l'immagine di un sito, una pagina pubblicitaria o altri strumenti visivi seguendo regole di efficacia certe; conoscere ed applicare dei principi oggettivi per sviluppare o far sviluppare all'agenzia creativa gli strumenti visivi della comunicazione aziendale; eliminare elementi grafici e visivi superflui, contenendo i costi ed aumentando l'efficacia Concentrazione delle attività di comunicazione, evitando dispersioni di tempo e denaro in ciò che non supporta effettivamente i macroobiettivi aziendali Concentrazione di energie, sforzi, investimenti economici, eliminando tutto ciò che non è efficace nella comunicazione visiva quanto a contenuti, immagini, materiali; focalizzarsi sempre solo su ciò che è strettamente necessario e funzionale agli obiettivi di comunicazione annuali 5 5 5 I passi progressivi di un piano di comunicazione integrata, che allinei comunicazione istituzionale, interna, esterna Gli elementi tangibili e misurabili che rendono efficace una pagina pubblicitaria, una brochure, un catalogo, un sito Sviluppare strumenti di comunicazione visiva efficaci 5 77 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF saper definire i contenuti della comunicazione 5 individuare gli elementi chiave dell'immagine aziendale e comunicarli 5 sviluppare la traccia di piano di comunicazione integrata annuale, strutturato e misurabile 5 sviluppare strumenti di comunicazione visiva efficaci 5 TEST IN INGRESSO La comunicazione parla di: a. prodotti e servizi b. persone c. messaggi Per sviluppare il piano di comunicazione si parte da: a. definizione dei messaggi da comunicare e dei contenuti b. definizione dell'immagine da trasmettere c. definizione degli obiettivi di business aziendali E’ più importante: a. puntare su uno slogan vincente b. puntare su un'immagine duratura nel tempo c. puntare su un'immagine raffinata ed esclusiva L'immagine di un'azienda o di un brand comprende: a. la sede in cui si ricevono i clienti b. i valori e le emozioni che suscita c. i suoi prodotti e servizi Per sviluppare il piano di comunicazione si parte da: a. definizione dei messaggi da comunicare e dei contenuti b. definizione dell'immagine da trasmettere c. definizione degli obiettivi di business aziendali E’ più importante: a. saper adattare l'immagine della propria azienda ai clienti che si ha / che si vuole avere b. esser coerenti con l'immagine che si vuol trasmettere c. modificare costantemente la propria immagine per esser al passo con i tempi Il piano di comunicazione serve a: a. sapere esattamente quanto si andrà a spendere, così da gestire le spese con oculatezza b. sapere esattamente cosa si vuol comunicare e quando c. tenere sotto controllo le attività di comunicazione dell'azienda Per sviluppare il piano di comunicazione è meglio: a. avere un grafico creativo che possa supportarci nello sviluppo della parte comunicativa relativa alle immagini b. avere una buona base di conoscenze di marketing c. avere una buona dose di creatività e fantasia Quando il logo dell'azienda ha più di 40 anni: a. conviene modificarlo o svecchiarlo b. meglio mantenerlo così com'è c. conviene aggiungerci dei nuovi elementi grafici per renderlo più accattivante Una brochure è efficace quando: a. è esaustiva nelle informazioni che dà: meglio scrivere troppo che lasciare dei vuoti b. il logo dell'azienda è ben visibile c. ha tutti gli elementi e le informazioni per procedere all'ordine di acquisto E’ meglio: a. descrivere dettagliatamente un prodotto / servizio, comprendendo anche le informazioni tecniche e di utilizzo del prodotto b. avere uno stile sintetico e minimalista sia nei testi che nelle immagini c. usare solo immagini a forte impatto emotivo Un sito efficace: a. consente una forte interazione da parte del visitatore, che trova ciò che gli serve in pochi click b. si distingue dagli altri, per originalità ed unicità; in ogni pagina c'è almeno un elemento che spinge il cliente all'acquisto c. è colorato, vivo, in movimento 78 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Definire i contenuti della comunicazione 5 2-Individuare gli elementi chiave dell'immagine aziendale e comunicarli 5 3-Sviluppare la traccia di piano di comunicazione integrata annuale, strutturato e misurabile 5 4-Sviluppare strumenti di comunicazione visiva efficaci A NO NO OK 0 OK NO OK 0 NO NO OK 0 OK NO OK 0 N AREE COMPLETATE 0 B NO OK OK 0 NO NO NO 0 NO NO NO 0 NO OK OK 0 0 2 0 1 0 1 0 2 0 Cognome Nome Sum n persone/area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 79 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF saper definire i contenuti della comunicazione 5 individuare gli elementi chiave dell'immagine aziendale e comunicarli 5 sviluppare la traccia di piano di comunicazione integrata annuale, strutturato e misurabile 5 TEST IN USCITA La comunicazione serve a a. vendere b. parlare di sé e della propria azienda c. farsi pubblicità Per fare comunicazione bisogna saper a. calcolare il ritorno sull'investimento fatto b. essere creativi con il PC ed i suoi strumenti c. utilizzare adeguatamente i servizi delle agenzie creative E’ più importante a. partire da come noi vogliamo esser percepiti b. partire da come i clienti percepiscono l'azienda c. partire da come i mass media ci percepiscono La piramide del brand è composta da: a. logo, colori, immagine b. valori, benefici, attributi c. prezzo, prodotto, servizio Per capire cosa c'è dietro un brand conviene: a. utilizzare i questionari di soddisfazione del cliente b. analizzare cosa l'imprenditore ha voluto a suo tempo comunicare c. analizzare a cosa viene assimilato comprendendo sia elementi razionali che emozionali nell'indagine che si fa sui clienti Per comunicare l'immagine aziendale: a. va comunicata con immagini e colori selezionati b. va descritta con parole tecniche e slogan commerciali c. occorre dare all'agenzia tutti gli elementi che possono esser utili a sviluppare i cataloghi nel modo migliore Il piano di comunicazione comprende: a. l'elenco delle attività fatte l'anno precedente b. immagini e foto evocative per trasmettere gli elementi del brand c. analisi, obiettivi, strategie, piani d'azione, controllo, risultato Per sviluppare il piano di comunicazione è meglio: a. avere il pieno coinvolgimento ed appoggio dei decisori aziendali b. non coinvolgere la forza vendita, che di comunicazione aziendale spesso non capisce molto c. coinvolgere sempre un'agenzia esterna Il brand aziendale: a. non se ne parla nel piano di comunicazione b. il modo di utilizzarlo rientra nel piano di comunicazione c. va messo sempre dappertutto Tra gli strumenti di comunicazione visiva: a. deve sempre esserci coerenza grafica e di contenuto b. è necessario avere sempre a disposizione una brochure che parli dell'azienda c. il sito Web è il più importante sviluppare strumenti di comunicazione visiva efficaci 5 Quando si descrive un prodotto servizio è meglio: a. fare una demo b. parlare di come il prodotto/servizio funziona c. parlare di ciò che il prodotto/servizio può fare per QUEL cliente cui lo si presenta Un sito efficace: a. va costantemente misurato, modificato, rinnovato b. si modifica almeno 1 volta ogni 2 anni c. se funziona non va modificato 80 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Definire i contenuti della comunicazione 5 2-Individuare gli elementi chiave dell'immagine aziendale e comunicarli 5 3-Sviluppare la traccia di piano di comunicazione integrata annuale, strutturato e misurabile 5 4-Sviluppare strumenti di comunicazione visiva efficaci A OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 0 N AREE COMPLETATE 1 B OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 1 Sum 2 2 0 0 2 5 2 2 0 0 2 2 1 5 Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area n persone/area 1 2 0 1 0 1 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome Area 1 Area 2 Area 3 Area 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO A 0 5 0 0 1 B 0 0 0 5 1 Ambedue i partecipanti al termine del percorso formativo hanno soddisfatto un’area di competenza su quattro previste dalla griglia di descrizione corso. 81 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA) LEAN MANAGEMENT Sintesi dei contenuti: il corso si propone di fornire conoscenze e competenze di base sul tema del lean management. Il percorso, dai risvolti pragmatici considerevoli, si focalizza fra l’altro su tecniche e strumenti di problem finding e problem solving, sul ciclo di Deming e le sue fasi specifiche, nonché sugli strumenti lean di analisi dei processi. Il corso si propone, inoltre, l’obiettivo di sviluppare la capacità di analisi critica dei diversi processi e fasi produttive specifiche della realtà aziendale, al fine di minimizzarne gli sprechi. Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale N soggetti coinvolti: 6 Durata: la durata complessiva del corso è di 24 ore; sono state oggetto di sperimentazione le prime due giornate di corso, per una durata complessiva di 16 ore. Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 82 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Utilizzare le tecniche di problem finding e problem solving Applicare il ciclo PDCA al processo di approvvigionamento Individuare gli sprechi nell'attuale processo di gestione dei materiali ed utilizzare gli strumenti Lean di analisi del processo LIVELLO EQF 5 5 5 CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI Le fonti di informazione: tecniche per la raccolta di Saper utilizzare, a informazioni e supporti Raccolta dati e Saper scegliere la tecnica seconda delle esigenze: per Esercitare la propria inserimento nel corretta per Diagramma di flusso l’informazione,Problem creatività cercando Diagramma di Pareto diagramma di Pareto l'individuazione e finding e problem setting: soluzioni alternative ed Diagramma di causaPriorità di intervento con l'eliminazione del diagnosi di problemi di innovative la regola 80:20 di Pareto problema effetto diversa natura; tecniche Brainstorming per la diagnosi dei problemi strutturali Stabilire le priorità dei problemi da affrontare, Saper sviluppare un Proporre piani legati ad descrivere il problema, piano d'azione di obiettivi SMART, agire Saper preparare di un sviluppare un quadro tabellone di azioni miglioramento, per portarli a termine nei Le quattro fasi del ciclo di completo delle cause, analizzando tempi e modi previsti, condivise, attuando le Deming. concordare sulle cause correttamente le risorse analizzare le criticità e tecniche del Visual basilari, trovare una Management in campo ed i tempi impostare le azioni soluzione attuabile, necessari correttive risolvere, verificare e controllare Osservazione critica del Saper individuare gli Saper inserire nei proprio ruolo nel contesto Overproduzione,Rilavora I sette sprechi della Lean del flusso di gestione dei sprechi nel proprio tabelloni VSM e Production, il VSM ed il zioni,Movimentazione di processo di gestione dei Makigami post-its con materiali, individuando le materiali,Lavoro inutile Makigami materiali, con l'obiettivo di azioni finalizzate azioni a Valore Aggiunto Magazzini,Attese,Movime ed eliminando incrementare l'efficienza all'eliminazione degli nto progressivamente tutte le Lean sprechi individuati altre. DESCRITTORI Segnalazione costante di aree di miglioramento, individuazione di possibili soluzioni, attuazione nei tempi concordati Aggiornamento costante dei piani d'azione nell'ambito delle riunioni definite insieme al team di lavoro Aggiornamento costantemente del VSM e del Makigami in corrispondenza delle azioni che comportino un miglioramento nell'efficienza Lean. 83 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA Utilizzare le tecniche di problem finding e problem solving LIV EQF 5 TEST IN INGRESSO Il diagramma di Pareto: a. contiene le azioni prioritarie per risolvere un problema b. consente di individuare in percentuale il peso di ogni causa rispetto all'effetto che si vuole analizzare c. definisce gli sprechi insiti nel processo analizzato Il Brainstorming: a. prevede la condivisione di idee la cui efficacia è già stata testata b. è uno strumento per motivare le persone a lavorare in team c. prevede la raccolta di tutte le idee generate dal team di lavoro indipendentemente dall'efficacia Attualmente utilizzo il Brainstorming: a. mai b. ogni volta che la decisione da prendere coinvolge un gruppo numeroso di persone c. durante le sessioni organizzate dal mio capo Applicare il ciclo PDCA al processo di approvvigionamento Individuare gli sprechi nell'attuale processo di gestione dei materiali ed utilizzare gli strumenti Lean di analisi del processo 5 5 Il ciclo di Deming è anche chiamato: a. PDCA b. SMART c. PCDA Nella fase di pianificazione le date di scadenza di ogni singola azione: a. devono coincidere con la riunione successiva b. devono essere tarate rispetto alle altre azioni del piano del team ed agli obiettivi da raggiungere c. non vanno specificate I piani d'azione vanno aggiornati: a. nel corso delle riunioni periodiche b. ogni volta che c'è una novità c. alla fine del progetto Fra gli sprechi individuati dalla Lean Production ci sono: a. Overproduzione, stress, attese b. Rilavorazioni, movimentazione di materiali, magazzini c. Movimento, lentezza, magazzini Il Takt Time è: a. il tempo di lavoro effettivo diviso per il numero di output richiesti dal cliente nel corso dello stesso periodo di tempo b. il tempo ciclo dell'operazione più lenta c. il tempo necessario per far arrivare l'output al cliente Il Value Stream Mapping ed il Makigami vanno preparati: a. su computer, in modo da evitare che le informazioni si perdano b.su foglietti di appunti da tenere in tasca per poter essere utilizzati in ogni momento c. su supporti che possano essere facilmente aggiornati da chiunque ed appesi ad una parete 84 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 5 5 Aree di competenza 1-Utilizzare le tecniche di problem finding e problem solving 2-Applicare il ciclo PDCA al processo di approvvigionamento Cognome Nome A con abil comp area con abil comp OK OK 5 3-Individuare gli sprechi nell'attuale processo di gestione dei materiali ed utilizzare gli strumenti Lean di analisi del processo area con abil comp area OK 5 OK OK OK 5 NO OK N AREE COMPLETATE OK 0 2 B OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 1 C OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 2 D NO OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 0 E OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 2 F NO OK OK 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 0 10 7 Sum n persone/area 4 6 5 20 4 5 6 2 5 1 4 5 5 2 85 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF Utilizzare le tecniche di problem finding e problem solving TEST IN USCITA Secondo la regola 80:20: a. l'80% delle cause genera il 20% dell'effetto b.il 20% delle cause genera l'80% dell'effetto c. sposso individuare la causa base di 20 effetti su 80 La selezione delle idee nel corso del brainstorming: a. viene effettuata dal coordinatore dei lavori non appena le idee vengono espresse b. non avviene in alcuna fase c. viene effettuata dal team dopo che le idee sono state tutte espresse e riportate sulla lavagna 5 Nel corso della attività operativa quotidiana: a. è meglio concentrarsi sul fare bene il proprio lavoro e rimandare la raccolta delle idee alle sessioni di brainstorming b. vanno individuate costantemente le opportunità di miglioramento e riportate sul "Tabellone delle idee" c. se mi accorgo che qualcosa si può fare meglio, devo immediatamente cambiare il modo in cui opero Nel ciclo PDCA la fase di "Check" coincide con: a. la verifica dei risultati delle azioni fatte, che va effettuata attraverso al raccolta dei dati b. le riunioni periodiche del team di miglioramento c. l'attuazione delle azioni correttive Applicare il ciclo PDCA al processo di approvvigionamento La pianificazione delle azioni va tarata su obiettivi: a. SPRINT b. SMART c. SMAC Nel caso in cui qualche collega non rispetti le proprie scadenze: a. lo aiuto ad identificare le cause del ritardo e cerco di capire come dargli una mano b. mi prendo più tempo per fare le cose che mi spettano c. continuo a portare avanti le mie azioni in modo da rispettare le mie scadenze 5 Individuare gli sprechi nell'attuale processo di gestione dei materiali ed utilizzare gli strumenti Lean di analisi del processo La prima volta che costruisco il VSM di un processo: a. inserisco il processo ideale b. fotografo il processo così com'è includendo gli attuali sprechi c. disegno il processo eliminando in partenza gli sprechi evidenti Il Makigami viene utilizzato: a. solo per analizzare i processi transazionali b. solo per analizzare i processi di produzione c. in tutti e due i casi Il VSM per lo stato futuro va preparato: a. in concomitanza con quello sullo stato attuale b. subito dopo aver visto sul campo gli effetti delle modifiche effettuate c. immediatamente dopo aver individuato le aree di miglioramento principali e prima di avviare le azioni conseguenti 5 Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 5 Aree di competenza 1-Utilizzare le tecniche di problem finding e problem solving 2-Applicare il ciclo PDCA al processo di approvvigionamento Cognome Nome A OK OK comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 3 B OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK NO NO 0 1 C OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 3 D OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 0 E OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO NO 0 2 F OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO NO 0 2 Sum 6 5 6 25 5 5 6 20 6 2 3 10 11 n persone/area 86 con abil comp area con abil 5 3-Individuare gli sprechi nell'attuale processo di gestione dei materiali ed utilizzare gli strumenti Lean di analisi del processo 5 4 2 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome area 1 area 2 area 3 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO A 5 5 5 3 B 5 0 0 1 C 5 5 5 3 D 0 0 0 0 E 5 5 0 2 F 5 5 0 2 2 discenti, su un totale di 6 partecipanti al corso, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza; altrettanti discenti hanno soddisfatto due aree su 3; un solo soggetto non ha soddisfatto alcuna area di competenza. 87 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA) SELF MARKETING Sintesi dei contenuti: il corso di formazione “Self marketing” è finalizzato a fornire nozioni e strumenti per: costruire e potenziare la propria immagine personale e professionale applicando le regole del marketing mix, verificare il proprio potere comunicativo e persuasivo, apprendere come fronteggiare situazioni conflittuali. Il corso è rivolto a professionisti a contatto con clienti, fornitori e stakeholders in generale. Area: Ricerca e sviluppo N soggetti coinvolti: 6 Durata: la durata complessiva del corso è di 16 ore; l’intero percorso formativo è stato oggetto di sperimentazione. Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 88 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestire le mappe mentali proprie e degli interlocutori 5 Applicare i principi del marketing a sé stessi 6 Gestire e potenziare il proprio brand aziendale e personale, individuando e rafforzando gli elementi di differenziazione 5 Applicare il modello del think marketing approach alle relazioni interpersonali per avere la certezza della reciproca soddisfazione, propria e dell'interlocutore 6 CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Funzionamento e del La propria mappa mentale Saper definire e gestire le Saper individuare gli elementi che Attenzione ai messaggi Indagine sulle vere necessità e peso delle mappe ed i relativi vincoli, per tipologie di elementi che limitano la comprensione di sé esplicitati e sottesi degli desideri degli interlocutori mentali individuali ampliare la propria favoriscono o ostacolano stessi per gestirli e superarli; saper interlocutori; potenziare andando oltre ciò che questi nella gestione di autoconsapevolezza; cambiamenti e decisioni entrare nella bolla di comfort degli la capacità e l'attitudine ultimi affermano; saper porre decisioni e comprendere cosa sta nelle persone interlocutori per poterli convincere a porre le domande domande che conducano a cambiamenti propri e dietro ai processi con maggior efficacia; saper corrette ed efficaci risposte concrete e di qualità degli interlocutori decisionali degli individuare gli elementi che interlocutori vincolano e determinano i processi decisionali degli interlocutori Principi-chiave del La centralità del cliente nei Saper sviluppare un piano Saper sviluppare il piano strategico Adattare le proprie Modellare le proprie azioni sulla marketing e degli processi di marketing; di marketing aziendale e a medio-lungo termine seguendo strategie e le proprie base degli interlocutori, elementi che conoscere gli steps personale con una visione uno schema strutturato; saper tattiche sulla base delle aumentando comprensione e consentono la progressivi per lo sviluppo a medio-lungo termine; applicare la medesima persone / dei mercati flessibilità; applicare modelli pianificazione delle di un piano di successo, saper analizzare i processi metodologia a sé stessi; saper che ci si trova a gestire; strategici e tattici che proprie attività con obiettivi certi e di scelta dei clienti definire adeguatamente obiettivi e operare tenendo consentano di mantenere il misurabili strategie per raggiungerli; saper sempre a mente obiettivi focus sugli obiettivi finali; individuare ed analizzare gli e risultati finali comprendere per potenziarla elementi-base che fanno scegliere qual è la qualità percepita che i un'azienda / un brand / un prodotto clienti attribuiscono ad azienda / ai clienti brand / prodotti / servizi Principi che Il principio della Saper applicare il principio Saper applicare il principio della Focalizzazione delle Focalizzazione e concentrazione determinano il straordinarietà di un brand; della straordinarietà, straordinarietà, per distinguersi in argomentazioni di nella propria offerta ai clienti sui successo di un brand , nella gestione delle focalizzandosi sugli modo permanente dai concorrenti; vendita per raggiungere, benefits che nessun concorrente sul mercato; elementi battaglie competitive sul elementi distintivi che saper superare la competizione attraverso sintesi e può vantare, per distinguersi in in base a cui clienti e mercato, per spostarsi caratterizzano l'offerta giocata sulle classiche leve del focalizzazione, la modo permanente; utilizzo di mercato scelgono e si dalla lotta per essere i dell'azienda e la persona marketing mix individuando e massima efficacia immagini, concetti, parole, fidelizzano ad un migliori alla lotta per esser che la propone; saper potenziando ciò che il cliente persuasiva e messaggi distintivi e non ripetitivi brand percepiti come primi / unici individuare e potenziare gli percepisce come valore aggiunto commerciale rispetto a ciò che usano i elementi chiave del proprio unico e differenziante; saper competitors brand focalizzare nelle proprie comunicazioni formali ed informali gli elementi di unicità - valori, immagini, emozioni che caratterizzano brand, azienda, prodotto/servizio Think marketing I processi decisionali che Saper applicare le Saper fare le giuste domande Passaggio dalla Passaggio ad un nuovo modello approach, per fanno muovere i clienti per strategie vincenti nella prima di dare le risposte richieste presentazione classica di relazione, in cui non si parla di applicarlo nelle presentare sé stessi e la negoziazione, evitando gli dal cliente, saper far parlare il della propria azienda / sé stessi, ma si parla del cliente relazioni propria offerta non per ciò errori più frequenti cliente per individuare come prodotti/ servizi ad un e di come i suoi bisogni possono interpersonali che è, ma per il vantaggio declinare la presentazione della nuovo modello di esser soddisfatti attraverso la che può dare al cliente propria aziende e dei propri relazione, in cui il cliente propria offerta; aumentare la prodotti/servizi, adattandola a ciò ha il ruolo centrale e propria capacità di porsi in di cui il cliente ha effettivamente determina il modello ascolto nei confronti del cliente, bisogno negoziale; con sincera curiosità 89 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA 90 LIV EQF Gestire le mappe mentali proprie e degli interlocutori 5 Applicare i principi del marketing a sé stessi 6 Gestire e potenziare il proprio brand aziendale e personale, individuando e rafforzando gli elementi di differenziazione 5 Applicare il modello del think marketing approach alle relazioni interpersonali per avere la certezza della reciproca soddisfazione, propria e dell'interlocutore 6 TEST IN INGRESSO Ogni persona: a. condivide con le altre persone uno schema del mondo comune b. ha il suo personale schema del mondo c. può farsi modificare lo schema del mondo che ha dalla persona che ha di fronte Per sintonizzarsi sulle lunghezza d'onda dell'interlocutore è meglio a. essere sé stessi b. giocare sulla simpatia c. capire quali sono gli elementi cui il cliente dà più valore ed adattarsi Il modo migliore per piacere a chi si ha di fronte è: a. parlare di sé stessi con sincerità e spontaneità b. far domande all'interlocutore e farlo parlare c. spiegare e spiegarsi con termini appropriati, dimostrando competenza e professionalità Secondo il marketing: a. è il cliente che decide b. è la pubblicità che crea il bisogno c. un buon prodotto, di qualità, alla fine vince sempre Il piano di marketing deve comprendere a. l'elenco delle azioni pubblicitarie che si intende promuovere b. gli obiettivi che l'azienda intende raggiungere c. la definizione dello slogan aziendale che caratterizzerà le campagne stampa Per conquistare i clienti è più importante: a. puntare sui valori che trasmette il proprio brand b. porsi nel mercato di riferimento con il giusto rapporto qualità/prezzo c. fare analisi strutturate di mercato attraverso le agenzie / società qualificate Il brand è: a. identificabile con il logo dell'azienda b. identificabile con l'immagine che l'azienda ha all'esterno e al suo interno c. identificabile con un sistema di valori Per misurare il proprio brand: a. ci sono società che ne danno una valutazione economica b. è impossibile: il brand è un qualcosa di intangibile e quindi non si può misurare c. è impossibile: ogni persona dà ad ogni brand un valore differente Tra i seguenti motivatori alla vendita i clienti scelgono principalmente per: a. il prezzo: dev'esser percepito come conveniente b. il servizio: quanto l'azienda o la persona incaricata sanno rispondere alle domande ed alle esigenze espresse del cliente c. l'immagine / reputazione che l'azienda o il prodotto/servizio hanno sul mercato È più difficile: a. capire cosa realmente vuole un cliente b. convincere un cliente con la forza delle proprie argomentazioni c. esser percepiti come professionali e competenti È meglio: a. puntare sul prodotto di qualità b. puntare sulla reciproca simpatia con il cliente c. puntare su ciò che è importante per l'interlocutore, anche se noi la vediamo diversamente In una strategia negoziale conviene: a. puntare sul raggiungimento dei propri obiettivi, e cercare di convincere il cliente b. puntare sul raggiungimento degli obiettivi del cliente, per raggiungere i propri obiettivi c. sulla chiusura della vendita ad ogni costo Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati: Test ex ante Liv EQF atteso Aree di competenza Cognome Nome 5 1-Gestire le mappe mentali proprie e degli interlocutori 6 5 2-Applicare i principi del marketing a sé stessi 3-Gestire e potenziare il proprio brand aziendale e personale, individuando e rafforzando gli elementi di differenziazione 6 4-Applicare il modello del think marketing approach alle relazioni interpersonali per avere la certezza della reciproca soddisfazione, propria e dell'interlocutore con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area A NO OK B OK C D 0 NO OK OK 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 1 0 OK OK OK 6 NO OK OK 0 NO NO OK 0 1 NO OK NO 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK OK 6 1 NO OK NO 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK OK 6 1 E NO OK OK 0 NO OK OK 0 NO OK 0 OK OK OK 6 1 F NO OK NO 0 NO OK OK 0 OK 0 NO NO OK 0 0 Sum n persone/area 1 OK N AREE COMPLETATE NO NO 5 2 0 0 1 6 6 6 1 2 OK NO NO 3 5 5 1 3 4 6 18 3 91 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestire le mappe mentali proprie e degli interlocutori 5 Applicare i principi del marketing a sé stessi 6 Gestire e potenziare il proprio brand aziendale e personale, individuando e rafforzando gli elementi di differenziazione 5 Applicare il modello del think marketing approach alle relazioni interpersonali per avere la certezza della reciproca soddisfazione, propria e dell'interlocutore 6 92 TEST IN USCITA Gli interlocutori hanno una comfort bubble: a. personale, fatta di valori, convinzioni, percezioni, pregiudizi b. simile a quella delle persone che risiedono nella stessa area geografica c. che cambia costantemente Per gestire le comfort bubbles di chi si ha di fronte conviene a. individuare quali sono gli elementi più importanti delle bolle di comfort dell'interlocutore b. cercare di far entrare chi si ha di fronte nei propri panni, così da far capire all'altro come ci si sente c. far capire all'interlocutore quali sono i propri obiettivi, le proprie convinzioni, le proprie regole Per portare l'interlocutore nella direzione voluta conviene: a. imparare a far parlare gli altri e saperli ascoltare, anche tra le righe b. esser ben preparati tecnicamente, avere un linguaggio appropriato e corretto, aver ottime capacità negoziali e di persuasione c. adattare la realtà dei fatti a ciò che l'altro si vuol sentir dire, sostenendo anche tesi non veritiere, purché gradite all'altro Il triangolo del marketing comprende: a. prezzo, prodotto, servizio b. azienda, clienti, concorrenti c. vendere, vendere, vendere ! Per fare un buon piano di marketing, la sequenza logica è: a. profitto, strategie, obiettivi, vendita, monitoraggio e controllo b. obiettivi, piano di comunicazione, piano di vendita, raggiungimento degli obiettivi c. analisi, obiettivi, strategie, azioni, controllo, profitto Quando si incontra un cliente e si presenta la propria azienda è più utile: a. farlo parlare per capire come la nostra azienda lo può aiutare b. presentargli tutto ciò che la nostra azienda può fare, facendo capire quanto siamo bravi e flessibili, così che lui possa scegliere, tra tutto ciò che sappiamo fare, ciò che gli serve di più c. avere una presentazione standard, ben fatta e collaudata nel corso degli anni Il brand comprende: a. una serie di attività di comunicazione necessarie, tra cui: spot televisivi, pubblicità su riviste e giornali b. uno slogan pubblicitario forte e vincente c. valori, benefits per il cliente, caratteristiche tecniche ed attributi Il valore economico del brand di un'azienda: a. è il primo asset economico di ogni tipo di azienda e se ne possono misurare i contenuti per i nostri clienti b. ogni cliente vede nel nostro brand qualcosa di diverso, quindi non lo possiamo misurare c. il brand può esser modificato quando serve svecchiarlo, ed il suo valore è relativo Tra le leve del marketing mix le più importanti oggi sono: a. qualità del prodotto b. promozione e pubblicità; ogni azienda dovrebbe investire in questo c. persone e presentazione: come l'azienda si presenta al suo mercato La soddisfazione del cliente va misurata: a. parlandoci costantemente e cercando di capire cosa vuole, cosa vorrebbe, chi glielo dà b. con i classici questionari a fine anno c. solo quando il cliente è soddisfatto! È meglio: a. esser i primi b. esser i migliori, con la miglior qualità c. esser i più economici In una strategia negoziale conviene: a. esser contenti dei risultati raggiunti, di cui si risponde all'azienda; meglio anche il cliente sia ragionevolmente soddisfatto b. che sia il cliente sia il fornitore siano contenti dell'accordo raggiungo c. fare sempre uno sconto Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 6 Aree di competenza 1-Gestire le mappe mentali proprie e degli interlocutori 2-Applicare i principi del marketing a sé stessi 5 3-Gestire e potenziare il proprio brand aziendale e personale, […] 6 4-Applicare il modello del think marketing approach alle relazioni […] Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE A OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK OK OK 5 OK OK NO 0 3 B OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 6 3 C OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK OK 0 NO OK OK 0 1 D OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK OK OK 5 OK OK OK 6 4 E OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK OK OK 5 OK OK OK 6 4 F OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 6 2 6 6 Sum 6 n persone/area 30 5 4 6 18 6 5 3 5 6 20 5 6 5 4 24 4 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome area 1 area 2 area 3 area 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO A 5 6 5 0 3 B 5 0 5 6 3 C 5 0 0 0 1 D 5 6 5 6 4 E 5 6 5 6 4 F 5 0 0 6 2 Due discenti su 6, pari a circa il 30% del totale, hanno soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF atteso; in termini generali, i partecipanti, in esito al percorso formativo, hanno soddisfatto almeno un’area di competenza. 93 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE OBBLIGATORIA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 1 • Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato all’aggiornamento annuale previsto dalla normativa per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Fra le tematiche trattate: principi giuridici comunitari e nazionali, figure della sicurezza, ambienti di lavoro e rischi trasversali, sicurezza nei cantieri, rischi di natura fisica e della sicurezza, medico competente e sorveglianza sanitaria, nozioni di tecniche della comunicazione. • Area: Sicurezza • N soggetti coinvolti: 23 • Durata: la durata complessiva del corso è di 32 ore; la sperimentazione è stata condotta sull’intera durata del corso. • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post • Nonostante la durata del percorso formativo sia superiore alle 24 ore, in questo caso specifico non è stata prevista la prova in itinere. Il corso, rivolto a tre macrosettori (nello specifico: 3, 4, 5), aveva un target estremamente eterogeneo di partecipanti; si è ritenuto più prudente omettere tale prova, al fine di assicurare una maggior adeguatezza e rigore nell’assessment. 94 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Utilizzo degli strumenti informatici e telematici per Saper reperire le la raccolta e ricerca delle informazioni da fonti Verifica periodica dello Monitoraggio periodico della informazioni in materia di ufficiali e verificare gli stato di aggiornamento documentazione e delle sicurezza. Abilità di ricerca aggiornamenti delle normative applicate. procedure interne. di testi attraverso motori di normativi ricerca, biblioteche, librerie specializzate,.. 5 Principi giuridici comunitari e nazionali Normativa e procedure in Legislazione generale e tema di salute e sicurezza speciale in materia di sicurezza sul lavoro; sul lavoro Principi base D.Lgs 81/2008 testo unico 5 Definizioni delle diverse tipologie di rischio, descrizione dei fattori di rischio (singoli e composti); conseguenze correlate alle diverse tipologie di rischio. Ambienti di lavoro e rischi correlati. Criteri per la valutazione dei rischi, strumentazione per la rilevazione del rischio, scale e valori limite dell'esposizione al rischio Analisi dei possibili danni e conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione Rilevare, nell'ambito dello svolgimento del ruolo, i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Gestire l'informazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza Monitorare i cambiamenti organizzativi e strutturali e verificare il rispetto delle procedure da parte dei lavoratori. Rendere accessibili le informazioni tecniche, procedurali e legislative aggiornate da parte di chi ne ha la necessità. Attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni aziendali per prevenire e riconoscere le situazioni di rischio. Attivarsi per eliminarle. Atteggiamento di controllo analitico e preposto alla correlazione di fattori di rischio. Utilizzo corretto di procedure e criteri di valutazione del rischio. Ruoli e funzioni dei principali attori coinvolti nel SPP, Obiettivi aziendali e cogenze normative in materia di sicurezza Organi di controllo e relativi ambiti di competenza Identificazione del rischio e ruolo preposto alla sua gestione; monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi al SPP, Gestione dei gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori. Valutare il reale grado di raggiungimento degli obiettivi fissati nei safety meeting, con particolare riguardo all'allocazione delle Rispetto dei ruoli definiti , risorse finanziarie , Gestire adeguamento alle squadre e gruppi di lavoro, procedure. delegare mansioni a figure competenti ed addestrate. Approntare un sistema di rilevazione e analisi degli incidenti e degli infortuni. Correlazione dei sistemi di prevenzione e protezione con i ruoli aziendali e con le tipologie di rischio e la gravità dello stesso, organizzazione di gruppi di lavoro, intervenire con i ruoli aziendali e attori esterni in circostanze di emergenza. 5 tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze; strumenti per la valutazione del rischio; le misure di prevenzione e protezione dei rischi Conoscenza degli attori coinvolti dal SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità, organi di controllo, obblighi di legge 95 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Segue AREA DI COMPETENZA Gestire le procedure di emergenza Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato riferito al settore ed al ruolo 96 LIVELLO EQF ABILITA' DESCRITTORI 5 Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva, dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso; conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all'emergenza, delle conseguenze dell'esposizione a circostanze stessogene e tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. Principi di idoneità al lavoro e di tutela sanitaria dei lavoratori. Conoscenza dei vari DPI e DPC ed il loro utilizzo. Criteri per la scelta dei dispositivi di protezione in base al di rischio. Principi di sicurezza delle attrezzature e degli impianti. Procedure d'emergenza, responsabilità e oneri dell'RLS in caso di emergenza. lavori ad alto rischio stressogeno, stress lavoro correlato, tecniche gestione dello stress 5 Conoscenza dell'organigramma e dei processi organizzativi e produttivi, conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza Gestione dell'informazione e la formazione dei lavoratori, organizzazione aziendale, organigramma, processi produttivi, descrizioni per ruoli e mansioni. 4 CONOSCENZE DESCRITTORI conoscenze del linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza. Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione Terminologia tecnica, linguaggio proprio di pratiche e documentazioni ufficiali, enti e organi di controllo e documentazioni di pertinenza. Modalità di comunicazione efficace. COMPORTAMENTI DESCRITTORI Definire le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l'utilizzo applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza Utilizzare le procedure e la documentazione adottata nel modo più opportuno alla gestione dell'emergenza. Collaborare alla programmazione degli interventi per l'eliminazione o la riduzione dei rischi emersi nella fase di valutazione; collaborare alla definizione delle priorità degli interventi. Assumersi la responsabilità di fronte all'emergenza e intraprendere iniziative atte a favorire il ripristino della situazione, soprattutto in situazioni altamente stressogene per sè e per i lavoratori. Interpellare gli organi di controllo. Atteggiamento assertivo ed equilibrato nei confronti di tutti gli attori sociali anche in situazioni-limite. Attenzione alla tutela del lavoratore in ogni circostanza; Identificazione di figure idonee alla gestione e al controllo in situazioni di emergenza. Principio di ottimizzazione degli investimenti, nel rapporto costi-benefici. Offrire ascolto e supporto agli attori sociali. Intervenire con comunicazioni chiare e tempestive rivolte a tutti gli attori sociali. Organizzazione delle principali procedure d'emergenza (vie di fuga, punti di raccolta, prove di evacuazione) prevedendo simulazioni al fine di ridurre il carico emotivo legato alla circostanza. Supporto nell’identificazione delle misure straordinare di gestione del rischio, di procedure per la messa in sicurezza e comunicazione tempestiva agli enti deputati alla gestione dell'emergenza. Supporto all'attività di SPP e la gestione dell'informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza. Utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione, monitoraggio e controllo dei processi produttivi. Controllare e verificare costantemente i risultati delle azioni condotte in materia di sicurezza. Verificare i risultati aziendali in materia di sicurezza. Azione continua di monitoraggio e rilevazione di indicatori di risultato, attenzione ai fattori di miglioramento continuo per la sicurezza nei processi di lavorazione Redazione e gestione della documentazione specifica prevista, Gestione delle relazioni con Enti, Organi di controllo e maestranze aziendali Favorire la reperibilità delle informazioni per i lavoratori, relazionarsi con gli enti di controllo e maestranze aziendali, adeguandosi all'interlocutore. Capacità di parlare in pubblico, produrre e tenere relazioni. Mediare nelle situazioni conflittuali, essere in grado di ascoltare l'altro e saper adottare un comportamento propositivo e non di attacco. Aggiornamento periodico degli strumenti di comunicazione e di diffusione delle informazione. , assertività nelle comunicazioni ai gruppi di lavoro. Ascolto attivo e comunicazione verbale e non verbale efficace. verifica dell'adeguatezza del linguaggio tecnico nella documentazione; istituzione di canali idonei alla diffusione dell'informazione, individuazione di procedure e linee guida per redigere una documentazione adeguata e pertinente alle richieste degli enti deputati al controllo. capacità di moderazione. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN INGRESSO a) D.Lgs 81/2008 b) D. Lgs 626/1994 c) D. Lgs 488/2007 Quali strumenti utilizzi per a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli l’aggiornamento delle b) D. Lgs 626/1994 norme: c) passaparola Ogni quanto tempo ti a) In occasione delle verifiche annuali aggiorni le norme sulla b) Mai sicurezza? c) Solo su sollecitazione della direzione d) in base a un planning predefinito Un rischio è a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche. b) una proprietà di una determinata situazione c) la proprietà che accada un incidente mortale Come rilevi un rischio in a) controlli casuali azienda: b) su segnalazione dei colleghi c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro d) in seguito a incidenti sul lavoro Quali azioni intraprendi a) riunione con i colleghi per l’eliminazione del b) applicazione delle norme rischio: c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP d) nessuna Chi è il rappresentante dei a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza lavoratori per la sicurezza b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza (RLS)? c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della sicurezza Qual’è la normativa vigente? Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 Gestire le procedure di emergenza 5 Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 4 A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi? a) Al diretto superiore o al datore di lavoro b) Al Pronto soccorso c) Allo SPISAL d) Alla Sorveglianza Sanitaria Quando rilevi un’anomalia in materia di sicurezza, occorre: In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono: a) non segnalare il problema b) rivolgersi al RSPP c) rivolgersi all’RSU a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto b) arrangiarsi come possono c) chiamare i vigili del fuoco d) astenersi dal lavoro e andare a casa a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma In quanto RLS, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito deve: In caso di incendio, come RLS devi: a) metterti a urlare per dare l’allarme b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro c) chiamare i VVFF d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori Quali processi produttivi a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e devono essere valutati? impianti b) Tutte, incluse le attività d’ufficio c) Escluse le attività d’ufficio Come si correlano i rischi a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte in relazione al processo di b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischioproduzione? mansione c) Nessuna delle precedenti La verifica del rispetto a) riunioni con i colleghi delle norme di sicurezza b) piano di audit e controlli periodici nel reparto avviene c) la rilevazione di incidenti tramite d) segnalazioni anonime a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori Come definisci la b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge prevenzione? c) un nuovo circuito elettrico a norma d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi La preparazione di una a) si discute a ruota libera riunione informativa risulta b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici efficace se: c) si consegnano dispense d) si vedono filmati In quanto RLS, nel a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo relazionarsi con i diversi b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU ruoli aziendali devi: c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza d) fare un articolo per la stampa 97 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati: Test ex ante Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Cognome Nome con abil comp area con abil A OK OK NO 0 OK B OK NO NO 0 OK C OK NO OK 0 OK D NO NO NO 0 NO E NO NO NO 0 OK F OK OK OK 5 G OK OK OK 5 H OK NO NO I OK OK NO J OK NO K NO L M NO N OK O P 5 5 5 3-Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 4-Gestire le procedure di emergenza 5-Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione comp area NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK NO NO NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK NO 0 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO OK NO 0 OK NO NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK 0 OK NO NO NO 0 OK NO OK 0 NO OK OK 0 OK OK OK NO 0 OK NO NO 0 OK NO NO 0 OK Q NO OK NO 0 NO NO NO 0 NO OK NO 0 OK R OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 S OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 con abil comp area con abil comp area con abil comp area 4 6-Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio con abil comp area N AREE COMPLETATE 0 OK NO NO 0 2 0 NO NO NO 0 1 OK 5 OK NO NO 0 1 OK 0 OK NO OK 0 1 OK 5 OK NO NO 0 2 NO OK 0 OK OK NO 0 1 NO OK NO 0 OK NO NO 0 1 NO OK NO 0 OK NO OK 0 1 OK OK OK 5 OK NO NO 0 3 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 3 OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 3 OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 4 OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO NO 0 2 NO OK 0 NO OK NO 0 OK NO OK 0 0 OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO NO 0 2 NO OK 0 NO NO NO 0 OK NO NO 0 0 OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 1 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 2 OK OK OK 5 NO NO OK 0 OK OK OK 4 5 T OK NO NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO 0 1 U OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK 5 OK NO NO 0 5 OK V OK NO NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 3 W OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK NO 0 4 Sum 16 11 10 25 20 10 17 40 19 17 21 60 23 16 18 55 15 18 17 55 21 7 5 4 n persone/area 98 5 2-Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 8 12 11 11 1 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione LIV EQF 5 TEST IN USCITA In che anno è entrato il vigore il Testo Unico della Sicurezza? a) 1994 b) 2008 c) 2007 In qualità di RLS, cosa sei tenuto per legge a richiedere al Datore di Lavoro, se non ti viene consegnato? a) l’organigramma b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato c) il budget aziendale per la sicurezza d) i verbali degli incontri a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente d) non ho doveri in merito Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in materia di aggiornamenti normativi? Quale combinazione rappresenta un esempio di fonti di rischio chimico? Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Quale formula utilizzi per la valutazione del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno) Quale procedura intraprendi per ridurre i rischi, quando non puoi eliminarne la fonte? Quale ente ha la funzione di organo di vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008? Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 Quando vieni consultato dal datore di lavoro per la valutazione dei rischi, devi: Con chi collabori principalmente quando si tratta di decidere quali di dispositivi di sicurezza adottare per i macchinari? In caso di infortunio grave, qual è il numero da comporre? Qual è l’attore da contattare per primo nel caso di incendio? Gestire le procedure di emergenza 5 In presenza di principio di incendio, e ove vi sia il timore di persone in pericolo: Come si collocano i preposti nella scala gerarchica della sicurezza? Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Quali interventi è obbligatorio pianificare, con il datore di lavoro, dopo l’introduzione di idonei dispositivi di protezione all’interno del reparto produttivo? Nei reparti con attrezzature meccaniche sei tenuto a verificare che Cosa si intende per rischio organizzativo? Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 4 L’RLS, per segnalare i fattori di rischio riscontrati, deve relazionarsi con: Come favorire la corretta diffusione delle informazioni in materia di Sicurezza? a) virus e solventi b) gas e polveri c) batteri e miceti d) raggi X e nebbie a) P= R + D b) R= P - D c) D= R x P d) R=P x D a) invio una non conformità b) sollecito l’introduzione di DPI idonei c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria a) SPISAL b) INAIL c) ISPESL a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso a) con i lavoratori interessati b) con l’RSU c) col medico competente d) col datore di lavoro a) 118 solo se in Italia b) 117 solo se in Italia d) 115 in tutta l’UE a) RSPP b) addetto antincendio c) medico competente d) responsabile dell’area a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a rischio nell’ambiente b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai l’allarme con tutti i mezzi a disposizione c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad attivare le squadre antincendio d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il servizio d’emergenza. a) dopo datore di lavoro e dirigenti b) tra datore di lavoro e dirigenti c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale a) revisione del budget e del business plan b) formazione, informazione, addestramento c) rifare da capo la valutazione dei rischi a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree dell’organizzazione b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca danni all’organizzazione a) il servizio di prevenzione aziendale b) il responsabile delle risorse umane c) il responsabile dell’area d) l’ASL a) riunioni periodiche b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori c) sono sufficienti avvisi in bacheca 99 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 Aree di competenza 1-Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Cognome Nome con abil comp area con abil A OK OK OK 5 OK B OK OK OK 5 OK comp area OK OK OK NO 5 5 5 3-Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 4-Gestire le procedure di emergenza 5-Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 4 6-Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 0 OK NO OK 0 OK OK NO 0 NO NO OK 0 NO OK NO 0 4 NO OK OK 0 1 C OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 4 D NO OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 1 E OK OK OK 5 NO NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 NO OK OK 0 2 F OK OK OK 5 NO OK NO 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 3 G NO OK OK 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 2 H OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 3 I OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 3 J OK OK OK 5 NO NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 1 K NO OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 NO OK NO 0 2 L OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 NO NO OK 0 3 M OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 OK NO NO 0 NO OK NO 0 NO NO NO 0 1 N OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK NO 0 4 O OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 3 P OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 4 Q OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 5 NO NO NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 3 R NO OK NO 0 NO NO NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 4 4 S NO OK OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 4 4 T OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 OK OK OK 4 3 U OK OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK 5 NO OK NO 0 1 OK V OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 4 W OK OK OK 5 NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 4 3 Sum 18 23 17 75 14 17 16 40 23 20 18 80 20 17 9 25 17 21 20 69 6 21 12 20 n persone/area 100 5 2-Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 15 8 16 5 14 5 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza A 5 5 5 0 5 0 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 4 B 5 0 0 0 0 0 1 C 5 0 5 0 5 4 4 D 0 0 5 0 0 0 1 E 5 0 0 5 0 0 2 Cognome Nome area 1 area 2area 3area 4area 5area 6 F 5 0 5 0 5 0 3 G 0 0 5 0 5 0 2 H 5 0 5 0 5 0 3 I 5 0 5 0 5 0 3 J 5 0 0 0 0 0 1 K 0 5 0 5 0 0 2 L 0 5 5 0 5 0 3 M 0 5 0 0 0 0 1 N 5 0 5 5 5 0 4 O 5 0 5 0 5 0 3 P 5 5 5 0 5 0 4 Q 5 0 5 0 5 0 3 R 0 0 5 5 5 4 4 S 0 5 5 5 0 4 4 T 5 5 0 0 0 4 3 U 0 0 0 0 5 0 1 V 5 5 5 0 4 0 4 W 5 0 5 0 0 4 3 Come si evince dall’analisi: • 7 discenti su 23 (pari a circa il 30%) hanno raggiunto il livello EQF richiesto in 4 aree di competenza su 6; • 8 discenti (pari a circa il 35%) hanno soddisfatto 3 aree di competenza, • il restante 25% dei partecipanti ha soddisfatto almeno un’area di competenza al livello EQF richiesto. 101 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE OBBLIGATORIA RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 2 Il medesimo format di strumenti è stato implementato in un secondo corso rivolto a Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza. A differenza del percorso formativo precedente, essendo in presenza di un target maggiormente omogeneo, è stata prevista la prova pratica. • Sintesi dei contenuti: il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza è la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, secondo le modalità previste dalla legge, al quale è demandato il compito, in generale, di controllare e stimolare il rispetto delle regole in materia di sicurezza dei lavoratori. In sostanza, tramite questa figura, i lavoratori hanno la possibilità di partecipare attivamente (e senza, almeno in linea di principio, la necessità di una mediazione da parte degli organismi sindacali) al sistema di valutazione e prevenzione dei rischi dell’ambiente in cui operano, attraverso quel meccanismo procedurale, che deve essere adottato da tutti i datori di lavoro ai sensi della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in ossequio al cd. modello partecipativo. • Area: sicurezza • N soggetti coinvolti: 13 • Durata: il corso ha una durata complessiva di 32 ore, suddivise in 4 giornate formative della durata di 8 ore ciascuno e la sperimentazione è stata fatta sull’intero percorso. • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Prova pratica d) Test ex post 102 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione LIVELLO EQF 5 5 5 CONOSCENZE DESCRITTOLRI ABILITA' DESCRITTORI Verifica periodica dello stato di aggiornamento delle normative applicate. Monitoraggio periodico della documentazione e delle procedure interne. Attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni aziendali per prevenire e riconoscere le situazioni di rischio. Attivarsi per eliminarle. Atteggiamento di controllo analitico e preposto alla correlazione di fattori di rischio. Utilizzo corretto di procedure e criteri di valutazione del rischio. Rispetto dei ruoli definiti , adeguamento alle procedure. Correlazione dei sistemi di prevenzione e protezione con i ruoli aziendali e con le tipologie di rischio e la gravità dello stesso, organizzazione di gruppi di lavoro, intervenire con i ruoli aziendali e attori esterni in circostanze di emergenza. Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro Principi giuridici comunitari e nazionali Legislazione generale e speciale in materia di sicurezza sul lavoro; Principi base D.Lgs 81/2008 testo unico Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli aggiornamenti normativi Utilizzo degli strumenti informatici e telematici per la raccolta e ricerca delle informazioni in materia di sicurezza. Abilità di ricerca di testi attraverso motori di ricerca, biblioteche, librerie specializzate,.. tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze; strumenti per la valutazione del rischio; le misure di prevenzione e protezione dei rischi Definizioni delle diverse tipologie di rischio, descrizione dei fattori di rischio (singoli e composti); conseguenze correlate alle diverse tipologie di rischio. Ambienti di lavoro e rischi correlati. Criteri per la valutazione dei rischi, strumentazione per la rilevazione del rischio, scale e valori limite dell'esposizione al rischio Analisi dei possibili danni e conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione Rilevare, nell'ambito dello svolgimento del ruolo, i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Gestire l'informazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza Monitorare i cambiamenti organizzativi e strutturali e verificare il rispetto delle procedure da parte dei lavoratori. Rendere accessibili le informazioni tecniche, procedurali e legislative aggiornate da parte di chi ne ha la necessità. Ruoli e funzioni dei principali attori coinvolti nel SPP, Obiettivi aziendali e cogenze normative in materia di sicurezza Organi di controllo e relativi ambiti di competenza Identificazione del rischio e ruolo preposto alla sua gestione; monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi al SPP, Gestione dei gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori. Valutare il reale grado di raggiungimento degli obiettivi fissati nei safety meeting, con particolare riguardo all'allocazione delle risorse finanziarie , Gestire squadre e gruppi di lavoro, delegare mansioni a figure competenti ed addestrate. Approntare un sistema di rilevazione e analisi degli incidenti e degli infortuni. Conoscenza degli attori coinvolti dal SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità, organi di controllo, obblighi di legge COMPORTAMENTI DESCRITTORI 103 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice segue AREA DI COMPETENZA Gestire le procedure di emergenza Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato riferito al settore ed al ruolo 104 LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTOLRI ABILITA' Atteggiamento assertivo ed equilibrato nei confronti di tutti gli attori sociali anche in situazionilimite. Attenzione alla tutela del lavoratore in ogni circostanza; Identificazione di figure idonee alla gestione e al controllo in situazioni di emergenza. Principio di ottimizzazione degli investimenti, nel rapporto costibenefici. Supporto all'attività di SPP e la gestione dell'informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute e sicurezza. Utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione, monitoraggio e controllo dei processi produttivi. Controllare e verificare costantemente i risultati delle azioni condotte in materia di sicurezza. Verificare i risultati aziendali in materia di sicurezza. Azione continua di monitoraggio e rilevazione di indicatori di risultato, attenzione ai fattori di miglioramento continuo per la sicurezza nei processi di lavorazione Redazione e gestione della documentazione specifica prevista, Gestione delle relazioni con Enti, Organi di controllo e maestranze aziendali Favorire la reperibilità delle informazioni per i lavoratori, relazionarsi con gli enti di controllo e maestranze aziendali, adeguandosi all'interlocutore. Capacità di parlare in pubblico, produrre e tenere relazioni. Mediare nelle situazioni conflittuali, essere in grado di ascoltare l'altro e saper adottare un comportamento propositivo e non di attacco. Aggiornamento periodico degli strumenti di comunicazione e di diffusione delle informazione. , assertività nelle comunicazioni ai gruppi di lavoro. Ascolto attivo e comunicazione verbale e non verbale efficace. verifica dell'adeguatezza del linguaggio tecnico nella documentazione; istituzione di canali idonei alla diffusione dell'informazione, individuazione di procedure e linee guida per redigere una documentazione adeguata e pertinente alle richieste degli enti deputati al controllo. capacità di moderazione. 5 Definire le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l'utilizzo applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza 5 Conoscenza dell'organigramma e dei processi organizzativi e produttivi, conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza Gestione dell'informazione e la formazione dei lavoratori, organizzazione aziendale, organigramma, processi produttivi, descrizioni per ruoli e mansioni. 4 DESCRITTORI Utilizzare le procedure e la documentazione adottata nel modo più opportuno alla gestione dell'emergenza. Collaborare alla programmazione degli interventi per l'eliminazione o la riduzione dei rischi emersi nella fase di valutazione; collaborare alla definizione delle priorità degli interventi. Assumersi la responsabilità di fronte all'emergenza e intraprendere iniziative atte a favorire il ripristino della situazione, soprattutto in situazioni altamente stressogene per sè e per i lavoratori. Interpellare gli organi di controllo. Principi di idoneità al lavoro e di tutela sanitaria dei lavoratori. Conoscenza dei vari DPI e DPC ed il loro utilizzo. Criteri per la scelta dei dispositivi di protezione in base al di rischio. Principi di sicurezza delle attrezzature e degli impianti. Procedure d'emergenza, responsabilità e oneri dell'RLS in caso di emergenza. lavori ad alto rischio stressogeno, stress lavoro correlato, tecniche gestione dello stress Terminologia tecnica, linguaggio proprio di pratiche e documentazioni ufficiali, enti e organi di controllo e documentazioni di pertinenza. Modalità di comunicazione efficace. COMPORTAMENTI Offrire ascolto e supporto agli attori sociali. Intervenire con comunicazioni chiare e tempestive rivolte a tutti gli attori sociali. Organizzazione delle principali procedure d'emergenza (vie di fuga, punti di raccolta, prove di evacuazione) prevedendo simulazioni al fine di ridurre il carico emotivo legato alla circostanza. Supporto nell’identificazione delle misure straordinare di gestione del rischio, di procedure per la messa in sicurezza e comunicazione tempestiva agli enti deputati alla gestione dell'emergenza. Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva, dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso; conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all'emergenza, delle conseguenze dell'esposizione a circostanze stessogene e tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. conoscenze del linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza. Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione DESCRITTORI Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione LIV EQF 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 Gestire le procedure di emergenza 5 Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 4 TEST IN INGRESSO Qual’è la normativa vigente? a) D.Lgs 81/2008 b) D. Lgs 626/1994 c) D. Lgs 488/2007 Quali strumenti utilizzi per l’aggiornamento delle norme: a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli b) D. Lgs 626/1994 c) passaparola Ogni quanto tempo ti aggiorni le norme sulla sicurezza? a) In occasione delle verifiche annuali b) Quando mi ricordo c) Mai d) Solo su sollecitazione della direzione e) in base a un planning predefinito Un rischio è a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche. b) una proprietà di una determinata situazione c) la proprietà che accada un incidente mortale Come rilevi un rischio in azienda: a) controlli casuali b) su segnalazione dei colleghi c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro d) in seguito a incidenti sul lavoro Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio: a) riunione con i colleghi b) applicazione delle norme c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP d) nessuna Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)? a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della sicurezza d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi? a) Al diretto superiore o al datore di lavoro b) Al Pronto soccorso c) Allo SPISAL d) Alla Sorveglianza Sanitaria Quando rilevi un’anomalia in materia di sicurezza, occorre: a) non segnalare il problema b) rivolgersi al RSPP c) rivolgersi all’RSU In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono: a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto b) arrangiarsi come possono c) chiamare i vigili del fuoco d) astenersi dal lavoro e andare a casa In quanto RLS, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito deve: a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma In caso di incendio, come RLS devi: a) metterti a urlare per dare l’allarme b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro c) chiamare i VVFF d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori Quali processi produttivi devono essere valutati? a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e impianti b) Tutte, incluse le attività d’ufficio c) Escluse le attività d’ufficio Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione? a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischio-mansione c) Nessuna delle precedenti La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite: a) riunioni con i colleghi b) piano di audit e controlli periodici c) la rilevazione di incidenti d) segnalazioni anonime Come definisci la prevenzione? a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge c) un nuovo circuito elettrico a norma d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se: a) si discute a ruota libera b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici c) si consegnano dispense d) si vedono filmati In quanto RLS, nel relazionarsi con i diversi ruoli aziendali devi: a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza d) fare un articolo per la stampa 105 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati: Test ex ante Liv EQF atteso 5 Aree di competenza Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Cognome Nome A 5 5 5 4 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione Gestire le procedure di emergenza Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione Individuazione delle possibili font rischio, applicazione delle procedu gestione per l'eliminazione/riduzione rischio con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area OK OK NO 0 NO OK NO 0 NO OK OK 0 OK NO 0 OK OK 5 OK 5 OK NO OK 0 OK NO OK OK 0 OK OK N AREE COMPLETATE 1 4 4 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 4 OK OK 5 OK 0 2 NO OK NO NO 0 OK 0 1 B OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK NO NO C OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK 0 NO NO NO OK D OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO E OK NO NO 0 OK OK OK 5 NO NO NO 0 OK NO NO 0 F OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 0 3 G OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 OK NO NO 0 NO OK OK OK OK 5 OK NO 0 2 H OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 5 OK OK OK 5 OK 0 3 0 0 OK OK NO OK NO NO 0 0 5 OK NO NO 0 1 OK NO I OK NO NO 0 NO NO NO 0 NO OK OK 0 OK OK NO J OK OK NO 0 NO NO NO 0 NO NO NO 0 NO NO 0 NO OK OK OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK 0 0 0 OK NO OK 0 OK OK NO 0 2 OK 0 OK NO NO 0 3 11 35 11 7 4 4 K NO NO OK 0 OK OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK NO L NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO NO 5 9 9 M OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO Sum 11 8 7 20 10 11 9 45 7 9 8 20 12 9 1 n persone/area 106 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 4 9 4 1 7 1 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Prova pratica I corsisti sono stati sottoposti, durante il 4° incontro, ad una esercitazione pratica che prevedeva alcune simulazioni: la simulazione a role playing ha dato modo al docente di elaborare una valutazione abbastanza accurata sul coinvolgimento attivo dei corsisti. Testo della prova: Si ipotizzi di essere dipendenti di un’azienda, (per questo esercizio prenderemo in considerazione una carrozzeria) la quale ha richiesto ad uno studio che si occupa principalmente di sicurezza degli ambienti di lavoro, la valutazione dei rischi ed il relativo documento. Dopo qualche giorno l’Ingegnere Verdi, incaricato dello sviluppo della pratica, si presenta con il suddetto documento già pronto, il quale però presenta delle inesattezze più o meno palesi. Il vostro compito ora, è quello di esaminare il documento trovando e correggendo le imprecisioni sopraccitate, al fine di una corretta redazione del D.V.R. la quale necessità per legge (art. 29 comma 2 D.Lgs 81/08), anche della collaborazione del RLS (consegna documentazione). Griglia di osservazione per la valutazione della prova pratica ALLIEVO A 1 ABILITA' 2 3 4 5 6 1 COMPORTAMENTI 2 3 4 5 6 B C D E F G H I L M N O saper reperire informazioni da fonti ufficiali rilevare i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione identificazione del rischio e del ruolo preposto alla sua gestione definizione delle procedure per la gestione dell'emergenza. coordinamento attivita' volte ad arginare il rischio pianificazione, gestione, controllo dell'attivita' redazione della documentazione specifica verifica periodica dello stato di aggiornamento delle normative attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni di prevenzione del rischio. rispetto dei ruoli definiti, adeguamento alle procedure, asserivita' nella comunicazione utilizzare le procedure e la documentazione dei sistemi di qualita' per la gestione dell'emergenza utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione , monitoraggio e controllo dei processi produttivi favorire la reperibilita' delle informazioni per i lavoratori, relazionarsi agli enti di controllo adeguandosi all'interlocutore 107 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione LIV EQF 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 Gestire le emergenza procedure di 5 Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 4 108 TEST IN USCITA In che anno è entrato il vigore il Testo Unico della Sicurezza? a) 1994 b) 2008 c) 2007 d) 1945 In qualità di RLS, cosa sei tenuto per legge a richiedere al Datore di Lavoro, se non ti viene consegnato? a) l’organigramma b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato c) il budget aziendale per la sicurezza d) i verbali degli incontri Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in materia di aggiornamenti normativi? a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente d) non ho doveri in merito Quale combinazione rappresenta un esempio di fonti di rischio chimico? a) virus e solventi b) gas e polveri c) batteri e miceti d) raggi X e nebbie Quale formula utilizzi per la valutazione del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno) a) P= R + D b) R= P - D c) D= R x P d) R=P x D Quale procedura intraprendi per ridurre i rischi, quando non puoi eliminarne la fonte? a) invio una non conformità b) sollecito l’introduzione di DPI idonei c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria Quale ente ha la funzione di organo di vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008? a) SPISAL b) INAIL c) ISPESL Quando vieni consultato dal datore di lavoro per la valutazione dei rischi, devi: a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso d) consegnare la reportistica adeguatamente predisposta e vidimata Con chi collabori principalmente quando si tratta di decidere quali di dispositivi di sicurezza adottare per i macchinari? a) con i lavoratori interessati b) con l’RSU c) col medico competente d) col datore di lavoro In caso di infortunio grave, qual è il numero da comporre? a) 118 solo se in Italia b) 117 solo se in Italia d) 115 in tutta l’UE Qual è l’attore da contattare per primo nel caso di incendio? a) RSPP b) addetto antincendio c) medico competente d) responsabile dell’area In presenza di principio di incendio, e ove vi sia il timore di persone in pericolo: a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a rischio nell’ambiente b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai l’allarme con tutti i mezzi a disposizione c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad attivare le squadre antincendio d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il servizio d’emergenza. Come si collocano i preposti nella scala gerarchica della sicurezza? a) dopo datore di lavoro e dirigenti b) tra datore di lavoro e dirigenti c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale Quali interventi è obbligatorio pianificare, con il datore di lavoro, dopo l’introduzione di idonei dispositivi di protezione all’interno del reparto produttivo? a) revisione del budget e del business plan b) formazione, informazione, addestramento c) rifare da capo la valutazione dei rischi Nei reparti con attrezzature meccaniche sei tenuto a verificare che a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI Cosa si intende per rischio organizzativo? a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree dell’organizzazione b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca danni all’organizzazione L’RLS, per segnalare i fattori di rischio riscontrati, deve relazionarsi con: a) il servizio di prevenzione aziendale b) il responsabile delle risorse umane c) il responsabile dell’area d) l’ASL Come favorire la corretta diffusione delle informazioni in materia di Sicurezza? a) riunioni periodiche b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori c) sono sufficienti avvisi in bacheca d) passaparola “a cascata” fra i lavoratori Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 Aree di competenza Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 5 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione Gestire le procedure di emergenza Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 4 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 6 NO OK NO 4 OK 0 4 Cognome Nome con abil A OK B OK C OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK NO 0 5 D OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 5 OK NO NO 0 5 OK 0 2 E OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 F OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO G OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 4 H OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK 0 4 NO OK 0 OK NO OK 0 NO NO OK NO 0 OK OK NO 5 OK NO OK OK OK NO 5 I OK NO 0 OK OK NO 0 1 J OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 NO OK OK 0 0 K OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 4 3 L OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 4 4 M OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO OK OK 0 OK OK NO 0 4 Sum 13 11 8 30 13 10 12 45 12 10 12 50 13 12 11 55 11 11 12 50 10 10 6 12 n persone/area 6 9 10 11 10 3 109 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la griglia di osservazione Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome A B C D E F G H 5 0* 5 5 5 0* 5 0* 5 5 5 5 5 0 0 5 5 5 5 5 5 0 5 5 5* 5* 5* 5* 5* 5* 5* 5* 5 5 5 5 5 5 5 5 4 0 0 0 0 0 0 0 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 6 4 5 5 5 2 4 4 I 0 0 0 5* 0* 0 1 J 0* 0 0 0* 5 0 1 K 0 5 5 0* 0 4 3 L 0* 5 5 5* 5* 4 5 M 5* 5 5 5* 0 0 4 area 1 area 2 area 3 area 4 area 5 area 6 *Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove. Solo un soggetto ha raggiunto il livello EQF richiesto in tutte e sei le aree di competenza analizzate; 4 soggetti (ca 30%), su un totale di 13, hanno soddisfatto 5 aree di competenza su 6; 4 soggetti, su 13, ne hanno soddisfatto 4; 1 soggetto ne ha soddisfatto 3 1 solo soggetto ne ha soddisfatte 2, 2 soggetti hanno soddisfatto solo 1 area di competenza. • • • • • • 110 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE • Sintesi dei contenuti: il corso prevede di formare la figura di responsabile del servizio di protezione e prevenzione, una figura che è in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il «servizio di prevenzione e protezione dai rischi» è l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori. • Area: sicurezza • N soggetti coinvolti: 7 • Durata: il corso ha avuto 4 incontri formativi della durata di 4 ore ciascuno, per una durata complessiva di 16 ore. La sperimentazione si è attivata su tutto il percorso. • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 111 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA 1 Coordinare le attività del servizio di prevenzione e protezione, applicando le normative in materia di sicurezza e prevenzione 2 Individuare i fattori e le possibili fonti di rischio nell’ambiente di lavoro. 3 Valutare il grado di rischio ai fini della stesura del D.V.R. (documento di valutazione del rischio) 4 112 Applicare le misure le procedure di sicurezza e gestire l'eliminazione/riduzi one del rischio LIVELLO EQF 5 CONOSCENZE DESCRITTOLRI Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro e i relativi aggiornamenti. Conoscenze sugli strumenti idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza. Principi giuridici comunitari e nazionali Legislazione generale e speciale in materia di sicurezza sul lavoro; Principi base D.Lgs 81/2008 testo unico. Conoscenze del linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza. Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli aggiornamenti normativi Utilizzo degli strumenti informatici e telematici per la raccolta e ricerca delle informazioni in materia di sicurezza. Abilità di ricerca di testi attraverso motori di ricerca, biblioteche, librerie specializzate,.. Verifica periodica dello Monitoraggio periodico della stato di aggiornamento documentazione e delle delle normative applicate. procedure interne. Conoscenza dell'organigramma e dei processi organizzativi e produttivi, Conoscenza delle varie tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze Definizioni delle diverse tipologie di rischio, descrizione dei fattori di rischio (singoli e composti); conseguenze correlate alle diverse tipologie di rischio. Ambienti di lavoro e rischi correlati. Utilizzare le metodologie di programmazione, pianificazione, monitoraggio e controllo dei processi produttivi. Monitorare i cambiamenti organizzativi e strutturali e verificare il rispetto delle procedure da parte dei lavoratori. Attenzione e vigilanza durante lo svolgimento delle mansioni aziendali per prevenire e riconoscere le situazioni di rischio. Varie tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze; le misure di prevenzione e protezione dei rischi; strumenti per la valutazione del rischio Criteri per la valutazione dei rischi, strumentazione per la rilevazione del rischio, scale e valori limite dell'esposizione al rischio. Analisi dei possibili danni e conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione Principi giuridici comunitari e nazionali Legislazione generale e speciale in materia di sicurezza sul lavoro; Principi base D.Lgs. 81/2008 testo unico Partecipare alle consultazioni in materia di sicurezza. Rilevare, nell'ambito dello svolgimento del ruolo, i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Buona e corretta valutazione dei rischi presenti in azienda. Elaborare una puntuale ricognizione dei processi organizzativi e produttivi avendo ben chiaro l’organigramma aziendale Valutare a quali gradi di rischio si è esposti nel proprio ambiente di lavoro e nei processi di produzione. Collaborare alla programmazione degli interventi per l'eliminazione o la riduzione dei rischi emersi nella fase di valutazione Verifica periodica dello Utilizzo corretto di procedure e stato di aggiornamento criteri di valutazione del delle normative applicate. rischio. Attivare i dispositivi di sicurezza per eliminare ogni possibile rischio identificato e attivare e coordinare le figure preposte alla gestione di tali dispositivi; monitoraggio e verifica del raggiungimento delle azioni attivate. Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli aggiornamenti normativi Approntare un sistema di rilevazione e Utilizzo degli strumenti informatici e telematici per la raccolta e ricerca delle informazioni in materia di sicurezza. Abilità di ricerca di testi attraverso motori di ricerca, biblioteche, librerie specializzate, ecc. analisi degli incidenti e degli infortuni. Collaborare alla definizione delle priorità degli interventi. Attivarsi per eliminare le situazioni di rischio.Verificare l’applicabilità e la migliore efficacia per la riduzione dei rischi valutati. Verifica periodica dello stato di aggiornamento delle normative applicate. 5 5 Normativa e procedure vigenti ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Atteggiamento di controllo analitico e preposto alla correlazione di fattori di rischio. Monitoraggio periodico della documentazione e delle procedure interne. Verifica con incontri periodici dell’efficacia realizzazione delle azioni preventive e di correzione previste con le figure coinvolte Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice segue AREA DI COMPETENZA 6 7 Gestire le procedure di emergenza Gestire la formazione e l’informazione ai lavoratori per implementare la cultura della salute e della sicurezza LIVELLO EQF 5 4 CONOSCENZE DESCRITTOLRI ABILITA' DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva, dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso; conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all'emergenza, delle conseguenze dell'esposizione a circostanze stessogene e tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. Principi di idoneità al lavoro e di tutela sanitaria dei lavoratori. Conoscenza dei vari DPI e DPC ed il loro utilizzo. Criteri per la scelta dei dispositivi di protezione in base al di rischio. Principi di sicurezza delle attrezzature e degli impianti. Procedure d'emergenza, responsabilità e oneri dell'RLS in caso di emergenza. lavori ad alto rischio stressogeno, stress lavoro correlato, tecniche gestione dello stress Definire le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l'utilizzo applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza Utilizzare le procedure e la documentazione adottata nel modo più opportuno alla gestione dell'emergenza. Assumersi la responsabilità di fronte all'emergenza e intraprendere iniziative atte a favorire il ripristino della situazione, soprattutto in situazioni altamente stressogene per sè e per i lavoratori. Interpellare gli organi di controllo. Atteggiamento assertivo ed equilibrato nei confronti di tutti gli attori sociali anche in situazioni-limite. Attenzione alla tutela del lavoratore in ogni circostanza; Identificazione di figure idonee alla gestione e al controllo in situazioni di emergenza. Principio di ottimizzazione degli investimenti, nel rapporto costi-benefici. Conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione di una cultura della sicurezza. Conoscenze del linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza. Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione. Coinvolgimento del personale Terminologia tecnica, linguaggio proprio di pratiche e documentazioni ufficiali, enti e organi di controllo e documentazioni di pertinenza. Modalità di comunicazione efficace. Rendere accessibili le informazioni tecniche, procedurali e legislative aggiornate da parte di chi ne ha la necessità. Predisporre, aggiornare, redigere e compilare la documentazione tecnica specifica prevista e necessaria per il SPP, Gestione della leadership. Gestione dei gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori. Gestire le relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato riferito al settore ed al ruolo.Erogare anche direttamente l’addestramento alle figure caratteristiche della sicurezza ed in particolare ai lavoratori, Favorire la reperibilità delle informazioni per i lavoratori, organizzare riunioni periodiche con le figure incaricate dal SPP, relazionarsi con gli enti di controllo e maestranze aziendali, adeguandosi all'interlocutore. Capacità di parlare in pubblico, produrre e tenere relazioni. Mediare nelle situazioni conflittuali, essere in grado di ascoltare l'altro e saper adottare un comportamento propositivo e non di attacco. Predisporre e gestire in prima persona tutti i relativi supporti sia informatici che cartacei per queste attività formative e/o di addestramento. Aggiornamento periodico degli strumenti di comunicazione e di diffusione delle informazione. Attivare compiti relazionali con i lavoratori e i loro rappresentanti anche su specifici problemi inerenti la sicurezza del lavoro in azienda. Utilizzare assertività nelle comunicazioni ai gruppi di lavoro. Ascolto attivo e comunicazione verbale e non verbale efficace. Gestione e risoluzione dei conflitti Offrire ascolto e supporto agli attori sociali. Intervenire con comunicazioni chiare e tempestive rivolte a tutti gli attori sociali. Organizzazione delle principali procedure d'emergenza (vie di fuga, punti di raccolta, prove di evacuazione) prevedendo simulazioni al fine di ridurre il carico emotivo legato alla circostanza. Supporto nell’identificazione delle misure straordinare di gestione del rischio, di procedure per la messa in sicurezza e comunicazione tempestiva agli enti deputati alla gestione dell'emergenza. Verifica dell'adeguatezza del linguaggio tecnico nella documentazione; istituzione di canali idonei alla diffusione dell'informazione, individuazione di procedure e linee guida per redigere una documentazione adeguata e pertinente alle richieste degli enti deputati al controllo. Capacità di moderazione , mediazione e negoziazione. 113 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF TEST IN INGRESSO Qual’è la normativa vigente? a) D.Lgs 81/2008 b) D. Lgs 626/1994 c) D. Lgs 488/2007 Gestire le normative ed i relativi aggiornamenti in materia di sicurezza e prevenzione 5 Individuazione delle possibili fonti di rischio, applicazione delle procedure di gestione per l'eliminazione/riduzione del rischio 5 Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 Gestire le procedure di emergenza 5 Quali strumenti utilizzi per l’aggiornamento delle norme: a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli b) D. Lgs 626/1994 c) passaparola Ogni quanto tempo ti aggiorni rispetto alle novità in materia di sicurezza? a) In occasione delle verifiche annuali b) Quando mi ricordo c) Mai d) Solo su sollecitazione della direzione e) In base a un planning predefinito Un rischio è a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche. b) una proprietà di una determinata situazione c) la proprietà che accada un incidente mortale Come rilevi un rischio in azienda: a) controlli casuali b) su segnalazione dei colleghi c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro d) in seguito a incidenti sul lavoro Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio: a) riunione con i colleghi b) applicazione delle norme c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con un consulente esterno d) nessuna Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)? a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della sicurezza d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi? a) Al Pronto soccorso b) Allo SPISAL c) Alla Sorveglianza Sanitaria In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono: a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto b) arrangiarsi come possono c) chiamare i vigili del fuoco d) astenersi dal lavoro e andare a casa In qualità di RSPP, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito devi: a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma Cosa deve fare l'addetto all'emergenza non appena scopre un incendio in un reparto dell'azienda? a) chiamare i servizi di soccorso ed iniziare a spegnere l'incendio b) iniziare a spegnere l'incendio e poi chiamare i servizi di soccorso c) dare l'allarme in azienda, avvisare i servizi di soccorso e provvedere all'evacuazione delle persone presenti nel reparto d) far scattare l'allarme e mettersi in salvo Quali processi produttivi devono essere valutati? a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e impianti b) Tutte, incluse le attività d’ufficio c) Escluse le attività d’ufficio 114 Gestione della sicurezza in funzione del processo/i produttivo/i della propria azienda in relazione al reparto di riferimento 5 Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un linguaggio appropriato in riferimento al settore ed al ruolo esercitato 4 Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione? a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischio-mansione c) Nessuna delle precedenti La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite: a) riunioni con i colleghi b) la rilevazione di incidenti c) segnalazioni anonime d) azioni messe in atto per evitare il verificarsi di un evento dannoso individuando i rischi per ridurli/eliminarli Come definisci la prevenzione? a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge c) un nuovo circuito elettrico a norma d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se: a) si discute a ruota libera b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici c) si consegnano dispense d) si vedono filmati Quali sono tra quelle di seguito elencate, le funzioni non delegabili dal datore di lavoro al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione? a) Valutazione dei rischi con elaborazione DVR e nomina del RSPP b) Formazione dei lavoratori d) Nomina del RLS Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso 5 5 5 5 4 5 5 Aree di competenza Coordinare le attività del SPP Individuare fattori e fonti di rischio Riconoscere gli attori coinvolti Applicare le misure le procedure di sicurezza Gestire le procedure di emergenza Valutare il grado di rischio Gestire la formazione e l’informazione comp are a con Cognome Nome con abil abil comp ar ea con abil co mp area con abil comp are a con abil comp are a con abil comp a r e a con abil comp a N AREE r e COMPLETATE a A OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 5 6 B NO NO NO 0 OK NO OK 0 NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 5 4 C OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 5 5 D OK OK OK 5 OK OK OK 5 NO NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 3 E NO NO NO 0 OK NO OK 0 NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK NO OK 0 2 F NO OK OK 0 OK OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK NO NO 0 3 G OK OK OK 5 NO OK NO 0 NO NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK OK NO OK 4 5 5 20 6 5 4 10 2 0 7 0 7 6 7 30 7 6 7 24 7 7 5 7 4 6 0 2 0 5 4 Sum 5 2 5 5 n persone/area 4 2 0 6 6 115 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex Post AREA DI COMPETENZA Coordinare le attività del servizio di prevenzione e protezione, applicando le normative in materia di sicurezza e prevenzione LIV EQF 5 TEST IN USCITA Il D.Lgs 81/2008 ha modificato tutte le disposizioni contenute a)si nelle vecchie leggi di sicurezza? b) no c) No, ha introdotto alcuni nuovi principi di sicurezza Per lo svolgimento delle funzioni da parte del RSPP quando e' necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore ed essere inoltre in possesso di un attestato di frequenza, con verifica dell'apprendimento, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attivita' lavorative? Come datore di lavoro, puoi assumerti direttamente il compito di RSPP: Quale di questi valori dell' "Indice di Sollevamento" IS, corrisponde ad una situazioine di rischio trascurabile per quanto riguarda la movimentazione manuale dei carichi? Individuare i fattori e le possibili fonti di rischio nell’ambiente di lavoro 5 Se all’esito della valutazione del rischio chimico, l’utilizzo di una sostanza chimica pericolosa denota un rischio non moderato, il datore di lavoro deve: Cosa bisogna fare per poter utilizzare un recipiente diverso da quello originale di una sostanza pericolosa? Per valutare la pericolosità di una sostanza chimica: Valutare il grado di rischio ai fini della stesura del D.V.R. (documento di valutazione del rischio) 4 In quale categoria di fattori di rischio fai rientrare il rumore? Puoi far prendere visione del documento di valutazione dei rischi ai tuoi lavoratori? Applicare le misure le procedure di sicurezza e gestire l'eliminazione/riduzione del rischio Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema sicurezza e prevenzione 5 L’obbligo da parte del datore di lavoro di far effettuare della formazione sulla movimentazione manuale dei carichi ad un proprio lavoratore sussiste quando: Nel caso di presenza di rischio cancerogeno quali sono le misure tecniche, organizzative, procedurali che deve adottare il datore di lavoro Sei obbligato a nominare il medico competente quando Quando il datore di lavoro deve comunicare all'ispettorato del lavoro e alle unità sanitarie locali territorialmente competenti il nominativo della persona designata come responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)? l'RSPP viene nominato dal 5 Chi tra le seguenti figure devi consultare in merito all'organizzazione della formazione dei lavoratori incaricati delle attività di prevenzione e lotta anti incendio, evacuaizone dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, pronto soccorso e gestine dell'emergenza? Quale tra questi elementi non rietra tra gli elementi che formano il triagolo del fuoco? Gestire le procedure di emergenza 4 In emergenza segnalata acusticamente cosa devo saper fare? In situazioni di emergenza, cosa devo fare? Il documento di valutazione dei rischi aziendale deve sempre contenere: Gestire la formazione e l’informazione ai lavoratori per implementare la cultura della salute e della sicurezza 116 5 Dove devi custodire tutta la documentazione aziendale in materia di sicurezza sul lavoro (cartelle sanitarie, registri infortni, valutazione dei rischi,…)? In quali momenti si deve procedere alla formazione del lavoratore in materia di sicurezza? a) Sempre b) Quando il datore di lavoro si assume direttamente l’incarico di RSPP c) Quando il RSPP è persona incaricata dal Datore di Lavoro a) sempre b) quando l'azienda artigiana o industriale non supera i 30 addetti c) quando l'azienda artigiana o industriale non supera i 100 addetti a) 0,75 < IS < 1,25 b) 1,25 < IS < 3 c) IS > 3 d) IS < 0.75 a) raccogliere la scheda informativa di sicurezza b) adottare provvedimenti mediante una combinazione di controlli tecnici unitamente a una buona pianificazione e gestione dell’attività e all’uso di DPI c) far effettuare la sorveglianza sanitaria a) Occorre riprodurre l’etichetta della sostanza sul nuovo recipiente b) Occorre comunque travasare la sostanza con molta attenzione e cautela c) Nulla, basta informare il responsabile a) è necessario leggere soltanto l'etichetta sul contenitore b) è necessario leggere l'etichetta e la scheda di sicurezza c) è necessario annusarne l'odore d) è necessario leggere solo alcune delle informazioni contenute nella scheda di sicurezza a) fattori di rischio chimici b) fattori di rischio fisici c) fattori di rischio organizzativi d) fattori di rischio di infortunio a) si b) no c) solo in casi eccezionali a) assume l’incarico di RSPP b) nel caso di guidatore di carrelli elevatori c) in relazione all’esito della valutazione dei rischi a) limita al minimo possibile il numero dei lavoratori esposti o che possono essere esposti ad agenti cancerogeni b) Sostituzione della sostanza e/o esposizione ai livelli più bassi tecnicamente raggiungibili c) riduce le quantità presenti di sostanze da lavorare a) sempre b) in relazione alla valutazione dei rischi c) quando il lavoratore movimenta manualmente più di 25 kg a) quando l'azienda supera i 30 addetti b) quando l'RSPP è esterno all'azienda c) non c'è più questo obbligo a) datore di lavoro b) dall'assemblea dei lavoratori c) nell'ambito delle rappresentanze sindacali quando l'azienda è inferiore ai 15 addetti a) Il Medico competente b) Il Rappresentante dei Lavoratori (RLS) c) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) a) combustibile b) carburante c) comburente d) fonte di innesco a) Abbandonare subito il posto di lavoro e recarsi in portineria b) Mettere in sicurezza le attrezzature ed andare al punto di raccolta stabilito nella procedura c )Abbandonare il lavoro ed andare fuori a) avvertire il personale facente parte della squadra informandolo sul luogo dell'emergenza b) richiedere l'intervento dei VVF c) attuare la procedura di evacuazione a) Il programma di formazione annuale dei lavoratori b) il programma di tutte le misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza c) la fotocopia del registro infortuni a) nel tuo ufficio b) presso la sede legale dell'azienda c) Presso l'ambulatorio del medico competente a) all'assunzione e in caso di mutamento di mansioni b) ogni sei mesi c) ogni anno Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso Aree di competenza 5 5 5 5 5 4 5 Coordinare le attività del SPP Individuare fattori e fonti di rischio Valutare il grado di rischio Applicare misure e procedure di sicurezza Riconoscere gli attori coinvolti Gestire le procedure di emergenza Gestire la formazione e l’informazione con abil com p ar ea con abil comp are a con abil comp are a con abil comp are a con abil comp are a con abil comp are a con abil comp are a N AREE COMPL ETATE A OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK NO OK 0 OK NO OK 0 NO OK NO 0 OK OK OK 5 2 Cognome Nome B NO OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO NO 0 OK NO OK 0 2 C OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 5 D OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 4 E OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 6 F OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 4 G OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 4 6 7 4 20 7 7 7 35 7 0 7 0 6 6 6 25 7 6 7 30 6 6 1 4 7 4 7 20 Sum n persone/area 4 7 0 5 6 1 4 117 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome area 1 area 2 area 3 area 4 area 5 area 6 Area 7 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO A 0 5 0 0 0 0 5 2 B 0 5 0 0 5 0 0 2 C 5 5 0 5 5 0 5 5 D 5 5 0 5 5 0 0 4 E 5 5 0 5 5 4 5 6 F 5 5 0 5 5 0 0 4 G 0 5 0 5 5 0 5 4 Come si evince dall’analisi, nessun soggetto ha completato tutte e 7 le aree di competenza un solo discente su 7 (pari a circa il 14%) ha raggiunto il livello EQF richiesto in 6 aree di competenza su 7 uno solo ha raggiunto il livello su 5 aree; 3 discenti (pari a circa il 33%) hanno soddisfatto 4 aree di competenza, il restante 39% circa dei partecipanti ha soddisfatto almeno un’area di competenza al livello EQF richiesto. • • • • • 118 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI COSTRUIRE SICURI: PERCORSI DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE NEI CANTIERI EDILI (FSE) • Sintesi dei contenuti: il progetto “Costruire sicuri: percorsi di sensibilizzazione alla sicurezza ed alla salute nei cantieri edili” si fonda sulla convinzione che la "cultura della sicurezza" svolga un ruolo fondamentale per una virtuosa organizzazione del lavoro. A tal fine, i percorsi realizzati si sono proposti di sensibilizzare i corsisti rispetto al tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e di promuovere momenti di apprendimento volti ad acquisire comportamenti lavorativi adeguati alle procedure di sicurezza previste dalla normativa vigente, alla gestione dei rischi e delle emergenze e alla prevenzione di incidenti in contesti di lavoro, con particolare riguardo ai cantieri edili, luoghi caratterizzati da un rischio ancora molto alto. • Area: Sicurezza • N soggetti coinvolti: 8 • Durata: la durata complessiva del corso è di 104; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata complessiva di 48 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: L’organizzazione del cantiere e comportamenti sicuri • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 119 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Gestione delle squadre nel cantiere. Verifica e gestione degli standard di sicurezza Gestione della documentazione relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi di qualificazione dei fornitori, ruoli e funzioni delle diverse figure professionali presenti in cantiere Supervisione degli ambienti di lavoro, scelta del collaboratori, progettisti, manutentori, medico competente dei principali rischi nei cantieri, applicazione di DP individuali e collettivi. Gestione delle spese 120 LIVELLO EQF 5 6 6 CONOSCENZE Norme in materia di sicurezza sul lavoro e nei cantieri; diritti e doveri delle figure preposte alla tutela della sicurezza nei cantieri e dei relativi obblighi e funzioni. Contenuti, struttura e funzioni dei documenti relativi al cantiere; gestione degli appalti; qualificazione delle imprese fornitrici e delle figure in cantiere. Approfondita conoscenza dei rischi nei cantieri edili; delle diverse tipologie di dispositivi di protezione individuale e collettivi, il loro uso e le loro funzioni. DESCRITTORI Disposizioni di legge specifiche in materia di lavoro nei cantieri edili (Dlgs 81/2008), degli obblighi e dei doveri del datore di lavoro e dei lavoratori, gli obblighi formativi in materia di sicurezza nei cantieri, le visite mediche, le figure preposte alla sicurezza, compiti e funzioni. Redazione delle diverse tipologie di documentazione (quali ad es. notifica preliminare, PSE, POS, PIMUS, PSC, DUVRI, schede di sicurezza dei prodotti utilizzati, tesserino di riconoscimento); distribuzione dei compiti tra le diverse figure professionali (quali ad es. committente, appaltatore, responsabile dei lavori, progettista, datore di lavoro, lavoratori autonomi, preposti, manutentori). ABILITÀ’ COMPORTAMENTI DESCRITTORI Saper reperire le informazioni e applicare Utilizzo di strumenti le procedure contenute informatici e non per la ricerca delle nei documenti aziendali (PSC, POS) rilevandone informazioni. eventuali discrepanze. Uso delle attrezzature di lavoro anche nelle Conoscenza approfondita di modalità situazioni anomale, non operative del settore di prevedibili. competenza. Verifica periodica delle normative. Verifica del rispetto delle norme sulla sicurezza. Monitoraggio dei comportamenti e della documentazione. Controllo del rispetto delle norme di sicurezza, uso dei DPI, rilevazione delle necessità di manutenzione. Saper rilevare i rischi presenti nell’ambiente di lavoro e attuare strategie di prevenzione Abilità di ricerca di testi attraverso motori di Saper comunicare le ricerca, riviste informazioni e motivare i specializzate, librerie etc collaboratori. Abilità nella Contratti di forniture. comunicazione e nella Conoscenza gestione delle riunioni approfondita delle Gestione dei conflitti. modalità operative dei diversi settori. Gestione dei rapporti con gli enti di controllo. Redazione di procedure. Motivazione alla sicurezza con autorevolezza. Coerenza di comportamento, confronto con le professionalità esterne all’azienda. Valorizzazione della sicurezza al pari della produttività. Continua verifica di appalti e lavoratori esterni; corretto utilizzo dei sistemi di protezione su macchine e attrezzature. Proposte di miglioramento nei comportamenti e nell’uso delle macchine. Elaborazione di procedure congruenti e applicabili. Attenzione durante lo svolgimento delle mansioni aziendali per riconoscere e prevenire le situazioni di rischio. Attivarsi per eliminarle definendo chi, come, entro quando e i budget dedicati. Acquisto di macchine con elevati livelli di sicurezza. Verifica della “cultura della sicurezza” presente in azienda. Atteggiamento di controllo analitico e della correlazione di fattori di rischio. Utilizzo corretto di procedure e criteri di valutazione del rischio. Analisi e confronto degli indici infortunistici. Saper organizzare e gestire gli appalti e Definizione delle diverse rapportarsi tipologie e fattori di proficuamente con le rischio, e dei dispositivi figure previste dal D.lgs di sicurezza da 81/08 presenti utilizzare. Analisi delle nell’azienda. diverse tipologie di Gestione del documento malattie professionali. di valutazione dei rischi Capacità di gestione e verifica dell’attuazione delle interferenze. del programma degli interventi. DESCRITTORI Capacità di relazionarsi positivamente e motivare i collaboratori. Capacita di analisi dell’ambiente e di proporre strategie e decisioni efficaci ed efficienti. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestione delle squadre nel cantiere. Verifica e gestione degli standard di sicurezza 3 Gestione della documentazione relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi di qualificazione dei fornitori, ruoli e funzioni delle diverse figure professionali presenti in cantiere 4 Supervisione degli ambienti di lavoro, scelta del collaboratori, progettisti, manutentori, medico competente dei principali rischi nei cantieri, applicazione di DP individuali e collettivi. Gestione delle spese 4 TEST IN INGRESSO In caso di infortunio il lavoratore: a) Deve comunicarlo immediatamente al datore di lavoro anche se di lieve entità b) Deve comunicarlo al datore di lavoro solo se la prognosi è superiore ai 3 gg c) Deve comunque continuare a lavorare fino al termine dell’orario di lavoro In caso incidente sul lavoro con lesioni con prognosi superiore ai 30 gg: a) Il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa del lavoratore chiedendogli i danni per il mancato guadagno b) Gli organi di vigilanza provvedono ad irrogare immediatamente una sanzione a carico del datore di lavoro c) Viene avviata d’ufficio una indagine della procura che può delegare l’inchiesta allo SPISAL Il registro infortuni: a) è obbligatorio nelle attività in cui siano addetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati e deve essere tenuto in azienda b) deve essere conservato dal consulente del lavoro c) è un documento interno che lo SPISAL non ha il potere di visionare L’attività di vigilanza e controllo: a) spetta a diversi organismi quali lo SPISAL, l’ARPAV, l’ISPSEL, i Vigili del fuoco, i Comuni etc… b) Spetta solo allo SPISAL c) E’ una attività illegale dello Stato nei confronti dei datori di lavoro La delega delle funzioni che la legge impone al Datore di Lavoro: a) può essere fatta a voce. b) deve essere scritta, dettagliata, fatta a persona competente e con autorità di spesa e divieto di intromissione nella materia delegata c) deve essere fatta davanti ad un Notaio Quando l’organo di vigilanza emette un verbale di contravvenzione: a) Il datore di lavoro, una volta pagata la sanzione, estingue il reato b) Il datore di lavoro per estinguere il reato può scegliere se pagare la sanzione emessa o corrompere gli ispettori dello SPISAL c) Il datore di lavoro deve adempiere alle disposizioni contenute nel verbale nel tempo stabilito e dopo la verifica dello SPISAL viene ammesso al pagamento della sanzione nella misura di 1/4 del massimo Nel registro infortuni: a) Vanno registrati solo gli infortuni mortali b) Vanno registrati solo gli infortuni con prognosi superiori a 30 gg c) Vanno registrati tutti gli infortuni con prognosi superiore ad 1gg compreso quello dell’evento La denuncia di infortunio deve essere effettuata: a) Mai, se l’infortunio è grave e c’è il pericolo di sanzioni per il datore di lavoro b) Entro 2 gg per infortunio non guaribile in 3 gg e entro 24 ore in caso di morte. c) Entro 30 gg dalla data della guarigione La valutazione del rumore e le misure da adottare a) I lavoratori devono autonomamente informarsi in merito ai rischi connessi e procurarsi i mezzi individuali di protezione b) La valutazione del rumore non richiede ulteriori oneri per l’azienda c) Ai lavoratori deve essere effettuato un controllo sanitario periodico e devono essere consegnati i dispositivi di protezione a loro più adatti in funzione delle frequenze rilevate nelle misurazioni 121 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante 122 Liv EQF atteso 5 6 6 Aree di competenza 1-Gestione delle squadre nel can-tiere. Verifica e gestione degli standard di sicurezza 2-Gestione della documentazione relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi di qualificazione dei fornitori, ruoli e funzioni delle diverse figure professionali presenti in cantiere 3-Supervisione degli ambienti di lavoro, scelta del collaboratori, progettisti, manutentori, medico competente dei principali rischi nei cantieri, applicazione di DP individuali e collettivi. Gestione delle spese comp area N AREE COMPLETATE OK OK 6 3 OK NO 0 2 OK OK OK 6 3 0 OK OK OK 6 2 0 OK OK OK 6 1 NO 0 OK OK OK 6 1 OK NO 0 OK OK OK 6 1 OK OK 6 OK NO OK 0 1 6 24 8 7 7 36 Cognome Nome A con abil comp area con abil comp area con abil OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK B OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK C OK OK OK 5 OK OK OK 6 D OK OK OK 5 OK NO OK E OK NO NO 0 OK NO OK F OK OK NO 0 OK OK G NO NO OK 0 OK H OK OK NO 0 OK Sum n persone/area 7 6 5 20 8 6 4 4 6 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex Post AREA DI COMPETENZA LIV EQF Gestione delle squadre nel cantiere. Verifica e gestione degli standard di sicurezza 5 Gestione della documentazione relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi di qualificazione dei fornitori, ruoli e funzioni delle diverse figure professionali presenti in cantiere 6 Supervisione degli ambienti di lavoro, scelta del collaboratori, progettisti, manutentori, medico competente dei principali rischi nei cantieri, applicazione di DP individuali e collettivi. Gestione delle spese 6 TEST IN USCITA Perché un dispositivo di sicurezza sia efficace a) la mancanza o il non funzionamento di uno dei suoi elementi deve impedire l’avviamento della macchina o provocare l’arresto degli elementi mobili b) non deve poter essere in alcun modo regolato c) deve consentire che la persona acceda agli organi in movimento della macchina La denuncia di infortunio deve essere effettuata a) Mai, se l’infortunio è grave e c’è il pericolo di sanzioni per il datore di lavoro b) Entro 2 gg per infortunio non guaribile in 3 gg e entro 24 ore in caso di morte c) Entro 30 gg dalla data della guarigione La metodologia operativa per la Valutazione dei Rischi prevede: a) Il coinvolgimento di tutti: Datore di Lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori b) Basta incaricare un consulente esterno che sbrighi la cosa senza disturbare troppo il ritmo della produzione c) La sola partecipazione del Datore di lavoro L’attività di vigilanza e controllo a) Spetta a diversi organismi quali lo SPISAL, l’ARPAV, l’ISPSEL, i Vigili del fuoco, i Comuni etc… b) Spetta solo allo SPISAL c) E’ una attività illegale dello Stato nei confronti dei datori di lavoro Un buon Documento di Valutazione dei rischi deve contenere a) Solo l’elenco le priorità che l’azienda intende affrontare b) I costi degli interventi sulla sicurezza c) La scala dei rischi, il programma delle misure da adottare, i tempi di attuazione e chi, all’interno dell’azienda, deve provvedere all’attuazione degli interventi La presenza contemporanea di più fattori di rischio a) È ininfluente perché l’uno esclude l’altro b) Agisce come moltiplicatore del rischio c) Agisce indipendente per ciascun rischio Nelle aziende che occupano fino a 10 dipendenti il documento di valutazione dei rischi a) deve essere al massimo di 15 pagine b) è possibile per il datore di lavoro autocertificare per iscritto l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi c) deve essere fatto a mano in modo che in caso di controllo ne sia più difficile la comprensione La delega delle funzioni che la legge impone al Datore di Lavoro a) può essere fatta a voce b) deve essere scritta, dettagliata, fatta a persona competente e con autorità di spesa e divieto di intromissione nella materia delegata c) deve essere fatta davanti ad un Notaio La formazione in azienda a) non è mai obbligatoria ma è solo una facoltà del datore di lavoro b) può essere fatta se non toglie troppo tempo alla produzione c) è fondamentale per incidere sui comportamenti delle persone 123 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso 5 6 Aree di competenza 1-Gestione delle squadre nel can-tiere. Verifica e gestione degli standard di sicurezza 2-Gestione della documentazione relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi di qualificazione dei fornitori, ruoli e funzioni delle diverse figure professionali presenti in cantiere 6 3-Supervisione degli ambienti di lavoro, scelta del collaboratori, progettisti, manutentori, medico competente dei principali rischi nei cantieri, applicazione di DP individuali e collettivi. Gestione delle spese con abil comp area Cognome Nome con abil comp area con abil comp area A OK OK OK 5 NO OK OK 0 NO OK 0 1 B OK OK NO 0 OK OK OK 6 NO OK OK 0 1 C OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK NO OK 0 1 D OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO OK OK 0 1 E NO OK OK 0 OK OK OK 6 OK OK OK 6 2 F OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO OK OK 0 1 G OK OK OK 5 OK OK OK 6 OK OK OK 6 3 H OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO OK OK 0 1 Sum 7 8 7 30 0 0 0 18 0 0 0 12 n persone/area 6 3 2 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome Area 1 Area 2 Area 3 N. aree soddisfatte al livello EQF atteso A 5 0 0 1 B 0 6 0 1 C 5 0 0 1 D 5 0 0 1 E 0 6 6 2 F 5 0 0 1 G 5 6 6 3 H 5 0 0 1 Un discente su un totale di 8 frequentanti ha raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza oggetto del corso. 124 N AREE COMPLETATE NO Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO CONSERVATIVO (FSE) 1 • Sintesi dei contenuti: il Progettista del restauro conservativo è una figura professionale esperta delle varie tipologie di superfici su cui operare ed è in grado di utilizzare tecniche tradizionali e tecnologie innovative per l'intervento su di esse. Tale figura può assistere e supportare tutta la gestione informatica di un progetto architettonico, ed è in grado di applicare le metodologie informatiche a problematiche di tipo architettonico. Le conoscenze di tecniche specialistiche sulla diagnostica e sulla prevenzione dei processi di degrado dei beni culturali, congiuntamente a una preparazione di tipo storico e artistico, completano l'obiettivo formativo dell'attività proposta. • Area: sviluppo professionalità tecniche • N soggetti coinvolti: 8 • Durata: la durata complessiva del corso è di 900; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata complessiva di 180 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: Intervento conservativo sul bene sottoposto a tutela di vincolo • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post Per ritardo nell’avvio del modulo, dovuto all’attesa dei permessi rilasciati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, sono state necessarie modifiche al format canonico previsto da progetto 125 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Analisi preliminare del bene sottoposto a tutela di vincolo Intervento conservativo 126 LIVELLO EQF 5 5 CONOSCENZE DESCRITTORI Elementi di storia dell’arte e dell’architettura. Elementi di chimica applicata al restauro. Lineamenti generali di storia dell’arte e dell’architettura, con particolare riferimento al territorio veneto. Principali sistemi di pulitura meccanica manuale e attraverso applicazioni di agenti chimici. Teorie e tecniche del restauro conservativo. Principali tecniche di restauro lapideo. ABILITÀ’ DESCRITTORI Saper eseguire una ricerca al fine di collocare temporalmente l’opera e gli interventi eseguiti precedentemente. Saper reperire le informazioni e interpretare le fonti. Utilizzo di archivi, strumenti informatici e non per la ricerca delle informazioni. Padronanza della metodologia di base per l’impostazione di un progetto di restauro. Conoscere e utilizzare i sistemi di pulitura meccanica Dominare le principali manuale o con tecniche di restauro applicazioni di agenti lapideo. chimici. Realizzare integrazioni pittoriche delle parti lacunose. COMPORTAMENTI DESCRITTORI Riconoscere e datare un manufatto. Mettere in atto le Scegliere le procedure adeguate, operazioni di restauro preliminari all’avvio di più opportune. un intervento di Redigere un progetto restauro. di intervento. Condurre gli interventi di restauro con autonomia e adeguata consapevolezza del bene sottoposto a tutela, nel pieno rispetto delle teorie del restauro e delle norme di sicurezza. Avere consapevolezza della tipologia di bene da restaurare, del suo grado di deterioramento e del suo valore. Eseguire in autonomia le operazioni più adeguate, nel rispetto della linea di intervento adottata nonché delle norme di sicurezza vigenti. Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante LIV EQF AREA DI COMPETENZA Analisi preliminare del bene sottoposto a tutela di vincolo 5 Intervento conservativo 5 TEST IN INGRESSO Le stuccature di sigillazione dello stato fessurativo vanno eseguite a) a temperature molto alte per permetterne la completa e rapida asciugatura b) tra i 5°C e i 25°C circa c) a temperature rigide A seguito dell’applicazione di un impacco chimico finalizzato alla pulitura delle superfici è opportuno a) rimuovere l’impacco e gli eccessi con acqua demineralizzata b) rimuovere l’impacco senza risciacquo c) lasciare agire l’impacco fino alla sua completa asciugatura Un progetto di restauro prevede a) le mappature del degrado e le schede tecnico fotografiche b) parte storico artistica, la proposta di intervento, le mappature al degrado c) parte descrittiva del bene e la proposta di intervento I materiali utilizzati nel restauro devono a) essere reversibili b) non essere reversibili c) la reversibilità non è fattore determinante Per l’incollaggio dei frammenti è opportuno utilizzare a) resina acrilica in dispersione b) resina epossidica bicomponente c) resine siliconiche Gli incollaggi con resina epossidica vanno eseguiti a) quando la superficie è bagnata b) quando la superficie è asciutta c) indifferente. comunque la resina ha potere adesivo sempre Analisi dei dati: Test ex ante Liv EQF atteso Aree di competenza 4 4 1-Analisi preliminare del bene sottoposto a tutela di vincolo 2-Intervento conservativo con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE A OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 B OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 C NO OK NO 0 NO NO OK 0 0 D OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 E OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 F OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 G NO NO OK 0 NO OK OK 0 0 H OK OK OK 4 OK OK OK 4 2 6 6 6 24 6 6 6 24 Cognome Nome Sum n persone/area 6 6 127 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex Post LIV EQF AREA DI COMPETENZA Analisi preliminare del bene sottoposto a tutela di vincolo 5 Intervento conservativo 5 TEST EX POST Nel caso di deterioramento del materiale lapideo si è costretti a ricorrere ad una operazione di consolidamento dell’esistente con opportuni prodotti. La scelta del tipo di prodotto da applicare viene fatta: a) dalla Soprintendenza di competenza a seguito di test preliminari da valutarsi con il restauratore b) dal restauratore a seguito di test preliminari c) dalla committenza solo se privato I materiali di consolidamento devono: a) contrastare l’avanzare dei fenomeni di disgregazione e non alterare cromaticamente la superficie b) avere caratteristiche filmogene e lievemente ingiallenti c) essere bicomponenti E’ possibile compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza anche se ci si sente capaci di farle? a) Sì, l’autonomia è fondamentale b) Dipende dalla situazione c) No, mai Per effettuare una pulitura chimica a base di carbonato d’ammonio è a) necessario utilizzare i DPI e i guanti per acidi b) necessario utilizzare i DPI e i guanti di lattice c) necessario utilizzare i DPI senza guanti protettivi Le analisi chimiche sono indispensabili per a) conoscere la composizione della materia e la natura delle stratificazioni soprammesse b) conoscere esclusivamente le dipinture sovrammesse c) conoscere esclusivamente la natura del materiale costitutivo Le operazioni di restauro conservativo si possono riassumere in a) consolidamento, pulitura, stuccatura b) pulitura, consolidamento, stuccatura c) pulitura, stuccatura, consolidamento Analisi dei dati Test ex Post Liv EQF atteso 4 4 Aree di competenza 1-Analisi preliminare del bene sottoposto a tutela di vincolo 2-Intervento conservativo con abil comp area con abil comp area N AREE COMPLETATE A OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 B OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 C OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 D OK OK OK 5 NO OK NO 0 1 E OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 F OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 G OK OK OK 5 NO OK NO 0 1 H OK OK OK 5 OK OK OK 5 2 6 6 6 40 5 6 5 30 Cognome Nome Sum n persone/area 128 8 6 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Cognome Nome A B C D E F G H Area 1 Area 2 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 0 5 5 0 5 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 2 2 2 1 2 2 1 2 In esito al percorso formativo, il 75% dei discenti, pari a 6 su 8, ha soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF richiesto. 129 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO CONSERVATIVO (FSE) 2 • Sintesi dei contenuti: il Progettista del restauro conservativo è una figura professionale esperta delle varie tipologie di superfici su cui operare ed è in grado di utilizzare tecniche tradizionali e tecnologie innovative per l'intervento su di esse. Tale figura può assistere e supportare tutta la gestione informatica di un progetto architettonico, ed è in grado di applicare le metodologie informatiche a problematiche di tipo architettonico. Le conoscenze di tecniche specialistiche sulla diagnostica e sulla prevenzione dei processi di degrado dei beni culturali, congiuntamente a una preparazione di tipo storico e artistico, completano l'obiettivo formativo dell'attività proposta. • Area: sviluppo professionalità tecniche • N soggetti coinvolti: 8 • Durata: la durata complessiva del corso è di 900; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata complessiva di 32 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: Fotografia e documentazione del cantiere fotografico • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex post Per ritardo nell’avvio del modulo, dovuto all’attesa dei permessi rilasciati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, sono state necessarie modifiche al format canonico previsto da progetto. 130 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Esecuzione delle mappature attraverso rilievo e analisi visiva in situ LIVELLO EQF 5 CONOSCENZE Elementi di grafica e di fotografia digitale. Elementi di storia dell’arte e dell’architettura. DESCRITTORI Funzioni principali di CAD e altri programmi di grafica professionali. Tecnica base di fotografia digitale. Lineamenti generali di storia dell’arte e dell’architettura, con particolare riferimento al territorio veneto. ABILITÀ’ Saper redigere una scheda tecnicofotografica. Saper reperire le informazioni e interpretare le fonti. DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Utilizzo di strumenti informatici e fotografici per il rilievo in situ. Padronanza della metodologia di base per l’impostazione di un progetto di restauro Condurre gli interventi di monitoraggio con autonomia e adeguata consapevolezza delle fasi di documentazione Avere consapevolezza degli elementi fondamentali da fornire alla Soprintendenza competente Test ex Post AREA DI COMPETENZA Esecuzione delle mappature attraverso rilievo e analisi visiva in situ LIV EQF 5 TEST IN USCITA Un affresco è a) un intonaco decorato con pigmenti naturali stesi su intonaco asciutto b) un intonaco decorato con colori acrilici stesi su intonaco ancora fresco c) un intonaco decorato con pigmenti naturali stesi su intonaco ancora fresco Il progetto di restauro deve essere a) approvato da committenza b) approvato dall’ente di tutela c) approvato da committenza ed ente di tutela Il progetto di restauro prevede a) conoscenze tecniche del materiale costitutivo b) conoscenze storico-artistiche c) conoscenze storico –artistiche del bene e conoscenze tecniche dei materiali costitutivi 131 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Aree di competenza Cognome Nome 1 Esecuzione delle mappature attraverso rilievo e analisi visiva in situ con abil comp area N AREE COMPLETATE A OK NO OK 0 0 B OK OK OK 5 1 C OK OK OK 5 1 D OK OK OK 5 1 E OK OK OK 5 1 F NO OK OK 0 0 G OK OK OK 5 1 H OK NO OK 0 0 5 4 6 25 Sum n persone/area 5 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza Area 1 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO A 0 0 B 5 1 C 5 1 Cognome Nome D 5 1 E 5 1 F 0 0 G 5 1 H 0 0 Cinque discenti su 8, pari al 62.5% del totale, hanno soddisfatto l’area di competenza al livello EQF atteso. 132 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI LEGISLAZIONE DEL LAVORO • Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato a fornire nozioni sulle diverse tipologie di rapporti lavorativi e di contratti nonché disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale. Si propone altresì l’obiettivo di trasmettere strumenti e competenze atte a gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro e di allineamento del profilo professionale con le esigenze aziendali. • Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale • N soggetti coinvolti: 13 • Durata: la durata complessiva del corso è di 28 ore; sono state oggetto di sperimentazione le prime due giornate di corso, pari a 16 ore complessive • Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Test ex post 133 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Ricercare ed interpretare le disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale Gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro Riconoscere la struttura generale del cedolino paga 134 LIVELLO EQF CONOSCENZE DESCRITTORI ABILITA' 4 normativa in materia di diritto del lavoro e sindacale; contrattazione collettiva fonti del diritto del lavoro europee e nazionali; principi costituzionali; norme fondamentali del Codice Civile e dello Statuto dei Lavoratori saper ricercare per ogni singolo istituto giuridico (es. periodo di prova, ferie, ecc…) la norma legislativa e contrattuale appropriata 5 gli elementi giuridici fondamentali per la corretta stesura del contratto di lavoro e delle procedure amministrative per l'istaurazione del rapporto disposizioni normative inerenti la lettera di assunzione; clausole generali e specifiche applicabili al contratto individuale di lavoro; comunicazioni obbligatorie saper inserire nel contratto individuale di lavoro le specifiche clausole previste per ogni tipologia contrattuale la struttura della retribuzione e della busta paga; conoscere i principali elementi della retribuzione e le principali voci paga tipologie di retribuzione; principi generali sulla retribuzione; elementi che compongono la retribuzione lorda: paga base, contingenza, EDR, superminimo individuale, indennità di mansione, altre indennità saper calcolare le principali voci paga relative alle prestazioni effettivamente rese e alle principali assenze; calcolare le trattenute 4 DESCRITTORI COMPORTAMENTI DESCRITTORI Reperire le fonti normative per l'aggiornamento continuo utilizzare il Codice Civile e professionale; Aggiornamento costante nell'agire del Codice del Lavoro; circolari delle normative applicate; verifica utilizzare degli strumenti vari Enti interpretazione normativa applicative informatici di ricerca (Ministero Lavoro; INPS, INAIL; Agenzia Entrate); Giurisprudenza saper descrivere un patto Porre in relazione il profilo di prova; patto di non professionale del concorrenza; clausole personale che si sta per specifiche contratto a Attuare e stipulare assumere con le esigenze termine; proroga o contratti di lavoro flessibili dall'azienda; saper rinnovo contratto a in base alle normative ed instaurare il rapporto di termine; stipula contratto ai concreti casi aziendali lavoro più consono alle part-time; stesura esigenze nel rispetto della contratto di apprendistato normativa vigente e di inserimento Comunicazione con il calcolare compenso personale e i superiori ordinario; compenso Attuare comportamenti e gerarchici; comunicazione straordinario; calcolare la procedure per reperire le con le organizzazioni maggiorazione lavoro informazioni necessarie sindacali aziendali e/o notturno e a turni; per la gestione territoriali; comunicazione calcolare ferie e permessi; amministrativa del con soggetti esterni le trattenute contributive personale (consulenti, enti fiscali previdenziali, ecc…) Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA Ricercare e interpretare le disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale Gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro LIV EQF 4 5 TEST IN INGRESSO Le fonti (regole) che disciplinano il rapporto di lavoro sono contenute: a. nelle leggi, nel contratto collettivo e nel contratto individuale b. solo nelle leggi c. solo nel contratto individuale Si può modificare quello che è stato stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) con la lettera di assunzione? a. mai b. si, sempre c. si, ma solo in senso migliorativo per il lavoratore Nell'ambito della gestione del personale, le circolari amministrative possono integrare le disposizioni normative? a. si, sempre b. no, possono solo fornire interpretazioni operative in merito alla legge c. si, ma solo per le norme fiscali Come si definisce il rapporto di lavoro part time quando l’orario di lavoro è distribuito su tutti i giorni lavorativi con riduzione dell’orario giornaliero? a. part time orizzontale b. part-time verticale c. part-time misto E' possibile chiedere ai lavoratori un periodo di prova? a. si, senza bisogno di alcuna lettera b. si, ma solo con lettera sottoscritta prima dell’inizio del rapporto c. si, facendo firmare una lettera successiva all’inizio del rapporto Sentite le esigenze della direzione aziendale, che non intende assumere a tempo indeterminato, ma ha comunque necessità di una specifica competenza tecnica per molti anni, qual è la durata massima di un unico contratto a termine? a. 36 mesi b. 5 anni c. non c’è un limite massimo, ma comunque devono esserci ragioni tecniche temporanee La retribuzione lorda dipende: a. da quanto prevede la legge per una certa mansione b. dal livello di inquadramento contrattuale e dagli eventuali accordi individuali c. dal tasso di inflazione del biennio precedente Riconoscere la struttura generale del cedolino paga 4 Si ha diritto alla retribuzione solo in caso di prestazione lavorativa? a. si b. si, ma esistono alcune specifiche deroghe (ferie, malattia,…) c. no, si ha diritto anche in caso di qualsiasi assenza dal lavoro Per una corretta gestione dei rapporti in azienda, il superminimo individuale a. non può mai essere assorbito b. può essere assorbito, solo se il Responsabile del personale mi dice di farlo c. deve essere sempre assorbito 135 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex ante Liv EQF atteso Aree di competenza Cognome Nome A B C D E F G H I L M N O Sum n persone/area 4 1-Ricercare ed interpretare le disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale con abil comp area OK OK NO 0 OK OK OK 4 OK NO NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK NO NO 0 OK NO NO 0 OK NO NO 0 OK OK OK 4 OK NO OK 0 13 7 8 24 6 5 4 2-Gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro 3-Riconoscere la struttura generale del cedolino paga con NO OK NO OK OK OK OK OK OK OK OK OK OK 11 abil comp area con OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 5 OK 12 4 15 13 3 abil comp area OK OK 4 OK NO 0 NO NO 0 OK NO 0 OK OK 4 OK NO 0 OK NO 0 OK NO 0 NO NO 0 OK NO 0 OK OK 4 OK OK 4 OK NO 0 11 4 16 4 N AREE COMPLETATE 1 1 0 1 3 0 1 1 0 0 2 2 1 Test ex post AREA DI COMPETENZA Ricercare e interpretare le disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale 136 LIV EQF 4 Gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro 5 Riconoscere la struttura generale del cedolino paga 4 TEST IN USCITA Il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro (CCNL) viene rinnovato: a. ogni due anni b. ogni 5 anni c. ogni 3 anni Cosa può succedere se nel contratto individuale di lavoro (lettera di assunzione) viene sottoscritta una clausola peggiorativa rispetto al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro (CCNL) a. la clausola peggiorativa del contratto individuale vale comunque b. la clausola peggiorativa del contratto individuale non vale e può essere sostituita di diritto con quella prevista dal contratto collettivo c. la clausola peggiorativa vale solo se riguarda le ferie L'aggiornamento in materia di diritto del lavoro e sindacale deve avvenire a. in maniera continua, visto che le disposizioni normative sono in continua evoluzione b. può avvenire ogni 3 mesi, dal momento che le norme vengono riviste trimestralmente c. non è necessario, dal momento che le norme non cambiano mai Il contratto di inserimento (in caso di lavoratori non disabili) può durare al massimo a. 12 mesi b. 9 mesi c. 18 mesi Posso stabilire un periodo di prova in caso di contratto a termine? a. no b. si c. solo se me lo richiede il lavoratore Se dalla Direzione aziendale mi viene richiesto di assumere come apprendista un lavoratore che ha un'età pari a 29 anni e 2 giorni , posso farlo? a. si, sempre b. no c. si, se non ha già svolto il contratto di apprendistato per la stessa mansione L'indennità di contingenza: a. varia ogni 6 mesi b. è una indennità congelata agli importi raggiunti ad una certa data c. varia ogni 2 anni Qual è la durata complessiva dell’astensione obbligatoria per maternità (congedo di maternità)? a. in totale cinque mesi b. in totale tre mesi c. in totale sei mesi Se mi viene richiesto dalla Direzione amministrativa di ridurre il costo del lavoro, posso ridurre le retribuzioni azzerando tutti i superminimi non assorbibili? a. si sempre b. si, se ho l'autorizzazione dell'Ispettorato del lavoro c. no Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex post Liv EQF atteso Aree di competenza Cognome Nome A B C D E F G H I L M N O Sum n persone/area 4 5 2-Gestire la fase di 1-Ricercare ed interpretare […] instaurazione […] con abil comp area con abil comp area OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK NO 0 OK OK OK 4 NO OK OK 0 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK NO 0 NO OK NO 0 OK OK OK 4 OK OK OK 5 13 13 12 48 11 13 11 50 12 10 4 3-Riconoscere la struttura generale […] con abil comp area OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 4 13 12 13 48 12 N AREE COMPLETATE 3 3 3 3 3 2 2 3 3 3 3 0 3 Tabella di sintesi Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza • • • Cognome Nome area 1 area 2 area 3 A 4 5 4 N AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 3 B 4 5 4 3 C 4 5 4 3 D 4 5 4 3 E 4 5 4 3 F 4 0 4 2 G 4 0 4 2 H 4 5 4 3 I 4 5 4 3 L 4 5 4 3 M 4 5 4 3 N 0 0 0 0 O 4 5 4 3 Oltre il 75% dei discenti ha soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF richiesto, 2 soggetti hanno completato 2 aree su 2, un solo discente non ha soddisfatto nessuna delle tre aree. 137 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice OUTPLACEMENT (FONDIMPRESA AVVISO DI SISTEMA) TECNICO COMMERCIO ESTERO • Sintesi dei contenuti: il corso prevede l’adozione di metodologie diversificate per lo sviluppo di competenze trasversali e per lo sviluppo di competenze specifiche nell’ambito delle attività commerciali con partner stranieri. Con tale intervento formativo si intende fornire uno strumento sufficientemente esaustivo per coloro che si avvicinano alle operazioni commerciali/finanziarie con l'estero. Fra i temi trattati: marketing internazionale, web marketing a livello internazionale, principi economici e finanziari finalizzati alla gestione dell'innovazione. • Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale • N soggetti coinvolti: 5 • Durata: la durata complessiva del corso è di 304 ore; sono stati oggetto di sperimentazione due moduli, della durata complessiva di 32 ore. • Moduli oggetto di sperimentazione: Aspetti di marketing internazionale L’economia digitale nel commercio estero • 138 Strumenti: a) Griglia di descrizione corso b) Test ex ante c) Prova pratica d) Test ex post Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Griglia di descrizione corso AREA DI COMPETENZA Riconoscere e identificare in modo appropriato gli strumenti di marketing Gestire le analisi per identificare le prospettive in un mercato internazionale Impostare una ricerca di mercato, analizzare dei dati e definire delle tendenze Creare una strategia di marketing per sviluppare un prodotto o un servizio Predisposizione di un Marketing plan Creazione del brand e della strategia promozionale in un mercato internazionale LIVELLO EQF DESCRITTORI COMPORTAMENTI Determinare del costo di un prodotto e definizione dei margini Valutazione degli elementi distintivi di un prodotto. Analisi dei costi e calcolo dei margini. Determinazione delle modalità distributive e determinazione degli strumenti di promozione più efficaci. Ricerca e condivisione di dati relativi a un prodotto e servizio. Interazione con altre funzioni aziendali per la raccolta delle informazione Definizione di riunioni interne e creazione di report 5 Indagini attraverso l'utilizzo di strumenti telematici dei modi d'acquisto, dei aspetti socio-culturali di un segmenti di mercato e Paese straniero inerenti un delle tendenze in un prodotto o un servizio Paese straniero. Consultazione di fonti statistiche ufficiali. Descrivere il comportamento d'acquisto per consumatori di diverse nazionalità Realizzazione del diagramma di flusso rappresentante il modello d'acquisto per un prodotto o per un servizio. Confronto con il modello italiano Uso degli strumenti di comunicazione per l'interrogazione di database ufficiali Navigazione in Internet, ricerca di siti, estrapolazione di documenti inerenti l'oggetto della ricerca, realizzazione di un report 5 Principali strumenti per la raccolta di informazioni dal mercato. Principali punti di forza e di debolezza dei principali strumenti di indagine: questionario, intervista, focus group. Creare e organizzare una fase di raccolta di dati attraverso la predisposizione di un questionario o di un'intervista Lavoro di gruppo per la realizzazione delle domande. Coordinamento e lavoro di gruppo per la realizzazione di documenti da sottoporre al mercato di riferimento 5 Organizzazione di una fase per la generazione di Procedure operative dal concetti. Identificazione dei concetto all'immissione del bisogni da soddisfare. prodotto nel mercato Proposta di bozze di prodotto. Creare bozzetti raffiguranti potenziali prodotti nuovi e compararli con prodotti esistenti Sapere descrivere un prodotto confrontandolo con altri già presenti nel mercato. Sviluppare osservazione critica Uso di diagrammi di flusso per descrivere uso e caratteristiche del prodotto o servizio. Realizzazione di presentazioni su computer per coinvolgere il gruppo di lavoro. 4 CONOSCENZE il marketing mix DESCRITTORI Gli elementi del marketing mix: Definizione del prodotto, Definizione del prezzo; organizzazione della promozione; gestione della distribuzione. 6 Il potenziale di un prodotto e vendibilità nel mercato Il marketing plan, l'organizzazione dei contenuti e preparazione un rapporto descrittivo. 6 I principali sistemi di comunicazione e di promozione con relativi punti di forza e punti di debolezza. Stima dei costi promozionali Gli strumenti di comunicazione e di promozione. Gli strumenti a maggiore ritorno in termini di visibilità per tipologia di prodotto ABILITA' Realizzazione delle domande per un questionario, impostazione di una telefonata tipo per un'intervista telefonica, organizzazione e moderazione di un focus group Rappresentazione di un prodotto nuovo in bozza o descrizione di un diagramma di flusso per un nuovo servizio. Analisi SWOT per la comparazione con i prodotti concorrenti DESCRITTORI Organizzare delle idee e dei dati di mercato. Valutare le probabilità di accettazione dal mercato Preparazione di tabelle di confronto, grafici per la descrizione di tendenze e modelli descrittivi comportamentali. Sapere esporre in pubblico un progetto e creare un rapporto finalizzato a un finanziamento Definizione delle principali attività di un progetto; determinazione del tempo esecutivo Creare il mix promozionale Definizione del messaggio promozionale, individuazione del canale, valutazione dei colori, musiche e sensi da colpire nel consumatore Confrontarsi con un team di persone (grafici, web editor, tecnici) per definire la strategia comunicativa Sapere coinvolgere e coordinare i suggerimenti e le criticità presentate da persone di altri funzioni al fine di dare una strategia unica ed efficace alla comunicazione. 139 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex ante AREA DI COMPETENZA 140 LIV EQF Riconoscere e identificare in modo appropriato gli strumenti di marketing 4 Gestire le analisi per identificare le prospettive in un mercato internazionale 5 Impostare una ricerca di mercato, analizzare dei dati e definire delle tendenze 5 Creare una strategia di marketing per sviluppare un prodotto o un servizio 5 Predisposizione di un Marketing plan 6 Creazione del brand e della strategia promozionale in un mercato internazionale 6 TEST IN INGRESSO Per riuscire a vendere un prodotto è sufficiente: a) farlo pagare poco b) adattarlo a un bisogno c) presentarlo in un supermercato Il marketing è: a) un insieme di attività volte a soddisfare un bisogno b) la pubblicità in televisione c) la pubblicità nelle sue varie forme I prodotti che hanno un prezzo più alto hanno sicuramente: a) Una qualità più alta b) dei componenti più costosi c) un target di riferimenti differente Per vendere un prodotto all'estero è necessario: a) conoscere le leggi del luogo b) conoscere le leggi, gli usi e i costumi del luogo c) conoscere il cambio e l'economia Per fare una promozione di un prodotto all'estero è necessario : a) fare uno slogan nella lingua del posto b) fare uno slogan in una lingua probabilmente conosciuta dal target c) fare uno slogan in inglese Per conoscere un mercato internazionale di riferimento sarebbe utile : a) andare sul posto, conoscere le persone del luogo b) visitare i siti Internet che parlano del posto c) contattare la camera di commercio del posto La conoscenza dei bisogni presenti in un mercato si attua facendo : a) un questionario scritto b) un'intervista telefonica c) studiando i comportamenti delle persone Il questionario quale strumento di raccolta delle informazioni è da giudicare : a) il più attendibile; b) abbastanza attendibile c) non attendibile Il comportamento d'acquisto, ovvero le fasi di scelta e acquisto d un prodotto, è : a) identificabile in un modello ben definito b) diverso da persona a persona c) diverso da paese a paese Per sviluppare un nuovo prodotto si parte da: a) un'idea di una persona b) un settore che va di moda c) un bisogno di un gruppo di persone Un prodotto per vincere nel mercato deve apparire : a) unico per prezzo ovvero avere il prezzo più basso b) unico per caratteristiche, ovvero differenziarsi dagli altri c) unico per qualità Il canale distributivo più facile per vendere un prodotto è : a) il negozio di vicinato b) il supermercato c) il commercio via internet Quale tra queste tendenze di mercato nelle famiglie italiane è falsa: a) i responsabili d'acquisto sono prevalentemente uomini b) i bambini sono influenzatori degli acquisti c) gli anziani sono un mercato in espansione Per non fare copiare un prodotto dalla concorrenza è necessario: a) brevettarlo b) non diffondere la ricetta segreta c) non ci sono sistemi sicuri Un prodotto deve sempre essere venduto: a) a un prezzo superiore al costo b) a un prezzo che può essere anche inferiore al costo c) a un prezzo che è inferiore a quello dei concorrenti Il nome di un prodotto deve essere dato solo dopo: a) avere cercato nel mercato target se non ha riferimenti negativi b) avere creato il prototipo c) averlo fatto accettare dall'imprenditore Il passaparola è un sistema di comunicazione promozionale: a) Falso b) Vero solo se fatto in Internet c) Vero Nella vendita di un prodotto è necessario presentarlo per fare vivere nel potenziale consumatore: a) interesse b) un insieme di emozioni e sensazioni c) la percezione della qualità Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex Ante Liv EQF atteso Aree di competenza 4 1-Riconoscere e identificare in modo appropriato gli strumenti di marketing 5 2-Gestire le analisi per identificare le prospettive in un mercato internazionale 5 3-Impostare una ricerca di mercato, analizzare dei dati e definire delle tendenze 5 4-Creare una strategia di marketing per sviluppare un prodotto o un servizio 6 5-Predisposizione di un Marketing plan 6 6-Creazione del brand e della strategia promozionale in un mercato internazionale A OK OK OK 4 OK NO OK 0 NO NO NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 6 OK NO NO 6 N AREE COMPLETATE 3 B OK OK OK 4 OK NO OK 0 OK OK OK 5 NO OK NO 0 OK OK NO 0 OK OK NO 0 2 C OK OK OK 4 OK NO OK 5 OK OK OK 5 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK OK 6 5 D OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK OK NO 0 OK OK NO 0 NO OK OK 0 NO OK NO 0 2 E OK OK OK 4 OK NO OK 0 NO NO NO 0 OK OK NO 0 OK OK OK 6 OK NO NO 6 3 Sum 5 5 5 20 5 1 5 10 2 10 4 5 1 5 4 5 3 12 4 3 1 18 Cognome Nome n persone/area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area 5 2 3 3 2 1 2 3 141 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Prova Pratica Project Work Obiettivo: Produzione di un elaborato personale in cui sviluppare lo studio di un’idea progettuale. Lo studio ha comportato: • ricerca in internet di dati di mercato • analisi dati e definizione di un segmento potenzialmente raggiungibile • definizione delle peculiarità di un prodotto/servizio • confronto con prodotti concorrenti • determinazione dei costi operativi e definizione del prezzo • elaborazione di un logo e di un brand • determinazione della strategia di promotional mix Luogo: aula e lavoro da casa Verifica: La ricerca effettuata è stata poi presentata a una docente esterno (non conosciuto dagli allievi), che ha valutato la loro capacità di esporre al pubblico, la capacità di presentare un prodotto/servizio e confrontarsi con un team di persone. Griglia di osservazione per la valutazione della prova pratica LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO AREA DI COMPETENZA 1 ABILITA' 2 3 4 5 6 1 COMPORTAMENTI 2 3 4 5 6 142 DIMENSIONE VALUTATA Determinazione del costo di un prodotto e definizione dei margini Descrizione del comportamento d'acquisto per consumatori di diverse nazionalità Creazione e organizzazione di una fase di raccolta di dati attraverso la predisposizione di un questionario o di un'intervista Creazione di bozzetti raffiguranti potenziali prodotti nuovi e comparazione con prodotti esistenti Organizzazione delle idee e organizzazione dei dati di mercato. Valutazioni inerenti le probabilità di accettazione dal mercato Creazione del mix promozionale Ricerca e condivisione di dati relativi a un prodotto e servizio. Interazione con altre funzioni aziendali per la raccolta delle informazione Uso degli strumenti di comunicazione per l'interrogazione di database ufficiali Lavoro di gruppo per la realizzazione delle domande. Sapere descrivere un prodotto confrontandolo con altri già presenti nel mercato. Sviluppare osservazione critica Sapere esporre in pubblico un progetto e creare un rapporto finalizzato a un finanziamento Confrontarsi con un team di persone (grafici, web editor, tecnici) per definire la strategia comunicativa A B C D E 5 5 5 6 6 4 5 6 6 6 5 5 6 6 6 6 6 5 6 6 5 5 6 6 6 6 6 6 6 6 4 6 5 6 6 5 6 6 6 6 5 5 5 5 5 6 5 5 6 6 5 5 5 6 6 6 6 6 6 6 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Test ex post AREA DI COMPETENZA LIV EQF Riconoscere e identificare in modo appropriato gli strumenti di marketing 4 Gestire le analisi per identificare le prospettive in un mercato internazionale 5 Impostare una ricerca di mercato, analizzare dei dati e definire delle tendenze 5 Creare una strategia di marketing per sviluppare un prodotto o un servizio 5 Predisposizione di un Marketing plan 6 Creazione del brand e della strategia promozionale in un mercato internazionale 6 TEST IN USCITA Per riuscire a vendere un prodotto è necessario : a) identificare il bisogno nel mercato di riferimento b) definire la strategia corretta di comunicazione c) stabilire i canali di vendita corretti Il target è: a) un insieme di persone con un bisogno in comune b) un prodotto di riferimento c) un tipo di pubblicità Il prezzo di un prodotto è dato da: a) il livello di qualità desiderato b) la valutazione sui costi c) la determinazione di quanto è disposto a pagare il target Per vendere un prodotto all'estero è necessario: a) conoscere le leggi del luogo b) conoscere le leggi, gli usi e i costumi del luogo c) conoscere il cambio e l'economia I dati inerenti il target di riferimento estero sono reperibili da: a) Internet, ICE e Camere di Commercio sul luogo b) Ministero c) Internet I bisogni dei consumatori sono: a) Uguali in qualsiasi paese b) Uguali per continente c) Diversi anche nello stesso Paese Il metodo di ricerca che fornisce risultati più attendibili è: a) un questionario scritto b) un'intervista telefonica c) focus group Il questionario è il metodo che in termini economici è da valutare: a) il più costoso; b) costoso come gli altri c) tra i meno costosi Il comportamento d'acquisto è definibile come : a) bisogno, ricerca, scelta, acquisto e post acquisto b) scelta e acquisto c) acquisto e post acquisto Per sviluppare un nuovo prodotto si parte da: a) un'idea di una persona b) un settore che va di moda c) un bisogno di un gruppo di persone Un prodotto per vincere nel mercato deve apparire : a) unico per prezzo ovvero avere il prezzo più basso b) unico per caratteristiche, ovvero differenziarsi dagli altri c) unico per qualità Il canale distributivo più economico per vendere un prodotto è : a) diretto b) via grossista c) intermediato Quale tra queste figure sono dei grandi influenzatori d'acquisto: a) le donne b) i bambini c) gli anziani Per fare comperare un prodotto è necessario convincere: a) gli utenti b) gli influenzatori c) i decisori Un prodotto deve sempre essere venduto: a) a un prezzo superiore al costo b) a un prezzo che può essere anche inferiore al costo c) a un prezzo che è inferiore a quello dei concorrenti Il nome di un prodotto deve essere : a) breve, facilmente memorizzabile, facilmente pronunciabile b) in inglese c) deve evocare cose importanti Il passaparola è un sistema di comunicazione promozionale: a) Facile da gestire b) Valido se fatto in Internet c) Efficace ma non controllabile Il marketing sensoriale mira a: a) destare interesse b) fare vivere un insieme di emozioni e sensazioni c) fornire la percezione della qualità 143 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice Analisi dei dati Test ex Post Liv EQF atteso Aree di competenza 4 1-Riconoscere e identificare in modo appropriato gli strumenti di marketing 5 2-Gestire le analisi per identificare le prospettive in un mercato internazionale 5 3-Impostare una ricerca di mercato, analizzare dei dati e definire delle tendenze 5 4-Creare una strategia di marketing per sviluppare un prodotto o un servizio 6 5-Predisposizione di un Marketing plan 6 6-Creazione del brand e della strategia promozionale in un mercato internazionale A OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 N AREE COMPLETATE 2 B OK OK NO 0 OK OK NO 0 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK NO 0 1 C OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK NO OK 0 NO OK OK 0 OK OK OK 6 3 D OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 5 OK NO OK 0 OK OK OK 6 4 E OK OK OK 4 OK OK OK 5 OK NO OK 0 NO OK OK 0 NO NO OK 0 OK OK NO 0 2 Sum 5 5 4 16 5 5 4 20 5 0 5 0 5 10 5 0 5 5 2 12 Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area n persone/area 4 4 3 4 0 2 1 2 0 2 Tabella di sintesi Sintesi dei punteggi, con integrazione dei punteggi riportati nella griglia di osservazione prevista per la prova pratica. Cognome Nome A B C D E Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di competenza area area area area area area 1 2 3 4 5 6 4 5 5* 0 0 6 4 5 5* 5 6* 0 4 5 5* 5* 0 6 4 5 5* 5 6* 6 4 5 6* 0 0 6* N° AREE SODDISFATTE AL LIVELLO EQF ATTESO 4 6 5 6 4 *Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove. Le 6 aree di competenza relative ai moduli oggetto di sperimentazione sono state soddisfatte al livello EQF richiesto da 2 discenti, su un totale di 5; gli altri partecipanti hanno comunque soddisfatto almeno 4 aree di competenza, al livello EQF richiesto. • • 144 Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice CONTATTI Fòrema S.c.a.r.l. Formazione per lo Sviluppo d'Impresa di Confindustria Padova Via E.P. Masini, 2 - 35131 Padova Tel. 049 8227173- Fax 049 8075744 Email: [email protected] - Web: www.forema.it Cristina Felicioni tel. 049 8227189/590, Email: [email protected] 145