Progetto
“TOOLS PER LA COMPETITIVITÀ
LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE”
APPENDICE
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Il presente materiale è stato realizzato in ambito al progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze
acquisite” grazie al finanziamento del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo, P.O.R. FSE 2007 - 2013 - Obiettivo
Competitività regionale e occupazione - Direzione Lavoro - Asse IV – CAPITALE UMANO - DGR n. 1758 del 16/06/09
Testi a cura di:
Comitato Tecnico Scientifico
-
Alessandro Cafiero, Associazione Italiana Formatori - Veneto
Fabio Friso, AIDP – Associazione Italiana Direttori del Personale – Triveneto
Martina Gianecchini, Università di Padova, Facoltà di Economia
Ubaldo Rizzo, Università di Padova, Facoltà di Scienze della Formazione
Gruppo di Lavoro
-
Michele Boscaro, Business Plus
Patrizia Castelli, EBC Consulting
Vincenzo Ciccarello, SIAV Spa
Lucia Da Pieve, Fòrema Scarl
Cristina Felicioni, Fòrema Scarl
Simone Fluperi, Facoltà di Psicologia Università di Padova
Mirco Fontana - Facoltà di Psicologia Università di Padova
Federica Mattarello, IRECOOP
Mara Nardin, Domani Donna
Caterina Privitera, Fòrema Scarl
E’ vietata la riproduzione, anche parziale , effettuata a qualsiasi titolo, eccetto quella ad uso personal, consentita nel limite massimo del 15% delle pagine dell’opera, anche
se effettuata più volte, e alla condizione che vengano pagati i compensi stabiliti dall’art. 2 della legge vigente. Ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecito ed è
severamente punito. Chiunque fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per farlo, chi comunque favorisce questa pratica commette un reato e opera ai danni della
cultura.
2
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
APPENDICE
INDICE
ANALISI PROFILI PROFESSIONALI_____________________________________________________________ 4
RICERCA E SVILUPPO ________________________________________________________________________________ 5
CONTROLLO DI GESTIONE____________________________________________________________________________ 9
LOGISTICA E SUPPLY CHAIN_________________________________________________________________________ 13
SICUREZZA __________________________________________________________________________________________ 19
STRUMENTI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI _______________________________ 22
GRIGLIA DI DESCRIZIONE CORSO ___________________________________________________________________ 23
TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX ANTE _______________________________________________________ 24
PROVA PRATICA _____________________________________________________________________________________ 25
TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX POST _______________________________________________________ 28
QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE __________________________________________________ 30
ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ______________________________________________________ 31
SPERIMENTAZIONE: PRESENTAZIONE DEI DATI________________________________________________ 32
ALTA FORMAZIONE __________________________________________________________________________________ 33
ESPERTO IN LEAN MANUFACTURING _____________________________________________________ 33
GOVERNO DEI SISTEMI INFORMATIVI _____________________________________________________ 40
LEAN DESIGN EXPERIENCE WORKSHOP __________________________________________________ 47
GESTIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE _____________________________________________ 53
APPRENDISTATO ____________________________________________________________________________________ 59
TECNICO SALDO CARPENTIERE _________________________________________________________ 59
TECNICHE E TECNOLOGIE DELL’IMPRESA ALIMENTARE_____________________________________ 66
FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA) __________________________________________________________ 76
COMUNICAZIONE INTEGRATA IN AZIENDA _________________________________________________ 76
LEAN MANAGEMENT ___________________________________________________________________ 82
SELF MARKETING ______________________________________________________________________ 88
FORMAZIONE OBBLIGATORIA________________________________________________________________________ 94
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 1__________________________________ 94
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 2_________________________________ 102
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE ____________________________ 111
FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI ___________________________________________________ 119
COSTRUIRE SICURI: PERCORSI DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE NEI
CANTIERI EDILI (FSE) __________________________________________________________________ 119
COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO
CONSERVATIVO (FSE) 1 _______________________________________________________________ 125
COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO
CONSERVATIVO (FSE) 2 _______________________________________________________________ 130
LEGISLAZIONE DEL LAVORO ___________________________________________________________ 133
TECNICO COMMERCIO ESTERO_________________________________________________________ 138
3
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Nel presente documento sono presentate le tabelle e gli schemi richiamati nel documento conclusivo del progetto “Tools
per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite”.
ANALISI PROFILI PROFESSIONALI
Di seguito le tabelle riportanti gli esiti dell’indagine svolta presso un campione di imprese del territorio padovano relativa
alle competenze riferite ai singoli profili professionali sotto elencati e riportanti conoscenze, abilità e comportamenti
riconoscibili in ogni profilo professionale e il relativo livello EQF individuato.
RICERCA E SVILUPPO
Addetto progettazione
LOGISTICA E SUPPLY CHAIN
Addetto del magazzino
Addetto ricerca e sviluppo nuovo prodotto
Addetto logistica
Responsabile progettazione
Addetto acquisti
Responsabile ricerca e sviluppo nuovo prodotto Responsabile del magazzino
Responsabile ricerca e sviluppo nuovo prodotto Responsabile logistica
Responsabile acquisti
CONTROLLO DI GESTIONE
Addetto amministrativo
Responsabile del servizio di protezione e prevenzione
Addetto controllo di gestione
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Responsabile amministrativo
Addetto squadre di emergenza - antincendio
Responsabile controllo di gestione
4
SICUREZZA
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RICERCA E SVILUPPO
ADDETTO PROGETTAZIONE
Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica
Conoscenza di tecniche di Project management
Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo
Conoscenza di tecniche di prototipazione
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza processi e procedure di produzione
Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza
Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico
Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico
Capacità di prototipazione
Capacità di testing e collaudo
Orientamento all'innovazione e al miglioramento
Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici
Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista
Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati
Gestione e aggiornamento della documentazione specifica prevista
Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed
equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi
in modo costruttivo
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di
esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e
orientandoli verso i risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere
l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre
raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del
proprio gruppo di lavoro o le unità operative
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un
gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori.
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 4
5
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ADDETTO RICERCA & SVILUPPO NUOVO PRODOTTO
Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico
Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico
Pianificazione, gestione e controllo attività area R&S
Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici
Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista
Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati
Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica
LIVELLO
EQF
5
Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo
Conoscenza di tecniche di prototipazione
Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza
Conoscenza di tecniche per analisi "costo-beneficio"
Attenzione agli standard e rispetto delle procedure
Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare
Capacità di testing e collaudo
Orientamento all'innovazione e al miglioramento
Miglioramento prodotti/processi esistenti
Capacità di prototipazione
Capacità di project management
Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi a R&S
Gestione e coordinamento attività legate a prototipazione, test e collaudo
Gestione e aggiornamento della documentazione specifica prevista
LIVELLO
EQF 4
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed
equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e
interagirvi in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno
dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di
esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e
orientandoli verso i risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere
l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un
gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori.
Conoscenza di tecniche di Project management
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Definizione politiche, obiettivi e strategie area R&S
6
LIVELLO
EQF 3
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE PROGETTAZIONE
Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico
Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore
specifico
Capacità di prototipazione
Redazione e aggiornamento della documentazione specifica
prevista
Miglioramento prodotti/processi esistenti
Gestione analisi di fattibilità sviluppo
prodotto/servizio/processo
Gestione e aggiornamento della documentazione specifica
prevista
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le
percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi
in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto
controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei
gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare
materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere
l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere
collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al
raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un
discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a
numerosi e diversificati interlocutori.
Conoscenza di tecniche di simulazione, testing e collaudo
Conoscenza di tecniche di prototipazione
LIVELLO EQF 6
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 6
7
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE RICERCA & SVILUPPO NUOVO PRODOTTO
Capacità di prototipazione
Capacità di project management
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Individuazione nuovi prodotti/servizi/processi da sviluppare
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Orientamento all'innovazione e al miglioramento
Capacità di utilizzo strumenti tecnici specifici
Redazione e aggiornamento della documentazione specifica prevista
Miglioramento prodotti/processi esistenti
Definizione politiche, obiettivi e strategie area R&S
Pianificazione, gestione e controllo attività area R&S
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed
equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e
interagirvi in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno
dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere
l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre
raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del
proprio gruppo di lavoro o le unità operative
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un
gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Conoscenza di tecniche di analisi fattibilità economica
Conoscenza di tecniche di Project management
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza processi e procedure di produzione
Conoscenza e rispetto norme salute e sicurezza
Conoscenza di tecniche per analisi "costo-beneficio"
Conoscenza nozioni e tecniche relative al settore specifico
Conoscenza linguaggio specialistico relativo al settore specifico
Capacità di interfacciamento con settori aziendali correlati
Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori.
8
LIVELLO EQF
6
LIVELLO
EQF 5
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
CONTROLLO DI GESTIONE
ADDETTO AMMINISTRATIVO
Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza
Individuazione e classificazione centri di costo
Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari
Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie
Conoscenza contabilità generale
Conoscenza contabilità industriale
Conoscenza teniche formazione bilancio
Conoscenza sistemi di reporting
Conoscenza processi e procedure dell'organizzazione
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Individuazione soluzioni a fronte di scostamenti previsionale/consuntivo
Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali
Reporting periodici
Gestione e ottimizzazione delle risorse
Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed
equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e
interagirvi in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti
all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre
raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei
tempi e nei modi stabiliti
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al
conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di
prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di
scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti
LIVELLO EQF
5
LIVELLO EQF
4
9
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ADDETTO CONTROLLO DI GESTIONE
Conoscenza sistemi di reporting
Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie
Gestione e ottimizzazione delle risorse
Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza
Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Orientamento all'innovazione
Ripartizione dati contabili per centri di costo
Elaborazione dei budget
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e
conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli
atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali,
suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli
interlocutori
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e
di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi
prefissati
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire
obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente
la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi,
influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione
coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle
proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera
efficace gli imprevisti
Conoscenza di tecniche di analisi statistica
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali
Reporting periodici
Conoscenza processi e procedure dell'organizzazione
Conoscenza contabilità industriale
Conoscenza teniche formazione bilancio
10
LIVELLO EQF 6
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 4
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO
Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari
Conoscenza contabilità generale
Conoscenza contabilità industriale
Conoscenza teniche formazione bilancio
Conoscenza sistemi di budgeting
Conoscenza sistemi di reporting
Gestione rapporti organi controllo
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione e ottimizzazione delle risorse
Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza
Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Orientamento all'innovazione
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Rilevazioni dati contabili
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo
costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e
tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze
comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i
risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e
l’adesione degli interlocutori
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio
gruppo di lavoro o le unità operative
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al
raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi
stabiliti
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento
degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e
all’importanza degli stessi
Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali
definite, gestendo in maniera efficace gli imprevisti
Individuazione e classificazione centri di costo
Ripartizione dati contabili per centri di costo
Elaborazione dei budget
LIVELLO EQF 6
LIVELLO EQF 5
11
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE CONTROLLO DI GESTIONE
Conoscenza principi e procedure contabili, amministrativi, finanziari
Conoscenza normative fiscali, civili e tributarie
Conoscenza contabilità generale
Conoscenza contabilità industriale
Conoscenza teniche formazione bilancio
Conoscenza di tecniche di analisi statistica
Conoscenza sistemi di budgeting
Conoscenza sistemi di reporting
Orientamento all'innovazione
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Rilevazioni dati contabili
Individuazione e classificazione centri di costo
Ripartizione dati contabili per centri di costo
Elaborazione dei budget
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Individuazione soluzioni a fronte di scostamenti previsionale/consuntivo
Analisi dei processi produttivi e organizzativi aziendali
Gestione rapporti organi controllo
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione e ottimizzazione delle risorse
Definizione politiche, obiettivi e strategie area di competenza
Pianificazione, gestione e controllo attività area di competenza
Predisposizione ed elaborazione bilancio analitico ed industriale
Analisi scostamenti previsionale/consuntivo
Stabilità Emotiva: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia,
focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione
con altre persone o gruppi
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando
attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Organizzazione efficace del tempo e del lavoro: Capacità di gestione delle proprie attività in funzione di scadenze temporali definite, gestendo in maniera efficace gli
imprevisti
12
LIVELLO EQF 6
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
LOGISTICA E SUPPLY CHAIN
ADDETTO AL MAGAZZINO
Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto,
transpallet..)
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo
situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei
rapporti interpersonali
Attivazione procedure e pratiche doganali import/export
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione scorte e approvvigionamento
Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi
merci
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Conoscenza procedure logistiche integrate
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza processi aziendali
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Gestione attività spedizioni/consegne
Ottimizzazione e innovazione area di competenza
Pianificazione e gestione scorte e magazzino
Pianificazione e gestione spedizioni/consegne
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 4
LIVELLO EQF 3
13
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ADDETTO ALLA LOGISTICA
Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte
Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino
Conoscenza processi aziendali
Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro
Attivazione procedure e pratiche doganali import/export
Predisposizione e redazione documentazione di trasporto
Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..)
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Gestione movimentazione merci e magazzino
Pianificazione e gestione scorte e magazzino
Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite
reazioni lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in
modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei
gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di
esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e
orientandoli verso i risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere
l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre
raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e
nei modi stabiliti
Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export
14
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 4
LIVELLO EQF 3
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ADDETTO ACQUISTI
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al
conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando attivamente gli eventi e fornendo un livello di
prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del
proprio gruppo di lavoro o le unità operative
Predisposizione e redazione documentazione di trasporto
Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..)
Gestione attività spedizioni/consegne
Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica
Ottimizzazione e innovazione area di competenza
Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export
Reporting area di competenza
Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali
Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino
Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti
Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno
dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di
esigenze comuni, ma non necessariamente in sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e
orientandoli verso i risultati voluti
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre
raggiungere un risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un
gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori
Conoscenza procedure logistiche integrate
Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Gestione scorte e approvvigionamento
Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
LIVELLO
EQF 6
LIVELLO
EQF 5
LIVELLO
EQF 4
15
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE MAGAZZINO
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di
indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al
conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando
attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione
coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza procedure logistiche integrate
Conoscenza processi aziendali
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Coordinamento e controllo attività area logistica
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Attivazione procedure e pratiche doganali import/export
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare,
valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del
proprio gruppo di lavoro o le unità operative
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un
discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo
chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte a
numerosi e diversificati interlocutori
Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali
relative alle spedizioni nazionali ed internazionali
Gestione movimentazione merci e magazzino
Gestione attività spedizioni/consegne
Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica
Ottimizzazione e innovazione area di competenza
16
LIVELLO EQF 6
LIVELLO EQF 5
LIVELLO EQF 4
LIVELLO EQF 3
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE LOGISTICA
Gestione delle risorse umane: Capacità di orientare, valutare, sviluppare e integrare le attività, i componenti del proprio gruppo di lavoro o le unità operative
LIVELLO EQF
Orientamento agli obiettivi e ai risultati: Capacità di indirizzare costantemente la propria e l’ altrui attività al conseguimento degli obiettivi organizzativi, influenzando
6
attivamente gli eventi e fornendo un livello di prestazione coerente alla natura e all’importanza degli stessi
Gestione scorte e approvvigionamento
Conoscenza procedure logistiche integrate
Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali
Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino
Conoscenza tecniche di gestione approvvigionamento
Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte
Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti
Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza processi aziendali
Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro
Attivazione procedure e pratiche doganali import/export
Predisposizione e redazione documentazione di trasporto
Aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Gestione attività spedizioni/consegne
Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica
Coordinamento e controllo attività area logistica
LIVELLO EQF
Ottimizzazione e innovazione area di competenza
5
Pianificazione e gestione scorte e magazzino
Pianificazione e gestione spedizioni/consegne
Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export
Implementazione e aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Reporting area di competenza
Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi e tensioni nei rapporti interpersonali
Gestione dei gruppi e delle riunioni: Capacità di coordinare più persone intente a operare insieme sulla base di esigenze comuni, ma non necessariamente in
sintonia, focalizzando processi di comunicazione incrociata e orientandoli verso i risultati voluti
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse e l’adesione degli interlocutori
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di qualsiasi natura in
competizione con altre persone o gruppi
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e correttamente il proprio pensiero di fronte
a numerosi e diversificati interlocutori
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei modi stabiliti
17
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE ACQUISTI
Persuasione: Capacità di mettere insieme e di presentare materiali, suggerimenti, soluzioni in modo da cogliere l’interesse
e l’adesione degli interlocutori
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Capacità utilizzo attrezzature e mezzi movimentazione merci (Muletto, transpallet..)
Conoscenza procedure amministrative, fiscali e doganali relative alle spedizioni nazionali ed internazionali
Conoscenza procedure amministrative, fiscali di tenuta flussi di magazzino
Conoscenza tecniche di gestione approvvigionamento
Conoscenza tecniche di gestione magazzino/scorte
Conoscenza tecniche di gestione spedizioni/trasporti
Conoscenza sistemi di immagazzinamento e movimentazione merci
Conoscenza prodotto/servizio aziendale
Conoscenza processi aziendali
Normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul lavoro
Attivazione procedure e pratiche doganali import/export
Aggiornamento sistema informativo di gestione flussi merci
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Gestione scorte e approvvigionamento
Gestione attività spedizioni/consegne
Definizione politiche, obiettivi e strategie area logistica
Coordinamento e controllo attività area logistica
Ottimizzazione e innovazione area di competenza
Pianificazione e gestione spedizioni/consegne
Definizione ed implementazione procedure e pratiche doganali import/export
Gestione rapporti con clienti/fornitori interni ed esterni
Reporting area di competenza
Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite reazioni
lucide ed equilibrate
Efficacia Interpersonale: Capacità di comprendere le percezioni, i bisogni, gli atteggiamenti degli altri e interagirvi in modo
costruttivo
Gestione dei conflitti: Capacità di affrontare e tenere sotto controllo situazioni che originano contrasti all’interno dei gruppi
e tensioni nei rapporti interpersonali
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un
risultato di qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
Leadership: Capacità di organizzare il consenso, di ottenere collaborazione e di guidare singole persone o un gruppo al
raggiungimento degli obiettivi prefissati
Capacità di comunicazione: Capacità di imbastire un discorso con parole facili e frasi eleganti, esprimendo chiaramente e
correttamente il proprio pensiero di fronte a numerosi e diversificati interlocutori
Capacità di lavoro in team: Capacità di lavorare in gruppo e di perseguire obiettivi comuni realizzandoli nei tempi e nei
modi stabiliti
18
LIVELLO EQF
6
LIVELLO EQF
5
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul
lavoro
Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e
conseguenze
Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio
Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi
Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal
rischio
Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto
soccorso
Conoscenza dei processi produttivi aziendali
Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio
Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la
gestione delle emergenze
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di
trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di
qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
LIVELLO EQF 3
19
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul lavoro
Conoscenza degli attori coinvolti da SPP e relativi compiti, obblighi e responsabilità
Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze
Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio
Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi
Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal rischio
Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso
Conoscenza dei processi produttivi aziendali
Gestione informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente
Redazione e gestione della documentazione specifica prevista
Gestione delle relazioni con Enti e Organi di controllo
Capacità di utilizzo applicativi e/o sistemi informativi
Definizione politiche, obiettivi e strategie servizio prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente (SPP)
Pianificazione, gestione e controllo attività SPP
Definizione, monitoraggio e verifica raggiungimento obiettivi di performance relativi SPP
Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio
Identificazione e applicazione misure di prevenzione infortuni, incidenti e danni
Definizione procedure per la gestione delle emergenze
Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la gestione delle emergenze
Gestione informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione salute, sicurezza e ambiente
Redazione e gestione della documentazione specifica prevista
Gestione delle relazioni con Enti e Organi di controllo
Capacità di predisposizione e rispetto del budget
Gestione e controllo rispetto misure di sicurezza
Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio
Identificazione e applicazione misure di prevenzione infortuni, incidenti e danni
Stabilità Emotiva e gestione dello stress: Stabilità della prestazione in condizioni di difficoltà e conflitto, tramite
reazioni lucide ed equilibrate
Aggiorna e attiva e procedure per la gestione delle emergenze
20
LIVELLO EQF 6
LIVELLO EQF 5
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ADDETTO SQUADRA ANITINCENDIO
Normativa e procedure in tema di ambiente, salute e sicurezza sul
lavoro
Conoscenza di tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e
conseguenze
Conoscenza di criteri e strumenti di valutazione del rischio
Conoscenza delle misure di prevenzione e protezione dei rischi
Conoscenza dei sistemi e dispositivi di protezione individuale dal
rischio
Conoscenza dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto
soccorso
Conoscenza dei processi produttivi aziendali
Identificazione, analisi, valutazione e classificazione fattori di rischio
Coordinamento e verifica corretta applicazione procedure per la
gestione delle emergenze
Negoziazione: Orientamento a ricercare e utilizzare margini di
trattativa in tutte le situazioni in cui occorre raggiungere un risultato di
qualsiasi natura in competizione con altre persone o gruppi
LIVELLO EQF 3
21
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
STRUMENTI DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI
Con riferimento al capitolo 4. “Il modello di valutazione e verifica degli apprendimenti”, nelle pagine seguenti sono riportati
gli schemi esemplificativi degli strumenti predisposti per la verifica e valutazione degli apprendimenti in esito a percorsi
formativi che sono stati utilizzati in fase di sperimentazione del modello.
Nello specifico:
1.
Griglia di descrizione corso
2.
Test di valutazione per allievo ex ante
3.
Prove pratiche,
4.
Griglia di osservazione e valutazione delle prove pratiche
5.
Test di valutazione per allievo ex post
6.
Questionario di valutazione in azienda
Sono illustrati, a titolo di esempio, gli strumenti predisposti per il percorso formativo: Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (Formazione obbligatoria)
22
GRIGLIA DI DESCRIZIONE CORSO
AREA DI COMPETENZA
1
Gestire le normative ed
i relativi aggiornamenti
in materia di sicurezza e
prevenzione
2
Individuazione
delle
possibili fonti di rischio,
applicazione
delle
procedure di gestione
per
l’eliminazione/riduzione
del rischio
3
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
4
Gestire le procedure di
emergenza
5
Gestione
della
sicurezza in funzione
del
processo/i
produttivo/i della propria
azienda in relazione al
reparto di riferimento
6
Gestione delle relazioni
con l’utilizzo di un
linguaggio appropriato
riferito al settore ed al
ruolo
LIV
EQF
5
5
5
Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITÀ
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI/ATTEGGIAMENTI
DESCRITTORI
Normativa e procedure in tema di
salute e sicurezza sul lavoro
Principi giuridici comunitari e nazionali
Legislazione generale e speciale in materia
di sicurezza sul lavoro; Principi base D.Lgs
81/2008 testo unico
Saper reperire le informazioni da fonti
ufficiali e verificare gli aggiornamenti
normativi
Utilizzo degli strumenti informatici e
telematici per la raccolta e ricerca delle
informazioni in materia di sicurezza.
Abilità di ricerca di testi attraverso
motori di ricerca, biblioteche, librerie
specializzate,..
Verifica periodica dello
aggiornamento
delle
applicate.
Monitoraggio
documentazione
interne.
tipologie e fonti di rischio e relativi
effetti e conseguenze; strumenti
per la valutazione del rischio; le
misure
di prevenzione e
protezione dei rischi
Definizioni delle diverse tipologie di rischio,
descrizione dei fattori di rischio (singoli e
composti);
conseguenze correlate alle
diverse tipologie di rischio. Ambienti di
lavoro e rischi correlati.
Criteri per la
valutazione dei rischi, strumentazione per la
rilevazione del rischio, scale e valori limite
dell’esposizione al rischio
Analisi dei
possibili danni e conseguenti misure e
procedure di prevenzione e protezione
Rilevare, nell’ambito dello svolgimento
del ruolo, i rischi presenti nell’ambiente
di lavoro e nei processi di produzione.
Gestire
l’informazione in ambito
prevenzione, protezione
salute e
sicurezza
Monitorare i cambiamenti organizzativi
e strutturali e verificare il rispetto delle
procedure da parte dei lavoratori.
Rendere accessibili le informazioni
tecniche, procedurali e legislative
aggiornate da parte di chi ne ha la
necessità.
Attenzione e vigilanza durante lo
svolgimento delle mansioni aziendali
per prevenire e riconoscere le
situazioni di rischio. Attivarsi per
eliminarle.
Atteggiamento di controllo analitico e
preposto alla correlazione di fattori di
rischio. Utilizzo corretto di procedure e
criteri di valutazione del rischio.
Ruoli e funzioni dei principali attori coinvolti
nel SPP, Obiettivi aziendali e ogente
normative in materia di sicurezza Organi di
controllo e relativi ambiti di competenza
Identificazione del rischio e ruolo
preposto
alla
sua
gestione;
monitoraggio e verifica raggiungimento
obiettivi di performance relativi al SPP,
Gestione dei gruppi e delle riunioni di
coordinamento delle attività inerenti alla
sicurezza e prevenzione e salute dei
lavoratori.
Valutare
il
reale
grado
di
raggiungimento degli obiettivi fissati nei
safety meeting, con particolare riguardo
all’allocazione delle risorse finanziarie ,
Gestire squadre e gruppi di lavoro,
delegare mansioni a figure competenti
ed addestrate. Approntare un sistema
di rilevazione e analisi degli incidenti e
degli infortuni.
Rispetto dei ruoli definiti , adeguamento
alle procedure.
Correlazione dei sistemi di prevenzione
e protezione con i ruoli aziendali e con
le tipologie di rischio e la gravità dello
stesso, organizzazione di gruppi di
lavoro, intervenire con i ruoli aziendali
e attori esterni in circostanze di
emergenza.
Atteggiamento assertivo ed equilibrato
nei confronti di tutti gli attori sociali
anche in situazioni-limite. Attenzione
alla tutela del lavoratore in ogni
circostanza; Identificazione di figure
idonee alla gestione e al controllo in
situazioni di emergenza. Principio di
ottimizzazione degli investimenti, nel
rapporto costi-benefici.
Offrire ascolto e supporto agli attori
sociali. Intervenire con comunicazioni
chiare e tempestive rivolte a tutti gli
attori sociali. Organizzazione delle
principali procedure d’emergenza (vie
di fuga, punti di raccolta, prove di
evacuazione) prevedendo simulazioni
al fine di ridurre il carico emotivo legato
alla
circostanza.
Supporto
nell’identificazione
delle
misure
straordinare di gestione del rischio, di
procedure per la messa in sicurezza e
comunicazione tempestiva agli enti
deputati alla gestione dell’emergenza.
Conoscenza degli attori coinvolti
dal SPP e relativi compiti, obblighi
e
responsabilità,
organi
di
controllo, obblighi di legge
stato di
normative
periodico
della
e delle procedure
5
Conoscenza
dei
sistemi
e
dispositivi
di
protezione
individuale e collettiva, dei sistemi
e delle procedure di emergenza e
pronto soccorso; conoscenza di
tempi e procedure idonei per far
fronte
all’emergenza,
delle
conseguenze dell’esposizione a
circostanze stessogene e tecniche
di prevenzione di stress e burnout
sul luogo di lavoro.
Principi di idoneità al lavoro e di tutela
sanitaria dei lavoratori. Conoscenza dei vari
DPI e DPC ed il loro utilizzo. Criteri per la
scelta dei dispositivi di protezione in base al
di rischio. Principi di sicurezza delle
attrezzature e degli impianti. Procedure
d’emergenza,
responsabilità
e
oneri
dell’RLS in caso di emergenza. Lavori ad
alto rischio stressogeno, stress lavoro
correlato, tecniche gestione dello stress
Definire le procedure per la gestione
delle emergenze attraverso l’utilizzo
applicativi e/o sistemi informativi.
Coordinare le attività volte ad arginare
il rischio. Intraprendere azioni che
coinvolgano gli enti di controllo. Saper
identificare tutti i possibili scenari di
emergenza
Utilizzare
le
procedure
e
la
documentazione adottata nel modo più
opportuno
alla
gestione
dell’emergenza.
Collaborare
alla
programmazione degli interventi per
l’eliminazione o la riduzione dei rischi
emersi nella fase di valutazione;
collaborare alla definizione delle priorità
degli
interventi.
Assumersi
la
responsabilità di fronte all’emergenza e
intraprendere iniziative atte a favorire il
ripristino della situazione, soprattutto in
situazioni altamente stressogene per
qual è e per i lavoratori. Interpellare gli
organi di controllo.
5
Conoscenza dell’organigramma e
dei processi organizzativi e
produttivi,
conoscenze
sugli
strumenti informativi e formativi
idonei alla diffusione di una
cultura della sicurezza
Gestione dell’informazione e la formazione
dei lavoratori, organizzazione aziendale,
organigramma,
processi
produttivi,
descrizioni per ruoli e mansioni.
Supporto all’attività di SPP e la
gestione
dell’informazione
e
formazione in ambito prevenzione,
protezione salute e sicurezza.
Utilizzare
le
metodologie di
programmazione,
pianificazione,
monitoraggio e controllo dei processi
produttivi.
Controllare e verificare costantemente i
risultati delle azioni condotte in materia
di sicurezza. Verificare i risultati
aziendali in materia di sicurezza.
Azione continua di monitoraggio e
rilevazione di indicatori di risultato,
attenzione ai fattori di miglioramento
continuo per la sicurezza nei processi
di lavorazione
Redazione
e
gestione
della
documentazione specifica prevista,
Gestione delle relazioni con Enti,
Organi di controllo e maestranze
aziendali
Favorire
la
reperibilità
delle
informazioni
per
i
lavoratori,
relazionarsi con gli enti di controllo e
maestranze aziendali, adeguandosi
all’interlocutore. Capacità di parlare in
pubblico, produrre e tenere relazioni.
Mediare nelle situazioni conflittuali,
essere in grado di ascoltare l’altro e
saper adottare un comportamento
propositivo e non di attacco.
Aggiornamento
periodico
degli
strumenti di comunicazione e di
diffusione
delle
informazione.
,
assertività nelle comunicazioni ai
gruppi di lavoro. Ascolto attivo e
comunicazione verbale e non verbale
efficace.
Verifica dell’adeguatezza del linguaggio
tecnico
nella
documentazione;
istituzione di canali idonei alla
diffusione
dell’informazione,
individuazione di procedure e linee
guida
per
redigere
una
documentazione adeguata e pertinente
alle richieste degli enti deputati al
controllo. Capacità di moderazione.
4
conoscenze del linguaggio tecnico
specifico dell’ambito sicurezza.
Conoscenza di adeguate tecniche
di comunicazione
Terminologia tecnica, linguaggio proprio di
pratiche e documentazioni ufficiali, enti e
organi di controllo e documentazioni di
pertinenza. Modalità di comunicazione
efficace.
23
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX ANTE
Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
In evidenza le risposte corrette.
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestire le normative ed i relativi
aggiornamenti in materia di sicurezza
e prevenzione
5
Individuare possibili fonti di rischio,
applicazione
delle procedure di
gestione per eliminare/ridurre il
rischio
5
Riconoscere gli attori coinvolti nel
sistema sicurezza e prevenzione
6
Gestire le procedure di emergenza
5
24
TEST IN INGRESSO
Qual è la principale normativa vigente in materia di sicurezza?
a) D.Lgs 81/2008
b) D. Lgs 626/1994
c) D. Lgs 488/2007
Quali strumenti utilizzi per aggiornarti sulle norme:
a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli
b) D. Lgs 626/1994
c) passaparola
Ogni quanto tempo ti aggiorni le norme sulla sicurezza?
a) In occasione delle verifiche annuali
b) Quando mi ricordo
c) Mai
d) Solo su sollecitazione della direzione
e) in base a un planning predefinito
Un rischio è
a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che
psichiche.
b) una proprietà di una determinata situazione
c) la proprietà che accada un incidente mortale
Come rilevi un rischio in azienda:
a) controlli casuali
b) su segnalazione dei colleghi
c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro
d) in seguito a incidenti sul lavoro
Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio:
a) riunione con i colleghi
b) applicazione delle norme
c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP
d) nessuna
Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)?
a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza
b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza
c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i
problemi della sicurezza
d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza
A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi?
a) Al diretto superiore o al datore di lavoro
b) Al Pronto soccorso
c) Allo SPISAL
d) Alla Sorveglianza Sanitaria
Quando rilevi un’anomalia in materia di sicurezza, occorre:
a) non segnalare il problema
b) rivolgersi al RSPP
c) rivolgersi all’RSU
In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono:
a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto
b) arrangiarsi come possono
c) chiamare i vigili del fuoco
d) astenersi dal lavoro e andare a casa
In quanto RLS, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito deve:
a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio
b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma
c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma
In caso di incendio, come RLS devi:
a) metterti a urlare per dare l’allarme
b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro
c) chiamare i VVFF
d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
segue
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestire la sicurezza in funzione del
processo/i produttivo/i della propria
azienda in relazione al reparto di
riferimento
5
Gestire le relazioni con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato in riferimento
al settore ed al ruolo esercitato
5
TEST IN INGRESSO
Quali processi produttivi devono essere valutati?
a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e
impianti
b) Tutti, incluse le attività d’ufficio
c) Escluse le attività d’ufficio
Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione?
a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte
b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischiomansione
c) Nessuna delle precedenti
La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite:
a) riunioni con i colleghi
b) piano di audit e controlli periodici
c) la rilevazione di incidenti
d) segnalazioni anonime
Come definisci la prevenzione?
a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori
b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge
c) un nuovo circuito elettrico a norma
d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi
La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se:
a) si discute a ruota libera
b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici
c) si consegnano dispense
d) si vedono filmati
In quanto RLS, nel relazionarsi con i diversi ruoli aziendali devi:
a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo
b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU
c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza
d) fare un articolo per la stampa
PROVA PRATICA
Esempi delle tipologie di proposte nel corso per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
ESERCITAZIONE PRATICA
Obiettivo
Luogo
Strumenti
Attrezzature
Durata
Attività
Verificare le competenze nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, in condizioni di lavoro
ordinarie.
Verificare le procedure di emergenza in occasione di eventi di media gravità.
Laboratorio
Dispositivi di protezione individuale, coerentemente con il profilo professionale ed il settore di lavoro
(maschere, guanti, casco , tute etc).
20 minuti per allievo
Verifica dei i tempi e le abilità nell’indossare/utilizzare i DPI
L’esercitazione può essere effettuata introducendo fattori di stress ambientale.
PROBLEM SOLVING
Obiettivo
Luogo
Strumenti
Attrezzature
Durata
Attività
Verificare la capacità dell’allievo di formulare una soluzione concreta ad un problema complesso ma
ricorrente
Verificare la capacità gestionale ed organizzativa, nonché l’abilità di formulazione di proposte originali
supportate da conoscenze specifiche in materia di sicurezza. La proposta dovrà garantire il massimo
beneficio per l’azienda e per i lavoratori.
Aula/ Azienda
Materiale con le informazioni essenziali per la soluzione del caso; supporti cartaceo
La durata è variabile in funzione della durata del corso stesso e a seconda della difficoltà e della
modalità di conduzione dell’esercitazione
Caso: In un’azienda metalmeccanica si fa un largo uso di solventi per vernice. Questi prodotti
potrebbero essere sostituiti da altri meno dannosi per la salute, ma i lavoratori si oppongono
drasticamente a tale alternativa poiché l’introduzione di nuove sostanze comporterebbe tempi
drasticamente più lunghi per la medesima lavorazione del materiale. Inoltre sono molto più costose.
Dalla rilevazione del rischio chimico, inoltre, emergono dati preoccupanti, e ci sarebbe la necessità di
un intervento immediato, tuttavia l’azienda ha diverse comande in scadenza e non può ritardare le
consegne. Si proponga una soluzione a tale circostanza
25
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ROLE PLAYING
Obiettivo
Luogo
Strumenti
Attrezzature
Durata
Osservatori
Attività
Favorire una riflessione sul ruolo di Rappresentante dei Lavoratori, nell’ambito di un’azienda di grandi
dimensioni, in presenza di colleghi di culture diverse.
Analizzare gli stili di leadership e di comunicazione, verificare il rispetto dei tempi e della gestione del
ruolo in una riunione di lavoro.
Aula
Carta e penna, lavagna a fogli mobili
Prova: ‘45 minuti; Discussione –Valutazione: ‘30 minuti;
1-2
Descrizione del Contesto: La CARLI & ROSSI è un’azienda che opera nella provincia di Belluno e che
dispone di un grosso know how nel settore delle demolizioni e noleggio attrezzature meccaniche per
l’edilizia. Recentemente ha deciso di espandersi anche verso paese dell’est ed in questa ottica ha
rinforzato le sue maestranze assumendo lavoratori comunitari provenienti da questi paesi, al fine di
“formarli in Italia” ed utilizzarli successivamente come capi squadra nel loro paese di origine. Poiché in
cantiere non tutti i lavoratori hanno comportamenti rispettosi delle norme per la sicurezza, l’azienda ha
deciso di responsabilizzare direttamente tutte le figure coinvolte nel processo della sicurezza, per cui
sono state organizzate delle riunioni per gruppi misti che vedono coinvolti: il Responsabile Servizio di
Prevenzione e Protezione, Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, una squadra di operai al
completo (da 5 ad 8 unità), il geometra di cantiere.
Obiettivo di ciascun incontro è definire le motivazioni che impediscono di applicare correttamente le
norme sulla sicurezza ed stilare un programma di azioni correttive.
DESCRIZIONE DELL’AZIENDA La nostra azienda è presente sul mercato da oltre 20 anni con
maestranze specializzate. La nostra certificazione ISO 9001 Vision ci ha permesso di ottimizzare i
servizi alla clientela, la gestione e il controllo delle attrezzature. I nostri tecnici garantiscono
l'ottimizzazione dei tempi di realizzazione delle opere, favorendo così un notevole contenimento dei
costi. Un'attrezzata officina mobile soddisfa, in tempi brevi, le richieste di interventi tecnici. Un parco
macchine di nuovissima generazione, è atto a soddisfare le più diversificate esigenze.
•
Dipendenti: 90
•
Fatturato: 32 milioni di euro
•
Mercato in cui opera: Italia, Austria, Slovenia , Croazia
PROJECT WORK
Obiettivo
Luogo
Strumenti
Attrezzature
Durata
Attività
di
verifica
26
Avviare delle azioni di sensibilizzazione all’utilizzo dei DPI con gruppi di colleghi di nazionalità e cultura
diversa
Verificare l’utilizzo dei DPI con rilevazione schedulate
Azienda
Da definire in funzione delle strategie adottate per risolvere il problema
Variabile in funzione della durata del corso
Verifica intermedia dopo circa 2 settimane dall’avvio dei lavori, con valutazione dettagliata delle criticità
riscontrate e possibili soluzione ipotizzate. Verifica finale: Analisi della documentazione e delle
procedure previste per la soluzione del problema.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE
Schema esemplificativo per la valutazione delle prove pratiche - corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
A
DIMENSIONE
VALUTATA
AREA DI
COMPETENZA
saper reperire informazioni da fonti ufficiali
2
rilevare i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e
nei processi di produzione
ABILITA'
4
COMPORTAMENTI
5
redazione della documentazione specifica
1
verifica periodica dello stato di aggiornamento
delle normative
2
attenzione e vigilanza durante lo svolgimento
delle mansioni di prevenzione
3
rispetto dei ruoli definiti, adeguamento alle
procedure, asserivita' nella comunicazione
4
utilizzare le procedure e la documentazione dei
sistemi di qualita' per la gestione dell'emergenza
6
valutazione
e
attribuzione
…….
G
identificazione del rischio e del ruolo preposto
alla sua gestione
definizione delle procedure per la gestione
dell'emergenza. cooridinamento attivita' volte ad
arginare il rischio
pianificazione, gestione, controllo dell'attivita' di
spp
6
5
LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO *
C
D
E
F
DESCRIZIONE
1
3
B
utilizzare le metodologie di programmazione,
pianificazione , monitoraggio e controllo
favorire la reperibilita' delle informazioni per i
lavoratori, relazionarsi agli enti di controllo
adeguandosi all'interlocutore
punteggi: valori compresi fra 0 e il livello
eqf
atteso
definita
per
la
specifica
area
di
competenza
nella
griglia
di
descrizione
corso.
27
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
TEST DI VALUTAZIONE PER ALLIEVO EX POST
Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
In evidenza le risposte corrette.
LIV
EQF
AREA DI COMPETENZA
Gestire le normative ed i relativi
aggiornamenti in materia di
sicurezza e prevenzione
5
Individuare le possibili fonti di
rischio, applicare le procedure di
gestione
per
l'eliminazione/riduzione
del
rischio
5
Riconoscere gli attori coinvolti nel
sistema sicurezza e prevenzione
6
Gestire
le
emergenza
procedure
di
5
28
TEST IN USCITA
In che anno è entrato il vigore il Testo Unico della Sicurezza?
a) 1994
b) 2008
c) 2007
d) 1945
In qualità di RLS, cosa sei tenuto per legge a richiedere al Datore di Lavoro, se non ti viene
consegnato?
a) l’organigramma
b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato
c) il budget aziendale per la sicurezza
d) i verbali degli incontri
Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in materia di aggiornamenti normativi?
a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi
b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte
c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente
d) non ho doveri in merito
Quale combinazione rappresenta un esempio di fonti di rischio chimico?
a) virus e solventi
b) gas e polveri
c) batteri e miceti
d) raggi X e nebbie
Quale formula utilizzi per la valutazione del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno)
a) P= R + D
b) R= P - D
c) D= R x P
d) R=P x D
Quale procedura intraprendi per ridurre i rischi, quando non puoi eliminarne la fonte?
a) invio una non conformità
b) sollecito l’introduzione di DPI idonei
c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona
d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria
Quale ente ha la funzione di organo di vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008?
a) SPISAL
b) INAIL
c) ISPESL
Quando vieni consultato dal datore di lavoro per la valutazione dei rischi, devi:
a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori
b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso
c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso
d) consegnare la reportistica adeguatamente predisposta e vidimata
Con chi collabori principalmente quando si tratta di decidere quali di dispositivi di
sicurezza adottare per i macchinari?
a) con i lavoratori interessati
b) con l’RSU
c) col medico competente
d) col datore di lavoro
In caso di infortunio grave, qual è il numero da comporre?
a) 118 solo se in Italia
b) 117 solo se in Italia
d) 115 in tutta l’UE
Qual è l’attore da contattare per primo nel caso di incendio?
a) RSPP
b) addetto antincendio
c) medico competente
d) responsabile dell’area
In presenza di principio di incendio, e ove vi sia il timore di persone in pericolo:
a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a rischio nell’ambiente
b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai l’allarme con tutti i
mezzi a disposizione
c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad attivare le squadre
antincendio
d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il servizio d’emergenza.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
segue
AREA DI COMPETENZA
LIV
EQF
Gestire la sicurezza in funzione
del processo/i produttivo/i della
propria azienda in relazione al
reparto di riferimento
5
Gestire le relazioni con l'utilizzo
di un linguaggio appropriato
riferimento al settore ed al ruolo
5
TEST IN USCITA
Come si collocano i preposti nella scala gerarchica della sicurezza?
a) dopo datore di lavoro e dirigenti
b) tra datore di lavoro e dirigenti
c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale
Quali interventi è obbligatorio pianificare, con il datore di lavoro, dopo l’introduzione di
idonei dispositivi di protezione all’interno del reparto produttivo?
a) revisione del budget e del business plan
b) formazione, informazione, addestramento
c) rifare da capo la valutazione dei rischi
Nei reparti con attrezzature meccaniche sei tenuto a verificare che
a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI
b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari
c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI
Cosa si intende per rischio organizzativo?
a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree dell’organizzazione
b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa
c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni
d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca danni
all’organizzazione
L’RLS, per segnalare i fattori di rischio riscontrati, deve relazionarsi con:
a) il servizio di prevenzione aziendale
b) il responsabile delle risorse umane
c) il responsabile dell’area
d) l’ASL
Come favorire la corretta diffusione delle informazioni in materia di Sicurezza?
a) riunioni periodiche
b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori
c) sono sufficienti avvisi in bacheca
d) passaparola “a cascata” fra i lavoratori
29
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE
Schema esemplificativo - Corso Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Data
compilazione
Titolo del Corso
di
Cognome e Nome (partecipante al corso)
Ruolo
Azienda
Nome e Ruolo del compilatore
Nella tabella di seguito sono evidenziate e descritte le Aree di Competenza oggetto del corso di formazione per RLS a cui ha
partecipato il Suo collaboratore.
Indichi qual è il valore corrispondente alla padronanza espressa dal Suo collaboratore nelle conoscenze, abilità e comportamenti
relativi alle specifiche aree di competenza oggetto del corso.
Il livello di padronanza deve essere espresso secondo una scala, che richiama i livelli EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche) attesi
per le singole aree di competenza, come evidenziato Griglia di descrizione corso allegata.
Area di Competenza
Conoscenze, Abilità, Comportamenti
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Conoscere la normativa e procedure in tema di salute e sicurezza sul
lavoro. Saper reperire le informazioni da fonti ufficiali e verificare gli
aggiornamenti normativi.
Individuazione delle possibili
fonti di rischio, applicazione
delle procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione del
rischio
Riconoscere gli attori coinvolti
nel sistema sicurezza e
prevenzione
Gestire le procedure di
emergenza
Gestione della sicurezza in
funzione del processo/i
produttivo/i della propria
azienda in relazione al reparto
di riferimento
Gestione delle relazioni con
l'utilizzo di un linguaggio
appropriato riferito al settore
ed al ruolo
Conoscere le tipologie e fonti di rischio e relativi effetti e conseguenze;
strumenti per la valutazione del rischio; le misure di prevenzione e
protezione dei rischi. Rilevare, nell'ambito dello svolgimento del ruolo, i
rischi presenti nell'ambiente di lavoro e nei processi di produzione.
Gestire l'informazione in ambito prevenzione, protezione salute e
sicurezza.
Conoscere gli attori coinvolti dal SPP e relativi compiti, obblighi e
responsabilità, organi di controllo, obblighi di legge. Identificazione del
rischio e ruolo preposto alla sua gestione; monitoraggio e verifica
raggiungimento obiettivi di performance relativi al SPP, Gestione dei
gruppi e delle riunioni di coordinamento delle attività inerenti alla
sicurezza e prevenzione e salute dei lavoratori.
Conoscere i sistemi e dispositivi di protezione individuale e collettiva,
dei sistemi e delle procedure di emergenza e pronto soccorso;
conoscenza di tempi e procedure idonei per far fronte all'emergenza,
delle conseguenze dell'esposizione a circostanze stessogene e
tecniche di prevenzione di stress e burnout sul luogo di lavoro. Definire
le procedure per la gestione delle emergenze attraverso l'utilizzo
applicativi e/o sistemi informativi. Coordinare le attività volte ad
arginare il rischio. Intraprendere azioni che coinvolgano gli enti di
controllo. Saper identificare tutti i possibili scenari di emergenza
Conoscere l'organigramma e dei processi organizzativi e produttivi,
conoscenze sugli strumenti informativi e formativi idonei alla diffusione
di una cultura della sicurezza. Supporto all'attività di SPP e la gestione
dell'informazione e formazione in ambito prevenzione, protezione
salute e sicurezza.
Conoscere il linguaggio tecnico specifico dell'ambito sicurezza.
Conoscenza di adeguate tecniche di comunicazione. Redazione e
gestione della documentazione specifica prevista, Gestione delle
relazioni con Enti, Organi di controllo e maestranze aziendali
Padronanza espressa
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
5
Al termine del percorso formativo “Corso per RLS” ritiene che il suo collaboratore presenti:
• Aree di forza (specificare) ______________________________________________________________________
• Aree di miglioramento (specificare) ________________________________________________________________
Il corso di formazione “Corso per RLS” ha apportato benefici:
• Per il lavoratore
SI □
• Per l’area aziendale in cui opera il collaboratore
SI □
• Per l’azienda
SI □
NO □
NO □
NO □
perché …………………………………..
perché …………………………………..
perché …………………………………..
Ritiene che l’attività di valutazione appena svolta sia utile per Lei e la Sua azienda?
SI □
NO □
Se SI, Le chiediamo di motivare la Sua risposta indicando, nell’ordine, le 2 più importanti:


Rende possibile un’analisi sulla validità dell’investimento
formativo effettuato dall’azienda.
Formalizza, nel linguaggio delle competenze, l’agire
quotidiano dei miei collaboratori.



30
Offre un’occasione per definire eventuali percorsi di sviluppo
successivi.
Consente di monitorare, attraverso alcuni indicatori concreti,
il livello della competenza del lavoratore.
Altro: (specificare)
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ATTESTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Nel documento proposto sono riportate le aree di competenza e i relativi descrittori per le quali il soggetto ha raggiunto e soddisfatto il livello EQF dichiarato nella griglia di
descrizione corso principalmente prendendo come riferimento il risultato del test di valutazione per l’allievo ex post (Q3) eventualmente corredato dai dati relativi alle prove in
itinere (Q2) ed al questionario di valutazione aziendale.
31
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
SPERIMENTAZIONE: PRESENTAZIONE DEI DATI
Nelle pagine che seguono sono illustrati in dettaglio gli strumenti predisposti ed utilizzati per la verifica degli
apprendimenti in esito ai singoli percorsi formativi oggetto di sperimentazione, di cui all’elenco, nonché l’esito delle prove.
Percorsi formativi oggetto di sperimentazione
Alta formazione
Apprendistato
Formazione Aziendale
Formazione obbligatoria
Formazione per disoccupati
•
Esperto Lean Manufacturing
•
Governo dei sistemi informativi
•
Lean Design Experience Workshop
•
Gestione delle piccole medie imprese
•
Tecnico saldo carpentiere
•
Tecniche e tecnologie dell'impresa alimentare
•
Comunicazione integrata in azienda
•
Lean Management
•
Self Marketing
•
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1
•
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 2
•
Responsabile del servizio di protezione e prevenzione
•
Costruire sicuri: percorsi di sensibilizzazione alla sicurezza e alla salute
nei cantieri edili
o inoccupati
•
Collaboratore e restauratore di beni culturali: progettista del restauro
conservativo 2
•
Collaboratore e restauratore di beni culturali: progettista del restauro
conservativo 1
Outplacement
32
•
Legislazione del lavoro
•
Tecnico commercio estero
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ALTA FORMAZIONE
ESPERTO IN LEAN MANUFACTURING
•
Sintesi dei contenuti: il corso di specializzazione “Esperto in Lean Manufacturing” è finalizzato a fornire un bagaglio
di competenze teoriche e di esperienze pratiche per poter avviare in autonomia concetti di riorganizzazione delle
operations secondo i principi e le logiche della Lean Manufacturing. Il corso è articolato sulle diverse aree tematiche
fra cui: evoluzione dei modelli di produzione, Value Stream Mapping, gestione dei materiali con Kanban e il
dimensionamento delle aree di stoccaggio e l’approccio KaiZen. I destinatari del corso sono professionisti operanti a
vari livelli in produzione, pianificazione e controllo, logistica e supply chain, industrializzazione di prodotto e di
processo qualità, nonché consulenti aziendali operanti nell’ambito dell’operation.
•
Area:
•
N soggetti coinvolti: 10
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 64 ore; sono stati oggetto di sperimentazione 4 moduli, della durata
complessiva di 16 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione:
- Introduzione alla Lean Manufacturing. La metodologia QFD per la definizione del valore
- Value Stream Mapping (VSM)
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
Logistica e supply chain
33
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Padroneggiare i principi base
del lean thinking e della riprogettazione dei processi
Essere in grado di descrivere
i principali flussi organizzativi
Scegliere la tecnica e il livello
di analisi più opportuni
Essere in grado di progettare
e proporre più scenari per i
possibili stati futuri
34
LIVELLO EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
5
Principi del Lean
Thinking: come si
inquadra lo strumento
Value Stream Mapping
Definizione dei 5 principi
base del Lean Thinking;
Definizione degli obiettivi
e delle fasi che
caratterizzano il processo
di Value Stream Mapping
Saper riconoscere attività
a valore e non a valore in
un flusso articolato; saper
identificare clienti interni
ed esterni
Saper utilizzare
l'osservazione per
individuare sprechi. Saper
adottare una prospettiva
pull
Miglioramento continuo
del processo di sviluppo
dei processi operativi
riducendo gli sprechi ed
aumentando qualità ed
affidabilità della gestione
Atteggiamento analitico
volto al miglioramento
continuo dei processi
(produttivi e
transazionali);
trasferimento delle
competenze acquisite ai
colleghi.
5
Le fasi dei processi
aziendali con un
sufficiente grado di
dettaglio
Importanza del lavoro di
gruppo per
l'individuazione delle
famiglie di prodotto il cui
flusso deve essere
mappato
Saper tracciare
manualmente una mappa
di valore, tenendo conto
di precedenze e
concatenazioni tra fasi
Saper utilizzare i
formalismi della tecnica
Value Strema Mapping
Supporto all'utilizzo e
diffusione di metodi di
mappatura visuale dei
processi
Stimolo ai colleghi
nell'applicazione di
metodi visuali per
l'individuazione di nuove
modalità operative
5
Le tecniche e gli strumenti
applicativi del Value
Stream Mapping
Metodi per
l'evidenziazione visiva
degli sprechi, nell'ottica di
utilizzare un linguaggio
comunemente accettato
in azienda
Saper raccogliere
informazioni quantitative
rilevanti "sul campo",
ovvero dove i processi
operativi vengono
realizzati
Saper identificare le
modalità di
sistematizzazione delle
informazioni raccolte
5
I fattori e le fasi che
incidono maggiormente
sul Lead Time globale
Come distinguere
informazioni relative alla
gestione e controllo dei
processi implementati e ai
requisiti del cliente
Saper pianificare in modo
creativo i nuovi flussi
tenendo conto di
eventuali vincoli
Saper tradurre gli obiettivi
dello stato futuro in azioni
sequenziali di intervento
Ricerca del commitment
Pianificazione di interventi
aziendale e qualificazione
di miglioramento, volti alla
del processo con il
razionalizzazione e
riferimento e il supporto di
riduzione del Lead Time
dati empirici affidabili
Focalizzazione sui "colli di
bottiglia" nella fase di
definizione dei nuovi
obiettivi di processo
Introduzione di requisiti di
processo che considerino
la riprogettazione e/o un
migliore impiego delle
attrezzature
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN INGRESSO
Il lean thinking si applica a:
a) Produzione
b) Progettazione
c) Tutte le attività aziendali
Padroneggiare i principi base
del lean thinking e della
riprogettazione dei processi
5
Quale approccio è alla base della riprogettazione dei processi in ottica Lean:
a) ricerca di efficienza
b) ricerca di efficacia
c) entrambi
La responsabilità del miglioramento dei processi in ambito Manufacturing è in carico a:
a) Responsabile di produzione
b) Tutte le persone coinvolte
c) La direzione del personale
Essere in grado di descrivere i
principali flussi organizzativi
5
L'individuazione delle famiglie di prodotto da mappare:
a) è proposta dalla Direzione generale
b) è proposta dalla Direzione Commerciale
c) è proposta da un team interfunzionale con l'avallo della Direzione
Un metodo di Value Stream Mapping è principalmente:
a) un metodo per rappresentare la strategia produttiva
b) un metodo di pianificazione della produzione
c) uno strumento per la pianificazione di attività di miglioramento
Una sessione di Value Stream Mapping produce:
a) Una rappresentazione dei tempi di processo
b) Una rappresentazione dei costi di processo
c) Una rappresentazione della percentuali di utilizzo delle attrezzature di produzione
I requisiti della mappatura dovrebbero emergere:
a) dal responsabile di produzione, che propone gli obiettivi futuri
b) dall'analisi dei dati di produzione relativi alla gamma prodotti
c) dal responsabile dell'Assicurazione Qualità, che fornisce le procedure di riferimento
Scegliere la tecnica e il livello di
analisi più opportuni
5
Essere in grado di progettare e
proporre più scenari per i
possibili stati futuri
5
Quali strumenti di supporto è necessario procurarsi per lo sviluppo di un Value Stream
Mapping:
a) Nessuno, solo un manuale
b) Un software di simulazione grafica
c) Fogli di carta, matite, gomma, ecc.
Quali parte del processo produttivo vanno incluse nel Value Stream Map:
a) il flusso dei materiali e delle informazioni
b) il flusso finanziario e l'analisi dei costi
c) solo le fasi critiche o più costose
Che cos'è lo stato futuro:
a) Il risultato finale di una serie di miglioramenti Lean
b) Un progetto di miglioramento della qualità
c) Un progetto di riduzione dei costi di produzione
Per sviluppare una riprogettazione dei processi secondo i principi Lean è necessario e
sufficiente:
a) adeguare i processi ai requisiti dei clienti interni ed esterni
b) dimostrare quantitativamente il vantaggio economico
c) non perdere mai di vista il principio della perfezione
In caso di dati sul processo incompleti, che esegue la mappatura dovrebbe:
a) completarli, sulla base dell'esperienza e facendo del proprio meglio
b) tornare sul campo e registrarli per osservazione diretta
c) chiedere le informazioni mancanti al responsabile di produzione o dei sistemi
informativi
35
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
1-Padroneggiare i principi
base del lean thinking e
della riprogettazione dei
processi
con abil comp area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
NO
NO
NO
0
NO
OK
NO
0
1
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
NO
0
2
C
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
1
D
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
NO
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
1
E
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
1
F
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
2
G
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
NO
NO
NO
0
1
H
NO
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
OK
0
0
I
NO
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
OK
NO
0
0
L
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
NO
NO
0
0
Sum
12
14
10
57
10
9
5
6
7
8
6
0
7
7
2
0
Aree di competenza
Cognome Nome
n persone/area
36
11
5
5
2-Essere in grado di
descrivere i principali
flussi organizzativi
3-Scegliere la tecnica e il
livello di analisi più
opportuni
1
0
5
4-Essere in grado di
progettare e proporre più
scenari per i possibili stati
futuri
con abil comp area
0
N AREE COMPLETATE
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN USCITA
La mappa dello stato attuale è:
a) un modello di rappresentazione del processo di produzione
b) un layout dei reparti produttivi negli impianti adibiti
c) l'insieme delle procedure di produzione
Padroneggiare i principi base
del lean thinking e della
riprogettazione dei processi
5
Un principio fondamentale del lean thinking è:
a) il miglioramento continuo
b) il cliente ha sempre ragione
c) l'assenza di procedure
L'eliminazione degli sprechi nell'applicazione VSM si ottiene mediante:
a) osservazione e discussione da parte del team
b) introduzione di nuove procedure
c) introduzione di uno strumento informatico di supporto alla produzione
Il metodo di Value Stream Mapping richiede dati di pertinenza:
a) della Direzione Tecnica
b) di diverse funzioni aziendali
c) della Direzione Commerciale
Essere in grado di descrivere i
principali flussi organizzativi
Scegliere la tecnica e il livello
di analisi più opportuni
5
5
Per schematizzare la linea del tempo è necessario:
a) rilevare tempi di lavorazione, spostamento e attesa per ogni pezzo prodotto
b) rilevare tempi di lavorazione, spostamento e attesa per ogni lotto prodotto
c) sommare tutti i cicli di lavorazione cui è soggetto un prodotto
Al termine di una sessione di Value Stream Mapping è utile:
a) che la direzione faccia partire dei progetti su alcune delle opportunità di
miglioramento individuate
b) che le opportunità di miglioramento individuate vengano annotate
c) che tutte le idee emerse vengano realizzate nel più breve tempo possibile
Quale livello di analisi è consigliabile adottare all'inizio?
a) un singolo processo
b) lo stabilimento produttivo
c) l'intera Supply Chain
Che cos'è il Takt Time:
a) il ritmo ottimale di produzione
b) il ritmo delle vendite
c) il ritmo del processo pacemaker
Come si realizza lo stato futuro:
a) su una sezione del processo ben nota e che promette di dare buoni risultati nel breve
periodo
b) sulla sezione più vicina al cliente finale, che sentirà per primo i benefici
c) all'intero processo schematizzato, avviando dei cantieri in parallelo
L'utilizzo dei supermarket è finalizzato a:
a) garantire una disponibilità costante di materiali ad un processo critico
b) disaccoppiare due processi utilizzati da più famiglie di prodotti
c) controllare la produzione dove il flusso non può essere esteso a monte
Essere in grado di progettare e
proporre più scenari per i
possibili stati futuri
5
Il principio del flusso per la determinazione dello stato futuro si applica:
a) livellando il mix e il volume di produzione sul processo pacemaker
b) adottando il kanban come strumento di movimentazione dei materiali
c) adeguando il sistema informativo con opportuni moduli
Nella progettazione della mappa relativa a uno stato futuro:
a) è fondamentale aumentare il numero delle attività a valore
b) è auspicabile aumentare in percentuale le attività a valore
c) è sufficiente ridurre i tempi ciclo e i tempi totali
37
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
1-Padroneggiare i principi
base del lean thinking e
della riprogettazione dei
processi
con abil comp area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
NO
0
NO
OK
OK
0
2
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
NO
0
OK
OK
OK
5
3
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
2
D
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
NO
NO
0
NO
OK
OK
0
1
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
NO
OK
NO
0
2
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
2
Aree di competenza
Cognome Nome
5
2-Essere in grado di
descrivere i principali
flussi organizzativi
3-Scegliere la tecnica e il
livello di analisi più
opportuni
5
4-Essere in grado di
progettare e proporre più
scenari per i possibili stati
futuri
con abil comp area
N AREE COMPLETATE
G
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
2
H
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
1
I
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
2
L
NO
OK
OK
0
OK
NO
OK
0
NO
NO
OK
0
NO
OK
NO
0
0
Sum
9
10
10
45
10
8
9
35
1
0
7
0
1
10
8
5
n persone/area
38
5
11
1
0
0
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza
EQF rilevato, per ogni
area di competenza
Cognome Nome
A
•
•
•
area
1
area
2
area
3
area
4
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF
ATTESO
5
5
0
0
2
B
5
5
0
5
3
C
5
5
0
0
2
D
5
0
0
0
1
E
5
5
0
0
2
F
5
5
0
0
2
G
5
5
0
0
2
H
5
0
0
0
1
I
5
5
0
0
2
L
0
0
0
0
0
Nessun soggetto ha raggiunto il livello EQF atteso in tutte e 4 le aree di competenza;
un soggetto su 10 ne ha completate 3,
il 66% dei restanti, pari a 6 soggetti, ha raggiunto il livello EQF atteso in 2 aree di competenza su 4.
39
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ALTA FORMAZIONE
GOVERNO DEI SISTEMI INFORMATIVI
•
Sintesi dei contenuti: l’obiettivo del master “Governo dei sistemi informativi” è quello di fornire strumenti concettuali
e metodologici per gestire al meglio il settore IT, ovvero al fine di far dialogare al meglio le componenti IT
dell’organizzazione (responsabili del reperimento e della fornitura di informazioni) con le componenti business
(responsabili dell’uso delle informazioni nelle proprie attività). Il master si rivolge a manager, esperti e specialisti dei
settori: organizzazione aziendale, sistemi gestionali, controllo di gestione e information technology.
•
Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale
•
N° soggetti coinvolti: 9
•
Durata: la durata complessiva del master è di 112 ore; è stato oggetto di sperimentazione un modulo della durata
complessiva di 16 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione: Service Operation
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
40
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
DESCRITTOLRI
ABILITA'
DESCRITTORI
4
La nozione di evento
nell'ambito della gestione di
un servizio IT. L'interazione
del processo con gli altri
processi aziendali
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Processo di event
management
Saper identificare
correttamente un evento ed
inserirlo in uno schema
generico volto al suo
trattamento, ai fini di
mantenere adeguata
l'erogazione di un servizio IT
Utilizzo degli strumenti
informatici abilitanti,
conoscenza dell'infrastruttura
tecnologica aziendale
analisi periodica degli eventi
utili alla corretta
identificazione di eventuali
anomalie che possano
inficiare l'erogazione del
servizio
Verifiche periodiche con le
funzioni di Technical ed
Application management
4
La nozione di incidente ed il
flusso necessario alla sua
gestione. L'interazione del
processo con gli altri processi
aziendali
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Processo di incident
management
Saper identificare gli
incidenti, classificarli,
registrarli, chiuderli
nell'ambito di un processo
organizzato e controllato.
Identificare le metriche di
controllo del processo
Utilizzo degli strumenti
informatici abilitanti,
realizzazione e
implementazione di un
processo aziendale di
gestione degli incidenti
Applicazione e verifica della
corretta applicazione del
processo di gestione degli
incidenti e misurazione delle
metriche del processo
Verifica periodica delle
metriche identificate
Problem Management e
4
Request Fullfilment
La nozione di problema e di
errore noto ed il flusso
necessario alla loro gestione.
L'interazione del processo
con gli altri processi
aziendali. La nozione di
Service Request e la sua
integrazione nel processo di
gestione degli incidenti.
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Processo di problem
management e Processo di
Request Fullfilment
Saper identificare i problemi,
classificarli, registrarli,
chiuderli nell'ambito di un
processo organizzato e
controllato. Identificare le
metriche di controllo del
processo. Identificare e
catalogare le service request,
mettendo a disposizione una
interfaccia per il cliente.
Identificare le metriche di
controllo del processo
Utilizzo degli strumenti
informatici abilitanti,
realizzazione e
implementazione di un
processo aziendale di
gestione degli incidenti;
realizzazione di una
interfaccia che faciliti le
richieste ripetitive da parte
del cliente
Applicazione e verifica della
corretta applicazione del
processo di gestione degli
incidenti e misurare le
metriche del processo.
Verifica della corretta
evasione delle service
request nei tempi prestabiliti
dai livelli di servizio
Verifica periodica delle
metriche identificate e il
rispetto dei livelli di servizio e
delle metriche identificate
Access Management
Le funzionalità gestite dal
processi di Access
Management e la sua
integrazione nel processo di
gestione degli incidenti.
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Processo di Access
Management
Saper riconoscere le richieste
di accesso tra quelle tracciate
nel processo di request
fullfilment. Implementare le
attività necessarie alla
realizzazione del processo di
gestione degli accessi
Utilizzo degli strumenti
informatici atti alla
realizzazione di una
interfaccia che faciliti le
richieste di accesso da parte
del cliente
Applicazione delle policy
aziendali di gestione degli
accessi alle richieste nei
tempi prestabiliti dai livelli di
servizio
Verifica periodica del rispetto
dei livelli di servizio e delle
policy aziendali di gestione
degli accessi
Utilizzo degli strumenti
informatici implementati nel
processo di gestione degli
incidenti. Mantenere
costantemente aggiornata la
conoscenza dei servizi
aziendali supportati
Interfacciare il cliente allo
scopo risolvere l'incidente
segnalato nel minor tempo
possibile, con la
consapevolezza di
rappresentare l'interfaccia tra
il cliente e l'azienda
Verifica periodica del rispetto
dei livelli di servizio e delle
metriche identificate per la
gestione degli incidenti
Utilizzo degli strumenti
informatici atti a controllare
l'infrastruttura tecnologica.
Utilizzo di check list di
controllo
Verifica della corretta
erogazione del servizio,
ponendo in atto le necessarie
attività per assicurare le
performance richieste dal
servizio.
Verifica periodica del rispetto
delle metriche identificate.
Event Management
Incident Management
Service Desk
Funzioni IT Operations
Management: IT
Operations, Technical
Management,
Application
Management
LIVELLO EQF
4
CONOSCENZE
4
La funzione Service Desk, le
sue attività e le sue possibili
organizzazioni
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Funzione Service Desk
Saper gestire gli incidenti fino
alla chiusura nel minor tempo
possibile, applicando il
processo di Incident
Management. Identificare le
metriche di controllo della
funzione
4
Le funzioni che compongono
l'IT Operations management,
le loro attività e le loro
possibili organizzazioni
Framework ITIL, fase del
ciclo di vita Service Operation
- Funzioni IT Operations
Management
Saper gestire l'infrastruttura
tecnologica. Identificare le
metriche di controllo della
funzione
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
41
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI
COMPETENZA
LIV
EQF
Event Management
4
Incident Management
4
Problem Management
4
Request Fullfilment
Access Management
4
Service Desk
4
Funzione IT Operations
Management: IT
Operations, Technical
4
Management,
Application
Management
42
TEST IN INGRESSO
In ottica di IT Service Management, cosa si intende per evento?
a) qualunque fatto anomalo che si verifica in una azienda
b) qualunque fatto anomalo che si verifica in una azienda, se percepito dal cliente
c) qualunque fatto che impatta sulla gestione o sulla fornitura di un servizio IT
Quali sono i livelli minimi con i quali classificare un evento?
a) normal, critical
b) normal, warning, critical
c) normal, warning, minor, major, critical
Qual è il primo passo nella gestione di un evento?
a) filtraggio dell'evento
b) notifica dell'evento
c) rilevamento dell'evento
In ottica di IT Service Management, cosa si intende per incidente?
a) un guasto ad un apparato hardware
b) una interruzione del servizio IT
c) entrambi i precedenti
Qual è lo scopo della gestione dell'incidente?
a) ristabilire al più presto la situazione normale
b) identificare e correggere la causa dell'incidente
c) entrambi i precedenti
Chi può segnalare un incidente all'apposita funzione aziendale (Service Desk)?
a) Solo il cliente
b) Il cliente, uno strumento automatico o l'Application Management
c) Il cliente o uno strumento automatico
In ottica di IT Service Management, qual è la definizione più appropriata per problema?
a) La causa sconosciuta di uno o più incidenti
b) Un incidente che non viene chiuso trascorso un periodo prestabilito
c) La causa nota di un singolo incidente
Quale delle seguenti attività non è parte del processo di Problem Management?
a) eliminare gli incidenti ricorrenti
b) Apportare le modifiche necessarie a risolvere un incidente
c) registrare il problema
Quando può essere chiuso un problema?
a) Quando la soluzione viene identificata
b) quando il relativo incidente viene a sua volta chiuso
c) quando la soluzione viene applicata
Il processo di Request Fullfilment si occupa della gestione delle Service Request, ovvero:
a) la richiesta di informazioni da parte di un utente
b) la richiesta di realizzazione di un nuovo servizio
c) entrambe le precedenti
Quali delle seguenti attività viene svolta all'interno del processo di Access Management?
a) decidere le policy di accesso ad un servizio
b) verificare l'accessibilità del servizio
c) applicare le policy di accesso del servizio
Quale dei seguenti meccanismi può generare un accesso ad un servizio?
a) un problema
b) un incident
c) una service request
Su quale processo lavora principalmente il Service Desk?
a) incident management
b) problem management
c) change management
Nella gestione di un incidente, chi comunica al cliente la soluzione del problema?
a) l'applicativo o il sistemista che individua la soluzione
b) il change manager, dopo l'applicazione della soluzione
c) il service desk
Quali dei seguenti incidenti vengono registrati dal Service Desk?
a) gli incidenti rilevati dai clienti
b) gli incidenti rilevati dai responsabili applicativi
c) entrambi i precedenti
Quali tra queste attività non dovrebbe essere svolta dalla funzione IT Operations?
a) salvataggio dei dati
b) evasione di una service request
c) monitoraggio dei sistemi
L'IT Operations si suddivide in:
a) Technical Management e IT Operations Control
b) IT Operation Control e Facility Management
c) Facilty Management e Application Management
Il Technical e l'Application Management sono:
a) in parte dedicati alla attività di Operations Management
b) completamente dedicati alle attività di Operations Management
c) completamente separati dalle attività di Operations Management
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
4
4
Aree di competenza
1-Event Management
2-Incident Management
4
3-Problem Management e
Request Fullfilment
4
4
4-Access Management
5-Service Desk
4
6-Funzioni IT Operations
[..]
Cognome Nome
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
NO
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
N AREE
COMPLETATE
1
B
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
NO
NO
0
3
C
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
1
D
NO
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
OK
0
0
E
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
4
OK
NO
NO
4
NO
NO
NO
0
2
F
OK
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
OK
OK
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
0
G
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
0
H
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
1
I
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
NO
NO
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
2
Sum
7
5
2
0
5
8
2
8
6
7
4
8
2
6
8
8
8
7
2
12
6
1
6
4
n persone/area
0
2
2
2
3
1
43
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
44
LIV
EQF
Event Management
4
Incident Management
4
Problem Management
4
Request Fullfilment
Access Management
4
Service Desk
4
Funzione IT Operations
Management: IT
Operations, Technical
Management, Application
Management
4
TEST IN USCITA
Quale dei seguenti eventi sarà più probabilmente oggetto di esame da parte del processi di Event management?
a) lo smarrimento della documentazione di un fornitore
b) il reclamo di un cliente per il mancato funzionamento di un servizio IT
c) il rallentamento di un servizio IT
Quale dei seguenti livelli di evento può scatenare la creazione di un incidente?
a) evento di tipo warning
b) evento di tipo critical
c) entrambi i precedenti
Cosa intende ITIL per Notifica di un evento?
a) la comunicazione di un evento ad un gruppo operativo
b) la generazione di un evento ritenuto significativo
c) la verifica della severità di un evento
Quale dei seguenti eventi possono essere considerati incidenti?
a) l'interruzione di una linea telematica di backup che non comporta interruzioni del servizio
b) la richiesta al service desk da parte di un utente, che non riesce ad accedere al servizio, di reimpostare la
password
c) la richiesta da parte di un utente di una funzionalità del servizio di cui sente il bisogno
Quale metrica di controllo del processo di Incident Management identifica meglio la sua efficacia ed efficienza?
a) il numero di incidenti registrati
b) il numero di incidenti chiusi al primo livello
c) il tempo medio di chiusura al secondo livello
Quale tra le seguenti entità ha il compito di registrare la chiusura dell'incidente?
a) l'Incident Manager, se l'incident ha subito il processo di escalation gerarchico
b) il supporto di secondo livello, appena trova ed applica il workaround
c) il service desk dopo accordi con l'utente del servizio
Quando un incidente può dare vita ad un problema?
a) quando la causa dell'incidente non è nota
b) quando è stato trovato un workaround all'incidente
c) entrambi i precedenti
Quale dei seguenti processi viene in genere attivato dal processo di Problem Management?
a) incident management
b) change management
c) request fullfilment
Quando la soluzione individuata viene applicata il problema si trova nel seguente stato:
a) aperto
b) chiuso
c) preso in carico dal Service Desk
L'evasione di una Service Request può comportare un cambiamento?
a) no, mai
b) sì, sempre
c) sì, ma solo se piccolo
Quale delle seguenti affermazioni è corretta?:
a) l'Access Management coinvolge il Service Desk
b) l'Access Management verifica che il servizio di login sia disponibile
c) l'Access Management è un processo svolto dal responsabile della sicurezza
Chi applica il processo di Access Management deve conoscere:
a) le policy di accesso ai servizi
b) l'identità della persone che richiede un accesso
c) entrambe le precedenti
Il Service Desk deve:
a) applicare le soluzioni degli incidenti al fine di ripristinare i servizi
b) registrare tutti gli incidenti
c) entrambe le precedenti
Prima di chiudere un incidente il Service Desk deve:
a) verificare con il cliente il corretto ripristino del servizio
b) verificare con il supporto di secondo livello la correttezza del workaround applicato
c) verificare che sia stato aperto il relativo problema, se necessario
Quali dei seguenti incidenti vengono registrati dal Service Desk?
a) gli incidenti rilevati dai clienti
b) gli incidenti rilevati dai responsabili applicativi
c) entrambi i precedenti
L'IT Operations:
a) fornisce supporto di secondo livello al Service Desk
b) è responsabile della chiusura di un incident, quanto coinvolto nella sua soluzione
c) evade le service request
L'IT Operations si suddivide in:
a) Technical Management e IT Operations Control
b) IT Operation Control e Facility Management
c) Facilty Management e Application Management
La frase che meglio descrive il compito del Technical Management è:
a) il TM supporta le attività di Incident Management, lasciando all'Application Management il processo di Problem
Management
b) il TM viene coinvolto solo nella fase di Service Operation descritta da ITIL
c) il TM gestisce l'infrastruttura IT in ottica di miglioramento continuo
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
Aree di competenza
4
1-Event Management
4
4
2- Incident Management
3-Problem Management e
Request Fullfilment
4
4-Access Management
4
4
5-Service Desk
6-Funzioni IT Operations
[..]
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
3
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
6
OK
OK
OK
4
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
4
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
NO
NO
0
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
4
1
E
OK
OK
OK
4
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
5
Cognome Nome
con
abil
A
NO
B
OK
C
D
F
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
3
G
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
3
H
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
1
I
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
NO
NO
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
4
Sum
5
4
9
12
7
8
5
16
4
8
6
12
9
7
7
24
9
7
6
20
9
9
9
36
n persone/area
3
4
3
6
5
9
45
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato,
per ogni area di competenza
Cognome Nome
area
1
area
2
area
3
area
4
area
5
area
6
A
0
0
0
4
4
4
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF
ATTESO
3
B
4
4
4
4
4
4
6
C
4
0
4
0
4
4
4
D
0
0
0
0
0
4
1
E
4
0
4
4
4
4
5
F
0
4
0
4
0
4
3
G
0
4
0
4
0
4
3
H
0
0
0
0
0
4
1
I
0
4
0
4
4
4
4
Come si evince dalla tabella di sintesi, un solo soggetto su 9 partecipanti al corso, ha raggiunto il livello EQF richiesto in
tutte le aree di competenza.
46
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ALTA FORMAZIONE
LEAN DESIGN EXPERIENCE WORKSHOP
•
•
Sintesi dei contenuti: il corso di specializzazione “Lean Design Experience Workshop” è finalizzato a fornire
strumenti lean semplici ed applicabili in azienda nell’immediato ed indicazioni per estende l’utilizzo di tecniche lean
alla fase iniziale di ideazione dei prodotti. Fra i temi trattati: tecniche visual per la gestione delle modifiche ai prodotti
durante e dopo lo sviluppo, progettazione modulare come strumento per facilitare l’evoluzione dei prodotti e metodi di
roadmapping visuale.
Si rivolge in particolare a manager e figure professionali delle aree: tecnico-commerciale, marketing di prodotto,
progettazione, ricerca e sviluppo e industrializzazione.
•
Area: Ricerca e sviluppo
•
N soggetti coinvolti: 9
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 32 ore; sono stati oggetto della sperimentazione 4 moduli, della durata
complessiva di 16 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione:
- Introduzione al Lean Design
- Innovation Roadmapping
- Metodi lean di analisi della voce del cliente
- Progettazione della User Experience
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
47
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Padroneggiare i principi base
del lean thinking ed il funnel
dell'innovazione
Essere in grado di
individuare nuove opportunità
di business e di sviluppo di
nuovi prodotti
Sviluppare nuovi prodotti che
soddisfino i bisogni dei clienti
Essere in grado di progettare
la user experience per un
nuovo prodotto
48
LIVELLO
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
5
Principi base del lean
thinking; processo di
sviluppo dei nuovi prodotti
Definizione dei 3 principi
base del lean thinking;
Definizione degli eventi e
delle fasi che
caratterizzano il processo
di sviluppo dei nuovi
prodotti
Saper riconoscere gli
"sprechi" nel processo di
Saper utilizzare
sviluppo dei nuovi
l'osservazione per
prodotti; saper identificare individuare sprechi. Saper
le principali fasi del
identificare le fasi di
processo di sviluppo dei
sviluppo dei processi
nuovi prodotti
6
Gli attori coinvolti
nell'individuazione delle
nuove opportunità di
business
Ruoli coinvolti ed
importanza del lavoro di
gruppo per
l'individuazione di nuove
opportunità di business
Saper applicare il metodo
di roadmapping visuale
Metodi per l'analisi della
voce del cliente
Metodi per l'analisi della
voce del cliente durante il
processo di sviluppo
5
6
Importanza dei fattori che
influenzano la user
experience
Come distinguere il valore
funzionale ed emozionale
della user experience
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Miglioramento continuo
del processo di sviluppo
dei nuovi prodotti
riducendo gli sprechi ed
aumentando la qualità
delle decisioni
Atteggiamento di
miglioramento continuo
del processo di sviluppo
dei nuovi prodotti;
trasferimento delle
competenze acquisite ai
colleghi.
Saper utilizzare il metodo
di roadmapping visuale
per l'identificazione di
nuove opportunità di
business
Supporto all'utilizzo di
metodi di visual
roadmapping
Stimolo ai colleghi
nell'applicazione di metodi
visuali per l'individuazione
di nuove opportunità di
business
Saper raccogliere
informazioni provenienti
dal cliente durante il
processo di sviluppo di un
nuovo prodotto
Saper identificare le
modalità di raccolta e
sistematizzazione delle
informazioni provenienti
dai clienti
Ricerca del
coinvolgimento dei clienti
durante il processo di
sviluppo dei nuovi prodotti
Pianificazione di
occasioni di
coinvolgimento dei clienti
durante il processo di
sviluppo dei nuovi prodotti
Saper utilizzare il metodo
visuale di analisi della
user experience
Saper utilizzare il metodo
visuale di analisi della
user experience durante
la fase di definizione dei
requisiti del prodotto da
sviluppare
Focalizzazione sulla user
experience nella fase di
definizione dei requisiti di
prodotto
Introduzione di requisiti di
prodotto che riguardano
la user experience
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Padroneggiare i principi base
del lean thinking ed il funnel
dell'innovazione
5
Essere in grado di individuare
nuove opportunità di business
e di sviluppo di nuovi prodotti
6
TEST IN INGRESSO
Il lean thinking si applica a:
a) Produzione
b) Progettazione
c) Tutte le attività aziendali
Quale dei seguenti può essere considerato uno spreco del processo di sviluppo dei
nuovi prodotti:
a) Mancanza di requisiti
b) Scorte troppo elevate
c) Utilizzo di un capoprogetto
La responsabilità del miglioramento del processo di sviluppo dei nuovi prodotti è in
carico a:
a) Responsabile della progettazione
b) Tutte le persone coinvolte
c) La direzione del personale
L'individuazione delle nuove opportunità di business è responsabilità di:
a) Direzione Generale
b) Direzione Commerciale
c) Un team interfunzionale
Un metodo di roadmapping visuale è principalmente:
a) un metodo per rappresentare la strategia aziendale
b) un metodo di pianificazione dei progetti di miglioramento
c) uno strumento di collaborazione tra le diverse funzioni aziendali
Una sessione di innovation roadmapping produce:
a) Una lista pesata di idee per nuovi prodotti
b) Un elenco di bisogni dei clienti
c) Un piano strategico di prodotto
I requisiti del prodotto dovrebbero essere definiti dai clienti:
a) Sì
b) No
Sviluppare nuovi prodotti che
soddisfino i bisogni dei clienti
5
Essere in grado di progettare la
user experience per un nuovo
prodotto
6
Quali clienti conviene coinvolgere nelle fasi iniziali di sviluppo di un nuovo prodotto:
a) Nessuno
b) I clienti più fedeli
c) Gli utilizzatori più "spinti"
Quale delle seguenti è una buona opportunità per coinvolgere un cliente nella
definizione di un nuovo prodotto:
a) Una telefonata da parte del commerciale
b) Un incontro con la partecipazione dell'Ufficio Tecnico
c) Una visita da parte del commerciale
Che cos'è la user experience:
a) Ogni interazione dell'utente con il prodotto
b) L'utilizzo del prodotto
c) La conoscenza del prodotto
Per progettare un prodotto vincente è necessario e sufficiente:
a) fornire risposte innovative ai bisogni dei clienti
b) realizzare quello che chiedono i clienti
c) mantenere i costi bassi
In caso di requisiti di prodotto incompleti il progettista dovrebbe:
a) completarli facendo del suo meglio
b) informare il capoprogetto e chiedere gli approfondimenti necessari
c) contattare il cliente e cercare le informazioni mancanti
49
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati:
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
Aree di
competenza
1-Padroneggiare i
principi base del lean
thinking ed il funnel
dell'innovazione
5
6
3-Sviluppare nuovi
prodotti che soddisfino
i bisogni dei clienti
4-Essere in grado di
progettare la user
experience per un
nuovo prodotto
OK
OK
OK
5
OK NO
NO
0
NO OK
OK
0
NO OK
NO
0
N AREE
COMPLETATE
1
B
OK
OK
OK
5
OK NO
OK
0
NO NO
OK
0
NO OK
OK
0
1
C
OK
OK
OK
5
OK NO
NO
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
2
D
OK NO
OK
0
OK NO
NO
0
NO OK
OK
0
NO NO
OK
0
0
E
NO NO
OK
0
NO NO
NO
0
OK NO
OK
0
NO NO
NO
0
0
F
OK
OK
OK
5
OK NO
OK
0
NO NO
OK
0
OK
NO
OK
0
1
G
OK
OK
OK
5
OK NO
OK
0
NO OK
OK
0
OK
OK
NO
0
1
H
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
OK
OK
NO
0
1
I
OK
OK
OK
5
OK NO
NO
0
NO NO
NO
0
OK
OK
OK
6
2
Sum
8
7
9
35
3
0
8
5
4
6
5
6
Cognome
Nome
A
n persone/area
50
6
2-Essere in grado di
individuare nuove
opportunità di
business e di sviluppo
di nuovi prodotti
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
7
8
1
0
2
5
1
1
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN USCITA
Il funnel di sviluppo è:
a) un modello di rappresentazione del processo di sviluppo
b) la procedura per il rilascio dei nuovi prodotti
c) l'insieme dei prodotti sul mercato
Padroneggiare i principi base
del lean thinking ed il funnel
dell'innovazione
5
Un principio fondamentale del lean thinking è:
a) il miglioramento continuo
b) il cliente ha sempre ragione
c) l'assenza di procedure
L'eliminazione degli sprechi nel processo di sviluppo dei prodotti si ottiene mediante:
a) osservazione e discussione da parte del team
b) introduzione di nuove procedure
c) introduzione di uno strumento informatico di supporto alla progettazione
Essere in grado di individuare
nuove opportunità di business
e di sviluppo di nuovi prodotti
6
Sviluppare nuovi prodotti che
soddisfino i bisogni dei clienti
5
Essere in grado di progettare la
user experience per un nuovo
prodotto
6
Il metodo di innovation roadmapping richiede la partecipazione di:
a) Direzione Tecnica
b) Rappresentanti delle diverse funzioni aziendali
c) Direzione Commerciale
Per applicare il metodo di innovation roadmapping è necessario:
a) chiedere ai partecipanti di annotare le proprie idee su un foglietto ed attaccarle sul
tabellone
b) assegnare a ciascuno 5 minuti di tempo per presentare le proprie idee
c) chiedere ai partecipanti di costruire un tabellone con le proprie idee
Al termine di una sessione di innovation roadmapping è utile
a) che la direzione faccia partire dei progetti su alcune delle opportunità di business
individuate
b) che le opportunità di business individuate vengano annotate
c) che tutte le idee emerse vengano realizzate
Che cos'è il design brief?
a) Un documento che descrive le specifiche del prodotto da realizzare
b) Un documento sintetico che serve come base per tutto il processo di sviluppo
c) Un piccolo prototipo del prodotto
Qual è il metodo più efficace tra quelli elencati per raccogliere la voce del cliente:
a) Questionari
b) Interviste
c) Raccolta di dati al telefono
Quando è utile coinvolgere i clienti nello sviluppo di un nuovo prodotto:
a) Quando è disponibile un prototipo da mostrare
b) Poco prima del lancio sul mercato
c) Il più presto possibile
Quali sono gli elementi che contribuiscono alla valutazione della user experience da
parte del cliente:
a) Le funzioni svolte dal prodotto
b) Le emozioni suscitate dal prodotto
c) Entrambe
La progettazione della user experience è responsabilità di:
a) Un team che comprende almeno persone del marketing, delle vendite e dell'ufficio
tecnico
b) Ufficio Commerciale
c) Cliente
Nella progettazione della user experience vanno considerate:
a) le attività che l'utilizzatore svolge con il prodotto
b) le fasi che portano alla decisione di acquisto
c) tutti i processi nei quali l'utilizzatore può venire in contatto con il prodotto o con i
servizi ad esso correlati
51
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati:
Test ex post
Liv EQF atteso
5
Aree di competenza
1-Padroneggiare i
principi base del lean
thinking ed il funnel
dell'innovazione
6
2-Essere in grado di
individuare nuove
opportunità di
business e di sviluppo
di nuovi prodotti
5
6
3-Sviluppare nuovi
prodotti che soddisfino
i bisogni dei clienti
4-Essere in grado di
progettare la user
experience per un
nuovo prodotto
A
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
N AREE
COMPLETATE
3
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
6
3
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
2
D
OK
OK
OK
5
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
3
Cognome Nome
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
2
F
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
6
NO OK
NO
0
OK
OK
OK
6
2
G
OK
OK
OK
5
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
3
H
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
6
NO OK
NO
0
OK
OK
OK
6
2
I
OK
OK
OK
5
NO OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
2
Sum
9
7
9
35
6
24
6
9
7
30
8
9
7
36
n persone/area
7
8
7
4
6
6
Tabella di sintesi
Cognome Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Livello di competenza
EQF rilevato, per ogni
area di competenza
area area area area
1
2
3
4
5
6
5
0
5
6
0
6
5
0
5
0
5
0
5
6
5
0
5
0
0
6
0
6
5
0
5
6
0
6
0
6
5
0
5
6
N AREE SODDISFATTE AL
LIVELLO EQF ATTESO
3
3
2
3
2
2
3
2
2
Nessun soggetto ha raggiunto il livello EQF richiesto in tutte e quattro le aree di competenza analizzate; 4 soggetti, su un
totale di 9, hanno soddisfatto 3 aree di competenza su 4.
52
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
ALTA FORMAZIONE
GESTIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
•
Sintesi dei contenuti: l’obiettivo principale del master “Gestione delle piccole e medie imprese” è fornire ai
partecipanti le competenze e gli strumenti per la gestione d’impresa. Il programma spazia da insegnamenti sullo
sviluppo organizzativo al teambuilding, dal controllo di gestione ad elementi di diritto per la gestione d’impresa. Il
master è rivolto a imprenditori, amministratori, manager d’imprese.
•
Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale
•
N soggetti coinvolti: 11
•
Durata: la durata complessiva del master è di 168 ore; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata
complessiva di 16 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione: Il business plan
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
53
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
Leggere e interpretare le
caratteristiche del mercato di
riferimento e valutare la
fattibilità di un'idea di
business
Pianificare attività strategiche
e operative per la stesura di
un Business Plan
Analizzare la fattibilità
finanziaria e l'attrattività
economica di un'idea di
business
54
LIVELLO
CONOSCENZE
EQF
7
7
6
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Principi cardine e i principali
strumenti proposti dalla
letteratura e dalla pratica
manageriale per analizzare il
mercato di riferimento e
definire un'idea di business
facendo riferimento alle
quattro leve di marketing
Saper analizzare la struttura
del mercato di riferimento, la
concorrenza, il
posizionamento e definire le
quattro leve di marketing
(prezzo, prodotto,
distribuzione e
comunicazione)
Saper utilizzare
strumenti per la
raccolta di informazioni
e per la definizione
delle politiche di
marketing
Scelta e utilizzo di
strumenti di analisi di
marketing adeguati alla
definizione dell'idea di
business considerata
Illustrazione dell'idea
imprenditoriale, esplicitando
in modo chiaro le scelte fatte
in termini di prezzo,
prodotto, distribuzione e
comunicazione
Principi e fasi
caratterizzanti la
stesura di un
Business Plan
Principi, strumenti e fasi di
pianificazione strategica e
operativa necessarie per la
stesura di un business plan
Saper individuare e
descrivere gli obiettivi
strategici. Saper individuare
e descrivere le attività
operative necessarie per
conseguire gli obiettivi
strategici.
Saper descrivere le
attività operative
necessarie per
realizzare un'idea
imprenditoriale
evidenziandone in
modo chiaro la fattibilità
Redazione di un
documento che descriva
un'idea di business e le
attività operative realizzate
per garantirne il
perseguimento
Atteggiamento analitico volto
a illustrare in modo chiaro e
sintetico un'idea di business
nonché le attività necessarie
per la sua realizzazione e
valutazione
Principi e strumenti
di budget
Metodologie per valutare la
fattibilità finanziaria e
l'attrattività economica di
un'idea di business
Saper tradurre previsioni di
tipo qualitativo in valori
economico finanziari
Saper utilizzare gli
strumenti di analisi
economico finanziaria
per valutare l'attrattività
e la fattibilità di un
investimento
Chiarezza nella
strutturazione delle
informazioni di tipo
economico finanziario che
evidenzino la fattibilità e
l'economicità di un
investimento
Monitoraggio di tutte le
informazioni di tipo
economico finanziario che
permettono di evidenziare la
fattibilità e l'economicità di un
investimento
Principi e strumenti
di marketing
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI
COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN INGRESSO
Quali sono le leve di marketing?
a) prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione
b) prodotto, prezzo, distribuzione e pubblicità
c) prodotto, prezzo, promozione e pubblicità
Leggere e interpretare
le caratteristiche del
mercato di riferimento
e valutare la fattibilità
di un'idea di business
Pianificare
attività
strategiche e operative
per la stesura di un
Business Plan
Analizzare la fattibilità
finanziaria e l'attattività
economica di un'idea
di business
7
Quali aspetti consideri per analizzare la struttura competitivo di un settore?
a) concorrenti diretti, prodotti sostitutivi e potenziali entranti
b) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e potenziali entranti
c) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e prodotti potenziali
7
Quali strumenti utilizzi per analizzare il portafoglio di business di un'impresa?
a) La matrice Boston Consulting Group
b) La SWOT analysis
c) La catena del valore di Porter
Quali sono i principali "capitoli" caratterizzanti un Business Plan ?
a) Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing,
Fattibilità organizzativa, Fattibilità economica-finanziaria
b) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di
marketing, Fattibilità tecnica, Fattibilità organizzativa, Piano di emergenza, Fattibilità
economica-finanziaria
c) Descrizione azienda/progetto, Ambiente, Piano di marketing, Fattibilità economicafinanziaria, Piano di fattibilità generale, Programma di lavoro
Come vengono illustrate le informazioni contenute in un Business Plan ?
a) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro e sintetico
b) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro e le attività operative necessarie per il
conseguimento degli obiettivi
c) descrivendo gli obiettivi in modo chiaro. Le attività operative necessarie per il
conseguimento degli obiettivi saranno illustrate dettagliatamente in documenti di
dettaglio da sviluppare dopo l'approvazione del piano
Come vengono illustrati i risultati attesi da un Business Plan ?
a) definendo un certo numero di indicatori qualitativi
b) definendo indicatori quantitativi oggettivamente misurabili
c) definendo almeno quattro indicatori qualitativi, che garantiscano il perseguimento del
livello di profittabilità predefinito
Quale documento evidenzia i risultati economici attesi da una Business Plan?
a) Il budget
b) il piano di fattibilità
c) il cash flow
6
Quale relazione esiste tra la parte economico finanziaria e l'analisi di marketing?
a) non c'è nessun legame
b) c'è un legame chiaro ed esplicito
c) c'è un legame implicito
Quali informazioni economico finanziarie devono essere riportate nel Business Plan?
a) nessuna
b) redditività e fabbisogno finanziaria
c) la redditività dei prodotti/servizi offerti
55
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
7
7
6
Aree di
competenza
1-Leggere e interpretare le
caratteristiche del mercato
di riferimento e valutare la
fattibilità di un'idea di
business
2-Pianificare attività
strategiche e operative per
la stesura di un Business
Plan
3-Analizzare la fattibilità
finanziaria e l'attrattività
economica di un'idea di
business
Cognome Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
Sum
n persone/area
56
con abil
OK
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
OK
9
OK
OK
OK
NO
NO
OK
NO
OK
OK
OK
OK
8
comp
area
OK
NO
OK
NO
NO
OK
OK
NO
OK
OK
OK
7
7
0
7
0
0
7
0
0
7
0
7
35
5
con abil
NO
NO
OK
OK
OK
OK
NO
NO
NO
OK
NO
5
NO
OK
OK
OK
OK
NO
NO
NO
OK
OK
NO
6
comp
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
NO
NO
OK
OK
8
area con abil
0
0
7
7
7
0
0
0
0
7
0
28
4
OK
NO
NO
OK
OK
OK
OK
NO
OK
OK
OK
8
OK
OK
NO
OK
NO
NO
OK
OK
NO
NO
OK
6
comp
area
OK
NO
NO
OK
OK
NO
NO
OK
OK
OK
OK
7
6
0
6
6
0
0
0
0
0
0
6
24
4
N AREE
COMPLETATE
2
0
2
2
1
1
0
0
1
1
2
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI
LIV EQF
COMPETENZA
Leggere e interpretare le
caratteristiche
del
mercato di riferimento e
valutare la fattibilità di
un'idea di business
7
Pianificare
attività
strategiche e operative
per la stesura di un
Business Plan
7
TEST IN USCITA
Quali sono le leve di marketing?
a) prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione
b) prodotto, prezzo, distribuzione, pubblicità e vendita
c) prodotto, prezzo, promozione e pubblicità
Quali sono gli aspetti caratterizzanti il modello di Porter per analizzare la struttura
competitiva di un settore?
a) concorrenti diretti, prodotti sostitutivi e potenziali entranti
b) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e potenziali entranti
c) concorrenti diretti, clienti, fornitori, prodotti sostitutivi e prodotti potenziali
Cosa indica la SWOT analysis?
a) la valutazione di punti di forza, debolezza, opportunità e minacce di una strategia di
business
b) la valutazione di punti di forza e di debolezza di una strategia di business
c) la descrizione dei punti di forza che assicurano il successo di una certa strategia di
business
Quali sono i principali "capitoli" caratterizzanti un Business Plan ?
a) Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di marketing,
Fattibilità organizzativa, Fattibilità economica-finanziaria
b) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di
marketing, Fattibilità tecnica, Fattibilità organizzativa, Piano di emergenza, Fattibilità
economica-finanziaria
c) Sintesi, Descrizione azienda/progetto, Ambiente e fattibilità di mercato, Piano di
marketing, Fattibilità economica-finanziaria, Piano di fattibilità generale, Programma di
lavoro
Gli obiettivi di un Business Plan devono essere:
a) Specifici, Coerenti, Possibili, Suddivisi in macro e micro obiettivi, Ordinati
gerarchicamente, Precisi e misurabili, Scritti, Di breve e di medio lungo periodo.
b) Espressi in termini economici
c) Specifici ma definiti in modo non troppo preciso perché riferiti ad una nuova idea
imprenditoriale
La sintesi del progetto deve essere
a) scritta alla fine e riportata all'inizio del Business Plan
B) scritta prima dell'intero documento e riportata all'inizio del documento stesso
c) scritta alla fine e riportata alla fine del Business Plan
Quali documenti dovrebbero essere presenti in un Business Plan?
a) budget e cash flow
b) certificazione di un istituto di credito
c) certificazione di un commercialista non coinvolto nell'attività di business
Analizzare la fattibilità
finanziaria e l'attrattività
economica di un'idea di
business
6
I documenti di fattibilità economico-finanziaria dovrebbero evidenziare:
a) la redditività attesa, il fabbisogno finanziario generato dal progetto, i flussi di cassa e il
punto di pareggio
b) la redditività generata dal progetto
c) la redditività attesa e i flussi di cassa dei primi 3 mesi
Cosa indica il punto di pareggio?
a) la quantità di prodotto venduto necessaria per coprire i costi
b) la quantità che permette di raggiungere i profitti attesi
c) il tempo necessario per raggiungere i profitti attesi
57
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
7
7
6
Aree di
competenza
1-Leggere e interpretare le
caratteristiche del mercato
di riferimento […]
2-Pianificare attività
strategiche e operative per
la stesura […]
3-Analizzare la fattibilità
finanziaria e l'attrattività
economica di un'idea […]
Cognome Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
Sum
n persone/area
con abil
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
11
OK
NO
OK
OK
OK
OK
NO
OK
OK
OK
OK
9
comp
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
11
area con abil
7
0
7
7
7
7
0
7
7
7
7
63
9
OK
OK
OK
OK
OK
NO
NO
OK
OK
OK
OK
9
OK
NO
OK
OK
OK
NO
OK
NO
OK
OK
OK
8
comp
OK
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
10
area con abil
7
0
7
7
7
0
0
0
7
7
7
49
7
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
11
comp
area
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
OK
OK
10
6
6
6
6
6
6
6
6
0
6
6
66
11
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
11
N AREE
COMPLETATE
3
1
3
3
3
2
1
2
2
3
3
Tabella di sintesi
Livello di competenza
EQF rilevato, per ogni
area di competenza
Cognome Nome
area 1
area 2
area 3
A
7
7
6
N AREE SODDISFATTE AL
LIVELLO EQF ATTESO
3
B
0
0
6
1
C
7
7
6
3
D
7
7
6
3
E
7
7
6
3
F
7
0
6
2
G
0
0
6
1
H
7
0
6
2
I
7
7
0
2
L
7
7
6
3
M
7
7
6
3
Come evidenziato in tabella, 6 soggetti su 11 partecipanti al master, pari a circa il 55%, hanno raggiunto il livello EQF
richiesto, in tutte le aree di competenza.
58
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
APPRENDISTATO
TECNICO SALDO CARPENTIERE
Sintesi dei contenuti: l'obiettivo generale del percorso di apprendistato è quello di sviluppare le competenze necessarie
a ricoprire adeguatamente il ruolo di tecnico saldo carpentiere. Fra le aree di contenuto sviluppate, in cui si alternano
contenuti teorici ad esercitazioni pratiche, si citano: prodotti e servizi del settore ed il contesto aziendale, innovazioni di
prodotto, di processo e di contesto, gli strumenti e le tecnologie del lavoro di saldo-carpenteria e misure di sicurezza
individuale e tutela ambientale.
Area: Sviluppo professionalità tecniche
N soggetti coinvolti: 9
Durata: la durata complessiva del corso è di 70 ore; è stato oggetto di sperimentazione la seconda parte del corso, della
durata complessiva di 32 ore.
Moduli oggetto di sperimentazione:
- Conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro
- Conoscere le innovazioni di prodotto, di processo e di contesto
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Prova pratica
d) Test ex post
59
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Interpretare correttamente il
contesto aziendale, il settore di
riferimento e le specifiche tecniche
di prodotti e servizi
Padroneggiare terminologia tecnica
e metodologie di lavoro proprie dei
processi di saldo-carpenteria;
gestire le innovazioni di prodotto e
di processo
Realizzare prodotti con strumenti e
tecnologie di saldo carpenteria e
valutare il risultato di saldatura
60
LIVELLO
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
Realtà aziendale e
contesto di riferimento, il
settore metalmeccanicometallurgico, ruolo del
saldo carpentiere,
specifiche dei prodotti dal
disegno tecnico.
Cenni storici e normativi,
principi base di
metallurgia, campi di
impiego del mondo della
saldatura. Descrizione di
mansioni e funzioni del
saldo carpentiere, cicli
produttivi. Schemi
costruttivi, simbologie e
tolleranze ammissibili.
Descrivere il proprio
ruolo all'interno del
settore di riferimento.
Comprendere ed
interpretare il disegno
tecnico e la relativa
simbologia .
Predisporre i pezzi di
lavorazione in base al
disegno
3
Materiali metallurgici
,tipologie di saldatura ,
gas di saldatura; Cenni su
processi innovativi
Tecnologia dei materiali,
Filo pieno e filo armato;
caratteristiche, uso,
pressione e portata dei
gas di saldatura, saldatura
ad elettrodo MMA,
Saldatura TIG AC e DC,
Saldatura a filo MIG/MAG,
cenni su altri processi
come ossitaglio e taglio
plasma.
3
Cenni su sicurezza e
salute sul luogo di lavoro,
gestione dell'impianto,
tecnologie costruttive,
tipologie di giunti e
controllo della qualità
Normativa di riferimento,
pericoli di natura
meccanica, termica,
magnetica, etc. Macchine
statiche, rotanti, a
trasformazione etc.
tecniche di controllo visivo
della saldatura, gradi di
affidabilità della saldatura,
3
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Riconoscere l'area di
competenza specifica del
proprio ruolo, mansioni e
finalità. Saper analizzare
un disegno tecnico
meccanico alla luce delle
indicazioni riportate su
WPS (welding procedure
specification) e orientare
correttamente il pezzo da
lavorare
Comprendere le disposizioni
del personale di riferimento e
metterle in pratica. Analisi
critica dei progetti con
attenzione agli schemi
costruttivi.
Rivolgersi alla figura
aziendale idonea rispetto
alle necessità e all'attività
svolta: collocare il progetto
all'interno del processo
aziendale; leggere
criticamente il disegno
tecnico, considerandone
le caratteristiche peculiari
e le tolleranze ammissibili
Riconoscere le
caratteristiche dei
materiali metallurgici,
associare i diversi tipi di
saldatura allo specifico
campo d'impiego,
regolare l'impianto a
seconda del tipo di
saldatura.
Individuare i materiali
disponibili, la dimensione
della bobina, il diametro e
le polarità di saldatura;
giustificare la scelta di
una tipologia di saldatura,
regolare i parametri
dell'impianto di saldatura
Controllare e verificare
l'adeguatezza dei materiali e
della tipologia di saldatura,
aggiornarsi sulle innovazioni
di prodotto e di processo
Azione continua di
controllo e monitoraggio
dell'adeguatezza di
materiali e metodologie
alla finalità del progetto.
Atteggiamento propositivo
e di ricerca di
miglioramento continuo
Eseguire in sicurezza le
saldature con i diversi
materiali ferrosi;
realizzare prodotti con
diverse tecnologie di
saldo carpenteria, e
controllarne
visivamente la qualità
Adottare le misure di
sicurezza idonee alla
mansione, effettuare
diverse tipologie di
saldatura (es ad elettrodo
MMA, TIG,..). Valutare la
qualità con controllo
visivo del giunto saldato.
Controllo della qualità del
processo e del prodotto.
Analisi critica dei risultati
ottenuti alla luce di evidenze
Al termine delle operazioni
riflettere su come si è
affrontato il processo e
verificare se ci sono
margini di miglioramento.
Verificare accuratamente il
risultato tramite controllo
visivo la qualità della
saldatura.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
Interpretare correttamente
il contesto aziendale, il
settore di riferimento e le
specifiche tecniche di
prodotti e servizi
Padroneggiare
terminologia tecnica e
metodologie di lavoro
proprie dei processi di
saldo-carpenteria; gestire
le innovazioni di prodotto e
di processo
LIV EQF
3
3
TEST IN INGRESSO
Con la saldatura si realizzano:
a) Collegamenti fissi
b) Collegamenti smontabili
c) Accoppiamenti
Scegli il segno grafico corretto per la preparazione dei lembi di un giunto di testa di 8 mm
di spessore:
a) I I
b) V
c) Y
L' operatore saldatore, in base al disegno assegnatogli:
a) Legge il disegno, programma il ciclo di lavorazione, dispone le attrezzature ed esegue
le lavorazioni
b) Legge il disegno, programma il ciclo di lavorazione, dispone le attrezzature ed esegue
le lavorazioni e se necessario, propone delle modifiche alle lavorazioni al responsabile
operativo.
c) Non è a conoscenza dove andrà collocato il giunto, la responsabilità non è sua,
esegue il lavoro
Nella saldatura MMA la scoria:
a) E' nociva sempre
b) Copre il cordone di saldatura proteggendolo dalle ossidazioni
c) Prende parte al cordone di saldatura
La scelta del diametro dell' elettrodo nella saldatura MMA o MIG-MAG dipende:
a) Dal spessore del giunto e dalla sua forma geometrica
b) Dalla pressione dei gas
c) Dalla velocità di avanzamento dell' operatore
Nella saldatura MAG di acciai dolci (con basso tenore di C) la mancata penetrazione del
giunto dipende:
a) Dalla torcia troppo pesante
b) Dalla corrente troppo bassa
c) Dalla lega d' acciaio poco saldabile
Le saldatrici ad inveter possono:
a) Saldare senza gas
b) Migliorare l' estetica della saldatura
c) Aumentano la frequenza di rete, erogando più potenza con risparmio energetico
Realizzare prodotti con
strumenti e tecnologie di
saldo carpenteria e
valutare il risultato di
saldatura
3
Lavorare in sicurezza dipende:
a) Dalle protezioni e dai dispositivi individuali che si adottano
b) Dal materiale che si lavora
c) Dalla posizione di lavoro
Il controllo visivo di un giunto saldato serve a:
a) Rilevare porosità interne
b) Rilevare incisioni ai bordi del cordone saldato
c) Constatare la tenuta meccanica del giunto
61
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
3
Aree di competenza
1- Interpretare
correttamente il contesto
aziendale, il settore di
riferimento e le specifiche
tecniche di prodotti e
servizi
3
2-Padroneggiare
terminologia tecnica e
metodologie di lavoro
proprie dei processi di
saldo-carpenteria; gestire
le innovazioni di prodotto e
di processo
3
3- Realizzare prodotti con
strumenti e tecnologie di
saldo carpenteria e
valutare il risultato di
saldatura
Cognome Nome
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
B
C
D
E
F
G
H
I
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
NO
NO
OK
OK
NO
NO
NO
OK
OK
OK
OK
OK
NO
0
0
0
3
0
0
0
3
0
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
0
0
3
3
3
3
3
3
3
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
OK
OK
3
3
3
3
0
3
0
3
3
Sum
n sogg/area
9
6
5
6
2
9
7
9
21
7
9
8
8
21
7
N aree
completate
1
1
2
3
1
2
1
3
2
Prova pratica: esercitazione
•
Sede della prova: laboratorio di saldo-carpenteria presso il CSF Enaip Veneto di Padova
•
Consegne: Dato il disegno del giunto assemblato, realizzare la prova pratica.
•
Risorse:
Saldatrice ad arco elettrico completa di accessori con elettrodi a rivestimento basico (AWS: E 7018)
Saldatrice MIG-MAG completa di accessori con bobina a filo ramato di Ø 1 (AWS.18: ER70S-6 ).
Materiale Fe 360 pretagliato
•
Elementi di valutazione:
Correttezza delle quote S/Z
Controllo visivo e continuità del cordone di saldatura
Controllo della geometria del giunto
•
Allegati:
Disegno del complessivo saldato
Tab. di rappresentazione convenzionale delle saldature UNI EN 2253 del 1997
Tab. dei simboli numerici dei procedimenti di saldatura UNI EN ISO 4063 del 2001
•
Tempo: 60 minuti
62
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di osservazione per la valutazione delle prove pratiche
LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO
AREA DI
COMPETENZA
ABILITA'
1
2
3
COMPORTAMENTI
1
2
3
DIMENSIONE VALUTATA
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Descrivere il proprio ruolo
all'interno del settore di
riferimento. Comprendere ed
interpretare il disegno tecnico e
la relativa simbologia .
Predisporre i pezzi di lavorazione
in base al disegno
Riconoscere le caratteristiche dei
materiali metallurgici, associare i
diversi tipi di saldatura allo
specifico campo d'impiego,
regolare l'impianto a seconda del
tipo di saldatura.
Eseguire in sicurezza le
saldature con i diversi materiali
ferrosi; realizzare prodotti con
diverse tecnologie di saldo
carpenteria, e controllarne
visivamente la qualità
Comprendere le disposizioni del
personale di riferimento e
metterle in pratica. Analisi critica
dei progetti con attenzione agli
schemi costruttivi.
Controllare e verificare
l'adeguatezza dei materiali e
della tipologia di saldatura,
aggiornarsi sulle innovazioni di
prodotto e di processo
Controllo della qualità del
processo e del prodotto. Analisi
critica dei risultati ottenuti alla
luce di evidenze
63
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
Interpretare correttamente il
contesto aziendale, il settore di
riferimento e le specifiche
tecniche di prodotti e servizi
Padroneggiare terminologia
tecnica e metodologie di lavoro
proprie dei processi di saldocarpenteria; gestire le
innovazioni di prodotto e di
processo
Realizzare prodotti con
strumenti e tecnologie di saldo
carpenteria e valutare il
risultato di saldatura
LIV EQF
3
TEST IN USCITA
La saldatura è detta omogenea quando:
a) Il materiale base è uguale al materiale d' apporto
b) Il materiale base è diverso dal materiale d' apporto
c) Il materiale base non fonde e non prende parte alla composizione del giunto formato
dal materiale d' apporto
La posizione "PD" su giunti ad angolo viene detta:
a) In piano
b) Sopra testa frontale
c) Verticale ascendente
Per la saldatura dell' acciaio semiduro con il C ≥ 0.25% su grossi spessori eseguo:
a) un preriscaldamento e dopo aver realizzato la saldatura procedo con il
raffreddamento lento del giunto
b) un bloccaggio meccanico dei pezzi prima di saldarli
c) la saldatura con elettrodi di grosso Ø per velocizzare il procedimento
Il procedimento TIG in corrente AC, si adotta per saldare Al e le sue leghe perché:
a) L' elettrodo di tungsteno si usura di meno con elevate correnti elettriche
b) Durante la semionda positiva si ottiene la rottura dell' ossido di Al
c) La deformazione del giunto è minore
3
Il filo animato viene utilizzato :
a) Per le maggiori velocità di deposito e per funzioni metallurgiche
b) Per evitare cricche lungo il cordone
c) Perché costa poco e viene utilizzato per le saldature testa a testa frontali
La scelta dei gas nei procedimenti G.M.A.W. Dipende:
a) Dal loro costo e dalla forma geometrica del giunto
b) Dalla posizione di saldatura e dal tipo di generatore di corrente elettrica
c) Dalla composizione chimica del materiale da saldare
3
I liquidi penetranti servono:
a) Per ricercare difetti superficiali non rilevabili a occhio nudo
b) Per rilevare porosità interne del giunto
c) Per assicurarsi della tenuta meccanica del giunto
L'abitudine di appoggiare il cavo di alimentazione elettrica sulla spalla, per ridurre il peso
sul braccio che manovra la torcia, è sconsigliabile perché:
a) Per ridurre il rischio di contatti elettrici
b) Per ridurre l' esposizione al campo magnetico
c) Per ridurre la resistenza elettrica del circuito di saldatura, facilitando così il compito
del saldatore
Al termine di una saldatura può essere necessario verificare il giunto tramite controlli
che assicurino le caratteristiche richieste dalla costruzione mediante:
a) Un raffreddamento rapido, verificando in seguito se emergono dei difetti visivi
b) Un controllo dei difetti visivi non distruttivi
c) Un semplice controllo visivo, perché l' operatore della costruzione è in possesso
del patentino di saldatore
64
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
Aree di competenza
3
1-Interpretare
correttamente il contesto
aziendale […]
3
2-Padroneggiare
terminologia tecnica e
metodologie […]
3
3-Realizzare prodotti con
strumenti e tecnologie […]
Cognome Nome
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
B
C
D
E
F
G
H
I
Sum
n persone/area
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
9
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
9
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
9
3
3
3
3
3
3
3
3
3
27
9
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
NO
OK
8
NO
NO
NO
OK
OK
OK
OK
OK
NO
5
OK
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
8
0
0
0
3
3
3
3
0
0
12
4
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
9
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
9
NO
OK
OK
OK
NO
NO
OK
NO
OK
5
0
3
3
3
0
0
3
0
3
15
5
N aree
completate
1
2
2
3
2
2
3
1
2
Tabella di sintesi
Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la
griglia di osservazione.
Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di
competenza
Cognome Nome
Area 1
Area 2
Area 3
A
3
0
0
N AREE SODDISFATTE AL
LIVELLO EQF ATTESO
1
B
3
0
3
2
C
3
0
3
2
D
3
3
3
3
E
3
3
0
2
F
3
3
*3
3
G
3
3
3
3
H
3
0
0
1
I
3
*3
3
3
*Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove.
4 discenti, pari a circa il 45% del totale, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza; in linea
generale, tutti i soggetti hanno soddisfatto almeno un’area di competenza.
65
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
APPRENDISTATO
TECNICHE E TECNOLOGIE DELL’IMPRESA ALIMENTARE
Sintesi dei contenuti: l'obiettivo generale del percorso di apprendistato è quello di sviluppare le competenze necessarie
a ricoprire adeguatamente il ruolo di artigiano e operaio dell’impresa alimentare.
Fra le aree di contenuto trattate: prodotti servizi di settore e il contesto aziendale, tecniche e metodi di lavoro propri della
produzione alimentare, strumenti e le tecnologie per la conservazione e lavorazione del prodotto alimentare, misure di
sicurezza individuale e di tutela ambientale.
Area: sviluppo professionalità tecniche
N soggetti coinvolti: 10
Durata: la durata complessiva del corso è di 70 ore; sono stati oggetto di sperimentazione due moduli, della durata
complessiva di 40 ore.
Moduli oggetto di sperimentazione:
- Conoscere e saper utilizzare gli strumenti e le tecnologie di lavoro
- Conoscere ed utilizzare le misure di sicurezza industriale e di tutela ambientale
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Prova pratica
d) Test ex post
66
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
LIV
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Distinzione tra attività “di
Sistema”, attività principali,
attività di supporto, attività
direzionali
Saper effettuare la mappatura
dei processi aziendali della
propria organizzazione, traslando
concetti generali in specifici
descrittori dell’organizzazione in
cui opera
Predisporre una mappatura dei
processi con l’ausilio dei process
owners specifici, al fine di
ottenere un documento chiaro e
condivisibile
Diffusione di consapevolezza, sul
ruolo di ciascuno quale cliente /
fornitore interno, presso tutta
l’organizzazione
Effettuazione di momenti di
sensibilizzazione / informazione /
formazione, per aumentare self
efficacy e team building
Distinzione tra documenti
prescrittivi e di registrazione, di
origine interna o esterna
Saper predisporre una
“mappatura documentale”, con
univoche regole di gestione
documentale
Produrre elenchi dei documenti e
criteri di redazione,
approvazione, emissione,
revisione
Presiedere alla gestione
documentale, aggiornando lo
stato generale della
documentazione
Verifica della diffusione /
archiviazione della
documentazione aggiornata
presso l’organizzazione
Verifica della corretta
applicazione delle regole
stabilite, in termini di correttezza
formale e efficacia sostanziale.
Aggiornamento dello stato di
qualifica dei fornitori;
monitoraggio degli esiti dei
controlli in accettazione ed
eventuali azioni correttive.
Intervenire responsabilmente
evitando utilizzo di materie prime
alimentari non idonee
Comprendere il
Sistema Organizzativo
di una azienda agroalimentare
4
L”approccio per processi”, la
mappatura dei processi, le
relazioni tra processi
appartenenti a diversi gruppi
omogenei.
Gestione di documenti
e dati in una
organizzazione
4
I “modelli” documentali esistenti
in una organizzazione
4
Il flusso di selezione / valutazione
/ qualifica dei fornitori, nonché
dei criteri di accettazione /
utilizzo dei prodotti
approvvigionati.
Caratteristiche degli ingredienti,
ricette e interpretazione
dell’etichetta
Definizione di classi di fornitori /
forniture in base a tipologia,
strategicità, criticità e materie
prime fornite
Saper predisporre di un elenco
dei fornitori sensibili e di un piano
dei controlli delle merci
approvvigionate
Analizzare le specificità aziendali
e integrarle all’interno di un piano
formalizzato e congruente.
Valutare adeguatezza delle
materie prime e segnalare
eventuali problematiche
4
Il Sistema di accreditamento e
certificazione a livello nazionale e
internazionale.
Distinzione tra normazione
volontaria e cogente, tra
certificazione di processi e di
prodotti (ISO, HACCP, DOP e
IGP, prodotto) , i sette principi
base analisi dei pericoli ed
individuazione dei punti di
controllo critici
Saper analizzare i processi /
prodotti della propria
organizzazione, valutandone la
conformità / efficacia rispetto a
determinati standard nazionali o
internazionali.
Stabilire gli standard su cui
basare una valutazione e definire
il gap esistente, in termini formali
e/o sostanziali, rispetto ai
suddetti standard. Sensibilità alle
criticità degli alimenti e senso di
responsabilità nelle attività
inerenti al prodotto alimentare
Valutare la reale utilità di
certificazione della propria
organizzazione; inserire la
certificazione tra i criteri di
qualifica dei fornitori
Con il supporto dei principali
process owners, effettuare una
analisi costi / benefici e ottenere
informazioni coerenti da
condividere con gli interessati.
Rispettare le segregazioni
prescritte e le temperature
richieste per una corretta
conservazione
4
Le tipologie di verifica (di 1°, 2 °,
3° parte), su processi e prodotti,
di natura volontaria o cogente. I
pericoli chimici fisici e
microbiologici caratteristici del
prodotto alimentare
Obiettivi, modalità, step operativi
delle diverse verifiche possibili in
ambito agro-alimentare
Saper pianificare ed effettuare, a
livello elementare, una verifica
ispettiva presso la propria
organizzazione e/o presso i
fornitori.
Predisporre i documenti e
raccogliere le informazioni
necessarie all’effettuazione di un
audit. Prevenire contaminazioni o
corretta gestione delle stesse.
Pianificare ed eseguire una
verifica ispettiva per valutare se
gli obiettivi della verifica sono
soddisfatti
Produrre il piano dell’audit ed
effettuare un check tra i criteri da
soddisfare e le evidenze raccolte,
traendo risultanze e conclusioni.
Rispettare sistematicamente tutti
i PRP e i PRP operativi aziendali
4
Principali concetti relativi a
tracciabilità / rintracciabilità /
richiamo dal mercato in ambito
agro-alimentare
Modalità di identificazione dei
prodotti / processi nelle diverse
fasi operative e logistiche, dagli
acquisti alla consegna. Le
specifiche di produzione e del
packaging. Gestione della
rintracciabilità e identificazione
dei lotti di produzione
Saper predisporre un sistema
formalizzato di rintracciabilità
nella propria organizzazione, con
l’ausilio dei principali process
owners dell’organizzazione
Redazione di un sistema di
rintracciabilità secondo le “4M”
(man, machinery, methods,
materials
Attuare e verificare
periodicamente il sistema di
rintracciabilità nella propria
organizzazione, incluse le
eventuali azioni correttive /
preventive
Applicare la Norma volontaria
ISO 22005 nella conduzione di
audit sulla tracciabilità presso la
propria organizzazione
4
I principali concetti relativi alle
competenze socio-emotive e alla
loro importanza in ambito
lavorativo
Distinzione tra aspetti razionali
(neocorteccia) ed emotivi
(amigdala), e loro ambiti
d’influenza nella presa di
decisioni
Saper riconoscere le modalità
comportamentali proprie e degli
altri, al fine di non cadere nei
“tranelli” relazionali
Acquisire il modello di “6
seconds” e del modello delle
“Qualità Autentiche”
Attuare comportamenti
emotivamente intelligenti, volti al
miglioramento della performance
complessiva
Controllare le pulsioni e i
“sequestri emotivi”,
perseguimento di obiettivi di
miglioramento personale
Gestione delle materie
prime, dei fornitori e
degli acquisti
Comprendere i
principali schemi di
certificazione di
processi e prodotti nel
mondo agro-alimentare
Gestione delle verifiche
(audit) sulla conformità /
efficacia dei processi e
prodotti
dell’organizzazione
Gestione di un sistema
di rintracciabilità e
richiamo del prodotto
dal mercato
Empowerment socioemotivo in ambito
lavorativo
67
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Comprendere il Sistema
Organizzativo di una azienda
agro-alimentare
4
Gestione di documenti e dati in
una organizzazione
4
Gestione delle materie prime,
dei fornitori e degli acquisti
4
Comprendere i principali
schemi di certificazione di
processi e prodotti nel mondo
agro-alimentare
4
68
TEST IN INGRESSO
Quali sono le "attività di sistema" in una organizzazione?
a) quelle produttive
b) quelle direzionali
c) quelle di supporto alla produzione
d) quelle trasversali a tutte le altre attività
Come procedo alla definizione della mappatura dei processi?
a) Individuando i processi con le medesime caratteristiche funzionali
b) Escludendo i processi che non determinano valore aggiunto sul prodotto
c) Individuando i processi che determinano valore aggiunto sul prodotto
d) Basandomi sulle interviste al personale che presiede ciascuna area / reparto
In cosa consiste la sensibilizzazione del personale sul proprio ruolo di cliente/fornitore interno?
a) Trasmissione dei concetti legati all’”approccio per processi”, in cui l’output di qualunque
processo costituisce l’input del processo successivo
b) Sensibilizzazione sulla necessità di evitare errori di qualunque tipo
c) Richiesta di concentrarsi, senza distrazione alcuna, sul proprio processo ottenendo quanto
stabilito dalla/e procedura/e definite.
Quali sono i documenti prescrittivi?
a) i verbali prodotti durante le verifiche ASL
b) i documenti, di natura legislativa o aziendale, che dettano regole e prassi cui conformarsi
c) le registrazioni dei controlli per la liberalizzazione dei prodotti
d) i documenti legislativi
Come devono essere gestiti, a livello documentale, Leggi e Regolamenti cogenti?
a) ogni Organizzazione li gestisce come vuole: l’importante è che siano conosciuti e rispettati
b) devono essere a disposizione di tutti i lavoratori interessati sul luogo di lavoro
c) devono essere archiviati e devono essere definite modalità che garantiscano il sistematico
aggiornamento legislativo
I documenti superati o comunque non più in vigore vanno conservati?
a) si, sempre
b) vanno conservati in funzione della tipologia di documento e secondo eventuali disposizioni
legislative
c) vanno conservati secondo regole stabilite dalle persone coinvolte nel rispetto e/o registrazione
di ciascun documento
Come si determinano i criteri di valutazione e qualifica dei fornitori?
a) in base alla storicità del rapporto commerciale e alla pregressa conoscenza
b) in base all’impatto del prodotto (o servizio) acquistato sul prodotto venduto
c) in base alla severità dei controlli in accettazione
d) in base alle certificazioni vantate dal fornitore
I fornitori non più in vigore (per pregresse gravi non conformità) vanno comunque individuati e
formalizzati?
a) no, essendo fornitori già squalificati
b) si, per conservazione delle conoscenze nel caso di turn-over del Responsabile acquisti
c) la scelta è a discrezione del Responsabile Acquisti
I controlli in accettazione devono riguardare il 100% delle merci?
a) si, sempre
b) su base campionatoria, a discrezione del Responsabile acquisti
c) in funzione della deperibilità delle merci
d) in funzione del Piano dei Controlli approvato dalle funzioni competenti
La Norma UNI EN ISO 9001 riguarda la certificazione di:
a) processi di qualunque tipo
b) prodotti
c) sia processi che prodotti
d) solo processi produttivi
La certificazione ISO 9001 attesta che una azienda:
a) vende prodotti di elevata qualità
b) tende a garantire nel tempo la soddisfazione del cliente
c) tende al livello di difettosità 0
d) effettua controlli al 100% sulla merce in uscita
Per ottenere una certificazione (di Sistema o di prodotto), l’azienda deve:
a) sempre affidarsi ad un consulente esterno
b) prima informarsi sulle certificazioni ottenute dalla concorrenza
c) valutare la distanza (in termini formali e/o sostanziali) che la separa da una data certificazione,
nonché le opportunità offerte da quella specifica certificazione
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Segue
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestione delle verifiche (audit)
sulla conformità / efficacia dei
processi e prodotti
dell’organizzazione
4
Gestione di un sistema di
rintracciabilità e richiamo del
prodotto dal mercato
4
Empowerment socio-emotivo in
ambito lavorativo
4
TEST IN INGRESSO
In che cosa consistono gli audit interni?
a) verifiche sulla conformità dei prodotti prima della loro liberalizzazione
b) processi di valutazione del rispetto delle prassi operative da parte dei lavoratori
c) processi di valutazione delle prestazioni di processi e prodotti
d) verifiche di conformità delle analisi microbiologiche sui prodotti
Qual è lo scopo di un audit?
a) individuare le non conformità
b) verificare se gli obiettivi stabiliti dall’audit medesimo (conformità, efficacia etc) sono soddisfatti
c) aumentare l’efficacia del controllo su persone e processi
d) informare la Direzione sull’andamento di produttività e difettosità
Su che cosa si basano gli audit?
a) puntuale confronto tra le attività svolte e le procedure formalizzate
b) analisi di documenti, interviste con il personale, visione in diretta delle attività
c) effetto sorpresa, per capire come realmente si sta lavorando in azienda
d) sole interviste con il personale operativo
Fino a che punto della catena alimentare deve, per legge, arrivare la rintracciabilità, per una
azienda alimentare?
a) fino al fornitore delle materie prime direttamente acquistate dall’azienda
b) fino al fornitore delle materie prime e al loro livello di qualità
c) non vi sono vincoli legislativi: il livello di rintracciabilità è funzione della sensibilità dell’azienda
d) fino al fornitore delle materie prime originarie
A che cosa serve un sistema di rintracciabilità e richiamo del prodotto dal mercato?
a) ad individuare e punire i diretti responsabili di frodi alimentari o non conformità igienico-sanitarie
b) a garantire la possibilità di risalire a ritroso la catena alimentare, sia per ragioni di sicurezza che
per indagini conoscitive
c) a impedire che vengano importate materie prime sprovviste dei necessari documenti
accompagnatori
d) ad individuare i lotti di tutte le materie prime presenti in ciascun lotto di prodotto venduto
Un audit sul sistema di rintracciabilità aziendale dovrebbe sempre includere
a) interviste con la Direzione aziendale
b) la raccolta di informazioni su materie prime, semilavorati, prodotti finiti
c) la raccolta di informazioni su materie prime, semilavorati, prodotti finiti, nonché sulle persone
direttamente coinvolte nella tramitazione delle merci
d) l’effettuazione di analisi microbiologiche sui prodotti sottoposti a rintracciabilità
La comprensione e la condivisione delle emozioni in ambito organizzativo:
a) dovrebbe essere scartata dagli ambiti lavorativi, in quanto fattore di disturbo
b) può costituire una importante chiave di lettura della leadership della Direzione
c) riguarda soprattutto l’erogazione di servizi, molto meno la produzione di beni alimentari
d) può costituire un pericolo, laddove vi siano situazioni “pesanti” (con conseguente turn-over del
personale, assenteismo etc.)
Le persone, nella stragrande totalità, lavorano:
a) unicamente per percepire uno stipendio
b) per cercare di “dare un senso” al proprio lavoro oltre il percepimento di uno stipendio, tentando
di coltivare l’autostima e riconoscimento dei colleghi
c) per arrivare a livelli sempre più alti di posizione, anche a scapito dei colleghi
L’analisi del “clima organizzativo” deve fornire informazioni su:
a) raggiungimento degli obiettivi produttivi
b) esistenza di rancori o invidie tra reparti o tra singoli
c) presenza di mobbing
d) livello di qualità socio-emotiva nell’organizzazione, percepito dai lavoratori a tutti i livelli
69
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
4
4
4
Aree di competenza
1-Comprendere il
Sistema Organizzativo
di una azienda agroalimentare
2-Gestione di
documenti e dati in
una organizzazione
3-Gestione delle
materie prime, dei
fornitori e degli acquisti
4
4
4
5-Gestione delle
verifiche (audit) sulla
conformità / efficacia
dei processi e prodotti
dell’organizzazione
6-Gestione di un
sistema di
rintracciabilità e
richiamo del prodotto
dal mercato
7-Empowerment
socio-emotivo in
ambito lavorativo
A
NO OK
OK
0
OK NO
NO
0
NO
OK
NO
0
NO NO
OK
0
NO NO
NO
0
NO OK
NO
0
OK
OK
NO
0
N AREE
COMPLETATE
0
B
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
NO
OK
NO
0
NO NO
NO
0
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
NO NO
NO
0
1
C
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
6
Cognome Nome
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
OK
D
OK NO
OK
0
NO NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
NO OK
OK
0
OK NO
OK
0
NO OK
OK
0
0
E
NO OK
OK
0
OK
OK
4
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
NO OK
OK
0
3
OK
F
NO OK
OK
0
NO OK
OK
0
NO NO
NO
0
NO
OK
NO
0
NO NO
NO
0
NO OK
OK
0
OK
NO
NO
0
0
G
NO OK
OK
0
OK NO
NO
0
NO
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
NO OK
OK
0
0
H
OK NO
OK
0
OK NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
NO OK
NO
0
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
1
I
OK
OK
OK
4
OK NO
OK
0
NO
OK
OK
0
NO NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO NO
OK
0
OK
OK
OK
4
2
L
NO OK
OK
0
NO OK
NO
0
NO NO
OK
0
NO
OK
OK
0
NO OK
NO
0
OK
OK
OK
4
NO OK
OK
0
1
10
8
2
7
12
3
4
4
1
2
7
7
4
1
3
4
1
4
8
9
12
3
7
12
3
Sum
n persone/area
70
4
4-Comprendere i
principali schemi di
certificazione di
processi e prodotti nel
mondo agroalimentare
4
8
7
5
3
7
4
8
5
8
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
PROVA PRATICA
PROJECT WORK
La prova pratica consiste nella compilazione della seguente griglia, in virtù dei processi che il singolo discente riconosce,
con il supporto del docente, di propria competenza.
Le abilità necessarie per portare a termine con successo il compito afferiscono a contenuti specifici: 4M (man, machinery,
methods, materials) e 5 W + 1 H (Who, What, When, Where, Why, How).
Non viene stabilito a priori un tempo massimo per lo svolgimento del compito: al termine del modulo il docente ha
analizzato l’elaborato dei discenti ed attribuito un punteggio.
DI COSA HO BISOGNO
PER SVOLGERE
CHI MI FORNISCE
queste info /
QUESTA ATTIVITA’?
(Documenti,
materiali /
informazioni, materiali, documenti ecc.?
ecc.)
CHE COSA
FACCIO?
(descrizione
attività)
A CHI
“CONSEGNO”
EVENTUALI
(o dove
PROBLEMI (di tempo,
archivio)
comunicazione, etc)
QUANTO
OTTENUTO?
QUAL’E’ IL
“PRODOTTO”
DEL MIO
LAVORO?
Griglia di osservazione per la valutazione delle prove pratiche
AREA DI
COMPETENZA
DIMENSIONE VALUTATA
ABILITA'
1
Saper effettuare la mappatura dei
processi aziendali della propria
organizzazione, traslando concetti
generali in specifici descrittori
dell’organizzazione in cui opera
COMPORTAMENTI
LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO
1
Diffusione di consapevolezza, sul ruolo di
ciascuno quale cliente / fornitore interno,
presso tutta l’organizzazione
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
71
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN USCITA
Quali sono le “attività di supporto alla produzione” in una organizzazione?
a) quelle legate all’HACCP
b) quelle legate a manutenzione, pulizia, taratura strumenti
c) quelle legate alla programmazione del lavoro e alla tracciabilità
d) tutte quelle precedenti
Comprendere il Sistema
Organizzativo di una azienda
agro-alimentare
4
Gestione di documenti e dati in
una organizzazione
4
Gestione delle materie prime,
dei fornitori e degli acquisti
4
Comprendere i principali
schemi di certificazione di
processi e prodotti nel mondo
agro-alimentare
4
72
Che cosa significa “approccio per processi”?
a) Considerare un processo come un flusso, in cui a fronte di input (di conoscenze, materiali
etc) ottengo un output con un valore aggiunto rispetto agli input iniziali
b) valorizzare i processi rispetto alle persone e ai prodotti
c) Focalizzarsi maggiormente sui processi rispetto ai controlli
d) individuare per ciascun processo i responsabili primari e secondari
In che cosa consiste il Riesame del Sistema Organizzativo?
a) in una approfondita analisi di tutte le risultanze emerse in tutti i processi (dalle verifiche
ispettive e non), al fine di prendere consapevolezza dello “stato dell’arte” e individuare nuovi
obiettivi
b) in un Bilancio tra benefici e costi, distribuiti in tutti i centri di costo
c) in una serie di verifiche ispettive interne
d) in un intervento della Direzione che valuti, attraverso interviste, se vi sono lamentele o
richieste relative all’Organizzazione
Il Cronotermografo di Taylor cosa serve?
a) Registrare parametri critici di processo
b) Regolare parametri critici di processo
c) Analizzare la conformità del prodotto
A cosa serve una specifica tecnica delle materie prime?
a) Definire i costi
b) Definire i parametri di processo
c) Definire i parametri di prodotto
I documenti cartacei sono equivalenti ai documenti su file?
a) no, perché i documenti su file potrebbero danneggiarsi o andare persi
b) si, purché l’azienda identifichi le modalità di gestione, condivisione, archiviazione
c) si, purché l’organizzazione gestisca tutti i documenti sotto la duplice veste cartacea e
informatica
d) no, perché il documento stampato non può essere modificato, a differenza di quello
informatico che può ricevere indebite alterazioni (ad es con furto della password)
In base a quali criteri un fornitore viene qualificato?
a) in base ai criteri stabiliti in procedura per la sua valutazione e qualifica
b) in base alla fiducia riposta in lui dal Responsabile Acquisti
c) in base alla storicità del rapporto di fornitura
d) non servono criteri di fornitura: i controlli in accettazione permettono di verificare la
conformità ai requisiti attesi
Un prodotto surgelato a che temperatura deve essere mantenuto durante la conservazione?
a) -11 °C
b) -18 °C
c) -20 °C
A che temperatura un prodotto surgelato può essere mantenuto per brevi periodi durante il
trasporto?
a) -18 °C
b) -15 °C
c) -11 °C
La Norma UNI EN ISO 9001 permette di esternalizzare alcuni processi (outsourcing)?:
a) si, purché si dimostri la tenuta sotto controllo dei processi affidati all’esterno
b) no, mai
c) si, purché siano processi non determinanti ai fini della qualità
d) si, purché vi sia la formale approvazione della Direzione
Il trattamento di surgelazione IQF è
a) Una processo pezzo per pezzo
b) Un processo lento e preciso
c) Un processo rapido
Il letto fluido di surgelazione che caratteristiche ha?
a) E’ soffice per non danneggiare il prodotto
b) E’ liquido per la pressione
c) E’ formato da CO2 o azoto
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Segue
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestione delle verifiche (audit)
sulla conformità / efficacia dei
processi e prodotti
dell’organizzazione
4
Gestione di un sistema di
rintracciabilità e richiamo del
prodotto dal mercato
4
Empowerment socio-emotivo in
ambito lavorativo
4
TEST IN USCITA
Le verifiche ispettive interne possono essere condotte:
a) da chi abbia approfondita conoscenza dei processi in questione
b) da chi dimostri di avere la qualifica necessaria
c) da chi dimostri di avere la qualifica necessaria e abbia indipendenza rispetto al processo
auditato
d) da personale espressamente scelto dalla Direzione, per maggiore garanzia di efficacia
Quali sono gli audit di parte seconda?
a) quelli effettuati dall’Ente di Certificazione
b) quelli effettuati presso i fornitori
c) quelli condotti dal Responsabile Qualità sui processi produttivi
d) quelli effettuati dall’Autorità Competente (es ASL)
Come si pianificano gli audit dell’Autorità Competente (es ASL)?
a) non si pianificano ma si effettuano a sorpresa, per poter smascherare eventuali scorrettezze
dell’azienda
b) con un documento scritto che espliciti tempi e luoghi della verifica
c) con una telefonata direttamente alla Direzione dell’Azienda
Il lotto di produzione sul prodotto trasformato a cosa serve?
a) A rintracciare il prodotto
b) A individuare il trasformatore
c) A conoscere la data di scadenza
Che cosa è la ridondanza?
a) La risonanza del pastorizzatore a regime standard
b) Un metodo per garantire un risultato di un processo
c) Un metodo per verificare il sistema di gestione
La rintracciabilità deve riguardare anche i materiali di imballo?
a) no, in quanto non influenti sulla qualità del prodotto alimentare
b) si, in funzione di quanto e come vengono a contatto con l’alimento
c)si, in funzione della data di scadenza dell’alimento
d) si, ma solo per gli alimenti commercializzati al di fuori della UE
L’adozione di un clima sereno nell’organizzazione è innanzitutto responsabilità:
a) dei singoli individui
b) della Direzione
c) dei capireparto
Quando un operatore commette un errore:
a) il suo diretto superiore, con i dovuti modi, deve redarguirlo per impedirgli di ripetere l’errore
b) vanno ricercate le cause che lo hanno indotto a sbagliare, sempre partendo da una
presunzione di buona fede
c) deve frequentare necessariamente un corso di sensibilizzazione e formazione
Gli incentivi al personale:
a) devono essere stabiliti solo per quadri e dirigenti
b) possono costituire fonte di invidie e rancori
c) sono stati aboliti dal 2009, a causa della recessione economica
d) sono previsti dai principali contratti di categoria
73
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
4
1-Comprendere il
Sistema […]
Aree di competenza
4
3-Gestione delle
materie prime, […]
4
4-Comprendere i
principali schemi […]
4
5-Gestione delle
verifiche (audit) […]
4
6-Gestione di un
sistema […]
4
7-Empowerment
socio-emotivo […]
A
OK
OK
OK
4
NO OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
N AREE
COMPLETATE
5
B
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
5
C
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
6
D
OK
OK
OK
4
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
5
E
NO OK
OK
0
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
5
F
OK
OK
OK
4
OK NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
4
NO NO
NO
0
OK
OK
OK
4
4
G
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
7
H
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
4
I
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
7
L
NO OK
NO
0
OK NO
NO
0
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
5
9
20
5
8
20
5
10
10
10
40
10
10
8
9
32
8
9
9
9
28
7
8
9
9
32
8
10
10
10
40
10
Cognome Nome
Sum
n persone/area
74
4
2-Gestione di
documenti […]
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
5
10
9
6
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la
griglia di osservazione.
Cognome Nome
A
Livello di competenza EQF rilevato, per ogni area di
competenza
area
area
area
area
area
area
area
1
2
3
4
5
6
7
4
0
4
4
4
0
4
N AREE SODDISFATTE AL
LIVELLO EQF ATTESO
5
B
0
4
4
4
0
4
4
5
C
0
4
4
4
4
4
4
6
D
4
0
4
4
0
4
4
5
E
0
0
4
4
4
4
4
5
F
4
0
4
0
4
0
4
4
G
4
4
4
4
4
4
4
7
H
0
4
4
0
0
4
4
4
I
4
4
4
4
4
4
4
7
L
0
0
4
4
4
4
4
5
I due strumenti, test e prova pratica, hanno rilevato i medesimi livelli di competenza.
Al termine del percorso, 2 allievi, pari al 20% del totale, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di
competenza.
Un soggetto ha soddisfatto 6 aree su 7, 5 soggetti hanno raggiunto il livello atteso in 5 aree di competenza ed infine 2
soggetti hanno completato 4 aree di competenza.
75
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA)
COMUNICAZIONE INTEGRATA IN AZIENDA
Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato a fornire nozioni e strumenti sulla comunicazione integrata al
fine di potenziare l’immagine aziendale e aumentare le vendite. Fra le tematiche affrontate: vecchie e nuove regole di
comunicazione e marketing, i contenuti della comunicazione, piattaforme comunicative adeguate, il metodo “start from
the end” e nuove tendenze di neuromarketing.
Il corso è rivolto a responsabili e addetti comunicazione e marketing.
Area: ricerca e sviluppo
N soggetti coinvolti: 2
Durata: la durata complessiva del corso è di 16 ore; la sperimentazione è stata condotta sull’intero percorso formativo
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
76
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Definire i contenuti della
comunicazione
Individuare gli elementi
chiave dell'immagine
aziendale e comunicarli
Sviluppare la traccia di
piano di comunicazione
integrata annuale,
strutturato e misurabile
LIVELL
O EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Contenuti chiave di un
brand / azienda / prodotto
per poterli comunicare
adeguatamente
I contenuti chiave da
comunicare in qualsiasi
strumento/messaggio
di
comunicazione, formale o
informale; sapere sulla
base di quali elementi i
clienti
acquistano
/
diventano fedeli ad un
brand / azienda / prodotto
saper
individuare
ed
analizzare i contenuti del
proprio
brand
e
gli
elementi
chiave
del
proprio prodotto/servizio
saper
analizzare
i
contenuti del brand della
propria azienda; saperli
catalogare in ordine di
importanza e valore per il
cliente; saperli declinare
negli
strumenti
di
comunicazione aziendale
focalizzazione
sugli
elementi
intangibili
e
differenzianti
della
comunicazione
Metodologie più corrette
per sviluppare qualsiasi
strumento / attività di
comunicazione
dell'azienda, in modo da
potenziare
nel
tempo
l'immagine
e
la
reputazione aziendale
Le metodologie strutturate
per gestire le relazioni
azienda
/
clienti,
utilizzando l'approccio del
marketing;
conoscere
come funziona la piramide
del brand per individuare e
valorizzare l'immagine di
un'azienda;
esser
consapevoli che il brand
della propria azienda è
l'asset di maggior valore
economico
Obiettivi, pubblico target
dei
tre
tipi
di
comunicazione aziendale
per intergrarli in un
progetto unico, coerente,
efficace
saper
individuare
e
rafforzare gli elementi di
unicità che caratterizzano
l'immagine della propria
azienda;
saper
individuare
gli
elementi che differenziano
l'offerta
della
propria
azienda
rispetto
alle
offerte dei competitors;
saper
declinare
gli
elementi di unicità nei vari
strumenti
di
comunicazione aziendale
Applicazione
costante
delle
regole
della
comunicazione
efficace
per
costruire
progressivamente
un'immagine focalizzata,
coerente, forte
Declinazione
della
comunicazione aziendale,
valorizzando ciò che ha
importanza per il cliente;
concentrarsi
sul
potenziamento dei valori
legati al proprio brand, in
quanto
elementi
permanenti nell'immagine
aziendale
Applicazione
degli
elementi di coerenza,
costanza, persistenza nei
contenuti e nell'immagine
che l'azienda emette in
modo
formale
ed
informale presso tutti i
suoi pubblici;
saper sviluppare le linee
guida di un piano di
comunicazione coerente
con le esigenze del
mercato e dell'azienda
Capacità di lavorare per
obiettivi,
di misurarne
progressivamente
il
raggiungimento, all'interno
di
un
piano
di
comunicazione integrata
Impostazione di obiettivi e
priorità, dando sempre il
giusto peso alle attività
quotidiane e tarandole
rispetto agli obiettivi a
medio-lungo termine;
Gli elementi necessari
perché un visual sia
efficace nel supportare il
raggiungimento
degli
obiettivi commerciali della
propria azienda; sapere
quali sono gli elementi
visibili che hanno impatto
sui clienti
saper
impostare
i
principali strumenti della
comunicazione aziendale,
garantendo il massimo
dell'efficacia ed il risultato
attraverso il rispetto di
regole oggettive
saper analizzare azienda,
mercato,
clienti,
concorrenti;
saper
sviluppare le linee guida di
un piano di comunicazione
strutturato, nei suoi steps
progressivi
saper
impostare
un
catalogo, l'immagine di un
sito,
una
pagina
pubblicitaria
o
altri
strumenti visivi seguendo
regole di efficacia certe;
conoscere ed applicare
dei principi oggettivi per
sviluppare o far sviluppare
all'agenzia creativa gli
strumenti
visivi
della
comunicazione aziendale;
eliminare elementi grafici
e
visivi
superflui,
contenendo i costi ed
aumentando l'efficacia
Concentrazione
delle
attività di comunicazione,
evitando dispersioni di
tempo e denaro in ciò che
non
supporta
effettivamente i macroobiettivi aziendali
Concentrazione
di
energie,
sforzi,
investimenti
economici,
eliminando tutto ciò che
non è efficace nella
comunicazione
visiva
quanto
a
contenuti,
immagini,
materiali;
focalizzarsi sempre solo
su ciò che è strettamente
necessario e funzionale
agli
obiettivi
di
comunicazione annuali
5
5
5
I passi progressivi di un
piano di comunicazione
integrata,
che
allinei
comunicazione
istituzionale,
interna,
esterna
Gli elementi tangibili e
misurabili che rendono
efficace
una
pagina
pubblicitaria,
una
brochure, un catalogo, un
sito
Sviluppare strumenti di
comunicazione visiva
efficaci
5
77
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
saper definire i contenuti della
comunicazione
5
individuare gli elementi chiave
dell'immagine aziendale e
comunicarli
5
sviluppare la traccia di piano di
comunicazione integrata
annuale, strutturato e
misurabile
5
sviluppare strumenti di
comunicazione visiva efficaci
5
TEST IN INGRESSO
La comunicazione parla di:
a. prodotti e servizi
b. persone
c. messaggi
Per sviluppare il piano di comunicazione si parte da:
a. definizione dei messaggi da comunicare e dei contenuti
b. definizione dell'immagine da trasmettere
c. definizione degli obiettivi di business aziendali
E’ più importante:
a. puntare su uno slogan vincente
b. puntare su un'immagine duratura nel tempo
c. puntare su un'immagine raffinata ed esclusiva
L'immagine di un'azienda o di un brand comprende:
a. la sede in cui si ricevono i clienti
b. i valori e le emozioni che suscita
c. i suoi prodotti e servizi
Per sviluppare il piano di comunicazione si parte da:
a. definizione dei messaggi da comunicare e dei contenuti
b. definizione dell'immagine da trasmettere
c. definizione degli obiettivi di business aziendali
E’ più importante:
a. saper adattare l'immagine della propria azienda ai clienti che si ha / che si vuole
avere
b. esser coerenti con l'immagine che si vuol trasmettere
c. modificare costantemente la propria immagine per esser al passo con i tempi
Il piano di comunicazione serve a:
a. sapere esattamente quanto si andrà a spendere, così da gestire le spese con
oculatezza
b. sapere esattamente cosa si vuol comunicare e quando
c. tenere sotto controllo le attività di comunicazione dell'azienda
Per sviluppare il piano di comunicazione è meglio:
a. avere un grafico creativo che possa supportarci nello sviluppo della parte
comunicativa relativa alle immagini
b. avere una buona base di conoscenze di marketing
c. avere una buona dose di creatività e fantasia
Quando il logo dell'azienda ha più di 40 anni:
a. conviene modificarlo o svecchiarlo
b. meglio mantenerlo così com'è
c. conviene aggiungerci dei nuovi elementi grafici per renderlo più accattivante
Una brochure è efficace quando:
a. è esaustiva nelle informazioni che dà: meglio scrivere troppo che lasciare dei vuoti
b. il logo dell'azienda è ben visibile
c. ha tutti gli elementi e le informazioni per procedere all'ordine di acquisto
E’ meglio:
a. descrivere dettagliatamente un prodotto / servizio, comprendendo anche le
informazioni tecniche e di utilizzo del prodotto
b. avere uno stile sintetico e minimalista sia nei testi che nelle immagini
c. usare solo immagini a forte impatto emotivo
Un sito efficace:
a. consente una forte interazione da parte del visitatore, che trova ciò che gli serve in
pochi click
b. si distingue dagli altri, per originalità ed unicità; in ogni pagina c'è almeno un
elemento che spinge il cliente all'acquisto
c. è colorato, vivo, in movimento
78
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
Aree di
competenza
1-Definire i contenuti
della comunicazione
5
2-Individuare gli
elementi chiave
dell'immagine
aziendale e
comunicarli
5
3-Sviluppare la traccia
di piano di
comunicazione
integrata annuale,
strutturato e misurabile
5
4-Sviluppare strumenti
di comunicazione
visiva efficaci
A
NO NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO NO
OK
0
OK
NO
OK
0
N AREE
COMPLETATE
0
B
NO OK
OK
0
NO NO
NO
0
NO NO
NO
0
NO OK
OK
0
0
2
0
1
0
1
0
2
0
Cognome Nome
Sum
n persone/area
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
0
1
0
1
0
0
0
0
0
1
1
0
79
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
saper definire i contenuti della
comunicazione
5
individuare gli elementi chiave
dell'immagine aziendale e
comunicarli
5
sviluppare la traccia di piano di
comunicazione integrata
annuale, strutturato e
misurabile
5
TEST IN USCITA
La comunicazione serve a
a. vendere
b. parlare di sé e della propria azienda
c. farsi pubblicità
Per fare comunicazione bisogna saper
a. calcolare il ritorno sull'investimento fatto
b. essere creativi con il PC ed i suoi strumenti
c. utilizzare adeguatamente i servizi delle agenzie creative
E’ più importante
a. partire da come noi vogliamo esser percepiti
b. partire da come i clienti percepiscono l'azienda
c. partire da come i mass media ci percepiscono
La piramide del brand è composta da:
a. logo, colori, immagine
b. valori, benefici, attributi
c. prezzo, prodotto, servizio
Per capire cosa c'è dietro un brand conviene:
a. utilizzare i questionari di soddisfazione del cliente
b. analizzare cosa l'imprenditore ha voluto a suo tempo comunicare
c. analizzare a cosa viene assimilato comprendendo sia elementi razionali che
emozionali nell'indagine che si fa sui clienti
Per comunicare l'immagine aziendale:
a. va comunicata con immagini e colori selezionati
b. va descritta con parole tecniche e slogan commerciali
c. occorre dare all'agenzia tutti gli elementi che possono esser utili a sviluppare i
cataloghi nel modo migliore
Il piano di comunicazione comprende:
a. l'elenco delle attività fatte l'anno precedente
b. immagini e foto evocative per trasmettere gli elementi del brand
c. analisi, obiettivi, strategie, piani d'azione, controllo, risultato
Per sviluppare il piano di comunicazione è meglio:
a. avere il pieno coinvolgimento ed appoggio dei decisori aziendali
b. non coinvolgere la forza vendita, che di comunicazione aziendale spesso non capisce
molto
c. coinvolgere sempre un'agenzia esterna
Il brand aziendale:
a. non se ne parla nel piano di comunicazione
b. il modo di utilizzarlo rientra nel piano di comunicazione
c. va messo sempre dappertutto
Tra gli strumenti di comunicazione visiva:
a. deve sempre esserci coerenza grafica e di contenuto
b. è necessario avere sempre a disposizione una brochure che parli dell'azienda
c. il sito Web è il più importante
sviluppare strumenti di
comunicazione visiva efficaci
5
Quando si descrive un prodotto servizio è meglio:
a. fare una demo
b. parlare di come il prodotto/servizio funziona
c. parlare di ciò che il prodotto/servizio può fare per QUEL cliente cui lo si presenta
Un sito efficace:
a. va costantemente misurato, modificato, rinnovato
b. si modifica almeno 1 volta ogni 2 anni
c. se funziona non va modificato
80
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
Aree di competenza
1-Definire i contenuti
della comunicazione
5
2-Individuare gli
elementi chiave
dell'immagine
aziendale e
comunicarli
5
3-Sviluppare la traccia
di piano di
comunicazione
integrata annuale,
strutturato e misurabile
5
4-Sviluppare strumenti
di comunicazione
visiva efficaci
A
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
N AREE
COMPLETATE
1
B
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
1
Sum
2
2
0
0
2
5
2
2
0
0
2
2
1
5
Cognome Nome
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
n persone/area
1
2
0
1
0
1
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF
rilevato, per ogni area di
competenza
Cognome Nome
Area 1 Area 2 Area 3 Area 4
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
A
0
5
0
0
1
B
0
0
0
5
1
Ambedue i partecipanti al termine del percorso formativo hanno soddisfatto un’area di competenza su quattro previste
dalla griglia di descrizione corso.
81
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA)
LEAN MANAGEMENT
Sintesi dei contenuti: il corso si propone di fornire conoscenze e competenze di base sul tema del lean management. Il
percorso, dai risvolti pragmatici considerevoli, si focalizza fra l’altro su tecniche e strumenti di problem finding e problem
solving, sul ciclo di Deming e le sue fasi specifiche, nonché sugli strumenti lean di analisi dei processi. Il corso si
propone, inoltre, l’obiettivo di sviluppare la capacità di analisi critica dei diversi processi e fasi produttive specifiche della
realtà aziendale, al fine di minimizzarne gli sprechi.
Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale
N soggetti coinvolti: 6
Durata: la durata complessiva del corso è di 24 ore; sono state oggetto di sperimentazione le prime due giornate di
corso, per una durata complessiva di 16 ore.
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
82
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Utilizzare le tecniche di problem
finding e problem solving
Applicare il ciclo PDCA al
processo di approvvigionamento
Individuare gli sprechi nell'attuale
processo di gestione dei
materiali ed utilizzare gli
strumenti Lean di analisi del
processo
LIVELLO
EQF
5
5
5
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
Le fonti di informazione:
tecniche per la raccolta di
Saper utilizzare, a
informazioni e supporti
Raccolta dati e
Saper scegliere la tecnica seconda delle esigenze:
per
Esercitare la propria
inserimento nel
corretta per
Diagramma di flusso
l’informazione,Problem
creatività cercando
Diagramma di Pareto
diagramma di Pareto
l'individuazione e
finding e problem setting:
soluzioni alternative ed
Diagramma di causaPriorità di intervento con
l'eliminazione del
diagnosi di problemi di
innovative
la regola 80:20 di Pareto
problema
effetto
diversa natura; tecniche
Brainstorming
per la diagnosi dei
problemi strutturali
Stabilire le priorità dei
problemi da affrontare,
Saper sviluppare un
Proporre piani legati ad
descrivere il problema,
piano d'azione di
obiettivi SMART, agire
Saper preparare di un
sviluppare un quadro
tabellone di azioni
miglioramento,
per portarli a termine nei
Le quattro fasi del ciclo di completo delle cause,
analizzando
tempi e modi previsti,
condivise, attuando le
Deming.
concordare sulle cause
correttamente le risorse
analizzare le criticità e
tecniche del Visual
basilari, trovare una
Management
in campo ed i tempi
impostare le azioni
soluzione attuabile,
necessari
correttive
risolvere, verificare e
controllare
Osservazione critica del
Saper individuare gli
Saper inserire nei
proprio ruolo nel contesto
Overproduzione,Rilavora
I sette sprechi della Lean
del flusso di gestione dei
sprechi nel proprio
tabelloni VSM e
Production, il VSM ed il zioni,Movimentazione di processo di gestione dei
Makigami post-its con materiali, individuando le
materiali,Lavoro inutile
Makigami
materiali, con l'obiettivo di
azioni finalizzate
azioni a Valore Aggiunto
Magazzini,Attese,Movime
ed eliminando
incrementare l'efficienza
all'eliminazione degli
nto
progressivamente tutte le
Lean
sprechi individuati
altre.
DESCRITTORI
Segnalazione costante di
aree di miglioramento,
individuazione di possibili
soluzioni, attuazione nei
tempi concordati
Aggiornamento costante
dei piani d'azione
nell'ambito delle riunioni
definite insieme al team
di lavoro
Aggiornamento
costantemente del VSM e
del Makigami in
corrispondenza delle
azioni che comportino un
miglioramento
nell'efficienza Lean.
83
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
Utilizzare le tecniche di problem
finding e problem solving
LIV EQF
5
TEST IN INGRESSO
Il diagramma di Pareto:
a. contiene le azioni prioritarie per risolvere un problema
b. consente di individuare in percentuale il peso di ogni causa rispetto all'effetto che si vuole
analizzare
c. definisce gli sprechi insiti nel processo analizzato
Il Brainstorming:
a. prevede la condivisione di idee la cui efficacia è già stata testata
b. è uno strumento per motivare le persone a lavorare in team
c. prevede la raccolta di tutte le idee generate dal team di lavoro indipendentemente
dall'efficacia
Attualmente utilizzo il Brainstorming:
a. mai
b. ogni volta che la decisione da prendere coinvolge un gruppo numeroso di persone
c. durante le sessioni organizzate dal mio capo
Applicare il ciclo PDCA al
processo di approvvigionamento
Individuare gli sprechi
nell'attuale processo di gestione
dei materiali ed utilizzare gli
strumenti Lean di analisi del
processo
5
5
Il ciclo di Deming è anche chiamato:
a. PDCA
b. SMART
c. PCDA
Nella fase di pianificazione le date di scadenza di ogni singola azione:
a. devono coincidere con la riunione successiva
b. devono essere tarate rispetto alle altre azioni del piano del team ed agli obiettivi da
raggiungere
c. non vanno specificate
I piani d'azione vanno aggiornati:
a. nel corso delle riunioni periodiche
b. ogni volta che c'è una novità
c. alla fine del progetto
Fra gli sprechi individuati dalla Lean Production ci sono:
a. Overproduzione, stress, attese
b. Rilavorazioni, movimentazione di materiali, magazzini
c. Movimento, lentezza, magazzini
Il Takt Time è:
a. il tempo di lavoro effettivo diviso per il numero di output richiesti dal cliente nel corso dello
stesso periodo di tempo
b. il tempo ciclo dell'operazione più lenta
c. il tempo necessario per far arrivare l'output al cliente
Il Value Stream Mapping ed il Makigami vanno preparati:
a. su computer, in modo da evitare che le informazioni si perdano
b.su foglietti di appunti da tenere in tasca per poter essere utilizzati in ogni momento
c. su supporti che possano essere facilmente aggiornati da chiunque ed appesi ad una parete
84
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
5
Aree di competenza
1-Utilizzare le tecniche
di problem finding e
problem solving
2-Applicare il ciclo
PDCA al processo di
approvvigionamento
Cognome Nome
A
con abil comp area con abil
comp
OK
OK
5
3-Individuare gli
sprechi nell'attuale
processo di gestione
dei materiali ed
utilizzare gli strumenti
Lean di analisi del
processo
area con abil comp area
OK
5 OK
OK
OK
5 NO OK
N AREE COMPLETATE
OK
0
2
B
OK
OK
OK
5 OK
OK
NO
0 OK
NO OK
0
1
C
OK
OK
OK
5 OK
OK
NO
0 OK
OK
OK
5
2
D
NO OK NO
0 NO OK
OK
0 OK
OK
NO
0
0
E
OK
OK
OK
5 OK
OK
NO
0 OK
OK
OK
5
2
F
NO OK
OK
0 OK
OK
NO
0 NO OK
OK
0
0
10
7
Sum
n persone/area
4
6
5
20
4
5
6
2
5
1
4
5
5
2
85
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Utilizzare le tecniche di problem
finding e problem solving
TEST IN USCITA
Secondo la regola 80:20:
a. l'80% delle cause genera il 20% dell'effetto
b.il 20% delle cause genera l'80% dell'effetto
c. sposso individuare la causa base di 20 effetti su 80
La selezione delle idee nel corso del brainstorming:
a. viene effettuata dal coordinatore dei lavori non appena le idee vengono espresse
b. non avviene in alcuna fase
c. viene effettuata dal team dopo che le idee sono state tutte espresse e riportate sulla lavagna
5
Nel corso della attività operativa quotidiana:
a. è meglio concentrarsi sul fare bene il proprio lavoro e rimandare la raccolta delle idee alle
sessioni di brainstorming
b. vanno individuate costantemente le opportunità di miglioramento e riportate sul "Tabellone
delle idee"
c. se mi accorgo che qualcosa si può fare meglio, devo immediatamente cambiare il modo in
cui opero
Nel ciclo PDCA la fase di "Check" coincide con:
a. la verifica dei risultati delle azioni fatte, che va effettuata attraverso al raccolta dei dati
b. le riunioni periodiche del team di miglioramento
c. l'attuazione delle azioni correttive
Applicare il ciclo PDCA al
processo di approvvigionamento
La pianificazione delle azioni va tarata su obiettivi:
a. SPRINT
b. SMART
c. SMAC
Nel caso in cui qualche collega non rispetti le proprie scadenze:
a. lo aiuto ad identificare le cause del ritardo e cerco di capire come dargli una mano
b. mi prendo più tempo per fare le cose che mi spettano
c. continuo a portare avanti le mie azioni in modo da rispettare le mie scadenze
5
Individuare gli sprechi
nell'attuale processo di gestione
dei materiali ed utilizzare gli
strumenti Lean di analisi del
processo
La prima volta che costruisco il VSM di un processo:
a. inserisco il processo ideale
b. fotografo il processo così com'è includendo gli attuali sprechi
c. disegno il processo eliminando in partenza gli sprechi evidenti
Il Makigami viene utilizzato:
a. solo per analizzare i processi transazionali
b. solo per analizzare i processi di produzione
c. in tutti e due i casi
Il VSM per lo stato futuro va preparato:
a. in concomitanza con quello sullo stato attuale
b. subito dopo aver visto sul campo gli effetti delle modifiche effettuate
c. immediatamente dopo aver individuato le aree di miglioramento principali e prima di avviare
le azioni conseguenti
5
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
5
Aree di competenza
1-Utilizzare le tecniche
di problem finding e
problem solving
2-Applicare il ciclo
PDCA al processo di
approvvigionamento
Cognome Nome
A
OK
OK
comp
area con abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
3
B
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
OK
NO
NO
0
1
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
3
D
OK NO
OK
0
OK NO
OK
0
OK
NO
OK
0
0
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
2
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
2
Sum
6
5
6
25
5
5
6
20
6
2
3
10
11
n persone/area
86
con abil comp area con abil
5
3-Individuare gli sprechi nell'attuale
processo di gestione dei materiali
ed utilizzare gli strumenti Lean di
analisi del processo
5
4
2
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF
rilevato, per ogni area di
competenza
Cognome Nome
area 1
area 2
area 3
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
A
5
5
5
3
B
5
0
0
1
C
5
5
5
3
D
0
0
0
0
E
5
5
0
2
F
5
5
0
2
2 discenti, su un totale di 6 partecipanti al corso, hanno raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza;
altrettanti discenti hanno soddisfatto due aree su 3;
un solo soggetto non ha soddisfatto alcuna area di competenza.
87
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE AZIENDALE (FONDIMPRESA)
SELF MARKETING
Sintesi dei contenuti: il corso di formazione “Self marketing” è finalizzato a fornire nozioni e strumenti per: costruire e
potenziare la propria immagine personale e professionale applicando le regole del marketing mix, verificare il proprio
potere comunicativo e persuasivo, apprendere come fronteggiare situazioni conflittuali. Il corso è rivolto a professionisti a
contatto con clienti, fornitori e stakeholders in generale.
Area: Ricerca e sviluppo
N soggetti coinvolti: 6
Durata: la durata complessiva del corso è di 16 ore; l’intero percorso formativo è stato oggetto di sperimentazione.
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
88
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
LIV EQF
Gestire le mappe
mentali proprie e degli
interlocutori
5
Applicare i principi del
marketing a sé stessi
6
Gestire e potenziare il
proprio brand
aziendale e
personale,
individuando e
rafforzando gli
elementi di
differenziazione
5
Applicare il modello
del think marketing
approach alle relazioni
interpersonali per
avere la certezza della
reciproca
soddisfazione, propria
e dell'interlocutore
6
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Funzionamento e del La propria mappa mentale Saper definire e gestire le Saper individuare gli elementi che Attenzione ai messaggi Indagine sulle vere necessità e
peso delle mappe ed i relativi vincoli, per tipologie di elementi che limitano la comprensione di sé esplicitati e sottesi degli desideri
degli
interlocutori
mentali
individuali ampliare
la
propria favoriscono o ostacolano stessi per gestirli e superarli; saper interlocutori; potenziare andando oltre ciò che questi
nella
gestione
di autoconsapevolezza;
cambiamenti e decisioni entrare nella bolla di comfort degli la capacità e l'attitudine ultimi affermano; saper porre
decisioni
e comprendere cosa sta nelle persone
interlocutori per poterli convincere a porre le domande domande che conducano a
cambiamenti propri e dietro
ai
processi
con maggior efficacia; saper corrette ed efficaci
risposte concrete e di qualità
degli interlocutori
decisionali
degli
individuare gli elementi che
interlocutori
vincolano e determinano i processi
decisionali degli interlocutori
Principi-chiave
del La centralità del cliente nei Saper sviluppare un piano Saper sviluppare il piano strategico Adattare
le
proprie Modellare le proprie azioni sulla
marketing e degli processi di marketing; di marketing aziendale e a medio-lungo termine seguendo strategie e le proprie base
degli
interlocutori,
elementi
che conoscere
gli
steps personale con una visione uno schema strutturato; saper tattiche sulla base delle aumentando comprensione e
consentono
la progressivi per lo sviluppo a medio-lungo termine; applicare
la
medesima persone / dei mercati flessibilità; applicare modelli
pianificazione
delle di un piano di successo, saper analizzare i processi metodologia a sé stessi; saper che ci si trova a gestire; strategici
e
tattici
che
proprie attività
con
obiettivi
certi
e di scelta dei clienti
definire adeguatamente obiettivi e operare
tenendo consentano di mantenere il
misurabili
strategie per raggiungerli; saper sempre a mente obiettivi focus sugli obiettivi finali;
individuare ed analizzare gli e risultati finali
comprendere per potenziarla
elementi-base che fanno scegliere
qual è la qualità percepita che i
un'azienda / un brand / un prodotto
clienti attribuiscono ad azienda /
ai clienti
brand / prodotti / servizi
Principi
che Il
principio
della Saper applicare il principio Saper applicare il principio della Focalizzazione
delle Focalizzazione e concentrazione
determinano
il straordinarietà di un brand; della
straordinarietà, straordinarietà, per distinguersi in argomentazioni
di nella propria offerta ai clienti sui
successo di un brand , nella gestione delle focalizzandosi
sugli modo permanente dai concorrenti; vendita per raggiungere, benefits che nessun concorrente
sul mercato; elementi battaglie competitive sul elementi
distintivi
che saper superare la competizione attraverso
sintesi
e può vantare, per distinguersi in
in base a cui clienti e mercato, per spostarsi caratterizzano
l'offerta giocata sulle classiche leve del focalizzazione,
la modo permanente; utilizzo di
mercato scelgono e si dalla lotta per essere i dell'azienda e la persona marketing mix individuando e massima
efficacia immagini,
concetti,
parole,
fidelizzano ad un migliori alla lotta per esser che la propone; saper potenziando ciò che il cliente persuasiva
e messaggi distintivi e non ripetitivi
brand
percepiti come primi / unici individuare e potenziare gli percepisce come valore aggiunto commerciale
rispetto a ciò che usano i
elementi chiave del proprio unico e differenziante; saper
competitors
brand
focalizzare
nelle
proprie
comunicazioni formali ed informali
gli elementi di unicità - valori,
immagini,
emozioni
che
caratterizzano brand, azienda,
prodotto/servizio
Think
marketing I processi decisionali che Saper
applicare
le Saper fare le giuste domande Passaggio
dalla Passaggio ad un nuovo modello
approach,
per fanno muovere i clienti per strategie vincenti nella prima di dare le risposte richieste presentazione classica di relazione, in cui non si parla di
applicarlo
nelle presentare sé stessi e la negoziazione, evitando gli dal cliente, saper far parlare il della propria azienda / sé stessi, ma si parla del cliente
relazioni
propria offerta non per ciò errori più frequenti
cliente per individuare come prodotti/ servizi ad un e di come i suoi bisogni possono
interpersonali
che è, ma per il vantaggio
declinare la presentazione della nuovo
modello
di esser soddisfatti attraverso la
che può dare al cliente
propria aziende e dei propri relazione, in cui il cliente propria offerta; aumentare la
prodotti/servizi, adattandola a ciò ha il ruolo centrale e propria capacità di porsi in
di cui il cliente ha effettivamente determina il modello ascolto nei confronti del cliente,
bisogno
negoziale;
con sincera curiosità
89
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
90
LIV EQF
Gestire le mappe mentali proprie
e degli interlocutori
5
Applicare i principi del marketing
a sé stessi
6
Gestire e potenziare il proprio
brand aziendale e personale,
individuando e rafforzando gli
elementi di differenziazione
5
Applicare il modello del think
marketing approach alle
relazioni interpersonali per avere
la certezza della reciproca
soddisfazione, propria e
dell'interlocutore
6
TEST IN INGRESSO
Ogni persona:
a. condivide con le altre persone uno schema del mondo comune
b. ha il suo personale schema del mondo
c. può farsi modificare lo schema del mondo che ha dalla persona che ha di fronte
Per sintonizzarsi sulle lunghezza d'onda dell'interlocutore è meglio
a. essere sé stessi
b. giocare sulla simpatia
c. capire quali sono gli elementi cui il cliente dà più valore ed adattarsi
Il modo migliore per piacere a chi si ha di fronte è:
a. parlare di sé stessi con sincerità e spontaneità
b. far domande all'interlocutore e farlo parlare
c. spiegare e spiegarsi con termini appropriati, dimostrando competenza e professionalità
Secondo il marketing:
a. è il cliente che decide
b. è la pubblicità che crea il bisogno
c. un buon prodotto, di qualità, alla fine vince sempre
Il piano di marketing deve comprendere
a. l'elenco delle azioni pubblicitarie che si intende promuovere
b. gli obiettivi che l'azienda intende raggiungere
c. la definizione dello slogan aziendale che caratterizzerà le campagne stampa
Per conquistare i clienti è più importante:
a. puntare sui valori che trasmette il proprio brand
b. porsi nel mercato di riferimento con il giusto rapporto qualità/prezzo
c. fare analisi strutturate di mercato attraverso le agenzie / società qualificate
Il brand è:
a. identificabile con il logo dell'azienda
b. identificabile con l'immagine che l'azienda ha all'esterno e al suo interno
c. identificabile con un sistema di valori
Per misurare il proprio brand:
a. ci sono società che ne danno una valutazione economica
b. è impossibile: il brand è un qualcosa di intangibile e quindi non si può misurare
c. è impossibile: ogni persona dà ad ogni brand un valore differente
Tra i seguenti motivatori alla vendita i clienti scelgono principalmente per:
a. il prezzo: dev'esser percepito come conveniente
b. il servizio: quanto l'azienda o la persona incaricata sanno rispondere alle domande ed alle
esigenze espresse del cliente
c. l'immagine / reputazione che l'azienda o il prodotto/servizio hanno sul mercato
È più difficile:
a. capire cosa realmente vuole un cliente
b. convincere un cliente con la forza delle proprie argomentazioni
c. esser percepiti come professionali e competenti
È meglio:
a. puntare sul prodotto di qualità
b. puntare sulla reciproca simpatia con il cliente
c. puntare su ciò che è importante per l'interlocutore, anche se noi la vediamo diversamente
In una strategia negoziale conviene:
a. puntare sul raggiungimento dei propri obiettivi, e cercare di convincere il cliente
b. puntare sul raggiungimento degli obiettivi del cliente, per raggiungere i propri obiettivi
c. sulla chiusura della vendita ad ogni costo
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati:
Test ex ante
Liv EQF atteso
Aree di
competenza
Cognome Nome
5
1-Gestire le mappe
mentali proprie e degli
interlocutori
6
5
2-Applicare i principi
del marketing a sé
stessi
3-Gestire e potenziare
il proprio brand
aziendale e personale,
individuando e
rafforzando gli
elementi di
differenziazione
6
4-Applicare il modello
del think marketing
approach alle relazioni
interpersonali per
avere la certezza della
reciproca
soddisfazione, propria
e dell'interlocutore
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
A
NO OK
B
OK
C
D
0 NO OK
OK
0 OK
OK
OK
5 NO OK
OK
0
1
0 OK
OK
OK
6 NO OK
OK
0 NO NO OK
0
1
NO OK NO
0 NO OK
OK
0 NO NO OK
0 OK
OK
OK
6
1
NO OK NO
0 NO OK
OK
0 NO NO OK
0 OK
OK
OK
6
1
E
NO OK
OK
0 NO OK
OK
0 NO OK
0 OK
OK
OK
6
1
F
NO OK NO
0 NO OK
OK
0 OK
0 NO NO OK
0
0
Sum
n persone/area
1
OK
N AREE
COMPLETATE
NO NO
5
2
0
0
1
6
6
6
1
2
OK
NO NO
3
5
5
1
3
4
6
18
3
91
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI
COMPETENZA
LIV EQF
Gestire le mappe
mentali proprie e
degli interlocutori
5
Applicare i principi
del marketing a sé
stessi
6
Gestire e
potenziare il
proprio brand
aziendale e
personale,
individuando e
rafforzando gli
elementi di
differenziazione
5
Applicare il modello
del think marketing
approach alle
relazioni
interpersonali per
avere la certezza
della reciproca
soddisfazione,
propria e
dell'interlocutore
6
92
TEST IN USCITA
Gli interlocutori hanno una comfort bubble:
a. personale, fatta di valori, convinzioni, percezioni, pregiudizi
b. simile a quella delle persone che risiedono nella stessa area geografica
c. che cambia costantemente
Per gestire le comfort bubbles di chi si ha di fronte conviene
a. individuare quali sono gli elementi più importanti delle bolle di comfort dell'interlocutore
b. cercare di far entrare chi si ha di fronte nei propri panni, così da far capire all'altro come ci si sente
c. far capire all'interlocutore quali sono i propri obiettivi, le proprie convinzioni, le proprie regole
Per portare l'interlocutore nella direzione voluta conviene:
a. imparare a far parlare gli altri e saperli ascoltare, anche tra le righe
b. esser ben preparati tecnicamente, avere un linguaggio appropriato e corretto, aver ottime capacità negoziali e di
persuasione
c. adattare la realtà dei fatti a ciò che l'altro si vuol sentir dire, sostenendo anche tesi non veritiere, purché gradite
all'altro
Il triangolo del marketing comprende:
a. prezzo, prodotto, servizio
b. azienda, clienti, concorrenti
c. vendere, vendere, vendere !
Per fare un buon piano di marketing, la sequenza logica è:
a. profitto, strategie, obiettivi, vendita, monitoraggio e controllo
b. obiettivi, piano di comunicazione, piano di vendita, raggiungimento degli obiettivi
c. analisi, obiettivi, strategie, azioni, controllo, profitto
Quando si incontra un cliente e si presenta la propria azienda è più utile:
a. farlo parlare per capire come la nostra azienda lo può aiutare
b. presentargli tutto ciò che la nostra azienda può fare, facendo capire quanto siamo bravi e flessibili, così che lui
possa scegliere, tra tutto ciò che sappiamo fare, ciò che gli serve di più
c. avere una presentazione standard, ben fatta e collaudata nel corso degli anni
Il brand comprende:
a. una serie di attività di comunicazione necessarie, tra cui: spot televisivi, pubblicità su riviste e giornali
b. uno slogan pubblicitario forte e vincente
c. valori, benefits per il cliente, caratteristiche tecniche ed attributi
Il valore economico del brand di un'azienda:
a. è il primo asset economico di ogni tipo di azienda e se ne possono misurare i contenuti per i nostri clienti
b. ogni cliente vede nel nostro brand qualcosa di diverso, quindi non lo possiamo misurare
c. il brand può esser modificato quando serve svecchiarlo, ed il suo valore è relativo
Tra le leve del marketing mix le più importanti oggi sono:
a. qualità del prodotto
b. promozione e pubblicità; ogni azienda dovrebbe investire in questo
c. persone e presentazione: come l'azienda si presenta al suo mercato
La soddisfazione del cliente va misurata:
a. parlandoci costantemente e cercando di capire cosa vuole, cosa vorrebbe, chi glielo dà
b. con i classici questionari a fine anno
c. solo quando il cliente è soddisfatto!
È meglio:
a. esser i primi
b. esser i migliori, con la miglior qualità
c. esser i più economici
In una strategia negoziale conviene:
a. esser contenti dei risultati raggiunti, di cui si risponde all'azienda; meglio anche il cliente sia ragionevolmente
soddisfatto
b. che sia il cliente sia il fornitore siano contenti dell'accordo raggiungo
c. fare sempre uno sconto
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
6
Aree di
competenza
1-Gestire le mappe
mentali proprie e degli
interlocutori
2-Applicare i principi
del marketing a sé
stessi
5
3-Gestire e potenziare
il proprio brand
aziendale e personale,
[…]
6
4-Applicare il modello
del think marketing
approach alle relazioni
[…]
Cognome Nome con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
N AREE
COMPLETATE
A
OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6 OK
OK
OK
5 OK
OK
NO
0
3
B
OK
OK
OK
5 NO OK
OK
0 OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6
3
C
OK
OK
OK
5 OK
NO OK
0 NO OK
OK
0 NO OK
OK
0
1
D
OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6 OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6
4
E
OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6 OK
OK
OK
5 OK
OK
OK
6
4
F
OK
OK
OK
5 OK
NO OK
0 OK
NO OK
0 OK
OK
OK
6
2
6
6
Sum
6
n persone/area
30
5
4
6
18
6
5
3
5
6
20
5
6
5
4
24
4
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF
rilevato, per ogni area di
competenza
Cognome Nome
area 1 area 2 area 3 area 4
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
A
5
6
5
0
3
B
5
0
5
6
3
C
5
0
0
0
1
D
5
6
5
6
4
E
5
6
5
6
4
F
5
0
0
6
2
Due discenti su 6, pari a circa il 30% del totale, hanno soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF atteso;
in termini generali, i partecipanti, in esito al percorso formativo, hanno soddisfatto almeno un’area di competenza.
93
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 1
•
Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato all’aggiornamento annuale previsto dalla normativa per i
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.
Fra le tematiche trattate: principi giuridici comunitari e nazionali, figure della sicurezza, ambienti di lavoro e rischi
trasversali, sicurezza nei cantieri, rischi di natura fisica e della sicurezza, medico competente e sorveglianza
sanitaria, nozioni di tecniche della comunicazione.
•
Area: Sicurezza
•
N soggetti coinvolti: 23
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 32 ore; la sperimentazione è stata condotta sull’intera durata del corso.
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
•
Nonostante la durata del percorso formativo sia superiore alle 24 ore, in questo caso specifico non è stata prevista la
prova in itinere. Il corso, rivolto a tre macrosettori (nello specifico: 3, 4, 5), aveva un target estremamente eterogeneo di
partecipanti; si è ritenuto più prudente omettere tale prova, al fine di assicurare una maggior adeguatezza e rigore
nell’assessment.
94
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
Gestire le normative ed
i relativi aggiornamenti
in materia di sicurezza
e prevenzione
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione
per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e
prevenzione
LIVELLO
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Utilizzo
degli
strumenti
informatici e telematici per
Saper
reperire
le
la raccolta e ricerca delle
informazioni da fonti
Verifica periodica dello Monitoraggio periodico della
informazioni in materia di
ufficiali e verificare gli
stato di aggiornamento documentazione
e
delle
sicurezza. Abilità di ricerca
aggiornamenti
delle normative applicate. procedure interne.
di testi attraverso motori di
normativi
ricerca, biblioteche, librerie
specializzate,..
5
Principi
giuridici
comunitari e nazionali
Normativa e procedure in Legislazione generale e
tema di salute e sicurezza speciale in materia di
sicurezza
sul
lavoro;
sul lavoro
Principi
base
D.Lgs
81/2008 testo unico
5
Definizioni delle diverse
tipologie
di
rischio,
descrizione dei fattori di
rischio
(singoli
e
composti); conseguenze
correlate alle diverse
tipologie
di
rischio.
Ambienti di lavoro e rischi
correlati.
Criteri per la
valutazione dei rischi,
strumentazione per la
rilevazione del rischio,
scale e valori limite
dell'esposizione al rischio
Analisi dei possibili danni
e conseguenti misure e
procedure di prevenzione
e protezione
Rilevare,
nell'ambito
dello svolgimento del
ruolo, i rischi presenti
nell'ambiente di lavoro
e nei processi di
produzione.
Gestire
l'informazione
in
ambito
prevenzione,
protezione
salute e
sicurezza
Monitorare i cambiamenti
organizzativi e strutturali e
verificare il rispetto delle
procedure da parte dei
lavoratori.
Rendere
accessibili le informazioni
tecniche,
procedurali
e
legislative aggiornate da
parte di chi ne ha la
necessità.
Attenzione e vigilanza
durante lo svolgimento
delle mansioni aziendali
per
prevenire
e
riconoscere le situazioni
di rischio. Attivarsi per
eliminarle.
Atteggiamento di controllo
analitico e preposto alla
correlazione di fattori di rischio.
Utilizzo corretto di procedure e
criteri di valutazione del
rischio.
Ruoli e funzioni dei
principali attori coinvolti
nel SPP,
Obiettivi
aziendali
e
cogenze
normative in materia di
sicurezza
Organi di
controllo e relativi ambiti
di competenza
Identificazione
del
rischio
e
ruolo
preposto
alla
sua
gestione;
monitoraggio e verifica
raggiungimento
obiettivi di performance
relativi
al
SPP,
Gestione dei gruppi e
delle
riunioni
di
coordinamento
delle
attività inerenti alla
sicurezza
e
prevenzione e salute
dei lavoratori.
Valutare il reale grado di
raggiungimento
degli
obiettivi fissati nei safety
meeting, con particolare
riguardo all'allocazione delle
Rispetto dei ruoli definiti ,
risorse finanziarie , Gestire
adeguamento
alle
squadre e gruppi di lavoro,
procedure.
delegare mansioni a figure
competenti ed addestrate.
Approntare un sistema di
rilevazione e analisi degli
incidenti e degli infortuni.
Correlazione dei sistemi di
prevenzione e protezione con i
ruoli aziendali e con le
tipologie di rischio e la gravità
dello stesso, organizzazione di
gruppi di lavoro, intervenire
con i ruoli aziendali e attori
esterni in circostanze di
emergenza.
5
tipologie e fonti di rischio e
relativi
effetti
e
conseguenze; strumenti per
la valutazione del rischio; le
misure di prevenzione e
protezione dei rischi
Conoscenza degli attori
coinvolti dal SPP e relativi
compiti,
obblighi
e
responsabilità, organi di
controllo, obblighi di legge
95
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Segue
AREA DI
COMPETENZA
Gestire le procedure di
emergenza
Gestione della
sicurezza in funzione
del processo/i
produttivo/i della
propria azienda in
relazione al reparto di
riferimento
Gestione delle relazioni
con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato
riferito al settore ed al
ruolo
96
LIVELLO
EQF
ABILITA'
DESCRITTORI
5
Conoscenza dei sistemi e
dispositivi di protezione
individuale e collettiva, dei
sistemi e delle procedure di
emergenza
e
pronto
soccorso; conoscenza di
tempi e procedure idonei
per far fronte all'emergenza,
delle
conseguenze
dell'esposizione
a
circostanze stessogene e
tecniche di prevenzione di
stress e burnout sul luogo di
lavoro.
Principi di idoneità al
lavoro e di tutela sanitaria
dei
lavoratori.
Conoscenza dei vari DPI
e DPC ed il loro utilizzo.
Criteri per la scelta dei
dispositivi di protezione in
base al di rischio. Principi
di
sicurezza
delle
attrezzature
e
degli
impianti.
Procedure
d'emergenza,
responsabilità e oneri
dell'RLS in caso di
emergenza. lavori ad alto
rischio
stressogeno,
stress lavoro correlato,
tecniche gestione dello
stress
5
Conoscenza
dell'organigramma e dei
processi organizzativi e
produttivi, conoscenze sugli
strumenti
informativi
e
formativi
idonei
alla
diffusione di una cultura
della sicurezza
Gestione
dell'informazione e la
formazione dei lavoratori,
organizzazione
aziendale,
organigramma, processi
produttivi, descrizioni per
ruoli e mansioni.
4
CONOSCENZE
DESCRITTORI
conoscenze del linguaggio
tecnico specifico dell'ambito
sicurezza. Conoscenza di
adeguate
tecniche
di
comunicazione
Terminologia
tecnica,
linguaggio
proprio
di
pratiche
e
documentazioni ufficiali,
enti e organi di controllo e
documentazioni
di
pertinenza. Modalità di
comunicazione efficace.
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Definire le procedure
per la gestione delle
emergenze attraverso
l'utilizzo applicativi e/o
sistemi
informativi.
Coordinare le attività
volte ad arginare il
rischio. Intraprendere
azioni che coinvolgano
gli enti di controllo.
Saper identificare tutti i
possibili scenari di
emergenza
Utilizzare le procedure e la
documentazione
adottata
nel modo più opportuno alla
gestione
dell'emergenza.
Collaborare
alla
programmazione
degli
interventi per l'eliminazione
o la riduzione dei rischi
emersi
nella
fase
di
valutazione; collaborare alla
definizione delle priorità
degli interventi. Assumersi
la responsabilità di fronte
all'emergenza
e
intraprendere iniziative atte
a favorire il ripristino della
situazione, soprattutto in
situazioni
altamente
stressogene per sè e per i
lavoratori. Interpellare gli
organi di controllo.
Atteggiamento assertivo
ed
equilibrato
nei
confronti di tutti gli attori
sociali
anche
in
situazioni-limite.
Attenzione alla tutela del
lavoratore
in
ogni
circostanza;
Identificazione di figure
idonee alla gestione e al
controllo in situazioni di
emergenza. Principio di
ottimizzazione
degli
investimenti, nel rapporto
costi-benefici.
Offrire ascolto e supporto agli
attori sociali. Intervenire con
comunicazioni
chiare
e
tempestive rivolte a tutti gli
attori sociali. Organizzazione
delle
principali
procedure
d'emergenza (vie di fuga, punti
di
raccolta,
prove
di
evacuazione)
prevedendo
simulazioni al fine di ridurre il
carico emotivo legato alla
circostanza.
Supporto
nell’identificazione delle misure
straordinare di gestione del
rischio, di procedure per la
messa
in
sicurezza
e
comunicazione tempestiva agli
enti deputati alla gestione
dell'emergenza.
Supporto all'attività di
SPP e la gestione
dell'informazione
e
formazione in ambito
prevenzione,
protezione
salute e
sicurezza.
Utilizzare le metodologie di
programmazione,
pianificazione, monitoraggio
e controllo dei processi
produttivi.
Controllare e verificare
costantemente i risultati
delle azioni condotte in
materia di sicurezza.
Verificare
i
risultati
aziendali in materia di
sicurezza.
Azione
continua
di
monitoraggio e rilevazione di
indicatori
di
risultato,
attenzione
ai
fattori
di
miglioramento continuo per la
sicurezza nei processi di
lavorazione
Redazione e gestione
della documentazione
specifica
prevista,
Gestione
delle
relazioni
con
Enti,
Organi di controllo e
maestranze aziendali
Favorire la reperibilità delle
informazioni per i lavoratori,
relazionarsi con gli enti di
controllo
e
maestranze
aziendali,
adeguandosi
all'interlocutore. Capacità di
parlare in pubblico, produrre
e tenere relazioni. Mediare
nelle situazioni conflittuali,
essere in grado di ascoltare
l'altro e saper adottare un
comportamento propositivo
e non di attacco.
Aggiornamento periodico
degli
strumenti
di
comunicazione
e
di
diffusione
delle
informazione. , assertività
nelle comunicazioni ai
gruppi di lavoro. Ascolto
attivo e comunicazione
verbale e non verbale
efficace.
verifica dell'adeguatezza del
linguaggio
tecnico
nella
documentazione; istituzione di
canali idonei alla diffusione
dell'informazione,
individuazione di procedure e
linee guida per redigere una
documentazione adeguata e
pertinente alle richieste degli
enti deputati al controllo.
capacità di moderazione.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA LIV EQF
TEST IN INGRESSO
a) D.Lgs 81/2008
b) D. Lgs 626/1994
c) D. Lgs 488/2007
Quali strumenti utilizzi per a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli
l’aggiornamento delle
b) D. Lgs 626/1994
norme:
c) passaparola
Ogni quanto tempo ti
a) In occasione delle verifiche annuali
aggiorni le norme sulla
b) Mai
sicurezza?
c) Solo su sollecitazione della direzione
d) in base a un planning predefinito
Un rischio è
a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che
psichiche.
b) una proprietà di una determinata situazione
c) la proprietà che accada un incidente mortale
Come rilevi un rischio in
a) controlli casuali
azienda:
b) su segnalazione dei colleghi
c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro
d) in seguito a incidenti sul lavoro
Quali azioni intraprendi
a) riunione con i colleghi
per l’eliminazione del
b) applicazione delle norme
rischio:
c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP
d) nessuna
Chi è il rappresentante dei a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza
lavoratori per la sicurezza b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza
(RLS)?
c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i
problemi della sicurezza
Qual’è la normativa
vigente?
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
5
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
5
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
5
Gestire le procedure di
emergenza
5
Gestione della sicurezza
in funzione del processo/i
produttivo/i della propria
azienda in relazione al
reparto di riferimento
5
Gestione delle relazioni
con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato in
riferimento al settore ed
al ruolo esercitato
4
A fronte di una grave
inadempienza in materia
di sicurezza, a chi ti
rivolgi?
a) Al diretto superiore o al datore di lavoro
b) Al Pronto soccorso
c) Allo SPISAL
d) Alla Sorveglianza Sanitaria
Quando rilevi un’anomalia
in materia di sicurezza,
occorre:
In caso di attrezzi e
dispositivi non idonei i
lavoratori devono:
a) non segnalare il problema
b) rivolgersi al RSPP
c) rivolgersi all’RSU
a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto
b) arrangiarsi come possono
c) chiamare i vigili del fuoco
d) astenersi dal lavoro e andare a casa
a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio
b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma
c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma
In quanto RLS, di fronte
ad un incendio
determinato da un corto
circuito deve:
In caso di incendio, come
RLS devi:
a) metterti a urlare per dare l’allarme
b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro
c) chiamare i VVFF
d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori
Quali processi produttivi
a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e
devono essere valutati?
impianti
b) Tutte, incluse le attività d’ufficio
c) Escluse le attività d’ufficio
Come si correlano i rischi a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte
in relazione al processo di b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischioproduzione?
mansione
c) Nessuna delle precedenti
La verifica del rispetto
a) riunioni con i colleghi
delle norme di sicurezza
b) piano di audit e controlli periodici
nel reparto avviene
c) la rilevazione di incidenti
tramite
d) segnalazioni anonime
a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori
Come definisci la
b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge
prevenzione?
c) un nuovo circuito elettrico a norma
d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi
La preparazione di una
a) si discute a ruota libera
riunione informativa risulta b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici
efficace se:
c) si consegnano dispense
d) si vedono filmati
In quanto RLS, nel
a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo
relazionarsi con i diversi
b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU
ruoli aziendali devi:
c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza
d) fare un articolo per la stampa
97
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati:
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
Aree di competenza
1-Gestire le normative
ed i relativi
aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Cognome Nome
con abil comp area
con
abil
A
OK
OK
NO
0
OK
B
OK
NO
NO
0
OK
C
OK
NO
OK
0
OK
D
NO NO
NO
0
NO
E
NO NO
NO
0
OK
F
OK
OK
OK
5
G
OK
OK
OK
5
H
OK
NO
NO
I
OK
OK
NO
J
OK
NO
K
NO
L
M
NO
N
OK
O
P
5
5
5
3-Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e
prevenzione
4-Gestire le procedure
di emergenza
5-Gestire le normative
ed i relativi
aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
comp
area
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
NO
NO
NO
OK
0
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NO
OK
0
OK
OK
NO
0
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OK
NO
NO
0
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NO
OK
0
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OK
OK
5
NO OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
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OK
OK
NO
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0
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NO
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0
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NO
OK
0
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OK
NO
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0
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NO
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0
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NO
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0
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
OK
OK
NO
0
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
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OK
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5
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0
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OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
OK
NO
0
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO NO
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0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
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0
OK
NO
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0
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OK
OK
5
OK
NO
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0
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OK
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0
OK
NO NO
NO
0
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NO
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0
NO OK
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0
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0
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0
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NO
NO
0
OK
Q
NO
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
NO OK
NO
0
OK
R
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
S
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
con abil comp area con abil comp area con abil comp area
4
6-Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
con
abil
comp
area
N AREE COMPLETATE
0
OK
NO
NO
0
2
0
NO
NO
NO
0
1
OK
5
OK
NO
NO
0
1
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0
OK
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0
1
OK
5
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2
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0
1
NO OK
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0
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0
1
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1
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5
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3
0
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5
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0
3
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5
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5
OK
OK
NO
0
4
OK
OK
5
OK
OK
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0
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NO
NO
0
2
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0
NO OK
NO
0
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NO
OK
0
0
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
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0
2
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OK
0
NO NO
NO
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NO
NO
0
0
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NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
1
OK
NO
OK
0
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5
OK
OK
NO
0
2
OK
OK
OK
5
NO NO
OK
0
OK
OK
OK
4
5
T
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
OK
OK
NO
0
1
U
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
5
OK
V
OK
NO
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
3
W
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
4
Sum
16
11
10
25
20
10
17
40
19
17
21
60
23
16
18
55
15
18
17
55
21
7
5
4
n persone/area
98
5
2-Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
5
8
12
11
11
1
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI
COMPETENZA
Gestire le normative
ed i relativi
aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
LIV
EQF
5
TEST IN USCITA
In che anno è entrato il vigore il Testo
Unico della Sicurezza?
a) 1994
b) 2008
c) 2007
In qualità di RLS, cosa sei tenuto per
legge a richiedere al Datore di Lavoro,
se non ti viene consegnato?
a) l’organigramma
b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato
c) il budget aziendale per la sicurezza
d) i verbali degli incontri
a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi
b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte
c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente
d) non ho doveri in merito
Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in
materia di aggiornamenti normativi?
Quale combinazione rappresenta un
esempio di fonti di rischio chimico?
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione
per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
5
Quale formula utilizzi per la valutazione
del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno)
Quale procedura intraprendi per ridurre i
rischi, quando non puoi eliminarne la
fonte?
Quale ente ha la funzione di organo di
vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008?
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e
prevenzione
5
Quando vieni consultato dal datore di
lavoro per la valutazione dei rischi, devi:
Con chi collabori principalmente quando
si tratta di decidere quali di dispositivi di
sicurezza adottare per i macchinari?
In caso di infortunio grave, qual è il
numero da comporre?
Qual è l’attore da contattare per primo
nel caso di incendio?
Gestire le procedure di
emergenza
5
In presenza di principio di incendio, e
ove vi sia il timore di persone in pericolo:
Come si collocano i preposti nella scala
gerarchica della sicurezza?
Gestione della
sicurezza in funzione
del processo/i
produttivo/i della
propria azienda in
relazione al reparto di
riferimento
5
Quali interventi è obbligatorio pianificare,
con il datore di lavoro, dopo
l’introduzione di idonei dispositivi di
protezione all’interno del reparto
produttivo?
Nei reparti con attrezzature meccaniche
sei tenuto a verificare che
Cosa si intende per rischio
organizzativo?
Gestione delle
relazioni con l'utilizzo
di un linguaggio
appropriato in
riferimento al settore
ed al ruolo esercitato
4
L’RLS, per segnalare i fattori di rischio
riscontrati, deve relazionarsi con:
Come favorire la corretta diffusione delle
informazioni in materia di Sicurezza?
a) virus e solventi
b) gas e polveri
c) batteri e miceti
d) raggi X e nebbie
a) P= R + D
b) R= P - D
c) D= R x P
d) R=P x D
a) invio una non conformità
b) sollecito l’introduzione di DPI idonei
c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona
d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria
a) SPISAL
b) INAIL
c) ISPESL
a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori
b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso
c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso
a) con i lavoratori interessati
b) con l’RSU
c) col medico competente
d) col datore di lavoro
a) 118 solo se in Italia
b) 117 solo se in Italia
d) 115 in tutta l’UE
a) RSPP
b) addetto antincendio
c) medico competente
d) responsabile dell’area
a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a
rischio nell’ambiente
b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai
l’allarme con tutti i mezzi a disposizione
c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad
attivare le squadre antincendio
d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il
servizio d’emergenza.
a) dopo datore di lavoro e dirigenti
b) tra datore di lavoro e dirigenti
c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale
a) revisione del budget e del business plan
b) formazione, informazione, addestramento
c) rifare da capo la valutazione dei rischi
a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI
b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari
c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI
a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree
dell’organizzazione
b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa
c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni
d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca
danni all’organizzazione
a) il servizio di prevenzione aziendale
b) il responsabile delle risorse umane
c) il responsabile dell’area
d) l’ASL
a) riunioni periodiche
b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori
c) sono sufficienti avvisi in bacheca
99
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
Aree di competenza
1-Gestire le normative
ed i relativi
aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Cognome Nome
con abil comp area
con
abil
A
OK
OK
OK
5
OK
B
OK
OK
OK
5
OK
comp
area
OK
OK
OK
NO
5
5
5
3-Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e
prevenzione
4-Gestire le procedure
di emergenza
5-Gestire le normative
ed i relativi
aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
4
6-Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
con abil comp area con abil comp area con abil comp area
con
abil
comp
area
N AREE COMPLETATE
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO NO
OK
0
NO
OK
NO
0
4
NO
OK
OK
0
1
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
4
D
NO
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
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NO
0
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
1
E
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
NO
OK
OK
0
2
F
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
OK
OK
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NO
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0
3
G
NO
OK
OK
0
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OK
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5
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0
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2
H
OK
OK
OK
5
NO
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0
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5
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0
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0
3
I
OK
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NO
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0
3
J
OK
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0
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NO
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0
1
K
NO
OK
NO
0
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OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
NO
OK
NO
0
2
L
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
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0
OK
OK
OK
5
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NO
OK
0
3
M
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
OK
NO
NO
0
NO OK
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0
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NO
NO
0
1
N
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
OK
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0
4
O
OK
OK
OK
5
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NO
0
OK
OK
OK
5
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OK
0
OK
OK
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5
NO
OK
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0
3
P
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
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OK
NO
0
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
4
Q
OK
OK
OK
5
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
5
NO NO
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
3
R
NO
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
4
S
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
4
T
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
3
U
OK
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
1
OK
V
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
4
NO
OK
OK
0
4
W
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
3
Sum
18
23
17
75
14
17
16
40
23
20
18
80
20
17
9
25
17
21
20
69
6
21
12
20
n persone/area
100
5
2-Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
15
8
16
5
14
5
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato,
per ogni area di competenza
A
5
5
5
0
5
0
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
4
B
5
0
0
0
0
0
1
C
5
0
5
0
5
4
4
D
0
0
5
0
0
0
1
E
5
0
0
5
0
0
2
Cognome Nome
area 1 area 2area 3area 4area 5area 6
F
5
0
5
0
5
0
3
G
0
0
5
0
5
0
2
H
5
0
5
0
5
0
3
I
5
0
5
0
5
0
3
J
5
0
0
0
0
0
1
K
0
5
0
5
0
0
2
L
0
5
5
0
5
0
3
M
0
5
0
0
0
0
1
N
5
0
5
5
5
0
4
O
5
0
5
0
5
0
3
P
5
5
5
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0
4
Q
5
0
5
0
5
0
3
R
0
0
5
5
5
4
4
S
0
5
5
5
0
4
4
T
5
5
0
0
0
4
3
U
0
0
0
0
5
0
1
V
5
5
5
0
4
0
4
W
5
0
5
0
0
4
3
Come si evince dall’analisi:
•
7 discenti su 23 (pari a circa il 30%) hanno raggiunto il livello EQF richiesto in 4 aree di competenza su 6;
•
8 discenti (pari a circa il 35%) hanno soddisfatto 3 aree di competenza,
•
il restante 25% dei partecipanti ha soddisfatto almeno un’area di competenza al livello EQF richiesto.
101
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 2
Il medesimo format di strumenti è stato implementato in un secondo corso rivolto a Rappresentanti del Lavoratori per la
Sicurezza. A differenza del percorso formativo precedente, essendo in presenza di un target maggiormente omogeneo,
è stata prevista la prova pratica.
•
Sintesi dei contenuti: il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza è la persona eletta o designata per
rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, secondo le
modalità previste dalla legge, al quale è demandato il compito, in generale, di controllare e stimolare il rispetto delle
regole in materia di sicurezza dei lavoratori. In sostanza, tramite questa figura, i lavoratori hanno la possibilità di
partecipare attivamente (e senza, almeno in linea di principio, la necessità di una mediazione da parte degli
organismi sindacali) al sistema di valutazione e prevenzione dei rischi dell’ambiente in cui operano, attraverso quel
meccanismo procedurale, che deve essere adottato da tutti i datori di lavoro ai sensi della legislazione in materia di
salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e in ossequio al cd. modello partecipativo.
•
Area: sicurezza
•
N soggetti coinvolti: 13
•
Durata: il corso ha una durata complessiva di 32 ore, suddivise in 4 giornate formative della durata di 8 ore ciascuno
e la sperimentazione è stata fatta sull’intero percorso.
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Prova pratica
d) Test ex post
102
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione
del rischio
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
LIVELLO
EQF
5
5
5
CONOSCENZE
DESCRITTOLRI
ABILITA'
DESCRITTORI
Verifica periodica dello stato di
aggiornamento delle normative
applicate.
Monitoraggio periodico
della documentazione e
delle procedure interne.
Attenzione e vigilanza durante lo
svolgimento delle mansioni
aziendali per prevenire e
riconoscere le situazioni di
rischio. Attivarsi per eliminarle.
Atteggiamento di
controllo analitico e
preposto alla
correlazione di fattori di
rischio. Utilizzo corretto di
procedure e criteri di
valutazione del rischio.
Rispetto dei ruoli definiti ,
adeguamento alle procedure.
Correlazione dei sistemi
di prevenzione e
protezione con i ruoli
aziendali e con le
tipologie di rischio e la
gravità dello stesso,
organizzazione di gruppi
di lavoro, intervenire con
i ruoli aziendali e attori
esterni in circostanze di
emergenza.
Normativa e
procedure in tema di
salute e sicurezza sul
lavoro
Principi giuridici comunitari e
nazionali Legislazione generale e
speciale in materia di sicurezza sul
lavoro; Principi base D.Lgs 81/2008
testo unico
Saper reperire le informazioni da
fonti ufficiali e verificare gli
aggiornamenti normativi
Utilizzo degli strumenti informatici
e telematici per la raccolta e
ricerca delle informazioni in
materia di sicurezza. Abilità di
ricerca di testi attraverso motori
di ricerca, biblioteche, librerie
specializzate,..
tipologie e fonti di
rischio e relativi effetti
e conseguenze;
strumenti per la
valutazione del
rischio; le misure di
prevenzione e
protezione dei rischi
Definizioni delle diverse tipologie di
rischio, descrizione dei fattori di
rischio (singoli e composti);
conseguenze correlate alle diverse
tipologie di rischio. Ambienti di lavoro
e rischi correlati. Criteri per la
valutazione dei rischi, strumentazione
per la rilevazione del rischio, scale e
valori limite dell'esposizione al rischio
Analisi dei possibili danni e
conseguenti misure e procedure di
prevenzione e protezione
Rilevare, nell'ambito dello
svolgimento del ruolo, i rischi
presenti nell'ambiente di lavoro e
nei processi di produzione.
Gestire l'informazione in ambito
prevenzione, protezione salute e
sicurezza
Monitorare i cambiamenti
organizzativi e strutturali e
verificare il rispetto delle
procedure da parte dei lavoratori.
Rendere accessibili le
informazioni tecniche, procedurali
e legislative aggiornate da parte
di chi ne ha la necessità.
Ruoli e funzioni dei principali attori
coinvolti nel SPP, Obiettivi aziendali
e cogenze normative in materia di
sicurezza Organi di controllo e
relativi ambiti di competenza
Identificazione del rischio e ruolo
preposto alla sua gestione;
monitoraggio e verifica
raggiungimento obiettivi di
performance relativi al SPP,
Gestione dei gruppi e delle
riunioni di coordinamento delle
attività inerenti alla sicurezza e
prevenzione e salute dei
lavoratori.
Valutare il reale grado di
raggiungimento degli obiettivi
fissati nei safety meeting, con
particolare riguardo
all'allocazione delle risorse
finanziarie , Gestire squadre e
gruppi di lavoro, delegare
mansioni a figure competenti ed
addestrate. Approntare un
sistema di rilevazione e analisi
degli incidenti e degli infortuni.
Conoscenza degli
attori coinvolti dal SPP
e relativi compiti,
obblighi e
responsabilità, organi
di controllo, obblighi di
legge
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
103
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
segue
AREA DI COMPETENZA
Gestire le procedure di
emergenza
Gestione della sicurezza in
funzione del processo/i
produttivo/i della propria
azienda in relazione al
reparto di riferimento
Gestione delle relazioni
con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato
riferito al settore ed al
ruolo
104
LIVELLO
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTOLRI
ABILITA'
Atteggiamento assertivo ed
equilibrato nei confronti di tutti gli
attori sociali anche in situazionilimite. Attenzione alla tutela del
lavoratore in ogni circostanza;
Identificazione di figure idonee
alla gestione e al controllo in
situazioni di emergenza.
Principio di ottimizzazione degli
investimenti, nel rapporto costibenefici.
Supporto all'attività di SPP e la
gestione dell'informazione e
formazione in ambito
prevenzione, protezione salute e
sicurezza.
Utilizzare le metodologie di
programmazione, pianificazione,
monitoraggio e controllo dei
processi produttivi.
Controllare e verificare
costantemente i risultati delle
azioni condotte in materia di
sicurezza. Verificare i risultati
aziendali in materia di sicurezza.
Azione continua di
monitoraggio e
rilevazione di indicatori di
risultato, attenzione ai
fattori di miglioramento
continuo per la sicurezza
nei processi di
lavorazione
Redazione e gestione della
documentazione specifica
prevista, Gestione delle relazioni
con Enti, Organi di controllo e
maestranze aziendali
Favorire la reperibilità delle
informazioni per i lavoratori,
relazionarsi con gli enti di
controllo e maestranze aziendali,
adeguandosi all'interlocutore.
Capacità di parlare in pubblico,
produrre e tenere relazioni.
Mediare nelle situazioni
conflittuali, essere in grado di
ascoltare l'altro e saper adottare
un comportamento propositivo e
non di attacco.
Aggiornamento periodico degli
strumenti di comunicazione e di
diffusione delle informazione. ,
assertività nelle comunicazioni ai
gruppi di lavoro. Ascolto attivo e
comunicazione verbale e non
verbale efficace.
verifica dell'adeguatezza
del linguaggio tecnico
nella documentazione;
istituzione di canali idonei
alla diffusione
dell'informazione,
individuazione di
procedure e linee guida
per redigere una
documentazione
adeguata e pertinente
alle richieste degli enti
deputati al controllo.
capacità di moderazione.
5
Definire le procedure per la
gestione delle emergenze
attraverso l'utilizzo applicativi e/o
sistemi informativi. Coordinare le
attività volte ad arginare il rischio.
Intraprendere azioni che
coinvolgano gli enti di controllo.
Saper identificare tutti i possibili
scenari di emergenza
5
Conoscenza
dell'organigramma e
dei processi
organizzativi e
produttivi, conoscenze
sugli strumenti
informativi e formativi
idonei alla diffusione
di una cultura della
sicurezza
Gestione dell'informazione e la
formazione dei lavoratori,
organizzazione aziendale,
organigramma, processi produttivi,
descrizioni per ruoli e mansioni.
4
DESCRITTORI
Utilizzare le procedure e la
documentazione adottata nel
modo più opportuno alla gestione
dell'emergenza. Collaborare alla
programmazione degli interventi
per l'eliminazione o la riduzione
dei rischi emersi nella fase di
valutazione; collaborare alla
definizione delle priorità degli
interventi. Assumersi la
responsabilità di fronte
all'emergenza e intraprendere
iniziative atte a favorire il
ripristino della situazione,
soprattutto in situazioni altamente
stressogene per sè e per i
lavoratori. Interpellare gli organi
di controllo.
Principi di idoneità al lavoro e di tutela
sanitaria dei lavoratori. Conoscenza
dei vari DPI e DPC ed il loro utilizzo.
Criteri per la scelta dei dispositivi di
protezione in base al di rischio.
Principi di sicurezza delle attrezzature
e degli impianti. Procedure
d'emergenza, responsabilità e oneri
dell'RLS in caso di emergenza. lavori
ad alto rischio stressogeno, stress
lavoro correlato, tecniche gestione
dello stress
Terminologia tecnica, linguaggio
proprio di pratiche e documentazioni
ufficiali, enti e organi di controllo e
documentazioni di pertinenza.
Modalità di comunicazione efficace.
COMPORTAMENTI
Offrire ascolto e supporto
agli attori sociali.
Intervenire con
comunicazioni chiare e
tempestive rivolte a tutti
gli attori sociali.
Organizzazione delle
principali procedure
d'emergenza (vie di fuga,
punti di raccolta, prove di
evacuazione)
prevedendo simulazioni
al fine di ridurre il carico
emotivo legato alla
circostanza. Supporto
nell’identificazione delle
misure straordinare di
gestione del rischio, di
procedure per la messa
in sicurezza e
comunicazione
tempestiva agli enti
deputati alla gestione
dell'emergenza.
Conoscenza dei
sistemi e dispositivi di
protezione individuale
e collettiva, dei sistemi
e delle procedure di
emergenza e pronto
soccorso; conoscenza
di tempi e procedure
idonei per far fronte
all'emergenza, delle
conseguenze
dell'esposizione a
circostanze
stessogene e tecniche
di prevenzione di
stress e burnout sul
luogo di lavoro.
conoscenze del
linguaggio tecnico
specifico dell'ambito
sicurezza.
Conoscenza di
adeguate tecniche di
comunicazione
DESCRITTORI
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
Gestire le normative ed i relativi
aggiornamenti
in
materia
di
sicurezza e prevenzione
LIV EQF
5
Individuazione delle possibili fonti
di rischio, applicazione
delle
procedure
di
gestione
per
l'eliminazione/riduzione del rischio
5
Riconoscere gli attori coinvolti nel
sistema sicurezza e prevenzione
5
Gestire le procedure di emergenza
5
Gestione
della
sicurezza
in
funzione del processo/i produttivo/i
della propria azienda in relazione al
reparto di riferimento
5
Gestione
delle
relazioni
con
l'utilizzo
di
un
linguaggio
appropriato in riferimento al settore
ed al ruolo esercitato
4
TEST IN INGRESSO
Qual’è la normativa vigente?
a) D.Lgs 81/2008
b) D. Lgs 626/1994
c) D. Lgs 488/2007
Quali strumenti utilizzi per l’aggiornamento delle norme:
a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli
b) D. Lgs 626/1994
c) passaparola
Ogni quanto tempo ti aggiorni le norme sulla sicurezza?
a) In occasione delle verifiche annuali
b) Quando mi ricordo
c) Mai
d) Solo su sollecitazione della direzione
e) in base a un planning predefinito
Un rischio è
a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche.
b) una proprietà di una determinata situazione
c) la proprietà che accada un incidente mortale
Come rilevi un rischio in azienda:
a) controlli casuali
b) su segnalazione dei colleghi
c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro
d) in seguito a incidenti sul lavoro
Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio:
a) riunione con i colleghi
b) applicazione delle norme
c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con l’RSPP
d) nessuna
Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)?
a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza
b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza
c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della
sicurezza
d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza
A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi?
a) Al diretto superiore o al datore di lavoro
b) Al Pronto soccorso
c) Allo SPISAL
d) Alla Sorveglianza Sanitaria
Quando rilevi un’anomalia in materia di sicurezza, occorre:
a) non segnalare il problema
b) rivolgersi al RSPP
c) rivolgersi all’RSU
In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono:
a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto
b) arrangiarsi come possono
c) chiamare i vigili del fuoco
d) astenersi dal lavoro e andare a casa
In quanto RLS, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito deve:
a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio
b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma
c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma
In caso di incendio, come RLS devi:
a) metterti a urlare per dare l’allarme
b) fare evacuare immediatamente tutti i luoghi di lavoro
c) chiamare i VVFF
d) avviare le procedure per mettere in sicurezza i lavoratori
Quali processi produttivi devono essere valutati?
a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e impianti
b) Tutte, incluse le attività d’ufficio
c) Escluse le attività d’ufficio
Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione?
a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte
b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischio-mansione
c) Nessuna delle precedenti
La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite:
a) riunioni con i colleghi
b) piano di audit e controlli periodici
c) la rilevazione di incidenti
d) segnalazioni anonime
Come definisci la prevenzione?
a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori
b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge
c) un nuovo circuito elettrico a norma
d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi
La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se:
a) si discute a ruota libera
b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici
c) si consegnano dispense
d) si vedono filmati
In quanto RLS, nel relazionarsi con i diversi ruoli aziendali devi:
a) valutare, in relazione alla problematica trattata, l’interlocutore più idoneo
b) di fronte a un problema coinvolgere sempre i lavoratori e l’RSU
c) predisporre relazioni scritte da inviare a tutte le figure preposte per la sicurezza
d) fare un articolo per la stampa
105
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati:
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
Aree di
competenza
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Cognome
Nome
A
5
5
5
4
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
Gestire le procedure di
emergenza
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
Individuazione delle possibili font
rischio, applicazione delle procedu
gestione per l'eliminazione/riduzione
rischio
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
OK
OK
NO
0
NO
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
NO
0
OK
OK
5
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
OK
0
OK
OK
N AREE
COMPLETATE
1
4
4
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
4
OK
OK
5
OK
0
2
NO
OK
NO
NO
0
OK
0
1
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
NO
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
0
NO
NO
NO
OK
D
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
E
OK
NO
NO
0
OK
OK
OK
5
NO
NO
NO
0
OK
NO
NO
0
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
3
G
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
OK
NO
NO
0
NO
OK
OK
OK
OK
5
OK
NO
0
2
H
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
5
OK
OK
OK
5
OK
0
3
0
0
OK
OK
NO
OK
NO
NO
0
0
5
OK
NO
NO
0
1
OK
NO
I
OK
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
J
OK
OK
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
NO
0
NO
NO
0
NO
OK
OK
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
0
0
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
2
OK
0
OK
NO
NO
0
3
11
35
11
7
4
4
K
NO
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
NO
L
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO
NO
5
9
9
M
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
Sum
11
8
7
20
10
11
9
45
7
9
8
20
12
9
1
n persone/area
106
5
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione del
rischio
4
9
4
1
7
1
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Prova pratica
I corsisti sono stati sottoposti, durante il 4° incontro, ad una esercitazione pratica che prevedeva alcune simulazioni: la
simulazione a role playing ha dato modo al docente di elaborare una valutazione abbastanza accurata sul coinvolgimento
attivo dei corsisti.
Testo della prova:
Si ipotizzi di essere dipendenti di un’azienda, (per questo esercizio prenderemo in considerazione una carrozzeria) la
quale ha richiesto ad uno studio che si occupa principalmente di sicurezza degli ambienti di lavoro, la valutazione dei
rischi ed il relativo documento.
Dopo qualche giorno l’Ingegnere Verdi, incaricato dello sviluppo della pratica, si presenta con il suddetto documento già
pronto, il quale però presenta delle inesattezze più o meno palesi.
Il vostro compito ora, è quello di esaminare il documento trovando e correggendo le imprecisioni sopraccitate, al fine di
una corretta redazione del D.V.R. la quale necessità per legge (art. 29 comma 2 D.Lgs 81/08), anche della collaborazione
del RLS (consegna documentazione).
Griglia di osservazione per la valutazione della prova pratica
ALLIEVO
A
1
ABILITA'
2
3
4
5
6
1
COMPORTAMENTI
2
3
4
5
6
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
O
saper reperire
informazioni da fonti
ufficiali
rilevare i rischi presenti
nell'ambiente di lavoro e
nei processi di produzione
identificazione del rischio
e del ruolo preposto alla
sua gestione
definizione delle
procedure per la gestione
dell'emergenza.
coordinamento attivita'
volte ad arginare il rischio
pianificazione, gestione,
controllo dell'attivita'
redazione della
documentazione specifica
verifica periodica dello
stato di aggiornamento
delle normative
attenzione e vigilanza
durante lo svolgimento
delle mansioni di
prevenzione del rischio.
rispetto dei ruoli definiti,
adeguamento alle
procedure, asserivita'
nella comunicazione
utilizzare le procedure e
la documentazione dei
sistemi di qualita' per la
gestione dell'emergenza
utilizzare le metodologie
di programmazione,
pianificazione ,
monitoraggio e controllo
dei processi produttivi
favorire la reperibilita'
delle informazioni per i
lavoratori, relazionarsi agli
enti di controllo
adeguandosi
all'interlocutore
107
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
Gestire le normative ed i
relativi
aggiornamenti
in
materia di sicurezza e
prevenzione
LIV EQF
5
Individuazione delle possibili
fonti di rischio, applicazione
delle procedure di gestione
per l'eliminazione/riduzione
del rischio
5
Riconoscere gli attori coinvolti
nel sistema sicurezza e
prevenzione
5
Gestire le
emergenza
procedure
di
5
Gestione della sicurezza in
funzione
del
processo/i
produttivo/i
della
propria
azienda in relazione al
reparto di riferimento
5
Gestione delle relazioni con
l'utilizzo di un linguaggio
appropriato in riferimento al
settore ed al ruolo esercitato
4
108
TEST IN USCITA
In che anno è entrato il vigore il Testo Unico della Sicurezza?
a) 1994
b) 2008
c) 2007
d) 1945
In qualità di RLS, cosa sei tenuto per legge a richiedere al Datore di Lavoro, se non ti viene consegnato?
a) l’organigramma
b) il documento della valutazione dei rischi aggiornato
c) il budget aziendale per la sicurezza
d) i verbali degli incontri
Cosa fai, per adempiere al tuo ruolo, in materia di aggiornamenti normativi?
a) modifico autonomamente la documentazione sui rischi
b) interpello il medico competente e mi confronto su questo fronte
c) controllo la corretta applicazione della normativa vigente
d) non ho doveri in merito
Quale combinazione rappresenta un esempio di fonti di rischio chimico?
a) virus e solventi
b) gas e polveri
c) batteri e miceti
d) raggi X e nebbie
Quale formula utilizzi per la valutazione del rischio R? (P=Probabilità,D= Danno)
a) P= R + D
b) R= P - D
c) D= R x P
d) R=P x D
Quale procedura intraprendi per ridurre i rischi, quando non puoi eliminarne la fonte?
a) invio una non conformità
b) sollecito l’introduzione di DPI idonei
c) faccio allontanare tutti i lavoratori dalla zona
d) attivo immediatamente la Sorveglianza Sanitaria
Quale ente ha la funzione di organo di vigilanza secondo il D.Lgs 81/2008?
a) SPISAL
b) INAIL
c) ISPESL
Quando vieni consultato dal datore di lavoro per la valutazione dei rischi, devi:
a) limitarti ad apprendere le scelte decisionali e comunicarle ai lavoratori
b) fornire un contributo conoscitivo in base ai dati in tuo possesso
c) aprire un dibattito sui principali DPC e DPI in uso
d) consegnare la reportistica adeguatamente predisposta e vidimata
Con chi collabori principalmente quando si tratta di decidere quali di dispositivi di sicurezza adottare per i macchinari?
a) con i lavoratori interessati
b) con l’RSU
c) col medico competente
d) col datore di lavoro
In caso di infortunio grave, qual è il numero da comporre?
a) 118 solo se in Italia
b) 117 solo se in Italia
d) 115 in tutta l’UE
Qual è l’attore da contattare per primo nel caso di incendio?
a) RSPP
b) addetto antincendio
c) medico competente
d) responsabile dell’area
In presenza di principio di incendio, e ove vi sia il timore di persone in pericolo:
a) per prima cosa accendi le luci per verificare la presenza di persone a rischio nell’ambiente
b) apri tutte le porte e finestre per agevolare l’accesso alle vie di fuga e dai l’allarme con tutti i mezzi a disposizione
c) avvisi telefonicamente l’RSPP che dovrà procedere i prima persona ad attivare le squadre antincendio
d) valuti la scena e solo se l’allarme è scattato correttamente allerti il servizio d’emergenza.
Come si collocano i preposti nella scala gerarchica della sicurezza?
a) dopo datore di lavoro e dirigenti
b) tra datore di lavoro e dirigenti
c) Non sono presenti nell’organigramma aziendale
Quali interventi è obbligatorio pianificare, con il datore di lavoro, dopo l’introduzione di idonei dispositivi di protezione
all’interno del reparto produttivo?
a) revisione del budget e del business plan
b) formazione, informazione, addestramento
c) rifare da capo la valutazione dei rischi
Nei reparti con attrezzature meccaniche sei tenuto a verificare che
a) venga fatta la manutenzione periodica ai macchinari e DPI
b) venga fatta solo la manutenzione periodica ai macchinari
c) venga fatta solo la manutenzione periodica ai DPI
Cosa si intende per rischio organizzativo?
a) un fattore di rischio ambientale che può determinare danni a tutte le aree dell’organizzazione
b) un fattore di rischio per gli equilibri gerarchici dell’organizzazione stessa
c) un fattore di rischio legato all’organizzazione di tempi e mansioni
d) un rischio di tipo psicologico come la conflittualità e lo stress che provoca danni all’organizzazione
L’RLS, per segnalare i fattori di rischio riscontrati, deve relazionarsi con:
a) il servizio di prevenzione aziendale
b) il responsabile delle risorse umane
c) il responsabile dell’area
d) l’ASL
Come favorire la corretta diffusione delle informazioni in materia di Sicurezza?
a) riunioni periodiche
b) creazione di una molteplicità di strumenti per informare tutti i lavoratori
c) sono sufficienti avvisi in bacheca
d) passaparola “a cascata” fra i lavoratori
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
Aree di competenza
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
5
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione del
rischio
5
5
5
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
Gestire le procedure di
emergenza
Gestire le normative ed i
relativi aggiornamenti in
materia di sicurezza e
prevenzione
4
Individuazione delle
possibili fonti di rischio,
applicazione delle
procedure di gestione per
l'eliminazione/riduzione del
rischio
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
6
NO
OK
NO
4
OK
0
4
Cognome Nome
con
abil
A
OK
B
OK
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
5
D
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
5
OK
NO
NO
0
5
OK
0
2
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
F
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
G
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
4
H
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
OK
0
4
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO
NO
OK
NO
0
OK
OK
NO
5
OK
NO
OK
OK
OK
NO
5
I
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
1
J
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
NO
OK
OK
0
0
K
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
4
3
L
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
4
M
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
4
Sum
13
11
8
30
13
10
12
45
12
10
12
50
13
12
11
55
11
11
12
50
10
10
6
12
n persone/area
6
9
10
11
10
3
109
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Sintesi dei punteggi, per effetto dell’integrazione con i punteggi risultanti dalla valutazione della prova pratica mediante la
griglia di osservazione
Livello di competenza EQF rilevato, per ogni
area di competenza
Cognome
Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
5
0*
5
5
5
0*
5
0*
5
5
5
5
5
0
0
5
5
5
5
5
5
0
5
5
5*
5*
5*
5*
5*
5*
5*
5*
5
5
5
5
5
5
5
5
4
0
0
0
0
0
0
0
N AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
6
4
5
5
5
2
4
4
I
0
0
0
5*
0*
0
1
J
0*
0
0
0*
5
0
1
K
0
5
5
0*
0
4
3
L
0*
5
5
5*
5*
4
5
M
5*
5
5
5*
0
0
4
area 1 area 2 area 3 area 4 area 5 area 6
*Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove.
Solo un soggetto ha raggiunto il livello EQF richiesto in tutte e sei le aree di competenza analizzate;
4 soggetti (ca 30%), su un totale di 13, hanno soddisfatto 5 aree di competenza su 6;
4 soggetti, su 13, ne hanno soddisfatto 4;
1 soggetto ne ha soddisfatto 3
1 solo soggetto ne ha soddisfatte 2,
2 soggetti hanno soddisfatto solo 1 area di competenza.
•
•
•
•
•
•
110
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
•
Sintesi dei contenuti: il corso prevede di formare la figura di responsabile del servizio di protezione e prevenzione,
una figura che è in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di
lavoro, a cui risponde per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il «servizio di prevenzione e
protezione dai rischi» è l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di
prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
•
Area: sicurezza
•
N soggetti coinvolti: 7
•
Durata: il corso ha avuto 4 incontri formativi della durata di 4 ore ciascuno, per una durata complessiva di 16 ore. La
sperimentazione si è attivata su tutto il percorso.
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
111
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
1
Coordinare le
attività del servizio
di prevenzione e
protezione,
applicando le
normative in materia
di sicurezza e
prevenzione
2
Individuare i fattori e
le possibili fonti di
rischio nell’ambiente
di lavoro.
3
Valutare il grado di
rischio ai fini della
stesura del D.V.R.
(documento di
valutazione del
rischio)
4
112
Applicare le misure
le procedure di
sicurezza e gestire
l'eliminazione/riduzi
one del rischio
LIVELLO
EQF
5
CONOSCENZE
DESCRITTOLRI
Normativa e procedure in
tema di salute e
sicurezza sul lavoro e i
relativi aggiornamenti.
Conoscenze sugli
strumenti idonei alla
diffusione di una cultura
della sicurezza.
Principi giuridici comunitari e
nazionali Legislazione generale e
speciale in materia di sicurezza
sul lavoro; Principi base D.Lgs
81/2008 testo unico. Conoscenze
del linguaggio tecnico specifico
dell'ambito sicurezza.
Saper reperire le
informazioni da fonti
ufficiali e verificare gli
aggiornamenti normativi
Utilizzo degli strumenti
informatici e telematici per
la raccolta e ricerca delle
informazioni in materia di
sicurezza. Abilità di ricerca
di testi attraverso motori di
ricerca, biblioteche, librerie
specializzate,..
Verifica periodica dello
Monitoraggio periodico della
stato di aggiornamento
documentazione e delle
delle normative applicate. procedure interne.
Conoscenza
dell'organigramma e dei
processi organizzativi e
produttivi, Conoscenza
delle varie tipologie e
fonti di rischio e relativi
effetti e conseguenze
Definizioni delle diverse tipologie
di rischio, descrizione dei fattori
di rischio (singoli e composti);
conseguenze correlate alle
diverse tipologie di rischio.
Ambienti di lavoro e rischi
correlati.
Utilizzare le metodologie di
programmazione,
pianificazione, monitoraggio
e controllo dei processi
produttivi. Monitorare i
cambiamenti organizzativi e
strutturali e verificare il
rispetto delle procedure da
parte dei lavoratori.
Attenzione e vigilanza
durante lo svolgimento
delle mansioni aziendali
per prevenire e
riconoscere le situazioni
di rischio.
Varie tipologie e fonti di
rischio e relativi effetti e
conseguenze; le misure
di prevenzione e
protezione dei rischi;
strumenti per la
valutazione del rischio
Criteri per la valutazione dei
rischi, strumentazione per la
rilevazione del rischio, scale e
valori limite dell'esposizione al
rischio. Analisi dei possibili danni
e conseguenti misure e
procedure di prevenzione e
protezione
Principi giuridici comunitari e
nazionali Legislazione generale e
speciale in materia di sicurezza
sul lavoro; Principi base D.Lgs.
81/2008 testo unico
Partecipare alle
consultazioni in materia
di sicurezza. Rilevare,
nell'ambito dello
svolgimento del ruolo, i
rischi presenti
nell'ambiente di lavoro e
nei processi di
produzione. Buona e
corretta valutazione dei
rischi presenti in azienda.
Elaborare una puntuale
ricognizione dei processi
organizzativi e produttivi
avendo ben chiaro
l’organigramma aziendale
Valutare a quali gradi di
rischio si è esposti nel
proprio ambiente di
lavoro e nei processi di
produzione.
Collaborare alla
programmazione degli
interventi per l'eliminazione
o la riduzione dei rischi
emersi nella fase di
valutazione
Verifica periodica dello
Utilizzo corretto di procedure e
stato di aggiornamento
criteri di valutazione del
delle normative applicate. rischio.
Attivare i dispositivi di
sicurezza per eliminare
ogni possibile rischio
identificato e attivare e
coordinare le figure
preposte alla gestione di
tali dispositivi;
monitoraggio e verifica
del raggiungimento delle
azioni attivate. Saper
reperire le informazioni
da fonti ufficiali e
verificare gli
aggiornamenti normativi
Approntare un sistema di
rilevazione e Utilizzo degli
strumenti informatici e
telematici per la raccolta e
ricerca delle informazioni in
materia di sicurezza. Abilità
di ricerca di testi attraverso
motori di ricerca,
biblioteche, librerie
specializzate, ecc. analisi
degli incidenti e degli
infortuni. Collaborare alla
definizione delle priorità
degli interventi.
Attivarsi per eliminare le
situazioni di
rischio.Verificare
l’applicabilità e la migliore
efficacia per la riduzione
dei rischi valutati.
Verifica periodica dello
stato di aggiornamento
delle normative applicate.
5
5
Normativa e procedure
vigenti ed i relativi
aggiornamenti in materia
di sicurezza e
prevenzione
5
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Atteggiamento di controllo
analitico e preposto alla
correlazione di fattori di rischio.
Monitoraggio periodico della
documentazione e delle
procedure interne. Verifica con
incontri periodici dell’efficacia
realizzazione delle azioni
preventive e di correzione
previste con le figure coinvolte
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
segue
AREA DI COMPETENZA
6
7
Gestire le procedure
di emergenza
Gestire la
formazione e
l’informazione ai
lavoratori per
implementare la
cultura della salute
e della sicurezza
LIVELLO
EQF
5
4
CONOSCENZE
DESCRITTOLRI
ABILITA'
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Conoscenza dei sistemi e
dispositivi di protezione
individuale e collettiva,
dei sistemi e delle
procedure di emergenza
e pronto soccorso;
conoscenza di tempi e
procedure idonei per far
fronte all'emergenza,
delle conseguenze
dell'esposizione a
circostanze stessogene e
tecniche di prevenzione
di stress e burnout sul
luogo di lavoro.
Principi di idoneità al lavoro e di
tutela sanitaria dei lavoratori.
Conoscenza dei vari DPI e DPC
ed il loro utilizzo. Criteri per la
scelta dei dispositivi di protezione
in base al di rischio. Principi di
sicurezza delle attrezzature e
degli impianti. Procedure
d'emergenza, responsabilità e
oneri dell'RLS in caso di
emergenza. lavori ad alto rischio
stressogeno, stress lavoro
correlato, tecniche gestione dello
stress
Definire le procedure per
la gestione delle
emergenze attraverso
l'utilizzo applicativi e/o
sistemi informativi.
Coordinare le attività
volte ad arginare il
rischio. Intraprendere
azioni che coinvolgano gli
enti di controllo. Saper
identificare tutti i possibili
scenari di emergenza
Utilizzare le procedure e la
documentazione adottata
nel modo più opportuno alla
gestione dell'emergenza.
Assumersi la responsabilità
di fronte all'emergenza e
intraprendere iniziative atte
a favorire il ripristino della
situazione, soprattutto in
situazioni altamente
stressogene per sè e per i
lavoratori. Interpellare gli
organi di controllo.
Atteggiamento assertivo
ed equilibrato nei
confronti di tutti gli attori
sociali anche in
situazioni-limite.
Attenzione alla tutela del
lavoratore in ogni
circostanza;
Identificazione di figure
idonee alla gestione e al
controllo in situazioni di
emergenza. Principio di
ottimizzazione degli
investimenti, nel rapporto
costi-benefici.
Conoscenze sugli
strumenti informativi e
formativi idonei alla
diffusione di una cultura
della sicurezza.
Conoscenze del
linguaggio tecnico
specifico dell'ambito
sicurezza. Conoscenza di
adeguate tecniche di
comunicazione.
Coinvolgimento del
personale
Terminologia tecnica, linguaggio
proprio di pratiche e
documentazioni ufficiali, enti e
organi di controllo e
documentazioni di pertinenza.
Modalità di comunicazione
efficace. Rendere accessibili le
informazioni tecniche,
procedurali e legislative
aggiornate da parte di chi ne ha
la necessità.
Predisporre, aggiornare,
redigere e compilare la
documentazione tecnica
specifica prevista e
necessaria per il SPP,
Gestione della
leadership. Gestione dei
gruppi e delle riunioni di
coordinamento delle
attività inerenti alla
sicurezza e prevenzione
e salute dei lavoratori.
Gestire le relazioni con
l'utilizzo di un linguaggio
appropriato riferito al
settore ed al
ruolo.Erogare anche
direttamente
l’addestramento alle
figure caratteristiche della
sicurezza ed in
particolare ai lavoratori,
Favorire la reperibilità delle
informazioni per i lavoratori,
organizzare riunioni
periodiche con le figure
incaricate dal SPP,
relazionarsi con gli enti di
controllo e maestranze
aziendali, adeguandosi
all'interlocutore. Capacità di
parlare in pubblico, produrre
e tenere relazioni. Mediare
nelle situazioni conflittuali,
essere in grado di ascoltare
l'altro e saper adottare un
comportamento propositivo
e non di attacco.
Predisporre e gestire in
prima persona tutti i relativi
supporti sia informatici che
cartacei per queste attività
formative e/o di
addestramento.
Aggiornamento periodico
degli strumenti di
comunicazione e di
diffusione delle
informazione. Attivare
compiti relazionali con i
lavoratori e i loro
rappresentanti anche su
specifici problemi inerenti
la sicurezza del lavoro in
azienda. Utilizzare
assertività nelle
comunicazioni ai gruppi
di lavoro. Ascolto attivo e
comunicazione verbale e
non verbale efficace.
Gestione e risoluzione
dei conflitti
Offrire ascolto e supporto agli
attori sociali. Intervenire con
comunicazioni chiare e
tempestive rivolte a tutti gli
attori sociali. Organizzazione
delle principali procedure
d'emergenza (vie di fuga, punti
di raccolta, prove di
evacuazione) prevedendo
simulazioni al fine di ridurre il
carico emotivo legato alla
circostanza. Supporto
nell’identificazione delle misure
straordinare di gestione del
rischio, di procedure per la
messa in sicurezza e
comunicazione tempestiva agli
enti deputati alla gestione
dell'emergenza.
Verifica dell'adeguatezza del
linguaggio tecnico nella
documentazione; istituzione di
canali idonei alla diffusione
dell'informazione,
individuazione di procedure e
linee guida per redigere una
documentazione adeguata e
pertinente alle richieste degli
enti deputati al controllo.
Capacità di moderazione ,
mediazione e negoziazione.
113
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
TEST IN INGRESSO
Qual’è la normativa vigente?
a) D.Lgs 81/2008
b) D. Lgs 626/1994
c) D. Lgs 488/2007
Gestire le normative ed i relativi
aggiornamenti in materia di sicurezza e
prevenzione
5
Individuazione delle possibili fonti di
rischio, applicazione delle procedure di
gestione per l'eliminazione/riduzione del
rischio
5
Riconoscere gli attori coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
5
Gestire le procedure di emergenza
5
Quali strumenti utilizzi per l’aggiornamento delle norme:
a) riviste del settore, newsletter ufficiali, opuscoli
b) D. Lgs 626/1994
c) passaparola
Ogni quanto tempo ti aggiorni rispetto alle novità in materia di sicurezza?
a) In occasione delle verifiche annuali
b) Quando mi ricordo
c) Mai
d) Solo su sollecitazione della direzione
e) In base a un planning predefinito
Un rischio è
a) la possibilità di conseguenze dannose che alterano sia le funzioni fisiche che psichiche.
b) una proprietà di una determinata situazione
c) la proprietà che accada un incidente mortale
Come rilevi un rischio in azienda:
a) controlli casuali
b) su segnalazione dei colleghi
c) su rilevazione periodica dei processi di lavoro
d) in seguito a incidenti sul lavoro
Quali azioni intraprendi per l’eliminazione del rischio:
a) riunione con i colleghi
b) applicazione delle norme
c) implementazione di un piano di miglioramento in collaborazione con un consulente esterno
d) nessuna
Chi è il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)?
a) un lavoratore nominato dalla azienda per seguire i problemi della sicurezza
b) un sindacalista designato dal sindacato per seguire i problemi della sicurezza
c) un lavoratore che è stato eletto o designato dagli altri lavoratori per seguire i problemi della sicurezza
d) un lavoratore particolarmente esperto in sicurezza
A fronte di una grave inadempienza in materia di sicurezza, a chi ti rivolgi?
a) Al Pronto soccorso
b) Allo SPISAL
c) Alla Sorveglianza Sanitaria
In caso di attrezzi e dispositivi non idonei i lavoratori devono:
a) avvisare immediatamente il datore di lavoro o il preposto
b) arrangiarsi come possono
c) chiamare i vigili del fuoco
d) astenersi dal lavoro e andare a casa
In qualità di RSPP, di fronte ad un incendio determinato da un corto circuito devi:
a) utilizzare l’estintore CO2 indirizzandolo alla base dell’incendio
b) utilizzare l’estintore a SCHIUMA indirizzandolo sulla fiamma
c) utilizzare H2O direttamente sulla fiamma
Cosa deve fare l'addetto all'emergenza non appena scopre un incendio in un reparto dell'azienda?
a) chiamare i servizi di soccorso ed iniziare a spegnere l'incendio
b) iniziare a spegnere l'incendio e poi chiamare i servizi di soccorso
c) dare l'allarme in azienda, avvisare i servizi di soccorso e provvedere all'evacuazione delle persone presenti nel
reparto
d) far
scattare l'allarme e mettersi in salvo
Quali processi produttivi devono essere valutati?
a) Attività industriali/artigianali che comportano l’utilizzo di attrezzature, macchine e impianti
b) Tutte, incluse le attività d’ufficio
c) Escluse le attività d’ufficio
114
Gestione della sicurezza in funzione del
processo/i produttivo/i della propria
azienda in relazione al reparto di
riferimento
5
Gestione delle relazioni con l'utilizzo di un
linguaggio appropriato in riferimento al
settore ed al ruolo esercitato
4
Come si correlano i rischi in relazione al processo di produzione?
a) Identificazione dei rischi presenti nel reparto e correlazione con le attività svolte
b) Gestione di un Focus Group fra i lavoratore dell’area per correlare rischio-mansione
c) Nessuna delle precedenti
La verifica del rispetto delle norme di sicurezza nel reparto avviene tramite:
a) riunioni con i colleghi
b) la rilevazione di incidenti
c) segnalazioni anonime
d) azioni messe in atto per evitare il verificarsi di un evento dannoso individuando i rischi per ridurli/eliminarli
Come definisci la prevenzione?
a) una nuova norma legislativa che definisce gli obblighi dei lavoratori
b) una nuova norma legislativa che impone al datore di lavoro di applicare la legge
c) un nuovo circuito elettrico a norma
d) un insieme di interventi, tecnici e organizzativi, che evitano ed eliminano i rischi
La preparazione di una riunione informativa risulta efficace se:
a) si discute a ruota libera
b) si comunica con messaggi verbali, non verbali, iconografici
c) si consegnano dispense
d) si vedono filmati
Quali sono tra quelle di seguito elencate, le funzioni non delegabili dal datore di lavoro al Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione?
a) Valutazione dei rischi con elaborazione DVR e nomina del RSPP
b) Formazione dei lavoratori
d) Nomina del RLS
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
5
5
5
5
4
5
5
Aree di
competenza
Coordinare le attività del
SPP
Individuare fattori e fonti
di rischio
Riconoscere gli attori
coinvolti
Applicare le misure le
procedure di sicurezza
Gestire le procedure di
emergenza
Valutare il grado di
rischio
Gestire la formazione e
l’informazione
comp
are
a
con
Cognome
Nome
con
abil
abil
comp
ar
ea
con
abil
co
mp
area
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
a
r
e
a
con
abil
comp
a
N AREE
r
e COMPLETATE
a
A
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
6
B
NO
NO
NO
0
OK
NO
OK
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
4
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
5
D
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
NO
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
3
E
NO
NO
NO
0
OK
NO
OK
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
2
F
NO
OK
OK
0
OK
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
3
G
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
OK
NO
OK
4
5
5
20
6
5
4
10
2
0
7
0
7
6
7
30
7
6
7
24
7
7
5
7
4
6
0
2
0
5
4
Sum
5
2
5
5
n persone/area
4
2
0
6
6
115
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex Post
AREA DI COMPETENZA
Coordinare le attività del
servizio di prevenzione e
protezione, applicando le
normative in materia di
sicurezza e prevenzione
LIV EQF
5
TEST IN USCITA
Il D.Lgs 81/2008 ha modificato tutte le disposizioni contenute a)si
nelle vecchie leggi di sicurezza?
b) no
c) No, ha introdotto alcuni nuovi principi di sicurezza
Per lo svolgimento delle funzioni da parte del RSPP quando
e' necessario essere in possesso di un titolo di studio non
inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore ed
essere inoltre in possesso di un attestato di frequenza, con
verifica dell'apprendimento, a specifici corsi di formazione
adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e
relativi alle attivita' lavorative?
Come datore di lavoro, puoi assumerti direttamente il compito
di RSPP:
Quale di questi valori dell' "Indice di Sollevamento" IS,
corrisponde ad una situazioine di rischio trascurabile per
quanto riguarda la movimentazione manuale dei carichi?
Individuare i fattori e le
possibili fonti di rischio
nell’ambiente di lavoro
5
Se all’esito della valutazione del rischio chimico, l’utilizzo di
una sostanza chimica pericolosa denota un rischio non
moderato, il datore di lavoro deve:
Cosa bisogna fare per poter utilizzare un recipiente diverso
da quello originale di una sostanza pericolosa?
Per valutare la pericolosità di una sostanza chimica:
Valutare il grado di rischio
ai fini della stesura del
D.V.R. (documento di
valutazione del rischio)
4
In quale categoria di fattori di rischio fai rientrare il rumore?
Puoi far prendere visione del documento di valutazione dei
rischi ai tuoi lavoratori?
Applicare le misure le
procedure di sicurezza e
gestire
l'eliminazione/riduzione
del rischio
Riconoscere gli attori
coinvolti nel sistema
sicurezza e prevenzione
5
L’obbligo da parte del datore di lavoro di far effettuare della
formazione sulla movimentazione manuale dei carichi ad un
proprio lavoratore sussiste quando:
Nel caso di presenza di rischio cancerogeno quali sono le
misure tecniche, organizzative, procedurali che deve adottare
il datore di lavoro
Sei obbligato a nominare il medico competente quando
Quando il datore di lavoro deve comunicare all'ispettorato del
lavoro e alle unità sanitarie locali territorialmente competenti
il nominativo della persona designata come responsabile del
servizio di prevenzione e protezione (RSPP)?
l'RSPP viene nominato dal
5
Chi tra le seguenti figure devi consultare in merito
all'organizzazione della formazione dei lavoratori incaricati
delle attività di prevenzione e lotta anti incendio, evacuaizone
dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, pronto
soccorso e gestine dell'emergenza?
Quale tra questi elementi non rietra tra gli elementi che
formano il triagolo del fuoco?
Gestire le procedure di
emergenza
4
In emergenza segnalata acusticamente cosa devo saper
fare?
In situazioni di emergenza, cosa devo fare?
Il documento di valutazione dei rischi aziendale deve sempre
contenere:
Gestire la formazione e
l’informazione ai lavoratori
per implementare la
cultura della salute e della
sicurezza
116
5
Dove devi custodire tutta la documentazione aziendale in
materia di sicurezza sul lavoro (cartelle sanitarie, registri
infortni, valutazione dei rischi,…)?
In quali momenti si deve procedere alla formazione del
lavoratore in materia di sicurezza?
a) Sempre
b) Quando il datore di lavoro si assume direttamente l’incarico di
RSPP
c) Quando il RSPP è persona incaricata dal Datore di Lavoro
a) sempre
b) quando l'azienda artigiana o industriale non supera i 30 addetti
c) quando l'azienda artigiana o industriale non supera i 100 addetti
a) 0,75 < IS < 1,25
b) 1,25 < IS < 3
c) IS > 3
d) IS < 0.75
a) raccogliere la scheda informativa di sicurezza
b) adottare provvedimenti mediante una combinazione di controlli
tecnici unitamente a una buona pianificazione e gestione
dell’attività e all’uso di DPI
c) far effettuare la sorveglianza sanitaria
a) Occorre riprodurre l’etichetta della sostanza sul nuovo recipiente
b) Occorre comunque travasare la sostanza con molta attenzione e
cautela
c) Nulla, basta informare il responsabile
a) è necessario leggere soltanto l'etichetta sul contenitore
b) è necessario leggere l'etichetta e la scheda di sicurezza
c) è necessario annusarne l'odore
d) è necessario leggere solo alcune delle informazioni contenute
nella scheda di sicurezza
a) fattori di rischio chimici
b) fattori di rischio fisici
c) fattori di rischio organizzativi
d) fattori di rischio di infortunio
a) si
b) no
c) solo in casi eccezionali
a) assume l’incarico di RSPP
b) nel caso di guidatore di carrelli elevatori
c) in relazione all’esito della valutazione dei rischi
a) limita al minimo possibile il numero dei lavoratori esposti o che
possono essere esposti ad agenti cancerogeni
b) Sostituzione della sostanza e/o esposizione ai livelli più bassi
tecnicamente raggiungibili
c) riduce le quantità presenti di sostanze da lavorare
a) sempre
b) in relazione alla valutazione dei rischi
c) quando il lavoratore movimenta manualmente più di 25 kg
a) quando l'azienda supera i 30 addetti
b) quando l'RSPP è esterno all'azienda
c) non c'è più questo obbligo
a) datore di lavoro
b) dall'assemblea dei lavoratori
c) nell'ambito delle rappresentanze sindacali quando l'azienda è
inferiore ai 15 addetti
a) Il Medico competente
b) Il Rappresentante dei Lavoratori (RLS)
c) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
a) combustibile
b) carburante
c) comburente
d) fonte di innesco
a) Abbandonare subito il posto di lavoro e recarsi in portineria
b) Mettere in sicurezza le attrezzature ed andare al punto di
raccolta stabilito nella procedura
c )Abbandonare il lavoro ed andare fuori
a) avvertire il personale facente parte della squadra informandolo
sul luogo dell'emergenza
b) richiedere l'intervento dei VVF
c) attuare la procedura di evacuazione
a) Il programma di formazione annuale dei lavoratori
b) il programma di tutte le misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
c) la fotocopia del registro infortuni
a) nel tuo ufficio
b) presso la sede legale dell'azienda
c) Presso l'ambulatorio del medico competente
a) all'assunzione e in caso di mutamento di mansioni
b) ogni sei mesi
c) ogni anno
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
Aree di
competenza
5
5
5
5
5
4
5
Coordinare le attività
del SPP
Individuare fattori e fonti
di rischio
Valutare il grado di
rischio
Applicare misure e
procedure di sicurezza
Riconoscere gli attori
coinvolti
Gestire le procedure di
emergenza
Gestire la formazione e
l’informazione
con
abil
com
p
ar
ea
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
con
abil
comp
are
a
N
AREE
COMPL
ETATE
A
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
2
Cognome Nome
B
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
NO
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
NO
0
OK
NO
OK
0
2
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
5
D
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
4
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
6
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
4
G
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
5
4
6
7
4
20
7
7
7
35
7
0
7
0
6
6
6
25
7
6
7
30
6
6
1
4
7
4
7
20
Sum
n persone/area
4
7
0
5
6
1
4
117
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato, per
ogni area di competenza
Cognome Nome
area 1 area 2 area 3 area 4 area 5 area 6 Area 7
N AREE
SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF
ATTESO
A
0
5
0
0
0
0
5
2
B
0
5
0
0
5
0
0
2
C
5
5
0
5
5
0
5
5
D
5
5
0
5
5
0
0
4
E
5
5
0
5
5
4
5
6
F
5
5
0
5
5
0
0
4
G
0
5
0
5
5
0
5
4
Come si evince dall’analisi, nessun soggetto ha completato tutte e 7 le aree di competenza
un solo discente su 7 (pari a circa il 14%) ha raggiunto il livello EQF richiesto in 6 aree di competenza su 7
uno solo ha raggiunto il livello su 5 aree;
3 discenti (pari a circa il 33%) hanno soddisfatto 4 aree di competenza,
il restante 39% circa dei partecipanti ha soddisfatto almeno un’area di competenza al livello EQF richiesto.
•
•
•
•
•
118
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI
COSTRUIRE SICURI: PERCORSI DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA SICUREZZA E ALLA SALUTE NEI
CANTIERI EDILI (FSE)
•
Sintesi dei contenuti: il progetto “Costruire sicuri: percorsi di sensibilizzazione alla sicurezza ed alla salute nei
cantieri edili” si fonda sulla convinzione che la "cultura della sicurezza" svolga un ruolo fondamentale per una virtuosa
organizzazione del lavoro. A tal fine, i percorsi realizzati si sono proposti di sensibilizzare i corsisti rispetto al tema
della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro e di promuovere momenti di apprendimento volti ad acquisire
comportamenti lavorativi adeguati alle procedure di sicurezza previste dalla normativa vigente, alla gestione dei rischi
e delle emergenze e alla prevenzione di incidenti in contesti di lavoro, con particolare riguardo ai cantieri edili, luoghi
caratterizzati da un rischio ancora molto alto.
•
Area: Sicurezza
•
N soggetti coinvolti: 8
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 104; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata
complessiva di 48 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione: L’organizzazione del cantiere e comportamenti sicuri
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
119
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Gestione delle squadre nel
cantiere.
Verifica e gestione degli
standard di sicurezza
Gestione della
documentazione relativa al
lavoro in cantiere, dei sistemi
di qualificazione dei fornitori,
ruoli e funzioni delle diverse
figure professionali presenti in
cantiere
Supervisione degli ambienti
di lavoro, scelta del
collaboratori, progettisti,
manutentori, medico
competente dei principali
rischi nei cantieri,
applicazione di DP individuali
e collettivi.
Gestione delle spese
120
LIVELLO
EQF
5
6
6
CONOSCENZE
Norme in materia di
sicurezza sul lavoro e
nei cantieri; diritti e
doveri delle figure
preposte alla tutela della
sicurezza nei cantieri e
dei relativi obblighi e
funzioni.
Contenuti, struttura e
funzioni dei documenti
relativi al cantiere;
gestione degli appalti;
qualificazione delle
imprese fornitrici e delle
figure in cantiere.
Approfondita
conoscenza dei rischi
nei cantieri edili; delle
diverse tipologie di
dispositivi di protezione
individuale e collettivi, il
loro uso e le loro
funzioni.
DESCRITTORI
Disposizioni di legge
specifiche in materia di
lavoro nei cantieri edili
(Dlgs 81/2008), degli
obblighi e dei doveri del
datore di lavoro e dei
lavoratori, gli obblighi
formativi in materia di
sicurezza nei cantieri, le
visite mediche, le figure
preposte alla sicurezza,
compiti e funzioni.
Redazione delle diverse
tipologie di
documentazione (quali
ad es. notifica
preliminare, PSE, POS,
PIMUS, PSC, DUVRI,
schede di sicurezza dei
prodotti utilizzati,
tesserino di
riconoscimento);
distribuzione dei compiti
tra le diverse figure
professionali (quali ad
es. committente,
appaltatore,
responsabile dei lavori,
progettista, datore di
lavoro, lavoratori
autonomi, preposti,
manutentori).
ABILITÀ’
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Saper reperire le
informazioni e applicare
Utilizzo di strumenti
le procedure contenute
informatici e non per la
ricerca delle
nei documenti aziendali
(PSC, POS) rilevandone
informazioni.
eventuali discrepanze. Uso delle attrezzature di
lavoro anche nelle
Conoscenza
approfondita di modalità situazioni anomale, non
operative del settore di
prevedibili.
competenza.
Verifica periodica delle
normative.
Verifica del rispetto
delle norme sulla
sicurezza.
Monitoraggio dei
comportamenti e della
documentazione.
Controllo del rispetto
delle norme di
sicurezza, uso dei DPI,
rilevazione delle
necessità di
manutenzione.
Saper rilevare i rischi
presenti nell’ambiente di
lavoro e attuare
strategie di prevenzione Abilità di ricerca di testi
attraverso motori di
Saper comunicare le
ricerca, riviste
informazioni e motivare i
specializzate, librerie etc
collaboratori.
Abilità nella
Contratti di forniture.
comunicazione e nella
Conoscenza
gestione delle riunioni
approfondita delle
Gestione dei conflitti.
modalità operative dei
diversi settori.
Gestione dei rapporti
con gli enti di controllo.
Redazione di
procedure.
Motivazione alla
sicurezza con
autorevolezza.
Coerenza di
comportamento,
confronto con le
professionalità esterne
all’azienda.
Valorizzazione della
sicurezza al pari della
produttività.
Continua verifica di
appalti e lavoratori
esterni; corretto utilizzo
dei sistemi di protezione
su macchine e
attrezzature.
Proposte di
miglioramento nei
comportamenti e
nell’uso delle macchine.
Elaborazione di
procedure congruenti e
applicabili.
Attenzione durante lo
svolgimento delle
mansioni aziendali per
riconoscere e prevenire
le situazioni di rischio.
Attivarsi per eliminarle
definendo chi, come,
entro quando e i budget
dedicati.
Acquisto di macchine
con elevati livelli di
sicurezza.
Verifica della “cultura
della sicurezza”
presente in azienda.
Atteggiamento di
controllo analitico e
della correlazione di
fattori di rischio. Utilizzo
corretto di procedure e
criteri di valutazione del
rischio.
Analisi e confronto degli
indici infortunistici.
Saper organizzare e
gestire gli appalti e
Definizione delle diverse
rapportarsi
tipologie e fattori di
proficuamente con le
rischio, e dei dispositivi
figure previste dal D.lgs
di sicurezza da
81/08 presenti
utilizzare. Analisi delle
nell’azienda.
diverse tipologie di
Gestione del documento
malattie professionali.
di valutazione dei rischi
Capacità di gestione
e verifica dell’attuazione
delle interferenze.
del programma degli
interventi.
DESCRITTORI
Capacità di relazionarsi
positivamente e
motivare i collaboratori.
Capacita di analisi
dell’ambiente e di
proporre strategie e
decisioni efficaci ed
efficienti.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestione delle squadre nel
cantiere. Verifica e gestione
degli standard di sicurezza
3
Gestione della documentazione
relativa al lavoro in cantiere, dei
sistemi di qualificazione dei
fornitori, ruoli e funzioni delle
diverse figure professionali
presenti in cantiere
4
Supervisione degli ambienti di
lavoro, scelta del collaboratori,
progettisti, manutentori, medico
competente dei principali rischi
nei cantieri, applicazione di DP
individuali e collettivi. Gestione
delle spese
4
TEST IN INGRESSO
In caso di infortunio il lavoratore:
a) Deve comunicarlo immediatamente al datore di lavoro anche se di lieve entità
b) Deve comunicarlo al datore di lavoro solo se la prognosi è superiore ai 3 gg
c) Deve comunque continuare a lavorare fino al termine dell’orario di lavoro
In caso incidente sul lavoro con lesioni con prognosi superiore ai 30 gg:
a) Il datore di lavoro può procedere al licenziamento per giusta causa del lavoratore
chiedendogli i danni per il mancato guadagno
b) Gli organi di vigilanza provvedono ad irrogare immediatamente una sanzione a
carico del datore di lavoro
c) Viene avviata d’ufficio una indagine della procura che può delegare l’inchiesta allo
SPISAL
Il registro infortuni:
a) è obbligatorio nelle attività in cui siano addetti lavoratori subordinati o ad essi
equiparati e deve essere tenuto in azienda
b) deve essere conservato dal consulente del lavoro
c) è un documento interno che lo SPISAL non ha il potere di visionare
L’attività di vigilanza e controllo:
a) spetta a diversi organismi quali lo SPISAL, l’ARPAV, l’ISPSEL, i Vigili del fuoco, i
Comuni etc…
b) Spetta solo allo SPISAL
c) E’ una attività illegale dello Stato nei confronti dei datori di lavoro
La delega delle funzioni che la legge impone al Datore di Lavoro:
a) può essere fatta a voce.
b) deve essere scritta, dettagliata, fatta a persona competente e con autorità di spesa
e divieto di intromissione nella materia delegata
c) deve essere fatta davanti ad un Notaio
Quando l’organo di vigilanza emette un verbale di contravvenzione:
a) Il datore di lavoro, una volta pagata la sanzione, estingue il reato
b) Il datore di lavoro per estinguere il reato può scegliere se pagare la sanzione
emessa o corrompere gli ispettori dello SPISAL
c) Il datore di lavoro deve adempiere alle disposizioni contenute nel verbale nel
tempo stabilito e dopo la verifica dello SPISAL viene ammesso al pagamento della
sanzione nella misura di 1/4 del massimo
Nel registro infortuni:
a) Vanno registrati solo gli infortuni mortali
b) Vanno registrati solo gli infortuni con prognosi superiori a 30 gg
c) Vanno registrati tutti gli infortuni con prognosi superiore ad 1gg compreso quello
dell’evento
La denuncia di infortunio deve essere effettuata:
a) Mai, se l’infortunio è grave e c’è il pericolo di sanzioni per il datore di lavoro
b) Entro 2 gg per infortunio non guaribile in 3 gg e entro 24 ore in caso di morte.
c) Entro 30 gg dalla data della guarigione
La valutazione del rumore e le misure da adottare
a) I lavoratori devono autonomamente informarsi in merito ai rischi connessi e
procurarsi i mezzi individuali di protezione
b) La valutazione del rumore non richiede ulteriori oneri per l’azienda
c) Ai lavoratori deve essere effettuato un controllo sanitario periodico e devono
essere consegnati i dispositivi di protezione a loro più adatti in funzione delle
frequenze rilevate nelle misurazioni
121
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
122
Liv EQF
atteso
5
6
6
Aree di
competenza
1-Gestione delle squadre nel can-tiere.
Verifica e gestione degli standard di
sicurezza
2-Gestione della documentazione
relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi
di qualificazione dei fornitori, ruoli e
funzioni delle diverse figure professionali
presenti in cantiere
3-Supervisione degli ambienti di lavoro,
scelta del collaboratori, progettisti,
manutentori, medico competente dei
principali rischi nei cantieri, applicazione
di DP individuali e collettivi. Gestione
delle spese
comp
area
N AREE
COMPLETATE
OK
OK
6
3
OK
NO
0
2
OK
OK
OK
6
3
0
OK
OK
OK
6
2
0
OK
OK
OK
6
1
NO
0
OK
OK
OK
6
1
OK
NO
0
OK
OK
OK
6
1
OK
OK
6
OK
NO
OK
0
1
6
24
8
7
7
36
Cognome
Nome
A
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
con
abil
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
OK
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
OK
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
D
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
E
OK
NO
NO
0
OK
NO
OK
F
OK
OK
NO
0
OK
OK
G
NO
NO
OK
0
OK
H
OK
OK
NO
0
OK
Sum
n
persone/area
7
6
5
20
8
6
4
4
6
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex Post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Gestione delle squadre nel
cantiere. Verifica e gestione
degli standard di sicurezza
5
Gestione della documentazione
relativa al lavoro in cantiere, dei
sistemi di qualificazione dei
fornitori, ruoli e funzioni delle
diverse
figure
professionali
presenti in cantiere
6
Supervisione degli ambienti di
lavoro, scelta del collaboratori,
progettisti, manutentori, medico
competente dei principali rischi
nei cantieri, applicazione di DP
individuali e collettivi. Gestione
delle spese
6
TEST IN USCITA
Perché un dispositivo di sicurezza sia efficace
a) la mancanza o il non funzionamento di uno dei suoi elementi deve impedire
l’avviamento della macchina o provocare l’arresto degli elementi mobili
b) non deve poter essere in alcun modo regolato
c) deve consentire che la persona acceda agli organi in movimento della macchina
La denuncia di infortunio deve essere effettuata
a) Mai, se l’infortunio è grave e c’è il pericolo di sanzioni per il datore di lavoro
b) Entro 2 gg per infortunio non guaribile in 3 gg e entro 24 ore in caso di morte
c) Entro 30 gg dalla data della guarigione
La metodologia operativa per la Valutazione dei Rischi prevede:
a) Il coinvolgimento di tutti: Datore di Lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori
b) Basta incaricare un consulente esterno che sbrighi la cosa senza disturbare
troppo il ritmo della produzione
c) La sola partecipazione del Datore di lavoro
L’attività di vigilanza e controllo
a) Spetta a diversi organismi quali lo SPISAL, l’ARPAV, l’ISPSEL, i Vigili del fuoco, i
Comuni etc…
b) Spetta solo allo SPISAL
c) E’ una attività illegale dello Stato nei confronti dei datori di lavoro
Un buon Documento di Valutazione dei rischi deve contenere
a) Solo l’elenco le priorità che l’azienda intende affrontare
b) I costi degli interventi sulla sicurezza
c) La scala dei rischi, il programma delle misure da adottare, i tempi di attuazione e
chi, all’interno dell’azienda, deve provvedere all’attuazione degli interventi
La presenza contemporanea di più fattori di rischio
a) È ininfluente perché l’uno esclude l’altro
b) Agisce come moltiplicatore del rischio
c) Agisce indipendente per ciascun rischio
Nelle aziende che occupano fino a 10 dipendenti il documento di valutazione dei
rischi
a) deve essere al massimo di 15 pagine
b) è possibile per il datore di lavoro autocertificare per iscritto l’avvenuta effettuazione
della valutazione dei rischi
c) deve essere fatto a mano in modo che in caso di controllo ne sia più difficile la
comprensione
La delega delle funzioni che la legge impone al Datore di Lavoro
a) può essere fatta a voce
b) deve essere scritta, dettagliata, fatta a persona competente e con autorità di
spesa e divieto di intromissione nella materia delegata
c) deve essere fatta davanti ad un Notaio
La formazione in azienda
a) non è mai obbligatoria ma è solo una facoltà del datore di lavoro
b) può essere fatta se non toglie troppo tempo alla produzione
c) è fondamentale per incidere sui comportamenti delle persone
123
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
5
6
Aree di competenza
1-Gestione delle squadre nel can-tiere.
Verifica e gestione degli standard di
sicurezza
2-Gestione della documentazione
relativa al lavoro in cantiere, dei sistemi
di qualificazione dei fornitori, ruoli e
funzioni delle diverse figure professionali
presenti in cantiere
6
3-Supervisione degli ambienti di lavoro,
scelta del collaboratori, progettisti,
manutentori, medico competente dei
principali rischi nei cantieri, applicazione
di DP individuali e collettivi. Gestione
delle spese
con
abil
comp
area
Cognome Nome
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
A
OK
OK
OK
5
NO
OK
OK
0
NO
OK
0
1
B
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
6
NO
OK
OK
0
1
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
1
D
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
1
E
NO
OK
OK
0
OK
OK
OK
6
OK
OK
OK
6
2
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
1
G
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
6
OK
OK
OK
6
3
H
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
NO
OK
OK
0
1
Sum
7
8
7
30
0
0
0
18
0
0
0
12
n persone/area
6
3
2
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato, per
ogni area di competenza
Cognome Nome
Area 1
Area 2
Area 3
N. aree soddisfatte al
livello EQF atteso
A
5
0
0
1
B
0
6
0
1
C
5
0
0
1
D
5
0
0
1
E
0
6
6
2
F
5
0
0
1
G
5
6
6
3
H
5
0
0
1
Un discente su un totale di 8 frequentanti ha raggiunto il livello EQF atteso in tutte le aree di competenza oggetto del corso.
124
N AREE COMPLETATE
NO
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI
COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO
CONSERVATIVO (FSE) 1
•
Sintesi dei contenuti: il Progettista del restauro conservativo è una figura professionale esperta delle varie tipologie
di superfici su cui operare ed è in grado di utilizzare tecniche tradizionali e tecnologie innovative per l'intervento su di
esse. Tale figura può assistere e supportare tutta la gestione informatica di un progetto architettonico, ed è in grado
di applicare le metodologie informatiche a problematiche di tipo architettonico. Le conoscenze di tecniche
specialistiche sulla diagnostica e sulla prevenzione dei processi di degrado dei beni culturali, congiuntamente a una
preparazione di tipo storico e artistico, completano l'obiettivo formativo dell'attività proposta.
•
Area: sviluppo professionalità tecniche
•
N soggetti coinvolti: 8
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 900; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata
complessiva di 180 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione: Intervento conservativo sul bene sottoposto a tutela di vincolo
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
Per ritardo nell’avvio del modulo, dovuto all’attesa dei permessi rilasciati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, sono
state necessarie modifiche al format canonico previsto da progetto
125
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Analisi preliminare del
bene sottoposto a tutela di
vincolo
Intervento conservativo
126
LIVELLO
EQF
5
5
CONOSCENZE
DESCRITTORI
Elementi di storia
dell’arte e
dell’architettura.
Elementi di chimica
applicata al restauro.
Lineamenti generali
di storia dell’arte e
dell’architettura, con
particolare riferimento
al territorio veneto.
Principali sistemi di
pulitura meccanica
manuale e attraverso
applicazioni di agenti
chimici.
Teorie e tecniche del
restauro
conservativo.
Principali tecniche di
restauro lapideo.
ABILITÀ’
DESCRITTORI
Saper eseguire una
ricerca al fine di
collocare
temporalmente
l’opera e gli interventi
eseguiti
precedentemente.
Saper reperire le
informazioni e
interpretare le fonti.
Utilizzo di archivi,
strumenti informatici
e non per la ricerca
delle informazioni.
Padronanza della
metodologia di base
per l’impostazione di
un progetto di
restauro.
Conoscere e
utilizzare i sistemi di
pulitura meccanica
Dominare le principali
manuale o con
tecniche di restauro
applicazioni di agenti
lapideo.
chimici. Realizzare
integrazioni pittoriche
delle parti lacunose.
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Riconoscere e datare
un manufatto.
Mettere in atto le
Scegliere le
procedure adeguate,
operazioni di restauro
preliminari all’avvio di
più opportune.
un intervento di
Redigere un progetto
restauro.
di intervento.
Condurre gli
interventi di restauro
con autonomia e
adeguata
consapevolezza del
bene sottoposto a
tutela, nel pieno
rispetto delle teorie
del restauro e delle
norme di sicurezza.
Avere
consapevolezza della
tipologia di bene da
restaurare, del suo
grado di
deterioramento e del
suo valore. Eseguire
in autonomia le
operazioni più
adeguate, nel rispetto
della linea di
intervento adottata
nonché delle norme
di sicurezza vigenti.
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
LIV
EQF
AREA DI COMPETENZA
Analisi preliminare del bene sottoposto
a tutela di vincolo
5
Intervento conservativo
5
TEST IN INGRESSO
Le stuccature di sigillazione dello stato fessurativo vanno eseguite
a) a temperature molto alte per permetterne la completa e rapida
asciugatura
b) tra i 5°C e i 25°C circa
c) a temperature rigide
A seguito dell’applicazione di un impacco chimico finalizzato alla pulitura
delle superfici è opportuno
a) rimuovere l’impacco e gli eccessi con acqua demineralizzata
b) rimuovere l’impacco senza risciacquo
c) lasciare agire l’impacco fino alla sua completa asciugatura
Un progetto di restauro prevede
a) le mappature del degrado e le schede tecnico fotografiche
b) parte storico artistica, la proposta di intervento, le mappature al degrado
c) parte descrittiva del bene e la proposta di intervento
I materiali utilizzati nel restauro devono
a) essere reversibili
b) non essere reversibili
c) la reversibilità non è fattore determinante
Per l’incollaggio dei frammenti è opportuno utilizzare
a) resina acrilica in dispersione
b) resina epossidica bicomponente
c) resine siliconiche
Gli incollaggi con resina epossidica vanno eseguiti
a) quando la superficie è bagnata
b) quando la superficie è asciutta
c) indifferente. comunque la resina ha potere adesivo sempre
Analisi dei dati:
Test ex ante
Liv EQF
atteso
Aree di
competenza
4
4
1-Analisi preliminare del
bene sottoposto a tutela di
vincolo
2-Intervento conservativo
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
A
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
B
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
C
NO
OK
NO
0
NO
NO
OK
0
0
D
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
E
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
F
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
G
NO
NO
OK
0
NO
OK
OK
0
0
H
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
4
2
6
6
6
24
6
6
6
24
Cognome
Nome
Sum
n
persone/area
6
6
127
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex Post
LIV
EQF
AREA DI COMPETENZA
Analisi preliminare del bene sottoposto
a tutela di vincolo
5
Intervento conservativo
5
TEST EX POST
Nel caso di deterioramento del materiale lapideo si è costretti a ricorrere ad
una operazione di consolidamento dell’esistente con opportuni prodotti.
La scelta del tipo di prodotto da applicare viene fatta:
a) dalla Soprintendenza di competenza a seguito di test preliminari da
valutarsi con il restauratore
b) dal restauratore a seguito di test preliminari
c) dalla committenza solo se privato
I materiali di consolidamento devono:
a) contrastare l’avanzare dei fenomeni di disgregazione e non alterare
cromaticamente la superficie
b) avere caratteristiche filmogene e lievemente ingiallenti
c) essere bicomponenti
E’ possibile compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non
sono di propria competenza anche se ci si sente capaci di farle?
a) Sì, l’autonomia è fondamentale
b) Dipende dalla situazione
c) No, mai
Per effettuare una pulitura chimica a base di carbonato d’ammonio è
a) necessario utilizzare i DPI e i guanti per acidi
b) necessario utilizzare i DPI e i guanti di lattice
c) necessario utilizzare i DPI senza guanti protettivi
Le analisi chimiche sono indispensabili per
a) conoscere la composizione della materia e la natura delle stratificazioni
soprammesse
b) conoscere esclusivamente le dipinture sovrammesse
c) conoscere esclusivamente la natura del materiale costitutivo
Le operazioni di restauro conservativo si possono riassumere in
a) consolidamento, pulitura, stuccatura
b) pulitura, consolidamento, stuccatura
c) pulitura, stuccatura, consolidamento
Analisi dei dati
Test ex Post
Liv EQF
atteso
4
4
Aree di
competenza
1-Analisi preliminare del
bene sottoposto a tutela di
vincolo
2-Intervento conservativo
con
abil
comp
area
con
abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
A
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
B
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
C
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
D
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
1
E
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
F
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
G
OK
OK
OK
5
NO
OK
NO
0
1
H
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
2
6
6
6
40
5
6
5
30
Cognome
Nome
Sum
n
persone/area
128
8
6
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato, per
ogni area di competenza
Cognome
Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
Area 1
Area 2
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
0
5
5
0
5
N AREE
SODDISFATTE
AL LIVELLO
EQF ATTESO
2
2
2
1
2
2
1
2
In esito al percorso formativo, il 75% dei discenti, pari a 6 su 8, ha soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF
richiesto.
129
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI
COLLABORATORE E RESTAURATORE DI BENI CULTURALI: PROGETTISTA DEL RESTAURO
CONSERVATIVO (FSE) 2
•
Sintesi dei contenuti: il Progettista del restauro conservativo è una figura professionale esperta delle varie tipologie
di superfici su cui operare ed è in grado di utilizzare tecniche tradizionali e tecnologie innovative per l'intervento su di
esse. Tale figura può assistere e supportare tutta la gestione informatica di un progetto architettonico, ed è in grado
di applicare le metodologie informatiche a problematiche di tipo architettonico. Le conoscenze di tecniche
specialistiche sulla diagnostica e sulla prevenzione dei processi di degrado dei beni culturali, congiuntamente a una
preparazione di tipo storico e artistico, completano l'obiettivo formativo dell'attività proposta.
•
Area: sviluppo professionalità tecniche
•
N soggetti coinvolti: 8
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 900; è stato oggetto di sperimentazione un modulo, della durata
complessiva di 32 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione: Fotografia e documentazione del cantiere fotografico
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex post
Per ritardo nell’avvio del modulo, dovuto all’attesa dei permessi rilasciati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, sono
state necessarie modifiche al format canonico previsto da progetto.
130
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Esecuzione delle
mappature attraverso
rilievo e analisi visiva in
situ
LIVELLO
EQF
5
CONOSCENZE
Elementi di grafica e
di fotografia digitale.
Elementi di storia
dell’arte e
dell’architettura.
DESCRITTORI
Funzioni principali di
CAD e altri
programmi di grafica
professionali. Tecnica
base di fotografia
digitale.
Lineamenti generali
di storia dell’arte e
dell’architettura, con
particolare riferimento
al territorio veneto.
ABILITÀ’
Saper redigere una
scheda tecnicofotografica. Saper
reperire le
informazioni e
interpretare le fonti.
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Utilizzo di strumenti
informatici e
fotografici per il rilievo
in situ. Padronanza
della metodologia di
base per
l’impostazione di un
progetto di restauro
Condurre
gli
interventi
di
monitoraggio
con
autonomia
e
adeguata
consapevolezza delle
fasi
di
documentazione
Avere
consapevolezza degli
elementi
fondamentali da
fornire alla
Soprintendenza
competente
Test ex Post
AREA DI COMPETENZA
Esecuzione delle mappature attraverso
rilievo e analisi visiva in situ
LIV
EQF
5
TEST IN USCITA
Un affresco è
a) un intonaco decorato con pigmenti naturali stesi su intonaco asciutto
b) un intonaco decorato con colori acrilici stesi su intonaco ancora fresco
c) un intonaco decorato con pigmenti naturali stesi su intonaco ancora
fresco
Il progetto di restauro deve essere
a) approvato da committenza
b) approvato dall’ente di tutela
c) approvato da committenza ed ente di tutela
Il progetto di restauro prevede
a) conoscenze tecniche del materiale costitutivo
b) conoscenze storico-artistiche
c) conoscenze storico –artistiche del bene e conoscenze tecniche dei
materiali costitutivi
131
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Aree di competenza
Cognome Nome
1
Esecuzione delle
mappature attraverso
rilievo e analisi visiva in
situ
con abil
comp
area
N AREE
COMPLETATE
A
OK
NO
OK
0
0
B
OK
OK
OK
5
1
C
OK
OK
OK
5
1
D
OK
OK
OK
5
1
E
OK
OK
OK
5
1
F
NO
OK
OK
0
0
G
OK
OK
OK
5
1
H
OK
NO
OK
0
0
5
4
6
25
Sum
n persone/area
5
Tabella di sintesi
Livello di competenza
EQF rilevato, per ogni
area di competenza
Area 1
N AREE
SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF
ATTESO
A
0
0
B
5
1
C
5
1
Cognome Nome
D
5
1
E
5
1
F
0
0
G
5
1
H
0
0
Cinque discenti su 8, pari al 62.5% del totale, hanno soddisfatto l’area di competenza al livello EQF atteso.
132
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
FORMAZIONE PER DISOCCUPATI O INOCCUPATI
LEGISLAZIONE DEL LAVORO
•
Sintesi dei contenuti: il corso di formazione è finalizzato a fornire nozioni sulle diverse tipologie di rapporti lavorativi
e di contratti nonché disposizioni normative in materia di diritto del lavoro e sindacale. Si propone altresì l’obiettivo di
trasmettere strumenti e competenze atte a gestire la fase di instaurazione del rapporto di lavoro e di allineamento del
profilo professionale con le esigenze aziendali.
•
Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale
•
N soggetti coinvolti: 13
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 28 ore; sono state oggetto di sperimentazione le prime due giornate di
corso, pari a 16 ore complessive
•
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Test ex post
133
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI
COMPETENZA
Ricercare ed
interpretare le
disposizioni normative
in materia di diritto del
lavoro e sindacale
Gestire la fase di
instaurazione del
rapporto di lavoro
Riconoscere la struttura
generale del cedolino
paga
134
LIVELLO
EQF
CONOSCENZE
DESCRITTORI
ABILITA'
4
normativa in materia di
diritto
del
lavoro
e
sindacale; contrattazione
collettiva
fonti del diritto del lavoro
europee
e
nazionali;
principi
costituzionali;
norme fondamentali del
Codice Civile e dello
Statuto dei Lavoratori
saper ricercare per ogni
singolo istituto giuridico
(es. periodo di prova,
ferie, ecc…) la norma
legislativa e contrattuale
appropriata
5
gli
elementi
giuridici
fondamentali
per
la
corretta
stesura
del
contratto di lavoro e delle
procedure amministrative
per
l'istaurazione
del
rapporto
disposizioni
normative
inerenti la lettera di
assunzione;
clausole
generali
e
specifiche
applicabili
al contratto
individuale
di
lavoro;
comunicazioni
obbligatorie
saper
inserire
nel
contratto individuale di
lavoro
le
specifiche
clausole previste per ogni
tipologia contrattuale
la
struttura
della
retribuzione e della busta
paga;
conoscere
i
principali elementi della
retribuzione e le principali
voci paga
tipologie di retribuzione;
principi generali sulla
retribuzione;
elementi
che
compongono
la
retribuzione lorda: paga
base, contingenza, EDR,
superminimo individuale,
indennità di mansione,
altre indennità
saper
calcolare
le
principali
voci
paga
relative alle prestazioni
effettivamente rese e alle
principali
assenze;
calcolare le trattenute
4
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
DESCRITTORI
Reperire
le
fonti
normative
per
l'aggiornamento continuo
utilizzare il Codice Civile e
professionale;
Aggiornamento costante nell'agire
del Codice del Lavoro;
circolari
delle normative applicate; verifica
utilizzare degli strumenti
vari
Enti
interpretazione normativa applicative
informatici di ricerca
(Ministero Lavoro; INPS,
INAIL; Agenzia Entrate);
Giurisprudenza
saper descrivere un patto
Porre in relazione il profilo
di prova; patto di non
professionale
del
concorrenza;
clausole
personale che si sta per
specifiche contratto a Attuare
e
stipulare
assumere con le esigenze
termine;
proroga
o contratti di lavoro flessibili
dall'azienda;
saper
rinnovo
contratto
a in base alle normative ed
instaurare il rapporto di
termine; stipula contratto ai concreti casi aziendali
lavoro più consono alle
part-time;
stesura
esigenze nel rispetto della
contratto di apprendistato
normativa vigente
e di inserimento
Comunicazione con il
calcolare
compenso
personale e i superiori
ordinario;
compenso Attuare comportamenti e
gerarchici; comunicazione
straordinario; calcolare la procedure per reperire le
con le organizzazioni
maggiorazione
lavoro informazioni necessarie
sindacali aziendali e/o
notturno
e
a
turni; per
la
gestione
territoriali; comunicazione
calcolare ferie e permessi; amministrativa
del
con
soggetti
esterni
le trattenute contributive personale
(consulenti,
enti
fiscali
previdenziali, ecc…)
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
Ricercare e interpretare le
disposizioni normative in
materia di diritto del lavoro e
sindacale
Gestire la fase di instaurazione
del rapporto di lavoro
LIV EQF
4
5
TEST IN INGRESSO
Le fonti (regole) che disciplinano il rapporto di lavoro sono contenute:
a. nelle leggi, nel contratto collettivo e nel contratto individuale
b. solo nelle leggi
c. solo nel contratto individuale
Si può modificare quello che è stato stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro
(CCNL) con la lettera di assunzione?
a. mai
b. si, sempre
c. si, ma solo in senso migliorativo per il lavoratore
Nell'ambito della gestione del personale, le circolari amministrative possono integrare le
disposizioni normative?
a. si, sempre
b. no, possono solo fornire interpretazioni operative in merito alla legge
c. si, ma solo per le norme fiscali
Come si definisce il rapporto di lavoro part time quando l’orario di lavoro è distribuito su
tutti i giorni lavorativi con riduzione dell’orario giornaliero?
a. part time orizzontale
b. part-time verticale
c. part-time misto
E' possibile chiedere ai lavoratori un periodo di prova?
a. si, senza bisogno di alcuna lettera
b. si, ma solo con lettera sottoscritta prima dell’inizio del rapporto
c. si, facendo firmare una lettera successiva all’inizio del rapporto
Sentite le esigenze della direzione aziendale, che non intende assumere a tempo
indeterminato, ma ha comunque necessità di una specifica competenza tecnica per
molti anni, qual è la durata massima di un unico contratto a termine?
a. 36 mesi
b. 5 anni
c. non c’è un limite massimo, ma comunque devono esserci ragioni tecniche
temporanee
La retribuzione lorda dipende:
a. da quanto prevede la legge per una certa mansione
b. dal livello di inquadramento contrattuale e dagli eventuali accordi individuali
c. dal tasso di inflazione del biennio precedente
Riconoscere la struttura
generale del cedolino paga
4
Si ha diritto alla retribuzione solo in caso di prestazione lavorativa?
a. si
b. si, ma esistono alcune specifiche deroghe (ferie, malattia,…)
c. no, si ha diritto anche in caso di qualsiasi assenza dal lavoro
Per una corretta gestione dei rapporti in azienda, il superminimo individuale
a. non può mai essere assorbito
b. può essere assorbito, solo se il Responsabile del personale mi dice di farlo
c. deve essere sempre assorbito
135
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex ante
Liv EQF atteso
Aree di competenza
Cognome Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
O
Sum
n persone/area
4
1-Ricercare ed
interpretare le
disposizioni normative
in materia di diritto del
lavoro e sindacale
con abil comp area
OK OK NO
0
OK OK OK
4
OK NO NO
0
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK NO OK
0
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK NO NO
0
OK NO NO
0
OK NO NO
0
OK OK OK
4
OK NO OK
0
13
7
8
24
6
5
4
2-Gestire la fase di
instaurazione del
rapporto di lavoro
3-Riconoscere la
struttura generale del
cedolino paga
con
NO
OK
NO
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
OK
11
abil comp area con
OK NO
0
OK
NO OK
0
OK
OK NO
0
OK
OK NO
0
OK
OK OK
5
OK
OK NO
0
OK
OK NO
0
OK
OK NO
0
OK
OK NO
0
OK
OK NO
0
OK
OK OK
5
OK
OK NO
0
OK
OK OK
5
OK
12
4
15
13
3
abil comp area
OK OK
4
OK NO
0
NO NO
0
OK NO
0
OK OK
4
OK NO
0
OK NO
0
OK NO
0
NO NO
0
OK NO
0
OK OK
4
OK OK
4
OK NO
0
11
4
16
4
N AREE COMPLETATE
1
1
0
1
3
0
1
1
0
0
2
2
1
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
Ricercare e interpretare le
disposizioni normative in
materia di diritto del lavoro e
sindacale
136
LIV EQF
4
Gestire la fase di instaurazione
del rapporto di lavoro
5
Riconoscere la struttura
generale del cedolino paga
4
TEST IN USCITA
Il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro (CCNL) viene rinnovato:
a. ogni due anni
b. ogni 5 anni
c. ogni 3 anni
Cosa può succedere se nel contratto individuale di lavoro (lettera di assunzione) viene
sottoscritta una clausola peggiorativa rispetto al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro
(CCNL)
a. la clausola peggiorativa del contratto individuale vale comunque
b. la clausola peggiorativa del contratto individuale non vale e può essere sostituita di
diritto con quella prevista dal contratto collettivo
c. la clausola peggiorativa vale solo se riguarda le ferie
L'aggiornamento in materia di diritto del lavoro e sindacale deve avvenire
a. in maniera continua, visto che le disposizioni normative sono in continua evoluzione
b. può avvenire ogni 3 mesi, dal momento che le norme vengono riviste trimestralmente
c. non è necessario, dal momento che le norme non cambiano mai
Il contratto di inserimento (in caso di lavoratori non disabili) può durare al massimo
a. 12 mesi
b. 9 mesi
c. 18 mesi
Posso stabilire un periodo di prova in caso di contratto a termine?
a. no
b. si
c. solo se me lo richiede il lavoratore
Se dalla Direzione aziendale mi viene richiesto di assumere come apprendista un
lavoratore che ha un'età pari a 29 anni e 2 giorni , posso farlo?
a. si, sempre
b. no
c. si, se non ha già svolto il contratto di apprendistato per la stessa mansione
L'indennità di contingenza:
a. varia ogni 6 mesi
b. è una indennità congelata agli importi raggiunti ad una certa data
c. varia ogni 2 anni
Qual è la durata complessiva dell’astensione obbligatoria per maternità (congedo di
maternità)?
a. in totale cinque mesi
b. in totale tre mesi
c. in totale sei mesi
Se mi viene richiesto dalla Direzione amministrativa di ridurre il costo del lavoro, posso
ridurre le retribuzioni azzerando tutti i superminimi non assorbibili?
a. si sempre
b. si, se ho l'autorizzazione dell'Ispettorato del lavoro
c. no
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex post
Liv EQF atteso
Aree di competenza
Cognome Nome
A
B
C
D
E
F
G
H
I
L
M
N
O
Sum
n persone/area
4
5
2-Gestire la fase di
1-Ricercare ed interpretare […]
instaurazione […]
con
abil
comp area con abil comp area
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK NO
0
OK
OK
OK
4
NO OK OK
0
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
OK
OK
NO
0
NO OK NO
0
OK
OK
OK
4
OK OK OK
5
13
13
12
48
11 13
11
50
12
10
4
3-Riconoscere la
struttura generale […]
con abil comp area
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK OK OK
4
OK NO OK
0
OK OK OK
4
13 12
13
48
12
N AREE COMPLETATE
3
3
3
3
3
2
2
3
3
3
3
0
3
Tabella di sintesi
Livello di competenza EQF rilevato,
per ogni area di competenza
•
•
•
Cognome Nome
area 1
area 2
area 3
A
4
5
4
N AREE SODDISFATTE AL
LIVELLO EQF ATTESO
3
B
4
5
4
3
C
4
5
4
3
D
4
5
4
3
E
4
5
4
3
F
4
0
4
2
G
4
0
4
2
H
4
5
4
3
I
4
5
4
3
L
4
5
4
3
M
4
5
4
3
N
0
0
0
0
O
4
5
4
3
Oltre il 75% dei discenti ha soddisfatto tutte le aree di competenza al livello EQF richiesto,
2 soggetti hanno completato 2 aree su 2,
un solo discente non ha soddisfatto nessuna delle tre aree.
137
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
OUTPLACEMENT (FONDIMPRESA AVVISO DI SISTEMA)
TECNICO COMMERCIO ESTERO
•
Sintesi dei contenuti: il corso prevede l’adozione di metodologie diversificate per lo sviluppo di competenze
trasversali e per lo sviluppo di competenze specifiche nell’ambito delle attività commerciali con partner stranieri. Con
tale intervento formativo si intende fornire uno strumento sufficientemente esaustivo per coloro che si avvicinano alle
operazioni commerciali/finanziarie con l'estero. Fra i temi trattati: marketing internazionale, web marketing a livello
internazionale, principi economici e finanziari finalizzati alla gestione dell'innovazione.
•
Area: Controllo di gestione e organizzazione aziendale
•
N soggetti coinvolti: 5
•
Durata: la durata complessiva del corso è di 304 ore; sono stati oggetto di sperimentazione due moduli, della durata
complessiva di 32 ore.
•
Moduli oggetto di sperimentazione:
Aspetti di marketing internazionale
L’economia digitale nel commercio estero
•
138
Strumenti:
a) Griglia di descrizione corso
b) Test ex ante
c) Prova pratica
d) Test ex post
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Griglia di descrizione corso
AREA DI COMPETENZA
Riconoscere e identificare in
modo appropriato gli
strumenti di marketing
Gestire le analisi per
identificare le prospettive in
un mercato internazionale
Impostare una ricerca di
mercato, analizzare dei dati e
definire delle tendenze
Creare una strategia di
marketing per sviluppare un
prodotto o un servizio
Predisposizione di un
Marketing plan
Creazione del brand e della
strategia promozionale in un
mercato internazionale
LIVELLO
EQF
DESCRITTORI
COMPORTAMENTI
Determinare del costo di
un prodotto e definizione
dei margini
Valutazione degli elementi
distintivi di un prodotto.
Analisi dei costi e calcolo
dei margini.
Determinazione delle
modalità distributive e
determinazione degli
strumenti di promozione
più efficaci.
Ricerca e condivisione di
dati relativi a un prodotto e
servizio. Interazione con
altre funzioni aziendali per
la raccolta delle
informazione
Definizione di riunioni
interne e creazione di
report
5
Indagini attraverso l'utilizzo
di strumenti telematici dei
modi d'acquisto, dei
aspetti socio-culturali di un
segmenti di mercato e
Paese straniero inerenti un
delle tendenze in un
prodotto o un servizio
Paese straniero.
Consultazione di fonti
statistiche ufficiali.
Descrivere il
comportamento d'acquisto
per consumatori di diverse
nazionalità
Realizzazione del
diagramma di flusso
rappresentante il modello
d'acquisto per un prodotto
o per un servizio.
Confronto con il modello
italiano
Uso degli strumenti di
comunicazione per
l'interrogazione di
database ufficiali
Navigazione in Internet,
ricerca di siti,
estrapolazione di
documenti inerenti
l'oggetto della ricerca,
realizzazione di un report
5
Principali strumenti per la
raccolta di informazioni dal
mercato.
Principali punti di forza e di
debolezza dei principali
strumenti di indagine:
questionario, intervista,
focus group.
Creare e organizzare una
fase di raccolta di dati
attraverso la
predisposizione di un
questionario o di
un'intervista
Lavoro di gruppo per la
realizzazione delle
domande.
Coordinamento e lavoro di
gruppo per la realizzazione
di documenti da sottoporre
al mercato di riferimento
5
Organizzazione di una
fase per la generazione di
Procedure operative dal
concetti. Identificazione dei
concetto all'immissione del
bisogni da soddisfare.
prodotto nel mercato
Proposta di bozze di
prodotto.
Creare bozzetti raffiguranti
potenziali prodotti nuovi e
compararli con prodotti
esistenti
Sapere descrivere un
prodotto confrontandolo
con altri già presenti nel
mercato. Sviluppare
osservazione critica
Uso di diagrammi di flusso
per descrivere uso e
caratteristiche del prodotto
o servizio. Realizzazione
di presentazioni su
computer per coinvolgere il
gruppo di lavoro.
4
CONOSCENZE
il marketing mix
DESCRITTORI
Gli elementi del marketing
mix: Definizione del
prodotto, Definizione del
prezzo; organizzazione
della promozione; gestione
della distribuzione.
6
Il potenziale di un prodotto
e vendibilità nel mercato
Il marketing plan,
l'organizzazione dei
contenuti e preparazione
un rapporto descrittivo.
6
I principali sistemi di
comunicazione e di
promozione con relativi
punti di forza e punti di
debolezza. Stima dei costi
promozionali
Gli strumenti di
comunicazione e di
promozione. Gli strumenti
a maggiore ritorno in
termini di visibilità per
tipologia di prodotto
ABILITA'
Realizzazione delle
domande per un
questionario, impostazione
di una telefonata tipo per
un'intervista telefonica,
organizzazione e
moderazione di un focus
group
Rappresentazione di un
prodotto nuovo in bozza o
descrizione di un
diagramma di flusso per
un nuovo servizio. Analisi
SWOT per la
comparazione con i
prodotti concorrenti
DESCRITTORI
Organizzare delle idee e
dei dati di mercato.
Valutare le probabilità di
accettazione dal mercato
Preparazione di tabelle di
confronto, grafici per la
descrizione di tendenze e
modelli descrittivi
comportamentali.
Sapere esporre in pubblico
un progetto e creare un
rapporto finalizzato a un
finanziamento
Definizione delle principali
attività di un progetto;
determinazione del tempo
esecutivo
Creare il mix promozionale
Definizione del messaggio
promozionale,
individuazione del canale,
valutazione dei colori,
musiche e sensi da colpire
nel consumatore
Confrontarsi con un team
di persone (grafici, web
editor, tecnici) per definire
la strategia comunicativa
Sapere coinvolgere e
coordinare i suggerimenti
e le criticità presentate da
persone di altri funzioni al
fine di dare una strategia
unica ed efficace alla
comunicazione.
139
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex ante
AREA DI COMPETENZA
140
LIV EQF
Riconoscere e identificare in
modo appropriato gli strumenti
di marketing
4
Gestire le analisi per
identificare le prospettive in un
mercato internazionale
5
Impostare una ricerca di
mercato, analizzare dei dati e
definire delle tendenze
5
Creare una strategia di
marketing per sviluppare un
prodotto o un servizio
5
Predisposizione di un
Marketing plan
6
Creazione del brand e della
strategia promozionale in un
mercato internazionale
6
TEST IN INGRESSO
Per riuscire a vendere un prodotto è sufficiente:
a) farlo pagare poco
b) adattarlo a un bisogno
c) presentarlo in un supermercato
Il marketing è:
a) un insieme di attività volte a soddisfare un bisogno
b) la pubblicità in televisione
c) la pubblicità nelle sue varie forme
I prodotti che hanno un prezzo più alto hanno sicuramente:
a) Una qualità più alta
b) dei componenti più costosi
c) un target di riferimenti differente
Per vendere un prodotto all'estero è necessario:
a) conoscere le leggi del luogo
b) conoscere le leggi, gli usi e i costumi del luogo
c) conoscere il cambio e l'economia
Per fare una promozione di un prodotto all'estero è necessario :
a) fare uno slogan nella lingua del posto
b) fare uno slogan in una lingua probabilmente conosciuta dal target
c) fare uno slogan in inglese
Per conoscere un mercato internazionale di riferimento sarebbe utile :
a) andare sul posto, conoscere le persone del luogo
b) visitare i siti Internet che parlano del posto
c) contattare la camera di commercio del posto
La conoscenza dei bisogni presenti in un mercato si attua facendo :
a) un questionario scritto
b) un'intervista telefonica
c) studiando i comportamenti delle persone
Il questionario quale strumento di raccolta delle informazioni è da giudicare :
a) il più attendibile;
b) abbastanza attendibile
c) non attendibile
Il comportamento d'acquisto, ovvero le fasi di scelta e acquisto d un prodotto, è :
a) identificabile in un modello ben definito
b) diverso da persona a persona
c) diverso da paese a paese
Per sviluppare un nuovo prodotto si parte da:
a) un'idea di una persona
b) un settore che va di moda
c) un bisogno di un gruppo di persone
Un prodotto per vincere nel mercato deve apparire :
a) unico per prezzo ovvero avere il prezzo più basso
b) unico per caratteristiche, ovvero differenziarsi dagli altri
c) unico per qualità
Il canale distributivo più facile per vendere un prodotto è :
a) il negozio di vicinato
b) il supermercato
c) il commercio via internet
Quale tra queste tendenze di mercato nelle famiglie italiane è falsa:
a) i responsabili d'acquisto sono prevalentemente uomini
b) i bambini sono influenzatori degli acquisti
c) gli anziani sono un mercato in espansione
Per non fare copiare un prodotto dalla concorrenza è necessario:
a) brevettarlo
b) non diffondere la ricetta segreta
c) non ci sono sistemi sicuri
Un prodotto deve sempre essere venduto:
a) a un prezzo superiore al costo
b) a un prezzo che può essere anche inferiore al costo
c) a un prezzo che è inferiore a quello dei concorrenti
Il nome di un prodotto deve essere dato solo dopo:
a) avere cercato nel mercato target se non ha riferimenti negativi
b) avere creato il prototipo
c) averlo fatto accettare dall'imprenditore
Il passaparola è un sistema di comunicazione promozionale:
a) Falso
b) Vero solo se fatto in Internet
c) Vero
Nella vendita di un prodotto è necessario presentarlo per fare vivere nel potenziale
consumatore:
a) interesse
b) un insieme di emozioni e sensazioni
c) la percezione della qualità
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex Ante
Liv EQF atteso
Aree di competenza
4
1-Riconoscere e
identificare in modo
appropriato gli
strumenti di marketing
5
2-Gestire le analisi per
identificare le
prospettive in un
mercato internazionale
5
3-Impostare una
ricerca di mercato,
analizzare dei dati e
definire delle tendenze
5
4-Creare una strategia
di marketing per
sviluppare un prodotto
o un servizio
6
5-Predisposizione di
un Marketing plan
6
6-Creazione del brand
e della strategia
promozionale in un
mercato internazionale
A
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
NO NO
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
6
OK
NO
NO
6
N AREE
COMPLETATE
3
B
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
NO OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
2
C
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
6
5
D
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
NO OK
OK
0
NO OK
NO
0
2
E
OK
OK
OK
4
OK
NO
OK
0
NO NO
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
OK
OK
6
OK
NO
NO
6
3
Sum
5
5
5
20
5
1
5
10
2
10
4
5
1
5
4
5
3
12
4
3
1
18
Cognome Nome
n persone/area
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
5
2
3
3
2
1
2
3
141
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Prova Pratica
Project Work
Obiettivo: Produzione di un elaborato personale in cui sviluppare lo studio di un’idea progettuale.
Lo studio ha comportato:
•
ricerca in internet di dati di mercato
•
analisi dati e definizione di un segmento potenzialmente raggiungibile
•
definizione delle peculiarità di un prodotto/servizio
•
confronto con prodotti concorrenti
•
determinazione dei costi operativi e definizione del prezzo
•
elaborazione di un logo e di un brand
•
determinazione della strategia di promotional mix
Luogo: aula e lavoro da casa
Verifica: La ricerca effettuata è stata poi presentata a una docente esterno (non conosciuto dagli allievi), che ha valutato
la loro capacità di esporre al pubblico, la capacità di presentare un prodotto/servizio e confrontarsi con un team di
persone.
Griglia di osservazione per la valutazione della prova pratica
LIVELLI DI PADRONANZA DELL'ALLIEVO
AREA DI
COMPETENZA
1
ABILITA'
2
3
4
5
6
1
COMPORTAMENTI
2
3
4
5
6
142
DIMENSIONE VALUTATA
Determinazione del costo di un
prodotto e definizione dei
margini
Descrizione
del
comportamento d'acquisto per
consumatori
di
diverse
nazionalità
Creazione e organizzazione di
una fase di raccolta di dati
attraverso la predisposizione
di un questionario o di
un'intervista
Creazione
di
bozzetti
raffiguranti potenziali prodotti
nuovi e comparazione con
prodotti esistenti
Organizzazione delle idee e
organizzazione dei dati di
mercato. Valutazioni inerenti le
probabilità di accettazione dal
mercato
Creazione
del
mix
promozionale
Ricerca e condivisione di dati
relativi a un prodotto e
servizio. Interazione con altre
funzioni aziendali per la
raccolta delle informazione
Uso
degli
strumenti
di
comunicazione
per
l'interrogazione di database
ufficiali
Lavoro di gruppo per la
realizzazione delle domande.
Sapere descrivere un prodotto
confrontandolo con altri già
presenti
nel
mercato.
Sviluppare
osservazione
critica
Sapere esporre in pubblico un
progetto e creare un rapporto
finalizzato a un finanziamento
Confrontarsi con un team di
persone (grafici, web editor,
tecnici) per definire la strategia
comunicativa
A
B
C
D
E
5
5
5
6
6
4
5
6
6
6
5
5
6
6
6
6
6
5
6
6
5
5
6
6
6
6
6
6
6
6
4
6
5
6
6
5
6
6
6
6
5
5
5
5
5
6
5
5
6
6
5
5
5
6
6
6
6
6
6
6
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Test ex post
AREA DI COMPETENZA
LIV EQF
Riconoscere e identificare in
modo appropriato gli strumenti
di marketing
4
Gestire le analisi per
identificare le prospettive in un
mercato internazionale
5
Impostare una ricerca di
mercato, analizzare dei dati e
definire delle tendenze
5
Creare una strategia di
marketing per sviluppare un
prodotto o un servizio
5
Predisposizione di un
Marketing plan
6
Creazione del brand e della
strategia promozionale in un
mercato internazionale
6
TEST IN USCITA
Per riuscire a vendere un prodotto è necessario :
a) identificare il bisogno nel mercato di riferimento
b) definire la strategia corretta di comunicazione
c) stabilire i canali di vendita corretti
Il target è:
a) un insieme di persone con un bisogno in comune
b) un prodotto di riferimento
c) un tipo di pubblicità
Il prezzo di un prodotto è dato da:
a) il livello di qualità desiderato
b) la valutazione sui costi
c) la determinazione di quanto è disposto a pagare il target
Per vendere un prodotto all'estero è necessario:
a) conoscere le leggi del luogo
b) conoscere le leggi, gli usi e i costumi del luogo
c) conoscere il cambio e l'economia
I dati inerenti il target di riferimento estero sono reperibili da:
a) Internet, ICE e Camere di Commercio sul luogo
b) Ministero
c) Internet
I bisogni dei consumatori sono:
a) Uguali in qualsiasi paese
b) Uguali per continente
c) Diversi anche nello stesso Paese
Il metodo di ricerca che fornisce risultati più attendibili è:
a) un questionario scritto
b) un'intervista telefonica
c) focus group
Il questionario è il metodo che in termini economici è da valutare:
a) il più costoso;
b) costoso come gli altri
c) tra i meno costosi
Il comportamento d'acquisto è definibile come :
a) bisogno, ricerca, scelta, acquisto e post acquisto
b) scelta e acquisto
c) acquisto e post acquisto
Per sviluppare un nuovo prodotto si parte da:
a) un'idea di una persona
b) un settore che va di moda
c) un bisogno di un gruppo di persone
Un prodotto per vincere nel mercato deve apparire :
a) unico per prezzo ovvero avere il prezzo più basso
b) unico per caratteristiche, ovvero differenziarsi dagli altri
c) unico per qualità
Il canale distributivo più economico per vendere un prodotto è :
a) diretto
b) via grossista
c) intermediato
Quale tra queste figure sono dei grandi influenzatori d'acquisto:
a) le donne
b) i bambini
c) gli anziani
Per fare comperare un prodotto è necessario convincere:
a) gli utenti
b) gli influenzatori
c) i decisori
Un prodotto deve sempre essere venduto:
a) a un prezzo superiore al costo
b) a un prezzo che può essere anche inferiore al costo
c) a un prezzo che è inferiore a quello dei concorrenti
Il nome di un prodotto deve essere :
a) breve, facilmente memorizzabile, facilmente pronunciabile
b) in inglese
c) deve evocare cose importanti
Il passaparola è un sistema di comunicazione promozionale:
a) Facile da gestire
b) Valido se fatto in Internet
c) Efficace ma non controllabile
Il marketing sensoriale mira a:
a) destare interesse
b) fare vivere un insieme di emozioni e sensazioni
c) fornire la percezione della qualità
143
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
Analisi dei dati
Test ex Post
Liv EQF atteso
Aree di competenza
4
1-Riconoscere e
identificare in modo
appropriato gli
strumenti di marketing
5
2-Gestire le analisi per
identificare le
prospettive in un
mercato internazionale
5
3-Impostare una
ricerca di mercato,
analizzare dei dati e
definire delle tendenze
5
4-Creare una strategia
di marketing per
sviluppare un prodotto
o un servizio
6
5-Predisposizione di
un Marketing plan
6
6-Creazione del brand
e della strategia
promozionale in un
mercato internazionale
A
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
NO OK
OK
0
NO NO
OK
0
OK
OK
NO
0
N AREE
COMPLETATE
2
B
OK
OK
NO
0
OK
OK
NO
0
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
NO
0
1
C
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
NO
OK
0
NO OK
OK
0
OK
OK
OK
6
3
D
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
OK
OK
OK
6
4
E
OK
OK
OK
4
OK
OK
OK
5
OK
NO
OK
0
NO OK
OK
0
NO NO
OK
0
OK
OK
NO
0
2
Sum
5
5
4
16
5
5
4
20
5
0
5
0
5
10
5
0
5
5
2
12
Cognome Nome
con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area con abil comp area
n persone/area
4
4
3
4
0
2
1
2
0
2
Tabella di sintesi
Sintesi dei punteggi, con integrazione dei punteggi riportati nella griglia di osservazione prevista per la prova pratica.
Cognome Nome
A
B
C
D
E
Livello di competenza EQF rilevato, per ogni
area di competenza
area area
area
area
area area
1
2
3
4
5
6
4
5
5*
0
0
6
4
5
5*
5
6*
0
4
5
5*
5*
0
6
4
5
5*
5
6*
6
4
5
6*
0
0
6*
N° AREE SODDISFATTE
AL LIVELLO EQF ATTESO
4
6
5
6
4
*Il soggetto ha soddisfatto complessivamente il livello EQF atteso, nelle 3 sottodimensioni, pur con esiti differenti nelle due prove.
Le 6 aree di competenza relative ai moduli oggetto di sperimentazione sono state soddisfatte al livello EQF richiesto da 2 discenti, su un totale di 5;
gli altri partecipanti hanno comunque soddisfatto almeno 4 aree di competenza, al livello EQF richiesto.
•
•
144
Progetto “Tools per la competitività: la valutazione delle competenze acquisite” – Appendice
CONTATTI
Fòrema S.c.a.r.l.
Formazione per lo Sviluppo d'Impresa di Confindustria Padova
Via E.P. Masini, 2 - 35131 Padova
Tel. 049 8227173- Fax 049 8075744
Email: [email protected] - Web: www.forema.it
Cristina Felicioni
tel. 049 8227189/590, Email: [email protected]
145
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